COMUNE DI CIVITELLA IN VAL DI CHIANA
Partecipare per decidere
Relazione finale del
percorso di
partecipazione
1
RIASSUNTO/abstract
Il processo partecipativo “Partecipare per decidere” è stato avviato dal
Comune di Civitella in Val di Chiana, con il sostegno dell’Autorità regionale per
la partecipazione, nello scorso febbraio.
L’Amministrazione comunale - come previsto dalla legge regionale 1/2005 sul
governo del territorio - ha avviato un confronto con i propri cittadini in
occasione della stesura della Variante generale al Piano strutturale. Mediante il
percorso partecipativo i cittadini sono stati chiamati a identificare le
caratteristiche del territorio, i suoi pro e i suoi contro, a portare all’attenzione
dei progettisti i luoghi di particolare pregio (beni artistici, architettonici,
paesaggistici e naturali anche minori) o i luoghi a cui essi sono particolarmente
affezionati e ad avviare una discussione sulle strategie e le linee di sviluppo per
il futuro del territorio comunale.
Il percorso si è articolato in tre fasi successive comprendenti attività di
informazione, ascolto e di partecipazione vera e propria.
Nella prima fase – tra febbraio e aprile – sono stati predisposti gli strumenti
di informazione e comunicazione a supporto e promozione del processo
partecipativo. L’obiettivo di questa fase era di garantire la massima diffusione
dell’informazione mettendo i cittadini a conoscenza del percorso e suggerendo
loro l’opportunità di parteciparvi. A tale fine sono stati realizzati:
§ il sito internet www.pscivichiana.it in cui sono stati pubblicati il
calendario degli eventi e delle attività e tutta la documentazione relativa
al Piano Strutturale comprendente sia i documenti tecnici e
dell’amministrazione che il materiale relativo al percorso di
partecipazione;
§ l’indirizzo mail [email protected] per richiedere informazioni e
inviare suggerimenti;
§ un articolo sul Mensile del Comune di Civitella in Val di Chiana “la
Torre informa” di marzo 2009. In allegato al periodico è stata
distribuita a tutte le famiglie una scheda per la segnalazione di luoghi,
edifici, monumenti, elementi naturali che considerano importanti per il
territorio di Civitella e che vorrebbero tutelare;
§ l’affissione di manifesti e la distribuzione delle locandine nei luoghi
pubblici del territorio comunale.
Nello stesso periodo sono state realizzate circa 15 interviste e incontri con
rappresentanti della società civile e con le realtà associative del
territorio: sono cioè state raccolte le opinioni di persone che per ruolo,
professione o esperienza personale potevano offrire un primo sguardo sulle
caratteristiche e le prospettive di sviluppo del territorio. In queste occasioni si
è provveduto anche a creare canali “informali” per incrementare una diffusione
capillare sul territorio delle informazioni circa il processo partecipativo.
2
A garanzia dell’indipendenza e della trasparenza del processo di partecipazione
è stata creata una Commissione di Garanzia composta dal Sindaco, dal
dirigente responsabile dell’Ufficio di Piano, da Alessandro Sacconi, consigliere
di maggioranza e da Stefano Mencucci consigliere di minoranza. La
Commissione si è riunita periodicamente per monitorare l’andamento del
processo e per validare le decisioni metodologiche e operative.
Contemporaneamente si sono svolte, secondo un calendario reso pubblico sul
sito internet www.pscivichiana.it, le “giornate in piazza” cioè alcuni momenti
di incontro diretto con i cittadini per informare dell’iniziativa, spiegare
l’obiettivo e lo spirito del percorso e invitare ad iscriversi e partecipare. Le
giornate si sono tenute presso alcuni dei principali luoghi di ritrovo della
popolazione: all’uscita delle scuole, presso alcuni circoli ricreativi e davanti alle
principali attività commerciali del territorio comunale.
Nella settimana precedente gli incontri1 è stata inviata una lettera d’invito a
tutte le famiglie residenti nel territorio comunale per sollecitare la
partecipazione dando indicazioni precise sul calendario dei laboratori. Questa
operazione è stata rafforzata da un’attività di chiamate telefoniche a
campione che ha interessato tutte le frazioni. Nella stessa settimana presso
l’URP del Comune e sul sito internet www.pscivichiana.it è stata messa a
disposizione dei cittadini la "Guida del partecipante2", un opuscolo
informativo per illustrare le finalità del Piano Strutturale e le tappe attraverso
cui esso si costruisce e approva; sono state spiegate anche le caratteristiche e
gli obiettivi del processo partecipativo, il tipo di lavoro che sarebbe stato
proposto ai cittadini durante i laboratori, e gli orientamenti di massima
dell’amministrazione rispetto al Piano strutturale.
