Guida Europea alla Fatturazione Elettronica per le PMI S O S T E N E R E L E P I C C O L E E M E D I E I M P R E S E E U R O P E E N E L L ! A D O Z I O N E D E L L A F AT T U R A Z I O N E E L E T T R O N I C A Febbrario 2012 “Questa Guida è uno strumento molto utile che sicuramente incoraggerà le PMI nell!adozione della fatturazione elettronica. Allo stesso tempo, e forse ancora più rilevante, la Guida dimostra come solo se gli attuali requisiti legali e fiscali europei saranno modificati e semplificati, così come proposto dalla Commissione Europea, saremo capaci di cogliere i potenziali benefici di un unico e armonizzato quadro legale europeo.” Gerhard Huemer, Direttore Politiche Fiscali ed Economiche, UEAPME (Associazione Europea dell!Artigianato e delle Piccole e Medie Imprese) EUROPEAN E-BUSINESS LAB INFORMAZIONI BIBLIOGRAFICHE L’European e-Business Lab (EBL) è un’iniziativa lanciata da organizzazioni affermate che hanno scelto di dedicarsi alla condivisione e al miglioramento delle migliori prassi in ambito e-business, della relativa adozione, standardizzazione ed innovazione. Il Lab e’ stato fondato da Celeris Limited. Autori: Carmen Ciciriello Mairi Hayworth Editore: European Business Lab Design: MAP Gallery Grafico: Giulia Tonelli RINGRAZIAMENTI Vorremmo ringraziare gli sponsor e tutti coloro che hanno contribuito alla realizzazione di questa Guida, come partner dell’European e-Business Lab: Camera di Commercio Federale Austriaca (WKO) AUSTRIAPRO Consorzio CBI (Customer to Business Interaction) SEPA International UEAPME (Unione Europea dell’Artigianato e delle Piccole e Medie imprese) Vorremmo inoltre ringraziare la Enterprise Europe Network (rete europea di supporto alle imprese) della Commissione Europea per il suo prezioso contributo. Le autrici vorrebbero infine esprimere la loro gratitudine a tutti coloro che hanno incoraggiato e sostenuto la preparazione di questa Guida: Costas Andropoulos Antonio Conte David Ellard Risto Suominen Aigars Jaundalders Danny Gaethofs Pieter Breyne Kai Haberzettl Thomas Wilson Mike Beral Dulce Lopes © 1st edition 2009 © 2nd edition 2012 European Business Lab. Tutti i diritti riservati. E-Mail: [email protected] Website: www.celeris-group.eu DISCLAIMER La presente pubblicazione ha scopo puramente informativo e non fornisce consigli di tipo professionale. Non si dovrebbe agire sulla base delle informazioni contenute nell’opuscolo in questione senza aver precedentemente consultato un professionista. Nessuna garanzia (esplicita o implicita) è data con riferimento all’accuratezza e completezza delle informazioni contenute in questa pubblicazione, ad ogni effetto di legge. L’European Business Lab, i suoi membri, dipendenti ed agenti declinano qualsiasi responsabilità per quanto concerne le conseguenze risultanti per coloro che decidano di agire – o di astenersi dall’agire – sulla base delle informazioni contenute in questa pubblicazione. Prefazione È con grande piacere che vi presentiamo la prima guida sull’e-business dell’European e-Business Lab, la “Guida Europea alla Fatturazione Elettronica per le PMI”. L’European e-Business Lab (EBL) è un’iniziativa lanciata da organizzazioni affermate che si sono impegnate a condividere e migliorare le best practices in ambito e-business, la relativa adozione, standardizzazione ed innovazione. Monitoriamo e raccogliamo i bisogni delle imprese per migliorare l’attuale ecosistema di e-business, lavorando con le istituzioni europee, il settore pubblico, i fornitori di soluzioni e servizi per assicurarci che le esigenze delle PMI vengano prese in considerazione. Per questa guida sull’e-Business, abbiamo scelto di trattare un trend in costante evoluzione che avrà un notevole impatto sulle imprese Europee nel breve periodo. Si tratta dell’automazione del processo di fatturazione, conosciuto come “Fatturazione Elettronica”. Il fine di questa guida è quello di fornire alle PMI (e a tutte le organizzazioni) informazioni imparziali ed opinioni riguardanti i diversi aspetti della fatturazione elettronica, fornendo indicazioni pratiche su come iniziare un progetto di fatturazione elettronica. La Guida mette insieme informazioni di carattere aziendale, tecnico, legale e di compliance in modo che tutte le PMI interessate possano acquisire la conoscenza necessaria a compiere le proprie decisioni in maniera indipendente ed individuare la soluzione più adatta al proprio business. AUTORI CARMEN CICIRIELLO Carmen Ciciriello è un esperta del Comitato Economico e Sociale Europeo e Membro del Gruppo di Esperti della Commissione EUropea per i Sistemi di Pagamento. Il suo compito è raccogliere e validare le esigenze delle imprese, fornendo raccomandazioni in relazione ai cambiamenti necessari a livello legislativo e tecnologico in materia di