LA CARTOGRAFIA SATIRICA L’Europa alla vigilia della Grande Guerra LA CARTOGRAFIA SATIRICA L’Europa alla vigilia della Grande Guerra Tolentino, Palazzo Parisani Bezzi 1 agosto / 12 ottobre 2014 Comune di Tolentino direzione artistica Hevio Ermas Ercoli con il sostegno di Regione Marche Provincia di Macerata Fondazione Cassa di Risparmio della Provincia di Macerata mostra a cura di Gianni Brandozzi consulenza storico-scientifica Alberto Pellegrino patrocinio collezione cartografica Presidenza del Consiglio dei Ministri Struttura di Missione per la Commemorazione del centenario della Prima Guerra Mondiale Gianni Brandozzi Associazione culturale Giovane Europa Ministero per i Beni e le Attività Culturali progetto editoriale e grafica Regione Marche Giorgio Leggi Maria Brandozzi Provincia di Macerata Camera di Commercio di Macerata in collaborazione con Accademia di Belle Arti Macerata Multiradio stampa Bieffe srl - Recanati ©2014 • Riproduzione vietata – Proprietà riservata in copertina: Augusto Grossi, media partner Andrea Compagnucci per Esserci Comunicazione Servizi Culturali del Comune di Tolentino Biblioteca Alessandrina di Roma Università di Amsterdam La Piovra russa. Carta serio-comica del 1878 (particolare) Banca della Provincia di Macerata Hotel 77 Malagrida - Jeordie’s Meloni Tecno-Handling Nuova Simonelli Prometeo - Lucee Gas per le Marche Rhütten s.r.l. Systematica Tolentino Terme Santa Lucia Tigamaro Fabbrica Pelletteria Tombolini ufficio stampa e relazioni pubbliche segreteria si ringraziano sponsor Il centenario della Grande Guerra è un evento globale. Sia per la quantità delle nazioni che hanno varato progetti per ricordare quell’immane tragedia sia per l’estensione dei campi a cui quei progetti si dedicano. Sappiamo e scopriamo ogni giorno di più che le biblioteche, gli archivi, i musei, le collezioni pubbliche e private, fino ai semplici nuclei familiari, ancora custodiscono migliaia, milioni di documenti spesso mai venuti alla luce prima: sono immagini, carte ufficiali, lettere, diari, disegni, spartiti, mappe, manifesti, opuscoli, giornali. Per quello che è stato il primo e forse il più tragico degli eventi del Novecento, abbiamo insomma una massa immensa di informazioni, di tracce, di memorie, di testimonianze. Tutto questo appartiene a una storia che, per la prima volta, si può ricostruire quasi per intero, affrontandola da diverse angolazioni: storia politica, economica, militare, sociale, storia del pensiero, della cultura, dell’arte e della letteratura, storia della tecnologia, della medicina, delle scienza, dell’informazione, delle comunicazioni; in una parola, storia della nostra identità moderna, internazionale e nazionale. Le immagini sono senza dubbio un elemento decisivo di conoscenza. Quali immagini? Foto, cartoline, le prime incerte riprese filmografiche. Ma anche il disegno e, in particolare, il disegno satirico a cui è dedicata la mostra promossa dall’Associazione culturale Giovane Europa, “La Grande Guerra nella cartografia satirica d’Europa”. Queste carte sono veri e propri documenti, forse poco noti, sui quali oggi vale la pena fermare il nostro interesse. Rappresentazione di spazi fisici e nello stesso tempo di entità, movimenti, proiezioni politiche, parlano un linguaggio di cui forse si è in parte perso il lessico – simboli, allegorie, allusioni allora ovvie e oggi meno immediate – ma che comunque nel suo insieme appare ancora fortemente espressivo, capace di sintesi ed efficacia straordinarie. Un linguaggio da ascoltare, ulteriore rispetto a quelli della politica vera e propria, della diplomazia, del dibattito intellettuale, della discussione – anche accese – sugli organi di informazione, della rivendicazione popolare; solo presi tutti insieme questi codici