Concertazione = Partecipare L’articolo 18 della LR n.11/04 prevede che l’adozione del P.I. sia preceduta da forme di consultazione, attraverso forme diversificate quali manifestazioni di interesse, bandi o altre procedure ad evidenza pubblica. Il primo P.I. verrà redatto secondo la seguente procedura: 1. ridefinizione del Documento Programmatico Preliminare in cui sono definite le nuove scelte programmatiche del P.I.; 2. illustrazione del Documento Programmatico al Consiglio comunale; 3. incontri pubblici, divulgazione dei contenuti del P.I. al fine di informare e ascoltare i cittadini, gli enti pubblici, le associazioni economiche e sociali, favorendo la partecipazione alle scelte operative; 4. esame delle manifestazioni di interesse pervenute ed individuazione di quelle coerenti con i contenuti del P.I. conformi alla normativa urbanistica e alle individuazioni strategiche del P.A.T.; 5. predisposizione degli elaborati grafici e normativi del P.I. OBBIETTIVI DEL P.I. 1. contenimento del fenomeno della diffusione edilizia nel territorio aperto, a favore del completamento e integrazione degli insediamenti consolidati esistenti; 2. rigenerazione del sistema dei luoghi centrali e riorganizzazione del sistema dei servizi; 3. disciplina della trasformazione urbanistica ed edilizia di determinati ambiti del territorio già edificati o di espansione di particolare importanza con particolare riguardo agli edifici storico testimoniali; 5. razionalizzazione e messa in sicurezza della rete infrastrutturale ; 6. rinnovamento del sistema insediativo-residenziale ; 7. programmazione del comparto produttivo consolidato e sparso; 8. valorizzazione e tutela del sistema naturale ed ambientale. L’amministrazione comunale di Salgareda intende sviluppare un percorso partecipativo con la cittadinanza e i soggetti presenti sul territorio al fine di condividere le nuove scelte urbanistiche attraverso un processo partecipato. Tale obiettivo sarà raggiunto attraverso un processo decisionale partecipato, che intende: – coinvolgere la cittadinanza per conoscere le problematiche, le caratteristiche e le esigenze nel disegno delle scelte di piano; – sollecitare e favorire la partecipazione attiva e il dialogo con tutti i soggetti portatori di interessi (istituzioni, associazioni, aziende); – esaminare il contributo di tutti per costruire un patrimonio di conoscenza comune del territorio ed individuare azioni di trasformazione concrete e condivise; – dare risposta alle esigenze anche particolari e avviare contestualmente alcuni interventi strategici previsti nel PAT. Presso il Municipio è attivato uno sportello informativo per raccogliere richieste e suggerimenti per il progetto del Piano degli Interventi. Comune di Salgareda via Roma n°111 - 31040 Salgareda (TV) Tel. 0422807759 - Fax 0422807761 Il sindaco, Andrea Favaretto Con l’illustrazione del documento programmatico preliminare, nella seduta del Consiglio Comunale del 02/07/2015, si è aperta la fase concertativa durante la quale la cittadinanza e i soggetti interessati potranno inoltrare fino il 15 Marzo 2016, i propri suggerimenti, le manifestazioni di interesse e/o proposte finalizzate alla formazione del piano. In data: 1) Mercoledì 02/03/2016 alle ore 21.00 presso l’aula magna della scuola media “Arturo Martini” di Salgareda; è fissato un incontro pubblico con la popolazione, i professionisti, gli enti e le associazioni per l’illustrazione delle modalità e dei contenuti del piano. IL parteciPIANO percorso partecipativo e concertativo per la formazione del Piano degli Interventi come previsto dall’ art n°5 della LUR n°11/2004 Studio De Nardi | piazza Garibaldi n°80 - 31047 Ponte di Piave (TV) Studio di Urbanistica Trolese | via Pinelli n°14 - 35124 Padova | www.trolesestudio.it IL P.R.C. non è il P.R.G La legge urbanistica regionale n° 11/2004 innova radicalmente le precedenti norme urbanistiche di cui alla L.R. 61/85. La legge n°11 introduce nell'ordinamento regionale il Piano Regolatore Comunale (P.R.C.). Non si tratta del vecchio P.R.G. che cambia nome, ma di uno strumento completamente nuovo, che rappresenta una svolta importante nel processo di pianificazione del territorio. Esso è costituito dal Piano di Assetto del Territorio (P.A.T.) che si articola in disposizioni strutturali delineando le scelte strategiche di assetto e di sviluppo del territorio comunale e il