Progetto “Alla scoperta della Valle Sessera” Proposta di sperimentazione Progettazione compito di realtà con osservazioni di prassi didattiche rispetto all’insegnamento delle competenze e delle conoscenze richieste dal compito di realtà progettato. Docenti referenti Ghisio Luisa / Colpo Cristina/ Dal Sasso Luisella/ Cacciato Giuseppina (Scuola Primaria) Scaglia Rat Fiorenza / Mortara Laura (Scuola Secondaria I Grado) COMPONENTE ARTICOLAZIONE Progettare un opuscolo guida, utile ad un bambino che abbia intenzione di visitare un luogo Compito storicamente rilevante della tua realtà, avvalendosi delle risorse messe a disposizione (testi, cartine, autentico fotografie, internet ecc...). da promuovere “Progetta un opuscolo guida del tuo Paese in Valle Sessera” Modalità scelta per la progettazione Il percorso di apprendimento proposto sviluppa un raccordo in continuità tra ordini di scuola (Infanzia, Primaria, Secondaria) inteso come punto qualificante del progetto posto in essere. Le modalità di interazione educativa tra docenti dello stesso Istituto sono a garanzia di un percorso formativo organico e completo , che miri a promuovere uno sviluppo articolato e multidimensionale degli alunni con una formazione specifica orientata 1 all’identità, all’autonomia e alla competenza. Ciò pone in evidenza la necessità di un’azione educativa integrata ed integrante, organicamente progettata e gestita, in grado di dare a tutti gli alunni il massimo delle opportunità e sviluppare la loro personalità in relazione con l’ambiente e la cultura in cui sono inseriti. Le competenze poste in essere prevedono attività organizzate nel corso dell’intero anno scolastico inserite in due moduli d’azione. Analisi della situazione Competenza chiave correlata allo sviluppo del Percorso di Apprendimento Permanente Il presente progetto viene proposto per far fronte a due esigenze fondamentali riscontrabili nella realtà socio culturale e ambientale degli alunni che frequentano le classi dell’Istituto. La prima riguarda la realtà più prossima: alcuni bambini vivono in case isolate e rare sono le occasioni di incontro con coetanei, molti altri, a causa dell’assenza in loco di strutture ed associazioni, vivono l’extrascuola per lo più in mezzo alla strada dove spesso assumono comportamenti conflittuali con coetanei e ragazzi più grandi; solo alcuni passano parte del proprio tempo libero in strutture organizzate. L’altra esigenza è quella di accrescere la sensibilità verso le risorse naturali presenti sul territorio aumentando la conoscenza nelle nuove generazioni delle tradizioni legate alla Valsessera, consapevoli del ruolo che essa svolge nel complesso ecosistema natura. Da tutto ciò nasce l’esigenza di creare all’interno dell’ambiente educativo e di apprendimento, ulteriori spazi da dedicare al potenziamento delle micro -relazioni (all’interno della classe e della scuola) e macro-relazioni (con la famiglia e l’ambiente sociale più vasto). Il percorso formativo- educativo interdisciplinare proposto offre agli alunni interessanti momenti ludicosportivi per conoscere, interpretare, confrontarsi e rapportarsi con il proprio territorio favorendo efficaci momenti di relazionalità e di comunicazione. L’attività offre inoltre notevoli spunti educativi d’interazione sulla personalità ( autonomia, autostima), sulla socializzazione ( confronto e rispetto delle regole), sulla cooperazione ( solidarietà e convivenza) tra gli alunni. Pensare ed agire in modo autonomo e interdipendente, sviluppando comportamenti di responsabilità sociale, rispetto, salvaguardia verso gli altri e l’ambiente. 2 Il quadro di riferimento otto competenze chiave: 1. comunicazione nella madrelingua; 2. comunicazione nelle lingue straniere; 3. competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia; 4. competenza digitale; 5. imparare a imparare; 6. competenze sociali e civiche; 7. spirito di iniziativa e imprenditorialità; 8. consapevolezza ed espressione culturale. 3 Mappa concettuale delle competenze chiave di Cittadinanza Comunicare Agire in modo autonomo e responsabile Collaborare e partecipare Progettare Individuare collegamenti e relazioni Acquisire ed interpretare l'informazione Risolvere problemi Imparare ad imparare COMPETENZE SOCIALI ATTESE (1° modulo) Condivisione di senso dei docenti d’Istituto di ogni ordine e grado per scegliere e agire in modo consapevole e responsabile elaborando finalità comuni al miglioramento continuo del proprio “ agire educativo” nel percorso di apprendimento permanente elaborato. COMPETENZE ESISTENZIALI finalità Promuovere auto consapevolezza sul senso di sé, del proprio corpo, del proprio esistere, delle proprie emozioni, dei propri comportamenti e del significato di ciò che si compie. 4 Promuovere atteggiamenti di ricerca e di potenziamento della motivazione. COMPETENZE PROCEDURALI di progettazione finalità Promuovere auto consapevolezza delle proprie capacità nelle piccole scelte, nelle decisioni e nei piccoli obiettivi personali raggiunti. Promuovere il proprio senso critico e la propria capacità di miglioramento. Promuovere il senso del piacere nel progettare e nel costruire per sperimentare la gratificazione del successo. COMPETENZE RELAZIONALI finalità Promuovere auto consapevolezza delle relazioni con se stesso, con gli altri e con il mondo. Promuovere atteggiamenti di accoglienza e di rispetto nelle relazioni con gli altri. Stare bene con se stesso. Stare bene con gli altri. Analisi critica del compito proposto per un’azione di feed-back efficace Viene recuperato il sapere pregresso? Si sollecita l’uso di processi cognitivi anche complessi? Ci si riferisce a contesti significativi e reali? Si punta a stimolare l’interesse degli studenti? 