LA CONTABILITA’ PER LE
AZIENDE AGRICOLE
Come strumento per affrontare la
competitività
Matteo Legnani
Un efficace sistema contabile…
 È essenziale per la correttezza degli adempimenti
fiscali, previdenziali, etc.
 È un elemento sempre più indispensabile per
l’imprenditore che intenda affrontare in modo
adeguato le sfide dell’attuale contesto economico.
 È un ottimo strumento sulla base del quale
programmare e pianificare la propria attività,
alimentando il processo decisionale nel breve e nel
lungo periodo.
… infatti…
 Permette di analizzare con precisione i costi, le
rese e i profitti di produzione, a livello aggregato e
analitico.
 Consente di formulare accurate previsioni sui
livelli di produzione attesi, così da organizzare in
modo più efficiente l’attività futura.
 È indispensabile per individuare eventuali sprechi
e/o inefficienze nella gestione aziendale.
…inoltre…
 Consente di seguire i programmi di certificazione della
qualità riconosciuti a livello nazionale ed internazionale;
 È sempre più essenziale per interagire col mondo del
credito e per rientrare nei programmi di finanziamento
proposti dall’Unione Europea.
 In un futuro più o meno remoto sembrerebbe destinato a
diventare strumento da adottare obbligatoriamente anche in
ambito agricolo.
Scarsa diffusione della contabilità
agraria in Italia
 Caratteristiche dimensionali delle aziende
 Insufficiente preparazione professionale
 Normativa civilistica (vedi art.2214 c.c.)
e fiscale (vedi art. 32 – 34 T.U.I.R.)
Obblighi civilistici
Art. 2214 Libri obbligatori e altre scritture
contabili
“L'imprenditore che esercita un'attività
commerciale deve tenere il libro giornale e il libro
degli inventari.
Deve altresì tenere le altre scritture contabili che
siano richieste dalla natura e dalle dimensioni
dell'impresa e conservare ordinatamente…”
LIBRI CONTABILI
• LIBRO GIORNALE (in cui si annotano
cronologicamente tutte le rilevazioni contabili)
• LIBRO DEGLI INVENTARI (elenca i fattori e le
risorse a disposizione all’inizio di ogni periodo)
• LIBRO MASTRO (comprende tutti i conti in cui
si articola il piano dei conti)
• PRIMA NOTA (brogliaccio)
IL GIORNALMASTRO
Nella pratica agricola, libro giornale e libro mastro
sono spesso integrati fra loro nel cosiddetto
“giornalmastro”
È un libro contabile, strutturato in forma tabellare,
ove si registrano giornalmente le operazioni
dell'impresa, e che funge anche da libro mastro
IL GIORNALMASTRO
N° DATA DESCRIZIONE CASSA FERTIL. SEMENTI PROD. A PROD. B ……….……….
D
A D A D
A D
A D
A
1 ….
………
100 10
90
………………
2 ….
………
200
150
50 ………………
3
50
50
4
450
5
 Contabilità Ordinaria
(art. 2214 c.c.), regolare compilazione delle
scritture contabili, del libro giornale e del libro degli
inventari
 Contabilità Semplificata
esclusivamente la regolare compilazione dei registri
previsti dalla normativa fiscale.
Variabili: - veste giuridica
- volume d’affari
 Contabilità GENERALE
E’ preposta alla determinazione del risultato
complessivo della gestione e del capitale di
funzionamento
(rapporti con l’ambiente esterno)
 Contabilità ANALITICA
Risultati settoriali
(fatti di gestione interni)
SISTEMA CONTABILE
“Struttura teorica basata su particolari
convenzioni e regole”
CONTI : schede intitolate a specifiche
informazioni, su cui si classificano e
registrano i principali fatti di gestione.
Un buon sistema contabile deve cogliere:
Aspetto FINANZIARIO
 Entrate e Uscite di gestione
 Fonti e Impieghi
Aspetto ECONOMICO
 Costi e Ricavi
…il metodo della partita doppia...
