Periodico d’informazione
di Banca San Giorgio e Valle Agno
Poste Italiane s.p.a. - spedizione in A.P. - D.L. 353/2003
(Conv. in L. 27/02/2004 n. 46) Art. 1 - Comma 1 - DCB PD
N. 3/2006
Un gruppo da 110 e lode
Una rete di servizi
attorno alla
persona
Servizio estero:
il mondo a
portata di mano
Banca San Giorgio
e Valle Agno a
Londra sul mercato
dei capitali
Quadrimestrale d’informazione n. 2 anno 2
Chiuso in redazione il 05/09/06
Iscrizione al Registro Stampa del Tribunale di Padova n. 1989 del 16/12/05
Direttore Responsabile: Lino Segantin
Ufficio Stampa: Icat and Communication
Coordinatore editoriale: Viviana Segantin
Art Direction: Elena Borella - Gruppo Icat
Progetto Grafico: Gruppo Icat (PD)
Editore: Gruppo Icat srl - via dell’Artigianato, 6 (PD)
Proprietario: Banca San Giorgio e Valle Agno
Stampa: Gruppo Icat (PD) - Tiratura: 6500 copie
Semestrale 2006: i numeri del nostro successo
Con grande soddisfazione vi presentiamo i dati più rappresentativi che
delineano l’andamento generale del primo semestre 2006
Sommario
Una rete di servizi
attorno alla persona
a pagina 8
Gli editoriali
4 Semestrale 2006:
trend favorevole, sviluppo senza sosta
5 Semestrale 2006: all’insegna della crescita
Consiglieri e Sindaci
6 Nella continuità un impegno di grande soddisfazione
Le Filiali
8 Una rete di servizi attorno alla persona
I Prodotti
10 Servizio Estero: il mondo a portata di mano
Notizie finanziarie
Servizio estero: il mondo
a portata di mano
a pagina 10
12 110 e lode: il successo del raddoppio!
Iniziative
14
15
Borse di Studio 2006: premiamo i nostri ragazzi, garanzia del nostro futuro
Nata dalle tue stesse radici:
una Banca al servizio del bene comune
Le Aziende
16 Lanaro: dal 1820 una realtà radicata nel territorio
18 Metalpres: da una cantina al mondo
Interventi
Banca San Giorgio e
Valle Agno a Londra sul
mercato dei capitali
a pagina 20
patrimonio 58,59 Mi di x
ROE 14,24% (tendenziale su base annua)
filiali 17 (prossima apertura Cassola)
mezzi amministrati 1.282 Mi di x
soci 5.751
dipendenti 159
20
23
Banca San Giorgio e Valle Agno:
a Londra sul mercato dei capitali
La casa è un bene prezioso: un decreto
tutela gli acquirenti di immobili da costruire
Territorio
22
23
Gruppo Area Valdagno: integrazionetra i comuni e strategie coordinate al servizio del territorio
Bassano Solidale: dal 1997 vicini alla Persona,
nella quotidianità, con impegno e rispetto
ERRATA CORRIGE
Sullo scorso numero de “La Rua” (N.2/2006) è stato erroneamente pubblicato un articolo riportante dei dati scorretti: si tratta dell’intervista alla Dott.ssa Roberta Pretto, Responsabile
Marketing di Euro-Fer, apparsa a p. 20-21. Scusandoci per lo spiacevole inconveniente, pubblichiamo di seguito un estratto dell’articolo con i dati corretti e approvati da Euro-Fer.
dati al 30/06/2006
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I vostri numeri?
“170 dipendenti solo a Castelgomberto, 10.000 articoli a catalogo, 35.000 mq di area produttiva e magazzini di stoccaggio, 10.000 posti pallet con magazzino automatico.”
Che tipo di azienda è Euro-Fer?
“E’ un’azienda che mantiene il suo carattere familiare e che sta affrontando molto bene il passaggio generazionale: accanto alla genialità imprenditoriale di mio padre e all’attiva
collaborazione di suo fratello Gabriele, socio, ci siamo io, mio marito Marco Mazza, mia sorella e mia cugina; ciascuno con responsabilità diverse, ma accomunati dall’amore per la
nostra azienda.”
Le esportazioni quanto incidono sul vostro fatturato?
“Quasi il 40% della nostra produzione viene esportata all’estero. Oltre che in Europa siamo presenti in Russia, Est Europa, Medio Oriente, Centro e Sud America ed ora ci stiamo
affermando sul mercato statunitense. Infatti noi adottiamo la politica dei piccoli passi: entriamo in un nuovo mercato solo quando siamo pronti a soddisfarlo pienamente.”
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Gli editoriali
Semestrale 2006:
trend favorevole, sviluppo senza sosta
La consueta comunicazione semestrale ai
Soci per informarli degli sviluppi e delle novità più rilevanti, trova
giustamente spazio, a
partire da quest’anno,
nelle pagine de “La
Rua”, periodico di informazione della nostra Banca.
L’Assemblea dei Soci,
che ha tra l’altro rinnovato, come è noto,
la composizione del Consiglio di Amministrazione che ha poi
provveduto alle nuove nomine interne, è stato il fatto più rilevante di questo semestre. La nostra compagine sociale è
in costante crescita: a giugno il numero dei Soci era salito a
5.751 unità con un incremento di circa il 18% rispetto al precedente anno. Il traguardo dei 6.000 Soci è ormai vicino ed è
concreta la possibilità di raggiungerlo entro l’anno. Il costante aumento dei componenti della nostra Società, è un chiaro
segno dell’apprezzamento che riscuote nel territorio la nostra
Banca ed è perciò motivo di grande soddisfazione.
Per rendere partecipi i nuovi Soci delle caratteristiche della
Banca e, ancora di più, del significato e dell’importanza dello
spirito cooperativistico, è stato realizzato uno speciale “kit di
benvenuto”, che aiuta il nuovo Socio a orientarsi nei servizi
offerti e a comprendere che l’acquisto dell’azione della Banca,
apre anche l’orizzonte della grande famiglia del Credito Cooperativo. Le BCC infatti, costituiscono un sistema creditizio
diffuso su tutto il territorio nazionale con 400 aziende, 3.500
sportelli e 744.000 Soci. Nel sistema del Credito Cooperativo
Veneto, che conta 41 BCC, il nostro Istituto appartiene al gruppo “A” che comprende le banche con il più rilevante ammontare di mezzi amministrati. Di nuovo quest’anno, si è ritenuto
di rivolgere particolare attenzione alla scuola, riproponendo,
anche in considerazione del gradimento dimostrato nelle precedenti edizioni, il bando per le borse di studio per l’anno scolastico 2005/2006. In occasione poi, dei 110 anni di attività del
nostro Istituto, è stato ideato il concorso a premi “110 e lode”.
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Ampiamente pubblicizzato con una riuscita campagna informativa nelle filiali, nella stampa e nelle emittenti radio locali, il
concorso sta riscuotendo notevole successo; è una proposta
che coniuga l’aspetto tecnico-bancario con un fatto celebrativo
e che sottolinea incisivamente uno dei concetti che ci sono più
cari: la Banca agisce sul territorio perché il territorio, a sua volta, agisce in sinergia con la Banca. Un comportamento “virtuoso” che rende più chiaro il senso di appartenenza della Banca
al territorio. In un’epoca di grandi e rapidi cambiamenti, il nostro Istituto, ragionando con la concretezza che deriva dal forte
radicamento delle nostre tradizioni, agisce da Banca moderna,
spesso con un ruolo di protagonista, cercando di anticipare
le evoluzioni, per offrire ai Soci e alle nostre comunità, nuove
opportunità per costruire assieme un futuro prospero, sereno
e sicuro. Il contenuto “etico” del nostro fare banca, sostenuto
dalla cultura e dalle capacità dei nostri dipendenti, è sempre
ben presente in noi, ci permette di interpretare e affrontare
i segnali che ci pervengono dal territorio e questo ci porta a
guadagnare la fiducia della gente, perché offriamo garanzie
concrete creando rapporti veri e diretti. I dati dell’andamento
economico sono veramente soddisfacenti, sono in linea con i
piani programmati e sottolineano che i principi posti alla base
delle nostre finalità continuano a rivelarsi vincenti. A febbraio
di quest’anno, il nostro Istituto, dopo attenta analisi, ha cambiato il sistema informatico con l’intento di fornire ai nostri Soci
e alla clientela, maggiori e migliori servizi. L’impatto è stato
difficoltoso, i problemi da superare sono numerosi, ma l’impegno, la dedizione e l’atteggiamento sempre costruttivo del
nostro personale, ci consentono di guardare con ottimismo al
futuro. Sempre evidente è lo spirito di appartenenza, condiviso
da tutti i dipendenti, che dimostrano una spiccata capacità di
“sentire” le qualità della Banca e le caratteristiche che la differenziano dagli altri istituti di credito, come il senso di mutualità,
di radicamento sul territorio, l’utilità sociale. I principi descritti
nella nostra “Carta dei Valori” non devono, infatti, rimanere un
qualche cosa di astratto ma devono coinvolgerci tutti, dipendenti, amministratori, Soci affinché essi trovino, giorno dopo
giorno, concreta applicazione.