La seconda fase, che ha costituto il cuore del percorso, ha visto il
coinvolgimento attivo dei cittadini nei laboratori di frazione con l’obiettivo di
raccogliere informazioni, idee e proposte da tutti coloro che vivono e lavorano
nel territorio. I laboratori di frazione - organizzati in piccoli gruppi di
discussione e guidati ciascuno da due facilitatrici – hanno coinvolto tutte le
frazioni che compongono il comune di Civitella in Val di Chiana: ciascuna
frazione (o gruppo di frazioni) si è incontrato per due volte a distanza di una
settimana.
Nel corso della prima giornata sono stati tracciati gli elementi di opportunità e
criticità del territorio e durante la seconda giornata l’insieme delle indicazioni
emerse è stato analizzato in maniera critica puntando ad identificare delle
strategie di sviluppo futuro. In alcuni casi è stato possibile localizzare su una
mappa del territorio i luoghi significativi emersi dal lavoro dei cittadini; alcuni
partecipanti hanno contribuito portando fotografie e disegni di alcuni luoghi di
pregio o da tutelare del territorio.
La terza fase ha visto la consegna del Rapporto ai cittadini e l’Assemblea
pubblica di restituzione del 14 luglio.
1
È da segnalare a questo proposito tuttavia che la frazione di Pieve a Maiano ha ricevuto la comunicazione con un
significativo ritardo.
2
La guida è stata anche inviata via mail ai cittadini iscritti ai laboratori.
3
1. DESCRIZIONE DEL PROCESSO PARTECIPATIVO
1.1
Titolo del progetto
Partecipare per decidere: percorso partecipativo per il Piano strutturale di
Civitella in Val di Chiana
1.2
Richiedente/i del sostegno regionale
Comune di Civitella in Val di Chiana
1.3
Referente (e relativi recapiti)
Gabriella Arnaldi tel. 0575/445322; fax.0575/445350; mail.
[email protected]
1.4
1.5
Oggetto del processo partecipativo
La redazione del Piano strutturale: la compilazione del Quadro conoscitivo
e l’elaborazione delle prime strategie di sviluppo futuro.
Fasi in cui si articola il progetto e loro funzione
1. Fase preliminare di preparazione e di informazione
2. Fase di discussione
3. Fase conclusiva
1.6
Tempi e durata del processo partecipativo (date inizio e fine, durata
complessiva, ritardi)
Il percorso è stato avviato in ritardo rispetto a quanto previsto i sede di
progetto per consentire un migliore e maggiore coordinamento del
percorso stesso con il lavoro dei tecnici dell’Ufficio di piano.
Il percorso è stato dunque avviato nel mese di aprile, anziché nel mese
di novembre 2008, e si è concluso nel mese di luglio, per una durata
complessiva di quasi 4 mesi.
4
1.7
Cronogramma (GANTT) dei tempi effettivi
Aprile
Maggio
Giugno
Luglio
Interviste a
stakeholder
Preparazione
guida (testi e
impianto
grafico)
Preparazione
manifesti e
locandine e
pieghevoli
Giornate in
piazza
Laboratori di
discussione
Stesura
rapporto
Assemblea
conclusiva
1.8
Come si inserisce lo specifico processo nelle politiche e nelle modalità
d’azione del proponente, sia rispetto al passato che al futuro
Già nel 1998/99 durante la fase di adozione del nuovo Regolamento
Urbanistico l’Amministrazione Comunale aveva sperimentato un processo
partecipativo/informativo simile all’attuale. La popolazione delle singole frazioni
era stata coinvolta in incontri pubblici/assemblee in cui i redattori del Piano
avevano illustrato le ipotesi formulate per la pianificazione e lo sviluppo dei
singoli luoghi chiedendo alla comunità locale proposte e suggerimenti. Era
stata poi organizzata una assemblea generale/finale con il coinvolgimento
anche delle associazioni di categoria, sindacati, ordini professionali (ingegneri,
architetti, geometri), presente anche il Garante della Comunicazione che aveva
svolto una sua parallela ma autonoma attività informativa. I risultati di detta
attività, le idee e le proposte erano state tenute in considerazione
dall’Amministrazione comunale ed erano servite alla stesura definitiva e finale
del Regolamento Urbanistico.
Questa attività di preventiva informazione e poi anche di partecipazione aveva
fatto sì, ad esempio, che le osservazioni al regolamento urbanistico fossero
state poi un numero abbastanza contenuto (171).
L’Amministrazione ha intenzione di utilizzare un nuovo processo partecipativo
durante le future fasi di adozione e di definitiva approvazione del nuovo Piano
Strutturale.
