Mensile d’informazione culturale, politica, sportiva e di attualità - Maggio 2008 - numero 5
Editoriale
Sommario
Lettere. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 2
Archiviato il risultato elettorale, varato il nuovo governo, ritornano all’attenzione generale i problemi di tutti
i giorni.
Uno in particolare è di grande attualità: il peso sempre più crescente della
fiscalità su stipendi, salari e pensioni.
La pressione del fisco a livello nazionale è ormai a livelli di guardia.
Siamo, probabilmente, il paese europeo con la pressione fiscale più opprimente.
Detto questo che è un dato di fatto
noto a tutti, vorremmo aprire una parentesi che riguardi invece la fiscalità
locale, ovvero le imposte che i nostri
comuni, in aggiunta a quelle nazionali, hanno deciso di infliggerci.
Incominciamo da quella più odiosa
che è l’addizionale IRPEF.
Abbiamo effettuato una ricerca che
riguarda i comuni di riferimento del
nostro giornale e cosa abbiamo scoperto?
Scopriamo che su 16 comuni solo 7
applicano ai redditi dei propri cittadini l’addizionale IRPEF.
L’aliquota applicata va dallo 0,15 per
cento di Verolavecchia alle 0,6 per
cento di Manerbio.
È da rilevare che lo 0,7 per cento è il
massimo consentito dalla legge.
Purtroppo, anche in questo caso,
l’amministrazione comunale di Manerbio non si smentisce: fa pagare
a tutti i propri cittadini un’imposta
supplementare volta a coprire i propri errori di programmazione finanziaria.
Una domanda: ma a chi tocca pagare
le scelte improvvide delle giunte fin
qui succedutesi?
A noi non pare
lecito che tocchi
solo ai cittadini,
stante la responsabilità, oggettiva
e soggettiva, dei
nostri amministratori, assai poco
illuminati.
Concludiamo con
la telenovela dell’Ici.
Fortunatamente
Tremonti ci ha
tratto dagli impicci: l’Ici sulla prima
casa non si pagherà più.
Anche in questo caso la detrazione
applicata ai cittadini di Manerbio
in via ordinaria era la più bassa: €
103,29.
San Gervasio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 3
Territorio. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 4
Manerbio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 5
Territorio. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 6
Manerbio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 7
Calendario bresciano. . . . . . . . . . . . . . . . . » 8
Manerbio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 10
Sport . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 12
Territorio. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 13
Spigolature. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 14
Le recensioni. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 15
Ricordando Nando Rampini
Con una mostra in palazzo Luzzago è stato
ricordato Nando Rampini impenitente tifoso milanista anche nelle sfilate di Carnevale
alle quali partecipava vestendo mantello nero
e costume rosso vivo interpretando il diavolo
che ancora è l’emblema della compagine
meneghina, appassionato di calcio tanto da
dedicare tempo e passione alle squadre che
alternarono al campo sportivo ex Marzotto,
“parolot” per il mestiere che consentiva il so-
San Gervasio, invece, applicava la maggiore detrazione che era di € 240,00.
A parziale ristoro dei manerbiesi, come
al pari dei cittadini di Pavone, Pralboino
e San Gervasio, vi è da sottolineare come
l’aliquota applicata era quella più bassa.
La soddisfazione maggiore delle decisioni
di Tremonti è quella riferita al fatto che
non si verificherà più l’episodio trattato
nella rubrica accanto.
Succede quando si vuole essere più realisti
del re.
stentamento alla famiglia (moglie e due figli),
e tanto altro ancora. Di Nando abbiamo scovato nel nostro archivio un articolo pubblicato dal Ponte nel numero agosto-settembre
1973, a firma G.B. Reali, il sacerdote che
curava quelle pagine diventate documenti
del passato a Manerbio. Titolo dell’articolo:
“Il burattinaio manerbiese”
segue a pag. 6
Dialogando
Quando pubblichiamo degli articoli polemici nei confronti del sindaco di Manerbio
abbiamo sempre il timore di non essere
obiettivi.
Temiamo che la vis polemica abbia il sopravvento sul lucido ragionamento.
Allora ci preoccupiamo di documentarci nel modo più approfondito possibile,
come nel caso che andiamo a sottoporre ai
nostri quattro lettori.
Per la verità sarebbero cinque, ma il sindaco nega di leggerci.
Nell’ultimo numero di Manerbio Notizia,
giornale pagato da tutti noi contribuenti e
scritto dal solo sindaco, in prima pagina è
comparsa in grande evidenza una tabella
esemplificativa sull’Ici.
Ci è stato chiesto da più persone cosa volesse significare la tabella in quanto era risultata inintellegibile
ai più.
Ci siamo
rivolti ai
funzionari
comunali
dell’ufficio
Le classifiche . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 16
Direzione: Vania Boglioli
Edizioni “La Pianura” - Via Carducci, 2 - San Paolo (Bs)
Stampa: La Compagnia della Stampa - Roccafranca (Bs)
Pubblicazione mensile
E-mail: [email protected]
Autorizzazione N° 50 del Tribunale di Brescia
del 06/12/2007
tributi per avere chiarimenti e ci è stato
risposto che la tabella era risultata incomprensibile perché era il risultato di un taglia
ed incolla di alcuni esempi preparati per il
sindaco.
La risposta da un lato ci ha tranquillizzati
perché in un primo momento avevamo
pensato che la tabella fosse stata predisposta per la Settimana Enigmistica, dall’altro
lato ci ha fatto rimpiangere, una volta di
più, il maldestro uso del denaro pubblico
da parte del nostro sindaco.
Se si pensa inoltre che il governo aveva già
detto e ripetuto che l’Ici sulla prima casa
veniva abolita, non si riesce a capire il perché di una così scombiccherata tabella.
Pubblichiamo di seguito la tabella “incriminata” per quei pochi che ancora non
avessero avuto l’opportunità di leggerla.
Pag. 2
Giugno 2008
Lettere
“Occhio alla truffa”
DECISIONI DI DESTRA O DI SINISTRA?
Via l’Ici sulla prima casa, ma dall’esenzione
sono escluse le ville, i castelli, tutto ciò
che è classificato come “di lusso”; sono
escluse le case dei ricchi, insomma. Giù
le tasse sugli straordinari, ma solo per chi
ha un reddito inferiore ai 35.000 euro.
Scendono i mutui sulla prima casa, le rate
tornano ai livelli del 2006. Quest’ultima
misura, se non avessimo il senso del ridicolo, diremmo che è addirittura un po’
comunista, visto come l’ha descritta il ministro dell’Economia. “Per convincere le
banche ad abbassare i mutui”, ha spiegato
Tremonti, “il presidente del Consiglio ha
esercitato quella che elegantemente viene
chiamata moral suasion. Il sottoscritto
invece ha esercitato una fiscal suasion”.
Sono questioni di destra o di sinistra? A
sfottere i nostalgici del questo-è-di-destra/
questo-è-di-sinistra ci ha già pensato Giorgio Gaber. Non stiamo intonando il Gloria
al governo. Sappiamo perfettamente che
questi primi provvedimenti da soli non
bastano, e che se non ne seguiranno altri
ben più strutturali, il Paese avrà pochi
appigli per risollevarsi. Stiamo solo prendendo atto di un cambiamento culturale
che ormai è in corso da anni e che spezza le
obsolete equazioni destra uguale padroni,
sinistra uguale popolo. Perfino sul decreto
sicurezza una certa intellighenzia - invece
che urlare alle leggi razziali - dovrebbe
capire che i provvedimenti sui campi
rom vanno principalmente a tutela degli
italiani meno ricchi, quelli che vivono in
periferia, quelli che una volta votavano
sinistra. A furia di giudicare il mondo a
tavolino, senza più contatto con la carne
e il sangue del popolo, la sinistra ha perso
gran parte del suo elettorato. Le elezioni
avevano dimostrato che la maggioranza di
chi fa fatica ad arrivare alla fine del mese
oggi è più in sintonia con il centrodestra.
GRUPPO
DI
CITTADINI
MANERBIESI SENZA PARTITO
Divagazioni ambientali
Note sul canto dell’usignolo
Fin dall’antichità greco e latina molti scrittori, poeti e prosatori, hanno dedicato al canto dell’usignolo
rime e prose per descriverne anche
onomatopeicamente la dolcezza e
la musicalità del canto; significativa in questo senso la denominazione latina : Philomela lusciaia
Fra i tanti versi propongo i seguenti, tratti dall’Adone di Marino G.B. canto VII ottave 3236 (pagg. 142-143 dell’edizione originale parigina del 1623)
Con egual melodia la lega e scoglie.
O che vezzose, o che pietose rime
Lascivetto cantor compone e detta.
Pria febbrilmente il suo lamento esprime
Poi rompe in un sospir la canzonetta.
In tante mute or languido, or sublime.
Vario stil, pause affrena e fughe affretta.
Ch’imita in un, si che ciascun l’ammira.
Cetra, flauto, liuto, organo e lira.
Fa della gola lusinghiera e dolce
Talor ben lunga articolata scala.
Quinci dell’armonia, che l’aura molce.
Ondeggiando per gradi, in alto esala.
E poi ch’alquanto si sostiene e folce
Precipitosa a piombo alfin si cala.
Alzando a piena gola indi lo scoppio
Forma di trilli un contrapunto doppio.
Par ch’abbia entro le fauci e in ogni fibra
Rapida rota, o turbine veloce
Sembra la lingua, che si volge e vibra.
Spada di schermidor destro e feroce.
Se piega e ‘ncrespa, o se sospende e libra
In riposati numeri la voce.
Spirto il dirai del Ciel, che ‘n tanti modi
Figurato e trapunto il canto snodi.
Il nuovo opuscolo “Occhio alla truffa”,
del Comune e della Provincia di Cremona
contiene il decalogo delle 10 regole d’oro
antitruffa. Pubblichiamo uno stralcio.
Quando cammini per strada:
• Non fermarti per strada con gli sconosciuti, neppure se sembrano persone distinte e
gentili.
• Non dare ad estranei informazioni sulla
tua casa (eventuali dispositivi di sicurezza,
casseforti), sulla composizione della tua
famiglia (in quanti siete, se vivi da solo) e
sulle tue abitudini (orari in cui esci, lunghi
periodi di assenza).
• Percorri strade frequentate e ben illuminate ed evita luoghi bui e deserti.
• Non sostare in luoghi appartati, nemmeno
se sei in compagnia.
• Non farti accompagnare a casa o alla macchina da persone che conosci poco, anche se
si dimostrano gentili e disponibili.
• Non tenere il portafoglio o il denaro contante in tasche esterne della giacca o della
borsa e fai molta attenzione quando ti trovi
in luoghi affollati.
• Quando cammini per strada tieni la borsa
vicino al corpo, dal lato opposto allo scorrimento del traffico, ma lasciala subito nel
caso venisse agganciata da uno scippatore.
• Non tenere la borsa nel cestino della bicicletta o in vista all’interno dell’automobile,
soprattutto se hai i finestrini abbassati.
• Prima di aprire il portone del palazzo dove
abiti o la porta di casa, controlla sempre
che alle tue spalle non ci sia nessuno sconosciuto.
• Porta sempre con te un telefono cellulare
per le emergenze.
QUANDO SEI IN CASA:
Ma sovr’ogni augellin vago e gentile.
Che più spieghi leggiadro il canto e ‘l volo
Versa il suo spirto tremulo e sottile
La Sirena de’ boschi, il Rosignuolo:
E tempra in guisa il peregrino stile.
Che par maestro de l’alato stuolo.
In mille foggie il suo cantar distingue.
E trasforma una lingua in mille lingue.
Udir musico nostro (o meraviglia)
Che s’ode si, ma si discerne a pena.
Come or tronca la voce, or la ripiglia.
Or la ferma, or la torce, or scema, or piena.
Or la mormora grave, or l’assottiglia.
Or fa di dolci groppi alla catena.
E sempre, o se la sparge, o se l’accoglie.
NB: nel nostro dialetto il frammento
di un ritornello di una filastrocca, accompagnato dalla chitarra, così recita:
Camisì curt… curt… curt… curt, curt,
curt.
Erano tempi in cui i vestiti andavano stretti!
GiovanBattista Bisetti
• Non aprire la porta di casa agli sconosciuti.
• Prima di aprire la porta, guarda attraverso
la finestra o lo spioncino della porta chi ha
suonato.
• Se hai di fronte uno sconosciuto, controlla
che la catenella della porta sia agganciata e
poi chiedi chi è.
• Spesso i truffatori si presentano come
tecnici del gas, della luce, delle caldaie o del
telefono, funzionari di enti o banche, rappresentanti di associazioni benefiche. Se nel
tuo palazzo o nella cassetta della posta non
hai visto avvisi attendibili, non aprire.
• Non dare mai denaro agli sconosciuti che
suonano il campanello. Associazioni benefiche, enti e aziende pubbliche (Comune,
AEM, aziende telefoniche e così via) non
raccolgono denaro porta a porta.
• Se qualcuno suona il campanello per consegnarti lettere, pacchi o altro, chiedi che
vengano lasciati nella cassetta della posta o
sullo zerbino.
• Se ti chiedono di firmare qualcosa, apri la
porta senza togliere la catenella e fatti consegnare il modulo da firmare attraverso la
fessura. Se non sei convinto, non firmare.
• Non mandare i bambini ad aprire la porta.
Se con astuzia uno sconosciuto è riuscito ad
entrare in casa:
• Cerca di richiamare l’attenzione di un
vicino e fai in modo che resti con te
• Rimani nella stanza d’ingresso e non perdere mai di vista lo sconosciuto
• Invita l’estraneo ad uscire, apri la porta e
ripeti l’invito ad alta voce.
• Tieni accanto al telefono un’agenda con i
numeri dei servizi di pubblica utilità (Carabinieri, Polizia di Stato, Polizia Locale,
ASM...), per averli a portata di mano in caso
di necessità.
• Tieni le porte sempre chiuse, anche quando sei in casa.
• L’invito a collaborare con le forze dell’ordine denunciando ogni caso sospetto e ogni
truffa subita.
“Ricorda inoltre che non sei solo: per qualsiasi dubbio chiama un parente, un amico,
un vicino oppure i Carabinieri (112), la
Polizia di Stato (113): loro ti aiuteranno”.
Giugno 2008
Pag. 3
Buoni scuola, dalla Provincia 253 mila euro per le famiglie
Anche quest’anno l’Assessorato alla Pubblica Istruzione della Provincia di Brescia,
retto da Giampaolo Mantelli - ha stanziato
fondi per aiutare le famiglie a sostenere le
spese scolastiche degli studenti delle scuole
secondarie superiori statali o paritarie legalmente riconosciute, ad eccezione dei corsi
serali e dei corsi di recupero.
Per l’anno scolastico in corso (2007/2008)
la Provincia ha messo a disposizione €
253.000 di cui € 101.500 per coloro che
avranno sostenuto spese inferiori a € 1.300,
altri € 101.500 per coloro che avranno
sostenuto spese pari o superiori a € 1.300,
ed infine € 50.000 riservati ai portatori di
handicap.
A questi fondi si aggiungono € 32.000
riservati a borse di studio per merito scolastico: 64 borse di studio del valore di € 500
a favore dello studente con il miglior risultato nell’anno scolastico 2006/2007 di ogni
istituto superiore della Provincia di Brescia,
indipendentemente dal reddito.
“Ancora una volta la Provincia dimostra di
essere vicina alle famiglie per garantire a
tutti i ragazzi di poter avere accesso all’istruzione in eguale misura e raggiungere i livelli
più alti” commenta l’assessore Giampaolo
Mantelli.
“L’istruzione è un dovere morale per le istituzioni che hanno il compito di investire
sull’educazione affinché i nostri giovani
possano, una volta terminato il percorso di
studi, immettersi sul mercato del lavoro con
un bagaglio culturale d’eccellenza, pronti
quindi ad affrontare e vincere le sfide quotidiane, e a contribuire al progresso della
nostra economia e più in generale della
nostra comunità” continua Mantelli che dal
suo insediamento alla Pubblica Istruzione e
Formazione professionale sta lavorando all’innalzamento della qualità dell’offerta formativa e alla razionalizzazione della stessa.
