LA VOCE DELLA TUA PARROCCHIA “S. Maria della Pace” Frati Minori Cappuccini di Palermo Giornalino non commerciabile N° 4 anno XII 10/01/2016 Indirizzo mail [email protected] www.parrocchiasantamariadellapace.it «Lo Spirito scese su Gesù…» (Lc 3, 22) Il battesimo di Gesù è propiziato, secondo Luca, dalla spasmodica attesa con cui il popolo riteneva imminente la venuta del Messia.Giovanni Battista aveva fatto dell’invito alla conversione, come rinuncia al male, l’argomento convincente per i fedeli che accorrevano a lui per farsi battezzare. Il rito dell’immersione era infatti segno di accettazione della morte al proprio vissuto ritenuto “ingiusto” e volontà di cambiamento radicale per nuove scelte di vita. La “novità” aveva tuttavia suscitato le opposizioni dell’Istituzione religiosa, che vedeva sempre più rare le folle dei penitenti che non accorrendo più al tempio ne compromettevano anche gli interessi economici. Con Giovanni il perdono di Dio era gratuito, a condizione che si cambiasse atteggiamento e chi rubava non continuasse a farlo o chi molestava diventasse più rispettoso. L’abbigliamento del Profeta, «vestito di peli di cammello» e il cinturone di cuoio come quello del più grande profeta dell’antichità Elia, nonché la dieta austera a base di «locuste e miele selvatico » (Ib 7) lo facevano apparire ai più come “l’Atteso”, ossia “il Cristo, unto del Signore” preannunciato dai profeti, per ristabilire il governo d’Israele su tutti i popoli. Giovanni si schermiva dichiarandosi “Voce” (cfr Mc 1,3) del vero Sposo di Israele, come metaforicamente veniva indicato il Messia. Il “vero” battesimo «in Spirito Santo e fuoco» si addiceva solo a «Colui che sarebbe venuto dopo, perché in realtà era prima» (Lc 3,16). Il “suo” era «battesimo d’acqua», di purificazione e di morte. Gesù ne modificherà in parte l’affermazione. Parlerà infatti di «battesimo in acqua e Spirito Santo» escludendo il castigo evocato dall’immagine del “fuoco” (cfr At 1,5). La voce di Giovanni si era levata anche contro il potere oppressore di Erode, il quale, come riferisce lo storico suo contemporaneo Giuseppe Flavio, «aggiunse alla sue scelleratezze anche quella di fare rinchiudere Giovanni in prigione». Se le processioni al tempio si sfoltivano a vista d’occhio, quelle al Giordano ingrossavano, così da fare scrivere a Luca, non senza qualche esagerazione, che «tutto il popolo veniva battezzato». La gente cominciava a comprendere che il perdono non avveniva nella formalità di un rito nel tempio, ma attraverso il cambiamento radicale della vita e che non era importante offrire a Dio qualcosa per le proprie colpe, quanto piuttosto accogliere un Dio che si offre con il proprio Spirito, per condividerne la pienezza. Gesù, presentatosi come tutti per quel battesimo, avrà sorpreso lo stesso Giovanni, ma Luca non racconta dello sforzo di questi per impedire l’evento, vedendo nell’episodio il senso della modalità con cui il Cristo realizzerà il suo messianismo accettando la morte sulla croce per salvare il mondo. Gesù stesso ne parlerà come di «un battesimo che devo ricevere» (Mc 10,38). Il seguito della narrazione è l’esplicitazione teologica dell’identità di Cristo e della sua missione redentrice. Su Gesù “in preghiera”, si aprì il cielo, ritenuto chiuso, fino a quel momento, a causa dei peccati che impedivano la comunicazione tra Dio e gli uomini. All’offerta della vita, il Padre corrispose al Figlio lo Spirito, sceso con tutta la capacità del suo amore. La “colomba”, simbolo delle origini del mondo e di pace dal tempo del diluvio, è teologica fedeltà divina e segno della “nuova” creazione, che aveva preso avvio dall’annunciazione alla Vergine. Con la sua “voce”, il Padre presentò al mondo il Messia: «Figlio