SCHEDA PROGETTO PER L’IMPIEGO DI VOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE IN ITALIA ENTE 1) Ente proponente il progetto: ASSOCIAZIONE MANI TESE ONG ONLUS NZ00104 2) Codice di accreditamento: Albo Regionale della Regione Lombardia 3ª 3) Albo e classe di iscrizione: CARATTERISTICHE PROGETTO 4) Titolo del progetto: I GIOVANI CITTADINI DEL MONDO: L’IMPEGNO COMUNE PER LA SOVRANITA’ ALIMENTARE E LA GIUSTIZIA AMBIENTALE 5) Settore ed area di intervento del progetto con relativa codifica (vedi allegato 3): E03 – Educazione e promozione culturale - Animazione culturale verso i giovani 6) Descrizione dell’area di intervento e del contesto territoriale entro il quale si realizza il progetto con riferimento a situazioni definite, rappresentate mediante indicatori misurabili; identificazione dei destinatari e dei beneficiari del progetto: PREMESSA Il numero di persone nel mondo che non vedono assicurato il diritto al cibo si avvicina al miliardo. Questo dato, incrociato con alcuni altri dati significativi (il degrado ambientale, la desertificazione e la competizione sugli usi dei suoli, la crisi energetica mondiale, l’accaparramento delle risorse, il peggioramento delle condizioni di lavoro degli agricoltori e dei lavoratori salariati nel mondo, in particolare dei migranti) ci descrive un quadro di profondo squilibrio, i cui effetti perversi oggi non sono più confinati in una ben definita parte del mondo, come per decenni si è finto di credere. La consapevolezza del legame indissolubile tra le cause dell’estrema povertà, condizione di vita per i due terzi dell’umanità, e l’insostenibilità del nostro stile di vita, sia sotto un profilo ambientale che dal punto di vista della giustizia mondiale, è una condizione imprescindibile per la concreta possibilità di “invertire la rotta” e generare percorsi di ri-equilibrio, di giustizia sociale ed economica e di sostenibilità ambientale. L'assegnazione a Milano e all'Italia dell' Expo 2015 “Nutrire il Pianeta. Energia per la vita” offre una opportunità importante per condividere con i popoli del mondo intero esperienze, progetti e strategie per nutrire il pianeta e per garantire energia per la vita alle future generazioni, e per sperimentare concretamente l’efficacia dei comportamenti e delle scelte dei cittadini nella direzione di un cambiamento degli stili di vita e di consumo. AREA DI INTERVENTO L’Expo che si terrà a Milano nel 2015 rappresenterà un’occasione importante per accentrare l’attenzione mondiale verso obiettivi di sostenibilità e compatibilità ambientale e di apertura all’impegno per la lotta contro la povertà, la fame e l’esclusione sociale. Soprattutto sarà l’occasione per far emergere e diffondere con forza e coerenza, le condizioni culturali, sociali, tecnologiche e ambientali necessarie per essere cittadini di un mondo più sostenibile ed equo per tutti. L’incapacità di garantire la sicurezza alimentare e una vita almeno decorosa a oltre un miliardo di persone riguarda tutti noi, cittadini e governi di un mondo ancora troppo ingiusto e squilibrato a favore di una minoranza arroccata nei propri privilegi ma non immune ai guasti provocati da scelte economiche e finanziarie sconsiderate e ai gravi danni ambientali che ne sono conseguenza. In un mondo che avrebbe la possibilità di nutrire tutti i suoi abitanti, la popolazione urbana ha superato – per la prima volta – quella rurale, perché il modello di agricoltura industriale impedisce il libero accesso alla terra, all’acqua e alle sementi tradizionali, esaurisce per sempre risorse non rinnovabili, provoca drastiche perdite di biodiversità e di fertilità dei suoli e toglie alla terra ogni possibilità di sfamare e dissetare chi la abita. La crisi alimentare mondiale, aggravatasi in questi ultimi anni, pone problemi di governo, di distribuzione delle risorse e di autodeterminazione delle popolazioni. Il cibo, lungi dall'essere un diritto garantito universalmente, è considerato solo una merce da cui trarre più profitto possibile. Allo stesso tempo aumenta il fabbisogno energetico a fronte di risorse limitate, mentre il crescente ricorso a combustibili fossili è all'origine dei cambiamenti climatici e di tensioni internazionali che spesso sfociano in gravi conflitti armati. Il pianeta sta attraversando una crisi ambientale che è sempre più aggressiva, sia per quanto riguarda l’entità del degrado ambientale in sé, sia per la severità degli effetti 2 che tale degrado produce sulle specie viventi in generale e sull’uomo in particolare: si pensi al crescente numero di profughi causati da disastri ambientali, alla rapida espansione delle zone desertificate, alle morti per inondazioni o viceversa alle siccità feroci che ora colpiscono anche territori storicamente non soggetti (come la siccità in Inghilterra dell'inverno 2011-2012). La storia di Mani Tese intreccia dal 1964 l’attenzione alla sobrietà con la lotta agli squilibri tra Nord e Sud del mondo. Sebbene le definizioni e le categorie utilizzate siano variate nel corso della ormai cinquantennale storia della nostra Associazione, la sostanza non è cambiata: come allora oggi significa coniugare la responsabilità delle nostre azioni e gli stili di vita di cittadini del Nord del mondo con le vite dei cittadini del Sud, i nostri consumi esagerati e i nostri sprechi con la fame che viene patita altrove, il nostro ipersfruttamento delle risorse naturali con la perdita dei mezzi di sussistenza di altre comunità. Questo lo scenario dell’odierna globalizzazione, una globalizzazione che si vorrebbe invece virtuosa, in grado cioè di valorizzare, anziché appiattire, le differenti identità, le caratteristiche locali e degli ecosistemi, fonte di arricchimenti e di socio-diversità, culturali, economiche, politiche, che rappresentano la vera ricchezza del pianeta. La globalizzazione delle opportunità e della partecipazione, contro la globalizzazione dello sfruttamento e dell’esclusione. In previsione dell’Expo 2015, le associazioni e le organizzazioni della società civile hanno chiesto che questi temi siano considerati parte integrante di questa manifestazione mondiale e hanno proposto la realizzazione di un’Assemblea dei Popoli, l’Expo dei Popoli, per valutare i risultati degli Obiettivi del Millennio stabiliti dalle Nazioni Unite, definire le successive strategie e discutere le politiche di sviluppo e di lotta alla povertà, facendo giungere a tutti i governi riuniti all’Onu le proposte dei popoli del mondo per realizzare il diritto al cibo come diritto umano fondamentale, non negoziabile. In questo contesto si inserisce il presente progetto che intende incidere: - sulla consapevolezza dei cittadini, ed in particolare dei giovani, riguardo la propria non estraneità né al sistema che genera questi squilibri, né alla comunità mondiale a cui è affidata la loro risoluzione; - sulla convinzione che soltanto mettendo in discussione il proprio stile di vita e di consumo, di risorse e di ambiente, sarà possibile produrre un reale e concreto cambiamento nel senso dell’equità e della sostenibilità; - sulla partecipazione concreta dei cittadini di Milano, e in particolare dei giovani, alla costruzione di un nuovo modello di sviluppo fondato sulla cittadinanza attiva e responsabile e sulla cooperazione tra i popoli. Il presente progetto intende pertanto muoversi nella direzione di creare un terreno comune di conoscenza, consapevolezza e attivazione dei