ANNO VII N° 2 2 Novembre 2008 BOLLETTINO PARROCCHIALE ”S. MARIA DEL POPOLO” CITTADUCALE DOMENICA A CITTADUCALE LE ANIME DEI GIUSTI SONO NELLA PACE INFORMAZIONI UTILI Coloro che hanno necessità di comunicare con il Parroco, sac. Ferdinando Tiburzi, possono telefonare a: · 0746 - 60.21.40 casa parrocchiale · 333 - 22.45.296 cellulare Fax. · 0746 - 60.10.87 Ufficio Parrocchiale · 0746 - 60.10.87 Suore Carmelitane · 0746 - 60.61.61 Orario Ss. Messe GIORNI FERIALI ore 17.00 S. Rosario ore 17.30 S. Messa GIORNI FESTIVI ore 11.00 ore 17.00 ore 17.30 S. Messa S. Rosario S. Messa FLASH FLASH FLASH FLASH FLASH FLASH 4 Novembre Festa delle Forze Armate CORSO per FIDANZATI Martedì 4 novembre si celebra la festa delle Forze Armate, e si commemorano i Caduti in tutte le guerre. Questa occasione deve diventare una lezione per tutti, perché dall’esempio di quanti hanno sacrificato la vita per la libertà della Patria possiamo attingere energia e nuovi stimoli, per emulare le gesta di sacrificio compiuto per il “bene comune”. Sabato 29 novembre, con inizio alle ore 18.30, presso il Salone Vescovile, si svolgerà il primo incontro del Corso per Fidanzati, che intendono celebrare il Sacramento del Matrimonio entro l’anno 2009. Tutte le coppie di fidanzati interessati possono chiedere informazioni alla Parrocchia, in modo da avere gli elementi sufficienti per l’iscrizione e la partecipazione al corso. Si raccomanda vivamente di partecipare alla S. Messa festiva, quale testimonianza cristiana. VIRGO FIDELIS e L’ARMA Il 21 novembre ricorre la Festa della Madonna “Virgo Fidelis”, Patrona dell’Arma dei Carabinieri. E’ un’occasione propizia per far sentire a tutti i Carabinieri della Compagnia e della Stazione di Cittaducale, allo stimato Comandante Fabrizio Gubbiotti, il più vivo apprezzamento, la rinnovata stima ed il profondo ringraziamento per il prezioso servizio che svolgono per il bene della nostra Comunità Civitese. 25 novembre 2008 Festa di S. Caterina d’Alessandria Martedì 25 novembre ricorre la festa di S. Caterina d’Alessandria, Patrona del Monastero delle Benedettine. E’ senza dubbio un’occasione favorevole e propizia, per stringerci tutti attorno in fraternità alla Comunità delle Monache Benedettine, ringraziandole per il bene che assicurano alla Comunità di Cittaducale con le loro preghiere. Sabato 22 novembre 2008 FESTA di S. CECILIA Sabato 22 novembre ricorre la Festa di S. Cecilia, Patrona della Musica Sacra. Certamente, molti amano la “musica”, si ispirano alla “musica”. Ebbene, questa ricorrenza dovrebbe stimolare tutti coloro che amano questa nobile arte a ritrovarsi INSIEME, per implorare ed invocare la Patrona S. Cecilia. In particolare, un invito va rivolto alle BANDE MUSICALI, esistenti a Cittaducale, perché in questa speciale circostanza si ritrovino nella Chiesa Cattedrale di S. Maria del Popolo per vivere INSIEME un momento celebrativo solenne. A tutti indistintamente la Parrocchia rivolge l’invito a partecipare alla S. MESSA in onore della Patrona della Musica, S. CECILIA. Sarebbe un gesto nobile, che consentirebbe di trascorrere anche solo qualche attimo in armonia, in serenità, in fraternità. L’appello viene rivolto, in particolare, ai Dirigenti, ai Maestri, agli anziani delle Bande Musicali esistenti a Cittaducale. Con un piccolo sforzo da parte di tutti sarà possibile vivere una Giornata indimenticabile, fantastica, indelebile, meravigliosa. Appena sarà restaurata la Chiesa di S. Cecilia, potremo finalmente ritornarvi a celebrare la festa della S. Patrona, preceduta da un Triduo Sacro di preparazione. Pubblicazione mensile della Parrocchia S. Maria del Popolo Piazza del Popolo n° 1 02015 Cittaducale (RI) stampato in proprio. 