Periodico di Informazione e Cultura Edizione di Carini DISTRIBUZIONE GRATUITA In corso di registrazione La Piana di Carini vista dal Salone di piano terra del Castello La Grua Febbraio 2007 - anno 1 n° 0 Il Vespro è tutto nuovo Carini: Mafia e polemiche Editoriale Nello scorso numero de “Il Vespro” vi avevamo preannunciato alcune novità che avrebbero riguardato il nostro-vostro giornale. Non ci avete trovato in distribuzione nel mese di gennaio proprio perché le novità erano in cantiere ed avevamo avuto qualche piccolo intoppo burocratico. Come tutti abbiamo potuto sperimentare, in Italia la burocrazia riesce a complicare anche le cose più semplici; nonostante i tentativi di semplificazione delle procedure (vedi varie normative su autocertificazione, liberalizzazioni, ecc.) molti uffici pubblici e parapubblici sono restii all'applicazione di leggi dello stato. A noi è stato persino detto che in Sicilia alcune di queste leggi non valgono, come se la tanto agognata e sognata indipendenza della nostra isola fosse in atto. Già qualche anno fa mi era stato risposto da un alto funzionario pubblico che secondo lui una legge era sbagliata e quindi lui non la applicava. In effetti viviamo nel paese più libero del mondo, dove ognuno decide in libertà quali leggi applicare e quali no, a secondo del proprio tornaconto. Ma andiamo a noi. Il Vespro da questo numero è diventato una testata giornalistica autonoma, non più supplemento del periodico “L'Isola” di Bruxelles, per questo avete letto in copertina Anno I n° 0. Ringraziamo gli amici de “L'Altra Sicilia” che in questi mesi ci hanno permesso di far nascere e crescere “Il Vespro”, le nostre pagine saranno sempre a loro disposizione per la causa del popolo siciliano. Ma la novità non è la sola. Con questo numero “Il Vespro” raddoppia; in contemporanea all'uscita dell'edizione di Carini andrà in distribuzione, sempre gratuita, “Il Vespro” Edizione Marsala-Trapani, con argomenti attinenti la Provincia di Trapani. Edizione che già dal prossimo numero sarà ampliata a Mazara del Vallo: un bacino d'utenza di oltre 200.000 abitanti. La nostra scommessa di un giornale libero, senza condizionamenti politici, a disposizione dei cittadini e per la difesa dei diritti sembra funzionare, ma non vogliamo svelarvi altro, dovete solo avere la pazienza di attendere ancora qualche mese. pag. pag. pag. 1 2 3 pag. pag. 5 6 pag. 7 pag. 8 pag. 10 Editoriale Carini, la mafia, l’economia. Il Sindaco di Carini risponde all’On. Caputo. L’intervista a ... Salvino Caputo. I commercianti del Centro Storico ringraziano ... I fatti sui quali .... Interrogazione dei Consiglieri Comunali de l’Unione su Caputo. Ophrys lupercalis. La prima orchidea della stagione. Vocaboliamo e... altro. Asilo Nido Comunale. Storia di una struttura efficiente. pag. 1 Sempre a proposito di novità, tra qualche giorno sarà possibile consultare “Il Vespro” anche on-line (www.ilvespro.it), dove sarà possibile scaricare in formato elettronico (pdf) tutti gli arretrati. Un ringraziamento particolare lo dobbiamo a Voi lettori, che ogni mese aspettate con impazienza il nuovo numero e che quasi giornalmente ci segnalate nuovi casi che sono da spunto per i nostri articoli. Altro ringraziamento, questa volta fondamentale, a tutti i commercianti che hanno creduto in noi, a tutti quelli che ogni mese ci permettono di essere la Vostra voce. Da oggi hanno una risorsa in più, un giornale in crescita che in poco più di un anno è già distribuito e letto, su un bacino di utenza di 250.000 persone. L'anno nuovo è arrivato con tante novità e Carini in un solo mese ne ha già viste tante. Nel momento in cui andiamo in stampa si attendono le evoluzioni dell'operazione Occidente, che ha visto coinvolti diversi carinesi per fatti mafia. Forse la più grande operazione contro la criminalità organizzata fatta nel nostro territorio. Altra importante novità è la conferma del rifinanziamento della Fondazione Ri.MED. A giorni dovrebbe arrivare la nota della Presidenza del Consiglio che assegna, in maniera inequivocabile, 260 milioni di euro per la costruzione e l'avvio del Centro di Ricerca Biotecnologica. Tra le pagine troverete anche la querelle nata in questo ultimo mese tra il Sindaco di Carini e l'On. Salvino Caputo (A.N.) in merito al Piano Regolatore del Comune e ad alcune vicende legate alla Zona P.E.E.P. di Carini. A tal fine abbiamo intervistato l'On. Caputo e pubblicato un estratto della lunga risposta del Sindaco all'interrogazione parlamentare che abbiamo pubblicato lo scorso numero. Giorno 25 gennaio lo stesso Deputato ha presentato una nuova interrogazione parlamentare sempre su Carini; ne daremo conto nel prossimo numero, dando spazio per le opportune risposte e deduzioni. Noi, in ogni caso, saremo sempre qui ad informarvi. Arrivederci al prossimo mese. (A.C.) pag. 14 pag. 15 pag. 16 pag. 18 pag. 20 pag. 22 pag. 23 pag. 24 Lo sfogo di un cittadino. Strisce blu, posteggi e viabilità allo sfascio. Ripartizione dei contributi per l’attività sportiva 2006 La Pro Loco di Carini ed i chiarimenti dell’Ass. Marcianò. Movimento Giovanile Missionario. Naturalmente Carini. Fiera della Natura e del Territorio. Sicilia. Terra di conquista e di truffe politiche. Il Bioparco di Sicilia seleziona 1000 collaboratori scientifici. L’Angolo dei Perché. Informazioni utili. pag. 2 Carini, la mafia, l’economia di A. Conigliaro La cronaca di questi giorni ha riportato Carini sulle prime pagine di tutti i giornali nazionali, ma anche dei telegiornali e del web. Numerosi arresti hanno seguito, a distanza di qualche mese, quelli compiuti nel maggio scorso, quando nell'operazione denominata Gotha altri noti esponenti della mafia del palermitano erano finiti in carcere. La nuova operazione di polizia, denominata Occidente, ha preso spunto proprio da quella di fine primavera e pare che ancora non tutto sia finito, e, leggendo tra le righe della cronaca, sono preannunciati ulteriori sviluppi. Operazioni di polizia sacrosante, che si spera rimettano ordine e legalità ad un territorio da troppo tempo abbandonato a se stesso, senza regole e dove ognuno si sente autorizzato a fare qualunque cosa possa portargli beneficio o un utile. Ma per capire gli effetti che tutto ciò potrà avere su Carini bisogna fare un pò di storia contemporanea. Intorno alla metà degli anni '60 Carini vive il boom dell'edilizia; dalla vicina Palermo, grazie principalmente alla costruzione dell'autostrada per Punta Raisi, si spostano sul nostro territorio migliaia di palermitani e cominciano a costruirsi centinaia di case per la villeggiatura. L'impatto sul paese, fino al quel momento prettamente agricolo-pastorale, è, alla luce di quanto accadrà negli anni successivi, devastante. Non tanto per lo sfruttamento del territorio, ma per tutto quello che questa operazione, da molti salutata come “improvviso benessere”, comporterà. Decine di famiglie carinesi abbandonano dall'oggi all'indomani professioni artigianali che ne avevano contraddistinto l'esistenza per improvvisarsi manovali tuttofare: muratori, elettricisti, idraulici, imbianchini, ecc. Tutte professioni legate al boom edilizio. Si abbandonano le campagne, l'agricoltura scompare di colpo e, con essa, la pastorizia. Contestualmente si riducono o scompaiono tutte le professioni dell'indotto ad esse legate: calzolai, fabbri specializzati nella realizzazione di attrezzi, bottai, e tutte quelle “professioni tradizionali” legate allo sfruttamento della natura (dai realizzatori di “panara” a quelli delle scope, ecc.). In pochi anni la bolla speculativa edilizia si esaurì, con pochi arricchimenti tra i carinesi e centinaia, se non migliaia, di partenze per l'estero in cerca di fortuna. La campagna è ormai abbandonata a se stessa, il territorio non presenta più gli spazi idonei per il suo sfruttamento. Gli antichi mestieri erano stati abbandonati e non era più possibile riprenderli; i giovani, cresciuti nel momento del benessere, non hanno alcuna intenzione di faticare e, attratti dal miraggio americano, lasciano la loro terra speranzosi, salvo poi scoprire di dover faticare almeno il triplo. Ma a Carini la storia pare non insegnare niente. Nel 1982 viene approvato per la prima volta il Piano Regolatore. Nessuno però sembra accorgersene. Intanto il paese si era sviluppato, abbastanza disordinatamente, nel Piano degli Agliastrelli, mantenendo la viabilità di un paese medievale: palazzi e palazzine, spesso con le facciate incompiute ed i ferri affioranti in terrazza, con stradine di accesso minuscole, senza parcheggi, senza servizi, senza logica. Nonostante il Piano Regolatore si continua a costruire abusivamente, come se nulla fosse. Bisogna aspettare altri 15 anni per vedere normata da un piano regolatore anche la zona a valle del paese: con il Piano di Recupero della fascia costiera che di recupero, purtroppo, ha solo il nome. Viene approvato dalla Giunta Mannino, prima esperienza di Centro Sinistra al governo della città dopo oltre 40 anni di Democrazia Cristiana. Finalmente si potrà costruire seguendo le regole, con criteri urbanistici, con strade e servizi. Il premio che i carinesi riservano alla Giunta Mannino, per essere riusciti ad approvare il Piano di Recupero ed a presentare il Piano di Massima del nuovo Piano Regolatore, è la non rielezione. Finalmente l'economia di Carini, ormai da 30 anni legata solo all'edilizia, può ripartire ed i carinesi decidono di cambiare chi sta cercando di dare loro delle regole. Improvvisamente, con il vecchio Piano Regolatore intanto decaduto ma ancora valido, si ricomincia a costruire. Ovunque. Non solo dove è consentito, ma anche in altri posti, in attesa che arrivi il nuovo Piano Regolatore. L'economia torna monotematica. Tutti tornano muratori. Ciò che rimane del territorio viene sfruttato al massimo per costruire. Carini cresce al ritmo di 1.000 abitanti all'anno. In pochissimi anni passa quota 30.000 residenti, solo che crescono solo abitanti e case, niente scuole, niente luoghi di aggregazione, niente impianti sportivi, niente servizi. In una situazione tale è facile e normale che si sviluppino situazioni di mancato controllo del territorio. Migliaia di nuove costruzioni in labirintici dedali di stradine, dove il minimo che puoi fare è perderti. Figurati che pacchia per chi vuole nascondersi. Ma torniamo all'argomento iniziale. In una situazione potenzialmente favorevole non poteva che svilupparsi al meglio il bubbone del malaffare, che ha trasformato definitivamente la monoeconomia di Carini. Le prime avvisaglie di quanto stava per accadere le abbiamo avute dagli inizi del 2006. Dopo alcuni mesi di amministrazione controllata la Centralgas inizia le procedure fallimentari, oltre 150 famiglie disperate. Stessa sorte per i 20 dipendenti del supermercato Max chiuso il 31 dicembre. Vittima del sistema. Ma anche di tante altre piccole imprese, scomparse nel silenzio. Siamo al 25 gennaio, i carinesi vengono svegliati dal rumore di elicotteri. Nel giro di un paio d'ore le voci si rincorrono, i nomi si aggiornano. Una