LA VOCE DELLA TUA PARROCCHIA “S. Maria della Pace” Frati Minori Cappuccini di Palermo Giornalino non commerciabile N° 05 anno VIII, 22/01/2012 Indirizzo mail [email protected] I due Battesimi: quello di Giovanni e “l’altro” di Gesù Non aveva dubbi il Battista nell’annunciare che due e diversi erano, per tipologia, i Battesimi, e che, “quello dell’acqua” da lui praticato, non era il migliore. L’altro, quello di Gesù, sarebbe stato il vero e il definitivo, perché “in Spirito Santo”, e con l’energia del «più forte» e del più idoneo a coprire il ruolo di Sposo di Israele. Egli giurava di non conoscere il Cristo, anche se, mosso da interiore ispirazione, ne indicava la presenza in mezzo al Popolo. Insisteva con i farisei e con i leviti, mandati dalla casta sacerdotale a inquisirlo e verificare se si autoproclamasse “il Cristo”, e se no, perché esercitasse il battesimo con un accredito di pellegrini da fare scordare quelli del Tempio, non più numerosi e con conseguenze disastrose per l’erario. Ma il Battista, quando vide lo Spirito scendere e posarsi su Gesù, riconobbe in lui il Messia, inducendo due dei suoi discepoli a seguirlo, mentre lo additava «Agnello che toglie il peccato del mondo». In realtà molti altri discepoli continueranno a simpatizzare per Giovanni e a ritenerlo “l’Atteso delle genti”, anche dopo la morte, a causa della vita austera e più propensa all’ascetismo e al rigore religioso, che ispiravano più affidabilità messianiche. Sostenevano infatti del loro Maestro la superiorità su Gesù, il quale ne aveva ricevuto il battesimo alla stregua dei peccatori in vena di conversione. Non fu sufficiente che lo stesso Battista in più modi – stando ai Vangeli di Matteo e di Luca – avesse protestato vivamente che toccava a lui ricevere il battesimo da Gesù e non viceversa. Il Quarto Vangelo sfugge all’equivoco, non menzionando il battesimo di Gesù da parte di Giovanni, in quanto lo stesso Battista aveva dichiarato che Gesù lo precedeva come“Verbo eterno del Padre” e gli sarebbe passato avanti come Messia. Marco, sulla narrazione, icastica quanto essenziale, del battesimo ricevuto da Gesù, fondò la parte più significativa della Cristologia del suo Vangelo, ponendo specularmente quel Battesimo con la Pasqua del Cristo. Ritroviamo nei due episodi identiche tematiche, con i simboli e i termini che si rimandano in reciprocità come esige la tecnica dell’inclusione. Così con l’immersione nel Giordano, Gesù accetta la morte di croce. La sua risalita dall’acqua preludia la risurrezione. Il cielo squarciato dall’ingresso dello Spirito, che, con fedeltà di colomba, scende per dimorare su Gesù, evoca lo squarcio irreparabile del velo del tempio, il quale nascondeva il Dio, reso definitivamente visibile da Gesù in croce, mentre comunica lo Spirito alla Chiesa e al Mondo, a completamento della Creazione Infine con “la voce del Padre”, che presenta al mondo l’“Amato” cioè l’erede, viene evocato il sacrificio di Isacco, “colui che Abramo ama” a garanzia dell’Alleanza nella fede. Ma, a riguardo, è severa la nota a commento dell’Apostolo Paolo: «se sul monte Moriah - egli afferma - Iahvè risparmiò Isacco, sul Golgotha il Padre non risparmiò il Figlio e lo consegnò vittima di espiazione per la nostra salvezza». Fra’ Domenico Spatola Una gita a Naro Le Catechiste della nostra parrocchia vogliono legittimamente vivere insieme, dopo Natale, un giorno di relax prima di riprendere la fatica del catechismo domenicale. Ogni anno, a gennaio, chiedono una gita, salvo poi a non partecipare se non in minima percentuale. Anche quest’anno il 6 gennaio ci siamo dati appuntamento nella piazza Cappuccini