2 FLASH FLASH FLASH FLASH FLASH FLASH EDITORIALE AMARE LA CHIESA Una vita senza “amore” è da Foto “L’Arcobaleno” di Ranalli Claudio considerare insipida, insignificante. In questo articolo due sono gli elementi fondamentali da approfondire e sviluppare. Amare vuol dire donare, offrire, sacrificarsi, cercare il bene dell’altro, lodare ed esaltare l’altro, riservare il proprio tempo e le energie migliori per l’altro, … La Chiesa è l’insieme delle persone, che credono in Cristo, e intendono vivere in comunione “nel nome di Gesù”, che ha voluto che i Suoi discepoli vivessero nello spirito del Comandamento Nuovo dell’Amore fraterno :“Amatevi come Io vi ho amato” (Gv. 13,34; 15, 17). Anche se a volte registro delle incomprensioni, Il vero Amore, dunque, è riservato a Cristo ed o aspri contrasti, preferisco assicurare ancora di più il alla Chiesa, sua creatura. Oggi, sento la gioia di condividere la mia mio “bene” a queste persone, che - forse - non hanno Fede con il popolo civitese, Chiesa di Cristo in questo avuto l’opportunità di conoscere lo spirito, che anima la mia attività pastorale, indirizzata soltanto alla ricerca particolare territorio. Dopo aver operato in altre terre, in diverse altre del “bene vero” della comunità. Sono tornato nella mia diletta terra, con umiltà Parrocchie, il Signore ha voluto riservarmi l’onore di vivere in mezzo alla “mia gente”, quella Chiesa locale ed in spirito di “servizio”, desideroso di fare unicamente di Cittaducale, che sempre è rimasta nel profondo del “la volontà del Signore”. Non voglio essere “amato”, desidero “amare”, nella mio cuore. speranza di aiutare le persone ad incontrare Cristo, nostro Signore. La Chiesa, dunque, è la “famiglia dei credenti in Cristo”. A tutti rivolgo l’invito ad AMARE questa A questa Chiesa civitese voglio riservare tutto il “mio bene”, senza risparmiare energie e donando CHIESA, che è in Cittaducale, nella consapevolezza, che è Gesù stesso che ci propone di esprimere e manifestare quanto il Signore mi ha concesso con i Suoi “talenti”. Finora, nulla ho risparmiato per me stesso e “amore vero e sincero”. Chi si sottrae a questo “amore per la famiglia dei desidero continuare a donare. Ogni giorno che passa avverto attorno alla mia credenti, che vive in Cittaducale, sappia che fa soffrire persona tanta simpatia, grande considerazione, enormi quel Gesù, che continua a chiedere di vivere in un solo aspettative, sorprendente curiosità, profonda stima e Spirito ed in un solo Corpo. “In un solo Spirito tutti siamo stati battezzati per singolare fiducia. Ci sono anche le avversità, certamente, le formare un solo Corpo di Cristo” (Efesini 4,7). “Sebbene molti, noi siamo un solo Corpo in contrarietà, le difficoltà, le persecuzioni. A tutti, comunque, voglio un “bene grande”, soprattutto Cristo” (Romani 12, 5). E’ all’interno di questa Chiesa di Cittaducale, a coloro che probabilmente non condividono le mie dunque, dove il Signore ci ha collocati, che possiamo scelte ed il mio operato. In questi anni ho cercato unicamente di “donare” - anzi dobbiamo - dimostrare di appartenere a Lui e non a noi stessi (Atti 2,42,46; 4,32). e, grazie alla collaborazione di tante persone veramente Su tutti chiedo al Signore - tramite l’intercessione di “fede cristiana” ed animate da “grande generosità” di S. Maria del Popolo - una particolare benedizione e spirito di altruismo, è stato possibile realizzare una per tutti i “diletti fedeli” della comunità ecclesiale di enorme serie di iniziative. Cittaducale. Soprattutto, non conservo rancore per alcuno, anche se ho ricevuto offese. Sac. Ferdinando Tiburzi A tutti continuo a riservare un sorriso, un saluto, 3 una collaborazione. IL CULTO DEI MORTI Novembre è il mese che, maggiormente, richiama il culto ai nostri cari defunti. Entrando nel luogo sacro del