Università degli Studi di Sassari Facoltà di Medicina e Chirurgia Istituto di Patologia Chirurgica ( Dir. Prof. Mario Trignano ) La Malattia da Reflusso Gastro-Esofageo Insegnamento di Chirurgia Gastroenterologica Corso Integrato Patologia Sistematica II Malattia da reflusso gastro-esofageo (GERD) Abnorme reflusso di contenuto gastrico in esofago determinante sintomi e/o lesioni a livello della mucosa esofagea G.E.R.D. Epidemiologia Una stima attendibile della reale prevalenza della G.E.R.D. é resa difficoltosa da una serie di fattori quali: estrema variabilità del quadro clinico significativa tendenza all’automedicazione possibilità di G.E.R.D. asintomatica assenza di procedure diagnostiche standardizzate mancanza di univocità nella definizione endoscopica di esofagite da reflusso L’ “Iceberg” della malattia L’iceberg della GERD da reflusso gastro-esofageo 20% 20% 60% Sintomi persistenti o atipici esofagite moderata/severa/complicanze Sintomi frequenti esofagite assente/lieve Sintomi lievi, occasionali 1. Sontag S.- APT, 1993 G.E.R.D. ed esofagite Solo il 56-60% dei pz. con sintomi tipici di reflusso e il 60 % dei pz. con sintomi atipici presentano segni di esofagite La G.E.R.D é da 2 a 15 volte più frequente dell’esofagite da reflusso Prevalenza dell’esofagite da reflusso nei paesi occidentali Baldi ITA Stoker ENG Carteret FRA Ollyo FRA Berstad NOR Henrion BEL Esofagite Tauris DEN Yuguero ESP Cronstedt SWE Rassmussen USA 0 5 10 • Pazienti sottoposti a EGDS • Variabilità 0,5 - 22,8 %. 15 20 25 da: Malattia da Reflusso Gastro-Esofageo Morelli-Fiorucci 2000 GERD Inchiesta epidemiologica italiana GISMAD (92-93) Nord (n°32) Centro (n°27) Sud+Isole (n°22) Esofagiti 9,3 7,8 8,5 Ulcera duodenale 7,3 8,2 10,4 Ulcera gastrica 3,1 4,2 3,2 GERD Condizioni predisponenti Ernia jatale Beanza cardiale Brachiesofago Vagotomia Discinesie esofagee ERNIE JATALI Ernia da Brachiesofago Ernia Paraesofagea Ernia da Scivolamento Mezzi di fissità del giunto gastro-esofageo Pinza diaframmatica Leg. gastroepatico a. Gastrica sx Mesoesofago Leg. gastrofrenico Mezzi di fissità del giunto gastro-esofageo Pleura mediastinica Fibre di Juvara Fascia diaframmatica sup e inf Peritoneo m. del Bertelli Fibre di Rouget ERNIA JATALE DA SCIVOLAMENTO Ernia paraesofagea Ernia mista TERAPIA CHIRURGICA Riduzione dell’ernia Jatoplastica Fundoplicatio Meccanismi fisiopatologici implicati nella eziopatogenesi della malattia da reflusso alterata motilità resistenza mucosa insufficiente cleaning incompetenza del LES ipersecrezione acida reflusso duodeno-gastrico rallentato svuotamento P. Intratoracica Negativa Tonaca muscolare longitudinale Tonaca muscolare circolare Lower Esophageal Sphincter Tonaca mucosa L.E.S. Diaframma Unità anatomo-funzionale lunga 2,5-3,5 cm parzialmente intraaddominale costituita da muscolatura liscia Tono Basale: 10-40 mm Hg Entro 2-3 sec. dalla deglutizione il LES si rilascia e la sua P si riduce dell’85% per 5-10 sec. Giunzione esofagogastrica P. Addominale Positiva Pliche gastriche Al rilasciamento fa seguito una contrazione, della durata di 7-10 sec., che porta la P a valori circa doppi rispetto alla P. Basale Sintomi TIPICI Pirosi Rigurgito Acidità Eruttazioni Dispepsia ATIPICI Dolore toracico Disfagia Tosse cronica Raucedine Asma Faringiti e laringiti Ulcere corde vocali Tonsilliti Otiti Sinusiti Storia naturale Nella gran parte dei casi andamento cronico - recidivante Complicanze Circa l’80% dei pazienti presenta una recidiva entro 6-12 mesi