I QUADERNI DELL’EMPOWERMENT DI COMUNITÀ N.1: Dalla domanda alla realizzazione dell’OST Il racconto dell’esperienza di Laura Biagetti A cura di Laura Biagetti Lì 05/10/2011 1. Il CONTESTO DI PARTENZA Caratteristiche del territorio (ricchezza dei servizi, problematiche, punti di forza…) L’Azienda Usl di Bologna, nata nel 2004 dalla fusione di tre precedenti aziende sanitarie, si estende su un territorio di 2954 Kmq che comprende 50 comuni, con un bacino di utenza di 860.037 (dato al 1.1.2011, fonte dati: Bilancio di Missione 2010) residenti. E’articolata in sei “Distretti di committenza e garanzia “ e quindici dipartimenti trasversali (di cui otto ospedalieri, tre territoriali e quattro per la gestione di attività di supporto); comprende nove ospedali situati in otto comuni diversi. Ha circa 8500 dipendenti. La complessità organizzativa dell’Azienda ne costituisce sia il punto di forza per la ricchezza di sedi erogative e di offerta possibile sia il punto debole per la difficoltà ad assicurare equità ed accessibilità a tutti i residenti. Caratteristiche degli enti, servizi, associazioni coinvolte nell’equipe locale • • • • Azienda USL Bologna: U.O. Qualità e Accreditamento UOC Comunicazione e relazione con il cittadino U.O Oncologia Metropolitana e Cure Palliative Ambulatorio terapia del dolore Comitato Ospedale Territorio Senza Dolore Laboratorio dei Cittadini per la Salute Dipartimento Cure Primarie: Medico di Medicina Generale Distretto di Committenza e Garanzia Casalecchio di Reno Azienda USL Bologna Comitato Consultivo Misto del Distretto di Casalecchio di Reno Area Dipartimentale Integrazione Sociale Sanitaria, SATeR Coordinamento Nuclei Cure Primarie; Comune di Casalecchio di Reno: Assessorato alle Politiche Sociali, Sanità e Personale; Ufficio di Piano per la salute e il benessere sociale, Hospice Fondazione Seragnoli; Bellaria e Bentivolgio Fondazione ANT Italia Onlus; 2 • • Agenzia Sanitaria e Sociale Regionale Emilia-Romagna; SISSA (Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati) di Trieste. • Sulla base di quali considerazioni è ricaduta la scelta del coinvolgimento? Nel nostro territorio opera una “Rete delle Cure palliative” che assicura l’assistenza ai malati terminali in tutte le fasi della loro malattia. Vengono assicurate varie forme di assistenza domiciliare anche con il coinvolgimento del volontariato, la possibilità di ricoveri in strutture dedicate (Hospice) e apposite consulenze in eventuali altre strutture residenziali. La rete sarà presto potenziata con l’apertura dell’Hospice di Casalecchio di Reno. Alla luce di questa prossima apertura e della maggior sensibilità degli operatori in essa coinvolti, si è pensato di avviare il progetto sperimentale proprio nel contesto di Casalecchio di Reno, anche perché più ridotto rispetto a tutta l’Azienda nel suo complesso. • La domanda (descrivere i passaggi, elencare le diverse formulazioni ecc) La domanda dell’OST “Il dolore e la sofferenza nel percorso di malattia. Riflettiamo insieme” è nata a seguito di diversi incontri dell’equipe locale. Gli incontri hanno visto ampie discussioni, confronti tra i presenti, in un paio di occasione anche con l’aiuto prezioso della Dott.ssa Pellegrino, per raccogliere i diversi punti di vista sull’argomento giungendo insieme alla definizione della domanda da utilizzare per l’OST. 2. LA FASE DI AVVIO • Quando si può parlare di avvio dell’ esperienza nella vostra realtà? Possiamo parlare di avvio dell’esperienza nella nostra realtà, con la definizione del progetto, iniziato a scrivere a maggio del 2010 e con l’approvazione ed il coinvolgimento della Direzione Aziendale, del Distretto di Casalecchio di Reno (nella figura del Direttore) e del Comune di Casalecchio di Reno. • Quali azioni ha compreso la fase di avvio ? 1) Stesura e redazione del progetto, aggiornato di volta in volta grazie ai contributi delle altre persone coinvolte; 2) ricerca dei fondi per realizzare il progetto. Responsabile aziendale o altri responsabili del processo • Chi è il responsabile aziendale? Il Direttore dell’UOC Qualità e Accreditamento • Che cosa ha fatto durante il percorso? 