“Il problema non è il nucleare...il
problema è l’Italia”
Chicco Testa, Tornare al nucleare? Einaudi, 2008
Presentazione a cura di S. Lollai
Centrali nucleari



Al momento basate sulla scissione (fissione)
del’uranio in atomi meno pesanti, con liberazione
di energia convertita in energia elettrica; produce
scorie radioattive
I reattori a fusione nucleare, che non
produrrebbero scorie radioattive, al momento
sono solo allo studio
Nel 1953 il presidente USA Eisenhower sostenne
un piano politico per porre in primo piano gli Stati
Uniti in un'ottica di sviluppo del nucleare
da Wikipedia
Primi impianti
1954: la centrale nucleare di Obninsk
(Mosca) primo impianto a generare
elettricità
 Calder Hall, in Inghilterra (1956):
prima centrale nucleare commerciale
 Il primo reattore nucleare operativo
negli Stati Uniti fu invece il reattore
di Shippingport, in Pennsylvania
(1957)

Funzionamento di una centrale nucleare a fissione.
Il calore sviluppato dalla reazione di fissione all'interno del reattore viene trasferito tramite un fluido
refrigerante a un flusso di acqua che genera vapore saturo. Il vapore alimenta una turbina che
tramite un generatore produce la corrente che alimenterà la rete elettrica
da: http://bellenergia.altervista.org/images/centrale%20nucleare.jpg



La vita operativa di una centrale nucleare
attuale è di 25-30 anni (anche se oggi si
progettano centrali che, mediante la
sostituzione di importanti componenti, si
ritiene che possano arrivare a 60 anni)
Al termine di questo periodo l'impianto va
smantellato, il terreno bonificato e le
scorie stoccate adeguatamente
Occorrono dai 5 ai 10 anni per costruirla

una centrale nucleare "media" da
1000 MW necessita all'incirca di 30
ton/anno di U arricchito o 150200/anno ton di U naturale

Nel 2004 la produzione mondiale di
elettricità da nucleare era il 16,1%
del totale (30% nei 30 Paesi
dell'OCSE); secondo l'AIEA, mediante
l'installazione di 60 nuovi impianti,
questa percentuale aumenterà
significativamente fino al 2020 per
poi scendere al 13–14% nel 2030

La crisi del petrolio del 1973 ebbe un
forte effetto sulle politiche
energetiche:
• Francia e Giappone investirono sul
nucleare. Oggi le centrali nucleari
forniscono rispettivamente circa l'80% e
il 30% di elettricità in questi stati
da Wikipedia http://it.wikipedia.org/wiki/File:Andamento_storico_energia_nucleare.png

Negli anni 80, negli Stati Uniti, e
negli anni 90 in Europa, la crescita
meno marcata della potenza e la
liberalizzazione dell'elettricità hanno
contribuito a rendere il nucleare
meno attraente
Smantellamento
Lo smantellamento di una centrale
richiede tempi lunghi: lo
smantellamento delle vecchie centrali
italiane è ancora in corso (*)
 Deve anche essere trovato un sito
adatto ad accogliere le scorie ed i
materiali radioattivi

(*) AAVV, L’opzione nucleare in Italia: quali prospettive?, Barbera, 2008
Scorie


Il problema delle scorie radioattive è
probabilmente il più critico per l'industria
nucleare. Il procedimento di fissione
nucleare produce materiali residui ad
elevata radioattività che rimangono
estremamente pericolosi per periodi
lunghissimi (fino a tempi dell'ordine del
milione di anni)
Ad oggi applicazioni pratiche di soluzioni
realmente definitive non sono ancora state
realizzate o collaudate
Situazione attuale





