Cosa sono i rappresentanti degli studenti?
I rappresentanti degli studenti sono delle figure istituzionali elette dagli studenti
tramite bando, indetto dal Rettore. Essi vanno a ricoprire delle cariche in seno a
Consiglio degli Studenti, Senato Accademico, Consiglio di Amministrazione,
Consiglio del Dipartimento, Nucleo di Valutazione, Comitato Unico di Garanzia e
Centro Universitario Sportivo.
Che peso hanno all’interno degli organi di cui fanno parte?
Sarebbero dei consiglieri a tutti gli effetti. Tuttavia il loro peso è quasi zero, per tre
motivi:
a) il numero dei rappresentanti è in netta sproporzione nel rapporto
studenti/professori;
b) non hanno potere di veto;
c) la maggior parte degli organi di cui fanno parte svolge funzioni meramente
consultive.
Vota Antonio, vota Antonio…
In periodo elettorale, siamo sempre più spettatori di una serie di eventi di dubbia
serietà ed onestà politica.
Ci chiediamo come sia possibile definire campagna elettorale la semplice
collezione di nominativi che tappezzano i muri dell'Università. I candidati non
presentano un programma elettorale e nemmeno una semplice dichiarazione di
intenti. Non è previsto istituzionalmente un momento aperto al pubblico di incontro
tra i candidati stessi e gli studenti (tribuna elettorale).
Tutti abbiamo visto i camioncini (assolutamente non autorizzati) all'interno dei poli,
adibiti al "trasporto elettori", e avvenenti ragazze offrire gadget per attirare
l'attenzione di tutti, con l'intento di accalappiare il maggior numero di voti, ed
ancora "l'invito" palese di alcuni rappresentanti al voto nel bel mezzo delle lezioni.
Non è democratico il voto?
Non può essere considerato democratico un sistema rigettato dagli stessi aventi
diritto al voto. È evidente l'incapacità dei rappresentanti in campagna elettorale di
coinvolgere gli studenti, assicurandosi solo quei pochi voti di amici e conoscenti
per poter essere eletti. In realtà, con i dati alla mano il vero vincitore delle elezioni
studentesche è senza dubbio l'astensionismo. Infatti, l'affluenza alle ultime elezioni
chiarisce più di mille parole: di seguito sono presenti i dati concernenti la
partecipazione alle ultime elezioni dei Consigli di Facoltà.
Facoltà
Iscritti
Voti
Percentuale
Agraria
Architettura
Economia
Farmacia
Giurisprudenza
Ingegneria
Lettere e Filosofia
Medicina e Chirurgia
Medicina Veterinaria
Sc. Biotecnologiche
Scienze MM.FF.NN.
Scienze Politiche
Sociologia
TOTALE
2.608
4.369
11.473
4.987
17.203
19.516
12.456
5.704
1.474
2.428
12.160
3.652
4.179
102.209
429
621
1.434
1.038
2.804
3.844
411
2.082
198
228
882
894
425
15.290
16,45%
14,21%
12,5%
20,81%
16,30%
19,7%
3,3%
36,5%
13,43%
9,39%
7,25%
24,48%
10,17%
14,95%
Che fine fanno i rappresentanti una volta eletti?
Non è previsto nessun incontro istituzionale tra studenti e rappresentanti e mai
questi ultimi hanno manifestato la reale volontà di creare momenti assembleari.
Data l'assenza di comunicazione tra studenti e rappresentanti, ciò che viene portato
in ciascun organo decisionale è solo un’opinione personale del rappresentante, nei
rari casi in cui questi si presenta ai consigli.
Chiunque potrà constatare che la presenza massiccia dei candidati durante la
campagna elettorale, si trasforma in un'evanescenza nei due anni di carica.
Tuttavia esistono numerose associazioni studentesche dietro le stesse liste
elettorali dei rappresentanti, il cui impegno universitario consiste
nell'organizzazione di iniziative commerciali finanziate da privati e di attività
culturali (spesso molto poco culturali) finanziate dall'università, quindi da tutti
noi con le nostre tasse universitarie. Grazie alle associazioni studentesche, aziende
private possono liberamente avvalersi dell'università come spazio pubblicitario, ma
anche come recipiente di forza lavoro. Il reclutamento di forza lavoro a costo zero
(noi studenti!) avviene attraverso lo strumento dei master e dei seminari, con la
complicità del barone di turno, che richiede agli studenti la realizzazione di progetti
per conto di aziende e multinazionali. Tali progetti potranno essere utilizzati
dall’azienda come e quando vuole, togliendone la paternità allo studente.
Quanto alle attività culturali, per queste l'ateneo bandisce ogni anno accademico
l'assegnazione di oltre € 300.000 (€ 313.000 nell'anno 2011/2012).