5 Si offrono differenti percorsi risolutivi? Si propone un compito sfidante per gli alunni? Scansione operativa delle fasi di progettazione: il percorso di apprendimento parte dalle competenze e dagli obiettivi già acquisiti dagli alunni. Fasi di progettazione Conoscenze “preattive” La proposta metodologico/didattica del percorso per la costruzione di competenze chiave di Cittadinanza, si fonda su un’operatività cognitiva che sviluppa quanto più è possibile le condizioni che hanno permesso a ciascun alunno di costruire la conoscenza degli argomenti. In questa sequenza didattica le insegnanti hanno cercato di conoscere quali idee preattive avevano gli allievi a proposito degli argomenti presentati, per capire come gli alunni concepiscono la situazione da affrontare al fine di fare emergere ciò che può costituire l’ostacolo all’apprendimento, quello che chiameremo “Manifesto dei Problemi”. L’inizio di questo processo di apprendimento permanente si amplia nella fase di verbalizzazione scritta e individuale con le riflessioni sulle esperienze degli alunni. Il linguaggio permette l’effettuazione di quelle attività cognitive – descrittive, Comunicazione al gruppo classe della rappresentative, che individuano le differenze , le relazioni significative e le connessioni esperienza individuale e condivisione di causali che producono consapevolezza dell’attività svolta. senso per scegliere e agire in modo Il linguaggio degli alunni deve essere “libero” dagli impacci della forma, ciò che interessa consapevole e responsabile elaborando idee finalizzate al miglioramento continuo è la sua adeguatezza cognitiva. L’obiettivo è quello di interiorizzare la motivazione cognitiva di ogni alunno, collocando in modo corretto le successioni spaziali e temporali del proprio contesto di vita. della esperienza diretta condotta. Fase 1/2) 6 Gioco-forza di questa fase procedurale è per l’insegnante una conoscenza ed una competenza epistemologica approfondita sui materiali. Ciò comporta una consapevolezza psicologica, pedagogica e relazionale per coinvolgere consapevolmente tutti gli alunni del gruppo classe. Fase 3) Analisi della situazione con il gruppo e condivisione di senso. Fase 4) Generalizzazione delle buone soluzioni apprese dall’esperienza svolta. La fase successiva è quella della discussione collettiva , del confronto con attività di tutoring tra compagni. Essa contribuisce in modo determinante con l’intervento dei pari all’affinamento dell’esperienza, con correzioni e completamenti, della costruzione della conoscenza che ciascun alunno realizza con intuizioni preattive. La realizzazione di una sintesi collettiva permette agli alunni di rielaborare con uno scritto il materiale di ogni sequenza con la condivisione della classe che serve come report o resoconto del processo di costruzione del concetto considerato. Fase 5) Le cinque fasi del modello metodologico proposto sono tutte necessarie e strettamente interdipendenti, la fase 2 e la fase 4 sono essenziali e innovative per una corretta Applicazione dell’apprendimento conoscenza scientifica. Sono fasi estremamente impegnative per organizzazione esperienziale anche con altri compiti temporale dell’insegnante e cognitiva degli alunni. sfidanti, nuovi e più complessi. La rendicontazione dei report ottenuti rileva l’importanza delle azioni di feed-back che sono necessariamente formulate per la correzione di alcune sequenze presentate. Si avvia una struttura didattica il più possibile organica nella sua realizzazione, per coglierne gli aspetti significativi nella loro successione spazio- temporale e nella loro concatenazione. 7 Elementi di criticità delle fasi di progettazione Si tratta di far sì che gli allievi abbiano la possibilità di considerare un certo numero di congetture prima di impegnarsi in attività sperimentali; tali congetture provengono dalla condivisione delle concezioni di tutti gli allievi della classe e da quelle che eventualmente l’insegnante ritiene opportuno suggerire. E’ necessario quindi considerare opportunamente il ruolo dell’insegnante durante le fasi di lavoro. Accompagnare l’allievo dal conflitto cognitivo, di natura privata, dove le concezioni personali funzionano in modo implicito, al conflitto socio-cognitivo, di natura pubblica, nel quale ogni allievo deve esplicitare e sostenere le proprie concezioni di fronte alla classe. Fare in modo che molte sperimentazioni siano progettate e gestite dagli allievi stessi allo scopo di saggiare l’accettabilità o delle proprie idee o di idee nuove, proposte dai compagni o dall’insegnante. Ridefinire con la classe le “pratiche e le misure condivise “ del contratto didattico. Ciò può avvenire se gli allievi e l’insegnante possono essere coattori del processo di costruzione dei modelli interpretativi, sia a livello empirico sia teorico, in termini di competenze e capacità strategiche. A questo scopo, è necessario che la progettazione dell’intervento didattico tenga conto del livello di concettualizzazione a cui si vuole pervenire. Nel laboratorio delle idee, il lavoro degli studenti deve procedere in modo simile a quello degli scienziati; ogni evoluzione delle conoscenze deve avvenire come processo e non come semplice acquisizione di prodotti finiti. Necessità di tempi lunghi per ogni argomento/contenuto prescelto come campo di indagine La necessità, quindi, di effettuare delle scelte sui contenuti, tra quelle ritenute essenziali al raggiungimento delle competenze previste dagli standard. La necessità di comunicare le proprie scelte metodologiche e di “selezione”, per ottenere condivisione nel team. La difficoltà di superare gli schemi tradizionali di operare attraverso la lezione frontale e l’apprendimento costruito mediante il solo libro di testo, che non va comunque demonizzato. Approccio laboratoriale che struttura con coerenza l’attività didattica orientata alla 8 Elementi di forza delle fasi di progettazione qualità dell’apprendimento. Necessità di progettare percorsi verticali di apprendimento nella costruzione di un concetti scanditi per livelli di complessità, con attività significative nelle quali gli strumenti e i metodi caratteristici delle discipline si confrontano e si intrecciano tra loro, evitando trattazioni di argomenti distanti dall’esperienza e frammentati in nozioni da memorizzare . Possibilità di strutturare e potenziare i processi di apprendimento con la valutazione che precede, accompagna, segue i percorsi curricolari … … attiva le azioni da intraprendere, regola quelle avviate, promuove il bilancio critico su quelle condotte a termine … … assume una preminente funzione formativa di accompagnamento dei processi di apprendimento e di stimolo al miglioramento continuo … dell’insegnamento e dell’apprendimento. Competenze correlate da perseguire COMPETENZE SOCIALI Competenze esistenziali Scuola Primaria Scuola Secondaria Conoscenze Conoscere se stesso, il proprio corpo, i propri pensieri, le proprie emozioni, i propri stili di apprendimento, i propri comportamenti. Denomina le principali emozioni. Abilità Sa attribuire un senso alle proprie emozioni ed alla loro espressione. Conoscenze Conosce sé, il, proprio corpo, i propri pensieri, i propri stati d’animo, le proprie emozioni, i propri stili e ritmi di apprendimento, i propri comportamenti, le dinamiche interiori. Riconosce i modi in cui le emozioni si manifestano. Riconosce le proprie situazioni di agio e di disagio. Denomina le principali emozioni. Abilità E’ consapevole del proprio comportamento. E’ consapevole delle proprie capacità e dei propri punti deboli e li sa gestire. 