Piano degli Interventi (P.I.), che disciplina gli interventi operativi di trasformazione del territorio da realizzarsi nell'arco temporale di cinque anni, in conformità con le indicazioni del P.A.T.. Il P.R.C. si sdoppia Il Piano di Assetto del Territorio (P.A.T.) approvato con delibera di giunta provinciale n° 306 del 09/08/2013 è il nuovo strumento urbanistico che, insieme al Piano degli Interventi (P.I.), sostituisce il vecchio Piano regolatore Generale (P.R.G.). Mentre il P.A.T. costituisce la carta dell’autonomia urbanistica comunale, il P.I. è lo strumento urbanistico che individua e disciplina gli interventi di tutela e valorizzazione, di organizzazione e di trasformazione del territorio, programmando in modo contestuale la realizzazione di tali interventi, il loro completamento, i servizi connessi e le infrastrutture per la mobilità. Le strategie del P.I. saranno fissate e modificate dal consiglio comunale senza più la necessità di una approvazione di ordine superiore. Il P.I. conterrà tre livelli di informazioni: 1. I “vincoli” che derivano da pianificazione di ordine superiore, 2. Le “fragilità” e le “invarianti” ovvero rispettivamente le parti di territorio che possono avere particolari “criticità” e quelle dotate di valore particolare. 3. La “disciplina del suolo” che contiene le indicazione per la trasformabilità del territorio. La forma del Piano degli Interventi Un principio completamente nuovo introdotto dalla LR 11/2004 nel P.I. stà nel fatto che lo strumento urbanistico ha una validità di cinque anni trascorsi i quali le previsioni di espansione puntuali, soggette a strumentazione attuativa e le opere pubbliche che non sono state convenzionate, decadono automaticamente; quindi trascorsi i cinque anni queste aree diventano zone bianche che devono essere normate nuovamente e rizonizzate. Tali aree potranno essere confermate con un nuovo P.I. oppure potrebbero anche essere riclassificate come non edificabili. Fin d’ora dobbiamo ricordare che: 1. L’ entrata in vigore del P.A.T. comporta: - La decadenza delle parti di P.R.G. in contrasto col P.A.T.; - L’automatica reiterazione per cinque anni di tutti i vincoli finalizzati all’esproprio vigenti dià contenuti nei P.R.G. diventato automaticamente il primo P.I. comunale ; - La validità per cinque anni delle nuove infrastrutture ed aree per servizi già contenute nei P.R.G., per le quali non siano stati approvati i relativi progetti esecutivi; - La validità per cinque anni delle previsioni urbanistiche di trasformazione o espansione soggette a Piani Urbanistici Attuattivi non convenzionati. Il disegno del Piano degli Interventi Il territorio non sarà più analizzato e progettato in maniera esclusivamente quantitativa ma si predisporrà un modello di progettazione che sappia coniugare le specifiche esigenze di crescita temporale (piano pluriennale di attuazione). I contenuti del Piano degli Interventi Il P.I. è lo strumento urbanistico che individua e disciplina gli interventi di tutela e valorizzazione, di organizzazione e di trasformazione del territorio, programmando in modo contestuale la realizzazione di tali interventi, il loro completamento, i servizi connessi e le infrastrutture per la mobilità. In altre parole, nel P.I. troviamo molti degli elementi che tradizionalmente hanno fatto parte del P.R.G., tra i quali: - la zonizzazione, con la distinzione in zone residenziali, produttive, a servizi pubblici; - i lotti individuali, i comparti, gli ambiti soggetti a Piano Urbanistico Attuativo, con le previsioni urbanistiche specifiche (destinazioni d’uso e diritti edificatori); - le aree soggette ad esproprio per pubblica utilità. Ma nel P.I. troviamo anche elementi nuovi, come: - aree di urbanizzazione consolidata; - edificazione diffusa; - aree idonee per il miglioramento della qualità urbana e territoriale; - aree di riqualificazione e riconversione. Troviamo inoltre strumenti nuovi, come: - il credito edilizio; - la perequazione urbanistica; - la compensazione urbanistica. Da un punto di vista generale, il Piano degli Interventi deve essere elaborato rapportandosi con il bilancio pluriennale comunale, con il programma triennale delle opere pubbliche e con gli altri strumenti comunali settoriali previsti da leggi statali e regionali. A sua volta il P.I. si attua attraverso interventi diretti o per mezzo di piani urbanistici attuativi (PUA).