NOTIZIARIO FANCOT{I N.6 ANNO III, Dicembre 1993 GuidoFanconi ASSOCIAZIONEITALIANA PER LA RICERCA SULL'ANEMIA DI FANCONI A.I.R.F.A. via Santa Lucia 97.80132NAPOLI AL DI LA'DEL GEIVE Riunione scientifica a St.Louis porta gti ultimi aggiornamenti della ricerca. L'ANEÙIIA DI FANCONI: PER I BAMBTNT,MA NON SOLO... E' un periodo ben strano per I' AIRFA, questo volgere del 1993. Abbiamo di fronte avvenimenti opposti,quali: 1) il ripetersidi lutti tra i nostri bambini e giovani, di contro ad importanti progressinella ricercal 2) una grave crisi delle nostre finanze, che contrasta con I'attrib'zione (imminente)della deducibilitàfiscale, con prospettivedi importanti miglioramenti. Ricordare i nostri ragtzzitperduti - ancora tre quest'anno- è non solo un dolore per noi tutti, ma un richiamo ai nostri doveri: di agire al meglio,al più presto:subito. Certamente,abbiamo compiuto progressi,in questi pochi anni, nella nostra comunità di volontari, professionisti, famiglie. L'ordine non è gerarchico, nè è casuale. E' ancora necessarioinsistereche I' AIRFA non è solo un associazionedi famiglie che hanno in comune un problema.Non lo è per molti buoni motivi, il primo di tutti banalmentenunerico: non esistono che poche decine di "famiglie Fanconi" in Italia ed alcune centinaia nel mondo. Sarebbedavvero poco per dare corpo ad azioni utili rispetto ai nostri scopi: al massimo basterebbe per manifestare la reciproca solidarietà ed aspettareche arrivi per suevie - la SCOPIRTA risolutiva. L' AIRFA è nata ed esistegrrzie ai mille modi di "fare volontariatorr.intorno alla solidarietà (cont.p. 2) St.Louis, Missouri, USA. Si è tenutoIo dal organizznto 3 dicembreun convegno scorso Fanconi Anemin ResearchFund, dedicato ai più- recentiprogressineila rtcercasuII' anemia di Fanconi. Dieci relntort hanno presenlato i isultati deí loro studi a cínquanta partecípantiprovenienti da otto Paesi. I lefiort che si aspettanoda questa nota "Ia" notizia rísolutiva possono fermarsi qui: a questoconvegnoè nnncata la novitìr sensazionalecome In scopertadel gene FACC nel 1992. Chí invece è consapevoleche ln icerca dice qualcosadi importanteanche quandomanca lo "scoop",puòcomprendereche gtA ci muovi'amo 'al di Iù del gene" per usare I'espressionedi Manuel Buchwald, Io scopritore del gene FACC. Abbíamo appresoche quello che sembravaun ' traguardo - Ia scopertadel prtmo gene ' non è che l'inízìo di una nuova seie di studi. Ora sappinmocome è "costruitott questogene (11 esoní, 559 aminoacfuli)ed abbiamo iníziato a conoscerele proteine (tre) che sono codíftcare dnl gene FACC. SecondoBuchwald, la loro Iocalizmzioneè sia nucleareche citoplasmatica, mentreAlan D'Andrea, che ha carufteizmto le tre proteíne le ha localízmte soltanto nel cítoplnsma. II fatlo che entrambi i gruppi abbíano rtconosciuto queste proteine nel citoplnsmanon sarù prtvo dí conseguenze'ai fini di scoprírneIa funzione tuttora ignota. (cont.p.2, 2a colonna) per i bambini colpiti, innanzitutto, ma non solo. GIi amici che realizzanoproiezioni della nostra videocassettalmostre dtarte come ad Urbino; classi di ogni scuola che si mobilitano per aiutarci; i nuovi e vecchiamici che donano del loro, o organìz.zanoraccolte: tutti questi amici sono ilAIRFA. E i medici, i ricercatori: il crocevia di quanto si può fare e gia si realizza oggi, per aiutare il pazienteFanconi. E' bene ricordare che tra i soci fondatori dell'AIRFA e nel suo attuale direttivo si trovano professionistiattivi in prima persona nello studio e nella cura di questamalattia. In questianni, soprattutto nel 1,993,la partecipazionedei medici e degli altri studiosi è cresciutaal di la delle attese.Grazie all'opera infaticabiledel prof. Luciano Pinto, che ha contattato decine di suoi colleghi, pediatri ematologi, oggi possiamo confidare sulla solidarieta deila gran parte dei medici che seguonopazientiFanconiin tutta I'Italia. Nell' ultimo meseabbiamo raggiunto quattro nuove famiglie e prevediamodi avere presto (nei prossimigiorni!) nuovi contatti. Dunque, un grazie di cuore a tutti i pediatri che ci aiutanoin questonecessario compito! Dal punto di vista della ricerca,ci troviamo di fronte a fatti quantomai positiyi negli studi su questamalattia. In una riunione tenuta a St. Louis, lo scorso3 dicernbre,sonostati riferiti i progressidi numerosigruppi attivi in Amerir:a ed in Europa. Qua4,to all'Italia, gli studi procedonoquanto mai promettentiin diverse istituzioni e con un ampio consenso internazionale. Possiamo affermare serenamente che la crescita della nostra organizzazionee delle conoscenzesull' anemia di Fanconi lasciano sperareper il meglio: cioè per vederesconfitta questa malattia. Il nostro sogno è quello di dirci: "Bene amiciu abbiamo fatto un buon lavoro, possiamotornare a casa". Purtroppo, la strada è ancoralunga per arrivare a questo traguardo:non sappiamoquantolontano. Di contro a questi successi, dobbiamo purtroppo registrare una grossa battuta di arresto dovuta alltesaurimentodelle nostre casse, lo scorso ottobre. Vero è che un'associazione come I'AIRFA ha il compito di spendere,al meglio e senzaindugi, i fondi che raccogliel vero è che abbiamo dovuto onorare degli impegni presi pe| attrezzaturedi ricerca, borse distudio e . materiale informativo: cioè per adempiere ai nostri scopi. Purtroppo, fare il nostro dovere - senza inerzia, senzaprudenzeda "buona massaia" può portarci a temporaneistati di indigenza. Dunque, dobhiamo ancora pregare tutti i nostri amici a fare uno sforzo per aiutarci: sia in prima persona, che parlando dell'AIRFA nel loro ambiente: un importante strumento per parlare di noi potra esserela proiezione della nostra videocassetta che invieremo gratuitamentea tutti i socisostenitori(100.000 lire o più); ed ai soci ordinari (50.000lire) che ci invieranno un ordine per la cassetta(30.000 lire, v. p. 13). Finalmente, grazie alla legge quadro sul volontariato (266191),i contributi dei nostri soci saranno presto deducibili dalle dichiarazioni delle imposte (sia per le persone fisiche che per le aziende)e saremoin grado di fruire di importanti sgravi fiscali. Questo, nelle nostre speranzeed attese, ci permettera di fare un balzo in avanti nei nostri bilanci. A sua volta, ciò si riflettera in un vistoso aumento della nostra capacih di agire: per aiutare i pazienti Fanconi e per dare un contributo a sconfiggere questa terribile malattia. Siamo obbligati a crescere, a puntarein alto, a pregarvi ancora di aiutarci, mentre va un grazie di cuore a voi tutti per I'aiuto che gia ci avete offerto. Chiediamoa fronte alta, per salvaredellevite, per aiutarea chiarire un quesito che si risolverà in un beneficio di tutti : perchè il pazienteFanconi ha un rischio innalzato di contrarre leucemiee tumori? Rispondere a questa domanda si risolverà in un beneficio per tutti. Ed è per tutti chestiamo lavorando. Giovanni ***t<*r AL DI LA'DEL GENE (dnp.1) Inoltre, l'ìrlentiftcazione di ben tre proteine codificate