e-Business. Come Amministratore Delegato di Celeris Limited, Carmen promuove la visione di un ecosistema di e-Business europeo integrato e competitivo, con piena partecipazione delle PMI. Carmen è il Presidente dell’European e-Business Lab ed e’ stata un Membro dell’Expert Group sulla Fatturazione Elettronica della Commissione Europea nel 2008 e 2009. MAIRI HAYWORTH Mairi Hayworth è Membro Fondatore dell’European e-Business Lab; in precedenza, è stata per dieci anni membro del Comitato Europeo per la standardizzazione dell’E-commerce. La sua carriera abbraccia un arco temporale di venticinque anni, durante i quali si è occupata principalmente di gestire operations in un contesto multinazionale ed intersettoriale. Mairi è stata elemento trainante nella ricerca di soluzioni di e-Business, standard globali ed armonizzazione della legislazione in materia di fatturazione elettronica. Mairi ha inoltre rivestito posizioni manageriali in ambito finanziario e di Information Technology. Guida Europea alla Fatturazione Elettronica per le PMI Indice SOMMARIO PARTE PRIMA: INTRODUZIONE ALLA FATTURAZIONE ELETTRONICA Capitolo 1 - Fatturazione elettronica Introduzione alla fatturazione elettronica ed ai suoi vantaggi"...................................................................1 Modalità di utilizzo della fatturazione elettronica ed esigenze delle PMI".................................................2 Iniziative chiave in Europa".......................................................................................................................3 Capitolo 2 - Impatto della fatturazione elettronica Impatto aziendale".....................................................................................................................................7 Impatto sui processi".................................................................................................................................7 Impatto sulla tecnologia"...........................................................................................................................8 Capitolo 3 - Modelli di adozione della fatturazione elettronica Evoluzione della fatturazione elettronica"..................................................................................................9 Modelli di fatturazione elettronica".............................................................................................................9 PARTE SECONDA: CHECKLIST Capitolo 1 - Checklist Definire l!ambito di applicazione".............................................................................................................22 Valutare la Capacità Operativa"...............................................................................................................22 Identificare la propria piattaforma di fatturazione elettronica".................................................................23 Implementare la propria soluzione".........................................................................................................25 Capitolo 2 - Firme elettroniche Introduzione"...........................................................................................................................................30 Tecnologie di firma elettronica"................................................................................................................30 Firme elettroniche, firme elettroniche avanzate, firme elettroniche qualificate".......................................31 Capitolo 3 - Tecnologie Emergenti PDF intelligente"......................................................................................................................................33 ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! i Guida Europea alla Fatturazione Elettronica per le PMI Customised Spreadsheet Template".......................................................................................................33 Altre tecnologie".......................................................................................................................................33 Supply Chain Finance: e-Marketplace"..........................................................................................34 PARTE TERZA: BEST PRACTICES Capitolo 1 - Best Practices per la fatturazione elettronica Controlli relativi ai dati di fatturazione".....................................................................................................36 Best Practices raccomandate".................................................................................................................37 Capitolo 2 - Best Practices per l!Archiviazione elettronica Responsabilità del fornitore e del destinatario".......................................................................................38 Capitolo 