Il mondo greco Testi di riferimento: Senofonte (444-357 a.C.), Oeconomicus (L’amministrazione della casa) (pseudo) Aristotele (384-322 a.C.), Oikonomìa (Trattato sull’economia) Il mondo romano Marco Porcio Catone (il Censore) (234-139 a.C), De agri cultura Marco Terenzio Varrone (116-27 a.C.), De re rustica libri III Lucio Giunio Moderato Columella (1. sec. d.C), De re rustica Significato di “economia”, in greco oikonomìa Oikos “casa” intesa come insieme dei beni mobili e immobili che formano il patrimonio del despòtes Nomos “amministrazione”, “legge” da nèmein, “condurre” Latino: “villa” e non “domus” (pater familias) Oikonomìa = amministrazione del patrimonio (fondiario) da parte del pater familias E’: Nobile (polìtes, patrizio) Proprietario fondiario Ha diritti politici e partecipa al governo della città CARATTERISTICHE DELL’OIKONOMÍA • In Aristotele, l’economia trova una sua collocazione all’interno delle principali suddivisioni della filosofia FILOSOFIA teoretica pratica Logica Fisica Storia naturale Metafisica Morale (governo della persona) Economia (governo della casa) Politica (governo della città) Il pater familias è l’unico che assomma in sé i 3 rami della filosofia pratica, in particolare ha “diritto” al governo della casa e al governo della città. (Diverso concetto di democrazia rispetto a quello odierno) REGALE. Suoi compiti: Moneta Esportazioni e importazioni (dei tributi ricevuti dai satrapi) Spese SATRAPICA. Suoi compiti: Curare le entrate da: suolo, domini propri, mercati, bestiame e altro POLITICA. Suoi compiti: Curare le entrate da: demanio pubblico, mercati, pedaggi, imposte PRIVATA. E’ più limitata nella sfera di influenza, ma più complessa nelle sue funzioni. Suoi compiti: Buona amministrazione: Entrate: suolo, commercio, denaro Gestione del patrimonio e spese Sorveglianza dei costumi (responsabilità) Presenza nel fondo (compatibilmente...) Studio dell’agricoltura FINE DELL’ECONOMIA Per Senofonte: Accrescere le sostanze Per Aristotele: la “vita buona” (le ricchezze sono solo un mezzo; l’arricchimento è sospetto) CREMATISTICA Arte di ricavare ricchezza dalle sostanze: da krèmata Agricoltura Scambio Naturale Innaturale Terra non coltivata (Boschi e miniere) Oikonomìa (privata) è caratterizzata da 3 rapporti di ineguaglianza: 1. Padrone – servo 2. Marito – moglie 3. Padre – figlio Due fenomeni nuovi: 1. risveglio dei commerci e delle economie europee. Nascita del capitalismo 2. affermazione degli Stati nazionali Determinano un risveglio di interesse per i temi economici legati in particolare alla regolazione pubblica del commercio estero, alla gestione pubblica dei problemi dell’urbanizzazione e della povertà, alla finanza pubblica, all’organizzazione della macchina amministrativa dello Stato centralizzato. Il punto di riferimento è quella che già Aristotele aveva chiamato “economia politica”. Quest’ultima viene considerata una branca della Scienza dello Stato o della Scienza del Legislatore. Viene insegnata ai futuri burocrati dello Stato. * E’ una disciplina NORMATIVA che ha per SOGGETTO il SOVRANO. * Il suo oggetto è ampio, comprende finanza pubblica, politiche commerciali, politiche sociali, ma anche l’arte complessiva di amministrare la macchina statale. * Fini: Ricchezza e potenza della nazione E’ oggetto di 1. trattati e manuali rivolti al Sovrano e alla Corte (ministri e consiglieri del Re). Primo testo che reca nel titolo il termine “economia politica”: Antoine de MONTCHRESTIEN (ca. 1575-1621), Traicté de l'oeconomie politique [1615]. 2. opuscoli, pamphlets, che discutono provvedimenti legislativi (possono essere di consiglieri di parte governativa, membri della corte, ma anche altri soggetti interessati alle politiche commerciali, finanziarie, assistenziali ecc.: Membri delle municipalità, mercanti, dirigenti di compagnie commerciali privilegiate). Un dirigente della East India Company era per esempio Thomas Mun (1571-1641), A Discourse of Trade (1621) England's Treasure by Forraign Trade (1664) N.B. Durante i periodi di turbolenza sociale e politica questi scritti si accrescono di volume. Problema di censura. Le posizioni economiche rispecchiano spesso quelle politiche. Un complesso di prescrizioni definito a partire dalla fine del ‘700: “SISTEMA MERCANTILE” (Mirabeau, Philosophie rurale, 1863; A. Smith, Wealth of Nations, 1776) L’espressione “MERCANTILISMO” risale all’inizio del XX secolo (E.F. Heckscher, Il Mercantilismo, Torino 1936) NB. Il mercantilismo è una CATEGORIA STORIOGRAFICA. Non designa una TEORIA, ma un insieme di POLITICHE ECONOMICHE relative in particolare al commercio internazionale. 