dal gene FACC poîrù anche dar ragíone della molteplicitù dei difetti cellulni associati all'AF (come I'ipersensibilitù agli agentí intercalantì, quali Ia mífomicina C ed iI diepossibutano,e I'íperproduzíone di specie reattivedeII'o ssige no). Un ahro aspetto saliente degli studí in corso rtguarda Ie mutazioní del gene FACC, esaminate negli studi di Rachel Gibson (Londra), Markus Grompe (Portland, Oregon) ed Arleen D. Auerbach (New York). Il gruppo di complementazÍone C, cuí è associatoil gene FACC, copre solo íl 9Vodei soggettiFanconi. Tra quesîi, 13 su 57 (circa il 22Vo) sono caratterizutí da diverse mutazioní del gene FACC, una delle qualí, (la píù frequente o il I77o) associata ai pazienti ebrei Ashkenazi. I Come evidenzÍatodnlln Dr.ssa Auerbach, le differenti mutarioní del gene FACC appaíono assocíatead un decorso clíníco più o meno ínfausto';dobbiamodunque rtconoscereche le notevoli diversitù clíníche deí soggettiFanconi non possonoessereaîtrtbuite sohantoai díversi gruppi di òomplementazione, ma trovano ulteriore diversificazioneentro uno stessogruppo, Un'attivitù dell"amassimaimportanm per tuttí gli studi in corso è rappresentata dalla costituzionedi "ríseme" (repository) dí linee cellulni provenienti da pazienti Fanconi e daì loro famílíai. Questaattívítù è in corsopresso ln Oregon Health Science Uníversie e rtferita dnl Dr. Markus Grompe.(un'analoga rtsemaè stata costituita ín Europa dal Dr. Hans Joenje, pressoI'UniversítùLibera di Amsterdam;ftnora vi sono state raccolte le ceIIuIe di quattro famíglie italiane). Tra le utilízznzioni delle rtsemecellulari, annoverínmo:Ia clonazÌonedeí gení AF sconosciuti,studi di línkage e I'qnalísí delle mutazÍoní.Fino alln scorsaestate,presso Ia rtsemadì lÍnee celluhrt Fanconi dell'Oregon sí contavano170 linee, dí cui 67 di altrettanti pazienti Fanconi. Oltre alle linee di cellule línfoblastoídí immortalizzpte, iI Dr. Grompe ha iferito i vantaggi delle linee di ftbroblnsti, di cui si dovrebbe incrementare l' utilÍzznzìo ne. Un ímponaúe capitolo risiede neila pratica clinica dei trapianti di midollo (l'unica terapìn attualmenle rtsolutiva). I-a relazione del Dr. Richard Harrìs, di Cincinnati, ha rífeito Io stato delltarte in questa materia, sull.ascoria dell'attivitò svoltaa Cíncinnati, Seattle,Parígí, Inndra e Curitiba (Bmsilz). I trapianti finora condotti ammontano a 293, di cui 213 con donstore gerrumo (fmtella o sorella), 49 con donatore familiare aplaidentico e 34 con donatorecompatibilenon consanguineo.Il Dr. Harrts ha segnalato In necessítùdi affrontare un trapianto dì midollo per tutti i soggetti Fanconi aventi un donatore compatÍbíIe, compresi nei gruppi Alter da I a 4 (píùt gravementeaffettù, mentre secondoHarrts í pazienti del gruppo Alter 5 (relativamente compensati,pur con diversideficit ematologici), I'opposízíone del trapianto è da giudicare discutibile, con suggertmentodi tentare in prtma ístanzn .la lerapia con androgeni (owiamente,nessunaindicazionedi trapianto è dnta per í pazienti del gruppo Alter 6, ben compensatie senm alterazioni ematologiche). La casìstÍca dei trapíanti nei diversi centri mostrafre quenzedi successo (con sopravvivenm a cinque anni) maggiort nei trapiantí con donaturt germani (circa il 62Eù che con donatorí aploídentici o con donatori non consanguinei (intorno al 40Eù. Nessun soprawissuto sì è regístrato tra sette soggettí trapíantatí con mídollo ímperfettamente compatÍbíle(con un antigene diversi). I mígliorí successisi sono ossematìcon soggettitrapíantati a meno di dieci anni, sottopostia meno dí dieci trafurtoni e non rìceventi androgeni. E' statadíscussadai partecipanti,tra cui Ia Dr.ssa Elaine Gluckman dí Partgí, l'opportunitù dí procedereo meno a determinati trattamentí dí condizionamentoe destínatí a preveníre In reazíonedel trapianto contro l'ospite (GVHD). L'ultÍma, awíncente sessionedel convegnoè stata dedícata aglí approccí dì terapía genica. In relnzionedí ChrtstupherWalsh (Bethesila)è stata dedicata aIIe ricerche in coÍso sulln terapi.a genìca dí cellule progenitici emopoietiche (CD 34+) prelevate de pazíenti Fanconíe transfettatecon vírus vefiort del gene FACC. Sono utilizwti sia retrovírus (a RNA) che virus adeno-assocìnti(a DNA). I rtsultatí ftnora ottenuti hanno dímostratoIn possibílitù di rendereIe eellule ínsensibiliaIIa mitomicina C e príve della instabilitù cromosomica tipica delle cellule AF. Il prossimo passo, per íl Dr. Walsh ed i suoi Colteghí, sarù quello di prelevareIe cellule progenilrtcì da un paziente Fanconi, trattarle in vitro con il gene FACC sanomediantetransfezionecon vettorevírale e, quindí, restituire al paziente le proprte cellule progenilrtcí emopoietiche "istruite" ad un comportamento normale. Sarù la terapia geníca. Una procedura alternatÍva all.a transfezione medinnte vettorí virali è stata prospettata dalla Dr.ssa Kartn Gaensler dell'Universitù delln Caffirnin a San Francisco.In Dr.ssa Gaensler ha in corso studi destinati ad "ínoculare" gení in vivo medíante vefiort lipi^dici micronízmti (íposomi). Questisono somministratiendovena o per vi.aínalntorín ad animali di lnboraturto; i Iiposomi vengono ìncorporati dnlle cellule destinaturte$angue, milzn, cemello,fegato) in misura díversa ed i trascrttí Qe proteîne codiftcate dal gene inoculato) vengono successivamentu rtIevaîe nelle cellule rtceventi. Questo approccio presenta lo svantaggio di avere una bassa resa di transfezÌone,tuttavia appare promettenteper Ia possìbílítù di un ínoculo díretto, in vívo, del gene e, soprottutto, per ln possíbiliù di evitare l'utilízzazÍone dí vefiort víralÍ che, per quanto non patogeni, potrebbero implicare pertcoli sconosciuti a priori. In nostra conoscenzasu questa malnttin va avanti, amici, abbíamo sert mofivi per sperare ìn meglío.E presto. IN MEMORIA DI TAMES BOYD La riunione di St. Louis, così piena di awincenti novità, è stata dedicata,con un mesto ricordo, alla figura di Jim Boyd, uno studiosoche avevadedicatola sua opera alla ricerca sull' anemiadi Fanconi.JamesB. Boyd era nato nel1937 e ci ha lasciatoit 7 ottobre 1.993, per le complicazionidi un trapianto di midollo a seguitodi una leucemia.Gli studi di Jim Boyd si erano concentratisoprattuttosui meccanismidi riparazionedel DNA; fra I'altro, Boyd aveva scopertoun modello in Drosophila analogoall'anemia di Fanconi. Al di là dell'opera dello scienziato,I'umanità di Jim Boyd ci lasceràun segno.A testimonianzadi questosentimento,offriamo ai nostri lettori una sua lettera destinataalla piccola Katie Frohmmayer,a pochi giorni dalla dipartita di Katie. {+*******{È******{+***** * Cara Katie, il mio nome è .Iim. Ci síamo incontrati solo per pochi mínuti dopo il tuo intervento al convegnosull'anemia di Fanconí, il gíorno che tu iaí preso ít treno per Portland. In quel momentomi sono detto: "Ecco una ragazzinache sa il fatto suo". Il tuo discorcomi rícordava in qualche modo mío figlio che rischia ín continuazionedi cadere