Il ciclo di vita
di una politica pubblica
Il problema
La
formazione
dell’agenda
Formulazione/
adozione
Il “policymaking”
retroazione
Attuazione
Risultati
Il processo di
“implemen-
La
tation”
valutazione
RUOLO DEGLI ATTORI
• Sia gli attori individuali che le istituzioni
svolgono un ruolo decisivo nel processo di
policy
Le politiche sono definite da sottosistemi di policy
costituiti da attori (sia lo stato che attori sociali) che
si confrontano con un problema pubblico
Alcuni sono strettamente
coinvolti
ATTORI
Altri lo sono
marginalmente
Attori coinvolti direttamente
• Attori possono
partecipare direttamente
alle policy come membri
di policy network
• Attori possono
partecipare direttamente
alle policy come
appartenenti di policy
communities
SOTTOSISTEMI DI POLITICA (policy subsystems)
• Luoghi in cui gli attori discutono argomenti
riguardanti le politiche, cercano di ottenere
consensi e negoziano al fine di realizzare il
proprio interesse
SOTTOSISTEMI DI POLITICA (policy subsystems)
• Nel processo di interazione reciproca, gli attori
spesso rinunciano ai propri scopi o li modificano
in cambio di concessioni da parte degli altri
membri del subsystem
ATTORI
individui
gruppi
ATTORI
o Gli attori coinvolti in una particolare area di policy definiscono
collettivamente un policy subsystem
o Il numero degli attori che fanno parte dei policy subsystem e che
partecipano al processo di policy è numerosissimo
o L’appartenenza varia a seconda della nazione del settore di policy e
cambia nel tempo
ATTORI
• APPARATO STATALE
• SOCIETA’
ATTORI
•
•
•
•
•
Funzionari elettivi
Funzionari nominati
Gruppi di interesse
Organizzazioni di ricerca
Mass-media
Funzionari elettivi
Funzionari nominati
Amministrazione statale
Gruppi di interesse
Organizzazioni di ricerca
Mass-media
Società
Definizione delle politiche pubbliche come prerogativa del
governo
• FUNZIONARI PUBBLICI SONO GLI ATTORI PRINCIPALI DEL PROCESSO
• Questa situazione non può prescindere dall’organizzazione statale
• Il modo in cui lo Stato si organizza definisce CIO’ CHE LO STATO PUO’
FARE
• Le due dimensioni dello Stato che influenzano la definizione e la
realizzazione delle politiche sono: L’AUTONOMIA E LA CAPACITA’
AUTONOMIA
• Si riferisce al grado di indipendenza dello
Stato da pressioni sociali che cercano di
perseguire il proprio interesse o creano
conflitti
CAPACITA’
• Lo Stato deve avere la capacità di stabilire gli
indirizzi politici e di realizzarli
• Tale capacita’ determina il successo
dell’espletamento delle funzioni di policy
GRUPPI SOCIALI
o Non devono essere frammentati: altrimenti
viene indebolita la capacità dello Stato di
mobilitarli per risolvere i problemi della
collettività
o Non devono esserci conflitti interni: lo Stato
può trovarsi paralizzato nell’attuare le sue
funzioni di policy
GRUPPI SOCIALI
• ASSOCIAZIONI DEGLI
IMPRENDITORI
• ASSOCIAZIONI DEI
LAVORATORI
• è il gruppo di interesse più forte
ed è in grado di condizionare le
politiche pubbliche
• gode di un peso considerevole nei
confronti dei policy makers
• È un gruppo sociale che ha
bisogno di organizzarsi
collettivamente per far ascoltare
la sua voce nel policy subsystem
La capacità di un Stato dipende
dai suoi rapporti con la collettività
della quale deve risolvere
i problemi attraverso politiche adeguate
Lo Stato ha bisogno dell’appoggio
dei principali gruppi sociali
POLICY SUBSYSTEM
• Durante la fase di formulazione delle politiche gli
appartenenti al policy subsystem sono solo quelli che
hanno un livello minimo di conoscenza
dell’oggetto e che possono esprimere pareri
sulla fattibilità delle opzioni proposte per
risolvere un problema
Formulazione delle politiche pubbliche
Chi sono gli attori?
• Adozione
– Il decisore ultimo: governo e parlamento (giunte e consigli regionali,
comunali, ecc.)