9 Sa esprimere emozioni con modalità socialmente accettabili. Identifica punti di forza e punti di debolezza e li sa gestire. Competenze Discrimina le proprie sensazioni di agio e di disagio. Riconosce i modi con cui le emozioni si manifestano(viso, gestualità, tono della voce). Sa esprimere verbalmente emozioni e sentimenti. Competenze Comunica i propri sentimenti. Incrementa l’autostima. Competenze procedurali Conoscenze Conosce le proprie capacità, i propri limiti e le proprie risorse. Conosce piccoli processi progettuali per raggiungere obiettivi prestabiliti. Conoscenze Conosce le proprie capacità, i propri limiti e le proprie risorse. Conosce piccoli processi progettuali utili al raggiungimento di obiettivi. Abilità Abilità Sa attribuirsi incarichi e responsabilità. Sa condividere scelte e decisioni. Sa attivarsi per raggiungere uno scopo comune. Competenze Sa organizzare la giornata. Sa progettare attività. Lavora per giungere ad una Sa auto controllarsi per il raggiungimento di uno scopo. Sa superare l’egocentrismo. Competenze Sa attribuirsi incarichi e responsabilità. Sa condividere scelte e decisioni. Sa compiere scelte sulla base di proprie caratteristiche e aspettative. 10 produzione individuale e di gruppo. Sa suddividere i carichi di lavoro. Elabora e scrive il regolamento di classe. Sa rendicontare il proprio lavoro e quello altrui in base a criteri inizialmente esplicitati. Sa scegliere e decidere. Sa auto-controllarsi per il raggiungimento di uno scopo. Sa compiere una scelta sulla base delle proprie aspettative e caratteristiche. Decodifica correttamente l’intenzione di messaggi vari. Competenze relazionali Conoscenze Conoscenze Conosce situazioni di conflitto e Riconosce atteggiamenti ed espressioni appartenenti alla sfera dell’amicizia. ne individua cause e Riconosce situazioni di conflitto, cause e conseguenze. conseguenze. Riconosce la necessità del rispetto delle regole. Riconosce la necessità delle regole. Conosce il significato di ascolto. Abilità Abilità Corregge eventuali E’ consapevole della visione altrui. inadeguatezze. Aiuta chi ha difficoltà ad esprimersi e a partecipare. E’ consapevole della visione altrui. Competenze Competenze Riconosce atteggiamenti e parole Attiva modalità relazionali positive con compagni e adulti. appartenenti alla sfera Rispetta le regole stabilite collettivamente. 11 dell’amicizia e del litigio. Attiva modalità relazionali positive con i compagni e con gli adulti. Individua comportamenti corretti e scorretti. Rispetta le regole stabilite collettivamente. Interagisce con i compagni secondo modalità stabilite di soluzione dei conflitti. Prende coscienza del gruppo di appartenenza. Assume comportamenti di rispetto per gli altri. Riconosce i bisogni degli altri. Si pone in ascolto attivo. Sa accettare punti di vista differenti. Esprime in modo adeguato le proprie idee. Rispetta il proprio ruolo. Traguardi di abilità individuati Capacità di comprendere il bisogno degli altri. Capacità di accettare serenamente tutti i compagni in Sa accettare punti di vista differenti. Sa individuare strategie di superamento del conflitto. Criteri Coglie e accetta una richiesta di un compagno. Accetta i compagni senza lamentarsi, mostrandosi disponibile a Indicatori Aiuta concretamente i compagni. Collabora con tutti i compagni. Sa lavorare insieme ai compagni in un rapporto di reciproco rispetto. Prova a correggere gli errori accettando soluzioni poste da altri. Non aggredisce verbalmente un compagno. In situazioni di conflitto non si impone e non ricorre a forme di aggressione. 12 diverse situazioni esperienziali. Capacità di interagire nel gruppo. Capacità di ascoltare le idee degli altri evitando di imporre le proprie. Capacità di accettare il ruolo prestabilito e le regole del gruppo in situazioni problema. Capacità di gestire i conflitti all’interno del gruppo. collaborare e/o aiuta i compagni ( in situazioni laboratoriali e strutturate in classe). Accetta e rispetta le decisioni della maggioranza. Individua i propri errori con attività di discussione collettiva. Accetta il ruolo altrui. Sa superare il proprio punto di vista e considera quello altrui. Cerca la mediazione di un mediatore adulto. Ogni fase è corredata da materiale appositamente strutturato e griglie di osservazione sistemiche, autobiografie cognitive e rilevazione delle attività con azione di feedback. 13 Processi posti in essere e in fase di attivazione: (2° modulo) Ordini di Scuola Revisione del processo di programmazione dell’attività didattica a partire dalla definizione di curricoli per competenze. (Indicazioni nazionali per il curricolo della Infanzia Primaria Secondaria scuola dell’Infanzia e del primo ciclo d’istruzione). Elaborare macro- processi di apprendimento integrati agli ambiti di contenuto disciplinari. Rielaborare prove di competenza con compiti di prestazione e consegne operative (riferite agli anni ponte dei vari ordini di scuola infanzia –primaria -secondaria 1° grado). Lettura dei quadri di riferimento Invalsi e Ocse/Pisa suddivisi per assi disciplinari. Rivalutare la griglia degli obiettivi del sistema valutativo inserita nel registro on line / cartaceo da distribuire alle famiglie. 