da una monfagna, di scivolaresu un ghiacciaio, o di rímanereschiacciatosotto una roccta in un fiume. I-a mín consolazioneè che, comete, attraversoil suo enfusinsmoe la sua gioia, egli ha gíà fatto molte più esperienzechela maggiorpane dellepersonein tufra la loro lunga esktenzn. Il motivo per cui ti scrivo è che vorrei ingraziarti per essereurut perrotn cosìispiratrice, rno per chi víve così lontano da te, come me, ín Catifornía. Ti potrebbe meraviglí.are sapereche tu possaesserecíò ancheper uno scienziatoche ha gesti.toun laboratorioper così tanto tempo. Bene, non è facile come sembra: come chiunque altro, la gente come me ha bisognodi una ragionespecialeper fare quello chefa, e tu seí la mía ragione molto speciale. Talmente tanfo che mi sono rimesso a studíare quest'anno ín modo da poter lavorare personalmenteal problema che ti causa tanti fastídi. L'anno scorso mi sono retrocessoa studente che lavora da assistentee prende lezioní per imparare a lavorare ancora in laboratorio. Ora posso tornare ín laboratorio e lavorare autonomamentesull'anemía di Fanconi. Credo che tu possa sentirti orgogliosa di avere aíutato molta genfe come me a lavorare in modi molto diversiper risolverequestoproblema. Un gíorno, per merito tuo, alle persone comete saranno risparmiatemolte delle sofferenzeche tu hai cosìcoraggiosamente sopportato. Una .volta, qunndo sciavo sulle Alpi con mio figlio, abbiamo vísitato un museo ín cui si mostravacomei primi scíatori eranomofti cercandodi fare lo stesso.Mi sono detto: "Davvero questagenfe è morta affinchè noi potessimofarlo senzn.pericolí", Tu sei comequei píonierí: un giorno, per merífo tuo, ancheIa gentecon íl tuo problemapotrù passareattraversola vita con sicurezza. Non dímenticheròmaí il tuo meravigliososorrtso. Con affetto, Jim ' Le celluledi soggettiFanconi accumulano dannoossidativonel DNA Un articolo di due ricercatorigiapponesifornisceun ulterioresupporto alla "teoria dei radicaliliberi" nell'anemiadi Fanconi 1993)un articolodi (14:1115-1120, sullarivistaCarcinogenesis E' apparsorecentemente Gli autori in Giappone. di Osaka Morimoto, dell'Università e Kaneisha Toru Takeuchi ossigenata, acqua da stress da uno hanno indagato il danno ossidativoindotto tra il DNA dimostrandoun eccessodi formazionedi un prodottodi addizione("addotto") I'addottostudiatoè la 8ed il radicaleidrossile(.OH),nellecelluleFanconi;in particolare, Riferiamo di seguito il riassunto del lavoro, dal titolo: idrossi-deossiguanosina. un prodottodi danno al DNA, nei "Aumentataformazionedi 8-idrossi-deossiguanosina, da pazientidi anemiadi Fanconia causadi un possibiledeficitdi catalasi". linfoblasti "Le cellule da anemia di Fanconi (AF) sono altamente suscettibilisia alle specie reattive del/'ossigenoche alla mitomicina C (MMC), un agente intercalante del DNA. ln questo studio abbiamo determinatole quantità di l-idross/deossiguanosina(?OHdG), tipica del danno ossidativo,in linfobtastitrasformaticol virus di Epstein-Barrda pazienti Fanconi e da soggetti normali, mediante HPLC associafa con ilevazione elettrochimica.Le cellule A) formavano AF finee cettutai HSC72 e 99 assegnateal gruppo di complementazione HtOt a 37'C con incubazione piit di SOHdGche le cetlutedi controtloa seguito 2-3 votte per 30min. Le celtule AF formavano altresi piit 8-idrossiguanosina,tipico prodotto del danno all'RNA, rispettoalle cellute di controllo. Le celtule AF mostravano una idotta attività nella decomposizionedet|HrOr. Sebbenequesta attività nelle cellule AF sia so/o det 20-30% infeiore allecellule di controtlo,la restartteH202, non decomposta,era quasi il doppio nelle cellute AF ispetto alle cellule di controllo e la concentrazione di H2O2 restante si correlava bene con la formazione di 8OHdG. L'attività di decomposizione dett'HrO, era quasi completamenteinibita dat sodio azide (NaN) o dall'aminotiazolo,, entrambi inibitoi detla catalasi.Con questi inibitoi le quantità di SOHdG formata erano molto più etevate che nelle cettule senza gli inibitoi ed erano quasile sfesse che nelle cetlule normali. L'attività catalasicanei lisatidi celtuteAF era il 70-80% che nei controlli. Anche ta MMC aumentavala formazionedi 7OHdG, so/o alla DErooma non alla DEto. Quesfi isultati indicano che le cellule AF, almeno le cellule AF del gruppo di al danno ossidativodel DNA e complementazioneA, hanno un'innalzatasuscettibitità che questa elevata suscettibititàè possibffmente dovuta ad una diminuita attivìtà catalasica.Quesfi risultatisuggen'sconoaltresi che la catalasigioca un ruolo importante nellaprotezionedet DNA dal danno ossidativo.Comunque,questaelevata suscettibilità al danno ossidafivo det DNA non è considerata la principale causa dell'aumentata sensibilitàalla MMC.U L'articolodi Takeuchie Morimotoaggiungeun'ulterioreverificadel ruolo nell'AFdelle specie reattivedell'ossigeno(di cui I'acquaossigenata,H2O2,e un esempio),dopo i risalential 1977. numerosilavoriscientifici apertarimane,in questolavoro,la questionesul significatoin vivo delle Completamente deglistudiosigiapponesi;dal loro articolola questionenon viene espressa, osservazioni nè affrontata.Abbiamo dei fondati motivi di ritenere che la questionemeriti di essere posta, se sappiamodai lavori della Korkina e Collaboratoriche i leucocitiFanconi Forse sappiamogià qualcosa,che produconoun eccessodi radicali,inclusoI'idrossile. sarà debitamente sottoposto nelle Sedi qualificate. Probabilmente ritorneremo sull'argomento... DALLIALGERIA Cari Giovanni e Norma Pagano, abbiamoavuto il vostroindirizzodall'ElencodellefamiglieFanconi di Eugene,Oregon,USA. Anche noi figuriamo infatti in questo elenco. Mia moglie ed io vorremmo corrispondere con voi per scambiarcidelle idee, dei consigli, su cosafare per i nostri bambini malati. Noi abbiamopersodue figli: un bambinodi 10 anni nel 1988e una bambinadi 13 anni nel 1989. Ci resta una bambina di 9 anni che è molto malata [dati ematologici,NdTJ. Noi teniamo molto a lei. Per favore, scrivetecilabbiamo bisognodi un conforto morale. Grazie. Auguriamo una lunga vita a tutti. SimoussiiVfokrane !******!N3***rl***ii*di**{3{3*****{.*********{3{3*4.*{.*rr{.{c***X**d.*{s*****{.**{r*{.**{.{.*{.