Periodico d’informazione di Banca San Giorgio e Valle Agno Poste Italiane s.p.a. - spedizione in A.P. - D.L. 353/2003 (Conv. in L. 27/02/2004 n. 46) Art. 1 - Comma 1 - DCB PD N. 3/2006 Un gruppo da 110 e lode Una rete di servizi attorno alla persona Servizio estero: il mondo a portata di mano Banca San Giorgio e Valle Agno a Londra sul mercato dei capitali Quadrimestrale d’informazione n. 2 anno 2 Chiuso in redazione il 05/09/06 Iscrizione al Registro Stampa del Tribunale di Padova n. 1989 del 16/12/05 Direttore Responsabile: Lino Segantin Ufficio Stampa: Icat and Communication Coordinatore editoriale: Viviana Segantin Art Direction: Elena Borella - Gruppo Icat Progetto Grafico: Gruppo Icat (PD) Editore: Gruppo Icat srl - via dell’Artigianato, 6 (PD) Proprietario: Banca San Giorgio e Valle Agno Stampa: Gruppo Icat (PD) - Tiratura: 6500 copie Semestrale 2006: i numeri del nostro successo Con grande soddisfazione vi presentiamo i dati più rappresentativi che delineano l’andamento generale del primo semestre 2006 Sommario Una rete di servizi attorno alla persona a pagina 8 Gli editoriali 4 Semestrale 2006: trend favorevole, sviluppo senza sosta 5 Semestrale 2006: all’insegna della crescita Consiglieri e Sindaci 6 Nella continuità un impegno di grande soddisfazione Le Filiali 8 Una rete di servizi attorno alla persona I Prodotti 10 Servizio Estero: il mondo a portata di mano Notizie finanziarie Servizio estero: il mondo a portata di mano a pagina 10 12 110 e lode: il successo del raddoppio! Iniziative 14 15 Borse di Studio 2006: premiamo i nostri ragazzi, garanzia del nostro futuro Nata dalle tue stesse radici: una Banca al servizio del bene comune Le Aziende 16 Lanaro: dal 1820 una realtà radicata nel territorio 18 Metalpres: da una cantina al mondo Interventi Banca San Giorgio e Valle Agno a Londra sul mercato dei capitali a pagina 20 patrimonio 58,59 Mi di x ROE 14,24% (tendenziale su base annua) filiali 17 (prossima apertura Cassola) mezzi amministrati 1.282 Mi di x soci 5.751 dipendenti 159 20 23 Banca San Giorgio e Valle Agno: a Londra sul mercato dei capitali La casa è un bene prezioso: un decreto tutela gli acquirenti di immobili da costruire Territorio 22 23 Gruppo Area Valdagno: integrazionetra i comuni e strategie coordinate al servizio del territorio Bassano Solidale: dal 1997 vicini alla Persona, nella quotidianità, con impegno e rispetto ERRATA CORRIGE Sullo scorso numero de “La Rua” (N.2/2006) è stato erroneamente pubblicato un articolo riportante dei dati scorretti: si tratta dell’intervista alla Dott.ssa Roberta Pretto, Responsabile Marketing di Euro-Fer, apparsa a p. 20-21. Scusandoci per lo spiacevole inconveniente, pubblichiamo di seguito un estratto dell’articolo con i dati corretti e approvati da Euro-Fer. dati al 30/06/2006 2 I vostri numeri? “170 dipendenti solo a Castelgomberto, 10.000 articoli a catalogo, 35.000 mq di area produttiva e magazzini di stoccaggio, 10.000 posti pallet con magazzino automatico.” Che tipo di azienda è Euro-Fer? “E’ un’azienda che mantiene il suo carattere familiare e che sta affrontando molto bene il passaggio generazionale: accanto alla genialità imprenditoriale di mio padre e all’attiva collaborazione di suo fratello Gabriele, socio, ci siamo io, mio marito Marco Mazza, mia sorella e mia cugina; ciascuno con responsabilità diverse, ma accomunati dall’amore per la nostra azienda.” Le esportazioni quanto incidono sul vostro fatturato? “Quasi il 40% della nostra produzione viene esportata all’estero. Oltre che in Europa siamo presenti in Russia, Est Europa, Medio Oriente, Centro e Sud America ed ora ci stiamo affermando sul mercato statunitense. Infatti noi adottiamo la politica dei piccoli passi: entriamo in un nuovo mercato solo quando siamo pronti a soddisfarlo pienamente.” 3 Gli editoriali Semestrale 2006: trend favorevole, sviluppo senza sosta La consueta comunicazione semestrale ai Soci per informarli degli sviluppi e delle novità più rilevanti, trova giustamente spazio, a partire da quest’anno, nelle pagine de “La Rua”, periodico di informazione della nostra Banca. L’Assemblea dei Soci, che ha tra l’altro rinnovato, come è noto, la composizione del Consiglio di Amministrazione che ha poi provveduto alle nuove nomine interne, è stato il fatto più rilevante di questo semestre. La nostra compagine sociale è in costante crescita: a giugno il numero dei Soci era salito a 5.751 unità con un incremento di circa il 18% rispetto al precedente anno. Il traguardo dei 6.000 Soci è ormai vicino ed è concreta la possibilità di raggiungerlo entro l’anno. Il costante aumento dei componenti della nostra Società, è un chiaro segno dell’apprezzamento che riscuote nel territorio la nostra Banca ed è perciò motivo di grande soddisfazione. Per rendere partecipi i nuovi Soci delle caratteristiche della Banca e, ancora di più, del significato e dell’importanza dello spirito cooperativistico, è stato realizzato uno speciale “kit di benvenuto”, che aiuta il nuovo Socio a orientarsi nei servizi offerti e a comprendere che l’acquisto dell’azione della Banca, apre anche l’orizzonte della grande famiglia del Credito Cooperativo. Le BCC infatti, costituiscono un sistema creditizio diffuso su tutto il territorio nazionale con 400 aziende, 3.500 sportelli e 744.000 Soci. Nel sistema del Credito Cooperativo Veneto, che conta 41 BCC, il nostro Istituto appartiene al gruppo “A” che comprende le banche con il più rilevante ammontare di mezzi amministrati. Di nuovo quest’anno, si è ritenuto di rivolgere particolare attenzione alla scuola, riproponendo, anche in considerazione del gradimento dimostrato nelle precedenti edizioni, il bando per le borse di studio per l’anno scolastico 2005/2006. In occasione poi, dei 110 anni di attività del nostro Istituto, è stato ideato il concorso a premi “110 e lode”. 4 Ampiamente pubblicizzato con una riuscita campagna informativa nelle filiali, nella stampa e nelle emittenti radio locali, il concorso sta riscuotendo notevole successo; è una proposta che coniuga l’aspetto tecnico-bancario con un fatto celebrativo e che sottolinea incisivamente uno dei concetti che ci sono più cari: la Banca agisce sul territorio perché il territorio, a sua volta, agisce in sinergia con la Banca. Un comportamento “virtuoso” che rende più chiaro il senso di appartenenza della Banca al territorio. In un’epoca di grandi e rapidi cambiamenti, il nostro Istituto, ragionando con la concretezza che deriva dal forte radicamento delle nostre tradizioni, agisce da Banca moderna, spesso con un ruolo di protagonista, cercando di anticipare le evoluzioni, per offrire ai Soci e alle nostre comunità, nuove opportunità per costruire assieme un futuro prospero, sereno e sicuro. Il contenuto “etico” del nostro fare banca, sostenuto dalla cultura e dalle capacità dei nostri dipendenti, è sempre ben presente in noi, ci permette di interpretare e affrontare i segnali che ci pervengono dal territorio e questo ci porta a guadagnare la fiducia della gente, perché offriamo garanzie concrete creando rapporti veri e diretti. I dati dell’andamento economico sono veramente soddisfacenti, sono in linea con i piani programmati e sottolineano che i principi posti alla base delle nostre finalità continuano a rivelarsi vincenti. A febbraio di quest’anno, il nostro Istituto, dopo attenta analisi, ha cambiato il sistema informatico con l’intento di fornire ai nostri Soci e alla clientela, maggiori e migliori servizi. L’impatto è stato difficoltoso, i problemi da superare sono numerosi, ma l’impegno, la dedizione e l’atteggiamento sempre costruttivo del nostro personale, ci consentono di guardare con ottimismo al futuro. Sempre evidente è lo spirito di appartenenza, condiviso da tutti i dipendenti, che dimostrano una spiccata capacità di “sentire” le qualità della Banca e le caratteristiche che la differenziano dagli altri istituti di credito, come il senso di mutualità, di radicamento sul territorio, l’utilità sociale. I principi descritti nella nostra “Carta dei Valori” non devono, infatti, rimanere un qualche cosa di astratto ma devono coinvolgerci tutti, dipendenti, amministratori, Soci affinché essi trovino, giorno dopo giorno, concreta applicazione. Elio Carollo Presidente Semestrale 2006: all’insegna della crescita I dati del primo semestre ci fanno guardare al futuro con ottimismo. Anche se il mercato è sempre più competitivo, la Banca si propone di avere, ora