Introduzione ai Sistemi
Informativi Geografici
• La Geografia è la scienza che
studia, interpreta, descrive e
rappresenta la Terra nei suoi
aspetti fisici e antropici, cioè negli
organismi spaziali della sua
superficie.
• La Cartografia è l'insieme di
conoscenze scientifiche e tecniche
finalizzate alla rappresentazione
simbolica
ma
veritiera
di
informazioni,
demografiche,
geografiche statistiche, politiche,
comunque in relazione al luogo
geografico nel quale si realizzano su
supporti
piani
(carte
geografiche) o sferici (globi).
• Tavoletta d’argilla raffigurante
la regione della Mesopotamia
con l’Eufrate, le montagne a
nord e le città rappresentate
da un cerchio
Ecateo di Mileto (500-480 a.C)
Dicearco di Messina (350-290 a.C)
Eratostene (275-195 a.C)
• Intorno al 120 d. C si ebbe il primo cambiamento radicale nel
campo della cartografia: Marino di Tiro introdusse il concetto
di latitudine e di longitudine misurate in gradi secondo i
principi su cui si basa la cartografia moderna. Marino di Tiro
inventò la prima proiezione geografica adoperata per le carte
terrestri: la cilindrica equidistante. Il Medioevo impose una
pausa alla scienza che venne rivitalizzata solo tra i secoli XV e
XVI grazie alle spedizioni dei grandi navigatori.
Alla metà del 1500 risale il planisfero di Mercatore, una “carta marina” con il
dettaglio anche all’interno dei continenti. Oltre al fatto di aver rappresentato
l’intero globo terrestre con tutti i continenti, questo elaborato è giustamente
famoso anche per il metodo con cui fu realizzato. Esso infatti è stato costruito
sulla base di una nuova proiezione, ideata, o quanto meno utilizzata per prima,
proprio da Mercatore stesso. La proiezione di Mercatore è una proiezione
cilindrica diretta, cioè risulta dallo sviluppo su un piano di un cilindro tangente
alla superficie del globo terrestre con asse coincidente con l’asse polare (è
tuttora esistente ed utilizzata con il nome di proiezione di Gauss).
• Il XVIII secolo fu caratterizzato dalla nascita di scienze
sempre nuove derivate dalla geografia, ma anche
dall’accrescimento delle conoscenze del territorio apportato
dalle analisi statistiche. Verso la metà del 1800 la Geografia
entrò ufficialmente, come scienza sussidiaria ad altre scienze,
tra gli insegnamenti universitari in molti Stati Europei; e
furono gli stessi Stati che, in questo periodo, cominciarono ad
avvertire la necessità di possedere rappresentazioni
cartografiche a grande scala del proprio territorio.
• Prima dell’avvento dei computer nel settore della cartografia, tutti i tipi di carte
avevano un grande limite e cioè che la banca dati spaziale era semplicemente un
disegno su carta. Tutte le informazioni erano codificate in simboli (punti, linee o
aree) riprodotti usando differenti stili di rappresentazione. Questi stili venivano
associati agli attributi tramite legende. L’elaborato cartografico, la legenda e
l’eventuale memoria costituivano la banca dati geografica, l’archivio dove erano
contenute tutte le informazioni relative ad una certa regione. Ma oggi, il bisogno
di aggiornare continuamente i dati spaziali relativi ai mutamenti dei fenomeni
naturali ed antropici porta a considerare il metodo tradizionale di fare cartografia
come assolutamente inadeguato.
• A partire dagli anni 60 lo sviluppo e la diffusione dei computer ha permesso di
venire incontro a queste necessità fornendo non solo i mezzi adeguati per
coadiuvare la realizzazione di carte ma anche promuovendo un graduale processo
di innovazione verso nuove metodologie di studio e gestione del territorio.
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