14 Sviluppo del Curricolo per competenze con riferimento alle 8 competenze Infanzia Primaria chiave del Quadro di riferimento del Parlamento Europeo (18 dicembre 2006). I Secondaria curricoli si devono riferire a : Abilità cognitive trasversali; Abilità cognitive. Abilità metacognitive ed affettivo relazionali. Necessità di progettare percorsi verticali di apprendimento nella costruzione di Infanzia Primaria un concetti scanditi per livelli di complessità. Individuare livelli di profitto. Individuare modalità descrittori e indicatori condivisi per la valutazione del Secondaria Infanzia Primaria comportamento e per la valutazione degli apprendimenti. Secondaria 15 Indicatori relativi alla dimensione affettivo -relazionale e al comportamento definiti nel compito di realtà posto in essere: Descrittori individuati Ascolta con attenzione ed esegue quanto richiesto. Mostra interesse e curiosità per l’approfondimento. Si impegna nel lavoro e lo porta a termine nei tempi stabiliti. Gestisce in modo autonomo ed efficace il materiale necessario al lavoro da eseguire. Cura l’ordine e la precisione del proprio lavoro. Non si scoraggia di fronte all’errore. Accetta i consigli dell’insegnante e richiede chiarimenti. Mostra fiducia nelle proprie possibilità. Migliora il controllo delle proprie emozioni nei diversi contesti. Rispetta le regole condivise. Comunica e stabilisce Indicatori (atteggiamenti) Mostra disponibilità e curiosità ad apprendere. Dimostra senso di responsabilità nell’affrontare il lavoro. Mostra disponibilità a migliorarsi. Riconosce le proprie emozioni e sviluppa autocontrollo. Stabilisce relazioni nel rispetto delle regole e dell’ambiente. 16 rapporti corretti con coetanei e adulti. Coopera lealmente con i compagni. Proposta di sperimentazione 2° modulo “Il coordinamento dei curricoli” All’interno di un progetto di ricerca e sperimentazione sulla continuità educativa, il problema del coordinamento dei curricoli si presenta come fondamentale sia sul piano teorico, sia sul piano metodologico – operativo. L’identificazione di obiettivi di competenza tra ordini di scuola, non può avvenire in modo casuale, verificando convergenze occasionali o marginali. Deve al contrario fondarsi su un’ipotesi rigorosa che consenta di allacciare organicamente nuclei di competenze inseriti in modo strutturale con una possibile traduzione operativa e con prospettive interdisciplinari definite in assi culturali. Ciò fornisce ai docenti la possibilità di prevedere un funzionale raccordo tra la Scuola dell’ Infanzia, la Scuola Primaria e la Scuola Secondaria di 1° grado attraverso un graduale percorso di apprendimento permanente. Esempio di modalità scelta per la progettazione Il percorso di apprendimento proposto sviluppa un raccordo in continuità tra ordini di scuola primaria e secondaria. L'azione educativa e formativa progettata pone in evidenza la necessità di dare a tutti gli alunni il massimo delle opportunità e di sviluppare la loro personalità in relazione con l'ambiente e la cultura in cui sono inseriti. 17 L'altra esigenza è quella di accrescere la sensibilità verso le risorse naturali presenti sul territorio aumentando la conoscenza nelle nuove generazioni delle caratteristiche naturali legate alla Valle Sessera. Scuola Infanzia Quadro significativo di apprendimento In raccordo con i principi di pluralismo istituzionale presenti nella Costituzione della Repubblica, nella Convenzione dei Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza e nei documenti dell’Unione europea. Indicazioni nazionali per il Curricolo 2012 Finalità da promuovere: (traguardi di sviluppo) Identità Autonomia Competenza Cittadinanza Consolidare la propria identità nelle dimensioni del proprio io, nella molteplicità del fare e sentire in un ambiente sociale allargato, imparare a conoscersi ed essere riconosciuto come persona unica e irripetibile: figlio, alunno, compagno, maschio, femmina, abitante di un territorio, membro di un gruppo, appartenente ad una comunità sempre più ampia e caratterizzata da valori comuni, abitudini, linguaggi, riti, ruoli. Sviluppare la propria autonomia ed avere fiducia in sé stessi e fidarsi degli altri; provare soddisfazione nel fare da sé e saper chiedere aiuto, partecipare alle decisioni esprimendo opinioni, imparando ad operare scelte e ad assumere comportamenti 18 sempre più consapevoli. Acquisire competenze significa giocare, muoversi, manipolare, curiosare, domandare, imparare a riflettere sull’esperienza attraverso l’esplorazione, l’osservazione, e il confronto tra proprietà, quantità, caratteristiche, fatti; significa ascoltare e comprendere, narrazioni, discorsi, raccontare e rievocare azioni ed esperienze e tradurle in tracce personali e condivise. Vivere esperienze di cittadinanza per scoprire l’altro da sé e attribuire progressivamente importanza agli altri e ai loro bisogni; stabilire regole condivise, porre le fondamenta di un comportamento eticamente orientato, rispettoso degli altri, dell’ambiente e della natura. Tali finalità sono perseguite attraverso l’organizzazione di un ambiente di vita, di relazioni e di apprendimento di qualità, garantito dal dialogo sociale ed educativo tra le famiglie , la comunità e gli operatori della scuola. Sperimentazione continuità tra Scuola Infanzia e Primaria CAMPO DI ESPERIENZA CONSIDERATO: LE COSE, IL TEMPO E LA NATURA. QUADRO SIGNIFICATIVO DI APPRENDIMENTO IN RAPPORTO ALLA COMPETENZA DA VALUTARE DI RIFERIMENTO Gli assi culturali • ASSE DEI LINGUAGGI • ASSE MATEMATICO • ASSE SCIENTIFICO-TECNOLOGICO • ASSE STORICO-SOCIALE 19 Le competenze chiave nella normativa italiana Competenze chiave di cittadinanza da acquisire al termine dell’istruzione obbligatoria 1. Imparare ad imparare 2. Progettare 3. Comunicare 4. Collaborare e partecipare 5. Agire in modo autonomo e responsabile 6. Risolvere problemi 7. Individuare collegamenti e relazioni 8. Acquisire ed interpretare l’informazione Proposta di compito autentico (tematico) attività di continuità infanzia e primaria, 5 anni/classe prima . “Come fai a spostarti da un posto all’altro se non conosci la tua strada di percorrenza? Prepara un percorso per i tuoi compagni che li possa aiutare a scoprire qual è la strada che porta alla tua scuola per memorizzare e rilevare i punti di riferimento. ” Analisi della situazione di partenza Osservazione del bambino, del suo modo di rapportarsi con la realtà e con gli eventi e della capacità di porre le cose in relazione tra loro cogliendo casualità ed effetti. 