Araberara - 21 Novembre 2008 MEDIA VALLE PRECISAZIONE A Cazzano nulla di deciso per la successione di... Consiglio Con riferimento al Vs. articolo apparso a pag. 37 del numero 21 del 7.11.2008 di Araberara, intitolato Cazzano “Vian succede a Consiglio” il Sindaco Consiglio Nunziante fa le seguenti precisazioni: 1. Nella Lega Nord non ci si candida ma si viene candidati! 2. Il futuro Sindaco di Cazzano S. Andrea verrà scelto dal Gruppo Lega Nord presente in Comune. Nunziante Consiglio 3. Il futuro candidato Sindaco verrà preventivamente presentato alla Segreteria Provinciale, che ne avallerà la scelta. 4. Non è stata ancora assunta alcuna decisione! E’ prematuro effettuare una scelta, soprattutto alla luce della possibilità di reinserimento del terzo mandato per i Comuni come Cazzano S.A.. Ringraziando, si porgono distinti saluti. Consiglio Nunziante Sindaco di Cazzano S.A. * * * La notizia la confermiamo, in quanto proveniente da ambienti leghisti (stiamo sul vago per non “tradire” la fonte, più che attendibile). “Manca l’ufficialità”. Questa piccola precisazione, contenuta nell’articoletto in questione, era ed è perfino ovvia in questa fase di avvicinamento alle elezioni comunali. Vale per tutti i Comuni. Noi riportiamo il “movimentismo” che c’è in ogni Comune e c’è anche nella Lega Nord. Certo che sullo sfondo rimane la possibilità del terzo mandato. Ma pare (come abbiamo riferito nelle pagine di Albino due numeri fa) che l’On. Consiglio possa essere la soluzione migliore (per la Lega) per quel Comune, che strategicamente ha una valenza enorme. (p.b.) GANDINO – VIAGGIO NELL’ISOLA CHE NON C’E’ AnimaLcortile fa della magia Domenica 16 novembre il gruppo AnimaLcortile ha inaugurato la sua nuova sede a Gandino, presso l’antico Palazzo Giovanelli di proprietà comunale, dedicando un intero pomeriggio ai bambini e al mondo delle fiabe. «Abbiamo portato in paese un po’ di magia – spiega Alessandro Maria Carsana, “Alma per tutti”, presidente dell’associazione – insieme ai personaggi dei cartoni animati che i bambini amano di più». La giornata si intitolava «Viaggio verso l’Isola che non c’è», un percorso itinerante in cui i bambini hanno vissuto in prima persona la fiaba di Peter Pan, scoprendo come il paese possa trasformarsi «grazie a un pizzico di fantasia e a un po’ di polvere magica». Via via ecco l’assalto alla nave del Capitano e il villaggio indiano nel Parco Comunale, l’animazione davanti al Municipio e il gran finale a Palazzo Giovanelli, dove la sede è stata benedetta da don Alessandro Angioletti e dove hanno portato il loro saluto anche il sindaco Gustavo Maccari e il luogotenente Giovanni Mattarello, comandante della locale stazione Carabinieri. «Grazie alla disponibilità dell’Amministrazione comunale ora abbiamo un luogo dove incontrarci e poter organizzare le nostre attività di animazione e volontariato. Sicuramente in questo modo avremo la possibilità di organizzare meglio il nostro lavoro. Speriamo che l’esperienza di questa inaugurazione un po’ particolare sia un bell’esempio dell’impegno che mettiamo in tutto ciò che facciamo». AnimaLcortile è un gruppo di ragazzi tra i 15 e i 30 anni che realizza attività di volontariato in Valgandino. È un gruppo nato circa cinque anni fa all’interno dell’oratorio per occuparsi delle attività di animazione. Dal giugno 2007 è diventato organizzazione di volontariato e collabora con le associazioni del territorio.Oggi può contare su 41 tesserati. Le iniziative che realizza vanno dalle attività di animazione alla raccolta dei fondi per altre associazioni con cui è collegato, come ad esempio il Telefono azzurro. A dicembre propone la Giornata della pace, invitando i bambini a consegnare le proprie armi giocattolo. Con la Pro loco organizza il Carnevale e la «Gustar Gandino», collaborando tra gli altri con l’Atalanta club e con alcuni volontari che svolgono la loro opera nei paesi poveri dell’Africa. GANDINO - SABATO 22 NOVEMBRE La storia delle Orsoline Convegno sabato 22 novembre a Gandino nel salone del Convento, alle ore 16.00 su “Socialità e spiritualità in Valle Seriana – il contributo delle Orsoline e delle Angeline all’emancipazione femminile” che è anche il titolo del volume che verrà presentato al pubblico. Interverranno Gustavo Maccari, sindaco di Gandino, Madre Carlita Nicoli, Superiora Generale delle Orsoline, Bernardo Mignani, Presidente della Comunità Montana Valle Seriana, Mons. Bruno Foresti. Arcivescovo emerito di Brescia, Gianpietro Belotti dell’Ateneo di Brescia e Mons. Emilio Zanoli parroco di Gandino. GANDINO – RIEDIZIONE DEL LIBRO DI IKO COLOMBI DUE GANDINESI RIPERCORRONO GLI ANTICHI SENTIERI “Cristo sui fronti” per la Grande Guerra Da Gandino alla Svizzera, sulle vie dei contrabbandieri Una serata intensa, partecipata e carica di emozioni , martedì 4 novembre, ha salutato