A tal fine è ormai in dirittura d’arrivo il
Piano dell’offerta formativa: la suddivisione
del territorio provinciale in sei macroaree,
ognuna delle quali dotate di più indirizzi
per un offerta scolastica, il più completa
possibile. All’interno di ogni area funzionerà un coordinamento di zona che eviterà
concorrenze e duplicazioni contribuendo
appunto all’innalzamento della qualità dell’offerta stessa.
REQUISITI PER L’AMMISSIONE
ALLA GRADUATORIA
Per la partecipazione al bando è necessario:
1.
essere studenti delle scuole secondarie superiori Statali o paritarie o legalmente riconosciute, ad eccezione dei corsi
serali e dei corsi di recupero;
2.
essere residenti in provincia di Brescia;
3.
non aver conseguito un ritardo
superiore ad un anno nel corso di studi di
scuola media superiore, salvo che il ritardo
sia dovuto a comprovati e certificati motivi
di salute;
4.
essere stati iscritti per la prima volta alla classe frequentata nell’anno scolastico
2007/2008, salvo che il ritardo sia dovuto a
comprovati e certificati motivi di salute;
5.
aver conseguito almeno la media
6/10 con non più di 1 debito formativo per
gli studenti dei corsi di scuola secondaria
superiore nell’anno scolastico 2006/2007 o
la votazione di almeno sufficiente agli esami di licenza media per gli iscritti al primo
anno;
6.
avere un indicatore ISE, diviso
per il numero di componenti la famiglia,
non superiore a € 10.400,00; il numero dei
componenti la famiglia viene aumentato di
0,5 per ogni componente con handicap e di
0,2 per famiglie con un solo genitore e figli
minori.
L’indicatore ISE viene adeguato annualmente sulla base dell’indice ISTAT del costo della vita.
Per i buoni riservati agli studenti portatori
di handicap, i requisiti richiesti sono esclusivamente quelli di cui al punto 1,2,6.
MERITO
Verranno presi in considerazione i risultati dell’anno scolastico 2006/2007 con
San gervasio
Festa di fine anno scolastico nel “parco
giochi don Fausto Barbieri” di San Gervasio organizzata dal circolo didattico di
Pontevico (reggente Claudio Aglio) che
ha competenza anche nei comuni di Alfianello, Milzano, San Gervasio e Seniga.
Una festa con il concerto eseguito dal coro
d’alunni delle classi quarte e quinte diretti
dal maestro Carlo Barbieri, delle elementari
di Alfianello, e preparati dagli insegnanti
esclusione dei voti relativi alla condotta,
religione o materie alternative. La materia
con debito formativo sarà valutata 5/10.
Due o più debiti formativi determineranno
l’esclusione dalla graduatoria.
REDDITO
Viene considerato l’indicatore ISE del nucleo familiare del richiedente, riportato
nell’attestazione ISE in corso di validità,
come previsto dall’art 4 comma 6 della
delibera consiliare di approvazione del
nuovo regolamento.
S. Gervasio
Festa a Le Vele
La festa per gli anziani del paese a San Gervasio organizzata dal Comune. Al mattino
la Messa in parrocchia presente il parroco
emerito don Francesco Falsina, con don
Arnaldo Morandi e don Antonio Bodini,
sacerdoti particolarmente legati al paese.
Poi il trasferimento a “Le Vele”, la visita al
parco con le novità dell’imminente stagione
estiva illustrate da Ezio Stagnoli, presidente
della società che ha realizzato gli impianti
e li gestisce.
A Stagnoli il sindaco Giampaolo Mantelli ha consegnato una targa gesto accompagnato da un breve intervento per dirgli “grazie” per la disponibilità manifestata
verso il paese, esprimere riconoscenza ai
volontari ed augurare agli intervenuti una
giornata da vivere in serenità. La proiezione di fotografie sulla gita a Roma è stato
momento per ricordare, mentre sui motivi
dell’orchestra di giovani musicisti i discorsi
si sono intrecciati rievocando momenti di
vita a San Gervasio.
Concerto di fine anno per le scuole
Fabrizio Marchesi di San Gervasio, Marosa
Girelli di Alfianello, Marina Masserdotti di
Milzano e Ardiccio Savio di Pontevico.
Affollato lo spazio del pubblico. Famigliari,
parenti, amici e conoscenti hanno commentato con entusiasmo e sottolineato con
applausi lo spettacolo del quale il sindaco,
Giampaolo Mantelli ha messo in risalto
l’ottima qualità, prendendo la parola anche
a nome di assessori ed amministrazione
comunale.
Gli organizzatori da parte loro hanno ringraziato i genitori, le associazioni ed i moplti che hanno contribuito ad organizzare
la serata programmata in varie parti. Nella
prima parte e nelal terza sono state seguite
le seguenti composizioni: Von Himmel
Hoc (J.S.Bach); Musetta (J.Ph.Rameau);
Gavotta (G.B.Martini); Sortie (Ignoto);
Cara Rosina (canto popolare italiano); John
Brown’s (tradizionale americano); Scandalo al sole (dalla colonna sonora del film
omonimo); The way old friends (Abba);
Carnevale a Venezia (popolare veneziana).
IL coro ha eseguito: Cara Rosina; Canto
della fraternità; Ave Maria: I més; La luna;
Speransa. La finale con “Inno alla gioia) di
Beethoven e Fratelli d’Italia (l’inno nazione
di Mameli).
Giugno 2008
Pag. 4
PONTEVICO
Cooperativa Scalvenzi: esempio d’impegno sociale
La Cooperativa Scalvenzi di Pontevico,
realtà produttiva nella quale si dimostra che
il lavoro abbinato al capitale realizza concreti obiettivi sociali. E’ convinto di quanto
afferma Felice Scalvini, presidente dell’organizzazione europea Cecop, intervenuto alla presentazione della pubblicazione
“Cinquecenottantaquattro giorni, 25 anni”
nella quale Luigi Marini ha condensato
la “nascita e lo viluppo della cooperativa
Scalvenzi” operativa dal 5 gennaio 1983.
L’incontro è stato aperto dalla presidente
Nerina Carlotti, responsabile della sezione
amministrativa della cooperativa, dinanzi
al pubblico radunato nel capannone del
nuovo stabilimento, inaugurato nel maggio
2002, nel quale dal 1996, furono trasferite
sede e produzione. Fu un passaggio decisivo
nella ristrutturazione aziendale per ottenere
la certificazione Iso 9002 e dare sviluppo
all’impresa che, da fabbrica di macchine
agricole intraprendeva la strada della co-
struzione di attrezzature per servizi ecologici come compattatori a scomparsa per
isole ecologiche e tramogge stagne, presse,
cassonii scaricabili, impianti di stoccaggio
per discariche o punti di cernita.
La cooperativa conta una cinquantina di
addetti, fattura 7 milioni e mezzo di euro e
punta, a breve, ai diecimila. Sono dati riferiti da Aldo Montagnini, l’ad responsabile
commerciale, che ha elencato gli impegni
dell’impresa per la formazione (mille ore
nel solo 2006) dei giovani da inserire in
azienda nella quale cinque soci, fra i 25
fondatori, hanno ancora un ruolo.
Il vice presidente della Provincia di Brescia,
Aristide Peli, ha ringraziato l’autore del
libro per “averci offerto uno spaccato di storia della Brescianità” e, da valtrumplino, ha
auspicato che l’esperienza di Pontevico sia
esempio per affrontare problematiche legate all’occupazione ed ad aziende in crisi.
Marco Menni, vice presidente Confco-
perative Brescia, ha rilevato il modello di
“responsabilità sociale dimostrato dai lavoratori della ex Scalvenzi che col sostegno
delle istituzioni: regionale, provinciale e
locale (in quegli anni era sindaco Pasquale
Guerra), delle organizzazioni sindacali (in
particolare la Fiom) e della comunità civica
e parrocchiale (era abate mons. Angelo Crescenti) hanno creduto nella cooperazione
e posto le basi per risolvere un problema
che coinvolgeva l’intera comunità civica
a parrocchiale del paese. Il sindaco Primo
Generali ha manifestato l’orgoglio della
comunità per annoverare nel proprio am-
bito una realtà come la cooperativa ed ha
donato a Enrico Poli il libro sulla storia di
Pontevico.
Elogio per aver tutelato la dignità del lavoro e quindi della persona da don Angelo
Chiappa, del consiglio provinciale di Legacop Brescia, dall’ing. Giuseppe Donini
per coloro che “hanno saputo raccogliere le
energie disponibili e tradurle in realizzazioni”. Vi sono accomunati i presidenti finora
succedutisi: Enrico Apolli, Umberto Bricchi
e Sergio Bruni, fino a Nerina Carlotti che
ha coordinato la presentazione del volume
in un clima di cordialità ed amicizia.
cigole
Una dote per la scuola
L’assessorato alla pubblica istruzione del comune di Cigole comunica a tutti i genitori
degli studenti frequentanti le scuole primarie (elementari), secondarie di primo grado
(medie) e secondarie superiori statali che
la Regione Lombardia ha attivato le procedure relative all’applicazione della “dote istruzione” per l’anno scolastico 2008/09. Il
comune è pronto a dare altre informazioni.
Intanto è utile sapere che con il nuovo anno
scolastico lo studente può avere un aiuto
concreto per la sua educazione. Questa è
“la Dote Scuola”, una preziosa risorsa che
affiancherà lo studente fin dai primi passi
del suo percorso scolastico e gli garantirà
tutta la libertà di coltivare il suo talento ed
esprimerlo al meglio.
La Dote Scuola include. Il sostegno al reddito: un aiuto alla permanenza nel sistema
dell’istruzione. Recupera la borsa di studio
ed i contributi per i libri di testo. Il Sostegno alla scelta: un aiuto alla libertà di
Notizie dall’Amministrazione provinciale
scelta di frequentare una scuola paritaria.
E’ il Buono Scuola. Per la Disabilità: un
sostegno per favorire una formazione personalizzata anche nella scuola paritaria.
Il Merito: un riconoscimento dell’eccellenza
per premiare i risultati più brillanti. Recupera gli assegni di studio individuali per gli
studenti meritevoli e privi di mezzi.
Fino al 30 giugno 2008 è possibile presentare la domanda di Dote Scuola per
l’anno scolastico 2008/2009. Per il “Merito” presentare la domanda per i risultati
conseguiti nell’anno scolastico 2006/2007.
Compilata la domanda entro il 30 giugno, l’interessato riceverà una comunicazione prima dell’inizio dell’anno scolastico
2008/2009 sull’assegnazione della Dote
Scuola.Dall’1 al 30 settembre 2008 puoi
modificare la domanda o compilarne una
nuova. Per il “Merito” è possibile presentare
una nuova domanda per i risultati conseguiti nell’anno scolastico 2007/2008.
Edilizia scolastica, lavori per oltre 3.500.000 di euro
L’edilizia scolastica provinciale si rimbocca
le maniche, con un occhio di riguardo per
la Bassa Bresciana. Nel corso dell’ultima
seduta della Giunta provinciale sono stati approvati lavori per oltre 3.500.000 di
euro. “Si tratta di diversi interventi – spiega
l’assessore provinciale Giampaolo Mantelli
- dalla manutenzione straordinaria, all’adeguamento dei parcheggi, al rifacimento
delle pavimentazioni a progetti di ampliamento degli edifici”.
“Una scuola di qualità – continua Mantelli
- è anche una scuola ospitale e funzionale,
dotata di laboratori e moderne tecnologie,
all’avanguardia sul piano delle soluzioni
edilizie. Del resto gli edifici scolastici sono
la seconda casa dei nostri ragazzi. E’ un
dovere pertanto garantire il massimo del
comfort e della sicurezza all’interno delle
strutture, offrendo ambienti belli, gradevoli
e ospitali”.
L’intervento più consistente riguarda l’istituto superiore Capirola di Leno, dove, approvata la proposta di accordo di programma
tra Provincia e Comune per l’ampliamento
dell’ex asilo, si procederà alla demolizione
della porzione dell’edificio storico risalente
al 1975 (ormai di dimensioni e struttura
inadeguata all’uso scolastico) e alla costruzione di un nuovo corpo di fabbrica, disposto su due piani, per un totale di dieci aule
e tre laboratori. L’importo complessivo dei
lavori è di 1.500.000 euro.
Al Pascal di Manerbio si procederà invece
alla riqualificazione del parcheggio esistente
con la ri-distribuzione dei posti macchina
e la creazione di una piazzola di sosta per
autobus. Il progetto ammonta complessivamente a 400.000 euro. Altri 122.000
mila euro verranno investiti sempre al Pascal per la manutenzione straordinaria dei
serramenti. “Un intervento – commenta
l’assessore Mantelli – che non solo ci consentirà di adeguare i serramenti attualmente
non a norma, ma anche di migliorare l’isolamento e quindi di consentire un notevole
risparmio energetico”.
Per quanto riguarda il resto della Provin-
cia, sono stati deliberati lavori di lifting
all’istituto Marzoli di Palazzolo dove è stato
predisposto il progetto definitivo per la tinteggiatura esterna dell’edificio che presenta
facciate molto ammalorate, con distacco
dell’intonaco (importo lavori: 122.000
euro), oltre al progetto per il rifacimento
di parte della copertura dell’istituto stesso
interessato in più punti da infiltrazioni (altri
122.000 euro).
In città gli istituti interessati dai lavori saranno il “Golgi” e il “Copernico”.
Al liceo, dove sono ormai sono in fase di
ultimazione i lavori di ampliamento, è pre-
vista la sistemazione delle aree verdi e a
parcheggio ( importo lavori 122.000 euro),
mentre all’Ipsct Golgi si procederà al rifacimento delle pavimentazioni dei corridoi
laterali al piano rialzato e primo dell’istituto, interessate in più punti da sollevamenti
del sottofondo e quindi anche pericolosi (
anche in questo caso 122.000 euro)
Infine un altro milione di euro è stato previsto per finanziare vari lavori di manutenzione straordinaria da realizzarsi con urgenza
sugli edifici scolastici provinciali che ne
hanno bisogno, nel corso dell’anno.
Giugno 2008
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L’ ADAM-FIMSL prende posizione
Parere contrario ai progetti della città
La riorganizzazione della rette di scuole
materne ha già sollevato preoccupazioni
fra i genitori per i rincari che ricadranno
soprattutto sulle famiglie monoreddito. A
questo proposito ha preso posizione Lorenzo Albini, presidente dell’ Adasm-Fism
di Brescia, l’Associazione asili e scuole materne paritarie di ispirazione cristiana che
in provincia rappresenta 266 strutture per
l’infanzia.
Albini ha rilasciato un’intervista al quotidiano Bresciaoggi (15 maggio 2008) sulle
cifre diffuse dal Comune per la presunta
liste di attesa ad una nuova scuola materna
nella quale figurerebbero 25 bimbi pur
avendo i loro genitori perfezionato l’iscrizione alla materna Ferrari. Secondo il presidente provinciale dell’Adams la giunta di
centrosinistra della città di Manerbio ha
richiesto all’Ufficio scolastico provinciale
la possibilità di aprire una nuova materna
statale per far fronte al presunto boom demografico degli ultimi anni. La domanda di
custodia dei bambini dai 0 ai 5 anni sarebbe
cresciuta in modo esponenziali e le due materne Marzotto e Ferrari, da settembre fuse
in un’unica entità, non sarebbero secondo
il sindaco Cesare Trebeschi in grado do
garantire il servizio a tutti.
DI TUTT’ALTRO PARERE ALBINI:
“La legge istitutiva delle scuole materne
statali - spiega - prevede che si possano
aprire nuove materne statali laddove non
ci siano altre istituzioni in grado di coprire
il servizio. E non è il caso Manerbio: qui
una nuova materna, oggi, non è necessaria.
Le due scuole esistenti sono in grado di
rispondere alle richieste della cittadinanza.
Per il futuro si può ragionare”. Albini si
dice preoccupato: “Questo fenomeno si sta
verificando anche in altri paesi della provincia. Comportamenti come questo non
sono accettabili – prosegue - in nome della
laicità si sta mettendo a rischio un sistema
di istruzione che coinvolge direttamente i
genitori nella gestione dell’educazione dei
propri figli, che va ben oltre la questione
delle rette. Se c’è un surplus d’iscrizioni e si
ha intenzione di fare una programmazione
seria bisogna discuterne insieme cercando
soluzioni condivise coinvolgendo le realtà
del territorio”.
