7° Incontro con i familiari dei pazienti con Dmenza di Alzheimer o di altro tipo Problematiche Assistenziali Formali ed Informali al Paziente con Demenza: Quali Aiuti Possibili? Il ricovero di sollievo presso una Unità Alzheimer Dedicata Gabriele Carbone Centro Demenze – Unità Alzheimer Italian Hospital Group Guidonia (Roma) Ostia 09.05.09 CENTRO DEMENZE – UNITA’ ALZHEIMER Guidonia (Roma) Le demenze rappresentano la quarta causa di morte negli ultrasessantacinquenni. La prevalenza aumenta con l’età ed è maggiore nel sesso femminile, specie per la malattia di Alzheimer. Sono una delle cause di disabilità più importanti nella popolazione anziana tanto da rappresentare un’ “emergenza assistenziale”. Perché emergenza assistenziale? malattia età correlata difficoltà di una corretta diagnosi tempestiva progressiva perdita delle abilità nelle attività quotidiane comparsa di gravi disturbi del comportamento (wandering, sundowning, agripnia, apatia, deliri, ecc.) lungo decorso della malattia comorbidità - politerapia difficoltà di ricoveri ospedalieri per malattie intercorrenti /RSA difficoltà etiche, medico-legali, sociali, ambientali Perché emergenza assistenziale? Le problematiche sono quindi molte e complesse. Per affrontarle con efficacia diventa necessario predisporre una rete integrata di servizi assistenziali socio-sanitari che possa prendersi cura del malato e del suo nucleo familiare già dal momento della diagnosi e per tutto il decorso della malattia. Solo così si potrà rispondere ai numerosi bisogni correlati a questa condizione morbosa assicurando, al malato ed alla famiglia, gli interventi sanitari e socio-assistenziali necessari per affrontare una malattia così devastante per l’intero nucleo familiare. Quali interventi? Una rete di servizi che si prenda cura di questi malati e delle loro famiglie, dovrà quindi provvedere: 1. Alla diagnosi accurata e tempestiva di un disturbo cognitivo 2. Alla predisposizione ed al monitoraggio di specifici piani terapeutici e socio-assistenziali (informali, formali) 3. Ad attuare gli interventi di riabilitazione cognitiva e funzionale adeguati ai diversi momenti della malattia 4. A ricoveri “ordinari” (post-ospedalieri, post-chirurgici, o per i disturbi comportamentali) e di sollievo. 5. Ad interventi di supporto psicologico e sociale alle famiglie. 7. Alla informazione e formazione dei caregivers. CENTRO DEMENZE – UNITA’ ALZHEIMER Guidonia (Roma) La IHG, partendo da queste considerazioni ha realizzato un modello di rete assistenziale integrata di servizi per la presa in carico del malato demente e della sua famiglia. CENTRO DEMENZE – UNITA’ ALZHEIMER Guidonia (Roma) La rete dei servizi Novembre 2000: Unità Valutativa Alzheimer (UVA) Luglio 2002: Assistenza Domiciliare Alzheimer (ADA) Settembre 2002: Centro Diurno Alzheimer (CDA) Marzo 2004: Unità di degenza Demenze - Nuclei Alzheimer CENTRO DEMENZE – UNITA’ ALZHEIMER Guidonia (Roma) Professionalità presenti Endocrinologo, Geriatra, Internista, Neurologo, Neuropsicologo, Psicologo, Assistente sociale, Educatore professionale, Fisioterapista, Logopedista, Maestro d’arte, Terapista Occupazionale, Assistente domiciliare, Infermiere, O.T.A. CENTRO DEMENZE – UNITA’ ALZHEIMER Guidonia (Roma) Modalità di accesso alla rete dei servizi Unità Valutativa Alzheimer : Dal territorio – MMG Valutazione congiunta Assistenza Domiciliare C.A.D. Distretti della RMG (Guidonia, Tivoli, Monterotondo, Palestrina, Centro Diurno Ricoveri di sollievo e ordinari Subiaco, Colleferro) C.A.D. Distretto di Guidonia Assistenza Domiciliare (65) Pazienti assistiti 343 48% IHG 16% Cronologia Accreditamento 2002 (22/07) = 20 p. (Guidonia e Tivoli) 2004 (03/12) = 45 p. 2005 (22/06) = 65 p. (ASL RMG) 31% 5% Centro Diurno Alzheimer (50+8) Pazienti assistiti 259 Guidonia (56%) Tivoli (22%) Monterotondo (23%) Palestrina (9%) 6% IHG 6% 72% 12% Cronologia