5
2. IL CONTESTO IN CUI SI E’ SVOLTO IL PROCESSO PARTECIPATIVO
2.1 Elementi conoscitivi elementi significativi per comprendere il contesto e
problematicità
Il territorio di Civitella Val di Chiana è suddiviso in numerose frazioni e privo di
un vero centro di riferimento. Gli abitanti sono molto legati alle singole frazioni
e fanno riferimento ad Arezzo per molti dei loro impegni quotidiani. Alcune
delle frazioni soffrono di spopolamento e altre quelle di pianura, al contrario, di
una recente espansione edilizia e urbanizzazione che rischia di far diventare le
frazioni dei veri e propri quartieri dormitorio.
A livello urbanistico le frazioni risentono della mancanza di piazze e luoghi di
incontro e di limiti alla socialità.
Nel corso delle attività di informazione e di outreach sono state incontrate
grandi difficoltà nell’entrare in contatto con la popolazione proprio per la
mancanza di luoghi di aggregazione naturali.
Inoltre non sono numerose le attività associative davvero attive né i comitati.
3. IL PROCESSO PARTECIPATIVO
3.1
Partecipanti (per fasi)
3.1.1. Chi e quanti
Ai laboratori organizzati nel Comune di Civitella in Val di Chiana sul Piano
strutturale hanno partecipato in totale 205 persone (32 donne e 173 uomini)
con una maggiore presenza alla prima giornata (181 cittadini) e inferiore alla
seconda (92 cittadini).
3.1.2. Come sono stati selezionati
L’invito a partecipare è stato inviato a tutti i cittadini con una lettera ai
capofamiglia. Successivamente all’invio delle lettere di invito sono state
effettuate delle telefonate a campione per sollecitare i cittadini ad iscriversi e
partecipare.
Agli incontri erano presenti prevalentemente cittadini ordinari non appartenenti
ad associazioni e prevalentemente uomini.
6
3.1.3. Quanto sono rappresentativi della comunità
I cittadini che hanno preso parte ai laboratori erano rappresentativi
prevalentemente della comunità maschile del comune. È probabile che una
maggiore presenza di donne, che pure è stata sollecitata, avrebbe portato alla
discussioni anche tematiche caratterizzate da sfaccettature differenti rispetto a
quelle emerse e avrebbero garantito alla discussione una migliore
rappresentanza delle istanze della componente femminile della comunità
locale.
3.1.4. Inclusione, in particolare di minoranze, soggetti deboli o
svantaggiati, compresi i diversamente abili, nonché gruppi sociali o
culturali diversi
Ai laboratori non hanno preso parte cittadini diversamente abili. Ad un
laboratorio era presente un cittadino immigrato.
3.1.5. La partecipazione paritaria di genere
Come si è accennato sopra il numero di donne che hanno preso parte al
processo è piuttosto esiguo questo nonostante il primo incontro laboratoriale
sia stato fissato al pomeriggio per facilitare la partecipazione delle donne, che
si supponeva avrebbero trovato maggiori difficoltà a partecipare di sera; e
nonostante siano stati realizzati dei momenti di incontro coi cittadini proprio di
fronte alle scuole delle varie frazioni che si supponeva fossero dei luoghi adatti
per incontrare le donne.
In una successiva occasione sarà opportuno adoperare una cura ancora
maggiore nel sollecitare la partecipazione femminile prevedendo momenti e
utilizzando metodi specifici per coinvolgere le donne e prevedendo anche un
servizio di baby sitting.
3.2
Metodi/tecniche impiegati (per fasi)
3.2.5. Elenco degli eventi partecipativi (date effettive)
GIORNATE IN PIAZZA
Venerdì 24 aprile nel pomeriggio
CNA Arezzo
4 maggio
Uscita scuola Ciggiano mattina e Plesso Arcobaleno
7
Giovedì 5 maggio mattina
Circolo del Tongo
Uscita delle scuole Badia al Pino elementare 12,30- media 13,00
Sabato 9 maggio pomeriggio
Circoli sportivi (Pieve a Maiano, Viciomaggio, Tegoleto, Badia) mercatino della
Solidarietà
Supermercato
Sabato 9 maggio dopo cena:
Circolo Arci Ciggiano
Circolo MCL Spoiano
Circolo Badia al Pino
Circolo Pieve al Toppo
Domenica 10 maggio di mattina
Circolo Arci Tuori
Uscita dalla messa Badia al Pino
LABORATORI
15 e 23 maggio
Badia al Pino (presso la sala consiliare) , Pieve al Toppo (presso il Circolo Arci),
Tegoleto (presso il Centro di Aggregazione), Ciggiano (presso la Sala della
Filarmonica).
16 e 22 maggio
Viciomaggio-Tuori (presso la Polisportiva di Viciomaggio), Pieve a Maiano
(presso la Sala Parrocchiale), Albergo-Oliveto-Spoiano (presso la Polisportiva),
Civitella (presso il Circolo).