maxi retata della polizia ha visto finire agli arresti 48 persone, delle quali quasi la metà carinesi. La maggior parte di loro imprenditori, chi nell'edilizia, chi nei trasporti. Le aziende, decine di aziende con centinaia di lavoratori, poste sotto sequestro e per le quali sono state avviate le procedure di amministrazione controllata e confisca, se per i proprietari saranno confermate le accuse. Il giorno dopo Carini è in stato di coma. Il paragone più calzante è quello che mi evidenzia un amico: “sembra di essere al mercoledì delle ceneri, l'indomani del carnevale che un tempo si svolgeva a Carini, quando in Piazza ed in giro per il paese non si vedeva nessuno”. Stessa opinione il giorno dopo, sabato, tra qualche negoziante, locali vuoti in attesa degli eventi. La paura di un blocco improvviso di centinaia di posti di lavoro serpeggia ormai in paese. Per troppo tempo una presunta impunità ha permesso il proliferare di un mercato drogato, fuori dalle regole, dove in pochi si sono arricchiti ed in molti, tutto sommato, ci hanno vissuto. Ora chi ne pagherà le conseguenze? Il Sindaco di Carini risponde all’On. Caputo Abbiamo ricevuto dal Sindaco di Carini, Dott. Gaetano La Fata, una corposa risposta all'interrogazione parlamentare che l'On. Salvino Caputo ha presentato all'Assemblea Regionale Siciliana nel mese di novembre scorso, e che noi abbiamo pubblicato integralmente nel numero di dicembre. Non potendo pubblicare integralmente la risposta, composta da 11 pagine, ne abbiamo riassunto i punti salienti cercando di mantenere la logicità del contenuto. Nella parte introduttiva il Sindaco rimprovera all'On. Caputo di essere venuto a conoscenza dell'interrogazione (presentata il 10 novembre) perché la stessa gli è stata fatta presente alcuni giorni prima di Natale da un Consigliere Comunale, nonostante gli incontri avuti con lo stesso onorevole alcuni giorni dopo senza che ne facesse menzione. La risposta, inviata a noi e ad altri organi di stampa, è stata inviata dal Sindaco anche a: “a tutti gli organi politici della mia coalizione, locali, provinciali e regionali, affinché ne valutino la consistenza e ne deducano le conseguenze, al Consiglio Comunale di Carini convocato per l'argomento da una mozione di alcuni consiglieri comunali di opposizione, all'Assessorato Regionale Territorio ed Ambiente e a quello agli Enti Locali, perchè possano fornire all'On.le Caputo la risposta scritta all'interrogazione avendo a disposizione tutti gli elementi di conoscenza necessari sugli argomenti sollevati.” Continua il Sindaco di Carini: “Anticipo subito, all'On. Caputo, che sulla questione che riguarda le cooperative citate nell'interrogazione è in corso attualmente un'indagine della magistratura … cui o scrivente sta fornendo tutta la documentazione in possesso degli uffici competenti, nonché ogni utile documento e relazione ai fini dell'accertamento di eventuali reati di natura penale. Credo, comunque, che il Capo Ripartizione Urbanistica del mio Comune Arch. Giovanni Schemmari non abbia bisogno di “protezione”, perché con una esperienza quarantennale sul campo e un curriculum di grande rilievo in materia si protegge da solo, anzi p ro p r i o q u e s t a s u a g r a n d e competenza professionale “protegge” il Comune e la mia Amministrazione dal compiere atti non corretti o che possano in qualche m o d o d e t e r m i n a re d a n n i a l patrimonio comunale.” Sul Piano Regolatore il Sindaco ribadisce la correttezza delle procedure fin qui seguite: “Nessun organo di controllo in materia, a seguito di tale costante e proficua collaborazione ha mai motivatamente e concretamente San Valentino SCONTATISSIMO Buono Sconto 30% linea Profumi Valido fino al 10/02/2007 !!! pag. 3 contestato inadempienze o colpevoli ritardi all'Amministrazione Comunale da me diretta in questi anni per quanto riguarda il PRG in via di adozione.” Attualmente il PRG si trova al Genio Civile di Palermo per il parere di competenza, al quale è stato spedito il giorno 11 ottobre 2006 dopo l'adeguamento dello stesso agli studi geologici richiesti dallo stesso Genio Civile: “Non corrisponde pertanto al vero quanto affermato nell'interrogazione in ordine alla mancata conoscenza dei tempi di adozione: acquisito il parere del Genio Civile il nuovo P.R.G. sarà trasmesso al Consiglio Comunale per la definitiva adozione.” Sulla vicenda legata alla zona PEEP, il Sindaco elenca una serie di delibere, a partire dal 1987 sino al 2006, in cui spiega come si sono svolti i fatti sino ad oggi: “…Nel rispetto della vigente normativa, e delle indicazioni del competente Assessorato regionale, il C.C. ha indicato la necessità della redazione dei programmi costruttivi da approvarsi ai sensi dell'art. 25 della l.r. n. 22/96. Le aree da utilizzare per la formazione dei programmi costruttivi, ha ritenuto il competente in materia Consiglio Comunale, dovranno essere esclusivamente quelle residenziali previste dal PEEP decaduto. I programmi costruttivi dovranno contenere anche una congrua dotazione di urbanizzazioni pag. 4 primarie. La c o m p e t e n t e ripartizione VI ha pertanto operato con continuità in ordine alla redazione del nuovo piano di zona e alla redazione di un atto di indirizzo adottato dal Consiglio Comunale.” “In merito ai piani di lottizzazione si rappresenta che trattasi di strumenti urbanistici attuativi normativamente previsti, e che gli stessi sono trasmessi al Consiglio Comunale per l'approvazione con tutti i pareri f a v o re v o l i d e g l i u f f i c i ( c o n riferimento ai profili igienico sanitari, urbanistici, paesaggistici…) attestanti la regolarità delle proposte e dei procedimenti. Si rammenta all'On.le Caputo che il diniego immotivato di a p p ro v a z i o n e d e i p i a n i d i lottizzazione è illegittimo, come più volte ribadito dalla giurisprudenza del giudice amministrativo, con rilevanti possibili danni per il Comune che può essere chiamato a rispondere dei danni patrimoniali arrecati al proponente in caso di diniego immotivato di approvazione della proposta del piano di lottizzazione presentato e regolarmente istruito. Si rammenta altresì che nel corso degli anni alcuni piani di lottizzazione sono stati approvati da commissari nominati dai competenti Assessorati Regionali.” Per quanto riguarda l'accusa mossa dall'On. Caputo: “in tale attività di esame, controlli ed approvazione di n u o v i p ro g r a m m i e d i l i z i , l a Ripartizione VI opera con parzialità ed evidenti interessi di parte in accordo con le organizzazione mafiose che di fatto gestiscono le attività”, la risposta del Sindaco, lunga 2 pagine, possiamo riassumerla con questi due passaggi già in neretto nella nota originale: “Buon senso, logica e rispetto della legalità avrebbero richiesto che un'affermazione così grave fosse supportata da elementi ed indicazioni concrete. Nulla di tutto ciò!” … “Questa Amministrazione, presieduta dallo scrivente, riconfermato dai cittadini di Carini per il suo secondo mandato, ha sempre operato nel rispetto della legalità. È giornalmente impegnata nella repressione degli abusi edilizi, pubblica all'albo pretorio tutti gli atti adottati (pur in assenza di obbligo di legge), ha sempre collaborato fattivamente con l'Autorità Giudiziaria impegnata nelle indagini di competenza, fornendo senza indugio atti richiesti e chiarimenti, ha sempre collaborato fattivamente con la Prefettura di Palermo (con riferimento anche all'assegnazione dei beni confiscati alla mafia) sottoscrivendo i protocolli di legalità predisposti, ad oggi nessun componente dell'amministrazione né i responsabili delle ripartizioni che si sono succeduti nel tempo risultano essere stati condannati per reati neanche in primo grado di giudizio.” Segue in dettaglio la vicenda delle cooperative Amicizia e La Pineta, che si contendono uno spazio nella zona PEEP. Per quanto riguarda l'accusa di protezione del Capo Ripartizione Urbanistica da parte dei vertici dell'Amministrazione e del Consiglio Comunale, mossa dall'On. Caputo, il Sindaco risponde che ad oggi non risulta alcun provvedimento penale o giudiziario nei confronti dell'Arch. Schemmari e, tra l'altro, tutta la correttezza della procedura seguita ad oggi dallo stesso, nei confronti della vicenda che vede contrapposte le cooperative Amicizia e La Pineta: “è stata confermata dallo stesso commissario ad acta nominato (con riferimento alla necessità di presentazione di programma costruttivo da parte della cooperativa amicizia, presentato soltanto in data 16 ottobre, lo si ribadisce) nonché dalla risposta al quesito inoltrato all'ARTA. Si aggiunge che la Procura della Repubblica ha acquisito gli atti che riguardano le due cooperative e che ad oggi non risulta adottato dalla autorità giudiziaria penale alcun provvedimento nei confronti del Capo Ripartizione.” “La revoca dell'incarico può essere adottata soltanto in presenza di reiterate e gravi violazioni di legge ad oggi non accertate. Lo scrivente, egregio On.le Caputo, sarà sempre “in combutta e proteggerà” chi, allo stato degli atti, risulta avere agito nel rispetto della legalità. Qualora sia accertato il contrario sarà cura dello scrivente adottare tutti gli atti normativamente consentiti a tutela della collettività amministrata.” L’INTERVISTA A: pag. 5 di A. Conigliaro SALVINO CAPUTO Capogruppo di Alleanza Nazionale all’Assemblea Regionale Siciliana Con l’interrogazione che ho presentato ho solo esercitato un diritto dovere di un Deputato. Il Parlamentare non risponde alle Amministrazioni o ai Partiti, risponde principalmente ai cittadini che lo hanno eletto. On. Caputo, abbiamo fatto scoppiare un putiferio a Carini pubblicando sul nostro giornale la sua interrogazione parlamentare all'Assemblea Regionale Siciliana su alcuni eventi che riguardano l'Ufficio Tecnico del Comune di Carini. Sono state minacciate querele da parte del Sindaco, del Capo Ripartizione Urbanistica, del Presidente del Consiglio Comunale; si è discusso di ciò in due animati Consigli Comunali. Può dirci da dove nasce questa sua iniziativa parlamentare, cosa l'ha spinto a chiedere queste notizie al Presidente della Regione ed al Comune di Carini e se ha ricevuto ad oggi (ndr: 23 gennaio 2007) notizia di querele minacciate, in questo ultimo mese, nei suoi confronti? Innanzi tutto è bene mettere un po' di ordine. Io ho esercitato il diritto dovere di un Deputato di questa Regione o della Repubblica di avvalersi delle attività ispettive del Parlamento. Ho ricevuto un gruppo di cittadini che mi hanno rappresentato una situazione, a loro dire delicata a Carini; mi hanno consegnato dei documenti fra i quali anche una serie di ricorsi al Giudice Civile ma anche un esposto, molto dettagliato, ai Carabinieri. Hanno chiesto l'intervento di un Parlamentare, io ho il diritto ed il dovere di farlo, ed ho semplicemente formulato una interrogazione, che ho presentato esclusivamente agli uffici del Parlamento, chiedendo di verificare se quanto contenuto nell'interrogazione parlamentare corrispondesse a vero oppure