"*r BOSCHERINO 9HiO D'AZEGLIO MASSIMO • . héros sane sans etnphase pairiote , fanatistne liberal , comédie .... E. GENOVA Tipografiadi Oio. Yk XX Batta S«tt«mtot Carlini Bendi; sans Ì3Z4 - MAIN 0" U IHflSSIlHOD'AZEGLIO. B' mo Milano fa e ; Una Azeglio nel questa 1860 l' ultima sua scrittrice Francese nominato era Oolet scopi artistici freBche ritratto : l'àme " remuent 4 dea « jenne ; bianchi et ammaliata dì EUore autore la taiUe neee la sua mantello anche .... Di Ini "ceva les capo di • altère ont l'inspirent droìte ammirazione smagliante passions qui traits ; mais ses la n'à les gran- phÌBÌonomìe est rien de perdu il Governatore per le rammentava Alessandro « n il est né est né sa restée grftce che séduisant femminili anche che la fisionomia L' ». " era : ecco noi ohe le L' d' Àhnaviva. rispondeva, Azeglio ohe Milanesi suo esprimeva alludendo al altro per aveva il piuttostoiniaslidìto. l' eapressione che possiamo , che della , psichica quale sua figura si delinea nelle non sue , I vecchi col , il conte Manzoni séduisant sinco'amente ripetere un pure L' quegli elo^ « nobles , , , cora an- ohe Fieramosea poi questo cheveuz ses eleganteet ardente corto ad genero fattezze appassionata signora, che era piuttostoattemdissimnlava nei salottà più elegantidella società MUa- non , dalle , de lignessubsistent; l'expresaion [H«mière pata d^' piacenti l'àge a " , rimaneva passata la sessantina. aveva « e tante. politicamiliallora viaggiava che , r Italia per di nella comp"rsa Luisa Governatore potevano però compiacersid' : quello originale migliore di trent' anni aver prima , sciamo cono- opere. sciuto cono- ed il sindaco ragione, a con « Qui ad nei amarlo fuggir successi letterari anni Trent' la noia prima avrebbe rapido nelle rampollo più Si Ricardi di cambiamento un pittura.Si collana queUa Alessandro che che vorando la- stava , storico, tere bat- si di sapeva quel vita sua birichino varia, tunque quan- perchè di quegli anni autobiografia. sua ufficiale di cavalleria che , il dalle diventa belle Giorgio Bidone maestro e appassionato un lungo soggiorno suo più di briosi zoni Man- presto doveva 1' Azeglio nella impetuoso conosce oltre D' però quanto presto però , grazie ai consiglidell' amico con che , il quindi conosce giovanili». romanzo nulla sanno stata imparato "mìglia Piemontese. la s' è trattenuto amore Allora di nobile già , un , Gloria? Miei ad nuovo po'capriccioso un fosse oscura cav. primogenita d' la tutto po' scapato I lettori dei con e , regioni della un Massimo : Azeglio per a Torinese, piantava casa il monotona ardimento un il cammino artistici degli anni ed moglie ha predetto a quel pittorebizzarro f con in stazione,poteva ciascuno nome, quando , vita della Milano, prendendovi chi il vostro nuovo alla cittadinanza,dire al Governatore della nome è nessuno a di ricevimento Beretta,nel discorso cav. pagine dei Miei lui da Roma, a , studente lustrat il- Bicordi da j bozzetti^ pubblicatinel 58 sul Cronista ài Torelli. anni Gli vita intima passatia dell' hanno Azeglio. È preso indeboliti hanno il là dove minacciati in facilmente esser L' anzi per Di 1' artifizio di sole sue 1' avevano che « più tenace il il come suo d' la cui con dini abitu- potevano non , uno zioni aspira- vecchie Ricordi Miei e il far e ricorda i suoi eccessivi a s' afiacia cui egli affezione. immeritata egli dà giudizi diversi. occupazioni, capriccio , e , vero il per figura velata ^ nei volta una dipinger dal ridotto bruscamente quella donna quanto quel tempo che , Boma Azeglio abbandona una , ziocinio ra- suo nobili e nella sradicate. misteriosamente portò vivace temperamento un severe risorgeredelle dal il e maturati, sono da , che importanza carattere suo si portati avanti e forte una consistenza, e sviluppo irregolare;ora ora Soma con Ora confessa all' amore disgusto sentimenti mente amara- torpore in il le state erano cui riconoscendo erotici , , probabilmente un mese dopo l' altro la sua vita si sarebbe quell'awìlimento in oonstiinata incondizionata riconoscenza Bomana tasia l'intera credono lo doveva nelle A dal non dalla via retta nella di casta per anni vita Rinunziando ai venne legi privi- potuto godere vivendo vieti pregiudizi di , schiava era quelle meditazioni gli dai suo ». che avrebbe 1' animo fatto aveva , conduceva. agli agi che e , lo dispose ad accoglierecon "cilità liberali. Inoltre , i e che « sua da trarre sicuro vantaggio che vita e tanti doveva che il famiglia egli spazzò le idee vano tro- cui dichiara ; per » libero, indipendente, solo trascurato regime la Nobiltà tutto , deviare campagne va sua di causa , cui la ".n- e , , colla l' intelletto « la sistemi leggi e mai non nelle e modesto della per cercano parte il profittomentale , peregrinazioniartistiche che quei lunghi soggiorni, a selve creazione, trovare potuto aveva se di nno , corrono o sue slancio cui solitudine nella la campagna le per ha invece Ora ». praticando bisogni e fece tesoro di le studiò ne ne , tipi , prese ap- figure originali e , che osservazioni, infondere l' indole , conobbe tendenze feconde dovevano popolo col quella elaborate vivacità cace, perspi- arte con realistica ai suoi romanzi. 4t 4b 4b scrittore si Lo quando diede già era risvegliò piuttosto tardi sulla fa V Ettore gli nacque il e ; E Fieramosea. , romanzo trentina rigoglioso cioè che , che dipingeva mentre firutto primo noto nell'Azeglio, l'idea di scrivere del quadro un questo medesimo argomento. Si più può tardi , scrittore dire, con quella elegante versalità Consiglio.Già prima letteraria. che avanti , A però sembra uno d' allora da gli si la Storia stile della suoi compassato, proprio impossibile che scrìtte in artificioso abbia . piano scorrevole , e limpido quant' S. una e dei mai. un leità velmetto, poe- primi vagiti un più passo Michele pesante, poche : lingua potuto poi mutarlo altro del qualche fece cU dallo , il Presidente valore Torino Sagra e propria era tragedia e una più avere ginnasio.A disegni gU manifestata era abbozzato aveva di che pittore,come dal politichespuntò cose dovevano non pubblicando con di Boma studente uno pagine illustrate e che improvvisato poeticid' sbocciò il romanziere ben mica accade- tanto in che uno 6 via Nella ooU' Ettore la sia stata anche breve In si legge nei , delle donne prime domicilio dei , cUità anni il ed gioia delle educande, prese delle una « critica La bisogno ; dal r azione avveduta più che ne va a che , Che nelle mani avere del scellerato col processo romanzo senza giorno , s' aggiusta la incontri questo ma /^ per , ha una tutto , il quale cominciò poi giorno completamente , mente mirabil- e istrada per « che , Don corbellare banda il sapore di ha dei , la ad notte e a capo certo un pregi mirabili cosi scena dimenti tra, , in di podestà " quel gaglioffo con assassini bizzarri l' Azeglio stesso quella Michele di malandrini e strane , sia stanco ne ricordare in cui di avventure tessuto , Boscherino, quegli strani esorcismi,interrotti d' lo si intravede non che compose , , diroccata da ramente ragione si spiega invece chia- Michele tanto il lettore svolgimento.Basterà comico nevra, Gi- potrebbe forse pratica il proverbio in , ecc.... che da impadronirsidi per riconoscimenti inaspettati , catture teme necessità. ». , punto del disgraziatamentecapita eglidice l' intrigodi Don Ma quali: soma simo mede- po' irregolarenel- seguitodall' autore come noi aggiungiamo , ». la fa V autore un preparata la tela mettendo , , simboUco, o mentale averne vita persecutore? Ciò quanto s' indaghi.La per , ispirazionilo complica senza fallire,e questa suo felici esempio quel lungo intrigo ordito per morale significato un si dopo parecchi sua condotta una fe- con parecchipersonaggi più creato aver e frastagli deve poi belle della factotum del Valentino il , se d' e che più che ; tanto febbrili il ascino dimostra scrisse e al Fieramosca deriva ragione ha Michele di epoche più quando confessa , cademisti e collegiali, degliac- dei saccone voluttà quel tempo a mecum , quasi con , risalendo chiamò per varcò ne il vade divenne Ricardi Mìei Questa rapida diffusione ». effusione con , il e , quel racconto, che l'Azeglioconcepì se l'Italia tutta tenori,l' ascosa fra il materazzo militari Don io credo i confini. € di Corse V autore. per fece 1833 oggi, per tutti,e , anche 1' Azeglio porsi pubblicatonel romanzo si direbbe rivelazione una doveva ingegno suo Questo Fieramosca. chiasso ; fu al più aperta di calda di mento senti- chiesetta una coli'aiuto di , rivo dall'ar- malamente Pietraccio lepidezzadei nostri novellieri. : scena che E dabbio, questa lui,che di numerosi di conoscenza la smarrire ha non si folla dei nella contrasto cui il € visi al due aveva che allampanata per quelliche bel dono L' ultima del la del protagonista: tutto felice mai come I s' accresce , tensa, in- quel spietatocontrasto armi delle lutto il è sa commozione Italiane e il lutto gli piomba cui egli che gli nega l' amore parve troppo dita ar- descritta la , si sul in , stato era angoli ». una da momento : loro co- per di ognuno che atroce, irreparabile, lo non produce Don tracciato pieno e come , di giuUvo gli sciocconi la vittoria proprio nel , , argutamente arricciato la Schvarzenbach umilmente questo e romanzo gioia generale per tra e uno tutti a quasi che improvviso ; Cielo parte commozione capo meno dal concesso : di lui ; l' altro da eran popolano citrulla persona cosi è comando suo dappiù eran ci che alla quando e panciuto Martino al profilomorale , di lui tipi fistr a Barletta. , , litterio di podestà su dalla e congiurano , accanto rafiftgura bizzarro con tutti che anche rimane V scu- di fissarsi di altri avvenimenti , "ntasia, lo cintola la sotto tempo ancora dell'infelice cosa il libro si chiude fine fin stomaco