per visitare Naro e, a sera, il “presepe vivente” di Montaperto, nei pressi di Agrigento. Il pullmann era affollato dai familiari di alcune Catechiste e dai tanti bambini che inevitabilmente abbassarono la media anagrafica dei partecipanti, altrimenti troppo elevata. Il meteo, più che promettere, minacciava, e lasciammo Palermo sotto un nuvolone nero e un cattivo presagio, ma, superati i confini provinciali, al bivio Manganaro il sole fece capolino e ci accompagnò per l’intera mattinata. Naro testimonia diverse culture, a partire da quella arabo-normanna, di cui, a vestigia, rimangono l’antica cattedrale del 1171 e il castello come un nido d’aquila e fiero delle sue due torri, l’una rotonda (araba) e l’altra quadrata (normanna). I sedimenti delle civiltà successive risalgono ai Chiaramonte, ai Ventimiglia, ai Moncada e alle Famiglie che dal Trecento in poi, facendovi il bello e il cattivo tempo, vi lasciarono significative, e non sempre edificanti, tracce del loro passaggio. Le strade del paese, lunghe e strette, sono delimitate dalle mura delle chiese e dei conventi che mantengono la memoria del glorioso passato cristiano nell’ornato raffinato di un barocco delicato e discreto. Invidiabile per la posizione sul colle, Naro, sporgendosi come da un balcone sull’ampia vallata che è, con qualche ragione, denominata “del Paradiso”, fu nei secoli XIV-XVI centro di ricchi traffici e interessi economici, cui contribuirono gli Ebrei, che altrove erano allontanati, mentre qui vivevano indisturbati e anzi favoriti. La prima tappa, al nostro arrivo alle ore 10:00 in punto, fu il Santuario che ingloba la grotta che fu di San Calogero, il quale vi dimorò in uno dei tanti spostamenti dal Monte Kronio, presso Sciacca, dove il Santo aveva eletto il suo quartier generale, quando, provenendo dalla Turchia nel V secolo con altri due Monaci, evangelizzò la Sicilia. San Calogero si rese meritevole ai Naresi, che lo elessero a Patrono della loro città in due importanti occasioni. La prima nel 1626, quando liberò dalla peste la loro città. La seconda nel 1693, quando la protesse dal devastante terremoto che rase al suolo le città della Sicilia sud-orientale. I festeggiamenti al Santo, a giugno, sono leggendari. Con queste e altre dovizie di particolari il rettore del Santuario ci accolse garbatamente e ci consentì di celebrare l’Eucaristia. Finita la santa Messa, ci recammo nella piazza del paese dove ci attendeva l’erudito e cordiale Salvatore, che ci fece da cicerone. Visitammo le chiese rese belle dalla fede dei paesani di ieri e di oggi, e il castello, che raggiungemmo dopo faticosa salita. Ascoltammo i racconti raccapriccianti dei misfatti di cui si macchiavano solitamente i regnanti di quelle oscure epoche. Intanto si avvicinava l’ora del desinare, propiziata anche dalla pioggerellina, che nel frattempo infittiva, e raggiungemmo l’Agriturismo prenotato, con duplice interesse. Avevamo fame e tanta voglia - quel giorno - di bandire la dieta. Capimmo però che il proprietario del locale non era d’accordo, fin dalla prima portata. Certo non ci lasciò a stecchetto, ma forse meritavamo un diverso trattamento. Dai patti precedenti, legittimamente lo speravamo. Pranzammo al suono della fisarmonica, confortandoci con il “canta che ti passa”, e l’allegria fu condivisa anche da altri numerosi avventori. Andammo via, diretti al “presepe vivente” di Montaperto, che però trovammo chiuso, per via della pioggia diventata torrenziale. Puntammo, a consolazione, su quello di Cammarata, ma arrivati al bar “San Pietro”, sulla statale Agrigento-Palermo, ci comunicarono che anche lì non si faceva nulla