**tr******:8:N3:13 Caro signor Mokrane, il dolore che prova per In perdita dei Suoíbambíni e le preoccupazioníper Ia salute di Suafiglia mi hanno molto colpito. Nella nostra comuneespertenzn- come genilort di bambini Fanconi - noi ci troviamospesso,sfortunatamente,nell'impossibilítàdi dare un confortoal dolore che colpiscenumerose famiglie. Ciononostante,anche neí casipiù sfortunati, constatiamoche Ia solidartetùè sempremeglio dell'isolamento,cheaccrescela disperazione.Io credoche ciòsía vali.doanche per amicíziedistantÌ, dal punto di vista geograJico,ma basatesulla comuníonedi sentimentie di espertenze; a maggior ragione ciò devevalerese gli amici possonoaveredeí contalti diretti, per iI fatto di viverenello stessoPaese.o addirtttura nella stessacittù. Un prtmo consígliochepossodarLe, è di cercaredi entrarein'contatto con altre famiglie algeine che di "famiglie Fanconi" potrù hanno Io stessoproblema. Innanzilutto, iI fatto di stabilire un'associazione dare un aiuto psicologico alla vostrafamiglía, oltre che ad altre persone colpite dalla malnttìa di Fanconi. Inoltre, un legametra Iefamiglíe coinvolte(edi loro medicí)pemette Ladiffusionedelle novitù proveníentidalla rtcercascientifica;quindi con dei vantaggiper tutti i pazienti. Vorreí consiglinrLedi pregare il Loro medicodi aiutare a conÍattarealtre famiglie nel vosfro Paese, attraversoi suoi colleghi negli altri ospedalidi Algeri, olÍre che di alte città. Sepossibile, sarei ntolto felice di collaborarein quesfofentativo,nel casoin cui voglianodsre Ie núe coordinateal Loro medico, o ahrtmenti, mi faccia sopereiI nome e I'indirtzzo del dottore. Nell'attesa che Lei prenda qualche iniziativa in mertto, Le invio due copiedel nostro notizinrto internazionale,chepotrù mostrareaI Suo medico. Per quanto riguarda dìreîtamenteSuaJiglia, condivídoIe Suepreoccupazíoni,.ma non sí sa mai. Se è possibilefare qualcosaper salvarla, è attraversoun trapianto di midollo, E' un'operazionenon sempre praticabile, perchè bisognatrovare un donatore compatibile(ciò che non è semprepossibíIe);inohre, (che può durare diversi mesí) hanno dei costi molto elevati,ftno a I'operazìonee l'ospedalizzpzione 100.000dollart aSA. I^apossibilitùdi coprtrequestespesedipendedal Paesein cui si vive e dal sistema di previdenm socíale;per esempio,in Paesi comeI'ItaIia e Ia Francia, i cittadini che hanno bisognodi un'operazionedi trapianto rtcevonoun'assistenzacompleta,mentrein ahrt, comenegli USA, Ie persone piìt o meno importantedalla loro assicurazione,o atkfirtftura, coinvoltepossonoavere un'assistenzn. purtroppo, nessunaassistenmin certì casi. Non so qual è la vosta condizionein Algerin, dal punto di visîadell'assistenmsaniturta (nel Paesee per di portare Suafiglia in un centrodi trapíanti dí Ie cure all'estero). Nel casoin cui abbia I"a possibilitòt mÍdollo, allora pofrei suggertrLedí indirtzznrsi ad uno di questi centri, secondoiI parere del Suo medico.SeiI dottore vorrù consultarsicon un collegaitalinno, noi siamoa vostracompletadisposizione per aíutare Ia Sua bambina.II medícopotrù scivercí [...J, oppure,potrù chíamarmiaI telefono[...]. Abbía ln certezzflchetuîto quantoè in noslropotereper aÍufarln, sarùfatto con tutte Ie nostrefone. Con amicizi.a, GiovanniPagano Cara signoraMokrane, comemadre,io capiscoperfettamenteíI Suodolore. Fino ad ora, noi si-amostatipiù forfunali con nostro ftglio, che ha ricevutoIa di.agnosi5 anni fa e si mantieneancora relativamentebene (se Dio vuole !). SperofortementecheIa Sua bambinapossaesseresalvatain tempo.Con i più cordi-alisaluti. Norma Pagano PERCHE' IL VOLOÌ,{TARIATO Volontariato: è "prestare la propria opera gratuita presso associazionio altri enti". n volontariato,a mio parere, è molto di più, non è definibile, non è limitato a detle ore del tuo tempochemetti a disposizione. La disponibilità, infatti, è legata ad una forma mentaleche si acquisiscenel dedicareil tuo tempo ai problemi degli altri, comead esempíonel parteciparead una associazionedove si cercadi fare e dare il massimoper la ricerca e la cura di un male che colpisce sopranuttoi bambini. Si rimanepresi, incapsulatidai mille problemi, burocratici e non, che ostacolanogiorno per giorno la volontAdi andareavanti: ed è in questimomentiche uesce la voglia di impegnarsi di più, diventa una prova di forza tra te, volontario, e gli "altri", come le istituzioni, che dovrebberogarantirea chi ne ha bisogno,quello chetu per tua sceltaoffri. Troviamovarieforme di volontariato(diciamoche "ce n'è per tutti") ma quanti in realtà sono veramentedispostimentalmente a donarese stessiperfare proprio unproblemachenon lo è? Quandomi chiedonodi cosami occupoed io rispondochefaccio del volontariatomi guardano spessocomsuna bestiarara. Le prime volte mi chiedevoil perchè;ora lo so! In un mondodove tutto è finalizzato al denaro, alla carriera, al divertimentospessole persone dimenticanoche ci si può sentire importanti e ricchi (dentro)anche trasformandoil proprio temponel tempodi altri chetalvolta ne hannopochissimoda vivere. Perchè il volontariato?Perchètutte le potenzialitàpositive, tufta la forza di volontA,tutta la voglia di fare di dire e di dare della gente non vada sprecatama immessain un grande "magazzino" e regalataa quantine harutobísognoogttigiornodell'anno. Leggevodei giornali dove spessoerano riportate biografie e storie di medici cheprestanola loro operapressopopoli e paesi dove mancanole cose cheper noi sono Ie più senplici da trovare e da avere; ebbene,questi medici operano nell'assolutaprecarietà, nella assoluta miseria e approssimazi.one ma non si arrendono,anziinsistono e ce Ia m.ettonotutta: li " "senza chiamano La loro, dicevo, è una scelta, una vera missione, il puro frontiere volontariatoanchese, in verità, non esisteun volontariatodi serie A oppure B. Non ho mai pensatochepotesseroesserespinti da unaforma di demotivazione professionale,anzi, è un "credo " dit'erso il loro, è comese sentisserodi poter e doverdare di più che non una sterile, seppurutile, presenzain un atffeuatissimoospedalecinadinoe di colpopresi da una speciedi di darsi completamente a chi ne ha sicuramente più bisogno. febbre decid.essero Li ammiravo, ne ero commossa,un po' li invidiavo per la loro forza di volontò e per la capacità camaleonticadi cambiarecosìrepentinamente la loro vita. Da questeletture, da vari canali di infurmazione, parlandonecon personeamiche,con un medicoin particolare, è nataprima piano piano poi in manieraesplosivala voglia, la volontà, in primo luogo ,di sceglieredi fare del volontariato. AngelaRuggieri sss*+ss*ss+s+**ss++**ssss Manuale sull'Anemia di Fanconi per le famiglie e i medici In questi mesi abbiamo provvedutoa tradume in Italiano il manualedei Frohnmayer sull'anemiadi Fanconi.Purtroppo,per una seriedi motivi, non siamoancorain grado di accludereal Notiziario questovolumeillustrativo (comepromessonello scorsonumero). Ce ne scusiamocon i lettori e contiamodi inviarequestapubblicazione col prossimonumerodel Notiziario. I soci che desideranoricevereanticipatamenteil manuale possonoscriverci o telefonarcie faremo del nostro meglio per inviare il manualeappenadisponibite(febbraiomarzo 1994\. DALLA PARTE DI ''PETER USTINOV'' Riceviamo e pubblichiamo volentieri questa lettera del Dr. Laird G. Jacksoni Direttore della Divisione di Genetica Medica, Jefferson Medical College, Philadelphia, USA Gentile Dr. Pagano, Ho letto con interessela Sua nota [r. Noîiziarto N.5, ndtl e gran parte dell'edizione internazionale dél Notiziario Fanconi. Sono completamente d'accordo con le Sue osservazioni sulle interazioni tra i genitori disperati ed i medici nelle Sue riflessioni sul film "L'Olio di Lorenzo". Conosco troppo bene Ie difficoltà che