C E N T R O
S E R V I Z I
P E R
I L
VOLONTARIATO
della Provincia di Verona
Collana Quaderni
ACCA IN FUGA
DISABILI E
TEMPO LIBERO
Autori
Ideazione di Lucio Garonzi, Direttore CSV di Verona
Hanno collaborato alla ricerca: Massimo Cauchioli (volontario CARS) e Marco Vesentini
(presidente Consulta handicap Comune Verona) e Fabrizio Rossettini (collaboratore CSV Verona).
Ha collaborato all’individuazione delle opportunità ed alla redazione del testo: Claudia
Tomba (collaboratrice CSV Verona).
Hanno collaborato nel gruppo di lavoro che ha accompagnato tutto il percorso:
Massimo Plastina, ANFFAS
Massimo Cauchioli, CARS
Chiara Mignolli, GRUPPO AMICI DEGLI SPASTICI
Clare Holme, TESTARDO ONLUS
Giuseppe Fiorio, UILDM
Roberto Avesani, UNIVOC
Marina Dello Russo, AGENZIA DEL TEMPO LIBERO (Istituto Don Calabria)
CAPITOLO I
PRESENTAZIONE
Il Centro Servizi per il Volontariato della Provincia di Verona, coinvolgendo gran parte delle associazioni del territorio veronese che si occupano di attività rivolte a persone con disabilità, ha promosso l’elaborazione
di uno strumento che sia d’aiuto alla persona disabile nella ricerca di opportunità legate al tempo libero. Questo strumento è stato pensato anche
per i “gruppi”: le possibilità illustrate, infatti, oltre ad essere accessibili a
persone con disabilità sono idonee ad accogliere le associazioni che operano in questo particolare settore.
L’obiettivo è stato raggiunto con un lavoro preliminare di raccolta dati:
dapprima, ad ogni associazione è stato inviato un questionario con lo
scopo di raccogliere una serie di informazioni di base circa la struttura, i
principi ispiratori, gli obiettivi e le attività dell’associazione. I dati sono
poi stati analizzati e qui pubblicati. A partire dall’analisi dei dati, ha avuto inizio una discussione all’interno del Gruppo di Lavoro costituito dalle associazioni che hanno manifestato l’intenzione di fare un percorso di
confronto comune.
Le emergenze che una qualsiasi disabilità attiva sono di vario genere ma,
comunque si veda la questione, le premesse ideologiche che muovono i
vari servizi si rifanno alle emergenze di aumento del livello di benessere,
di integrazione e di autonomia della persona con disabilità. Dall’integrazione scolastica alla formazione professionale, dai percorsi formativi individualizzati condotti nei centri diurni all’attivazione di servizi di vita indipendente a sostegno della domiciliarità, dalla creazione di comunità
alloggio integrate col territorio all’assistenza domiciliare anche di tipo socio-sanitario. Si tratta di bisogni che vengono risolti da reti formali legate
soprattutto al servizio pubblico e in parte al privato convenzionato.
Tuttavia, il benessere della persona non si garantisce soltanto attraverso
questi necessari servizi, perché anche di qualcos’altro la persona con disabilità – e non solo - ha bisogno. Infatti integrazione significa assenza di
isolamento ed è proprio quell’isolamento dagli avvenimenti sociali, dalle
possibilità di svago e di aggregazione offerte dal territorio - è la mancanza
di amici o l’impossibilità di compiere uno spostamento, è tutto quanto noi
chiamiamo “tempo libero” ad essere necessario alla persona, anche se
questa non manifesta ed apparentemente non percepisce il bisogno.
Così come ogni disabilità è differente dall’altra - e la linea di demarcazione non separa solo la disabilità motoria da quella psico fisica e da
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Acca in fuga
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quella psichiatrica - così ogni storia personale è differente da un’altra.
Ciascuna persona con disabilità ha dunque bisogno di essere coinvolta in
situazioni di tempo libero sia a partire dalla tipologia della sua disabilità
(ad esempio, se in Inghilterra esiste un’associazione che consente a persone in carrozzina con disabilità motoria di compiere scalate di montagna, nessuna attività può dirsi necessariamente impraticabile) sia in base
alle sue personali necessità e preferenze (laddove queste possano essere
elaborate ed espresse).
Il ruolo di un’associazione che leghi il suo servizio al tempo libero (anche se non esclusivamente) è dunque, in linea di principio, quello di funzionare da mediatore dei bisogni ricreativi e relazionali della persona disabile – ma anche di aumentare i momenti di stacco dalle figure parentali, di abilitare la persona disabile ad un futuro momento di distacco in vista dell’età adulta, di aumentare la qualità di vita e l’autostima della persona disabile, solo per elencare alcuni degli obiettivi che la parola “tempo libero” sottende.
Questa funzione, nel tempo, si è sviluppata in due modi distinti: storicamente, da parte della maggioranza dei gruppi ed associazioni, il servizio
è stato rivolto alla creazione di “spazi protetti”, dai quali partire per fare
integrazione col territorio, creare momenti ludici o per gite e uscite; solo
recentemente, alcune realtà hanno cercato di privilegiare il ruolo di mediazione, non necessariamente attivandosi per accogliere la persona disabile, ma mettendo questa in contatto con altre associazioni (magari non
dedicate a persone con disabilità) o semplicemente (ma non è questa una
funzione secondaria) informando su opportunità, agevolazioni, luoghi
adatti al tipo di attività cui la persona disabile intende partecipare, o anche solo per ascoltare la storia della persona.
Il primo modo, quello dell’attivazione di “spazi protetti”, è con molta
probabilità l’unico possibile per persone con disabilità grave e gravissima: infatti, difficilmente è pensabile che una persona con gravissimi problemi psico fisici e comportamentali possa essere accolta da un gruppo o
associazione non specificatamente preparati. Tuttavia, il secondo modo,
quello che privilegia la funzione di mediazione, può e non deve essere
slegato al primo: i volontari associati possono ricoprire il ruolo di mediazione magari di concerto con le realtà emergenti che si dedicano solo a
questa funzione (come ad esempio l’Agenzia del Tempo Libero). Ogni
mezzo, dunque, diventa utile per garantire a queste persone un tempo
“libero” e non più “vuoto”.
Ecco allora che questo opuscolo concretizza tutta una serie di dati e di informazioni ad uso delle associazioni, dei mediatori o direttamente della
persona con disabilità. Si tratta innanzitutto dei risultati di una ricerca
condotta dal Centro Servizi sulle associazioni che attualmente a Verona
operano nel campo del tempo libero per persone con disabilità; tale ricerca ha permesso di capire meglio come funziona ogni associazione,
quali le sue attività principali e quali i suggerimenti che l’associazione ritiene possano essere d’aiuto anche ad altri.
Dopo la presentazione dei dati ottenuti, abbiamo ritenuto utile elencare
tutta una serie di risorse/servizi presenti sul territorio: si tratta di una agenda, proprio nel senso che sono tutte esperienze che le associazioni ritengono valga la pena provare, o perché la stessa persona disabile le sceglie
(di andare nella tal discoteca o nel tal museo) o perché un’associazione
possa verificare se quella data attività riscuota o meno il gradimento del
gruppo.
Si tratta forse di piccole cose, ma l’esperienza dimostra che il benessere
della persona con disabilità non passa solo attraverso i servizi e le attività proposte dagli “esperti”, ma anche, nel concreto, nel “micro” di una
storia, di una esperienza, di un limite che deve prima essere accolto e
non negato per essere poi superato.
Conclude questa pubblicazione la raccolta di iniziative a livello nazionale ritenute significative per ottenere informazioni che possono risultare
utili sia alle singole persone che ai gruppi, come testi, links web e documenti.
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Acca in fuga
CAPITOLO II
RICERCA
Nella provincia di Verona le organizzazioni che si occupano, a qualche
livello, delle persone disabili sono più di 100; tra queste sono state selezionate 41 associazioni che si occupano in particolare di fornire un servizio nel tempo libero continuativo, che spesso per i disabili risulta tempo “vuoto”. Queste hanno rappresentato il nostro campione di riferimento e i questionari raccolti sono stati 23 (poco più del 50%).
La ricerca è nata con l’idea di fornire una “fotografia” della situazione attuale nella provincia di Verona: “chi fa cosa”. Riteniamo che l’importanza di questa mappatura dei servizi rispetto al tempo libero per le persone
con disabilità sia quella di informare ogni cittadino su questi temi e su come essi possono essere risolti con normalità: vale a dire andando a “realizzare tempo libero” in luoghi e secondo modalità ed opportunità assolutamente normali ed accessibili a tutti, in modo che le persone sappiano
a chi rivolgersi per la soddisfazione di determinate esigenze.
Nel contempo si intendevano rilevare i principali bisogni, avvertiti dalle
associazioni, sia per loro che per i disabili, in modo da implementare
azioni mirate che rispondano precisamente alle necessità degli attori coinvolti in prima persona.
