Periodico di Informazione e Cultura
Edizione di Carini
DISTRIBUZIONE
GRATUITA
In corso di registrazione
La Piana di Carini vista dal Salone di piano terra del Castello La Grua
Febbraio 2007 - anno 1 n° 0
Il Vespro
è tutto nuovo
Carini:
Mafia e polemiche
Editoriale
Nello scorso numero de “Il Vespro” vi avevamo
preannunciato alcune novità che avrebbero riguardato il
nostro-vostro giornale. Non ci avete trovato in
distribuzione nel mese di gennaio proprio perché le
novità erano in cantiere ed avevamo avuto qualche
piccolo intoppo burocratico. Come tutti abbiamo potuto
sperimentare, in Italia la burocrazia riesce a complicare
anche le cose più semplici; nonostante i tentativi di
semplificazione delle procedure (vedi varie normative su
autocertificazione, liberalizzazioni, ecc.) molti uffici
pubblici e parapubblici sono restii all'applicazione di
leggi dello stato. A noi è stato persino detto che in Sicilia
alcune di queste leggi non valgono, come se la tanto
agognata e sognata indipendenza della nostra isola fosse
in atto. Già qualche anno fa mi era stato risposto da un
alto funzionario pubblico che secondo lui una legge era
sbagliata e quindi lui non la applicava. In effetti viviamo
nel paese più libero del mondo, dove ognuno decide in
libertà quali leggi applicare e quali no, a secondo del
proprio tornaconto.
Ma andiamo a noi. Il Vespro da questo numero è
diventato una testata giornalistica autonoma, non più
supplemento del periodico “L'Isola” di Bruxelles, per
questo avete letto in copertina Anno I n° 0. Ringraziamo
gli amici de “L'Altra Sicilia” che in questi mesi ci hanno
permesso di far nascere e crescere “Il Vespro”, le nostre
pagine saranno sempre a loro disposizione per la causa
del popolo siciliano.
Ma la novità non è la sola. Con questo numero “Il
Vespro” raddoppia; in contemporanea all'uscita
dell'edizione di Carini andrà in distribuzione, sempre
gratuita, “Il Vespro” Edizione Marsala-Trapani, con
argomenti attinenti la Provincia di Trapani. Edizione che
già dal prossimo numero sarà ampliata a Mazara del
Vallo: un bacino d'utenza di oltre 200.000 abitanti. La
nostra scommessa di un giornale libero, senza
condizionamenti politici, a disposizione dei cittadini e
per la difesa dei diritti sembra funzionare, ma non
vogliamo svelarvi altro, dovete solo avere la pazienza di
attendere ancora qualche mese.
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Editoriale
Carini, la mafia, l’economia.
Il Sindaco di Carini risponde
all’On. Caputo.
L’intervista a ... Salvino Caputo.
I commercianti del Centro Storico
ringraziano ...
I fatti sui quali ....
Interrogazione dei Consiglieri
Comunali de l’Unione su Caputo.
Ophrys lupercalis. La prima
orchidea della stagione.
Vocaboliamo e... altro.
Asilo Nido Comunale. Storia di una
struttura efficiente.
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Sempre a proposito di novità, tra qualche giorno sarà
possibile consultare “Il Vespro” anche on-line
(www.ilvespro.it), dove sarà possibile scaricare in
formato elettronico (pdf) tutti gli arretrati. Un
ringraziamento particolare lo dobbiamo a Voi lettori, che
ogni mese aspettate con impazienza il nuovo numero e
che quasi giornalmente ci segnalate nuovi casi che sono
da spunto per i nostri articoli. Altro ringraziamento,
questa volta fondamentale, a tutti i commercianti che
hanno creduto in noi, a tutti quelli che ogni mese ci
permettono di essere la Vostra voce. Da oggi hanno una
risorsa in più, un giornale in crescita che in poco più di un
anno è già distribuito e letto, su un bacino di utenza di
250.000 persone.
L'anno nuovo è arrivato con tante novità e Carini in un
solo mese ne ha già viste tante.
Nel momento in cui andiamo in stampa si attendono le
evoluzioni dell'operazione Occidente, che ha visto
coinvolti diversi carinesi per fatti mafia. Forse la più
grande operazione contro la criminalità organizzata fatta
nel nostro territorio. Altra importante novità è la
conferma del rifinanziamento della Fondazione
Ri.MED. A giorni dovrebbe arrivare la nota della
Presidenza del Consiglio che assegna, in maniera
inequivocabile, 260 milioni di euro per la costruzione e
l'avvio del Centro di Ricerca Biotecnologica.
Tra le pagine troverete anche la querelle nata in questo
ultimo mese tra il Sindaco di Carini e l'On. Salvino
Caputo (A.N.) in merito al Piano Regolatore del Comune
e ad alcune vicende legate alla Zona P.E.E.P. di Carini. A
tal fine abbiamo intervistato l'On. Caputo e pubblicato un
estratto della lunga risposta del Sindaco
all'interrogazione parlamentare che abbiamo pubblicato
lo scorso numero. Giorno 25 gennaio lo stesso Deputato
ha presentato una nuova interrogazione parlamentare
sempre su Carini; ne daremo conto nel prossimo numero,
dando spazio per le opportune risposte e deduzioni.
Noi, in ogni caso, saremo sempre qui ad informarvi.
Arrivederci al prossimo mese. (A.C.)
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Lo sfogo di un cittadino. Strisce blu,
posteggi e viabilità allo sfascio.
Ripartizione dei contributi per
l’attività sportiva 2006
La Pro Loco di Carini ed i chiarimenti
dell’Ass. Marcianò.
Movimento Giovanile Missionario.
Naturalmente Carini. Fiera della
Natura e del Territorio.
Sicilia. Terra di conquista e di
truffe politiche.
Il Bioparco di Sicilia seleziona 1000
collaboratori scientifici.
L’Angolo dei Perché.
Informazioni utili.
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Carini, la mafia, l’economia
di A. Conigliaro
La cronaca di questi giorni ha riportato Carini sulle prime
pagine di tutti i giornali nazionali, ma anche dei telegiornali e
del web. Numerosi arresti hanno seguito, a distanza di
qualche mese, quelli compiuti nel maggio scorso, quando
nell'operazione denominata Gotha altri noti esponenti della
mafia del palermitano erano finiti in carcere. La nuova
operazione di polizia, denominata Occidente, ha preso spunto
proprio da quella di fine primavera e pare che ancora non tutto
sia finito, e, leggendo tra le righe della cronaca, sono
preannunciati ulteriori sviluppi.
Operazioni di polizia sacrosante, che si spera rimettano
ordine e legalità ad un territorio da troppo tempo abbandonato
a se stesso, senza regole e dove ognuno si sente autorizzato a
fare qualunque cosa possa portargli beneficio o un utile.
Ma per capire gli effetti che tutto ciò potrà avere su Carini
bisogna fare un pò di storia contemporanea.
Intorno alla metà degli anni '60 Carini vive il boom
dell'edilizia; dalla vicina Palermo, grazie principalmente alla
costruzione dell'autostrada per Punta Raisi, si spostano sul
nostro territorio migliaia di palermitani e cominciano a
costruirsi centinaia di case per la villeggiatura. L'impatto sul
paese, fino al quel momento prettamente agricolo-pastorale, è,
alla luce di quanto accadrà negli anni successivi, devastante.
Non tanto per lo sfruttamento del territorio, ma per tutto
quello che questa operazione, da molti salutata come
“improvviso benessere”, comporterà. Decine di famiglie
carinesi abbandonano dall'oggi all'indomani professioni
artigianali che ne avevano contraddistinto l'esistenza per
improvvisarsi manovali tuttofare: muratori, elettricisti,
idraulici, imbianchini, ecc. Tutte professioni legate al boom
edilizio. Si abbandonano le campagne, l'agricoltura scompare
di colpo e, con essa, la pastorizia. Contestualmente si
riducono o scompaiono tutte le professioni dell'indotto ad
esse legate: calzolai, fabbri specializzati nella realizzazione
di attrezzi, bottai, e tutte quelle “professioni tradizionali”
legate allo sfruttamento della natura (dai realizzatori di
“panara” a quelli delle scope, ecc.).
In pochi anni la bolla speculativa edilizia si esaurì, con pochi
arricchimenti tra i carinesi e centinaia, se non migliaia, di
partenze per l'estero in cerca di fortuna. La campagna è ormai
abbandonata a se stessa, il territorio non presenta più gli spazi
idonei per il suo sfruttamento. Gli antichi mestieri erano stati
abbandonati e non era più possibile riprenderli; i giovani,
cresciuti nel momento del benessere, non hanno alcuna
intenzione di faticare e, attratti dal miraggio americano,
lasciano la loro terra speranzosi, salvo poi scoprire di dover
faticare almeno il triplo.
Ma a Carini la storia pare non insegnare niente.
Nel 1982 viene approvato per la prima volta il Piano
Regolatore. Nessuno però sembra accorgersene. Intanto il
paese si era sviluppato, abbastanza disordinatamente, nel
Piano degli Agliastrelli, mantenendo la viabilità di un paese
medievale: palazzi e palazzine, spesso con le facciate
incompiute ed i ferri affioranti in terrazza, con stradine di
accesso minuscole, senza parcheggi, senza servizi, senza
logica. Nonostante il Piano Regolatore si continua a costruire
abusivamente, come se nulla fosse. Bisogna aspettare altri 15
anni per vedere normata da un piano regolatore anche la zona
a valle del paese: con il Piano di Recupero della fascia
costiera che di recupero, purtroppo, ha solo il nome. Viene
approvato dalla Giunta Mannino, prima esperienza di Centro
Sinistra al governo della città dopo oltre 40 anni di
Democrazia Cristiana. Finalmente si potrà costruire
seguendo le regole, con criteri urbanistici, con strade e servizi.
Il premio che i carinesi riservano alla Giunta Mannino, per
essere riusciti ad approvare il Piano di Recupero ed a
presentare il Piano di Massima del nuovo Piano Regolatore, è
la non rielezione. Finalmente l'economia di Carini, ormai da
30 anni legata solo all'edilizia, può ripartire ed i carinesi
decidono di cambiare chi sta cercando di dare loro delle
regole.
Improvvisamente, con il vecchio Piano Regolatore intanto
decaduto ma ancora valido, si ricomincia a costruire.
Ovunque. Non solo dove è consentito, ma anche in altri posti,
in attesa che arrivi il nuovo Piano Regolatore. L'economia
torna monotematica. Tutti tornano muratori. Ciò che rimane
del territorio viene sfruttato al massimo per costruire. Carini
cresce al ritmo di 1.000 abitanti all'anno. In pochissimi anni
passa quota 30.000 residenti, solo che crescono solo abitanti e
case, niente scuole, niente luoghi di aggregazione, niente
impianti sportivi, niente servizi. In una situazione tale è facile
e normale che si sviluppino situazioni di mancato controllo
del territorio. Migliaia di nuove costruzioni in labirintici
dedali di stradine, dove il minimo che puoi fare è perderti.
Figurati che pacchia per chi vuole nascondersi.
Ma torniamo all'argomento iniziale. In una situazione
potenzialmente favorevole non poteva che svilupparsi al
meglio il bubbone del malaffare, che ha trasformato
definitivamente la monoeconomia di Carini. Le prime
avvisaglie di quanto stava per accadere le abbiamo avute
dagli inizi del 2006. Dopo alcuni mesi di amministrazione
controllata la Centralgas inizia le procedure fallimentari, oltre
150 famiglie disperate. Stessa sorte per i 20 dipendenti del
supermercato Max chiuso il 31 dicembre. Vittima del sistema.
Ma anche di tante altre piccole imprese, scomparse nel
silenzio.
Siamo al 25 gennaio, i carinesi vengono svegliati dal rumore
di elicotteri. Nel giro di un paio d'ore le voci si rincorrono, i
nomi si aggiornano. Una maxi retata della polizia ha visto
finire agli arresti 48 persone, delle quali quasi la metà carinesi.
La maggior parte di loro imprenditori, chi nell'edilizia, chi nei
trasporti. Le aziende, decine di aziende con centinaia di
lavoratori, poste sotto sequestro e per le quali sono state
avviate le procedure di amministrazione controllata e
confisca, se per i proprietari saranno confermate le accuse.