Diversi stati hanno deciso di abbandonare il nucleare.
L'Austria nel 1978, la Svezia nel 1980 e l'Italia nel 1987 hanno
votato dei referendum a favore dell'abbandono dell'energia
nucleare, mentre il movimento di opposizione in Irlanda è riuscito
a evitare nel paese l'attuazione del programma nucleare.
Paesi che non hanno centrali nucleari e che ne hanno limitato la
costruzione: Australia, Danimarca, la Grecia, Norvegia. La Polonia
ha interrotto la costruzione di una centrale; Belgio, Germania,
Olanda, Spagna e Svezia hanno deciso di non costruirne di nuove
o hanno deciso di abbandonare questo tipo di energia.
La Svizzera ha sospeso la costruzione di nuove centrali per dieci
anni ma, in seguito a un referendum nel 2003, ha deciso di non
rinnovare la moratoria.
La scelta della Finlandia nel 2002 di costruire un quinto reattore
nucleare è stata vista dunque come il segnale di un'inversione di
tendenza
da: http://it.wikipedia.org
La situazione in Italia
Referendum 8-9 novembre 1987: ha
abrogato il nucleare in Italia
 il Governo Berlusconi ha di recente
annunciato la ripresa del piano
nucleare, con l'impegno ad avviare la
costruzione di una (poi 4) centrali

La situazione in Italia
Centrali elettronucleari in Italia
Tipo
Poten
za
elettri
ca
netta
(MW)
Inizio
costruzi
one
Prima
accensio
ne del
reattore
Conness
ione alla
rete
elettrica
Effettiv
a
operativ
ità
commer
ciale
Arresto
definitiv
o
Costruttore
Latina
Latina
(fraz.
Borgo
Sabotino)
GCR
mag
nox
153
01/11/19
58
27/12/19
62
12/05/19
63
01/01/19
64
01/12/19
87
Società Italiana
Meridionale per
l'Energia Atomica
Garigl
iano*
Sessa
Aurunca
(CE)
BW
R
150
01/11/19
59
05/01/19
63
01/01/19
64
01/06/19
64
01/03/19
82
Società Elettronucleare
Nazionale
Ernico
Fermi
**
Trino
(VC)
PWR
260
01/07/19
61
21/06/19
64
22/10/19
64
01/01/19
65
01/07/19
90
Società Elettronucleare
Italiana
Caors
o
Caorso
(PC)
BW
R
860
01/01/19
70
31/01/19
77
23/05/19
78
01/12/19
81
01/07/19
90
Ansaldo Meccanico
Nucleare
Nome
del
reatto
re
Località
*Non ha prodotto elettricità tra il 1979 ed il 1982; **Non ha prodotto elettricità tra la fine del 1979 ed il 1983.
Dati tratti dal registro internazionale reattori nucleari presso l'AIEA
Vantaggi





l'incidenza del costo della materia prima e
dell'intero ciclo del combustibile, compresa la
gestione del combustibile esaurito, incide in
maniera modesta sul costo totale di produzione
non verrebbe utilizzato un combustibile legato a
fluttuazioni del prezzo di mercato
le risorse di uranio sarebbero disponibili in
quantità sufficiente per continuare la produzione
di energia nucleare a lungo termine
l'investimento di capitale è spesso ammortizzato
Le centrali nucleari non emettono fumi e gas
serra
Svantaggi




Hanno bisogno di riserve d’acqua per
smaltire il calore prodotto  effetti termici
sull’ecosistema
Tempi di realizzazione lunghi, costi che
lievitano, ammortamento dopo decenni
Le scorte di U sono in esaurimento ed il
prezzo probabilmente aumenterà in futuro
Scorie radioattive  danni all’uomo e
all’ambiente
Il dibattito: Rubbia ad Annozero
14/02/08
Cliccare sulla foto per vedere il filmato
Sintesi intervento Rubbia

In un paese come l'Italia, investire in una centrale nucleare
significa bloccare svariati milioni di euro per almeno 10 anni
(invece dei 5 che mediamente ci mettono altri paesi per costruire
un impianto)