IL PRESIDENTE dell’Adasm Fism sai
augura che l’Ufficio scolastico provinciale
respinga la richiesta di Manerbio: “Siamo di
fronte ad una forma di dumping - afferma
Albini -. Il Comune attraverso rette più
vantaggiose incentiva i cittadini a iscrivere
i propri figli alla statale. In realtà il costo di
un bambino alla statale per la collettività è
5 o 10 volte superiore rispetto a quello della
paritaria e la comunità non risparmia. La
scusa del minor costo della retta maschera
solo una diversa scelta culturale e questo è
gravemente scorretto, visto che i cittadini
che mandano i bambini alla Ferrari e alla
Marzotto pagano, oltre alla retta mensile,
anche le tasse con cui verrebbe mantenuta
l’eventuale materna statale”.
PRONTO IL RICORSO, nel caso l’ex
provveditorato dovesse dare il via libera alla
nuova materna, agli organismi di controllo
come Corte dei conti e Tar. “Sono da tenere in considerazione anche le probabili
ripercussioni sui posti di lavoro - conclude
il presidente dell’Adasm-Fism - : l’apertura
di nuove sezioni di statale produrrà una
conseguente riduzione di sezioni di paritaria, senza però garantire il passaggio delle
insegnanti da una scuola all’altra creando
così situazioni di precariato”.
Nuove tariffe
per gli asili
Il consiglio d’amministrazione della fondazione scuola materna Ferrari, cui col nuovo
anno scolastico passa la competenza anche
sull’asilo Marzotto, d’intesa con l’amministrazione comunale della città di Manerbio
ha fissato le rette di frequenza per il periodo
2008-2009.
LA QUOTA d’iscrizione è fissata in 50
euro comprensiva di polizza Rc ed infortuni. La retta mensile per il servizio nido per
bambini dai 6 ai 24 mesi:
Orario 7:30 - 13 residenti E 260 non residenti E 300
“ 7:30 - 16 “ 400 “ 450
“ 7:30 - 18:30 “ 440 “ 485
“ 13- 18:30 “ 230 “ 260
dai 25 ai 36 mesi:
orario 7;30 - 13 “ 180 “ 200
7:30 - 16 “ 225 “ 250
7:30 - 18:30 “ 250 “ 280
13 - 18:30 “ 170 “ 190
RETTA MENSILE per la scuola materna
(applicazione indicatore Ise)
fascia 1 - da 0 a 10mila euro : retta 128
fascia 2 - da 10mila a 15mila : “ 140
fascia 3 - oltre 15mila euro : “ 158
fascia 4 : non residenti nella città di Manerbio: retta 168 euro
La campagna perde colore
“Se son rose fioriranno”
Sono sempre più rari i terreni coltivati a soia
e girasole. Sarà raro individuare macchie
colorate con le fioriture di queste piante sul
territorio. Lo segnaliamo per gli appassionati degli scatti fotografici i quali vanno alla
ricerca di immagini con cromatismi accentuati per descrivere il territorio. L’Istituto di
servizi per il mercato agricolo alimentare,
in collaborazione con l’Unione seminativi,
sta portando avanti un’indagine per valutare qualità e quantità delle semine di semi
oleosi nel 2008. Secondo i dati emersi gli
“Se son rose fioriranno”, omaggio alle mamme, nel giardino di palazzo Luzzago, sede
del Municipio. Una manifestazione molto
frequentata con la mostra allestita col contributo di coltivatori e vivaisti tra i quali
l’organizzazione di “Rose Rifiorentissime”
di Ciliverghe, cooperative e singole imprese
bresciane. Molto seguito gli incontri con vari
relatori, esperti i giardinaggio e di progettazione del verde. Nel programma delle ini-
investimenti nazionali a soia dovrebbero
ridursi quest’anno a 106 mila ettari circa
contro gli oltre 130 mila del 2007, facendo
segnare una contrazione del 18,6%. Le
ragioni del calo degli investimenti a soia
sono da attribuire alla maggiore diffusione
del frumento, in conseguenza sia delle favorevoli condizioni climatiche dell’autunno
2007 che del forte aumento dei prezzi di
vendita. Inoltre, nell’ambito delle colture
primaverili, sembra che gli agricoltori abbiano preferito investire a mais in ragione
della maggiore redditività rispetto
alla soia.
Per quanto riguarda il girasole è constata la contrazione delle superfici
dedicate a questa pianta nella percentuale dell’8,2%, corrispondente,
in valore assoluto, in una perdita di
10 mila ettari. Il girasole non ha riscosso l’interesse dell’agricoltore che
ha preferito investire nel frumento,
soprattutto in quello duro, maggiormente redditizio. (In coll. con Asa)
ziative la visita ai giardini di antiche dimore
quali: casa Ziletti, prossima alla piazza del
Comune; casa Pancera, in viale Stazione; Villa Di Rosa nel quartiere San Faustino. All’insegna dell’ospitalità e della disponibilità delle
rispettive famiglie che hanno accolto i diversi
gruppi accompagnati da esperti i quali hanno illustrato caratteristiche e peculiarità delle
dimore. Soddisfazione fra i partecipanti,
anche fra i ragazzi per i quali è stato riservato un angolo perché
potessero dar sfogo alla
loro fantasia invitandoli
a disegnare la rosa. Da
parte di molti l’auspicio che altre iniziative
del genere siano promosse per far conoscere
come nell’urbanistica
di Manerbio si trovano
architetture meritevoli
di considerazione per
quanto rappresentano
nella storia locale.
Giugno 2008
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alfianello
Disservizio alle Poste
Un terzo degli abitanti in età adulta di
Alfianello ha sottoscritto una petizione alle
Poste per denunciare la precaria situazione
del servizio determinatasi in paese dopo il
trasferimento a Gambara della direttrice
Maria Rosa Cominelli. L’ufficio è stato declassato, provocando un disservizio per gli
utenti. Un provvedimento che “ha minato
la fiducia nell’azienda pubblica dei correntisti e dei risparmiatori che hanno investito
nei prodotti finanziari postali” ha scritto il
sindaco, Giovanni Migliorati, a sostegno
della petizione inviata alle sedi provinciale,
regionale e nazionale di Poste Italiane.
I disagi, in passato, erano esclusivamente
legati al recapito della corrispondenza, ma
ora la situazione è precipitata. “Dal 2006
- afferma l’assessore ai Servizi sociali Maria
Teresa Geroldi - siamo alle prese con problemi ciclici nel recapito della corrispondenza. Complice il vorticoso turn over di
portalettere, precari e sistematicamente
al primo incarico, per lunghi periodi alle
famiglie e alle aziende sono consegnate in
ritardo comunicazioni importanti come
bollette, richieste di pagamento, documenti bancari o previdenziali. Gli effetti dei
disagi sono facilmente immaginabili”.
Dopo una serie d’incontri fra Comune e
direzione provinciale dell’azienda, Poste
Italiane aveva garantito “rinforzi” per due
mattine la settimana. “Alla fine, l’aiuto
promesso non è arrivato - osserva il sindaco
Migliorati - e la direttrice è stata sollevata
dall’incarico privando la comunità di un
punto di riferimento strategico. Per oltre
vent’anni, Maria Rosa Cominelli ha svolto
il suo ruolo con attenzione cercando di supplire con l’esperienza e la conoscenza della
situazione locale alla mancanza di personale
e mezzi”. Il sindaco avanza dubbi e perplessità anche sulla motivazione del trasferimento. “A quanto ci risulta la capofiliale
sarebbe stata spostata in quanto inquadrata
con un livello professionale superiore alla
categoria dell’ufficio di Alfianello catalogato nella fascia C. In verità - osserva Migliorati che chiede il reintegro della direttrice -,
lo sportello del nostro paese risulta ancora
nel settore B e la graduatoria del 2008 non
è ancora stata definita”. Petizione e lettera
del sindaco auspicano “un ripensamento
da parte delle Poste Italiane”. E aspettano
risposta. Positiva naturalmente.
padernello
Giovani USA in visita
Cinque giovani statunitensi in visita al castello di Padernello, ospiti dei Rotary Club
del distretto 2050, in Italia in un viaggio di
studio. Le accompagna Judy Hutcherson,
team leader. Nel Texas dove abitano in varie
località, svolgono svariate professioni. Samantha Almeny, è veterinario di piccoli animali; Tina Mencio, manager in un ristorante; Jacquelinne Robledo, settore finanziario;
Adrienne Moore, arredatrice d’interni. A
Padernello hanno ammirato il castello, con
la guida di Gianmario Andrico, affiancato
da Caterina Saldi Negretti che s’è assunta
il compito d’inteprete. Sono state a cena al
Vegnot, uno dei due ristoranti della borgata.
Le hanno accolte i presidenti dei Rotary
club delal pianura: Carlo Ghirardi (Mnerbio), Paolo Franco Visconti (Montichiari),
Mauro della Frera (Maclodio) e Quintilio
Gorlani, assistente del governatore.
Il burattinaio manerbiese
Il nostro burattino è uno degli ultimi superstiti della provincia. A Manerbio sanno
tutti che si chiama Ferdinando Rampini
e abita in Via XX Settembre, vicino alla
bottega del sellaio Baiguera. Magro allampanato, capelli corvini, mezzo sdentato, un
naso a triangolo: è la figura caratteristica e
simpatica della zona. Di casolare in casolare il Nando fa incetta di pentole (poiché
fa “èl parolòt”) che poi tira a specchio e
rivende o ripara.
«Solo d’inverno – egli precisa – faccio questo mestiere o altri, ma da primavera fino
ai primi freddi, sono burattinaio». Scrive
copioni, studia la regia, dipinge le scene,
taglia i costumi, rivendica il teatrino e poi
sceglie le musiche e infine recita facendo
tutte le voci. Quella del gozzuto Gioppino,
quella sibilante de serpente, la cavernosa
dell’orco, quella dolcissima di Colombina,
balbetta come Tartaglia. Una voce per
ognuna delle sue sessanta creature. Sul
carro viaggiante che possiede, continua
ormai da venticinque anni la commedia
dell’arte.
«È uno spettacolo per poche persone, per
quanti possono capire – ce lo ha detto più
volte – perché senza Gioppino e la farsa
le panche restano vuote». Il nostro amico
non sa che cosa sia lo stile epico, la forma
didascalica e se lo sapesse non gliene importerebbe nulla, non capirebbe, ma le sue
storie sono rigidamente impostate secondo
questi schemi; in programma figura anche
la storia dell’omicida Simone Pianetti. Il
13 luglio del 1914 a San Giovanni Bianco e
a Camerata uccise sette persone, sul sagrato, nelle strade, nelle case. All’alba, prima
che venissero trovati i cadaveri, Pianetti
fu visto scappare verso i monti. Non se ne
seppe più nulla.
Ad apertura del sipario esce il cantastorie
che spiega: «Vi racconteremo la vicenda
di un uomo che da tutti fu accusato di
essere un assassino, vedremo le uccisioni
di sette innocenti o colpevoli, seguiremo il
presunto colpevole fino al punto in cui le
testimonianze ci aiutano; vedremo perché
l’ha fatto, ricostruiremo qui i luoghi della
tragedia». Questa è impostazione epica anche se la struttura è rudimentale e i quadri
si susseguono come avrebbe fatto Bretch,
e Rampini non sa nemmeno chi sia. Sulla stessa traccia il burattinaio racconta le
vicende di Pacì e Paciana, i briganti della
Valbrembana, amici per la pelle, ladri sullo stampo di Stefano Felloni. Per dare ai
poveri rubavano ai ricchi e ogni giorno
sulle loro teste aumentava la taglia. In una
osteria, Pacì, ubriaco confidò a degli sbirri
dove l’amico stava nascosto. Questi venne
preso ed impiccato; il compagno saputo
l’accaduto, si diede alla macchia e venne
poi trovato avvelenato dal morso di una
vipera.
Al momento della farsa finale il burattinaio improvvisa tutte le parti e i dialoghi,
seguendo i quattro scarabocchi del copione
avuto in eredità da altri Mangiafuoco, indugia sulle battute d’effetto.
«Sento ad orecchie quel che devo dire, immagino la faccia del pubblico, so quando
devo sparare la battuta che trascina all’applauso».
Con lui nelle quinte c’è la moglie Caterina
Lazzaroni, a fargli da inserviente. Tira il
sipario, cambia fondale, attacca il disco,
prepara allineati i fantocci in gonnella.
«Assicuro due ore di allegria per 50 lire
– dice Nando, garantisco paura se recito la
strega dal collo lungo, e terrore se entra in
scena il mostro, lacrime se la fatina è triste,
risate a crepapelle se interviene Pioppino. Il
mio pubblico adora questa maschera, guai
se non fosse lui a risolvere le situazioni più
ingarbugliate».
“La canela” del trigozzuto ristabilisce, sul
palco, l’equilibrio e la giustizia; nella vita
rimesta la polenta per il desinare di Nando
Rampini. «Con la “canela” ho tirato su due
figli – afferma, ho campato mezzo secolo
tondo tondo e sono riuscito a persino a
comprare un teatro nuovo come lo volevo
io che costa quasi un milione. A Gioppino
devo tutto, lo riconosco, e gli voglio bene,
ma in fondo non è quello il repertorio che
mi piace, io ho la vocazione del cantastorie».
In Sicilia l’opera dei pupi ripete di piazza
in piazza le avventure del Saracino e dei
cavalieri, Nando ci racconta i fatti di cronaca più clamorosi del secolo, con uno stile
tutto suo, una tecnica bresciana.
Cerca di stabilire se ci fu tradimento o se
il bandito fu in buona fede credendo di
parlare con amici. Spesso ama rifare storie e
processi secondo una sua logica, alla ricerca
di elementi nuovi e illuminanti, che spesso
la cronaca “ufficiale” per vari motivi tende
a nascondere.
L’opacimetro non è un
extraterrestre
PONTEVICO
Al Focolare
Gli associati a “Al Focolare”, movimento
locale di pensionati, hanno votato per il
rinnovo del direttivo confermando Vittorio Cornaili alla presidenza ed assegnando
la vice presidenza a Giancarlo Moretti;
segretario, Giannino Zeli. Nel consiglio:
Dante Canesi, Tommaso Barbieri, Riccar-
do Severgnini, Ornella Viscardi, Alessandro Solzi, Cesira Bolzoni. Maurizio Carrera. Tra le iniziative in cantiere: il 2 giugno
le Festa alle Vincellate, l’oasi verde tra le
frazioni Bettegno e Campazzo attraversata
dallo Strone.
Avremo presto sulle strade pattuglie per il
controllo del traffico dotate di opacimetro,
strumento per rilevare l’inquinamento provocato da gas di scarico dei motori che
qualche volta superano limiti tollerabili.
117 di questi opacimetri sono acquistati
dalla Regione Lombardia che li distribuirà
ai comuni con popolazione superiore ai
15 mila abitanti, tra i quali, nel bresciano
si contano: Desenzano del Garda, Lumezzane, Montichiari, Palazzolo sull’Oglio,
Chiari, Ghedi, Rovato, Gussago.
Un opacimetro andrà in dotazione anche
alla polizia municipale di Brescia. In questo
modo gli agenti del traffico sono messi in
condizione di fare un controllo in più, un
controllo che riguarda la qualità dell’aria.
Se agenti della polizia municipale ci fermeranno per strada, alle solite domande:
patente, libretto, eccetera, aggiungeranno:
vediamo l’opacimetro. Termine inusuale
che il dizionario della nostra lingua italica
spiega abbondantemente e che anche gli
utenti della strada dovranno imparare a
conoscere.
Opacimetro dunque per controllare la
qualità dell’aria. Le note dolenti saranno le
eventuali sanzioni se lo scarico del motore
non risultasse a norma.
Giugno 2008
Pag. 7
CELERINA-MANERBIO
manerbio
Voto democratico, una torre Estral, azienda pronta ad
in meno
affrontare nuove sfide
Il “Corriere della Sera”, il nostro maggiore
quotidiano, informa che “Celerina boccia
le torri di Botta”. Il titolo campeggia nella
pagina 22 del 1 aprile del quotidiano milanese. E non è stato un pesce d’aprile come
si potrebbe credere. Riguarda la bocciatura del progetto presentato dall’architetto
Mario Botta, tra i più celebrati e tenuti in
considerazione nel mondo, per il suo intuito nel pensare strutture utili al presente
e nel futuro, autore di edifici importanti
anche in Italia.