3 Stesura del progetto costituzione equipe locale e gruppo di lavoro coinvolgimento degli attori organizzazione e partecipazione agli incontri coordinamento attività reperimento dei fondi attivazione del percorso amministrativo per la borsa di studio grazie alla quale è stato possibile avere una persona di supporto nella realizzazione del progetto. Promozione • C’è stata promozione dell’OST? Se sì, in quale momento del percorso e quanto è durata? E’ stata realizzata un’intensa attività di promozione dell’OST, iniziata prendendo i contatti con l’ U.O. Comunicazione dell’ Ausl, a seguito di una serie di incontri dell’equipe locale all’interno dei quali sono state definite: la domanda dell’OST, la programmazione della giornata dell’OST, la scelta della data di realizzazione, la scelta delle categorie di invitati, la preparazione del materiale divulgativo dell’evento.. La promozione si è snodata, a livello pratico (diffusione materiale divulgativo) da gennaio ad aprile 2011. • Quali obiettivi ha avuto la promozione? Vista la delicatezza del tema trattato, sicuramente poco accattivante, la promozione ha avuto l’obiettivo di coinvolgere il più possibile la comunità locale e, all’interno dell’Azienda attraverso l’intranet, gli operatori sanitari. • Quali azioni ha compreso? - In primo luogo all’interno dell’equipe locale si è lavorato per scrivere il testo e individuare l’immagine da inserire nei volantini e locandine successivamente stampati; - il secondo step è stata la distribuzione del materiale divulgativo presso i punti di erogazione delle prestazioni sanitarie a Casalecchio di Reno, negli ospedali (reparti e sale d’attesa), nei centri diurni e residenze per anziani, nelle farmacie del circuito AFM e Faderfarma, nelle chiese, ecc. - infine, la promozione ha utilizzato anche il canale di internet e della intranet aziendale. • A chi si è rivolta? - A tutti i cittadini (pazienti e non, familiari, caregiver),; agli operatori sanitari; agli ambiti istituzionali; alle associazioni di volontariato. • Chi se ne è occupato? ( il referente aziendale, un Comitato promotore, ecc.) L’organizzazione della promozione è avvenuta all’interno dell’equipe locale, con il supporto dell’ U.O.Comunicazione dell’Ausl, nello specifico: la scelta delle categorie di invitati, la definizione del materiale divulgativo e della strategia di promozione dell’evento. 4 • Nel caso ci sia stato un Comitato promotore, quali i componenti e come sono stati individuati? Si allega elenco Non è stato istituito un comitato promotore, tutta l’organizzazione è avvenuta all’interno dell’equipe locale, con il supporto dell’U.O. Comunicazione. Equipe locale • In quale momento del percorso è nata l’Equipe locale? A seguito della stesura ed approvazione definitiva del progetto all’interno del Gruppo di Regia, costituitosi per dare l’avvio al progetto stesso. • Data (e/o periodo) di costituzione 11 Ottobre 2010 • I componenti (nome, cognome, professione, associazione o gruppo). Si allega elenco Vedasi allegato n° 1 • Modalità di reclutamento/nomina dei partecipanti all’equipe L’equipe locale è nata allargando il Gruppo di Regia con rappresentanti di: Amministrazioni locali, Associazioni di pazienti/cittadini, ANT, Medici di Medicina Generale e di altre articolazioni organizzative dell’Azienda (in particolare: Ambulatorio Terapia del dolore, Laboratorio del Cittadino per la Salute, Comunicazione e Relazioni con il Cittadino). La Responsabile del progetto (Dott.ssa Biagetti) ha scelto chi reclutare insieme alla Direzione dell’Azienda, sulla base dell’argomento del progetto e delle realtà organizzative aziendali ed extra-aziendali che potevano costituire gli attori del processo. • C’è un responsabile (o presidente) dell’equipe operativa locale? Se sì, chi è? Sulla base di quali ragionamenti è stato scelto? Il Responsabile dell’equipe operativa locale è Laura Biagetti, in quanto responsabile anche del progetto a livello aziendale. • Come viene nominato, quali ruoli ha assunto? In quanto Responsabile del progetto, si è assunta anche le responsabilità ad esso connesse. Formazione locale • Contenuti (Si allega programma) 5 La formazione locale ha consistito in incontri riservati all’equipe locale, condotti dalla Dott.ssa Pellegrino e dalla Dott.ssa Nicoli, sulle modalità dell’OST. • Aspetti organizzativi (durata, periodo, responsabile/i) Sono stati realizzati 2/3 incontri di 3 ore ciascuno circa, tra ottobre e dicembre 2010. • - Obiettivi Comprendere lo strumento metodologico dell’OST; Definire la domanda da utilizzare per l’OST. • Chi erano i docenti? (Si allega elenco) Erano interni e/o esterni, e quali le loro competenze? Due le docenti, entrambe esterne all’azienda: - la Dott.ssa Vincenza Pellegrino, - Antropologa e ricercatrice, SISSA (Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati) di Trieste; - la Dott.ssa Augusta Nicoli - Responsabile Area Cittadini, Comunità, Servizi, Agenzia Sanitaria e Sociale Regionale Emilia-Romagna. • Chi ha partecipato al corso? (Si allega elenco) Tutti i componenti dell’equipe locale, vedasi allegato 1. 3. LA FASE DELLA REALIZZAIZONE • Chi ha partecipato alla …? Alla fase di realizzazione hanno partecipato tutti i componenti dell’equipe locale. • Quanto tempo è durata (in termini di giornate dedicate e di ore)? Una giornata, dalle ore 9:00 alle 14:00. 