no. Ed ho evidenziato, in quanto risultava da atti che mi sono stati consegnati, una situazione delicata all'interno dell'UTC di Carini ed ho chiesto al Parlamento, all'Assessore Regionale al Territorio ed al Presidente della Regione di occuparsene, tutto qua. Quindi un atto ispettivo normalissimo. Ne faccio in media 25 30 a settimana. Soltanto che ha Carini questo atto ispettivo è stato preso come un atto di rivolta da parte di una parte del Centro Destra nei confronti di un'amministrazione di Centro Destra che guida Carini. Sbagliano. Se loro partono dal presupposto che un Deputato Regionale di Centro Destra non possa rivolgere interrogazione nei confronti di amministrazioni di Centro Destra non hanno capito nulla di quello che è il ruolo di un Parlamentare. Il Parlamentare non risponde alle amministrazioni od ai partiti, risponde principalmente ai cittadini che lo hanno eletto. E quindi io non ho tenuto in considerazione se era una amministrazione di centro destra o centro sinistra, avrei fatto esattamente la stessa cosa, quello che ho fatto. L'errore a mio parere che hanno commesso gli amministratori è stato quello di dare un'impostazione mediatica a questa vicenda e non limitarsi a dire che io mi sbagliavo che loro hanno piena fiducia nell'attività dell'UTC. So di due Consigli Comunali, so che hanno mosso attacchi politici nei miei confronti ma nessuno ha ritenuto il dovere di esprimere parole di apprezzamento verso l'UTC. Io vorrei capire se loro hanno inteso attaccare il Deputato che esercita un suo diritto o un suo dovere oppure di evitare di spendere una parola sull'attività dell'UTC. E' la stessa sensazione che abbiamo percepito noi assistendo alle sedute del Consiglio Comunale. Non c'è stato un Consigliere di maggioranza che ha difeso l'operato dell'UTC. Ci sono stati soltanto attacchi nei confronti dell'On.Caputo. Io ho ricevuto telefonate, sia da Consiglieri Comunali che da cittadini di qualunque estrazione politica, chi hanno raccontato cosa è successo in Consiglio Comunale, ho ricevuto anche un documento presentato dal Centro Sinistra, ma nessuno mi ha detto che l'Amministrazione, un Assessore, un Consigliere, abbiano preso le difese dell'operato dell'Ufficio Tecnico Comunale. Questo indubbiamente è un fatto singolare. Infatti a Carini, nei due Consigli Comunali il dibattito è stato spostato da quello che era l'oggetto della sua interrogazione ad un dibattito sul Piano Regolatore Generale con accuse reciproche tra la maggioranza e l'opposizione. Non si è più parlato della sua interrogazione. Io credo che l'Amministrazione Comunale di Carini ha perso un'occasione importante, che era quella di utilizzare l'atto ispettivo di un Deputato per verificare se l'operato dell'UTC è un operato regolare, se risponde alle logiche dell'Amministrazione Comunale o ad altro. Io non lo so ed ho chiesto con l'interrogazione di verificarlo. Il Sindaco poteva, e potrà dirmi se l'Ufficio Tecnico ha agito bene oppure ha agito male. Se mi dice che ha agito bene ne prenderò atto, se gli organi regionali verificheranno altre cose hanno loro il dovere di intervenire ho con atti ispettivi o altro. Ma io questo tengo a sottolinearlo: io non mi sono sostituito ad altri organi dello Stato, io non ho coinvolto ne il Prefetto, ne l'Autorità Giudiziaria, ne la Magistratura ne le Forze di Polizia. Io ho rivolto una interrogazione agli uffici della Regione. Stessa cosa doveva fare l'Amministrazione Comunale. Doveva rispondere come fanno tutte le Amministrazioni Comunali. Piuttosto che andare sulla stampa. Hanno commesso un errore, perché hanno reso pubblica una vicenda che invece era giusto che restasse all'interno degli organi istituzionali. Per quanto riguarda le querele nei suoi confronti tante volte annunciate da più parti? Sino ad oggi non ne ho alcuna notizia e, come parte querelata, dovrei esserne informato entro 24 ore. pag. 6 I Commercianti del Centro Storico ringraziano... Il Natale è ormai lontano ed il nuovo anno è già iniziato. Storico diventa un grande spazio vuoto. Ci ritroviamo soltanto i Lontani cominciano ad essere i ricordi degli incontri avuti Commercianti che hanno aderito al progetto, poi il nulla (vedi con gli Assessori Alamia (Attività Produttive) ed Agrusa foto scattata alle 21:30). Ogni tanto passa qualche macchina che, (Turismo e Cultura) per preparare al meglio le approfittando del nulla, azzarda una sorta di rally urbano sulle manifestazioni natalizie, tutti pieni di buoni propositi e belle lisce “balate” del Corso Umberto e di Piazza Duomo. proposte che, nei fatti, si sono trasformati nelle solite Veniamo a sapere che anche a valle, dove i commercianti erano promesse irrealizzate. stati coinvolti nella Come componenti del medesima operazione, la neonato comitato situazione non è molto “Commercianti del Centro diversa anzi è forse Storico” ci eravamo proposti peggiore, specialmente per collaborare alla dove per tenere aperti alcuni realizzazione di un progetto esercizi commerciali sono natalizio diverso dagli altri impegnati decine di anni, abbiamo dato la lavoratori in attesa dei disponibilità ad aprire i nostri clienti che non arriveranno negozi fino a tarda sera nei mai. giorni prima di Natale ed in Noi non vogliamo fare cambio avevamo chiesto al sterili polemiche, vogliamo Comune una maggiore dare invece suggerimenti e attenzione verso il Centro consigli. La speranza è che Storico del nostro paese. Ad le nostre parole non un certo punto ci siamo rimangano al vento come trovati “quasi organizzatori” I Commercianti del Centro Storico “animano” la Piazza quest'anno, dove qualcuno di una sorte di “notte bianca” come sempre ci ha natalizia, ma solo sulla carta. Aderiamo, fiduciosi, ad una guadagnato (magari approfittando della buona fede di qualcun proposta che ci viene fatta; contribuiamo, chi altro); qualcuno si è riempito di programmi il proprio carnet per autonomamente chi collettivamente, alla realizzazione di dimostrare che è bravo e correre a piazzarsi davanti a qualche un opuscolo natalizio che racchiude la sintesi delle telecamera, mentre molti altri hanno chiesto sacrifici alle manifestazioni ed attività previste per le feste di Natale, proprie famiglie, nella festa dell'anno che è la più sentita anche se qualche nostra proposta alla fine non c'è (ad proprio dalle famiglie, per nulla. esempio una serata in più del Presepe Vivente). Arriviamo così a venerdì 15 dicembre, prima serata del progetto che prevede l'apertura degli esercizi commerciali sino a mezzanotte, animazione ed attrazioni nel Centro Storico per invogliare i cittadini a fruire dei nostri negozi fino a tarda sera e fare gli acquisti natalizi con calma, in un ambiente già in clima con il Natale, nella tranquillità della nostra bella Piazza Duomo. Appunto la tranquillità. Per tutte le quattro serate del progetto c'è troppa tranquillità, anzi, non c'è proprio nessuno. La prima sera non ci sono nemmeno tutte le luci. I monumenti di Piazza Duomo sono bui come non mai, fanno magari impressione. L'animazione e gli artisti da strada vengono abbandonati “per strada” e non sanno nemmeno dove andare per cambiarsi; ad un certo punto scompaiono dalla circolazione, inghiottiti dal nulla. Come a Bagdad, alle 20:00 scatta il coprifuoco. Il Centro I “FATTI” sui quali non avremo MAI una risposta Illuminazioni pubblica in strade private: ne abbiamo parlato nel numero di Maggio 2006 a pagina 5 I 2.500 euro scomparsi del GPL: ne abbiamo parlato nel numero di Marzo 2006 a pagina 12 Caso Prezzabile: ne abbiamo parlato nel numero di Ottobre 2005 a pagina 10. Il vaccino del Sindaco: ne abbiamo parlato nel Novembre 2005 a pagina 10. Interrogazione dei Consiglieri Comunali de “L’Unione” su quanto scritto dall’On. Salvino Caputo. pag. 7 Signor Presidente, Signor Sindaco, Signori dell'Amministrazione . Signori Consiglieri Comunali, nel prendere visione ed atto del contenuto dell'interrogazione Parlamentare a risposta scritta, a firma dell'Onorevole Caputo di Alleanza Nazionale, Presidente del Gruppo Parlamentare di A.N. all'Assemblea Regionale, rivolta al Presidente della Regione Siciliana, di cui siamo venuti a conoscenza tramite il sito internet dell'attività parlamentare dell'Assemblea Regionale, rif. nr. 715 XIV Legislatura del 10 novembre 2006, constatiamo le gravissime e le pesantissime affermazioni espresse dal medesimo Parlamentare. Per i sottoscritti al momento tutto il contenuto ovviamente presunto, ma comunque pur sempre gravissimo. Nell'interrogazione si rilevano inadempienze che sarebbero state commesse dal Capo Ripartizione all’Urbanistica Architetto Schemmari, nominato ed incaricato dalla S.V. quale Capo Ripartizione nel settembre 2005, relative a comportamenti discrezionali messi in essere dallo stesso funzionario, correlati ad esempio all’approvazione di un programma edilizio che ha interessato ed interessa la Cooperativa “La Pineta”, a danno della cooperativa Amicizia. Nell'interrogazione parlamentare emerge che lo stesso Arch. Schemmari, così scrive l’On. Caputo, opererebbe con la consapevolezza dei vertici del Consiglio Comunale e dell'Amministrazione. Altresì si evince, sempre a dire dell'On. Caputo, che il Capo Ripartizione in parola opererebbe con parzialità, con evidenti interessi di parte in accordo con le associazioni mafiose che di fatto gestirebbero le attività di nuovi programmi edilizi. Per quanto sopra, poi dalla stessa interrogazione emerge il mancato controllo, secondo l’interrogante, da parte del Sindaco e dall’Assessore Comunale all’Urbanistica Signor Lorenzo Fiorello, eletto nella lista civica Carini Città Aperta “collegata” alle elezioni Comunali del 2005 con l'attuale Sindaco, "pur essendo stati gli stessi informati" - come scrive I'On. Caputo “dalla condotta del Capo Ripartizione Arch. Schemmari.” A distanza di un mese dalla presentazione dell’interrogazione ci saremmo aspettati una reazione pubblica immediata da parte del Sindaco, dalla Giunta e dai vertici del Consiglio. Visto il silenzio delle persone chiamate in causa da Caputo, abbiamo ritenuto procedere a presentare la mozione in data 18 Dicembre. Perché signor Sindaco alle accuse dell'on Caputo avrebbe dovuto reagire con fermezza e con immediatezza a difesa dell'onorabilità dell’Amministrazione e dei suoi funzionari e non aspettare che presentassimo la mozione noi Consiglieri del Centro Sinistra. Perché grazie alla nostra mozione lei è stato costretto a venir fuori dal suo silenzio e annunciare iniziative legali. Speriamo anche che lei abbia assunto le iniziative protese per smentire o accertare in maniera specifica le presunte inadempienze, segnalate dall'on Caputo ed eventualmente commesse, dall'Architetto Schemmari e a chiarire in via definitiva semmai, e diciamo semmai, vi siano state contiguità con le organizzazioni mafiose da parte dello stesso funzionario, riferendo, in sede di discussione della mozione da noi presentata, verbalmente e per iscritto gli esiti degli accertamenti esperiti direttamente ai capi Gruppo di questo Consiglio Comunale in sede di