ISTITUTO SCOLASTICO COMPRENSIVO “ S ANDREA” di BIASSONO PROGETTO INTERCULTURALE ANNO SCOLASTICO 2011-2012 ANALISI DEL CONTESTO Il Comune di Biassono, con altri paesi limitrofi, è da tempo interessato ad un processo di immigrazione in via di espansione. Nel nostro Istituto Scolastico sono attualmente inseriti 54 alunni stranieri, di cui 30 iscritti alla scuola primaria e 24 alla scuola secondaria di I grado. Ci si trova quindi a dover affrontare nuove problematiche legate ai cambiamenti in atto che hanno a che fare con la trasformazione scolastica , sempre più multiculturale e plurilingue, che prevedono spesso una sperimentazione innovativa. Il progetto ha lo scopo di costruire insieme le condizioni pedagogiche, didattiche, organizzative, relazionali, affinché l’inserimento degli alunni stranieri sia un’opportunità di crescita e di arricchimento per tutti. L’azione della scuola per essere più completa ed efficace necessita della collaborazione dei soggetti educativi presenti sul territorio: famiglie, educatori, enti locali , associazioni e istituzioni a vario titolo interessati. La condivisione di ogni tappa di lavoro e lo scambio tra tutti gli operatori permettono di intrecciare i diversi punti di vista, le competenze e le risorse per il raggiungimento di obiettivi e finalità comuni. MOTIVAZIONE Da quanto premesso emerge la necessità di realizzare un modello educativo-didattico flessibile, per creare un percorso differenziato rispetto al curricolo previsto nel P.O.F. e ciò per garantire agli alunni stranieri pari opportunità di successo scolastico, anche se potranno occorrere per loro tempi più lunghi per il raggiungimento degli obiettivi didattici. Ai docenti è richiesto un impegno aggiuntivo per la progettazione di piani di studio complessi e individualizzati che richiedono specifiche metodologie in ordine alla formazione di abilità sociali, comunicative e relazionali nel gruppo classe che accoglie alunni stranieri. Tutto questo nella piena consapevolezza che senza un rapporto significativo docente-alunno e scuola-famiglia non si può parlare di reale integrazione come preludio di un effettivo inserimento nella società civile. 1 FINALITA’ - Promuovere un progetto efficace di accoglienza e, più in generale, di integrazione dei futuri cittadini, nel rispetto della cultura di appartenenza; - realizzare azioni mirate che diano una risposta positiva ai bisogni specifici degli alunni che vengono da altri Paesi , in particolare di tipo comunicativo - relazionale; - integrare in modo efficace tutte le risorse presenti nella scuola e le iniziative promosse da diverse istituzioni e enti presenti sul territorio. ARTICOLAZIONE DEL PROGETTO All’interno delle finalità generali sono stati individuati diversi aspetti e livelli di intervento: ● Primario: accoglienza ● Specifico: piano di alfabetizzazione ● Interculturale: scambio reciproco tra le diverse culture ● Continuità: percorso di inserimento al passaggio dalla scuola primaria alla scuola secondaria di I grado ● Relazionale: rapporto scuola-famiglia ● Finale : verifica e valutazione; produzione e divulgazione di documentazione e materiale. ● Primario : Accoglienza Il momento dell’accoglienza degli alunni stranieri e delle loro famiglie rappresenta una tappa cruciale ai fini dell’integrazione positiva nella scuola e nel territorio. Il nostro Istituto Scolastico già da alcuni anni ha affidato a una Commissione Accoglienza il delicato compito di mettere in atto il progetto di accoglienza che si articola in due diversi momenti: comunicativo-relazionale ed educativo-didattico. - Momento comunicativo-relazionale I docenti incaricati cercheranno di instaurare un dialogo con i genitori stranieri facendo ricorso, se necessario, all’intervento di un mediatore linguistico e li aiuteranno nella compilazione di questionari per la rilevazione dei dati riguardanti la storia personale e famigliare dell’alunno e il suo percorso scolastico. Verranno messi, inoltre, a disposizione dei genitori opuscoli informativi, tradotti nelle diverse lingue, che illustrino l’organizzazione del nostro Istituto Scolastico e le diverse opzioni educative. In questa occasione l’alunno neo-arrivato potrà visitare i vari spazi della scuola che lo ospiterà accompagnato da un gruppetto di compagni e, se possibile, da un “ tutor”: un alunno già inserito e che appartiene al suo stesso Paese di origine in modo da facilitare la comunicazione . Se lo desidera, potrà partecipare ai laboratori ludici o espressivi eventualmente in atto al momento della visita. 