Quali sono i criteri di assegnazione dei finanziamenti per “attività culturali”?
Le iniziative vengono proposte dalle Associazioni Studentesche al Consiglio di Amministrazione con partecipazione ad un bando annuale. Nella richiesta per i finanziamenti deve essere presentato un preventivo di spesa, tenendo conto che possono
essere stanziati non più di € 600 per materiale didattico ed allestimento sala, e non
più di € 250 per relatore. Le richieste sono poi valutate dalla Commissione Consiliare, che assegna un punteggio ad ogni iniziativa sulla base della qualità della proposta, del suo interesse culturale, etc.
I componenti di questa commissione sono nominati dal Consiglio di Amministrazione al suo interno, e ad essa partecipano anche i rappresentanti degli studenti. Risulta evidente il conflitto di interessi che si viene a creare nel momento in cui coloro che devono valutare le iniziative sono gli stessi che le propongono. Altrettanto
evidente appare la diretta proporzionalità tra liste numericamente più importanti nel
Consiglio di Amministrazione e “iniziative culturali” maggiormente finanziate.
Nella seguente tabella sono mostrate alcune tra le iniziative proposte dalle associazioni che hanno ottenuto maggiori finanziamenti nell’anno 2011/2012, a puro titolo
esemplificativo .
Associazione
ASMed
ASSI
UnIna
Uninsieme
Studenti di
Farmacia
Green
HOrnet
Progetto
Spazzolando si impara
Basic Life Support and Defibrillation
Scacco matto
* Totale:
ASSI IN FORMA
The bicentenary day
RIFIUTIamoci
* Totale
Marketing non convenzionale
Fotografa la mente
Matricole day
* Totale
UNINSIEME CHRISTMAS
Reginetta dell’ateneo
L’università in musica
Farmacorriere
* Totale
La riscoperta del rurale
Importo
richiesto
9.903
6.350
4.500
24.163
10.000
9.000
7.400
42.000
8.755
4.386
4.255
20.996
10.000
15.250
11.400
12.000
58.800
10.630
Importo
ottenuto
9770
6.265
4.440
23.875
9.482
9.000
5.062
29.986
8.045
3.804
2.987
17.884
5.927
5.045
3.960
2.981
17.933
3.008
La Confed.
degli studenti
E non chiamatemi corto!
8.500
2.449
* Totale
Preserv… iamoci per l’amore!
Apriamo (la mente) al ginocchio!
Giornata sull’ortopedia e
chirurgia del ginocchio
28.500
7.100
9.850
11.837
1.963
1.560
Corso teorico-pratico Mammiferi Marini 10.000
Farmaci da viaggio: paese che vai,
8.000
“bugiardino” che trovi!
TOTALE DA TUTTE LE ASSOCIAZIONI: 313.687
1.410
1.086
AISF
VET IN
PROGRESS
* Il Totale è ottenuto tenendo conto della totalità delle iniziative di ciascuna associazione e non solo
delle poche elencate, che ne costituiscono solo una parte. Per il calcolo dell’Importo richiesto, non
sono state considerate le iniziative non approvate (il totale in alcuni casi sarebbe anche il doppio).
Ma queste “iniziative culturali” valgono davvero tutti questi soldi?
Appare evidente l'inopportunità di finanziare con fondi dell'Ateneo feste e concorsi
di bellezza, data la futilità di simili iniziative e la carenza di risorse destinate all'università. Ma anche per le iniziative che sembrerebbero avere un contenuto culturale,
appare con una certa evidenza la sproporzione tra fondi richiesti e ottenuti, e fondi
necessari all'organizzazione degli eventi, come i 6.000 € ottenuti per un cineforum,
i 9.000 € per un giornalino universitario, gli 8.000 € per un seminario, e così via.
Iniziative ludiche e culturali possono essere organizzate a costo 0 per l'università, e
ciò è dimostrato dall'autorganizzazione degli studenti, che ogni giorno mette in
campo proiezioni, giornali, seminari, controcorsi, pranzi sociali, e tanto altro.
Tali considerazioni valgono a maggior ragione se si considerano i tagli che continuano inesorabilmente a incidere sulla ricerca, sulla didattica e sulla manutenzione
delle strutture dell'università.
Ma se non votiamo come facciamo a far valere la nostra voce di studenti?
Votare un soggetto che dovrebbe rappresentare gli studenti non incide sulle sorti
dell'università, né può influenzare le decisioni degli organi accademici. Questo è
possibile solo con la partecipazione attiva alla vita politica universitaria, attraverso
percorsi auto-organizzati e senza alcuna delegazione a terzi.
Non delegare,
lotta!
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