diletto, nel quale mi sono compiaciuto». Ne risulta la concentrata evocazione di testi vetero-testamentari, funzionali per l’Evangelista alla comprensione del mistero: «Tu sei il figlio mio» infatti ripropone del Salmo 2 l’investitura del “Re Messia”. Nel “figlio amato” è adombrato il sacrificio di Isacco richiesto da Dio ad Abramo Cfr Gn 22, 2). Del «mio compiacimento» parla il profeta Isaia a proposito del futuro Messia (cfr Is 42,1). Fra Domenico Spatola 2016: L’Anno che verrà… Ogni nuovo anno lo si spera migliore del precedente e carico di soluzioni ai casi irrisolti ereditati da quello che se ne va. L’Isis rimane il problema angosciante per la collettività a causa del profilo sanguinario e destabilizzante ostentato. Si ingrossa sulle contraddizioni degli Stati che lo vorrebbero combattere. USA e Russia non hanno ancora deciso una strategia comune, a causa dei diversi interessi che li muovono. L’Unione europea appare disunita. Il territorio occupato dal sedicente Stato Islamico è stato rosicchiato alla Siria e all’Iraq fino ad una estensione di oltre settantamila kilometri quadrati, vantando, con la vendita del petrolio, un fatturato di due miliardi di dollari al giorno. L’odio verso l’Occidente manifestato dalla violenza inaudita dei fatti di Parigi e di Bruxelles è rivolto anche verso una parte dei correligionari: sono infatti i Sunniti in atavica lotta contro gli Sciiti. Divisione insanabile dell’Islam manifesta da reciproca rivalità tra Arabia Saudita e Iran. La Siria, come la Libia del “dopo Gheddafi”, è irriconoscibile teatro di combattimento, e resta in quanto confinante, causa di preoccupazione per l’Italia e per la Grecia che, ogni giorno, vedono sbarcare clandestini e rifugiati che fuggono dalla guerra, su fatiscenti barconi o gommoni che, cinici commercianti di morte affidano al Mediterraneo, diventato macabro cimitero per moltissimi adulti e bambini. Non sono mancate, dinanzi a scene angoscianti come quella del corpicino sul bagnasciuga turco che ha fatto il giro del mondo, aperture all’accoglienza, soprattutto dalla Merkel fino a quel momento restia e insensibile alle richieste italiane. Ma dai Paesi del Nord Europa sta montando l’ostilità all’accoglienza indiscriminata, per paura che tra i profughi possano nascondersi terroristi intenzionati a esportare la guerra dalle nostre parti. Dai più perciò viene richiesta la revisione del “Trattato di Shengen” sulla libera circolazione nell’Unione europea. I “fatti” di Colonia e di altre città del Nord accaduti nella notte di Capodanno inquietano per la ormai accertata strategia comune degli immigrati islamici intenzionati a disturbare e in alcuni casi anche stuprare le donne presenti. Senza colpevolizzare indistintamente tutti gli Islamici, si va tuttavia con fondatezza diffondendo la preoccupazione che tra loro si nascondano molti terroristi. L’altro focolaio che destabilizza gli equilibri mondiali è rappresentato dall’alienato dittatore della Corea del Nord, che ha preteso testare la bomba all’idrogeno, provocando, con il terremoto nei territori vicini, la paura per le sorti di un’area del globo in balia delle sue frustrazioni mentali. Tema, posto alla ribalta mondiale dalle lacrime in diretta televisiva di Obama per la sorte dei venti bambini uccisi da balordi in una scuola, fu la facilità con cui in USA sono reperibili, senza controllo armi, che possono essere acquistate da chiunque. L’accorato appello alla lotta al facile mercato di morte sembrò convincere una buona parte dell’opinione pubblica americana Subito però gli oppositori repubblicani fecero sentire energicamente la loro contrarietà. In controtendenza alle tante ombre succitate, va la “Conferenza sul clima”, svolta a Parigi con la volontà, dichiarata dai