2 - Momento educativo-didattico Durante questo incontro verranno proposte all’alunno neo-arrivato delle prove che permetteranno di accertare alcuni livelli di competenze ed abilità. Tali prove, preparate dalla Commissione Intercultura che opera nell’Istituto Scolastico, fanno riferimento ai parametri del “ Quadro comune europeo” e potranno fornire ai docenti della classe in cui l’alunno verrà inserito, i primi elementi fondamentali per organizzare piani di studio personalizzati che tengano conto dei suoi specifici bisogni e per individuare i percorsi di integrazione più idonei. Il materiale raccolto nei due incontri dalla Commissione Accoglienza verrà riportato al Dirigente Scolastico che, sulla base anche delle indicazioni della normativa vigente ( art. 45 del D.P.R. 394/1999), valuterà l’assegnazione dell’alunno alla classe. ● Specifico: piano di alfabetizzazione Lo studio della lingua italiana deve essere inserito nella quotidianità dell'apprendimento e della vita scolastica degli alunni stranieri, con attività di laboratorio linguistico e con percorsi e strumenti per l'insegnamento intensivo dell'italiano. E' necessaria, pertanto, una programmazione mirata sui bisogni reali e sul monitoraggio dei processi di apprendimento della lingua acquisita via via dall'alunno, che tenga in considerazione i tempi necessari all'acquisizione della L2, la distanza linguistica esistente tra la L1 e L2, il livello di inserimento del ragazzo nel gruppo classe, le caratteristiche individuali. Si promuoverà il raggiungimento di due livelli di competenza: primo livello: imparare l’italiano per comunicare nella vita quotidiana (per gli alunni di recente provenienza); secondo livello: imparare l’italiano specifico per comprendere ed esprimere concetti, sviluppare l’apprendimento delle diverse discipline (per gli alunni che già comunicano in italiano, ma che devono essere supportati nello studio). Modalità ed attività di educazione linguistica In continuità con le modalità di intervento già attuate con esito positivo nel precedente anno scolastico, si progetteranno per tutti i livelli attività di tipo laboratoriale, organizzate con il coinvolgimento del gruppo classe o prevedendo interventi individualizzati su piccoli gruppi di alunni con un comune livello di partenza, non necessariamente appartenenti allo stesso gruppo linguistico. Il laboratorio linguistico potrà essere strutturato in diverse fasi: un primo periodo, in cui dare più spazio all’uso dei linguaggi analogici e del “fare”che consentono di comunicare senza un uso complesso della lingua; un periodo successivo , per apprendere la lingua italiana legata all’esperienza di vita quotidiana in contesti quali: la scuola, il proprio corpo, i compagni e gli insegnanti, la famiglia, la casa, i negozi e i luoghi pubblici, il tempo cronologico e le festività , il tempo atmosferico, i mezzi di trasporto, il cibo, il viaggio; un ulteriore periodo di interventi mirati a favorire la comprensione e l’uso dei linguaggi specifici delle discipline. 3 I laboratori saranno affidati ad un tutor, rappresentato da un docente di qualsiasi classe o disciplina, al quale verrà affidato un pacchetto orario variabile a seconda del tipo di intervento necessario all'alunno, tenendo conto delle sue esigenze didattiche. ● Interculturale: scambio reciproco tra le diverse culture Una progettazione per alunni stranieri non può prescindere da un’educazione interculturale. Essa è presupposto per una buona accoglienza, terreno di incontro per tutti gli alunni e fondamentale metodo di insegnamento di ogni disciplina, in una società sempre più globalizzata. Nell’ottica interculturale il nostro Istituto si propone: • di mettere in contatto e in comunicazione coloro che appartengono ad origini tra loro lontane, acquisendo consapevolezza dell'esistenza di pari dignità e di tante culture; • di conoscere qualcosa di più del mondo da cui gli altri provengono attraverso l'uso di materiali che mettano a confronto analogie e differenze di aspetti culturali di vari Paesi; • di farsi conoscere e di conoscersi meglio, superando stereotipi e pregiudizi. Modalità ed attività di educazione culturale Ogni docente deciderà liberamente le attività e gli argomenti da sviluppare secondo un’ottica interculturale, nella convinzione che tale metodologia debba caratterizzare ogni intervento educativo-didattico. I