dalla sospensione della terapia medica. Il 50-70% dei pazienti dopo 10 anni dalla diagnosi necessita ancora di terapia medica periodica o continua Vaira, Malattia da Reflusso Gastroesofageo 2001 La mortalità tra i pazienti trattati con terapia medica è stimata intorno allo 0,1-0,42/100000/anno polmonite ab ingestis sanguinamento Salo et al, DDW 1997 Complicanze Esofagite I,II e III grado Esofagite IVgrado Ulcera Stenosi Emorragia Metaplasia enteroide ESOFAGITE I grado Una o più erosioni non confluenti II grado Erosioni confluenti non occupanti l’intera circonferenza III grado Savary-Miller Erosioni confluenti occupanti l’intera circonferenza Ulcera Prevalenza del 2-7% Preferenzialmente sulla giunzione esofago-gastrica Raramente causa di perforazione Emorragia Rappresenta il 5% di tutti i sanguinamenti delle alte vie digestive Stenosi 4-20% dei pazienti con GERD Conseguente a fibrosi concentrica della sottomucosa Responsabile di disfagia se il lume è < a 1,5 cm GERD e metaplasia enteroide (Barrett) La presenza di epitelio colonnare in luogo di epitelio squamoso nel terzo inferiore è descritta nel 2-24% dei pazienti con GERD, con un rapporto M/F di 3-1 G.O.S.P.E., Giorn It End Dig 2000 Barrett e adenocarcinoma Incidenza annuale di Adenok su Barrett 1 – 1,8% Incidenza annuale di Adenok nella popolazione generale negli stessi paesi e di pari età 0,02% Incidenza di Adenok su Barrett ( studi retrospettivi) 1/441 Gruppo Operativo Studio Precancerosi Esofago 1995 Esofago di Barrett G O S P E 1995 Programma di sorveglianza Definizione grado displasia Basso grado Inibitori pompa protonica Controllo a 3 mesi Displasia presente Controllo a 12 mesi Displasia assente Controllo a 24 mesi Alto grado Buone condizioni generali Cattive condizioni generali Resezione Terapia ablativa Controllo a 6 mesi Quale trattamento per il paziente con GERD ? TRATTAMENTO della GERD Dieta e modifiche dello stile di vita PATOGENESI MULTIFATTORIALE Terapia farmacologica ? Terapia endoscopica Terapia chirurgica Modifiche dello stile di vita consigliabili al paziente affetto da GERD Calo ponderale Adeguato regime dietetico Astenersi dal fumo Rialzare la testata del letto Evitare indumenti stretti Evitare farmaci ipotonizzanti ALIMENTI SCONSIGLIATI Grassi Fritti Caffè Cioccolata Menta Pomodoro Agrumi Bevande gassate Alcool Farmaci utilizzati nella GERD citoprotettori procinetici ? procinetici anti H2 procinetici IPP antiacidi Farmaci utilizzati nella GERD Domperidone Levosulpiride Metoclopramide Procinetici Antiacidi Idrossido di Al e Mg Sucralfato Sulglicotide Ac. Alginico Ranitidina Anti H2 I.P.P. Omeprazolo Pantoprazolo Lansoprazolo Rabeprazolo Esomeprazolo Efficacia della terapia medica nella GERD ( linee guida dell’ American College of Gastroenterology ) 90 80 70 60 50 40 30 20 10 0 placebo H2 antagonisti omeprazolo controllo sintomi guarigione esofagite Esomeprazolo L’esomeprazolo è una L’esomeprazolo in particolare, è molecola recentemente l’isomero levogiro dell’omeprazolo. commercializzata che agisce Ha la capacità di inibire uno dei inibendo la pompa protonica H+/K+-ATPasi transmembrana suoi enzimi metabolizzanti (citocromo P2C19). della cellula parietale gastrica, promuovendo un’inibizione È dunque scarsamente della secrezione acida basale e metabolizzato al primo passaggio stimolata. Ne consegue un incremento della sua biodisponibilità. Motivi della superiorità di esomeprazolo rispetto ai precedenti IPP Ridotto metabolismo di “primo passaggio” Ridotta