Conciliare un’assoluta novità della scienza biomedica con la legge italiana StemCellsMedicalService, il deposito del cordone ombelicale per il futuro del proprio figlio La recente ordinanza firmata dal ministro della Salute Livia Turco rinnova il divieto di istituire in Italia banche private per la conservazione autologa delle cellule staminali del cordone ombelicale. Apre però uno spiraglio: l’ordinanza prevede che in futuro, a seguito di un’iniziativa legislativa, sia resa possibile la conservazione autologa in Italia presso strutture pubbliche, con contestuale donazione su base solidaritistica. Sempre più donne, comunque, stanno pensando di conservare le cellule staminali del loro cordone ombelicale in un deposito biologico che potrà essere utilizzato dal nascituro (in età adulta) in caso di malattia. Innovative Medical Solutions, una società italiana di servizi in ambito sanitario, offre il servizio StemCellsMedicalService ai genitori italiani che desiderano offrire una chance in più al loro bambino per debellare le future malattie. L’anomalia italiana L’ordinanza del ministro Turco preannuncia una legge per regolamentare la conservazione autologa in Italia: liberalizzata purché una quota del sangue prelevato del neonato diventi un bene a disposizione di tutti i malati in attesa di trapianto di midollo osseo. Questo compromesso però è incompleto perchè in Italia è vietata l’espansione delle cellule staminali. In pratica il 30% delle staminali che verrebbe lasciata alla madre per un uso autologo (l’altro 70% verrebbe donato) è inutilizzabile perchè non si può espandere, date le difficoltà di costi e la carenza di strutture preposte «La donna, invece, deve avere la possibilità di decidere la destinazione del proprio cordone ombelicale: o donarlo o conservarlo per un uso autologo», dice il professor Francesco Zinno, docente di immunoematologia all’Università Tor Vergata di Roma. «Attualmente in Italia, dove sono ammesse le sole banche pubbliche, si raccoglie meno del 10% dei cordoni ombelicali, gli altri vengono buttati tra i rifiuti biologici della sala parto. Molti ospedali non sono attrezzati per la raccolta. La donna che, invece, volesse conservare il cordone ombelicale per il proprio figlio, non può farlo nel nostro Paese, mentre può richiedere l’autorizzazione al Centro Nazionale Trapianti per inviarlo all’estero». A questo proposito Ims ha stilato una proposta per dare il proprio contributo a questo delicato problema. Ims condivide l’attezione che il Ministero della salute ha voluto porre sull’aspetto della solidarietà, senza però arrivare al paradosso del “devi donare”, ma sottolinea l’importanza che un’aliquota del campione privatamente conservato a scopo autologo possa essere donata dai genitori fin da subito, conservata a spese delle società di crioconservazione e , in caso di necessità, possa essere espansa in vitro a costo zero per il SSN. Ossia a spese delle stesse società che si occupano di crioconservazione, direttamente o tramite rimborso al SSN. Come avviene il prelievo? Lo hanno già fatto la principessa Letizia Ortiz di Spagna, Federica Panicucci, Sonia Raule,Ambra Angiolini e tante altre mamme famose e non, per dare una possibilità in più al proprio figlio, una sorta di assicurazione sulla vita. «Il prelievo delle cellule staminali non comporta alcun rischio né per il bimbo né per la madre», spiega il professor Zinno. «Può essere fatto sia nei parti naturali che nei cesarei. Dopo il taglio del cordone si incannula la vena ombelicale e si lascia defluire il contenuto in una sacca sterile. Se la mamma decide per una conservazione autologa, dove le cellule conservate verranno in futuro impiegate sul bambino stesso o sui consanguinei, la sacca viene poi inviata all’estero, alle banche del cordone ombelicale (in Italia è permessa la raccolta ma non la conservazione)». Il campione biologico deve arrivare a destinazione entro 36-48 ore dal prelievo e deve viaggiare a una temperatura stabile. Una volta raggiunta la banca estera, il campione viene sottoposto a controlli anti-virali e anti-batteriologici per la crioconservazione in speciali contenitori a 190 gradi sotto zero in azoto liquido. Perché è utile? I vantaggi di questa procedura sono numerosi. Si ha la possibilità di avere a disposizione delle cellule compatibili, escludendo rischi di rigetto, perché provenienti dallo stesso donatore su cui saranno impiegate, o con una probabilità del 25% di essere compatibili nel caso di utilizzo tra consanguinei. «Le staminali del cordone ombelicale sono simili a quelle del midollo osseo, producono globuli rossi, bianchi e piastrine e possono essere impiegate per curare diverse patologie», continua il professor Zinno. «Sono utili per gli autotrapianti in caso di malattie oncomeatologiche, come le leucemie e linfomi. Un altro uso è per la medicina rigenerativa: per ricostruire tessuti ed organi, come la pelle, i tessuti cardiaci, la retina. Da qualche tempo si utilizzano per alcune malattie cardiologiche come la cardiopatie dilatative dei bambini e le cardiopatie ischemiche degli adulti. In un futuro potranno curare malattie come l’Alzheimer, il Parkinson e il diabete giovanile». Normative e procedure In Italia non è attualmente prevista la possibilità di conservare le cellule staminali cordonali per uso autologo, Innovative Medical Science (IMS) di Brescia, grazie a una partnership con una banca estera privata autorizzata, consente di conservare le cellule per un periodo minimo di 20 anni. Sarà la società stessa ad occuparsi degli aspetti organizzativi e burocratici (serve il nullaosta per l’esportazione), prevedendo un completo e continuo servizio di assistenza per tutta la durata della conservazione. Per il deposito in banca servono circa 2000 euro, cifra che comprende il kit di raccolta, l’assistenza in tutte le procedure amministrative e burocratiche, il ritiro del campione dopo il parto, la spedizione al laboratorio, il trattamento delle staminali, la conservazione per 20 anni (rinnovabile) e l’eventuale rientro del campione in caso di necessità. Rispetto ad altre società che offrono analoghi servizi, Innovative Medical Solutions presenta una novità assoluta: è l’unica società italiana che possiede all’estero i contenitori criogenici (tanks) in cui sono conservati i campioni. Questi contenitori sono collocati presso la banca estera partner, ma potrebbero facilmente rientrare in Italia in caso di cambiamenti nella normativa. In questo modo, Innovative Medical Solutions è la sola società in grado di offrire ai genitori un contratto di diritto italiano anche per la fase di conservazione. Il destino del cordone ombelicale Puo essere eliminato: nella maggior parte dei casi al momento del parto viene gettato assieme agli altri rifiuti ospedalieri, perdendo così le cellule staminali che contiene. Conservazione eterologa: in alcuni ospedali è possibile richiedere la donazione, in modo che le cellule staminali vengano raccolte e conservate in strutture pubbliche per un possibile utilizzo sui riceventi. Conservazione autologa: Le cellule conservate verranno in futuro impiegate solo sul bambino stesso oppure sui suoi consanguinei (padre, madre, fratelli). Per ulteriori informazioni: Innovative Medical Solutions Via Cipro,21 – 25124 Brescia Tel 030.5105566 – fax 030.5105568 Numero verde 800.034558 (chiamata gratuita) www.ims-innovativemedicalsolutions.com Per interviste: Professor Francesco Zinno cell. 347.9093783 Press Office Tam Tam Comunicazione & copy Tel 030.2010300 [email protected] Monica Melotti cell. 349.6308708 - [email protected]