percorsi più significativi saranno raccolti in un apposito “Scaffale Multimediale”, per essere da stimolo e da confronto per tutti i docenti. In particolare da quando il progetto è in atto nel nostro Istituto Scolastico, si stanno realizzando i seguenti percorsi: - “Storie dal mondo”: si utilizzano le fiabe, le favole e le leggende come espressione della cultura dei vari Paesi “esplorati”, “ sottolineando analogie e differenze; - “L’arte nel mondo”: si analizzano opere d’arte appartenenti alle diverse tradizioni culturali, fotografie di paesaggi, persone o animali, per stimolare gli alunni ad apprezzare l’originalità e il valore delle creazioni artistiche altrui e aiutarli ad esprimersi in modo personale e creativo; - “Giochi nel mondo” : si conosceranno i giochi dei bambini di altri Paesi per entrare in contatto con un “pezzetto” della loro cultura. Il gioco, con o senza giocattoli, è attività comune ai bambini di tutto il mondo e momento di scambio e arricchimento. Scoprire che fra i giochi ce ne sono di simili può aiutare a intuire che nella diversità esiste anche qualcosa che ci accomuna. Per il prossimo anno si potrebbero prevedere ulteriori percorsi: ♦ che siano finalizzati alla conoscenza dei giochi, delle feste, dei riti e delle tradizioni del mondo; ♦ che utilizzino la musica come trama narrativa per raccontare di sé e degli altri; ♦ che sfruttino il linguaggio e la simbologia fiabesca al fine di rilevare differenze e specificità di popoli lontani , riconoscendo la ricchezza di tante culture. 4 Altre idee e stimoli potranno essere rinvenute su libri e riviste o attraverso internet, film e documentari… allo scopo di potenziare negli allievi l’uso della globalità dei linguaggi e promuovere un dialogo costante. ● Continuità: percorso di inserimento al passaggio dalla scuola primaria alla scuola secondaria di 1°grado. Il passaggio dalla scuola primaria a quella secondaria di 1° grado rappresenta un momento delicato per tutti gli alunni che devono affrontare la nuova realtà scolastica, diversamente organizzata rispetto a quella già sperimentata . Questa fase diventa più problematica per quegli alunni stranieri che, a causa di un disagio sociale e/o di carenze culturali, si trovano in una situazione di svantaggio rispetto ai coetanei. La collaborazione tra i docenti dei due ordini di scuola diventa, quindi, fondamentale per facilitare l’inserimento di questi soggetti e per la buona riuscita del “Progetto continuità alunni stranieri”del nostro Istituto Scolastico che prevede i seguenti interventi : ▪ somministrazione, alla fine della classe quinta, di prove linguistiche e logico matematiche semplificate o differenziate rispetto a quelle del gruppo classe; ▪ compilazione di un fascicolo, da parte dei docenti della scuola primaria, che raccolga le informazioni riguardanti la storia personale dell’alunno e il suo percorso scolastico; ۠۠۠▪ passaggio delle informazioni ai professori delle classi in cui gli alunni stranieri verranno inseriti, per scegliere le straregie più idonee al loro inserimento e per predisporre percorsi individualizzati in continuità con quelli attuati nella scuola primaria. . I docenti di entrambi gli ordini di scuola devono tenere presente che in questo contesto occorre privilegiare la valutazione formativa del ragazzo rispetto a quella “certificativa”, prendendo in considerazione il percorso dell’alunno, i suoi progressi rispetto al punto di partenza, la motivazione e l’impegno dimostrati e soprattutto le potenzialità di apprendimento possedute e la previsione del loro sviluppo. ● Relazionale: rapporto scuola-famiglia La tematica della comunicazione scuola-famiglia oggi è molto sentita da tutti coloro che a vario titolo sono impegnati nel settore scolastico e si trovano ad operare in contesti in cui è importante l’inserimento socio-culturale dell’alunno e della famiglia. Sviluppare la comunicazione tra insegnanti e genitori è un obiettivo importante perché si garantisca la partecipazione delle famiglie nel sistema scolastico, non già come “clienti” della scuola , ma come protagonisti responsabili dei progressi scolastici dei loro figli e covalutatori dei percorsi e degli esiti. Lo sviluppo del bambino e del ragazzo non è solo frutto di un’azione pedagogica isolata, ma di una serie di atti che coinvolgono l’ambiente famigliare e le strutture educative. Tale impegno diventa centrale nei casi in cui le difficoltà dovute alla disinformazione sul sistema scolastico e sulle strutture educative, alle differenze linguistiche tra genitori e insegnanti, ad un livello di istruzione dei genitori non adeguato , rendono ardua la collaborazione auspicata come spesso accade in presenza di bambini di origine straniera. 