Ogni operazione è osservata sotto due aspetti:
• Aspetto originario o numerario
(cassa, debiti/crediti commerciali)
• Aspetto derivato o non numerario
(costi, ricavi, crediti/debiti da finanziamenti)
PARTITA DOPPIA
è un sistema di scrittura contabile consistente nel
registrare le operazioni aziendali simultaneamente
in due serie di conti (principio della duplice
rilevazione simultanea), allo scopo di determinare il
reddito di un dato periodo amministrativo e di
controllare i movimenti monetari-finanziari della
gestione
Es:
Sementi c/ acquisti
Banca
a
a
cassa
prodotti c/ vendite
FASI CONTABILI
 APERTURA (inventari, beni mobili e
immobili, crediti e debiti aziendali)
 ESERCIZIO (registrazioni contabili delle
operazioni di gestione)
 CHIUSURA (inventario finale,
assestamento, calcolo dei risultati)
BILANCIO AZIENDALE
 CONTO ECONOMICO
 STATO PATRIMONIALE
Nella Co. An. si aggiungono ulteriori prospetti di
sintesi (costi e ricavi dei singoli processi etc.)
Conto economico
VALORE DELLA PRODUZIONE (ricavi,etc.)
COSTI DELLA PRODUZIONE (costi mp, personale, amm.ti, etc.)
PROVENTI E ONERI FINANZIARI (interessi e oneri fin.)
RETTIFICHE DI VALORI DI ATTIVITÀ FINANZIARIE
(rivalutaz. e svalutaz. partec.)
PROVENTI E ONERI STRAORDINARI (plusv. e minusv.)
IMPOSTE SUL REDDITO DI ESERCIZIO
RISULTATO DELL’ESERCIZIO
Stato patrimoniale
ATTIVO
PASSIVO
CREDITI VERSO SOCI…
PATRIMONIO NETTO
IMMOBILIZZAZIONI
FONDI PER RISCHI E ONERI
ATTIVO CIRCOLANTE
TFR
RATEI E RISCONTI
DEBITI
RATEI E RISCONTI
INVENTARIO
l’imprenditore deve indicare la suddivisione del
proprio patrimonio fra gli elementi attivi e passivi
a disposizione dell’impresa (e quelli ad essa
estranei), sia in sede di sua costituzione che,
successivamente, ogni anno, specificando la
valutazione agli stessi attribuita
INVENTARIO
ATTIVO
Terreni
PASSIVO
1.700.000
f.do amm.to fabbricati
550.000
Fabbricati
900.000
f.do amm.to macchine
350.000
Macchine/attrezzi
600.000
Mutuo agrario
200.000
Bestiame
170.000
Debiti commerciali
Anticipazioni colturali
Materie prime
12.000
3.000
Prodotti vendibili
60.000
Prodotti di scorta
35.000
TOTALE
13.000
3.480.000
TOTALE
1.113.000
PATRIMONIO NETTO
2.367.000
A pareggio
3.480.000
CRITERI
UTILITÀ (scegliere principi e regole per rilevare
i dati effettivamente indispensabili alla
determinazione dei risultati aziendali)
OGGETTIVITÀ (principi e regole per
esprimere valutazioni esenti da preconcetti,
pregiudizi; rilevazioni attendibili e verificabili)
CONVENIENZA (rapporto tra costo della
rilevazione e beneficio dell’informazione)
PRINCIPI CONTABILI…
• Autonomia (separare gestione aziendale e
famigliare)
• Coerenza (fatti di ugual natura trattati sempre allo
stesso modo)
• Competenza (imputare costi e ricavi all’esercizio
in cui contribuiscono alla formazione del reddito)
…PRINCIPI CONTABILI
• Costo (registrazioni al prezzo d’acquisto)
• Realizzazione del ricavo (contabilizzare i
ricavi nel momento in cui il bene è ceduto)
• Prudenza (tra valutazioni alternative,
scegliere quella peggiore per l’azienda)
IL PIANO DEI CONTI
“elencazione
completa di tutti i conti
utilizzati dall’impresa”
L’organizzazione del piano dei conti richiede una
preventiva identificazione delle esigenze
informative (interne ed esterne) da soddisfare
attraverso i dati contabili.