i genitori incontrano a trattare con la comunità scientifica e medica. D'altro canto, il film, penso, rende un qualche cattivo servizio a delle persone che hanno lavorato duramente per il gruppo della leucodistrofia eterocromatica (ALD) [dizÍone inesatta; si tratta di un'altra malattia, ndtJ. In particolare, il Dr. Hugo Moser, rappresentato nel film da Peter Ustinov, ne esce alquanto male. Hugo si è dato molto da fare per il gruppo della ALD ed abbastanza bene, credo, con la famiglia Odone; questa, per I'esperienza personale di Hugo, uno dei più umani e dedicati dei miei consiglieri, è una famiglia a volte difficile da trattare. Penso che Hugo si è impegnato a lungo per cercare di disporre quanto desiderava I'associazione delle famiglie ed in particolare quanto desiderava la famiglia Odone, rendendo loro disponibili le informazioni in suo possesso.Chi di noi conosceHugo sa che si tratta di un medico molto scrupoloso ed io penso che abbia sofferto un po' per il suo ritratto uscito dal film. Mi rendo conto che lrarte, come la vita, non è sempre generosa, ma credo che un valido rappresentante della comunità scientifica non sia uscito certamente premiato in questo modo. Non chiedo qualcosa in particolare dal Notiziario, ma soltanto farle sapere che esistono buoni ricercatori che fanno del loro meglio con le famiglie: di solito senza chiedere riconoscimenti particolari, tranne la ricompensa che proviene da un vero rapporto umano. Ho apprezznto il Notiziario per i suoi rapporti con le famiglie Fanconi e spero che forse nel prossimo futuro possiamo dare un nostro contributo di ricerca su questa malattia. Cordialisaluti. Laird G. Jackson RingraziamoiI Dr. Jacksonper In sua lettera. Quantoal Dr. Hugo Moser, non si può cheprendereatto della sua dedízíonealla cura ed aIIo studiodella malaîtia che colpl LorenzoOdonee lanti altri bambini. Tutto ciò che sappiamo,comepubblico, di quesÍicomedi alîri fatti è ciò che ci offre I'informazione:la veritùpossiamosolo viverla. Ed unche immersi in un evento,possiamoesserecondizionatida punti di vìstapersonalí,o da una conoscenmdi fatti e di personelacunosao falsata. O forse è superfluoscavaresui comportamentidi questadolorosavicenda.Per chi scive, Ia questioneha il sensodi un esempionoto, per raccontareIa nostrastorin sconosciutaai più. Nella rtcercasull'anemia di Fanconi, cí troviamo di fronte ad uno sfuno formidabile di studiosi dedicati aI massimodelle loro energie, che hunno giA salvatonwnerosipazienti o che promettono tli dare una soluzionedeiinitíva. Contenel casodel Dr. Moser, questiscienzíatimeitano ogni possibilertspettoe gratitudine da parte del grande pubblico e, sopraÍtutto, dei genitori deí bambini ammalati. Purtuttavia, ciò non esímedal condurreuno sforzodi immaginazione:un "eppursi muoye" su argomenlimenofrequentatie meno consideratidagli studiosipiìi avanmti nel loro specificocampo.In questo,può accadereche un "Signor Nessuno"possasvere un'fulesdi qualcheutilità pratica e forse perfino tuortca.E' una scommessa assurdail più delle volÍe,d'accordo.Ma potrebberoessercidelle eccezioni. Washington,30 novembre1993. Un distinto fficio ad. u.n.passo dalla Casa Bianca, al 1747 della PennsylvaniaAvenue.E' la secledel Myelin Project, dove mi riceve- con un brevepreavviso- Augusto Odone,il padredi Lorenzoe protagonista- nellavita e nelfilm - dellastoriadell' "Olio di Lorenzo".Gli raccontodi noi e della nosrraawentura, cosisimile alla sua. Gli chiedonotizie del Dr. Hugo Moser ("Peter (Jstinov")e del loro rapporto, al di là clellafinzione cinematogra,fîca. "Tutto vero, dalla prtma all'ultima battuta. Col Dr. Moser abbiamo uno strano rapporto. Siamo amicÍ-nemici. Ci chiamiamo Hugo e Augusto. CertamenteiI Dr. Moser ha prodígatola sua operaper noi e gliene siamo îutti grati. Tuttsvia iI fiIm è stato complelamente fedele aIIn realtùdeifatti, cosìcomesi sonosvoltÍ.". OggiAugusto (numerosi volontari Odoneed i suoi amici i nell'fficio clelProgettoMielina)sonopiù chemai al lavoro della guaina mielinica). per promuoverele ricerchesulle malattiedel sistemanervoso(da degenerazione più Al Dr. Odoneed ai suoi amicii nosni sinceriauguri. IN MEMORIA DI GENNARO SANSONE Conservoun vecchiotesto di GeneticaUmana, il primo del genere in italiano, grazieal quale mi sono awicinata a questamateria.ll suo autoreè Gennaro Sansone, "pediatra con orientamento genetistico", com'eglisi definiscenella prefazione di 25 anni fa, con la modestiae la semplicitàche lo distinguevano.Non esporrò una biografiadel Prof. Sansone, non avendone una conoscenza diretta.Piuttosto,gli renderòI'omaggioche sento di dovergli rendere, ricordando i nostri due incontri. Una decinadi anni orsono,ho saputoche egli era alla ricerca di un articolo medico, la prima descrizionescientifica,a suo dire, della sindrome di Morris, fatta, come rilievo autoptico,da un m e d i c on a p o l e t a n on e l s e c o l os c o r s o .R i u s c i r ea scovare questo antico scritto, nella Biblioteca N a z i o n a l ed i N a p o l i , m i h a d a t o l a g i o i a d i ricambiarecon una gocciaI'oceanodi interessee di entusiasmoche egli aveva saputotrasmettere a me, come ad interegenerazioni di studenti. Nel 1989, poi, ho avuto modo di conoscerro personalmenete e di valutarecome l'instancabile entusiasmo che lo animava fosse puramente scientifico,alieno dagli interessidi affermazione personale,di carriera , di potere, riscontrabili purtopponel nostro ambiente.GiovanniPagano e d i o l o i n c o n t r a m m op e r p a r l a r ed i a n e m i a d i Fanconi, ricevendone interessanti ed inedite informazioni,ed approvazione e sincero per l'AlRFA,alloranascente. incoraggiamento Con commozione ho ascoltato ta commemorazioneche, al recente Congresso N a z i o n a l eF l S O l E , h a f a t t o d i l u i i l p r o f . E n r i c o G a n d i n i ,P r e s i d e n t ed e l l ' A s s o c i a z i o nl tea l i a n ad i Genetica Medica, con parole di profonda riconoscenza e di antica amiclzia, ben più appropriatedellemie. Rícoveratapiù volte in ospedale,non ha retto ad una serie di complicazionidell'anemía dí Fanconí. (Nonostantela sua naturale timideaa, Speranm aveva tentato di condurre una víta normale, impegnandosi ín un'aîtívitù, purtroppo breve, che poîesse aíutarla a realizzarsi.). Agostina Tasselli,una bambínadí appenanove anni di Rio Salíceto (RE), cí ha lasciato per semprenel settembrescorso.I suoi genítorí non si sono risparmíntí per salvarle Ia vita; ilopo innumerevolie fatícose rtcercheerano riuscìtì a trovare ín Israele un "fratello dí sangue" (un donatore non consanguineo)che, con tutta Ia sua generositùha fatto dono ad Agostína del suo mídollo. Agostina è partíta per ìl suo vínggio dell.asperanzaversoParigi, ma neppure tanto ímpegno,tsnta abnegazione,connessíad altrettante sofferenze della bambina, hanno salvatoI,asua vila. I* nostreparole commosse ed i nostripensíertsi ivolgono non solo a Speranzne ad Agostína, ma anchead Addolorata