5 Per favorire il rapporto scuola-famiglia il nostro Istituto intende coinvolgere i genitori degli alunni stranieri in vari momenti ed occasioni durante il corso dell’anno scolastico: - - al momento dell’accoglienza (vedere livello primario: Accoglienza); durante i colloqui individuali che potranno tenersi sia nelle date stabilite nel calendario scolastico, sia in giorni concordati con i docenti nel caso si presentasse la necessità da parte della scuola o della famiglia; per la consegna del documento di valutazione che potrà essere accompagnato da una griglia appositamente preparata dagli insegnanti per semplificarne la lettura. E’ previsto , nei casi in cui i genitori avessero difficoltà a capire e a comunicare nella lingua italiana, l’intervento del mediatore linguistico. I famigliari dell’alunno straniero verranno inoltre invitati a partecipare a tutte le iniziative organizzate dalla scuola e coinvolti in quelle di classe: incontri, feste, spettacoli, saggi . L’intervento dei genitori stranieri, con la loro esperienza e testimonianza, nei percorsi interculturali che si attiveranno nel nostro Istituto, sarà da considerarsi come una risorsa preziosa che andrà a completare e ad arricchire quanto progettato ed attuato dai docenti e dagli alunni. RISORSE Schematizzando, le risorse umane e strumentali occorrenti sono le seguenti : PERSONALE DIRIGENTE SCOLASTICO DOCENTI PERSONALE DI SEGRETERIA DOCENTE REFERENTE FUNZIONE STRUMENTALE MEDIATORE LINGUISTICO SPAZI - MATERIALI - STRUMENTI o o o o Aula di informatica, di pittura, di musica, aula video Materiale di facile consumo Materiale audiovisivo e multimediale Televisori, registratori, computer 6 TEMPI DI ATTUAZIONE Il progetto sarà attivato non appena giungerà conferma della concessione del finanziamento per quanto attiene le attività laboratoriali e di insegnamento individualizzato rivolte agli alunni e gestite dai docenti e per quanto riguarda l’organizzazione di incontri che coinvolgano le famiglie e le rendano partecipi della vita scolastica. E’ prevista una durata pluriennale, in prospettiva di un ulteriore incremento della presenza di alunni stranieri , per quanto riguarda soprattutto la prima accoglienza e la prima alfabetizzazione riferita alla lingua italiana, per garantire da subito ai neo-arrivati un proficuo inserimento. VERIFICA E VALUTAZIONE Per la verifica saranno indispensabili le osservazioni sistematiche per rilevare bisogni, atteggiamento comunicativo e relazionale e dare adeguate risposte. Il lavoro svolto dagli alunni nei corsi di alfabetizzazione o di sostegno linguistico diventerà parte integrante della valutazione di italiano (intesa come materia curricolare) o anche di altre discipline, nel caso in cui durante le attività venga affrontato l’apprendimento dei contenuti. Le verifiche orali e scritte verranno pertanto predisposte dal docente del corso di alfabetizzazione, ma concordate con l’insegnante di classe. Si dovrà ricordare che, come nel caso di ciascun alunno, ma in particolar modo per quello straniero, bisognerà tener conto, alla fine del percorso didattico ed educativo, dei progressi ottenuti rispetto al punto di partenza. Per il raggiungimento dell’obiettivo formativo rivolto all’intero gruppo classe, l’accettazione del “diverso” sarà valutata attraverso l’osservazione di comportamenti e atteggiamenti di disponibilità e collaborazione verso i compagni provenienti da altri Paesi. VERIFICA DEL PROGETTO Il progetto “ UNA FINESTRA SUL MONDO” viene alla fine di ogni anno scolastico sottoposto a verifica da parte dei docenti coinvolti e di quelli appartenenti alla Commissione Intercultura e potrà essere oggetto di aggiornamento e/o modifica in base alle nuove esigenze emerse dagli alunni stranieri che vi aderiscono, alla mutata realtà del nostro Istituto Scolastico o, eventualmente, al cambiamento della Normativa. PRODUZIONE E DIVULGAZIONE DEL MATERIALE Il materiale prodotto verrà messo a disposizione dei docenti delle nostre scuole ( esposizione e mostre, raccolta nello scaffale multimediale ) e divulgato in rete perché possa essere utilizzato dai docenti di altri Istituti Scolastici . Biassono, 13 settembre 2011 Commissione Intercultura 7