possono restituirci l’umore e lo spirito di un’epoca, le sue tensioni, le sue aspirazioni, i suoi drammi. È questa operazione di recupero, di ascolto attento, di cura per l’insieme della nostra memoria – di cittadini italiani ed europei – che abbiamo il compito di portare avanti, in questo 2014 che segna in tutto il mondo l’inizio delle commemorazioni della prima guerra mondiale e secondo un cammino intrapreso nel 2011, con le celebrazioni per il centenario dell’Unità d’Italia. Se fra le tante carte italiane, francesi, tedesche, inglesi, concentriamo ad esempio la nostra attenzione su quelle degli anni 1914-1918, ci accorgiamo non solo dei più manifesti orientamenti nazionalisti, ma di odi razziali, antichi rancori. Ci sono gli umori dei popoli e delle classi dirigenti alle prese con una vicenda che avrebbe determinato non solo i fatti di quella stagione ma il destino, altrettanto fosco, degli anni a venire. Franco Marini Presidente del Comitato storico scientifico per gli anniversari di interesse nazionale Nasce all’interno delle bellissime sale napoleoniche di Palazzo Parisani Bezzi, uno dei più importanti eventi espositivi della provincia di Macerata ad apertura di un complesso d’iniziative preparatorie alla celebrazione del centenario della Prima Guerra Mondiale e strettamente legato al programma della rassegna Biumor Popsophia 2014 che proprio in tale circostanza inaugurano l’inizio di una serie di episodi culturali di grande livello artistico, realizzati grazie al genio intellettuale del Prof. Evio Hermas Ercoli, eclettico e poliedrico studioso, figlio della nostra terra. La raccolta cartografica del collezionista Gianni Brandozzi, che colgo l’occasione di ringraziare per aver messo a disposizione della Città di Tolentino un patrimonio raro ed importante, icona di una satira che emerge a storicizzare ancor più la Grande Guerra, è il primo tassello di un mosaico ricco di arte, cultura e spettacolo che si completerà nel corso delle stagioni 2014-2015, intento a dare risalto attraverso l’espressione artistica ad uno degli eventi più drammatici della storia moderna: il primo conflitto mondiale. La Città di Tolentino in questa occasione si ripropone ancora una volta come icona della satira e dell’umorismo, non solo nell’arte ma anche nella critica storica, ampliando il panorama culturale con particolare attenzione alla ricerca sofistica ed al gusto artistico, proiettando lo sguardo verso raccolte ed allestimenti sempre più prestigiosi, degni di contenitori importanti come le Sale Napoleoniche dello storico Palazzo cittadino. La mostra raccoglie testimonianze visive d’importanti cartografi e giornalisti dell’epoca capaci di cogliere attraverso la propria simbologia artistica il complesso contesto sociale europeo ed internazionale all’alba del primo grande Conflitto. Estendo un sentito grazie anche al Prof. Alberto Pellegrino, curatore dell’evento espositivo, sempre vicino alle iniziative culturali della Città di Tolentino con il suo apporto intellettuale. Una mostra dedicata alla celebrazione della Grande Guerra e ad un territorio come quello marchigiano dove ogni evento di stampo internazionale e mondiale ha lasciato tracce inconfutabili rendendolo prezioso patrimonio culturale, fonte di arricchimento e studio per le nuove generazioni di tutti i continenti. Giuseppe Pezzanesi Sindaco di Tolentino Filosofia della cartografia. Perché la cartografia satirica? Perché è possibile manipolare e irridere la cartografia? Perché la cartografia merita un trattamento del genere? Incominciamo con il dire che non esistono carte perfette. Una carta dovrebbe riprodurre ogni particolare del territorio che rappresenta. Per essere esatta una carta dovrebbe essere ‘vera’. Per essere vera occorrerebbe una