più che mai, un ruolo di supporto economico per le famiglie, i privati, le piccole e medie imprese. Fino al 30 giugno il trend di crescita, sotto il profilo economico e dei volumi amministrati, ha fatto registrare, nonostante il momento congiunturale di difficoltà nel mercato creditizio, risultati migliori rispetto allo scorso anno. I dati di seguito, se confrontati con quelli dello stesso periodo del 2005, confermano la positività delle azioni intraprese negli ultimi dodici mesi. I mezzi amministrati al 30.06.2006 ammontano a 1.282 Ml. di euro, al netto di 99 Ml. di euro di mutui ceduti per cartolarizzazione (+ 19,06% rispetto al 30.06.2005); gli impieghi ammontano a 539 Ml. di euro (+15,21%), la raccolta diretta e indiretta hanno raggiunto, rispettivamente, 569 Ml. di euro (+ 20,59%) e 174 Ml. di euro (+26,92%). Forti incrementi si sono avuti nei rapporti accesi con nuova clientela; questo a seguito dell’apertura delle nuove unità operative, dello sviluppo di quelle esistenti e del costante apprezzamento dei prodotti e servizi offerti. Sotto il profilo economico, pur in presenza di un contesto nazionale ed internazionale poco favorevole, la semestrale si è chiusa con un buon risultato che fa ipotizzare, per il 31.12.2006, un utile di circa 8 Ml. di euro e un indice atteso di redditività dei mezzi propri del 14,24% (ROE tendenziale su base annua). Al 30.06.2006, il patrimonio netto ha raggiunto la somma di 55,49 Ml. di euro (+ 20,86% rispetto a giugno 2005). Considerati i risultati positivi degli scorsi anni, la nostra Banca ha perfezionato la quarta operazione di “cartolarizzazione” con la cessione di “crediti in bonis” per circa 38 Ml. di euro. Si tratta, in sintesi, di collocare posizioni di mutui ipotecari a primari investitori internazionali, recuperando così nuova liquidità. Quest’operazione esalta il localismo del nostro Istituto che, stante la bontà del proprio portafoglio, riesce a recuperare nuovi mezzi finanziari da destinare alla crescita delle nostre comunità e dell’imprenditoria in generale. Il trend favorevole è comprovato anche dallo sviluppo territoriale che prosegue nella nostra logica di “Banca locale”: nel secondo semestre del 2006 verranno infatti completati i lavori per l’apertura della nuova filiale di Cassola, che prevediamo sarà operativa entro la fine dall’anno. Prosegue inoltre la ristrutturazione dell’immobile acquisito nel centro storico di Valdagno, mentre si sono conclusi i lavori di ampliamento e ristrutturazione della sede sociale, operativa dal primo semestre 2006. Infine, è in corso di ristrutturazione la filiale storica di Molvena, il primo sportello aperto nel 1986. Nella stessa politica di ampliamento, nel corso del primo semestre è stato ulteriormente potenziato l’organico con l’assunzione di otto nuovi dipendenti, arrivando così a 159 unità complessive. Uno staff giovane e motivato con un’età media di poco superiore ai 34 anni. L’investimento in risorse umane permetterà una maggiore attenzione alla clientela e una costante formazione e crescita professionale. Superata brillantemente anche la revisione della Certificazione di Qualità UNI EN ISO 9001:2000: un’altra iniziativa intrapresa in un’ottica di miglioramento e attenzione continui nei confronti dei nostri Soci e clienti. Per lavorare sempre nella massima efficienza e modernità, infine, è stato cambiato il centro contabile: a questo proposito ringrazio tutti i collaboratori che, con il loro impegno, hanno evitato rallentamenti dei lavori e ringrazio anche i clienti che hanno pazientato per eventuali disservizi temporanei che si sono presentati. Concludo ricordando che nel 2006 Banca San Giorgio e Valle Agno festeggia i 110 anni di attività, da cui è nata l’iniziativa “110 e lode” con l’offerta di obbligazioni a tassi particolarmente favorevoli e correlata con l’estrazione di importanti premi, un’operazione che sta riscuotendo grande successo e che ci consente di aumentare la fidelizzazione di Soci e clienti. Un’altra occasione per ribadire il nostro ruolo di Banca locale radicata nel territorio e il nostro stretto legame con la comunità. Leopoldo Pilati Direttore Generale 5 Consiglieri e Sindaci Nella continuità un impegno di grande soddisfazione Ilario Novella Ettore Caltran Loris Basso Vicepresidente Vicario Vicepresidente Consigliere Ilario Novella, Vicepresidente del Consiglio d’Amministrazione dal 2003, 45 anni, vive a Valdagno, con la moglie Roberta e i loro tre figli, Carlotta, Tommaso e Leonardo. Laureato in Economia, dal 1986 svolge la professione di Commercialista e Revisore Contabile e, attualmente, è socio di “ADACTA”, uno studio di consulenza con sede a Vicenza. Con orgoglio afferma di essere stato “uno dei promotori e fondatori della Banca di Credito Cooperativo Valle Agno” e spiega: “sul finire degli anni novanta con alcuni amici ho condiviso un’iniziativa per la costituzione di una nuova Banca nel territorio della Valle Agno”. Della neonata Banca, sorta da quel progetto, Novella è stato uno dei responsabili, con funzioni tecniche. Ma il cambiamento di alcune normative e il mutamento delle condizioni di mercato hanno spinto Novella e l’intero comitato dei promotori ad appoggiarsi ad una realtà già esistente che condividesse però gli stessi principi e valori: “Abbiamo trovato in Banca San Giorgio l’ambiente giusto, la serenità, la competenza e l’entusiasmo per continuare nella nostra iniziativa. Una Banca consapevole del ruolo che deve giocare nella crescita del territorio, sotto il punto di vista economico, sociale e culturale”. Il Vice Presidente è convinto, d’altro canto, che: “la crescita del territorio non può che andare a favore di una realtà che dal territorio trova l’unica fonte di sostentamento: la Banca San Giorgio e Valle Agno è una Banca del territorio, che vive con e per la comunità locale, in cui diffonde i suoi valori”. Con la stessa fermezza Novella dichiara anche gli obiettivi futuri: continuare a crescere sia in termini di quantità di volumi, di dipendenti e Soci, ma soprattutto nella qualità dei rapporti umani, dei prodotti e dei servizi. 6 Ettore Caltran, Vicepresidente, assieme al collega Ilario Novella, del Consiglio di Amministrazione di Banca San Giorgio e Valle Agno, è nato a Zugliano il 13 settembre del 1946. La sua vita si divide tra Lugo, dove vive con la moglie e le due figlie ormai laureate, e Thiene, dove ha il suo studio di consulente fiscale e del lavoro e revisore contabile, professione che svolge con passione da oltre 25 anni. E’ proprio la sua attività ad averlo portato in contatto con Banca San Giorgio e Valle Agno di cui è Consigliere di Amministrazione dal 2000, dopo essere stato membro del Collegio Sindacale. Spiega così la propria visione dell’attività della Banca, attività da rivolgere al territorio a 360 gradi e assolutamente non a settori: “E’ importante che tutti i valori condivisi dal Credito Cooperativo vengano sviluppati e direzionati all’interesse del territorio. Tutto ciò che è cooperazione, tutto ciò in cui crediamo è ugualmente importante e Banca San Giorgio e Valle Agno si differenzia proprio per la sua capacità di essere presente sul territorio, nel territorio, per il territorio inseguendo tutti quei valori.” Un presente solido, quello che vive la Banca, preludio indispensabile ad un futuro che, nelle speranze di Caltran, vedrà sicuramente un allargamento ed un radicamento sul territorio sempre maggiori. “I numeri si fanno di conseguenza” - continua il Vicepresidente - più si cresce nell’ascolto delle esigenze maggiori delle persone, più cresce l’utile che, naturalmente, viene reinvestito nel territorio in modo diversificato; esiste quindi un rapporto diretto di proporzionalità: con la crescita della Banca vengono implementati servizi rivolti al benessere delle persone.” Nato nel ‘56 a Sandrigo, dove vive tuttora con la moglie e due figlie, Loris Basso inizia nel 1980, con l’avvio della sua attività di imprenditore, il rapporto con l’allora Banca San Giorgio. “Conosco questa realtà da quasi trent’anni - afferma orgoglioso - e ne ho seguito la crescita e lo sviluppo avvenuti quasi in parallelo alla crescita dell’azienda che gestisco con mio fratello. Nel momento in cui sono stato eletto per rappresentare una zona di recente acquisizione, mi sono sentito lieto ed onorato di poter entrare a far parte del Consiglio di Amministrazione della Banca”. Ciò in cui crede e che sostiene vivamente Basso è il valore