Elio Carollo
Presidente
Semestrale 2006: all’insegna della crescita
I dati del primo semestre ci fanno guardare al futuro con ottimismo. Anche se il mercato è sempre più competitivo, la Banca si
propone di avere, ora più che mai, un ruolo di supporto economico per le famiglie, i privati, le piccole e medie imprese. Fino
al 30 giugno il trend di crescita, sotto il profilo economico e dei
volumi amministrati, ha fatto registrare, nonostante il momento
congiunturale di difficoltà nel mercato creditizio, risultati migliori
rispetto allo scorso anno. I dati di seguito, se confrontati con
quelli dello stesso periodo del 2005, confermano la positività
delle azioni intraprese negli ultimi dodici mesi.
I mezzi amministrati al 30.06.2006 ammontano a 1.282 Ml. di
euro, al netto di 99 Ml. di euro di mutui ceduti per cartolarizzazione (+ 19,06% rispetto al 30.06.2005); gli impieghi
ammontano a 539 Ml. di euro (+15,21%), la raccolta diretta e indiretta hanno raggiunto, rispettivamente, 569 Ml. di euro (+ 20,59%) e 174 Ml.
di euro (+26,92%). Forti incrementi si sono avuti
nei rapporti accesi con nuova clientela; questo a
seguito dell’apertura delle nuove unità operative,
dello sviluppo di quelle esistenti e del costante
apprezzamento dei prodotti e servizi offerti.
Sotto il profilo economico, pur in presenza di un
contesto nazionale ed internazionale poco favorevole, la semestrale si è chiusa con un buon risultato che fa
ipotizzare, per il 31.12.2006, un utile di circa 8 Ml. di euro e un
indice atteso di redditività dei mezzi propri del 14,24% (ROE
tendenziale su base annua). Al 30.06.2006, il patrimonio netto
ha raggiunto la somma di 55,49 Ml. di euro (+ 20,86% rispetto
a giugno 2005).
Considerati i risultati positivi degli scorsi anni, la nostra Banca
ha perfezionato la quarta operazione di “cartolarizzazione” con
la cessione di “crediti in bonis” per circa 38 Ml. di euro. Si tratta, in sintesi, di collocare posizioni di mutui ipotecari a primari
investitori internazionali, recuperando così nuova liquidità. Quest’operazione esalta il localismo del nostro Istituto che, stante la
bontà del proprio portafoglio, riesce a recuperare nuovi mezzi
finanziari da destinare alla crescita delle nostre comunità e dell’imprenditoria in generale.
Il trend favorevole è comprovato anche dallo sviluppo territoriale
che prosegue nella nostra logica di “Banca locale”: nel secondo
semestre del 2006 verranno infatti completati i lavori per l’apertura della nuova filiale di Cassola, che prevediamo sarà operativa entro la fine dall’anno. Prosegue inoltre la ristrutturazione
dell’immobile acquisito nel centro storico di Valdagno, mentre
si sono conclusi i lavori di ampliamento e ristrutturazione della sede sociale, operativa dal primo semestre 2006. Infine, è
in corso di ristrutturazione la filiale storica di Molvena, il primo
sportello aperto nel 1986. Nella stessa politica di ampliamento,
nel corso del primo semestre è stato ulteriormente potenziato
l’organico con l’assunzione di otto nuovi dipendenti, arrivando
così a 159 unità complessive. Uno staff giovane
e motivato con un’età media di poco superiore ai
34 anni. L’investimento in risorse umane permetterà una maggiore attenzione alla clientela e una
costante formazione e crescita professionale.
Superata brillantemente anche la revisione della
Certificazione di Qualità UNI EN ISO 9001:2000:
un’altra iniziativa intrapresa in un’ottica di miglioramento e attenzione continui nei confronti dei
nostri Soci e clienti. Per lavorare sempre nella
massima efficienza e modernità, infine, è stato
cambiato il centro contabile: a questo proposito ringrazio tutti i
collaboratori che, con il loro impegno, hanno evitato rallentamenti dei lavori e ringrazio anche i clienti che hanno pazientato
per eventuali disservizi temporanei che si sono presentati.
Concludo ricordando che nel 2006 Banca San Giorgio e Valle
Agno festeggia i 110 anni di attività, da cui è nata l’iniziativa “110
e lode” con l’offerta di obbligazioni a tassi particolarmente favorevoli e correlata con l’estrazione di importanti premi, un’operazione che sta riscuotendo grande successo e che ci consente di
aumentare la fidelizzazione di Soci e clienti. Un’altra occasione
per ribadire il nostro ruolo di Banca locale radicata nel territorio
e il nostro stretto legame con la comunità.
Leopoldo Pilati
Direttore Generale
5
Consiglieri e Sindaci
Nella continuità un impegno di grande
soddisfazione
Ilario Novella
Ettore Caltran
Loris Basso
Vicepresidente Vicario
Vicepresidente
Consigliere
Ilario Novella, Vicepresidente del Consiglio
d’Amministrazione dal
2003, 45 anni, vive a
Valdagno, con la moglie Roberta e i loro tre
figli, Carlotta, Tommaso
e Leonardo. Laureato in
Economia, dal 1986 svolge la professione di Commercialista
e Revisore Contabile e, attualmente, è socio di “ADACTA”,
uno studio di consulenza con sede a Vicenza. Con orgoglio afferma di essere stato “uno dei promotori e fondatori
della Banca di Credito Cooperativo Valle Agno” e spiega:
“sul finire degli anni novanta con alcuni amici ho condiviso
un’iniziativa per la costituzione di una nuova Banca nel territorio della Valle Agno”. Della neonata Banca, sorta da quel
progetto, Novella è stato uno dei responsabili, con funzioni
tecniche. Ma il cambiamento di alcune normative e il mutamento delle condizioni di mercato hanno spinto Novella e
l’intero comitato dei promotori ad appoggiarsi ad una realtà già esistente che condividesse però gli stessi principi e
valori: “Abbiamo trovato in Banca San Giorgio l’ambiente
giusto, la serenità, la competenza e l’entusiasmo per continuare nella nostra iniziativa. Una Banca consapevole del
ruolo che deve giocare nella crescita del territorio, sotto il
punto di vista economico, sociale e culturale”. Il Vice Presidente è convinto, d’altro canto, che: “la crescita del territorio
non può che andare a favore di una realtà che dal territorio
trova l’unica fonte di sostentamento: la Banca San Giorgio e
Valle Agno è una Banca del territorio, che vive con e per la
comunità locale, in cui diffonde i suoi valori”.
Con la stessa fermezza Novella dichiara anche gli obiettivi
futuri: continuare a crescere sia in termini di quantità di volumi, di dipendenti e Soci, ma soprattutto nella qualità dei
rapporti umani, dei prodotti e dei servizi.
6
Ettore Caltran, Vicepresidente, assieme al
collega Ilario Novella,
del Consiglio di Amministrazione di Banca San
Giorgio e Valle Agno,
è nato a Zugliano il 13
settembre del 1946. La
sua vita si divide tra Lugo, dove vive con la moglie e le due
figlie ormai laureate, e Thiene, dove ha il suo studio di consulente fiscale e del lavoro e revisore contabile, professione
che svolge con passione da oltre 25 anni.
E’ proprio la sua attività ad averlo portato in contatto con
Banca San Giorgio e Valle Agno di cui è Consigliere di Amministrazione dal 2000, dopo essere stato membro del Collegio Sindacale.
Spiega così la propria visione dell’attività della Banca, attività da rivolgere al territorio a 360 gradi e assolutamente
non a settori: “E’ importante che tutti i valori condivisi dal
Credito Cooperativo vengano sviluppati e direzionati all’interesse del territorio. Tutto ciò che è cooperazione, tutto ciò
in cui crediamo è ugualmente importante e Banca San Giorgio e Valle Agno si differenzia proprio per la sua capacità di
essere presente sul territorio, nel territorio, per il territorio
inseguendo tutti quei valori.” Un presente solido, quello che
vive la Banca, preludio indispensabile ad un futuro che, nelle speranze di Caltran, vedrà sicuramente un allargamento
ed un radicamento sul territorio sempre maggiori. “I numeri
si fanno di conseguenza” - continua il Vicepresidente - più
si cresce nell’ascolto delle esigenze maggiori delle persone,
più cresce l’utile che, naturalmente, viene reinvestito nel territorio in modo diversificato; esiste quindi un rapporto diretto
di proporzionalità: con la crescita della Banca vengono implementati servizi rivolti al benessere delle persone.”
Nato nel ‘56 a Sandrigo,
dove vive tuttora con la
moglie e due figlie, Loris
Basso inizia nel 1980,
con l’avvio della sua
attività di imprenditore,
il rapporto con l’allora
Banca San Giorgio. “Conosco questa realtà da quasi trent’anni - afferma orgoglioso
- e ne ho seguito la crescita e lo sviluppo avvenuti quasi
in parallelo alla crescita dell’azienda che gestisco con mio
fratello. Nel momento in cui sono stato eletto per rappresentare una zona di recente acquisizione, mi sono sentito lieto
ed onorato di poter entrare a far parte del Consiglio di Amministrazione della Banca”. Ciò in cui crede e che sostiene
vivamente Basso è il valore del lavoro di gruppo: “solo con
l’unione delle forze da parte di diverse figure si può realmente contribuire allo sviluppo della vita economica locale”.