cittadini, e in 3 particolare dei giovani, della città di Milano e della Provincia, che prepari questo territorio ad accogliere la realizzazione dell’Expo dei Popoli come una opportunità concreta di riflessione e di sperimentazione di nuovi modelli economici e sociali di vita e di relazione fra i popoli. IL CONTESTO TERRITORIALE Il progetto interesserà l’ambito territoriale di Milano (sede del coordinamento nazionale di Mani Tese e di uno dei Gruppi di volontariato dell’Associazione e principale sede di attuazione delle azioni) e Provincia. L’ambito d’intervento progettuale è quello dell’animazione culturale verso i cittadini e i giovani di Milano e della Provincia, in previsione dell’Expo che si terrà a Milano nel 2015. L'appuntamento del 2015 dovrebbe vedere Milano e l’Italia assumere consapevolmente un “ruolo guida” nel cambiamento degli stili di vita e di produzione, di consumo e di mobilità con l’obiettivo di promuovere il progresso civile e di ridurre squilibri, conflitti e povertà. La giustificazione del presente progetto si lega alla necessità di promuovere la conoscenza delle dinamiche che oggi sottostanno alla crisi alimentare mondiale nonché al diffuso degrado ambientale in un’ottica di animazione territoriale che metta allo stesso tempo nelle mani dei cittadini milanesi la consapevolezza delle scelte concrete che è possibile operare per innescare un circuito virtuoso che coinvolga l’intera città e la renda partecipante attiva del processo che condurrà alla realizzazione dell’Expo 2015. Da quasi 50 anni Mani Tese, attraverso la sua Sede nazionale sita a Milano e le sue 30 sedi locali in tutta Italia (di cui quattro nella Regione Lombardia) opera per un diverso modello di sviluppo globale fondato sulla sostenibilità sociale ed ambientale dei comportamenti individuali e collettivi. Quest’azione sostiene la mission istituzionale di Mani Tese orientata a promuovere la cooperazione internazionale fra i popoli come un processo di partecipazione e di condivisione delle scelte che vanno verso il miglioramento delle condizioni di vita dei popoli oggi oppressi dalla fame e dalla povertà. Non solo la tecnica, dunque, a fondamento dell’impegno di cooperazione internazionale di Mani Tese, ma anche l’assunzione di una responsabilità civile che in ultima analisi interpella le scelte e i comportamenti di individui, famiglie, comunità anche nel Nord del mondo. Non solo il diritto al cibo e la sovranità alimentare, infine, obiettivi fondamentali a cui orientare i nostri interventi di cooperazione, ma anche giustizia ambientale, intesa come la ridefinizione delle forme di sovranità sui beni comuni e delle relative modalità di accesso, gestione e controllo, al fine di promuovere un diverso modello di sviluppo fondato sui valori di uguaglianza e sobrietà. Mani Tese parte dalla convinzione di fondo che l'educazione alla cittadinanza mondiale, intesa come processo attivo di apprendimento rivolto non solo agli studenti ma a tutta la cittadinanza, abbia tra i suoi compiti formativi quello di 4 educare alla liberazione dalla schiavitù del ben – avere, come punto di partenza per sentirsi cittadini del mondo. Una visione “dal basso” della giustizia e della sostenibilità, che fortemente collega il cambiamento delle politiche, delle economie e delle culture al cambiamento degli stili di vita individuali e alla ricerca di buone pratiche da rendere sempre più collettive. Nel corso del 2012 Mani Tese ha promosso in Italia e in particolare a Milano, la Marcia Mondiale per la Sovranità Alimentare per richiedere un impegno a livello italiano ed europeo finalizzato a garantire a tutti i popoli la possibilità di decidere in autonomia quanto cibo produrre, quando, come e per chi, senza dover sottostare ai condizionamenti delle multinazionali dell’agroindustria e della grande distribuzione. La Marcia ha visto la realizzazione di oltre 40 eventi in tutta Italia e la mobilitazione di 10.000 persone. In particolare a Milano sono stati realizzati eventi di piazza, spettacoli teatrali, cene solidali e a kilometro zero, percorsi di educazione alla cittadinanza mondiale nelle scuole che hanno visto il coinvolgimento di circa 1.200 persone. Mani Tese dichiara di avere i contenuti, la metodologia e le risorse economiche ed umane necessarie per realizzare il progetto indicato, sulla scia di un’azione di sensibilizzazione e di animazione della società civile già avviata da anni, che con il presente progetto si intende rafforzare. Si sottolinea infine che alcune delle azioni realizzate anche grazie a questo progetto e all’apporto dei volontari in servizio civile, potranno avere ricadute sull’intero territorio italiano, grazie all’azione delle 30 sedi periferiche di Mani Tese e degli oltre 600 volontari dell’Associazione. DESTINATARI E BENEFICIARI DEL PROGETTO Il progetto si propone di raggiungere e coinvolgere nel percorso che porterà all’Expo 2015 e all’Expo dei Popoli circa 6.500 cittadini di Milano e Provincia attraverso iniziative dirette, oltre a quelli che verranno raggiunti attraverso il periodico e il sito dell’Associazione. In modo particolare verranno coinvolti i giovani (studenti delle scuole medie superiori, volontari, studenti universitari) per poter intervenire con proposte concrete sulle decisioni strategiche che saranno portati a prendere nell’organizzazione dei loro consumi e delle scelte in materia di energia, di alimentazione, di finanza, di turismo responsabile, in breve di sostenibilità per la giustizia e l’equilibrio mondiale e per l’ambiente, a partire da quello in cui vivono. 7) Obiettivi del progetto: Il progetto curerà il raggiungimento dei seguenti obiettivi. 5 Obiettivo 1 Promuovere la partecipazione consapevole dei cittadini di Milano, e in particolare dei giovani, alla realizzazione dell’Expo dei Popoli 2015, attraverso la diffusione della conoscenza sulle principali tematiche dello squilibrio mondiale, in particolare sul tema della sovranità alimentare e della giustizia ambientale. In continuità con la mobilitazione promossa nel 2012 a Milano nell’ambito della Marcia Mondiale per la Sovranità Alimentare, il progetto mira a rafforzare la diffusione di una cultura della solidarietà internazionale e della giustizia ambientale presso i giovani cittadini di Milano e Provincia. L’Obiettivo 1 del presente progetto attiene alla preparazione della città di Milano nei confronti dell’Expo 2015, a partire da un’attenzione specifica nei confronti delle diverse opportunità offerte dalla manifestazione, anche dal punto di vista dell’incontro di popoli e di un impegno comune nella direzione della giustizia economica ed ambientale mondiale. In preparazione di questo lavoro i volontari in servizio civile parteciperanno alla redazione di un materiale che raccoglierà la documentazione relativa ad un Corso di Formazione aperto al pubblico e riguardante tecniche di attivazione e di campaigning in materia di giustizia ambientale. Si prevede che nell’anno di realizzazione del progetto i volontari in servizio civile vengano coinvolti nella realizzazione di quattro iniziative pubbliche a Milano e due iniziative pubbliche in una località della Provincia finalizzate alla sensibilizzazione della cittadinanza sulle tematiche del diritto al cibo, della Sovranità Alimentare e della giustizia ambientale. Una delle quattro iniziative previste a Milano verrà realizzata presso l’Università Statale. I cittadini che verranno coinvolti