Celerina è un piccolo centro della Svizzera
nel Canton Ticino. Conta meno di un
migliaio di abitanti, elvetici naturalmente, in un territorio ameno che si trova tra
Livigno, montagna d’Italia, e St Moritz
(monti elvetici). Il posto è frequentato da
molti milanesi che hanno la seconda casa.
Per il paese, deficitario di edificio ritenuto
necessario, l’arch. Botta ha progettato un
albergo-grattacielo di 77 metri, più alto del
campanile, che agli abitanti non è piaciuto.
Ed è per questo che quell’amministrazione
comunale ha chiamato la gente a decidere,
ha indetto un referendum. Hanno votato
in 391su 750 aventi diritto. Hanno vinto
alla grande i “no” con 279 contrari e 88
favorevoli.
La torre a Celerina non si farà. Un esempio
di democrazia che a Manerbio i democratici (?!?) amministratori di meno del quaranta per cento dei cittadini che votano, mai
si sono segnati di seguire. Un esempio: la
riconversione dell’ex area Marzotto sulla
quale invece di una torre si farà un torrione
per decisione di pochi intimi.
Gli anziani lo ricordano come il primo, e
negli anni Trenta l’unico, radiotecnico della zona, che vendeva apparecchi riceventi
nel negozio di Manerbio in piazza Italia,
ed a Verolanuova nella piazza centrale delimitata a cerchio da una strada bianca,
terra battuta sulla quale furono organizzate
anche corse di cavalli.
Si scrive di Giuseppe Gandellini morto il
13 marzo 1990, “Ragazzo del 99” definito
“un cantore del ricordo” dalla figlia Letizia
nel commentare come “la storia è piena
di personaggi celebri, di persone umili, di
eventi tristi e gioiosi, di storie affascinanti e
avventurose, d’intrecci tra musica e poesia,
di stupori tra scienza e morale e che, per
il suo ingegno, sensibilità e passione, ha
immortalato”. Era tutto questo Giuseppe
Gandellini precursore della radio come
strumento di comunicazione e d’intrattenimento.
Gandellini aveva famiglia a Verolanuova. A Manerbio esponeva gli apparecchi
del tempo e fece esperimenti di ricezione
d’immagini in tempi non ancora televisivi.
Testimonianza della sua professionalità è
conservata nel ricchissimo museo fonico
della Fondazione civiltà bresciana fondata
da monsignor Antonio Fappani nel 1986.
Nella collezione si trovano numerosissimi
dischi e registrazioni di oltre cinquant’anni
di Storia bresciana e nazionale, a far inizio
dal 1939.
Da Gandellini mia madre acquistò nel
1939 un apparecchio radio. Era un Phonola con occhio magico che non sapevamo cos’era e scoprimmo che si trottava di
un segnale verde che s’accendeva se eri in
sintonia con la stazione trasmittente. Da
quella radio durante la guerra, mio padre ascoltava Radio Londra ed io avevo il
compito di stare attento vigilando all’uscio
Stabilimenti nel Bresciano e nella Bergamasca, Estral è azienda leader nel settore
dell’alluminio, in particolare dei “profilati
industriali su disegno”. Presidente del gruppo è Enzo Cibaldi, affiancato da Michele
Cibaldi, Armando e Pietro Vincoli, Giovanni Maria Castelli. Il gruppo che ha sede
a Manerbio comprende Albre, Alluminio
Bresciano (commercializzazione rottami
d’alluminio), Deral (panetti in alluminio),
Alu-Brixia (commercio di profilati, lamiere
e accessori) e la Cibimmobiliare. Complessivamente vi sono occupati 317 dipendenti.
Si tratta di una realtà articolata che affronta
il nuovo esercizio con determinazione,
puntando anche sui segnali di miglioramento emersi nel primo trimestre. “Il 2008
dovrebbe essere in linea con il 2007 - afferma Cibaldi -, anche se rimangono forti
preoccupazioni determinate dalla costante
crescita dei costi energetici e delle materie
prime”. Il periodo era iniziato bene, ma s’è
concluso all’insegna delle difficoltà deter-
minate dalla frenata mondiale innescata
dagli Usa. Il bilancio consolidato mostra
ricavi in leggera crescita sull’anno prima
(da 155,439 a 155,787 milioni di euro), e
costi in lieve calo (da 151,767 a 151,078
milioni di euro). L’utile netto - dopo ammortamenti per oltre 7,4 milioni e imposte
per 1,146 milioni di euro. Gli investimenti
complessivi ammontano a 19,543 milioni
di euro, considerati anche quelli alla Deral
per impianti su fumi, trattamento e depurazione acqua e rifacimento del tetto.
L’azienda dispone di un nuovo impianto di
estrusione, all’avanguardia sotto vari aspetti, dotato di una pressa da 4.400 tonnellate.
Un intervento realizzato a partire dall’anno
scorso che mette l’impresa nella condizione di poter soddisfare anche le richieste
nella fascia dei grandi estrusi per i settori
ferroviario e aeronautico. L’impianto che
già produce sarà a regime entro la prossima
estate. L’investimento complessivo supera i
18 milioni di euro.
perché non si scoprisse quel momento
trasgressivo delle regole del regime. Ma era
solo in quel modo che sapevamo cosa accadeva nel mondo, fuori dell’Italia devastata
dalle battaglie. Nei miei ricordi d’infanzia
il discorso del duce diffuso da due altoparlanti a tromba sistemati sul balcone di
palazzo Ghirardi. La piazza era stracolma,
in un angolo avevano preso posto alcune
donne che bisbigliando fra le lacrime si
chiedevano: “E adesso?” Da palazzo Venezia giungevano gli applausi osannanti la
dichiarazione di guerra agli inglesi.
Verolanuova ha dedicato a Giuseppe Gandellini un ricordo in occasione del 40esimo
anno dalla morte del “Poeta Angelo Maria
Canossi” rendendo omaggio anche a “Gandellini”, il “Conservatore” di tanta brescianità che andava a raccogliere la “Voce delle
Campane” che stavano per spegnersi in
attesa della guerra o già in guerra.
Manerbio sembra averlo dimenticato. I
tempi mutano rapidamente, ma di chi ha
contribuito al progresso non va cancellata
la memoria. Anche per questo Giuseppe
Gandellini merita un ricordo riconoscente.
risulta di 32.169.334, più o meno 64 miliardi di lire del vecchio conio. Le entrate
correnti sono 8.030.547.
Più indebitato di Manerbio è il comune di
Desenzano con 39.739.224 euro ma con
introiti per 23.665.178 euro. E la differenza
è lampante come evidente è la diversa dimensione della località rispetto a quella di
Manerbio che non è centro lacustre e tanto
luogo che attira turisti di varia provenienza,
nazionale mondiale.
DISASTRO ECONOMICO per i manerbiesi? Gli amministratori si scervellano a
negarlo, ma i numeri sono lì a dimostrarlo.
Sono sacrosanti i principi del buon padre
di famiglia, che sta attento a distribuire
le risorse in base alle disponibilità. Cioè si
spende quel che entra, si cerca di accumulare qualcosina per far fronte ad esigenze
future. Sono teorie non gradite, però, ai
“sinistri” che da tre legislature occupano palazzo Luzzago: essi spendono allegramente
certamente convinti che qualcuno pagherà.
E saranno più i nostri nipoti a dover farsi
carico dei debiti che i loro nonni hanno
contratto senza badare a spese.
MANERBIO
Gandellini, vendeva radio in Piazza Italia
MANERBIO
Tra i comuni più indebitati della Provincia
I comuni bresciani, complessivamente, hanno 700 milioni di debiti. L’informazione è
del Giornale di Brescia (sabato 10 maggio,
pagina 18) che analizza i bilanci degli enti
locali. In dettaglio è riportato l’elenco dei
comuni con la specifica dei debiti di ogni
singolo comune. Manerbio, che era il paese
invidiato nell’intera provincia per lo stato
avanzato della comunità, tramontata l’era
Marzotto, si trova nella infelice situazione
d’essere tra le amministrazioni bresciane
con il debito più alto. E non è finita perché in anni recenti con altre operazioni il
passivo e cresciuto e aumenterà ancora se è
vero, come s’è discusso, che la giunta di Ce-
sare Trebeschi progetta, nell’area entrata nel
gergo corrente con al denominazione “Palapeli”, un centro sociale su sollecitazione dei
“compagni”, del quale nessun’altro avverte
la necessità. Costo dell’idea, purtroppo in
fase di tradursi in pratica, due milioni (diconsi duemilioni) di euro (quattro miliardi
vecchio conio).
INTERESSI PASSIVI = Nell’arco dell’anno i manerbiesi versano alle banche un milione 132 mila euro per interessi passivi su
mutui e prestiti sono mille euro all’anno per
ogni abitante. Il totale dei rimborsi di mutui e prestiti è calcolato in euro 10.622.536
ogni anno. Il debito residuo al 31-12-2006
Giugno 2008
Pag. 8
CALENDARIO BRESCIANO
1 - DOMENICA - S.Giustino
Se Zögn èl fa calüra, la spiga la sé madüra
Se a giugno fa caldo, la spiga matura
1797 - La Repubblica bresciana sconfigge
le insorgenze controrivoluzionarie ed
incamera i beni dei ribelli.
A Manerbio il fisco confisca i beni del
triumplino Antonio Albani.
1976 - Si costituisce l’Ufo club, complesso
musicale composto da insegnanti e allievi della scuola elementare.
1994 - Il poeta manerbiese Memo Bortolozzi con la moglie Angiolinina Cominelli hanno presentato la “IVa edizone
del festival provinciale del dialetto bresciano”. In primo piano la corale San
Faustino di Malonno. Successo della
manifestazione e dei presentatori.
2 - LUNEDI’ - S.Eugenio
Quan i nas jè töcc bèi, quan jè sé spusa jè
töcc siòri, quan i mör jè töcc bu
Quando nascono sono tutti belli, quando
si sposano sono tutti ricchi, quando
muoiono sono tutti buoni
Festa nazionale della Repubblica
Seniga: al Ponte della Barca la IX biciclettata
1481 - Una generale adunata delle truppe
di presidio e delle cernide bresciane viene effettuata a Manerbio. Durerà anche
il 3 giugno.
1800 - Le truppe austriache abbandonano
Milano.
3 - MARTEDI’ - S.Carlo L. luna piena
Pèr ensègnà dà l’ésèmpe
Dai l’esempio se vuoi insegnare
5 - GIOVEDI’ - S.Bonifacio
Èl mandarès a fónd èn bastimènt de süer
È un dissipatore, uno scialacquatore
1994 - Manerbio: alle aziende Imi e Finchimica il sindaco Roberto Gottani
rilascia autorizzazione ad ampliare i
loro stabilimenti come deliberato dal
consiglio comunale che si è occupato
del problema. Si parla di quaranta nuovi assunzioni per il potenziamento degli
organici nelle due imprese alle quali
sono stati cedute porzioni di territorio
di proprietà pubblica.
6 - VENERDI’ - S.Norberto
Prima pagà, pò protestà
Pria pagare, poi protestare
1994 - Al Cupole Village di Manerbio
serata del Lions Club Bassa Bresciana,
presente Febo Conti, popolare presentatore radio. Organizzatori Franco Lini,
presidente del sodalizio e Nello Mazzolari che hanno spiegato come la serata
era realizzata per dare un contiburo alla
comunità di don Renato per la lotta
alla distrofia muscolare che nel bresciano impegna il medico manerbiese
Sandro Bertoli, già al fianco di Gianni
Boninsegna fondatore della cooperativa
di sostegno di ragazzi portatori di handicap nella città di Brescia. Alla serata
ha contribuito Franco Ventura che ha
allestito il buffet.
7 - SABATO - S.Geremia
S’è strèns le stròpe
Siamo alla resa dei conti
Termine delle lezioni nelle scuole
1994 - Nel teatro comunale di Manerbio
il convegno organizzato dall’associazione “Lo specchio di Alice” aperto al
presidente Franco Lini con relazioni
del prof. Saraceno di Milano, del dott.
Paolo Mobelli, della dott.a Rosaria Pioli, del dott. Roselli.
1989 - Manerbio accoglie mons. Giacomo
Capuzzi, nominato vescovo di Lodi
da papa Giovanni Paolo II. Corale la
partecipazione alle iniziative in onore del presule che ha celebrato in San
Lorenzo, la chiesa della comunità parrocchiale nella quale è cresciuto, in una
famiglia di agricoltori che abitavano la
cascina Bargnano.
4 - MERCOLEDI’ - S.Quirino
Ugà nèl botér
Vivere nell’abbondanza
1816 - Antonio Redano fu Giovanni e di
Buona Zardini, vedovo della qm. Lucia
Mazzucchelli, fu giustiziato nel luogo
d’Acquanegra, provincia di Cremona,
per aver ivi fatto un’aggressione ed ivi
fu pur sepolto per sentenza del giudizio
statario, la qual cosa seguì li 16 Maggio
1716.
1994 - Dodici società e duecento atleti
hanno affollato la palestra delle scuole
medie di Manerbio partecipando al trofeo regione di karatè organizzato dalla
Polisportiva Steam Boiler. Al primo
posto il circolo karatè di Bagnolo Mella, al secondo la Steam Boiler, al terzo
il club di Gussago. Le cronache hanno
messo in evidenza per successi personali
i manerbiesi: Sara Tomasoni, Paolo
Pueto, Daniele Gatti, Giuseppe Martinelli, Andrea Piantoni, Andrea Seniga,
Diego Magatti, Marco Filippini, Diego
Rossetti, Fabrizio Franchini.
8 - DOMENICA - S. Medardo - S. Guglielmo
Mitìl a polér
Ridurre a silenzio
Manerbio - Col Cai sul sentiero del Marocco (iscrizioni entro il 6 giugno)
Quinzano d/o - Con gli Amici della montagna sui luoghi della Grande Guerra al
monte Ortigara.
Seniga - Al parco Regona giornata del bimbo
1833 - Giacomo Pavia da Ghedi nominato
cappellano di S. Giorgio.
1994 - Manerbio: il comune apre il servizio
di consulenza per l’Ici, tassa sulle case
che si prevede abolita dal governo eletto
in aprile 2008. Verrà meno un introito
per il bilancio del Comune, ne beneficeranno in compenso i cittadini oberati
delle più svariate gabelle.
1994 - Lascia la scuola per la pensione la
prof. Vittorina Costanzi, preside dell’istituto Zammarchi di Manerbio. I
suoi sono stati venti anni di impegno
messi a frutto nei rapporti con i docenti
e gli studenti che le hanno manifestato
riconoscenza e affetto.
9 - LUNEDI’ - S. Primo - S.Efrem
L’olio bù èl vé sèmpèr a gala
La verità alla lunga viene a galla
1541 - Faustino Cottoni da Odolo nominato rettore della cappellania di S. Martino, rinuncia per sedare la lite insorta
tra l’arciprete, il comune e la famiglia
Negri.
1966 - Muore Riccardo Regosa, poeta dialettale.
10 - MARTEDI’ - S.Diana luna: ultimo
quarto
Chi ròba l’è mai chiét
Chi ruba non è mai tranquillo
1440 - Il castello di Manerbio viene assediato ed espugnato da Francesco Sforza.
1800 - Giuseppe Lechi alla guida della Legione italica libera Brescia.
1940 - L’Italia in guerra contro l’Inghilterra
al fianco della Germania nazista.
L’annuncio fu ascoltato a Manerbio dagli
altoparlanti sistemati sul balcone di
palazzo Ghirardi, in una piazza Italia
affollata. I giovani cantavano: “Una
maschia gioventù con romana volontà
combatterà. Verrà quel dì che la Gran
Madre degli eroi ci chiamerà”. Più
d’uno, braccio destro teso nel saluto
romano, si offrì volontario sognando
una brillante carriera, stroncata tre anni
dopo, l’otto settembre, dal maresciallo
Badoglio che firmò l’armistizio. Il 25
aprile 1945, finalmente la pace. Si cantava allora “Faccetta nera”, s’è finito con
“Bella Ciao”.