TIPOLOGIE DI CONTO
 Conti Finanziari (cassa, banca, debiti…)
 Conti Economici (vendite, fp, mdo…)
 Conti di Capitale (terreni, macchine,
bestiame)
 Conti “Particolari” (c/ prelievi, c/capitale
netto)
PAREGGIO DELLE
REGISTRAZIONI
“ogni operazione deve essere registrata su due
o più conti in modo tale che la somma degli
importi registrati in dare corrisponda
esattamente con quella degli importi
registrati in avere”
SCHEMA DI BASE
DARE
AVERE
+ costi
- costi
- ricavi
+ ricavi
+ denaro
- denaro
+ crediti
- crediti
- debiti
+ debiti
+ immobili
- immobili
- capitale
+ capitale
Le principali scritture di esercizio








Acquisto fattori di consumo e regolamento
Vendita prodotti e regolamento
Acquisto macchinari
Accensione e rimborso mutuo
Costo della manodopera
Prelievi del titolare
Prelievi in prodotti
…………………………………
Funzionamento di un CONTO
CASSA
Dare
+ cassa
ottenimento finanziamento
vendite per contanti
incasso crediti
Avere
- cassa
rimborso finanziamento
acquisti per contanti
pagamento debiti
Acquisto fattori di consumo
(pagamento immediato)
CASSA
DARE
AVERE
1.000,00
FATTORI c/ACQUISTI
DARE
1.000,00
AVERE
Acquisto fattori di consumo
(sorgere del debito)
DEBITI VS FORNITORI
DARE
AVERE
1.000,00
FATTORI c/ACQUISTI
DARE
1.000,00
AVERE
Acquisto fattori di consumo
(regolamento del debito)
BANCA
DARE
DEBITI VS FORNITORI
AVERE
1.000,00
DARE
1.000,00
AVERE
1.000,00
Regolamento debiti commerciali
 Mezzi di pagamento
• Contanti (cassa)
• Forme di utilizzo del c.c. bancario
(assegni bancari, ordine di pagamento,
giroconto, bonifico)
• Accettazione o firma cambiali passive
• Girata o cessione di cambiali attive
…regolamento debiti commerciali
 Tempo di pagamento
• Pagamento anticipato
• Pagamento immediato
• Pagamento differito
Vendita prodotti
(pagamento immediato)
CASSA
DARE
1.000,00
PRODOTTI c/VENDITE
AVERE
DARE
AVERE
1.000,00
Vendita prodotti
(sorgere del credito)
CREDITI VS CLIENTI
DARE
1.000,00
AVERE
PRODOTTI c/VENDITE
DARE
AVERE
1.000,00
Vendita prodotti
(regolamento del credito)
BANCA
DARE
1.000,00
AVERE
CREDITI VS CLIENTI
DARE
1.000,00
AVERE
1.000,00
Incasso crediti vs clienti
 Mezzi di pagamento
•
•
•
•
Contanti (cassa)
Forme di utilizzo del c.c. bancario
Emissione di Ri.ba
Emissione di cambiali attive
 Tempo di pagamento
• Incasso anticipato
• Incasso immediato
• Incasso differito
Operazione acquisto + IVA
DEBITI VS FORNITORI
DARE
AVERE
1.040,00
FATTORI c/ACQUISTI
DARE
1.000,00
AVERE
IVA NS CREDITO
DARE
40,00
AVERE
Operazione vendita + IVA
CREDITI VS CLIENTI
DARE
20.800,00
AVERE
PRODOTTI c/VENDITE
DARE
AVERE
20.000,00
IVA NS DEBITO
DARE
AVERE
800,00
Acquisto macchinari
(accensione mutuo)
MUTUI
DARE
AVERE
72.000,00
MACCHINE
DARE
60.000,00
AVERE
IVA NS CREDITO
DARE
12.000,00
AVERE
Rimborso del mutuo
BANCA
DARE
MUTUI
AVERE
3.200,00
DARE
AVERE
72.000,00
3.000,00
INTERESSI PASSIVI
200,00
Prestiti agrari
 Prestiti a breve termine
• Prestito agrario di conduzione
• Prestiti a enti e associazioni agrarie…
• Anticipazioni sui contributi..
