Communicationes 209
15/02/2013
INDICE:
- Grazie di cuore, Santità!
- Concordanze carmelitane online
- Il “Centro Josefino Spagnolo” unico nel mondo
- Riunione dei Superiori maggiori dell'area anglofona dell’Africa
- Corso di formazione biblica
Lettera del P. Generale
Grazie di cuore, Santità!
Roma - Italia, 15 febbraio 2013 (Communicationes).Grazie di cuore, Santità! È questo che sentiamo il bisogno di dirLe dopo che la notizia della Sua
rinuncia al ministero pontificio ha raggiunto la nostra famiglia di carmelitani e carmelitane
scalze con la velocità di un fulmine, da nord a sud, da est a ovest. Le Sue parole ci hanno
profondamente commosso.
Tra i sentimenti che si affollano in noi prevale su tutti la gratitudine. Come tanti milioni di
fedeli in tutte le parti del mondo, anche noi, membri del Carmelo teresiano, monache, frati e
laici, vogliamo esprimerLe la nostra grande e sentita riconoscenza.
In questi anni del Suo servizio alla Chiesa dalla sede di Pietro, abbiamo visto in Lei una porta
aperta per entrare e credere in Gesù, e di questo non finiremo mai di esserLe grati, con tutto il
calore e la passione che abbiamo ereditato dalla nostra Santa Madre Teresa. Il nostro cuore, a
cui giungeva giorno dopo giorno con delicatezza e profondità il Suo annuncio del Vangelo, è
stato plasmato dalle Sue parole di Padre e di Maestro. Con gioia e fiducia abbiamo percorso il
cammino a cui esse ci invitavano, gustando ogni giorno di più la bellezza della fede. E oggi ci
permetta, Santo Padre, di guardare alla Sua vita e al Suo esempio alla luce dei versi di San
Giovanni della Croce: “Mi alma se ha empleado, y todo mi caudal en su servicio; ya no guardo
ganado, ni ya tengo otro oficio, que ya solo en amar es mi ejercicio”.
Nel Suo messaggio ci ha detto che ora il Suo servizio alla Chiesa si esprimerà soprattutto nella
preghiera. Come comprendiamo bene il valore e la grandezza di questo servizio nel Carmelo
Teresiano! Ci lasci accompagnarLa in questo nuovo viaggio alla ricerca dell’Amato.
Vorremmo dirLe con semplicità che ancora abbiamo bisogno di Lei e, se non potremo più
godere delle Sue parole, contiamo sul Suo amore silenzioso, sulla Sua preghiera nascosta e
sulla Sua fraterna intercessione. La debolezza che oggi sperimenta Dio la cambierà per noi in
forza capace di animare il nostro impegno di cristiani e di religiosi.
È Dio che traccia le vie della storia, e davvero le sue vie non sono le nostre vie. Santità,
vorremmo averla sempre con noi, per continuare a sentire la Sua voce di pastore che ci
rassicurava e ci incoraggiava a inoltrarci nelle valli oscure della vita. Sappia che stiamo vivendo
con dolore la Sua decisione di ritirarsi, ma nelle Sue parole sentiamo risuonare quelle di Gesù
ai suoi discepoli: “Se mi amaste, vi rallegrereste che vado al Padre”. Siamo certi che, come
Gesù, anche Lei, Santità, nel ritirarsi, ci comunica lo Spirito, che l’ha accompagnata dalle
fresche mattine della Sua infanzia fino al tramonto di questi ultimi anni.
Conti sulla nostra povera preghiera. E l’unico modo col quale possiamo esprimerLe il nostro
grazie per la missione che ha svolto con coraggio, con dignità, con fermezza, e soprattutto con
vera umiltà. La Sua testimonianza ci incoraggia a dare la vita in un momento di così grande
necessità per la Chiesa. Come diceva S. Teresa: “Felici le vite che per questo si consumeranno!”
Affidiamo tutte le Sue intenzioni a Maria, Regina e Madre del Carmelo, che sempre ci conduce
a Gesù, nel cui ossequio vogliamo vivere.
P. Saverio Cannistrà ocd
Concordanze
Concordanze carmelitane online
Guatemala, 15 febbraio 2013 (Communicationes).- Nel contesto delle iniziative per il V°
Centenario della Nascita di Santa Teresa di Gesù, la casa di formazione “San Giovanni della
Croce” di Guatemala ha elaborato in internet uno strumento per accedere alle concordanze
degli scritti carmelitani.