20 Finalità Favorire lo sviluppo nel bambino delle capacità di esplorazione, scoperta e prima sistemazione delle conoscenze del mondo della realtà naturale e artificiale. Metodologia Osservazione: indagine preliminare del territorio utilizzando i sensi. Ricerca: esplorazione indiretta del territorio. Attività di gruppo: sistemazione dei dati raccolti, registrazioni, riproduzioni fotografiche e filmati. Manipolazione: costruzione di percorsi a livello grafico, esperimenti e Alunni coinvolti 5 anni/classe prima (scuola primaria) Fasi metodologiche Sopralluogo, da parte delle insegnanti, nell’ambiente per analizzare e verificare se le Fase 1) ipotesi didattiche permettono una osservazione –scoperta -attività didattica da parte ( gradualità e progressione cognitiva) dei bambini, possibile e positiva. Fase 2) Introduzione a scuola, di stimoli (iconici, verbali, ecc) che anticipino strutture e percezioni dell’ambiente esterno. Fase 3) Suddivisione del gruppo in sottogruppi che permetta una osservazione e una raccolta di materiali. Fase 4) Uscite sul territorio: “Risonanza immediata” tramite un lavoro di “pronta” classificazione, sistematizzazione, decifrazione dei materiali raccolti. La ricostruzione fedele degli itinerari sociali e naturali percorsi: tramite la discussione, l’analisi, la riproduzione grafica. “Risonanza differita”: utilizzazione dei materiali raccolti, durante lo svolgimento 21 dell’attività didattica nei laboratori, anche come momento di verità. Obiettivi generali (traguardi di - Esercitare l’osservazione per individuare le proprietà fisiche elementari degli oggetti conoscenza) elementari. - Rappresentare graficamente dei rapporti topologici degli oggetti e schemi di organizzazione ambientale. - Classificare in base ad una o più caratteristiche dell’oggetto e capacità di misurazione. - Stabilire relazioni di corrispondenza tra oggetti, spazi e situazioni dell’ambiente - Formulare ipotesi utilizzando il nesso di causa ed effetto. Traguardi di abilità attesi Capacità di osservare le cose. Capacità di porsi domande sulla realtà. Capacità di formulare ipotesi. Capacità di porre in relazione cose ed eventi. Capacità di discutere con gli altri le proprie teorie. Capacità di interagire con materiali ed oggetti in maniera attiva, personale e creativa. Capacità di cogliere la simultaneità, l’ordine, la successione. Capacità di misurare le durate. Indicatori di osservazione Riconosce le situazione problema e cerca di risolverle. È ordinato nella sua esplorazione delle cose. 22 Formula ipotesi su eventi naturali e sociale. Sa dare una spiegazione dei fenomeni considerati. Sa svolgere semplici attività manuali in sequenza. Riesce ad utilizzare semplici strumenti di registrazione come crocette e simboli. Sa cogliere i principi di corrispondenza tra le cose. Sa individuare le cause di alcuni semplici fenomeni. Sa formulare ipotesi e previsioni. Sa ordinare una esperienza in sequenza. Sa ragionare con coerenza su fenomeni molto semplici e vicini al suo mondo di esperienza. 23 QUADRO SIGNIFICATIVO DI APPRENDIMENTO IN RAPPORTO ALLA COMPETENZA DA VALUTARE DI RIFERIMENTO Gli assi culturali • ASSE DEI LINGUAGGI • ASSE MATEMATICO • ASSE SCIENTIFICO-TECNOLOGICO • ASSE STORICO-SOCIALE Le competenze chiave nella normativa italiana Competenze chiave di cittadinanza da acquisire al termine dell’istruzione obbligatoria 1. Imparare ad imparare 2. Progettare 3. Comunicare 4. Collaborare e partecipare 5. Agire in modo autonomo e responsabile 6. Risolvere problemi 7. Individuare collegamenti e relazioni 8. Acquisire ed interpretare l’informazione 24 Indicazioni Nazionali per il curricolo 2012 Per la primaria. Esplora i fenomeni con un approccio scientifico: in modo autonomo osserva e descrive lo svolgersi dei fatti, formula domande sulla base di ipotesi personali, propone e realizza semplici esperimenti e semplici schematizzazioni; Per la secondaria di primo grado. Esplora e sperimenta lo svolgersi dei più comuni fenomeni, ne immagina e ne verifica le cause; sviluppa semplici schematizzazioni e modellizzazioni di fatti e fenomeni. Applicazione dell’apprendimento esperienziale anche con altri compiti sfidanti, nuovi e più complessi che integrano il compito autentico. Per arrivare alla stesura del prodotto finale, cioè l’opuscolo guida, è necessario procedere all’acquisizione di informazioni che verranno ottenute tramite compiti autentici tematici. Proposta di compito autentico(tematico): attività di continuità primaria e secondaria, classi V elementare e I media. “Elaborare una mappa utile a rilevare la dislocazione della rete idrica locale al fine di illustrare i possibili usi dell'elemento acqua in relazione ad elementi morfologici” In rapporto alla competenza scientifico-tecnologica si propone un elaborato didattico con riferimento alla seguente struttura di base : 25 Compito realtà Elaborare delle mappe utili a rilevare la dislocazione della rete idrica locale al fine di illustrare i possibili usi dell’elemento acqua in relazione ad elementi morfologici. di Allestimento di un opuscolo guida di un aspetto della Valle Sessera. Competenza relativa all’asse scientifico-tecnologico: Competenza focus da promuovere o Comprendere messaggi di genere diverso( quotidiano,letterario, tecnico, scientifico) e di complessità diversa, trasmessi utilizzando linguaggi diversi (verbale, matematico, scientifico, simbolico..) mediante diversi supporti (cartacei, informatici e multimediali). o Rappresentare eventi, fenomeni, concetti, utilizzando linguaggi diversi e diverse conoscenze disciplinari, mediante diversi supporti. Continuità classe quinta primaria -classe prima secondaria 1° grado Destinatari 26 Competenze correlate Traguardi apprendimento disciplinari Competenze disciplinari e competenze chiave di cittadinanza correlate allo sviluppo dell’UdA: Comunicazione nella madrelingua Comunicazione nelle lingue straniere Competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia Competenza digitale Imparare ad imparare Competenze sociali e civiche Spirito di iniziativa e imprenditorialità Consapevolezza ed espressione culturale Traguardi di conoscenza Traguardi di abilità - Conoscere le proprietà della materia. - Analizzare un documento individuando elementi significativi. - Conoscere gli stati fisici della materia:corpo solido, corpo liquido, corpo gassoso nell‘esperienza di ogni giorno. - Mettere in relazione elementi ottenuti in ambiti diversi. - Conoscere la litosfera, le sue caratteristiche essenziali, le sue trasformazioni e il modellamento Il suolo come morfologia e struttura. - Conoscere l'idrosfera, le sue caratteristiche essenziali, le sue trasformazioni. - Conoscere gli usi dell’acqua, accenni a miscele e soluzioni e criticità ad essi legata. - Organizzare