previdenza
Settembre 2015
La rivista per la vostra
pianificazione patrimoniale
Pensionamento anticipato
Come evitare le perdite finanziarie
Pianificazione finanziaria
tempestiva
Una coppia di coniugi prepara il pensionamento
Il mondo del lavoro futuro
Sempre più importante l’intelligenza emotiva
Comprendere i temi bancari
e finanziari in due minuti
I nostri nuovi video spiegano in appena due minuti i temi finanziari attuali
e rispondono alle domande più frequenti relative a prodotti e servizi bancari.
Per il prelevamento dei fondi della cassa pensione vi
sono diverse possibilità: la rendita mensile, la liquidazione
in capitale una tantum, oppure una combinazione di que­
ste due cose. Qual è la forma ideale per voi? Nel nostro
nuovo video sulla previdenza «Rendita o capitale» vengono
analizzate e illustrate in maniera semplice le questioni
centrali relative alla scelta della forma ottimale per la
­r iscossione dei vostri averi dalla cassa pensione.
Il video «Previdenza» illustra il sistema previdenziale
dei 3 pilastri vigente in Sviz zera e gli aspet ti di cui
­t enere conto per tutelare il vostro tenore di vita.
Questi e altri video sono disponibili sul nostro sito
­Internet e su YouTube.
Informazioni concise e comprensibili:
Video «Rendita o capitale»: credit-suisse.com/pensionamento
Credit Suisse Svizzera rendita o capitale
Video «Previdenza»: credit-suisse.com/previdenza
Credit Suisse Svizzera sistema previdenziale 3 pilastri
Christoph Brunner
Head Private &
Wealth Management
Clients Switzerland
Editoriale
Sommario
Il pensionamento ordinario è sempre più
un’eccezione. Allo stesso tempo, con i
nati negli anni del baby boom si avvicina
all’età del pensionamento una genera­
zione molto numerosa; secondo il futuro­
logo Georges T. Roos, ciò conferma
la necessità di una riforma del nostro
sistema pensionistico. Questa evolu­
zione implica già oggi un’importanza
crescente per le soluzioni di pensiona­
mento flessibili.
Assicurare la copertura finanziaria per il prepensionamento
Soluzioni flessibili possono attenuare le
riduzioni delle rendite.
Un modello apprezzato, stimati lettori e
lettrici, è costituito dal pensionamento
anticipato. La prospettiva di una lunga
fase di vita senza obblighi professionali è
allettante. Per potersela godere senza
preoccupazioni, è tuttavia indispensabile
un’analisi individuale della situazione
f inanziaria. Il vostro budget personale
­
durante la pensione, la riduzione delle
­
prestazioni del 1° e del 2° pilastro e
­l’analisi di tutti i valori patrimoniali sono
temi centrali per la determinazione della
tempistica del vostro pensionamento.
Agendo in maniera tempestiva potrete
guardare al ritiro dalla vita lavorativa con
serenità.
In questa edizione vi illustriamo alcuni
aspetti interessanti sul tema del pen­
sionamento. Siamo a vostra completa
disposizione per una verifica d­ ella vostra
situazione finanziaria individuale.
Christoph Brunner
Head Private & Wealth Management
Clients Switzerland
4
«La pianificazione finanziaria mostra 7
le opzioni a disposizione»
Conoscere il proprio budget è fondamentale
nella pianificazione del pensionamento.
«Ora ci è chiaro che cosa potremo 10
aspettarci in futuro»
I coniugi Schaad guardano al pensionamento
con serenità.
I piani previdenziali «1e» potrebbero 12
diventare più interessanti
Maggiore responsabilità individuale per gli
assicurati.
«L’intelligenza emotiva diventa più importante»
Il futurologo Georges T. Roos parla delle
persone e dell’intelligenza artificiale.
14
Il presente documento è stato redatto a scopo informativo e a uso esclusivo
del destinatario. Non si fornisce alcuna garanzia circa l’affidabilità e la
c ompletezza del documento e si declina qualsiasi responsabilità per
­
eventuali perdite derivanti dal suo utilizzo. Le condizioni riportate si
­
­riferiscono al momento della pubblicazione. Fanno fede le condizioni
­riportate nelle documentazioni di prodotto di volta in volta valide. Con
­riserva di modifiche in qualsiasi momento. Il presente documento non
può essere distribuito negli Stati Uniti né consegnato a US Person
(ai sensi della R
­ egulation S dello US Securities Act del 1933 nella versione
vigente). Ciò vale anche per altre giurisdizioni, ad eccezione dei casi
le cui circostanze siano conformi alle leggi applicabili. Copyright © 2015
Credit Suisse Group AG e/o società collegate. Tutti i diritti riservati.
previdenza | 3
Assicurare la copertura finanziaria
per il prepensionamento
Due svizzeri su tre vorrebbero andare in pensione anticipatamente.