3 - Cambiamenti tecnologici PARTE QUARTA: COMPLIANCE LEGISLATIVA Introduzione"...........................................................................................................................................40 Compliance della fatturazione elettronica"..............................................................................................40 Paesi EU in cui la fatturazione elettronica è obbligatoria per il Settore Pubblico"...................................45 Compliance dell!Archiviazione Elettronica in Europa".............................................................................45 Fatturazione ed Archiviazione elettronica transfrontaliera".....................................................................47 Requisiti in materia di fatturazione e archiviazione elettronica nell!Unione Europea".............................47 Direttiva 2010/45/UE".............................................................................................................................53 PARTE QUINTA: STANDARD Standard tecnici".....................................................................................................................................56 Standard per la fatturazione elettronica".................................................................................................56 Benefici dell!utilizzo degli standard".........................................................................................................56 Standard comuni a livello globale e regionale"........................................................................................57 Standard specifici di settore"...................................................................................................................58 Standard emergenti"................................................................................................................................58 Convergenza degli standard"..................................................................................................................59 Tipi di messaggi".....................................................................................................................................59 Standard per il Trasferimento dei Dati"....................................................................................................60 ANNESSO 1 Questionario Fatturazione Elettronica per le PMI GLOSSARIO ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ii Guida Europea alla Fatturazione Elettronica per le PMI ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! iii Guida Europea alla Fatturazione Elettronica per le PMI Sommario PARTE 1: INTRODUZIONE ALLA FATTURAZIONE ELETTRONICA La Parte Prima costituisce un’introduzione alla fatturazione elettronica e al suo impatto su imprese, processi e tecnologia. Fornisce un quadro dei diversi livelli di automazione ed integrazione, a partire da un livello manuale e semi-automatico, fino ad arrivare ad una soluzione end-to-end del tutto automatizzata. Inoltre, viene analizzato l’impatto sull’acquirente (destinatario della fattura elettronica) e fornitore (emittente della fattura elettronica) per ogni scenario. PARTE 2: CHECKLIST La Parte Seconda include una guida pratica su come iniziare un progetto di fatturazione elettronica. Una dettagliata checklist definisce le fasi tipiche e le decisioni per l’implementazione di una soluzione di completa automazione ‘end-to-end’, comprendendo anche gli aspetti più critici. Alla fine della sezione è inclusa un’introduzione alle firme elettroniche ed alle tecnologie emergenti. PARTE 3: BEST PRACTICES La Parte Terza espone le Best Practices raccolte a livello europeo ed internazionale da esperti di fatturazione elettronica per fornire il massimo livello di competenza alle PMI. PARTE 4: COMPLIANCE La Parte Quarta analizza i requisiti legislativi per la compliance nell’Unione Europea e nei singoli Stati membri. Questa sezione offre una spiegazione pratica dei requisiti essenziali e di come le PMI possano raggiungere la compliance attraverso l’utilizzo delle diverse opzioni di cui dispongono. La parte finale descrive la nuova Direttiva sull’IVA adottata dal Consiglio Europeo nel 2010, volta ad armonizzare e semplificare l’attuale quadro normativo della fatturazione elettronica ed i benefici che potrebbe apportare alle imprese. PARTE 5: STANDARD La Parte Quinta si focalizza sugli standard tecnici, messaggi e tecnologie di trasporto dei dati. ANNESSO 1 Risultati del questionario per le PMI condotto dai membri dell’Expert Group sulla Fatturazione Elettronica della Commissione Europea, nel corso dell’anno 2008. GLOSSARIO ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! iv Parte Prima Introduzione alla Fatturazione Elettronica Guida Europea alla Fatturazione