del lavoro di gruppo: “solo con l’unione delle forze da parte di diverse figure si può realmente contribuire allo sviluppo della vita economica locale”. E questo, secondo quanto afferma il consigliere, va fatto mantenendo saldi i principi ispiratori dei Soci fondatori, che ancora oggi risultano essere gli obiettivi del Consiglio di Amministrazione e che fanno della Banca San Giorgio e Valle Agno una Banca ispirata alla centralità della persona. “Ciò che caratterizza il nostro Istituto - precisa Basso - è, infatti, l’importanza che il Socio ed il cliente hanno in quanto tali per una crescita economica e sociale del territorio caratterizzata da trasparenza e qualità”. In quest’ottica anche gli obiettivi futuri sono chiari: mantenere un clima sereno e costruttivo all’interno del Consiglio e tra il personale dipendente, con la condivisione delle strategie e degli obiettivi aziendali, per contribuire allo sviluppo locale, nel segno della continuità dei valori e del modo di essere e fare Banca. Collegio Sindacale Tarcisio Sartori Insieme al Presidente Raffaele Bortoliero e al collega Rag. Enzo Drapelli, Tarcisio Sartori è il terzo componente del team del Collegio Sindacale. Nato a Breganze 53 anni fa, dove vive con la moglie ed un figlio, ha alle spalle una ricca esperienza. Laureato in Economia, ha insegnato 18 anni in Istituti Tecnici e dall’’80 svolge la professione di commercialista. I rapporti professionali intrattenuti con Banca San Giorgio e Valle Agno si sono via via concretizzati in stima reciproca. Queste relazioni di fiducia nel 2000 lo hanno condotto a ricoprire la carica di Sindaco all’interno del Collegio: “La pluriennale conoscenza con la Dirigenza ed il feeling che si è subito instaurato, hanno contribuito a creare un rapporto costruttivo facendomi accettare con orgoglio l’incarico che mi è stato proposto”. Un’esperienza senza dubbio estremamente positiva, a livello professionale, ma anche a livello umano: “Lavoriamo in un team, siamo in tre. Il ruolo che ricopriamo è sicuramente formativo. Puntiamo a crescere con la Banca che è di per sé un soggetto che presenta un forte trend di crescita: da quando sono qui sono state aperte ben 9 nuove filiali”. Per Sartori il segno distintivo della “sua” Banca è proprio la forte motivazione e la condivisione dei valori comuni dello spirito cooperativo che si riflette nell’impegno e nel modo di lavorare del personale. Del resto, pur essendo “piccola” rispetto alle grandi realtà nazionali, la Banca è soggetta agli stessi oneri e controlli imposti dagli Organi di Vigilanza ai grandi istituti e la professionalità è un requisito indispensabile, a tutti i livelli. Entusiasta della sua attività all’interno del Collegio, si augura di poterla protrarre il più a lungo possibile. 7 Le Filiali Una rete di servizi attorno alla persona Breganze 5 8 Montecchio Precalcino Valdagno Marano Vicentino Inaugurata nel giugno del ‘95, la filiale di Breganze è la 5^ di Banca San Giorgio e Valle Agno ed è nata interpretando l’esigenza dei numerosi cittadini che già frequentavano la sede di San Giorgio. Il direttore, Lorenzo Grotto, è alla guida della filiale dal 2003, ma la sua presenza qui per lui “è un ritorno”, dato che ha aveva già lavorato presso lo sportello di Breganze all’epoca della sua apertura. Questa è una delle filiali a godere di una posizione privilegiata: è infatti ubicata nel cuore del paese, nella piazza. Fisicamente in centro, quindi, ma centrale anche in un’altra accezione: “si trova nel cuore della zona storica” – cioè, afferma Grotto - “al centro della zona di competenza della realtà della Banca, anche se è vero che questa è una realtà in movimento e la zona si allarga continuamente”. Due sono i valori fondamentali per l’attuale direttore: il radicamento dell’Istituto nel territorio e la qualità “umana” dei rapporti con i clienti, che nella maggior parte dei casi, sono anche Soci. La gestione ottimale di tali rapporti, è raggiungibile soltanto nel momento in cui gli utenti non sono più numeri, ma persone: “è essenziale per noi dare attenzione al cliente e considerare ogni sua esigenza per offrire un servizio che sia il più soddisfacente possibile”, sostiene il direttore facendosi portavoce dello spirito che anima il Credito Cooperativo. A Breganze gli obiettivi per il futuro sono chiari: mantenere lo stesso trend di crescita, che la caratterizza come una delle filiali con la movimentazione più elevata, conservare il rapporto di fiducia con la clientela e continuare a restare banca di riferimento per le famiglie e gli operatori commerciali. La filiale di Montecchio Precalcino è stata inaugurata nel luglio di dieci anni fa. L’attuale direttore, Andrea Rizzo, in carica dal 2003, afferma con soddisfazione che “dalla sua apertura ha avuto un trend di crescita costante, omogeneo, senza picchi ma in continua ascesa, come l’apprezzamento che i Soci e i clienti dimostrano giornalmente. Considerando il bacino di utenza, circa 5000 abitanti, possiamo ritenerci soddisfatti: oggi amministriamo circa 60 milioni di euro (a cui si aggiungono 5 milioni di euro relativi ai mutui cartolarizzati), la crescita è andata oltre le previsioni!”. La passione per la sua attività e la condivisione dei valori del Credito Cooperativo traspare chiaramente dalle parole del direttore: “la nostra è una Banca “del territorio”, a disposizione della gente. Qui non si cresce da soli come realtà a sé stante, ma in simbiosi con la realtà locale. Non succede come in altri istituti a carattere nazionale, dove il direttore va via dopo pochi anni, si tende a restare e la Banca diventa un punto di riferimento anche per chi ci lavora, per crescere, oltre che professionalmente, soprattutto umanamente. Ci impegniamo per diffondere valori etici differenti da quelli di altre realtà come l’attenzione alla persona e la solidarietà. Anche gli obiettivi sono chiari: accrescere la visibilità in modo concreto, significa anche dare il sostegno a chi è in difficoltà. Queste più che parole, sono fatti: nel 2004 la filiale di Montecchio ha elargito finanziamenti a tassi bassissimi per la popolazione colpita dalla tromba d’aria che in quell’anno si è scatenata sul paese ed ha contribuito all’acquisto delle attrezzature danneggiate della scuola materna. Aperta ufficialmente il 20 gennaio del 2003, la filiale di Valdagno, in tre anni e mezzo di vita, annovera al suo attivo già 2000 conti correnti. Un successo di cui è fortemente soddisfatto il suo direttore, Camillo Talin, in carica dal giorno dell’inaugurazione dello sportello: “Questa è una Banca nata dall’esigenza dell’intera Vallata, dalla volontà, dall’entusiasmo e dall’impegno di centinaia di Soci che sentivano il bisogno di un punto di riferimento locale. Il nostro successo è frutto dell’interesse per le esigenze dei “piccoli”: ci caliamo nella realtà territoriale così riusciamo davvero a trovare una soluzione ai problemi degli impiegati, degli operai, delle piccole aziende, in una parola di tutti coloro che si rivolgono a noi”. Il consenso ed i riscontri registrati dalla Banca in questi anni di attività, supportati da dati concreti, permettono a Talin di avere fiducia nel futuro nonostante in Vallata si registri un rallentamento generale dal punto di vista economico. “Siamo tuttavia convinti – afferma il direttore - che il trend di crescita dell’Istituto possa essere mantenuto anche grazie al fatto che la gente ha capito le nostre finalità e si fida di noi perché sa che questa è una Banca fatta di persone che lavorano per le persone”. Unendo esperienza, entusiasmo e interesse per il territorio e per la sua gente, valori promossi dal Credito Cooperativo, gli obiettivi fissati potranno sicuramente essere raggiunti. Aperta poco più di due anni fa, il 22 marzo 2004, la filiale di Marano è giovane ma già molto dinamica. Il neo-direttore, Giuliano Zarantonello, ha assunto la carica il 29 maggio di quest’anno, dopo aver ricoperto lo stesso ruolo per quattro anni a Carrè. “La prima impressione che ho avuto arrivando qui – racconta – è che la piazza fosse molto competitiva, ma che la nostra Banca si destreggiasse bene tra la concorrenza, anche grazie alle sue peculiarità, che derivano dalla condivisione dei valori del Credito Cooperativo”. E Zarantonello, fiducioso delle potenzialità di sviluppo della “sua” filiale sostiene: “Ad ogni livello abbiamo l’abitudine ad operare all’insegna della trasparenza assoluta, affinché al momento