14 luglio
Assemblea conclusiva nella sala Comunale di Badia al Pino
3.2.1. Metodi, tecniche o approcci impiegati
L’intero processo è stato gestito in modo molto strutturato. Nella prima fase si
sono realizzate le interviste agli stakeholders e le “giornate di outreach in
piazza” per informare i cittadini e coinvolgerli nel processo. Sempre nella fase
informativa sono state inviate le lettere di invito a tutte le famiglie ed è stato
costruito e messo on line il sito web. Per consentire una partecipazione più
attenta è stata predisposta e distribuita agli iscritti una guida al percorso e al
piano strutturale.
Le giornate di lavoro sono state organizzate per frazione in modo da assicurare
una maggiore partecipazione da parte dei cittadini.
8
3.2.6. Congruità dei metodi impiegati con le finalità e l’oggetto del
progetto
Il lavoro in piccoli gruppi di frazione è sembrato il più adeguato sia rispetto alle
finalità e l’oggetto del processo che rispetto alle caratteristiche del territorio.
Infatti poiché si trattava di un territorio molto frazionato si è preferito
organizzare il percorso secondo una metodologia laboratoriale di frazione per
“arrivare” a coinvolgere i cittadini proprio nell’area in cui vivono. Ciò
nonostante, nel caso delle frazioni più piccole e più vicine che sono state
accorpate in un unico appuntamento, hanno partecipato quasi esclusivamente i
cittadini della frazione “ospitante”. La scelta del lavoro sulle frazioni si è
dimostrata dunque, l’unica possibile in questo contesto e in questo momento
poiché si è rilevata una grande difficoltà a lavorare su un’idea “comune” di
territorio poiché i cittadini si sono mostrati piuttosto legati ad una dimensione
di frazione.
Data la conformazione urbanistica e le caratteristiche sociali del Comune,
invece, le giornate in piazza non hanno consentito di raggiungere grandissimi
risultati poiché è risultato davvero complicato trovare luoghi in cui vi fosse
possibile incontrare cittadini ed entrare in contatto con essi.
3.2.8 Il clima degli incontri
Il primo incontro di ciascuna frazione, come già accennato, è stato
caratterizzato dal desiderio di un certo numero di partecipanti di trattare
questioni individuali. Si è rilevato anche un iniziale sospetto verso le facilitatici
che “venendo da fuori” erano considerate non in grado di comprendere i
problemi del Comune e come un inadeguato sostituto dell’amministrazione. Tra
il primo e il secondo incontro però, via via, che gli obiettivi si sono chiariti i
partecipanti hanno mostrato di sapere dialogare anche con le facilitatici dando
loro fiducia e mostrandosi propensi a sperimentare questa modalità di dialogo
nuova.
3.2.3. Adattamento e flessibilità nella gestione degli eventi partecipativi
All’avvio del primo laboratorio l’unica richiesta dei partecipanti è stata relativa
all’orario dell’incontro dei laboratori poiché l’orario tardo pomeridiano non
soddisfaceva le esigenze di tutti. Per questo il secondo laboratorio in tutte le
frazioni è stato perciò fissato all’orario richiesto dai partecipanti.
Altro elemento di adattamento è stato relativo alle giornate in piazza: via via
che si sono incontrate le difficoltà di incontro coi cittadini si sono riadattate i
luoghi e gli orari nei quali incontrare i cittadini per tentare di intercettarne un
numero più consistente.
9
3.2.4. Informazioni ricevute dai partecipanti sui temi del processo e sui
suoi scopi; ascolto di opinioni di esperti e/o portatori di interessi
In tutte le occasioni (interviste, outreach, diffusione di materiale informativo,
laboratori) è stato chiarito ai partecipanti che l’obiettivo del percorso era di
contribuire alla costruzione del Quadro conoscitivo e alle strategie del PS del
Comune.
A tale scopo è stato distribuita una brochure informativa di circa 20 pagine che
illustravano gli obiettivi del percorso, e dava dei cenni sull’iter di formazione,
approvazione e adozione del piano strutturale. Date le caratteristiche del
percorso non vi erano veri e propri portatori di interesse da ascoltare.
3.2.7 Inclusività degli eventi partecipativi (assicurare la parità di
espressione di tutti i punti di vista e di eguaglianza di accesso alla
discussione.
Benché nel corso del primo incontro la numerosità dei partecipanti abbiano
reso difficoltoso l’avvio del lavoro è stato possibile raggiungere livelli
interessanti di confronto tra i partecipanti.
Nel primo laboratorio i partecipanti, numerosi, hanno avuto necessità di
“trovare un ritmo” per evitare di parlare tutti contemporaneamente, di parlarsi
addosso, di trattare argomenti non pertinenti al tema. In alcuni casi è stato
utile interrompere il lavoro e anticipare il momento della pausa caffè per
consentire di riportare alla calma il gruppo e riavviare il lavoro su un registro
più ordinato. Nella seconda parte degli incontri e nel secondo incontro il lavoro
è stato svolto con maggiore tranquillità. Si sottolinea però che non vi è stato
un problema di “prevaricazione” da parte di alcuni cittadini su altri ma solo dei
momenti di dialogo concitati nei quali tutti tendevano a parlare
contemporaneamente.