Ulteriore obiettivo è quello di costituire una sorte di “rete” condivisa tra
le associazioni, in modo da favorire la cooperazione per poter così fornire un servizio più puntuale rispetto alle esigenze che tenga anche conto
delle territorialità della domanda.
2.1. Obiettivo
6
Il primo dei tre obiettivi è stato di capire quali associazioni fanno cosa:
era importante capire come è divisa tra le associazioni, e conseguentemente sul territorio, l’offerta per il tempo libero alle persone disabili. All’interno di questa differenziazione si evidenziano le diverse disabilità seguite, quanto le diverse esperienze affrontate. Le associazioni hanno avuto modo di guardarsi attorno capendo cosa esiste nel territorio oltre al
proprio intervento; scambiarsi informazioni da confrontare per migliorare le “best practicies” che ognuna ha raffinato negli anni di servizio. Questa “fotografia” delle realtà esistenti permetterà di “economizzare” l’of-
ferta all’utenza, evitando inutili spostamenti a disabili che possono magari avere, in linea di principio, lo stesso servizio, più vicino a casa.
Il secondo obiettivo, molto più diretto, è stato da un lato capire quali sono i maggiori bisogni che le associazioni avvertono come fondamentali
per la loro sopravvivenza, quali sono i bisogni fondamentali che le associazioni ritengono avvertano le persone disabili; dall’altro capire quanto
sono informate le associazioni rispetto a tutte le informazioni che possono risultare utili per la loro attività sia nella fornitura del servizio vero e
proprio, sia per le attività di “back office”. Questa analisi evidenzierà
quali sono le azioni più imminenti da portare avanti, dove è più opportuno che il CSV rivolga le proprie attenzioni o dove è più opportuno che si
faccia da portavoce nei confronti di Enti pubblici o genericamente nei
confronti di terzi.
Il terzo e ultimo obiettivo era quello che la ricerca desse vita ad una “Rete
di Relazioni”. La ricerca ha dato vita ad un gruppo di lavoro formato da alcune delle associazioni partecipanti alla ricerca. Queste hanno avuto modo di interagire facendo così emergere il vantaggio che sia le persone disabili, sia le associazioni avranno nel sapere cosa esattamente esiste sul territorio. È emerso che generalmente le persone i disabili, e i loro familiari, si
rivolgono alle associazioni, non solo in base all’attività specifica che queste svolgono, ma soprattutto in base a contatti personali che garantiscano
loro un servizio offerto da persone ai loro occhi affidabili e competenti.
Questo è largamente comprensibile visto la delicatezza della questione;
quindi, dal punto di vista anche della sola questione della mobilità, le situazioni per le quali una persona disabile che ha un’associazione dietro casa e che attraversa inutilmente la città per frequentare un’altra associazione, non possono essere risolte da un impersonale elenco ma possono essere risolte attraverso il confronto, l’interazione e la collaborazione fra le associazioni stesse. Nel caso citato, per esempio, è importante che gli operatori, i volontari dell’associazione alla quale la persona disabile si rivolge da
tempo segnali a quest’ultima l’opportunità che potrebbe avere più vicina a
casa. Il passaggio “personale” è fondamentale per garantire alle famiglie
ciò che cercano. Un altro aspetto agevolato da un Rete efficiente è quello
dei trasporti: si è evidenziata la possibilità che, per esempio, il pulmino di
un’associazione che compie un determinato giro possa offrire servizio a
persone di altre associazioni senza deviare (o facendolo minimamente) il
proprio percorso. Perché questa interazione tra le associazioni esista è necessario che esse si conoscano reciprocamente.
Gli obiettivi tendono ad influenzarsi ed ad interagire reciprocamente, infatti, il “trasporto” era citato tra i maggiori bisogni delle associazioni:
quindi, sapendo chi fa cosa (primo obiettivo), sapere che il trasporto può
7
Acca in fuga
essere un problema (secondo obiettivo) si può risolvere scambiando queste informazioni e intervenendo con un altro mezzo o proponendo, per
esempio, alla persona disabile, di andare nella associazione “Amica” più
vicina alla sua abitazione (terzo obiettivo).
2.2. Metodologia
Sin da subito sono stati coinvolti volontari e operatori professionisti nelle
diverse fasi della ricerca. Sia la preparazione degli strumenti per l’indagine, la somministrazione e raccolta dei dati, l’analisi quantitativa e qualitativa degli stessi, che la condivisone dei risultati con i diretti interessati
(le associazioni di volontariato) è avvenuta per mano di persone con
competenze coerenti con il settore di indagine.
Lo strumento utilizzato è stato un questionario semi strutturato di 16 domande compilato a distanza dagli interessati e rispedito via mail, fax, posta al CSV. Questo motiva il fatto che il campione dei rispondenti sia dimezzato rispetto all’universo di riferimento, come succede abitualmente
con questo tipo di metodologia.
Raccolti i questionari è stata data una struttura statistica ai dati ottenuti,
effettuando un’analisi orizzontale tra le associazioni, al fine di ottenere
una ”media” dei servizi ed esigenze presenti; visto il numero relativamente esiguo dei questionari, si è potuto prestare una particolare attenzione verticale ai questionari, cioè in profondità. Si sono prese in considerazione le singole risposte particolarmente significative, come spunto
per ulteriori ricerche ed approfondimenti.
L’elaborazione completa dei dati è avvenuta in sintonia tra il CSV e alcuni esperti del settore, peraltro partecipanti ai questionari come rappresentanti di singole associazioni.
2.3. Risultati ricerca
Campione diviso per ULSS
L’USSL n. 20 risulta quella con più associazioni iscritte (è quella che contiene il comune di Verona), queste proporzioni si mantengono sia sul
campione iniziale che su quello dei questionari ricevuti.
8
Riconoscimento delle associazioni
Tutte le associazioni indagate risultano iscritte all’albo regionale delle associazioni di volontariato. Tale iscrizione implica una serie di doveri e di
Ass. Iscritte (totali) x ULSS
22%
20
21
22
16%
Campione del progetto x ULSS
24%
20
21
22
49%
62%
27%
Risposte al questionario x ULSS
Riconoscimento dell’associazione
13%
27%
55%
87%
18%
20
21
22
Associazione
non riconosciuta
Associazione
riconosciuta
opportunità per le associazioni. Infatti, uno dei requisiti sempre richiesti
da enti, fondazioni o ASL per avviare con un’associazione dei progetti di
finanziamento per servizi, convenzioni o semplici contributi, è proprio
quello dell’iscrizione all’albo regionale, che vale da garanzia per l’uso
corretto del finanziamento, per la sua chiara rendicontazione e per la sua
registrazione in regolari bilanci preventivi e consuntivi.
Solamente due associazioni risultano avere personalità giuridica mentre
la quasi totalità si configura come “associazione non riconosciuta” (artt.
36 e ss. cod. civ.)
Soci volontari coinvolti in attività ordinarie
Si legge una realtà importante per numero di volontari coinvolti. Questo
dato, per ora non corroborato da altri dati sull’organizzazione dell’associazione, come ad esempio il numero di iniziative, il numero di turnover
tra gli associati, la formazione offerta ai nuovi volontari, l’archiviazione e
mappatura dei servizi e quant’altro, poco ci dice sulla strutturazione delle associazioni. Questi dati verranno ricercati e analizzati successivamente dal gruppo di lavoro ristretto che concluderà i lavori del progetto
tempo libero CSV.
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Acca in fuga
10
Perciò per il momento, possiamo
Soci coinvolti in attività
dire che un numero elevato di soordinarie
ci può significare una associazione ben strutturata per compiti e
12
10
funzioni, con una buona organiz8
zazione interna, che è la base su
6
cui fondare servizi alla persona
garantiti nel tempo.
4
2
D’altro canto, nulla impedisce
che una associazione con molti
0
iscritti abbia una organizzazione
0-10
11-40
41-70
Oltre 70
interna non necessariamente ben
strutturata.
L’effetto di una buona o precaria
strutturazione incide direttamente sulla qualità del servizio; la strutturazione deve essere perseguita per non scadere in attività dal carattere
estemporaneo e affidate all’improvvisazione.
Numero di persone disabili cui è rivolto il servizio
Questo è un dato significativo, importante anche letto a confronto col
precedente. 6 gruppi rivolgono il loro servizio ad un numero di persone
disabili inferiore a 10; 12 gruppi, invece, ad un numero di persone disabili compreso fra 11 e 40, un gruppo fra 41 e 70 e addirittura 4 oltre 70.
Questa domanda era stata posta per suddividere in due categorie le associazioni, ma le categorie sono almeno tre. Infatti, se erogare servizi ad un
numero di persone disabili compreso fra 0 e 10 implica una buona organizzazione interna, è evidente che un numero compreso fra 11 e 40 presuppone un’ottima organizzazione.