Accreditamento 2002 (12/09) = 20 p. 2002 (02/12) = 40 (+8) posti 2005 (22/06) = 50 (+8) posti 4% CENTRO DEMENZE – UNITA’ ALZHEIMER Guidonia (Roma) Reparti di degenza Demenze - Nuclei Alzheimer Strutture di ricovero che consentono massima libertà di movimento con il massimo controllo (telecamere a circuito chiuso, accessi protetti). Tipologia dei ricoveri Ricoveri di sollievo: brevi periodi di degenza (15gg), per permettere ai familiari di ridurre lo stress assistenziale. Ricoveri ordinari: per il trattamento di condizioni non gestibili a domicilio o in regime di semiresidenzialità. Reparti di Degenza (60 p.l.) 870: ricoveri da Marzo 2004 ad Aprile 2009* 856 832: Comune e Provincia di Roma (96%) 11: residenti in altre città della Regione Lazio (1%) 832 11 27: residenti in altre Regioni d’Italia (3%): 13 Centro 6 Nord 8 Sud *Media: 174 ricoveri/anno (2,9 pz/p.l.) Provenienza territoriale degli 870 pazienti ricoverati dal 04.03.2004 al 21.04.2009 RMD 5% Tipologia dei ricoveri (870) effettuati dal 3 Aprile 2004 al 21 Aprile 2009 272 598 Ricoveri ordinari 69% Distribuzione per sesso e per fascia di età dei 272 ricoveri di sollievo Femmine 70% 85-94 6% Maschi 30% >94 1% 55-64 8% 65-74 24% 75-84 61% Compromissione cognitiva al MMSE dei 272 ricoveri di sollievo Lieve 3% 212 Moderata 19% Grave 78% Neuro Psychiatric Inventory Frequenza(a) N.A. Gravità (b) Deliri 0 1 2 3 4 1 2 3 Allucinazioni 0 1 2 3 4 1 2 3 Agitazione 0 1 2 3 4 1 2 3 Depressione/disforia 0 1 2 3 4 1 2 3 Ansia 0 1 2 3 4 1 2 3 Euforia/esaltazione 0 1 2 3 4 1 2 3 Apatia/indifferenza 0 1 2 3 4 1 2 3 Disinibizione 0 1 2 3 4 1 2 3 Irritabilità 0 1 2 3 4 1 2 3 Attività motoria 0 1 2 3 4 1 2 3 Sonno 0 1 2 3 4 1 2 3 Appetito 0 1 2 3 4 1 2 3 N.A.= non applicabile Frequenza: 0 = mai; 1 = raramente; 2 = talvolta; 3 = frequentemente; 4 = quasi costantemente (axb) Gravità 1 = lievi (non producono disturbo al paziente); 2 = moderati (comportano disturbo al paziente); 3 = severi (richiedono la somministrazione di farmaci; sono molto disturbanti per il paziente) NPI dei 272 “ricoveri di sollievo” Costantemente (97-144) 0% Quasi costantemente(49-96) 16% Raramente (1-12) 10% Talvolta (13-24) 27% Frequentemente (25-48) 47% 1. Raramente - meno di una volta alla settimana 2. Talvolta - circa una volta alla settimana 3. Frequentemente - diverse volte alla settimana (3-4) 4. Quasi costantemente – molte volte alla settimana (5-6) 5. Costantemente - praticamente sempre presente 210 INDICE DI BARTHEL Incapace di eseguirlo Tenta di eseguirlo ma è insicuro Richiesto aiuto minimo Indipendente Igiene personale 0 1 3 4 5 Fare il bagno 0 1 3 4 5 Nutrirsi 0 2 5 8 10 Toeletta 0 2 5 8 10 Salire le scale 0 2 5 8 10 Vestirsi 0 2 5 8 10 Controllo intestino 0 2 5 8 10 Controllo vescica 0 2 5 8 10 Deambulazione 0 2 8 12 15 Sedia a rotelle* 0 1 3 4 5 Trasf.to sedia/letto 0 3 8 12 15 Funzione o compito Richiesto aiuto moderato *Assegnare punti solo se il pz è incapace di deambulare e se è allenato all’uso della sedia a rotelle. Indice di Barthel 0 - 24 = dipendenza completa 25 - 49 = dipendenza grave 50 – 74 = dipendenza moderata 75 – 90 = dipendenza lieve 91 – 99 = quasi autosufficienza 100 = autosufficienza N.B. è stato valutato che Indice di Barthel di 60 richiede almeno 2h/24h di assistenza per le attività della vita quotidiana. Indice di Barthel dei 272 “ricoveri di sollievo” 199 <24 32% 73% 49-25 41% Indice 24 - 0 = dipendenza completa di Barthel 49 - 25 = dipendenza grave 75 – 50 = dipendenza moderata 90 – 75 = dipendenza lieve 91 – 99 = quasi autosufficienza 99-91 0% 90-75 9% 74-50 18% Riepilogo caratteristiche cognitive funzionali e comportamentali dei 272 ricoveri di sollievo Dipendenza Funzionale Compromissione Disturbi Cognitiva Comportamento Completa 32% 16% 73% Grave 41% 78% Costanti e Quasi costanti 47% Frequenti 74% Moderata 18% 19% Lieve 9% 3% 27% Talvolta 10% Raramente