 Prestiti a medio termine
• Prestito agrario di dotazione
• Mutui agrari di miglioramento
• Prestito per l’informatizzazione agricola
Leasing
Con una operazione di leasing il concedente (locatore)
concede ad un utilizzatore (locatario) l’uso di un bene per
un determinato periodo di tempo a fronte del pagamento di
un corrispettivo periodico (canone).
Caratteristiche del contratto di leasing:
• è un contratto di locazione;
• concerne l’utilizzazione di beni materiali o immateriali
• Può prevedere la facoltà da parte del locatario di acquistare il bene alla
fine del periodo di locazione (opzione di riscatto) dietro versamento di
un prezzo prestabilito (valore o prezzo di riscatto).
(leasing OPERATIVO e leasing FINANZIARIO)
Leasing operativo
Non vengono sostanzialmente trasferiti tutti i rischi ed i
benefici connessi alla proprietà del bene. Non è previsto il
riscatto del bene al termine della locazione !!!
CONTABILIZZAZIONE per competenza
- canoni a CE (eventualmente riscontati)
- il bene non è iscritto all’attivo del locatario
- il canone comprende una quota capitale e un quota interessi. In conto
economico le due voci devono essere indicate separatamente e
rispettivamente tra i “costi per godimento di beni di terzi” e gli “oneri
finanziari”.
Leasing finanziario
Vengono sostanzialmente trasferiti in capo all’utilizzatore tutti
i rischi ed i benefici connessi alla proprietà del bene. (Il
leasing di tipo finanziario prevede una opzione di riscatto del
bene al termine del periodo di locazione)
 CONTABILIZZAZIONE col metodo patrimoniale (non si guarda alla
sostanza, è contabilizzato come un normale leasing operativo)
 CONTABILIZZAZIONE col metodo finanziario: si tiene conto della
sostanza economica dell’operazione e quindi il locatario iscrive il bene
(sostanzialmente acquisito) tra le immobilizzazioni e rileva il debito nei
confronti del locatore
• SP - attivo: valore del cespite
- passivo: valore dei debiti verso la società di leasing
• CE - ammortamenti del cespite
- oneri finanziari di competenza
Leasing Agrario
E' il leasing rivolto alle aziende agricole, agromeccaniche e
forestali, alle imprese operanti nel settore dell'acquacoltura, ai
contoterzisti e alle imprese agrituristiche, per finanziare
l'acquisto di beni materiali destinati allo sviluppo aziendale con
particolare riferimento all'innovazione ed alla qualità del
processo produttivo
VANTAGGI
- Disponibilità immediata del bene senza immobilizzare la somma
di denaro necessaria all'acquisto;
- elevata percentuale di finanziamento dell'investimento;
- pagamento dell'IVA dilazionato lungo tutta la durata del contratto
Liquidazione costo del lavoro
DEBITI VS PERSONALE
DARE
AVERE
1.600,00
INPS / INAIL, etc.
DARE
AVERE
720,00
SALARI E STIPENDI
DARE
1.600,00
AVERE
ONERI SOCIALI
DARE
720,00
AVERE
Liquidazione manodopera
BANCA
DARE
DEBITI VS PERSONALE
AVERE
2.320,00
DARE
AVERE
1.600,00
1.600,00
INPS / INAIL, etc.