e VincenzoPagano, e a Susanna e Gian Guido Tasselli, ai quali giungano la iostra solfularteù e la nostra condivisionedi tunto dolore, affinchè abbiano la forzn di continuarea speraree lottare, per i loro ftgli e per tutîi glí altri ragazzi coínvolti nello slessoproblema. Norma Pagano Adriana ZatLerale **+F****{+{+*** AN RICORDO ED AN IMPEGNO PER SPERANZAED AGOSTINA Anche in queslo numero del NotÌziaio, purtroppo, dobbíamo rtcordare due giovaní vittime dell'anemia di Fanconi, Ancora una volta il dolore ci coinvolgein maniera completa; collettivamente,ma anche intimamenle, siamo atlraversati da un senso di smarrtmentoche, ricomponendosi,diventariflessionee amoreper questedue gíovani vite che si sono spentenel silenziodella loro volontù di lottare e poi nella sofferenzn deIIa rí nuncia. SperanzaPagano, díciottennedi Cardíto (NA), nel luglío scorso ha concluso la sua breve esistenu dopo una interminabile lotta. AgostinaTasselli UN FIOKE AD URBINO Possiamodire di esseremoltí, ora più che mai, ad averetrasformatoil dolore per quesla separazione crudeleche c'è toccafa,ín consapevolezza dí doverresistere.Per quelli che hanno In stessarara mnlnttia dí Gìacomoe vivonocon apprensionee paura. Per coloro chepartecípanoalla icerca sull'anemin di Fanconí (e sappínmoche spessoÍ loro compiti superqnolargamentequelli di un comitatoscientifico, confidinmoin loro neí momentidi speranzne di angoscÍn). Un fioie è sboccíatoad Urbíno, iI fiore di Gincomo,fatto di speranzee di tristeae; ogni azionedí collaborazÍonee di impegnoè un petalo e questofiore sta crescendo. L' undici dicembre,dunque,sí aprirù una mostramercatodi opered'arte nataper sostenereI'AIRFA; la deboleiniziativa dello scorsoanno ha avuto un seguitopiù interessanteche mai. Grazieall'impegno di mia sorella Lucìa e del consorteTonino Fabi è staîagrande In parîecipaione deglí artisti arbinati e non che hanno voluto dare un segnotangìbiledi collnboraione, e di molti Enti Pubblíci che ci hanno aiutato in tutta I'organizznzione:in quesla cittadina I'AIRFA è più che mai presentenel cuore di molti.Vogliamodnmí un aíuto concretoe assaidi più: la certezmche dove chiedereteun pò di aíuto vi venù dnto e chedi questopassoIa rtcercanon potrA chedare buonifrutti. Una strettadi m&no. Antonío Santíní P.S IIfiore è iI simbolocherappresental'organizznzionedella mostratratto da una fuleadei compagnidi Giacomoe sarù presentesui manifesti. Un graziepartícolare a Marco e Viviana Andreani e aI Prof. Carlo Ceci. DA GENOVA Caro Gj-ovanni, ed Roberto due frgli-, sj-amo Rossana ed Alfcnsc abb:ar,c Allegri: storia nostra e ia I1 prino è af f e-::c da a::=:..:a ci far:o::: Al-essandra. m o g J -j - e a f a r e u n a gennaio r;a comincia nel dei quancc acccr.pag::a' 19I8 avuto un bambino avrebbe ecografia il e ci comunicarono che probabil-mente Ia conf ermata esami fu policì-stico al-trirene o mul-t j-cistico. Fatti dopo il mesi (rene . Otto malformazione renal-e sinistra multicj-stico) specialista da uno parto opeiato novembre 1988 venne Roberto e glLz 7u Ga)LlLzera m)croch)-rurgJCot i7 Aottor deLL - OspeAaTe RomagnoTz asporcaco un rene. questo risolta,:-rìvece Superato perÍsavamo che 1a cosa sj- fosse trauma, calc sei mesi dopo I'i-ntervento ad avere un leggero comlnciò il- bambino det.l-o Rasore piastriné; passammo allora dal- Prof . Quartino di cura in finita cortisone; a base di ospedale stesso che iniziò con una terapia un prelj-evo cletta crìre iI nrnhlema si rìnre5snlò ancora ed effettuarono da AF. era affetto figtio di midol-l-o osseo che evidenziò che nostro ed il "Sandimun" Fu trattato alfora con soppressiore, un immuno che in fu il "Nilevar" iniziarono anche l-e trasfusioni; Ia nuova terapia ottenenìrno avere: a farmi Ital-ia non si trova ma che 1'ospedale riusciva fare necessario non fu per mesi discreti tanto otto risul-tati che tramite del-l'AIRFA Siamo venuti dell'esistenza trasfusioni-. a conoscenza di attiva f orza diventare f a Dott. ssa Me.l-evendi, credj-amo e sper j-amo di questa as sociaz j-one . mi sono che mi hai spedito materiafe Caro Gj-ovanni, appena ho ricevuto it facol-tà d i v e r s e i n a p p e s i gli sono Sià messo subito al- l-avoro; opuscoli sul stampato AIRFA verrà Genova, iI opuscolo deLl'Università di nostro ciornelino Yrvlrlqrtrr clellt AMT (airea \er!eq drra1.'|-rnmil: YqqLL!vlttrfq d ri l n/ eer nr qdv er rnu tr /i q l: t r:i stiamo mettendo si stanno muovendo con il- Lions Cl-ub ed alLre associazj-onii in contatto spero, tramite sia con raccol-ta fondi che pubbj-icità: diverse parrocchie i T , io n s - r ì i f a r e I ó s b Ò f n r r k r h li c i t a r i o su RAI3 e su TV l-ocali di Genova; aI problema. continueremo a sensj-bil-izzare più persone possibili da un caro saluto ricevi conoscere al- più presto, Sperando di poterci Rosaria e Alfonso. 10 D A L D R . H A N SJ O E N J E U n i v e r s i t àL i b e r ad i A m s t e r d a m O , landa C a r iA m i c i , c o m e s a p e t e ,n e l c o r s o d i q u e s t ' a n n on o v e l a b o r a t o riin d i v e r s iP a e s ie u r o p e ih a n n o r i c h i e s t o i l s o s t e g n o d e l l a C o m u n i t à E u r o p e ap e r i l c o o r d i n a m e n t od e l l a r i c e r c a s u l l ' a n e m i ad i F a n c o n i i n E u r o p a .S o n o l i e t o d i i n fo r m a r v i c h e c i è a r r i v a t a l a comunicazionedell'approvazione del progetto EUFARfEuropeanFanconi,sAnaemia Research,ndtJ. Questosignificache, negli anni 1994, 1ggS, 1996 ci sarà un aiuto finanziarioda parte della ComunitàEuropeaper rafforzarela collaborazione europea s u l l ar i c e r c aA F . I p r i n c i p a lrii c e r c a t o rci o i n v o l t n i e l l ar i c e r c as o n o : F r a n c i a( P r o f . s s aE . G l u c k m a ne P r o f . s s aE . M o u s t a c c h i ) ,G e r m a n i a :( p r o f . s s aT . Schroeder-Kurth P,r o f .H . H o e h n ,D r . M . D i g w e e d ) ,l t a l i a ( D r . s s aA . S a v o i a ) ,U K ( O r . C . M a t t h e w )e O l a n d a( D r . F . A r w e r t , D r . H . J o e n j e ,P r o f .A . W e s t e r v e l d )L. a p r o f . s s a G l u c k m a ns a r à i l D i r e t t o r ed e l P r o g e t t oe s a r à a s s i s t i t od a l D r . J o e n j e ( s e g r e t a r i oe) dal Dr. Mathew, che formerannoassiemeil "gruppodi gestiqne"[managementteamJ. G l i o b i e t t i vd i e l p r o g e t t oE U F A Rs o n o : 1 . D e t e r m i n a r iel n u m e r od e i g e n i c o i n v o l t n i ell'anemia d i F a n c o n (i A F ) ,c l o n a r eq u e s t i g e n i e d e t e r m i n a r lea l o r o s t r u t t u r a ,r e g o l a z i o n ee f u n z i o n g i enomiche; 2 . D e t e r m i n a r lee m u t a z i o ndi e i g e n iA F r i s c o n t r a tni e i p a z i e n tF i a n c o nei u r o p e i ; 3 . C o r r e l a r ei g e n o t i p i( s p e c i f i c og e n e A F a f f e t t o ; n a t u r ad e l l em u t a z i o nti r o v a t e )c o n c a r a t t e r i s t i c hcee l l u l a r if,e n o t i p oc l i