• Formulazione
– Modelli basati sulla prevalenza
• c’è un attore principale che domina la scena
– Modelli basati sulla relazione
• non c’è un attore dominante, ma una relazione tra più attori
diversi
Modelli basati sulla prevalenza
• I partiti politici (party government, la partitocrazia)
• Gli apparati amministrativi (la burocrazia, la tecnocrazia)
• Gli interessi organizzati (le lobbies)
• I media (la telecrazia)
Modelli basati sulla relazione
• I triangoli di ferro/issue networks
E, più in generale:
• le “reti di politiche” o policy networks
I triangoli di ferro
• Piccole cerchie di partecipanti che sono riusciti a diventare
ampiamente autonomi
• Insieme stabile di partecipanti riuniti per controllare programmi
pubblici abbastanza ristretti che implicano l’interesse economico
diretto di ciascun elemento dell’alleanza
• Controllo ferreo esercitato su molti aspetti del processo di policy
Le issue networks
• Racchiudono un grande numero di partecipanti caratterizzati da un
livello variabile di impegno reciproco o di dipendenza dagli altri
nel proprio ambiente
• I partecipanti entrano ed escono costantemente dalla ret, nessuno
tiene sotto controllo le politiche ed i problemi
• Ogni interesse materiale diretto è spesso secondario rispetto
all’impegno intellettuale od emotivo
Subsystem policy
• ISSUE NETWORKS
• TRIANGOLI DI FERRO
• Più stabili
• Molto meno stabili
• Maggiore ricambio dei
partecipanti
• Minore se non nullo ricambio
dei partecipanti
Issue networks
Triangoli di ferro
SOTTOSISTEMI DI POLICY
continuum
ADVOCACY COALITIONS (Coalizioni di sostegno)
• Consiste in un gruppo di attori provenienti da una serie di
istituzioni pubbliche e private a tutti i livelli di governo che
condividono un insieme di credenze di base (obiettivi di policy,
etc.) e che cercano di manipolare le regole, il budget, ed il
personale delle istituzioni di governo per raggiungere nel tempo
quegli obiettivi
ADVOCACY COALITIONS (Coalizioni di sostegno)
• ATTORI SIA STATALI CHE SOCIALI
• QUALUNQUE LIVELLO DI GOVERNO
• COMBINANO PERFETTAMENTE IL RUOLO DI CONOSCENZA ED
INTERESSE NEL PROCESSO DI POLICY
• PARTECIPANO AL PROCESSO DI POLICY AL FINE DI UTILIZZARE
L’APPARATO GOVERNATIVO PER IL RAGGIUNGIMENTO DEI
PROPRI FINI
POLICY NETWORKS
• RHODES 1980
• Le interazioni tra i vari dipartimenti e rami del governo e tra il
governo e le altre organizzazioni presenti nella società
costituivano POLICY NETWORKS che intervenivano nella
formulazione e nello sviluppo di politiche
POLICY NETWORKS
• I networks variano secondo 5 dimensioni:
•
•
•
•
•
INTERESSI DEI MEMBRI DEI NETWORKS
LA MEMBERSHIP
LIVELLO DI NTERDIPENDENZA DEI MEMBRI
LA MISURA IN CUI IL NETWORK E’ ISOLATO DAGLI ALTRI NETWORKS
VARIABILITA’ DELLA DISTRIBUZIONE DELLE RISORSE TRA I MEMBRI
POLICY NETWORKS ALTAMENTE INTEGRATI
• STABILITA’ DELLA MEMBERSHIP E DELLE RELAZIONI TRA I MEMBRI
• INTERDIPENDENZA ALL’INTERNO RETE
• ISOLAMENTO DAGLI ALTRI NETWORKS
POLICY NETWORKS DEBOLMENTE INTEGRATI
• STRUTTURE AMPIE E LIBERE
• STRUTTURE LEGATE A MOLTEPLICI RETI E ATTORI
POLICY NETWORKS
• I partecipanti entrano nei networks per perseguire i propri fini
• I partecipanti possiedono un vocabolario e un linguaggio
comune
• le relazioni all’interno della rete possono essere anche molto
conflittuali, ma tutti hanno interesse a far prevalere quel
settore di policy rispetto agli altri
POLICY NETWORKS
• settoriali
– si riferiscono a una specifica politica pubblica
• formati da tutti gli attori coinvolti in quella politica
– politici, burocrati, interessi, esperti ecc. Gli stake-holders
• che dispongono di risorse di tipo diverso
– autorità, denaro, concoscenze, consenso ecc.
• sono basati su relazioni informali (non gerarchiche)
• senza una chiara distinzione tra pubblico e privato
POLICY COMMUNITIES
• LA COMMUNITY NON E’ UGUALE AL NETWORK
• Nel linguaggio comune sono utilizzati come
sinonimi
POLICY COMMUNITIES
• Quegli attori o potenziali attori che
condividono uno specifico focus
• Il network non è altro che il processo di
collegamento all’interno della policy
communities o tra più communities
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