nelle iniziative previste dall’Obiettivo 1 del presente progetto nell’anno di realizzazione dello stesso, si prevede potranno essere complessivamente 3.500. Indicatore 1 Territori interessati dal progetto Milano una località della Provincia di Milano Numero di cittadini coinvolti in iniziative di sensibilizzazione nel 2012 Numero di cittadini coinvolti nelle iniziative di sensibilizzazione a progetto concluso Percentuale di crescita 1.000 2.500 60% 200 1.000 80% Obiettivo 2 Diffondere le buone pratiche e gli strumenti di giustizia mondiale e sostenibilità ambientale presso i cittadini di Milano e Provincia al fine di attivare percorsi 6 comuni per il cambiamento individuale e collettivo degli stili di vita, di consumo e di mobilità. L’Obiettivo n.2 del presente progetto riguarda il coinvolgimento dei volontari in servizio civile nelle azioni di promozione verso i cittadini di Milano delle buone pratiche in materia di giustizia economica ed ambientale. In particolare seguiranno la realizzazione di una ricerca volta a raccogliere e diffondere le buone pratiche e le proposte concrete per attivare tra i cittadini di Milano comportamenti personali e collettivi virtuosi riguardo ai temi del cibo, dell’energia, dei trasporti, dei rifiuti e dei beni comuni. L’Ente proponente ritiene di fondamentale importanza che al momento di conoscenza possa far seguito la possibilità di maturare concretamente come cittadini e come comunità comportamenti volti a produrre giustizia e sostenibilità ambientale e ad innescare un effetto moltiplicatore dovuto sostanzialmente alla dimostrazione di come attraverso proposte molto semplici sia possibile migliorare la qualità della vita di una città. Si prevede che, nell’anno di svolgimento del progetto, verranno coinvolti in incontri di presentazione della ricerca e valorizzazione delle proposte in essa contenute, complessivamente 3.000 cittadini di Milano e Provincia. 8) Descrizione del progetto e tipologia dell’intervento che definisca in modo puntuale le attività previste dal progetto con particolare riferimento a quelle dei volontari in servizio civile nazionale, nonché le risorse umane dal punto di vista sia qualitativo che quantitativo: 8.1 Complesso delle attività previste per il raggiungimento degli obiettivi a. Avvio e fasi comuni a tutte le sedi coinvolte nel progetto • Fase 0: promozione dei progetti a livello territoriale almeno 2 mesi prima dell’avvio dei volontari. Tale azione è preventiva e propedeutica all’avvio dei volontari, i quali iniziano servizio presso la sede dal punto 2 del grafico. • Fase 1: reclutamento e selezione dei volontari. • Fase 2: somministrazione della Formazione Generale e della prima parte della formazione specifica. • Fase 3: monitoraggio del progetto in itinere al 3° - 6° - 9° e 12° mese. • Fase 4: somministrazione e monitoraggio della Formazione Specifica con la valutazione delle competenze acquisite dai volontari durante l’anno di servizio. -2 -1 1 2 3 Fase 0 Fase 1 7 4 5 6 7 8 9 10 11 12 Fase 2 Fase 3 Fase 4 b. Lo sviluppo del progetto nelle sedi di servizio Accoglienza Questa fase, prevista di circa 30 giorni, è finalizzata all’accoglienza del volontario, dopo averlo conosciuto nel momento della selezione. In questi giorni si condividono aspettative ed aspirazioni dei volontari andando a presentare in modo approfondito il progetto così come descritto. Essi verranno presentati ai volontari e ai dipendenti della Sede Mani Tese interessata dal progetto favorendo la consapevolezza di chi fa che cosa nei rispettivi contesti di riferimento. Verranno inoltre presentati gli OLP di riferimento per l’intero progetto. Osservazione Dopo la fase dell’accoglienza e della destinazione agli ambiti di servizio ciascun OLP avrà il compito della presa in carico e dell’osservazione dei suoi volontari andando ad introdurli nell’attività vera e propria anche attraverso la conoscenza dei “colleghi” di lavoro. Sarà cura degli OLP provvedere ad una attenta osservazione dei volontari del Servizio Civile per poter meglio possibile introdurli nell’attività. Il responsabile del Monitoraggio nel frattempo curerà i contatti sia coi volontari che con l’OLP per andare a raccogliere quelle informazioni utili al suo ruolo. L’attività di servizio La fase è relativa al servizio vero e proprio che si realizza per l’intero anno. Le attività di lavoro diretto sugli obiettivi progettuali non verranno quindi mai a mancare, la cosa che cambierà è l’atteggiamento, l’autonomia e conseguentemente la responsabilità del volontario, che non verrà mai lasciato svincolato dal suo OLP di riferimento. Infatti sin dopo le prime settimane il volontario avrà già delle consegne e degli incarichi da effettuare, ma se all’inizio sarà accompagnato, man mano che trascorrerà il tempo egli raggiungerà una maggiore autonomia e quindi una maggiore responsabilità nell’attività stessa. Certamente il grado di autonomia ed il conseguente carico di responsabilità verrà soppesato da ciascun OLP di concerto col Responsabile del Monitoraggio e del volontario stesso attore protagonista del progetto. Il servizio e l’attività saranno corrispondenti al ruolo esplicitato al punto 8.3 seguente. Assunzione del ruolo ed incremento della qualità e quantità dei servizi La fase è particolarmente importante per delineare in maniera inequivocabile i successivi mesi di servizio. Questo dopo la prima verifica ad opera degli OLP. 8 Dopo tale operazione verrà dato un incarico formale al volontario facendo sì che egli inizi da questo momento ad assumere un atteggiamento più interventista e un ruolo pressoché paritetico con l’intera equipe di lavoro, con le conseguenti responsabilità annesse e connesse. Dopo il terzo mese verrà quindi incrementata la qualità e la quantità dei servizi realizzati. Valutazione conclusiva In questa fase Olp, volontari e responsabili di progetto verificheranno i risultati dell’attività svolta, le criticità emerse e i prodotti del servizio. Stileranno report conclusivi che aiuteranno l’Associazione a verificare la possibilità di ripresentare o meno il progetto. 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 Accoglienza Osservazione Attività di servizio Assunzione del ruolo Valutazione conclusiva Nello specifico del progetto si esplicitano a seguire le azioni che si realizzeranno per il raggiungimento degli obiettivi di cui al punto 7. OBIETTIVO 1: Promuovere la partecipazione consapevole dei cittadini di Milano, e in particolare dei giovani, alla realizzazione dell’Expo dei Popoli 2015, attraverso la diffusione dei temi della sovranità alimentare e della giustizia ambientale. AZIONE 1: Preparare la cittadinanza di Milano alla realizzazione dell’Expo 2015, attivando in particolare l’attenzione sulle problematiche della sovranità alimentare e della giustizia ambientale. Attività 1: Realizzazione di sei iniziative pubbliche Si prevede la realizzazione di quattro iniziative pubbliche a Milano e di due iniziative in una località della Provincia di Milano, finalizzate alla sensibilizzazione della cittadinanza sulle tematiche della sovranità alimentare e della giustizia ambientale, in preparazione dell’Expo dei Popoli 2015. Si progetteranno incontri di approfondimento sui temi dell’ Expo dei Popoli 2015, mirando a target di possibili partecipanti diversi in ragione dei diversi approcci e modalità che sarà possibile mettere in campo: ragazzi e ragazze (fascia scuole superiori), giovani universitari, adulti e famiglie. 