La terza categoria che qui emerge è quella di chi dichiara di raggiungere
con le proprie attività un numero di persone disabili compreso fra 40 e 70
e chi ne dichiara oltre 70. Per queste ultime associazioni (4), e probabilmente anche per una parte di chi dichiara un numero compreso fra 11 e
40 persone disabili, si può essere verificato un fraintendimento della domanda. Infatti, se è vero che per un’associazione di volontari difficilmente si può parlare di effettiva presa in carico della persona disabile, è anche vero che creare circuiti o occasioni di tempo libero per persone disabili è un compito assai delicato, che non si può limitare ad un intervento una tantum nel corso dell’anno. Se vogliamo dare al tempo libero il
connotato di opportunità normalizzante, dobbiamo anche dare ad esso
una certa continuità nel tempo e una frequenza di servizio che deve assecondare il tempi della persona e della sua famiglia, il che implica, per
un’associazione, un grandissimo
N. di disabili a cui è rivolto
impegno anche solo per seguire
il servizio
poche persone disabili. Seguirne
un numero elevatissimo nel tem15
po libero può significare o seguir10
li poco o niente affatto o l’aver attribuito un diverso significato alla
5
domanda. Per esempio si può
aver inteso per “persone disabili
0
seguite” un servizio reso con fre0-10
41-70
11-40
Oltre 70
quenza relativamente ridotta, non
settimanale, oppure, addirittura,
si può aver inteso per servizio un
qualsiasi aiuto alla persona disabile ed alla famiglia, per esempio una
consulenza.
Sarà in futuro interessante cercare di capire quante persone disabili potrebbero essere carenti di un servizio per il tempo libero e per quante di
loro si tratta di un “tempo libero a rischio”. Infatti, la domanda più ovvia
è cosa accadrebbe per queste persone se, per un motivo qualsiasi, collegato ad una ipotetica “erogazione intermittente” o minima del servizio, il
gruppo dovesse interrompere le attività. Anche nel caso fossero vivi rapporti di rete con altre associazioni o con le ASL di riferimento, sarebbe
comunque molto alto il rischio di smembramento del gruppo di persone
disabili accolte, essendo altrimenti possibile il soccorso da parte di altri
gruppi al gruppo in difficoltà o direttamente alle stesse persone disabili.
Nel caso di assenza di rapporti di rete, magari mancando la stessa segnalazione del numero e tipologia delle persone seguite alle ASL di riferimento (mancando dunque “la scheda” della persona disabile), il nome
stesso delle persone disabili correrebbe il serio rischio di essere dimenticato, ed il “cerino acceso” rimarrebbe in mano alla famiglia, che tornerebbe ad essere l’unica garanzia per se stessa e per la persona disabile.
Un dato che si può ricavare per deduzione è che, dunque, difficilmente una persona disabile che non abbia un gruppo di riferimento “ben
funzionante” è in grado di godere del “tempo libero”. Questo è forse
uno dei dati più significativi dal quale partire anche con una serie di
proposte ed idee.
Altro dato da valutare sarebbe, se possibile, quello di verificare quante
sono le persone che accedono a servizi di “tempo libero” in più di una
associazione. È certo, infatti, che almeno alcune delle associazioni intervistate facciano riferimento alle medesime persone disabili riducendo di
fatto la platea di quelli che sono raggiungibili.
11
Acca in fuga
12
Anno di inizio del servizio
Anno di inizio servizio
Questo dato indica in 14 i gruppi
con maggior anzianità (fondati tra
15
il 1980 e 1990) e sono 17 i gruppi
col maggior numero di persone
10
disabili seguite.
Tuttavia, analizzando analitica5
mente i questionari, non emerge
una correlazione tra anno di fon0
dazione e numero di persone dis80-90
91-95
95-00
Oltre il 2000
abili a cui si rivolge il servizio. Infatti, le 4 associazioni che rivolgono il servizio al numero maggiore
di persone (oltre 70) sono: una, costituita nel 1966, mentre le altre tre dopo il 1990; inoltre ben 4 associazioni che sono nate tra il 1980 e il 1990,
rivolgono il loro servizio a meno di 10 disabili.
I maggiori bisogni delle persone disabili
La domanda era posta per cercare di individuare il tipo e la qualità delle
attività del gruppo a partire dalle mancanze/bisogni delle persone disabili seguite. Quasi tutti i gruppi (18) intendono quale maggior bisogno per
le persone disabili quello del loro coinvolgimento in attività normalizzanti e quello della garanzia della continuità del servizio (15). Lo strumento “trasporti” viene considerato prioritario da 14 delle associazioni
interpellate; 8 di loro privilegiano la partecipazione ad eventi. Il dato
“servizi che si occupino dell’accompagnamento della persona disabile”,
inserito in scheda in modo quasi criptato per avere un dato il più possibile scevro da precomprensioni, non è stato neppure considerato, cadendo
nel limbo di “altro”. Questa possibilità di risposta, apparentemente già
contenuta nella risposta “coinvolgimento in attività normalizzanti” (se si
crea un’occasione di tempo libero è già inteso che si provveda ad accompagnare la persona disabile) voleva spostare l’accento da un servizio
meramente collegato alle attività ordinarie dell’associazione al reale collegamento della persona disabile al gruppo di volontari, alla società civile e dunque alla sua effettiva normalizzazione. Infatti, se si pensa alla persona disabile si deve sempre e comunque pensare ad un suo accompagnamento, anche slegato dalle attività ordinarie ma anche, come dire,
“lanciato” verso l’improvvisazione di un’uscita o di una gita estemporanee e decise lì per lì dai volontari.
Questo dato o è stato ritenuto irrilevante o non è stato capito. In entrambi i casi esce la fotografia di una persona disabile che deve essere fatta di-
vertire, trasportata e garantita di
I maggiori bisogni dei disabili
un minimo di tempo libero, ma
che non può decidere di sua ini20
ziativa (o per iniziativa della propria famiglia, leggi sollievo alla
15
stessa) quando e dove divertirsi,
10
mancando chi l’accompagna o
5
anche solo chi la trasporta. Probabilmente, quindi, le iniziative so0
no più subite che scelte dalle perStrutture di accoglienza
sone disabili.
Trasporti
Dunque, la risposta “coinvolgiCoinvolgimento in attività normalizzanti
mento in attività normalizzanti”
Occasioni Eventi Iniziative
risulta frainteso da chi non pensa
d’incontro specifiche
Garanzia della continuità del tempo libero
che la persona disabile abbia proAltro
pri desideri, ambizioni e iniziative. Tale sensibilità mancata, si aggrava da chi (9 associazioni) ha risposto “strutture di accoglienza” senza rispondere anche “servizi che si
occupino dell’accompagnamento della persona disabile”: la maggior necessità della persona disabile, vale a dire una struttura residenziale dignitosa dove potersi sentire a casa propria, protetta e garantita nei propri bisogni è l’emblema dell’autodeterminazione della persona, che da quella
struttura si deve poter muovere per essere di fatto una persona normale.
Se così non fosse, infatti, creeremmo strutture dove le persone disabili sono (come) rinchiuse e, certamente, “separate”.
Manca quindi la visione di un tempo libero che sia collegato alle altre necessità di vita della persona disabile. Un tempo libero fatto di un’uscita o
di un’attività settimanale è si importante, ma non basta per essere definito opportunità normalizzante. Questo è un segnale che fa percepire come più probabile l’interpretazione precedente circa il rischio di seguire
un numero assai elevato di persone disabili.
Esiste poi il problema delle persone disabili con gravissima disabilità per
le quali sono difficilmente ipotizzabili percorsi di tempo libero al di fuori di un ambiente che potremmo definire “protetto” quale è quello delle
associazioni.
I maggiori bisogni delle associazioni
La possibilità di risposta “consapevolezza dell’importanza del servizio sia
per le famiglie che per le persone disabili” che costituisce l’essenza di
ogni possibile intervento da parte di un gruppo di volontari ha avuto solo
13
Acca in fuga
14
9 preferenze. Infatti, la mission di
I bisogni delle associazioni
ogni associazione che si occupa
di persone disabili non deve mai
20
prescindere dall’importanza che
15
può avere ogni suo intervento,
ogni “si” ed ogni “no”.
10
Viene sentita come prioritaria (da
5
parte di 17 associazioni) la ricerca
0
di volontari e il collegamento con
comunità e territorio (13). Le tre
Collegamento e interazione con la comunità
risposte sono chiaramente colleCollegamento e interazione
con i servizi del territorio
gate, dato che i volontari arrivano
Consapevolezza dell'importanza del servizio
dalla comunità e dal territorio: ma
sia per le famiglie che per le persone disabili
questi sono strumenti dell’assoFormazione dei volontari
ciazione, hanno solo indirettaReclutamento dei volontari
Strutturazione dell'associazione a garanzia
mente a che vedere con la qualità
della continuità del servizio
del servizio. Di fatto, anche un
Altro
piccolo gruppo, con pochi volontari, inserito in un rione cittadino,
può benissimo svolgere un servizio ottimo tenendo nel più alto conto la
consapevolezza dell’importanza del servizio che garantisce sia per le famiglie che per le persone disabili. Le risposte che qui vanno per la maggiore sono puntate più che sulla persona disabile, sul desiderio di visibilità e di quantità numerica dell’associazione.