pubblica seduta. In attesa di un Suo urgente riscontro, anche sul coinvolgimento dei vertici del Consiglio, i sottoscritti si autosospendono non dalle funzioni di consiglieri comunali ma dal partecipare all’esame di oggetti relativi a piani urbanistici finché non sarà fatta chiarezza, riservandoci di notiziare l'ufficiale di Governo a livello Provinciale di questa nostra decisione, a seguito dei fatti citati nell' interrogazione. Invitiamo tutti i colleghi Consiglieri ad assumere analoga iniziativa, rispettando, comunque, ogni loro decisione, per le motivazioni su esposte per poter continuare a svolgere il ruolo di Consiglieri Comunali con la massima serenità e assoluta trasparenza, ruolo conferito dal popolo di questa Città al solo fine di salvaguardare tutti, dico tutti i diritti dei cittadini in eguale misura. Con altrettanta tempestività ci saremmo aspettati un'immediata coerente e ferma presa di posizione anche da parte dei Consiglieri e componenti dell’Amministrazione rappresentanti dello stesso partito dell’On. Caputo. Abbiamo sentito la presa di posizione di un consigliere a sostegno dell'Amministrazione, non abbiamo sentito quella della componente dell’Amministrazione. A costei diciamo che non si può stare con un piede in due staffe: o prende le distanze dal suo compagno, pardon, camerata di partito o esce dall’Amministrazione. Ma anche il silenzio della signora sulla questione è assordante. Alleghiamo copia della suddetta interrogazione, estratta dal citato sito internet. pag. 8 LA PRIMA ORCHIDEA DELLA STAGIONE Ophrys lupercalis di Pino Maranzano Questa orchidea appartiene alla famiglia delle orchidacee, genere Ophrys, sez. pseudo-ophrys, gruppo fusca s.l. Tra le orchidee è la specie del genere Ophrys più precoce per quanto riguarda il periodo di crescita, infatti generalmente cresce da fine dicembre a tutto marzo, mentre nel nostro territorio la sua crescita ha inizio già dalla fine di novembre grazie soprattutto al nostro clima, derivato dalla posizione del nostro territorio. L'insetto impollinatore di questa specie è un imenottero, della famiglia degli andrenidi, Andrena nigroaenea (Kirby, 1802). La prima segnalazione ufficiale di questa specie nel nostro territorio risale al 2006, dove sul n. 32 del mese di maggio della rivista del G.I.R.O.S.è stata pubblicata la prima Ceck List delle orchidee di Carini, dove evidenziavo che questa specie era stata rinvenuta nel nostro territorio già nel 1999. Questa orchidea si può determinare più che altro dal periodo della fioritura, dato che si tratta dell'unica specie che cresce in questo periodo, che non dalle caratteristiche specifiche della specie, anche perché presenta una notevole variabilità, sia dal punto di vista delle dimensioni, che nei disegni oltre che dalla tonalità dei colori. Sinonimi: Ophrys fusca auct. non Link Ophrys (nigroaenea-fusca) H.F. Paulus & Gack nom. Prov. Etimologia: da Luperco, per la fioritura, che avviene nel periodo attorno al 15 di febbraio, giorno che il calendario dell'antica Roma celebrava la divinità arcaica di Fauno Luperco. Nome italiano: Ofride di Luperco. Piccoli viaggi tra cultura e ironia nella nostra shakerata lingua in questo travagliato vivere!!! Non è facile voltare le spalle a tutto quello che è successo ed andare avanti, la parola giusta è “società dell'orrore”. Bimbi sacrificati alla violenza più spietata da parte di esseri umani adulti che a chiamarli bestie si offenderebbero le bestie; neonati lanciati dal quarto piano e padri depressi che della strage ne hanno fatto una ricorrenza; giovani che non hanno capito niente del valore della vita, dell'unica vita esistente, e muoiono per un sorpasso azzardato, per una velocità incontrollabile. Non è facile voltare le spalle e dire BUON ANNO. In cauda veneum: “nella coda il veleno”, corrisponde al proverbio “la coda è più lunga da scorticare”. In dubio (o in dubiis) abstine: dal latino “nel dubbio astieniti”. I fuochi d'artificio sono composti da una miscela di sostanze combustibili (zolfo, polvere di carbone, salnitro, gommalacca) e di sostanze che bruciando sviluppano molto ossigeno e danno quindi una fiamma luminosa (cloro, perclorato, nitrato, nitrato di sodio, ecc.). I clorati danno i rumori, mentre i colori sono dati da polvere di zinco (blu), sali di bario (verde) e, strano a dirsi, Sali di stronzio per il rosso. La frutta deve essere mangiata con la buccia perché ricca di fibre e non ricca di vita come si crede, la polpa invece ha principi nutritivi. Bere tè aiuta la memoria, specialmente il tè verde (camelia sinensis) ed il tè nero; stimolano alcuni enzimi del cervello, l'uso continuo impedisce o rallenta il decadimento intellettivo del cervello. Buona fortuna. CHIANCHIERI E MULINARE VARDACI LI MANU JNNARU SICCU MASSARU RICCU Antonio Oliveri Pianta geofita (che cresce a terra) con due pag. 9 radici tuberiformi, alta da 10 a 30 centimetri, infiorescenza con 2 – 6 fiori di grandezza media rispetto alle dimensioni delle specie simili, colori più o meno vivaci a secondo della tonalità dei colori. Sepali verde chiaro da 11-14 x 4-8 mm. Petali giallo-verdi con margini un pò increspati dalle dimensioni di 6-9 x 2-3 mm. Labello quasi orizzontale, trilobato di 10-17 x 9-15 mm., il quoziente (rapporto medio tra la lunghezza e la larghezza) è 1,20; un pò convesso trasversalmente, pelosità fitta è nerastra. Macula centrale unica con due lobi nella parte inferiore, di color rossastro, bluastro o grigiastro, con disegni all'interno molto variabili. Il margine del labello è bordato di giallo, lobi laterali ben definiti con profonda incisione e con estremità rivolti sul retro. Fioritura: da fine novembre a marzo, Habitat: Garighe, incolti, pinete, bordi stradali, macchie. Presenza nel nostro territorio: E' diffusa e molto comune. Si può osservare a Santa Venera, Piano Gallina, Femmina Morta, Monte Saraceno, Contrada Canalicchi e Costa Perrere. Areale di crescita: Mediterraneo, in Sicilia è molto diffusa e comune. Note: Specie che preferisce zone soleggiate o un pò ombrate, con substrato calcareo. Tra i presepi realizzati nello scorso Natale uno in particolare ha destato la nostra curiosità, principalmente perché le principali strade del Centro Storico di Carini presentavano la stessa indicazione: “Visitate il Presepe di via Bellini” zona Bulotta-Chiancato. Molti neo-carinesi non conoscono i quartieri storici di Carini e non sono riusciti a vederlo, così abbiamo pensato di fotografarlo. Un plauso ai realizzatori: Angelo Covello e Salvatore Messina. pag. 10 Asilo Nido Comunale Storia di una struttura efficiente L'asilo nido comunale di Carini è forse una delle poche strutture pubbliche che veramente funzionano a Carini: dà un buon servizio ed ha personale capace ed appassionato al proprio lavoro. Quando un servizio funziona dovrebbe essere il fiore all'occhiello di qualunque amministrazione, mentre nel nostro paese non pare essere così. Chi scrive è un utente dell'asilo, nella veste di genitore, che in questi ultimi due anni si è trovato attivamente impegnato affinché il servizio migliorasse ancora di più ma ha visto che quando manca la volontà politica tutto risulta abbastanza complicato. L'istituzione dell'asilo nido comunale a Carini è storia degli anni '80. Nel 1984 viene formulato il regolamento di gestione dell'asilo, in base a quanto previsto dalla Legge Regionale 214 del 1979 (tuttora in vigore) e dopo qualche anno, agli inizi degli anni '90, partì il servizio. I primi anni di funzionamento fu un'impresa riuscire a convincere le famiglie a portare i propri neonati in una struttura “fuori famiglia”, nonostante diverse madri lavoratrici non potevano badare ai propri pargoli. Per legge un asilo non può avere più di 60 bambini, divisi in due sezioni: lattanti (da 0 a 1 anno) e divezzi (da 1 a 3 anni); nella struttura carinese, per comodità di funzionamento e per un migliore rapporto tra i bambini, le sezioni sono 3 con l'aggiunta dei semidivezzi (da 1 a 2 anni). La legge regionale prima citata stabilisce diversi parametri sugli asili nido nella Regione Siciliana, oltre a quelli meramente tecnici sulle strutture dispone anche: (art. 11) In sede di formazione o rielaborazione degli strumenti urbanistici, devono essere previste aree necessarie alla costruzione degli asili nido, applicando i seguenti standards: a) rapporto asilo-nido popolazione 1 ogni 1800 abitanti (a Carini in teoria dovremmo avere 17 asili nido, nei fatti ne abbiamo 1 solo)… (art. 21) … I comuni e i loro consorzi, nelle more dell'espletamento dei concorsi, possono affidare, mediante convenzione, la gestione dell'asilo nido secondo le modalità di cui al successivo art. 27 a cooperative già costituite alla data di entrata in vigore della presente legge … (art. 27) … Le convenzioni hanno la durata di 2 anni, termine entro il quale i comuni devono espletare i relativi concorsi ed in ogni caso si risolvono il 31 dicembre dell'anno in cui il concorso è stato espletato. L'onere relativo alle convenzioni grava sull'apposito fondo per la gestione, previsto dalla presente legge. In riferimento a questo ultimo articolo della L.R. 214/79 bisogna tener conto di altri 2 articoli di due distinte leggi regionali: art. 12 della L.R. 27/90 allo scopo di migliorare il servizio degli asili nido i comuni ed i loro consorzi possono prorogare le convenzioni in vigore alla data di approvazione della presente legge, stipulate ai sensi dell'art. 21 della L.R. 214/79 art. 4 della L.R. 19/91 le convenzioni di cui all'art. 27 della L.R. 214/79, prorogate dall'art. 12 della L.R. 27/90, possono essere ulteriormente prorogate. Alla copertura della relativa spesa, in caso di insufficienza degli stanziamenti di cui al comma 1 (per il 1991 11 miliardi di lire), le amministrazioni comunali possono provvedere con l'utilizzo dei fondi della L.R. 22/86 (assistenza e beneficenza pubblica). Questa sfilza di frammenti di leggi regionali era necessaria per evidenziare alcune anomalie che accadono nel nostro comune. Intanto l'assoluta insufficienza degli asili nido presenti. Quest'anno sono pervenute al Comune di Carini 226 domande per 60 posti disponibili; le richieste erano sufficienti a riempire 4 asili. Questo spiega il proliferare di strutture private che, non potendo garantire gli standard di legge sulle unità di personale impegnate per il servizio, utilizzano l'escamotage delle “associazioni culturali” per la gestione. Non sappiamo se il Comune di Carini nel nuovo Piano Regolatore abbia previsto la costruzione di nuovi asili, in un paese che cresce al ritmo di 1.500 nuovi residenti all'anno (quasi un nuovo asilo l'anno). Come secondo punto da evidenziare l'anomala gestione da parte del Comune dello strumento della convenzione per la gestione. La legge già dalla sua istituzione prevedeva una certa stabilizzazione del personale in servizio presso gli asili nido: convenzione di 2 anni prorogabile. Per Carini pare che questa legge non valga. Si è sempre preferito fare convenzioni brevi (l'ultima è di 11 mesi, quella prima di 7), specialmente