IL RESTO DEL CARLINO - LA NAZIONE - IL GIORNO
39
MARTEDÌ 26 GENNAIO 2010
FEDERICO BADALÀ
di ENRICO FOVANNA
— MILANO —
EBUTTA in Italia all’ospedale
San Giuseppe di Milano la lente
hi-tech su misura, per sostituire il
cristallino opacizzato dalla cataratta e
garantire una vista perfetta senza bisogno
di occhiali. Dopo l’impianto, infatti,
utilizzando un semplice raggio di luce, la
lente può essere rimodellata in base alle
esigenze del paziente, senza ulteriori
interventi. La protesi è stata impiantata
dai medici Fulvio Bergamini, direttore
dell’Unità operativa di oculistica del San
Giuseppe (Gruppo MultiMedica), e
Federico Badalà.
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Dottor Badalà, è davvero così?
Spieghiamo ai profani la cataratta.
«La cataratta è l’opacamento di una lente
che si trova all’interno dell’occhio. Come
se in una macchina fotografica, l’obiettivo
si oscurasse con gli anni. L’intervento
consiste nel sostituire l’obiettivo con un
sistema di lenti nuovo. Qui il vantaggio sta
nel poter migliorare queste lenti dopo
averle impiantate e aver visto le immagini
che forniscono. Il tutto usando un raggio
di luce che ne modifichi la struttura».
«Sì, per quanto accurati possano essere i
nostri calcoli, ci sono delle situazioni in
cui dopo la chirurgia permangono dei
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FAMIGLIA
SPA
Facciamo i conti
con i fondi pensione
Lo Sportello
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difetti di vista, legati per esempio alla
presenza di astigmatismo o
all’imprevedibilità del processo di
cicatrizzazione. Dopo l’intervento
tradizionale, in oltre 50 per cento dei casi
l’utilizzo di un occhiale migliora la qualità
della vista da lontano. Con la nostra
tecnica, si riesce a rendere perfetto il
cristallino nell’occhio, utilizzando un
fascio di luce, indolore, di uno, due minuti
e si elimina così la necessità degli occhiali
senza ricorrere ad ulteriori interventi
invasivi come la chirurgia Laser».
Quali vantaggi rispetto alla chirurgia
Laser?
«Sì. Ho appreso questa tecnica nel 2005, in
California, dove ho conosciuto il professor
Robert Grubbs, premio Nobel per la
chimica e inventore della tecnologia,
che ci permette di realizzare una protesi
modellabile da un raggio di luce,
nell’occhio del paziente. Sulle protesi
precedenti, una volta impiantate, non si
poteva far nulla».
Negli interventi standard ci sono
imprevisti?
Tumori al colon:
la risposta è nei geni
In arrivo una novità che
potrebbe rivoluzionare la
terapia contro i tumori del colon, la
seconda neoplasia per incidenza.
Secondo i promotori del progetto
‘Kras-Aktive’, i malati si dovrebbero
sottoporre a un test genetico che
appurerebbe preventivamente la
capacità del malato di sopportare le
future terapie.
«Per la correzione dei difetti di vista dopo
chirurgia della cataratta, la nostra
metodica ha il vantaggio di essere meno
invasiva del Laser. Inoltre con la nostra
tecnica andiamo a modificare non un
tessuto biologico ( la cornea nel caso del
Laser) ma una struttura inerte, la lente,
dove l’incognita della cicatrizzazione viene
meno».
CHI È
IL DOTTOR Federico Badalà, 34 anni,
specialista in Oftalmologia, dal 2004 al
2005 ha lavorato all’Università della
California di Los Angeles, poi a Filadelfia
fino al 2007. Referente scientifico
dell’American journal of ophthalmology,
con il suo maestro di Filadelfia è stato il
primo a impiantare la cornea artificiale.
Riconosciuto come una delle personalità
più importanti della Oftalmologia del
2009 dalla organizzazione Who’s Who, è
autore di trenta pubblicazioni
internazionali di settore. Lavora al San
Giuseppe di Milano, a Roma e a Catania.
MODA
e TENDENZE
I grandi
protagonisti
del made in Italy
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VIAGGI
e WEEKEND
Mete romantiche
per festeggiare
San Valentino
SPECIALISTI
In alto, il dottor Federico Badalà
e, sotto, con il primario Fulvio Bergamini,
direttore dell’Unità operativa di oculistica
dell’ospedale San Giuseppe di Milano
Il segreto consiste dunque nella
qualità del materiale della lente?
«Esatto. E’ stata realizzata grazie agli studi
del premio Nobel per la chimica del 2005.
E’ composta da polimeri di silicone
fotosensibili. Una volta illuminati si
spostano all’interno della lente e questa
cambia forma e potere».
Ma se la persona si espone al sole con
gli occhi aperti dopo l’operazione,
non rischia un mutamento del
cristallino artificiale?
«Per scongiurare questo pericolo, i
pazienti portano, per circa due settimane
dopo l’intervento, degli speciali occhiali
che li proteggono dai raggi ultravioletti.
Poi una volta verificato come l’occhio ha
reagito all’intervento, modifichiamo e
personalizziamo il cristallino fino alla
piena soddisfazione del paziente. Quindi
rendiamo permanenti queste modifiche
con un ulteriore fascio di luce sulla lente.
Da qui, il paziente non ha più bisogno di
occhiali protettivi, perché la lente rimarrà
tale e quale per sempre».
I costi per i pazienti?
«In questa fase iniziale stiamo eseguendo
gli interventi in regime di Servizio
sanitario nazionale, ma purtroppo questo
non credo sarà possibile nel lungo periodo,
perché la lente e i suoi aggiustamenti
hanno dei costi. Nella prima fase
l’ospedale ha deciso così, per dare spazio
all’innovazione e rendere questa
tecnologia accessibile a tutti».
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MOTORI
e NAUTICA
BMW
serie 5
Kia Venga
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Sale, dosi triplicate
per gli italiani
Gli italiani mangiano
troppo salato, consumando
in media 10-15 grammi di sale al
giorno, il triplo di quanto consigliato
dall’Oms. E’ l’allarme lanciato dal
ministero della Salute che ricorda i
rischi d’ipertensione arteriosa e
patologie dell’apparato cardio e
cerebrovascolare nell’opuscolo Poco
sale per...guadagnare salute.
L’idea
Prevista il 30 e 31 gennaio in
tutta Italia la manifestazione
no-profit ‘YogaPorteAperte’.
Ogni centro o insegnante aderente
proporrà un programma di incontri
aperti, lezioni gratuite, conferenze,
dibattiti, proiezioni e altre iniziative.
Info: [email protected]; tel:
02.8361288.
Sapevate che...
Bambini a rischio sovrappeso.
Quelli che sono alimentati,
entro i 4 mesi, con latte
artificiale o in polvere, assumono il
24% in più delle calorie necessarie. Le
ragioni? Eccessive le quantità di
prodotto indicate e misurino più
grande rispetto a quanto dichiarato.
La citazione
«Le persone che giocano
d’azzardo sperando di risolvere
i loro problemi economici rischiano
la salute mentale, sviluppando
dipendenza e mettendo in atto
comportamenti ossessivo compulsivi».
IL CAFFÈ
della DOMENICA
Dischi, libri
e cinema:
le classifiche
Paola Vinciguerra
Psicologa, psicoterapeuta,
presidente Eurodap
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U
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IN
CUCINA
Tante idee
per i risotti
dell’inverno
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