Si tratta di un programma online da utilizzare per indagini sui testi Teresiano-Sanjuanisti. Il
database accoglie almeno 5300 cataloghi. In esso sono state inserite ed elaborate tutte le
opere principali, eccetto gli epistolari, dei nostri Fondatori.
L'intenzione è quella di fomentare ed approfondire lo studio dei testi dei nostri mistici in modo
unitario. Per cui una parola o una frase ricercata, se è presente, verrà mostrata così come
risulta in tutte le opere, sia di S. Teresa come di S. Giovanni della Croce, rilevandone le
corrispondenze e la totalità delle concordanze.
Si può accedere alle concordanze online attraverso il seguente indirizzo web:
http://ocdcentroamerica.org/index.php/mformacion/concordancias
San Giuseppe
Il “Centro Josefino spagnolo” unico nel mondo
Valladolid-Spagna, 15 febbraio 2013 (Communicationes).- Oltre sessantacinque anni fa
nasceva il Centro Josefino nel convento carmelitano di Valladolid (Provincia di Castiglia,
Spagna). L'iniziativa, avviata da P. José Antonio Carrasco di Gesù Bambino, aveva come
obiettivo, conforme al carisma e al desiderio di Santa Teresa, l'investigazione e la divulgazione
del ruolo di san Giuseppe nel mistero della salvezza, nella vita della Chiesa, nella spiritualità
cristiana con particolare attenzione a quella teresiana.
Da allora, senza interruzione e con un riconoscimento internazionale negli ambiti specializzati,
il Centro Josefino ha sempre compiuto fedelmente il suo impegno ecclesiale e carmelitano. A
questo scopo è sempre stato alla ricerca di nuovi e adeguati strumenti. Esso pubblica, oltre a
numerosi libri monografici su San Giuseppe, due pubblicazioni periodiche di diversa indole.
La rivista Estudios Josefinos (attualmente diretta da Luis Javier Fernández Frontela) dal 1947 è
stampata semestralmente con pubblicazioni di studi approfonditi, con edizioni di documenti
classici, con cronache, informazioni ed una ricca bibliografia. È stata la prima rivista del
genere. In essa hanno collaborato i migliori studiosi di San Giuseppe nel vari settori: biblico,
patristico, liturgico, teologico (questo soprattutto dopo i cambiamenti del Vaticano II),
artistico, letterario, devozionale.
Invece El Mensajero de San José, diretto da P. Román Llamas, è una rivista che ha iniziato la
sua pubblicazione nel marzo del 1954 come bollettino popolare e destinato ai devoti di San
Giuseppe. Accolta molto bene dalla gente, è arrivata ad avere ben 13.000 abbonati. Oggi sono
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meno, ma continua la sua missione nel promuovere e trasmettere
Giuseppe.
la devozione a San
Nel 1951 lo stesso P. José Antonio Carrasco creò la "Sociedad Iberoamericana de Josefología"
(SIAJ). Ad essa hanno aderito i migliori e qualificati specialisti. Quest'iniziativa ebbe un così
grande successo che ancor oggi esistono molte società josefinas di questo tipo: in Nord
America, Messico, Cile, Italia, Polonia, ecc. La Società ha sempre organizzato le settimane di
studi su San Giuseppe a partire da quella di Salamanca del 1951. Dal 1970 ha organizzato vari
Simposi Internazionali in collaborazione con le altre Società. A suo tempo è stata pure
promotrice della campagna per l'inclusione del nome di San Giuseppe nel canone della Messa,
cosa che avvenne nel 1962 con il Beato Giovanni XXIII.
La realtà più preziosa ed utilizzata dagli investigatori e studiosi consiste certamente nella
ricchissima biblioteca dedicata a San Giuseppe. In essa si può trovare tutto ciò che riguarda
questo Santo: dai libri classici in edizioni monografiche, come la Josefina di P. Graziano, fino
all'ultimo libro stampato e a tutti gli opuscoli, libretti devozionali, novene, settenari, dal secolo
XVII in poi. In essa sono raccolte e catalogate anche tutte le riviste josefine di tutto il mondo.
Tutta questa complessa realtà si mantiene grazie all'aiuto proveniente dall'Ordine dei
Carmelitani Scalzi (P. Anastasio Roggero, ad esempio, donò una magnifica collezione italiana di
fotografie di carattere josefino), e soprattutto con l’aiuto da parte della provincia di Castiglia,
della comunità di Valladolid, dei generosi collaboratori delle riviste, degli abbonati, che sono in
prevalenza i conventi dell'Ordine.