le informazioni ottenute. - Produrre una mappa in cui mettere in relazione ciò che ha acquisito. - Attraverso interazioni e manipolazioni individuare e classificare qualità e proprietà della materia e caratterizzarne le trasformazioni. - Utilizzare tecniche di sperimentazione, di raccolta e di analisi dati, sia in situazioni di osservazione e monitoraggio sia in situazioni controllate di laboratorio. - Esplicitare, affrontare e risolvere situazioni problematiche sia in ambito scolastico che nell’esperienza quotidiana; interpretare lo svolgersi di fenomeni ambientali o sperimentalmente controllati. - Conoscere il proprio territorio 27 attraverso attività di misurazione e problem solving, - Conoscere gli ecosistemi dell’ambiente naturale considerato. - Conoscere i rischi geomorfologici, idrogeologici dell'ambiente naturale considerato. - Sviluppare semplici schematizzazioni e formalizzazioni matematiche dei fatti e dei fenomeni, applicandoli anche ad aspetti della vita quotidiana. - Comprendere la funzione fondamentale della biodiversità nei sistemi ambientali Considerare il suolo come ecosistema e come una risorsa e comprendere inoltre che la sua formazione è il risultato dei climi e della vita sulla terra, dei processi di erosione, trasporto e sedimentazione. - Comprendere la storia geologica della terra e i modelli interpretativi della struttura terrestre. - Comprendere l'importanza delle risorse e della loro eventuale rinnovabilità. Sviluppare atteggiamenti responsabili verso i modi di vita e l’uso delle risorse. - Analizzare a un primo livello i rischi ambientali e le scelte sostenibili. Rilevazione sul territorio locale delle possibili fonti di acqua e del loro uso. Comprendere le peculiarità morfologiche e naturali del proprio luogo di vita. Stimolare gli alunni in situazioni concrete di apprendimento, e sviluppare la capacità di ricercare e selezionare informazioni da fonti differenti indicate, collaborando nel gruppo per raggiungere uno scopo condiviso (stimolare attività di tutoring tra alunni tra alunni di classe V elementare e I media). 28 Situazione problema Rilevazione sul territorio locale delle possibili fonti di acqua e del loro uso. Comprendere le peculiarità morfologiche e naturali del proprio luogo di vita. Stimolare gli alunni in situazioni concrete di apprendimento, e sviluppare la capacità di ricercare e selezionare informazioni da fonti differenti indicate, collaborando nel gruppo per raggiungere uno scopo condiviso (stimolare attività di tutoring tra alunni tra alunni di classe V elementare e I media). Fase Metodologia 1) Analisi della situazione. Attività individuale Rilevazione su mappa e successiva analisi del dato rinvenuto. Discipline Geografia, tecnologia, scienze, matematica 2) Condivisione di senso: Attività in piccolo gruppo con discussione comunicazione al collettiva e sintesi delle osservazioni. gruppo classe dell’esperienza individuale e condivisa. Geografia, tecnologia, scienze, matematica 3) Allenamento e Attività a gruppo con laboratorio con analisi della situazione discriminazione classificazione con il gruppo. granulometrica. Geografia, tecnologia, scienze, matematica 29 PRODOTTO ATTESO 4) Generalizzazione delle buone soluzioni apprese dall’esperienza svolta. Applicazione dell’apprendimento esperienziale anche con altri compiti sfidanti, nuovi e più complessi. Attività individuale: costruzione di una mappa su tavola, carta topografica, indicante la rete idrica con comprensione ed utilizzo della simbologia utilizzata. Attività di gruppo primaria e secondaria insieme: allestimento di un opuscolo per la presentazione del lavoro. Geografia, tecnologia, scienze, matematica Eventuali raccordi e collegamenti con: Italiano Acquisizione di informazioni relative al nostro territorio ed alle risorse che ci offre, attraverso fonti orali, scritte ed esperienze reali: ascoltare, comprendere, osservare,descrivere, riflettere, trarre conclusioni. Storia Religione Educazione alla Cittadinanza Aspetto storico e origini degli antichi pozzi e lavatoi presenti sul territorio. Acqua, simbolo di vita e purificazione. Rispetto delle peculiarità naturali, anche nello sfruttamento delle risorse. 30 Le due tabelle successive riguardano il prodotto atteso CRITERI INDICATORI Recupero delle conoscenze pregresse. - Conoscenza degli argomenti da trattare. - Capacità di applicazione delle conoscenze nell'esercizio richiesto. Raccolta e individuazione dei dati significativi. - Individuazione degli elementi da prendere in considerazione. - Collegamento di elementi tra loro in relazione. Rielaborazione delle informazioni raccolte, mettendo in relazione i diversi elementi. - Mettere in relazione elementi conosciuti con altri tratti dalle informazioni raccolte. Pertinenza alla richiesta. - Le richieste sono state attese, relativamente alla mappa. - L'elaborato ha attinenza con la richiesta. 31 LIVELLO CRITERI Accettabile 1 Recupero delle conoscenze pregresse Raccolta e individuazione dei dati significativi Rielaborazione delle informazioni raccolte, mettendo in relazione i diversi elementi L’alunno è in grado di recuperare il sapere pregresso, ma non sempre riesce a utilizzarlo per lo svolgimento di esercizi. Intermedio 2 Avanzato 3 L’alunno recupera le conoscenze L’alunno recupera, organizza in e le organizza in modo modo autonomo e mette in abbastanza autonomo, connessione le varie conoscenze. chiedendo consigli e conferme su quanto sta facendo. Individua dati significativi collegandoli fra loro, solo in parte. Individua dati significativi facendo semplici collegamenti. In autonomia raccoglie dati e li rielabora in modo personale, mettendo in relazione elementi noti con altri non noti. L'alunno è in grado solo in parte di rielaborare, secondo le indicazioni, le informazioni raccolte, incontra difficoltà nel mettere in relazione diversi elementi. L'alunno è in grado in modo autonomo di rielaborare, secondo le indicazioni, le informazioni raccolte, sa mettere in relazione diversi elementi. In autonomia rielabora le informazioni raccolte, mette in relazione diversi elementi formulando ipotesi e verificandole con originalità. 