personaggi, qualche Tuttavia disgrazia, , memoria sacra forse la altre,ha le dall' incalzare è distratta ne dello lettore del 1' attenzione delle una Pietraccio misericordia, senza , bocca cisce col coltello dalla siochò che troppo presto ; morir di senza profuso smagliantipennellate tutte litterio,oltre Don d' umorismo. è maestra, mano con lia AzegUo in cui V meglio colorite,e Ldtterio Don , figura ritratta una di cioè podestà proposito del a credeva e gU toglie la vita. 0' è (e si non può , ben dire, che le anime anche laidezza fa Confortato primo secondo a abbia pagina tutti , più che e sensuale su dal lieto che il racconto e Ma si può scandalizzato, d' in compiacimento del successo si dire può Ginevra. commosso, mai è una una simile mente lagrime accomuna nelle i lettori. vasto è lavoro sia):quella dove semplicemente piangere disegno più romanzo lo il Valentino esegui spento ogni impressionedi cimentò che più ingenue abbia volgare. Essa r tale puritani dispiacquee negare che vendetta brutale ai che pagina una , una più maturo, Fieramasca , e scrisse il Niccolò squisitaopera più concettoso, l' Azeglio si Se il De Lapi. d'imaginazione, e, come disse il il 8 Grossi, più maschio. che p,^ anche rughe quella fresca « inferiore scrìsse prìmo al Fieramosca clamoroso, e romanzo che quale fa ha già contrasto a (^) lo giudica Altri :» e lieto. men 1' autore un' arìa fosca la del viva e fatto viso vi si vede che € rapido meno gli abbia vi domina che e , fìi siiccesso la crìtica Il De-Sanctis le H composizione nell' arte nell' abilità della , della condotta efficacia della narrazione. nella » , Ora quella dei e tinta tetra armonia dotti col mesto sentenza collocato anzi dire Oso che è r intonazione là la e sul una per potuto libro essere a scappa , che essendo offrirà Fieramosca^ rimproverarvimolte più e secondo nel affetto,che chi ben protagonistaha di concezione. che le tinte. Marco io sotto , nel senso, linea dell' amore del la non primo lo consideri , secondo Si Tabarrini di non lo chiama aspetto dava a Bemezio. , lo direi è troppo in Ma più organico, elaborata vi ; maturo. e difetto radicale un ha fitttouno T autore saperloben « lisce quasi isteri- o patria rivolto. più ohe popolo , un soffoca lettura rendere : poca sforzo ha caricato figuraMichelangiolesca»\ piuttosto« figuraAlfierana questa espressionel'Azeglio medesimo. artistica di Niccolò (l) Vittorio me capisceche , che d' una l' intreccio più provetto a può ritenere romanzo sciagura sia alla avrà le feUci descrizioni 1' indagine storica temendo certo un mentre , , 1' artista insomma crearlo,e temperare a si , , sincerità ; perchè cupa più complessa questo lo , si rivela si cui la quale critica, la difesa della libertà pensieropiù profondo n alla per la malia nel per altro non giostreformano abbiamo compenso il di soccombe ogni in Fanfulla di struttura lavoro lati deboli Ma Certo ; mentre amena lotta e più cose. pregioinferiore. di banchetti mesta degli esempii più uno , di la più ancora citare che sonora tazioni ci- di pompa dell' Azeglio s' affaccia per piena funebre. messa Riconoscerò del in e una sapienHa regitur mun- parva , serve Non abbia riguardo all'ambiente come, espressiviin quella risata naturale frontispiziodel avuto comica gravità del racconto, che tratta. quam avrebbe vena il Niccolò , , qua più che , svolge la persuade.Che ma mi, VidebiSj fili « ». mi non argomento ha tra l'opinionepopolare verità,quest'accordo solo è vero, non V autore dii8 dir la devo se , aspra e dura. Certo la » La sua virtù la e austerità sua non Lucia medesimo quel autore di naturalezza e' è di d' da vinta in meglio Filippino di modi trovare espressionepiù mi Non la come fermo della battaglia navale 1' evoluzione dei galera Spagnuola colorita figlidi Niccolò precisa; e e navigli lo potrebbero non l'ultimo come Fiorentini dai battimento com- incontrano dove la , anelito l'ultimo s' esala dove e , certe su , disperatosostenuto due dì » piani agevoli.... romanzo. dove l' incendio per mancanza , atroce e Manzoni al , questo D' Oria fa egU , potenza meravigliosa, una scontro morte eh' , incessante,quale sforzo semplicitàvera , descrizioni rimprovero ma , l' più ragione rivolgereal- potrebbe con fatica.!che Che « — Ma Si convincono. sempre rispettoed ammirazione impongono , della libertà. tipo ritratto Un lano certe Benedetto Nobili De' la mia attrae 1' autore nel in dottor ingegnoso ha raffigurareuna voluto dalla delle papa e , milizie è degno , ingordo il nobile simulatore , , lui l'Azeglio In di ancor Baccio Malatesta, Valori, più si che Pallesco , però Malatesta ambizione da e Baccio politica Troilo e che da animo perverso , (dò che basso Niccolò eh' , egli centellinando in"me L' , oh' e fosca una compiacenza fin l'ultima scopo di dell'oro sete egli perseguiterà fino scioperaguno , ributtante): la più da a alla morte , goccia della vendetta. origine di ebbe noto era una « tale odio è d' Esercitando di voce , cittadino odia con l' Azeglio. in lo rende indotti sono più : la rovina per Nobili ha il De' pitano ca- finge Piagnone Valori , il commissario il congiuranti in biechi conciliaboli Mentre gine giovanile quale di compagno Fiorentine, di di Troilo ribalderie queste sua vile natura abbietta,abbrutita persona Nobili De' nere, Firenze. più È questi , ». e grandissimoipocrita cavilli, , anime tutte di : di « zioni crea- bacchettoneria. Benedetto del delle una attenzione. legge malefica e presentarcelo, in trovar è brìi- cui , , cosi in efficace, ma psicologichesquisite,e che movenze più fìdgidedell' Azeglio messer sobria, arte con non non esser aver nel serbato le mani quest' accusa medesimo antica. Benedetto messer con pratica scagliarsi caduto origine sospetto, so nette. che conta rac- strato magi- Niccolò al dolo uden, aspre lo non la ce fondamento senza troppo Cosi parole contro ripresedicendogli: un — 10 Che esser puro. la se far tanto seppe Appena Troilo coi chi gli il narratore Un tal si vesti capitano fece lo con sposalizio del prete a gli fa che scosse , di trotto il apprende in che di i baffi sotto In ». grossa.... Una La uno dei più che che Sul a è segnali della che sua deve cienda e e dedica a è casa disgusto in qualche sogghigno che è « po' un dice il proverbio, produce alcuna non le se sente non di cose sue tendenze rimorsi , Buca da biascicar ogni chiesa, molestia vagie mal- sono che egli è , di S. Girolamo può dere, cre- preghiere macchia. impiantata la stazione viva tener la sincero di La e sua ogni scrupolo. il traditore tutta naturale ce' furfanti passate genuflessoa da s' andava senso le rispettando di Dio Egli però quando « , vallo ca- » gli importa , assedianti andato , dal far taverna confiratelli della quindi libera tetto riso d'un « chiesa confessare a pur , azioni ? ore di suo € lo assolvine quattro colpidi disciplina anima traggio l'ol- offende sacre Un il , devoti ride , timor suo sue quattro !....In i santi però perfidia vili le e si limita stare Che religiosità. sua e cose ». segnate... in- » fosse cose quindi cessa pro"nazione sua — state godimento. In"tti dissimulare ultimo negazione del è la alla il colla testa a non lasciamo ma stola e soddisfazione come entravano no però Malatesta,e a sozzo , scontorcendo, diceva "ccia il gli erano Niccolò, Quella pro"nazione di induce ganno in- mondo. risa in rocchetto saltellare il ventre quest'inganno ipocrisialo del , che di infame — dalla sinistra con bigottismoe gli amareggia suo udì ». la simulate che pazzi ! pazzi!... figliadell'odiato alla toccato cose subito nozze Niccolò le cerimonie tutte Benedetto le sbellicandosi He'... he'.... he', che Messer sesto più gentilburla la , E stargli pre- a alle ci rivela Nobili figliadi diceva coli' abito era, » raccontando sta riteneva Michele, dar ma , , « lo persuase , il De scena , che tacque ; , Niccolò l'accusava. la seconda — esserlo non quali potè ^ in Malatesta lisa con scudi a compare indole. sua , la bocca turar di sapeva seco rappacificato che conveniva quel simulatore grandissimoch'egli migliaiadi molte e che , da dito, e a altrui accusatore , Il Nobili — legò sue, sicaramente volersi far tanto a sua la tra corrispondenza Malatesta. astuzia Ed ad di telegrafia il campo egli macchina gli de- si affac, affirettare la caduta della 11 città,e quando questa il frutto delle Niccolò salir che sue la , V Per « ricorderete E allo possono giorno e « e e dire siam piene di il sacco caro fiorini e il nostro » agliocchi vi !... Già dacché e :» misera fine finita davvero De Nobili, fantasmi come dice ducati di Baccio rammentarvelo. tripudiaresulla sospirando« Ora è innanzi a d' accordo.... padronidi Firenze si vedeva notte di Niccolò casse siam fiorini si sente , caldamente succeda non ho stringere, i traditori quando del tutto ! e le si venga Fiorentina repubblica della che , sul fatto di Niccolò , piene di come raccomanda e di Dio amor che sembra che pubblicadava voce alla bocca, l'acquolina Valori ora imminente, ed eglista per raooogliere di ribalderìe, pensando alle cantine della casa è allora con , cert' occhietti tutti vogliaed impazienza guardando ora di Dio, facciamo presto, che per amor Baccio , Troilo: Oh! ora ci non sfrigga!» Ed porsia di egliuomo della capo toga si non peritaa pattuglia, speditaalla prender le armi e di Niccolò. cattura guardarsiil meglio, che poteva, dai rischi che avrebbe forse incontrati in quest'impresa s* era tutto inferrucciato di maglia di pezzi d' armatura che schenale e con un petto ed uno sulle spallee sotto l'ascella, virtù di buone eran corregge, per venuti bene o male a congiungersi ai fianchi e stare a dovere; ma stati scherzi a votre braccia in giro di pancia eran con lerli far entrare nell'incastro e rimanevano aperti lontani un V dall' altro un » palmo € Per , , , , , , E , aveva compiuta l'ignobileimpresa,in cui non ai nascondendosi dietro gridare friggiaschi, far altro che dei suoi militi la viso sua € voi compunto. Poi Nobili De di con un con una ! Ed di gran sospiro« il servire ad Ah essa ! la , sua con ragion di servire alle sacrifici». che opportunamente ferocia, la prire co- scellerata opera. Baccio Valori al « nefistndo E non sa si scherare magogna ver- tuito tribunale,sta- giudicare ma a mandar aUa morte i nemici de] nuovo aggiuntovilo scherno d' un giudizio Egli legge l'accusa Niccolò imputato d' aver tradito la patria.Per estorcere non contro , cosa costa pietà,continua di sedere , mandando , la terribil leggied all'ordine Stato spalle siete prigioni del papa " , egli vorrebbe malvagità.