a causa del temporale. Ci confortammo con una cioccolata calda, riprendendo il pullmann per il rientro alle ore 21:00. Una tombolata, sul tragitto del ritorno, rasserenò gli animi più perplessi, lasciandoci in discreta euforia. Il parroco Programma del Corso prematrimoniale: dal 30/01 al 15/02/2012 alle ore 21,00 Lunedì 30/01/2012: «Presentazione del programma e dei partecipanti al corso con consegna della carpetta con gli opuscoli, le dispense e gli schemi delle lezioni». A seguire, «Dinamiche psicologiche della vita di Coppia e ciclo della vita». Rel. Dott.ssa Rossana Carmagnani Martedì 31/01/ 2012 «Aspetti medici e ginecologici del Matrimonio». Relatori Dott. Giovanni Parisi, ginecologo e Dott. Francesco Modica, medico di base. Mercoledì 01/02/2012, «Temi e aspetti etici e morali del Matrimonio alla luce della fede e della morale cattolica». Relatore prof.ssa Anna Pia Viola Giovedì 02/02/2012, «Aspetti giuridici del Matrimonio». Relatore Dott.ssa Irene Tiano, esperta in diritto matrimoniale. Lunedì 06/02/2012, «La prevenzione prima del matrimonio: La genetica e la biologia molecolare». Relatore Dott. Mario Terrana, medico igienista. Martedì 07/02/2012 «Identità battesimale, base per ogni scelta di fede». A cura di fra’ Domenico Spatola, parroco Mercoledì 08/02/2012, «Riflessioni sulla Coppia: il rispetto dei Valori fondamentali dei diritti umani nella costruzione del rapporto fra la Donna e l’Uomo». Relatori Dott.ssa Zaira Donarelli e Dott. Gianluca Lo Coco, psicologi. Giovedì 09/02/2012, «La vita in Cristo». Relatrice prof.ssa Marilina Graziano, teologa Lunedì, 13/02/2012, «Testimonianza di vita matrimoniale e di relazione con i figli». Relazionano i coniugi Claudia e Giuseppe Cancilla Martedì 14/02/2012, «Teologia e Liturgia del Matrimonio». Relatore fra’ Domenico Spatola, ecclesiologo e dottore in teologia. Mercoledì 15/02/2012, alle ore 21,00 nella chiesa parrocchiale durante la solenne celebrazione della santa Messa dedicata ai fidanzati, ai genitori e ai testimoni delle loro future nozze, verranno consegnati gli attestati della partecipazione. È raccomandata la puntualità e non sono tollerate assenze, in quanto ogni lezione è unica e, nel contesto, indispensabile all’approfondimento della scelta di vita che i fidanzati cristiani vorranno progettare. La Nave “Costa Concordia” 2012 Sirena sullo scoglio, nell’isola del Giglio, calamita di sventura ammaliò il capitano a consegnar la nave in dirittura. Ferita a morte, or giace derelitta dannata a triste sorte, rubata in dignità e di cargo d’Umanità di cui andava fiera, a rintracciar chimera, solcando spensierata lontani mari, quella sera. Fu la sbornia o fu la boria del pavido nocchiero, incosciente e insincero, che sol squallida memoria serberà di lui la storia, per abbandono inusitato di nave in naufragio, da impallidir Titanic, a dolore mentre, in scherno e in livore, il mondo narra la stupidità di quell’inutile calamità. Fra’ Domenico Spatola Concerti in parrocchia 22/02/2012 alle ore 19:00 Concerto per pianoforte di Myriam Palmisano che eseguirà brani classici di Chopin, Debussy, Grieg, Schuamnn, Bartok e De Falla. 29 /01/2012 alle ore 19:00 Concerto per Voci e chitarra del Duo Scrima: Tony e Simona AVVISI E NOTIZIE Il 2 febbraio festa della Candelora la funzione sarà celebrata alle ore 18:00 e alle ore 21:00 Il 4 febbraio alle ore 16:00 il Vicario episcopale padre Roberto Zambolin conferirà il sacramento della Cresima agli oltre settanta candidati che sono stati preparati dai catechisti Mimmo Scafidi, Eleonora Siggia e Mario Di Pasquale. Il 12 febbraio alle ore 10:15 inizierà il Nuovo Corso di Cresima.