Rendite di transizione, pensionamento graduale e 3° pilastro aiutano a far sì
che il progetto sia sostenibile.
4 | previdenza
L’aspettativa di vita cresce, ma ciò
non significa solo che ­v iviamo più
a lungo. Se fino a 20 –30 anni
fa un 70enne era considerato solo
un «ferrovecchio», oggi vi sono
80enni ancora in forma, ­v itali e in­
traprendenti. Nessuno si stupisce
se sempre più persone ­d esiderano
un ritiro anticipato o graduale dalla
professione. Dopo anni di lavoro in­
tenso vogliono infatti avere più
tempo per i nipoti, il compagno di
vita o gli hobby. S
­ embra facile, ma
la realizzazione finanziaria è assai
complicata. Nella pratica Valérie
Chausse, responsabile pianificazione
patrimoniale di Credit Suisse a
G inevra, constata spesso «che la
­
sfida più grande per i clienti sta nel
cogliere tutte le sfaccettature della
previdenza e coordinare i vari ele­
menti».
Un piccolo excursus: il sistema
p revidenziale svizzero si fonda su
­
tre pilastri. Dopo l’età ordinaria
di pensionamento, 65 anni per gli
­u omini e 64 per le donne, nel caso
ideale si ricevono prestazioni da
tutti e tre i pilastri.
Prelievo anticipato uguale
minore rendita
Nel 1° pilastro, quello della previ­
denza statale obbligatoria, la ren­
dita AVS viene erogata per la prima
volta al raggiungimento dell’età
­o rdinaria di pensionamento. È pos­
sibile anticipare il prelievo della
rendita AVS per un massimo di
2 anni. Attenzione però: un tale
prelievo anticipato comporta una
riduzione della rendita a vita, pari
attualmente al 6,8 per cento per
ogni anno di prelievo anticipato.
Anche nel caso del 2° pilastro
(LPP) è possibile un prelievo anti­
cipato. Il prepensionamento può
avvenire non prima del compimento
del 58° anno di età. Stando
a ll’attuale progetto di riforma del
­
consigliere federale Alain Berset,
in futuro questa barriera dovrebbe
essere uniformata a 62 anni per
l’AVS e la LPP. Oggi il pensiona­
mento prima dei 62 anni viene
­r ichiesto da pochi perché comporta
una notevole riduzione a vita della
rendita, pari all’incirca al 5–8 per
cento per ogni anno di prepensiona­
mento. Il motivo è da ricercarsi nel
fatto che il capitale di vecchiaia
­v iene risparmiato e remunerato per
un tempo minore, ma deve bastare
più a l­ungo, cioè per l’intera durata
del prepensionamento. Poiché la
rendita viene percepita per un pe­
riodo più lungo, l’istituto si basa su
un’aliquota di conversione minore.
Soluzioni flessibili nel 2° pilastro
Ma non va sempre così. Diverse
casse offrono una rendita di transi­
zione per colmare la lacuna tra il
prepensionamento e l’inizio della
rendita AVS. Spesso questa misura
viene finanziata con il capitale nella
cassa, cosa che contribuirà a sua
volta a una prestazione di vecchiaia
più bassa. Vi è un’altra variante:
dall’inizio del 2011, in vir tù di una
Modelli di ­
pensionamento nel
2° pilastro
Secondo la LPP, gli
assicurati devono iniziare
a percepire la rendita del
2° pilastro fra i 58 e i
70 anni di età. Il grado di
flessibilità con cui essi
possono configurare questo
passaggio dal lavoro alla
pensione dipende dalla loro
cassa pensione e dal
rispettivo regolamento.
Il legislatore ha previsto
quattro modelli di base:
1 Pensionamento
ordinario
Le donne vanno attualmente
in pensione a 64 anni, gli
uomini a 65. Essi possono
percepire le loro prestazioni
di vecchiaia sotto forma di
rendita, capitale o con una
combinazione delle due
cose. Si applica l’aliquota
di conversione vigente.