Il giorno dopo Carini è in stato di coma. Il paragone più
calzante è quello che mi evidenzia un amico: “sembra di
essere al mercoledì delle ceneri, l'indomani del carnevale che
un tempo si svolgeva a Carini, quando in Piazza ed in giro per
il paese non si vedeva nessuno”. Stessa opinione il giorno
dopo, sabato, tra qualche negoziante, locali vuoti in attesa
degli eventi. La paura di un blocco improvviso di centinaia di
posti di lavoro serpeggia ormai in paese.
Per troppo tempo una presunta impunità ha permesso il
proliferare di un mercato drogato, fuori dalle regole, dove in
pochi si sono arricchiti ed in molti, tutto sommato, ci hanno
vissuto. Ora chi ne pagherà le conseguenze?
Il Sindaco di Carini risponde all’On. Caputo
Abbiamo ricevuto dal Sindaco di
Carini, Dott. Gaetano La Fata, una
corposa risposta all'interrogazione
parlamentare che l'On. Salvino
Caputo ha presentato all'Assemblea
Regionale Siciliana nel mese di
novembre scorso, e che noi abbiamo
pubblicato integralmente nel numero
di dicembre. Non potendo pubblicare
integralmente la risposta, composta
da 11 pagine, ne abbiamo riassunto i
punti salienti cercando di mantenere
la logicità del contenuto.
Nella parte introduttiva il Sindaco
rimprovera all'On. Caputo di essere
venuto a conoscenza dell'interrogazione (presentata il 10
novembre) perché la stessa gli è stata
fatta presente alcuni giorni prima di
Natale da un Consigliere Comunale,
nonostante gli incontri avuti con lo
stesso onorevole alcuni giorni dopo
senza che ne facesse menzione. La
risposta, inviata a noi e ad altri organi
di stampa, è stata inviata dal Sindaco
anche a: “a tutti gli organi politici
della mia coalizione, locali,
provinciali e regionali, affinché ne
valutino la consistenza e ne deducano
le conseguenze, al Consiglio
Comunale di Carini convocato per
l'argomento da una mozione di alcuni
consiglieri comunali di opposizione,
all'Assessorato Regionale Territorio
ed Ambiente e a quello agli Enti
Locali, perchè possano fornire
all'On.le Caputo la risposta scritta
all'interrogazione
avendo a
disposizione tutti gli elementi di
conoscenza necessari sugli
argomenti sollevati.”
Continua il Sindaco di Carini:
“Anticipo subito, all'On. Caputo, che
sulla questione che riguarda le
cooperative citate nell'interrogazione è in corso attualmente
un'indagine della magistratura … cui
o scrivente sta fornendo tutta la
documentazione in possesso degli
uffici competenti, nonché ogni utile
documento e relazione ai fini
dell'accertamento di eventuali reati
di natura penale. Credo, comunque,
che il Capo Ripartizione Urbanistica
del mio Comune Arch. Giovanni
Schemmari non abbia bisogno di
“protezione”, perché con una
esperienza quarantennale sul campo
e un curriculum di grande rilievo in
materia si protegge da solo, anzi
p ro p r i o q u e s t a s u a g r a n d e
competenza professionale
“protegge” il Comune e la mia
Amministrazione dal compiere atti
non corretti o che possano in qualche
m o d o d e t e r m i n a re d a n n i a l
patrimonio comunale.”
Sul Piano Regolatore il Sindaco
ribadisce la correttezza delle
procedure fin qui seguite: “Nessun
organo di controllo in materia, a
seguito di tale costante e proficua
collaborazione ha mai
motivatamente e concretamente
San Valentino
SCONTATISSIMO
Buono Sconto 30%
linea Profumi
Valido fino al 10/02/2007
!!!
pag. 3
contestato inadempienze o colpevoli
ritardi all'Amministrazione
Comunale da me diretta in questi
anni per quanto riguarda il PRG in
via di adozione.” Attualmente il PRG
si trova al Genio Civile di Palermo
per il parere di competenza, al quale è
stato spedito il giorno 11 ottobre 2006
dopo l'adeguamento dello stesso agli
studi geologici richiesti dallo stesso
Genio Civile: “Non corrisponde
pertanto al vero quanto affermato
nell'interrogazione in ordine alla
mancata conoscenza dei tempi di
adozione: acquisito il parere del
Genio Civile il nuovo P.R.G. sarà
trasmesso al Consiglio Comunale
per la definitiva adozione.”
Sulla vicenda legata alla zona PEEP,
il Sindaco elenca una serie di delibere,
a partire dal 1987 sino al 2006, in cui
spiega come si sono svolti i fatti sino
ad oggi: “…Nel rispetto della vigente
normativa, e delle indicazioni del
competente Assessorato regionale,
il C.C. ha indicato la necessità della
redazione dei programmi costruttivi
da approvarsi ai sensi dell'art. 25
della l.r. n. 22/96. Le aree da
utilizzare per la formazione dei
programmi costruttivi, ha ritenuto il
competente in materia Consiglio
Comunale, dovranno essere
esclusivamente quelle residenziali
previste dal PEEP decaduto. I
programmi costruttivi dovranno
contenere anche una congrua
dotazione di
urbanizzazioni
pag. 4
primarie. La
c o m p e t e n t e
ripartizione VI ha pertanto operato
con continuità in ordine alla
redazione del nuovo piano di zona e
alla redazione di un atto di indirizzo
adottato dal Consiglio Comunale.”
“In merito ai piani di lottizzazione si
rappresenta che trattasi di strumenti
urbanistici attuativi normativamente
previsti, e che gli stessi sono
trasmessi al Consiglio Comunale per
l'approvazione con tutti i pareri
f a v o re v o l i d e g l i u f f i c i ( c o n
riferimento ai profili igienico
sanitari, urbanistici,
paesaggistici…) attestanti la
regolarità delle proposte e dei
procedimenti. Si rammenta all'On.le
Caputo che il diniego immotivato di
a p p ro v a z i o n e d e i p i a n i d i
lottizzazione è illegittimo, come più
volte ribadito dalla giurisprudenza
del giudice amministrativo, con
rilevanti possibili danni per il
Comune che può essere chiamato a
rispondere dei danni patrimoniali
arrecati al proponente in caso di
diniego immotivato di approvazione
della proposta del piano di
lottizzazione presentato e
regolarmente istruito. Si rammenta
altresì che nel corso degli anni
alcuni piani di lottizzazione sono
stati approvati da commissari
nominati dai competenti Assessorati
Regionali.”
Per quanto riguarda l'accusa mossa
dall'On. Caputo: “in tale attività di
esame, controlli ed approvazione di
n u o v i p ro g r a m m i e d i l i z i , l a
Ripartizione VI opera con parzialità
ed evidenti interessi di parte in
accordo con le organizzazione
mafiose che di fatto gestiscono le
attività”, la risposta del Sindaco,
lunga 2 pagine, possiamo
riassumerla con questi due passaggi
già in neretto nella nota originale:
“Buon senso, logica e rispetto della
legalità avrebbero richiesto che
un'affermazione così grave fosse
supportata da elementi ed
indicazioni concrete. Nulla di tutto
ciò!” … “Questa Amministrazione,
presieduta dallo scrivente,
riconfermato dai cittadini di Carini
per il suo secondo mandato, ha
sempre operato nel rispetto della
legalità. È giornalmente impegnata
nella repressione degli abusi edilizi,
pubblica all'albo pretorio tutti gli
atti adottati (pur in assenza di
obbligo di legge), ha sempre
collaborato fattivamente con
l'Autorità Giudiziaria impegnata
nelle indagini di competenza,
fornendo senza indugio atti richiesti
e chiarimenti, ha sempre
collaborato fattivamente con la
Prefettura di Palermo (con
riferimento anche all'assegnazione
dei beni confiscati alla mafia)
sottoscrivendo i protocolli di legalità
predisposti, ad oggi nessun
componente dell'amministrazione
né i responsabili delle ripartizioni
che si sono succeduti nel tempo
risultano essere stati condannati per
reati neanche in primo grado di
giudizio.”
Segue in dettaglio la vicenda delle
cooperative Amicizia e La Pineta,
che si contendono uno spazio nella
zona PEEP.
Per quanto riguarda l'accusa
di protezione del Capo Ripartizione
Urbanistica da parte dei vertici
dell'Amministrazione e del
Consiglio Comunale, mossa dall'On.
Caputo, il Sindaco risponde che ad
oggi non risulta alcun
provvedimento penale o giudiziario
nei confronti dell'Arch. Schemmari e,
tra l'altro, tutta la correttezza della
procedura seguita ad oggi dallo
stesso, nei confronti della vicenda
che vede contrapposte le cooperative
Amicizia e La Pineta: “è stata
confermata dallo stesso
commissario ad acta nominato (con
riferimento alla necessità di
presentazione di programma
costruttivo da parte della
cooperativa amicizia, presentato
soltanto in data 16 ottobre, lo si
ribadisce) nonché dalla risposta al
quesito inoltrato all'ARTA. Si
aggiunge che la Procura della
Repubblica ha acquisito gli atti che
riguardano le due cooperative e che
ad oggi non risulta adottato dalla
autorità giudiziaria penale alcun
provvedimento nei confronti del
Capo Ripartizione.”
“La revoca dell'incarico può essere
adottata soltanto in presenza di
reiterate e gravi violazioni di legge
ad oggi non accertate. Lo scrivente,
egregio On.le Caputo, sarà sempre
“in combutta e proteggerà” chi, allo
stato degli atti, risulta avere agito
nel rispetto della legalità. Qualora
sia accertato il contrario sarà cura
dello scrivente adottare tutti gli atti
normativamente consentiti a tutela
della collettività amministrata.”
L’INTERVISTA A:
pag. 5
di A. Conigliaro
SALVINO CAPUTO
Capogruppo di Alleanza Nazionale all’Assemblea Regionale Siciliana
Con l’interrogazione che ho presentato ho solo esercitato un diritto
dovere di un Deputato.
Il Parlamentare non risponde alle Amministrazioni o ai Partiti, risponde
principalmente ai cittadini che lo hanno eletto.
On. Caputo, abbiamo fatto scoppiare un
putiferio a Carini pubblicando sul
nostro giornale la sua interrogazione
parlamentare all'Assemblea Regionale
Siciliana su alcuni eventi che
riguardano l'Ufficio Tecnico del
Comune di Carini. Sono state
minacciate querele da parte del Sindaco,
del Capo Ripartizione Urbanistica, del
Presidente del Consiglio Comunale; si è
discusso di ciò in due animati Consigli
Comunali. Può dirci da dove nasce
questa sua iniziativa parlamentare,
cosa l'ha spinto a chiedere queste
notizie al Presidente della Regione ed al
Comune di Carini e se ha ricevuto ad
oggi (ndr: 23 gennaio 2007) notizia di
querele minacciate, in questo ultimo
mese, nei suoi confronti?
Innanzi tutto è bene mettere un po' di
ordine. Io ho esercitato il diritto dovere di
un Deputato di questa Regione o della
Repubblica di avvalersi delle attività
ispettive del Parlamento. Ho ricevuto un
gruppo di cittadini che mi hanno
rappresentato una situazione, a loro dire
delicata a Carini; mi hanno consegnato
dei documenti fra i quali anche una serie
di ricorsi al Giudice Civile ma anche un
esposto, molto
dettagliato, ai
Carabinieri. Hanno chiesto l'intervento
di un Parlamentare, io ho il diritto ed il
dovere di farlo, ed ho semplicemente
formulato una interrogazione, che ho
presentato esclusivamente agli uffici del
Parlamento, chiedendo di verificare se
quanto contenuto nell'interrogazione
parlamentare corrispondesse a vero
oppure no. Ed ho evidenziato, in quanto
risultava da atti che mi sono stati
consegnati, una situazione delicata
all'interno dell'UTC di Carini ed ho
chiesto al Parlamento, all'Assessore
Regionale al Territorio ed al Presidente
della Regione di occuparsene, tutto qua.
Quindi un atto ispettivo normalissimo.
Ne faccio in media 25 30 a settimana.
Soltanto che ha Carini questo atto
ispettivo è stato preso come un atto di
rivolta da parte di una parte del Centro
Destra nei confronti di
un'amministrazione di Centro Destra
che guida Carini.