9 Una delle due iniziative previste verrà realizzata presso l’Università degli Studi di Milano. Attività 2: Promozione dei temi dell’Expo dei Popoli attraverso la realizzazione di articoli e dossier da diffondere verso i 18.000 lettori del periodico Mani Tese (di cui 2.400 di Milano) e attraverso il sito web (circa 7.000 visitatori al mese) AZIONE 2: Migliorare la capacità di attivazione dei cittadini della Lombardia sui temi della sovranità alimentare e della giustizia ambientale acquisendo conoscenze e competenze tecniche specifiche. Attività 1: Realizzare una pubblicazione specifica che raccolga la documentazione relativa al Corso di Formazione residenziale aperto al pubblico che si svolgerà nel 2013 sulle tecniche e le modalità del campaigning su tematiche di giustizia economica ed ambientale mondiale. La pubblicazione verrà poi diffusa e presentata attraverso appuntamenti cittadini e associativi ad hoc. Obiettivo 1: Promuovere la partecipazione consapevole dei cittadini di Milano, e in particolare dei giovani, alla realizzazione dell’Expo dei Popoli 2015, attraverso la diffusione della conoscenza sulle principali tematiche dello squilibrio mondiale, in particolare sul tema della sovranità alimentare e della giustizia ambientale. Mesi Azioni Attività 1 AZIONE 1: Preparare la cittadinanza di Milano alla realizzazione dell’Expo 2015, attivando in particolare l’attenzione sulle problematiche della sovranità alimentare e della giustizia ambientale. 2 Realizzazione di sei iniziative pubbliche Promozione dei temi dell’Expo dei Popoli 10 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 AZIONE 2: Migliorare la capacità di attivazione dei cittadini della Lombardia sui temi della sovranità alimentare e della giustizia ambientale Realizzare una pubblicazione specifica sull’attivazione popolare in materia di sovranità alimentare e giustizia ambientale OBIETTIVO 2: Diffondere le buone pratiche e gli strumenti di giustizia mondiale e sostenibilità ambientale presso i cittadini di Milano e Provincia al fine di attivare percorsi comuni per il cambiamento individuale e collettivo degli stili di vita, di consumo e di mobilità. AZIONE 3: Promuovere la diffusione di buone pratiche per il cambiamento degli stili di vita verso percorsi virtuosi di solidarietà, giustizia e sostenibilità. Attività 1: Realizzazione di una ricerca, attraverso la consultazione di documentazione a livello europeo, che raccolga tutta l’esperienza relativa a buone pratiche per il cambiamento degli stili di vita sui seguenti temi: alimentazione consumo critico energia acqua rifiuti finanza etica mobilità solidarietà e cooperazione internazionale turismo responsabile. Attività 2: Realizzazione di una pubblicazione in 18.000 copie finalizzata alla diffusione dei contenuti della ricerca tra i cittadini italiani e in modo particolare tra i cittadini di Milano e Provincia. Attività 3: Promozione e realizzazione di incontri di approfondimento dei temi della ricerca con cittadini di Milano e in particolare giovani. Si prevede il coinvolgimento di 2.000 cittadini, in particolare giovani, in un minimo di 5 incontri di presentazione della ricerca e di costruzione dei comportamenti virtuosi che un singolo e una collettività possono attivare sui temi della giustizia mondiale e 11 della sostenibilità ambientale. Gli incontri verranno realizzati a Milano e in alcune località della Provincia. Oltre al target giovanile, che si ritiene particolarmente coinvolto dalla futura responsabilità di dover assumere decisioni strategiche in merito all’organizzazione dei propri consumi e del proprio stile di vita, verranno inoltre coinvolti i seguenti target di cittadini: produttori e agricoltori rappresentanti di enti locali rappresentanti di Gruppi di Acquisto Solidale migranti operatori e volontari di associazioni e ONG. OBIETTIVO 2: Diffondere le buone pratiche e gli strumenti di giustizia mondiale e sostenibilità ambientale presso i cittadini di Milano e Provincia al fine di attivare percorsi comuni per il cambiamento individuale e collettivo degli stili di vita, di consumo e di mobilità. Mesi Azioni Attività 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 Realizzazione di una ricerca attraverso la consultazione di esperienze e documentazione a livello europeo AZIONE 3: Promuovere la diffusione di buone pratiche per il cambiamento degli stili di vita verso percorsi virtuosi di solidarietà, giustizia e sostenibilità. Realizzazione di una pubblicazione per diffondere i contenuti della ricerca Promozione e realizzazione di incontri di approfondimento dei temi della ricerca con cittadini di Milano e in particolare giovani. 8.2 Risorse umane complessive necessarie per l’espletamento delle attività previste, con la specifica delle professionalità impegnate e la loro attinenza con le predette attività 12 12 Relativamente alle risorse umane coinvolte nella realizzazione del progetto, nelle tabelle che seguono, suddivise per obiettivi di progetto, vengono riportate oltre alla quantità, le attività, le funzioni, i titoli, le qualifiche e le esperienze delle persone. Obiettivo 1: Promuovere la partecipazione consapevole dei cittadini di Milano, e in particolare dei giovani, alla realizzazione dell’Expo dei Popoli 2015, attraverso la diffusione della conoscenza sulle principali tematiche dello squilibrio mondiale, in particolare sul tema della sovranità alimentare e della giustizia ambientale. Attività Realizzazione delle sei iniziative pubbliche a progetto Quantità e funzione risorse umane coinvolte Titoli, qualifiche ed esperienze attinenti 1 dipendente di Mani Tese Laurea in Sociologia; responsabile ufficio gruppi e volontariato di Mani Tese; volontariato presso l’Associazione. 1 dipendente di Mani Tese Laurea in Giurisprudenza; responsabile raccolta fondi e comunicazione 1 dipendente di Mani Tese Master di II livello in Peacekeeping Management; responsabile ufficio Advocacy – Giustizia Ambientale di Mani Tese 12 volontari di Mani Tese Laurea e/o frequenza universitaria in Scienze Politiche, Sociologia, Pedagogia e Ingegneria; appartenenza ai gruppi di volontariato di Mani Tese a Milano e Gorgonzola da oltre 2 anni. 1 dipendente di Mani Tese Master in comunicazione e raccolta fondi; responsabile dell’ufficio comunicazione di Mani Tese 1 dipendente di Mani Tese Master di II livello in Peacekeeping Management; responsabile ufficio Advocacy – Giustizia Ambientale di Mani Tese dell’Associazione. Promozione dei temi dell’Expo dei Popoli Realizzare una pubblicazione 1 dipendente di Mani Tese specifica sull’attivazione popolare in materia di sovranità 1 dipendente di Mani Tese alimentare e giustizia ambientale 13 Laurea in Giurisprudenza; responsabile dell’ufficio comunicazione di Mani Tese Master di II livello in Peacekeeping Management; responsabile ufficio Advocacy – Giustizia Ambientale di Mani Tese dell’Associazione. OBIETTIVO 2: Diffondere le buone pratiche e gli strumenti di giustizia mondiale e sostenibilità ambientale presso i cittadini di Milano e Provincia al fine di attivare percorsi comuni per il cambiamento individuale e collettivo degli stili di vita, di consumo e di mobilità. Attività Quantità e funzione risorse umane coinvolte Realizzazione di una ricerca attraverso la consultazione di 1 dipendente di Mani Tese esperienze e documentazione a livello europeo 1 dipendente di Mani Tese Realizzazione di una