« Queste scene mi fstnno male » , dice Stato è pur n saputo le a , » , 12 confessione una tura il De e , di reità al venerando Nobili stesso con lo mettono uomo cinismo un ^IV , inaudito tor* s' incarica di ordinarla. Mettendo « disse: umanità, il popolo n confessi rispose e gli occhi abbassando dall' appare non d'aver tu accusa sedotto viato tra- e dai testimoni ? e il versetto cominciò lare simu- per Domine^ « » ... Il Nobili fune Niccolò, come , vecchio adjutormeus sospiro,ed un ai accennò alle mani , ministri,e questi, ravvoltasi lasciandosi piegarono le ginocchia la meglio andar di tutto , peso....» la condanna Dopo nella vorrebbe ribaldi Tu giudici ti che voglion veder sei ricco il presso nemici so Poggio hai cerca, io l'idea in di corrompere il farteli amici.... te tua... tesoro forse ai tuoi o in deri po- Insegnami nascosto... £ure saprò i fiorini, nascosti son Vedi, gli dice, questi casa « par suo vecchio e il De modo che quei sua rabbia, di ebbe il « , dice: quel chiavi poi a ribaldo ogni parte ohe e dare perquisire a un cumulo dei quali egli lo vediamo ancora vegliare sor- masserie di , , in Queste un » moglie... non e , figliad' « ed mano, delle cantine gnando consenando accen- le terrò miglioragio....» che esaminando , , la menti mo- fosco diletto noi teneva ci £91 assistere al non ultimi e uno a altre,che serbava, L'autore ricchezze mezzo che vedremo in , di molte alcune di Troilo Niccolò quelleladronerie con sposar glirimane esasperato e gli cui racconta a pensierodi disegno,non suo deluso avvelenare fìi concubina impartir ordini, in agli agenti di ad il pur legaleal palazzo di e che , intemerato che Lisa Fallito sacco lentisce proposta e, indignato,inso- Nobili , Pallesco », la firaudolenta , quel mai che e in molto tesoro si merita sfogo della per di , questo comprende come , io tu , che Nobili,che » Niccolò il dove , « sta morto, Niccolò... io con e luogo.... libertà. ridarglila e , il luogo Il De chiuso rin- è questi , facendoglibalenar chiederglielo, a essi i con il esattezza con Niccolò a dell'esecuzione. cella in attesa sua conoscere va inflitta al capo non sospirate,che vi avrà Niccolò disinganno che doveva gliere co- , con trovato anziché ansiosa diligenzale traccia alcuna custodire di presso tine can- quelle di se 13 come un d' Europa. organico e interessanti i secondo suo più Gli pare fina hanno si egli ordinario non i romanzi. E figure venuto tere carat- un « un accadono cognata , nella , caratteri o strani, né vero coli' andamento e lo quale l'esperienza , che cose alla scriveva » artistica condotta complicitàdel umana di far effetto smania fatti con colla vita della troppo, pur ritiene che una sforzarmi produrre effetto a glisia Fanfìilla proponeva semplice.« Vorrei e che po' troppo della un intrighiavviluppati,ma mostra espressione , l' avvenire Gostanza, con tipo un 1' Azegliodà di alcune gli piace Selvaggia non quelliche Per giudizi,che romanzo. po' grottesco,e di un' hanno Banche vigorosa. Sono del loschi lineamenti prime riesce personaggio secondario,ma ì suoi e , artistica circolare opportunamente nelle Nobili è Il De' vivo "ceva avaro, più commuovono che tutti La Lega » tali intendimenti con concepìun terzo romanzo : m Lombarda. grande con poi , suoi , scritti dell' genero La di fiducioso che ardore la troncò , nei Bicci indaginistoriche dopo diligenti migliore poi sua pera scrisse Ne dice le , dei romanzi moda rimase come 1' o- essere fa pitoli ca- pubblicata cui rimase ragioniper storici tramontava rotta. inter- spuntavano giorni ; sconvolgimentipolitici. Si nel 46. era poi segid , già ma liberale. Gioberti poteva presentirequel fermento Nessuno si vedevano penisolaportando ovunque augurio di tempi*migliori , dava timidi L' lui, che Fieramosca ma non Azeglio non era dubbi e Carlo cenni suo Primato , Alberto estraneo per d' un esser fini riavegHo un gioiaquasi, come nelle a che , che percorreva di voler rinverdire la visione d' proposito€ d' indizi firemitodi romanziere espresso fiotto solenne un poteva rimanere diventato aveva dubbi non fìioriil dato aveva la aveva quelladovesse primi dei qualiil marchese prefSeusione postumi. Nella Azeglio cosi e , i un esitazioni sue le idee vanili. gio- questo movimento, che patriottici, Italia Unita disposto , e nel nel Niccolò insin che gli 14 durin che le forze Le idee sue sette non , sia dedicato non dalle là vita e alla patria in erano avere Giovine mai imnùscliiato Italia. In ma , incontrato chi di in cui i tristi da e 1* esilio , XYI Gregorio viene di molti offerto di molte il dice cadente. che doveva aveva in ed mai un un porgli pro- tume, segre- ribalderie,erano sommosse dannose erano degliAustriaci per peggioramento nelle generazio ri- acquistarsicolla "tta congiura una incarico un alla Dottore, un fiducia ispirasse Dottor uomo delle di tanti volontà bisogno tante , Questi, rispondere ragioni varie che la vita per forse nomina a tempo per nei enumera egli stesso non neU' Umbria nella nelle tastando « le esercito ben contrasto che doveste e e voi esser generalissimodeUe U » Ricardi d' azione ; non sa accetta cui tra ». (più o li per , riflettere. Infine Miei per pel suo ragione quest'ultima risoluzione sua in Marche , gliumori propaganda dannose al maggior peso che , sospettasse. , , raffirenare , gli impegni assunti intraprende un Secondo che uomo ^ d' avventure avuto aveva gli parrebbe loro (cioèa quelli , gusto un in idee tante signorAzeglio caro chiede e , vorrebbe rannodare, dirigeree desideri nome a , ex) società segrete dello Stato Pontificio meno Ci « posta pro- , della sorpreso Cesena, logoro, non e , egliparlava) di Bomagne. uomo prived' ogni disciplina ; e quest' cui chiando apparec- All'Az"3glio morte. sua Filippo Amadori nuovo cercasse e si stava Romagna singolare,quello d'impedirlo.La influenti persone In scoppiarealla , gli è £Bktta dal paese loro la comparsa nazionale, con era moto un che non « s'era del sole. luce che le lui le « non da cospiratore L'indipendenza doveva del carattere per di allora era solo congiure ordite colorire cha egli non , ». quelle professate con viso lui le potevano la morte e di tutti condizioni Per altro frutto recavano domarle abbastanza ». , argutamente i ferri vecchi ; per relegarsitra non diceva come farne parte contrasto società codeste gli trovasse pensiero un rappresentante più diffusa , La non , ». aperto di cui la segrete affetto un sommosse del suo , con per visitando Bomagna , accorgimento programma, oercando paese per di fiurun' attiva , fondato cacciar V Austria ordinato, del quale solo pellegrinaggio sul concetto: esser il Piemonte esser necessario un poteva disporre; 16 doversi combattere intanto mezzi oon legaliper riforme ottenere liberali. Pochi 46, benedire e gramma sarebbe e Quanto « al a 48, nella che me, non L' esito del in follia credere stata non fii soM generalità e ristretto un dopo esegui il poco parte , r aiuto del Piemonte H per la € condotta sia posteriore anche Si può imaginare Torino di cui animo Carlo quellenobili » quei signorieco tito dire al Be Alberto Alberlo Carlo L'Azeglio, , per non V rimescolato tutto Uscito sul ad quale volava comunica ancor ma ali tese la in fine della lettera: Iddio »• Binfooolato di scrivere Bomagna , Espone il grande una il Be quindi a scrivere mese è pronto. « Erano bei rimpianto. — con Cesare a Italiana. credeva tumulto la di nel cuore, » rispostaSovrana detta parole; il opera, la ; verità e giorniquelli! non il l'idea concepisce argomento sua di politica Balbo che so che i moti zione. modera- 1' approva. che in libretto, dice nei Mìei vede lo cuore ad , ardore Si sentiva sen^ splendidasperanza e potuto divulgarela pone si e , sua disegno a a sapere causa quasi abbia dal lieto esito della « dunque un Bomagna le suo sua risultato di colloquiosi sia aUa con « Queste avrebbe la , "ccia opuscolo, in cui prendendo un quanto incaricato aveva sorpresa, reggia che capacitarsi sa per il esporgli aiuto suo per dalla scrive di il subito ai suoi accoliti di non e sul- sperare sicuro di Carlo era fina del parole e prometteva inteso male. aver firanche e a la trepidanteegli, recatosi quale gioia alla con non mistero; un , può imaginare indotto , ; rimaneva metà a aveva , un' inchiesta "tto p chiesto udienza abbia entrarono rimarrà forse in parte mistero esplicita, che con ». d' incorreggibili , numero Italiana causa stata la storia, per che , egliscrive,era Alberto. re, però era perchè lui sicura meno morire di Bimini. moto dell' Azeglio compito n cina. vi- ludendo Azeglio, al- V idee sue , ohe nel era risurrezione tanto una fu discreto ; le armeggio suo si Ma profeta,scrive vedere prima di son lo credevo me prò- , cinque giornatedi Milano. le il suo mutilare ricredersi dopo eglidoveva anni Ricardi ìiéll'aria meno con che Si d' un tuoso affetannun- 16 ziava un' che migliore era ispiravasperanze , dei ma , sbattuta quali il cuore T aveva , CclA a « a me Piemontese in corre e libretto ebbe Toscana , quell'opuscoloprodusse egli scrive in otto