negli ultimi anni, e non procedere mai con il rinnovo della convenzione. Ad ogni nuova gara di affidamento il personale ha subito cambiamenti, con parziali conferme ed a volte anomali aumenti delle unità di personale. Nella struttura dell'asilo nido dovrebbero lavorare 17 persone: 10 assistenti e 7 inservienti, così come prescritto dalla legge regionale. Tali numeri coincidono con il bando di gara disposto dal Comune di Carini, solo che da qualche anno il personale è sempre stato di alcune unità in più (anche 6 dipendenti in più rispetto ai 17 di contratto). Questo ultimo anno e mezzo è stato forse tra i più tribolati della storia dell'asilo nido carinese. Nel mese di giugno 2005, con preavviso di 10 giorni, ci avvisarono che l'asilo nido sarebbe stato chiuso un mese prima, dal primo luglio invece che dal primo agosto, per i previsti (già da alcuni anni) lavori di adeguamento alle norme di sicurezza della struttura. Nella riunione ci garantirono che entro il primo settembre la struttura sarebbe stata riaperta. Intanto non era stata nemmeno espletata la gara per l'affidamento dei lavori. L'estate passa con un manipolo di genitori (una ventina su 60) che cominciamo a pressare l'Amministrazione Comunale, vedendo che i lavori, partiti in ritardo, sicuramente non consentivano la riapertura a settembre. Ci hanno pure bidonato un paio di volte non presentandosi agli incontri organizzati previo appuntamento, ma alla fine siamo riusciti ad ottenere qualcosa: la convenzione con alcune strutture private del territorio per l'avvio del servizio, in attesa del completamento dei lavori, che intanto dureranno fino alla fine dell'anno. A gennaio riapre la struttura comunale, che finalmente presenta i requisiti di sicurezza previsti, quegli adeguamenti che di anno in anno avevano subito continui rinvii. Ai primi di febbraio vengono eletti i rappresentanti dei genitori (due) ed a fine marzo l'Amministrazione Comunale nomina i suoi rappresentanti (tre) che faranno parte, insieme ai rappresentanti del personale dell'asilo (tre) e di uno del maggiore sindacato presente a Carini, del Comitato di Gestione dell'asilo nido (per un totale di 9 persone). Ad aprile viene eletto il Presidente del Comitato (uno dei tre nominati dall'Amministrazione Comunale) e finalmente a fine maggio, dopo una minaccia di autoconvocazione del Comitato, viene convocata dal Presidente la prima riunione del Comitato di Gestione, dove come rappresentanti dei genitori (insieme all'altro genitore che è una mamma) avevamo intenzione di esercitare i nostri compiti, principalmente evidenziare le difformità che avevamo riscontrato tra il progetto presentato dal gestore del nido e quello che realmente veniva offerto ai nostri figli. Praticamente da allora non è stato più possibile riunire il Comitato di Gestione: una convocazione è stata prevista nella settimana di ferragosto (3 presenti di cui 1 illegittimo perché decaduto in quanto scaduta la convenzione di gestione del nido); un'altra nel mese di settembre (con un unico presente: il Presidente) con i rappresentanti del personale ancora da nominare (perché intanto era cambiato il gestore); per arrivare all'ultima della metà di novembre dove si doveva procedere alla formazione della graduatoria per il 2007. A metà riunione il Presidente del Comitato, contrariato dal fatto che non erano stati democraticamente approvati (ovvero dopo normale votazione) i suoi criteri per la formulazione della graduatoria, totalmente differenti rispetto quanto fatto negli ultimi 16 anni (giudicati dallo stesso “fuorilegge”), ha deciso autonomamente di chiudere la seduta ed è andato via portandosi il registro dei verbali dell'assemblea, impedendo la formazione della graduatoria. Il 21 dicembre, dopo oltre un mese e numerosi solleciti per una nuova convocazione, ci viene comunicato che i 3 membri del Consiglio nominati dal Sindaco si erano dimessi dall'incarico e che i rimanenti 6 dovevamo riunirci, in autoconvocazione, per redigere la graduatoria. Il giorno dopo altra sorpresa: la cooperativa che era stata esclusa in sede di gara ad agosto, in virtù della sospensiva ottenuta dal C.G.A. (Consiglio di Giustizia Amministrativo) il 2 gennaio doveva subentrare, in attesa del giudizio di merito del TAR previsto per i primi di febbraio, nella gestione dell'asilo. Si trattava della stessa cooperativa di cui noi genitori ci eravamo lamentati nei mesi prima dell'estate. Ulteriore sorpresa: 11 dipendenti (6 assistenti e 5 ausiliarie) sarebbero state licenziate dall'oggi all'indomani, alla vigilia di Natale. Immaginatevi i bambini che al sabato salutano le maestre ed il lunedì ne trovano altre che non hanno mai visto. In tempo record, tra Natale e Capodanno, riusciamo a convocare un'assemblea straordinaria dei genitori per decidere il da farsi, visto che nessuno si era degnato di avvisarci di quanto stava accadendo. Si decide all'unanimità che il 2 gennaio nessuno porterà il proprio figlio all'asilo nido, sciopero ad oltranza insieme al personale licenziato ed a quello confermato dal nuovo provvisorio gestore, che per solidarietà verso le colleghe decide di non lavorare. Per la prima volta si crea un fronte comune: genitori e personale del nido insieme per il rispetto e la tutela dei diritti dei lavoratori e dei bambini. Anno nuovo vita nuova. Già alle 7.30 della mattina del 2 gennaio un gruppo di g e n i t o r i e t u t t o i l pag. 11 personale dell'asilo nido sono presenti davanti alla struttura. Come concordato nessun genitore porta il proprio figlio: 60 genitori compatti come non mai. Arriva pure Antonio Carollo, sindacalista della UIL componente del Comitato di Gestione. Dopo decine di telefonate e una “convocazione citofonica” alle 8:30 del mattino arriva pure il Sindaco, oltre al Capo Ripartizione III del Comune. Si inizia una vibrante trattativa con il nuovo gestore che durerà alcune ore. Alla fine tutto il personale decide di ridursi l'orario di lavoro pur di non arrivare a nessun licenziamento e, con l'autorizzazione del Comune, fin quando non arriverà il pronunciamento del TAR, presso l'asilo nido lavoreranno un totale di 29 persone: quelle già in servizio al 31 dicembre più quelle arrivate con il nuovo gestore; un sacrificio fatto dalle ragazze in servizio al nido per non perdere il lavoro e per non creare traumi e disagi ai piccoli utenti dell'asilo. Quando tutto è finito, quando i sorrisi, anche a denti stretti, si dispensano a destra ed a manca, fa la sua apparizione l'assessoressa alla Pubblica Istruzione Maria Rita Picone, pare avvisata telefonicamente da qualcuno. Arriva e si piazza immediatamente davanti alle t e l e c a m e r e d i Te l e O c c i d e n t e , dispensando buonismo per tutti, rassicurando la Città che lei e l'amministrazione comunale avevano già trovato la soluzione prima ancora dello sciopero. In quelle tre ore di urla a porte chiuse tra il Sindaco ed il nuovo gestore non avevamo avuto questa impressione, ma lei non c'era e quindi non poteva saperlo. Come forse non sapeva che nel 2005 era possibile inoltrare alla Regione Siciliana, anche da parte dei Comuni, la richiesta di finanziamento per il miglioramento degli asili nido esistenti o per la costruzione di nuove strutture (vedi Terrasini che ha ottenuto 100.000 euro). Forse perché era troppo impegnata a promuovere i finanziamenti che l'Assessorato alla Famiglia della Regione Siciliana (a quel tempo in mano ad A.N.) dava per la realizzazione dei micro-asili aziendali, tutto il giorno in giro presso le industrie della zona industriale di Carini (eravamo in piena campagna elettorale per le comunali). Forse non avrà letto bene che la stessa legge destinava una buona parte delle somme ai Comuni. Forse abbiamo perso un'altra occasione per fare funzionare meglio le strutture pubbliche. Ai lettori il giudizio. pag. 12 pag. 13 pag. 14 LO SFOGO DI UN CITTADINO Strisce blu, posteggi e viabilità allo sfascio Mentre dopo la sentenza della Suprema Corte di Cassazione Sezioni Riunite n° 116/07 del 16/11/06, che ha ritenuto nulli i verbali elevati nelle strisce blu dalla mancata ed adeguata area destinata a parcheggio libero come previsto dall'articolo 7, comma 8 del Codice della Strada, molti Comuni d'Italia si stanno adeguando alla normativa; ed anche sul Giornale di Sicilia del 23 gennaio scorso: “Palermo, un taglio alle strisce blu” con sosta gratuita in 15 strade creando circa 700 posteggi; Carini è piombata nel caos totale. Dopo i primi giorni di persecuzioni tipo quelle di Nerone contro i Cristiani, su un paese diventato di colpo tutto blu (sarebbe bello conoscere l'ideatore di questo piano e mandarlo ad un corso di aggiornamento sul Codice della Strada) alla luce della sentenza di cui sopra è giunta l'ora di mettere un po' d'ordine e dare al Centro Storico di DOVE POTETE TROVARE LA VOSTRA COPIA DE “IL VESPRO” Edicole e Cartolibrerie: Giambanco Vito Genova Bazar Davì Conigliaro Libreria Rossini Giambanco Elio Tranchina Corso Umberto I, 30 Corso Umberto I, 66 via Roma Corso Italia, 48 Corso Italia, 89 Corso Italia, 241 via Nazionale, 176 - Villagrazia di Carini Carini quella vivibilità che l'ambiente merita. Oggi, come nel titolo, i posteggi e la viabilità sono allo sfascio totale. Pare che nessuno faccia più multe. Come se le violazioni fossero solo le strisce blu. Sarebbe curioso sapere quante infrazioni sono state elevate dall'istituzione delle strisce blu ad oggi sui vari articoli del Codice della Strada. Le schede di sosta continuano ad essere quelle del 2001, pertanto contestabili, le aree a libero parcheggio non sono state istituite, si multa anche in proprietà privata, i permessi ai residenti ed ai portatori di handicap superano gli stessi posteggi istituiti. Gli stessi Vigili Urbani, fanno capannello attorno alla Fontana, in mezzo a miriadi di macchine posteggiate a discapito del turismo e del commercio, che sicuramente non staranno attraversando un periodo felice. A quando la soluzione? Con la Determina n° 922 del 29/12/2006 la Rip. III del Comune ha disposto la ripartizione dei contributi per l’attività sportiva svolta nell’anno 2006 dalle Associazioni Sportive Carinesi. Questo il piano di riparto, nel prossimo numero de “Il Vespro” daremo in dettaglio le informazioni sulle attività svolte. Esercizi Commerciali vari: Sicilauto S.S. 113 km 282,4 Balsamo Calzature via Santa Caterina, 6 Parfums & Parfums via Rosolino Pilo, 6 SISA Sgroi via Mattarella, 21 - Villagrazia di Carini Panificio Antica Pasticceria via Nazionale, 2 - Villagrazia di Carini La Boutique della Carne via San Giuseppe, 11 Franci Casa via Pio La Torre, 13/17 - Villagrazia di Carini La Vignevini via Sant’Anna, 46 Sala Kennedy S.S. 113 km 286,500 - Villagrazia di Carini Pistone Expert S.S. 113 - Zona Industriale Carini Kyliè abbigliamento via Mattarella, 4 - Villagrazia di Carini New Miramare via della Repubblica, 2 La Cornice via Gesù e Maria, 2 Corrado Amato Ottica Piazza Duomo, 15 Gioielli Cronio Corso Umberto I, 91 Kosmo articoli da parrucchiere via Torre Di Vita, 4 Autoscuola Diana via Santa