DARE
720,00
AVERE
720,00
Prelievi del titolare
BANCA
DARE
PRELIEVI
AVERE
10.000,00
DARE
10.000,00
AVERE
Prelievi in prodotti
AUTOCONSUMO
DARE
AVERE
500,00
PRELIEVI
DARE
500,00
AVERE
Operazioni di CHIUSURA al 31/12
 Verifica della correttezza formale delle rilevazioni di
esercizio
 ASSESTAMENTO dei conti in base al principio della




competenza economica
Chiusura dei componenti positivi e negativi di reddito nel
CE generale
Rilevazione e destinazione del risultato economico (reddito)
Chiusura delle attività, delle passività e del patrimonio netto
nello SP
Redazione del bilancio
“BILANCIO DI VERIFICA”
PIANO DEI CONTI
TERRENI
CASSA
MACCHINARI
CLIENTI
MUTUO AGRARIO
PRODTTI C/VENDITE
FORNITORI
SALARI E STIPENDI
………………….
………………….
CAPITALE NETTO
TOTALE
per TOTALI
per SALDI
dare
avere dare
avere
3.000,00
62.000,00
3.000,00
45.000,00
60.000,00
17.000,00
60.000,00
23.000,00
14.000,00
3.000,00
72.000,00
69.000,00
23.000,00
23.000,00
20.000,00
2.000,00
18.000,00
14.000,00
200.000,00
9.000,00
14.000,00
200.000,00
130.000,00 130.000,00
La competenza economica
“si deve tener conto dei proventi e degli oneri di
competenza dell’esercizio, indipendentemente
dalla data dell’incasso o del pagamento”
(art. 2423 bis)
- un ricavo si considera di competenza di un esercizio se nel
relativo periodo il processo produttivo del bene o servizio è
stato completato e lo scambio è avvenuto
- i costi sono di competenza di un esercizio se e nella misura
in cui risultano correlati ai rispettivi ricavi di competenza
Le scritture di assestamento






Assestamento del conto bestiame
Ammortamento
Rimanenze finali
Anticipazioni colturali
Ratei e risconti
Fondo rischi
CONTO STALLA
“Conto patrimoniale in cui sono registrate in DARE
la consistenza iniziale e gli acquisti e in AVERE le
vendite e la consistenza finale”
DARE
AVERE
Consistenza iniziale
Consistenza finale
Acquisti
Vendite
Nascite
Morti
UTILE LORDO DI STALLA
(differenza tra Avere e Dare):
“l’incremento di valore del bestiame nel corso di
un’annata agraria”
ULS = (CF) + (VM) - (CI) + (NA)
CF è la consistenza finale del bestiame;
V le vendite effettuate nell’anno;
M le morti;
CI la consistenza iniziale;
N le nascite;
A gli acquisti
- CE tra i ricavi
- SP un unico valore per il capitale bestiame
AMMORTAMENTO dei
FATTORI PLURIENNALI
La quota di ammortamento, nota in agricoltura col
termine di quota di reintegrazione, è la parte di un
costo pluriennale che rappresenta la perdita di valore
subita da un elemento di capitale fisso dovuta di norma
a tre differenti ordini di cause:
- l’usura legata all’utilizzo del bene
- l’usura dovuta al tempo
- l’obsolescenza (superamento tecnico rispetto a
quanto presente sul mercato)
Ammortamento: scritture contabili (1)
- un conto acceso ai costi di esercizio
AMMORTAMENTO
- un conto di patrimonio acceso alle rettifiche di costi
pluriennali “FONDO AMMORTAMENTO”
AMMORTAMENTO
DARE
6.000,00
AVERE
FONDO AMM.TO
DARE
AVERE
6.000,00
Ammortamento: scritture contabili (2)
Semplificazione in campo agricolo:
Conto unico (per valore originario e logorio)
AMMORTAMENTO
DARE
6.000,00
AVERE
MACCHINARI
DARE
60.000,00
AVERE
6.000,00
problematiche
 determinazione del valore originario di riferimento
 modalità di calcolo delle quote
 macchinari utilizzati per conto terzi
(ammortizzati solo se 50% uso aziendale)
 particolari beni pluriennali es. piantagioni
Rimanenze finali
Le rimanenze di fine esercizio rappresentano costi
sostenuti per l’acquisto o la produzione di
determinati beni, i cui ricavi saranno però
realizzati solo nell’esercizio successivo; essi,
pertanto, in base al principio della competenza,
devono essere rinviati.