Sbagliano. Se loro partono dal
presupposto che un Deputato Regionale
di Centro Destra non possa rivolgere
interrogazione nei confronti di
amministrazioni di Centro Destra non
hanno capito nulla di quello che è il ruolo
di un Parlamentare. Il Parlamentare non
risponde alle amministrazioni od ai
partiti, risponde principalmente ai
cittadini che lo hanno eletto. E quindi io
non ho tenuto in considerazione se era
una amministrazione di centro destra o
centro sinistra, avrei fatto esattamente la
stessa cosa, quello che ho fatto. L'errore a
mio parere che hanno commesso gli
amministratori è stato quello di dare
un'impostazione mediatica a questa
vicenda e non limitarsi a dire che io mi
sbagliavo che loro hanno piena fiducia
nell'attività dell'UTC. So di due Consigli
Comunali, so che hanno mosso attacchi
politici nei miei confronti ma nessuno ha
ritenuto il dovere di esprimere parole di
apprezzamento verso l'UTC. Io vorrei
capire se loro hanno inteso attaccare il
Deputato che esercita un suo diritto o un
suo dovere oppure di evitare di spendere
una parola sull'attività dell'UTC.
E' la stessa sensazione che abbiamo
percepito noi assistendo alle sedute del
Consiglio Comunale. Non c'è stato un
Consigliere di maggioranza che ha
difeso l'operato dell'UTC. Ci sono stati
soltanto attacchi nei confronti
dell'On.Caputo.
Io ho ricevuto telefonate, sia da
Consiglieri Comunali che da cittadini di
qualunque estrazione politica, chi hanno
raccontato cosa è successo in Consiglio
Comunale, ho ricevuto anche un
documento presentato dal Centro
Sinistra, ma nessuno mi ha detto che
l'Amministrazione, un Assessore, un
Consigliere, abbiano preso le difese
dell'operato dell'Ufficio Tecnico
Comunale. Questo indubbiamente è un
fatto singolare.
Infatti a Carini, nei due Consigli
Comunali il dibattito è stato spostato da
quello che era l'oggetto della sua
interrogazione ad un dibattito sul Piano
Regolatore Generale con accuse
reciproche tra la maggioranza e
l'opposizione. Non si è più parlato della
sua interrogazione.
Io credo che l'Amministrazione
Comunale di Carini ha perso
un'occasione importante, che era quella
di utilizzare l'atto ispettivo di un
Deputato per verificare se l'operato
dell'UTC è un operato regolare, se
risponde alle logiche
dell'Amministrazione Comunale o ad
altro. Io non lo so ed ho chiesto con
l'interrogazione di verificarlo. Il Sindaco
poteva, e potrà dirmi se l'Ufficio Tecnico
ha agito bene oppure ha agito male. Se mi
dice che ha agito bene ne prenderò atto,
se gli organi regionali verificheranno
altre cose hanno loro il dovere di
intervenire ho con atti ispettivi o altro.
Ma io questo tengo a sottolinearlo: io non
mi sono sostituito ad altri organi dello
Stato, io non ho coinvolto ne il Prefetto,
ne l'Autorità Giudiziaria, ne la
Magistratura ne le Forze di Polizia. Io ho
rivolto una interrogazione agli uffici
della Regione.
Stessa cosa doveva fare
l'Amministrazione Comunale.
Doveva rispondere come fanno tutte le
Amministrazioni Comunali.
Piuttosto che andare sulla stampa.
Hanno commesso un errore, perché
hanno reso pubblica una vicenda che
invece era giusto che restasse all'interno
degli organi istituzionali.
Per quanto riguarda le querele nei suoi
confronti tante volte annunciate da più
parti?
Sino ad oggi non ne ho alcuna notizia e,
come parte querelata, dovrei esserne
informato entro 24 ore.
pag. 6
I Commercianti del Centro Storico ringraziano...
Il Natale è ormai lontano ed il nuovo anno è già iniziato.
Storico diventa un grande spazio vuoto. Ci ritroviamo soltanto i
Lontani cominciano ad essere i ricordi degli incontri avuti
Commercianti che hanno aderito al progetto, poi il nulla (vedi
con gli Assessori Alamia (Attività Produttive) ed Agrusa
foto scattata alle 21:30). Ogni tanto passa qualche macchina che,
(Turismo e Cultura) per preparare al meglio le
approfittando del nulla, azzarda una sorta di rally urbano sulle
manifestazioni natalizie, tutti pieni di buoni propositi e belle
lisce “balate” del Corso Umberto e di Piazza Duomo.
proposte che, nei fatti, si sono trasformati nelle solite
Veniamo a sapere che anche a valle, dove i commercianti erano
promesse irrealizzate.
stati coinvolti nella
Come componenti del
medesima operazione, la
neonato comitato
situazione non è molto
“Commercianti del Centro
diversa anzi è forse
Storico” ci eravamo proposti
peggiore, specialmente
per collaborare alla
dove per tenere aperti alcuni
realizzazione di un progetto
esercizi commerciali sono
natalizio diverso dagli altri
impegnati decine di
anni, abbiamo dato la
lavoratori in attesa dei
disponibilità ad aprire i nostri
clienti che non arriveranno
negozi fino a tarda sera nei
mai.
giorni prima di Natale ed in
Noi non vogliamo fare
cambio avevamo chiesto al
sterili polemiche, vogliamo
Comune una maggiore
dare invece suggerimenti e
attenzione verso il Centro
consigli. La speranza è che
Storico del nostro paese. Ad
le nostre parole non
un certo punto ci siamo
rimangano al vento come
trovati “quasi organizzatori” I Commercianti del Centro Storico “animano” la Piazza
quest'anno, dove qualcuno
di una sorte di “notte bianca”
come sempre ci ha
natalizia, ma solo sulla carta. Aderiamo, fiduciosi, ad una
guadagnato (magari approfittando della buona fede di qualcun
proposta che ci viene fatta; contribuiamo, chi
altro); qualcuno si è riempito di programmi il proprio carnet per
autonomamente chi collettivamente, alla realizzazione di
dimostrare che è bravo e correre a piazzarsi davanti a qualche
un opuscolo natalizio che racchiude la sintesi delle
telecamera, mentre molti altri hanno chiesto sacrifici alle
manifestazioni ed attività previste per le feste di Natale,
proprie famiglie, nella festa dell'anno che è la più sentita
anche se qualche nostra proposta alla fine non c'è (ad
proprio dalle famiglie, per nulla.
esempio una serata in più del Presepe Vivente). Arriviamo
così a venerdì 15 dicembre, prima serata del progetto che
prevede l'apertura degli esercizi commerciali sino a
mezzanotte, animazione ed attrazioni nel Centro Storico per
invogliare i cittadini a fruire dei nostri negozi fino a tarda
sera e fare gli acquisti natalizi con calma, in un ambiente già
in clima con il Natale, nella tranquillità della nostra bella
Piazza Duomo. Appunto la tranquillità.
Per tutte le quattro serate del progetto c'è troppa tranquillità,
anzi, non c'è proprio nessuno. La prima sera non ci sono
nemmeno tutte le luci. I monumenti di Piazza Duomo sono
bui come non mai, fanno magari impressione. L'animazione
e gli artisti da strada vengono abbandonati “per strada” e
non sanno nemmeno dove andare per cambiarsi; ad un certo
punto scompaiono dalla circolazione, inghiottiti dal nulla.
Come a Bagdad, alle 20:00 scatta il coprifuoco. Il Centro
I “FATTI” sui quali non avremo
MAI
una risposta
Illuminazioni pubblica in strade private: ne abbiamo parlato nel numero di Maggio 2006 a pagina 5
I 2.500 euro scomparsi del GPL: ne abbiamo parlato nel numero di Marzo 2006 a pagina 12
Caso Prezzabile: ne abbiamo parlato nel numero di Ottobre 2005 a pagina 10.
Il vaccino del Sindaco: ne abbiamo parlato nel Novembre 2005 a pagina 10.
Interrogazione dei Consiglieri Comunali de “L’Unione”
su quanto scritto dall’On. Salvino Caputo.
pag. 7
Signor Presidente, Signor Sindaco, Signori dell'Amministrazione .
Signori Consiglieri Comunali,
nel prendere visione ed atto del contenuto dell'interrogazione Parlamentare a risposta scritta, a firma dell'Onorevole
Caputo di Alleanza Nazionale, Presidente del Gruppo Parlamentare di A.N. all'Assemblea Regionale, rivolta al Presidente
della Regione Siciliana, di cui siamo venuti a conoscenza tramite il sito internet dell'attività parlamentare dell'Assemblea
Regionale, rif. nr. 715 XIV Legislatura del 10 novembre 2006, constatiamo le gravissime e le pesantissime affermazioni
espresse dal medesimo Parlamentare. Per i sottoscritti al momento tutto il contenuto ovviamente presunto, ma comunque
pur sempre gravissimo.
Nell'interrogazione si rilevano inadempienze che sarebbero state commesse dal Capo Ripartizione all’Urbanistica
Architetto Schemmari, nominato ed incaricato dalla S.V. quale Capo Ripartizione nel settembre 2005, relative a
comportamenti discrezionali messi in essere dallo stesso funzionario, correlati ad esempio all’approvazione di un
programma edilizio che ha interessato ed interessa la Cooperativa “La Pineta”, a danno della cooperativa Amicizia.
Nell'interrogazione parlamentare emerge che lo stesso Arch. Schemmari, così scrive l’On. Caputo, opererebbe con la
consapevolezza dei vertici del Consiglio Comunale e dell'Amministrazione.
Altresì si evince, sempre a dire dell'On. Caputo, che il Capo Ripartizione in parola opererebbe con parzialità, con evidenti
interessi di parte in accordo con le associazioni mafiose che di fatto gestirebbero le attività di nuovi programmi edilizi.
Per quanto sopra, poi dalla stessa interrogazione emerge il mancato controllo, secondo l’interrogante, da parte del Sindaco
e dall’Assessore Comunale all’Urbanistica Signor Lorenzo Fiorello, eletto nella lista civica Carini Città Aperta “collegata”
alle elezioni Comunali del 2005 con l'attuale Sindaco, "pur essendo stati gli stessi informati" - come scrive I'On. Caputo “dalla condotta del Capo Ripartizione Arch. Schemmari.”
A distanza di un mese dalla presentazione dell’interrogazione ci saremmo aspettati una reazione pubblica immediata da
parte del Sindaco, dalla Giunta e dai vertici del Consiglio. Visto il silenzio delle persone chiamate in causa da Caputo,
abbiamo ritenuto procedere a presentare la mozione in data 18 Dicembre.
Perché signor Sindaco alle accuse dell'on Caputo avrebbe dovuto reagire con fermezza e con immediatezza a difesa
dell'onorabilità dell’Amministrazione e dei suoi funzionari e non aspettare che presentassimo la mozione noi Consiglieri
del Centro Sinistra.
Perché grazie alla nostra mozione lei è stato costretto a venir fuori dal suo silenzio e annunciare iniziative legali. Speriamo
anche che lei abbia assunto le iniziative protese per smentire o accertare in maniera specifica le presunte inadempienze,
segnalate dall'on Caputo ed eventualmente commesse, dall'Architetto Schemmari e a chiarire in via definitiva semmai, e
diciamo semmai, vi siano state contiguità con le organizzazioni mafiose da parte dello stesso funzionario, riferendo, in sede
di discussione della mozione da noi presentata, verbalmente e per iscritto gli esiti degli accertamenti esperiti direttamente
ai capi Gruppo di questo Consiglio Comunale in sede di pubblica seduta.
In attesa di un Suo urgente riscontro, anche sul coinvolgimento dei vertici del Consiglio, i sottoscritti si autosospendono
non dalle funzioni di consiglieri comunali ma dal partecipare all’esame di oggetti relativi a piani urbanistici finché non
sarà fatta chiarezza, riservandoci di notiziare l'ufficiale di Governo a livello Provinciale di questa nostra decisione, a
seguito dei fatti citati nell' interrogazione.
Invitiamo tutti i colleghi Consiglieri ad assumere analoga
iniziativa, rispettando, comunque, ogni loro decisione, per le
motivazioni su esposte per poter continuare a svolgere il
ruolo di Consiglieri Comunali con la massima serenità e
assoluta trasparenza, ruolo conferito dal popolo di questa
Città al solo fine di salvaguardare tutti, dico tutti i diritti dei
cittadini in eguale misura.