11 - MERCOLEDI’ - S. Barnaba
Oltà la fretàda
Cambiare le carte in tavola
2002 -Il Congresso degli Stati Uniti riconosce la paternità dell’invenzione del
telefono all’italiano Antonio Meucci,
chiudendo così un contenzioso che
andava avanti da molti anni. Morì a
Staten Island il 18 ottobre 1889 poco
più che ottantenne.
12 - GIOVEDI’ - S. Bernardo - S.Guido
Se l’invidia la fös fér, töt èl mond èl
scótarès
Se l’invidia fosse febbre, tutto il mondi
scotterebbe
1994 - La formazione Top Music di Manerbio vince la nona edizione del campionato di calcio a sette giocatori organizzato dall’Uisp nell’ambito delle iniziative
“Progetto Carcere”. La manifestazione
sul campo di Verziano. Al torneo hanno
partecipato dodici squadre.
13 VENERDI’ - S. Antonio di Padova Föra pégóra, dèntèr vólp
Di fuori sembra una pecora, ma dentro è
una volpe
E’ Sagra a San Gervasio - Cena con toro
allo spiedo
1629 - Viene consacrata la chiesa del convento dei Cappuccini.
1797 - Costituita la Milizia della Speranza
composta di giovinetti.
1994 - Aperto il nuovo centro multiraccolta rifiuti di Manerbo sulla strada
per Cadignano. Sono aboliti i cassoni
a cielo aperto. E’ avviata la raccolta
differenziata.
14 - SABATO - S.Eliseo
Iga ‘n cül chè va bé a töte le braghe
Un uomo servile per tutte le stagioni
San Gervasio. Secondo giorno della Sagra
- Serata con musica live
1621 - Gli architetti Antonio Comino
e Gio. Battista Lantana redigono una perizia riguardante un palazzo dei nobili
Luzzago
15
DOMENICA
S.Germana
‘L-encànta i bis
È un parlatore che convince
-
San Gervasio: ore 11 inaugurazione della Sagra con le
autorità; ore 21 concerto e
spettacolo pirotecnico
Verolanuova: gare di salto ostacoli cat. C alla scuderia San
Giorgio
1414 - Il mercante Giovannino
quondam Donato Fanzoli detto Negri di Gandino,
abitante a Manerbio, disponeva con atto testamentario
la costruzione di una cappella con un altare in onore di
S. Martino.
16 - LUNEDI’ - S.Aureliano
di Arles
Sé ‘l zuèn èl saèss e sé ‘l vècc èl
pödèss…
Se il giovane sapesse e il vecchio
Giugno 2008
potesse…
1652 - Manerbio, ricorsi della storia: il
comune, pro bono pacis, aderisce ad
una transazione riguardante la vertenze
con i cittadini, con i forestieri e con i
Luzzago.
17 - MARTEDI’ - S.Ranieri di Pisa
Sügala zò con niènt
Cavarsela con poco
1657 - La Vicinia generale nomina Ottavio
Botti, Giovanni Battagliola e Giambattista Testa a trattare con i Luzzago
1765 - E’ approvato lo Statuto comunale
1997 - Sequestrato Giuseppe Soffiantini.
Verrà rilasciato dopo 8 mesi.
18 - MERCOLEDI’ - S.Gregorio B. luna
nuova
Roba catàda mèza róbàda
Le cose trovate, se non le restituisci, sono
mezze rubate
1484 - Il duca di Calabria, approfittando
del fatto che parte delle truppe venete si
allontanarono per saccheggiare Calcio,
da Quinzano avanzò verso Manerbio.
Al ritorno dei veneti vennero presi gravissimi provvedimenti punitivi a carico
dei manerbiesi che vennero spogliati
delle loro cose e colpiti da una forte
ammenda di 4000 ducati richiesta da
Roberto Sanseverino come giuramento
di fedeltà a Venezia.
1742 - Miracolo della Madonna della
Neve.
1994 - E’ progettata una nuova strada di
raccordo lunga un chilometro al costo
preventivato di 1,7 miliardi, che diventerà Lungomella Francesco Valsecchi,
in memoria dell’amministratore che
destinò larga parte dei suoi beni al-
Pag. 9
l’ospedale, alla parrocchia e alla diocesi
bresciana.
19 - GIOVEDI’ - S.Romualdo
‘L-è miga farina dè fa ostie
Non è persona o cosa buona
1484 - Il capitano veneto Diofebo sospende
la demolizione del castello e realizza una
fossa intorno alla torre dei Luzzago.
1875 - Devastante inondazione del Mella.
1994 - Si parla del nuovo piano regolatore
di Manerbio per una diversa destinazione ai capannoni industriali e dopo il
fallimento dell’esperienza del “comune
depresso”.
20 - VENERDI’ - S.Ettore
‘L va sempèr a röda
E’ uno scroccone, un profittatore
1994 - Per realizzare un tratto di un progetto di pista ciclabile tra Manerbio e
Bassano è stato eliminato un filare di
tigli in via Cremona. L’intervento dal
costo di 250 milioni di lire - riportano
le cronache del tempo - è stato determinato per esigenze di viabilità. Per anni
s’era parlato inutilmente della copertura del vaso Bassana. I tigli avevano
un secolo di vita. Formavano un unico
viale alberato dal Purtù di Manerbio
fino alle prime case di Bassano. Sindaco e assessori promisero che gli alberi
tagliati sarebbero stati ripristinati con
una nuova piantumazione. Ma fu solo
una promessa.
21 - SABATO - S.Luigi Gonzaga
Chi nas fürtünat, fa a meno de l’aocàt
Chi nasce fortunato non ha bisogno dell’avvocato
1441 - Francesco Piccinino si accampa
a Manerbio e prepara lo scontro con
l’esercito dello Sforza che avvenne il 25
giugno a Cignano.
1918 - Il capitano manerbiese Adriano Sartori decorato con la medaglia di bronzo
al valor militare a Capo d’Argine sul
Piave.
al valore militare Francesco Vanazzi che
nel 1946 dalla natia Bassano si trasferì
a Manerbio.
1963 - Muore Luigi Vielmi. Fu prima ala
e poi terzino del Brescia. Nel 1926 si
trasferì al Gruppo sportivo Lanificio di
Manerbio dove concluse la propria carriera di giocatore ed intraprese l’attività
di allenatore.
1994 Le elementari private delle Suore Orsoline saranno gestite dalla parrocchia
unitamente all’Istituto professionale
per segretarie d’azienda che in seguito
ha completato il ciclo di studio. Quest’ultimo istituto però ha avuto vita
breve, tanto che in anni recenti è stato
soppresso. Le due scuole in quegli anni
traslocarono all’Oratorio.
24 - MARTEDI’ - S.Giovanni Battista
Vé séra a cà dè töcc
Viene sera in ogni casa: i dispiaceri non
risparmiano nessuno
1994 - C’era una volta l’Ipsia, istituto professionale per l’industria e l’artigianato
“Mariano Fortuny” sezione coordinata
di Manerbio istituita nel 1984. La scuola formava alla qualifica di figurinista in
tre anni e di stilista in un quinquennio.
E’ stata soppressa per mancanza di allievi dopo dieci anni di attività.
25 - MERCOLEDI’ - S.Guglielmo
Bòca chè sbaglia, bórsa chè paga
Stai attento a parlare, chi sbaglia paga
1994 - Piovono critiche (ed è ancora storia
attuale) sulla giunta comunale di Manerbio per la raccolta dei rifiuti affidata
alla Coges. Nel mirino delle minoranze
la fallimentare politica della gestione
diretta dei servizi municipali teorizzata,
ed in linea di massima, concordata otto
mesi prima.
26 - GIOVEDI’ - S.Vigilio luna: primo
quarto
Fa mócio
Fare silenzio
1517 - Battista qm. Giovanni Luzzago con
atto testamentario lasciò alcuni beni per
il cappellano di S. Giorgio.
1800 - E’ ristabilita la Repubblica Cisalpina.
1383 - Stefano da Niguarda nominato arciprete di Manerbio.
1562 - Giulio Luzzago nominato rettore
della cappellania di S. Martino. E’ destituito l’anno dopo, ma resta incarica e
muove lite al successore.
1705 - Ego infra scriptus Cappellanus Regimenti equestri Bono Dom. de Terrae baptivazi Ioannem Petrum filium
Leonardi ponlart, ma tris Antoniae
Medam, Equestrem eiusdem Regimenti colortis domini de Coquet, patrinus
Guido Lasare, Matrina Anna Roland
de Har, de licentia Reverend.mi Parrochi in civitate Manerbiesi Parochia St.
Laurenti.
† Sigum Patrini † Sign. Matrinae f Antonius de Oaux ordin. Minorum regularis
observantiae qui supra.
23 - LUNEDI’ - S.Lanfranco
Tacà vià ‘l capèl
Appendere il cappello: sistemarsi
27 - VENERDI’ - S.Cirillo
La mè sta söl gós
Ma sta sul gozzo
1918 - Decorato con la medaglia d’argento
1997 - Il quotidiano Bresciaoggi si occu-
22 - DOMENICA - S.Paolino
L’è dopia sodisfassiù gabà ‘n fürbaciù
E’ doppia soddisfazione gabbare un furbacchione
Manerbio - Col Cai al Corno della Vecchia
(diga Malga Bassina (tn)
Quinzano d/o - A cima Gavardina da malga
Trat con gli Amici della Montagna
Seniga - Insetto - Raduno Avis
pa dell’impianto di piazza Aldo Moro
titolando: “Giù il sipario del bocciodromo” smantellato dopo l’iniziativa
di un privato (l’industriale Bertoldi)
che per quattro anni l’aveva recuperato
alle gare. Era l’ultima testimonianza
legata alla storia del lanificio Marzotto
del quale si va perdendo lentamente la
memoria.
28 - SABATO - S.Benedetta
Festa dell’Avis Manerbio
Nöf dè trinca
Nuovo di zecca
Manerbio : col Cai al bivacco Perugini e
Salita sul Campanile di Val Montana
(iscrizioni entro il 6 giugno)
Seniga: Sagra del pesce a cascina Maccagnere
1994 - Il comune di Manerbio stanzia 500
milioni per sistemare piazza Italia. Presentati tre progetti tra i quali i cittadini
sarebbero stati chiamati ad esprimersi.
Ma questa fu solo un’ipotesi. La giunta
decise poi in proprio.
29 - DOMENICA - SS.Pietro e Paolo
Forse àc o forse gnàc
Forse che si, forse che no
Seniga: prosegue la Sagra del pesce a cascina
Maccagnere
1708 - Manerbio: Domenica Tosini, vedova, intende sposare Antonio Tosini,
parente in terzo grado. Secondo il diritto canonico (hanno in comune il
bisnonno), chiede la dispensa, giurando
quod non commisurent incestum sub
spe facilius impetransi dictam dispensatiomen. Implora item absolutionem ab
incesto huismodi, dichiarandosi pronta
ad accettare quamqumquem paenitentiam. Il 21 luglio seguente, l’arciprete
di Manerbio do Bartolomeo Capitanio,
delegato dal vescovo, sentiti alcuni testimoni, accerta che i due sono poveri e
si procurano di che vivere con le fatiche
continue di entrambi.
Per porre silenzio e fine alle dicerie della
gente, essendo seguita tra loro dimestichezza, anzi copula carnale, è auspicabile che le nozze siano celebrate al più
presto. In caso contrario, resterebbe
diffamata detta Domenica, che non
troverebbe mai più occasione di maritarsi, con conseguenti gravi scandali e
inconvenienti.
30 - LUNEDI’ - Santi Primi Martiri Romani
Dùlùr dè marìt, dùlùr dè gombèt: j-è dù
granc dùlùr ma j passa prèst
Dolore di marito, dolore di gomito: sono
due grandi dolori ma passano presto
Per la scuola dell’infanzia il termine dell’anno didattico.
1745 - Il vicario generale mons. Giacomo Soncini decreta l’istituzione di una
nuova confraternita sotto il titolo dell’Immacolata Concezione eretta presso
l’altare della Madonna della Neve della
parrocchiale.
1989 - Apertura di villa Sorriso in val Giudicarie, casa ufficiale parrocchiale per
ferie. Un’altra realtà appartenuta al pas-
Giugno 2008
Pag. 10
Appunti per una storia del Risorgimento Manerbiese
a cura di
Marzo 1848
•
A Manerbio il contagio
rivoluzionario attecchisce con grande
facilità. Immediatamente si forma la
Guardia Nazionale agli ordini di Stefano
Martinelli. Il primo provvedimento
assunto è la formazione di una barricata
al Purtù per contrastare l’ingresso in paese
delle truppe austriache provenienti da
Cremona. La reazione austriaca non si fa
attendere con l’incombente minaccia di un
bombardamento su Manerbio. Il pronto
intervento di alcuni dei maggiorenti del
paese (Battagliola e Ruggeri) unitamente al
parroco Moreschi, scongiura la rappresaglia
austriaca. Nel frattempo, alcuni giovani
manerbiesi, tra questi lo studente Luigi
Brunelli che dopo Salasco riparerà in
Piemonte, si arruolano volontari. Don
Giovan Battista Mor entra a far parte del
Comitato Bresciano d’Insurrezione, forse
su iniziativa di Tito Speri, fidanzato con
la giovane manerbiese Fortunata Gallina,
che abita accanto ad un ardente patriota, il
farmacista Giacomo Bontardelli.
27 marzo 1848
•
“Numerose falangi di rannodati
nemici si piantavano a Manerbio”.
28 marzo 1848
•
L’armata del principe
Schwarzenberg varca l’Oglio e dopo essersi
accampata a Soncino si sposta a Manerbio
piazzandosi al Belvedere sopra il Mella, oggi
via San Martino del Carso. Il municipio
di Manerbio chiede ai comuni contermini
viveri per la truppa tedesca, in particolare
farina da polenta perché il pane scarseggia.
1 aprile 1848
•
Il capitano Torres, con 350
volontari, arriva a Manerbio e non
impedisce la ritirata degli austriaci verso
Castiglione a causa di carenza di obici,
cannoni, fucili e munizioni, vanamente
chiesti al conte Lechi, comandante in capo
dei patrioti.
Giugno 1848
•
Dopo le battaglie di Curtatone e
Montanara, l’ospedale ospita parecchi feriti.
Aprile – giugno 1848
•
Gli ospedali militari di San
Gaetano, di Sant’Eufemia, e di San Luca
in Brescia accolgono 6114 feriti. Di questi
243 vengono trasferiti negli ospedali della
provincia (Chiari, Rovato, Manerbio,
Pontevico, Palazzolo, Iseo).
Luglio 1848
•
Oltre 1.000 feriti vengono assistiti
dalla città di Brescia e da altri 15 comuni,
tra questi Manerbio.
3 ottobre 1848
•
La deputazione comunale avvisa i
cittadini che nei giorni 3 e 4 corrente mese
transiteranno da questo comune carichi di
munizioni da guerra e cannoni i soldati
delle truppa piemontese, perciò si invita
ad astenersi dal percorrere la stradale da
Ghedi a Manerbio allo scopo di non mettere
incaglio a detto passaggio.
Michelangelo Tiefenthaler
23 marzo 1849
•
Esplode la rivolta cittadina ed
iniziano le X Giornate di Brescia.
•
Don Giovan Battista Mor
partecipa all’insurrezione delle X Giornate
di Brescia combattendo sulle barricate di
S. Barnaba e di Porta Bruciata ed è a capo
di un centinaio di giovani manerbiesi e
bassanesi.
1 aprile 1849
•
Terminano le X Giornate di
Brescia.
12 Agosto 1849
•
Amnistia promulgata dagli
austriaci per gli insorti.
•
Don Giovan Battista Mor
preferisce la strada dell’esulato e ripara
prima in Piemonte e poi in America.
•
Altri manerbiesi, una decina in
tutto, scelgono l’esilio.
•
Giuseppe Schinetti,
−
dott. Luigi Migliorati,
−
Paolo Pegoiani,
−
Dioniso Tenchini,
−
Francesco Cirimbelli,
−
Pietro Bontardelli (29 anni poss.),
−
Federico Ruggeri,
−
Angelo Mor (tessitore),
−
Federico Ruggeri,
−
nob. Paride Brunelli,
−
nob. Eustacchio Gorno
−
nob. Lorenzo Gorno
risultano illegalmente assenti da Manerbio.