La grandezza del gruppo e la sua incidenza nella vita della comunità sono si decisive, ma sono una conseguenza di un’eccellente formazione
dei volontari (solo 9 preferenze) e di una buona strutturazione dell’associazione a garanzia della continuità del servizio (11 preferenze).
Emerge dunque con ancora più chiarezza da questo dato la percezione
che sia più importante il numero (di persone disabili seguite, di volontari, di collegamenti, di risorse) che la qualità e l’integrazione vissuta e partecipata dal gruppo di volontari (importanza delle mancanze/bisogni della persona disabile, sua autodeterminazione anche mediata dalla famiglia, criteri di scelta basati sulle emergenze della persona disabile).
Conoscenza di agevolazioni a favore della persona disabile
Il dato rilevante non è il “si” di 10 associazioni, che si può sommare al dato di altre 7 associazioni che conoscono “qualche” agevolazione, quanto
il “no” di ben 6 associazioni che ignorano qualsiasi tipo di facilitazione a
favore della persona disabile (si veda bene, non dell’associazione). Questo dato, a nostro avviso, accentua ancor di più le osservazioni preceden-
ti circa il pericoloso scollamento
Conoscenza delle agevolazioni
fra vita vera/vita normalizzata della persona disabile e reale impe12
gno delle associazioni che si oc10
cupano solo di tempo libero e che
8
frequentano la persona disabile
6
che a loro si rivolge solo per quan4
2
to attiene la semplice attività ri0
creativa. Non si vuole con questo
dire che un’associazione “ricreatiSI
NO
Alcune
va” debba occuparsi della presa in
carico la persona disabile (a questo bisogno di garanzia e di tutela della persona sono deputati i servizi sociali, siano essi comunali o relativi alle aziende socio sanitarie) quanto ribadire, come detto, che tempo libero, per una persona disabile come per
chiunque, sottende qualcosa di più, qualcosa che ha a che fare con le
aspettative e la realizzazione personali e che dunque deve, attraverso un
processo di mediazione, essere collegato a tutti gli altri bisogni (socio sanitari il che vale per “personali”) della persona disabile.
Canali attraverso
Canali attraverso i quali
i quali si conoscono
si conoscono le agevolazioni
le agevolazioni
Evidentemente ogni canale è
8
7
quello buono, tenendo conto che
6
devono essere privilegiati quelli
5
con chi ha interesse a favorire
4
persone disabili ed associazioni:
3
dunque ASL, centri servizio per il
2
volontariato, enti e fondazioni. È
1
0
sufficiente intrattenere buoni
rapporti di informazione con tali
Passaparola
Internet
realtà, per avere conoscenza di
Professionisti
Media
ogni possibile opportunità di fiEnti pubblici
Altro
nanziamento e, di agevolazione,
Stampa specializzata
Si
Incontri pubblici
No
ma anche o di garanzia e di coAltre organizzazioni
noscenza della persona disabile.
La miglior fonte di conoscenza
dovrebbe (e fortunatamente in
molti casi è così) essere la famiglia in cui vive la persona disabile, di qui
l’importanza della relazione dei volontari in ambito familiare.
15
Acca in fuga
16
Enti pubblici, passaparola e altre organizzazioni sono dunque risposte
che tengono in gran conto la necessità di relazionarsi e di tenersi informati in rete (persona disabile-famiglia/associazione/servizi). Internet,
professionisti, media, stampa specializzata sono risposte che evidenziano un modo di condurre la vita dell’associazione come chi sta a guardare, più che come chi interviene informando ed informandosi. Tra le
numerose opzioni che erano state proposte quella che ha trovato più
consensi (7) è il canale degli “enti pubblici”, mentre “passaparola”, “internet”, “stampa specializzata” e “altre associazioni” vengono in seconda scelta con un numero di risposte più contenuto (4). Qualcuna sostiene di non possedere canali informativi mentre qualcun’altra non risponde addirittura.
Disponibilità
dell’associazione a far parte
del gruppo di lavoro
12 associazioni sono disposte a far
parte del gruppo di lavoro, 8 non
lo sono mentre 3 non rispondono.
Viene da pensare che chi non è
disposto possa avere come motivazione la mancata strutturazione
di incarichi interni all’associazione e dunque la difficoltà di reperire chi si occupi del lavoro oppure
la scarsa importanza che viene
data al lavoro in rete con altri
gruppi o anche solo al confronto.
Per lavoro in rete si intende, almeno in fase iniziale, la capacità di
aiutarsi reciprocamente.
Cosa chiederesti al CSV?
Le risposte progettazione sociale
e finanziamenti, vale a dire ciò
che costituisce il mandato stesso
del CSV assieme alla formazione
volontari (il CSV non fa altro che
valutare come utili per il territorio
una serie di proposte/bisogni/progetti segnalati dalle associazioni
Disponibilità a far parte
del gruppo di lavoro
13%
52%
35%
Sì
No
Non risponde
Cosa chiederesti al CSV?
6
5
4
3
2
1
0
Progettazione sociale
Sensibilizzazione al volontariato
Finanziamenti
Formazione
Sede
Convenzione con strutture per le vacanze
Supporto di segreteria e organizzativo
Nessuna risposta
Altro
e, valutate positivamente, si impegna a coordinarle in una risposta sia finanziaria che di monitoraggio), sono state segnalate in 11 preferenze totali, equamente suddivise. Questo dato è simile alla somma di “nessuna
risposta” e di “altro”. Tale constatazione non può far altro che indurre a
considerare l’importanza di questo lavoro per far crescere in qualità e in
quantità l’intervento di tutte le associazioni indagate.
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Acca in fuga
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CAPITOLO III
OPPORTUNITÀ
Nell’individuare le opportunità si è deciso di operare raccogliendo le
esperienze positive che ogni associazione ha avuto in termini di tempo libero. Il criterio che è stato stabilito per includere nella successiva lista le
possibilità di tempo libero per le persone disabili è esattamente l’aver vissuto e sperimentato l’opportunità. Abbiamo voluto prendere in considerazione solamente quelle situazioni aperte a “tutti” che contemplassero
la presenza di persone con disabilità anche con differenti bisogni le une
dalla altre, diverse tra loro. Sono stati definiti degli ambiti in cui si evidenziassero delle situazioni di disponibilità strutturale, ma anche e soprattutto personale, dei quali gli operatori i volontari delle associazioni
che hanno costituito il gruppo di lavoro hanno avuto un bel ricordo.
L’aspetto “tecnico”, come l’assenza di barriere architettoniche e quant’altro, è una condizione indispensabile ma non sufficiente perché la situazione sia ok!! L’aspetto più difficile da catalogare, ma anche il più significativo, che da un valore aggiunto al luogo preso in considerazione e qui
riportato nell’apposita sezione, è una reale disponibilità delle persone
che lo gestiscono ad avere come ospite una persona disabile. È questo ciò
di cui ci è premuto tener conto, avendo come “osservatori & reporter”
delle persone in prima linea nell’assistenza a persone disabili di vario genere con differenti bisogni ed aspettative; in particolare da un punto di vista affettivo-relazionale oltre che tecnico-professionale.
Il materiale ottenuto è stata raccolto tenendo conto di tre punti fondamentali: la denominazione del luogo del tempo libero, la breve descrizione e la fonte da cui proviene la segnalazione (una o più associazioni
che fanno parte del gruppo di lavoro).
Conclude la lista delle esperienze delle associazioni la segnalazione
dell’Agenzia del Tempo Libero del Centro Don Calabria che ha come
obiettivo la valorizzazione del tempo libero per la persona disabile attraverso l’integrazione sul territorio partendo dalla constatazione che per
molte persone disabili non è necessario l’inserimento in un gruppo dedicato, ma vale molto di più la pena spendere risorse ed energie per sensibilizzare gruppi di volontariato tout court, che si occupano quindi anche di tutt’altre problematiche, affiancandoli e istruendoli su quale sia il
carico assistenziale ed il giusto modo di relazionarsi con la persona disabile di cui si propone l’accoglienza.
Analizzando da vicino le esperienze delle Associazioni interessate al
progetto, grazie al dettaglio delle loro risposte, emerge che i luoghi del
tempo libero che esse hanno frequentato con i loro gruppi di disabili hanno prodotto soprattutto ricordi positivi in termini di ospitalità e cortesia.