Nel corso del secondo incontro, soprattutto in alcune frazioni, i partecipanti che
portavano delle opinioni frutto di riflessioni attente sul futuro del territorio
hanno trovato ascolto tra gli altri cittadini anche quando le idee espresse erano
in contrasto con quanto sostenuto dagli altri e hanno consentito di avviare un
vero dialogo costruttivo che ha condotto, in alcuni casi, a indicare una “sintesi”
tra le diverse idee espresse.
3.2.9. Neutralità e imparzialità del processo: le garanzie
È stata creata una commissione di garanzia composta dal sindaco, dal garante
della comunicazione, e da due consiglieri (uno di maggioranza e uno di
minoranza). La commissione si è riunita due volte e ha seguito l’iter del
percorso.
10
3.2.2. Performance: cosa ha funzionato e cosa meno
Rispetto alle aspettative non hanno funzionato sufficientemente bene, come
già accennato sopra, le giornate di outreach perché il contesto urbano e sociale
non si è dimostrato adatto a questa modalità di interazione con i cittadini che è
probabilmente più adatta in contesti in cui le occasioni di socialità comunitaria
siano più numerosi e più solidi e in cui una rete associativa e di
“raggruppamenti” della società civile crea occasioni di incontro nelle quali
innestarsi.
Lo scarso successo dei momenti di informazione previsti non ha avuto
ripercussioni sulla quantità di partecipanti ma ha avuto, almeno nel primo
incontro, delle conseguenze in quanto a consapevolezza diffusa dei partecipanti
degli obiettivi del percorso di partecipazione. Non pochi, infatti, al primo
incontro hanno ritenuto che il laboratorio fosse la sede deputata a trattare
particolarissime questioni personali per lo più legate ai permessi edilizi e non
ad una riflessione più generale sulle caratteristiche e lo sviluppo futuro del
Comune.
Nonostante ciò nel corso del primo incontro e, soprattutto, nel secondo
laboratorio i partecipanti hanno compreso l’obiettivo e hanno lavorato in modo
positivo e proficuo.
3.2.10 Il consulente esterno
Il percorso è stato gestito da Sociolab snc in quanto è stato ritenuto
fondamentale che l’attività venisse svolta da un soggetto terzo che garantisse
quindi imparzialità nonché specifica professionalità.
3.3
Comunicazione e informazione
3.3.1. Le attività di comunicazione rivolte alla comunità interessata,
prima, durante e dopo il processo.
Sul periodico del Comune che viene recapitato a tutte le famiglie è stato
pubblicato nel mese di marzo 2009 un articolo illustrativo degli obiettivi e delle
modalità di realizzazione del percorso e una scheda di segnalazione per
raccogliere una prima indicazione di luoghi che a parere dei cittadini andavano
tutelati o preservati.
Il Comune, pur non essendo previsto in questo progetto, ha messo on line un
sito dedicato al piano strutturale (www.pscivichiana.it) nel quale vi sono alcune
pagine dedicate al percorso di partecipazione. Il sito è stato aggiornato sia di
11
tutte le date di calendario relative agli incontri del percorso di partecipazione
sia del materiale via via prodotto.
In particolare sono stati resi scaricabili da l sito la brochure informativa, i
contributi scritti dai partecipanti e il materiale fotografico da loro consegnato ai
laboratori, le schede di segnalazione compilate, e il rapporto finale dai
laboratori. Il sito era dotato anche di un forum. Il livello di utilizzo del sito e del
forum sono però risultati bassi segno che tra la popolazione prevalgono ancora
mezzi di comunicazione più tradizionali.
È stata stampata una brochure informativa di 24 pagine (Guida al Piano
strutturale) che è stata distribuita al domicilio degli iscritti alle giornate di
laboratorio mediante messo comunale e distribuita all’Urp, oltre che caricata
sul sito.
Il rapporto finale è stato inviato via mail a tutti gli iscritti che ne sono in
possesso, pubblicato sul sito, e stampato in alcune copie da distribuire presso
l’Urp.
In occasione dell’assemblea finale sono stati stampati 3 pannelli in forex che
sono stati esposti nella sala dell’assemblea. I pannelli rappresentavano
graficamente le proposte dei cittadini. Copia dei pannelli è stata pubblicata
anche sul sito www.pscivichiana.it
3.4
Restituzione
3.4.1. ‘Restituzione’ degli esiti degli eventi partecipativi ai partecipanti
e/o alla comunità alla fine del processo.
