INTERVENTO DI PROTESI D’ANCA: VADEMECUM POST-OPERATORIO PER IL PAZIENTE Agnese Teruzzi, 78 anni Ex consulente d'azienda Operata 5 anni fa di protesi alle anche con il contributo non condizionante di Sul sito web www.storiedivitainmovimento.it è possibile trovare ulteriori informazioni nonché le testimonianze di alcuni pazienti che hanno affrontato la patologia intraprendendo un appropriato percorso di cura Cosa aspettarsi in fase di recupero Recupero e dimissione Il recupero è una fase talmente importante dell’intervento di protesi d’anca che è Il tempo di recupero varia da intervento a intervento e da persona a persona ma, opportuno ricevere tutte le informazioni possibili. indipendentemente dalla valutazione soggettiva, è importante non affrettare i È difficile bilanciare la necessità di riposo con il tentativo di recuperare forza e mo- tempi di recupero suggeriti. bilità, tuttavia esistono alcuni accorgimenti utili per il recupero. Ad ogni modo, il personale medico di supporto si adopererà affinché il paziente È fondamentale avere pazienza e concentrarsi sull’obiettivo finale di riacquisire la possa recuperare e riacquisire la mobilità nel minor tempo possibile, quindi non propria autonomia. bisogna sorprendersi se al paziente verrà chiesto di muovere l’anca e di rimettersi Nel presente opuscolo è possibile reperire informazioni dettagliate sul recupero in piedi entro uno/due giorni dall’operazione. nella fase post-operatoria e successivamente a casa, così come altri utili suggerimenti e accorgimenti per agevolare i pazienti nella fase di guarigione. Il fisioterapista potrebbe suggerire di: • Cominciare flettendo e contraendo i muscoli dell’anca senza muovere l’articolazione • Muovere la caviglia e altre articolazioni • Imparare i modi più sicuri per distendersi e alzarsi dal letto e per sedersi e alzarsi dai sanitari Importanti informazioni sulla sicurezza Dopo l’intervento Come in ogni cura medica, i risultati possono variare da paziente a pa- Generalmente dopo un intervento di protesi d’anca, i pazienti lasciano l’ospedale ziente. L’esito di ogni intervento di protesi d’anca dipende da molti fat- dopo 3-5 giorni dall’operazione. Saranno in grado di camminare con l’aiuto di un tori tra cui l’età, il peso e il livello di attività. Esistono sempre potenziali deambulatore o di stampelle e sarà necessario continuare a utilizzare uno di questi rischi e la ripresa richiede tempo. ausili per le successive 4 settimane. Altri tipi di movimento, quali lo stretching e la rotazione, saranno limitati per un certo periodo per consentire al corpo di recuperare e riprendere le forze. Il paziente avvertirà disagio e gonfiore quando comincerà a rialzarsi e a camminare nuovamente. In caso di necessità, e su indicazione del medico, si potranno assumere antidolorifici per alleviare il dolore o antibiotici per prevenire le infezioni. con il contributo non condizionante di 2 3 I progressi nella fase di recupero Anche se con tutta probabilità il paziente potrà tornare a casa entro 5 giorni dall’intervento, un recupero completo in genere richiede da 3 a 6 mesi. Dopo l’intervento, per proteggere l’anca, il paziente sarà invitato a stare seduto formando un angolo che non superi i 90° gradi. In questa fase gli verranno messi a disposizione gli strumenti necessari per l’assistenza e il fisioterapista gli insegnerà a vestirsi e lavarsi senza aiuto e a utilizzare un deambulatore o le stampelle. È importante continuare a rafforzare il proprio corpo in previsione del ritorno a casa, così come seguire le indicazioni del medico e assumere posizioni corrette nella fase di recupero. Al momento della dimissione dall’ospedale, il recupero della mobilità e della stabilità dovrebbe essere già a buon punto. Non è insolito continuare ad avvertire dolore e saranno illustrate al paziente tecniche per gestirlo. Accertamenti successivi Solitamente, per verificare i progressi fatti, viene fissato un appuntamento per una visita ambulatoriale dalle 6 alle 12 settimane dopo l’intervento. Da quel momento in poi il chirurgo vorrà monitorare i progressi ogni due anni, per verificare lo stato di salute del paziente. Sarà opportuno fare attenzione a eventuali cambiamenti nell’area dell’incisione e contattare il proprio chirurgo nel caso in cui ci si dovesse accorgere di: • Fluidi e/o cattivi odori provenienti dall’incisione • Febbre (temperatura di circa 38°) per due giorni • Aumento del gonfiore, indolenzimento, rossore e/o dolore nell’incisione con il contributo non condizionante di 4 5 Ritorno all’attività dopo l’intervento Seguire sempre i consigli del chirurgo! Dopo l’intervento di protesi d’anca, è importante avere aspettative realistiche sui tempi necessari per riprendere a svolgere alcune attività quotidiane. Guidare l’auto Riprendere a guidare l’auto dipenderà principalmente dal tipo d’intervento subito, nonché dalla tipologia di cambio - manuale o automatico - della propria automobile. In genere si dovrebbe essere in grado di muovere le gambe agevolmente per azionare i pedali e ciò accade di solito intorno alla 6a - 8a settimana. Praticare l’attività sessuale Anche in questo caso il