2 Pensionamento
anticipato
Le prestazioni del 2° pilastro
possono essere percepite
non prima dei 58 anni.
Poiché l’avere di vecchiaia
non è ancora del tutto
accantonato e la durata del
pagamento viene prolungata,
le prestazioni sono ridotte
in misura corrispondente.
Chi ha risparmi sufficienti
può compensare le riduzioni
con riscatti volontari.
Chi possiede un pilastro 3a
può utilizzarlo per i riscatti
nel 2° pilastro. Attenzione:
l’obbligo di contribuzione per
l’AVS rimane.
previdenza | 5
3 Pensionamento
graduale
In parte attivo, in parte in
pensione: sempre più casse
offrono questa transizione
graduale con riduzione
progressiva dell’occupazione.
Il minor stipendio è
­c ompensato da un prelievo
parziale della prestazione
di vecchiaia in forma di
rendita o capitale. Se
previsto dal regolamento,
questa soluzione è possibile
anche dopo il raggiungi­
mento dell’età ordinaria
di pensionamento.
4
Pensionamento
differito
Chi decide di restare attivo
più a lungo di quanto
prescritto dalla legge ottiene
talvolta un aumento dell’ali­
quota di conversione sul
proprio avere di vecchiaia.
Il 2° pilastro prosegue con
o senza accrediti di vecchiaia.
La legge impone tuttavia
che – una volta raggiunti i
70 anni – l’ingresso nella
terza fase della vita non
è più procrastinabile.
modifica della legge, le casse
­p ossono rendere più allettante un
prepensionamento parziale. Gli
­a ssicurati che se ne avvalgono, ma
guadagnano ancora almeno il
50 per cento del salario precedente,
possono continuare a versare inte­
gralmente i contributi alla cassa.
Questo ha un grande vantaggio, e
cioè che la rendita mantiene il suo
importo originario. Anche chi riduce
gradualmente il proprio tempo di
­lavoro può limitare le perdite dovute
al prepensionamento. Secondo uno
studio dell’UFAS, il passaggio gra­
duale dal lavoro alla pensione sta
prendendo piede. Molte aziende
sono interessate a collaboratori più
anziani con conoscenze specifiche.
Tali soluzioni flessibili possono dar
vita a una situazione di vantaggio
per i dipendenti e l’azienda.
c­ olmare la lacuna di reddito con i
­risparmi. Per questo sono partico­
larmente indicati gli averi del­
3° pilastro, ossia la previdenza
­p rivata. Questa variante può essere
utilizzata per colmare eventuali
­lacune derivanti da un prepensio­
namento. Un’altra opzione è il
­r iscatto anticipato di anni di contri­
buzione nella cassa, per compen­
sare in tutto o in parte la riduzione
delle prestazioni di vecchiaia.
La previdenza privata colma
la lacuna di reddito
Nei casi di prepensionamento vero
e proprio, spesso è necessario
Usate il tagliando allegato per richiedere un colloquio di
­c onsulenza personale oppure ordinate le nostre pubblicazioni
sul tema previdenza.
Suggerimento
Alcune casse offrono inoltre una cosiddetta rendita di transizione, volta a integrare la rendita della
cassa fino all’inizio del pagamento della prestazione AVS. Le caratteristiche variano da un regola­
mento all’altro. Alcuni datori di lavoro sostengono finanziariamente un prepensionamento. Altri
danno agli assicurati la possibilità di prefinanziare una rendita di transizione attraverso contributi
supplementari durante la fase lavorativa.
6 | previdenza
«La pianificazione finanziaria
mostra le varie opzioni»
Il desiderio di un prepensionamento è assai diffuso. Per soddisfarlo servono
preparazione accurata e calcoli obiettivi. Valérie Chausse, responsabile pianificazione
patrimoniale di Credit Suisse a Ginevra, spiega gli aspetti essenziali.
Chi può prendere
in considerazione un
prepensionamento?
