APRILE : Mese della donazione del sangue da cordone ombelicale Il Rotary Club di Frosinone, in collaborazione con l’Ordine dei Farmacisti della Provincia di Frosinone, Federfarma-Frosinone, la AUSL Frosinone, l’A.Gi.Far. Frosinone, il Collegio delle Osteriche di Frosinone, la Cooperativa Farmaceutica Ciociara (Co.Fa.C.), l’Associazione Carlo Donfrancesco, l’Unione Cattolica Farmacisti Italiani e l’ADISCO (Associazione Donatrici Italiane Sangue Cordone Ombelicale) organizza dal mese di Aprile una campagna per la sensibilizzazione delle gestanti alla donazione del sangue del cordone ombelicale, chiamata “Dalla Vita alla Vita”. Il sangue raccolto, verrà conservato in “Banche pubbliche delle staminali” e sarà a disposizione di chiunque ne avesse necessità e bisogno. Nelle farmacie della nostra provincia le future mamme saranno invitate a donare il sangue del cordone ombelicale attraverso consulenze dirette del farmacista, locandine ed opuscoli. Con un gesto gratuito, e che non comporta alcun rischio né per la madre né per il neonato (il sangue viene prelevato dopo la recisione del cordone ombelicale), si potranno aumentare le possibilità di cura di bambini e adulti con malattie del sangue e del sistema immunitario: il sangue del cordone ombelicale, infatti, essendo ricco di cellule staminali in grado di generare globuli rossi, globuli bianchi e piastrine, rappresenta una risorsa preziosa, utilizzabile per il trapianto. Dichiarazione del Dr. Riccardo Mastrangeli, Coordinatore del Progetto “Dalla Vita alla Vita”. Quando si avvicina il momento del parto è normale che ogni mamma pensi esclusivamente al suo bambino. Ma è anche importante sapere che proprio in questo momento è possibile compiere un gesto di grande generosità: donare il sangue del cordone ombelicale alle “Banche pubbliche delle staminali” (la nostra si trova presso il Policlinico “Umberto Primo” di Roma). Questo tipo di donazione, che non implica la manipolazione degli embrioni e che è quindi accettata dalla Chiesa Cattolica, può aiutare altre persone a guarire da gravi patologie e ad aumentare le possibilità terapeutiche. Il cordone ombelicale - che normalmente viene gettato via - contiene infatti sangue ricco di cellule staminali di tipo pluripotenti e non ancora differenziate che hanno la capacità, se impiantate in un organo, di differenziarsi e svilupparsi come quell’organo; ad esempio in caso di soggetto affetto da leucemia, possono essere trapiantate nel midollo osseo malato e permettere a quest’ultimo di rigenerarsi e riprendere a riprodurre sangue nuovo. Dichiarazione del Dr. Beniamino Di Fazio, Presidente del Rotary Frosinone: Siamo felici ed orgogliosi di essere i proponenti del progetto “Dalla Vita alla Vita – donazione del cordone ombelicale”. Anche questa nostra nuova iniziativa deve essere inquadrata nella missione rotariana non solo di servizio ma anche di impiego delle nostre migliori energie per far crescere il territorio frusinate. Tutti i Rotariani del Club di Frosinone, insieme anche ai giovani del Rotaract e Interact, saranno impegnati ad incoraggiare e a valorizzare la cultura della solidarietà e della donazione del cordone ombelicale presso le Banche Pubbliche. Principale obiettivo del progetto sarà quello di raggiungere il maggior numero possibile di persone affinché siano informate dell’importante pratica della donazione del cordone ombelicale alle Banche Pubbliche. Sono certo che grazie all’entusiasmo e all’impegno di tutti i Rotariani, di tutti i professionisti e di tutti gli Enti che abbiamo voluto coinvolgere nel progetto raggiungeremo il nostro ambizioso traguardo: poter salvare tante vite umane. Dichiarazione del Dr. Lucio Pantano, Presidente dell’Ordine dei Farmacisti di Frosinone: La particolare caratteristica del cordone ombelicale, il cui sangue è ricco di cellule staminali emopoietiche, ne rende importante il recupero per la conservazione del sangue nelle banche autorizzate dal Ministero della Sanità. Le particolarità immunologiche delle staminali da cordone ombelicale le fanno preferire ad altre derivate da differenti fonti nei trapianti. Il vero problema è la disinformazione diffusa fra le giovani future mamme e per tale motivo tutti i farmacisti della provincia di Frosinone, su invito del Rotary, hanno deciso di scendere in campo per dare informazioni di carattere divulgativo scientifico sulla importanza di questo atto di donazione, allo scopo di sensibilizzare le giovani mamme e i giovani padri a