n i c oe p r o g n o s i ; 4 . A p p l i c a r ei r i s u l t a t i p e r l o s v i l u p p od e i m e t o d i p e r l a r i l e v a z i o n ed e i p o r t a t o r i , d i a g n o s ip r e n a t a l ep, r o v e c l i n i c h e ,p r o c e d u r ep e r i l m i g l i o r a m e n t d o e l t r a p i a n t od i m i d o l l oe l o s v i l u p p od e l l at e r a p i ag e n i c a . EUFARsi proponedi stabiliredue "strutturecentralizzale": 1 . U n r e g i s t r od i t u t t i i p a z i e n tA i F d i a g n o s t i c a nt ie i p a e s ip a r t e c i p a n t(ia p a r i g i ) ; 2 . U n a r i s e r v ad i l i n e ec e l l u l a rdi o v e i c a m p i o n di i s a n g u ed e i p a z i e n tA i F e dei membri d e l l e f a m í g l i e v e n g o n o i m m o r t a l i z z a t ie d o v e v i e n e c o n d o t t a I ' a n a l i s i d i c o m p l e m e n t a z i o ndee l l el i n e ec e l l u l a r ir i s u l t a n t(i a d A m s t e r d a m ) . L'EUFARorganizzerà seminariscientificie pubblicheràun Notiziario. N a t u r a l m e n t ec, i t e r r e m o i n c o n t a t t o c o n l e c i n q u e a s s o c i a z i o nFi a n c o n in a z i o n a l i e s i s t e n t i n l t a l í a ,G e r m a n i aF, r a n c i a R , e g n oU n i t o e d O l a n d a ,p e r I ' a g g i o r n a m e n tsou i s u c c e s s i vsi v i l u p p i . C o n i m i g l i o rai u g u r i ! Dr. H. Joenje 1l AIRFA Via SantaLucia.97 80I32NAPOLI (20 minuti) in videocassetta InviatemiN...... copiedel doeumentario Natura" della Esperimento Un "Anemiadi Fanconi: alprezzodi lire 30.0001'una. intestatoall'AIRFA sul ccp17987801 Vi allegocopiadellaricevutadel versamento X X X XX 8 Dicembre1993 CONVOCAZIONE DI ASSEMBT'EA A tutti i SociOrdinarie Sostenitori Larr amtc!. ' F' indetta l'Assemblea ordinaria dei Soci per il 1994. presso la Sede L'Assemblea si terrà, in pnma convocazione,alle ore 20,00 del 27 Getnaio 1994 Sociale in la Sede presso socialee, in secondaconvocazione,alle ore L6100di sabato 29 Gennaio 1994, via Santa Lucia 97, 80132 Napoli. Sarannoall'ordine del giorno i seguentiargomenti: a) approvazione del Bilancio Consuntivo 1993 e del Bilancio Preventivo 1994; b) discussionesull' organizzazionedelle attività sociali ; c) varie ed eventuali. a partecipare I libri contabili sono disponibili presso la Sede sociale. Preghiamo i Soci impossibilitati alla votazione' all'Assembleadi inviare a chi riterrannopiù i-doneoI'allegataclelegadi partecipazione ll Sesretario ./ /a], 'r- z!*-Ti (^Tv.;** I Marsherita Cottino DELEGA I sottoscritt............ delega I Sig. 1994' a partecipare,in sua vece, all'Assembleaordinaria AIRFA che si terrà il 29 Gennaio T2 Dal Dr. Manuel Buchwald The Hospital of Sick Children Toronto,Onfurto,Canada Il nostro laboratorio è al lavoro in diversi campi collegati all'anemia di Fanconi, in particolaresul genedi gruppo C (FACC), cheavevamoprecedentemente clonato. Le ricerchevertonosui seguentiargomenti: 1) Studimirati a comprendere il ruolo dellaproteinaFACC. La proteina ha le dimensionipredette,di circa 60.000dalton, e la sua funzionerichiede che sia intatta lrestremità carbossilica.Poichè il nostro laboratorio era privo degli anticorpi versola proteina,abbiamousatoun metodoin cui vieneaggiuntoalla proteina nativa un pezzoartifìciale di proteina, per cui è disponibileun anticorpo (il metodo è denominato"epitopetagging").Abbiamo mostratoche questaproteinaalterata è ancora pienamentefunzionale.L'introduzionedella proteinain celluleumane,di scimmiae di topo e la colorazionecon il marcatoredell'epitopoha mostratoche Ia proteinaè presente sia nel nucleo che nel citoplasma.Non è attualmentechiarita una discrepanzacon i risultati di altri gruppi. 2\ Il geneappareespresso(attivo) in ogni tessutofinora esaminato.Comunque,sembrache il genesia attivo a livelli superiori in cellule progenitrici emopoieticheprecoci,e cellule progenitrici osseenel topo. Pertanto, il genepotrebbeessereregolatoin modi diversi e I'insuccesso di questaattivazionenei pazientipotrebbespiegareatcuni dei loro problemi. Sonostateisolatemolte parti del gene.E' un fatto interessante che,nella regionedovesi era predetta la presenzadi sequenzeregolatrici, si possonorilevare le due sequenzedi partenza,comeriferito in precedenza. originatedei due tipi di messaggi Quindi. ì'osservazione FACC è realee non un artefatto degliesperimentidi clonazione. Sonoin corsostudi per contritruirea definirele regioni regolatrici. 3) Studifinalizzatia srilunpareun modellomurino per I'AF (C). La versionemurina del FACC (denominat a Facc)è stata identificatae mappata.Essaè localizzatain prossimitàdi una preesistente mutazionedenominataflex, chesi può quindi considerare un candidatodel modellomurino. Sonoin corsostudi sui topiflex.Inoltre, il laboratorioha in corsolo sviluppodi un modellomurino medianteI'uso di tecnichedi geneticamolecolaresu embrioni di topo. Attualmente,sonostateisotatedelleporzioni del geneFacc e messeinsiemeper iniziare esperimentidi "genetargeting". Questi saranno effettuati usandoun tipo specialedi cellulamurina, la cellula staminaleernbrionale,che può esserequindi usataper produrre topi difettivi nel geneFacc. Questitopi potrannocontribuirea farci comprenderei tipi di difetti ritrovati nei pazienti e potrannoessereusati per testarele terapie. 4) Studi finalizzatiad isolaregli altri geniAF. Sono in corso esperimenti,utilizzandolo stessometodoche ha condottoal geneFACC, per trovare gli altri geni AF. Manuel Buchwald 13 bI oIsoJg?Jruotuoc SUSIUOSAJ'II 't66I o^Ilue^erdè Jedoluauulundde t66I olcuullglop euorze^orddu,l ounsso-rd ortsouIV olnruoJlsoAIoc uu ,euu oruulllauul aJ onrueJr(IIop rou :oJopnrr{J iAIdIp e.ruforrreJlod Jad 'vculv,llop 0 Iîos 'rou rDnlns elEuolzzu ?îlruouoJersrJîulleposselJrJ lJou€Joueq 'olorrordurtl eJlqull^eul,lQ olsenb un eJosseuztres:ruuuFtrrlp ltsanbrp elnueluocqrd u1esiog e oluopoJerd ouuu,11ep ulnueluoclld a IJogIdrNoJ eJo^ el 'onr1u8eu oiluJoruoc'eugur pa 'Isseuuoc essepu rutelqordI Inni 1pe IuoJuuCIp eltuoue,llep upcs €tw^ ns euorzuSlnnrp ul BpuoJ epnb VCUIV,I 1nsoepl^ un er:npo:de olJoluJoqpl rp eJntezzaJge uun 1p olsrnbce,le.relelduroc :tuotzu-redo tluuuodur anp :ed lpuoJ lleullsapouos rs rlleJurorzrcJese olsenb eluzrnq - %gg el8nllu,l[?%gs lup elessedorosseowllnsrr INoIZVgOUg ol or]lour z66r lox oluo4uo3luo 'Ellnlllsoo q rs rpnb t red tug r e8unrSSur auolzuIîossv,ltpnb el osJa^uJllu esedsrp rJoAe1ouo8locce.olou Qeuro3 'eqc elilllln alsenb;ed ot8eyntrdolnlossu1pouoddurun ur JNoIZVcoua elpp e aNoIJSiIc IC gSlIdS elFp elrqros$ aluls ouos Z66I tllllqruodsrp eI e E66I è]urtueel ouutzuuuul 'usJocsuJl euorlse8ullepolue{u?puu, IIep pun oJuJ eFqrssodQ etuuodr: erdos e:grc ellop euorze-ruduroc ,,?Jnllol,,ulurpetutul ulpq u) @g) 028's 6t) 00s'zs Os) 0zc'8s 028'9r 9) T,EV'rS @s) 028'n orzrreso,Ilepqtlllqruodslq luorzu8org 000'€9 Ge) 028'9r 00 s'It 00s'6I 0 0 0 'r9 85I'rI n60'i9 7,10'87, 9e) 9 9 T 'LL 028'L9 028'9r 000'It 000'02 000'19 (a) Gz) (€66i'rx'0t p) (D t66r zsz'89 alulol g1r1;qpods;6 aluepaca.rd Qllllqluodsr( ?