della stipula di ogni contratto siano già chiari gli estremi. Per farlo, e per garantire i nostri clienti, spendiamo molto tempo a redigere documenti scritti preliminari, che precedono i contratti veri e propri. Ma, oltre la trasparenza verso la clientela, considero fondamentale il valore dato ai rapporti umani anche fra colleghi che partecipano ad un’unica missione”. Gli obiettivi futuri, condivisi all’unanimità da tutto il personale, sono la crescita finalizzata alla trasmissione di questi valori e l’impegno sempre maggiore volto alla soddisfazione del cliente e al rafforzamento del rapporto di stima. “E’ una filiale ancora giovane – afferma il direttore – ma sicuramente ha già le idee chiare e gli strumenti necessari per realizzarle”. Filiale di Breganze Via 5 Martiri, 24 - 36042 Breganze (VI) Tel. 0445 300095 Fax 0445 300485 Filiale di Montecchio Precalcino Via Summano, 16 - 36030 Montecchio Precalcino (VI) Tel. 0445 803400 Fax 0445 803495 Filiale di Valdagno Via 7 Martiri - 36078 Valdagno (VI) Tel. 0445 481226 Fax 0445 481234 Filiale di Marano Vicentino Piazza Silva, 84 - 36035 Marano Vicentino (VI) Tel. 0445 561212 Fax 0445 561208 Sede e Direzione Via Perlena 78 36040 San Giorgio di Perena (VI) Tel. 0445 800800 Fax 0445 800888 Filiale di Carrè Cab 88340 Via Fondovilla, 59 bis - 36010 Carrè (VI) Tel. 0445 893070 Fax 0445 395260 Direttore: Giovanni Moro Filiale di Marano Vicentino Cab 60490 Piazza Silva, 84 - 36035 Marano Vicentino (VI) Tel. 0445 561212 Fax 0445 561208 Direttore: Giuliano Zarantonello Filiale di Bassano del Grappa Cab 60160 Piazzale Cadorna, 43/44 36061 Bassano del Grappa (VI) Tel. 0424 524451 Fax 0424 219022 Direttore: Corrado Carollo Filiale di Castelgomberto Cab 60280 Viale Chiuse, 9b - 36070 Castelgomberto (VI) Tel. 0445 941645 Fax 0445 941649 Direttore: Fernando Dalla Valle Filiale di Marostica Cab 60500 Viale Stazione, 40 - 36063 Marostica (VI) Tel. 0424 470960 Fax 0424 473477 Direttore: Giuliano Rossi Filiale di Breganze Cab 60180 Via 5 Martiri, 24 - 36042 Breganze (VI) Tel. 0445 300095 Fax 0445 300485 Direttore: Lorenzo Grotto Filiale di Cornedo Vicentino Cab 60330 Via Monte Pasubio, 36 36073 Cornedo Vicentino (VI) Tel. 0445 969000 Fax 0445 969030 Direttore: Franco De Mori Filiale di Molvena Cab 88370 Via Ponticello, 48 - 36060 Molvena (VI) Tel. 0424 708501 Fax 0424 708727 Direttore: Michele Carlesso Filiale di Caldogno Cab 60210 Via G. Marconi, 70 - 36030 Caldogno (VI) Tel. 0444 905670 Fax 0444 585159 Direttore: Nirvano Gnata Filiale di Isola Vicentina Cab 60430 Via Arasella, 9 - 36033 Isola Vicentina (VI) Tel. 0444 978388 Fax 0444 978389 Direttore: Ignazio Amato Filiale di Montecchio Precalcino Cab 60540 Via Summano, 16 36030 Montecchio Precalcino (VI) Tel. 0445 803400 Fax 0445 803495 Direttore: Andrea Rizzo Filiale di Recoaro Terme Cab 60670 Via del Donatore, 12 36076 Recoaro Terme Tel. 0445 780906 Fax 0445 780863 Direttore: Luca Gallerini Filiale di Thiene Cab 60790 Via Masere 36016 Thiene (VI) Tel. 0445 375900 Fax 0445 375930 Direttore: Renato Zampieri Filiale di San Giorgio di Perlena Cab 60380 Via Perlena, 106 36040 San Giorgio di Perlena (VI) Tel. 0445 851188 Fax 0445 851236 Direttore: Gianfranco Zilio Filiale di Valdagno Cab 60820 Via 7 Martiri 36078 Valdagno (VI) Tel. 0445 481226 Fax 0445 481234 Direttore: Camillo Talin Filiale di Sandrigo Cab 60710 Piazza G. Marconi 36066 Sandrigo (VI) Tel. 0445 751320 Fax 0445 751318 Direttore: Sergio Fioletti Filiale di Zugliano Cab 60860 Via Libertà, 11 36030 Zugliano (VI) Tel. 0445 330010 Fax 0445 330174 Direttore: Carlo Girardin Sportello ATM a Fara Vicentino Via Verdi, 6 36030 Fara Vicentino Tel. 0445 800800 Fax 0445 800888 PROSSIMA APERTURA: FILIALE DI CASSOLA - Viale Venezia 9 6 I Prodotti Servizio Estero: il mondo a portata di mano L’approfondimento: il credito documentario Importare o esportare all’estero, lavorare in un altro Paese, viaggiare e andare in vacanza oltre frontiera sono tutte attività in costante crescita. I moderni mezzi di trasporto, sempre più veloci, e l’utilizzo delle nuove tecnologie, in particolare Internet, consentono a tutti di rivolgersi al di fuori dei confini italiani, per le proprie attività o interessi. Per le aziende ciò comporta un considerevole aumento del commercio con l’estero, cioè dello scambio di beni e/o servizi tra un soggetto residente (italiano) e un soggetto non residente (estero); di conseguenza le banche, per far fronte all’evolversi dei bisogni della loro clientela, hanno sviluppato il Servizio Estero. Prima del 1988, quando ogni esportazione/importazione andava espressamente autorizzata dagli organi competenti, le banche svolgevano esclusivamente una funzione di consulente burocratico. Oggi sono a tutti gli effetti partner attivi che affiancano gli operatori nelle operazioni con l’estero, fornendo consulenza dalla stipula alla risoluzione dei contratti e individuando le forme di pagamento più consone a garantire gli interessi dei propri clienti. Ma anche i privati chiedono sempre più assistenza al Servizio Estero. I pagamenti e gli introiti dall’estero sono infatti sempre più veloci ed economici: è del 2003 l’istituzione del bonifico “transfrontaliero”, cioè l’incasso/pagamento in euro da/per i Paesi dell’Unione Europea di importo inferiore a 50.000,00 euro (cfr. riquadro pag. 11). Il bonifico transfrontaliero ha lo stesso trattamento economico di un bonifico fatto in Italia, a dimostrazione dell’effettivo incremento delle operazioni con l’estero. Ne deriva che ricevere un pagamento da Milano costa come ricevere un pagamento da Parigi o da Atene! Banca San Giorgio e Valle Agno: un partner attivo nelle operazioni internazionali Banca San Giorgio e Valle Agno, sempre al passo con i tempi e attenta alle esigenze dei suoi clienti, è in grado di offrire una gamma completa di prodotti relativi al Servizio Estero. Anche se la sua “vocazione” è locale e rivolta al nostro territorio, questo è possibile grazie al sostegno di partner nazionali quali la Cassa Centrale delle Casse Rurali Trentine e Iccrea Banca Spa. Questi sono i servizi che la Banca offre ai propri clienti: •conto corrente estero e conto valutario •negoziazioni valuta, assegni e traveller’s cheques •accensione ed estinzione anticipi all’export •accensione ed estinzione anticipi all’import •apertura ed utilizzo crediti documentari all’import su estero •apertura garanzie bancarie sull’estero •bonifico estero •operazioni a termine Il credito documentario import è un impegno che la banca emittente, operando su istruzioni e per conto dell’acquirente (importatore italiano), rilascia a favore di un venditore estero (esportatore). In virtù di questo impegno essa effettuerà la prestazione stabilita (pagamento a vista o differito oppure accettazione di tratte a vista o a scadenza) a favore del beneficiario, sino alla concorrenza di una somma prestabilita ed entro una scadenza determinata, contro la presentazione, da parte del venditore estero, dei documenti richiesti e l’ottemperanza di tutti i termini e le condizioni previste nel credito stesso. I documenti a cui si fa riferimento sono: documenti di identificazione della merce (fattura commerciale, certificato di origine, packing list…), documenti di assicurazione, (polizza di assicurazione), documenti di trasporto e di disponibilità (bill of lading, CMR, airway bill…). Con il credito documentario l’esportatore, da un lato, è tutelato dal fatto che l’onere di effettuare la prestazione a suo favore ricade non sull’importatore bensì in capo ad una banca (e precisamente alla banca emittente). E’ inoltre consapevole che la soddisfazione del credito vantato non dipende dalla volontà e dai comportamenti dell’importatore, ma unicamente da azioni che egli stesso deve compiere. Risulta infatti necessario e sufficiente che egli produca ed inoltri alla banca emittente i documenti richiesti nei modi ed entro i termini previsti dal credito. All’atto del ricevimento della documentazione in perfetta conformità al dettato del credito, la banca emittente non può far altro che effettuare la prestazione prevista sulla base dell’impegno assunto, dal momento che, una volta aperto un credito documentario, l’importatore non possiede alcuno strumento per impedire o bloccare il pagamento. I vantaggi per l’importatore italiano si sostanziano sulla certezza di ottenere la disponibilità della merce entro limiti di tempo certi e determinati. I BONIFICI TRANSFRONTALIERI I