a Gandino il 90° anniversario della fine della Grande Guerra del 191518 e la presentazione della riedizione del libro “Cristo sui Fronti” dello storico locale Iko Colombi. Grazie all’impegno della Commissione Cultura del Comune, sotto i portici del Municipio e nel Salone della Biblioteca Civica sono stati allestiti dei tabelloni con riproduzione di documenti d’epoca e soprattutto con le immagini e le storie dei 93 caduti gandinesi, tratte da un opuscolo realizzato nel 1920 da don Paolo Bonzi e stampate dalla tipografia allora presente in Oratorio. In apertura di serata Antonia Bertoni ha delineato il quadro storico del primo conflitto mondiale e introdotto i temi di fondo del romanzo di Colombi, pubblicato nel 1965 dall’editore Rebellato di Padova grazie anche all’incon- tro dello scrittore gandinese con Mario Rigoni Stern, durante una trasferta ad Asiago. Lo spunto per il libro arrivò a Colombi dall’incontro a Leffe con il capitano Orfeo Lucchini, titolare di una fornace, che aveva scritto un quaderno di memorie. Nel corso della serata è stata proposta la lettura di alcuni brani significativi dell’opera da parte di Bepi Rottigni, attore locale e autore del disegno di copertina, un autoritratto con ambientazione bellica realizzato nel 1965. Alla lettura si sono alternati i canti del tempo e della tradizione del Coro Voci Orobiche di Casnigo, che ha chiuso la serata con l’applauditissimo inno di Mameli. Fra il pubblico era presente anche la figlia del capitano Lucchini, che ha ringraziato per la sensibilità dimostrata nel riportare in luce il libro di Iko Colombi. Il volume “Cristo sui Fronti” è in distribuzione gratuita, sino ad esaurimento, presso la Biblioteca di Gandino. Un’ avventura a cavallo delle Alpi, fra paesaggi mozzafiato, dure scarpinate e il sogno di arrivare in Svizzera. A prima vista è la sintesi della vita dei contrabbandieri che procuravano in terra elvetica generi vari da rivendere nelle nostre valli, in pratica è quanto hanno vissuto Silvano Maccari e Fulvio Castelli, due giovani di Gandino che hanno deciso di ripercorrere proprio le vie degli spalloni di un tempo. “L’idea è nata – racconta Silvano, impiegato di 35 anni - da una chiacchierata al bar, nella quale si parlava dei contrabbandieri che operavano in Val Brembana. L’ipotesi di itinerario l’abbiamo fatta noi cercando il percorso più breve che ci portasse in Svizzera dalla Val Seriana ma senza avere nessun riferimento storico. Lo stimolo maggiore era quello di misurarci con noi stessi e vedere se avevamo ‘la stoffa’ del contrabbandiere. Abbiamo fatto tantissima strada, ma il paragone non regge: si racconta ai tempi trasportavano carichi anche superiori al quintale, mentre noi abbiamo condensato il necessario in circa 15 Kg. di zaino a testa”. I due escursionisti sono partiti... in tre, visto che a far loro compagnia c’era anche Jacky, il cane di Fulvio Castelli, 33 anni artigiano tessile. Le prime tappe, almeno 6 ore di marcia ogni giorno con punte di otto ore, sono servite per salutare le Alpi Bergamasche e puntare verso la Valtellina. Dal Monte Farno sono scesi a Clusone e poi via verso Villa d’Ogna, Moschel, Rifugio dell’Aquila, Ferrantino, Passo Manina, Lizzola, Curò, Coca, Rifugio Brunone, Passo Scaletta, Rifugio Mambretti e Valle Arigna. In questa zona alcune coincidenze particolari, a cominciare da una racchetta riparata grazie ad alcuni ricambi rinvenuti per caso sulla sommità del passo del Biorco. “In una trattoria – racconta Silvano – alcuni esperti del luogo ci hanno raccontato che in Valle Arigna nel secolo scorso si era creata una enclave di bergamaschi che commerciava merci provenienti dalla Svizzera, con tanto di mercato a quota 2000 ai piedi del ghiacciaio posto dietro al Coca. Quella che ora è una vallata occupata da pochi villeggianti, era arrivata a contare 1200 abitanti di origine bergamasca e anche il dialetto della zona è più simile al nostro che al valtellinese”. Dopo il passaggio da Ponte Valtellina, dalle baite di Rohn e dal Rifugio Marinelli Bombardieri a quota 2800 metri, l’itinerario si è chiuso a Chiesa Valmalenco, dato che restavano due soli giorni a disposizione per il rientro a casa e soprattutto al lavoro. “Abbiamo visto da vicino il confine svizzero – spiega Fulvio - che corre lungo l’imponente massiccio del Bernina. Abbiamo solo sfiorato il traguardo, ma è stata comunque un’ esperienza nuova che ci è piaciuta moltissimo. Abbiamo vissuto la montagna sotto un’ottica diversa, dopo 10 giorni ci sentivamo come a casa grazie anche al bel tempo. Abbiamo capito che la fatica, condita da pazienza e determinazione, non è poi un ostacolo così grande. La prossima volta cercheremo di preparare meglio gli aspetti logistici e cercheremo itinerari anche più impegnativi, ovviamente sempre in alta montagna”. La sfida è già rilanciata! 38