Distribuzione dei 272 ricoveri di sollievo nei mesi, dal 2004 al 2009 N° di ricoveri di sollievo (272) per ognuno dei pazienti (104) che hanno usufruito di questo servizio. CENTRO DEMENZE – UNITA’ ALZHEIMER Guidonia (Roma) Interventi Riabilitativo - Assistenziali per i Ricoveri Ordinari Progetto Assistenziale Individuale (P.A.I.) SOGGETTI COINVOLTI • • • Paziente Famiglia Care giver principale Ambiente domestico AMBITI FUNZIONALI • Cognitivo • Affettivo • Comportamentale • Ritmo sonno veglia • Alimentazione • Attività motorie • Autonomie CENTRO DEMENZE – UNITA’ ALZHEIMER Guidonia (Roma) Interventi riabilitativi sul paziente Tecniche di stimolazione cognitivo-comportamentali Interventi sul paziente Mnemotecniche Training cognitivi ROT ROT Riminiscenza Rimotivazione Validazione Milieu Therapy Musicoterapia Interventi sull’ambiente MA Lieve Moderato Grave CENTRO DEMENZE – UNITA’ ALZHEIMER Guidonia (Roma) Interventi di sostegno per la famiglia • Counselling familiare, già al momento della diagnosi per: – individuare i potenziali caregivers. – prevenire o trattare gli scompensi delle dinamiche intrafamiliari e le eventuali conseguenze psichiche. • Psicoeducazionali, durante il decorso della malattia per: – informare la famiglia e il caregiver sulle effettive abilità del paziente, – istruire sulle strategie da adottare per facilitare processi di adattamento all’ambiente domestico che possano garantire il mantenimento di autonomie, – fornire uno sostegno psicologico al caregiver: gruppi di supporto. CENTRO DEMENZE – UNITA’ ALZHEIMER Guidonia (Roma) Interventi sull’ambiente domestico Renderlo più sicuro per: – facilitare il mantenimento di autonomie: • compensando le disabilità ed i disturbi della memoria e dell’orientamento (segnali scritti, calendari, fotografia personale sulla porta della stanza da letto, colori ben contrastati), – ridurre i disturbi comportamentali: • evitando stimolazioni stressanti e/o ridondanti: ridotte stimolazioni ambientali possono comportare una condizione di “deprivazione sensoriale” che risulta deleteria, mentre rumori, radio, televisione, per la compromissione cognitiva, possono non provocare disturbi comportamentali. CENTRO DEMENZE – UNITA’ ALZHEIMER Guidonia (Roma) ATTIVITA’ IN-FORMATIVE TERRITORIALI 2003-2004 Progetto sperimentale integrato a favore dei malati di Alzheimer e delle loro famiglie. Finanziato dall’ Assessorato alle Politiche Sociali e per la famiglia della Provincia di Roma. Finalità: informare i cittadini che frequentano i Centri Anziani della RMG sull’invecchiamento cerebrale fisiologico e sulla Malattia di Alzheimer. Risultati: produzione di un opuscolo informativo per i familiari Assessorato alle politiche sociali e per la famiglia Invecchiamento cerebrale fisiologico e Malattia di Alzheimer: informazioni per i familiari. UN AMICO PER I NONNI A FRIEND FOR GRAND PARENTS Informazioni per le persone coinvolte nell’assistenza del paziente affetto da demenza di Alzheimer Information for people involved in the assistance of patients with Alzheimer’s dementia UN AMIGO PARA LOS ABUELOS Informaciones para las personas relacionadas con la asistencia de los pacientes victimas de la Demencia de Alzheimer UN PRIETEN PENTRU BUNICI InformaŃii pentru cine se ocupă de asistenŃa persoanelor bolnave de demenŃă de Alzheimer Coprire gli specchi per evitare che si spaventi Suggerito da G.R. nell’incontro del 18.03.04 Cover mirrors lest he becomes afraid of his own reflection Suggested by G.R. Meeting of 18.03.04 5. Allucinazioni Il malato vede o sente cose che non esistono (persone, animali, fuoco, voci, odori o sapori strani) ed è convinto della reale esistenza di ciò che vede o sente. 