tipo di protesi potrebbe influire sulla capacità e sui tempi di recupero ma è realistico supporre un ritorno alla normale attività sessuale entro 4-6 settimane. Qualora necessario, il chirurgo o il fisioterapista potrebbero indicare le posizioni più adatte ad assicurare protezione all’anca. Salire le scale Man mano che l’anca si rafforza, il paziente imparerà a camminare con un bastone senza l’ausilio del deambulatore o di stampelle. In seguito, comincerà a camminare senza alcun dispositivo di sostegno e, in assenza di complicazioni, non avrà più bisogno di ausili nel lungo periodo. Il passo successivo è riprendere a salire le scale, cominciando con quelle meno ripide, per poi passare gradualmente a quelle normali. Tornare a lavoro Il rientro al lavoro dipenderà dalla velocità di recupero e dal tipo di lavoro svolto. Per alcuni pazienti potrebbe essere necessario modificare le attività lavorative quotidiane, mentre molti altri ritornano facilmente alla loro precedente occupazione. Nel caso in cui vengano svolti lavori manuali pesanti, sarà quasi certamente necessario consultare il chirurgo per sapere quando sarà possibile ricominciare e fino a che punto il paziente potrà spingersi con l’attività fisica. con il contributo non condizionante di 6 7 Alcune semplici regole a cui attenersi dopo l’intervento SI... ✔ • Fare gli esercizi; assicurarsi di seguire le indicazioni del fisioterapista NO... ✔ • Partecipare ad attività ad alto impatto o ad attività che presentano forti rischi di • Svolgere attività poco stressanti quali camminare, andare in bicicletta e nuotare infortuni quali quelle che comportano il rischio di caduta, di rimanere intrappolati • Consultare il fisioterapista prima di cominciare attività ad alto impatto come sci di con avversari o che possano provocare slogature o fratture delle ossa che circon- fondo, canottaggio e arti marziali • Gestire il dolore seguendo le indicazioni del medico. Se i farmaci prescritti non attenuano il dolore in misura sufficiente, è bene informare il proprio medico o chirurgo • Controllare il gonfiore per ridurre il dolore e migliorare la circolazione e l’escursione articolare delle anche • Riposare! È importante dormire bene per aiutare l’anca a recuperare adeguatamente. In caso di problemi legati al sonno, sarà opportuno parlarne con il proprio medico dano l’anca • Ruotare l’anca in maniera improvvisa; ruotare invece tutto il corpo per evitare pressioni sulla protesi impiantata • Sottoporsi ad interventi ai denti o a interventi chirurgici alla vescica o al colon senza consultare prima il chirurgo che l’ha operata. Queste attività potrebbero agevolare la diffusione di batteri nel sangue e causare un’infezione alla protesi • Sollevare oggetti pesanti. In tal modo si rischia di danneggiare l’anca con il contributo non condizionante di 8 9 Calendario delle attività Tra la 1a e la 6a settimana Il paziente continuerà a svolgere gli esercizi per l’anca iniziati in ospedale e ne aumenterà gradualmente il numero e la durata. In caso di utilizzo in ospedale di una macchina per il movimento passivo continuo, l’équipe me- 1-6 dica potrebbe chiedere al paziente di continuare ad usarla a casa. Potrà essere consigliato anche di riprendere gradualmente a svolgere le normali attività quotidiane quali cucinare, pulire la casa e fare il bucato. Tra la 6a e la 12a settimana In questa fase si possono svolgere alcuni nuovi esercizi: • Sollevarsi sulle punte dei piedi e sui talloni, alternando l’innalzamento sugli alluci a quello sui 6-12 talloni restando comunque in posizione eretta • Adduzione dell’anca: muovere lateralmente la gamba tesa mentre si è in posizione eretta • Equilibrio sulla gamba: reggersi in equilibrio su una sola gamba per volta • Salire con un piede per volta su una piattaforma sollevata e raddrizzare la gamba • Bicicletta: utilizzare una cyclette con il contributo non condizionante di 10 11 “Storie di vita in movimento” è una campagna di informazione sull’artrosi, i sintomi, le cause e le possibili soluzioni terapeutiche per affrontare la patologia e, insieme al proprio medico, scegliere il percorso di cura più appropriato. Con il coinvolgimento di professionisti del mondo della sanità e di alcune associazioni scientifiche e di pazienti, la campagna intende incoraggiare lo scambio di informazioni tra coloro che sono direttamente coinvolti nella cura dell’artrosi, al fine di favorire una sempre maggiore collaborazione tra la classe medica e promuovere una gestione sempre più virtuosa della patologia. “Storie di vita in movimento” si pone inoltre come obiettivo anche quello di dare il giusto risalto ai bisogni dei pazienti affetti da artrosi – bisogni che risultano troppo spesso sottovalutati – tramite la promozione di eventi e momenti di riflessione e confronto organizzati a livello nazionale e locale, la diffusione di materiale informativo e un sito web dedicato. La campagna “Storie di vita in movimento” è realizzata con il patrocinio di con il contributo non condizionante di Maggiori informazioni sulla campagna, sull’artrosi e il suo trattamento sono disponibili sul sito web www.storiedivitainmovimento.it