Elettronica per le PMI" Introduzione alla Fatturazione Elettronica Parte Prima: Introduzione alla Fatturazione Elettronica CAPITOLO 1 - FATTURAZIONE ELETTRONICA 1. INTRODUZIONE ALLA FATTURAZIONE ELETTRONICA ED AI SUOI VANTAGGI Negli ultimi vent’anni, le società di grandi dimensioni hanno continuato ad automatizzare i processi di fatturazione, in modo da ottenere risparmi ed efficienze. Sin dal 2005, i governi europei (ad esempio, la Danimarca, la Spagna, l’Italia, la Svezia, ecc.) hanno iniziato a rendere obbligatoria la fatturazione elettronica per il settore pubblico. In questi Paesi, tutte le imprese ed i cittadini che forniscono beni e servizi al settore pubblico dovranno inviare le fatture esclusivamente in formato elettronico. I benefici che potrebbero derivare all’Europa a seguito dell’adozione della fatturazione elettronica si aggirano secondo le stime intono ai 226 miliardi di euro1. Mentre una fattura cartacea costa in media tra 1,13 e 1,65 euro, la fatturazione elettronica ridurrebbe i costi per fattura da 0,28 a 0,47 euro, il che implicherebbe una riduzione dei costi che oscilla dal 70 al 75%2. L’Associazione Europea dei Tesorieri d’Impresa è giunta a conclusioni simili, stimando che le imprese, elaborando le fatture in maniera automatizzata, potrebbero risparmiare fino all’80% dei costi che sostengono attualmente, eliminando così il supporto cartaceo e lo sforzo umano per la relativa gestione. Nonostante ciò, ad oggi la maggior parte delle piccole e medie imprese3 in Europa emettono fatture cartacee che vengono spedite in busta affrancata tramite posta o tramite corriere ai clienti. Quando i clienti ricevono le fatture cartacee, devono verificare che le informazioni contenute nella fattura stessa siano corrette ed inserire manualmente i dettagli nel loro sistema prima che il pagamento possa essere approvato. L’intero processo può essere completamente automatizzato senza alcun intervento manuale: le informazioni contenute nella fattura possono essere create automaticamente dal computer del fornitore ed inviate ai clienti, i cui computer possono controllare in automatico se le stesse informazioni siano corrette ed approvare così il pagamento. Il risultato di questo processo è un risparmio cospicuo e in termini di tempo, e in termini di costi nella creazione, invio, ricezione, verifica, approvazione e pagamento della fattura. Uno dei vantaggi chiave della fatturazione elettronica per le PMI, al di là dell’efficienza e riduzione dei costi, è l’opportunità (o vantaggio competitivo) di accedere ad un mercato più ampio di potenziali clienti e fornitori, soprattutto società di grandi dimensioni, che preferiscono lavorare con partner che hanno reso i processi aziendali più efficienti e trasparenti. Qualsiasi opportunità di migliorare ed espandere le relazioni imprenditoriali nell’attuale contesto economico è estremamente preziosa e quindi da perseguire. La fatturazione elettronica permette alle PMI di far crescere la loro attività, in termini di ordini, clienti o fornitori, senza dover investire in un numero proporzionale di dipendenti che svolga ripetitivi compiti amministrativi, per i quali l’automazione dei processi è molto più adatta. Il personale attualmente occupato nell’inserimento manuale dei dati delle fatture nel sistema informativo dell’impresa, e che ha il compito di aprire e chiudere buste ed archiviare documenti cartacei, verrebbe così messo nelle condizioni di dedicare il proprio tempo a incarichi a più alto valore aggiunto, come, ad esempio, le relazioni con i clienti. 1 CapGemini, “SEPA: potential benefits at stake“. Gennaio 2008. 2 Aberdeen Group, “Electronic Invoicing Solution Selection Report: Leading an Accounts Payable Extreme Make Over“. Dicembre 2005. 3 Cfr. Glossario. " 1" Guida Europea alla Fatturazione Elettronica per le PMI" Introduzione alla Fatturazione Elettronica La fatturazione elettronica presto diverrà il metodo standard per lo scambio dei dati di fatturazione. Le PMI devono essere preparate a questa naturale evoluzione del mercato. 2. MODALITÀ DI UTILIZZO DELLA FATTURAZIONE ELETTRONICA ED ESIGENZE DELLE PMI Nel corso del 2008 sono stati svolti dei sondaggi, in Europa, atti ad identificare modalità di utilizzo, vantaggi percepiti, ostacoli e potenziali acceleratori per l’adozione della fatturazione elettronica (cfr. ANNESSO 1“). I risultati possono essere riassunti come segue: La maggioranza delle PMI sta attualmente inviando – o invierà a breve – le proprie fatture elettroniche: come file PDF direttamente dal proprio software di gestione della contabilità ai propri clienti 58,9% 35,5% Le PMI percepiscono come vantaggi potenziali della fatturazione elettronica: riduzione dei costi maggiori efficienze pagamenti più veloci 75% 79,3% 37,8% Le barriere all’adozione