pubblicazione per diffondere i contenuti della ricerca 1 dipendente di Mani Tese Promozione e 1 dipendente di Mani Tese realizzazione di incontri di approfondimento dei temi della ricerca con cittadini di Milano 12 volontari di Mani Tese e in particolare giovani. Titoli, qualifiche ed esperienze attinenti Laurea in Sociologia; responsabile ufficio gruppi e volontariato di Mani Tese; volontariato presso l’Associazione. Laurea in Sociologia; responsabile ufficio gruppi e volontariato di Mani Tese; volontariato presso l’Associazione. Laurea in Giurisprudenza; responsabile periodico dell’Associazione e del sito web; esperto grafico; Laurea in Sociologia; responsabile ufficio gruppi e volontariato di Mani Tese; volontariato presso l’Associazione. Laurea e/o frequenza universitaria in Scienze Politiche, Sociologia, Pedagogia e Ingegneria; appartenenza ai gruppi di volontariato di Mani Tese a Milano e Gorgonzola da oltre 2 anni. 8.3 Ruolo ed attività previste per i volontari nell’ambito del progetto I volontari verranno coinvolti nelle attività sopraindicate, sia come operatività individuale, sia in collaborazione con le altre figure, operatori e volontari, impegnate nel progetto. Ai giovani in servizio civile verrà chiesto di mettere in gioco competenze pratiche, relazionali e didattiche, in termini di supporto e affiancamento agli operatori ed ai volontari dell’ente. A tal fine l’inserimento dei volontari nei vari contesti operativi avverrà in successive fasi di formazione, affiancamento e sperimentazione. 14 Nella tabella che segue sono dettagliati i compiti previsti per i volontari in relazione alle singole attività progettuali. ATTIVITÀ DEL PROGETTO AZIONE 1: Preparare la cittadinanza di Milano alla realizzazione dell’Expo 2015, attivando in particolare l’attenzione sulle problematiche della sovranità alimentare e della giustizia ambientale. AZIONE 2: Migliorare la capacità di attivazione dei cittadini della Lombardia sui temi della sovranità alimentare e della giustizia ambientale ATTIVITÀ PREVISTE PER I VOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE Approfondimento delle tematiche di interesse dell’Expo dei Popoli 2015 Supporto all’ ideazione e progettazione delle iniziative di sensibilizzazione della cittadinanza e appoggio organizzativo Supporto nella realizzazione dell’attività promozionale attraverso la stesura/revisione di articoli e documenti Supporto nella raccolta della documentazione prodotta dal Corso di Formazione sul campaigning Supporto nella diffusione di tale documentazione attraverso appuntamenti cittadini e associativi ad hoc. Supporto nella ricerca di esperienze e buone pratiche a livello europeo attraverso consultazione di testi, ricerca sui siti, interviste. AZIONE 3: Promuovere la diffusione di buone pratiche per il cambiamento degli stili di vita verso percorsi virtuosi di solidarietà, giustizia e sostenibilità. Collaborazione alla raccolta del materiale suddetto Supporto alla stesura di una pubblicazione ad hoc Supporto all’ ideazione e progettazione di incontri di presentazione della ricerca e di approfondimento dei temi trattati Appoggio organizzativo per realizzazione degli incontri la promozione e la Sistemazione delle anagrafiche dei partecipanti per una futura possibilità di coinvolgimento degli stessi nel percorso verso l’Expo dei Popoli 2015 9) Numero dei volontari da impiegare nel progetto: 5 10) Numero posti con vitto e alloggio: 0 11) Numero posti senza vitto e alloggio: 5 12) Numero posti con solo vitto: 0 15 13) Numero ore di servizio settimanali dei volontari, ovvero monte ore annuo: 1440 ore annue, con un minimo di 12 ore settimanali obbligatorie 14) Giorni di servizio a settimana dei volontari (minimo 5, massimo 6) : 5 15) Eventuali particolari obblighi dei volontari durante il periodo di servizio: - Le attività si svolgeranno normalmente dal lunedì al venerdì, ma potranno comportare un impegno serale, di sabato o in giorno festivo in occasione di eventi locali o di campagne nazionali Mani Tese; - Si richiede comunque una buona flessibilità negli orari di servizio; - Si richiede la disponibilità a spostamenti sul territorio nazionale, con costo a carico dell’associazione, per la realizzazione di attività previste dal progetto, di campagne nazionali Mani Tese, dei momenti formativi previsti dal presente progetto. 16 16) Sede/i di attuazione del progetto, Operatori Locali di Progetto e Responsabili Locali di Ente Accreditato: Nominativi degli Operatori Locali di Progetto N. Sede di attuazione del Comune progetto Indirizzo Cod. sede ident. N. vol. per sede Cognome e nome Data di nascita 28/06/1979 1 Milano Milano Piazza Gambara 7/9 1 Mazza Domenica 2 Milano Milano Piazza Gambara 7/9 2 De Salvo Giosuè 3 Milano Milano Piazza Gambara 7/9 1 Gerovasi Elias 4 Milano Milano Piazza Gambara 7/9 1 Tattoli Lucy 17 C.F. 17) Eventuali attività di promozione e sensibilizzazione del servizio civile nazionale: Il progetto verrà pubblicizzato nella Regione Lombardia e in particolare nella Provincia di Milano attraverso i seguenti canali, prevedendo un impiego di circa 200 ore nell'attività di sensibilizzazione: - volantino sul Servizio Civile Nazionale Volontario, che viene messo a disposizione presso tutte le sedi locali Mani Tese - periodico “Mani Tese”, distribuito in 18.000 copie (fra i nostri abbonati, Sportelli Informa giovani, oratori, parrocchie, gruppi giovanili, associazioni, centri di documentazione, centri servizi al volontariato) - sito internet http://www.manitese.it (sezione dedicata al servizio civile volontario) - mailing list destinata a soci e volontari dell’Associazione - partecipazione di volontari ad incontri sul servizio civile volontario presso scuole superiori, comuni, eventi particolari con stand e banchetti - apposite campagne d’informazione in occasione dell’approvazione dei progetti - volantinaggio presso le sedi universitarie di Milano, le biblioteche di Milano e dei territori coinvolti dal progetto, il Centro Servizi per il Volontariato di Milano e Lecco - volantinaggio presso luoghi di facile accesso ai giovani - attività di sportello presso la Sede Nazionale di Milano per i giovani che chiedono informazioni - comunicati stampa e radio da veicolare attraverso i media locali della Regione Lombardia 18) Criteri e modalità di selezione dei volontari: La selezione degli aspiranti volontari prevede due fasi: una fase di esame da parte dei selezionatori dei curricula e della documentazione presentata all’atto della domanda di cui si valutano in particolare il titolo di studio, le competenze informatiche e le competenze linguistiche. una fase di valutazione attraverso un colloquio individuale da parte del rappresentante dell’ente e dell’ente partner nel quale vengono indagate le competenze relazionali, cognitive e personali. Il colloquio conoscitivo e motivazionale tra il candidato e il rappresentante/referente dell’ente è teso a valutare l’idoneità a svolgere il progetto di Servizio Civile scelto. Ad ogni colloquio parteciperanno due selezionatori. Variabili che si intendono misurare e relativi indicatori Il sistema di selezione punta ad individuare il candidato migliore attraverso un sistema di “vagli” progressivi costituiti da: 18 Prerequisiti richiesti dal bando condizione necessaria per partecipare al processo di selezione Variabili fondamentali la cui presenza può garantire un più efficace inserimento del candidato nel settore