cimitero si scorge in questi giorni un afflusso maggiore di persone, che manifestano il proprio affetto, deponendo fiori ed accendendo lumini davanti alle tombe dei propri cari. Si scorge la mestizia scolpita sul volto di molti, si vedono anche alcune furtive lacrime bagnare il viso e l’atteggiamento orante di qualche persona, che dedica una preghiera per la pace eterna dei propri defunti. Il pensiero per i Morti è doveroso, ma è anche “santo e fecondo”. L’omaggio più efficace rimane, peraltro, la preghiera, che sale a quel Dio, che è Padre nostro Misericordioso, chiedendo a Lui grazia, salvezza e pace eterna per le anime defunte. Il metodo più valido dei nostri suffragi è, senz’altro, la S. MESSA. La S. Messa è un rito pieno di speranze e di certezze. Nella S. Messa si realizza la manifestazione della Fede, una comunione di vita in Cristo, la certezza di risorgere a nuova vita. Nella S. Messa si compendiano i più grandi valori del suffragio cristiano: la misericordia divina, la volontà di salvezza da parte di Dio, il valore infinito della Redenzione e la sua applicazione ai singoli defunti. Se potessimo ascoltare le voci dei nostri defunti, certamente uno solo sarebbe l’appello, quello di aiutarli, affrettando il loro ingresso nel Paradiso. Celebrando l’Eucaristia in suffragio di una persona cara, chiediamo al Signore di unire il defunto alla morte di Cristo, perché in Cristo possa vivere nella pace eterna e nella gioia del Paradiso. E’ quindi molto bella e da raccomandare la tradizione di far celebrare Sante Messe per i defunti, soprattutto nella data della ricorrenza della morte. S. MONICA, mamma di Sant’Agostino, poco prima di morire, disse ai figli: “cari figlioli, soltanto una cosa vi chiedo: dovunque vi troverete, fate celebrare la S. Messa in suffragio della vostra mamma”. Non limitiamo, quindi, il nostro ricordo a segni esteriori, ma affidiamoci ad atteggiamenti che aiutino i defunti a perseguire il bene della Salvezza eterna. Nella S. Messa si realizza la manifestazione della Fede, una comunione di vita in Cristo, la certezza di risorgere a nuova vita. Offriamo, dunque, la celebrazione della S. Messa, dove si fa la “memoria dei defunti” e dove possiamo applicare per loro le nostre preghiere di suffragio. Quanto “bene” possiamo donare con una Messa bene ascoltata ed applicata! E’ il “fiore più profumato” che possiamo deporre in ricordo dei nostri cari defunti, ai quali indirizzare l’omaggio più efficace e gradito. I nostri defunti ci chiedono un grande atto di carità, quello di aiutarli a raggiungere al più presto la salvezza eterna, il Paradiso. Il nostro “pellegrinaggio” al cimitero possa essere utile ai nostri morti e di riflesso anche a noi, perché possiamo imparare la lezione di cosa ci attende e quella che sarà la nostra sorte futura. In nome dei nostri morti invochiamo la misericordia e la bontà di Dio. “De profundis clamavi ad Te, Domine …”. Preghiamo per i nostri morti ed inviamoli con le nostre preghiere nella casa del Padre, dove potranno - finalmente - trovare la gioia e pace eterna. 4 “ L’ eterno riposo dona loro, o Signore, e splenda ad essi la luce perpetua, riposino in pace. Amen ! COSA FAREI, SE … Nella nostra esperienza quotidiana sovente siamo assaliti da interrogativi, anche inquietanti, che riguardano il nostro futuro, la nostra prospettiva oltre la morte. COSA FAREI, SE DOVESSI MORIRE OGGI ? A questa domanda brutale, forse nessuno vorrebbe rispondere, eppure la morte è una “dura realtà”, non facile da accettare, tuttavia sempre presente. Per dare una risposta ad un quesito sconvolgente, ma sempre impellente, forse è utile fare riferimento alla Parola di Dio, che propone due episodi eloquenti: - parabola dell’uomo ricco e del povero Lazzaro (Luca 16, 19-31); - parabola