Caterina, 5 Ikebana Fiori Corso Garibaldi, 242 Bar La Foresta Bivio Foresta Stop & Go S.S. 113 Ovest km 288,6 Villagrazia di Carini Best Pizza S.S. 113 km 286 n° 53 - Villagrazia di Carini S.S. Carini Calcio A.C.S. Villagrazia Stella Azzurra Mistral Club Polisportiva Laide Vigor Club Carini Vlasoff 200 Basket Carini Polisportiva Villagrazia Colin A.S. Cultura e Sport Vill. Body Time Enal Caccia (calcio) (calcio) (calcetto) (calcetto) (volley) (pesi) (pesi) (basket) (ciclismo) (ciclismo) (ciclismo) (varie) (caccia) 27.000 € 6.000 € 5.000 € 3.500 € 5.000 € 5.000 € 500 € 4.500 € 2.000 € 1.000 € 500 € 1.500 € 1.000 € 62.500 € La Pro Loco di Carini ed i chiarimenti dell’Ass. Marcianò Lo scorso numero abbiamo posto all'attenzione dei nostri lettori lo strano caso di un contributo, elargito dall'Unione dei Comuni alla Pro Loco di Carini, per “alcune manifestazioni” inserite nel programma delle manifestazioni dell'Unione dei Comuni nel corso dell'estate. Qualche giorno fa abbiamo avuto un improvvisato quanto esaustivo colloquio con l'Assessore Enzo Marcianò, che ci ha chiarito alcuni fatti relativi a quanto da noi affermato nell’articolo. “Si è trattato di un errore di comunicazione”, ci ha riferito Marcianò, “nel pieghevole delle manifestazioni estive”, ideato dallo stesso Assessore, “non sono state evidenziate le manifestazioni organizzate dalla Pro Loco di Carini, perché dovevano intendersi organizzate dalla stessa tutte quelle non realizzate da altri enti o associazioni”. L'opuscolo lo abbiamo riletto con attenzione e qualche dubbio ci è comunque rimasto. Confidiamo in informazioni più trasparenti la prossima volta. Rimanendo in tema, questa volta l'argomento è il Natale. Sempre dall'Unione dei Comuni sono stati assegnati alla Pro Loco di Carini 7.200 euro per “manifestazioni natalizie” non meglio specificate e non inserite nel programma delle attività che il Comune di Carini ha organizzato per lo scorso Natale. Questa volta non c'è nemmeno l'opuscoletto con il programma a chiarimento di quanto realizzato. Aspettiamo con fiducia i chiarimenti dell'Assessore Marcianò, visto che la dirigenza della Pro Loco preferisce tacere Novità sul Centro di Ricerca Biotech di carini Il Senato pare abbia confermato l’interpretazione data sulla Legge Finanziaria 2007 da parte della dirigenza della Fondazione Ri.MED. sui fondi destinati alla realizzazione del Centro di Ricerca Biotech di Carini. Stando alle ultime notizie i fondi a disposizione ammonterebbero a 260 milioni di euro. I tecnici della Fondazione sono già al lavoro per riformulare il progetto ed avviare così le procedure per l’inizio dei lavori. Per giorno 12 febbraio è intanto prevista la convenzione con l’Università di Palermo che entrerà a far parte della Fondazione. pag. 15 Turismo alternativo pag. 16 Carissimi lettori, FACENDO NOSTRO L'AUGURIO CHE PAPA BENEDETTO XVI HA FATTO A “ TUTTI GLI UOMINI E LE DONNE DI BUONA VOLONTA’” VOGLIAMO ACCOGLIERVI NELLA NOSTRA NUOVA VESTE GRAFICA E DARVI TANTI STIMOLI PER QUESTO ANNO CHE HA APPENA APERTO LE SUE PORTE. DA TUTTA LA REDAZIONE: BUON ANNO! [...] “All'inizio del nuovo anno, vorrei far giungere ai Governanti e ai Responsabili delle Nazioni, come anche a tutti gli uomini e le donne di buona volontà, il mio augurio di pace. Lo rivolgo, in particolare, a quanti sono nel dolore e nella sofferenza, a chi vive minacciato dalla violenza e dalla forza delle armi o, calpestato nella sua dignità, attende il proprio riscatto umano e sociale. Lo rivolgo ai bambini, che con la loro innocenza arricchiscono l'umanità di bontà e di speranza e, con il loro dolore, ci stimolano a farci tutti operatori di giustizia e di pace. Proprio pensando ai bambini, specialmente a quelli il cui futuro è compromesso dallo sfruttamento e dalla cattiveria di adulti senza scrupoli, ho voluto che in occasione della Giornata Mondiale della Pace la comune attenzione si concentrasse sul tema: Persona umana, cuore della pace. Sono infatti convinto che rispettando la persona si promuove la pace, e costruendo la pace si pongono le premesse per un autentico umanesimo integrale. È così che si prepara un futuro sereno per le nuove generazioni.”[...] Dal Vaticano, 8 Dicembre 2006. BENEDICTUS PP. XVI Il Movimento Giovanile Missionario, diocesi di Monreale CONSUMISMO SENZA SE ... E SENZA MA! “In un mondo di maschere, dove sembra impossibile riuscire a sconfiggere tutto ciò che annienta l'uomo: il potere, la falsità, la ricchezza, l'avidità, sono mostri da abbattere. Noi però non siamo soli.” È questo l'incipit di una famosa canzone che spesso si può ascoltare nelle nostre chiese. Il nostro è un m o n d o pieno di maschere, ognuna con un ruolo predefinito e prestabilito, come i n u n a specie di MATRIX (il celebre film fantascientifico in cui viene rappresentato un mondo perfetto, proiezione lusinghiera ed ingannatrice realizzata dai computers in rivolta contro l'uomo), dove tutto ciò che ci circonda è immagine costruita e artificiosa, appunto come un utopico mondo perfetto. Le nostre belle case, le auto, la tecnologia ormai considerata dai più “necessaria e insostituibile”, non sono altro che le esili pareti dietro cui ci ripariamo per difenderci da tutto ciò che potenzialmente ci opprime: stress, depressione, insuccesso professionale e sentimentale, vuoto esistenziale, ecc... Tali pareti, peraltro, costituiscono un'efficace barriera acustica contro il grido degli emarginati, degli ultimi, degli “invisibili”, in una parola: degli oppressi. D'altronde, è pproprio questo il totem della nostra società: mantenere l'attuale stile di vita, che però corre a ritmi assurdi e si fonda su consumi ancora più assurdi. Ci siamo convinti o, meglio, ci siamo lasciati convincere che lo standard normale di vita sia il nostro, quello cosiddetto “occidentale”. Diventa facile, pertanto, giustificare l'utilizzo che il 20 % della popolazione mondiale fa dell'80% delle risorse del pianeta. Poco male, poi, se la maggior parte di queste risorse sono fruibili grazie ad un vero e proprio 'furto legalizzato' a scapito dei paesi di quello che viene indicato con l'espressione “terzo mondo”. Sono effetti collaterali di una medicina che sentiamo di dover quasi coattamente assumere, poiché prescrittaci dal dio del libero mercato e dal dio del profitto e dell'edonismo: il consumismo. Scrive Ruben R. Dri (teologo e sostenitore della Teologia della liberazione): “in nome dei propri interessi, gli esseri umani arrivano ad esercitare violenza e ferocia sui loro simili. Essi però non possono confessare a se stessi ciò che fanno, non possono riconoscere che ciò che fanno è disumano, ingiusto e costituisce una violazione dei diritti fondamentali di altre persone; hanno bisogno di un'autolegittimazione, di un'autogiustificazione.” Qui, come detto, l'autogiustificazione è: mantenere lo stile di vita a qualunque costo. La domanda, a questo punto, si pone da sé: chi o che cosa crea e manovra il grande MATRIX? Come dimostrano importanti inchieste del più sano giornalismo ed eminenti ricerche scientifiche (vedi, tra l'altro, i volumi NoLogo di Naomi Klein e La globalizzazione e i suoi oppositori del nobel per l'economia J. Stiglitz, nonché i vari testi di Noam Chomsky, guru del pensiero contemporaneo statunitense), un ruolo fondamentale in questo fenomeno è giocato dalle grandi multinazionali come la Coca Cola Company, la Nestlè, la McDonald's, la Procter&Gamble, la Nike, etc. La lista potrebbe continuare per pagine intere. Esse sono tra i grandi burattinai di questo perverso e devastante immenso gioco. Noi siamo gli inconsapevoli 'pupi' (ma fino a che punto, poi?) di questo museo delle cere, dove niente ha la consistenza che mostra di avere, ma si scioglie facilmente al fuoco della ricerca della verità. Irretiti da questi burattinai, andiamo dietro, perchè sedotti ad arte dalla propaganda pubblicitaria, all'acquisto dell'ultimo paio di scarpe che segna la moda contemporanea, non rinunciamo al nostro gustoso nescafè, al fuggevole pranzo “mordi e fuggi” nei vari fastfood, allo spuntino con le nostre patatine ed i nostri snacks a base di alimenti liofilizzati. E per carità, ogni 'cliente' è libero di consumare ciò che vuole come desidera (o meglio, secondo i desideri che gli vengono indotti capziosamente). Ma è giusto che i 'clienti' siano a conoscenza delle accuse, spesso provate in maniera difficilmente oppugnabile, di comportamenti antietici e violanti la carta dei diritti fondamentali dell'uomo da parte di queste multinazionali (anche quelle a partecipazione statale nel loro capitale sociale). La tanto rassicurante Coca Cola, per esempio, in Colombia, costruisce decine d'impianti per l'imbottigliamento delle sue bibite, assume personale indigeno (con un salario di 30 $ mensili) che, puntualmente, al novantesimo giorno di lavoro (tempo minimo necessario in quel Paese per potersi iscrivere ad un qualsivoglia sindacato) licenzia, per riassumerlo poi al novantaduesimo. Il meccanismo è assai semplice. Il basso costo di produzione, l'inesistenza o l'inefficacia (o la corruzione) dei sindacati (con la privazione o depotenziazione, pertanto, della principale arma di difesa dei diritti dei lavoratori, ossia lo sciopero) portano ad una massimizzazione dei profitti. Basta sfogliare un qualunque libro d'economia per accorgervi che i conti tornano. È provato che la Nestlè si macchia ogni giorno della causa di morte di 4000 bambini nel Sud del Mondo, che la Procter&Gamble, che vende OGM, devolve una percentuale del suo fatturato a sette sataniche, che ha interssi forti nelle industrie di armi, ecc. Quindi, ogni qualvolta facciamo la spesa, dobbiamo essere consapevoli del rischio di renderci complici di certi misfatti, che così trovano il nostro avallo, sia esso volontario o meno, non solo per il danno ambientale che può essere stato causato proprio dal processo di realizzazione del prodotto che acquistiamo, ma anche (e soprattutto) per gli abusi umani e sociali correlati. Ma attenzione! È necessario a v e r e q u e s t a pag. 17 consapevolezza non per creare buonismo o sterili sensi di colpa, bensì per diventare consumatori responsabili, i quali pretendano di usare il consumo come uno strumento per condizionare le imprese. D'altronde, come valida alternativa, esiste il “Commercio equo e solidale”: una relazione paritaria fra tutti i soggetti coinvolti nella catena di commercializzazione: produttori, lavoratori, Botteghe del Mondo, importatori e consumatori (vedi lo “speciale natale” di dicembre). Ricordiamoci sempre che abbiamo “peso politico” e che le imprese sono in una posizione di profonda dipendenza dal nostro comportamento di consumatori. Noi, infatti, con i nostri acquisti, abbiamo la possibilità di fare salire o scendere i loro profitti. “Proprio perché le imprese dipendono da noi, esse tentano di dominare la nostra volontà spendendo miliardi per la pubblicità. Scegliendo cosa comprare e cosa scartare, non solo segnaliamo al sistema i metodi produttivi che approviamo e quelli che condanniamo, ma sosteniamo le forme