bonifici transfrontalieri sono i trasferimenti di fondi (incassi o pagamenti) tra banche insediate in differenti Stati membri dell’Unione Europea (attualmente: Francia, Italia, Belgio, Germania, Paesi Bassi, Lussemburgo, Gran Bretagna, Irlanda, Danimarca, Grecia, Spagna, Portogallo, Austria, Svezia, Finlandia, Cipro, Estonia, Lettonia, Lituania, Malta, Polonia, Repubblica Ceca, Repubblica Slovacca, Slovenia, Ungheria, compresi i territori francesi d’oltre mare: Guadeloupe, Martinique, Guyana Francese, Reunion, le Isole Azzorre, Madera, le Isole Canarie, Ceuta, Melilla e Gibilterra) o in stati membri dell’EFTA (Islanda, Liechtenstein, Norvegia, Svizzera) denominati in Euro o in Corone Svedesi, di ammontare non superiore a 50.000,00 euro o controvalore equivalente. Giovanni Tonello - Responsabile Servizio Estero 10 11 Notizie finanziarie 110 e lode: il successo del raddoppio! Grande il successo riscontrato dall’operazione “110 e lode”, il concorso a premi nato dalla proposta di Banca San Giorgio e Valle Agno rivolta a tutti i Soci e clienti attuali e potenziali. L’iniziativa, in occasione dei 110 anni dalla costituzione della Banca, propone una serie di obbligazioni con tassi fino al 6% e ricchi premi. I sottoscrittori dei titoli avranno la possibilità di partecipare al concorso a premi “110 e lode” e, nell’ottica di rafforzare il legame che unisce l’Istituto, oltre che al cliente, in maniera peculiare alla comunità locale e ai Soci, questi ultimi vedranno raddoppiare i loro vantaggi. Per ogni 1.000,00 € di capitale nominale sottoscritto, verrà consegnato un biglietto e, nel caso che i sottoscrittori siano anche Soci, infatti, allora il numero di biglietti verrà raddoppiato! I premi: Vetture Alfa Romeo 147, scooter Honda, TV e fotocamere Sony, videocamere Nikon, cellulari Nokia, dvd recorder Aeg, e numerosi altri premi ancora Ricchissimi i premi in palio - in caso di collocamento delle obbligazioni per complessivi 50.000.000 euro saranno 110 per un valore complessivo di 257.000,00 euro - che verranno estratti entro il 31 marzo 2007: vetture Alfa Romeo 147, scooter Honda, TV e fotocamere Sony, videocamere Nikon, cellulari Nokia, dvd recorder Aeg, e numerosi altri ancora. Ancora un po’ di tempo per acquistare le obbligazioni a tassi vantaggiosi 12 Non è difficile spiegare il successo dell’operazione, interessante da diversi punti di vista: da un lato, il Socio e il cliente ottengono benefici diretti ed immediati grazie ai tassi vantaggiosi e alla possibilità di partecipare al concorso a premi e, dall’altro, il territorio e la comunità beneficiano indirettamente dei risparmi che, depositati dai clienti, la Banca reinveste a loro esclusivo vantaggio. Ma per aderire all’iniziativa occorre affrettarsi: la scadenza del concorso si avvicina! Prima dell’adesione leggere il foglio informativo disponibile gratuitamente presso tutte le filiali. 13 Iniziative Borse di Studio 2006: premiamo i nostri ragazzi, garanzia del nostro futuro Anche quest’anno Banca San Giorgio e Valle Agno, nella convinzione che nei giovani si trovi il terreno più adatto per seminare un futuro fatto anche e soprattutto di tradizione e radicamento nel territorio, mette in palio delle borse di studio riservate agli studenti Soci e figli di Soci che si sono distinti per profitto nell’anno scolastico 2005/2006: un atto concreto e simbolico insieme, vissuto da chi dà, come segno di fiducia e, da chi riceve, come compito da svolgere per sé ma anche per il bene dell’intera comunità. Un’ulteriore conferma dell’impegno e dell’attenzione che la Banca, da sempre attenta alle esigenze del territorio e della persona, riserva alle generazioni emergenti, garanzia del futuro della comunità. L’operazione si inserisce nel panorama più ampio della mission aziendale: misurarsi costantemente con i valori ed i principi del Credito Cooperativo ed adoperarsi per metterli concretamente in pratica nell’impegno a sostenere la comunità locale, i suoi abitanti e le organizzazioni grandi e piccole che la fanno vivere. Ed i giovani rappresentano il cardine della società di domani: per questo la Banca da sempre sostiene l’istruzione, la formazione e l’educazione, oltre che attraverso l’erogazione delle borse anche con la promozione di eventi culturali. 14 L’iniziativa, giunta quest’anno alla 6^ edizione, è stata particolarmente apprezzata nel corso degli anni ed ha ottenuto numerosi riscontri: nella scorsa edizione le borse di studio assegnate sono state addirittura 406! Agli studenti delle Scuole Medie Superiori e agli studenti diplomati iscritti a Facoltà Universitarie, saranno destinate borse di studio di 160,00 euro ciascuna. Per coloro che già frequentano l’Università la borsa di studio sarà di 250,00 euro. Le condizioni dettagliate per richiedere la borsa di studio sono illustrate nel bando di concorso che, assieme a tutta la modulistica necessaria, può essere richiesto presso tutte le filiali di Banca San Giorgio e Valle Agno o scaricato dal sito www.bancasangiorgio.it. Tutta la documentazione per partecipare al concorso deve pervenire mezzo posta all’Ufficio Segreteria o essere consegnata in filiale entro le ore 12.00 del 31 ottobre 2006. Per festeggiare i premiati, le borse di studio assegnate verranno consegnate nel corso di una serata organizzata da Banca San Giorgio e Valle Agno alla quale parteciperanno ospiti illustri del mondo dello spettacolo. Nata dalle tue stesse radici: una Banca al servizio del bene comune Fedele alla propria missione, ispirata ai principi cooperativi, Banca San Giorgio e Valle Agno si impegna da sempre a creare valore economico, sociale e culturale a vantaggio del territorio e della comunità locale. I risultati raggiunti in questi anni di intensa attività su più fronti sono stati resi possibili grazie all’impegno per l’efficienza economica da un lato e alla vicinanza alla comunità locale dall’altro. Ciò che contraddistingue la San Giorgio e Valle Agno da istituti che si basano su principi differenti è il suo essere un’impresa a responsabilità sociale, il suo richiamarsi al principio della cooperazione che, pervadendone tutte le attività, garantisce un buon equilibrio tra crescita economica e coesione sociale. La Banca ha instaurato con la comunità locale un rapporto unico e peculiare, una vera e propria alleanza, per promuoverne lo sviluppo ed il benessere e diffondere una cultura economica, sociale e civile. Gli strumenti di cui si avvale sono la conoscenza ed il radicamento nel territorio e l’ottima relazione con i Soci ed i clienti. Attraverso la propria attività creditizia e la destinazione annuale di parte degli utili della gestione, essa pratica i principi che afferma: impegno tangibi- Valori e ragioni di essere e fare Banca le per cultura, sport, eventi locali, enti e associazioni, Terzo Mondo, volontariato e scuola. La Banca accompagna la persona sin dall’inizio: basti ricordare l’iniziativa “Percorso Nascita”, un interessante opuscolo informativo che segue le future mamme nei nove mesi di attesa ed oltre. Banca San Giorgio e Valle Agno, inoltre, pensando al futuro dei piccoli, ha formulato anche dei prodotti finanziari ad hoc particolarmente convenienti e sicuri. Ma sono numerosi gli altri interventi realizzati a favore del territorio e di coloro che lo abitano con la volontà di essere presente in ogni contesto del- la vita reale e quotidiana dei membri della comunità: da sempre la Banca appoggia le organizzazioni della società civile, gli enti morali, i gruppi di volontariato e le associazioni impegnate nel sociale. Nel 2005, l’Istituto ha sostenuto ben 542 enti individuando numerose iniziative meritevoli per un importo complessivo erogato di oltre 360.000,00 euro. La Banca, organismo vivo che opera al servizio del benessere del territorio, collabora fattivamente con le istituzioni territoriali locali ed ha ideato delle proposte esclusive, create per incrementare il senso di appartenenza: così sono nati prodotti e servizi finanziari su misura. Soluzioni che accompagnano il cliente nelle tappe importanti della sua vita e idee sempre nuove: l’operazione “110 e lode” propone l’acquisto di obbligazioni con tassi fino al 6% e la possibilità di partecipare al concorso abbinato con un ricco montepremi e condizioni agevolate per i Soci. Ma aderendo a questa e alle altre iniziative e depositando i propri risparmi presso l’Istituto, i sottoscrittori permettono alla Banca di reinvestirli a vantaggio del territorio, delle associazioni, della comunità. Ogni attività della Banca è così finalizzata al benessere del singolo e, parallelamente, al bene della comunità. 