Esperienze numerose provengono dai luoghi di villeggiatura situati al mare, in montagna o in prossimità delle più belle città d’arte italiane; altra
scelta rilevante riguarda i cosiddetti luoghi di divertimento che possono
essere i parchi naturali o di divertimento vero e proprio che tutti conosciamo. Qualche segnalazione riferisce di luoghi di ristorazione quali
pizzerie e ristoranti, evidentemente accessibili per chiunque. Risposte significative provengono sia dall’ambito sportivo, con una discreta frequentazione delle piscine veronesi a gestione comunale e non, che dall’ambito culturale, con la segnalazione da parte di alcune associazioni di
luoghi sufficientemente attrezzati quali teatri, musei e centri ricreativi o
circoli, che si occupano di cinema cineforum ecc.
Non mancano nemmeno segnalazioni di agenzie viaggi o simili, che si
occupano di trasporto a scopo turistico, come circoli nautici o impianti
funicolari specialmente nella zona del Lago di Garda.
3.1. Villeggiatura
Mare
Casa Vacanze “Villa Marina - A.N.I.E.P”
Via Pinzon, 254 - Bellaria Igea Marina (RN) - tel. 0541 330245
La struttura ospita famiglie o gruppi anche numericamente elevati poiché
offre spazi ampi e non presenta barriere architettoniche né all’interno né
all’esterno, fino al raggiungimento della spiaggia. I bagni non sono ancora sufficientemente attrezzati, ma sono in corso opere di ammodernamento. I prezzi sono vantaggiosi. I gruppi con persone disabili trovano un
ambiente ed un’accoglienza naturale soprattutto perché la casa è di proprietà di un’Associazione che conosce e risolve problemi legati al tempo
libero di persone con disabilità, per esempio una totale assenza di barriere, dalla camera da letto fino alla battigia, nonché servizi personalizzati ai pasti (segnalato da: CARS).
Casa Vacanze Assunta
Igea Marina - Rimini - tel. 0541 331922
La casa ospita gruppi medio-piccoli di persone poiché non offre ampi
spazi interni anche se dotata di un giardino esterno molto grande. Non
tutti i servizi sono sufficientemente spaziosi per accogliere persone sulla
in carrozzina. Prezzi vantaggiosi (segnalato da: CARS).
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Acca in fuga
“Mater Dei”
Suore Serve di Maria - Riccione (RN) - tel. 0541 610239
La casa, gestita da religiose molto gentili, si presenta impeccabilmente
pulita e ordinata. I bagni non sono tutti completamente attrezzati per persone disabili in sedia a rotelle. I prezzi sono vantaggiosi (segnalato da:
CARS).
Centro Studi Vacanze - G. Fucà - Unione Italiana Ciechi
Via delle orchidee, 44 - Tirrenia (PI) - tel. 050 32270
La struttura alberghiera presenta un parco e una spiaggia idonei alle esigenze delle persone disabili, così come la piscina interna che non presenta barriere architettoniche ma numerosi ausili. I prezzi sono contenuti e il personale è molto professionale e cortese (segnalato da: UNIVOC).
Casa Vacanze - Sezione UILDM della Versilia in Toscana
Marina di Pietrasanta (LU) - tel. 058 47 2153
oppure ore pasti allo 058 470485
La casa si presenta attrezzata e accessibile per le persone diversamente
abili. È in autogestione e può ospitare un massimo di 34 persone. Situata
a 800 mt dal mare ha una spiaggia riservata (segnalato da: UILDM).
“Villaggio Adriatico”
Viale Centrale, 29 - Lignano Sabbiadoro (UD)
tel. 0431 75561/73324 - fax 043173482
Si tratta di un villaggio che, all’interno di una vastissima pineta presenta più strutture del tutto prive di barriere architettoniche, alta ricettività,
camere con servizi di altissima qualità per quanto attiene alla pulizia e
all’accoglienza; spiaggia privata e numerosi ristoranti interni. Non è
una struttura dedicata a persone disabili, anzi, il villaggio accoglie famiglie, numerosi gruppi di bambini e ragazzi, nonché gruppi sportivi in
ritiro o in soggiorno climatico: si realizza così un’armoniosa integrazione anche della persona disabile grave o gravissima in un contesto normalizzante (segnalato da: CARS).
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Montagna
Hotel “Stella delle Alpi”
Via Mendola, 41 - Ronzone (TN) - tel. 0463 880620
L’albergo, di livello medio-alto possiede una piscina interna, una sauna e
camere molto spaziose. I costi sono quelli previsti per un hotel a tre stelle. Le uniche barriere architettoniche sono costituite dal naturale saliscendi dei pendii montani. L’albergo accoglie gruppi numerosi di perso-
ne disabili. La posizione è molto suggestiva, con bellissime passeggiate e
la possibilità di visitare i paesini della Val di Non, ricchi di eventi sportivi
e folkloristici. Una nota positiva nei confronti della struttura è la disponibilità ad accogliere gruppi di persone anche con disabilità gravi, senza
che questo crei particolari problemi al personale dell’albergo, favorendo
così l’integrazione e l’interazione del gruppo con gli altri ospiti, secondo
le regole dell’accoglienza, della cortesia e della convivialità (segnalato
da: CARS).
Casa Vacanza Dolomiti Pio X
Borca di Cadore (TN) - tel. 0436 890356
Si tratta di una casa molto grande gestita da religiosi, situata in prossimità di passeggiate molto belle e incantevoli nonché prive di barriere architettoniche immerse nei boschi. I servizi non sono completamente attrezzati specialmente per le persone in carrozzina. Prezzi vantaggiosi
(segnalato da: CARS).
Casa Vacanze e Tempo libero “San Zeno di montagna”
Via Corrubbio, 11 - 37010 San Zeno di Montagna (VR)
tel. 045 7285767 - fax 045 916611
La struttura, di proprietà della Fondazione Barbieri è in gestione al Gruppo Amici degli Spastici ma è destinata all’utilizzo da parte di tutte quelle
Associazioni che operano nel settore della disabilità sul territorio della
Regione Veneto. Gli ambienti sono attrezzati e privi di barriere architettoniche in una località di villeggiatura non lontana dalla città, in una
struttura a dimensione familiare. La casa è in ristrutturazione perciò alcuni ambienti devono essere completati e adibiti ad una maggiore privacy e
indipendenza per le persone ospitate. Le condizioni economiche devono
ancora essere concordate ma a ristrutturazione ultimata verranno prese in
considerazione le richieste o necessità degli ospiti (segnalato da: GRUPPO AMICI DEGLI SPASTICI).
Opera Diocesana San Anselmo
Casa di Vacanza “Albergo Frattazza”
San Martino di Castrozza (TN) - Via Passo Rolle, 2
tel.0439 68170 - fax 0439 767119
Si tratta di una casa vacanze assai accogliente e priva di barriere architettoniche gestita dall’opera diocesana San Anselmo (Diocesi di Mantova). I
prezzi sono al di sotto della media per alberghi o strutture ricettive della
stessa qualità, site a San Martino di Castrozza. La struttura si trova a 10
minuti di passeggiata dal centro del paese.
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Acca in fuga
Città d’arte
Casa per ferie in Toscana - “Villa Sabolini”
Loc. Mensanello - 53034 Colle Val D’elsa (SI)
tel. 0577 972001 - fax 0577 972800
e-mail: [email protected] - sito: www.villasabolini.com
La villa si trova nel cuore della Toscana in un antico borgo a pochi Km da
Siena, Firenze e dalle bellissime torri di San Giminiano. La struttura prevede:
- 86 posti letto in camere da 2/3/4 persone ognuna completa di servizi e
balcone;
- una sala riunioni con possibilità di svolgervi seminari, convegni e meeting.
La localizzazione della struttura consente una vacanza libera da barriere
architettoniche e da ogni condizionamento economico poiché i prezzi
per i gruppi sono assolutamente accessibili. Famiglie con bambini, gruppi, anche con disabili sono i benvenuti, l’ambiente è confortevole e familiare (segnalato da: GRUPPO AMICI DEGLI SPASTICI).
“Domus Pacis”
Santa Maria degli Angeli - Perugia - tel. 075 8043530
La casa, gestita da religiosi, è situata molto vicino ad Assisi ed è molto
grande, completamente attrezzata e priva di barriere architettoniche ma
occorre disporre di un proprio mezzo di trasporto per raggiungere Assisi.
I prezzi sono da considerarsi vantaggiosi se paragonati ad altre strutture
della medesima qualità (segnalato da: CARS).
“Villa Primavera” delle suore ancelle dell’Incarnazione
Roma - tel. 06 30810900
La Direzione della casa che è gestita da religiose si mostra molto disponibile ad accogliere i gruppi, anche numerosi, in questa splendida struttura molto grande, moderna e confortevole. L’unica “pecca” pare essere
la necessità di disporre di un mezzo di trasporto proprio per poter visitare Roma e dintorni. I prezzi sono vantaggiosi considerando che si può
paragonare la struttura ad un albergo a quattro stelle (segnalato da:
CARS).