produttive corrette mentre ostacoliamo le altre. In fin dei conti, il consumo si può utilizzare come una forma di voto, che può influenzare le scelte economiche molto di più dello stesso voto elettorale”. Antonio Di Lisi Quaderni di Alternatives Sud, TEOLOGIE DELLA LIBERAZIONE, Edizioni Punto Rosso. AA.VV , GUIDA AL CONSUMO CRITICO, Informazioni sul comportamento delle imprese per un consumo consapevole, EMI 2003 Francuccio Gesualdi, Centro Nuovo Modello di Sviluppo, http://www.citinv.it/associazioni/RIBN/dossier pag. 18 Natura Nat ura lme nte Carini La prima fiera della natura e del territorio “Naturalmente Carini”, così come previsto, si è conclusa sabato 6 gennaio 2007, dopo 15 giorni consecutivi di apertura al pubblico ed ha visto numerosi visitatori, principalmente nelle giornate coincidenti con le altre attività di attrazione previste nel Centro Storico. Inaugurata sabato 23 dicembre 2006, alla presenza delle Autorità Locali Fiera della Natura e del Territorio “Naturalmente Carini” ha offerto ai visitatori nuove risorse del territorio attraverso un percorso obbligato all'interno della struttura dell'ex convento di San Vincenzo. Durante i giorni festivi della manifestazione sono state effettuate diverse Le ceramiche della Coop. Casa del Fanciullo L’Università Telematica ha le immatricolazioni libere da vincoli di data: PUOI ISCRIVERTI IN QUALUNQUE PERIODO DELL’ANNO. Cosa aspetti!!! degustazioni di prodotti tipici: olio biologico, pane casereccio e “muffulette”, vino, liquori tipici siciliani, al fine di incrementare la conoscenza dei prodotti locali e la loro commercializzazione. Considerata la lunga durata della manifestazione ed il periodo natalizio, hanno partecipato: • Per la sezione Naturalistica e d e l l a Tu t e l a d e l Te r r i t o r i o : Legambiente; il Gruppo Ecomicologico “Bruno Cetto” che curato una mostra micologica con i funghi del territorio di Carini; il Bioparco di Sicilia; la Scuola Media Statale “Salvatore Calderone” che ha allestito una mostra naturalistica con le essenze vegetali provenienti dal vivaio scolastico; l'Associazione “Iccara Bonsai” con una esposizione all'interno del salone della scuola. • La sezione della Creatività ha visto la partecipazione di diversi artigiani che si sono alternati e succeduti durante i quindici giorni di esposizioni. Tra questi particolare menzione meritano la Cooperativa Sociale “Casa del Fanciullo” e l'Ass. Villa delle Ginestre, che con le loro creazioni artistiche realizzare da ragazzi disabili hanno attirato l'attenzione dei numerosi visitatori. • Nella sezione Produzione Naturale discreto successo hanno ottenuto: il Panificio Di Stefano per la qualità dei prodotti da forno; l'Oleificio Giambanco con il suo olio biologico; la Ditta Di Stefano con un antico mulino a macina corredato di varie tipologie di farine e granaglie, i spazio in vari luoghi di prodotti per l'agricoltura biologica e “Naturalmente Carini”: nel salone è una piccola mostra di utensili stato proiettato ogni ora il video agricoli artigianali; l'Enoteca Donna “Carini Terra bella e graziosa” della Laura con i suoi vini bianco e rosso Casa Editrice “Il Sole”; nello stesso dedicati alla Baronessa di Carini, oltre ad una vasta rappresentanza di prodotti tipici siciliani provenienti dai dintorni del palermitano. • La sezione Bellezza h a v i s t o l a partecipazione della bottega di floricoltura di Anna Mignano “Eventi Fioriti”, che ha dato ampia dimostrazione La sala con i prodotti della Ditta Di Stefano Vito luogo era realizzata una mostra delle proprie capacità con numerose didattica sulle orchidee selvatiche composizioni floreali. del territorio di Carini e sulla flora e • La sezione dedicata alla fauna; nel chiostro erano invece Bioedilizia ha visto la partecipazione collocati, in prossimità della mostra della ditta A.S.I. di Mannino che ha micologica, i pannelli didattici sui realizzato uno spazio espositivo con funghi che crescono nelle montagne un pannello solare per la produzione di Carini. All'interno della palestra ha di acqua calda, una stufa a palletts, trovato posto uno spazio dedicato addolcitori e depuratori d'acqua, all'editoria e souvenir legati alla oltre ad un completo e fornito spazio storia di Carini. divulgativo sulle tecniche di Per un migliore funzionamento dei risparmio energetico più innovative. percorsi espositivi e per la tutela sia • La sezione Didattica ha trovato degli espositori che dei visitatori I Pannelli Solari della Ditta A.S.I. sono stati impegnati, per tutta la durata della manifestazione, quattro persone (due uomini e 2 donne) quali steward ed hostess per l'assistenza; 2 unità della Protezione Civile dell'Associazione di Protezione Civile Villagrazia di Carini; personale specifico per le pulizie e la gestione dell'apertura e chiusura pag. 19 della mostra. “Naturalmente Carini” è rimasta aperta tutti i giorni da sabato 23 dicembre 2006 fino a sabato 6 gennaio 2007 dalle 16:00 alle 20:00, con un prolungamento dell'orario di apertura, fuori programma, fino alle 21:00 nei 4 giorni in cui è stato realizzato il Presepe Vivente. Inoltre durante tutta la d u r a t a d e l l a manifestazione è stato possibile visitare la mostra “Presepi del Mondo” realizzata dagli alunni della scuola “Falcone” nei sotterranei della palestra. Le composizioni di Anna Mignano pag. 20 di Massimo Costa e Michele Santoro SICILIA - terra di conquista e di truffe politiche L'Italia non rispetta la Costituzione e lo Statuto Siciliano... con l'assenso e per volere degli americani neanche il Trattato di Pace firmato da De Gasperi alla fine della seconda Guerra Mondiale Forse pochi sanno che il Trattato di della Repubblica Italiana sopra le sue Parigi del 1947 aveva pensato ad una due maggiori isole. Sicilia smilitarizzata, mai più "testa di In questo c'era un compromesso ponte" o "fortezza" per nessun evidente tra la politica britannica, colonialismo, bensì terra di pace, vero sempre velatamente a favore di una luogo d'incontro al centro del bacino Sicilia indipendente o semiEuromediterraneo. Tale funzione, estesa a gran parte della Sardegna peraltro, è sancita dagli artt. 49 e 50 del suddetto trattato; articoli scomodi sui quali è calato un "silenzio di stato". Tali clausole furono imposte dagli Alleati all'Italia (arresa incondizionatamente e non come viene millantato concordato un armistizio) proprio per punire il suo tentativo i m p e r i a l i s t a n e l Aerei militari in volo su San Vito Lo Capo Mediterraneo che indipendente nell'area del prendeva le mosse dalle due più Commonwealth, e le più forti istanze grandi isole per procedere ad ulteriori americane e russe, a favore del conquiste. mantenimento dello statu quo sul Gli Alleati non scelsero di dare "dominio" italiano delle due Isole. I garanzie internazionali all'Autonomia primi, considerando la Sicilia una di Sicilia e Sardegna (che restò, roccaforte di voti moderati, non purtroppo, solo un fatto interno volevano sbilanciare troppo un'Italia seppure di grandissimo rilievo) ma moderata sul versante "rosso", e poi si piuttosto questa sua forma implicita consideravano abbastanza forti per attraverso una riduzione di sovranità fare non della Sicilia (come volevano i britannici) ma dell'Italia intera un grande protettorato USA. Era pur vero che P a t t o n , responsabile in Sicilia di crimini di guerra (fucilazione dei prigionieri italiani e tedeschi) e gli altri avevano, a titolo personale, mostrato qualche iniziale simpatia verso il MIS, ma presto (dopo Cassibile per l'esattezza) li abbandonarono al loro destino o reputarono che l'Autonomia in corso di ottenimento risolvesse il problema. I secondi (i russi) non avevano perso del tutto la speranza di "contare" in Italia, seppure per loro oltre cortina, attraverso il blocco socialcomunista e, in questo, solidarizzavano con la sinistra italiana che non aveva interesse ad un'Italia "mutilata" della Sicilia. Così, in breve, si arrivò alla "smilitarizzazione" della Sicilia. Dopo qualche anno, però, gli USA avevano talmente in mano il controllo del potere in Italia che questa clausola sarebbe stata imbarazzante pure per loro che invece ne volevano fare, e ne hanno fatto, una gigantesca portaerei nel Mediterraneo. Il risultato è stato che quel trattato è stato violato! E quel trattato è ancora vigente nell'ordinamento internazionale! Ma che disponevano poi quegli articoli benedetti? Il n. 49 disponeva che Pantelleria (dove oggi ci sono forze armate di tutti i tipi) e le Pelagie dovevano essere smilitarizzate in maniera "totale"! Non un soldato o marinaio o aviere, ma solo forze dell'ordine che ovviamente si sarebbero potute anche occupare di operazioni di guardia costiera. Il n. 50 disponeva, al secondo comma, lo smantellamento di tutte le armi di aggressione del tempo e il loro trasloco sulla "Terraferma" italiana entro un anno: cioè mai più la Sicilia poteva essere base per azioni militari (ricordate gli euromissili di Comiso, ora provvidenzialmente smantellati? Ricordiamo che agli USA è stata data in concessione permanente una porzione del nostro territorio a Sigonella da cui possono fare tutto ciò che vogliono, compresa la guerra nucleare). Lo stesso n. 50, al terzo e quarto comma, disponeva che non potevano essere costruite o rafforzate o incrementate installazioni o fortificazioni di ogni tipo, né ricostruite quelle distrutte nella guerra o presenti nell'anteguerra, né disposto alcun potenziamento bellico (Se pensiamo che l'aeroporto militare di Birgi è tutto "nuovo"...). Erano consentite ovviamente solo le riparazioni e le manutenzioni ordinarie sul potenziale esistente. Cioè l'Italia (e solo l'Italia, non paesi stranieri) aveva sì il diritto di mantenere una presenza militare minima in Sicilia, ma questa, limitandosi alle poche vecchie caserme, navi ed aerei presenti in Sicilia nel 1947 (esclusi i Carabinieri che, in quanto forze dell'ordine, erano espressamente escluse dall'ambito di efficacia di questo disposto) praticamente si doveva limitare ad un presidio territoriale minimo con armi convenzionali. Altro che... Oggi in Sicilia ci sono armi ed eserciti di tutti i tipi! Le forze armate italiane non tengono né mai hanno tenuto in alcun conto di questa limitazione... Proviamo ad applicare oggi il Trattato di Parigi e ad applicarlo in "combinato disposto" con lo Statuto della Regione Siciliana (altra fonte permanente di occupazione illegale dell'Isola). Che succederebbe? 