rappresentanti politici del mondo, di abbassare le emissioni di anidride carbonica per scongiurare l’innalzamento della temperatura del pianeta oltre i due gradi. Altrimenti sarebbero a rischio i ghiacciai e forse la sopravvivenza di molte regioni della Terra. Ottimistiche le parole di luce di papa Francesco con il tema a lui caro della “misericordia” di Dio. A chi lo metteva in guardia mentre partiva per l’Africa Centrale, rispondeva: «Non ci si deve lasciare intimidire, perché la nostra paura sarebbe la loro forza». In quella terra, martoriata dalle ancestrali guerre tribali e dall’endemica fame, volle aprire “la prima” porta della misericordia. A seguire e a conseguenza tutte le altre, compresa quella di San Pietro, perché il mondo possa sperimentare il perdono di Dio. Per l’Italia, Sergio Mattarella, nel suo primo “discorso di fine anno” nella qualità di presidente, ha inteso infondere negli Italiani, non disfattisti, il coraggio per crescere e la fiducia nella convivenza. Ha documentato oggettivi segnali di ripresa del lavoro per i giovani, e per le tante famiglie cadute, a causa della crisi del 2008, nella povertà. Ha denunciato con doverosa severità l’eccessiva evasione fiscale che in Italia causa sperequazione e l’ingiustizia che non facilita la crescita. Tra luci e ombre, tra paure e speranze, si apre dunque anche per noi l’anno della Misericordia del Padre, che alla Chiesa, che è in Palermo, ha regalato come vescovo, un grande uomo, Corrado “evangelicamente povero”, rivelatosi ricco di Dio e di amore per tutti i fratelli. Il Parroco 2 gennaio 2016: gita parrocchiale a Prizzi Con catechiste e familiari a seguito, una gita a Prizzi fu beneaugurante all’inizio dell’anno. Partenza in tarda mattinata di sabato 2 gennaio, per consentirci, a sera inoltrata, la visita al “presepio vivente”. La prima sosta fu a Ficuzza, per una visita guidata al Palazzo Reale, decantato lungo il percorso. Alle ore 12:15 arrivati sul posto, apprendemmo con raccapriccio che, dopo un quarto d’ora, sarebbe scattata la “pausa/pranzo” per gli impiegati (anche se l’orario affisso al portone principale declinava altri orari), e l’unica cosa concessa, per il loro buon cuore, fu l’uso della toilette. Ripartimmo mugugnando per il ristorante dove il pranzo fu all’altezza delle aspettative e dell’appetito ormai ingigantito. Il “presepe vivente” era realizzato nella parte alta del paese, e l’ascesa a piedi ci sembrò “non natalizia” ma da “calvario da venerdì santo”. In cima scoprimmo però che valeva la pena arrivarci. Fedele la riproduzione di ciò che il presepe rappresentava: la Sicilia dei nostri nonni e bisnonni. Le case, approntate a museo del passato, esibivano usi e costumi contadini e della pastorizia di meno di un secolo fa. Poesia ci sembrò quell’essenzialità che aveva sfidato difficoltà, incomprensibili quanto inaccettabili da noi non più avvezzi a quel genere di privazioni. L’aria frizzante, ma non eccessivamente fredda, rendeva gradevole la permanenza e l’attardarci alle degustazioni “comprese” nel biglietto di ingresso. Con grande cordialità i paesani accettavano di condividere qualche “self” e lo scambio di impressioni con umoristiche battute. Lungo la via, le baracche occasionali furono l’altra attrazione per dare fondo ai pochi spiccioli rimasti e portare a casa qualche doveroso ricordo da regalare a chi era rimasto in città. Alle ore 20:30 risalimmo sul pullman, guidato dal simpatico e prudente Alfredo, per il ritorno. Ci scambiammo impressioni che furono soltanto positive e con il cuore pieno di gratitudine perché ognuno aveva contribuito a rendere gradevole e da non dimenticare quella magnifica giornata. D. S. Ansia d’attesa Racconti arcani dei tempi lontani: come polvere di memoria che