Nella fase di restituzione i cittadini hanno ricevuto, via mail o in forma
cartacea presso L’Urp, il rapporto finale e sono stati invitati a partecipare
all’assemblea conclusiva del 14 luglio.
Nel corso della assemblea è stato presentato ai cittadini (sia partecipanti che
non) l’esito del percorso e l’Amministrazione ha espresso le proprie
considerazioni su quanto emerso dai laboratori.
Per invitare i cittadini a partecipare all’Assemblea sono stati affissi dei
manifesti sul territorio comunale e sono state inviate mail a coloro che avevano
partecipato ai laboratori; i partecipanti sprovvisti di mail sono stati invitati
telefonicamente a partecipare all’assemblea.
All’assemblea conclusiva erano presenti circa 50 cittadini ai quali è stato
chiesto di compilare un questionario ai fini della valutazione dell’impatto sulla
creazione di network di cittadini e di incremento del senso di appartenenza al
territorio a seguito del Percorso di partecipazione.
12
3.5
Monitoraggio ex post
3.5.1. Meccanismi o procedure di monitoraggio ex post che coinvolgano i
partecipanti in merito alla attuazione delle decisioni assunte.
Il monitoraggio avverrà successivamente all’adozione del Piano strutturale. La
Commissione di garanzia si occuperà di verificare quante e quali delle
indicazioni dei cittadini abbiano trovato spazio nel Piano strutturale. Sarà cura
della Commissione dare adeguata informazione in proposito ai cittadini in
un’apposita assemblea pubblica di presentazione del Ps.
3.6
Difficoltà eventualmente insorte
La difficoltà principale è stata quella di informare in maniera corretta i
cittadini dell’obiettivo del percorso. In futuro sarà necessario sperimentare
altre forme di informazione pubblica, per esempio, un’assemblea di
presentazione in ciascuna frazione con l’eventuale proiezione di un video
che illustri cruciali obiettivi e fasi del processo. La presenza all’assemblea
dell’amministrazione e dei consulenti potrebbe avere l’effetto di far
comprendere meglio obiettivi e modalità di svolgimento del percorso
nonché i diversi ruoli di amministratori e consulenti nello svolgimento del
percorso di partecipazione.
3.7
Le risorse impiegate (input)
3.7.1 Descrizione delle:
3.7.1.1. risorse logistiche ed organizzative (attrezzature, i locali o
spazi,le tecnologie, le attività di registrazione audio/video)
I locali utilizzati sono stati la sala del Consiglio comunale nella frazione di Badia
al Pino e i circoli ricreativi nelle altre frazioni.
L’Assemblea conclusiva si è tenuta nella sala del Consiglio comunale.
3.7.1.2. risorse umane (esperti coinvolti, unità di personale, volontari)
A fianco dei consulenti incaricati si sono occupati delle attività connesse alla
preparazione e alla realizzazione del percorso i tecnici dell’Ufficio di piano, il
garante della comunicazione, l’Urp, il messo comunale. In particolare, l’Ufficio
di piano si è occupato di tutte le attività connesse con la selezione del
materiale utile per la diffusione delle informazioni e la creazione di mappe del
13
territorio di supporto ai laboratori, gli Uffici comunale (Urp e Ufficio del Garante
della Comunicazione) hanno commissionato tutta la stampa tipograifca del
materiale, hanno curato la raccolta delle iscrizioni presso l’Urp e la
distribuzione delle brochure; l’Ufficio pubbliche affissioni ha seguito l’affissione
delle locandine e dei manifesti; gli uffici comunali si sono occupati
dell’organizzazione del buffet e dell’individuazione dei locali in cui svolgere i
laboratori.
3.7.1.3. altro
14
Tabella 1. Schema riassuntivo dei costi effettivi complessivi sostenuti nel
progetto. (mantenere la tabella nella stessa pagina)
Voci
Attrezzature
Locali
Consulenze
esterne
Facilitatori
Associazioni
--------Totale
Esperti
Costi partecipanti
Foto, registrazione
audio, video
Comunicazione,
informazione
(elencare azioni e
relativi costi)
-----------Totale
Altro (specificare)
Altro (specificare)
Totale
a) costo
preventivato nella
richiesta di
sostegno
b)
costi
finali
700
1.000
21.620
700
1.000
21.620
14.628
14.628
Sito web: euro
513;
Stampa di
manifesti,
opuscoli,
brochure: euro
3.890;
Numero dedicato
giornale “La
Torre”: euro
3.600;
Pannelli: euro
2.000;
Totale: euro
10.003
Spese per
l’affrancatura
lettere inviate ai
capofamiglia del
comune per
presentare il
progetto
partecipativo euro
1.800
Buffet per gli
incontri di frazione
euro 1.500
51.251
effettivi
Differenza
costi
preventivati/ef
fettivi
(% b/a)
10.003
1.800
1.500
50.751
15
Tabella 2. Riassunto delle risorse economiche ed organizzative coinvolte nel
progetto. (mantenere la tabella nella stessa pagina)
c) totale
b) risorse
a) sostegno
spesa
proprie (spesa
richiesto
effettiva
effettiva)
(spesa
effettiva)
31.660
4.963
36.623
Risorse
economiche
(dalla tabella 1)
14.628
14.628
Risorse
organizzative
(valore
economico)
Totale
31.660
19.591
51.251
3.7.2.