Con altrettanta tempestività ci saremmo aspettati
un'immediata coerente e ferma presa di posizione anche da
parte dei Consiglieri e componenti dell’Amministrazione
rappresentanti dello stesso partito dell’On. Caputo. Abbiamo
sentito la presa di posizione di un consigliere a sostegno
dell'Amministrazione, non abbiamo sentito quella della
componente dell’Amministrazione. A costei diciamo che non
si può stare con un piede in due staffe: o prende le distanze
dal suo compagno, pardon, camerata di partito o esce
dall’Amministrazione. Ma anche il silenzio della signora
sulla questione è assordante.
Alleghiamo copia della suddetta interrogazione, estratta dal
citato sito internet.
pag. 8
LA
PRIMA ORCHIDEA DELLA STAGIONE
Ophrys lupercalis
di Pino Maranzano
Questa orchidea appartiene alla famiglia delle orchidacee,
genere Ophrys, sez. pseudo-ophrys, gruppo fusca s.l. Tra
le orchidee è la specie del genere Ophrys più precoce per
quanto riguarda il periodo di crescita, infatti generalmente
cresce da fine dicembre a tutto marzo, mentre nel
nostro territorio la sua crescita ha inizio già dalla fine
di novembre grazie soprattutto al nostro clima, derivato
dalla posizione del nostro territorio. L'insetto
impollinatore di questa specie è un imenottero, della
famiglia degli andrenidi, Andrena nigroaenea (Kirby, 1802).
La prima segnalazione ufficiale di questa specie nel
nostro territorio risale al 2006, dove sul n. 32 del mese di
maggio della rivista del G.I.R.O.S.è stata pubblicata la
prima Ceck List delle orchidee di Carini, dove evidenziavo
che questa specie era stata rinvenuta nel nostro territorio
già nel 1999. Questa orchidea si può determinare più che altro dal periodo della fioritura, dato che si
tratta dell'unica specie che cresce in questo periodo, che non dalle caratteristiche specifiche della
specie, anche perché presenta una notevole variabilità, sia dal punto di vista delle dimensioni, che nei
disegni oltre che dalla tonalità dei colori.
Sinonimi:
Ophrys fusca auct. non Link
Ophrys (nigroaenea-fusca) H.F. Paulus
& Gack nom. Prov.
Etimologia:
da Luperco, per la fioritura, che
avviene nel periodo attorno al 15 di
febbraio, giorno che il calendario
dell'antica Roma celebrava la divinità
arcaica di Fauno Luperco.
Nome italiano:
Ofride di Luperco.
Piccoli viaggi tra cultura e ironia nella nostra shakerata lingua in questo travagliato vivere!!!
Non è facile voltare le spalle a tutto quello che è successo ed andare avanti, la
parola giusta è “società dell'orrore”. Bimbi sacrificati alla violenza più
spietata da parte di esseri umani adulti che a chiamarli bestie si
offenderebbero le bestie; neonati lanciati dal quarto piano e padri depressi che
della strage ne hanno fatto una ricorrenza; giovani che non hanno capito
niente del valore della vita, dell'unica vita esistente, e muoiono per un
sorpasso azzardato, per una velocità incontrollabile.
Non è facile voltare le spalle e dire BUON ANNO.
In cauda veneum: “nella coda il veleno”, corrisponde al proverbio “la
coda è più lunga da scorticare”.
In dubio (o in dubiis) abstine: dal latino “nel dubbio astieniti”.
I fuochi d'artificio sono composti da una miscela di sostanze combustibili (zolfo,
polvere di carbone, salnitro, gommalacca) e di sostanze che bruciando
sviluppano molto ossigeno e danno quindi una fiamma luminosa (cloro,
perclorato, nitrato, nitrato di sodio, ecc.). I clorati danno i rumori, mentre i colori
sono dati da polvere di zinco (blu), sali di bario (verde) e, strano a dirsi, Sali di
stronzio per il rosso.
La frutta deve essere mangiata con la buccia perché ricca di fibre e non ricca di vita
come si crede, la polpa invece ha principi nutritivi. Bere tè aiuta la memoria,
specialmente il tè verde (camelia sinensis) ed il tè nero; stimolano alcuni enzimi del
cervello, l'uso continuo impedisce o rallenta il decadimento intellettivo del cervello.
Buona fortuna.
CHIANCHIERI E MULINARE VARDACI LI MANU
JNNARU SICCU MASSARU RICCU
Antonio Oliveri
Pianta geofita (che cresce a terra) con due
pag. 9
radici tuberiformi, alta da 10 a 30
centimetri, infiorescenza con 2 – 6 fiori di grandezza
media rispetto alle dimensioni delle specie simili, colori
più o meno vivaci a secondo della tonalità dei colori.
Sepali verde chiaro da 11-14 x 4-8 mm. Petali giallo-verdi
con margini un pò increspati dalle dimensioni di 6-9 x 2-3
mm. Labello quasi orizzontale, trilobato di 10-17 x 9-15
mm., il quoziente (rapporto medio tra la lunghezza e la
larghezza) è 1,20; un pò convesso trasversalmente,
pelosità fitta è nerastra. Macula centrale unica con due
lobi nella parte inferiore, di color rossastro, bluastro o
grigiastro, con disegni all'interno molto variabili. Il
margine del labello è bordato di giallo, lobi laterali ben
definiti con profonda incisione e con estremità rivolti
sul retro.
Fioritura:
da fine novembre a marzo,
Habitat:
Garighe, incolti, pinete, bordi stradali, macchie.
Presenza nel nostro territorio:
E' diffusa e molto comune. Si può osservare a Santa Venera, Piano Gallina, Femmina Morta, Monte Saraceno, Contrada
Canalicchi e Costa Perrere.
Areale di crescita:
Mediterraneo, in Sicilia è molto diffusa e comune.
Note:
Specie che preferisce zone soleggiate o un pò ombrate, con substrato calcareo.
Tra i presepi realizzati nello scorso
Natale uno in particolare ha destato la
nostra curiosità, principalmente
perché le principali strade del Centro
Storico di Carini presentavano la stessa
indicazione: “Visitate il Presepe di via
Bellini” zona Bulotta-Chiancato.
Molti neo-carinesi non conoscono i
quartieri storici di Carini e non sono
riusciti a vederlo, così abbiamo
pensato di fotografarlo. Un plauso ai
realizzatori: Angelo Covello e
Salvatore Messina.
pag. 10
Asilo Nido Comunale
Storia di una struttura efficiente
L'asilo nido comunale di Carini è forse
una delle poche strutture pubbliche che
veramente funzionano a Carini: dà un
buon servizio ed ha personale capace ed
appassionato al proprio lavoro. Quando
un servizio funziona dovrebbe essere il
fiore all'occhiello di qualunque
amministrazione, mentre nel nostro paese
non pare essere così. Chi scrive è un
utente dell'asilo, nella veste di genitore,
che in questi ultimi due anni si è trovato
attivamente impegnato affinché il
servizio migliorasse ancora di più ma ha
visto che quando manca la volontà
politica tutto risulta abbastanza
complicato.
L'istituzione dell'asilo nido comunale a
Carini è storia degli anni '80. Nel 1984
viene formulato il regolamento di
gestione dell'asilo, in base a quanto
previsto dalla Legge Regionale 214 del
1979 (tuttora in vigore) e dopo qualche
anno, agli inizi degli anni '90, partì il
servizio. I primi anni di funzionamento fu
un'impresa riuscire a convincere le
famiglie a portare i propri neonati in una
struttura “fuori famiglia”, nonostante
diverse madri lavoratrici non potevano
badare ai propri pargoli. Per legge un asilo
non può avere più di 60 bambini, divisi in
due sezioni: lattanti (da 0 a 1 anno) e
divezzi (da 1 a 3 anni); nella struttura
carinese, per comodità di funzionamento
e per un migliore rapporto tra i bambini, le
sezioni sono 3 con l'aggiunta dei
semidivezzi (da 1 a 2 anni).
La legge regionale prima citata stabilisce
diversi parametri sugli asili nido nella
Regione Siciliana, oltre a quelli
meramente tecnici sulle strutture dispone
anche:
(art. 11) In sede di formazione o
rielaborazione degli strumenti
urbanistici, devono essere previste aree
necessarie alla costruzione degli asili
nido, applicando i seguenti standards: a)
rapporto asilo-nido popolazione 1 ogni
1800 abitanti (a Carini in teoria
dovremmo avere 17 asili nido, nei fatti ne
abbiamo 1 solo)…
(art. 21) … I comuni e i loro consorzi,
nelle more dell'espletamento dei concorsi,
possono affidare, mediante convenzione,
la gestione dell'asilo nido secondo le
modalità di cui al successivo art. 27 a
cooperative già costituite alla data di
entrata in vigore della presente legge …
(art. 27) … Le convenzioni hanno la
durata di 2 anni, termine entro il quale i
comuni devono espletare i relativi
concorsi ed in ogni caso si risolvono il 31
dicembre dell'anno in cui il concorso è
stato espletato. L'onere relativo alle
convenzioni grava sull'apposito fondo
per la gestione, previsto dalla presente
legge.
In riferimento a questo ultimo articolo
della L.R. 214/79 bisogna tener conto di
altri 2 articoli di due distinte leggi
regionali:
art. 12 della L.R. 27/90 allo scopo di
migliorare il servizio degli asili nido i
comuni ed i loro consorzi possono
prorogare le convenzioni in vigore alla
data di approvazione della presente legge,
stipulate ai sensi dell'art. 21 della L.R.
214/79
art. 4 della L.R. 19/91 le convenzioni di
cui all'art. 27 della L.R. 214/79,
prorogate dall'art. 12 della L.R. 27/90,
possono essere ulteriormente prorogate.
Alla copertura della relativa spesa, in
caso di insufficienza degli stanziamenti di
cui al comma 1 (per il 1991 11 miliardi di
lire), le amministrazioni comunali
possono provvedere con l'utilizzo dei
fondi della L.R. 22/86 (assistenza e
beneficenza pubblica).
Questa sfilza di frammenti di leggi
regionali era necessaria per evidenziare
alcune anomalie che accadono nel nostro
comune.
Intanto l'assoluta insufficienza degli asili
nido presenti. Quest'anno sono pervenute
al Comune di Carini 226 domande per 60
posti disponibili; le richieste erano
sufficienti a riempire 4 asili. Questo
spiega il proliferare di strutture private
che, non potendo garantire gli standard di
legge sulle unità di personale impegnate
per il servizio, utilizzano l'escamotage
delle “associazioni culturali” per la
gestione. Non sappiamo se il Comune di
Carini nel nuovo Piano Regolatore abbia
previsto la costruzione di nuovi asili, in
un paese che cresce al ritmo di 1.500
nuovi residenti all'anno (quasi un nuovo
asilo l'anno).
Come secondo punto da evidenziare
l'anomala gestione da parte del Comune
dello strumento della convenzione per la
gestione. La legge già dalla sua
istituzione prevedeva una certa
stabilizzazione del personale in servizio
presso gli asili nido: convenzione di 2
anni prorogabile. Per Carini pare che
questa legge non valga. Si è sempre
preferito fare convenzioni brevi (l'ultima
è di 11 mesi, quella prima di 7),
specialmente negli ultimi anni, e non
procedere mai con il rinnovo della
convenzione. Ad ogni nuova gara di
affidamento il personale ha subito
cambiamenti, con parziali conferme ed a
volte anomali aumenti delle unità di
personale. Nella struttura dell'asilo nido
dovrebbero lavorare 17 persone: 10
assistenti e 7 inservienti, così come
prescritto dalla legge regionale. Tali
numeri coincidono con il bando di gara
disposto dal Comune di Carini, solo che
da qualche anno il personale è sempre
stato di alcune unità in più (anche 6
dipendenti in più rispetto ai 17 di
contratto).
Questo ultimo anno e mezzo è stato forse
tra i più tribolati della storia dell'asilo nido
carinese. Nel mese di giugno 2005, con
preavviso di 10 giorni, ci avvisarono che
l'asilo nido sarebbe stato chiuso un mese
prima, dal primo luglio invece che dal
primo agosto, per i previsti (già da alcuni
anni) lavori di adeguamento alle norme di
sicurezza della struttura. Nella riunione ci
garantirono che entro il primo settembre
la struttura sarebbe stata riaperta. Intanto
non era stata nemmeno espletata la gara
per l'affidamento dei lavori.