•
Gli austriaci vietano agli studenti
bresciani di frequentare l’università di
Pavia.
4 dicembre 1849
•
Don Mor in una lettera dà notizia
del suo arrivo a Costantinopoli e del
desiderio di rivedere la sua terra.
7 marzo 1850
•
Sequestro dei beni dei rifugiati
all’estero da parte degli austriaci che non
hanno aderito all’amnistia dell’anno
precedente.
1851
•
Giacomo Bontardelli, amico
di Tito Speri, fonda un sub comitato
insurrezionale dopo che era stato creato il
comitato insurrezionale bresciano.
3 marzo 1853
•
Tito Speri viene impiccato dagli
austriaci a Mantova.
1858
•
Negli ultimi mesi dell’anno furono
presentati ben 136 documenti di esenzione
dal servizio militare e ben 111 soldati
tornarono a casa. Erano 200 i manerbiesi
sotto le armi e di stanza nelle province
transalpine dell’impero austro - ungarico.
•
Dionisio Tenchini partecipa alle
cospirazioni risorgimentali.
1859 (primo trimestre)
•
A Manerbio, su 46 coscritti
presentatasi alla leva del 1° trimestre del
1859, ben 39 erano stati riformati.
•
Dopo un successivo controllo
effettuato da altro medico, dei 39, 9 furono
riconosciuti abili.
•
Alla vigilia della sconfitta
austriaca, Manerbio mostra chiari segni di
disobbedienza nei confronti delle autorità
austriache, al pari di altre località della
provincia.
1859 (secondo trimestre)
•
Battaglia di Solferino e S.
Martino; passaggio incessante di truppe,
prima di quelle austro-ungheresi che
provenienti da Orzinuovi e da Chiari si
ritirano sul Mincio, poi di quelle francesi
e piemontesi che le inseguono. Dopo la
terribile battaglia si portano anche a
Manerbio, nell’Ospedale civile e in un
Ospedale militare formato nella chiesa del
Gesù un grande numero di feriti francesi e
tedeschi, dei quali ne morirono 42, sepolti
nel Cimitero. Il passaggio dell’esercito
tedesco, sconfitto a Magenta è durato più
giorni; le truppe sostavano e pernottavano a
Manerbio piantando le tende e l’Artiglieria
sull’altopiano, dov’era una volta il Convento
dei Cappuccini, con la bocca dei cannoni
sempre rivolta il paese per incutere timore.
I feriti più gravi nella grande e fortunata
battaglia furono in buona parte ricoverati a
Manerbio. Le donne del paese con materna
pietà per diversi giorni continuarono con
febbrile ansietà a preparare filaci e fasci epe
curare le ferite ed i Sacerdoti ad assistere i
morenti, che non furono pochi.
6 giugno 1859
•
Scambio epistolare tra il comune
di Manerbio e quello di Orzinuovi circa
le notizie della ritirata delle truppe austroungariche provenienti da Orzinuovi e da
Chiari inseguite da quelle francesi. (vedi
box).
7 giugno 1859
•
I corpi austriaci transitati in quei
giorni a Manerbio sono il Regg. Imperiale
di Artiglieria ed il Reggimento Pionieri.
10 giugno 1859
•
Il corpo austriaco transitato in quel
giorno a Manerbio è lo Stato Maggiore
Dragoni.
11 giugno 1859
•
I corpi austriaci transitati in quei
giorni a Manerbio sono:
−
Colonne Magazzeno;
−
3° Battaglione Pionieri;
−
Distaccamento di Cavalleria;
−
Battaglione Hovatich;
−
Reggimento Racchettieri;
−
Reggimento Herman.
12 giugno 1859
•
I corpi austriaci transitati in quei
giorni a Manerbio sono:
−
Brigata Wighel;
−
Colonna Magazzeno,
−
Regg. Art. da Campagna;
−
Divisione Lilia;
−
Brigata Dondorf;
−
Regg. Winpfen;
−
−
−
−
−
−
−
−
−
Battaglieria da Campagna;
Corpo del treno;
Convoglio feriti;
Regg. d’Artiglieria;
Regg. Dragoni;
Trasporto Hovatich;
7° Corpo d’Armata,
Brigata Weigal;
Regg. Imperatore.
13 giugno 1859
−
I corpi austriaci transitati in quei
giorni a Manerbio sono:
−
Regg. Winpfen;
−
7° Regg. Artiglieria;
−
Brigata di Cavalleria;
−
3° Corpo d’Armata;
−
Commissariato di Guerra;
−
Trasporti feriti.
•
Cessa la dominazione austriaca a
Brescia.
14 giugno 1859
•
I corpi austriaci transitati in quei
giorni a Manerbio sono:
−
Rgg. d’Infanteria;
−
Brigata Philippovich;
−
1° Regg. d’Infanteria;
−
8° Regg. d’Artiglieria,
−
Reggimento Dragoni;
−
1° Corpo d’Armata;
−
Colonne Magazzeno;
−
8° Corpo d’Armata.
•
Le spese e le contribuzioni
affrontate per il passaggio delle truppe
austro-magiare costarono alle casse
municipali la grossa cifra (di allora) di L.
44.649,78.
17 giugno 1859
•
Vittorio Emanuele entra in Brescia
da porta San Giovanni.
18 giugno 1859
•
Luigi Napoleone entra in Brescia
da porta San Nazzaro.
21 giugno 1859
•
Alle undici e trenta arrivano a
Manerbio i primi contingenti delle truppe
franco- piemontesi, salutati dalle campane.
In questi giorni per somministrare i viveri,
requisire i foraggi, precettare i carriagi,
il comune spende la grossa somma di L.
56.728,87. I viveri richiesti non si possono
trovare in tutta la quantità necessaria a
Manerbio e vengono perciò cercati nei paesi
limitrofi. Manerbio è centro di raccolta per
le contribuzioni dei comuni di:
−
Porzano (per Lire austriache
263,44);
−
Cigole (1987,13);
−
Gottolengo (707,34); ,
−
Pavone (822,5);
−
Isorella (486,05);
−
Fiesse (949,42);
−
Bagnolo (694,90);
−
Brandico (270,90);
−
Ghedi (252);
−
Montirone (329);
−
Capriano (1039,92);
−
Azzano (407,90);
−
Mairano (525,80);
−
Quinzanello (404,10);
−
Dello (160);
Giugno 2008
−
−
−
−
−
−
Pag. 11
Frontignano (185);
Barbariga (492,75);
Offlaga (274,40);
Seniga (682);
Bassano (244,50);
San Gervasio (156).
24 giugno 1859
•
Battaglia di Solferino e San
Martino.
28 giugno 1859
•
Fino al 22 luglio vengono
ricoverati i feriti di Solferino e S. Martino.
A tale scopo, oltre all’ospedale, vengono
utilizzate le chiese della Disciplina e del
Gesù, il Ricovero Vecchi Inabili, parecchie
case private (Boninsegna, Battagliola,
Ruggeri, Gorno, Brusinelli, Piazzoni,
Colturi ed altri).
•
Per alcuni giorni la parrocchiale
ospita feriti. Sotto la guida della nob.
Marianna Piazzoni molte donne di
dedicarono a preparare lenzuola, filacce,
bende, ecc. All’assistenza spirituale ma
anche materiale si distinsero don Vincenzo
e don Costanzo Ruggeri. Fecero tappa a
Manerbio 800 feriti, 144 vennero ospitati
nell’ospedale e nel ricovero vecchi, 327
nelle chiese e nelle case. Vi morirono 34 tra
francesi, austriaci ed anche un polacco ed
un ‘africano’.
Unità d’Italia
•
Il primo deputato politico
(corrispondente all’attuale sindaco) è:
−
Alessandro Piazzoni mentre:
−
Giacomo Gorno è il secondo
deputato politico è:
−
Giacomo Colturi è il terzo
(sarebbero gli attuali assessori).
I consiglieri sono:
−
don Vincenzo Ruggeri;
−
Cassiano Brusinelli;
−
dr. Giuseppe Molteni;
−
Giovanni Carlo Valenti;
−
Vincenzo Tenchini;
−
Valsecchi Antonio;
−
don Costanzo Ruggeri;
−
Giovanni Lombardi;
−
Luigi Marenda;
−
Francesco Ziletti;
−
Bortolo Migliorati;
−
conte Giulio Luzzago;
−
Lorenzo Brusinelli;
−
Battista Astori;
−
Costanzo Tenchini di Vincenzo;
−
Angelo Messi;
−
nob. Angelo Gorno
−
Gerolamo Boninsegna.
Trascriviamo qui di seguito un
documento tratto dal Registro
dei Morti relativo ai soldati
stranieri feriti nella battaglia di
Solferino e morti e sepolti nel
nostro cimitero.
I SOLDATI STRANIERI FERITI A
SOLFERINO
MORTI E SEPOLTI A MANERBIO
Dal Registro dei Morti 1859, f.
11-14
Annotazione. Nei giorni 26,
27, 28,29 e 30 Giugno p. p. e 1
Luglio corr. anno 1859 tra la
numerosissima quantità de’
Francesi e Tedeschi feriti nella
Battaglia famosissima di
Solferino, avvenuta il 24 del
detto Giugno, p. p. e trasportati
parte in piazza e parte appena
portati nei nostri due Ospedali
ne sono morti nove, dei quali
è ignoto il nome, il cognome,
etc. Ora segue l’annotazione di
quelli che qui sono morti di poi
nel corso della medicatura delle
ferite. Il giorno segnato è quello
della sepoltura; quello della
morte è quasi sempre quello
anteriore.
30 Giugno. Kossal Iean (Giovanni)
tedesco; N. N. francese, matricola
n. 7799.
1 Luglio. Goet Giorge, francese
del 6° Regg. Fanteria Voltiseur, 3°
Battaglione.
2 detto. Saixeur San Marino,
francese, 4° Regg. Granatieri, 3°
Battaglione.
3 detto. Florian Jean (Giovanni),
croato, Regg. n. 48; Vida Paolo,
austriaco, Regg. Baron Culox.
4 detto. Kovir Jean, austriaco.
5 detto. Baeseclet Elien, francese,
del 2° Regg., matricola n. 6310;
−
Loigier Jean, francese, 1°
Regg. Volteseur, Garde Imper.,
matricola n. 4047.
8 detto. Maillard Ejilma, francese,
Regg. Casseur, matricola n. 3234.
9 detto. De-Colonnèe Iean,
francese, Regg. 37, 2° Batt.,
matricola n. 5461;
−
Pess Georgius, austriaco,
Regg. 9 conte Thunn;
−
Laviska Michele, polacco,
Regg. 47 Barone Kiuski;
−
Emet Iean, francese, Regg.
Voltiseur, matricola n. 5179,
Garde Imper.
10 detto. Mainard Iean, francese,
55° Regg. Voltiseur, 3a Comp.;
−Alì-Ben, africano, 1° Regg.
Costantina, maomettano, morto
il 4 luglio, sepolto fuori dal
Cimitero a sinistra dell’ingresso,
alla distanza di passi presso il
muro.
20 detto. Paonnel Gabriel,
francese, del 45 Regg., 1a Comp.,
matricola n. 7144, morto il 12
corr.;
−
Zimmermann Augustin,
francese, caporale del 98° Regg.,
3° Batt. Granatieri, matricola n.
6669, morto il 3 corr.;
−
Beziat Iean, francese, del
100° Regg., matricola n. 8687,
morto il 146 corr.;
−
Rodoleis Iean, francese,
del 2° Regg., matricola n. 7768,
morto il 18 corr.;
−
Frummeau Lorenz,
francese, del 45° Regg., matricola
n. 8174, morto il 10 corr.;
−
Miottren Gilbert, francese,
del 74° Regg., matricola n. 3872,
morto il 12 corr.;
−
Herteloup Pierre, Voltiseur
37° Regg. 3° Batt., 1° Corpo, 3a
Divis., 2a Brigata, morto il 10
corr.;
−
Sambenoet Lagracco,
francese, del 34° Regg., matricola
n. 4718, morto il 19 corr.;
−
Clapier Pierre, Regg. 55,
matricola n. 7942, morto oggi;
−Ager Enrich, francese,
Regg. 34, matricola n. 6079,
morto oggi.
30 detto. Sassen Abdallack,
francese, cattolico dubbio, Regg.
de Tirelleur Algerien, matricola
1058, morto oggi; Michael
Vagrinovic, croato del Regg.
Belava, morto oggi; Lusseau
François, capitano francese del
Regg. 86, matricola n. 6621,
morto oggi; Marcrinalt Gaetano,
francese, del 34° Regg., matricola
n. 6768.
3 agosto. Peproulet Jean,
capitano francese del 65° Regg.,
morto oggi.
4 agosto. Tribouilloigre Iean,
francese, del Regg. 86, matr. n.
8383.
11 agosto. Core Gaetano, veneto,
soldato austriaco del Regg.
Fernand, matricola n. 16, morto
oggi.
18 agosto. Panteglia Marin,
croato del Regg. Arciduca
Leopoldo, 1 Batt., matricola n. 3,
morto oggi.
Il documento che pubblichiamo è di grande
interesse. Si tratta dell’espresso inviato il 6 giugno
1859 dalla Deputazione Comunale di Manerbio
a quella di Orzinuovi, a firma di due deputati
che a quel tempo reggevano la municipalità.
Trascriviamo di seguito il testo.
Alla Lodevole Deputazione Comunale
Di Orzinuovi
Allo scopo di poter in tempo maggiormente
utile provvedere ad ogni eventuale occorrenza,
La scrivente si farebbe a vivamente interessare
la nota di lei compiacenza e ciò in via
meramente privata che al primo sentore anche il
nostro Comune vogliano darcene pronto avviso
anche a mezzo di apposito espresso che starà a
nostre spese con tutti quei possibili dettagli in
proposito che ci potessero giovare.
Le si prometta parità di servizio e ci è gradita
l’occasione di protestarci con distinta stima.
Manerbio lì 6 giugno 1859
I deputati
Sul retro dell’espresso, in pari data, vi è la
risposta della Deputazione Comunale di Orzinuovi
che riportiamo.
6 giugno 1859
Nel caso che truppe di passaggio da questa
borgata, fossero dirette alla volta di Manerbio,
cod. lodevole deput. comun. sarà informata a
mezzo di apposito espresso giusta il desiderio
esposto nel gradito di lei foglio 6 corrente N. 584.
Le si attesta distinta stima e considerazione.
Giugno 2008
Pag. 12
MANERBIO
Steam Boiler agonismo e
spettacolo
La Steam Boiler, sodalizio formato da amici che hanno la sola finaità di procurare
occasioni per aggregare in nome dello sport
e dello spettacolo. E la prima iniziativa del
2008 è il Gran Galà di domenica 8 giugno
in piazza Italia alle ore 21. Nel programma
tanta musica, sfilata di moda e dimostrazioni di discipline sportive insegnate e praticate nella palestra del sodalizio che opera
in totale autonomia.
Ancora in giugno altra manifestazione sabato 28 ore 21. In piazza Italia spettacolo
musicale a cura del sodalizio. La Polispor-
tiva Steam Boiler ha sede in via Leopardi,
15 - 25025 Manerbio. Il telefono risponde
al numero 030 9937348. Presidente è
Gianfranco Bodini già all’opera per la Stramanerbio, la podistica non competitiva,
quest’anno alla 23a edizione, il 5 ottobre
prossimo prima domenica d’ottobre. Il 16
novembre è in programma il 15° trofeo
Karatè città di Manerbio. Nel mese di dicembre Shopping Day di Natale.
BAGNOLO
leno
Torneo di minirugby
Un migliaio di ragazzi, 63 squadre di
24 società di Lombardia per il torneo di
minirugby regionale giocato a Leno. Non
contava vincere, Era prestigioso partecipare come hanno fatto i protagonisti che il 18
aprile scorso hanno affollato tutti i campi
disponili nella zona degli stadi sportivi di
Leno e dimostrato abilità e passione per
la palla ovale. Ed era un brulicare di piccoli atleti impegnati a dimostrare quanto
e come il rugby contribuisce a formare le
singole personalità (parole di psicopedagogici) ed a crescere fisicamente. Ha organizzato lo staff Bassa Bresciana, più di una
cinquantina addetti che si sono prodigati
in varie mansioni per accogliere con generosità e signorilità i piccoli giocatori ed i
loro accompagnatori. Complessivamente
sono stati disputati 134 incontri: tra gli
U13, 50 partite; gli U11, 36; gli U09, 33;
gli U07, 15.