della fatturazione elettronica per le PMI sono: prontezza / compatibilità con i sistemi informativi interni preparazione e compatibilità con i sistemi informativi dei propri clienti incertezza e complessità della normativa complessità delle soluzioni/servizi 30,25% 33,1% 22,4% 22,8% Gli acceleratori più importanti per la fatturazione elettronica sono: 1. soluzioni/servizi IT gratuiti per la creazione, trasmissione e l’invio di fatture 2. materiale di supporto (manuali d’uso, documentazione relativa alle soluzioni applicative, documentazione legale, domande frequenti) 3. certificazione della compliance con la disciplina ai fini IVA dei servizi e delle soluzioni adottate La realizzazione dei risparmi e benefici che la fatturazione elettronica può fornire all’Europa dipenderà dalla sua adozione da parte delle PMI. Le loro esigenze dovrebbero essere considerate come il fondamento di ogni politica economica di successo e di ogni iniziativa correlata. " 2 Guida Europea alla Fatturazione Elettronica per le PMI" Introduzione alla Fatturazione Elettronica 3. INIZIATIVE CHIAVE IN EUROPA 3.1. COMUNICAZIONE DELLA COMMISSIONE EUROPEA Il 2 Dicembre 2010, la Commissione Europea (EC) ha pubblicato un comunicato “Reaping the benefits of electronic invoicing”, che enfatizza l’importanza della fatturazione elettronica per l’Agenda Digitale Europea. La Commissione chiede agli Stati Membri di rimuovere le barriere legali e tecniche che non favoriscono l’automazione del processo di fatturazione. In particolare, la Commissione vorrebbe che le fatture elettroniche possano diventare il metodo dominante di fatturazione in Europa entro il 2020. Le seguenti azioni dovranno essere intraprese per raggiungere tale obiettivo: A) Assicurare un quadro legale coerente Il 13 Luglio 2010, la nuova Direttiva sull’IVA per quanto concerne le regole per la fatturazione e’ stata approvata dal Consiglio Europeo. La Direttiva rimuove gli ostacoli per la fatturazione elettronica, attraverso l’applicazione del principio di parita’ di trattamento tra le fatture cartacee ed elettroniche. A partire da Gennaio 2013 la nuova Direttiva entrera’ in vigore in tutti gli Stati Membri. B) Supporto alle Piccole e Medie Imprese (PMI) La Commissione valutera’ l’effetto di ogni requisito legale e tecnico della fatturazione elettronica sulle PMI applicando il principio “Think Small First” con un “PMI test”. La Commissione si aspetta che gli Stati Membri e gli organi di standardizzazione adottino gli stessi principi. Inoltre, la Commissione supportera’ attivita’ volte a diffondere una maggiore consapevolezza e informazioni relative ai potenziali benefici della fatturazione elettronica, promuovendo la partecipazione delle PMI nelle supply chain digitali, attraverso progetti pilota in specifici settori, tra cui tessile, automobilistico, trasporti e logistica. C) Supporto alla standardizzazione e interoperabilita’ La Commissione supporta diversi comitati tecnici di standardizzazione, workshop e iniziative come PEPPOL (Pan-European Public Procurement OnLine). Il Comitato Europeo per la Standardizzazione (CEN) riveste particolare importanza, in particolare, il workshop CEN BII 2, il cui obiettivo e’ di definire processi comuni, standard e regole di business per tutto il ciclo degli approvvigionamenti pubblici. Le Business Interoperability Interfaces note come “profili BII” sono state sviluppate per ogni tipo di processo coinvolto, dalla notifica, all’ordine, fatturazione, etc.. I governi Europei stanno utilizzando i profili CEN BII nelle proprie soluzioni di e-Procurement, cosi’ come le imprese che interagiscono con il settore pubblico. Poiche’ la pubblica amministrazione rappresenta il maggiore acquirente di beni e servizi in ogni nazione, e’ molto probabile che i fornitori di software saranno incoraggiati a supportare i profili BII nelle proprie soluzioni IT che permetteranno di comunicare facilmente tra loro, dal punto di vista tecnico, poiche’ le stesse regole tecniche saranno utilizzate nello sviluppo delle soluzioni. D) Organizzare la diffusione della fatturazione elettronica in Europa La Commissione chiede agli Stati Membri di sviluppare una strategia specifica, coordinare iniziative e costituire fora nazionali per favorire l’adozione della fatturazione elettronica a livello nazionale. La Commissione ha stabilito anche l’European Multi-Stakeholder Forum per monitorare gli sviluppi del mercato e i livelli di adozione, incoraggiando l’emergere di soluzioni interoperabili. 