L'estate passa con un manipolo di genitori
(una ventina su 60) che cominciamo a
pressare l'Amministrazione Comunale,
vedendo che i lavori, partiti in ritardo,
sicuramente non consentivano la
riapertura a settembre. Ci hanno pure
bidonato un paio di volte non
presentandosi agli incontri organizzati
previo appuntamento, ma alla fine siamo
riusciti ad ottenere qualcosa: la
convenzione con alcune strutture private
del territorio per l'avvio del servizio, in
attesa del completamento dei lavori, che
intanto dureranno fino alla fine dell'anno.
A gennaio riapre la struttura comunale,
che finalmente presenta i requisiti di
sicurezza previsti, quegli adeguamenti
che di anno in anno avevano subito
continui rinvii. Ai primi di febbraio
vengono eletti i rappresentanti dei genitori
(due) ed a fine marzo l'Amministrazione
Comunale nomina i suoi rappresentanti
(tre) che faranno parte, insieme ai
rappresentanti del personale dell'asilo
(tre) e di uno del maggiore sindacato
presente a Carini, del Comitato di
Gestione dell'asilo nido (per un totale di 9
persone). Ad aprile viene eletto il
Presidente del Comitato (uno dei tre
nominati dall'Amministrazione
Comunale) e finalmente a fine maggio,
dopo una minaccia di autoconvocazione
del Comitato, viene convocata dal
Presidente la prima riunione del Comitato
di Gestione, dove come rappresentanti dei
genitori (insieme all'altro genitore che è
una mamma) avevamo intenzione di
esercitare i nostri compiti, principalmente
evidenziare le difformità che avevamo
riscontrato tra il progetto presentato dal
gestore del nido e quello che realmente
veniva offerto ai nostri figli. Praticamente
da allora non è stato più possibile riunire il
Comitato di Gestione: una convocazione è
stata prevista nella settimana di ferragosto
(3 presenti di cui 1 illegittimo perché
decaduto in quanto scaduta la
convenzione di gestione del nido); un'altra
nel mese di settembre (con un unico
presente: il Presidente) con i
rappresentanti del personale ancora da
nominare (perché intanto era cambiato il
gestore); per arrivare all'ultima della metà
di novembre dove si doveva procedere
alla formazione della graduatoria per il
2007. A metà riunione il Presidente del
Comitato, contrariato dal fatto che non
erano stati democraticamente approvati
(ovvero dopo normale votazione) i suoi
criteri per la formulazione della
graduatoria, totalmente differenti rispetto
quanto fatto negli ultimi 16 anni (giudicati
dallo stesso “fuorilegge”), ha deciso
autonomamente di chiudere la seduta ed è
andato via portandosi il registro dei
verbali dell'assemblea, impedendo la
formazione della graduatoria. Il 21
dicembre, dopo oltre un mese e numerosi
solleciti per una nuova convocazione, ci
viene comunicato che i 3 membri del
Consiglio nominati dal Sindaco si erano
dimessi dall'incarico e che i rimanenti 6
dovevamo riunirci, in autoconvocazione,
per redigere la graduatoria. Il giorno dopo
altra sorpresa: la cooperativa che era stata
esclusa in sede di gara ad agosto, in virtù
della sospensiva ottenuta dal C.G.A.
(Consiglio di Giustizia Amministrativo) il
2 gennaio doveva subentrare, in attesa del
giudizio di merito del TAR previsto per i
primi di febbraio, nella gestione dell'asilo.
Si trattava della stessa cooperativa di cui
noi genitori ci eravamo lamentati nei mesi
prima dell'estate. Ulteriore sorpresa: 11
dipendenti (6 assistenti e 5 ausiliarie)
sarebbero state licenziate dall'oggi
all'indomani, alla vigilia di Natale.
Immaginatevi i bambini che al sabato
salutano le maestre ed il lunedì ne trovano
altre che non hanno mai visto. In tempo
record, tra Natale e Capodanno, riusciamo
a convocare un'assemblea straordinaria
dei genitori per decidere il da farsi, visto
che nessuno si era degnato di avvisarci di
quanto stava accadendo. Si decide
all'unanimità che il 2 gennaio nessuno
porterà il proprio figlio all'asilo nido,
sciopero ad oltranza insieme al personale
licenziato ed a quello confermato dal
nuovo provvisorio gestore, che per
solidarietà verso le colleghe decide di non
lavorare. Per la prima volta si crea un
fronte comune: genitori e personale del
nido insieme per il rispetto e la tutela dei
diritti dei lavoratori e dei bambini.
Anno nuovo vita nuova. Già alle 7.30
della mattina del 2
gennaio un gruppo di
g e n i t o r i e t u t t o i l pag. 11
personale dell'asilo nido sono presenti
davanti alla struttura. Come concordato
nessun genitore porta il proprio figlio: 60
genitori compatti come non mai. Arriva
pure Antonio Carollo, sindacalista della
UIL componente del Comitato di
Gestione. Dopo decine di telefonate e una
“convocazione citofonica” alle 8:30 del
mattino arriva pure il Sindaco, oltre al
Capo Ripartizione III del Comune. Si
inizia una vibrante trattativa con il nuovo
gestore che durerà alcune ore. Alla fine
tutto il personale decide di ridursi l'orario
di lavoro pur di non arrivare a nessun
licenziamento e, con l'autorizzazione del
Comune, fin quando non arriverà il
pronunciamento del TAR, presso l'asilo
nido lavoreranno un totale di 29 persone:
quelle già in servizio al 31 dicembre più
quelle arrivate con il nuovo gestore; un
sacrificio fatto dalle ragazze in servizio al
nido per non perdere il lavoro e per non
creare traumi e disagi ai piccoli utenti
dell'asilo.
Quando tutto è finito, quando i sorrisi,
anche a denti stretti, si dispensano a destra
ed a manca, fa la sua apparizione
l'assessoressa alla Pubblica Istruzione
Maria Rita Picone, pare avvisata
telefonicamente da qualcuno. Arriva e si
piazza immediatamente davanti alle
t e l e c a m e r e d i Te l e O c c i d e n t e ,
dispensando buonismo per tutti,
rassicurando la Città che lei e
l'amministrazione comunale avevano già
trovato la soluzione prima ancora dello
sciopero. In quelle tre ore di urla a porte
chiuse tra il Sindaco ed il nuovo gestore
non avevamo avuto questa impressione,
ma lei non c'era e quindi non poteva
saperlo.
Come forse non sapeva che nel 2005 era
possibile inoltrare alla Regione Siciliana,
anche da parte dei Comuni, la richiesta di
finanziamento per il miglioramento degli
asili nido esistenti o per la costruzione di
nuove strutture (vedi Terrasini che ha
ottenuto 100.000 euro).
Forse perché era troppo impegnata a
promuovere i finanziamenti che
l'Assessorato alla Famiglia della Regione
Siciliana (a quel tempo in mano ad A.N.)
dava per la realizzazione dei micro-asili
aziendali, tutto il giorno in giro presso le
industrie della zona industriale di Carini
(eravamo in piena campagna elettorale
per le comunali).
Forse non avrà letto bene che la stessa
legge destinava una buona parte delle
somme ai Comuni.
Forse abbiamo perso un'altra occasione
per fare funzionare meglio le strutture
pubbliche.
Ai lettori il giudizio.
pag. 12
pag. 13
pag. 14
LO SFOGO DI UN CITTADINO
Strisce blu, posteggi e viabilità allo sfascio
Mentre dopo la sentenza della Suprema Corte di
Cassazione Sezioni Riunite n° 116/07 del 16/11/06, che
ha ritenuto nulli i verbali elevati nelle strisce blu dalla
mancata ed adeguata area destinata a parcheggio libero
come previsto dall'articolo 7, comma 8 del Codice della
Strada, molti Comuni d'Italia si stanno adeguando alla
normativa; ed anche sul Giornale di Sicilia del 23
gennaio scorso: “Palermo, un taglio alle strisce blu” con
sosta gratuita in 15 strade creando circa 700 posteggi;
Carini è piombata nel caos totale.
Dopo i primi giorni di persecuzioni tipo quelle di Nerone
contro i Cristiani, su un paese diventato di colpo tutto blu
(sarebbe bello conoscere l'ideatore di questo piano e
mandarlo ad un corso di aggiornamento sul Codice della
Strada) alla luce della sentenza di cui sopra è giunta l'ora
di mettere un po' d'ordine e dare al Centro Storico di
DOVE POTETE TROVARE LA VOSTRA COPIA DE “IL VESPRO”
Edicole e Cartolibrerie:
Giambanco Vito
Genova Bazar
Davì
Conigliaro
Libreria Rossini
Giambanco Elio
Tranchina
Corso Umberto I, 30
Corso Umberto I, 66
via Roma
Corso Italia, 48
Corso Italia, 89
Corso Italia, 241
via Nazionale, 176 - Villagrazia di Carini
Carini quella vivibilità che l'ambiente merita.
Oggi, come nel titolo, i posteggi e la viabilità sono allo
sfascio totale. Pare che nessuno faccia più multe. Come se le
violazioni fossero solo le strisce blu. Sarebbe curioso sapere
quante infrazioni sono state elevate dall'istituzione delle
strisce blu ad oggi sui vari articoli del Codice della Strada.
Le schede di sosta continuano ad essere quelle del 2001,
pertanto contestabili, le aree a libero parcheggio non sono
state istituite, si multa anche in proprietà privata, i permessi
ai residenti ed ai portatori di handicap superano gli stessi
posteggi istituiti. Gli stessi Vigili Urbani, fanno capannello
attorno alla Fontana, in mezzo a miriadi di macchine
posteggiate a discapito del turismo e del commercio, che
sicuramente non staranno attraversando un periodo felice.
A quando la soluzione?
Con la Determina n° 922 del 29/12/2006 la Rip. III del
Comune ha disposto la ripartizione dei contributi per
l’attività sportiva svolta nell’anno 2006 dalle
Associazioni Sportive Carinesi.
Questo il piano di riparto, nel prossimo numero de “Il
Vespro” daremo in dettaglio le informazioni sulle
attività svolte.
Esercizi Commerciali vari:
Sicilauto
S.S. 113 km 282,4
Balsamo Calzature
via Santa Caterina, 6
Parfums & Parfums
via Rosolino Pilo, 6
SISA Sgroi
via Mattarella, 21 - Villagrazia di Carini
Panificio Antica Pasticceria via Nazionale, 2 - Villagrazia di Carini
La Boutique della Carne
via San Giuseppe, 11
Franci Casa
via Pio La Torre, 13/17 - Villagrazia di Carini
La Vignevini
via Sant’Anna, 46
Sala Kennedy
S.S. 113 km 286,500 - Villagrazia di Carini
Pistone Expert
S.S. 113 - Zona Industriale Carini
Kyliè abbigliamento
via Mattarella, 4 - Villagrazia di Carini
New Miramare
via della Repubblica, 2
La Cornice
via Gesù e Maria, 2
Corrado Amato Ottica
Piazza Duomo, 15
Gioielli Cronio
Corso Umberto I, 91
Kosmo articoli da parrucchiere via Torre Di Vita, 4
Autoscuola Diana
via Santa Caterina, 5
Ikebana Fiori
Corso Garibaldi, 242
Bar La Foresta
Bivio Foresta
Stop & Go
S.S. 113 Ovest km 288,6 Villagrazia di Carini
Best Pizza
S.S. 113 km 286 n° 53 - Villagrazia di Carini
S.S. Carini Calcio
A.C.S. Villagrazia
Stella Azzurra
Mistral Club
Polisportiva Laide
Vigor Club Carini
Vlasoff 200
Basket Carini
Polisportiva Villagrazia
Colin
A.S. Cultura e Sport Vill.
Body Time
Enal Caccia
(calcio)
(calcio)
(calcetto)
(calcetto)
(volley)
(pesi)
(pesi)
(basket)
(ciclismo)
(ciclismo)
(ciclismo)
(varie)
(caccia)
27.000 €
6.000 €
5.000 €
3.500 €
5.000 €
5.000 €
500 €
4.500 €
2.000 €
1.000 €
500 €
1.500 €
1.000 €
62.500 €
La Pro Loco di Carini ed i chiarimenti dell’Ass. Marcianò
Lo scorso numero abbiamo posto all'attenzione dei nostri
lettori lo strano caso di un contributo, elargito dall'Unione
dei Comuni alla Pro Loco di Carini, per “alcune
manifestazioni” inserite nel programma delle manifestazioni
dell'Unione dei Comuni nel corso dell'estate.