di competenza di Mani Tese e dell’argomento del progetto: - pregressa esperienza presso Mani Tese; - pregressa esperienza nello stesso o in analogo settore d'impiego; - condivisione da parte del candidato dei valori di Mani Tese; - disponibilità al proseguimento di un impegno di volontariato al termine del servizio; - motivazioni del candidato per la prestazione del servizio civile; - interesse del candidato per l'acquisizione di particolari abilità e professionalità previste dal progetto A questi si aggiungono alcuni requisiti specifici richiesti dalla posizione che Mani Tese intende ricoprire e che il candidato deve possedere per garantire un livello di operatività: - Titoli di studio attinenti al progetto; - Titoli professionali attinenti al progetto; Accanto ai prerequisiti richiesti dal bando verrà accertata e misurata la presenza di alcuni elementi misurati sulla base del giudizio degli esaminatori: - disponibilità del candidato nei confronti di condizioni richieste per l'espletamento del servizio; - particolari doti umane e comunicative. Il selezionatore attraverso delle griglie di osservazione calcolerà i punteggi per ognuna delle competenze oggetto di osservazione. Durante il colloquio verrà data a ciascun candidato la possibilità di conoscere la realtà nella quale si potrebbe trovare a operare: confrontandosi col responsabile potrà chiarire dubbi e perplessità circa il progetto. Da parte sua l’OLP avrà la possibilità conoscere i possibili candidati, in relazione alle attività ed agli obiettivi previsti dai progetti, avendo anche a disposizione le valutazioni dei selezionatori, il curriculum vitae del candidato e la griglia descrittiva dei fattori di valutazione su cui stendere la sua valutazione. Al termine di tale percorso il responsabile della selezione procederà alla stesura della graduatoria finale per singola sede di attuazione di progetto e per progetto. I punteggi attribuiti al candidato per la graduatoria saranno così distribuiti: - curriculum vitae: punteggio da 0 a 40. - colloquio individuale/scheda di valutazione: punteggio da 0 a 60. Per essere considerato idoneo ed inserito in graduatoria, il candidato dovrà ottenere 19 un punteggio minimo di 60/100. Valutabili da cv 1. Pregressa esperienza presso Mani Tese: giudizio max. 10 punti. 2. Pregressa esperienza nello stesso o in analogo settore d'impiego: giudizio max. 10 punti. 3. Titoli di studio attinenti al progetto: giudizio max. 10 punti. 4. Titoli professionali attinenti al progetto: giudizio max. 10 punti. Valutabili dal colloquio 1. Condivisione degli obiettivi perseguiti dal progetto: giudizio max. 10 punti. 2. Disponibilità alla continuazione dell’impegno di volontariato al termine del servizio: giudizio max. 10 punti. 3. Motivazioni del candidato per la prestazione del servizio civile volontario: giudizio max. 10 punti. 4. Interesse del candidato per l'acquisizione di particolari abilità e professionalità previste dal progetto: giudizio max. 10 punti. 5. Disponibilità del candidato nei confronti di condizioni richieste per l'espletamento del servizio: giudizio max. 10 punti 6. Particolari doti umane e comunicative: giudizio max. 10 punti. Nel colloquio ciò che soprattutto si cercherà di misurare sarà quindi non tanto e non solo le pregresse capacità specifiche e le nozioni in possesso del candidato per svolgere al meglio le attività previste dal progetto, ma anche la voglia di partecipazione, di essere formato, di crescere. L'intento è quello di valutare anche le “potenzialità” del giovane, nel rispetto di quanto indicato nei fini e negli obiettivi della normativa in tema di servizio civile volontario. CRITERI DI SELEZIONE I criteri di selezione sono una diretta conseguenza delle variabili che si intendono misurare e degli indicatori utilizzati per tale misurazione. Fatto 100 il punteggio massimo ottenibile: a) il percorso professionale e scolastico incide in maniera minoritaria; b) un peso notevole viene dato al colloquio diretto, con relativa valutazione, tra OLP e candidato. Tale scelta è dovuta alla consapevolezza del ruolo centrale svolto dall'OLP nel percorso di servizio civile, e quindi dalla necessità che lo stesso si impegni irrevocabilmente nel suo ruolo di “maestro” sin dalla fase di selezione. I predetti criteri di valutazione saranno resi noti ai candidati, con adeguate forme di 20 pubblicità, prima delle prove selettive quale la pubblicazione sul sito internet http://www.manitese.it (sezione dedicata al servizio civile). 19) Ricorso a sistemi di selezione verificati in sede di accreditamento (eventuale indicazione dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio): No 20) Piano di monitoraggio interno per la valutazione dell’andamento delle attività del progetto: Rinvio al sistema accreditato dell’ente di 1° classe al punto 21 21) Ricorso a sistemi di monitoraggio verificati in sede di accreditamento (eventuale indicazione dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio): SI ASSOCIAZIONE MOSAICO, codice identificativo NZ00455 22) Eventuali requisiti richiesti ai canditati per la partecipazione al progetto oltre quelli richiesti dalla legge 6 marzo 2001, n. 64: Di particolare utilità per la buona riuscita del progetto e del proprio ruolo nelle stesso sono le seguenti competenze: - cultura di scuola media superiore (certificabile mediante il possesso di diploma); - conoscenze informatiche di base: Ambiente Windows, Programmi Microsoft Word, Excel, Power Point; Navigazione in Internet Explorer (dimostrabile attraverso il possesso di diploma, attestati, qualifiche); - capacità di utilizzo dei sistemi di posta elettronica (dimostrabile attraverso autodichiarazione nel curriculum) - buone competenze relazionali e capacità di lavorare in gruppo. 23) Eventuali risorse finanziarie aggiuntive destinate in modo specifico alla realizzazione del progetto: GENERALI Attività/altre voci Partecipazione dei 5 volontari a 2 eventi associativi sulle tematiche del progetto Risorse tecniche e strumentali necessarie - vitto e alloggio per 4 giorni (2 per evento) - viaggi dei volontari per 21 Costi 1.000 euro 600 euro raggiungere il luogo degli eventi Formazione specifica - formatori x 75 ore: 3.750 euro - materiale didattico 500 euro - viaggi 1.000 euro Pubblicizzazione - volantini progetto e reclutamento 500 euro Personale retribuito - 1 responsabile programma Mani Tese specifico per sovranità alimentare e giustizia la realizzazione del ambientale partime 50% progetto 15.000 euro TOTALE 22.350 euro OBIETTIVO 1 Attività/altre voci Risorse tecniche e strumentali necessarie Promozione 6 incontri sui temi dell’Expo dei Popoli 2015 - opuscolo e volantini (stampa) Realizzazione pubblicazione sul campaigning - creatività e stampa TOTALE Costi 3.600 euro 500 euro 4.100 euro OBIETTIVO 2 Attività/altre voci Realizzazione ricerca su buone pratiche a livello europeo Risorse tecniche e strumentali necessarie - 1 pc portatile - acquisizione documenti e testi sul tema Costi 700 euro 500 euro Pubblicazione su buone pratiche - creatività e stampa 1.000 euro Organizzazioni incontri - affitto sale 1.500 euro (minimo cinque) - noleggio videoproiettore 1.000 euro TOTALE 4.700 euro 24) Eventuali reti a sostegno del progetto (copromotori e/o partners): E’ partner copromotore del presente progetto la seguente realtà appartenente al mondo del no profit: 22 - COOPERATIVA SOCIALE MANI TESE ONLUS (Vedi ALLEGATO) La rete costituita con questa realtà, servirà per realizzare alcune delle attività indicate in progetto in modo più approfondito sul territorio o per integrare le tematiche considerate con le esperienze e le competenze fatte dai partner di progetto. In modo particolare il presente progetto beneficerà dell’esperienza della COOPERATIVA SOCIALE MANI TESE ONLUS in materia di sostenibilità e di giustizia ambientale sul territorio di Milano e della Regione Lombardia. 