ViviSano Spazio di informazione a cura dell’Azienda Unità Sanitaria Locale di Viterbo Anno III, n°18 maggio 2010 Iniziativa organizzata dall’associazione Adico e dall’Unità di Ostetricia Staminali da cordone ombelicale, convegno a Tarquinia TARQUINIA Il prossimo 28 maggio a Tarquinia, presso la sala consiliare del Palazzo comunale si svolgerà il convegno dal titolo “Donazione e trapianto di cellule staminali da cordone ombelicale: le basi scientifiche ed etiche della donazione solidaristica”. L’evento è organizzato da Adisco Lazio Onlus e dall’Unità operativa di Ostetricia e ginecologia dell’ospedale di Tarquinia, grazie a una collaborazione nata nel 2004 con l’obiettivo di promuovere e diffondere, anche nel territorio della Tuscia, la cultura della donazione del sangue del cordone ombelicale con finalità solidaristiche. Il cordone ombelicale, dopo il parto, invece di essere gettato, come si faceva abitualmente, può oggi essere utiliz- zato per prelevare le cellule staminali con il consenso dei genitori. Adisco (Associazione Donatrici Italiane Sangue del Cordone Ombelicale) è una Onlus che opera su tutto il territorio nazionale in collaborazione con le strutture sanitarie. L’associazione ha come obiettivi: promuovere la donazione di sangue del cordone ombelicale e renderla possibile su tutto il territorio nazionale; raccogliere essere trapiantato in qualsia► Il prossimo si malato nel 28 maggio mondo necessiti si parlerà delle basi di cellule staminali compatibili, scientifiche compresi naturalmente i famied etiche liari del donatore della donazione stesso. Il convegno di Tarquinia solidaristica◄ analizzerà tutti gli aspetti della fondi per la ricerca al fine di sviluppa- donazione del sangue re completamente le del cordone ombelicale enormi potenzialità grazie andell’impiego di sangue che all’indel cordone ombelica- t e r v e n t o le nei trapianti; con- di alcuni sentire la nascita e lo dei massisviluppo della rete di mi esperti Banche di sangue del n a z i o n a l i cordone ombelicale e mondiali sul territorio nazio- nel settonale. Tutto il perso- re. L’evennale dell’Ostetricia di to è aperto Tarquinia, diretto da alla parteAntonio Perugini, da c i p a z i o n e alcuni anni ha accol- g r a t u i t a to pienamente i prin- di medici, cipi della donazione ostetriche, solidaristica fondati personale su solide basi scienti- infermierifiche, sulla massima stico, ma anche di fusicurezza della proce- ture mamme, studendura e sulla completa ti, insegnanti e tutte gratuità della conser- le persone interessate vazione del campione. ad avere informazioIl sangue del cordone, ni chiare e attendibidonato alle banche li sulla donazione del pubbliche italiane, è sangue del cordone quindi disponibile per ombelicale. I pazienti contenuti nel 2009 sono stati meno di un quarto rispetto al 2005 Viterbo in prima linea nella lotta alle contenzioni VITERBO - Abolire il ricorso alla contenzione fisica: è ciò che si propone il Coordinamento regionale dei Servizi psichiatrici di diagnosi e cura (SPDC), che riunisce tutti i reparti ospedalieri di psichiatria del Lazio. Per raggiungere questo obiettivo il Coordinamento ha invitato tutti gli SPDC a monitorare rigorosamente l’andamento del fenomeno al loro interno, favorendo altresì dei momenti di scambio reciproco, verifica e confronto. Nella giornata di martedì 11 maggio, ad esempio, gli operatori di Rieti sono stati ospiti della struttura viterbese proprio per discutere e comparare le diverse esperienze maturate in questo specifico ambito. Il primo passo verso l’abbattimento delle contenzioni è, infatti, una piena presa di coscienza del problema da parte degli operatori psichiatrici, per i quali “legare un paziente al letto” rappresenta il più delle volte l’ultimo su un apposito registro, dove vengono annotate le motivazioni per cui si è giunti all’atto coercitivo, gli operatori presenti, l’ora di inizio e quella della fine del provvedimento. A questo sistema di controllo si è accompagnata un’opera di sensibilizzazione del personale medico, infermieristico e psicologico, affinché la contenzione rappresenti veramente l’extrema ratio dopo che siano falliti tutti i tentativi di stabilire un rapporto terapeutico con il paziente, e venga mantenuta solo per il tempo strettamente necessario per consentire atto di una sequenza di incomprensioni e paure e un fallimento terapeutico. Muovendo da tali considerazioni, i Servizi psichiatrici aderenti al Coordinamento regiona- le (23 su 24) si sono dotati di un rigoroso sistema di monitoraggio delle contenzioni, che vengono quindi riportate non più solo nella cartella clinica, ma anche ► Nella giornata di lunedì 11 maggio gli operatori dell’Spdc hanno ospitato i colleghi di Rieti◄ al malato di accedere alle terapie più appropriate. I risultati di questa campagna sono positivi, pur nella disomogeneità del panorama regionale, a testimoniare lo stato di sofferenza di alcuni servizi, in termini di risorse sia materiali che umane, e soprattutto culturali: l’effetto più apprezzabile è stato una riduzione di un terzo della durata media delle contenzioni nel corso del triennio 20052007. Il Servizio psichiatrico di diagnosi e cura di Viterbo, diretto dal 2006 da Alberto Trisolini (nella foto), si è distinto per i migliori risultati a livello regionale, con una durata media delle contenzioni diminuita a meno di un quarto e un dimezzamento del numero di pazienti contenuti. “Nella nostra Ausl – spiega Frencesco Cro, psichiatra presso la struttura viterbese il miglioramento è continuato negli anni, con un numero di pazienti contenuti nel 2009 pari a meno di un quarto di quanto verificatosi nel 2005; e i dati del 2010 autorizzano a sperare in ulteriori progressi”. Un opuscolo sulle Zecche Con l’inizio della bella stagione, torna il problema delle zecche che attaccano i nostri animali domestici e non solo. Nonostante tutti abbiano più o meno conoscenza di questi parassiti, c’è ancora molta disinformazione, come ad esempio riguardo ai metodi per rimuovere le zecche. C’è chi usa olio o altri liquidi, ferri arroventati e altri strani accorgimenti assolutamente da evitare. Le conseguenze possono essere anche abbastanza gravi. Per questo la Ausl ha pubblicato sul proprio sito (www.ausl. vt.it) nella sezione approfondimenti, un opuscolo con tutte le corrette informazioni per prevenire il problema, eventualmente rimuovere le zecche e valutare le conseguenze e le cure successive al morso. La pubblicazione è stata redatta dalle biologhe Paola Carlini e Carmela Mariano e dal veterinario Giancarlo Nicolai della Ausl di Viterbo. Ufficio Relazioni con il Pubblico tel. e fax 0761 236637 [email protected] Centralino 0761 3391 / 3381 INFORMAZIONI 800 692911 PRENOTAZIONI 80 33 33