In linea di principio chiunque. Le
implicazioni finanziarie sono però
molto diverse da un caso all’altro:
la situazione personale e finanziaria
può causare forti lacune. Il prepen­
sionamento deve essere sostenibile
e preparato accuratamente.
tiamo a individuare il momento otti­
male per la pensione. Molti clienti
hanno già un’idea concreta. Con i
nostri calcoli verifichiamo se il pen­
sionamento è realizzabile finanziaria­
mente alla data desiderata altrimenti
presentiamo un’alternativa più ap­
propriata. A volte la soluzione mi­
gliore non è il prepensionamento,
bensì una transizione scaglionata.
Vi è un momento favorevole?
Anche da questo punto di vista
ogni caso va considerato a sé. C
­ on
una pianificazione dettagliata aiu­
A voi si rivolgono continuamente
clienti con la domanda: «Quali
misure devo prendere per poter
andare in pensione nei tempi
che desidero?» Su quali aspetti
vi concentrate in un
colloquio di consulenza?
Per prima cosa bisogna analizzare
la situazione personale: diritti a
rendite e fondi previdenziali, si­
tuazione patrimoniale, budget per
il periodo dopo la pensione, que­
stioni fiscali. Esaminando tali
punti si crea chiarezza. Il collo­
quio aiuta ad affrontare l’ostacolo,
a prescindere dal fatto che si
tratti di un prepensionamento o di
un normale passaggio a una nuova
fase di vita.
previdenza | 7
«Si dovrebbe conoscere e valutare
­correttamente il proprio budget prima e
dopo il pensionamento, a prescindere
dal reddito e dal patrimonio. Non è così
facile come sembra.»
Cosa potete offrire ai clienti?
Alcuni hanno difficoltà a cogliere
tutte le sfaccettature della previ­
denza. La materia non è facile.
Possiamo aiutarli a comprendere
tutti gli elementi della previdenza, a
collegarli fra loro in maniera appro­
priata e a identificare i vantaggi
­fiscali. È poi necessario prendere
decisioni di vasta portata, ad esem­
pio nella scelta fra rendita e capi­
tale per quel che riguarda il prelievo
dei fondi della cassa.
Nella questione del
­prepensionamento vi è un’altra
parola chiave: lacuna
­previdenziale. Di cosa si tratta?
Chi esegue prelievi dall’AVS e dalla
cassa prima dell’età ordinaria deve
mettere in conto una riduzione­
della rendita. Ne risulta una signifi­
cativa lacuna di reddito rispetto a
un pensionamento ordinario. In linea
di massima si può affermare che i
costi di un pensionamento anticipato
sono elevati e che quindi conviene
provvedere quanto prima.
Come è possibile
evitare una riduzione o
colmare la lacuna?
Nel 2° pilastro si possono riscattare
preventivamente anni di contribu­
zione per un prepensionamento.
A tal fine occorre assicurare la
c opertura delle quote del dipen­
­
dente e del datore di lavoro. Questi
8 | previdenza
riscatti possono essere detratti dal
reddito imponibile. Il 3° pilastro
consente l’accumulo di capitale
supplementare. Il prelievo degli
averi 3a è possibile al più presto
5 anni prima dell’età AVS. Per
quanto concerne l’AVS, tutto
­d ipende dal fat to che venga pre­
sentata una domanda di prelievo
anticipato della rendita o meno.
­L’iscrizione deve per venire al più
tardi nell’ultimo giorno del mese
in cui viene raggiunto il corri­
spondente anno d’età, ma è con­
sigliabile prov vedere già 3 – 4 mesi
prima.
Di che cosa occorre
tenere conto per quanto
riguarda le imposte?
I contributi ordinari e straordinari
agli istituti, alla cassa e all’AVS,
così come quelli del pilastro 3a,
sono di norma deducibili. Il prelievo
di prestazioni pensionistiche e del
capitale di previdenza, invece, fa
parte del reddito imponibile. Con
un’adeguata pianificazione è pos­
sibile incidere in maniera significa­
tiva sull’onere fiscale.
Quali suggerimenti può
dare a chi desidera avvalersi
del prepensionamento?
Principalmente due suggerimenti:
affrontare il tema con buon anticipo
e conoscere e valutare corretta­
mente il proprio budget prima e
dopo il pensionamento, a prescin­
dere da reddito e patrimonio. Sem­
bra facile, ma non tutti ci riescono.
Domande importanti sul pensionamento
1
C ome e dove trascorrerò la prossima fase della
mia vita?
Siate previdenti: fissate un
colloquio di consulenza con
il vostro consulente clientela
di Credit Suisse.