15 Le Aziende Lanaro: dal 1820 una realtà radicata nel territorio La Lanaro Srl, attiva nella carpenteria media e pesante, è un punto di riferimento importante per Breganze A sinistra Carlo Lanaro, a destra Maurizio Lanaro La Lanaro Srl opera da molti anni nel settore della costruzione della carpenteria leggera, media e pesante in acciaio inox e alluminio, realizzata sulla base di progetti forniti direttamente dal cliente. L’azienda infatti, grazie ad un’impostazione estremamente flessibile e ad un knowhow approfondito e pluriennale, è in grado di soddisfare qualsiasi richiesta di costruzione particolare fino a 200 quintali. Ed è proprio l’originalità delle strutture realizzate il plus distintivo dell’azienda, così come ci spiega Carlo Lanaro, Responsabile Commerciale dell’azienda. “L’esperienza pluriennale, l’utilizzo di materie prime con certificato di qualità, l’attento studio delle fasi produttive, l’utilizzo di macchinari tecnologicamente avanzati e la qualificazione del personale impiegato ci permettono di realizzare strutture particolari che spaziano dalle macchine per la costruzione del legno, alle giostre, alle strutture per l’edilizia civile, con coperture originali e tettoie atipiche, macchine per fonderie, attrezzature per il riciclaggio dei rifiuti e molto altro. Un 10% del fatturato va anche al- 16 l’estero e si riferisce a strutture per trasporti eccezionali. Quindi non lavoriamo mai in serie: il nostro ufficio tecnico sviluppa di volta in volta il disegno del cliente attraverso sofisticati software e programmi di calcolo, offrendo così un servizio completo. Ovviamente si tratta di un’attività molto più difficile da gestire rispetto alle altre realtà del settore perché il nostro lavoro cambia continuamente e non garantisce guadagni fissi. Ma d’altro canto la nostra ‘unicità’ ci permette di avere una certa continuità e di non sentire crisi.” Quali sono le difficoltà del settore? “I grossi produttori si sono associati e quindi si fa fatica a reperire i materiali, inoltre i costi lievitano in quanto il consumo è aumentato e la Cina e l’India sono disposte a pagare di più, visto che hanno costi di manodopera bassissimi. ” E cosa ci può dire della concorrenza? “Per metà della produzione non abbiamo concorrenti diretti in quanto ci siamo creati una nicchia di mercato, ovvero quella delle strutture particolari. Questa operatività ci permette anche di creare e mantenere sempre rapporti molto stretti con i clienti che a volte ci scelgono anche per il fattore umano, oltre che per le competenze.” Tornando alle origini: quando è nata l’azienda e per opera di chi? “Nel 1820, Sebastiano Lanaro, un trovatello adottato da una famiglia di Polegge, ha dato il via ad una prima attivi- tà a Molvena, continuata poi dal figlio Pietro e successivamente da suo figlio, ovvero mio nonno, Giuseppe e in seguito da mio padre Ivano. Nel 1982, io e mio fratello Maurizio, che è il responsabile della produzione e della logistica, abbiamo trasformato l’azienda da ditta individuale a società e ci siamo trasferiti nella nuova sede situata nella nuova zona industriale. L’attività è cresciuta progressivamente e ci sono stati diversi ampliamenti: uno nel 1987, uno nel 1996 e infine nel 2006. Ora siamo situati su di una superficie di 5.000 mq, di cui 3.000 coperti e presto sarà operativa una nuova area di 4.800 mq, di cui 2.500 coperti. Abbiamo anche 800 mq. di magazzino adibito al carico e scarico. La nostra struttura conta trenta dipendenti e ci avvaliamo anche di numerosi partner locali per la produzione. Il fatturato ammonta a 4 milioni di euro.” Vista questa lunga storicità, qual è il vostro rapporto con il territorio? “Molto stretto. Siamo presenti in tutte le iniziative di Breganze e facciamo parte della Pool Promo, una società creata dall’Amministrazione Comunale per sostenere le iniziative cittadine. Inoltre io e mio fratello siamo anche nel direttivo della squadra di hockey locale e cerchiamo di sostenere iniziative sociali e manifestazioni varie. Io sono anche Presidente degli Artigiani di Breganze e faccio parte del CDA del CAIP, il consorzio che si occupa delle opere di urbanizzazione nella nuova zona industriale. Da tutte queste esperienze posso affermare che il nostro è un territorio ancora sano, nonostante le difficoltà. La gente qui ha voglia di lavorare e di crescere: basti pensare che trentaquattro aziende appartenenti al Consorzio stanno partendo con la costruzione di altrettanti capannoni. Direi che in un momento in cui si parla di crisi e in cui tutti temono la concorrenza della Cina, questo risulta essere un segnale davvero positivo. Secondo me, comunque, quando c’è la volontà si arriva sempre a raggiungere gli obiettivi prefissi.” Avete in programma ulteriori espansioni? “Tre anni fa abbiamo iniziato un per- corso con Unindustria di Venezia per lo sviluppo di una nuova area industriale nei Balcani, quindi ora ci stiamo concentrando su questo progetto.” A quando risale l’inizio del vostro rapporto con la Banca San Giorgio e Valle Agno e come procede? “E’ stato avviato già dai nostri genitori, moltissimi anni fa. Siamo legati alla Banca sia come ditta che come persone fisiche. E’ una bella realtà: una Banca locale, che si è evoluta nel tempo e che risponde bene alle esigenze del territorio. Inoltre posso dire di essere cresciuto insieme a molti dipendenti e quindi c’è un rapporto di conoscenza diretta, personale o professionale, con buona parte dello staff e questo fattore umano rende le cose ancora più facili e piacevoli. Si respira l’aria di una grande famiglia, insomma, e questa estrema confidenza per me può avere esclusivamente risvolti positivi. Ovviamente ciò non va mai a scapito della serietà e della professionalità: tutto lo staff, infatti, è estremamente competente e sempre pronto a dare i migliori consigli.” 17 Le Aziende Metalpres: da una cantina al mondo L’azienda di Castelgomberto non conosce sosta e in meno di vent’anni si è conquistata un ruolo di primo piano in numerosissimi Paesi esteri Nata nel 1987 con una pressa sistemata nella cantina del fondatore, Emanuele Cenzato, classe 1961, Metalpres è oggi una realtà con 130 dipendenti, di cui 30 impiegati e tecnici, con un fatturato di 20,5 milioni di euro, quasi interamente frutto di esportazioni. Metalpres infatti è conosciuta e apprezzata in molti Paesi, non soltanto della vicina Europa, come Francia, Germania, Spagna, Danimarca, Inghilterra e Romania, ma anche in Paesi di altri continenti, come Messico, Canada e Turchia. La produzione aziendale, inizialmente limitata a elementi per motori e pompe, fornisce oggi numerosi comparti: motori elettrici, pompe idrauliche, compressori, riduttori, idropulitrici, alternatori e il settore automotive, nato nel 2000, che ha consentito all’impresa di realizzare l’ultimo e più importante salto dimensionale con la costruzione del nuovo stabilimento di 10.000 metri quadrati. Infatti è da quell’anno che in Metalpres è cambiato il modo di pensare e di lavorare. Per avere un’idea più chiara sui motivi di questo grande successo, abbiamo incontrato il fondatore, Emanuele Cenzato. Partiamo dalla storia: quali sono state le tappe di crescita più significative? “Due anni dopo aver iniziato l’attività ho chiamato in azienda i miei fratelli Maurizio e Luca, con i quali ho diviso le 18 quote alla pari. Da quel momento il lavoro è aumentato e la società ha iniziato una politica di forti investimenti per mantenersi al passo con i tempi e, ove possibile, anticiparli. Metalpres è stata tra le prime imprese della zona ad inserire un robot di asservimento pressa: ciò ha permesso di contenere il personale e di istituire i tre turni lavorativi, condizione indispensabile per aumentare la produttività e ridurre il costo orario dell’impianto. Ci è voluta una notevole dose di coraggio per assumere impegni così onerosi, una grande fiducia nelle mie capacità e un forte impegno da parte di tutti, ma i risultati non sono mancati e già nel 1995 ci siamo trasferiti in un capannone di 2000 metri quadrati, cioè quattro volte più ampio del precedente. Il passo avanti, sebbene a prima vista apparisse esagerato, si è rivelato adeguato alla situazione e ha permesso un’organizzazione del lavoro assai più efficace che, nel giro di cinque anni, ha