1a FASE. Bullionismo: XVI-XVII SEC., soprattutto in Inghilterra Idea di fondo: la base monetaria del Paese era scarsa a causa del costante drenaggio di oro e di argento. Il governo doveva impedire in tutti i modi tale fuga di denaro. Fenomeno reale: alterazioni di denaro da parte di: mercanti Sovrano (signoraggio) Sir Thomas Gresham (1519-79): prima teoria monetaria della storia: LEGGE DI GRESHAM: “la moneta cattiva scaccia la buona” 2A FASE. Mercantilismo: Per conservare i metalli preziosi occorre avere una bilancia commerciale permanentemente in attivo. Ciò implicava una politica PROTEZIONISTICA Importante il concetto di “balance of trade” (Th. Mun) Critica successiva di Smith (1776): i sostenitori del sistema mercantile credono erroneamente che la ricchezza sia oro e argento. E’ il libero commercio invece che massimizza la ricchezza reale. Quali motivi razionali per le politiche mercantiliste? 1. Costituire un “tesoro” da usare in caso di necessità. 2. Considerare l’influenza della moneta sulle variabili reali. FASE 1. (soprattutto prima metà del ‘500) Afflusso di oro e argento dalle miniere americane ⇒ Aumento dei prezzi Si comincia a comprendere il meccanismo della Equazione degli scambi: MV = PT Se cresce M (massa monetaria), cresce P (livello dei prezzi) J. Bodin, Reponse aux paradoxes du Monsieur de Malestroict, 1568 Jean Malestroit: l’inflazione è dovuta all’alterazione della moneta. Bodin: c’è una relazione (non stretta) tra M e P. FASE 2. (XVII sec.) Si attenuano le spinte inflazionistiche. Ora si sottolinea la relazione tra M e T, e solo in misura limitata su P. La condizione è che esistano lavoratori e capitali inattivi. Le grandezze monetarie influenzano quelle reali Due meccanismi: 1. DIRETTO (John Law, Money and Trade Considered, 1705) ∆M ∆ M/P ∆D ∆R ∆T e ∆ Y ∆S 2. INDIRETTO (Josiah Child, A New Discourse of Trade, 1693) ∆M ∆ i (di segno opposto) ∆T e ∆ Y ∆I ∆S NB. Questo secondo meccanismo è respinto dagli economisti classici (i è det. sul mercato del capitale) E’ invece rivalutato da Keynes (i è det. sul mercato monetario) Concezione di fondo dietro alle politiche mercantilistiche - La ricchezza mondiale va considerata un dato. - Negli scambi internazionali il guadagno di un paese corrisponde alla perdita degli altri (gioco a somma zero). - Occorre in ogni modo favorire le manifatture nazionali. Strumenti Premi alle esportazioni Privilegi Finanziamenti diretti Restrizione dell’emigrazione di lavoratori qualificati (artificers) Proibizione dell’esportazione di macchinari e brevetti. Jean-Baptiste Colbert (1619-1683. Ministro di Luigi XIV) “Manifatture privilegiate” La popolazione è insufficiente. Occorrono politiche demografiche attive. Una popolazione numerosa mantiene i salari bassi e la produttività alta, e riduce i costi di produzione. IPOTESI: L’aumento dei salari riduce l’offerta di lavoro PRESUPPOSTO: Il lavoratore non deve avere l’alternativa tra maggiori consumi e maggiore tempo libero, ma solo quella tra lavoro e tempo libero. David Hume (1711-1776) Political Discourses (1752) Hume critica la teoria della bilancia commerciale favorevole. Formula il price-specie flow mechanism: bilancia in attivo ∆M ∆ P (paese in attivo) ∆ P di segno opposto (paese in passivo) cessazione dei flussi monetari riequilibrio delle bilance si riduce la competitività del paese in avanzo e cresce quella del paese in passivo CONDIZIONE: elevata elasticità rispetto al prezzo della domanda dei beni esportati. Se invece l’elasticità è bassa, al peggiorare delle ragioni di scambio il saldo tra esportazioni e importazioni migliora più in termini di valore di quanto peggiori in termini di quantità. Meccanismo di trasmissione tra variabili monetarie e reali. Due casi: 1. Aumento improvviso e a pioggia: ∆ M ∆ P (è un caso limite) 2. Aumento a favore di un particolare gruppo di operatori, per es. gli esportatori: ∆ M ∆ T (in un primo momento) ∆ P (in un secondo momento). Più in dettaglio: ∆M ∆P ∆N ∆W W invariati (disoccupazione) piena occupazione ∆D ∆S (prezzi invariati) Richard Cantillon (1680ca.-1734) Essai sur la nature du commerce en général, 1755 Un’iniezione di liquidità non modifica solo il livello generale dei prezzi, ma anche la struttura dei prezzi relativi. (Sarà ripreso nel ‘900 da F.A. von Hayek per la sua teoria del ciclo)