2
C ome si configura il mio diritto alla previdenza
­c onsiderando AVS, cassa pensione, pilastro 3a e 3b?
3
C ome posso calcolare il mio budget attuale e come
si presenterà quello futuro?
4
A cosa sono disposto a rinunciare?
La vostra soluzione di previdenza
e di risparmio ottimale
Il Credit Suisse Portfolio Fund (CH) Privilege è un
­fondo d’investimento ampiamente diversificato e con
rendimenti solidi, che si concentra sugli investimenti
tradizionali in franchi svizzeri.
Il fondo è particolarmente indicato per gli investitori che
cercano una soluzione di risparmio e di previdenza a
lungo termine e che, al contempo, desiderano parteci­
pare all’andamento dei mercati dei capitali globali.
Nell’attuazione della strategia d’investimento interna
della banca, i gestori di portafoglio si attengono anche
alle disposizioni della Legge federale sulla previdenza
professionale per la vecchiaia, i superstiti e l’invalidità
(LPP). In questo modo si garantisce che almeno il
70 per cento degli investimenti vengano effettuati in
franchi svizzeri e che la quota azionaria del portafoglio
non superi il 50 per cento. Investimenti alternativi come
hedge fund, private equity e materie prime non sono
consentiti. Le quote di questo fondo possono essere
mantenute anche dopo il raggiungimento dell’età
di pensionamento. Questo prodotto è indicato in parti­
colare per i clienti che sono alla ricerca di una soluzione
che sostituisca la previdenza in titoli 3° pilastro.
Desiderate maggiori informazioni riguardo
al fondo? Contattate il vostro consulente
personale oppure visitate il nostro Fund Lab
all’indirizzo credit-suisse.com/fundlab.
previdenza
Interview | 9
«Ora sappiamo che cosa potremo
aspettarci in futuro»
Pensare per tempo al passaggio dal lavoro alla pensione si è rivelato utile per
i coniugi Schaad. Con il loro pianificatore hanno calcolato le prestazioni dei
prelievi previdenziali e pensionistici, confrontandole con il budget. Conoscere
le proprie possibilità crea sicurezza.
Tra non molto affronterete
una nuova fase di vita.
Cosa attendete con maggiore
impazienza?
Walburga Schaad Attendo con
impazienza le attività che faremo
insieme. Al momento siamo ancora
entrambi contenti di lavorare e non
abbiamo elaborato grandi piani.
Thomas Schaad Attendo la libertà
e il fatto di avere più tempo per noi.
Tuttavia ci vorrà ancora del tempo.
Anche il periodo fino alla pensione
deve essere bello da vivere. A tal
10 | previdenza
proposito, la pianificazione della
pensione ci ha aiutati.
Quando avete preso per la
prima volta in considerazione il
passaggio dal lavoro alla
pensione e la possibilità di un
prepensionamento?
Thomas Schaad Alla mia età si
inizia a riflettere. Anche perché i
lavoratori in età avanzata hanno
difficoltà a inserirsi nell’economia.
Spero che il mio lavoro mi farà felice
fino a 65 anni. Ma non si può mai
sapere cosa ci riserva il domani nel
nostro mondo frenetico.
Walburga Schaad Finora è stato
soprattutto mio marito ad occu­
parsi del tema della previdenza.
Tuttavia, quando mi ha coinvolta
nella pianificazione ho iniziato a
­interessarmene. Adesso anch’io ho
un quadro completo della situa­
zione e della nostra previdenza
finanziaria.
Voi prendete in considerazione
anche un eventuale prepensio-
namento. Questa soluzione
può costare molto, perché
vengono a mancare alcuni anni
di contribuzione e la rendita
cui si ha diritto risulta inferiore.
Come avete intenzione
di colmare queste eventuali
lacune?
Thomas Schaad Già da tempo
curo un budget con le nostre entrate
e uscite, dunque avevo già un qua­
dro relativamente chiaro. L’analisi
dettagliata della nostra situazione
previdenziale ha poi fatto emergere
altri componenti. Insieme al nostro
pianificatore di Credit Suisse abbia­
mo analizzato tutte le opzioni. Ora
ci è chiaro che cosa potremo
a spettarci in futuro. Anche un
­
­eventuale prepensionamento, ipotesi
che mia moglie sta valutando, è
una soluzione cui guardiamo con
serenità.
Avete esaminato anche la
situazione fiscale?