E questo, secondo quanto afferma il consigliere, va fatto
mantenendo saldi i principi ispiratori dei Soci fondatori, che
ancora oggi risultano essere gli obiettivi del Consiglio di Amministrazione e che fanno della Banca San Giorgio e Valle
Agno una Banca ispirata alla centralità della persona. “Ciò
che caratterizza il nostro Istituto - precisa Basso - è, infatti,
l’importanza che il Socio ed il cliente hanno in quanto tali per
una crescita economica e sociale del territorio caratterizzata
da trasparenza e qualità”. In quest’ottica anche gli obiettivi
futuri sono chiari: mantenere un clima sereno e costruttivo
all’interno del Consiglio e tra il personale dipendente, con
la condivisione delle strategie e degli obiettivi aziendali, per
contribuire allo sviluppo locale, nel segno della continuità
dei valori e del modo di essere e fare Banca.
Collegio Sindacale
Tarcisio Sartori
Insieme al Presidente
Raffaele Bortoliero e al
collega Rag. Enzo Drapelli, Tarcisio Sartori è
il terzo componente del
team del Collegio Sindacale. Nato a Breganze
53 anni fa, dove vive con
la moglie ed un figlio, ha
alle spalle una ricca esperienza. Laureato in Economia, ha insegnato 18 anni in Istituti Tecnici e dall’’80 svolge la professione di commercialista. I rapporti professionali intrattenuti con
Banca San Giorgio e Valle Agno si sono via via concretizzati in
stima reciproca. Queste relazioni di fiducia nel 2000 lo hanno
condotto a ricoprire la carica di Sindaco all’interno del Collegio:
“La pluriennale conoscenza con la Dirigenza ed il feeling che
si è subito instaurato, hanno contribuito a creare un rapporto
costruttivo facendomi accettare con orgoglio l’incarico che mi
è stato proposto”. Un’esperienza senza dubbio estremamente positiva, a livello professionale, ma anche a livello umano:
“Lavoriamo in un team, siamo in tre. Il ruolo che ricopriamo è
sicuramente formativo. Puntiamo a crescere con la Banca che
è di per sé un soggetto che presenta un forte trend di crescita:
da quando sono qui sono state aperte ben 9 nuove filiali”. Per
Sartori il segno distintivo della “sua” Banca è proprio la forte
motivazione e la condivisione dei valori comuni dello spirito
cooperativo che si riflette nell’impegno e nel modo di lavorare
del personale. Del resto, pur essendo “piccola” rispetto alle
grandi realtà nazionali, la Banca è soggetta agli stessi oneri
e controlli imposti dagli Organi di Vigilanza ai grandi istituti e
la professionalità è un requisito indispensabile, a tutti i livelli.
Entusiasta della sua attività all’interno del Collegio, si augura
di poterla protrarre il più a lungo possibile.
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Le Filiali
Una rete di servizi attorno alla persona
Breganze
5
8
Montecchio Precalcino
Valdagno
Marano Vicentino
Inaugurata nel giugno del ‘95, la filiale
di Breganze è la 5^ di Banca San Giorgio e Valle Agno ed è nata interpretando
l’esigenza dei numerosi cittadini che già
frequentavano la sede di San Giorgio.
Il direttore, Lorenzo Grotto, è alla guida
della filiale dal 2003, ma la sua presenza qui per lui “è un ritorno”, dato che ha
aveva già lavorato presso lo sportello di Breganze all’epoca della sua
apertura. Questa è una delle filiali a godere di una posizione privilegiata: è infatti ubicata nel cuore del paese, nella piazza. Fisicamente
in centro, quindi, ma centrale anche in un’altra accezione: “si trova nel
cuore della zona storica” – cioè, afferma Grotto - “al centro della zona
di competenza della realtà della Banca, anche se è vero che questa
è una realtà in movimento e la zona si allarga continuamente”. Due
sono i valori fondamentali per l’attuale direttore: il radicamento dell’Istituto nel territorio e la qualità “umana” dei rapporti con i clienti, che
nella maggior parte dei casi, sono anche Soci. La gestione ottimale di
tali rapporti, è raggiungibile soltanto nel momento in cui gli utenti non
sono più numeri, ma persone: “è essenziale per noi dare attenzione al
cliente e considerare ogni sua esigenza per offrire un servizio che sia
il più soddisfacente possibile”, sostiene il direttore facendosi portavoce
dello spirito che anima il Credito Cooperativo. A Breganze gli obiettivi
per il futuro sono chiari: mantenere lo stesso trend di crescita, che la
caratterizza come una delle filiali con la movimentazione più elevata,
conservare il rapporto di fiducia con la clientela e continuare a restare
banca di riferimento per le famiglie e gli operatori commerciali.
La filiale di Montecchio Precalcino è
stata inaugurata nel luglio di dieci anni
fa. L’attuale direttore, Andrea Rizzo, in
carica dal 2003, afferma con soddisfazione che “dalla sua apertura ha avuto
un trend di crescita costante, omogeneo, senza picchi ma in continua ascesa, come l’apprezzamento che i Soci e
i clienti dimostrano giornalmente. Considerando il bacino di utenza,
circa 5000 abitanti, possiamo ritenerci soddisfatti: oggi amministriamo
circa 60 milioni di euro (a cui si aggiungono 5 milioni di euro relativi ai
mutui cartolarizzati), la crescita è andata oltre le previsioni!”. La passione per la sua attività e la condivisione dei valori del Credito Cooperativo traspare chiaramente dalle parole del direttore: “la nostra è una
Banca “del territorio”, a disposizione della gente. Qui non si cresce da
soli come realtà a sé stante, ma in simbiosi con la realtà locale. Non
succede come in altri istituti a carattere nazionale, dove il direttore va
via dopo pochi anni, si tende a restare e la Banca diventa un punto di
riferimento anche per chi ci lavora, per crescere, oltre che professionalmente, soprattutto umanamente. Ci impegniamo per diffondere valori
etici differenti da quelli di altre realtà come l’attenzione alla persona e
la solidarietà. Anche gli obiettivi sono chiari: accrescere la visibilità in
modo concreto, significa anche dare il sostegno a chi è in difficoltà.
Queste più che parole, sono fatti: nel 2004 la filiale di Montecchio ha
elargito finanziamenti a tassi bassissimi per la popolazione colpita dalla tromba d’aria che in quell’anno si è scatenata sul paese ed ha contribuito all’acquisto delle attrezzature danneggiate della scuola materna.
Aperta ufficialmente il 20 gennaio
del 2003, la filiale di Valdagno, in
tre anni e mezzo di vita, annovera
al suo attivo già 2000 conti correnti. Un successo di cui è fortemente
soddisfatto il suo direttore, Camillo
Talin, in carica dal giorno dell’inaugurazione dello sportello: “Questa
è una Banca nata dall’esigenza dell’intera Vallata, dalla volontà, dall’entusiasmo e dall’impegno di centinaia di Soci che
sentivano il bisogno di un punto di riferimento locale. Il nostro
successo è frutto dell’interesse per le esigenze dei “piccoli”:
ci caliamo nella realtà territoriale così riusciamo davvero a
trovare una soluzione ai problemi degli impiegati, degli operai,
delle piccole aziende, in una parola di tutti coloro che si rivolgono a noi”. Il consenso ed i riscontri registrati dalla Banca in
questi anni di attività, supportati da dati concreti, permettono
a Talin di avere fiducia nel futuro nonostante in Vallata si registri un rallentamento generale dal punto di vista economico.
“Siamo tuttavia convinti – afferma il direttore - che il trend
di crescita dell’Istituto possa essere mantenuto anche grazie
al fatto che la gente ha capito le nostre finalità e si fida di
noi perché sa che questa è una Banca fatta di persone che
lavorano per le persone”. Unendo esperienza, entusiasmo e
interesse per il territorio e per la sua gente, valori promossi dal
Credito Cooperativo, gli obiettivi fissati potranno sicuramente
essere raggiunti.
Aperta poco più di due anni fa, il 22
marzo 2004, la filiale di Marano è
giovane ma già molto dinamica. Il
neo-direttore, Giuliano Zarantonello, ha assunto la carica il 29 maggio
di quest’anno, dopo aver ricoperto
lo stesso ruolo per quattro anni a
Carrè. “La prima impressione che
ho avuto arrivando qui – racconta – è che la piazza fosse molto competitiva, ma che la nostra Banca si destreggiasse bene
tra la concorrenza, anche grazie alle sue peculiarità, che derivano dalla condivisione dei valori del Credito Cooperativo”.