A fine anno occorre valutare le giacenze di:
• Materie prime (sementi, concimi, etc.)
• Prodotti di scorta (fieno, paglia, etc.)
• Prodotti vendibili (grano, mais, etc.)
• Anticipazioni colturali
Rimanenze finali: scritture contabili (1)
“Le rimanenze sono registrate in conti indipendenti”
RIM.FINALI FATTORI
DARE
12.000,00
AVERE
FATTORI c/RIMANENZE
DARE
AVERE
12.000,00
Rimanenze finali: scritture contabili (1)
CE a COSTI, RICAVI e RIMANENZE
o
o
o
o
In fase di chiusura confluiranno in CE i saldi
dei conti aperti a:
Rimanenze iniziali
Rimanenze finali
Acquisti
Vendite
Rimanenze finali: scritture contabili (2)
Semplificazione in campo agricolo:
Conto unico (per acquisti e rimanenze)
MAT. PRIME C/ACQUISTI
DARE
34.000,00
AVERE
12.000,00
MATERIE PRIME
DARE
12.000,00
AVERE
Rimanenze finali: scritture contabili (2)
CE a COSTI e RICAVI
Le rimanenze sono registrate negli stessi conti
su cui sono registrati gli acquisti (per i fattori) e
le vendite (per i prodotti).
Nel CE affluiscono i saldi di un solo conto per tipo
di fattore e di un solo conto per tipo di prodotto
Anticipazioni colturali
Per anticipazioni colturali si intendono i prodotti in
corso di maturazione non ancora visibili, in quanto,
alla fine dell’annata agraria, la coltivazione è in una
fase di sviluppo iniziale.
Le anticipazioni colturali sono identificabili in quelle
somme di denaro che servono per anticipare i costi
della nuova coltura
Anticipazioni colturali: scritture contabili
SEMENTI
DARE
AVERE
1.500,00
MANODOPERA
DARE
AVERE
18.000,00
ANTICIPAZ. COLTURALI
DARE
1.500,00
18.000,00
AVERE
…anticipazioni colturali
 Sono assimilabili alle rimanenze di prodotti semilavorati di
una tradizionale impresa industriale
 La stima delle anticipazioni colturali consiste nella
sommatoria delle spese ordinarie sostenute dall’inizio
dell’anno fino alla chiusura dell’esercizio (al netto dei
prodotti eventualmente già ottenuti).
 Il criterio di stima applicato è quindi il valore di costo
Ratei e risconti
“Sono quote di costi o proventi, comuni a due o più esercizi,
l’entità dei quali varia in ragione del tempo” (art. 2424 bis)
• Ratei attivi: proventi di competenza dell'esercizio esigibili in esercizi
successivi (es. fitti attivi)
• Risconti attivi: costi sostenuti entro la chiusura dell'esercizio ma di
competenza di esercizi successivi. (es. assicurazione)
• Ratei passivi: costi di competenza dell'esercizio esigibili in esercizi
successivi (es. fitti passivi)
• Risconti passivi: proventi percepiti entro la chiusura dell'esercizio ma
di competenza di esercizi successivi. (es. interessi attivi)
Ratei attivi: scritture contabili
Es: canone per fitto attivo euro 5.000 relativo al periodo
01/07/XX – 30/06/XX+1
incasso posticipato il 30/06/XX+1
RATEO ATTIVO
DARE
2.500,00
AVERE
AFFITTI ATTIVI
DARE
AVERE
2.500,00
Risconti attivi: scritture contabili
Es: premio assicurativo euro 3.000 relativo al periodo
01/07/XX – 30/06/XX+1
pagamento anticipato il 01/07/XX
RISCONTI ATTIVI
DARE
1.500,00
AVERE
ASSICURAZIONI
DARE
3.000,00
AVERE
1.500,00
Ratei passivi: scritture contabili
Es: canone per fitto passivo euro 5.000 relativo al periodo
01/07/XX – 30/06/XX+1
pagamento posticipato il 30/06/XX+1
RATEI PASSIVI
DARE
AVERE
2.500,00
AFFITTI PASSIVI
DARE
2.500,00
AVERE
Risconti passivi: scritture contabili
Es: quota interessi attivi euro 1.000 per prestito concesso
relativamente al periodo 01/07/XX – 30/06/XX+1
Incasso anticipato il 01/07/XX
RISCONTI PASSIVI
DARE
500,00
AVERE
INTERESSI ATTIVI
DARE
500,00
AVERE
1.000,00
Fondi rischi
Per prevenire i rischi della propria attività (grandine, furti, etc.)
