“Vi è ben altro nei cinque libri dell’Emilio che l’illusione da anima bella o il delirio perverso di onnipotenza…” “L’educazione si presenta come un fatto e come un compito ineludibili che esigono sempre un esercizio consapevole e responsabile di potere, sulla base di una effettiva condivisione di esperienza. L’accadere educativo […] rinvia a un reticolo invariante di situazioni, di pratiche e di rapporti che trovano nel corpo il loro punto di applicazione. Nella partizione del tempo, dello spazio e della parola secondo un ordine capace di riprodurre quello della vita reale, ma teso a differenziarsi qualitativamente da essa, consiste infine lo statuto oggettivo di quel reticolo”. (R. Massa) Educazione come dispositivo materiale in atto • L’educazione è sempre riferibile ad un “accadere materiale” che nella messa “in scena” dell’esperienza produce intrinsecamente degli effetti: sui soggetti, con i soggetti, per i soggetti • L’accadere educativo rinvia ad un “reticolo” complesso di eventi, relazioni, pratiche e discorsi irriducibili alla singola volontà o al desiderio di un Soggetto • La nozione althusseriana di “Darstellung”: la struttura di strutture (concetto che si avvicina all’idea di dispositivo) con cui si esprime la complessità del reticolo e la surdeterminazione degli eventi (educativi): la struttura è immanente ai suoi effetti “L’oscurità della sala” • La materialità dell’accadere educativo costituisce lo “sfondo” della “rappresentazione” in cui si manifesta l’esperienza educativa • Come “l’oscurità della sala necessaria alla chiarezza dello spettacolo”(MerleauPonty) • Come “la messa in scena di un teatro senza autore” (Althusser) Una metafora teatrale • La definizione del setting pedagogico si riassume efficacemente nella citazione di Massa su Rousseau: “partizione del tempo, dello spazio e della parola secondo un ordine capace di riprodurre quello della vita reale, ma teso a differenziarsi qualitativamente da essa Scuola come grande rappresentazione caratterizzata da attori che mettono in scena non solo giochi relazionali, ma parti, copioni e sceneggiature determinate, rinvianti alle rappresentazioni sociali da cui è orientata vita individuale e collettiva. area potenziale da pensare e da governare: spazio mentale di insegnanti, ragazzi, genitori e altri attori sociali. Scuola come Quali sono i suoi significati specifici quando ci si rappresenta come scolastica un’altra realtà? ambiente di apprendimento che segni con esattezza i propri confini, che sappia tenerli mobili e aperti, che riesca a declinare in maniera originale i codici della vita esterna dentro di essi.