Qualche giorno fa abbiamo avuto un improvvisato quanto
esaustivo colloquio con l'Assessore Enzo Marcianò, che ci
ha chiarito alcuni fatti relativi a quanto da noi affermato
nell’articolo.
“Si è trattato di un errore di comunicazione”, ci ha riferito
Marcianò, “nel pieghevole delle manifestazioni estive”,
ideato dallo stesso Assessore, “non sono state evidenziate le
manifestazioni organizzate dalla Pro Loco di Carini, perché
dovevano intendersi organizzate dalla stessa tutte quelle non
realizzate da altri enti o associazioni”.
L'opuscolo lo abbiamo riletto con attenzione e qualche dubbio ci
è comunque rimasto. Confidiamo in informazioni più trasparenti
la prossima volta.
Rimanendo in tema, questa volta l'argomento è il Natale.
Sempre dall'Unione dei Comuni sono stati assegnati alla Pro
Loco di Carini 7.200 euro per “manifestazioni natalizie” non
meglio specificate e non inserite nel programma delle attività
che il Comune di Carini ha organizzato per lo scorso Natale.
Questa volta non c'è nemmeno l'opuscoletto con il programma a
chiarimento di quanto realizzato.
Aspettiamo con fiducia i chiarimenti dell'Assessore Marcianò,
visto che la dirigenza della Pro Loco preferisce tacere
Novità sul Centro di Ricerca Biotech di carini
Il Senato pare abbia confermato
l’interpretazione data sulla Legge Finanziaria
2007 da parte della dirigenza della Fondazione
Ri.MED. sui fondi destinati alla realizzazione
del Centro di Ricerca Biotech di Carini. Stando
alle ultime notizie i fondi a disposizione
ammonterebbero a 260 milioni di euro. I tecnici
della Fondazione sono già al lavoro per
riformulare il progetto ed avviare così le
procedure per l’inizio dei lavori. Per giorno
12 febbraio è intanto prevista la convenzione
con l’Università di Palermo che entrerà a far
parte della Fondazione.
pag. 15
Turismo alternativo
pag. 16
Carissimi lettori,
FACENDO NOSTRO L'AUGURIO CHE PAPA BENEDETTO XVI HA FATTO A “ TUTTI GLI UOMINI E LE DONNE DI BUONA
VOLONTA’” VOGLIAMO ACCOGLIERVI NELLA NOSTRA NUOVA VESTE GRAFICA E DARVI TANTI STIMOLI PER
QUESTO ANNO CHE HA APPENA APERTO LE SUE PORTE. DA TUTTA LA REDAZIONE: BUON ANNO!
[...] “All'inizio del nuovo anno, vorrei far giungere ai Governanti e ai Responsabili delle Nazioni, come anche a tutti gli uomini e le
donne di buona volontà, il mio augurio di pace. Lo rivolgo, in particolare, a quanti sono nel dolore e nella sofferenza, a chi vive
minacciato dalla violenza e dalla forza delle armi o, calpestato nella sua dignità, attende il proprio riscatto umano e sociale. Lo
rivolgo ai bambini, che con la loro innocenza arricchiscono l'umanità di bontà e di speranza e, con il loro dolore, ci stimolano a
farci tutti operatori di giustizia e di pace. Proprio pensando ai bambini, specialmente a quelli il cui futuro è compromesso dallo
sfruttamento e dalla cattiveria di adulti senza scrupoli, ho voluto che in occasione della Giornata Mondiale della Pace la comune
attenzione si concentrasse sul tema: Persona umana, cuore della pace. Sono infatti convinto che rispettando la persona si
promuove la pace, e costruendo la pace si pongono le premesse per un autentico umanesimo integrale. È così che si prepara un
futuro sereno per le nuove generazioni.”[...]
Dal Vaticano, 8 Dicembre 2006.
BENEDICTUS PP. XVI
Il Movimento Giovanile Missionario, diocesi di Monreale
CONSUMISMO SENZA SE ... E SENZA MA!
“In un mondo di maschere, dove sembra impossibile
riuscire a sconfiggere tutto ciò che annienta l'uomo:
il potere, la falsità, la ricchezza, l'avidità,
sono mostri da abbattere. Noi però non siamo soli.”
È questo l'incipit di una famosa
canzone che spesso si può ascoltare
nelle nostre
chiese. Il
nostro è un
m o n d o
pieno di
maschere,
ognuna con
un ruolo
predefinito
e prestabilito, come
i n u n a
specie di MATRIX (il celebre film
fantascientifico in cui viene
rappresentato un mondo perfetto,
proiezione lusinghiera ed ingannatrice
realizzata dai computers in rivolta
contro l'uomo), dove tutto ciò che ci
circonda è immagine costruita e
artificiosa, appunto come un utopico
mondo perfetto. Le nostre belle case,
le auto, la tecnologia ormai
considerata dai più “necessaria e
insostituibile”, non sono altro che le
esili pareti dietro cui ci ripariamo per
difenderci da tutto ciò che
potenzialmente ci opprime: stress,
depressione, insuccesso professionale
e sentimentale, vuoto esistenziale, ecc...
Tali pareti, peraltro, costituiscono
un'efficace barriera acustica contro il
grido degli emarginati, degli ultimi,
degli “invisibili”, in una parola: degli
oppressi.
D'altronde, è pproprio questo il totem
della nostra società: mantenere
l'attuale stile di vita, che però corre a
ritmi assurdi e si fonda su consumi
ancora più assurdi. Ci siamo convinti
o, meglio, ci siamo lasciati convincere
che lo standard normale di vita sia il
nostro, quello cosiddetto
“occidentale”. Diventa facile, pertanto,
giustificare l'utilizzo che il 20 % della
popolazione mondiale fa dell'80%
delle risorse del pianeta. Poco male,
poi, se la maggior parte di queste
risorse sono fruibili grazie ad un vero e
proprio 'furto legalizzato' a scapito dei
paesi di quello che viene indicato con
l'espressione “terzo mondo”. Sono
effetti collaterali di una medicina che
sentiamo di dover quasi coattamente
assumere, poiché prescrittaci dal dio
del libero mercato e dal dio del profitto
e dell'edonismo: il consumismo.
Scrive Ruben R. Dri (teologo e
sostenitore della Teologia della
liberazione): “in nome dei propri
interessi, gli esseri umani arrivano ad
esercitare violenza e ferocia sui loro
simili. Essi però non possono
confessare a se stessi ciò che fanno,
non possono riconoscere che ciò che
fanno è disumano, ingiusto e
costituisce una violazione dei diritti
fondamentali di altre persone; hanno
bisogno di un'autolegittimazione, di
un'autogiustificazione.” Qui, come
detto, l'autogiustificazione è:
mantenere lo stile di vita a
qualunque costo.
La domanda, a questo punto, si pone
da sé: chi o che cosa crea e manovra il
grande MATRIX? Come dimostrano
importanti inchieste del più sano
giornalismo ed eminenti ricerche
scientifiche (vedi, tra l'altro, i volumi
NoLogo di Naomi Klein e La
globalizzazione e i suoi oppositori del
nobel per l'economia J. Stiglitz,
nonché i vari testi di Noam Chomsky,
guru del pensiero contemporaneo
statunitense), un ruolo fondamentale
in questo fenomeno è giocato dalle
grandi multinazionali come la Coca
Cola Company, la Nestlè, la
McDonald's, la Procter&Gamble, la
Nike, etc. La lista potrebbe continuare per
pagine intere. Esse sono tra i grandi
burattinai di questo perverso e devastante
immenso gioco. Noi siamo gli
inconsapevoli 'pupi' (ma fino a che punto,
poi?) di questo museo delle cere, dove
niente ha la consistenza che mostra di
avere, ma si scioglie facilmente al fuoco
della ricerca della verità.
Irretiti da questi burattinai, andiamo dietro,
perchè sedotti ad arte dalla propaganda
pubblicitaria, all'acquisto dell'ultimo paio
di scarpe che segna la moda
contemporanea, non rinunciamo al nostro
gustoso nescafè, al fuggevole pranzo
“mordi e fuggi” nei vari fastfood, allo
spuntino con le nostre patatine ed i nostri
snacks a base di alimenti liofilizzati. E per
carità, ogni 'cliente' è libero di consumare
ciò che vuole come desidera (o meglio,
secondo i desideri che gli vengono indotti
capziosamente). Ma è giusto che i 'clienti'
siano a conoscenza delle accuse, spesso
provate in maniera difficilmente
oppugnabile, di comportamenti antietici e
violanti la carta dei diritti fondamentali
dell'uomo da parte di queste multinazionali
(anche quelle a partecipazione statale nel
loro capitale sociale). La tanto rassicurante
Coca Cola, per esempio, in Colombia,
costruisce decine d'impianti per
l'imbottigliamento delle sue bibite, assume
personale indigeno (con un salario di 30 $
mensili) che, puntualmente, al
novantesimo giorno di lavoro (tempo
minimo necessario in quel Paese per
potersi iscrivere ad un qualsivoglia
sindacato) licenzia, per riassumerlo poi al
novantaduesimo.
Il meccanismo è assai semplice. Il basso
costo di produzione, l'inesistenza o
l'inefficacia (o la corruzione) dei sindacati
(con la privazione o depotenziazione,
pertanto, della principale arma di difesa dei
diritti dei lavoratori, ossia lo sciopero)
portano ad una massimizzazione dei
profitti. Basta sfogliare un qualunque libro
d'economia per accorgervi che i conti
tornano.
È provato che la Nestlè si macchia ogni
giorno della causa di morte di 4000
bambini nel Sud del Mondo, che la
Procter&Gamble, che vende OGM,
devolve una percentuale del suo fatturato a
sette sataniche, che ha interssi forti nelle
industrie di armi, ecc.
Quindi, ogni qualvolta facciamo la spesa,
dobbiamo essere consapevoli del rischio di
renderci complici di certi misfatti, che così
trovano il nostro avallo, sia esso volontario
o meno, non solo per il danno ambientale
che può essere stato causato proprio dal
processo di realizzazione del prodotto che
acquistiamo, ma anche (e soprattutto) per
gli abusi umani e sociali correlati. Ma
attenzione! È necessario
a v e r e q u e s t a pag. 17
consapevolezza non per
creare buonismo o sterili
sensi di colpa, bensì per
diventare consumatori
responsabili, i quali
pretendano di usare il
consumo come uno
strumento per condizionare
le imprese. D'altronde,
come valida alternativa,
esiste il “Commercio equo
e solidale”: una relazione
paritaria fra tutti i soggetti
coinvolti nella catena di
commercializzazione: produttori,
lavoratori, Botteghe del Mondo,
importatori e consumatori (vedi lo
“speciale natale” di dicembre).
Ricordiamoci sempre che abbiamo “peso
politico” e che le imprese sono in una
posizione di profonda dipendenza dal
nostro comportamento di consumatori.
Noi, infatti, con i nostri acquisti, abbiamo
la possibilità di fare salire o scendere i loro
profitti. “Proprio perché le imprese
dipendono da noi, esse tentano di
dominare la nostra volontà spendendo
miliardi per la pubblicità. Scegliendo cosa
comprare e cosa scartare, non solo
segnaliamo al sistema i metodi produttivi
che approviamo e quelli che condanniamo,
ma sosteniamo le forme produttive corrette
mentre ostacoliamo le altre. In fin dei conti,
il consumo si può utilizzare come una
forma di voto, che può influenzare le scelte
economiche molto di più dello stesso voto
elettorale”.
Antonio Di Lisi
Quaderni di Alternatives Sud, TEOLOGIE DELLA LIBERAZIONE, Edizioni Punto Rosso.
AA.VV , GUIDA AL CONSUMO CRITICO, Informazioni sul comportamento delle imprese per un consumo consapevole, EMI 2003
Francuccio Gesualdi, Centro Nuovo Modello di Sviluppo, http://www.citinv.it/associazioni/RIBN/dossier
pag. 18
Natura
Nat
ura lme nte
Carini
La prima fiera della natura e del
territorio “Naturalmente Carini”,
così come previsto, si è conclusa
sabato 6 gennaio 2007, dopo 15 giorni
consecutivi di apertura al pubblico ed
ha visto numerosi visitatori,
principalmente nelle giornate
coincidenti con le altre attività di
attrazione previste nel Centro Storico.