32 Pertinenza alla richiesta L'alunno produce un elaborato abbastanza pertinente, semplice e nel complesso chiaro, ma non del tutto completo. L’alunno produce un elaborato pertinente, completo. L’alunno produce un elaborato pertinente, completo, originale e ben organizzato. Criteri e indicatori relativi ai processi da utilizzare per la valutazione di fine quadrimestre/anno CRITERI GESTIONE E CONTROLLO DEL SÉ RELAZIONALE. COLLABORAZIONE CON I COMPAGNI E PARTECIPAZIONE ALLE ATTIVITÀ SCOLASTICHE INDICATORI Costruzione di modalità corrette di relazione: - Interazione sul piano fisico e verbale - Interazione sul piano emotivo - Interazione con l’insegnante Responsabilità verso il lavoro: - Attenzione - Impegno - Autonomia - Motivazione al lavoro e all’apprendere (interesse) - Metodo di lavoro (autoregolazione) - Capacità di critica e di autocritica (valutazione) - Partecipazione al lavoro di gruppo - Autonomia/dipendenza dai coetanei - Gestione controllata del conflitto - Collaborazione PORSI PROBLEMI CON INDIVIDUAZIONE E FORMULAZIONE Analizzare le informazioni raccolte, mettendole in relazione al problema da esaminare DI IPOTESI INTERPRETATIVE E LORO VERIFICA CONFRONTO DI DATI E TABELLE, Identificare dati significativi in relazione al compito richiesto, anche se appartenenti a 33 IDENTIFICAZIONE DI ELEMENTI SIGNIFICATIVI APPARTENENTI A VARIE STRUTTURE RIELABORAZIONE DELLE INFORMAZIONI RACCOLTE, METTENDO IN RELAZIONE ELEMENTI NOTI CON ALTRI NON NOTI CRITERI COLLABORA ZIONE CON I COMPAGNI E PARTECIPAZI ONE ALLE ATTIVITÀ Mettere in relazione elementi conosciuti con altri tratti dalle informazioni raccolte LIVELLI Accettabile GESTIONE E CONTROLLO DEL SÉ RELAZIONALE diverse strutture 2 Intermedio 3 Rispetta regole e ruoli della Rispetta regole e ruoli della vita vita comunitaria, ha buoni comunitaria generalmente su rapporti con tutti i coetanei, ma sollecitazione degli adulti. Si preferisce relazionarsi con un relaziona preferibilmente con piccolo gruppo. Accetta un piccolo gruppo o si isola. In serenamente i consigli e i situazione di conflitto con i rimproveri dell’insegnante. coetanei, domina impulsi ed emozioni solo tramite la mediazione degli adulti. Nell’interagire con l’insegnante, qualche volta ha rapporti di dipendenza (oppure oppositivi). Attenzione) È quasi sempre (Attenzione) Segue le varie attento e pertinente negli fasi del lavoro d’aula interventi durante le varie fasi generalmente su sollecitazione delle attività. (Impegno) Non chiede (Impegno) Rispetto al lavoro ѐ continuamente di uscire e porta quasi sempre responsabile Avanzato 4 Ha attitudine alla comunicazione e riesce facilmente a dialogare con amici; con i coetanei e gli adulti; interagisce sempre nel rispetto di ruoli e regole; esprime garbatamente le proprie opinioni considerando i diversi punti di vista; si fa carico dei problemi altrui e dei propri, chiedendo serenamente aiuto se necessario. (Attenzione) È sempre attento e pertinente negli interventi in ogni fase delle attività. (Impegno) Rispetto al lavoro è responsabile: dimostra impegno costante, porta sempre a termine tutte le attività di cui si sta occupando nei tempi stabiliti. 34 SCOLASTICHE INDIVIDUAZIO NE E RACCOLTA DEI DATI SIGNIFICATIVI COLLEGANDO LI FRA LORO PORSI PROBLEMI CON INDIVIDUAZIO NE E FORMULAZIO NE DI IPOTESI INTERPRETATI VE E LORO VERIFICA CONFRONTO DI DATI E TABELLE, IDENTIFICAZI ONE DI ELEMENTI SIGNIFICATIVI APPARTENEN TI A VARIE STRUTTURE sempre il materiale didattico occorrente. Termina le consegne nei tempi stabiliti solo se costantemente sollecitato dall’insegnante. portando a termine le consegne nei tempi stabiliti. Individua dati significativi collegandoli fra loro, solo in parte. Individua dati significativi facendo semplici collegamenti. In autonomia raccoglie dati e li rielabora in modo personale, mettendo in relazione elementi noti con altri non noti. É in grado, solo in parte di formulare delle ipotesi e verificarle. È in grado di formulare ipotesi e verificarle. In autonomia e con originalità formula ipotesi e le verifica. Confronta in modo completo dati e tabelle; identifica gli elementi significativi. In completa autonomia e con originalità confronta dati e tabelle, identifica elementi significativi di varie strutture. Confronta in modo incompleto dati e tabelle; identifica solo alcuni elementi significativi. 35 RIELABORAZI ONE DELLE INFORMAZION I RACCOLTE, METTENDO IN RELAZIONE ELEMENTI NOTI CON ALTRI NON NOTI Rielabora in modo incompleto le informazioni raccolte; mette in relazione solo alcuni elementi tra quelli noti. Rielabora in modo completo le informazioni raccolte; mette in relazione elementi noti con quelli non noti. In autonomia e con originalità organizza e rielabora le diverse informazioni, mettendo in relazione elementi diversi, noti e non. Curricolo verticale per nuclei disciplinari: scienze Scuola Primaria Classe prima IL NOSTRO CORPO 1. Acquisire consapevolezza del proprio schema corporeo. I NOSTRI ORGANI DI SENSO 2. Discriminare i nostri organi di senso. IL MONDO DEGLI OGGETTI INERTI 1. Classificare gli oggetti. 2. Stabilire relazioni tra oggetti. 3. Confrontare e ordinare oggetti. 4. Gli oggetti e i loro materiali. 36 IL MONDO DEI VIVENTI a) Distinguere gli oggetti inerti dagli esseri viventi. b) La nascita e la morte. c) La crescita. d) L’alimentazione. e) La reazione agli stimoli. f) La respirazione. g) La riproduzione. Classe seconda IL MONDO DEGLI OGGETTI INERTI 1) Costruire un concetto categoriale. 2) Materiali e proprietà. a) Trasparenza alla luce. b) Resistenza al taglio. c) Resistenza all’incisione. 3.L’acqua nel quotidiano. IL MONDO DEI VIVENTI 37 1. Distinguere gli animali dai vegetali. 2. Un modello di pianta. L’AMBIENTE 1. Raccolta di materiali e classificazione secondo diversi criteri. 2. Le differenze fondamentali tra inerti e viventi, tra animali e vegetali, rispetto alla locomozione e alla nutrizione. LA TERRA NELL’UNIVERSO 1. Rilevare le concezioni spontanee rispetto al cielo e allo spazio. 2. Analizzare il cielo di giorno e di notte. 3. Gli oggetti che si vedono nel cielo, classificazione in base a diversi criteri. 4. La caduta degli oggetti. 5. L’alternanza del dì e della notte. Classe terza IL MONDO DEGLI OGGETTI INERTI 1. Gli oggetti naturali e gli oggetti tecnici. 2. Oggetto, materiale, materia prima, origine. 3. Materiale e proprietà. 