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Casa di Accoglienza Giovanni Paolo II
Via della Camilluccia, 120 - 00135 Roma
tel. 06 35404767 - fax 06 35404775
sito: www.donorione-montemario.it.
La casa gestita dall’opera “Don Orione” è una struttura alberghiera com-
pletamente accessibile. Offre pensione completa e gratuita per la persona disabile e per l’accompagnatore che vogliano soggiornare e visitare
Roma (segnalato da: UILDM).
3.2. Parchi acquatici / divertimento / natura
Piscine
Parco acquatico “Villabella”
San Bonifacio Verona - tel. 0456100989
L’ampio spazio consente di passare l’intera giornata nel parco grazie alle aree adibite a picnic all’ombra dei grandi alberi. Le piscine sono
grandi, degradanti da 0 a 2 mt con l’entrata in acqua tipo spiaggia, in
modo da semplificare l’operazione di passaggio dalla carrozzina per la
persona disabile. Consente di rimanere dove l’acqua è bassissima e di
procedere gradualmente all’immersione. I bagni non sono sufficientemente attrezzati. La persona disabile paga l’entrata mentre non paga
l’accompagnatore. Disponibilità e cordialità del personale (segnalato
da: CARS).
Centro Nuoto Comunale “Belvedere”
Via Belvedere 37131 Verona - tel. 045 8921058
Piscina di dimensioni medie e solamente al coperto. Previa richiesta all’Assessorato dello sport e del Tempo libero (Palazzetto dello Sport di Verona) è possibile avere a disposizione esclusiva idonei spazi d’acqua a
pagamento (soluzione preferibile per i piccoli gruppi). Disponibilità ed
esperienza nell’accoglienza delle persone disabili da parte del personale.
È possibile entrare gratuitamente per le persone disabili facendo richiesta
all’Assessorato per lo Sport di un apposito tesserino rinnovabile annualmente (segnalato da: CARS).
Centro Nuoto Comunale “Monte Bianco”
Via Monte Bianco 37132 Verona - tel. 045 8922179
La piscina è di grandi dimensioni, il tetto apribile consente la copertura
invernale e l’apertura estiva. La vasca più piccola ha un idromassaggio
gratuito che viene attivato ogni ora. All’esterno è dotata di un ampio spazio verde. Previa richiesta all’Assessorato dello sport e del Tempo libero
(Palazzetto dello Sport di Verona) è possibile avere a disposizione esclusiva idonei spazi d’acqua a pagamento (soluzione preferibile per i piccoli gruppi). La struttura, essendo nuova, è moderna e accogliente; i bagni
sono molto ampi e attrezzati (segnalato da: CARS).
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Acca in fuga
Divertimento
Parco dei divertimenti “Minitalia”
Via Popilia, 239 (SS Adriatica n.16 - KM 197)
47811 Viserba di Rimini (RN) - tel.0541 732004 - fax 0541 732203
e-mail: [email protected]
sito: www.italiainminiatura.com
Questa grandiosa struttura che rappresenta le maggiori città italiane in
miniatura, è percorribile senza alcuna barriera architettonica. La disponibilità da parte del personale interno è straordinaria, per la sensibilità che
dimostra aiutando i passaggi dalle carrozzine ai trenini o alle gondole
che consentono la visita panoramica del parco. L’entrata è gratuita per le
persone disabili e per gli accompagnatori, pagano solamente gli accompagnatori in “esubero” ma il tutto va concordato telefonicamente, dove
verranno fornite tutte le informazioni riguardo la consistenza del gruppo.
È consigliabile per la bellezza del parco e per l’ospitalità del personale
(segnalato da: CARS).
Discoteca “Mascara”
Viale della Favorita - Mantova - tel. 0376 391467 - sito: www.mascara.it
Il posto è molto grande, completamente accessibile per le persone con
sedia a rotelle comprese le piste da ballo. La presenza di fumatori non incide molto sulla qualità dell’aria (segnalato da: UILDM).
Circolo Scacchistico Arrocco Club Verona
Persona referente: Nadia Minardi - tel. 045 534511
oppure 333 6046672 - sito web: www.arroccoclub.it
Per divertirsi e stare insieme agli altri giocando agli scacchi è possibile
per tutti accedere a questo circolo privo di ogni genere di barriere (segnalato da: UILDM).
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Natura
Parco Giardino “Sigurtà”
Via Cavour, 1 - Valeggio sul Mincio Verona - tel. 045 6371033
Abbiamo testimonianze concordanti in parte, dal CARS, dall’UNIVOC e
dall’ANFFAS. La disposizione su più livelli mostra una straordinaria cura
del giardino ricco di flora anche rara e per questo di interesse europeo.
Privo di barriere architettoniche consente di spostarsi su mezzi di trasporto interni nonché di raggiungere il parco dal parcheggio. Gratuito per
le persone disabili (segnalato da: UNIVOC).
Grandioso parco naturalistico del tutto privo di barriere architettoniche
consente il percorso sia a piedi o in carrozzina, che attraverso i mezzi di
trasporto interni (trenini e auto elettriche) ed inoltre mostra una grande
disponibilità del personale a risolvere problemi di accesso ai grandi gruppi. I bagni sono grandi e attrezzati. Pagano solamente i disabili e non l’accompagnatore (segnalato da: CARS).
Non vengono segnalati limiti di alcun tipo a livello architettonico, in questo parco ideale per trascorrere una piacevole giornata di primavera. Le
condizioni economiche sono buone (segnalato da: ANFFAS).
Parco Zoo Natura viva
Località Figara, 40 - Pastrengo Verona - tel. 045 7170052
e-mail: [email protected]
Grande parco zoo interamente percorribile senza barriere architettoniche. I bagni sono sufficientemente attrezzati e all’interno del parco è possibile disporre di piazzole per il pranzo al sacco. Previo invio di un fax
l’entrata è gratuita sia per la persona disabile che per l’accompagnatore
(segnalato da: CARS).
Nonostante la ripidità di alcuni percorsi non ci sono grossi problemi di
movimento all’interno del parco. Le condizioni economiche sono buone
per passare una giornata tra gli animali di cui i ragazzi vanno entusiasti
(segnalato da: ANFFAS).
Oasi Naturalistica della Brusà
Vallette di Cerea (VR) - Curatore: Sig. Verdolini tel. 0442 83112
Responsabile guide tel. 0442 82029
Si tratta di un’area valliva per la conservazione e lo sviluppo della flora e
della fauna (piante e uccelli rari). Non è presente alcuna barriera nel percorso che si sviluppa lungo 2 Km di tappeto erboso. Gratuità per la persona disabile (segnalato da: UNIVOC).
Organizzazione Non Lucrativa di utilità Sociale “Testardo”
Loc. Simbeni, 1 - 37020 Marano di Valpolicella (VR)
tel e fax 045 6800881 - e-mail: [email protected].
L’organizzazione propone equitazione terapeutica e pet–therapy nelle
problematiche post traumatiche e in altre situazioni invalidanti per persone portatrici di handicap anche grave o gravissimo. Il centro è aperto
non solo alla persona disabile ma anche alla sua famiglia o ad amici;
inoltre non vuole avere finalità normalizzanti dato che la Testardo onlus
nasce dal presupposto che la diversità sia una ricchezza. Il centro si propone anche come luogo adatto al tempo libero e propone attività ludiche
e ricreazionali. Il centro si sviluppa su ventimila metri quadrati di terreno,
all’interno del Parco Naturale della Lessinia, assolutamente privo di bar-
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Acca in fuga
riere architettoniche. All’interno del parco è possibile muoversi attraverso
un mezzo di trasporto di proprietà dell’Organizzazione facendone richiesta (segnalato da: TESTARDO ONLUS).
3.3. Ristorazione
Pizzeria “Moulin Rouge”
Loc. Mulini - tel. 045 974148
Lo spazio interno è medio-grande mentre lo spazio esterno in riva all’Adige è molto grande. Il gestore è molto disponibile, cortese e l’ospitalità
è tangibile. È possibile prenotare l’intero spazio sia interno che esterno.
È rilevante l’esperienza del personale nella preparazione di pasti adeguati anche per le persone che hanno disabilità gravissima. Dopo le
22.00 il locale prevede la musica dal vivo. I prezzi sono nella norma (segnalato da: CARS).
Osteria Mattarana
Via Mattarana, 38 (Strada per le Ferrazze) - tel. 045 8920547
Grande pizzeria sia all’interno che all’esterno. È rilevante l’esperienza
del personale nella preparazione di pasti adeguati anche a persone con
gravissima disabilità. I bagni presenti anche al piano terra non sono adeguatamente spaziosi per consentire l’entrata di una sedia a rotelle di medio- grandi dimensioni. I prezzi sono adeguati ad una pizzeria di medioalto livello (segnalato da: CARS).