5. Hallucinations The patient sees and hears things that do not exist (people, animals, fire, voices, strange smells or tastes) and is convinced of the real existence of what he sees, hears or feels. CHE COSA FARE WHAT TO DO 1.Non smentire il malato né deriderlo, ma piuttosto cercare di riportarlo, con tatto, alla realtà, assumendo un atteggiamento protettivo e rassicurante. 2.Individuare ed eliminare eventuali stimoli ambientali causa di erronea percezione. 3.Verificare la responsabilità dei farmaci che sono somministrati. 4.Verificare la presenza di malattie/disturbi organici. 1.Do not belie the patient or make fun of him but rather tactfully bring him back to reality, adopting a protective and reassuring attitude. 2.Identify and eliminate any environmental stimuli that may be the cause of the mistaken perception. 3.Make sure that the drugs the patient is taking are not responsible for the hallucinations. 4.Check on the occurrence of a disease or an organic disorder. Uso della musica per tranquillizzarlo Use music as a means to keep him happy Suggerito da A.M. nell’incontro del 30.03.04 Suggested by A.M. Meeting of 30.03.04 CENTRO DEMENZE – UNITA’ ALZHEIMER Guidonia (Roma) Altri progetti in-formativi e di ricerca per la Malattia di Alzheimer 2001-2003 Progetto di Ricerca finalizzata 2000: “Effetto congiunto di ACHE-I e riabilitazione cognitiva sulla malattia di Alzheimer. (Studio multicentrico con UCSC – Roma, FBF–Brescia, O. S. Eugenio– Roma). Finalità: valutare l’efficacia di interventi riabilitativi associati alla terapia farmacologia. I risultati sono pubblicati sul British Journal of Psychiatry, (2005,187, 450-455). 2005-2006 Progetto “Assistenza Domiciliare per i Malati di Alzheimer” (Delibera Giunta Comune S.Gregorio da Sassola n. 51 del 16.5.2005). Finalità del progetto: fornire assistenza domiciliare ad un gruppo di pazienti affetti da Malattia di Alzheimer residenti in San Gregorio da Sassola Altri progetti in-formativi e di ricerca per la Malattia di Alzheimer Studio AdCare 2007-2010: Progetto di ricerca dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS) promosso dall’Agenzia Italiana del farmaco (AIFA) nell’ambito della ricerca indipendente. Finalità: valutare l’efficacia e la tollerabilità di 4 farmaci antipsicotici, già in commercio, nel trattamento di alcuni dei disturbi comportamentali più gravi (deliri, allucinazioni, agitazione e aggressività) che sviluppano i pazienti affetti da M.A. “Aumentare le conoscenze per migliorare la cura” AdCare (RCT sull’uso degli antipsicotici nella demenza di Alzheimer) 3 29 1 1 2 1 1 1 2 3 1 20 UVA di 13 regioni 2 1 1000 pazienti trattati per 1 aa - olanzapina - risperidone - quetiapina - aloperidolo - placebo 1 Finanziato da AIFA 2006 2008 – 2009 “Progetto miglioramento qualità della vita delle famiglie che assistono in casa persone affette da Alzheimer” Il progetto promosso dalla Associazione Alzheimer Roma ONLUS e finanziato dalla Regione Lazio, ci vede come partner insieme a: • San Giovanni Calibita” FbF, Isola Tiberina, Roma, Fondazione Internazionale Fatebenefratelli (F.I.F.) e A.fa.R., compreso la struttura del Campus Biomedico - Trigoria (RM), • Fondazione Santa Lucia in Roma • Servizio Geriatrico “Dottor Angelico”- Frosinone Lo scopo del progetto è di formare un gruppo di volontari, programmare e supervisionarne l’attività di assistenza domiciliare a 100 pazienti ed alle loro famiglie, residenti nella Regione Lazio per la durata di un anno. CENTRO DEMENZE – UNITA’ ALZHEIMER Guidonia (Roma) Una rete assistenziale integrata così articolata riteniamo che permetta di: formulare una diagnosi tempestiva; sostenere la famiglia ed il caregiver; migliorare la qualità della vita del paziente limitando l’impatto delle disabilità (favorire il più elevato livello di autonomia); facilitare la permanenza nel proprio contesto socio- ambientale (ritardare l’istituzionalizzazione); e volgere attività informative, formative e di ricerca offrendo così un contributo non solo assistenziale per la gestione di questa emergenza socio sanitaria.