Thomas Schaad Sì, nell’ambito
della pianificazione finanziaria. È
stato utile ricevere una spiega­
zione strutturata delle conseguenze
fiscali. Insieme abbiamo verificato
e preparato gli accantonamenti
per i riscatti della cassa, i versa­
menti 3a e le spese di manuten­
zione della nostra abitazione. In
questo modo possiamo beneficiare
di interessanti agevolazioni.
Walburga Schaad Per me era un
tema nuovo. Sono contenta di essere
stata coinvolta nella discussione.
Avete svolto vari colloqui con
il vostro consulente. Quale
indicazione vi è stata più utile?
Thomas Schaad Che potremmo
teoricamente arrivare all’età di
100 anni senza dover fare grandi
rinunce per quel che riguarda il
nostro tenore di vita (ride). Seria­
mente: abbiamo condotto queste
conversazioni, dove vengono affron­
tati anche aspetti molto personali, in
un’atmosfera estremamente aperta.
Mi ha sorpreso la neutralità con cui
si è svolta la consulenza.
Cosa porterete con voi
di questa esperienza?
Walburga Schaad Un dossier di
circa 25 pagine, con le cose più
importanti concentrate su un unico
foglio per una buona visione d’in­
sieme.
Thomas Schaad Sono giunto alla
conclusione che è opportuno con­
frontarsi per tempo con la tematica
anziché aspettare semplicemente
fino al giorno X.
Quali altri piani avete?
Walburga Schaad Rimanere in
buona salute, fare escursioni e
viaggi. Prima o poi potrebbero anche
arrivare dei nipotini cui badare.
Clienti da 20 anni
Thomas Schaad (56) lavora come specialista EDP e si sposta ogni giorno da Basilea a Zurigo. Oltre al lavoro
pratica sport, perlopiù ciclismo e jogging. Walburga Schaad (51) ha studiato come assistente dentista, ma
lavora già da molto tempo come insegnante in una scuola elementare. L’attività che preferisce sono le
passeggiate nel verde con il cane. I loro figli (17 e 19) vivono ancora a casa. La famiglia vive in un’abitazione
di proprietà in un sobborgo di Basilea. Sono clienti di Credit Suisse da 20 anni.
previdenza | 11
I piani previdenziali «1e»
potrebbero diventare più
­interessanti
Una modifica della legge sul libero passaggio dovrebbe favorire l’affermazione
dei piani «1e» delle casse pensione. In autunno il Consiglio nazionale e il Consiglio
degli Stati discuteranno un disegno di legge che dovrebbe conferire maggiore
responsabilità individuale e ulteriori possibilità d’investimento.
PROFILO DI RISCHIO
ISTITUTO DI PREVIDENZA
SEPARATO
SALARIO > CHF 126 900
PROPOSTA
DI MODIFICA
DELLA LEGGE
IN CASO DI USCITA
O PENSIONAMENTO
VALORE EFFETTIVO
TITOLI
La maggior parte delle persone detiene la
quota principale del patrimonio nella propria
cassa pensione, ma può partecipare alle de­
cisioni sulle diverse strategie d’investimento
nel regime sovraobbligatorio solo dal 2006.
Questa opzione non è però disponibile già a
partire da uno stipendio annuo assicurato di
CHF 84 600 (soglia per il regime sovraobbli­
gatorio), bensì solo da un importo di
CHF 126 900. Se un istituto di previdenza
separato per queste componenti salariali
consente diverse strategie, gli assicurati
possono definire la propria strategia.
Questi cosiddetti «piani di previdenza 1e», che
prendono il nome dall’articolo 1e dell’ordinanza
sulla previdenza professionale (OPP2), sono
ancora poco richiesti. Infatti, pur partendo da
un’idea di base valida, sono associati secondo
la legge attuale a pesanti ostacoli.
Abolizione dell’importo minimo garantito
In termini concreti, succede questo: al mo­
mento la legge sul libero passaggio prevede
un importo minimo garantito per tutti i casi di
uscita dalla cassa. Tuttavia, se una strategia
scelta dall’assicurato produce una perdita, la
cassa ha l’obbligo di colmare la lacuna, e ciò
ricade su tutti gli assicurati della cassa. Non
sorprende che questa ­s oluzione abbia avuto
poco seguito fra gli istituti.
Ma presto la situazione dovrebbe cambiare.