Soberto. giorni il favore ricevette il prezzo e che Quel anche più lo sorprendevaera della diplomazia. A e generali, Chi medesimo avrebbe gli faceva da in tutti i partiti dove altrettanto eglivenir di contro espulso da lui,e chiasso in un Livorno a dopo anno onor veva do- suo , gie, bruciarlo in effi- dallo presieduto governo lui si trovava, qualche , fame tello fra- al gli fri organizzato che tanto alle stelle. le idee banchetto detto 5 lire per a che Firenze, , che popolo un zione 1' edi, scriveva » simpatia e approvazione acclamazioni Montanelli. ed non , ruba a sali fino fatto fiirore ho modestamente trovavano propugnate andò fragoroso; successo un d'Azeglio già popolare ta portato Dunque "K la permette non parlare». copia.Massimo [ virilità. bella perde tempo , quel scenza dell' adole- , fu smaltita da , stamparli. Dell' effetto che n e ringiovanita promesse , Censura di Italiana cosi causa pareva le grazia ^gorosae una Romagna la L' Azeglio non pubblicazione. riesce la , annunzia ohe tocca miserie le ingenuità , dove La , rinnovata Dei fra cosi invecchiata , dubitava. non finiti indepresentimenti , stesso Montanelli? Nei Casi di le idee del espone Romagna V Azeglio,con logicaserrata partitomoderato progressista idee potente, che doveva , poi più ampiamente svilupparein però non sinonimo era , Difatti nei Bimini Cari le magagne agliuomini Né in di del scrive,ai BomagnoU meriterei? rilassatezza Romagna dopo aver inopportuno e dannoso, svela come dicessi scritti. La inerzia ; aperta esigeva ranea contempo- e voi di Boma biasimato senza papale.« Dopo governo — e zione modera- sua estremi. i due lotta contro di altri perchè lo poneva doppio coraggio invece non : voi riguardi — iniquicon di mori ti- né detto, egli aver potuto soffiire; avete foste il moto essi se che , non nome » l'Austria v'è risparmiata;che anzi v'è espresso un caduta: vedete « quasiminaccioso pronostico della sua i giornidi vita che le rimangono spaventata Austria contare vago r e e 18 dice r autore r del gran Lombardia che all'intera civiltà uno di austriaci sembrano e quei poveri popolani nelle scrìtto stragidi ultime col singhiozzo e , deU' intonazione la solennità per soldati pagine , memoria come , secoli fira 1' Austria s' agita da all'onoiata dai ha » che processo tradimento a all' Europa ed conoscere dedicato Italia,e morti far a , degli atti Questo scritto « destinato / lutti di Lombardia. opuscolo: un la nobiltà e dei concetti io la , credo misteriosa ; vi di vendetta minaccia Sanctis disse il De Ben dell' Azeglio.Vi miglioricose delle una che trapela quasi si fiuta 1' odore della rivolta. / lutti di Lombardia furono , primo squilloa dalla loro cinque giornate.Difatti dopo delle stormo pubblicazione,Milano si una un il mese si libera del dominio solleva,e Austriaco. Q-iovanni Faldella che dell' Azeglio patriottico Mazzini Gioberti insolita è vero , vi riconosceva dopo anno solo dal « Scoppiatala parto. Non che m'ha Italiana Gli ! ore come i fanno ho n buon tetto fare ai veder la il comando della sia benedetto, denza dell'Indipen- guerra mi lo Evviva non « principiniper delle di a fatiche sono della guerra Sono moglie. sua dieci stato Mi sento in mai, e gli colora rosa generale,scrive,pranzo, col Sono divertirli. palle,ma gna campa- d' Italia ! si annuvola certo. la colonnello,del generale ringiovanisce.« 1' unione Stando mancano eglireputa civica,ma "r e preferisce capacità, sua lavorare, scrive le difficoltà. non di terra, scrive. Dio Le truppe pontificie. umore aggravante della da vent' anni. suo sotto l' entusiasmo avessi e pericoli e le comandante e di prendervi commozione. maggiore, col grado aiutante cavallo a giudicarsi da e » gli pesano, non qualche 1' Azeglio risolve andar degno tale ufficio superiorealla Durando, in sé dalla vogliono affidare come che autore ». esitazioni o fatto aT Lutti ma Fiam- , del 48 i barbari fuori 0 « più sta anche » senza guerra, egli nei paragone. violenti, espressioni « di vista punto anch' qualunque regge tale parve e sentirà di eloquenza , che fiamma, una della febbrile Balbo e , Lombardia di in confronto , Cavour , piuttostotiepidoil linguaggio trova le Capisco che campagne, che c'è glia pa- la si stanza circo- quei piccoliinconvenienti vita,ai quali bisogna sapersirassegnare. » E uno di questi 19 picooU inconvenienti cogliealla difesa lo producendogliuna ferita ferita che, sebbene curata e piuttosto grave di Vicenza lo diligenza, con il sotto il 10 ginocchiodestro; tormentò per anni poi anni. CapitolataVicenza, egli vien trasportatoprima poi la ha la sorte Assiste quindi alla e peggio.L' glio Aze- il Ministero comporre baraonda in vari al volgeva di ma , Montanelli-Guerrazzi, articoli risentito di Il Governo Patria. armi Granduca critiche cui fa mordaci La delle nostre dal proposta accetta. non Ferrara a Firenze. a Intanto a Giugno^ pubblicatinel giornale acre quell' tima opposizionegli in- lo sfratto. Alla si possa Ai la ripigliare fa in cui in che dis"tta La Toscana, di profondamente dice con di ,che non movimento quel Torino a pure da lui cratico demo- dominava. preveduta, incominciar Bisogna « — mare for- da tutto lo addo* capo :" — amarezza. Dopo di e Novara, quantunque lora per lettera ai suoi elettori di Strambino una Roma a Torino fortuna. con smagliante satira una , a eglisi schermisce,dicendo guerra scrive del 49 primi lo chiama Alberto gabinetto^ma nuovo un crede Carlo fine del 48 un infelice ministero invoca vita, Vittorio Emanuele Questi, che prima ora ufficio, , che Laimay ha , poco tempo d' Azeglie. di Massimo l'opera dimostrato s' era dopo De ritroso ad accettar sempre quasi obbligatodalle poche esitazioni, non tale stenti insi- preghieredegli amici, acconsente. ministro per forza quel capitolodella vita dell' n « Governo. voglia,con studi un' logoro ed Fu potere, se nelle di tre ! ) si raro in Azeglio cui anni rimase a potrebbe intitolare egli fri quel posto abnegazione esemplare,sacrificando sofirendo artistici, l'ora (caso , più Per » d'esser per liberato la da salute sua i a capo contro suoi sua diletti cagionevole,non quel servizio,cui doveva del dendo ve- lasciare, estenuato. certo un si pensa quidi anche difficile, per non atto generoso, alle condizioni la mente dire che acuta in e egli compiè, cui 1' assunse di perspicace impossibilefare accettando il bene. » Cavour ; il condizioni « riteneva 20 Il momento fosco. e sconfìtto Piemonte Stato, cui uno dispostaad e , anche reazionari Le ; di rettitudine ed vanità del potere, e trattative per la pace animo una pace virile patti diversi C!on illibato di nome ripresala sarebbe fosse anche guerra, dimesso. patriotae, che individui onore ; lo ci e Finalmente L' Quel Europa animo dal — Son note medicano; le « gli come disonorarsi. che » circostanze, speranzoso la mata. fir- è pace avendo salvo salvato 1'amnistia. ottenuto ha fatto avrò un sarebbe dichiarato fatto l'ho dall' altra metà. guaio : altro Il ostile al governo il 16 si popoli scoramento: persuade che Francia abbandonato procrastinarela tosto piut- la follìa stata che solo » mi non contro steneva. so- metà , Parlamento. fissata per lo e La « si oppure , , territorio ed che poco veniva Ora pace e i , ciò lo soddisfa pretenderdi più. il negoziatie guerra ferite di borsa è certamente , bandiera, lo Statuto, il Tutto dette plenipotenziari la dove zionalità na- » scrive onore dei Agosto può annunciare il 6 i dispera,e soggiunge non ma usciremo. ne po' di ottenere di macchiare troncato piuttostoche prende un »; Le pratiche principio della accetteremo occasioni sono le dolorose uno a cate compli- e penose sicura sconfitta una « ammazzare diaboliche che « Dabormida farsi tanto scrive,sono credo no devono Ogni stata l'Azeglio. creduto avrebbe o stipulare1' amnistia. non le ferite d' avrebbe le tisse sen- insorti delle cosi gli infatti scriveva Cosi Piemontesi,il general dell' fosse riconosciuto il per non proposito di fermo suo garantital'amnistia e Provincieunite. « lunghe, tazioni agi- stimato e che certamente era furono Era accorto. e dignitosa,dove , suo tale le vincere e energia,e L' Azeglio diresse interrotte,poi riprese. con piccolo restaurare onorato uomo un , alcuna sul mano Bisognava gli intrighidei fornito trattare e quasiabbattuto,dominare diplomazia.Occorreva all' estero Novara, la temuto. aveva popolari,sventare contrarietà della di aggravare sempre pur bufera una i conti saldare Bisognava coli' Austria, la pace naccioso mi- lo sconforto generale,1' avvenire triste, era quale , e aveva trovava discussione del » l' approvazione della ottenere già dato volte segno di qualche pretesto per sempre trattato. più Questa fu finalmente Novembre. le vicende di quella tornata, in cui la Camera do- 21 al fermo i due si non degli articoli del discussione sgomentò del fuori 1'ordine venne degli abitanti di cittadinanza Gli le tutte delle di pericolose conseguenze di sua voti 72 sconfitta La ebbe Camera del Ministero reazionaria ; fiirono E Moncalieri più fa rimedio scrive nel Camera ad fìi uno stato 1849, il Proclama Forse alle nella fu approvato H 20 sioni, dimis- sue decreto un reale con Novembre Emanuele chiasso,parve fede : Stato fece il Proclama. la nava ema- a cui ne va chi e una che , parlava d' altri Certo mena per data curando che avrebbero di lamentare par- responsabilità, autorevoli dei opposizioni dovuto , intimorirlo. fu anche strappo al Diritto Costituzionale, doloroso di nelle cosi detto cose. sue di « Non esito Memorie, Moncalieri a dirlo come lo ha forse il ora, stampava salvato » 1' Azeglio pensò alla storiella prediletta "^ imminenti. pericoli il Proclama la tutta la d' aboli- più felice dell' opera anche e del Ministero uno fece colpo di un MichelangioloCastelli l' ItaUa. di condurre giro gravissimedicerie