del ricco stolto (Luca 12, 13-21). I Santi hanno preparato gli ultimi istanti della loro vita, pregando. San Francesco d’Assisi, prima di morire, volle che venisse recitato il Salmo 141, che esprimeva il suo grande desiderio di essere liberato dal corpo. Quindi, dopo aver chiesto ai frati di cantare il verso del Cantico, riguardante “Sorella morte”, chiese del pane, lo spezzò, dandone un pezzo a tutti i presenti in segno di pace vicendevole, e mentre veniva letta a voce alta la Passione di Nostro Signore secondo Giovanni, Francesco è deceduto. Non tutti si preparano alla morte, pregando. Il ricco Epulone, riferisce il Vangelo di Luca, faceva festa ogni giorno con grandi banchetti. Dopo la morte andò a finire all’inferno e soffriva terribilmente (Luca 16, 23). Chiese ad Abramo: “Ti supplico, padre Abramo, manda Lazzaro a casa di mio padre. Ho cinque fratelli e vorrei che Lazzaro li convincesse a non venire anche loro in questo luogo di tormenti”. Abramo gli rispose: “I tuoi fratelli hanno la legge di Mosè e gli scritti dei Profeti. Li ascoltino”. Quanti di noi conoscono ed approfondiscono le Sacre Scritture? Quanti si affidano agli Incontri della LECTIO DIVINA ed all’ascolto quotidiano della Parola di Dio durante la S. Messa feriale e festiva? Molte persone ritengono che valga la pena accumulare le ricchezze, i beni materiali. Ebbene, nella parabola del ricco stolto, così leggiamo: “Bene! Ora ho fatto provviste per molti anni. Dirò a me stesso: riposati, mangia, bevi e divertiti! Ma DIO gli disse: stolto! Proprio questa notte morirai, e a chi andranno le ricchezze che hai accumulato?” (Luca 12, 18-20). A questo punto, cosa farei, se dovessi morire oggi ? Riteniamo che sia opportuno dedicare tutto il nostro tempo alle ricchezze, ai piaceri della vita, ai divertimenti, agli hobbys, allo sport, alle diverse attività … E all’anima, quando ci pensiamo ? Rispettiamo i Comandamenti ? Riserviamo il nostro tempo domenicale alla partecipazione alla S. Messa ? Sappiamo rispettare il Comandamento Nuovo dell’Amore verso i fratelli (Giovanni 13,34; 15,17). Nel mese di novembre avremo l’opportunità di visitare i nostri cari defunti. Di fronte alle loro spoglie mortali, pensiamo che “ciò che loro sono, poi saremo anche noi?”. E’ forse consigliabile diventare più buoni e, soprattutto, dedicare più tempo alla salvezza della nostra anima, con preghiere e la partecipazione alla S. Messa, anche quotidiana. Ricordiamocelo: la morte può sorprenderci all’improvviso, ogni momento. E’ bene essere preparati, vivendo in comunione con Gesù, sempre! 5 RIUNIONE DEI SACERDORTI DELLA VICARIA VERBALE della Riunione dei Sacerdoti della Vicaria Foranea “Cittaducale-Antrodoco” Oggi, giovedì 9 ottobre 2008, con inizio alle ore 10,00, presso la Sala del Palazzo Vescovile in Cittaducale, si è svolta la riunione dei Sacerdoti della Vicaria Foranea “Cittaducale-Antrodoco”. Risultano presenti: Don Luigi Tosti, Don Marco Tarquini, Don Mauro Mannetti, Don Ferdinando Tiburzi. Dopo la preghiera dell’Ora Terza, sono iniziati i lavori con il seguente Ordine del Giorno: 1. Situazione della Vicaria 2. Statuto della Vicaria 3. Numero di abitanti di ciascuna Parrocchia della Vicaria 4. Numero dei Catechisti di ciascuna Vicaria 5. Costituzione del Consiglio Pastorale della Vicaria. 1. I Sacerdoti presenti hanno affrontato l’argomento, analizzando le persone pastoralmente impegnate nel territorio (Sacerdoti, Diaconi, Vicari Pastorali, Religiose). Hanno convenuto nel ribadire che in ogni Parrocchia (Antrodoco; Cittaducale; Castel S.Angelo; Borgovelino) sia il Parroco il coordinatore della Pastorale del territorio. Pertanto, i Diaconi, i Vicari Pastorali e le Religiose devono esercitare il proprio impegno, solo dopo averne discusso e concordato con il Parroco. Si verifica che purtroppo ci sia troppa voglia di autonomia e di impostazione personale. Non si può tendere alla ricerca delle Unità Pastorali, quando ancora nell’ambito di una Parrocchia ogni Operatore (Vicari P., Diaconi, Suore) tendono a crearsi un’isola. A questo proposito, l’Ordinario Diocesano precisi meglio gli ambiti che ogni “operatore pastorale” è chiamato a svolgere. 