E Zarantonello, fiducioso delle potenzialità di sviluppo della
“sua” filiale sostiene: “Ad ogni livello abbiamo l’abitudine ad
operare all’insegna della trasparenza assoluta, affinché al momento della stipula di ogni contratto siano già chiari gli estremi. Per farlo, e per garantire i nostri clienti, spendiamo molto
tempo a redigere documenti scritti preliminari, che precedono
i contratti veri e propri. Ma, oltre la trasparenza verso la clientela, considero fondamentale il valore dato ai rapporti umani
anche fra colleghi che partecipano ad un’unica missione”. Gli
obiettivi futuri, condivisi all’unanimità da tutto il personale,
sono la crescita finalizzata alla trasmissione di questi valori e l’impegno sempre maggiore volto alla soddisfazione del
cliente e al rafforzamento del rapporto di stima. “E’ una filiale
ancora giovane – afferma il direttore – ma sicuramente ha già
le idee chiare e gli strumenti necessari per realizzarle”.
Filiale di Breganze
Via 5 Martiri, 24 - 36042 Breganze (VI)
Tel. 0445 300095 Fax 0445 300485
Filiale di Montecchio Precalcino
Via Summano, 16 - 36030 Montecchio Precalcino (VI)
Tel. 0445 803400 Fax 0445 803495
Filiale di Valdagno
Via 7 Martiri - 36078 Valdagno (VI)
Tel. 0445 481226 Fax 0445 481234
Filiale di Marano Vicentino
Piazza Silva, 84 - 36035 Marano Vicentino (VI)
Tel. 0445 561212 Fax 0445 561208
Sede e Direzione
Via Perlena 78
36040 San Giorgio di Perena (VI)
Tel. 0445 800800 Fax 0445 800888
Filiale di Carrè Cab 88340
Via Fondovilla, 59 bis - 36010 Carrè (VI)
Tel. 0445 893070 Fax 0445 395260
Direttore: Giovanni Moro
Filiale di Marano Vicentino Cab 60490
Piazza Silva, 84 - 36035 Marano Vicentino (VI)
Tel. 0445 561212 Fax 0445 561208
Direttore: Giuliano Zarantonello
Filiale di Bassano del Grappa Cab 60160
Piazzale Cadorna, 43/44
36061 Bassano del Grappa (VI)
Tel. 0424 524451 Fax 0424 219022
Direttore: Corrado Carollo
Filiale di Castelgomberto Cab 60280
Viale Chiuse, 9b - 36070 Castelgomberto (VI)
Tel. 0445 941645 Fax 0445 941649
Direttore: Fernando Dalla Valle
Filiale di Marostica Cab 60500
Viale Stazione, 40 - 36063 Marostica (VI)
Tel. 0424 470960 Fax 0424 473477
Direttore: Giuliano Rossi
Filiale di Breganze Cab 60180
Via 5 Martiri, 24 - 36042 Breganze (VI)
Tel. 0445 300095 Fax 0445 300485
Direttore: Lorenzo Grotto
Filiale di Cornedo Vicentino Cab 60330
Via Monte Pasubio, 36
36073 Cornedo Vicentino (VI)
Tel. 0445 969000 Fax 0445 969030
Direttore: Franco De Mori
Filiale di Molvena Cab 88370
Via Ponticello, 48 - 36060 Molvena (VI)
Tel. 0424 708501 Fax 0424 708727
Direttore: Michele Carlesso
Filiale di Caldogno Cab 60210
Via G. Marconi, 70 - 36030 Caldogno (VI)
Tel. 0444 905670 Fax 0444 585159
Direttore: Nirvano Gnata
Filiale di Isola Vicentina Cab 60430
Via Arasella, 9 - 36033 Isola Vicentina (VI)
Tel. 0444 978388 Fax 0444 978389
Direttore: Ignazio Amato
Filiale di Montecchio Precalcino Cab 60540
Via Summano, 16
36030 Montecchio Precalcino (VI)
Tel. 0445 803400 Fax 0445 803495
Direttore: Andrea Rizzo
Filiale di Recoaro Terme Cab 60670
Via del Donatore, 12
36076 Recoaro Terme
Tel. 0445 780906 Fax 0445 780863
Direttore: Luca Gallerini
Filiale di Thiene Cab 60790
Via Masere
36016 Thiene (VI)
Tel. 0445 375900 Fax 0445 375930
Direttore: Renato Zampieri
Filiale di San Giorgio di Perlena Cab 60380
Via Perlena, 106
36040 San Giorgio di Perlena (VI)
Tel. 0445 851188 Fax 0445 851236
Direttore: Gianfranco Zilio
Filiale di Valdagno Cab 60820
Via 7 Martiri
36078 Valdagno (VI)
Tel. 0445 481226 Fax 0445 481234
Direttore: Camillo Talin
Filiale di Sandrigo Cab 60710
Piazza G. Marconi
36066 Sandrigo (VI)
Tel. 0445 751320 Fax 0445 751318
Direttore: Sergio Fioletti
Filiale di Zugliano Cab 60860
Via Libertà, 11
36030 Zugliano (VI)
Tel. 0445 330010 Fax 0445 330174
Direttore: Carlo Girardin
Sportello ATM a Fara Vicentino
Via Verdi, 6
36030 Fara Vicentino
Tel. 0445 800800 Fax 0445 800888
PROSSIMA APERTURA: FILIALE DI CASSOLA - Viale Venezia
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6
I Prodotti
Servizio Estero:
il mondo a portata di mano
L’approfondimento: il credito documentario
Importare o esportare all’estero, lavorare in un altro Paese, viaggiare e andare in vacanza oltre frontiera sono tutte attività in costante crescita. I moderni mezzi di trasporto, sempre più veloci, e l’utilizzo delle nuove tecnologie,
in particolare Internet, consentono a tutti di rivolgersi al di
fuori dei confini italiani, per le proprie attività o interessi.
Per le aziende ciò comporta un considerevole aumento
del commercio con l’estero, cioè dello scambio di beni e/o
servizi tra un soggetto residente (italiano) e un soggetto
non residente (estero); di conseguenza le banche, per far
fronte all’evolversi dei bisogni della loro clientela, hanno sviluppato il Servizio Estero. Prima del 1988, quando
ogni esportazione/importazione andava espressamente
autorizzata dagli organi competenti, le banche svolgevano esclusivamente una funzione di consulente burocratico. Oggi sono a tutti gli effetti partner attivi che affiancano
gli operatori nelle operazioni con l’estero, fornendo consulenza dalla stipula alla risoluzione dei contratti e individuando le forme di pagamento più consone a garantire gli
interessi dei propri clienti.
Ma anche i privati chiedono sempre più assistenza al Servizio Estero. I pagamenti e gli introiti dall’estero sono infatti sempre più veloci ed economici: è del 2003 l’istituzione del bonifico “transfrontaliero”, cioè l’incasso/pagamento in euro da/per i Paesi dell’Unione Europea di importo
inferiore a 50.000,00 euro (cfr. riquadro pag. 11).
Il bonifico transfrontaliero ha lo stesso trattamento economico di un bonifico fatto in Italia, a dimostrazione dell’effettivo incremento delle operazioni con l’estero. Ne deriva
che ricevere un pagamento da Milano costa come ricevere un pagamento da Parigi o da Atene!
Banca San Giorgio e Valle Agno:
un partner attivo nelle
operazioni internazionali
Banca San Giorgio e Valle Agno, sempre al passo con i
tempi e attenta alle esigenze dei suoi clienti, è in grado
di offrire una gamma completa di prodotti relativi al Servizio Estero. Anche se la sua “vocazione” è locale e rivolta
al nostro territorio, questo è possibile grazie al sostegno
di partner nazionali quali la Cassa Centrale delle Casse
Rurali Trentine e Iccrea Banca Spa. Questi sono i servizi
che la Banca offre ai propri clienti:
•conto corrente estero e conto valutario
•negoziazioni valuta, assegni e traveller’s cheques
•accensione ed estinzione anticipi all’export
•accensione ed estinzione anticipi all’import
•apertura ed utilizzo crediti documentari all’import su estero
•apertura garanzie bancarie sull’estero
•bonifico estero
•operazioni a termine
Il credito documentario import è un impegno che la banca emittente, operando su istruzioni e per conto dell’acquirente
(importatore italiano), rilascia a favore di un venditore estero (esportatore). In virtù di questo impegno essa effettuerà la
prestazione stabilita (pagamento a vista o differito oppure accettazione di tratte a vista o a scadenza) a favore del beneficiario, sino alla concorrenza di una somma prestabilita ed entro una scadenza determinata, contro la presentazione, da parte
del venditore estero, dei documenti richiesti e l’ottemperanza di tutti i termini e le condizioni previste nel credito stesso. I
documenti a cui si fa riferimento sono: documenti di identificazione della merce (fattura commerciale, certificato di origine,
packing list…), documenti di assicurazione, (polizza di assicurazione), documenti di trasporto e di disponibilità (bill of lading,
CMR, airway bill…). Con il credito documentario l’esportatore, da un lato, è tutelato dal fatto che l’onere di effettuare la
prestazione a suo favore ricade non sull’importatore bensì in capo ad una banca (e precisamente alla banca emittente). E’
inoltre consapevole che la soddisfazione del credito vantato non dipende dalla volontà e dai comportamenti dell’importatore,
ma unicamente da azioni che egli stesso deve compiere. Risulta infatti necessario e sufficiente che egli produca ed inoltri
alla banca emittente i documenti richiesti nei modi ed entro i termini previsti dal credito. All’atto del ricevimento della documentazione in perfetta conformità al dettato del credito, la banca emittente non può far altro che effettuare la prestazione
prevista sulla base dell’impegno assunto, dal momento che, una volta aperto un credito documentario, l’importatore non
possiede alcuno strumento per impedire o bloccare il pagamento. I vantaggi per l’importatore italiano si sostanziano sulla
certezza di ottenere la disponibilità della merce entro limiti di tempo certi e determinati.