Inaugurata sabato 23 dicembre 2006,
alla presenza delle Autorità Locali
Fiera della Natura e del Territorio
“Naturalmente Carini”
ha offerto ai visitatori
nuove risorse del
territorio attraverso un
percorso obbligato
all'interno della struttura
dell'ex convento di San
Vincenzo. Durante i
giorni festivi della
manifestazione sono state
effettuate diverse
Le ceramiche della Coop. Casa del Fanciullo
L’Università
Telematica ha le
immatricolazioni libere da
vincoli di data: PUOI ISCRIVERTI IN
QUALUNQUE PERIODO DELL’ANNO. Cosa aspetti!!!
degustazioni di prodotti tipici: olio
biologico, pane casereccio e
“muffulette”, vino, liquori tipici
siciliani, al fine di incrementare la
conoscenza dei prodotti locali e la loro
commercializzazione.
Considerata la lunga durata della
manifestazione ed il periodo natalizio,
hanno partecipato:
•
Per la sezione Naturalistica e
d e l l a Tu t e l a d e l Te r r i t o r i o :
Legambiente; il Gruppo
Ecomicologico “Bruno Cetto” che
curato una mostra micologica con i
funghi del territorio di Carini; il
Bioparco di Sicilia; la Scuola Media
Statale “Salvatore Calderone” che ha
allestito una mostra naturalistica con
le essenze vegetali provenienti dal
vivaio scolastico; l'Associazione
“Iccara Bonsai” con una esposizione
all'interno del salone della scuola.
• La sezione della Creatività ha
visto la partecipazione di diversi
artigiani che si sono alternati e
succeduti durante i quindici giorni di
esposizioni. Tra questi particolare
menzione meritano la Cooperativa
Sociale “Casa del Fanciullo” e l'Ass.
Villa delle Ginestre, che con le loro
creazioni artistiche realizzare da
ragazzi disabili hanno attirato
l'attenzione dei numerosi visitatori.
• Nella sezione Produzione
Naturale discreto successo hanno
ottenuto: il Panificio Di Stefano per la
qualità dei prodotti da forno;
l'Oleificio Giambanco con il suo olio
biologico; la Ditta Di Stefano con un
antico mulino a macina corredato di
varie tipologie di farine e granaglie, i
spazio in vari luoghi di
prodotti per l'agricoltura biologica e
“Naturalmente Carini”: nel salone è
una piccola mostra di utensili
stato proiettato ogni ora il video
agricoli artigianali; l'Enoteca Donna
“Carini Terra bella e graziosa” della
Laura con i suoi vini bianco e rosso
Casa Editrice “Il Sole”; nello stesso
dedicati alla Baronessa
di Carini, oltre ad una
vasta rappresentanza di
prodotti tipici siciliani
provenienti dai dintorni
del palermitano.
• La sezione Bellezza
h a
v i s t o
l a
partecipazione della
bottega di floricoltura di
Anna Mignano “Eventi
Fioriti”, che ha dato
ampia dimostrazione La sala con i prodotti della Ditta Di Stefano Vito
luogo era realizzata una mostra
delle proprie capacità con numerose
didattica sulle orchidee selvatiche
composizioni floreali.
del territorio di Carini e sulla flora e
• La sezione dedicata alla
fauna; nel chiostro erano invece
Bioedilizia ha visto la partecipazione
collocati, in prossimità della mostra
della ditta A.S.I. di Mannino che ha
micologica,
i pannelli didattici sui
realizzato uno spazio espositivo con
funghi che crescono nelle montagne
un pannello solare per la produzione
di Carini. All'interno della palestra ha
di acqua calda, una stufa a palletts,
trovato posto uno spazio dedicato
addolcitori e depuratori d'acqua,
all'editoria e souvenir legati alla
oltre ad un completo e fornito spazio
storia di Carini.
divulgativo sulle tecniche di
Per un migliore funzionamento dei
risparmio energetico più innovative.
percorsi espositivi e per la tutela sia
• La sezione Didattica ha trovato
degli espositori che dei visitatori
I Pannelli Solari della Ditta A.S.I.
sono stati impegnati, per
tutta la durata della
manifestazione, quattro
persone (due uomini e 2
donne) quali steward ed
hostess per l'assistenza; 2
unità della Protezione
Civile dell'Associazione
di Protezione Civile
Villagrazia di Carini;
personale specifico per le
pulizie e la gestione
dell'apertura e chiusura pag. 19
della mostra.
“Naturalmente Carini” è rimasta
aperta tutti i giorni da sabato 23
dicembre 2006 fino a
sabato 6 gennaio 2007
dalle 16:00 alle 20:00,
con un prolungamento
dell'orario di apertura,
fuori programma, fino
alle 21:00 nei 4 giorni in
cui è stato realizzato il
Presepe Vivente.
Inoltre durante tutta la
d u r a t a d e l l a
manifestazione è stato
possibile visitare la
mostra “Presepi del
Mondo” realizzata dagli alunni della
scuola “Falcone” nei sotterranei
della palestra.
Le composizioni di Anna Mignano
pag. 20
di Massimo Costa
e Michele Santoro
SICILIA - terra di conquista e di truffe politiche
L'Italia non rispetta la Costituzione e lo Statuto Siciliano... con l'assenso e per volere degli
americani neanche il Trattato di Pace firmato da De Gasperi alla fine della seconda Guerra Mondiale
Forse pochi sanno che il Trattato di della Repubblica Italiana sopra le sue
Parigi del 1947 aveva pensato ad una due maggiori isole.
Sicilia smilitarizzata, mai più "testa di In questo c'era un compromesso
ponte" o "fortezza" per nessun evidente tra la politica britannica,
colonialismo, bensì terra di pace, vero sempre velatamente a favore di una
luogo d'incontro al centro del bacino Sicilia indipendente o semiEuromediterraneo.
Tale funzione, estesa a
gran parte della
Sardegna peraltro, è
sancita dagli artt. 49 e 50
del suddetto trattato;
articoli scomodi sui
quali è calato un
"silenzio di stato". Tali
clausole furono imposte
dagli Alleati all'Italia
(arresa incondizionatamente e non come
viene millantato
concordato un
armistizio) proprio per
punire il suo tentativo
i m p e r i a l i s t a n e l Aerei militari in volo su San Vito Lo Capo
Mediterraneo che
indipendente nell'area del
prendeva le mosse dalle due più Commonwealth, e le più forti istanze
grandi isole per procedere ad ulteriori americane e russe, a favore del
conquiste.
mantenimento dello statu quo sul
Gli Alleati non scelsero di dare "dominio" italiano delle due Isole. I
garanzie internazionali all'Autonomia primi, considerando la Sicilia una
di Sicilia e Sardegna (che restò, roccaforte di voti moderati, non
purtroppo, solo un fatto interno volevano sbilanciare troppo un'Italia
seppure di grandissimo rilievo) ma moderata sul versante "rosso", e poi si
piuttosto questa sua forma implicita consideravano abbastanza forti per
attraverso una riduzione di sovranità
fare non della
Sicilia (come
volevano i
britannici) ma
dell'Italia intera un
grande protettorato
USA.
Era pur vero che
P a t t o n ,
responsabile in
Sicilia di crimini di
guerra (fucilazione
dei prigionieri
italiani e tedeschi)
e gli altri avevano, a
titolo personale,
mostrato qualche
iniziale simpatia
verso il MIS, ma
presto (dopo Cassibile per l'esattezza)
li abbandonarono al loro destino o
reputarono che l'Autonomia in corso
di ottenimento risolvesse il problema.
I secondi (i russi) non avevano perso
del tutto la speranza di "contare" in
Italia, seppure per loro
oltre cortina, attraverso
il blocco socialcomunista e, in questo,
solidarizzavano con la
sinistra italiana che non
aveva interesse ad
un'Italia "mutilata" della
Sicilia.
Così, in breve, si arrivò
alla "smilitarizzazione"
della Sicilia.
Dopo qualche anno,
però, gli USA avevano
talmente in mano il
controllo del potere in
Italia che questa
clausola sarebbe stata
imbarazzante pure per
loro che invece ne volevano fare, e ne
hanno fatto, una gigantesca portaerei
nel Mediterraneo. Il risultato è stato
che quel trattato è stato violato! E quel
trattato è ancora vigente
nell'ordinamento internazionale!
Ma che disponevano poi quegli
articoli benedetti?
Il n. 49 disponeva che Pantelleria
(dove oggi ci sono forze armate di tutti
i tipi) e le Pelagie dovevano essere
smilitarizzate in maniera "totale"!
Non un soldato o marinaio o aviere,
ma solo forze dell'ordine che
ovviamente si sarebbero potute anche
occupare di operazioni di guardia
costiera.
Il n. 50 disponeva, al secondo comma,
lo smantellamento di tutte le armi di
aggressione del tempo e il loro
trasloco sulla "Terraferma" italiana
entro un anno: cioè mai più la Sicilia
poteva essere base per azioni militari
(ricordate gli euromissili di Comiso,
ora provvidenzialmente smantellati?
Ricordiamo che agli USA è stata data
in concessione permanente una
porzione del nostro territorio a
Sigonella da cui possono fare tutto ciò
che vogliono, compresa la guerra
nucleare).
Lo stesso n. 50, al terzo e quarto
comma, disponeva che non potevano
essere costruite o rafforzate o
incrementate installazioni o
fortificazioni di ogni tipo, né
ricostruite quelle distrutte nella
guerra o presenti nell'anteguerra, né
disposto alcun potenziamento bellico
(Se pensiamo che l'aeroporto militare
di Birgi è tutto "nuovo"...). Erano
consentite ovviamente solo le
riparazioni e le manutenzioni
ordinarie sul potenziale esistente.
Cioè l'Italia (e solo l'Italia, non paesi
stranieri) aveva sì il diritto di
mantenere una presenza militare
minima in Sicilia, ma questa,
limitandosi alle poche vecchie
caserme, navi ed aerei presenti in
Sicilia nel 1947 (esclusi i Carabinieri
che, in quanto forze dell'ordine,
erano espressamente escluse
dall'ambito di efficacia di questo
disposto) praticamente si doveva
limitare ad un presidio territoriale
minimo con armi convenzionali.
Altro che... Oggi in Sicilia ci sono
armi ed eserciti di tutti i tipi! Le forze
armate italiane non tengono né mai
hanno tenuto in alcun conto di questa
limitazione... Proviamo ad applicare
oggi il Trattato di Parigi e ad
applicarlo in "combinato disposto"
con lo Statuto della Regione Siciliana
(altra fonte permanente di
occupazione illegale dell'Isola).
Che succederebbe?
1° L'Italia dovrebbe smantellare tutte
le costruzioni o installazioni militari,
comprese quelle navali ed aeree,
successive al 1947 o non
configurabili come un adeguamento
ai tempi dell'armamento disponibile
in quella data (art. 50 trattato di
pace);
2° Le forze Nato ed Usa dovrebbero
"sloggiare", in quanto tutte
successive alla firma del trattato di
pace;
3° La concessione USA di Sigonella
dovrebbe essere revocata;
4° Pantelleria e le Pelagie dovrebbero
essere completamente smilitarizzate;
5° Per tenere conto di queste
specificità imposte dai trattati i
Comandi siciliani dovrebbero avere
tutti sede nell'isola (ciò che è con il
Comando militare autonomo della
Sicilia di Palermo e con il MariSicilia
di Messina, ma non con l'Aeronautica
Militare che dipende
invece dalla III
pag. 21
regione aerea di Bari);
6° Anche queste forze militari
minime, con compiti di presidio
territoriale e guardia di frontiera,
dovrebbero passare alle dipendenze
dell'Amministrazione Regionale (ex
art. 20 dello Statuto) che le
organizzerebbe secondo le
disposizioni amministrative e con i
fondi messi a disposizione dal
Governo della Repubblica e secondo
le leggi del Parlamento della
Repubblica Italiana (in pratica
diventerebbero una sorta di "guardia
nazionale" siciliana);
7° Dulcis in fundo, anche i
Carabinieri sparirebbero, assorbiti in
Sicilia dalla Polizia di Stato e sotto il
comando del Presidente della
R e g i o n e . Vi p a r e p o c o ?