l’umana storia custodisce a messaggio per infondere coraggio ad atomo perso nell’universo, in ansia d’attesa di vita non compresa. (Fra Domenico Spatola) Avvisi e Notizie Martedì 12 Gennaio alle ore 21:00 sarà celebrata la Messa in onore di San Bernardo da Corleone, le cui spoglie mortali sono venerate nella nostra chiesa. Tutti i gruppi parrocchiali sono invitati a condividere questa gioia di famiglia in onore del Santo Confratello cui affidiamo le sorti della nostra Provincia cappuccina, di cui il suddetto è Patrono. La concelebrazione sarà presieduta dal nostro amato arcivescovo Mons. Corrado Lorefice, che per la prima volta viene nella nostra Chiesa. Le festa sarà preceduta da un Triduo di meditazione sulla sua spiritualità durante la Messa vespertina delle ore 18:00. • Sono aperte le iscrizioni per i corsi di preparazione alla Cresima che inizieranno il 7 Febbraio 2016 e si concluderanno il 04 Giugno 2016, con la celebrazione del Sacramento. Gli incontri saranno ogni Domenica alle ore 09:30 con la Santa Messa e a seguire la catechesi fino alle 11:30. Il Corso Prematrimoniale si terrà dalle 21:00 alle 22:00 dal lunedì 18 Gennaio a Mercoledì 3 Febbraio 2016. Per ulteriori informazioni e per le iscrizioni rivolgersi all’ufficio parrocchiale. • Il 13 gennaio alle ore 21:00 si terrà in parrocchia il Consiglio Pastorale, per programmare i diversi appuntamenti e discutere le emergenze della nostra Parrocchia. I Consiglieri e quanti vogliono presenziare potranno dare il loro prezioso contributo. Programma del Corso Prematrimoniale: Dal 18 Gennaio al 03 Febbraio 2016 • Lunedì 18/01/2016: «Presentazione del programma e dei partecipanti al corso con consegna della carpetta con gli opuscoli, le dispense e gli schemi delle lezioni». A cura di fra’ Domenico Spatola, parroco • Martedì 19/01/2016: «Aspetti medici e ginecologici del Matrimonio». Relatore Dott. Michele Citarda. • Mercoledì 20/01/2016: «Temi e aspetti etici e morali del Matrimonio alla luce della fede e della morale cattolica». Relatore Marilina Graziano. • Giovedì 21/01/2016: «Aspetti giuridici del Matrimonio». Relatore Dott.ssa Irene Tiano, esperta in diritto matrimoniale. • Lunedì 25/01/2016: «La vita in Cristo». Relatore Padre Cosimo Scordato teologo e docente presso la Facoltà Teologica di Sicilia • Martedì 26/01/2016: «Dinamiche psicologiche della vita di Coppia e ciclo della vita». Rel. Dott.ssa Rossana Carmagnani • Mercoledì 27/01/2016: «Rispetto dei Valori fondamentali della Coppia». Relatori Dott.ssa Zaira Donarelli e Dott. Gianluca Lo Coco, psicologi. • Giovedì 28/01/2016: «Aspetti sulla Genitorialità» Relatori Angela Vitrano e Auricelli Serena. • Lunedì 01/02/2016: «Testimonianza di vita matrimoniale e di relazione con i figli». Relazionano i coniugi Tony e Mery Calabrese. • Martedì 02/02/2016: «Teologia e Liturgia del Matrimonio». Relatore fra’ Domenico Spatola, ecclesiologo e dottore in teologia. • Mercoledì 03/02/2016: alle ore 21,00 nella chiesa parrocchiale durante la solenne celebrazione della santa Messa dedicata ai fidanzati, ai genitori e ai testimoni delle loro future nozze, verranno consegnati gli attestati della partecipazione. È raccomandata la puntualità e non sono tollerate assenze, in quanto ogni lezione è unica e, nel contesto, indispensabile all’approfondimento della scelta di vita che i fidanzati cristiani vorranno progettare. Concerti in Parrocchia Domenica 10 Gennaio 2016 alle ore 19:00 Concerto per Fisarmoniche di Giuseppe Mazzara, Lia Chiara Ceravolo e Salvo Vitale. Eseguiranno musiche di Scarlata, Frescobaldi, Bach, Pachelbel, etc… Domenica 17 Gennaio 2016 alle ore 19:00 Concerto del Duo “Euterpe” Clarinetto e Pianoforte, eseguiranno musiche di Saint-Saense, Bochsa,Hansen, Bading, etc…