I BONIFICI TRANSFRONTALIERI
I bonifici transfrontalieri sono i trasferimenti di fondi (incassi o pagamenti) tra banche insediate in differenti Stati membri dell’Unione Europea (attualmente: Francia, Italia, Belgio, Germania, Paesi
Bassi, Lussemburgo, Gran Bretagna, Irlanda, Danimarca, Grecia,
Spagna, Portogallo, Austria, Svezia, Finlandia, Cipro, Estonia,
Lettonia, Lituania, Malta, Polonia, Repubblica Ceca, Repubblica
Slovacca, Slovenia, Ungheria, compresi i territori francesi d’oltre
mare: Guadeloupe, Martinique, Guyana Francese, Reunion, le
Isole Azzorre, Madera, le Isole Canarie, Ceuta, Melilla e Gibilterra) o in stati membri dell’EFTA (Islanda, Liechtenstein, Norvegia,
Svizzera) denominati in Euro o in Corone Svedesi, di ammontare
non superiore a 50.000,00 euro o controvalore equivalente.
Giovanni Tonello - Responsabile Servizio Estero
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Notizie finanziarie
110 e lode: il successo del raddoppio!
Grande il successo riscontrato dall’operazione “110 e
lode”, il concorso a premi nato dalla proposta di Banca San
Giorgio e Valle Agno rivolta a tutti i Soci e clienti attuali e
potenziali. L’iniziativa, in occasione dei 110 anni dalla costituzione della Banca, propone una serie di obbligazioni
con tassi fino al 6% e ricchi premi.
I sottoscrittori dei titoli avranno la possibilità di partecipare
al concorso a premi “110 e lode” e, nell’ottica di rafforzare il
legame che unisce l’Istituto, oltre che al cliente, in maniera
peculiare alla comunità locale e ai Soci, questi ultimi vedranno raddoppiare i loro vantaggi. Per ogni 1.000,00 € di
capitale nominale sottoscritto, verrà consegnato un biglietto e, nel caso che i sottoscrittori siano anche Soci, infatti,
allora il numero di biglietti verrà raddoppiato!
I premi:
Vetture Alfa Romeo 147,
scooter Honda, TV e fotocamere
Sony, videocamere Nikon,
cellulari Nokia, dvd recorder Aeg,
e numerosi altri premi ancora
Ricchissimi i premi in palio - in caso di collocamento delle obbligazioni per complessivi 50.000.000 euro saranno
110 per un valore complessivo di 257.000,00 euro - che
verranno estratti entro il 31 marzo 2007: vetture Alfa Romeo 147, scooter Honda, TV e fotocamere Sony, videocamere Nikon, cellulari Nokia, dvd recorder Aeg, e numerosi altri ancora.
Ancora un po’ di tempo per
acquistare le obbligazioni a
tassi vantaggiosi
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Non è difficile spiegare il successo dell’operazione, interessante da diversi punti di vista: da un lato, il Socio e il
cliente ottengono benefici diretti ed immediati grazie ai tassi vantaggiosi e alla possibilità di partecipare al concorso
a premi e, dall’altro, il territorio e la comunità beneficiano
indirettamente dei risparmi che, depositati dai clienti, la
Banca reinveste a loro esclusivo vantaggio.
Ma per aderire all’iniziativa occorre affrettarsi: la scadenza
del concorso si avvicina!
Prima dell’adesione leggere il foglio informativo disponibile
gratuitamente presso tutte le filiali.
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Iniziative
Borse di Studio 2006: premiamo i nostri
ragazzi, garanzia del nostro futuro
Anche quest’anno Banca San Giorgio e Valle Agno, nella
convinzione che nei giovani si trovi il terreno più adatto per
seminare un futuro fatto anche e soprattutto di tradizione e
radicamento nel territorio, mette in palio delle borse di studio
riservate agli studenti Soci e figli di Soci che si sono distinti
per profitto nell’anno scolastico 2005/2006: un atto concreto
e simbolico insieme, vissuto da chi dà, come segno di fiducia
e, da chi riceve, come compito da svolgere per sé ma anche
per il bene dell’intera comunità.
Un’ulteriore conferma dell’impegno e dell’attenzione che la
Banca, da sempre attenta alle esigenze del territorio e della
persona, riserva alle generazioni emergenti, garanzia del futuro della comunità.
L’operazione si inserisce nel panorama più ampio della mission aziendale: misurarsi costantemente con i valori ed i
principi del Credito Cooperativo ed adoperarsi per metterli
concretamente in pratica nell’impegno a sostenere la comunità locale, i suoi abitanti e le organizzazioni grandi e piccole
che la fanno vivere. Ed i giovani rappresentano il cardine
della società di domani: per questo la Banca da sempre sostiene l’istruzione, la formazione e l’educazione, oltre che attraverso l’erogazione delle borse anche con la promozione
di eventi culturali.
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L’iniziativa, giunta quest’anno alla 6^ edizione, è stata particolarmente apprezzata nel corso degli anni ed ha ottenuto
numerosi riscontri: nella scorsa edizione le borse di studio
assegnate sono state addirittura 406!
Agli studenti delle Scuole Medie Superiori e agli studenti diplomati iscritti a Facoltà Universitarie, saranno destinate borse di studio di 160,00 euro ciascuna. Per coloro che già frequentano l’Università la borsa di studio sarà di 250,00 euro.
Le condizioni dettagliate per richiedere la borsa di studio
sono illustrate nel bando di concorso che, assieme a tutta la
modulistica necessaria, può essere richiesto presso tutte le
filiali di Banca San Giorgio e Valle Agno o scaricato dal sito
www.bancasangiorgio.it. Tutta la documentazione per partecipare al concorso deve pervenire mezzo posta all’Ufficio
Segreteria o essere consegnata in filiale entro le ore 12.00
del 31 ottobre 2006.
Per festeggiare i premiati, le borse di studio assegnate verranno consegnate nel corso di una serata organizzata da
Banca San Giorgio e Valle Agno alla quale parteciperanno
ospiti illustri del mondo dello spettacolo.
Nata dalle tue stesse radici:
una Banca al servizio del bene comune
Fedele alla propria missione, ispirata ai principi cooperativi, Banca San
Giorgio e Valle Agno si impegna da
sempre a creare valore economico,
sociale e culturale a vantaggio del
territorio e della comunità locale. I
risultati raggiunti in questi anni di intensa attività su più fronti sono stati
resi possibili grazie all’impegno per
l’efficienza economica da un lato e
alla vicinanza alla comunità locale
dall’altro.
Ciò che contraddistingue la San
Giorgio e Valle Agno da istituti che si
basano su principi differenti è il suo
essere un’impresa a responsabilità
sociale, il suo richiamarsi al principio
della cooperazione che, pervadendone tutte le attività, garantisce un
buon equilibrio tra crescita economica e coesione sociale.
La Banca ha instaurato con la comunità locale un rapporto unico e peculiare, una vera e propria alleanza, per
promuoverne lo sviluppo ed il benessere e diffondere una cultura economica, sociale e civile. Gli strumenti di
cui si avvale sono la conoscenza ed
il radicamento nel territorio e l’ottima
relazione con i Soci ed i clienti.
Attraverso la propria attività creditizia
e la destinazione annuale di parte degli utili della gestione, essa pratica i
principi che afferma: impegno tangibi-
Valori e ragioni di
essere e fare Banca
le per cultura, sport, eventi locali, enti
e associazioni, Terzo Mondo, volontariato e scuola. La Banca accompagna
la persona sin dall’inizio: basti ricordare l’iniziativa “Percorso Nascita”,
un interessante opuscolo informativo
che segue le future mamme nei nove
mesi di attesa ed oltre. Banca San
Giorgio e Valle Agno, inoltre, pensando al futuro dei piccoli, ha formulato
anche dei prodotti finanziari ad hoc
particolarmente convenienti e sicuri.
Ma sono numerosi gli altri interventi
realizzati a favore del territorio e di
coloro che lo abitano con la volontà di
essere presente in ogni contesto del-
la vita reale e quotidiana dei membri
della comunità: da sempre la Banca
appoggia le organizzazioni della società civile, gli enti morali, i gruppi di
volontariato e le associazioni impegnate nel sociale. Nel 2005, l’Istituto
ha sostenuto ben 542 enti individuando numerose iniziative meritevoli per
un importo complessivo erogato di
oltre 360.000,00 euro.