Valutazione della congruità delle risorse all’efficacia
complessiva del processo e ai risultati ottenuti.
Riteniamo che le risorse impegnate siano state sufficienti e che i costi
sostenuti siano proporzionati all’efficacia complessiva del processo.
4. L’ESITO DEL PROCESSO (outcome)
4.1 Il grado di soddisfazione dei partecipanti
Nonostante le difficoltà che per lo più hanno caratterizzato il primo
degli incontri in ciascuna frazione, l’esito del lavoro è stato giudicato
positivamente dai partecipanti che, al termine del secondo laboratorio,
hanno compilato il questionario di valutazione. Dagli 89 partecipanti
che
hanno
compilato
il
questionario
emerge
un
giudizio
sostanzialmente positivo: pressoché la totalità dei partecipanti giudica
l’esperienza abbastanza (52 partecipanti) o molto interessante (35);
86 partecipanti su 89 affermano che consiglierebbero l’esperienza e 85
di loro tornerebbero a ripeterla. Secondo 74 partecipanti su 89 il
lavoro emerso dal proprio gruppo è stato utile.
I partecipanti hanno apprezzato che la discussione si svolgesse in
piccoli gruppi con l’aiuto di un facilitatore (79 partecipanti su 89);
hanno apprezzato il lavoro sulla mappa (77 su 89) e ritengono di
avere ricevuto informazioni sufficienti prima di iniziare il lavoro (69 su
89). 76 partecipanti su 89 ritengono che i canali informativi per
coinvolgere la cittadinanza siano stati adeguati. I giorni indicati
16
prioritariamente per lo svolgimento di iniziative future di questo
genere sono la sera di un giorno feriale e il sabato pomeriggio.
4.2 Il grado di conseguimento degli obbiettivi
Il percorso aveva l’obiettivo di discutere insieme ai cittadini del Piano
strutturale del Comune e in particolare degli elementi utili alla creazione del
quadro conoscitivo e ad una prima elaborazione delle strategie per lo sviluppo
futuro. L’obiettivo è stato raggiunto.
4.3 Risultati (indicatori) prefissi e risultati (indicatori) conseguiti nel
progetto. (si prega di mantenere la tabella nella stessa pagina)
Risultati attesi
Raccogliere informazioni generali
e specifiche sul territorio che
possano arricchire e completare il
Quadro Conoscitivo del Piano
Strutturale valorizzando le
conoscenze degli abitanti.
Indicatori
Numero di informazioni,
non previste dalle relazioni
tecniche del quadro
conoscitivo, raccolte tramite
il dialogo con la popolazione
(ad es. segnalazione
manufatti, alberi
monumentali, prestazioni
del territorio etc.)
Risultati conseguiti
29 indicazioni non previste
rispetto al Quadro conoscitivo su
edifici da tutelare o valorizzare;
9 indicazioni non previste
rispetto al Quadro conoscitivo su
luoghi da tutelare o valorizzare;
18 indicazioni non previste
rispetto al Quadro conoscitivo su
strade da tutelare o valorizzare.
Formulare con il contributo della
popolazione locale linee guida
per la stesura dello Statuto del
Territorio.
Grado di coerenza tra le
linee guida formulate
nell’ambito del processo e
lo Statuto del territorio
approvato dal Consiglio.
Allargare a fasce più ampie della
popolazione la riflessione sul
Piano strutturale e non limitare i
contributi agli “addetti ai lavori”.
Numero di partecipanti
“non tecnici” sul totale dei
partecipanti.
Per verificare se questo risultato
sarà raggiunto è necessario
attendere la fase di approvazione
e di adozione del PS e verificare il
numero di indicazioni accolte tra
quelle suggerite dai cittadini.
Almeno il 90% dei partecipanti
era costituito da non addetti ai
lavori.
Aumentare il senso di
appartenenza al territorio
Grado di “appartenenza al
territorio” percepita dai
partecipanti all’inizio del
processo/ Grado di
“appartenenza al territorio”
percepita dai partecipanti
alla fine del processo. Da
rilevare tramite
questionario da
somministrare all’inizio e
alla fine del percorso.
Da rilevare tramite
questionario da
somministrare all’inizio e
alla fine del percorso.
Consolidare ed innovare il
network relazionale tra i membri
delle comunità locali
Diffondere una maggiore
sensibilità per i temi del governo
del territorio.