25) Risorse tecniche e strumentali necessarie per l’attuazione del progetto: AZIONI AZIONE 1: Preparare la cittadinanza di Milano alla realizzazione dell’Expo 2015 AZIONE 2: Migliorare la capacità di attivazione dei cittadini della Lombardia sui temi della sovranità alimentare e della giustizia ambientale AZIONE 3: Promuovere la diffusione di buone pratiche per il cambiamento degli stili di vita verso percorsi virtuosi di solidarietà, giustizia e sostenibilità. RISORSE TECNICHE E STRUMENTALI NECESSARIE - Il patrimonio bibliografico e multimediale di Mani Tese contenuto in un centro di documentazione composto da circa 1500 volumi e circa 200 materiali filmici. - Una unità immobiliare adibita ad uffici - Una postazione da ufficio attrezzata (pc, connessione adsl, linea telefonica) - L’accesso al data base di volontari, soci e simpatizzanti dell’Associazione residenti a Milano e Provincia - Una unità immobiliare adibita ad uffici - Una postazione da ufficio attrezzata (pc, connessione adsl, linea telefonica) - L’accesso al data base di volontari, soci e simpatizzanti dell’Associazione residenti a Milano e Provincia - Il patrimonio bibliografico e multimediale di Mani Tese contenuto in un centro di documentazione composto da circa 1500 volumi e circa 200 materiali filmici. - Una unità immobiliare adibita ad uffici - Una postazione da ufficio attrezzata (pc, connessione adsl, linea telefonica) - L’accesso al data base di volontari, soci e simpatizzanti dell’Associazione residenti a Milano e Provincia 23 CARATTERISTICHE DELLE CONOSCENZE ACQUISIBILI 26) Eventuali crediti formativi riconosciuti: NO 27) Eventuali tirocini riconosciuti : NO 28) Competenze e professionalità acquisibili dai volontari durante l’espletamento del servizio, certificabili e validi ai fini del curriculum vitae: RICONOSCIMENTI DA MANI TESE Mani Tese, nella veste di promotore del progetto, certifica e riconosce le competenze e le professionalità acquisite con lo stesso: - Competenze pedagogiche: gestire l'esperienza acquisita, incrementare le conoscenze, favorire il cambiamento in un processo circolare. - Competenze psicologiche: capacità di comprendere le componenti psicologiche nel soggetto in ogni fase della sua evoluzione; La capacità di individuare la presenza di dinamiche relazionali nei contesti dei singoli, famiglie, gruppi, comunità,… - Competenze relazionali: Saper lavorare in équipe; Saper comunicare in modo partecipativo in tutte le attività del progetto; Saper rispondere esaurientemente, coinvolgendo e stimolando al dialogo i destinatari del progetto; Saper interagire, in collaborazione con il personale; Saper coinvolgere le reti informali, sa rapportarsi con le strutture sociali, ricreative, culturali dei territori; Saper sollecitare e organizzare momenti di socializzazione, fornendo sostegno alla partecipazione a iniziative culturali e ricreative. - Competenze di carattere socio-culturale: conoscenza di tecniche di conduzione dei gruppi e delle dinamiche psico-sociali; conoscenza di tecniche professionali di animazione volte a favorire processi di aggregazione, integrazione, socializzazione delle persone e di valorizzazione delle risorse territoriali; essere in grado di progettare e gestire in modo qualificato attività animative, eventi, attività ludiche, e iniziative di valorizzazione del territorio; essere in grado di progettare tecniche di animazione qualificate e diversificate; capacità di porsi in modo collaborativo nei confronti degli altri partners e degli altri ruoli professionali che interagiscono con gli operatori, al fine di poter sostenere attività in rete. RICONOSCIMENTI DA ALTRI ENTI Competenze nella progettazione e nella gestione di progetti di educazione allo sviluppo sostenibile, spendibili in attività di animazione presso le scuole secondarie di 1° e 2° grado. 24 Tali competenze sono certificate e riconosciute dal CRES (Centro Ricerca Educazione allo Sviluppo), associazione professionale di esperti ed insegnanti di ogni ordine di scuole, con statuto depositato il 28/11/88 e sede operativa in Milano (Vedi ALLEGATO). Formazione generale dei volontari 29) Sede di realizzazione: Milano, Piazzale Gambara 7/9 30) Modalità di attuazione: La formazione generale è effettuata dall’Associazione Mosaico, ente accreditato di prima classe. 31) Ricorso a sistemi di formazione verificati in sede di accreditamento ed eventuale indicazione dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio: SI ASSOCIAZIONE MOSAICO, codice identificativo NZ00455 (vedi ALLEGATO) 32) Tecniche e metodologie di realizzazione previste: Metodologia: Il gruppo di formazione di Associazione Mosaico nasce per fornire la formazione agli obiettori di coscienza ed è nel 2002 che inizia a confrontarsi con la nuova realtà del SCV e ad elaborare una proposta formativa rivolta a volontari in Servizio Civile. Da quella prima esperienza ad oggi l’evoluzione e la rielaborazione della formazione è stata continua al fine di meglio rispondere da un lato, agli obiettivi del servizio civile indicati nella legge 64/01, dall’altro alle esigenze dei giovani che fanno la scelta di impegnarsi per un anno in attività di utilità sociale. Obiettivo primario del ciclo formativo proposto da Mosaico è dunque quello di poter fornire conoscenze, competenze e strumenti che i volontari in SCN possano sfruttare per aumentare la qualità e la consapevolezza nello svolgimento del proprio compito. Inoltre si vuole dare l’opportunità di aprire spazi di riflessione sul senso della volontarietà e dell’impegno lavorativo all’interno della società e della comunità in cui il volontario/cittadino è inserito. Oltre alla trasmissione di contenuti e valori importanti, gli obiettivi principali trasversali a tutti gli argomenti della formazione che abbiamo individuato sono in sintesi i seguenti: o favorire un buon clima di gruppo; o creare condizioni favorevoli al confronto e allo scambio; 25 o favorire la consapevolezza della pluralità dei progetti di SCV attraverso l’esperienza di altri; o fornire degli spazi di discussione su tematiche attuali, su temi sociali che coinvolgono tutti al fine di sviluppare interesse e accrescere nei giovani la partecipazione attiva alla vita della società. La metodologia adottata nella formazione è di tipo misto, con particolare prevalenza assegnata alle tecniche di partecipazione attiva attraverso l’utilizzo di: brainstorming, giochi di ruolo, discussione aperte, momenti di autovalutazione, simulazioni, problem solving, ecc. Particolare importanza inoltre viene riconosciuta al lavoro di gruppo, attraverso il quale si favorisce la socializzazione e si offre a ciascun partecipante maggiori possibilità di espressione. L’elaborazione dei moduli formativi è stata guidata dalla consapevolezza che le tematiche trattate nella formazione generale del SC, quali la relazione tra identità e diversità, il concetto di gruppo e delle sue dinamiche, il significato di cittadinanza attiva o la gestione dei conflitti, sono argomenti di cui tutti hanno pre-conoscenze, convincimenti e opinioni, è quindi importante che i momenti formativi offrano innanzitutto un clima favorevole al confronto e allo scambio, alla messa in gioco dei partecipanti al fine di permettere a ciascuno di esprimere il proprio punto di vista e le proprie opinioni esplicitandole innanzitutto a se stessi. Un tale clima di lavoro va costruito poco per volta, esso infatti presuppone fiducia e soprattutto sicurezza di trovarsi in un ambiente nel quale il giudizio sia nei limiti del possibile sospeso. Il formatore è dunque chiamato a svolgere il delicato compito di moderatore e facilitatore del dialogo maturo tra individui. Egli pertanto è il primo che nel trattare le varie argomentazioni deve riuscire a mantenere un atteggiamento imparziale e aperto in grado di accogliere le opinioni di tutti. Infine, grazie all’esperienza accumulata nell’anno 2007 con sistemi di formazione elearning applicati alla formazione specifica, si è deciso di implementare la formazione generale con un modulo di 6 ore somministrato con apposita piattaforma. 