La Banca, organismo vivo che opera
al servizio del benessere del territorio, collabora fattivamente con le istituzioni territoriali locali ed ha ideato
delle proposte esclusive, create per
incrementare il senso di appartenenza: così sono nati prodotti e servizi
finanziari su misura. Soluzioni che
accompagnano il cliente nelle tappe
importanti della sua vita e idee sempre nuove: l’operazione “110 e lode”
propone l’acquisto di obbligazioni con
tassi fino al 6% e la possibilità di partecipare al concorso abbinato con un
ricco montepremi e condizioni agevolate per i Soci. Ma aderendo a questa
e alle altre iniziative e depositando i
propri risparmi presso l’Istituto, i sottoscrittori permettono alla Banca di
reinvestirli a vantaggio del territorio,
delle associazioni, della comunità.
Ogni attività della Banca è così finalizzata al benessere del singolo e, parallelamente, al bene della comunità.
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Le Aziende
Lanaro:
dal 1820 una realtà radicata nel territorio
La Lanaro Srl, attiva nella
carpenteria media e pesante,
è un punto di riferimento
importante per Breganze
A sinistra Carlo Lanaro, a destra Maurizio Lanaro
La Lanaro Srl opera da molti anni nel settore della costruzione della carpenteria leggera, media e pesante in
acciaio inox e alluminio, realizzata sulla base di progetti
forniti direttamente dal cliente. L’azienda infatti, grazie ad
un’impostazione estremamente flessibile e ad un knowhow approfondito e pluriennale, è in grado di soddisfare
qualsiasi richiesta di costruzione particolare fino a 200
quintali.
Ed è proprio l’originalità delle strutture realizzate il plus
distintivo dell’azienda, così come ci spiega Carlo Lanaro,
Responsabile Commerciale dell’azienda.
“L’esperienza pluriennale, l’utilizzo di materie prime con
certificato di qualità, l’attento studio delle fasi produttive,
l’utilizzo di macchinari tecnologicamente avanzati e la
qualificazione del personale impiegato ci permettono di
realizzare strutture particolari che spaziano dalle macchine per la costruzione del legno, alle giostre, alle strutture
per l’edilizia civile, con coperture originali e tettoie atipiche, macchine per fonderie, attrezzature per il riciclaggio
dei rifiuti e molto altro. Un 10% del fatturato va anche al-
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l’estero e si riferisce a strutture per trasporti eccezionali.
Quindi non lavoriamo mai in serie: il nostro ufficio tecnico
sviluppa di volta in volta il disegno del cliente attraverso
sofisticati software e programmi di calcolo, offrendo così
un servizio completo. Ovviamente si tratta di un’attività
molto più difficile da gestire rispetto alle altre realtà del
settore perché il nostro lavoro cambia continuamente e
non garantisce guadagni fissi. Ma d’altro canto la nostra
‘unicità’ ci permette di avere una certa continuità e di non
sentire crisi.”
Quali sono le difficoltà del settore?
“I grossi produttori si sono associati e quindi si fa fatica
a reperire i materiali, inoltre i costi lievitano in quanto il
consumo è aumentato e la Cina e l’India sono disposte a
pagare di più, visto che hanno costi di manodopera bassissimi. ”
E cosa ci può dire della concorrenza?
“Per metà della produzione non abbiamo concorrenti diretti in quanto ci siamo creati una nicchia di mercato, ovvero quella delle strutture particolari. Questa operatività
ci permette anche di creare e mantenere sempre rapporti
molto stretti con i clienti che a volte ci scelgono anche per
il fattore umano, oltre che per le competenze.”
Tornando alle origini: quando è nata l’azienda e per
opera di chi?
“Nel 1820, Sebastiano Lanaro, un trovatello adottato da
una famiglia di Polegge, ha dato il via ad una prima attivi-
tà a Molvena, continuata poi dal figlio
Pietro e successivamente da suo figlio, ovvero mio nonno, Giuseppe e
in seguito da mio padre Ivano. Nel
1982, io e mio fratello Maurizio, che
è il responsabile della produzione e
della logistica, abbiamo trasformato
l’azienda da ditta individuale a società
e ci siamo trasferiti nella nuova sede
situata nella nuova zona industriale.
L’attività è cresciuta progressivamente e ci sono stati diversi ampliamenti: uno nel 1987, uno nel 1996 e
infine nel 2006. Ora siamo situati su
di una superficie di 5.000 mq, di cui
3.000 coperti e presto sarà operativa
una nuova area di 4.800 mq, di cui
2.500 coperti. Abbiamo anche 800
mq. di magazzino adibito al carico
e scarico. La nostra struttura conta
trenta dipendenti e ci avvaliamo anche di numerosi partner locali per la
produzione. Il fatturato ammonta a 4
milioni di euro.”
Vista questa lunga storicità, qual è
il vostro rapporto con il territorio?
“Molto stretto. Siamo presenti in tutte
le iniziative di Breganze e facciamo
parte della Pool Promo, una società
creata dall’Amministrazione Comunale per sostenere le iniziative cittadine. Inoltre io e mio fratello siamo
anche nel direttivo della squadra di
hockey locale e cerchiamo di sostenere iniziative sociali e manifestazioni
varie. Io sono anche Presidente degli
Artigiani di Breganze e faccio parte
del CDA del CAIP, il consorzio che si
occupa delle opere di urbanizzazione
nella nuova zona industriale.
Da tutte queste esperienze posso affermare che il nostro è un territorio
ancora sano, nonostante le difficoltà. La gente qui ha voglia di lavorare e di crescere: basti pensare che
trentaquattro aziende appartenenti
al Consorzio stanno partendo con la
costruzione di altrettanti capannoni.
Direi che in un momento in cui si parla di crisi e in cui tutti temono la concorrenza della Cina, questo risulta
essere un segnale davvero positivo.
Secondo me, comunque, quando c’è
la volontà si arriva sempre a raggiungere gli obiettivi prefissi.”
Avete in programma ulteriori
espansioni?
“Tre anni fa abbiamo iniziato un per-
corso con Unindustria di Venezia
per lo sviluppo di una nuova area
industriale nei Balcani, quindi ora
ci stiamo concentrando su questo
progetto.”
A quando risale l’inizio del vostro
rapporto con la Banca San Giorgio
e Valle Agno e come procede?
“E’ stato avviato già dai nostri genitori, moltissimi anni fa. Siamo legati
alla Banca sia come ditta che come
persone fisiche. E’ una bella realtà:
una Banca locale, che si è evoluta nel
tempo e che risponde bene alle esigenze del territorio. Inoltre posso dire
di essere cresciuto insieme a molti
dipendenti e quindi c’è un rapporto
di conoscenza diretta, personale o
professionale, con buona parte dello
staff e questo fattore umano rende le
cose ancora più facili e piacevoli. Si
respira l’aria di una grande famiglia,
insomma, e questa estrema confidenza per me può avere esclusivamente
risvolti positivi. Ovviamente ciò non
va mai a scapito della serietà e della
professionalità: tutto lo staff, infatti, è
estremamente competente e sempre
pronto a dare i migliori consigli.”
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Le Aziende
Metalpres: da una cantina al mondo
L’azienda di Castelgomberto
non conosce sosta e in meno
di vent’anni si è conquistata
un ruolo di primo piano
in numerosissimi Paesi esteri
Nata nel 1987 con una pressa sistemata nella cantina del
fondatore, Emanuele Cenzato, classe 1961, Metalpres è
oggi una realtà con 130 dipendenti, di cui 30 impiegati e
tecnici, con un fatturato di 20,5 milioni di euro, quasi interamente frutto di esportazioni. Metalpres infatti è conosciuta
e apprezzata in molti Paesi, non soltanto della vicina Europa, come Francia, Germania, Spagna, Danimarca, Inghilterra e Romania, ma anche in Paesi di altri continenti,
come Messico, Canada e Turchia.
La produzione aziendale, inizialmente limitata a elementi per motori e pompe, fornisce oggi numerosi comparti:
motori elettrici, pompe idrauliche, compressori, riduttori,
idropulitrici, alternatori e il settore automotive, nato nel
2000, che ha consentito all’impresa di realizzare l’ultimo
e più importante salto dimensionale con la costruzione del
nuovo stabilimento di 10.000 metri quadrati. Infatti è da
quell’anno che in Metalpres è cambiato il modo di pensare
e di lavorare. Per avere un’idea più chiara sui motivi di
questo grande successo, abbiamo incontrato il fondatore,
Emanuele Cenzato.
Partiamo dalla storia: quali sono state le tappe di crescita più significative?
“Due anni dopo aver iniziato l’attività ho chiamato in azienda i miei fratelli Maurizio e Luca, con i quali ho diviso le
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quote alla pari. Da quel momento il lavoro è aumentato e
la società ha iniziato una politica di forti investimenti per
mantenersi al passo con i tempi e, ove possibile, anticiparli. Metalpres è stata tra le prime imprese della zona ad
inserire un robot di asservimento pressa: ciò ha permesso
di contenere il personale e di istituire i tre turni lavorativi,
condizione indispensabile per aumentare la produttività e
ridurre il costo orario dell’impianto. Ci è voluta una notevole dose di coraggio per assumere impegni così onerosi,
una grande fiducia nelle mie capacità e un forte impegno
da parte di tutti, ma i risultati non sono mancati e già nel
1995 ci siamo trasferiti in un capannone di 2000 metri quadrati, cioè quattro volte più ampio del precedente.
