Il commissario di Bologna a Biografilm 2010
Biografilm Festival annuncia il primo Focus della sesta edizione:
il Commissario Regio Massimo D’Azeglio
Biografilm Festival annuncia il primo evento della prossima
edizione (9-14 giugno 2010): Massimo D’Azeglio, commissario a
Bologna nel 1859. Il focus sul grande statista ed intellettuale
piemontese, inizialmente progettato per l’edizione 2011 e sviluppato
in collaborazione con il Comitato per le celebrazioni dell’Unità d’Italia
(Italia 150), è volto a riscoprire una grande figura del Risorgimento
cui Bologna ha dedicato la sua via più centrale.
Il particolare momento istituzionale che la città sta vivendo, ha dato
la spinta al festival delle biografie e dei racconti di vita per anticipare
l’omaggio al 2010, anche per riscoprire che la città ebbe già un
commissario: Massimo D’Azeglio. Fu quando le guarnigioni pontificie
ripiegarono su Forlì (11 giugno 1859), costringendo il Governo di
Torino a designare il 14 luglio Massimo D’Azeglio come Commissario
Regio.
Il focus dedicato a Massimo D’Azeglio, ne ripercorrerà la vita anche
attraverso il suo lavoro autobiografico “I miei ricordi”, avventuroso e
modernissimo quaderno di memorie in cui lo statista, scrittore e
pittore racconta anni di grande fermento culturale in un’Italia ancora
solo sognata.
Bologna ospita fin dalla nascita Biografilm Festival (a giugno
festeggerà la sesta edizione) che ogni anno racconta la vita di cinque
personaggi che meritano di essere narrati e riscoperti: vite diverse
fra loro ma allo stesso modo affascinanti, che hanno segnato la
storia. Ogni giornata del Festival è infatti dedicata ad uno dei Focus
che propone documenti audiovisivi, incontri, mostre e spettacoli.
Massimo D'Azeglio (Massimo Taparelli D'Azeglio 1798-1866) nasce
a Torino ma vive prima a Firenze e poi a Milano dove diventa famoso
come autore di romanzi storici e patriottici ("Ettore Fieramosca" nel
1833, "Niccolò de’ Lapi" nel 1841 e l’incompiuto "La lega lombarda"
opere animate da spirito patriottico) e dove incontra Manzoni di cui
sposa la figlia Giulia. Dal 1845 inizia la sua avventura politica, con la
pubblicazione di vari opuscoli polemici e antiaustriaci e partecipa
attivamente alle giornate del 1848. Esempio di moderato liberale,
legalitario e federalista, espresse le sue idee nello scritto "Gli ultimi
casi di Romagna" (1846), in cui denunciò il malgoverno papale,
disprezzando i tentativi insurrezionali del 1845 e "I lutti di
Lombardia" (1848). Il 7 maggio 1849, per ordine di Vittorio
Emanuele II, forma un ministero col compito di porre fine alla guerra
con l'Austria, in questo ministero entrò anche Cavour. Il 14 Luglio
1859 giunge a Bologna in veste di Commissario straordinario del re
per Bologna e le Romagne. Nel 1860 ricopre la carica di governatore
di Milano e, assistito dalle due figlie, dedica i suoi ultimi anni alla sua
autobiografia "I miei ricordi".
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