^rnuqtlllqruodsrq auorlse8rp esedg rlnqrJluoJ (ggg1xarrl) z66r olrlunsuoc E66I (U) euorsrnerd 't66I o^Ilsler(otzcrasa,llep I€ 'argrce1 sJnsntlpe1p ouroÉ eqcpnb sJoJuBucueu) yletz:r.,d e e$puoloJJ?eluotuurJusse3eu '7,66I e E66I euotstlerdIp olJtrullgpp orcu?lrglep nup I ltuuodu ouosogadsordaluenfles1ep 'tJttu? ue3 €66I erquecrqg 'rlodep gagruosgr wa Notiziein breve.... Tra le varie attività di quest'anno, alcuni incontri e seminari, in Italia ed all'estero, ci hanno permesso di aumentare e rafforzarc i nostri contatti con la comunità scientifica. Nello scorso aprile, si è tenuto un convegno e Chamonix, sugli elementi in traccia, in cui ho potuto incontrare diversi esperti di radicali liberi. Nello stessomese, sono venuti presso la nostra sede a Napoli, il Dr. Hans Joenje (Amsterdam), la Dr.ssa Anna Savoia (S. Giovanni Rotondo) ed il Dr. Paolo Degan (Genova), che si sono incontrati con numerosi medici e ricercatori napoletani, impegnati nella cura e nello sturlio dell'AF. Nei mesi di novembre e dicembre, ho tenuto tre seminari sull'anemia di Fanconi (Stati Uniti, Turchia ed Italia). Questi incontri sono stati anche l'occasione per aprire nuove prospettive di collaborazione e di apertura verso le famiglie: al momento di terminare questo Notiziario (9 dicembre 1993) esiste la prospettiva di incontrare sei nuove famiglie a Padova il 12 dicembre prossimo. Graúe ancora ai medici che ci aiutano in quest'opera: il Dr. Flavio Rossetti (Padova) e la Dr.ssa Caterina Melevendi (Genova). Infine, grazie alla Prof.ssa Hayhan Qavdar (Ankara): speriamo vivamente di realizzare al più presto un'associazione tra le famiglie Fanconi in Turchia. Ancoragrazie.... ma vi preghiamo. aiutateci ancora Nonostante la crisi che ha investito il Paese,ci siete stati ancora vicini, con la vostra solidarietà ed il vostro aiuto concreto. Cari amici, i vostri contributi sono alla base dell'esistenzadella nostra Associazionee, quindi, di tutte le nostre attività finalizzate a promuovere la ricerca sull'anemia di Fanconi. Tra l'altro, anchela nostra possibilità di pubblicarequestoNotiziario clipencleda voi. Gruzie a tutti voi, che ci inviate la vostra piccola o grande somma, individualmente oppure organizzando raccolte nelle scuole o in altre comunità. Un particolare ringraziamento va a quegli amici che hanno promosso raccolte di contributi. Riconosciamo con gratitudine la comprensione del Proweditore agli Studi di Napoli, che ha rinnovato per I'anno scolastico 1993'94 la sua autorizzazione ad effettuare raccolte nelle scuole di Napoli e provincia. Speriamoche questaesperienzapossaessereun esempioper iniziative analoghein altre provincie. Nello scorso numero del Notiziario abbiamo riferito delle raccolte nelle scuole, mancando di ringraziare il preside, i docenti, il personalenon docentee, soprattutto,gli allievi dell'Istituto Tecnico Commerciale"De Nicola" di Napoli, che hanno donato f. 1.068.000. Ancora, hanno contribuito con f. 1.000.000 le Suore Benedettinedi Viboldone (MD ed il Comitato Volontario Vincenziano di Solopaca(BN). Si sono distinte in modo commoventele "nostre' famiglie D'Angelo, Calò, Gscheider,Mignone e Santini ed i loro amici che hanno contribuito sia personalmente (in misura importante), sia attraverso loro amici e familiari, organizzandoraccolte ed altre iniziative (ad esempio la mostra d'arte rli Urbino, che si aprirà l'11 dicembre 1993). Tra questi amici, un riconoscimentoparticolare va dato a Lucia Santini, di Urbino, e ad Anna Sorrentinodi Ercolano (NA). Ricordiamo, òon un sentito ringraziamento,gli amici G e M. D'Angelo, che hanno offerto f. 1.500.000, M. cuomo, che ha offerto f,. 600.000, F. Caiazm, L. e c. calò, L. Gscheider, N.Zazzeroni, A. Passanasie le signore ciella FIDAPA (sez. Terra di Lavoro) che hanno contribuito ciascunocon f,. 500.000. Impossibile citare tutti gli amici che ci hanno aiutato, con contributi finanziari e con la loro attività. A parte i contributi frnanziari, va un ringraziamento di cuore a tutti gli amici che, giorno per giorno, partecipano alla vita dell' AIRFA: tra questi, voglio ricordare gli amici Piero De Luca, Angela Ruggieri e Matteo Zagaria per il loro essenzialeapporto di volontariato e I'opera inestimabile della nostra Tesoriera Mimma Brosio. A tutti un grazie di cuore e gli auguri di BUON NATALE e Felice 1994 ll Giovanni Pagano 15 ANEMIA DI FANCONI: UN NEMICO DA SCONFIGGERE Che cosaè I'anemiadi Fanconi? L'anemiadi Fanconiè una malattiacongenitache condannaquasitutti i pazientiad una fine immatura per la progressivadistruzionedel midollo osseo,dove sonoprodottele cellule del sanguee le piastrine. Molti pazientisoccombono prima dei venti anni, per emorragieo infezioni; una quotaimportante(circa il l0o%)contraeleucemieo tumori altrimentirarissimi.Le terapiedisponibilinon sonorisolutive(trasfusionie farmaci) o richiedonocircostanzeparticolari (un fratello o una sorella compatibileper un trapianto di midollo). In generale,la vita di un pazienteFanconiè un filo, che diventasemprepiu sottile, se non può intervenireun trapianto... PerchèI'anemiadi Fanconiriguarda tutti? Il fatto che i pazienti Fanconi abbianoun rischio innalzatodi leucemiee tumori solidi ha sollevato I'attenzionedegli studiosi,per chiarirecomee perchèuna cellulanormalesi può trasformarein una cellula maligna,checondurràad una leucemiao un cancro.Comescrittoda uno scienziatogiapponese, I'anemiadi Fanconisi può considerareun "esperimento della natura"nella specieumana.Infatti, lo studiosull'anemia di Fanconipotrà aiutaregli studiosia risolvereun problemache affliggetutta l'umanità:il cancro.Per motivi piir complessi, ma ben documentati, I'anemiadi Fanconisi collegaad altre patologiedi interesse universale,comeI'invecchiamento per questamalattiava ben oltre i e I'aterosclerosi: dunque,I'interesse soggetticolpiti. Che si può fare per sconfiggereI'anemiadi Fanconi? L'anemiadi Fanconideveesserestudiataper salvarequestibambinisofferenti.Molti gruppi di ricercatori sonoattivi in vari Paesi,fra cui I'Italia, con prospettivediversee promettenti.Nel 1992,fra i diversisviluppi della ricerca,il gruppo di Manuel Buchwalda Toronto, Canadaha isolato il primo gene dell'anemiadi Fanconi,aprendonuoveprospettiveper studirisolutivi su questamalattia. La nostra attività L'Associazione Italianaper la Ricercasull'Anemiadi Fanconipromuovegli studisu questamalattia,in collaborazione con diversi ricercatoriitaliani e stranieri.Nei confronti delle famiglie colpite, diamo informazioni aggiornatesugli sviluppi della ricerca ed un rapporto umanoper chi si trova nel dolore. Grazleper il Suocontributo,a nomedellepersonecolpiteda questamalattia.L'aiuto cheha datoè un aiuto diretto per la lotta a questaterribile malattia. Cordialmente, Dr. GiovanniPagano Presidente,AIRFA Terminato il 9 Dicembre 1993 Stampato su carta riciclata dalla Tipografia G. Calabrò, Napoli I6