Il passo avanti, sebbene a prima vista apparisse esagerato, si è rivelato adeguato alla situazione e ha permesso
un’organizzazione del lavoro assai più efficace che, nel
giro di cinque anni, ha fatto crescere il fatturato e aumentare la clientela in modo da preparare il successivo salto
e permetterci di certificarci ISO TS e di passare al nuovo
stabilimento, cinque volte più ampio, ora adeguato per affrontare le massicce quantità richieste dal settore automotive, a cui destiniamo il 50% dei nostri prodotti.”
Quali sono i vostri punti di forza?
“Il fiore all’occhiello è il nostro ufficio tecnico con personale
altamente specializzato e con strumenti informatici fortemente innovativi che ci permette di creare i progetti in collaborazione con i clienti.
Siamo quindi in grado di realizzare
dettagli personalizzati per ogni esigenza, con un iter che va dalla progettazione dello stampo al pezzo
finito. L’altro punto forte è il laboratorio completo di tutti gli strumenti
necessari per analizzare i materiali
ed effettuare i vari test di trazione,
compressione, carichi di rottura eccetera. Siamo tra i primi in Italia per
le tecnologie utilizzate, che sono tra
le più sofisticate del settore.
Grazie a questa organizzazione, il
cliente ci vede come partner di fiducia con cui collaborare. Infatti per
noi ogni cliente è un investimento:
non puntiamo mai al guadagno immediato. E la nostra filosofia paga:
basti pensare che non abbiamo degli agenti ma i clienti arrivano tutti
tramite ‘passa parola’ e, nonostante il settore sia in crisi, noi abbiamo
commesse fino al 2012.”
Progetti di prossima realizzazione?
“Per il settore automotive, stiamo
trasferendo in Romania parte dell’attività produttiva. Si tratta di una
scelta quasi ‘forzata’ in quanto le
case automobilistiche si stanno spostando e quindi richiedono i fornitori
in zona. Avremo un sito produttivo di
12.000 mq e prevediamo di registra-
re un grosso sviluppo del fatturato.
Tengo a precisare che comunque la
struttura locale resterà invariata: la
Romania è un qualcosa che si aggiunge, non una delocalizzazione.
Quindi qui non verrà tolto il lavoro a
nessuno e anzi la nostra intenzione
è quella di qualificare sempre più il
personale”
Emanuele Cenzato
Si sente molto la concorrenza nel
vostro settore?
“In zona assolutamente no. In Italia
ci sono solo un paio di aziende nostre concorrenti. All’estero si sente
la concorrenza della Turchia, dell’Ungheria e della Corea, ma il nostro prodotto è decisamente migliore. I grandi investimenti in tecnologie sono stati effettuati proprio per
differenziarci in qualità.”
Qual è il vostro rapporto col territorio?
“Innanzi tutto stiamo facendo conoscere l’azienda in tutta la vallata dell’Agno, per ricevere nuove candidature di lavoro: ci mancano ingegneri
meccanici e tecnici e saremmo felici di impiegare persone locali. Poi
sosteniamo anche lo sport nel nostro territorio: io sono Presidente a
Trissino di una società di calcio che
riunisce duecento atleti, con tredici
squadre giovanili, di cui una gioca
nel campionato di promozione”.
Quando è nato il vostro rapporto
con la Banca San Giorgio e Valle
Agno e qual è il vostro grado di
soddisfazione?
“E’ nato parecchi anni fa e in tutto
questo tempo si è sempre mantenuto positivo, quindi ci consideriamo
pienamente soddisfatti: si tratta di
una Banca molto vicina a noi, che
crede nelle realtà imprenditoriali locali, e che ha le giuste dimensioni
per mantenere un rapporto stretto e
diretto con i suoi clienti. Basti pensare che il personale riesce a farci
visita molto spesso e ci segue assiduamente, così il legame si mantiene saldo e alla fine posso dire che
siamo praticamente tutti amici. Si
tratta quindi di un rapporto basato
sulla fiducia e sulla stima reciproca:
condizioni fondamentali per lavorare con serenità e profitto.”
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Interventi
Banca San Giorgio e Valle Agno
a Londra sul mercato dei capitali
Nell’epoca dei mercati globali, il mondo finanziario ha affinato e fatto propri nuovi metodi di raccolta. E’ proprio all’interno di questo contesto che Banca San Giorgio e Valle
Agno ha concluso la sua quarta operazione di cartolarizzazione. La firma dei contratti è avvenuta lo scorso maggio a
Londra presso il prestigioso studio legale Orrick.
Ma che cosa è la cartolarizzazione? Si tratta di una particolare tecnica finanziaria che, ancorchè relativamente semplice a farsi, non lo è altrettanto da spiegarsi, se non per
sommi capi e come enunciazione di principi. Cartolarizzare significa convertire i crediti in titoli di debito negoziabili
e quindi liquidabili sul mercato secondario. Per illustrare
l’operazione in termini comprensibili anche ai non addetti
ai lavori, nel nostro caso abbiamo selezionato parte dei
nostri crediti e li abbiamo “ceduti” a primari investitori attivi
nei mercati internazionali, monetizzandone il controvalore.
Il denaro così raccolto può essere reimpiegato nel locale e messo a disposizione delle famiglie e delle imprese
del territorio per nuovi investimenti. I crediti ceduti sono i
mutui ipotecari erogati ai Clienti, selezionati secondo criteri che comprendono, tra gli altri, anche la correttezza e
la puntualità nel rimborso delle rate. E’ importante sottolineare che, per il titolare del mutuo, non cambia nulla nel
rapporto con la Banca.
Questa quarta cartolarizzazione porta a 100milioni di euro
il valore dei contratti ceduti negli ultimi quattro anni da Banca San Giorgio e Valle Agno, con indubbi benefici sulla capacità creditizia della Banca e sulla validità dello strumento
quale possibilità alternativa per incrementare la raccolta.
La struttura di quest’ultima operazione ha visto coinvolte
in pool ben 42 Banche di Credito Cooperativo italiane, con
l’intervento di Iccrea Banca, Cassa Centrale delle Casse
Rurali Trentine-BCC Nord Est e Sociètè Generale; un lavoro di gruppo che esalta e rafforza la valenza del movimento cooperativo e l’alta professionalità degli attori che
hanno preso parte all’operazione nella sua globalità.
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Cartolarizzazione in pool
per 1.050 milioni di euro
Vorrei tuttavia precisare che questo tipo di operazione è
fattibile grazie all’attenta selezione del rischio che attuiamo al momento dell’erogazione dei crediti. Di fatto, per
gli investitori internazionali, il migliore biglietto da visita
della Banca è costituito proprio dai nostri clienti: l’elevata
qualità dei rapporti in essere ha permesso al nostro Istituto di presentarsi sul mercato internazionale per collocare
tranche di mutui ottenendo il rating di tripla A da Moody’s
e Standard & Poors per il 94% dei crediti ceduti. E’ grande
quindi la soddisfazione per i risultati raggiunti, ma ancora
di più lo è per l’apprezzamento che i mercati internazionali riconoscono alla nostra comunità locale richiedendo ed
investendo tramite la nostra Banca nelle famiglie e nelle
imprese del territorio.
Mariano Bonatto
Vicedirettore Generale
La casa è un bene prezioso: un decreto
tutela gli acquirenti di immobili da costruire
Fino al 20 luglio 2005, in Italia, unico
caso in Europa, comprare casa, oltre
ad essere un sacrificio economico,
comportava rischi reali anche elevati.
In base alle vecchie norme, infatti, se
l’impresa costruttrice falliva si perdevano sia la casa che il denaro investito.
Alcune stime parlano di oltre 250 mila
famiglie italiane che tra il 1999 e il
2003 sono state coinvolte in un fallimento immobiliare.
E’ quindi facilmente comprensibile
come migliaia di famiglie abbiano accolto positivamente il Decreto Legislativo del 20 giugno 2005, n. 122, in
vigore dal 21 luglio dello stesso anno
e pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n.
155 del 6 luglio 2005.
Con tale decreto, che attua la delega
al Governo prevista dalla legge n. 210
del 2 agosto 2004, sono state introdotte nuove disposizioni per la tutela dei
diritti patrimoniali delle persone fisiche,
acquirenti di immobili da costruire.
L’ambito di applicazione, oltre che gli
interventi di nuova costruzione, riguarda quelli di sostituzione edilizia e di
ristrutturazione edilizia comportante
demolizione e fedele ricostruzione.
deiussione bancaria o assicurativa a
garanzia delle somme corrisposte prima che si dia corso al trasferimento
della proprietà o di altro diritto reale di
godimento.