2. E’ stata distribuita la copia della Bozza dello Statuto della Vicaria, con l’invito a leggerla, ad apportarne le correzioni ed a ripresentarla con le proprie indicazioni e proposte. 3. Presentare, a breve scadenza, il numero degli abitanti della propria Parrocchia. 4. Invito a presentare il numero dei Catechisti impegnati in ciascuna Parrocchia. 5. Facendo seguito alle esortazioni formulate dal Vescovo e dal Responsabile della Pastorale diocesana, Don Paolo Blasetti, nella Riunione dei Vicari Foranei, svoltasi il 29-09-2008, è stato concordato di costituire il Consiglio Pastorale della Vicaria con la presenza dei seguenti operatori: Parroci; Diaconi; Vicari Pastorali; 1 (una) Religiosa, rappresentante di ogni Parrocchia (Cittaducale; Antrodoco; Canetra); 2 (due) Rappresentanti Laici di ogni Parrocchia (Cittaducale; Antrodoco; Borgovelino; Canetra di Castel Sant’Angelo). La Riunione del Consiglio Pastorale della Vicaria viene fissata per giovedì 13 novembre 2008. La seduta è tolta alle ore 12.10=. Il Vicario Foraneo Sac. Ferdinando 6 Tiburzi RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO 7 8 Domenica 12 Ottobbre MANDATO AI CATECHISTI Domenica 12 ottobre u.s. nella Chiesa Cattedrale di S. Maria del Popolo, durante la celebrazione della S. Messa delle ore 11.00, si è svolta la cerimonia del MANDATO ai CATECHISTI. All’inizio dell’anno pastorale sono stati presentati i Catechisti, che svolgono il delicato e prezioso impegno di annunciare la dottrina cristiana ai ragazzi della Parrocchia, che frequentano le classi dalla prima alla quinta elementare e gli adolescenti della prima e seconda media. Il Sacerdote, nell’omelia, ha ringraziato i Catechisti per il loro servizio e la loro disponibilità a collaborare per la formazione religiosa dei ragazzi. “E’ senz’altro un compito impegnativo, ma Gesù è con voi e la Comunità vi è vicina con la preghiera e con l’affetto”. Il Parroco ha quindi proseguito: “Cari Catechisti, siate strumenti vivi ed entusiasti dell’annuncio del Vangelo”. E’ seguita la consegna del testo delle Sacre Scritture e della copia del Catechismo. 9 Proposta per l’assegnazione del Premio ANGIOINO D’ORO Una delle più belle iniziative promosse a Cittaducale è, senza dubbio, quella relativa al Premio “Angioino d’oro”, che viene assegnato nel mese di dicembre. In questi anni ho cercato di conoscere le motivazioni, che consentono di assegnare un così lusinghiero e alto riconoscimento. Sicuramente, esisterà uno Statuto, un Regolamento che stabilisce le modalità di attribuzione di un Premio, che esalta chi, evidentemente, ha contribuito ad esaltare questa nostra città. Gradirei, dunque, leggere il testo del Bando, che sancisce le norme per individuare i “meritevoli” da premiare. Maurizio Graziani Personalmente, con tanta umiltà e semplicità, Premiato per l’attività svolta con i giovani e i ragazzi mi permetto di segnalare alcune mie considerazioni, nell’oratorio parrocchiale e per aver insegnato il canto che peraltro non hanno alcuna pretesa, se non quella di e il suono della chitarra a molti allievi. esporre pubblicamente quello che penso interiormente. Anzitutto, il richiamo alla Famiglia D’Angiò dovrebbe consentire di riconoscere quanto Carlo II ed il Duca Roberto hanno evidenziato nel proposito di costruire la Città. E’ necessario che risultino evidenti i requisiti che il “fondatore” Duca Roberto D’Angiò ha stabilito nel momento in cui ha deciso di “progettare” e “fondare Cittaducale”. Ebbene, il Duca Roberto D’Angiò dopo aver progettato la planimetria della nuova città, suddividendola in quattro quartieri, ciascuno con una piazzetta ed una Chiesa (S. Croce; S. Giovanni Battista; S. Antimo; S. Maria), ha ritenuto opportuno di realizzare una PIAZZA ed una CHIESA in comune, dedicandole al POPOLO, perché costituissero l’emblema dell’UNITA’ della popolazione, formata da persone provenienti dai diversi paesi limitrofi. Ecco dunque stabiliti i DUE REQUISITI fondamentali: PIAZZA e CHIESA. La “Piazza” da sempre ha rappresentato il luogo dell’incontro, della partecipazione –a livello civile- di un popolo desideroso di esporre e rivendicare interventi legislativi per lo sviluppo e la crescita della città. La “Piazza” è, per antonomasia, il luogo in cui si manifesta la “democrazia” e, quindi, la partecipazione di un popolo alla amministrazione della città. La “Chiesa” è la “casa comune” dove le persone si ritrovano per acquisire i valori morali, e dove maggiormente si realizza la “comunione” delle persone sul fondamento della dottrina evangelica della Carità Cristiana, secondo il Comandamento Nuovo proposto da Gesù, il quale invita i Suoi Discepoli ad “amarsi gli uni gli altri”. Una persona che non riesce a rispettare nel proprio comportamento queste due “esigenze”, non ha diritto di essere definita “civitese doc”. Bisogna sentirsi impegnati, fattivamente, a livello civile ed a livello religioso, partecipando all’interno delle due realtà: nella Piazza e nella Chiesa. Soltanto colui che è capace di impegnarsi nella ricerca dello sviluppo e della crescita della propria città, sia nel campo civile, sia nel campo religioso, può meritare il riconoscimento dell’assegnazione del Premio ANGIOINO D’ORO. I due requisiti sono entrambi importanti, anche se qualcuno –oggi- vorrebbe magari privilegiarne o escluderne l’uno o l’altro. Diventa quanto mai opportuno, anzi vitale, ripartire dalle origini, dalle radici storiche della nostra Città, per ricreare i presupposti che hanno resa gloriosa, illustre e superba la nostra amata CITTADUCALE. Il Premio Annuale “Angioino d’Oro” dovrebbe rispettare, quindi, le caratteristiche volute dal Fondatore “Duca Roberto D’Angiò”. Nandoe 10 EVENTI da RICORDARE KATIA, TESTIMONE DI CRISTO Sabato 25 ottobre u.s., nella Chiesa Cattedrale di S. Maria del Popolo in Cittaducale, durante la S. Messa, officiata da Mons. Delio Lucarelli, Vescovo di Rieti, la giovane KATIA PIZZARIELLO ha ricevuto il Sacramento della Cresima. Per tale circostanza la Famiglia dell’UNITALSI ha fatto corona alla giovane ospite della Casa-Famiglia “S. Margherita” della Diocesi. Tale evento è stato significativo, soprattutto per la Comunità Parrocchiale di Cittaducale, che ha partecipato con affetto ed entusiasmo al momento celebrativo, a cui ha fatto seguito l’incontro gioioso e fraterno presso i locali del Palazzo Dragonetti. FORTI EMOZIONI Merita senza dubbio una citazione il Sig. C. L. , che gentilmente ha voluto esprimere un profondo ringraziamento per aver ricevuto il testo : “ CITTADUCALE - Settecento anni di storia”. Mentre viaggiava da Roma a Milano, in treno, ha trascorso il tempo nella lettura dell’opuscolo, manifestando segnali di forti emozioni, riscontrabili da altri passeggeri del suo scompartimento. Questa simpatica reazione era dovuta semplicemente dall’aver rivissuto nella lettura i sentimenti più genuini e toccanti del legame alla sua terra, fortemente evidenziati dal Sacerdote negli articoli. Fa piacere registrare come ci sia ancora qualche autentico “Civitese D.O.C.”