Nella primavera di quest’anno il Consiglio
federale ha ufficialmente chiesto al Parla­
mento di modificare la legge sul libero pas­
saggio. La mozione era già stata accettata
nel 2008 sia dal Consiglio nazionale che dal
Consiglio degli Stati, ma solo ora è stato re­
datto il relativo testo di legge, che tiene conto
dei risultati della procedura di consultazione.
Nuova protezione grazie alla variante
d’investimento a basso rischio
Ecco di cosa si tratta: in caso di uscita di
persone che hanno definito la propria strate­
gia per le componenti salariali superiori
a CHF 126 900, una cassa dovrà versare
all’uscita solo il valore effettivo dell’avere
investito in titoli. Inoltre, affinché gli assi­
curati possano continuare a essere tutelati,
le casse dovranno offrire almeno una
­v ariante d’investimento a basso rischio. A
tal fine la cassa pensione dovrà informare
in merito ai rischi e costi e gli assicurati
dovranno fornire la propria conferma
­s critta. Il Consiglio federale ha rifiutato la
proposta che prevedeva l’obbligo per il
­c oniuge o par tner registrato di ­d ichiarare il
proprio consenso scritto nella scelta della
strategia.
E ora? Probabilmente il disegno sarà dis­
cusso in autunno nel Consiglio nazionale e
in inverno nel Consiglio degli Stati. Per alcuni
rappresentanti del settore, con queste
m odifiche la soluzione di previdenza «1e»
­
d iventerà molto più allettante. Gli esperti
­
­r itengono che grazie alla maggiore respon­
sabilità individuale e alle più lucrative pos­
sibilità d’investimento aumenterà anche
l’interesse verso questa s­oluzione previ­
denziale.
La strategia può essere adeguata
Ciò che rende allettanti i piani «1e» è la loro
flessibilità. A prescindere dal fatto che
­v enga scelta una strategia più conservativa
o più rischiosa con maggiori opportunità di
rendimento, essa può essere cambiata varie
volte in base alle mutate condizioni di vita.
Nel caso di un orizzonte più breve in prossi­
mità del pensionamento, sarà possibile il
passaggio a investimenti meno rischiosi.
L’assicurato potrà anche personalizzare con­
tributi e prestazioni di rischio, ad esempio la
copertura della famiglia in caso di decesso o
di incapacità di guadagno, a condizione che
tutto si svolga entro le norme di legge e che
il regolamento della cassa lo consenta. Inol­
tre le riserve di fluttuazione attutiranno even­
tuali crolli delle borse.
previdenza | 13
«L’intelligenza
emotiva diventa
più importante»
In futuro lavoreremo ancora o il
computer si occuperà di tutto?
Il futurologo di Lucerna Georges
T. Roos spiega come cambia
il lavoro con la digitalizzazione.
Guardare al futuro ci affascina.
Perché ci preoccupiamo di cosa
sarà domani?
Georges T. Roos: L’uomo è l’unico
essere vivente in grado di occupar­
si consapevolmente del futuro. Non
possiamo fare diversamente, e
questo spiega l’evoluzione ammire­
vole dell’umanità. Ma negli ultimi
anni sembra sempre più difficile
fare ipotesi valide sul futuro. L’e­
poca attuale è incerta, imprevedi­
bile. Il futuro ci sorprenderà in
m olte cose, dobbiamo accettarlo.
­
Eppure siamo in grado di fare
­ipotesi plausibili sul mondo di do­
mani.
Come si manifesta il
­c ambiamento?
La velocità del cambiamento au­
menta. Le nuove tecnologie, come
l’intelligenza artificiale o l’Internet
delle cose*, muteranno il mondo ra­
pidamente. Tutti ci auguriamo che
tale velocità produrrà benessere,
conoscenza e innovazione.
14 | previdenza
Tuttavia per il momento
produciamo solo enormi
quantità di dati.
Gestire le grandi moli di dati cui ab­
biamo attualmente accesso è una
sfida. In questo novero di informa­
zioni, molte sono ancora difficili da
interpretare.
Le macchine ci alleggeriranno
di questo lavoro?
Siamo all’inizio dello sviluppo di
macchine «intelligenti», in grado di
generare informazioni dal flusso di
dati, anche se non strutturati, e
­a ddirittura di imparare dagli errori.