Ristorante “Al Fiore”
Lungolago Garibaldi, 9 - Peschiera del Garda (VR) - tel. 045 7550113
Il locale è molto grande e pertanto in grado di accogliere gruppi fino ad
un numero di 200 persone. È rilevante l’esperienza del personale nella
preparazione di pasti adeguati anche a persone con gravissima disabilità. I bagni sono attrezzati, il parcheggio è grande e la struttura è priva di
barriere architettoniche. Il ristorante è di medio- alto livello e i prezzi sono adeguati alla categoria (segnalato da: CARS).
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Mensa “Casa del pellegrino”
Sotto il Monte (BG) - tel. 035 791417
La sala è grande e consente di accogliere gruppi numerosi. È situata a
pochi passi dalla casa natale di Giovanni XXIII. I prezzi sono adeguati ad
un ristorante di livello medio (segnalato da: CARS).
3.4. Eventi culturali
Museo Omero
Via Tiziano, 1 - 60125 Ancona - tel. 071 2801318
Il museo contiene le riproduzioni in scala, toccabili, delle più famose
opere scultoree e architettoniche d’Europa. Non è presente alcuna barriera architettonica. Le visite sono gratuite con guide sonore e descrizioni tattili e visive (segnalato da: UNIVOC).
Museo Nicolis
Via Postumia - 37069 Villafranca (VR)
tel. 045 6303289 - fax 045 7979493
Il museo contiene auto d’epoca, moto, biciclette, aerei e pezzi di meccanica in genere di interesse europeo. La struttura è adeguata all’accoglienza di persone disabili anche se disposta su più piani. Possibilità di entrata gratuita per i disabili (segnalato da: UNIVOC).
Museo di Scienze Naturali
Lungadige Porta Vittoria - 37129 Verona
tel. 045 8079400 - fax 045 8035639
Ricco di ogni genere di esemplari con disponibilità per illustrazioni a tema. Grande professionalità e cortesia nei confronti della disabilità e possibilità di entrata gratuita (segnalato da: UNIVOC).
Teatro Comunale Camploy
Via Cantarane - 37129 Verona
tel. 045 8008184
Possibili convenzioni con il Comune di Verona. Riduzioni per l’affitto del
teatro da parte delle Associazioni con gruppi disabili. È idoneo per rappresentazioni teatrali e musicali anche per quei gruppi che non hanno
persone con disabilità motoria (segnalato da: UNIVOC).
Palazzo Ducale
Piazza Bordello - Mantova - tel. 0376 224832
È possibile visitare tutto il Palazzo senza limiti architettonici che impediscano l’accesso a disabili e carrozzine. I costi sono buoni (segnalato da:
ANFFAS).
Palazzo Te
Viale Te - Mantova - tel. 0376 323266
È possibile visitare tutto il Palazzo senza limiti architettonici che impedi-
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Acca in fuga
scano l’accesso a disabili e carrozzine. I costi sono buoni (segnalato da:
ANFFAS).
Museo Tazio Nuvolari
Piazza Broletto, 9 - Mantova - tel. 0376 327929
e-mail: [email protected]
È un museo o mostra di auto la cui struttura è tale da non creare problemi di agibilità e da offrire buone condizioni economiche (segnalato da:
ANFFAS).
Mostra dei presepi
Arena di Verona - Piazza Brà - 37121 Verona - tel. 045 8005151
All’interno dell’Arena vengono allestiti presepi da tutto il mondo, visitabili tranquillamente, ossia anche per persone su sedia a rotelle. Prezzi
buoni (segnalato da: ANFFAS).
Gran Guardia - Mostre
Piazza Brà - 37121 Verona - tel. 8077385
Responsabile visite: Sig. Marchesini Alberto
Nessun limite di accesso per visitare mostre di fotografia e arte in genere.
Prezzi interessanti e personale molto disponibile (segnalato da: ANFFAS).
Centro di Aggregazione Giovanile Saval “ParlaRaga!”- Comune di Verona
Via Marin Faliero, 73 - 37138 Verona - tel. 045 562314
e-mail: [email protected] - sito: www.informagiovani.comune.verona.it
Organizza attività per giovani, incontri, cinema, cineforum, feste ecc. (segnalato da: UILDM).
3.5. Viaggio / turismo
Agenzia Viaggi Promotour di Torino
tel. 011 3096363 - fax 011 3091201
Al suo interno ha un’agenzia specializzata che si occupa di turismo
“Mondo Possibile” per persone diversamente abili garantendo un servizio professionale, con particolare attenzione alle persone con difficoltà
motoria. Organizza viaggi all’estero e in tutta Italia (segnalato da:
UILDM).
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Circolo Nautico di Castelletto di Brenzone
tel. 347 9013846 (Presidente Sig. Giacomo Murari).
Consente di svolgere attività di barca a vela per “tutti” grazie all’Associazione EOS “Michele Dusi Onlus” (segnalato da: UILDM).
Compagnia di Trasporto “Navigarda”
tel. 030 9149511 - fax 030 9149520
Questa compagnia di trasporto possiede delle motonavi accessibili per
un tour del lago di Garda (segnalato da: UILDM).
Azienda Trasporti Funicolari
Funivia Malcesine / Monte Baldo - tel. 045 7400206
Partendo da Malcesine (struttura modernissima e dotata di eccellenti bagni attrezzati) si arriva senza incontrare alcun ostacolo, utilizzando la funivia rotante, fino al Monte Baldo. Anche la stazione di arrivo è dotata di
bagni attrezzati e all’uscita è presente un Bar con ristorante dove è possibile consumare anche i pranzi al sacco. Previa comunicazione telefonica
o inviando un fax è possibile ottenere una riduzione sul prezzo del biglietto sia per la persona disabile che per l’accompagnatore (segnalato
da: CARS).
3.6. Agenzia del tempo libero
Centro Polifunzionale San Marco Istituto Don Calabria
Via San Marco, 121 - 37138 Verona
tel. 045 8184710 - fax 045 8184700
e-mail: [email protected]
Il Progetto → il progetto dell’Agenzia del Tempo Libero si propone di valorizzare il tempo libero della persona disabile attraverso l’integrazione
permanente in gruppi del territorio che organizzano attività ricreative.
Gli obiettivi → gli obiettivi prioritari dell’Agenzia del Tempo Libero sono
quelli di soddisfare i bisogni di tempo libero della persona che chiede di
partecipare al progetto e di stimolare i gruppi di tempo libero del territorio ad attivare processi di inclusione sociale.
Target dell’utenza → le persone che partecipano al progetto hanno
un’invalidità civile accertata ai sensi della legge 104/92. Il target d’età
è dai 18 ai 65 anni. Gli utenti possono accedere all’Agenzia del Tempo
Libero direttamente o su segnalazione dei Servizi Sociali dell’Ulss 20,
del Comune di Verona e della Consulta Comunale delle Associazioni
per l’Handicap.
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Acca in fuga
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La Metodologia di intervento → il Progetto è suddiviso in 3 fasi di intervento:
1) individuare i bisogni di tempo libero della persona disabile;
2) individuare sul territorio le possibili risorse da attivare;
3) combinare le variabili bisogni/risorse al fine di attivare un percorso di
socializzazione spendibile sul territorio.
Valore aggiunto → grazie al progetto dell’Agenzia del Tempo Libero vengono sensibilizzate alla disabilità persone che non si sono mai avvicinate né per lavoro né per volontariato.
Condizioni economiche → si richiedono alla persona disabile che partecipa al progetto 40,00 euro di compartecipazione. Qualora la persona
avesse difficoltà economiche è necessario presentare una certificazione
da parte dei Servizi Sociali all’Agenzia del Tempo Libero (segnalato da:
Agenzia del tempo libero).
CAPITOLO IV
UNO SGUARDO FUORI VERONA
www.disabili.com
In Italia è il sito più importante sulla disabilità, un vero e proprio punto di incontro interattivo. In esso si trova un menù molto ricco, dove le
informazioni sul tempo libero con particolare riferimento ad eventi,
fiere e parchi di divertimento, sono sviluppate dettagliatamente riguardo accessibilità, trasporti e parcheggi oltre ad una descrizione delle
strutture che ospitano gli eventi e le relative agevolazioni economiche.
www.disabili hotels.it
Viene pubblicizzata l’unica guida (“Disabili in viaggio”) che contiene
informazioni complete su 4060 esercizi tra hotels e agriturismi, nonché il prezzo di vendita. Vengono fornite informazioni generali sulla
struttura, vengono evidenziati i dettagli dell’accessibilità per muoversi
e spostarsi. L’ordine delle località è alfabetico.
www.coinsociale.it
CO.IN è un insieme di cooperative Integrate ONLUS finanziate dall’Assessorato alle Politiche Sociali del Comune di Roma.