. CITTADUCALE IN ONDA SU RAI UNO Sabato 20 settembre 2008, nella trasmissione televisiva “LE RAGIONI DELLA SPERANZA”, mandata in onda a cura di Padre Raniero Cantalamessa, le riprese sono state effettuate a Cittaducale. Mentre veniva presentata ed illustrata la Parola di Dio della XXV^ Domenica del Tempo Ordinario, l’esimio ed illustre Padre Raniero ha voluto scegliere quale scenografia alcuni angoli della Città, dalla Chiesa Cattedrale alla Piazza del Popolo, dal Corso Mazzini alla Torre Angioina, per concludere con il Convento dei Cappuccini. Nella ricorrenza del settecentesimo anniversario della Fondazione di Cittaducale il servizio televisivo è stato il più bel regalo che la RAI poteva riservare alla nostra Città Angioina. 11 VITA PARROCCHIALE CRESIMA SONO TORNATI AL PADRE 23 Ottobre 2008 Mastroiaco Bernardina ved. Beccarini 25 Ottobre 2008 Katia Pizzariello 26 Ottobre 2008 Mancini Antonio BATTESIMO 30 Agosto 2008 Tommaso Gizzi 19 Ottobre 2008 Gabriele Brunozzi 4 Ottobre 2008 Francesco Bonafaccia 26 Ottobre 2008 Mirco Chiavaroli AMMINISTRAZIONE PARROCCHIALE Una buona amministrazione si riconosce senza dubbio dalla contabilità precisa, puntuale, corretta, attiva. In questi anni certamente è stato sempre svolto un lavoro particolarmente trasparente e meticoloso, riconosciuto ed apprezzato da tutti. Negli ultimi mesi sono stati investiti diversi capitali, ma finalizzati ad opere necessarie, utili e realizzate con professionalità e gusto. In altra pagina del bollettino parrocchiale vengono riportate in dettaglio tali opere. Pertanto, se nel bilancio la quota delle uscite risulta consistente, deriva dal fatto che sono stati effettuati interventi oculati e di sicuro investimento. A questo punto, è opportuno far conoscere la situazione aggiornata del bilancio. - 12 In CASSA al 30 SETTEMBRE 2008 € 38.166,30 ENTRATE (al 28 ottobre 2008) USCITE (al 28 ottobre 2008) € € 3.118,53 10.739,50 SALDO ATTIVO ( 28 OTTOBRE 2008) € 30.545,33 L’ Amministrazione Parrocchiale ANNO PAOLINO Papa Benedetto XVI, nella ricorrenza del secondo millennio dalla nascita di San Paolo, ha indetto un ANNO dedicato all’Apostolo delle genti. In molti hanno già scritto su San Paolo, fin dai primi secoli ad oggi. E’ opportuno ed utile presentare qualche nota biografica su questo Santo per cogliere, con devozione ed emozione, la sua testimonianza di Fede. SAN PAOLO , secondo gli Atti degli Apostoli (22,3) è nato a Tarso, in Cilicia (attuale Turchia del sud), forse l’anno 8 dopo Cristo. E’ stato l’Apostolo dei Gentili (pagani), ovvero il principale missionario del vangelo di gesù tra i pagani greci e romani. Secondo i testi biblici, Paolo era un ebreo che godeva della cittadinanza romana. In Atti 7, 58, in occasione del martirio di S. Stefano, avvenuto pochi anni dopo la morte di Gesù, Saulo è detto giovane. Paolo viene descritto come presente e accondiscendente all’uccisione di Stefano (anno 35 circa d. C.), primo martire cristiano. Circa i primi anni della sua vita, in Atti 22,3 e Atti 26,4, Paolo si dice cresciuto a Gerusalemme, dove studiò alla scuola di Gamaliele. In seguito, Paolo aveva ricoperto ruoli di particolare rilievo nelle alte sfere religiose ebraiche relativamente alla persecuzione dei cristiani. Dalle fonti storiche non appare chiara l’effettiva portata delle persecuzioni contro i cristiani. L’evento della conversione di Paolo è descritto esplicitamente negli Atti degli Apostoli (9, 1-9) e accennato implicitamente in alcune lettere paoline. Secondo Atti 9, 26-30, Paolo giunto a Gerusalemme fu accolto inizialmente con freddezza e timore dai cristiani della città, a motivo del suo passato di persecutore dei cristiani. Le fonti storiche dalle quali attingere notizie su San Paolo sono: ATTI DEGLI APOSTOLI, principalmente nella seconda parte dello scritto (capitoli 9; 11; 13-28). Le TREDICI LETTERE di San