compierlo non colleghistessi esso tria pa- insistette giorno Vittorio ardito più Azeglio, perchè egli volle Se d' chiasso V atto dell' mandò racco- della giorno Cadorna Novembre. trovavano Statuto,chi ancor Brofferio 1'esistenza giorno dopo al 29 in messe del momento dello zione Cavour di Moncalieri. scioglimentodella commozione Perfino maggioranza invece il la sessione il Proclama Lo al Governo prodotto sia all'interno 1' ordine del sciolta,e il medesimo era veduto prov- 66. contro conseguenza per cui si prorogava suoi La e insipiente cocciutaggine, con insieme coli'Austria invano. spensiva so- i diritti deliberazione. avrebbe cimento a porre non della libertà. Ma e tale gravissimiinconvenienti. all' estemo la provincieunite. una dichiarò,che la proposta Cadorna che dello Stato all' onore e , posito, pro- si fos^e non appassionatividero spiritimeno in giorno Cadorna, proponente conforme regolare in modo avanti messa Torelli e dell' approvazione del trattato,finché a rirnsise e provincìeunite delle Mellana presentatida emendamenti f\x trattato degliesuli cittadinanza della qnìsfcione dopo però posto. suo Nella la Ministero, che il battere veva del ciambellano 22 • lasciò abbruciare che Spagnolo, di toccarlo ; non animo prese parola di Vittorio La completa vittoria diedero Sostenuto attuare da una in troppo non rieducar per riordinar render poi tutto più rigorosaV mantenere lo Statuto ho destituiti tre verìficazione una Camera Alla ufficio energia a con delle leggi giorno andava, dimesso e qualche volta pensieropoi era Con sciplina di- e abusi al sempre a , che questipoi preferìvainvece e gli gidissim rì- era Pantaleoni, rata trascu- rìmanere forse per Fu un Egli un si trovava frutto ima d'essermi di male di in ; d' garbo disse ame son il tutto e una suo versazione con- Chiala Luigi , ». rimproveratodi che fu e svolazzo nessun semplice autorità un' e tribuire at- il modesto opposizione mordace giudicava di debolezza grande de parola; municipio. di fronte lo col ben modi, la in cortese sempre l'interìeur nazionale Pallavicino il marchese divagava mai porgere, tale umiltà consesso autorevole,che suo reflet de all'assemblea uffizio d' non la raramente esposto colla semplicitàe apercevaitun Massimo vigore negligenza avendo per arguto, era Nel famigliare. come revole ono- impedire a , eloquente,prendeva poco facile dire , / sia ». poco natura retorìco on mio far il possibile e togliergli ministero,scrìveva un Il sbrigaregli affarì. a Di suo in pace il già provveduto saggiamente. osservanza mio Nel « ad rale. libe- senso « mettere e il proprio dovere. impiegatitrasgredissero — bolenta tur- formulato l'inevitabile aveva si dedicò in che tutto suffragi pace. Panta!eoni: Dottor riordinar alla pace Quanto ». « sua 1' Azeglio cominciò cosi chiaramente aveva di tutto grave, e meno approvazione della lettera al tutti dalla Camera riforme esitazioni, senza prima i maggioranza potere una è di ricercare e forte salito al programma piano il scriveva pre- la ascoltata, e che Ministero, al prudenza, ma con Appena ne in opera metter a fìi Emanuele l'incondizionata potè avere Per Be, perchè l'etichetta suo idea. audace suo e il e dappocaggine. al Gioberti mediocrità ingannato nel interpretavala e : « Ho in fatto mio Cosi sempre di sua scriveva creduto politica ; giudizio.H e povero ora anche lealtà di luì il m' cav. vedo av- cavaliere 23 mediocre,ma nullo ». E il Gioberti d' Azeglioè un' oca confermando il giudizio : « Massimo rispondeva come di Stato uomo str uzzolo uno è non , , ». vogliamo tuttavia censurare queste acerbe espressioni; quando parlano perchètale sembra lo stile degliuomii^i politici, Non dei loro awersarii. per benino Massimo staffilato d'Azeglio(1) aveva a aveva potere. Gioberti, Gioberti,quando questiera scritto in e Anche caduto è lettera, una per la vanita « nell' opinioneper la che ridicola, tutti i gliesce da l'incapacità politica praticadel e Ma era l'Azeglio se si pel Gioberti^non paese, può che negare Abate abbia il , Si ricordare che perchèè bene , vicende e in forte, della guerra solo un Certo anno aveva stabile. e dalle un nose fortu- ministero gabinetti. sonò l'ora della d'Azeglio stata intempestivae dannosa scossa, ri- non sarebbe del resto le sorti del ordinato avuto sette un'oca e canita diplomaziae l'acprimo saggiodopo travolto ancora mutato aveva il governo sotto che non il Piemonte dibile cre- ». rialzato dei reazionari abbia dato opposizione dello Statuto d' un promulgazione governo la è pel Pallavicino nullo uomo pori.Non sommo sagacemente gliintoppidella vincendo e un malafede saa sendo es- , troppo fresca la disfatta di Novara. soldato l'Azeglio Ma ora quell' ne racconta come fede coli'Austria lavorava con colloquio Tommaso fiducia a che , se fervore con Grossi in , all'autore espose il Piemonte aveva avrebbe corbellerie, commetteva non un ferito del 48 Giuseppe Torelli (2)la ferma Visconti e e , " col tempo del per cui, Marco giudizio la guerra ripresa ». indulgente nel giudicare uomini e (1)L' Azeglio,quasi sempre cose, Nelle lettere intime tira ogni tutti,un pò* di stizza in politica. provò, come tanto qualche frecciata agli arversari. « Dicono, per esempio scrive, che e' è pericolo». E di MonMazzini sia a Ginevra. Può darsi, perchè là non tanelli: «È passato stamattina a per Spezia.Era democraticamente quattro due servitori e una donna lo povero aristocratico non cavalli, posso viaggiare cosi ». Perfino per Carlo Alberto usa espressioni, devoto certo irrispettose per un ritiene che t sia seippre stato un gelui. Tra l'altro, era monarchico, come roglifico ambulante ». del Grossi,di cui (2)L* Azeglio era amicissimo Miei Ricordi,e a cui dedicò il Niccolò Be' Zapi. lo introdusse scherzosamente Lamberto ecc. . • . : « JEffoThomas rogatus scripsi. a rogar il contratto Grossi^quondam scrisse Anzi nuziale con in amore questo tra nei romanzo Landomia Francisci,de pago Bellanensi e 24 riaoossa doveva La dal genio di Cavour, in cui feoondata essere intanto ma lungamente l' Azeglio potesse germogliare. quellerelative postale,la la tassa commerciali che essi parte non data va aiuto clesiastico, ec- convenzioni gli atti più importanti ma colleghi, lui, a è sotto la si capisce; direzione, sua il a ingegno battagliero suo cooperando grandemente , foro ecclesiastico, per per la morte Questi, Cavour. in Camillo egli1'ebbe dedicato ministero legge sul foro compiuti. essere semplicedeputato, aveva del varie e l'iniziativa tutta i suoi validissimo Un del Azeglio. D' v' ebbero poterono del^a dirette coglialtri Stati,costituiscono dell' amministrazione molta successioni sulle agli ospizidei e abolizione clamorosa assistenza pubblica dei mentecatti alla custodia riforma la trovatelli) Di reno, preparato il ter- aveva Leggi finanziarie,amministrative,sulla (come maturata e cui all' approvazione pronunciatoun aveva stegno so- deroso po- discorso. Nel 1860 si faceva preghieredel n che e La contatto offii tura, agricolvive l' Azeglio per che Cavour. a D'Azeglio produsse quest'effetto, e primo del la moderazione accrebbe secondo, il quale,sembrandogli finché,come troppo, lo seguiva firenandolo, la di ministro , risoluta e Rosa, gabinetto Cavour tra del prudenza nel Marmerà vibrata l' opera la posto un di Santa che disse resse queglicor- poi Cavour, corda, che li univa, si strappò. Da tale contrasto da cui , che Cavour aveva uomini accordarsi. Cavour indotto forse far arte L' frequentiassenze, sicché gabinetto,su cui più tempre troppo diverse perchè potessero erano audace,rotto dalla e di alle parlamentari del suo genio che volontà; l'Azeglioinvece sua polemiche,accorto ripugnante per lotte astuto , , prepotenza prevalere la delle del potere ogni fisico a la direzione del di rado non dell'Azeglio. S'aggiunga la volontà male zione quell'esita- preponderanza decisa. una I due schivo dal costretto s' assumeva a in ultimo ò presa questiera quell'indolenzae venne ne è vero, natura e ma aperto , dall' ambizione temperato, poco amante inflessibilità di carattere ad strategiaparlamentare. antagonismo dei due sistemi di governo s' era e rivelato, 26 Battazzi il difatti nella progetto in entrava provava anzi sarebbe stato quellalotta dolore il ministero ai Ancor Cavour se per cui colpida desta Mi che inoltre corre "x eglivolle da aflSnchè Affermava poi che incolumi rendere e sintomatica fu la dichiarazione,che « Sarei le dargli a il Camera, usò oratore se il ministero cui ieri tener parve in questa lotta armi più sinistra e il a sola del ji delle che destra) promessa che consentono noi effetto, sessione vista io revole l'ono- nel qui derci ve- ingegno, la via nel che j difendere dico, di spiegatonel combatterlo, noi possiamo riprometterci, molto i possiamo ripromet- egli impiegherà molto i appoggio,promessa suo le circostanze ad in sessione ventura il paese, versa cui fece promessa fin appianata di | talmente opposizione(bisbiglio). sua discorso,con suo nella ventura parte una ; della dichiarazione, l'obbligodi ringraziarlo mandarla possa nella quale alla amarezza (stùsurro a atto fece colpevole d'ingratitudine,disse, l' oratore altamente, poiché se torci,che ne , consenzienti ministero al prendo apprezzo guisa forte più e tutti precedereal gravi circostanze,in cui lentieri vo- contingenze attuali trovato della togliereogni di accordare a mal che « ministero, che minacciato. era rando censu- pur, » r attenzione cortesi da al solido più in operato avesse che riconoscessi, non 62 che tutti si fossero uniti per opportuno, più aperta giorno dopo. il opporsi renderlo l^gi fondamentali,avrebbe appoggio. ad grandissimo,perchè nelle sommamente potesse resistere Febbraio dichiarava: legge ministeriale, il governo, sostenere se di del 4 tornata ha parlamentare arringo (moci- menti).» L' r seppe Tuttavia scrìveva Azeglio,che importante fatto cercò allora ad E Camera dei a 1' appoggio di deputati perdere taluni non cambierà del certo conte Camera, la crisi. « fece Il ministero « quelliche di la disaccordo lo sua linea Gallina » politica. sui dissensi suoi E soldati,si » dichiarazione e alla potrebbe"rne non 1' appoggiavano quelliche sdegnato. * sostenere vorranno appena la sedizione. questa accetterà , quel generale, come dai al nemico nascondere rimase ne Io feci amico, che, disobbedito un coprire il per presente, perchè ammalato seguitoalla di accomodar alla loro testa, per mette meno era non se ne in Senato ministeriali e se vesse do- dorrà,ma a terpellanza un' in- rispose: I 27 « Posso perfettamented' qualunque Ma il ministero costo. nel accordo nel indirizzi due gabinettoc'erano mesi nistri,che i ministri caldamente Galvagno furono indusse Cavour, e riuLci agli altri mi* vivo un della crisi, le conseguenze temendo quest'ultimo la cosa per mento mo- un diverbio scoppiato tra le che dimissioni, dar a gabinetto. il mandato riconfermò Emanuele Farini " seguiteda quelledell'intero Vittorio il Pi- Buoncompagni. rappacificarsi ; e a parve ap- morto troppo palese,perchè si potee;. era Ma possibile. ancora parve di Battazzì, contrariamente Emanuele, genti, diver- impedita essendo coli'aiuto Cavour ministeriale Vittorio crisi allora La la candidatura propugnavano nascondere. esortò il successore discordia La come indipendenza a politici troppo dopo, quando nelli,presidentedella Camera, per in accordo » più gigantescadue dargli la nostra sostenere perchè potessero conciliarsi. a perfettamented' è bisogna attenersi scrupolosamenteallo Statuto, che questo: è che accertare all' Azeglio che , a malincuore Di costituzione minacciava litica solo per e di che ormai Tutti al governo, sostituire. dal 46 ferita (1) che ogni dalle fatiche non della sua tanto opera pò* requie,egli si sentiva gli dava comprendevano, ma Mais « — longtemps Era encore sua l'occasione favorevole. Camera, sua (1)Venne della non di gamba. Poi non in cui i medici altri,che era ! scriveva nuovo più poteva Je all' amico ne puis foroes s'y refasent. il il nascondeva momenti, e' ritirarsi, appena Formato rassegnazionedi un non tourbillon? métier, mes intenzione non Dieu gran tirer du ce che il momento per pourrai-jeme la robusta',colla poco , 1' accettò. logora e bisognosadi tranquillità. la fibra alla al sovrano, accasciato riaprirsi, multiforme, Quand obbedienza si nere rimalo pas » fosse presentata presentimentoed insieme poter durar a lungo. « Ove fosse faìre Gabinetto,nel presentarlo suo pareva tesse po- Bendu. necessario che an- le fargliY amputazione si ricredettero. giorno, negli ultimi tempi, che rimase al potere,dovendo egliprender la facendosi in Parlamento, il Presidente della Camera interprete del parola di star seduto t atteso il suo di desiderio di tutti,gli proponeva stato lute. saresistendo deferenza nobilmente a " rispondeva: Io L'Azeglio questa della sua cortesia, ma se il desiderio,che ho, di moringrazio la Camera dovesse lo sosterrei volenrecarmi stnirle la mia riverenza tieri. qualche disu^^io, Tuttavia ove non potessi reggere, profitteròdella sua gentilezza.» Un 28 previsioni, Dio, diceva,fallissero, nostre saprà affidare il conforto si quanto giunto la dopo ogni con mezzo di lui. Fa « £givorablement. E allora Il scherzosamente bramato Cavour), vicina in lettera da sono che A più posto des hommes que lui. Per abdicare,e con nessuno (2)Cosi ne uscire jugé che an- très- che anzi pare, cerchi ed il Fischieiio previsioni su richiedeva alludendo precisi che fossi , volentieri ritirato costituire potrà » lo tengono la l' riputazione del- al che Castelli,«r connaissent ci sia non le 96 % absolument informato di tutte le riazioni, va- politico. che l'Azegliodimetta di consolidarsi. di me, V altro si ; le e in allora si rassegnazione, risponde « godrà più siderando, con- (cosiAzeglio chiamava sarebbe scriveva il barometro momento direzione desideri troppo profonde,e teme, intanto Torino in Azeglio maturo ohe accorgersi, lui; perchè, come segna amara a metà. sua la dei suoi estera politica deve radici messo Da un scopo été assumere ancor de l'Angleterre ne politiques che adopra contro esposte in questi termini liberale. tuttavia per » poco presenta dell' e crisi ministeriale Azeglio dovrà Azeglio ha a soppiantarlo. Azeglio,credo, si — Londra è non doveva La « gabinettofrancamento un Cavour 1' ardenza Cavour privata: io il sacrificato. volta si raggiungere la a dell' empio rivede dell'ultima vicende quella sua cui Cavour, généralement a modera le mire di "vorire Le le cose, il medesimo primo, impaziente di il frutto che una là potere s' avevano Napoleone, a singolareV atteggiamento di Piemontese, politica studia ajSrettare per deva ve- » queste circostanze. A da al dove Inghilterra, comparsa un' udieiiza ottiene Rattazzi, scriveva della ima non voluziona sospetto d' idee ri- nome, in sposino(2) Kattazzi, recatosi lo suo salire che distruggerele ostilità^ per quindi pure Parigi,dove il successore, di opportuno ministero,va dal uscita sua suo diplomazia.Per dalla godeva marrà ri- difficili adempiuto per V unico benevolenza, che della poca causa il momento noi A sna. » già designatocome , ancor dovere. il Piemonte, salvo l' opera momenti in avere al nostro poteva Cavour miglioriistromenti a di vuole che e al certo non Connubio, Cavour Se riesce "rò il a a nulla pensierodi questa zia, noti- raffermarsi, per indebo- 29 lirlo. Però » alternative di mese un la vittoria può affermare, che dubbie e oscure circa dopo rimane L'Azeglio è spacciato;non Non « grazia col migliorgarbo possibile. Cavour scriveva più credo che nocivo utile; ma Se bene D' Azeglio dal canto solo non un le non nel il del tiro per che r ultima ed nella scena in quale Camillo Be, in dando cher ami, s'est Per merita di esser lieto venne la non essere gio viag- Torelli: « Vorrei i fuochi di , gala; Ben- e dare sipario, potrei an- perche nell'Ottobre , le matrimonio sul — Cosi di succedergli. pennelli.E Bendu Quella che tutto le pousse potè finalmente, : cri « Eh ! oui d' homme un fosse Signor Azeglio più ministro,e varie voci leggeva verso ritorno qni , da sul modo sulla per Voce con dH mezzogiorno » arte cui Deserto videro erroneo appunto riprenderela dalla saa il , crisi ministeriale essa del il Presidente Stupinigi giudicarono al ricomposto.Fu nasceva sua 1* ultima Durante particolare. ieri mon , poitrineétait chargée;ouf! sa si civile, indicando dimissioni, sue quale piacere riprendessela con 62 ? all'amico poids dont riferito un aspetto,che ruminando e venisse possibile, e il legge suoi ai scrivere Consigliodi l' ilarità c^el di « nuele, nipoteEma- suo precipitatonegli abissi me solo capace giornaliportavano Ottobre: del du risolta. si sarebbe e , utile questo e fra le nubi per libre,et je dimostrare i 26 voilà débarassé Cavour di sensibile all' uso , me egli se se Vado « capace si calerebbe come gioia con sospirone un brighe Giuseppe a si vedesse sorte Cavour, ritornò biamo dob- non ancora renderlo diventato fondo che compiace. A E » * E le irrevocabilmente 1' Azeglio rassegnava al meglio o poliedroe sospiratascena e difKcoltà seguitoa lo spogliarmi.» a V ultima fermo cosi scriveva: finalmente di che in camerino E il elevarsi il Pansciotd dopo anzi » ne se dello Stato. carro cade conosce ma (Cavour) fosse il 63 per Martino rendergli(a Cavour) per di domare senso di Azeglio indispensabile, S. per pae"e. suo Londra, a potrebbe fare si come pel combatte, ambasciatore tengo Azeglio g^an sarà va, dargliil colpo a , rovesciarlo ne manovre glisfugge più. non credo di Ponza al conte ohe di e suo giudizio: soddis£skzione vita d' artista 30 già fa veduto nel negozio espostiin vendita sono Massimo poco costretto di tutti i quegli agi, che in paro. a ziare finan- sbilanciarlo. potevano fti ministro varsi pri- a fatto Ho « mettermi onde striglie » Vittorio Emanuele gli office una venuto pensione di finche « , e appassionatissimo era moglie,fino dalle sua dove Po condizioni in stipendio di lo meno porticidi quadri. » allora trovava cavalli,di cui pulita,scriveva casa si i sotto bellissimi Venendogli vendere a i suoi d'AzegUo floride. Bacciarini può uno 8 cognizionedelle a mila lire,ma obbligatoa esser strettezze sue egli non l'accetta,perchè del pranzo sé mi non par i' bene che lo debba E si mette Presidente che nome discreto Difatti fatto colà Kiesce vendere a far per che Allora di adunar Londra, dove a quattro o E » in e aiutante medesimo Nel di Torino con che in La cosa » Nei che è anno passò in dove Signore si che dettero succe- tranquilleoccupazioni nel solo Vittorio accompagno nominato « Cavour lo della direttore stipendiodi 50(X) uno si crede momenti nelle intenzioni del in Italia. Gli anni batteva però anche lo non a i B. di 55 nuele, Ema- teca Pinaco- ciò che firanchi, premunisce contro òongegno tenebroso,e di lui giunge sola che di campo. quell'anno poUticadi però abbandonar rassegnazione,all' idea interrotto riposopolitico, un e po' il portafoglio un facile sembra viaggio a Parigi e Londra, come al accoglienzacordialissima. trova con ritorna l'Azeglioli di lettere un inabile e cinque quadri. Comprende rinunzierò,scrive ornato. pitturae un vecchio d' gli garba. non fino al 69 Spera esteri. provvedersi cosi e poco, degli » sfiruttarvi Inghilterraper fosse diventato tesori,dei quali non di vedermi da un li faccio che io. non ministro come oc di quadri d'un quattrinibisognerebbe piantarvi studio, e Italia,cosa « va globo di recarsi in capitaleper quando lavoro. il commissioni Cerca ragione che la Consiglioin tutto s' era , ardore. con cari per quel viaggio di arricchirsi con V anche si affaccia Y