Il comitato regionale lombardo è stato presente alla manifestazione con il presidente
Angelo Bresciani che al rugby provinciale,
che ha la massima espressione nel rugby
Calvisano, società alla quale appartiene, ha
dato e conitnua a dare un contributo eccellente. Come i dirigenti dell’Ads Rugby
Bassa Bresciana di Leno che sostengono
fattivamente la compagine presente in
campionati superiori, sostenuti dai genitori dei ragazzi che formano le nuove leve
della formazione. Nel Rugby Bassa Bresciana di Leno si trovano anche giovanissimi manerbiesi che frequentano l’apposita
scuola e gli allenamenti con assiduità. (tre
di loro nella foto)
Navigare sull’Oglio
Studenti di Bagnolo Mella, in collaborazione con Valerio Gardoni che li ha guidati, hanno navigato sull’Oglio, hanno
solcato le acque partendo in gommone dal
ponte che collega Acqualunga al paese di
Corte de Cortesi, sulla sponda cremonese,
scendendo per una quindicina di chilometri, scivolando nei paesaggi fluviali,
entrando in sintonia con l’irrequietudine
delle sue acque in eterno movimento. “E’
stata un’esperienza unica e inconsueta per
gli studenti e le insegnanti, un modo di far
lezione “en plain air”, quasi fossimo parte
dei colori d’un dipinto di Monet” commenta Gardoni con l’entusiasmo che gli è
consueto e che gli deriva dalle esperienze
di gran camminatore e navigatore di corsi
d’acqua, come in una sfida perenne con se
stesso, ogni volta affrontando fatiche alla
ricerca di nuove emozioni.
Per studenti ed insegnanti è stata una giornata splendida. Ha scritto a Gardoni la
professoressa Eliana Savoldi per dirgli la
sua riconoscenza ed offrire una testimonianza. Il testo della missiva: “Giro” per le
montagne del Trentino Alto Adige da più
di vent’anni. Dopo ogni vacanza, ritornare
in pianura, in Lombardia, è per me motivo
di sconforto. Troppo fresche le immagini
dell’acqua “viva e vegeta” dei torrenti e dei
fiumi altoatesini per non rattristarmi alla
vista dello stato in cui versano rive e corsi
d’acqua nostrani. Difficile trattenersi dal
fare confronti.
Lo “sviluppo sostenibile” è solo un’utopia?
Per quanto ancora dovremo sacrificare il
nostro ambiente sull’altare del progresso,
dello sviluppo economico e dell’ignoranza?
Fino a ieri non avevo percepito segnali di
ripresa..., ma proprio ieri mi è successa una
cosa strana, impensabile sino a poco tempo
fa. Ho navigato in gommone sull’Oglio
con i miei alunni, le mie colleghe ed il
nostro accompagnatore, Valerio Gardoni;
ho visto una tartaruga d’acqua, i germani
reali, meravigliosi alberi ed arbusti fioriti,
ma soprattutto pochissima plastica! Inoltre nessun alito mefitico ci è arrivato alle
narici, anzi il profumo dei fiori del sambuco e della robinia quasi ci stordiva. Mi
auguro che non si sia trattato solo di una
felice coincidenza, frutto dell’abbondanza
d’acqua di questo periodo. Forse qualcosa
si è fatto davvero e si può fare ancora; spero che la gioia dei ragazzi per l’esperienza
vissuta si trasformi in motivazione ad agire
in positivo per non commettere gli stessi
errori della mia e della precedente generazione .Vorrei che anche il Mella vedesse
giorni migliori! Si può fare? Proviamoci
insieme”.
La Virtus Manerbio dice
addio alla finale
Dopo un campionato disputato ai massimi
livelli, la Virus Manerbio si è fatta eliminare dalla Villanovese perdendo in casa
per 1-0 la partita dei play-off valida per la
finale degli spareggi.
La Virtus poteva contare, oltre al vantaggio
di giocare di fronte al pubblico amico, su
due risultati su tre.
Era sufficiente, oltre a vincere, il pareggio.
La partita, però, si è incanalata su un registro diverso con la Virtus apparsa, sin
dall’inizio, demotivata.
La Villanovese ha messo in campo mag-
giore grinta e determinazione, armi solitamente tipiche di chi parte svantaggiato.
La partita è stata decisa da una rete siglata
da Fenotti a metà della ripresa.
Comunque sia, la Virtus Manerbio ha da
ritenersi soddisfatta per l’ottimo campionato svolto.
Con i risultati ottenuti quest’anno, la Virtus Manerbio ha dimostrato che vincere il
campionato di prima categoria è nelle sue
possibilità e che il passaggio al campionato
di promozione è solo rinviato.
Giugno 2008
Pag. 13
PADRE GIULIO ALENI S. J.
Il Confucio d’Occidente riproposto da Fondazione
Civilta’ Bresciana
Conosciamo padre Giulio Aleni (15821649), il gesuita originario di Leno, missionario in Cina da un ritratto cinese che
la Fondazione Civilta’ Bresciana di mons.
Antonio Fappani conserva nel suo archivio. Al personaggio bresciano eclettico e di
altissima spiritualità, che con la sua azione
ha contribuito in maniera fondamentale
alla comprensione reciproca delle culture
occidentale e cinese, ma il cui nome è stato
purtroppo a lungo dimenticato, sta dedicando un lavoro di ricerca l’istituto Centro
studi Giulio Aleni per i rapporti EuropaCina, che sorgerà all’interno dei locali della
Fondazione. L’iniziativa è stata presentata dall’avv. Angelo Rampinelli Rota, già
presidente dell’Ateneo, e da Pierfrancesco
Fumagalli, della Biblioteca Ambrosiana di
Milano.
Il Centro si propone di valorizzare la figura
e l’eredità culturale e religiosa del gesuita
quale mediatore e interprete tra il mondo
cinese e quello europeo. Il progetto è pubblicare le sue opere; promuovere e divulgare
gli studi sul Celeste Impero nei vari ambiti del sapere; favorire iniziative in Cina
per promuovere gli studi sull’Europa, con
particolare riferimento alla realtà italiana e
bresciana ed agevolare l’interscambio culturale tra Italia e Cina nel campo delle risorse
umane e della collaborazione tra centri ed
istituti di cultura.
“Civiltà Bresciana” ha pubblicato un volumetto, a cura di Elisabetta Conti - con
testi di padre Angelo Lazzarotto e Pierluigi
Pizzamiglio, introduzione e prefazione del
Vescovo di Brescia, mons. Luciano Monari,
e di mons. Antonio Fappani, presidente
della Fondazione - in cui sono illustrati la
vicenda del gesuita padre Giulio Aleni (Ai
Rulué, veniva chiamato dai letterati cinesi) ed il ruolo svolto nella prima metà del
XVII secolo dal “Confucio d’Occidente”,
com’era definito per il suo apostolato nella
regione del Fujian.
Giulio Aleni, nacque a Brescia nel 1582
e, dopo un periodo di educazione privata,
entrò nel collegio dei gesuiti. Partendo da
Brescia come missionario, giunse in Cina
nel 1611, poco dopo la morte del fondatore
della moderna missione, il padre Matteo
Ricci. Il suo curriculum era sorprendente:
“Gesuita, letterato, geografo, astronomo,
matematico - nota mons. Monari - ed è
con questo enorme bagaglio di cultura che
sbarca in Cina, impegnandosi nella diffusione del messaggio evangelico, sempre nel
pieno rispetto della cultura cinese”. Per diversi anni condivide le vicende delle prime
comunità cristiane. Vive anche il dramma
della guerra, generato dal rovesciamento
della dinastia Ming da parte dei nuovi dominatori Qing”.
Grazie al suo zelo di evangelizzatore, riesce
a fondare la missione cattolica nella città
di Fuzhou. La sua straordinaria cultura lo
fa apprezzare da molti dotti del luogo, che
amavano discutere con lui di svariati temi
e con i quali affrontava anche i problemi
dell’esistenza umana, conducendoli non di
rado ad accogliere la fede cristiana.
Alla sua morte, padre Giulio Aleni fu sepolto sulla “Collina della Croce” (Shizi shan),
località che divenne poi il cimitero della
comunità cattolica locale. La sua presenza
ha continuato a riverberare negli ambienti
culturali cinesi, tanto che molte sue opere
furono ristampate in Cina fino alla metà
del secolo scorso.
Ben altra sorte, invece, gli è stata riservata in
patria, dove per tre secoli il ricordo di Aleni
è rimasto confinato ad una ristretta élite di
studiosi. Nel 1993 la Fondazione Civiltà
Bresciana, avvalendosi dei più illustri sinologi italiani, avanzava al Cnr il progetto di
una sistematica ricerca sulla vita e le opere
del gesuita. Nell’ambito dell’Ottobre Cinese (1994), è stato organizzato un simposio
internazionale, i cui atti furono dati alle
stampe col titolo “Scholar from the West”,
mentre contemporaneamente era allestita la
mostra “Sulla via della seta e sull’attività dei
missionari in Cina”.Per l’occasione venne
pubblicata una nutrita biografia di Aleni
compilata da Eugenio Menegon. Nel 2005,
ha visto la luce il volume “Al Confucio
di Occidente. Poesie cinesi in onore di p.
Giulio Aleni”.
Ora l’”impresa Aleni” riparte “con nuova lena e vive speranze” in modo che “finalmente la terra bresciana possa rendere
giustizia alla memoria di uno dei suoi più
grandi figli”.
ZAIA
Nuovo ministro
dell’agricoltura
Luca Zaia è il nuovo ministro all’agricoltura. Unico sottosegretario è Antonio Buonfiglio. Paolo De Castro lascia il testimone al
neo ministro veneto dopo averlo ricevuto,
a sua volta, da Gianni Alemanno il 18
maggio 2006. Fu quello infatti il primo
giorno al Palazzo dell’Agricoltura del professore Paolo De Castro che aveva salutato
l’evento come “un ritorno in famiglia”.
Tecnico, molto conosciuto negli ambienti
del mondo agroalimentare, De Castro
era stato infatti già titolare del Dicastero
dell’Agricoltura durante i due governi di
Massimo D’Alema, dal 21 ottobre 1998 al
25 aprile 2000.
Luca Zaia si trova davanti tra i primissimi
impegni il Consiglio dei ministri dell’agricoltura della Ue porta avanti una politica
agricola non semplice per l’Italia. Il suo è
stato un battesimo di fuoco che sembra
non preoccupare però il giovane neo ministro veneto che sin dalle prime dichiarazioni rilasciate alla stampa ha dimostrato di
avere le idee ben chiare.
ALLEVATORI IN CRISI
In sciopero i suinicoltori
E’ in atto lo sciopero del prosciutto da
parte degli allevatori bresciani di suini che
stanno lavorando in perdita. Il prezzo di
un euro e tre centesimi al chilo non copre
il costo di produzione, aggravato, oltre
modo, dal caro cereali. L’informazione
proviene dalle rappresentanze sindacali:
Coltivatori diretti, Unione Agricoltori e
Confederazione agricola le quali informano ancora che continua la protesta. Alcuni
allevatori non stanno consegnando agli
stagionatori i certificati intermedi di controllo delle produzioni dei prosciutti Dop,
ma è un’azione che, se non portata a termine con un’adesione massiccia dei colleghi
rischia d’essere fine a se stessa di non fare
conseguire alcun risultato utile per le 800
aziende nelle quali sono allevati oltre un
milione di maiali.
I motivi della protesta sono indicati nei
bassi prezzi dei suini nazionali inseriti nel
circuito dei Consorzi di Parma e San Daniele che sono al di sotto di quelli dei suini
di importazione. Con la loro protesta gli
allevatori intendono attirare l’attenzione
delle istituzioni e dei consumatori sul fatto
che il prodotto di qualità viene retribuito
meno di quelli anonimi di importazione.
L’argomento sciopero del prosciutto è fra
quelli posto all’attenzione del nuovo mini-
stro delle Politiche agricole, Luca Zaia. Gli
allevatori giudicano negativo l’atteggiamento dell’Unione Europea che, malgrado
la gravità della crisi, non ha concesso adeguati sostegni alla produzione tipica italiana. In ballo vi è la sorte di un settore tra i
primi in Europa, sia in termini di fatturato,
che di eccellenza dei prodotti, e che occupa
oltre 50mila addetti.
In Italia per produrre prosciutto crudo
vengono inviate alla stagionatura 12,5
milioni di cosce nazionali, mentre 19,6
milioni vengono importati.
Giugno 2008
Pag. 14
Far West
CLANDESTINI = In via Mazzini, a San Paolo,
le macchine per cucire erano accese notte e giorno.
Erano trenta le postazioni e producevano camicie,
giacche e pantaloni. Al lavoro cinesi, molti clandestini, impiegati in nero. Per 800 euro al mese
(il guadagno di un anno in Cian) producono per
conto di connazionali che rivendono in Italia i
capi falsi. Il cinese clandestino non fa ritorno in
Cina, dove rischierebbe anni di carcere duro. Tra
i fermati il titolare W.Z., 32 anni residente a Milano e domicilio a San Paolo, e due collaboratori
cinesi, una donna di 33 anni che abita a Brescia
(già arrestata a febbraio) e un uomo di 34 di Modena. Sequestrato il capannone.
FALSARIO = Ha tentato di rifilare 50 euro falsi
al mercato di Orzinuovi. La titolare del banco di
biancheria però si è accorta e il cliente, un marocchino di 27 anni è stato costretto a pagare un set
di asciugamani con 20 euro buoni. I carabinieri
in pattuglia a piedi al mercato, indagando hanno
appurato che aveva già raggirato due venditori pagando la merce con 20 euro falsi. Z.M. è stato così
arrestato: in tasca aveva ancora una banconota da
20 e una da 50 euro falsi.
EGIZIANI = In via Borgo Belvedere a Dello, in
una cascina abbandonata sorpresi due egiziani di
27 e 28 anni, già colpiti da decreto di espulsione.
Con loro i militari della stazione di Dello hanno
denunciato, perché sprovvisti di documenti d’identità, altri due giovani.
VIOLENTE = Scoperte a rubare in casa due
nomadi di etnia Rom, ma nate in Italia (il palo
era in strada a bordo di un’Audi A3 pronta a dare
l’allarme) hanno reagito con violenza una volta
scoperte. E’ accaduto a Borgo San Giacomo. I carabinieri di Verolanuova sospettano che possano aver
compiuto altri furti in case della Bassa. In arresto
K.E., 29 anni residente a Treviglio, al sesto mese
di gravidanza, L.E., 25 anni, residente a Cigole
e A.L., di anni 25 residente a Cremona, tutte con
precedenti e decine tra denunce e arresti.
PUSHER = Carabinieri di Bagnolo Mella hanno
arrestato in flagranza di reato un marocchino di
36 anni domiciliato a Manerbio, che aveva appena ceduto un grammo di cocaina ad un 30enne
bresciano. In tasca lo spacciatore aveva 200 euro,
probabilmente frutto dello smercio di droga. Il
marocchino è stato associato a Canton Mombello.
FUGA = Una caccia all’uomo, un incidente
sfiorato, una fuga disperata, due carabinieri quasi
travolti. Tutto ad opera di un tossicodipendente
35enne, bergamasco contrapposto ai carabinieri
della Compagnia di Verolanuova, in servizio sulla
Lenese con colleghi della stazione di Manerbio ai
quali una guardia giurata aveva segnalato un’auto, risultata rubata, una
Isuzu che i militari tentarono d’intercettare. Ma
l’uomo alla guida riusciva a fuggire non senza
prima aver tentato d’investire, senza riuscire, la
pattuglia. Ne è nato un inseguimento a tutto gas.
Il furfante identificato è oggetto di ricerche.