38 a) Resistenza alla piegatura. b) Resistenza alla trazione ( allungamento). c) Resistenza all’urto. 4. L’ acqua al quotidiano. a) L’acqua nei campi, negli allevamenti e nelle fabbriche. b) Da dove viene l’acqua che usiamo in casa?. c) L’acqua che esce è uguale a quella che entra?. d) Il percorso dell’acqua dall’inizio alla fine. e) Acqua, miscele, soluzioni, sospensioni, emulsioni. f) Acqua potabile e non potabile. IL MONDO DEI VIVENTI 1. Classificare gli animali. 2. Classificare i vegetali. L’AMBIENTE 1. Realizzare un erbario con alcune piante erbacee e foglie della zona. 2. Classificare alcune foglie in base a criteri stabiliti. 3. Compilare alcune schede descrittive di alcuni animali della zona. 4. Classificare le immagini di alcuni animali della zona in base a criteri stabiliti. 5. Comprendere che lo stesso gruppo di oggetti può essere classificato in base a criteri differenti. 39 LA TERRA NELL’UNIVERSO 1. Come guardare il sole. 2. Vedere i raggi di luce. 3. La luce si propaga in linea retta. 4. La posizione del sole in diversi momenti della giornata. 5. Localizzazione dei punti cardinali rispetto all’aula. 6. Costruire, analizzare, utilizzare una bussola. 7. Le traiettorie del sole in estate e in inverno. 8. Le ombre. Classe quarta IL MONDO DEGLI OGGETTI INERTI 1. L’acqua stati fisici e cambiamenti di stato. 2. L’aria. a) L’aria è materia. b) La composizione dell’aria. c) L’aria e l’inquinamento. d) Corpi solidi, liquidi e gassosi. IL MONDO DEI VIVENTI 1. Animali e alimentazione. 40 2. Vegetali e alimentazione. 3. Animali e respirazione. 4. Vegetali e respirazione. L’AMBIENTE 1. Le catene alimentari, i reticoli alimentari e la respirazione( gli scambi gassosi di ossigeno e di anidride carbonica). LA TERRA E L’UNIVERSO 1. L’occhio e gli strumenti per vedere. 2. Il colore del cielo. 3. Che cosa è il colore? 4. Quanti sono i colori? 5. Il fenomeno dell’arcobaleno. 6. Nuvole, pioggia, neve, grandine, rugiada,galaverna, brina,nebbia. 7. L’atmosfera. 8. Analizzare la volta celeste durante la notte. 9. Organizzare una visita la planetario. 10. Costruire i concetti di satellite, stella, costellazione,pianeta. 11. Il sole è una stella, la terra è un pianeta, la luna è un satellite. 12. Riconoscere alcune costellazioni. 41 13. Localizzare la stella polare come punto di riferimento fisso nella volta celeste. 14. Altri oggetti nel cielo: asteroidi, comete e meteoriti. 15. Come mai le stelle non si vedono durante il giorno. Classe quinta IL MONDO DEGLI OGGETTI INERTI 1. Oggetti tecnici e dispositivi. 2. Oggetti tecnici e materiali. 3. Relazioni tra le funzioni degli oggetti tecnici e le proprietà dei materiali usati. 4. L’energia come qualcosa che fa funzionare gli oggetti tecnici. 5. Classificare gli oggetti tecnici. 6. Dall’effetto ai mezzi. 7. Dal mezzo agli effetti. 8. Stesso mezzo per oggetti tecnici diversi. 9. Stesso effetto con oggetti tecnici diversi. 10. Il problema dell’energia. 11. L’elettricità. 12. Una sequenza orientata di azioni: verso una catena energetica. IL MONDO DEI VIVENTI 1. Il corpo umano come sistema dinamico. 2. L’alimentazione negli esseri umani. 3. La respirazione negli esseri umani: un primo modello. 42 4. Il ritmo della respirazione. 5. Il percorso dell’aria nel nostro corpo. 6. Aria che entra e aria che esce a confronto. 7. La respirazione negli esseri umani: un secondo modello. 8. L’organizzazione del corpo umano. 9. Gli organi di senso. L’AMBIENTE 1. Evidenziare l’interdipendenza tra gli elementi di un ecosistema e l’equilibrio naturale che ne deriva. 2. Riconoscere alcune risorse energetiche naturali ( fenomeni e materiali). 3. Costruire il concetto di ecosistema. LA TERRA E L’UNIVERSO 1. Ricostruire e comprendere i moti di rotazione e di rivoluzione terrestre. 2. Comprendere la relazione tra rotazione terrestre e alternanza del dì e della notte. 3. Comprendere la relazione tra rivoluzione della terra e stagioni. 4. Ricostruire e comprendere i moti di rotazione e di rivoluzione lunare. 5. Le fasi lunari. 6. La luna e le maree. 7. L’eclissi solare e lunare. 43 8. I colori al chiaro di luna. 9. Come è organizzato il sistema solare. 10. La nostra galassia. 11. L’universo. 12. Il sole come risorsa naturale di energia. Scuola Secondaria di primo grado LA MATERIA E I SUOI STATI FISICI 1. Gli stati fisici dei corpi: aspetti macroscopici: forma, volume, compressibilità, viscosità. 2. Quantità di materia di un corpo e quantità di spazio occupato da un corpo. 3. Densità di un corpo. 4. Aspetti macroscopici delle soluzioni. CAMBIAMENTI DI STATO DELLA MATERIA 1. Analisi delle trasformazioni da un punto di vista macroscopico. 2. Costruzione ed interpretazione di grafici rappresentativi dei fenomeni. 3. Fusione e dissoluzione: aspetti macroscopici. COSTRUZIONE DEL MODELLO PARTICELLARE 1. Teorie a confronto: Democrito e Aristotele. 2. Interpretazione con il modello particellare degli stati fisici della materia. 44 3. Interpretazione con il modello particellare delle trasformazioni fisiche. ENERGIA 1. La produzione dell’elettricità. 2. Le riserve di energia. 3. Lo schema funzionale di un sistema energetico. 4. Portatori di energia. 5. Lo schema distributivo di un sistema energetico. 6. La discarica dell’energia: l’ambiente. 7. I trasferitori dell’energia. 8. IL portatore calore. VIVENTI E NON VIVENTI 1. Criteri per distinguere viventi da non viventi. 2. Criteri per distinguere animali da vegetali. 3. Struttura cellulare dei viventi: ciò che appare al microscopio ottico. 4. Struttura cellulare dei viventi: cenni storici sulla teoria cellulare. STRUTTURA DEI VIVENTI 1. Analisi delle parti che costituiscono una pianta: radice, fusto, foglia, fiore, frutto, seme. 2. Funzione delle parti che costituiscono una pianta. 45 3. Meccanismi di ingresso dell’acqua nella radice e di salita lungo il fusto: osmosi, capillarità, concentrazioni. 4. Impollinazione, fecondazione, disseminazione. LE FUNZIONI VITALI 1. Apparato digerente. 2. apparato respiratorio. 3. Apparato circolatorio. 4. Apparato riproduttore. Gli apparati sono affrontati dapprima da un punto di vista percettivo e descrittivo degli organi. La fisiologia degli apparati sarà studiata negli aspetti meccanici tralasciandone gli aspetti biochimici. CALORE E TEMPERATURA 1. Portatore calore. 2. Intensità di caldo: corpi caldi e corpi freddi. 3. Intensità di caldo: (temperatura e trasferimento di energia). CHIMICA 1. Costruzione del concetto di sostanza e modello particellare. 2. Trasformazione chimica e aspetti macroscopici. 3. Interpretazione delle trasformazioni chimiche con il modello particellare. 46