33) Contenuti della formazione: Modulo 1 (4 ore): Accoglienza e primi approcci al Servizio Civile Nazionale Modulo 2 (4 ore): I protagonisti del Servizio Civile tra identità e diversità Modulo 3 (5 ore): Dal gruppo al lavoro di gruppo Modulo 4 (4 ore): Progettare nel sociale Modulo 5 (4 ore): Senso di appartenenza e abilità sociale Modulo 6 (5 ore): La gestione dei conflitti Modulo 7 (4 ore): Elementi di Protezione Civile ed Expo 2015 Modulo 8 (5 ore): Cittadinanza attiva e responsabile Modulo 9 (6 ore con metodologia e-learning): Difesa non armata e nonviolenta 26 34) Durata: Durata complessiva: 41 ore, strutturate in nove moduli Formazione specifica (relativa al progetto) dei volontari 35) Sede di realizzazione: Milano, Piazzale Gambara 7/9 36) Modalità di attuazione: La formazione specifica sarà attuata in proprio presso l’Ente con formatori dell’Ente. 37) Nominativo/i e dati anagrafici del/i formatore/i: 1) Petitti di Roreto Giacomo nato a Varese (VA) il 25/11/1979 2) Mascarello Morena nata a Luino (VA) il 04/08/1967 3) Stagni Annalisa nata a Bologna (BO) il 25/11/1977 4) Mazza Domenica nata a Tricarico (MT) il 28/06/1979 38) Competenze specifiche del/i formatore/i: I formatori elencati nel punto precedente sono in possesso di esperienze negli ambiti previsti dal progetto e hanno capacità e competenze relazionali e formative relative ai contenuti della formazione specifica individuati nel punto 41. Attività dei volontari in SC Sovranità Alimentare e diritto al cibo. La sostenibilità ambientale e la nostra impronta ecologica. Titoli, qualifiche, competenze ed esperienze attinenti la materia Formatori Dott. Giacomo Petitti Esperienza nella formazione Laurea in Scienze Politiche. Responsabile Educazione alla cittadinanza mondiale di Mani Tese 27 8 anni Organizzazione dell’ente. La cooperazione internazionale di Mani Tese. Dott.ssa Morena Mascarelli L’organizzazione nazionale. Giustizia ambientale e Land Grabbing. L’Expo dei Popoli 2015 e l’attivazione della società civile. Sostenibilità e cooperazione internazionale a fondamento della mission di Mani Tese. Il volontariato Mani Tese e le unità locali. Dott.ssa Stagni Annalisa Dott.ssa Domenica Mazza Laurea in Giurisprudenza Responsabile Risorse Umane e formazione operatori di Mani Tese Laurea in Scienze Politiche; Master di II livello in Peace Keeping Management; Responsabile Area Advocacy – Giustizia Ambientale di Mani Tese 7 anni 5 anni Laurea in Sociologia Responsabile gruppi e volontariato di Mani Tese 4 anni Le buone pratiche per un cambiamento degli stili di vita. 39) Tecniche e metodologie di realizzazione previste: Le metodologie alla base del percorso formativo per i volontari, e le tecniche che saranno impiegate per attuarlo, saranno di tipo modulare e si baseranno sul passaggio progressivo dalla teoria alla pratica attraverso percorsi suddivisi nelle fasi tecniche seguenti: lezione frontale; dinamica non formale di apprendimento (discussioni, gruppi di lavoro, laboratori, esercizi autobiografici, incontri individuali, ecc.);simulazione; apprendimento on the job; verifica sul campo accompagnata dal formatore. 40) Contenuti della formazione: Sarà proposto monte ore di 75 ore distribuito in 3 fasi da realizzarsi entro i primi cinque mesi di servizio e articolato in unità orarie: - Fase di Avvio – lezione frontale, simulazione e verifiche - Fase Intermedia – dinamica non formale di apprendimento - Fase Finale – consolidamento attraverso l’analisi individualizzata dei problemi incontrati, verifiche e trasferibilità 28 Moduli La Sovranità Alimentare e il Diritto al Cibo buono, democratico e sostenibile La Sostenibilità Ambientale e la nostra impronta ecologica Contenuti formativi e ore moduli Formatore Ore modulo complessive 1. La crisi alimentare mondiale e gli squilibri Nord/Sud (6 ore) 2. La Sovranità Alimentare (6 ore) Giacomo Petitti di Roreto 16 ore 3. Consumare in modo giusto e sostenibile (4 ore) 1. Il concetto di impronta ecologica e l’impatto dei nostri consumi sul pianeta; il Giacomo collegamento tra Petitti di problemi globali e Roreto comportamenti individuali (4 ore) 8 ore 2. Verso stili di vita sostenibili (4 ore) Mission e organizzazione dell’ente. Le principali campagne di sensibilizzazione dell’Associazione. La Giustizia Ambientale Approfondimento dei contenuti della mission di Mani Tese tra cooperazione e sostenibilità. 1. Presentazione di Mani Tese, della mission associativa e dell’organizzazione interna dell’ente (5 ore) 2. Analisi delle aree di attività e delle principali Campagne di sensibilizzazione di Mani Tese sul territorio nazionale ed europeo (6 ore) Morena Mascarello 1.Giustizia Ambientale nel Sud del mondo, presentazione di alcuni Annalisa casi studio (5) Stagni 2 Il fenomeno del Land Grabbing (5) 1. Sostenibilità e cooperazione nella mission e nelle azioni di Mani Tese (6 ore) 2. La cooperazione internazionale 29 Domenica Mazza 11 ore 10 ore 18 ore Il volontariato Mani Tese e le unità locali. La sostenibilità ambientale come pratica di cittadinanza attiva promossa da Mani Tese (6 ore) 2. L’organizzazione locale di Mani Tese; i gruppi locali di volontariato: costituzione, funzionalità ed attività.(6 ore) 1. La teoria e la pratica delle 4R (6 ore) Domenica 2. Le buone pratiche di Mazza consumo critico (6 ore) Totale monte ore 12 ore 75 ore 41) Durata: 75 ore Altri elementi della formazione 42) Modalità di monitoraggio del piano di formazione (generale e specifica) predisposto: Per la raccolta dei dati, si prevede un’unità di verifica a conclusione di ogni fase dell’azione formativa. L’attenzione sarà posta in particolare: - nella fase di avvio, all’esplorazione del bisogno formativo specifico dei singoli e dell’intero gruppo, attraverso l’utilizzo di schede adeguatamente predisposte e integrazioni in gruppo; - nella fase intermedia, all’osservazione del processo di apprendimento e dell’attivazione delle competenze dei singoli e dell’intero gruppo, attraverso l’utilizzo di schede adeguatamente predisposte; - nella fase finale, alla valutazione dell’intera azione formativa secondo criteri di efficacia, soddisfazione e trasferibilità degli apprendimenti/competenze, attraverso l’utilizzo di schede adeguatamente predisposte e integrazioni in gruppo. Data 21 ottobre 2012 Il Responsabile legale dell’ente Luigi Idili 30