l’imprenditore agricolo può:
- stipulare un contratto di assicurazione
- creare in contabilità un fondo rischi generici (“autoassicurazione”)
F.DO RISCHI
PERDITE PRESUNTE
DARE
AVERE
DARE
AVERE
20.000,00 20.000,00
Registrazioni di CHIUSURA
 Chiusura dei conti economici (inserendo i saldi nel
conto economico generale)
 Rilevazione del risultato di esercizio (utile o
perdita)
 Destinazione dell’utile (es. conto capitale netto)
 Chiusura dei conti patrimoniali
Prospetti finali
CONTO ECONOMICO
RIMANENZE INIZIALI
RICAVI
ANTICIPAZ. COLT. INIZIALI
RIMANENZE FINALI
COSTI
ANTICIPAZ. COLT. FINALI
UTILE
PERDITA
CONTO ECONOMICO
“sintetizza la capacità dell’impresa di trasformare i fattori
(costi) in prodotti (ricavi)”
REDDITO OPERATIVO
Costi e ricavi caratteristici: (fertilizzanti, mangimi,
noleggi, vendite di prodotti aziendali)
Costi e ricavi non caratteristici: (oneri finanziari,
interessi attivi,canoni di terreni dati in affitto,
noleggi di macchine aziendali)
Prospetti finali
STATO PATRIMONIALE
RIMANENZE FINALI
DEBITI
ANTICIPAZ. COLT. FINALI
FONDI RISCHI
CASSA
F.DO AMMORTAMENTO
CREDITI
CAPITALE NETTO
IMMOBILIZZAZIONI
STATO PATRIMONIALE
Impieghi (DARE) e Fonti (AVERE)
Crescita dell’impresa: (differenza fra i
valori del patrimonio alla fine dei due
esercizi consecutivi)
Autofinanziamento: crescita del patrimonio
finanziata coi fondi generati dalla gestione
(differenza tra i capitali netti)
Fattori da considerare per analisi e confronti
 Arco temporale (almeno tre anni)
 Sottoremunerazione del lavoro familiare
(rilevazioni extracontabili)
 AUTONOMIA (impresa / famiglia)
 INFLAZIONE
(rivalutazioni annuali – extracontabili)
 COMPONENTI STRAORDINARIE
+/- capitale netto
costi/ricavi straordinari*
Per procedere alla lettura e interpretazione del
bilancio è poi opportuno effettuare la
RICLASSIFICAZIONE DEL BILANCIO: ovvero
ricondurre il bilancio ad uno schema comunemente
usato di lettura per facilitare la sua interpretazione ed
agevolare la costruzione degli indici di valutazione.
Per quanto riguarda le aziende agricole si fa
comunemente riferimento allo schema scalare a
valore aggiunto per il Conto Economico e quello
sezioni divise a liquidità crescente e provenienza
delle fonti per lo Stato Patrimoniale.
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