Aumentare la consapevolezza
sulle ricadute economiche e
sociali delle diverse scelte relative
al governo del territorio.
Vedi nota nella pagina
successiva.
Il risultato pare essere stato
raggiunto sulla base del numero
di partecipanti e in base al
genere di indicazioni che sono
state raccolte.
Il risultato pare essere stato
raggiunto sulla base del numero
di partecipanti e in base al
genere di indicazioni che sono
state raccolte.
17
Nota: Date le condizioni iniziali di difficoltà di dialogo e di comunicazione con i facilitatori e
l’equivoco iniziale sulle finalità del percorso non si è ritenuto opportuno somministrare alcun
questionario all’inizio del laboratorio. Ai fini del buon esito del processo è stato infatti necessario
concentrare tutta l’attenzione sulla condivisione degli obiettivi di fondo del percorso e sulla
creazione di un clima rilassato e amichevole. Si è somministrato il questionario solo al termine del
percorso. Pur nella consapevolezza che si tratta di un indicazione parziale poiché non è possibile un
confronto tra le opinioni espresse prima del percorso e al termine dello stesso si riportano i risultati
del questionario somministrato.
Questionario finale per la valutazione dell’impatto del Percorso di partecipazione
sull’incremento del senso di appartenenza al territorio e del network dei cittadini.
Il questionario è stato distribuito in occasione della Assemblea conclusiva alla quale erano
presenti una cinquantina di cittadini di questi 32 hanno compilato il questionario.
Tra coloro che hanno risposto 20 cittadini avevano partecipato ai laboratori mentre 12 non
erano stati presenti; di questi ultimi la metà sarebbe interessato a parteciparvi in futuro.
Tra coloro che hanno partecipato ai laboratori di frazione (20 cittadini) la metà li considera
“utili e interessanti” mentre 4 “interessanti ma non molto utili”.
I cittadini che hanno partecipato ritengono che siano stati utili soprattutto come momento
di riflessione sul territorio e per comprendere come l’Amministrazione procede alla
redazione del Piano Strutturale.
È di particolare interesse che più della metà di coloro che hanno partecipato ai laboratori
hanno continuato a parlarne anche successivamente alla conclusione dei laboratori e
ipotizzano di potere continuare a parlarne in futuro sia con gli altri partecipanti che con
persone che non abbiano partecipato.
Quasi la totalità di coloro che hanno partecipato ai laboratori (18 cittadini) ha espresso il
desiderio di partecipare ad iniziative di questo genere e più della metà ha affermato che i
laboratori hanno prodotto della curiosità anche verso le frazioni in cui non abitano.
4.4. L’influenza sulle scelte o politiche oggetto del processo
Il processo partecipativo si è inserito in una fase preventiva all’avvio del
procedimento per cui al momento della conclusione dello stesso non sono
state fatte delle scelte dall’Amministrazione. Il Sindaco e gli Assessori
comunali presenti all’assemblea pubblica hanno ribadito che terranno in
considerazione al momento dell’adozione degli atti di competenza
comunale i risultati del percorso partecipativo.
4.5 Impatto sulla comunità
In questa fase in cui non si è proceduto ancora all’adozione del Piano è
ancora difficile dirlo. Sarà opportuno provare ad esprimere una riflessione
successivamente.
18
5. EVENTUALI ALTRI ELEMENTI UTILI
In occasione di un eventuale successivo percorso partecipativo sarebbe utile
utilizzare più canali informativi (comunicazioni mirate, informazione stampa e
tv, e altre azioni) per il coinvolgimento della popolazione soprattutto nelle
piccole frazioni.
Il materiale prodotto al termine del percorso è allegato alla presente relazione
in duplice copia.
19
SOGGETTO FINANZIATO
............................................................
CONTRIBUTO CONCESSO
€ 29.000
SPESA PREVISTA
RIFERIMENTO
VOCI FINANZIATE
COME DA SCHEDA PROGETTO
(Tab 2 C)
SPESA EFFETTIVA
Consulenze esterne
21.620
21.620
Facilitatori
Associazioni
//
//
TOTALE PARZIALE
Attrezzature
//
//
21.620
700
700
Locali
1.000
1.000
Esperti
14.628
Costi per
partecipanti
//
Foto, registrazione
audio, video
14.628
//
//
//
10.003
10.003
3.300
3.300
Altro
(aggiornamento sito webb,
opuscoli, brochure,
grafica,stampa, numero
dedicato giornale “La
Torre”, pannelli mappe
comunità)
Altro
(spese per affrancature
lettere inviate capifamiglia,
20
buffet per gli incontri di
frazione)
TOTALE GENERALE
51.251
50.751
21
Scarica

Relazione Finale del processo partecipativo `Partecipare per Decidere`