clearance sistemica Aumentata biodisponibilità nel sito di azione Blocco di un maggior numero di pompe protoniche Maggiore inibizione acida 14. Andersson T. et al-CPT 2000; 15. Andersson T. et al-Gastroenterology 2000; 16. Hassan-Alin M. et al-Eur J Clin Pharmacol 2000; 17. Lind T. et al-APT 2000 Trattamento farmacologico: conclusioni L’esomeprazolo rappresenta la terapia di prima scelta sia per il trattamento iniziale che per quello a lungo termine. L’esomeprazolo (40 mg) consente la guarigione dell’esofagite da reflusso e della pirosi in un numero significativamente maggiore di pazienti rispetto all’omeprazolo (20 mg) ed al lansoprazolo (30 mg), indipendentemente dal grado di esofagite. L’esomeprazolo (20 mg) è efficace nel rendere asintomatici i pazienti con MRGE senza esofagite. L’esomeprazolo (20 mg) è efficace nella terapia di mantenimento ed in quella “a domanda”. Le caratteristiche farmacologiche e cliniche di esomeprazolo caratterizzano il farmaco come il più efficace IPP attualmente disponibile La terapia medica , pur mostrandosi efficace nella maggior parte dei casi, tuttavia non riesce ad agire a livello del LES, ripristinandone il tono e ricostituendo un meccanismo valvolare sostitutivo. Esistono criteri predittivi di non responsività alla terapia medica ? Una pressione a riposo del LES inferiore a 10 mm Hg può rappresentare un criterio attendibile per prevedere il fallimento della terapia medica ( Liebermann, Arch Intern Med 1987; 147: 1717-1720 ) Cosa fare quando la terapia medica fallisce? Linee Guida AGA American Gastroenterological Association La chirurgia antireflusso, eseguita da un chirurgo esperto, è un opzione di mantenimento in pz con GERD ben documentata La chirurgia è superiore rispetto a Omeprazolo 20 mg e paragonabile ad Omeprazolo 40-60 mg nel trattamento della GERD a 3 anni La presenza di reflusso alcalino sta emergendo come un indicazione addizionale alla chirurgia American Journal of Gastroenterology 1999 Criteri per la selezione dei pazienti candidati all’intervento chirurgico GASTROENTEROLOGI Pz con sintomi non controllati con terapia medica Pz con complicanze Pz costretti a profondi cambiamenti dello stile di vita Sarani Surgical Endoscopy 2001 CHIRURGHI Pz con sintomi non controllati o ben controllati con terapia medica Pz con complicanze Pz costretti a profondi cambiamenti dello stile di vita Necessità di uso continuo di farmaci Necessità di aumento dosaggio farmaci • Pazienti giovani • Pz con scarsa compliance terapia medica • Pz che preferiscano la chirurgia • Pz con problemi economici •Endoscopia •Manometria esofagea • pH metria delle 24 h GERD confermata Chirurgia antireflusso GERD non confermata Prendere in considerazione un’altra diagnosi Hinder Gastroenterology Clinics 1999 Terapia chirurgica della GERD Nissen 1956: la plicatura del fondo gastrico attorno all’esofago distale è in grado di correggere il reflusso gastro-esofageo. Varianti di tecnica Fundoplicatio Completa Nissen Nissen - Rossetti Parziale Toupet Dor Hill Lortat Jacob Belsey Nissen Dor Toupet Hill Lortat Jacob Studio funzionale pre e postoperatorio Buoni risultati solo su - pazienti con tracciato pH-metrico/24h patologico - pazienti con anomalie manometriche a livello del LES - pazienti con adeguata motilità a livello del corpo esofageo Studio funzionale pre e postoperatorio Comprensione dei meccanismi alla base della plastica antireflusso La plicatura parziale o totale del fondo gastrico attorno all’esofago distale