Non ridurrà i costi dell’energia elettrica

40-50 anni necessari per recuperare l'investimento

Il problema delle scorie è rilevante

Bocciati progetti per combustione delle scorie

Non c'è solo il nucleare, ci sono la geotermia, le biomasse, il
solare, forme di energia alternativa che potrebbero essere
incentivate e sviluppate. Per fare ciò serve investire nella ricerca e
sviluppo
«L’Italia torna al nucleare. I costi, i rischi, le bugie» di Angelo
Baracca, fisico dell’Università di Firenze,
Jaka Book, 2008
Cliccare sulla foto per leggere l’intero articolo
«L’Italia torna al nucleare. I costi, i rischi, le bugie» di
Angelo Baracca



Intervista de L’Unità ad A. Baracca:
potenza installata in Italia supera del 30% la
domanda di elettricità
se anche...avessimo bisogno di altra energia
elettrica, potremmo decidere di fare come la
Spagna dove, in un anno, sono stati creati
impianti eolici per 3500 MW, come 2 centrali e ½.
La costruzione costa meno e ha coinvolto
l’industria spagnola con ricadute positive
sull’economia. Oppure fare come le Germania che
punta sul solare, pur avendo meno sole di noi.
Incidente di Chernobyl


Nel 1986 nella centrale di Chernobyl,
nell’attuale Ucraina, avvenne un
disastroso incidente nucleare
secondo il rapporto ufficiale redatto da
agenzie dell'ONU (OMS, UNSCEAR, IAEA)
ci sono stati 65 morti accertati con
sicurezza e altri 4.000 presunti (che non
sarà possibile associare direttamente al
disastro) per tumori e leucemie in un arco
di 80 anni
Incidente di Chernobyl
Cliccare sulla foto per vedere il filmato
Chernobyl
Testimonianze fotografiche
Cliccare sulla foto. NB. Alcune mmagini possono suscitare impressione
Gli USA pensano alle energie
rinnovabili


...invest $150 billion over 10 years to ....
promote development of commercial scale
renewable energy, encourage energy
efficiency, invest in low emissions coal
plants, advance the next generation of
biofuels and fuel infrastructure...
....these investments will help the private
sector create 5 million new green jobs
da: http://www.barackobama.com
Gli USA pensano alle energie
rinnovabili

Our country cannot afford politics as
usual – not at a moment when the
energy challenge we face is so
great....We must act quickly and we
must act boldly to transform our
entire economy – from our cars and
our fuels to our factories and our
buildings....
da: http://www.barackobama.com
Gli USA pensano alle energie
rinnovabili

New York Times
Il discorso di Obama dà una spinta all'energia pulita
"Per dare finalmente alla luce una 'clean energy economy', noi
dovremo raddoppiare la produzione di energie alternative nei
prossi tre anni" ha affermato Obama in un discorso alla George
Mason University, Fairfax, Virginia. “Noi modernizzeremo più del
75% dei palazzi federali e miglioreremo l'efficienza energetica di
due milioni di case americane: ciò farà risparmiare ai contribuenti
miliardi sulle bollette energetiche”.
Obama ha anche dichiarato che la nazione deve cominciare a
costruire una rete intelligente capace di minori dispersioni, di
meno blackout e di resistere perfino a eventuali attacchi, oltre che
risparmiare soldi e aiutare le energie rinnovabili.
Obama ha a lungo parlato della creazione di nuove priorità
energetiche come candidato presidenziale, e spesso ha fatto
cenno della creazione di nuovi posti di lavoro ("green jobs"). Il suo
discorso serve anche a rassicurare una flotta di industrie di
energia rinnovabile, che sperano in un pacchetto di incentivi.
Che cosa concludere?

Anche noi crediamo nel
nucleare...quello a fusione, quello
che non produce scorie radioattive...
Che cosa concludere?
...e non c’è bisogno di costruirlo....
...esiste già...ed è libero
Scarica

Scarica - Altervista