Nel sito si trovano le principali iniziative a livello culturale, come le visite rigorosamente guidate a musei, gallerie d’arte, chiese e monumenti romani con la spiegazione dettagliata del servizio.
www.annoeuropeodisabili.it
Sul sito è possibile trovare il testo della conferenza tenutasi a Roma dal
5 al 7 dicembre 2003, con gli obiettivi preposti dai Pesi partecipanti.
www.fisd.it
È il sito ufficiale della Federazione italiana sport disabili e offre un panorama completo di informazioni generali.
www.caprino-veronese.it
Illustrazione di un progetto riguardante il Parco Di Novezzina sul
Monte Baldo, a cura del comitato Baldofestival: “In montagna senza
barriere” ideato per due disabilità diverse, quella motoria e quella dei
non vedenti, per la quale è stato messo a punto un percorso in alfabeto Braille.
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Acca in fuga
www.perlaviaggi.it
Vi si trovano offerte speciali di vacanze e turismo accessibile, soprattutto
in quegli hotels che soddisfano bisogni particolari di tipo motorio o alimentare con la descrizione dettagliata dei medesimi e tutte le informazioni necessarie.
www.ventaglio.com
Il gruppo Ventaglio sviluppa nel sito ufficiale una pagina interamente dedicata al turismo accessibile, senza barriere, arricchita dalle testimonianze di chi ha provato personalmente una vacanza con ventaclub.
www.sociale.virgilio.it
Nel link HANDICAP E TURISMO si trovano informazioni su istituzioni,
associazioni, Tour operator e aziende impegnate in merito al turismo accessibile.
www.anniverdi.org
Si tratta di un’Associazione ONLUS di Roma che si occupa di iniziative
per disabili, dal recupero motorio, all’inserimento sociale, all’aiuto concreto per le loro famiglie nella gestione della quotidianità.
www.handicapincifre.it
Si trovano i risultati delle principali indagini e ricerche sul turismo accessibile (grafici ecc.)
www.centrovolontariato.it
Nella parte che riguarda la Regione Lombardia si trova un progetto interessantissimo a cura dello sportello Disabili che dà informazioni utili per
turisti disabili, dalla tipologia dei viaggi, alle proposte di viaggio, vacanza, gite e week-end (con la segnalazione dei luoghi in cui è disponibile il
servizio di assistenza), ai nominativi degli sportelli informativi e dei siti
web in cui è possibile trovare notizie sulle opportunità di tempo libero e
di turismo accessibile.
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www.handylex.it
Si trovano notizie utili su legge e fisco (per dubbi e domande inerenti la
materia fiscale e le nuove normative), su medicina e ricerca (con le ultime novità in campo medico e le nuove scoperte della ricerca scientifica),
su sport (con gli appuntamenti delle più importanti gare e le storie di
grandi campioni) e su mobilità e auto (che rappresentano una conquista
indispensabile per muoversi da soli).
www.atlha.it
Il sito dell’associazione (tempo libero handicappati) ne illustra l’attività
che, fin dal 1983 opera nel turismo sociale e accessibile, promovendo lo
sviluppo delle proprie attività istituzionali verso disabilità motorie, intellettive, sensoriali o cognitive. Le sue attività si muovono sia a livello locale, che nazionale ed internazionale.
www.superabile.it
È il portale per il mondo della disabilità, dell’INAIL. Si trovano informazioni su servizi utili, ausili, leggi, salute, lavoro e soprattutto tempo libero dove vengono illustrate tipologie di vacanze accessibili attraverso le
più belle regioni italiane.
33
Acca in fuga
CAPITOLO V
INDIRIZZARIO
5.1. Hanno partecipato alla ricerca
ANFFAS
Via Arcidiacono Pacifico, 6 - 37121 Verona
tel. 045 8005200 - fax 045 8005200
A.R.C. I nostri figli
Via San Zeno In Monte, 23 - 37129 Verona
tel. 045 8009796 - fax 045 8009796
Associazione famiglie con portatori di handicap
Sommacampagna
Via 2 Giugno - Sommacampagna (Verona)
tel. 045 8979021- fax 045 8978690
Associazione famiglie con portatori di handicap
Villafranca ONLUS
Via Bellotti, 4 - 37069 Villafranca (Verona)
tel. 045 7901422 - fax 045 7901422
Associazione “La strada”
Via Turazza, 12 - 37061 Cadidavid (Verona)
tel. 045 8550660 - fax 045 8568189
Associazione non udenti
“Antonio Provolo”
Via Antonio Rosmini, 6 - 37123 Verona
tel. 045 8167225 - fax 045 591580
CARS
Via Fiumicello, 34/a - 37131 Verona
tel. 045 8840902 - fax 045 8868705
34
COFHAGRA
Via Torricelle, 8 - 37128 Verona
tel. 045 8740233 - fax 045 8194706
Futura - Gruppo volontario solidarietà handicap
Via Saliceto, 3 (c/o Parrocchia S. Maria Addolorata) - 37131 Verona
tel. 045 976760
Gruppo amici degli spastici
Lungadige Catena, 7 - 37138 Verona
tel. 045 916611 - fax 045 916611
Gruppo sostegno persone handicappate di Pescantina
Via Dei Sassi, 3/a - 37026 Pescantina (Verona)
tel. 045 7157464
Kyu shin dojo
Via Sasse, 30 - 37132 Verona
tel. 045 525796
La nostra casa
Località Palazzo, 1 San Benedetto - 37019 Peschiera del Garda (Verona)
tel. 045 7551393 - fax 045 6400822
Piccola fraternità Cerea “Monsignor Dario Cordioli”
Via Monsignor Dario Cordioli, 6 - 37053 Cerea (Verona)
tel. 0442 31238
Piccola fraternità di Dossobuono ONLUS
Piazza Don Girelli, 2 - 37062 Dossobuono di Villafranca (Verona)
tel. 045 8600882 - fax 045 8617393
Piccola fraternità Isola della Scala
Piazzale Kennedy, 14
37063 Isola della Scala (Verona)
tel. 045 7301932
Piccola fraternità Lessinia ONLUS
Via Don Antonio Squaranti
37021 Corbiolo di Boscochiesanuova (Verona)
tel. 045 7050706
Piccola fraternità di Monteforte d’Alpone
Via Garibaldi, 4/a - 37037 Monteforte D’Alpone (Verona)
tel. 045 7611255 - fax 045 7611255
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Acca in fuga
Piccola fraternità Valpantena ONLUS
Via Pozzo, 24 - 37023 Grezzana (Verona)
tel. 045 8650719
San Rocco Caselle di Nogara 4 (Verona)
Via Caselle di Nogara - 37050 Nogara (Verona)
Cell. 349 4981367
Testardo ONLUS
Località Simbeni, 1
37020 Marano di Valpolicella (Verona)
tel. 045 6800881 - fax 045 6800881
Tutti per uno
Via Lanificio, 68 - 37033 Montorio (Verona)
tel. 045 557125
UILDM (Unione Italiana Lotta alla distrofia Muscolare)
Via Aeroporto Berardi, 51 - 37139 Verona
tel. 045 8101650 - fax 045 8101655
UNIVOC (Unione Nazionale Italiana Volontari pro Ciechi)
Via Trainotti,1 - 37122 Verona
tel. 045 8005108 - fax 045 8005108
5.2. Membri del gruppo di lavoro
Massimo Plastina
Massimo Cauchioli
Chiara Mignolli
Clare Holme
Giuseppe Fiorio
Roberto Avesani
Marina Dello Russo
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ANFFAS
CARS
GRUPPO AMICI DEGLI SPASTICI
TESTARDO ONLUS
UILDM
UNIVOC
AGENZIA DEL TEMPO LIBERO
(Istituto Don Calabria)
INDICE
ACCA IN FUGA DISABILI E TEMPO LIBERO
Capitolo 1. PRESENTAZIONE
Capitolo 2. RICERCA
2.1. Obiettivo
2.2. Metodologia
2.3. Risultati ricerca
pag. 6
pag. 8
pag. 8
Capitolo 3. OPPORTUNITÀ
3.1. Villeggiatura
3.2. Parchi acquatici / divertimento / natura
3.3. Ristorazione
3.4. Eventi culturali
3.5. Viaggi / turismo
3.6. Agenzia del tempo libero
pag. 19
pag. 23
pag. 26
pag. 27
pag. 28
pag. 29
Capitolo 4. UNO SGUARDO FUORI VERONA
Capitolo 5. INDIRIZZARIO
5.1. Hanno partecipato alla ricerca
5.2. Membri del gruppo di lavoro
pag. 34
pag. 36
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STAMPATO NEL MESE DI DICEMBRE 2004
DA CIERRE GRAFICA
Via C. Ferrari - 37060 Sommacampagna (VR)
tel. 045 8580900 - fax 045 8580907
www.cierrenet.it
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ACCA IN FUGA - CSV di Verona