Soltanto una banca, una compagnia
di assicurazioni oppure intermediari
finanziari, potranno rilasciare la fideiussione, essendo iscritti nell’elenco speciale ed essendo quindi sottoposti ai controlli ed alla sorveglianza
della Banca d’Italia. La fideiussione
deve garantire la restituzione delle
somme effettivamente riscosse dal
costruttore qualora egli incorra in determinate situazione di crisi (art. 2).
L’efficacia della stessa cessa al momento della stipula dell’atto definitivo
di compravendita.
La struttura della nuova norma si basa
su alcuni punti fondamentali:
c) L’obbligo di inserire nel contratto
preliminare (cosiddetto compromesso
di vendita) una serie di indicazioni e
informazioni per rendere più trasparente l’acquisto dell’immobile. Queste
a) L’obbligo del costruttore di consegnare al futuro acquirente una fi-
b) L’obbligo del costruttore di stipulare e consegnare all’acquirente al momento del rogito, una polizza assicurativa decennale destinata a garantire
il risarcimento dei danni conseguenti
ad eventuali vizi dell’immobile manifestatisi in seguito alla stipula dell’atto
definitivo di compravendita o di assegnazione.
disposizioni sono obbligatorie a partire
dal 21 luglio 2005 a prescindere dalla
data di presentazione della richiesta di
permesso di costruire o della denuncia
di inizio attività. I contenuti obbligatori
sono elencati nell’articolo 6. Al contratto preliminare vanno allegati anche il
capitolato speciale d’appalto, le caratteristiche dei materiali utilizzati, l’elenco delle rifiniture e degli accessori, gli
elaborati di progetto in base al quale
è stato richiesto o rilasciato il permesso di costruire o l’ultima variazione del
progetto originario.
La prima parte del decreto si esplica
ed ha effetto solo successivamente al
20 luglio 2005. A salvaguardare gli acquirenti che hanno acquistato immobili
da costruire prima di questa data subentra la seconda parte che prevede,
proprio per questi soggetti, la costituzione di un Fondo di solidarietà. Al fondo, creato per le vittime dei fallimenti
immobiliari avvenuti tra il 1993 e la
data dell’entrata in vigore del decreto,
occorre versare un contributo annuo
obbligatorio del 4 per mille dell’importo
di ciascuna fideiussione. Il contributo
deve essere corrisposto dal soggetto
che rilascia la fideiussione.
A cura dello Studio Legale
Avv. Maschera, Dolo (VE)
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Territorio
Gruppo Area Valdagno: integrazione
tra i comuni e strategie coordinate
al servizio del territorio
Il ‘Gruppo Area Valdagno’ è un’associazione, nata 15 anni fa, che riunisce
imprenditori e professionisti (artigiani,
commercianti, industriali) accomunati
dal desiderio di vivere a diretto contatto con i problemi economici, sociali e
civili del territorio nell’ottica di trovare
ad essi soluzioni adeguate. Il Gruppo,
che oggi conta un centinaio di aderenti, vuole essere al di fuori delle parti
per contribuire in modo sostanziale
ed efficace allo sviluppo della vallata. ‘Sei Comuni, una Città’, lo slogan
che ha accompagnato la nascita dell’associazione, sta proprio ad indicare
questo: la necessità di arrivare quanto
prima ad una reale integrazione tra
i sei comuni della vallata (Recoaro
Terme, Valdagno, Comedo Vicentino,
Brogliano, Castelgomberto e Trissino,
un bacino di circa 63.000 abitanti), per
promuovere strategie coordinate nelle
strutture e nei servizi, sia nel pubblico
che nel privato, sviluppando in questo
modo tutte le potenzialità presenti nel
territorio e favorendo il sorgere di una
nuova classe dirigente consapevole di
questa realtà.
L’idea di fondo, condivisa da tutti i
membri, è che si debba fare squadra:
tra un numero ristretto di aziende per
mettere insieme il bagaglio di conoscenze, sconfiggendo la diffidenza tra
imprenditori e contro la secolare mentalità campanilistica che troppo spesso vincola l’opera degli amministratori
nell’abbattere le barriere intercomunali. Solo con una sinergia di forze ed
intenti i sei Comuni possono trovare la
soluzione di parecchi problemi irrisolvibili singolarmente.
“Il ‘Gruppo Area’ - spiega il neo Presidente Ing. Remigio Rancan - non si
sostituisce al ruolo delle associazioni
di categoria, ma ha lo scopo di rendersi interprete, verso le associazioni e gli
enti pubblici, delle necessità locali anche con l’organizzazione di convegni,
ricerche e dibattiti su temi economici e
sociali riguardanti il nostro territorio”.
“Anche il binomio tra imprenditori e
professionisti risulta importante - conclude il Presidente - in quanto pone
in dialogo e confronto diretto la realtà
produttiva di beni e quella della fornitura di servizi”. E’ già stata fatta una ricerca basata su interviste agli imprenditori della Vallata, commissionata al
prof. Luca Romano per far emergere
le loro necessità, le loro aspettative ed
i loro progetti futuri.
Sono state scelte, spiega Rancan,
“aziende con una forte internazionalizzazione ed un’elevata specializzazione, per verificare argomenti di comune interesse ed individuare eventuali
nuove sinergie”.
Un’associazione, questa, che è un organismo vitale, in crescita e con obiettivi forti e chiari per il futuro: tra i primi
passi da compiere, assieme al nuovo
Consiglio Direttivo, eletto ad inizio
2006, c’è l’incremento dell’economia
di zona e, sostiene Rancan, “il potenziamento della capacità della Valle
dell’Agno di dialogare ed entrare in
rete con i flussi turistici che gravitano
anche in aree a noi molto vicine”.
www.areagruppo.it
22
Bassano Solidale:
dal 1997 vicini alla Persona,
nella quotidianità, con impegno e rispetto
“Bassano Solidale” è una cooperativa sociale nata il 4 aprile
1997 grazie alla volontà ed al coraggio dei soci fondatori.
Individui politicamente impegnati, i futuri soci, hanno sentito
l’esigenza di unire le loro forze per rispondere alle esigenze
della città per quanto riguarda i servizi sociali, concentrandosi soprattutto sulle fasce più deboli, bambini ed anziani in
particolare.
Alla fine degli anni ‘90, infatti, la società italiana, e naturalmente anche la città di Bassano, si è trovata a confrontarsi
con problemi quali il flusso continuo di immigrati e la carenza
di manodopera italiana in quelle strutture che richiedevano
sforzi fisici e di adattamento a situazioni di disagio, quali le
case di riposo degli anziani, gli asili o la cura dell’ambiente.
L’intuizione di pochi si è rivelata vincente e, dopo i primi passi
tra difficoltà burocratiche e la comprensibile diffidenza degli
amministratori ed operatori sociali, ora “Bassano Solidale”
può contare su un esercito di associati addetti ai lavori più
diversi (attualmente sono 250 i soci lavoratori) che operano
sempre nel rispetto dei valori statutari. E, da diverso tempo,
la cooperativa è anche presente nel territorio provinciale:
molti Comuni possono oggi contare su un alleato in più.
Il Presidente, dott. Valentino Chemin, che professionalmente si occupa di sistemi di certificazione di qualità, sicurezza
e ambiente, spiega che gli obiettivi di “Bassano Solidale”
“tendono a rafforzare la presenza della cooperativa sul territorio e più che all’espansione puntano all’intensificazione
dei servizi offerti” e, con orgoglio, illustra un nuovo progetto:
“TAGESMUTTER”. “Mamma di giorno”, questo il significato
del termine tedesco, è un progetto innovativo, approvato ed
in parte finanziato dalla Regione Veneto, rivolto alle famiglie
con bambini di età compresa tra i 0 ed i 3 anni in cui entrambi i genitori lavorano. Esso prevede che la Tagesmutter,
“una persona adeguatamente formata e professionalmente
in collegamento con organismi della Cooperazione sociale,
possa occuparsi di uno o più bambini di altri presso il proprio
domicilio mentre si cura dei propri. In tal modo le mamme
lavoratrici possono dedicarsi più liberamente alla loro professione, sicure che i loro figli vengano accuditi nel migliore
dei modi”.
Nata dal medesimo impegno che contraddistingue tutte le
attività di “Bassano Solidale” e sua “costola” - come la definisce Chemin - è la cooperativa “Solare Service”, dedicata
alle esigenze delle persone anziane. Quest’ultima si avvale
dei servizi di Banca San Giorgio e Valle Agno e trova in essa
una valida alleata nella campagna di diffusione di valori comuni quali solidarietà, cooperazione, attenzione al benes-
sere della Persona. Sono proprio questi, infatti, i valori che
ispirano il movimento del Credito Cooperativo e nei quali la
Banca si riconosce pienamente.
Nelle parole del Presidente è viva la soddisfazione per una
“...solidarietà non snocciolata a parole, ma vissuta nella pienezza delle rispettive responsabilità” e nella concretezza,
quindi ”di un traguardo che ci vede, da un lato, soddisfatti,
ma dall’altro stimolati a proseguire nel cammino per far sì
che altre strutture, sia pubbliche che private, abbiano a fruire dei servizi messi a disposizione dai nostri associati”.
www.bassanosolidale.org
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3/2006 - Banca San Giorgio Quinto Valle Agno