E non sono chimere. E' soltanto
l'ordinamento costituzionale interno
insieme a quello internazionale da
sempre vigenti in astratto e
finalmente applicati.
Saremmo una specie di Svizzera nel
cuore del Mediterraneo!
Ma i Siciliani queste cose non le
devono sapere.
Sacra Rappresentazione
della
Via Crucis
domenica 1 aprile 2007
Chi volesse partecipare o contribuire alla
buona riuscita della manifestazione può
rivolgersi alla Congregazione dei 33 tutti i
venerdì dalle 19:00 alle 20:30 presso la sede
della congregazione al Cortile 33 n° 6, o
telefonare ai numeri 3475137379 o
3474427230
pag. 22
Il Bioparco di Sicilia seleziona
“1.000 collaboratori scientifici”
Sono circa un migliaio i ragazzi
impegnati nel progetto didattico
“Amici della Biodiversità” rivolto a
tutti gli alunni della scuola d'infanzia,
primaria e media della città di Carini
per l'anno scolastico 2006-2007. Gli
allievi, come dei veri collaboratori
scientifici, da professionisti si sono
avvicinati al tema della biodiversità
mostrando pieno entusiasmo per le
attività svolte in classe e grande
capacità organizzativa per le attività
in fieri.
Il progetto nasce in linea con le
indicazioni nazionali riguardanti gli
obiettivi specifici di apprendimento
per l'educazione ambientale, che
sottolineano l'importanza del
collegamento e della collaborazione tra
scuola e istituzioni che operano a difesa e
valorizzazione dell'ambiente. Al fine di
incoraggiare gli studenti ad approfondire
quanto più possibile la loro conoscenza in
tema di conservazione valorizzazione
d e l l a
biodiversità, il
progetto è
s t a t o
organizzato
seguendo gli
schemi di un
concorso a
premi, ogni
c l a s s e
d i v e n t a
squadra e
prepara un
lavoro. La
presentazion
e dei lavori
avverrà in occasione della seconda
Giornata della Biodiversità che si
svolgerà presso il Bioparco di Sicilia
domenica 6 maggio 2007, una importante
manifestazione annuale che coinvolge
esperti e naturalisti di fama internazionale,
docenti universitari, stampa e tv e che,
con l'ausilio della scuola, quest'anno si
propone di avvicinare ad un tema così
importante e delicato anche le famiglie.
Una giuria tecnica premierà i lavori
migliori, verrà inoltre rilasciato agli alunni
un attestato di partecipazione ed una
fidelity card di SOCIO CLUB AMICI
DELLA BIODIVERSITÀ, che garantirà
loro l'ingresso gratuito al Bioparco di
Sicilia per la stagione 2007.
Il Bioparco di Sicilia è impegnato da anni
nella promozione e nell'attuazione di
programmi di educazione e di
sensibilizzazione del pubblico e del
mondo della scuola in materia di
conservazione della biodiversità,
fornendo specifiche informazioni sulle
specie esposte, sui loro habitat naturali,
sulle possibilità ed i tentativi effettuati o
pianificati per il loro reinserimento in
natura. “I giardini zoologici possiedono
un potenziale educativo enorme, la
divulgazione delle conoscenze,
attraverso specifici programmi formativi
che offrono gli zoo, è fondamentale per
riuscire a mantenere vivo l'interesse nei
confronti della salvaguardia
dell'ambiente naturale. Uno dei principali
obiettivi del Bioparco di Sicilia è quello di
educare il pubblico a costruire un diverso
rapporto con la natura e l'osservazione
BIOPARCO di SICILIA
diretta degli animali è un essenziale
punto di partenza per stimolare
l'interesse nei riguardi delle
problematiche ambientali” afferma la
Dott.ssa Conigliaro del Dipartimento
Didattica del bioparco. Il Bioparco di
Sicilia è una realtà in costante
crescita attiva sul nostro territorio,
collabora con istituzioni di livello
nazionale come l'U.I.Z.A. (Unione
Italiana dei Giardini Zoologici ed
Acquari), ospita regolarmente
animali selvatici che vengono
sequestrati alla frontiera o a privati,
in quanto importati o detenuti in
violazione della Convenzione di
Washington, meglio conosciuta come
CITES e promuove progetti di
conservazione a livello nazionale e
internazionale. Il Bioparco di Sicilia
inoltre ha dato avvio a diversi progetti in
collaborazione con Istituti Universitari e si
propone come struttura scientifica e
didattico-culturale ad ampio spettro
perseguendo la missione di Educazione,
Conservazione e Ricerca. Un valido
contributo alla salvaguardia ed alla
preservazione delle specie animali in
pericolo di estinzione, non solo tramite
progetti di ricerca e di riproduzione ma
anche, e
soprattutto,
attraverso
l'arricchim e n t o
culturale che
trasmette ai
suoi visitatori
con una
corretta
informazione
mediante
conferenze,
proiezioni e
seminari.
In attesa della fine del topo in trappola ...
pag. 23
Lo avevamo già scritto qualche numero
fa, avevamo pure pubblicato alcune di
queste foto. Sono passati alcuni mesi e
la situazione non è per niente migliorata, anzi, dopo
un primo periodo di controlli e vigilanza il Mercatino
Rionale del martedì è tornato nella sua solita
anarchia: in queste ultime settimane diverse
“postazioni” di vendita si sono collocate al di fuori
degli spazi segnati; per non parlare poi delle decine
di segnalazioni pervenuteci di cittadini impossibilitati
ad uscire o entrare dalla propria abitazione,
praticamente sequestrati dalle 6:30 del
mattino alle 15:00. Come pensavamo, dopo
l’immancabile buon avvio, con l’ordine ed il
rispetto delle regole, alla prima occasione
tutto sarebbe tornato nel normale caos.
Ad aggravare il tutto la presenza nei pressi
dell’Istituto Compresivo “Laura Lanza” ed uno
strano concetto della sicurezza messo in atto
dal Comune, che ha predisposto tutta la
viabilità di servizio con strade a senso unico di
solo accesso ed un’unica via di uscita proprio nel
giorno del Mercatino. Immaginatevi in caso di
emergenza l’evaquazione di qualche migliaio di
persone da un’unica strada che confluisce in una
strettoia dove due macchine passano a
malapena. Confidiamo in un ripensamento ed in
un maggior controllo del rispetto delle regole,
magari a partire dal rispetto proprio del codice
della strada nei restanti giorni della settimana,
vietando il blocco di due intere strade con decine
e decine di macchine ferme in doppia e tripla fila.
da Palermo Piazzale Giotto a Carini Piazza Sant’Anna
AST
Orari Autobus
5:45 - 6:15 - 6:45 - 7:15 - 8:00 - 8:30 - 9:00 - 9:30 - 10:00 - 10:30 - 11:00 - 11:30 - 12:00 - 12:15 - 12:45 - 13:30 - 14:00 - 14:45 15:15 - 15:45 - 16:45 - 17:30 - 18:45 - 19:15 - 20:15 - 20:45
da Carini Piazza Sant’Anna a Palermo Piazzale Giotto
5:15 - 6:00 - 6:40 - 7:00 - 7:10 - 7:45 - 8:30 - 8:45 - 9:30 - 10:15 - 10:45 - 11:15 - 11:45 - 12:15 - 12:45 - 13:00 - 13:30 13:45 14:30 - 15:15 - 15:45 - 17:00 - 17:30 - 18:15 - 19:15 - 20:15 - 21:00
Carini - Stazione - Villagrazia - Spiaggia (linea circolare)
Autoservizi Taormina
6:30 - 7:00 - 7:30 - 8:10 - 8:20 - 9:00 - 10:00 - 11:00 - 12:00 - 12:30 - 13:30 - 14:20 - 15:00 - 16:00 -17:00 - 18:00 - 18:30
Poliambulatorio 7:40 - 9:30 - 10:30 - 12:00
Villa Belvedere
7:00 - 7:30 - 8:00 - 9:00 - 11:00 - 12:30 - 13:30 - 15:30 - 17:30
Torre Pozzillo
Chiovaro
7:30 - 13:30
7:30 - 10:00 - 13:30
Numeri utili
pag. 24
presso Punto Emergenza Territoriale Carini
(ex Ospedale Santo Spirito)
Pronto Soccorso tel. 091 8620104 (24 ore su 24 tutti i giorni )
Guardia Medica dalle ore 20:00 alle 08:00
Consultorio Familiare tel. 091 8620161
presso Poliambulatorio “Ina Badalamenti”
C.da Ponticelli - Villagrazia di Carini
Guardia Medica Turistica tel. 091 8620422
(dal 16 giugno al 15 settembre)
Prenotazioni visite tel. 091 8620401
Aiello - via San Pietro, 6 tel. 091 8661252
Genova - Piazza Duomo, 19 tel. 091 8661161
Governanti - Piazza Duomo, 36 tel. 091 8661129
Pellerito - Piazza Regione, 9 Villagrazia di Carini tel. 091 8674202
Farmacie
Veterinari
Arena - S.S. 113 n° 218 tel. 091 8674832
Canile Sanitario - C.da San Nicola tel. 091 8661990
SOCLATE
Ambulatorio veterinario
Via Nazionale 225 - Carini - Tel. 091 8676008 - Emergenza 3396175940
Comune di Carini, Corso Umberto I
Carabinieri - Compagnia, via Rosolino Pilo 131/c
Carabinieri - Carini, via Rosolino Pilo 131/c
Carabinieri - Villagrazia, Centro Servizi ASI via Don Sturzo
Guardia di Finanza, Centro Servizi ASI via Don Sturzo
Guardia Forestale, Centro Servizi ASI via Don Sturzo
Polizia Municipale, via Rossini
Tribunale, via Campo Sportivo
Tribunale - Giudice di Pace, via Campo Sportivo
Stazione Ferroviaria, Piazza Stazione
Ufficio Postale Centrale, via Campo Sportivo
Ufficio Postale Carini, via San Giuseppe
Ufficio Postale Villagrazia, via Nazionale
091
091
091
091
091
091
091
091
091
091
091
091
091
8611111
8688197
8688159
8690621
8690464
8692018
8661672
8689782
8689376
8661359
8661051
8660328
8675938
Palermo
Centrale
Palermo
Notarbartolo
Ambrogio Conigliaro
www.ilvespro.it
[email protected]
Balsamo Fulvio
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Conigliaro Ambrogio
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Guerriero Marco
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REDAZIONE di Carini:
Corso Umberto I, 27 - Carini
Stampa:
Stamperia Zito - PA
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in Redazione il 29 gennaio 2007
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9:40
9:53
Direttore Editoriale
Santoro Michele
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Orario Treni da Carini Stazione per Palermo
da Palermo per Carini Stazione
Palermo
6:37 7:30 7:50 8:40
Centrale
Palermo
6:53 7:43 8:03 8:53
Notarbartolo
Michele Santoro
9:40 10:40 11:40
13:30 14:10
9:53 10:53 11:53 12:30 13:30 13:43 14:23 14:43
14:40 15:40 16:40 17:40 18:40 19:30 19:40 20:10 21:10
14:53 15:53 16:53 17:53 18:53 19:43 19:53 20:23 21:23
Circola
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Festivo
dal lunedì
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Editore:
ICARO Soc. Coop. a r.l.
Carini (PA)
Abbonamenti
L’informazione libera
a casa tua:
da Carini Piraineto a Palermo Centrale
5:38 6:01 6:31 6:53 7:45 8:14 8:45 9:10 9:45 9:58 10:45 11:16 11:45 11:55
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da Palermo Centrale a Carini Piraineto 6:10 7:10 7:50 8:10 8:40 9:10 10:10 10:40
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Circola
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Prezzi al netto dell’IVA.
COSTO PER SINGOLO NUMERO:
ULTIMA DI COPERTINA
TIPO A 2 - 3 DI COPERTINA
TIPO A INTERNA
TIPO B 2 - 3 DI COPERTINA
TIPO B INTERNA
TIPO C - D
A
A
A
A
3
mesi
6
mesi
12
mesi
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€ 500,00
€ 450,00
€ 450,00
€ 400,00
€ 350,00
€ 350,00
€ 330,00
€ 300,00
€ 300,00
€ 250,00
€ 230,00
€ 250,00
€ 180,00
€ 220,00
€ 170,00
€ 180,00
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Festivo
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Carini
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