4. RAPPORTI, RELAZIONI • Qual è il clima interno all’Equipe locale? E’ cambiato dalla sua costituzione, e se sì in che senso? 6 Il clima interno all’equipe locale è improntato alla collaborazione, disponibilità e forte motivazione personale. E’ cambiato dalla sua costituzione, perché il tempo ha creato l’affiatamento, dovuto alla conoscenza reciproca. • Quale/i fattore/i condizionano soprattutto il clima all’interno dell’Equipe locale? - La modalità di coordinamento e conduzione degli incontri; lo spirito d’attesa del CCM, e la voglia di giungere subito ai risultati del percorso. • Con quale modalità ci si rapporta all’interno dell’Equipe ad esempio rispetto alla: - frequenza degli incontri; modalità formale/informale degli incontri; livello di conoscenza tra i partecipanti; grado di motivazione e di partecipazione agli incontri L’equipe si incontra circa una volta al mese, previa convocazione formale tramite email da parte dell’U.O.C. Qualità e Accreditamento e definendo di volta in volta gli appuntamenti successivi. Gli incontri sono strutturati come Formazione Residenziale con crediti ECM. Dopo ogni incontro viene redatto il verbale, poi inviato a tutti i componenti dell’equipe, insieme ai documenti prodotti, con condivisione di suggerimenti ed eventuali modifiche. Il livello di conoscenza tra i partecipanti è molto buono ed il grado di motivazione e di partecipazione agli incontri è alto. 5. SPAZIO APERTO A SUGGERIMENTI, COMMENTI, OPINIONI, RILIEVI RISPETTO CRITICITA’, PUNTI DI FORZA, ECC. ALLA LUCE DELL’ESPERIENZA IN CORSO • Criticità, punti di forza, suggerimenti rispetto al momento della promozione del progetto: Non sono emerse criticità in fase di promozione del progetto. Il punto di forza è stata la collaborazione attiva di tutti i membri dell’equipe locale, con una reale partecipazione e coinvolgimento. Ciascuno ha avuto un suo ruolo, in base alle sue competenze. • Criticità e punti di forza rispetto alla formazione locale: locale Anche la formazione locale non ha incontrato particolari criticità, ma è stata improntata alla collaborazione e disponibilità di tutti coloro che vi hanno partecipato. • Criticità e punti forza rispetto alla fase della realizzazione: 7 Il 9 aprile 2011, dalle 9 alle 14, presso il Centro Giovanile Blogos di Casalecchio di Reno, è stato realizzato l’ OST. Considerando il tema sicuramente poco accattivante e che si è per natura restii a trattare, il risultato di aver coinvolto 68 persone è stato positivo.. Tra i partecipanti, dopo l’iniziale, scontata “freddezza” si è lentamente creato un clima di compartecipazione e complicità, fino al momento della chiusura dell’OST in cui molti partecipanti a stento salutavano per andarsene. • Quali caratteristiche ( competenze, aspetti particolari) è bene che abbia il referente del processo, processo alla luce della vostra esperienza? E’ importante che il referente del processo abbia pazienza, capacità di coordinamento, disponibilità e competenza. • E il responsabile d’Equipe? d’Equipe Ugualmente. • Criticità, punti di forza dei rapporti/relazioni tra i diversi soggetti che hanno preso parte al processo (referenti regionali, equipe locale, gruppo promotore, struttura ospitante, referente aziendale, responsabile dell’equipe locale) Non sono emerse particolari criticità, ma anzi vi è stata ampia collaborazione, dialogo e disponibilità a lavorare insieme per un obiettivo comune. • Momenti cruciali incontrati durante l’esperienza di avvio dell’OST in corso - La costruzione di una adeguata promozione capace di raggiungere quante più persone possibile, vista la spinosità e corposità dell’argomento trattato; L’organizzazione per la realizzazione effettiva dell’OST, trattandosi di uno strumento partecipativo innovativo. • Si è verificato qualcosa che non si attendeva?Se sì, in quale fase e in cosa è consistito? Non ci si attendeva che, durante l’OST, dopo l’iniziale freddezza iniziale dovuta al non conoscersi ed al trattare un tema molto delicato, lentamente il clima creatosi sia stato di tale compartecipazione e complicità, che al momento della chiusura dell’OST molti partecipanti parevano faticare ad andarsene. • Ci sono state sorprese in positivo? Se sì, quali? Vedi sopra. • E in negativo? Se sì, quali? Non vi sono state sorprese in negativo. 8 • Cambierebbe qualcosa del progetto? Al momento no AL RACCONTO DELL’ESPERIENZA SI ALLEGANO I SEGUENTI DOCUMENTI AD USO INTERNO E/O ESTERNO (OPUSCOLI, MATERIALE DIVULGATIVO, PIANO DELLE AZIONI, ELENCO ELENCO DEI PROTAGONISTI, VERBALI, STATUTI, PRESENTAZIONE IN POWER POIT, ECC.): Elenco material allegati (a cura del compilatore) 1. Elenco componenti equipe locale 2. Locandina e depliant dell’OST 3. Instant Book 9