Per maggiori informazioni: Centro Josefino Spagnolo / San Benito, 3 / 47003 Valladolid
(Spagna). e-mail: [email protected] Pagina web: www.centrojosefino.com
Incontro Africa
Riunione dei Superiori maggiori dell'area anglofona dell’Africa
Tanzania, 7 febbraio 2013 (Communicationes).- Nei giorni 4-6 febbraio di quest’anno si è
tenuta a Morogoro (Tanzania) l’annuale riunione della Conferenza dei Superiori Provinciali e
Regionali delle cinque Circoscrizioni dell'area anglofona dell'Africa: Kenya, Malawi, Nigeria,
Tanzania, Uganda. Lo scorso anno tale riunione fu assorbita da un’assemblea più allargata,
quella del Congresso dei Superiori e Rappresentanti di tutta l'Africa. La presente riunione è
stata praticamnte la continuazione di quest’ultima per concretizzare alcune questioni lì
trattate.
Innanzitutto il Definitore incaricato per l'Africa, George Tambala, ha esposto le sfide che ha
riscontrato nelle sue visite pastorali e fraterne. È stata poi ascoltata la relazione di Remigius
Ikpe, OCD, Direttore dell'Istituto di Spiritualità e di Formazione Religiosa del Collegio
Universitario Tangaza di Nairobi, ed è stata letta una lettera del Rettore dello stesso Collegio
Universitario di Teologia, intercongregazionale, P. Steven Payne, OCD.
Oltre ai temi sulla celebrazione del Centenario Teresiano, la promozione e formazione
dell’OCDS, ecc., è stato dibattuto il punto centrale dell’incontro, quello concernente la
collaborazione interregionale per le case comuni di formazione. Su tale argomento esta stata
preventivamente costituita una commissione di formatori perché studiasse il problema e
presentasse le sue considerazioni.
Il secondo punto, che riguardava sia la formazione che la vita carmelitana in sé, è consistito in
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una riflessione sulla ”Vita Comunitaria Teresiana nella realtà del Carmelo africano”. Tale
riflessione si è particolarmente concentrata sulla fedeltà all’orazione e su come vivere la
vocazione religiosa in una cultura prevalentemente clericale, tenendo presente l'idiosincrasia
africana e l'impatto dei mezzi di comunicazione.
Il dialogo sulle case comuni di formazione non è pervenuto a concrete conclusioni, ma è
servito per una maggiore conoscenza di una realtà così complessa con tutte le difficoltà che
comporta. È stata riaffermata la volontà di proseguire nell'attuale collaborazione che è
risultata essere un valido strumento per la reciproca fiducia, e che certamente in futuro si
concretizzerà in alcuni progetti.
Israele
Corso di formazione biblica
Israele, 10 febbraio 2013 (Communicationes).- Dal 10 gennaio al 9 febbraio nove religiosi
delle province tedesca ed austriaca hanno partecipato ad un corso di formazione biblica in
Israele. Non essendoci spazio disponibile nel monastero di Stella Maris in Haifa, com’era stato
previsto dal Definitorio Generale, i religiosi hanno trovato accoglienza nella Paulus-Haus
dell'Associazione Tedesca della Terra Santa nella città vecchia di Gerusalemme, accanto alla
Porta di Damasco, che è risultata essere un’ottima sede per il corso.
Dopo alcuni giorni di ambientazione, s’è svolto il primo corso sui Vangeli guidato da un
professore dell'Università di Würzburg, con escursioni ai luoghi santi. Durante la seconda
settimana P. Johannes Nützel, O.Carm., professore e specialista sull’Antico Testamento, ha
tenuto un corso sul profeta Elia, sottolineandone la sua importanza nella tradizione e storia
dell'Ordine. La terza settimana si è svolta sotto la responsabilità di un professore
dell'Università di Vienna che ha approfondito alcuni temi dell'Antico Testamento, facendo
particolare riferimento ai salmi e guidando il gruppo in appropriate escursioni.
Gli ultimi cinque giorni, infine, sono trascorsi felicemente presso passarono l'ospizio del
monastero Stella Maris, dove P. José Colón ha accompagnato i partecipanti nei luoghi di
interesse carmelitano, tra cui Wadi ain-es-Siah e el-Muhraqah.
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