fatto crescere il fatturato e aumentare la clientela in modo da preparare il successivo salto e permetterci di certificarci ISO TS e di passare al nuovo stabilimento, cinque volte più ampio, ora adeguato per affrontare le massicce quantità richieste dal settore automotive, a cui destiniamo il 50% dei nostri prodotti.” Quali sono i vostri punti di forza? “Il fiore all’occhiello è il nostro ufficio tecnico con personale altamente specializzato e con strumenti informatici fortemente innovativi che ci permette di creare i progetti in collaborazione con i clienti. Siamo quindi in grado di realizzare dettagli personalizzati per ogni esigenza, con un iter che va dalla progettazione dello stampo al pezzo finito. L’altro punto forte è il laboratorio completo di tutti gli strumenti necessari per analizzare i materiali ed effettuare i vari test di trazione, compressione, carichi di rottura eccetera. Siamo tra i primi in Italia per le tecnologie utilizzate, che sono tra le più sofisticate del settore. Grazie a questa organizzazione, il cliente ci vede come partner di fiducia con cui collaborare. Infatti per noi ogni cliente è un investimento: non puntiamo mai al guadagno immediato. E la nostra filosofia paga: basti pensare che non abbiamo degli agenti ma i clienti arrivano tutti tramite ‘passa parola’ e, nonostante il settore sia in crisi, noi abbiamo commesse fino al 2012.” Progetti di prossima realizzazione? “Per il settore automotive, stiamo trasferendo in Romania parte dell’attività produttiva. Si tratta di una scelta quasi ‘forzata’ in quanto le case automobilistiche si stanno spostando e quindi richiedono i fornitori in zona. Avremo un sito produttivo di 12.000 mq e prevediamo di registra- re un grosso sviluppo del fatturato. Tengo a precisare che comunque la struttura locale resterà invariata: la Romania è un qualcosa che si aggiunge, non una delocalizzazione. Quindi qui non verrà tolto il lavoro a nessuno e anzi la nostra intenzione è quella di qualificare sempre più il personale” Emanuele Cenzato Si sente molto la concorrenza nel vostro settore? “In zona assolutamente no. In Italia ci sono solo un paio di aziende nostre concorrenti. All’estero si sente la concorrenza della Turchia, dell’Ungheria e della Corea, ma il nostro prodotto è decisamente migliore. I grandi investimenti in tecnologie sono stati effettuati proprio per differenziarci in qualità.” Qual è il vostro rapporto col territorio? “Innanzi tutto stiamo facendo conoscere l’azienda in tutta la vallata dell’Agno, per ricevere nuove candidature di lavoro: ci mancano ingegneri meccanici e tecnici e saremmo felici di impiegare persone locali. Poi sosteniamo anche lo sport nel nostro territorio: io sono Presidente a Trissino di una società di calcio che riunisce duecento atleti, con tredici squadre giovanili, di cui una gioca nel campionato di promozione”. Quando è nato il vostro rapporto con la Banca San Giorgio e Valle Agno e qual è il vostro grado di soddisfazione? “E’ nato parecchi anni fa e in tutto questo tempo si è sempre mantenuto positivo, quindi ci consideriamo pienamente soddisfatti: si tratta di una Banca molto vicina a noi, che crede nelle realtà imprenditoriali locali, e che ha le giuste dimensioni per mantenere un rapporto stretto e diretto con i suoi clienti. Basti pensare che il personale riesce a farci visita molto spesso e ci segue assiduamente, così il legame si mantiene saldo e alla fine posso dire che siamo praticamente tutti amici. Si tratta quindi di un rapporto basato sulla fiducia e sulla stima reciproca: condizioni fondamentali per lavorare con serenità e profitto.” 19 Interventi Banca San Giorgio e Valle Agno a Londra sul mercato dei capitali Nell’epoca dei mercati globali, il mondo finanziario ha affinato e fatto propri nuovi metodi di raccolta. E’ proprio all’interno di questo contesto che Banca San Giorgio e Valle Agno ha concluso la sua quarta operazione di cartolarizzazione. La firma dei contratti è avvenuta lo scorso maggio a Londra presso il prestigioso studio legale Orrick. Ma che cosa è la cartolarizzazione? Si tratta di una particolare tecnica finanziaria che, ancorchè relativamente semplice a farsi, non lo è altrettanto da spiegarsi, se non per sommi capi e come enunciazione di principi. Cartolarizzare significa convertire i crediti in titoli di debito negoziabili e quindi liquidabili sul mercato secondario. Per illustrare l’operazione in termini comprensibili anche ai non addetti ai lavori, nel nostro caso abbiamo selezionato parte dei nostri crediti e li abbiamo “ceduti” a primari investitori attivi nei mercati internazionali, monetizzandone il controvalore. Il denaro così raccolto può essere reimpiegato nel locale e messo a disposizione delle famiglie e delle imprese del territorio per nuovi investimenti. I crediti ceduti sono i mutui ipotecari erogati ai Clienti, selezionati secondo criteri che comprendono, tra gli altri, anche la correttezza e la puntualità nel rimborso delle rate. E’ importante sottolineare che, per il titolare del mutuo, non cambia nulla nel rapporto con la Banca. Questa quarta cartolarizzazione porta a 100milioni di euro il valore dei contratti ceduti negli ultimi quattro anni da Banca San Giorgio e Valle Agno, con indubbi benefici sulla capacità creditizia della Banca e sulla validità dello strumento quale possibilità alternativa per incrementare la raccolta. La struttura di quest’ultima operazione ha visto coinvolte in pool ben 42 Banche di Credito Cooperativo italiane, con l’intervento di Iccrea Banca, Cassa Centrale delle Casse Rurali Trentine-BCC Nord Est e Sociètè Generale; un lavoro di gruppo che esalta e rafforza la valenza del movimento cooperativo e l’alta professionalità degli attori che hanno preso parte all’operazione nella sua globalità. 20 Cartolarizzazione in pool per 1.050 milioni di euro Vorrei tuttavia precisare che questo tipo di operazione è fattibile grazie all’attenta selezione del rischio che attuiamo al momento dell’erogazione dei crediti. Di fatto, per gli investitori internazionali, il migliore biglietto da visita della Banca è costituito proprio dai nostri clienti: l’elevata qualità dei rapporti in essere ha permesso al nostro Istituto di presentarsi sul mercato internazionale per collocare tranche di mutui ottenendo il rating di tripla A da Moody’s e Standard & Poors per il 94% dei crediti ceduti. E’ grande quindi la soddisfazione per i risultati raggiunti, ma ancora di più lo è per l’apprezzamento che i mercati internazionali riconoscono alla nostra comunità locale richiedendo ed investendo tramite la nostra Banca nelle famiglie e nelle imprese del territorio. Mariano Bonatto Vicedirettore Generale La casa è un bene prezioso: un decreto tutela gli acquirenti di immobili da costruire Fino al 20 luglio 2005, in Italia, unico caso in Europa, comprare casa, oltre ad essere un sacrificio economico, comportava rischi reali anche elevati. In base alle vecchie norme, infatti, se l’impresa costruttrice falliva si perdevano sia la casa che il denaro investito. Alcune stime parlano di oltre 250 mila famiglie italiane che tra il 1999 e il 2003 sono state coinvolte in un fallimento immobiliare. E’ quindi facilmente comprensibile come migliaia di famiglie abbiano accolto positivamente il Decreto Legislativo del 20 giugno 2005, n. 122, in vigore dal 21 luglio dello stesso anno e pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 155 del 6 luglio 2005. Con tale decreto, che attua la delega al Governo prevista dalla legge n. 210 del 2 agosto 2004, sono state introdotte nuove disposizioni per la tutela dei diritti patrimoniali delle persone fisiche, acquirenti di immobili da costruire. L’ambito di applicazione, oltre che gli interventi di nuova costruzione, riguarda quelli di sostituzione edilizia e di ristrutturazione edilizia comportante demolizione e fedele ricostruzione. deiussione bancaria o assicurativa a garanzia delle somme corrisposte prima che si dia corso al trasferimento della proprietà o di altro diritto reale di godimento. Soltanto una banca, una compagnia di assicurazioni oppure intermediari finanziari, potranno rilasciare la fideiussione, essendo iscritti nell’elenco speciale ed essendo quindi sottoposti ai controlli ed alla sorveglianza della Banca d’Italia. La fideiussione deve garantire la restituzione delle somme effettivamente riscosse dal costruttore qualora egli incorra in determinate situazione di crisi (art. 