Molti compiti possono essere dele­
gati a macchine e computer, che
con la loro intelligenza artificiale
sono spesso più veloci e precisi di
noi. L’intervento umano continuerà
però a essere necessario, in quan­
to la persona – a differenza della
macchina – decide in base al pro­
prio istinto e ai propri sensi. Questa
intelligenza
emotiva
acquisirà
­q uindi maggiore importanza. Anche
la responsabilità non è delegabile
alla macchina.
Come cambia il nostro lavoro?
Siamo all’inizio di una quarta rivo­
luzione industriale, che coniuga
­m ondo reale e informazioni. Ogni
oggetto disporrà di dati su se
s tesso e potrà trasmetterli. Alla
­
fine avremo tecniche di produzione
i cui componenti si uniranno fra
loro, ottimizzando da soli il pro­
cesso e realizzando anche produ­
zioni speciali in massa.
Dovremo ancora uscire
di casa per lavorare?
Esistono già imprese che permet­
tono ai propri dipendenti di sce­
gliere dove, quando e come realiz­
zare i loro compiti. Se il nostro
lavoro viene alleggerito sempre più
dei compiti ripetitivi, non saremo
più costretti a sedere in ufficio
d alla mattina alla sera con orari
­
­f issi. Allora ci si riunirà solo quando
ve ne sarà effettivamente il motivo,
ad esempio per un processo crea­
tivo. Vi sarà così una remunera­
zione solo per ciò che realizziamo
e non per il tempo che trascorriamo
sul posto di lavoro!
Gli orari fissi saranno presto
«un lontano ricordo»?
Lo scambio di denaro contro tempo
corrisponde perlopiù alla logica in­
dustriale. Per un numero sempre
maggiore di persone e processi
­l’orario fisso non è più attuale.
Come utilizzeremo il tempo?
Alcuni miei colleghi temono che le
nuove tecnologie provocheranno
una moria di posti di lavoro. Io
non sono così pessimista. Lo
spettro di una disoccupazione di
massa è stato agitato a ogni rivo­
luzione industriale. Alla fine, invece,
le persone con uno stipendio e un
lavoro erano sempre più numerose
di prima, mentre gli orari di lavoro
si accorciavano. Sicuramente na­
sceranno attività di cui oggi sappia­
mo poco.
Quali potrebbero essere
queste novità?
Prendiamo l’esempio dei medici: è
prevedibile che la diagnostica verrà
trasferita all’intelligenza artificiale.
Pensi che esistono oltre 15 000
malattie: come può una persona
conoscerle tutte? Ma la guarigione
non dipende soltanto da una cor­
retta diagnosi. Il rapporto con il
medico, la fiducia e una nuova qua­
lità della consulenza diverranno
centrali.
Quali sfide dovrà affrontare
la società?
Una è lo sviluppo demografico.
Presto in Svizzera un abitante su
quattro avrà oltre 65 anni. La nume­
rosa generazione dei baby boomer si
­avvicina alla pensione. Sarà difficile
trovare manodopera e saranno ne­
cessarie riforme per il nostro ­sistema
pensionistico.
* C on l’Internet delle cose, gli oggetti di­
ventano intelligenti. Ad esempio, la
stampante registra che il toner è quasi
esaurito e ordina la sostituzione della
cartuccia. Gli intrecci fra mondo virtuale
e reale diventano sempre più stretti.
Biografia
Georges T. Roos (52) è fondatore e direttore dell’istituto di futurologia indipendente ROOS Trends &
Futures di Lucerna. È membro del Consiglio direttivo della Schweizer Vereinigung für Zukunftsforschung
(swissfuture, Associazione svizzera per lo studio del futuro) e appartiene alla World Future Society.
Dal 1997 al 2000 è stato membro del Consiglio direttivo dell’Istituto Gottlieb-Duttweiler.
Sigla editoriale
Editore Credit Suisse AG, Casella postale 2, 8070 Zurigo Direzione del progetto Nicole Fuchs (responsabile), Thomas
Christen Collaborazione Markus Kunz Concetto/layout/redazione Primafila AG, Zurigo Traduzione/revisione testi
Credit Suisse Language & Translation Services Foto Pierre-Antoine Grisoni, Judith Stadler und André Uster – DASBILD,
Desiree Good Illustrazione Selina Kallen Stampa Druckerei Kyburz AG, Zurigo Internet credit-suisse.com/pensionamento
previdenza | 15
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