determina un potenziamento del meccanismo unidirezionale che é proprio del cardias FUNDOPLICATIO P manicotto fundico P sfinteriale Lunghezza addominale LES Quali i vantaggi meccanici della fundoplicatio ? riduzione rilasciamenti spontanei del LES gradiente pressorio esofago-gastrico ripristino funzione valvolare svuotamento gastrico accelerato Dallemagne e Geagea 1991 Fundoplicatio sec. Nissen laparoscopica Risultati laparoscopia (review 20 studi) Paz 3070 Conversione 3.9 % Complicanze 8.8 % Mortalità Recidiva <1% 2.7 % Watson Br J Surgery 1998 Complicanze chirurgia laparoscopica Studio multicentrico (538 pazienti) Totale complicanze 17.1% Complicanze minori 12.6% Ileo 6.9% Pneumotorace 2.4% Ritenzione urinaria 1.9% Altre 1,4% Complicanze maggiori 4.5% Disfagia Perforazione di visceri 2% 0.7% Altre Mortalità 1,1% 0.4% Pellegrini Arch Surg 2001 British Journal Surgery 2001 Incidenza disfagia % Terapia % reference anno paz Early <3 mesi Interm 36 mesi Tardiv > 6 mesi Endosc. Chirurgia Watson 1996 174 20 11 6 2 3 Hunter 1996 184 28 5 3 0 Gotley 1996 200 O’Reilly 1996 100 4 Perdikis 1997 2068 20 Watson 1997 102 56 Anvari 1998 381 Kiviluoto 1998 200 Patti 1998 201 Dallemagne 1998 622 Rydberg 1999 106 Watson 1999 107 Franzen 1999 101 11 Soper 1999 290 7 2 Bohmer 2000 106 18 2 6 3 Totale 4942 17 36 3 1 2 0 2 0 6 4 1 3 2 2 0 48 14 19 7 2 5 100 12 2 2 2 2 25 34 1 3 14 1 Laparoscopia vs Laparotomia maggior durata intervento minor durata ospedalizzazione più rapida ripresa attività lavorativa Nilsson, Br J Surg 2000 efficacia ugualmente elevata disfagia a 3 mesi più frequente Heikkinen, Surg Endosc 2000 ...” la chirurgia antireflusso risulta piu’ efficace nel controllo dei sintomi rispetto alla terapia medica”... Spechler et al. N.Engl. J. Med 1992; 326: 786-792 a condizione che……… Fattori che condizionano il successo chirurgico Indicazioni Scelta dell’intervento “ tailored approach” Qualità dell’intervento Hinder Gastroenterology Clinics 1999 Per chi trova indicazione l’intervento di fundoplicatio? pz non respondent alla terapia medica pz con recidive a breve termine dopo la sospensione della terapia pz con scarsa compliance alla terapia ( costi, intolleranza ) pz con complicanze della GERD ( ulcerazioni, stenosi, esofago di Barrett, brachiesofago acquisito ) pz con grave sintomatologia respiratoria o faringolaringea ( asma, bronchite, ascessi polmonari, polmoniti ricorrenti , laringite cronica, ulcere corde vocali ) pz nei quali la GERD determina un’importante condizionamento della qualità di vita sociale o lavorativa Studio preoperatorio Per una terapia funzionale coronata da successo é indispensabile una corretta selezione dei pazienti attraverso una accurata e codificata valutazione clinica, anatomica e funzionale. EGDS Rx esofago-stomaco-duodeno Manometria e pH-metria 24 h Manometria esofagea permette l’analisi dettagliata della motilità del corpo esofageo, fornendo in questo modo indicazioni circa il tipo di plastica più appropriata misura la pressione basale e sotto stress del LES, la sua lunghezza intraddominale e totale. PERISTALSI ESOFAGEA NORMALE LES NORMALE LES NORMALE LES Compressione epigastrica LES ipotonico. Onde peristaltiche di ampiezza ridotta compressione epigastrica pH-metria esofagea delle 24 ore permette di identificare una anomala esposizione del lume esofageo ad acidi o alcali. fornisce indicazioni quantitative circa numero e durata degli episodi di reflusso. risulta insostituibile nello svelare il reflusso notturno.