2). L’efficacia della stessa cessa al momento della stipula dell’atto definitivo di compravendita. La struttura della nuova norma si basa su alcuni punti fondamentali: c) L’obbligo di inserire nel contratto preliminare (cosiddetto compromesso di vendita) una serie di indicazioni e informazioni per rendere più trasparente l’acquisto dell’immobile. Queste a) L’obbligo del costruttore di consegnare al futuro acquirente una fi- b) L’obbligo del costruttore di stipulare e consegnare all’acquirente al momento del rogito, una polizza assicurativa decennale destinata a garantire il risarcimento dei danni conseguenti ad eventuali vizi dell’immobile manifestatisi in seguito alla stipula dell’atto definitivo di compravendita o di assegnazione. disposizioni sono obbligatorie a partire dal 21 luglio 2005 a prescindere dalla data di presentazione della richiesta di permesso di costruire o della denuncia di inizio attività. I contenuti obbligatori sono elencati nell’articolo 6. Al contratto preliminare vanno allegati anche il capitolato speciale d’appalto, le caratteristiche dei materiali utilizzati, l’elenco delle rifiniture e degli accessori, gli elaborati di progetto in base al quale è stato richiesto o rilasciato il permesso di costruire o l’ultima variazione del progetto originario. La prima parte del decreto si esplica ed ha effetto solo successivamente al 20 luglio 2005. A salvaguardare gli acquirenti che hanno acquistato immobili da costruire prima di questa data subentra la seconda parte che prevede, proprio per questi soggetti, la costituzione di un Fondo di solidarietà. Al fondo, creato per le vittime dei fallimenti immobiliari avvenuti tra il 1993 e la data dell’entrata in vigore del decreto, occorre versare un contributo annuo obbligatorio del 4 per mille dell’importo di ciascuna fideiussione. Il contributo deve essere corrisposto dal soggetto che rilascia la fideiussione. A cura dello Studio Legale Avv. Maschera, Dolo (VE) 21 Territorio Gruppo Area Valdagno: integrazione tra i comuni e strategie coordinate al servizio del territorio Il ‘Gruppo Area Valdagno’ è un’associazione, nata 15 anni fa, che riunisce imprenditori e professionisti (artigiani, commercianti, industriali) accomunati dal desiderio di vivere a diretto contatto con i problemi economici, sociali e civili del territorio nell’ottica di trovare ad essi soluzioni adeguate. Il Gruppo, che oggi conta un centinaio di aderenti, vuole essere al di fuori delle parti per contribuire in modo sostanziale ed efficace allo sviluppo della vallata. ‘Sei Comuni, una Città’, lo slogan che ha accompagnato la nascita dell’associazione, sta proprio ad indicare questo: la necessità di arrivare quanto prima ad una reale integrazione tra i sei comuni della vallata (Recoaro Terme, Valdagno, Comedo Vicentino, Brogliano, Castelgomberto e Trissino, un bacino di circa 63.000 abitanti), per promuovere strategie coordinate nelle strutture e nei servizi, sia nel pubblico che nel privato, sviluppando in questo modo tutte le potenzialità presenti nel territorio e favorendo il sorgere di una nuova classe dirigente consapevole di questa realtà. L’idea di fondo, condivisa da tutti i membri, è che si debba fare squadra: tra un numero ristretto di aziende per mettere insieme il bagaglio di conoscenze, sconfiggendo la diffidenza tra imprenditori e contro la secolare mentalità campanilistica che troppo spesso vincola l’opera degli amministratori nell’abbattere le barriere intercomunali. Solo con una sinergia di forze ed intenti i sei Comuni possono trovare la soluzione di parecchi problemi irrisolvibili singolarmente. “Il ‘Gruppo Area’ - spiega il neo Presidente Ing. Remigio Rancan - non si sostituisce al ruolo delle associazioni di categoria, ma ha lo scopo di rendersi interprete, verso le associazioni e gli enti pubblici, delle necessità locali anche con l’organizzazione di convegni, ricerche e dibattiti su temi economici e sociali riguardanti il nostro territorio”. “Anche il binomio tra imprenditori e professionisti risulta importante - conclude il Presidente - in quanto pone in dialogo e confronto diretto la realtà produttiva di beni e quella della fornitura di servizi”. E’ già stata fatta una ricerca basata su interviste agli imprenditori della Vallata, commissionata al prof. Luca Romano per far emergere le loro necessità, le loro aspettative ed i loro progetti futuri. Sono state scelte, spiega Rancan, “aziende con una forte internazionalizzazione ed un’elevata specializzazione, per verificare argomenti di comune interesse ed individuare eventuali nuove sinergie”. Un’associazione, questa, che è un organismo vitale, in crescita e con obiettivi forti e chiari per il futuro: tra i primi passi da compiere, assieme al nuovo Consiglio Direttivo, eletto ad inizio 2006, c’è l’incremento dell’economia di zona e, sostiene Rancan, “il potenziamento della capacità della Valle dell’Agno di dialogare ed entrare in rete con i flussi turistici che gravitano anche in aree a noi molto vicine”. www.areagruppo.it 22 Bassano Solidale: dal 1997 vicini alla Persona, nella quotidianità, con impegno e rispetto “Bassano Solidale” è una cooperativa sociale nata il 4 aprile 1997 grazie alla volontà ed al coraggio dei soci fondatori. Individui politicamente impegnati, i futuri soci, hanno sentito l’esigenza di unire le loro forze per rispondere alle esigenze della città per quanto riguarda i servizi sociali, concentrandosi soprattutto sulle fasce più deboli, bambini ed anziani in particolare. Alla fine degli anni ‘90, infatti, la società italiana, e naturalmente anche la città di Bassano, si è trovata a confrontarsi con problemi quali il flusso continuo di immigrati e la carenza di manodopera italiana in quelle strutture che richiedevano sforzi fisici e di adattamento a situazioni di disagio, quali le case di riposo degli anziani, gli asili o la cura dell’ambiente. L’intuizione di pochi si è rivelata vincente e, dopo i primi passi tra difficoltà burocratiche e la comprensibile diffidenza degli amministratori ed operatori sociali, ora “Bassano Solidale” può contare su un esercito di associati addetti ai lavori più diversi (attualmente sono 250 i soci lavoratori) che operano sempre nel rispetto dei valori statutari. E, da diverso tempo, la cooperativa è anche presente nel territorio provinciale: molti Comuni possono oggi contare su un alleato in più. Il Presidente, dott. Valentino Chemin, che professionalmente si occupa di sistemi di certificazione di qualità, sicurezza e ambiente, spiega che gli obiettivi di “Bassano Solidale” “tendono a rafforzare la presenza della cooperativa sul territorio e più che all’espansione puntano all’intensificazione dei servizi offerti” e, con orgoglio, illustra un nuovo progetto: “TAGESMUTTER”. “Mamma di giorno”, questo il significato del termine tedesco, è un progetto innovativo, approvato ed in parte finanziato dalla Regione Veneto, rivolto alle famiglie con bambini di età compresa tra i 0 ed i 3 anni in cui entrambi i genitori lavorano. Esso prevede che la Tagesmutter, “una persona adeguatamente formata e professionalmente in collegamento con organismi della Cooperazione sociale, possa occuparsi di uno o più bambini di altri presso il proprio domicilio mentre si cura dei propri. In tal modo le mamme lavoratrici possono dedicarsi più liberamente alla loro professione, sicure che i loro figli vengano accuditi nel migliore dei modi”. Nata dal medesimo impegno che contraddistingue tutte le attività di “Bassano Solidale” e sua “costola” - come la definisce Chemin - è la cooperativa “Solare Service”, dedicata alle esigenze delle persone anziane. Quest’ultima si avvale dei servizi di Banca San Giorgio e Valle Agno e trova in essa una valida alleata nella campagna di diffusione di valori comuni quali solidarietà, cooperazione, attenzione al benes- sere della Persona. Sono proprio questi, infatti, i valori che ispirano il movimento del Credito Cooperativo e nei quali la Banca si riconosce pienamente. Nelle parole del Presidente è viva la soddisfazione per una “...solidarietà non snocciolata a parole, ma vissuta nella pienezza delle rispettive responsabilità” e nella concretezza, quindi ”di un traguardo che ci vede, da un lato, soddisfatti, ma dall’altro stimolati a proseguire nel cammino per far sì che altre strutture, sia pubbliche che private, abbiano a fruire dei servizi messi a disposizione dai nostri associati”. www.bassanosolidale.org 23