RAPINATA = Una studentessa albanese non
ancora diciottenne ha denunciato ai carabinieri
di esser stata rapinata del cellulare e del portafoglio contenente 5 euro e i documenti. La ragazza
ha dichiarato che mentre si trovava in piazza
Garibaldi, a Bagnolo Mella, in bicicletta, è stata
presa per il collo da un nordafricano che ha messo
a segno il colpo.
MANETTE = Ha tentato la fuga me è finito
in Manette. M.M. 40enne di Brescia si è fatto
inseguire su e giù per la Quinzanese da una torma
di carabinieri. Una pattuglia dei carabinieri di
SPIGOLATURE
Al volo
Manerbio l’ha intercettato nel centro di Offlaga.
Era su un’auto rubata a Brescia. Non era alla sua
prima esperienza.
ANTIDROGA = Intervento dei carabinieri alla
discoteca Florida di Ghedi. In arresto un 19enne
di Maranello e un 20enne di Savona in trasferta
nella Bassa bresciana a vendere pasticche (costo 10
euro l’una). I carabinieri di Verolanuova li hanno arrestati. Un anno fa il più giovane, appena
maggiorenne, venne sorpreso in possesso di ecstasy.
Arrestato e ben presto libero data l’età.
Il capitano Livio Propato che comanda la Compagnia di Verolanuova: “Abbiamo intensificato i
controlli nei locali della Bassa Bresciana dopo la
morte della sciatrice di Bergamo, uccisa dall’ecstasy.
Prezioso l’aiuto degli addetti alla sorveglianza.
TUFFO = Per cercare di eludere i controlli dei carabinieri si sono gettate in un fosso pieno d’acqua
ma la fuga è sfumata e per due prostitute nigeriane
clandestine sono scattate le procedure di espulsione.
Hanno 22 e 33 anni. Le hanno sorprese i militari
della stazione di Borgo San Giacomo. Aspettavano clienti lungo la Lenese in territorio di San
Paolo. Sono state fotosegnalate e accompagnate in
Questura.
ESTORSIONE = I carabinieri di Bergamo hanno
arrestato due persone accusate di estorsione ai danni di un commerciante di automobili originario di
Salerno ma residente a Leno, che ha denunciato
M.M., 39 anni di Seriate per tentata estorsione:
pretendeva 50mila euro. Nei guai anche G.M., 33
anni di Zanica per concorso di estorsione.
SPACCIATORI = A Coniolo, paese di 700 abitanti i carabinieri, guidati dal maresciallo capo
Francesco Laurino, hanno risolto hanno arrestato
El Hasi Abdelkarim, marocchino di 31 anni,
domiciliato in via Piave a Orzinuovi e Ramzi
Ben Amara, 27 anni ospitato a Coniolo bloccati
con cocaina. Ma una volta riottenuta la libertà,
la coppia, ha ripreso lo spaccio.
AGGRESSIONE = Paura ad Orzinuovi per
una tunisina di 32 anni, occupata nella Casa di
Riposo. Un romeno ha tentato di stuprarla ma la
donna è riuscita a fuggire. I carabinieri hanno
arrestato Cezar Tabacitu, un immigrato clandestino di 24 anni, da alcuni giorni ospite di in un
alberghetto di Orzinuovi che è finito in galera a
Canton Mombello.
RISULTATI = “Devo essere sincero? Non
me ne importa niente, peggio per loro.
Credo che proseguire nell’ottusa deificazione di una sola parte (la Resistenza) e nella
demonizzazione dell’altra (i fascisti) sia un
clamoroso errore. Eppure la sinistra insiste,
lo ha fatto anche nell’ultima campagna
elettorale evocando fantasmi lugubri come
“la marea nera”. Il risultato? Quello uscito
dalle urne”. (Giampaolo Pansa autore del
libro “I tre inverni di paura”)
INGENUA = “Una parte del voto cattolico è finito alla Lega e non si capisce perché”
(Rosy Bindi, sulla Stampa del 15 aprile)
AUSPICIO = Speriamo che Paroli abbia
in testa scelte urbanistiche che pongano
rimedio a quelle sciagurate di Corsini che
hanno prodotto come risultato sotto gli occhi di tutti: i grandi complessi residenziali,
i ghetti tipo Sanpolino e il conseguente
esodo di migliaia di famiglie bresciane
nei paesi confinanti. Basta quantità, sono
urgenti soluzioni di qualità se si vuole fermare la continua fuga da Brescia di ancora
tanti cittadini.(firma: Giancarlo)
INCHIESTA = Secondo un’inchiesta del
Sole 24 ore, Brescia ha più clandestini che
il resto d’Italia! Invoco i santi patroni della
città, Faustino e Giovita, di dare man forte
al vice sindaco Rolfi. L’ha scritto Gianmarco di Flero.
PRIORITA’ = Il 13 maggio il Corriere apriva il giornale sul Papa che attacca la 194, e
Aldo Cazzullo intervistava la neoministra
Stefania Prestigiacomo, che vorrebbe abbassare ancora il limite delle 22 settimane
per abortire (“Certi consultori come sezioni Pci”). Per leggerne su Repubblica si deve
saltare a pag.10 (prima viene la Cina, poi
Schifani che querela Travaglio, poi Maroni
che non farà più sanatorie per i clandestini,
poi – pag. 8 e 9 – i 37 sottosegretari di Berlusconi e la telefonata con W). Identità di
pagine con il Messaggero, che porta il Papa
a pag. 11 mentre a pag. 2 e 3 dà notizie di
immigrazione, di cosa ne pensi Bucarest,
cosa il cardinal Martino (“L’immigrazione
clandestina non sia reato”). Nel quotidiano
romano la Cina finisce a pag. 6. E la notizia
politica del giorno? A pag. 8: “Il Cavaliere:
ora dialogo. Veltroni: garanzie sulla Rai”.
INVASATI = Papa Benedetto XVI, ricordando che la legalizzazione dell’aborto non
ha risolto il problema e che si è creata una
mentalità corriva e indifferente a questo
dramma, ha invitato a reagire combattendone le cause, cioè povertà, solitudine
della donna, difficoltà delle coppie giovani,
ecc… Ma ecco che, ‘canforati’ a dovere,
insorgono i professionisti del laicismo, integralisti in servizio effettivo permanente:
“Il Papa ha offeso lo Stato italiano!”. A costoro si aggiunge, ultimo neofita, Antonio
Di Pietro, che ormai litiga anche col buon
senso, e sprezzante e spocchioso definisce
‘papista’ l’intervento del neopremier alla
Camera.
SENILITA’ = Il Manifesto a fronte del
governo più giovane della storia della Repubblica, ha titolato “Il vecchio che avanza”. Bene: l’Unità per non essere da meno,
ha replicato: “Il governo dell’andropausa”.
L’età dei ministri del governo Berluscon
in media è sui 52 anni, contro i 55,6 del
governo Prodi. Fate voi: indovinate dove
sta il governo dell’andropausa.
GOVERNI = Veltroni ha fatto il governo ombra. Non è gran che, è vero. Ma è
sempre meglio di quello che c’era prima,
un’ombra di governo.
DISCREPANZA = Il partito di Di Pietro
è talmente distante dal PD che, dopo aver
rinunciato al gruppo unico in Parlamente,
non vuole nemmeno fare parte del Governo finto insieme agli ex DS e DL. Poi
dicono che l’opposizione rende coesi.
IPOTESI = Clemente Mastella ipotizza
l’esistenza di un partito Travaglio-Santoro.
‘Giocano in proprio’ afferma. Finora abbiamo assistito al travasare continuo d’aceto rosso in botti, fiaschi, boccette televisive.
Il gran TravaSa.
RABBIA = Gli antichi greci facevano le
Olimpiadi per fare la pace; noi facciamo la
guerra per fare le Olimpiadi. È la rabbia del
Tibet; è la rabbia del mondo, è una rabbia
che non può essere ignorata. Queste non
sono Olimpiadi. Urla, rumori, disordini,
mischia di gente. “Free Tibet!” si sente
gridare.
LIBERTA’ = Niccolò Tommaseo affermava a metà ’800:’In fatto di politica e di
educazione, il più difficile è liberarsi dei
liberatori’
MEMORIA = A Oriana Fallaci, il 7 dicembre 2005, il Comune di Milano aveva
consegnato la Civica Benemerenza. Il 29
giugno 2007 (giorno in cui la scrittrice fiorentina avrebbe compiuto 78 anni) erano
stati intitolati a Oriana Fallaci i giardini
in via Crivelli. Il sindaco Moratti l’aveva
definita ‘libera e coraggiosa, come Milano’.
Ma quella targa deve aver dato fastidio a
qualcuno, schiavo delle ideologie e vigliacco, che l’ha rimossaatica sprecta perché la
targa è tornata al suo posto.
Giugno 2008
Pag. 15
Le recensioni
BRESCIA LITTORIA
Una citta’ modello dell’urbanistica fascista del
Ventennio
Franco Robecchi
Lo studio della storia urbana di Brescia
include un’incresciosa lacuna: quella
del ventennio fascista. La storiografia
urbanistica e urbana ha dedicato solo
da una ventina d’anni attenzione a
questa città, superando l’episodicità
delle indagini precedenti e l’esclusivo
interesse per le epoche antiche.
Tuttavia, nonostante Brescia sia nota
nel panorama degli studi urbanistici
nazionali solo per pochissimi episodi e
benché fra questi pochissimi emerga la
vicenda dell’intervento piacentiniano
per la piazza della Vittoria, nessuno
studio sistematico è mai stato svolto
sugli anni Venti e Trenta. La fortissima
censura caduta sul periodo non ha
risparmiato l’urbanistica, includendo
gli eventi bresciani fra gli episodi
“aberranti” della cultura fascista e
liquidandoli con un solo giudizio
spregiativo, spesso infondato e quasi
mai frutto di serie indagini scientifiche.
I non infrequenti barlumi di attenzione
all’architettura e all’urbanistica
dell’epoca fascista si sono risolti in un
esercizio ripetitivo della condanna di
ogni operato lungo tutto il Ventennio,
con l’accanita distinzione però
dell’avanguardia razionalista, posta
su un piedistallo, quasi di culto e di
eccezione. Le basi della città moderna
vennero infatti poste proprio negli anni
Venti e Trenta e non è lecito ignorare
che in quella fase, goduto e sofferto il
primo, vero boom industriale, furono
impostate in Brescia le più importanti
infrastrutture di rilevanza urbanistica
di cui la città sia stata dotata in questo
secolo e vennero fissate le fondamentali
direttrici dell’espansione, seguite poi
in tutta la seconda metà del Novecento.
Questo libro intende colmare la lacuna,
presentando la realtà dell’evoluzione
di Brescia fra le due guerre mondiali,
molto al di là di piazza della Vittoria
e anche un po’ al di là del diffuso
conformismo ideologico, il quale, mi
auguro, troverà solido argine, anche per
il lettore prevenuto, nell’esposizione dei
documenti e nella contestualizzazione,
sia nazionale che internazionale. Sono
peraltro sicuro che, nonostante il quasi
mezzo secolo trascorso dall’esaurirsi
dell’esperienza fascista, nonostante i
sempre più autorevoli e diffusi segnali
di riconciliazione e di riequilibrio delle
parzialità imposte dalla storiografia
dei vincitori, nonostante i consigli alla
serenità di giudizio espressi anche da
compassati depositari e professionisti
dell’indignazione politica e morale,
ancora molte retoriche vesti verranno
stracciate di fronte a opere che, come la
presente, si permettono di non ribadire
valutazioni di maniera e presumono
solo di aderire ai fatti, secondo quello
che dovrebbe essere l’imperativo etico
di ogni storico.
Brescia e la civiltà
dello spiedo
Carla Boroni ed Anna
Bossini
Prefazione di Ermes Buffoli
Re della cucina d’autunno, periodo
coincidente con la cattura di uccelli di
passo, lo spiedo è piatto dal gusto unico
ed inimitabile ed occupa un posto di
sicuro rilievo nella gastronomia della
nostra terra. Ma lo spiedo non può essere
considerato solo un modo primitivo di
cucinare. Nel bresciano è certo una forma
di cultura. La ritualità dei gesti si mescola
sempre ai racconti avventurosi di caccia
in attesa della seduzione del gusto che
incanta i sensi, stupendoci ogni volta.
Nel bresciano non esiste un unico modo
di spiedare. Vi sono molte variazioni che
si differenziano dalle valli alla pianura e a
sua volta anche le destinazioni prevedono
mille variabili a
testimonianza
dell’amore
viscerale
dei
bresciani per
questo piatto.
Il lavoro che
segue ha voluto
r a p p re s e n t a re
l’intento
di
chiarire quali
siano i riferimenti
storici, culturali,
artistici,
che
quest’espressione che non appartiene
puramente
all’antropologia
gastronomica conserva, ripercorrendo a
ritroso nel tempo il suo lungo cammino
e volendo proporsi come una chiave di
lettura che abbrevi un po’ le distanze
tra i suoi detrattori e i suoi difensori
con lo strumento della conoscenza.
Giugno 2008
Pag. 16
Le classifiche
CD
DVD
1. Safari
Jovanotti
2. Hard Candy
Madonna
3. Il mondo che vorrei
Vasco Rossi
Libri
1.Alvin Superstar
Tim Hill
20th Century Fox Home Enter.
1. Se li conosci li eviti
Gomez Peter; Travaglio Marco,
Chiarelettere
2.Indiana Jones.
Adventure Collection
Paramount Home Entertainment
2. La deriva. Perché l’Italia
rischia il naufragio
Stella G. Antonio; Rizzo Sergio,
Rizzoli
4.Amici.
Ti brucia
3. Cloverfield
Matt Reeves
Paramount Home Entertainment
5.I milanesi ammazzano
il sabato
Afterhours
4. Come d’incanto
Kevin Lima
Buena Vista Home Entertainment
6. Back to Black
Amy Winehouse
5. Ratatouille
Brad Bird
Buena Vista Home Entertainment
7.Accelerate
REM
6. Desperate Housewives.
Stagione 3
Buena Vista Home Entertainment
8. Ricomincio da 30
Pino Daniele
9.Viva Radio 2
Fiorello, Marco Baldini
10. Monetine
Daniele Silvestri
8. Lost.
La terza serie completa
Buena Vista Home Entertainment
11. Spirit
Leona Lewis
12. Bugiardo
Fabri Fibra
13. Le dimensioni del mio caos
Caparezza
14. Rockferry
Duffy
15.Gianna Best
Gianna Nannini
16. Third
Portishead
17. Liberi da sempre
Sonohra
7. Bee Movie
Steve Hickner; Simon J. Smith
Paramount Home Entertainment
3. Pochi inutili nascondigli
Faletti Giorgio, Baldini Castoldi Dalai
4.Gomorra. Viaggio nell’impero
economico e nel sogno di dominio
della camorra
Saviano Roberto, Mondadori
5. Firmino. Avventure di un
parassita metropolitano
Savage Sam, Einaudi
6. Ultima sentenza
Grisham John, Mondadori
7. L’ uomo che non credeva
in Dio
Scalfari Eugenio, Einaudi
8. La solitudine dei numeri
primi
Giordano Paolo, Mondadori
9. La carica dei 101
Wolfgang Reitherman; Hamilton
Luske; Clyde Geronimi
Buena Vista Home Entertainment
9. L’ eleganza del riccio
Barbery Muriel, E/O
10.Across the Universe
Julie Taymor
Sony Pictures Home Entertainme
10 La paura e la speranza.
Europa: la crisi globale che si
avvicina e la via per superarla
Tremonti Giulio, Mondadori
fonte www.ibs.it
11.Il campo del vasaio
Camilleri Andrea,
Sellerio Editore Palermo
12. Il cacciatore di aquiloni
Hosseini Khaled, Piemme
13. Durante
De Carlo Andrea, Bompiani
18. Joy
Giovanni Allevi
14. Tutto per una ragazza
Hornby Nick, Guanda
19. E2
Eros Ramazzotti
15. Grazie Gesù. La mia
conversione dall’Islam al
cattolicesimo
Allam Magdi C., Mondadori
20. Franck
Amy Winehouse
16. Mille splendidi soli
Hosseini Khaled, Piemme
Pagine curate dalla Libreria Quarto Stato
dal 1979 la libreria dei Manerbiesi e del territorio
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