Paolo, raccolte anch’esse nel Nuovo Testamento, scritte in greco. Meritevole di citazione è la partecipazione di Paolo al Concilio di Gerusalemme, in occasione della terza visita di Paolo alla Città Santa (Atti 15, 1-35 e Galati 2, 1-9). Di Paolo vengono ricordati tre viaggi apostolici. PRIMO VIAGGIO, descritto in Atti 13-14. SECONDO VIAGGIO, narrato in Atti 15, 36; 18, 22. TERZO VIAGGIO, descritto in Atti 18, 23; 21, 15. Secondo la tradizione cristiana, Paolo morì durante la persecuzione di Nerone, decapitato (pena di morte riservata ai cittadini romani) presso le Acquae Salviae, poco a sud di Roma, il 29 giugno dell’anno 67 dopo Cristo. 13 NUOVI LOCALI PARROCCHIALI La Parrocchia ancora una volta alla ribalta per i lavori di ristrutturazione dei Palazzi Dragonetti e Vescovile. In sei anni molteplici sono stati i lavori già realizzati, per ammodernare e rendere più funzionali le strutture parrocchiali, investendo numerosi capitali. Durante l’estate 2008 nuovi interventi sono stati effettuati nel Palazzo Vescovile e nel Palazzo Dragonetti. PALAZZO VESCOVILE : 14 NUOVI LOCALI PARROCCHIALI PALAZZO DRAGONETTI : 15 SITO WEB Finalmente, la Parrocchia si è collegata ad INTERNET con un proprio sito WEB. Informazioni utili: SITO WEB : www.parrocchiacittaducale.it Telefono – Fax (Ufficio Parrocchiale): 0746 – 601087 E-mail : In via di definizione RIUNIONE del CONSIGLIO PASTORALE PARROCCHIALE Venerdì 24 ottobre u.s., presso la sala vescovile, si è svolta la riunione del Consiglio Pastorale Parrocchiale. A seguito della istituzione dei Vicariati Foranei, è stata sottoposta alla conoscenza dei membri del C.P.P. la “bozza dello Statuto” del Consiglio Pastorale della Vicaria Foranea. Sono stati eletti quali rappresentanti della Parrocchia di Cittaducale in seno al Consiglio Pastorale della Vicaria Foranea: Provarono Emidio e Graziani Gisella. Spetta al nuovo Consiglio della Forania, convocato per giovedì 13 novembre p.v., avviare le attività pastorali. Il CODICE di DIRITTO CANONICO definisce la VICARIA come “un raggruppamento di Parrocchie vicine, costituito per favorire la cura pastorale mediante un’azione comune” (can. 374 & 2). Pertanto, la finalità è quella di migliorare il servizio pastorale in favore dei fedeli. La Vicaria non annulla la Parrocchia e non si sostituisce ad essa, ma si pone a livello di perseguimento di un “bene” che non è alla portata della Parrocchia stessa. COMMISSIONE PARROCCHIALE per le MISSIONI Domenica 19 ottobre 2008 è stata celebrata la 82^ Giornata Missionaria Mondiale. Particolarmente significativa e meritevole di apprezzamento è stata la partecipazione dei Fedeli della Comunità Parrocchiale di Cittaducale. Le Referenti, Leonardi Rina e Roselli M. Luisa, con la collaborazione di Suor Norma, ringraziano tutti coloro che hanno contribuito, con la preghiera e con le offerte, a devolvere per le Missioni il loro contributo. Le offerte raccolte il 1 Novembre, nella Celebrazione della S. Messa (ore 15.30) presso il Cimitero nel pomeriggio, saranno devolute alle MISSIONI. Nel frattempo sta per iniziare la Lotteria di Beneficenza, che verrà promossa -come negli anni precedenti- per la Giornata della S. Infanzia (6 gennaio 2009) e che prevede l’estrazione della Statua di Gesù Bambino. LECTIO DIVINA Martedì 14 ottobre e giovedì 16 ottobre sono ripresi gli appuntamenti della Lectio Divina. Per il settimo anno consecutivo la Parrocchia promuove INCONTRI settimanali di LECTIO DIVINA il Martedì (ore 18.30) ed il Giovedì (ore 16.00), presso il Monastero delle Benedettine. Tutti coloro che “amano Gesù”, devono sentire l’obbligo morale di aderire alla Sua chiamata. Pertanto, ogni persona può segnalare la propria disponibilità a frequentare l’incontro in uno dei due giorni sopra segnalati.