riproduzione in scala reale. In un breve scritto di Borges, “Sull’esattezza della scienza”, la carta di una provincia occupa un’intera città e quella dell’impero un’intera provincia. Ma quando i cartografi furono in grado di produrre un enorme foglio così particolareggiato da combaciare addirittura con tutto l’impero, punto per punto, nessuno seppe cosa farsene. Tanto valeva usare il suolo tout court… Le carte non debbono scattare la fotografia di un posto, ma svelarlo. Non il tutto, ma il dettaglio. Viviamo un mondo complicato e la carta ha solo due dimensioni. Dobbiamo affidarci a figurazioni sintetiche. Per riferire di una serata non possiamo impiegare una giornata. Siamo sempre selettivi. La memoria è selettiva. Non ricordiamo tutto, ma scegliamo soltanto le cose che ci interessano. Non è dunque la verità a guidare la bontà della cartografia. Non dobbiamo scambiare la rappresentazione con la realtà, come ci avverte giustamente Magritte: “Ceci n’est pas une pipe”. La validità di una carta è fatta dalla facilità d’impiego, dalla sua capacità di valutare e selezionare le proprietà di un luogo per riprodurle in simboli. Anzi l’autenticità di una carta non è data dalla sua giustezza. Ma dall’uso. È la funzione che fa la carta non la sua perfezione. O meglio ancora, è la convenzione il metro della riproducibilità su carta. Siamo sicuri che il nord debba sempre stare in alto? È una convenzione duratura che risale al buon Tolomeo. E l’oriente? Il verbo “orientare” la dice lunga. La stessa convenzione non viene imposta dalla necessità, ma dall’interesse politico e culturale. Meravigliose le rappresentazioni dell’Adriatico visto da Venezia che si apre dal basso della città lagunare verso il mediterraneo. L’Europa, il Nord America e la vecchia Unione Sovietica hanno sempre ingigantito il loro mondo sformandolo a proprio vantaggio. Non esistono dunque carte perfette e tantomeno neutrali. Non c’è da sorprendersi se il potere ha sempre preteso di disegnare il mondo dal suo punto di vista. Cos’è il potere? È rappresentare il mondo a modo nostro, come più ci aggrada. La cartografia è la storia delle nostre miserie. Dietro una innocua piantina si nasconde l’esercizio del discrimine e del falso; il potere di chi la disegna e di chi la ordina. È sempre bene tenerlo presente. La collezione Brandozzi di cartografia satirica che Biumor allestisce a Palazzo Bezzi Parisani è il prototipo dell’inganno di fin de siécle. Buoni e cattivi, astuti e stupiti, si ammucchiano in un’Europa di stereotipi e convenzioni prima di annegare con il Titanic della prima guerra mondiale. Che tenerezza e che tristezza quel come eravamo di come saremmo dovuti essere. Poi gli attori rifiutarono le parti assegnate dalla cartografia. Que reste t’il di quello ‘spirito delle nazioni’? Un grande vuoto. Senza la convenzione siamo persi, in senso letterale come metaforico. Senza inganno non riusciamo più a sognare. Ci tocca ricorrere a GoogleMaps e credere che il mondo sia proprio come ci viene proposto. Patetici. Evio Hermas Ercoli Direttore artistico Biumor indice Table of contents 15 La satira politica in Europa tra Settecento e Ottocento Political satire in eighteenth and nineteenth-century Europe Alberto Pellegrino 33 Stereotipi e culture nazionali Stereotypes and national cultures Edoardo Boria 39 La cartografia satirica in Europa The satirical cartography in Europe 67 Mappe satiriche antropomorfe di Lilian Lancaster The satirical anthropomorphic maps by Lilian Lancaster 93 La Rana e il Papagallo Tavole satiriche di politica europea La Rana and il Papagallo. Satirical tables about european politics 95 Due settimananli satirici bolognesi La Rana e Il Papagallo Two Bolognese satirical weekly magazines. La Rana and il Papagallo Alberto Pellegrino