idea Gli il del » dipinger a fa pagar quadri, che ex altri. ad sana ri- la crisi commerciale, pittori. » soddis", gli sembra dire che: « gli un quando parla la impossibileè quellaprecisamenteche più importantinon gli nega però ma. afferil suo 31 aiuto ed i è tra validi più sostenitori dsl^a spedizione stata contra di Crimea. ormai Ma di servizio. Preferisce economie. sue martello 0 finirsi mezzo fontana. una tanti a il i manovali voltafaccia sono della è finita » taria soli- sua disegno , adopera colle e cazzuola e piantar fagiuoli a , fedeli sempre bagnarli; fuori di teatro. suo e si diverte E metterli in terra, dice,e Basta presto secondo costrutta lui aiuta anche E per in che Cannerò, recita la fabbrica compimento a considera Boberto, la uscir spogliarmiper a condurre villetta di politica ; si alla scrive al fratello me, in camerino sono e Per « parte prende poca a nascono stessi se . di parola. son e » i turbinosi Ma in Scrive scena. di del 69 Cavour, a lo che ora i suoi di accettare ci rincora. prima principedi Galles, al colla che autorità sua poi lo impiega che « molto Azeglio,scriveva cosi un la ha da in IH quel punto 1' autorità che scemata il padre invocato il per all' ambasciatore citato Romani, l' Italia ; verso tramenio e tico, diploma- dell' Azeglio presso Piemontese volte volte politica. Londra a , questioneitaliana. Il della è, suo per nome l'imperatoreNapoleone, brani di libri di alcune ritiro dalla suo Lo Azeg^^'o. stesso a conte 1' autorità di lui per sostenere opinione.» sua dalla Bitomato Commissario Pochi acclamazioni. (1)Cavour in una a missione sua Begio a all' estero Bologna, giornidopo lettera diretta si dove , 1' Azeglio è è accolto ali* Azeglio scriveva in Rem a tra nato nomi- frenetiche da di stipv^U l' armistizio corrispondenza quando eri rìprenderlu nel 59. Lo scopo d sempre ricordi della nostra r avere manda dei liberali Napoleone Più grande prestigio. ha persuadermi, Walewski forta ricon- perchè impedisse effetto , ed dire,1' autore esercita di gueira. infatti è non di opportunamente conosce Stati in ma sconsiderato moto benevolo precedettela Cavour gli altri qualche 1' animo mutasse ci lo e della contento concorso »; scuter di- di caso il bene servigi.Cavour, certamente varremo ne il propria per il tuo trare rien- può nunziata (1) coli'incarico palesedi portare il collare dell'An- Roma a Ce più è non quella preziosaofferta gli risponde: « e che persuadono, di prestar 1' opera ma politica, lo prega patriae eventi 1* altro: nel 49 7 È Villa* « Ti strano , lo stesso, i mezzi divera* ? 32 franca ed , si egli al pari di , Cavour rimane ne , sdegnato ma non le forze , scoraggia. In quellagli giunge V Ciò piemontesi. le lo pone in balia Homagne in di di ritirarsicon ordine doloroso un che teme se imbarazzo tutte perchè lasciando ; gravi disordini. nascano , Convinto l' di ritirare le truppe, disobbedisoe aldell'impossibilità ordine governativo e di questo la responsabilità assumendosi , atto solo per parte , sottopostoad gliordini che e le dimissioni Conosciute si e , Consigliodi un fatto benissimo , Torino presenta al Il Re guerra. non Cavour servire volendo al dopo poco governatore stati erano V ritorna dei È Sicilia. la navigasse allora a 1' amministrazione Battazzi. la Ritornato lui galla anche nibilità, dispo- ed è viato in- in noto quali ambiguità zioni simula- e indotto Cavour , proibirel'impresa e a si preparava , ministero politicadel trattati cioè del 60 , dall' opportunità favorirla. Lo ha , assiste alla Dalle veniva ne di gli impedivano si conveniva Seccato al continua spedirea propositod' a istruzioni decisa condotta sequestro un della Nazione e segreti indefinite, leale, come e risolse di chiedere da lui un eseguito di dispaccioa un , è Insomma Panni ministro , di finirla dite si , in di Cavour cui 1' assenza ora 12 Crispirichiesti da armata , manda Genova Farini E quel momento o rendeva , più circospettorisponde ancora « vogliamo Non , si,né che , , « ». Quarto gli atti pubblici spiacevoleposizione sua fiicilidel Comitato ». di mi , bendati. che 1' Azeglioriceveva degli interni,cosi concepito: no tra Torino carattere. suo della Difatti , mila sulla marina cogli occhi seguireuna di schiarimento. ultimo per dei mille contraddizioni , giornaleumoristico un figurandoCavour partenza del governo che bene espresso il Fischietto pare no a , dati. opportunamente Azeglio chiede primavera di queir anno l' impresa di dall' osservanza ha che Milano. a nella Intanto esser , di Cavour potere d' glirisponde , non chiedendo Re E no, (1) Ho dal 1' Azeglio di rimando non tolto so vivere,e queste marchese notizie Ricci. « ne me da una Con gente vado. » conferenza che (1)E tenuta dire non né si , vuol dire ne né si dimétte davvero. al Filoloijicodi renze Fi- 34 Il presente lo disgustava,ed eglisi poeticadelle memorie 1' opera, compose Miei della fin dal vita. sua scriveva: il accompagnerà in metter verrà Storia nella nome suo / : il opera Cronista,nei qualicon d.ella Nei vita sua suoi eglie' infuse fervore della della il frutto un' delle insomma fece un' opera considerare. Le discussioni in la potentemente Non spontaneità. aurea questo sue tutta che l'autore medesimo qualitàletterarie, sue sua 1' amarezza , , artistica, colorita,nutrita,vivificata da non vittorie mente, ci mise sua Bomana. 1' esperienza della fede sua illibata, fresca,gioviale ; e disciitiamo sulle doto qualcheaned- racconta sue a pubblicatinel , tutta fortunosa,la gioia delle tere quelle let- cominciava poi 68 tune delle for- che artistica nella campagna Ricardi dubbi idea bozzetti lepidezzainarrivabile disinganni,il anima sua Nel » quei vita e meditazioni,i in nomade Miei svariata posto. ricordarmi cerchi qualche pagina, ho disegno suo le lettere certe , giorno, ove il loro trovare di mandarle mogUe memorie le raccogliere di l'idea nata la un scriverne e potranno gli era 52 Pregando Se « passate di conoezioni,ed egli nuove giovanili, gliispirò che passato. L'onda Ricordi. Già dei volse al d' sono caso prega impaccio alla verità. la morte Certo, se gli avesse non potuto rimaneggiarlo,ripulirlo o, Ma io temo, elaborato più e eglidiceva, passarloal come il lambicco e avrebbero scritto, quellamirabile suo reso cato. bu- più trasparenza di intorbidata. lìmpida prosa sua della concezione mentale la lima se il puro stile si sarebbe Nella che il lavoro,avrebbe troncato delle riflesso nitidamente e idee,di cui quasi si il processo il intravede germoglio e lo sviluppo.La sua penna traccia lo scheletro del pensiero indirizzo. cui curarsi del suo senza vagabondo, segue obbediente, scrive Egli stesso s' era proposto un tale metodo : "" penso dei soggetti» ; e di lasciarmi portare,a seconda nella prefazione, nel quale ha lavoro è un altrove dice, che il suo portafògli, tate getche gli sono le idee,a misura E difatti in più di un venute. , luogo esso ha (1} Vedasi Verona vidi due e l'apparenza per e?, disadorna questo passo: Padova si andò cannoni tedeschi a in Venezia. batteria « A di Da (1). per Brescelio, Mantova, vidi Pindemonte. A Venezia Modena Verona ...» diario un 86 • • questa semplicitànon Oertamente voler egli per ÌSa e bisogna ben discorre alto disse Ben dalle scrì2doni, comiche scene il salto è che logici, Racconta i due di chi è umili de- la dello / Mm specialmentediretta vente so- losofiche fi- vita provarcianche a assai a efficace, per che sincerità, Pochi suoi è virtù è , il un questo osservazioni acute dell' progresso che si gode storia sulla d' nità. uma- da Bocca di Boma lirica ? una intenti con morali , il trovare si compiaceva e c'è nei floscio, si autorità sermoni che morale morire s' arroga non , dicatore pre- tore predica- un e volle il Ricardi nobile ; veramente la grande ispirati. dell' elemento consiste rale mo- in sterili rimpiattatalvolta qualche ampolloso lui la morale culto di Miei ma tito conver- di essersi dedicato professioni prima sistema suo Massimo cav. 1' Azeglio la necessità daclamazioni,dietro a cui di partito. Per programma , da e ancor , anche la poca come socielà. Ma nella sul egli pedagogiche. La ad composta che le volte fluisce dai videro idee sue reverie questa (2).Difatti , cosi giovani. ai mondano le 1'altezza e quasi tutte in cui giuochi stupendo panorama, predicatore. Egli un nodi leggendo quel capitolo ventesimo, meravigliaronodi si Alcuni : s' alza considerazioni a , fede sua è un' opera Ricordi di I lo conduce commosso il movimento tutto sua più discorso incredibile esporre Papa gli ispiraquella toccante uomo il concetto dalle che « carrozzetta, di una Napoleone s' è non la descrizione nella : compagno per cui ricava da sociologia, E un a argomento critica dell' opera in quel modo, argomenti disparaticon d' esempio per fatterello trae ha volgare. agevole. fatto dono ha bambino che in suo sempre più bizzarre,il scioltezza rapiditàe l'Azegliounisce E di nel le più gravi.» politiche e dove non figliaAlessandrina sua una con di famigliarmente,se e espressioneforbita. r e chi ci apre l'animo perdonare a noi con nel sciatto troppo naturale,cade esser efficace.Talvolta è sempre penetra privatodell' anima e le viscere poggia sul l' delcrificio. sa- scriveva a sua figlia,quando era Presidente del Consìglio: betta colla principessa Elisadi Genova del Duca il matrimonio Presto avremo « Grossi ed ho fatto il notaio » di Sassonia. Ieri ho rubato il mestiere a mestiere Anche avrò questo rogando Tatto del contratto matrimoniale. che di fare il rabbino. » che ormai mi manca, fatto in vita mia. Credo non (2) Cosi — 36 . » Egli convien dichiara cercarle hanno da Era alunno. cioè nel 41, quando che de' uno il morale. studiato assalti dell' di di poco essere da vita, scrive Tutti aver i suoi di meriti d' Non scrive un' oncia più si da colonnello,che