mettere a disposizione dei bisognosi questa importante risorsa. Allo stesso tempo verranno date informazioni sui alcuni progressi scientifici nel campo della utilizzazione terapeutica delle cellule staminali, particolarmente utili per combattere le malattie sia disontogenetiche che cronico-degenerative. Un ringraziamento particolare alle Ostetriche che, oltre a essere le figure di riferimento nel periodo della gravidanza, parto e puerperio, nel caso specifico della donazione del sangue del cordone ombelicale sono gli operatori sanitari che prelevano e valutano la quantità di materiale e quindi avviano l'iter per la consegna alla Banca pubblica delle staminali. Dichiarazione del Dr. Giovanni Querqui, Presidente di Federfarma-Frosinone: Una risorsa preziosa, una risorsa da non sprecare. Questo è il sangue del cordone ombelicale, ricco di cellule staminali ematopoietiche che sono utilizzate per trapianti allo scopo di salvare pazienti affetti da leucemie e alcune gravi malattie immunitarie. Nelle oltre centocinquanta farmacie di Frosinone e provincia dal mese di Aprile verrà promossa la campagna di sensibilizzazione sulla donazione del cordone ombelicale “Dalla Vita alla Vita”. L’obiettivo è alzare il livello di consapevolezza su un semplice gesto che può permettere di donare nuove speranze di vita attraverso una procedura non invasiva e del tutto indolore. Recandosi nelle farmacie, le gestanti potranno trovare non solo brochure, manifesti ed opuscoli informativi ma soprattutto il farmacista che fornirà un utile e prezioso contributo sull’importanza della donazione da cordone ombelicale. La campagna informativa ha lo scopo di far aumentare considerevolmente e in tempi rapidi la percentuali delle donatrici. Dichiarazione del Dr. Gennaro Nardone, Presidente dell’A.Gi.Far. Frosinone: Come giovane uomo, sposo pienamente questa splendida iniziativa e invito tutte le giovani coppie a farlo con me. Nel momento più bello, quale è senza dubbio la nascita di un figlio, ognuno di noi ha l'occasione di salvare la vita di un altro bimbo, gravemente malato e sofferente, semplicemente donando il sangue del cordone ombelicale. Invito tutti a riflettere sulla semplicità e allo stesso tempo sulla grandiosità di un simile gesto: il prelievo del sangue placentare, ricco di cellule staminali e capace di generare miliardi di globuli rossi, di globuli bianchi e di piastrine, è del tutto indolore sia per la madre che per il neonato. Non costa nulla salvare un altro bimbo che, altrimenti, sarebbe costretto, nella migliore delle ipotesi, a ricorrere al trapianto di midollo osseo, i cui tempi d'attesa sono assai più lunghi e dolorosi per il donatore. Più ricca renderemo la Banca del Sangue del Cordone Ombelicale e più bimbi saranno salvati. Un ringraziamento sincero al Dr. Carlo Mirabella – Direttore Generale della AUSL Frosinone, al Dr. Mauro Vicano – Direttore Sanitario AUSL Frosinone, al Dr. Marcello Russo – Direttore del Dipartimento Materno-Infantile della AUSL Frosinone, al Dr. Enrico Donfrancesco – Primario Ostetricia dell’Ospedale di Sora e Presidente Associazione Carlo Donfrancesco, alla Dr.ssa Maria Rita Pecci - Ginecologa presso l’Ospedale di Frosinone, alla Dr.ssa Claudia Malerba - Ginecologa presso l’Ospedale Sora, al Dr. Luigi Antignani - Presidente Co.Fa.C., al Dr. Gennaro Nardone – Presidente A.Gi.Far. Frosinone, alla dr.ssa Anna Maria Petitti – Ginecologa Responsabile Provinciale Consultori Familiari, alla Dr.ssa Morena Di Palma – Presidente Collegio Ostetriche Frosinone, che hanno voluto condividere e sostenere il nostro progetto. Il Rotary International Il Rotary International è un’organizzazione internazionale costituita da uomini e donne provenienti da ogni settore della vita sociale, economica, professionale e culturale che, riuniti nei Rotary Club, lavorano fianco a fianco per incoraggiare, sia individualmente che collettivamente, la pratica attuazione del “servire” inteso come “mettere le proprie capacità al servizio degli altri”, per realizzare progetti umanitari e di assistenza alle comunità, incoraggiare il rispetto di rigorosi principi etici in tutti i campi, soprattutto in ambito professionale, per diffondere la pace e la buona volontà tra i popoli della Terra. Questo impegno è sintetizzato nel motto ufficiale “Service above self” (servire al di sopra di ogni interesse personale). Il Rotary International conta attualmente oltre 1.200.000 soci raggruppati in 34.000 Club presenti in quasi 200 