1° L'Italia dovrebbe smantellare tutte le costruzioni o installazioni militari, comprese quelle navali ed aeree, successive al 1947 o non configurabili come un adeguamento ai tempi dell'armamento disponibile in quella data (art. 50 trattato di pace); 2° Le forze Nato ed Usa dovrebbero "sloggiare", in quanto tutte successive alla firma del trattato di pace; 3° La concessione USA di Sigonella dovrebbe essere revocata; 4° Pantelleria e le Pelagie dovrebbero essere completamente smilitarizzate; 5° Per tenere conto di queste specificità imposte dai trattati i Comandi siciliani dovrebbero avere tutti sede nell'isola (ciò che è con il Comando militare autonomo della Sicilia di Palermo e con il MariSicilia di Messina, ma non con l'Aeronautica Militare che dipende invece dalla III pag. 21 regione aerea di Bari); 6° Anche queste forze militari minime, con compiti di presidio territoriale e guardia di frontiera, dovrebbero passare alle dipendenze dell'Amministrazione Regionale (ex art. 20 dello Statuto) che le organizzerebbe secondo le disposizioni amministrative e con i fondi messi a disposizione dal Governo della Repubblica e secondo le leggi del Parlamento della Repubblica Italiana (in pratica diventerebbero una sorta di "guardia nazionale" siciliana); 7° Dulcis in fundo, anche i Carabinieri sparirebbero, assorbiti in Sicilia dalla Polizia di Stato e sotto il comando del Presidente della R e g i o n e . Vi p a r e p o c o ? E non sono chimere. E' soltanto l'ordinamento costituzionale interno insieme a quello internazionale da sempre vigenti in astratto e finalmente applicati. Saremmo una specie di Svizzera nel cuore del Mediterraneo! Ma i Siciliani queste cose non le devono sapere. Sacra Rappresentazione della Via Crucis domenica 1 aprile 2007 Chi volesse partecipare o contribuire alla buona riuscita della manifestazione può rivolgersi alla Congregazione dei 33 tutti i venerdì dalle 19:00 alle 20:30 presso la sede della congregazione al Cortile 33 n° 6, o telefonare ai numeri 3475137379 o 3474427230 pag. 22 Il Bioparco di Sicilia seleziona “1.000 collaboratori scientifici” Sono circa un migliaio i ragazzi impegnati nel progetto didattico “Amici della Biodiversità” rivolto a tutti gli alunni della scuola d'infanzia, primaria e media della città di Carini per l'anno scolastico 2006-2007. Gli allievi, come dei veri collaboratori scientifici, da professionisti si sono avvicinati al tema della biodiversità mostrando pieno entusiasmo per le attività svolte in classe e grande capacità organizzativa per le attività in fieri. Il progetto nasce in linea con le indicazioni nazionali riguardanti gli obiettivi specifici di apprendimento per l'educazione ambientale, che sottolineano l'importanza del collegamento e della collaborazione tra scuola e istituzioni che operano a difesa e valorizzazione dell'ambiente. Al fine di incoraggiare gli studenti ad approfondire quanto più possibile la loro conoscenza in tema di conservazione valorizzazione d e l l a biodiversità, il progetto è s t a t o organizzato seguendo gli schemi di un concorso a premi, ogni c l a s s e d i v e n t a squadra e prepara un lavoro. La presentazion e dei lavori avverrà in occasione della seconda Giornata della Biodiversità che si svolgerà presso il Bioparco di Sicilia domenica 6 maggio 2007, una importante manifestazione annuale che coinvolge esperti e naturalisti di fama internazionale, docenti universitari, stampa e tv e che, con l'ausilio della scuola, quest'anno si propone di avvicinare ad un tema così importante e delicato anche le famiglie. Una giuria tecnica premierà i lavori migliori, verrà inoltre rilasciato agli alunni un attestato di partecipazione ed una fidelity card di SOCIO CLUB AMICI DELLA BIODIVERSITÀ, che garantirà loro l'ingresso gratuito al Bioparco di Sicilia per la stagione 2007. Il Bioparco di Sicilia è impegnato da anni nella promozione e nell'attuazione di programmi di educazione e di sensibilizzazione del pubblico e del mondo della scuola in materia di conservazione della biodiversità, fornendo specifiche informazioni sulle specie esposte, sui loro habitat naturali, sulle possibilità ed i tentativi effettuati o pianificati per il loro reinserimento in natura. “I giardini zoologici possiedono un potenziale educativo enorme, la divulgazione delle conoscenze, attraverso specifici programmi formativi che offrono gli zoo, è fondamentale per riuscire a mantenere vivo l'interesse nei confronti della salvaguardia dell'ambiente naturale. Uno dei principali obiettivi del Bioparco di Sicilia è quello di educare il pubblico a costruire un diverso rapporto con la natura e l'osservazione BIOPARCO di SICILIA diretta degli animali è un essenziale punto di partenza per stimolare l'interesse nei riguardi delle problematiche ambientali” afferma la Dott.ssa Conigliaro del Dipartimento Didattica del bioparco. Il Bioparco di Sicilia è una realtà in costante crescita attiva sul nostro territorio, collabora con istituzioni di livello nazionale come l'U.I.Z.A. (Unione Italiana dei Giardini Zoologici ed Acquari), ospita regolarmente animali selvatici che vengono sequestrati alla frontiera o a privati, in quanto importati o detenuti in violazione della Convenzione di Washington, meglio conosciuta come CITES e promuove progetti di conservazione a livello nazionale e internazionale. Il Bioparco di Sicilia inoltre ha dato avvio a diversi progetti in collaborazione con Istituti Universitari e si propone come struttura scientifica e didattico-culturale ad ampio spettro perseguendo la missione di Educazione, Conservazione e Ricerca. Un valido contributo alla salvaguardia ed alla preservazione delle specie animali in pericolo di estinzione, non solo tramite progetti di ricerca e di riproduzione ma anche, e soprattutto, attraverso l'arricchim e n t o culturale che trasmette ai suoi visitatori con una corretta informazione mediante conferenze, proiezioni e seminari. In attesa della fine del topo in trappola ... pag. 23 Lo avevamo già scritto qualche numero fa, avevamo pure pubblicato alcune di queste foto. Sono passati alcuni mesi e la situazione non è per niente migliorata, anzi, dopo un primo periodo di controlli e vigilanza il Mercatino Rionale del martedì è tornato nella sua solita anarchia: in queste ultime settimane diverse “postazioni” di vendita si sono collocate al di fuori degli spazi segnati; per non parlare poi delle decine di segnalazioni pervenuteci di cittadini impossibilitati ad uscire o entrare dalla propria abitazione, praticamente sequestrati dalle 6:30 del mattino alle 15:00. Come pensavamo, dopo l’immancabile buon avvio, con l’ordine ed il rispetto delle regole, alla prima occasione tutto sarebbe tornato nel normale caos. Ad aggravare il tutto la presenza nei pressi dell’Istituto Compresivo “Laura Lanza” ed uno strano concetto della sicurezza messo in atto dal Comune, che ha predisposto tutta la viabilità di servizio con strade a senso unico di solo accesso ed un’unica via di uscita proprio nel giorno del Mercatino. Immaginatevi in caso di emergenza l’evaquazione di qualche migliaio di persone da un’unica strada che confluisce in una strettoia dove due macchine passano a malapena. Confidiamo in un ripensamento ed in un maggior controllo del rispetto delle regole, magari a partire dal rispetto proprio del codice della strada nei restanti giorni della settimana, vietando il blocco di due intere strade con decine e decine di macchine ferme in doppia e tripla fila. da Palermo Piazzale Giotto a Carini Piazza Sant’Anna AST Orari Autobus 5:45 - 6:15 - 6:45 - 7:15 - 8:00 - 8:30 - 9:00 - 9:30 - 10:00 - 10:30 - 11:00 - 11:30 - 12:00 - 12:15 - 12:45 - 13:30 - 14:00 - 14:45 15:15 - 15:45 - 16:45 - 17:30 - 18:45 - 19:15 - 20:15 - 20:45 da Carini Piazza Sant’Anna a Palermo Piazzale Giotto 5:15 - 6:00 - 6:40 - 7:00 - 7:10 - 7:45 - 8:30 - 8:45 - 9:30 - 10:15 - 10:45 - 11:15 - 11:45 - 12:15 - 12:45 - 13:00 - 13:30 13:45 14:30 - 15:15 - 15:45 - 17:00 - 17:30 - 18:15 - 19:15 - 20:15 - 21:00 Carini - Stazione - Villagrazia - Spiaggia (linea circolare) Autoservizi Taormina 6:30 - 7:00 - 7:30 - 8:10 - 8:20 - 9:00 - 10:00 - 11:00 - 12:00 - 12:30 - 13:30 - 14:20 - 15:00 - 16:00 -17:00 - 18:00 - 18:30 Poliambulatorio 7:40 - 9:30 - 10:30 - 12:00 Villa Belvedere 7:00 - 7:30 - 8:00 - 9:00 - 11:00 - 12:30 - 13:30 - 15:30 - 17:30 Torre Pozzillo Chiovaro 7:30 - 13:30 7:30 - 10:00 - 13:30 Numeri utili pag. 24 presso Punto Emergenza Territoriale Carini (ex Ospedale Santo Spirito) Pronto Soccorso tel. 091 8620104 (24 ore su 24 tutti i giorni ) Guardia Medica dalle ore 20:00 alle 08:00 Consultorio Familiare tel. 091 8620161 presso Poliambulatorio “Ina Badalamenti” C.da Ponticelli - Villagrazia di Carini Guardia Medica Turistica tel. 091 8620422 (dal 16 giugno al 15 settembre) Prenotazioni visite tel. 091 8620401 Aiello - via San Pietro, 6 tel. 091 8661252 Genova - Piazza Duomo, 19 tel. 091 8661161 Governanti - Piazza Duomo, 36 tel. 091 8661129 Pellerito - Piazza Regione, 9 Villagrazia di Carini tel. 091 8674202 Farmacie Veterinari Arena - S.S. 113 n° 218 tel. 091 8674832 Canile Sanitario - C.da San Nicola tel. 091 8661990 SOCLATE Ambulatorio veterinario Via Nazionale 225 - Carini - Tel. 091 8676008 - Emergenza 3396175940 Comune di Carini, Corso Umberto I Carabinieri - Compagnia, via Rosolino Pilo 131/c Carabinieri - Carini, via Rosolino Pilo 131/c Carabinieri - Villagrazia, Centro Servizi ASI via Don Sturzo Guardia di Finanza, Centro Servizi ASI via Don Sturzo Guardia Forestale, Centro Servizi ASI via Don Sturzo Polizia Municipale, via Rossini Tribunale, via Campo Sportivo Tribunale - Giudice di Pace, via Campo Sportivo Stazione Ferroviaria, Piazza Stazione Ufficio Postale Centrale, via Campo Sportivo Ufficio Postale Carini, via San Giuseppe Ufficio Postale Villagrazia, via Nazionale 091 091 091 091 091 091 091 091 091 091 091 091 091 8611111 8688197 8688159 8690621 8690464 8692018 8661672 8689782 8689376 8661359 8661051 8660328 8675938 Palermo Centrale Palermo Notarbartolo Ambrogio Conigliaro www.ilvespro.it [email protected] Balsamo Fulvio [email protected] Conigliaro Ambrogio [email protected] Guerriero Marco [email protected] REDAZIONE di Carini: Corso Umberto I, 27 - Carini Stampa: Stamperia Zito - PA Questo numero è stato chiuso in Redazione il 29 gennaio 2007 Tiratura: 3.000 copie 5:44 6:06 6:40 6:41 7:02 7:50 8:19 9:00 9:06 9:15 10:03 11:25 12:01 12:06 12:50 14:30 15:00 16:00 16:57 17:55 19:04 21:14 21:21 9:40 9:53 Direttore Editoriale Santoro Michele [email protected] Orario Treni da Carini Stazione per Palermo da Palermo per Carini Stazione Palermo 6:37 7:30 7:50 8:40 Centrale Palermo 6:53 7:43 8:03 8:53 Notarbartolo Michele Santoro 9:40 10:40 11:40 13:30 14:10 9:53 10:53 11:53 12:30 13:30 13:43 14:23 14:43 14:40 15:40 16:40 17:40 18:40 19:30 19:40 20:10 21:10 14:53 15:53 16:53 17:53 18:53 19:43 19:53 20:23 21:23 Circola sempre Festivo dal lunedì al sabato Editore: ICARO Soc. 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COSTO PER SINGOLO NUMERO: ULTIMA DI COPERTINA TIPO A 2 - 3 DI COPERTINA TIPO A INTERNA TIPO B 2 - 3 DI COPERTINA TIPO B INTERNA TIPO C - D A A A A 3 mesi 6 mesi 12 mesi € 550,00 € 500,00 € 450,00 € 450,00 € 400,00 € 350,00 € 350,00 € 330,00 € 300,00 € 300,00 € 250,00 € 230,00 € 250,00 € 180,00 € 220,00 € 170,00 € 180,00 € 150,00 da Palermo Notarbartolo Festivo dal lunedì al sabato Carini Italia Europa Mondo 15,00 € 30,00 € 35,00 € 55,00 € PER INFO: [email protected] fax: 091 8660056 Per la tua pubblicità su : TIPOLOGIA - A Cm 21x30 TIPOLOGIA - B TIPOLOGIA - C TIPOLOGIA - D Cm 21x15 Cm 10x15 Cm 7 x 21 cell. 338 9763840 fax 091 8660056 [email protected]