egli si della guerra, che al cupo, meritati Le salute che ho poi forte prima. dopo , mi non : vedere se regio a sincera mondani e dà destia. mo- della suole dorato « il trionfo dell' EHore conferivano Non Fie- Bologna con venne si militare diritto al nessun giunga promosso il lettera una se polosamente scru- degno. Quando era ne la carriera « gato casti- " grado nuovo potesse tranquillo. e sione occa- » una scintillanti più egli stesso di son in cui questo fantasma è conveniente servizi. ufficio, suo al breve grado ministro rotta, inter- ed che oc- dopo lunghi non » dimissioni che , mi ingranditida erano ogni ci crudele. gli contro azioni cattivo,e di bene aver in avere mie nelle fu spesso sorrìsi diceva quale non si dimettesse vedendo dal corsa, si dimise riuscir non e d' maggior generale.Compiuto era, in cui vanità),d' che che commissario nel 59 dimetteva dirò tere combat- a fatto la sentinella della esaminava, per inviato Ti ogni giorno so gli onori, e quando glieli mai fu lui acclamato è 1' aver Ricordi rimescolò,rimase si pesare, ambi in « bruttissimi Mìei leggiero,o dei uno inebbrìare,egli non ramosca, studio sempre sentirmi tormento sempre gloria,proprioin quell'età stimai bene. Lo scrittore , maniera, una Favorito mi nei sorprendereciò nobile,o in me » ma debolezze, ebbero quellodi è dell' anima orgoglio(o meglio tentato non nulla. a fratello -Roberto: al dolorosi moti stesso ; di me zione na- , sapessiche con serve molte e ogni » mia Nella « Se giorno domarli! a sempre d'.anni maturo non ebbe d' gli individui aspirazioneal un' cosi scriveva pensieripiù peggiorareil tutto già vita se il resto errori ed queste zampilla spesso fedele libertà, l'indipendenza che la ginnasticamorale correggersii difetti, un e « però proprio,tutto egli commise la essenziali della dimenticare morale anch' Certo di condizioni come valore un anche senza bisogna non ma ; che reticenze, da poi erano nella sua di Torino comunale consigliere anche le sedute da senatore. dell' alta Camera abitudine. Il Per e poco ragionidi ci mancò del vice-presidente erano poco Senato frequentatedi- . 87 lettera una resse motivi per : che « passata Azeglio ufficio suo allora era canze va- si sentiva logoratala salute mandava quindi lo seppe, si tanto vita una inetto ad dimissioni. le Federico Senato del ed spose ri- e , robustezza,la vecchiaia Presidente appena chieder a sul serio 1' ammonimento prese poca e o prestar l'opera loro parlamentare a in laboriose vicende amicissimo,che a L' avendoglila adempiere il fortuna senatori,invitandoli o speciali, assiduità. più con tutti i a Per » Sclopis,suo adoperò,che lo indusse ritirarle. D' Massimo ad paragonato Azeglio cui la storia d' Italia Rimarrebbe della mente s\ia è forse in sia stata , che io credo avrebbe non rimane Sarebbe più più sua poter conosciute questo facoltà nale cardi- caso alcun la metta non perchè pulso, im- trova non fiorire. ed difficile indagare quante , esercitate le vera e il Manzoni ritiene,che primissimo ordine; scoprirein a il , Che loro abitudini sincere. storico di zacchi hanno illustre critico Un uno per il campo ci dà non embrionale interessante, per quanto e nostra , gli uomini feconde La strano. allo stato s' arresta professione orma. abbondanza. finché silenziosa, oscuramente favorevoli le condizioni sembrar di abbia coltivato più con labile più più eloquente.Talora è la in luce ; talora volte deve non sempre e mietere potuto avvenire lasciato egli non , di , moltepliciinclinazioni le tra più vigorosa.Pittore ha attività ogni esempi luminosi. , , possa la dove quest'arte Orbene dove offinre può meravigliosa fu aperti ad sapersi quale a versatilità sua quegli uomini di uno la per più forte. E che e mi forse pare poteva era questa sia stato che riuscire la zione voca- il Pan- , un' eccellente fibra per ministro della Flaubert guerra. buon nome esporre certo non commedia. nella gli elementi,che Prima che io credo, all'Azeglio Venendo di tutto miravano Tale la è la potuto farsi avrebbe mia opinione, e un voglio sostengono. egli fa gli strali un temperamento satirici del G-iusti comico. che , cantava lui A : 38 . bestia a . i mali della vita di barbarie sentono Azeglio medesimo L' che nella natura uno contrarietà che sua Le riconosce volte , Chisciotte e' è. addolciva gli capitavano,eglile facile compiacenza con un con rassegnazione.L' arguzia lo , fiorivano naturalmente sul labbro suo si rivelavano e quasi istinto nei suoi atti. per Di questa le ha umore felice indole sua intime più un più di Don spruzzo sorriso,che rispecchiavauna scherzo incarognita più spontanee discorrendo critico^ coi e che in i di Goldoni, sa poi,vecchio,descrisse nelle e , in ebbe Memorie sue ragione a luce trarre costanze cir- il nostro che esse commediografo Veneziano il saggi nelle limpide manifestazioni e dell' arte ladri,che vita. E piccoledella e ricercarne è bene contro dall'in- vinezza, gio- sua tanta con ingenua giocondità. vita Nella dell' AzegUo Osserviamone Nel 46 si trovava Appena mia in la scossa, lettera per terra in faccia ch'era la è morto. Ma a me reale e, Emanuele altro, lo Presidente del ma anche che solo per per vivo. del un sono gli ultimi la fa d' dopo è ha sta un la mento mo- neUa uno buttata in gridando che conto forse per dava va lazzo Pa- a da Vittorio udienza qualche a seccarsi di non dugio quell'in- tra gustosissimoparallelo un lui che Ferrari,la prima ballerina, di teatro leggerliper pubblicatinei anni introdotto essere pubblicodel da ferita, altri maU. figlia. sua mattina Consigliouna Amalia mette che paura, Egli poco. il gli Azeglio » Il re, che Torino ma tanta a seguito.C e L' Literrompo « E » il terremoto e avuto Consiglioe a passata solito,chiede li sfiora. Essi È noto, è poesia,dove una bruttini è vero; non pranzo le firme. allora deliziava che a al attendere scrive Ora pare come per " « Presidente Quand'era scrivendo stava e scomporsi scrive: senza lui ha tavola,e Lucca a la Toscana. scosserella di terremoto. una riprendecosi: casa funestò terremoto quel tempo sente mici. gli atteggiamenti co- qualcuno. potente un rari sono non suoi Begio. I una non sono leggera tira, sa- Scritti Postumi. l'Azeglioli passò cui versi molto rente soffe- guari mai completamente, 39 Nel Teva: col mio « che Carlo con prende la gotta,ma 67 lo Y Oltre la della sua un soffia un Grazie questo. « quellamedesima dà Che « il mente sua Delle cose praticasi Ho dispera per » Non pare « Son cieco la natura della un' altro. dice: » considera « ? concetti Ora è bisticci, appunto in questi che disparati, il comico trova una sorgentipiù copiose. sue comicità sua FanfuUa al espone si non Goldoni,che il lato ridicolo...» rapporto di due La tra ho E piccoloincommodo un vita sua ne " , la descrive : come ecco polmonare meglio. temperamento comico ci si delinea ancor vente serie,scrive nei Miei Ricordi^mi vien fatto assai so- di vedere cioè nel delle questo è oltre la se Ed po' malamente. di rassegnazione occhio,ma un morte. Dio, prosegue, a dico altresì » un' affezione cronica anche che Al poi causa polmone,che V America. scoprire per gotta aveva conforta, perchè,acrì- gotta,e anche Colombo,che pare parti la anni si consolazioni per tutta di trovar aveva i 60 dopo essa sistema egU palesaanche nei suoi scritti.Il colloquio il primo Lapi^dove fender prenderle armi per disvolgimentod' un motivo comico pia- Benedetto Fra' e si nel Niccolò De' Superiorela risoluzione di suo contiene Firenze lo , cevolissimo. E ricca di senso De' Nobili comico è squisito di S. alla Buca la scena fra Troilo Girolamo, dove il finto e nedetto Begnone, Pia- frusta colla nelle pratiche religiose, inesperienza £ cosi pure, le spalle nude del bigottoDottor in leggi. disciplina di grottesco nel Fieramoaca quella quantunque ci sia un pizzico del banchetto,sorvegliati da Diego Garda, dei preparativi che, si per affi:«ttarli stizzito dalla lungagginedeglisguatteri, prende sulle spalle gliasini carichi di legna,e li rimette in terra colle simulando , , , gambe all'aria. pagine dei Mìei Ricordi^dalla frase in un vivace,snella,spezzata,come linguaggioscenico;e in cui in quel E il comico ha una delle sue più fresche espressioni. dove è ritratta la principessaIVois étoiles quadro smagliante, colle figlie, i suoi,i figli, gliamici di casa, gliamanti delle figlie, Non parlopoi di molte « i piqueur d' assiettes » commedia non e' è d'una e saporito, quasi il nocciòlo, di costumi? Senonchè le mìe congetture potrebberosembrare argomenti 40 magri, troppo autorevole dell' pel feu'e tutx) in mondo E italiano non un e anche zione voca- sua anni vent' ! questo l' ) ebbe all' attore presentare Azeglio, in cattivo avrei forse che Ricordi^ po- genere. » ingenuità e (un capocomico fece Questi, naturalmente, mi € gettò occhiata un' che commedie; pretesto è e mi d'impresario scrittore al lattarino Povero rifiuto di voltò le venir di spalle, lasciarmi per commedie. Vestri, di finisci al adducen- in libertà. » che si deve la nanza lonta- sua teatro. Nei a che non dal Miei Ricordi, essendovi non a pensare 1' direbbe: diventai non Italia Miei commedia. una scriver di so Certo in scrive prima cosi questa appoggio , in tradotta intravide affatto non lui) di d' come e, nei appena dice manoscritto il sordo, domi (aveva arcadico, Vestri di cosa giorno candore 1' avessero non che medesimo, scrive mente, qualche Un il Azeglio se teatro. Ho « convincere, poter per scrivere di cumulo egli l'attribuisce né lingua, commedie. circostanze, » la all'ottima attori, nò né Tale cui « ragione indagine pubblico, bisogna sarebbe che ragione, è inutile annodarla troppo lunga difficile. Che credere, Italiana. se che V Azeglio forse avremmo fosse in vissuto avuto in tempi lui, un più favorevoli, principe della si può scena