Paesi del mondo. I Club sono organizzati in Distretti, ognuno coordinato da un Governatore che rimane in carica un anno. Al Rotary si affiancano anche due organizzazioni giovanili: il Rotaract (per giovani tra i 18 e i 30 anni) e l’Interact (tra i 12 e i 18 anni). In Italia l’associazione conta oltre 800 Club Rotary per un totale di ca. 43.000 soci. Il Distretto 2080, che comprende le regioni del Lazio e della Sardegna, conta 83 Club per un numero complessivo di circa 4.000 soci. DALLA VITA ALLA VITA Il sangue del cordone ombelicale. Il cordone ombelicale, attraverso il quale ogni mamma nutre il proprio bambino nel “pancione”, dopo il parto viene usualmente gettato. Dare il consenso alla donazione di sangue del cordone ombelicale significa evitare questo spreco, mettendone a frutto l’utilità come importante risorsa per la salute e la ricerca. Perché donare il sangue del cordone ombelicale. Il sangue del cordone ombelicale, infatti, è ricco di cellule staminali molto simili a quelle del midollo osseo. Queste cellule hanno un ruolo fondamentale nella cura di gravi malattie del sangue, quali la leucemia, il linfoma, la talassemia, alcune forme di immunodeficienza e alcuni difetti metabolici. Donare il sangue cordonale a una banca pubblica è un investimento per il futuro, perché contribuisce ad aumentare la probabilità di reperire una donazione compatibile e con una dose adeguata di cellule per ogni paziente in attesa di trapianto. I vantaggi del sangue cordonale rispetto al midollo osseo. Può essere raccolto e conservato presso adeguate strutture (Banche Pubbliche di Sangue del Cordone Ombelicale) rendendosi immediatamente disponibile per chi ne avesse bisogno. L’immaturità delle cellule in esso contenute riduce il rischio di alcune gravi complicanze del trapianto. È stata dimostrata la possibilità di trapiantare contemporaneamente due unità di sangue cordonale per estendere l’opportunità di terapia anche a pazienti adulti. Come avviene la raccolta del sangue cordonale. Subito dopo il parto, sia spontaneo sia cesareo, quando il cordone è stato reciso, il personale abilitato effettua il prelievo del sangue in esso contenuto. Questa procedura è innocua e indolore per la mamma e per il neonato. La sacca sterile contenente il sangue cordonale raggiunge entro 30 ore la Banca di Sangue del Cordone Ombelicale di riferimento, presso la quale sarà sottoposto alle analisi necessarie e, quindi, congelato. Perché il consenso della mamma è fondamentale. Il sangue del cordone ombelicale può essere usato per un trapianto solo se privo di agenti infettivi, per cui è necessario effettuare controlli sia sul sangue del cordone sia su quello materno. Pertanto la mamma deve acconsentire sia alla donazione sia alla disponibilità a sottoporsi alle analisi di controllo al momento e dopo il parto (6-12 mesi). Deve, inoltre, dare il consenso per la raccolta dei dati sanitari personali e familiari per verificare l’assenza di malattie genetiche o infettive trasmissibili con il sangue. Tutti i dati raccolti sono riservati e saranno custoditi esclusivamente presso la sede della Banca di Sangue del Cordone Ombelicale. La donazione non è mai un gesto inutile. È importante sapere che se anche l’unità donata non fosse idonea per il trapianto, non sarà comunque sprecata l’occasione di fare del bene, perché il sangue cordonale potrà essere utilizzato per la ricerca scientifica. Che cos’è la “donazione dedicata”. Se, al momento della nascita del bambino, esiste un parente stretto (fratello/sorella, mamma o papà del neonato) a cui sia stata diagnosticata una malattia curabile con il trapianto di cellule staminali, la raccolta del sangue ombelicale potrà essere riservata al parente malato e utilizzata tramite servizio sanitario. In alcuni Paesi è consentito conservare il sangue cordonale per uso personale e a spese dei genitori in Banche private. Questa forma di conservazione non è ritenuta utile dalla comunità scientifica; invece alla Banca pubblica si potrà sempre attingere per il reperimento di unità per trapianto. Dopo la donazione: la richiesta di trapianto. Dopo la raccolta, il sangue cordonale, raggiunta la Banca di sangue cordonale di riferimento, viene “tipizzato”, ossia catalogato, tramite una sofisticata analisi di laboratorio (“tipizzazione HLA”). I dati di tipizzazione, inseriti in una banca dati mondiale, permetteranno così di stabilire in tempi brevi se le cellule staminali del donatore e del ricevente siano compatibili.