3.2. PEPPOL PEPPOL (Pan-European Public e-Procurement OnLine)4 e’ un progetto pilota su larga scala lanciato dalla Commissione Europea e da undici governi Europei per armonizzare ed incoraggiare l’utilizzo dell’e-Procurement nel settore pubblico e privato, in particolare per le PMI. PEPPOL supporta l’implementazione di processi efficienti per il public e-Procurement attraverso la condivisione di best 4 For more information see: http://www.peppol.eu " 3 Guida Europea alla Fatturazione Elettronica per le PMI" Introduzione alla Fatturazione Elettronica practice, processi comuni e grazie ad una piattaforma per lo scambio di documenti elettronici in Europa. Tale piattaforma (o infrastruttura di trasporto) e’ destinata a diventare il network Europeo principale per lo scambio di documenti relativi all’e-Procurement che permette alle imprese di partecipare ad appalti e gare pubbliche. Ad esempio, con PEPPOL, una societa’ Italiana potra’ partecipare ad una gara pubblica del governo Danese, scambiando vari documenti elettronici richiesti e con sicurezza. PEPPOL facilita lo scambio di ordini, fatture e cataloghi tra acquirente e fornitore in diversi Stati Membri e tra comunita’ di utenti (e-Procurement communities). Le componenti PEPPOL includono la classificazione di beni/servizi, e documenti societari necessari per bandi e gare (Virtual Company Dossier). Inoltre, PEPPOL permette di validare firme elettroniche emesse da agenzie governative in Europa. L’accesso al network avviene tramite “Access Points” forniti da aziende pubbliche e private. PEPPOL rappresenta un importante traguardo in termini di interoperabilita’, dal punto di vista legale, organizzativo e tecnico, ponendo le basi per lo sviluppo di soluzioni software standardizzate per l’intero ciclo degli approvvigionamenti. I governi Europei che partecipano al progetto hanno realizzato quello che il settore privato sta cercando di realizzare da circa vent’anni. Mentre il focus iniziale e’ nel contesto business-to-government, la tecnologia PEPPOL e le sue componenti saranno utilizzate anche per scambi di documenti elettronici standardizzati tra imprese private (business-to-business). Gli Stati Membri del Consorzio PEPPOL sono: Austria, Danimarca, Finlandia, Germania, Grecia, Francia, Italia, Svezia, Norvegia, Portogallo e il Regno Unito. 3.3. E-PRIOR La Commissione Europea rappresenta una best practice per tutte le amministrazioni pubbliche in Europa grazie all'adozione dell’e-Procurement nella propria struttura organizzativa. e-PRIOR 5 è il nome della piattaforma di e-Procurement sviluppata internamente e utilizzata dalla Commissione Europea (CE) per automatizzare i suoi processi di approvvigionamento, come cataloghi di prodotti e servizi, richieste, ordini, e fatture. Allo stesso tempo, la Commissione sostiene le amministrazioni pubbliche in Europa ad automatizzare i processi di approvvigionamento attraverso lo sviluppo di Open e-PRIOR, la versione open source della piattaforma e-PRIOR. Open e-PRIOR è disponibile gratuitamente per tutti gli Stati Membri e le amministrazioni pubbliche dell'Unione Europea che desiderano scambiare documenti elettronici standardizzati tramite un canale di comunicazione sicuro, che offre le stesse funzionalità di e-PRIOR. I fornitori e le amministrazioni pubbliche possono utilizzare i servizi di Open e-PRIOR compresa tutta la documentazione, schede tecniche, codici di programmazione e documenti relativi all’architettura IT. Open e-PRIOR è una soluzione completamente compatibile con i requisiti Europei, da un punto di vista tecnico e giuridico. Open e-PRIOR ed e-PRIOR sono collegati al network PEPPOL tramite il proprio PEPPOL Gateway consentendo, ad esempio, ad una pubblica amministrazione nel paese A di ricevere dati elettronici relativi a fatture da fornitori nel paese B (fatturazione elettronica transfrontaliera). e-PRIOR permette ai fornitori della Commissione, utilizzando i servizi web, di caricare e scaricare messaggi XML. Il sistema si basa sui “CEN BII business profiles”: Basic Invoice, Invoice Dispute e il data model di UBL2.0. Un team dedicato fornisce assistenza agli Stati Membri, agenzie ed istituzioni Europee. La Commissione ha sviluppato un portale web per fornitori specifico per le PMI come interfaccia per alcuni servizi di Open e-PRIOR. 3.4. SEPA SEPA (Single Euro Payments Area) è l'iniziativa dell'Unione Europea per la creazione di un unico mercato dei pagamenti elettronici in cui i pagamenti sono semplici, sicuri, economici, ed efficienti. SEPA renderà possibile per gli individui, aziende e agenzie governative, indipendentemente dalla loro 5 Per ulteriori informazioni si rimanda a: www.epractice.eu/cases/ePRIOR " 4 Guida Europea alla Fatturazione Elettronica per le PMI" Introduzione alla Fatturazione Elettronica ubicazione in Europa, di utilizzare due strumenti di pagamento (SEPA Credit Transfer e SEPA Direct Debit), carte di credito e di debito con le stesse condizioni, diritti e doveri in ogni paese Europeo. Il settore bancario ha sviluppato il primo strumento di pagamento pan-Europeo, SEPA Credit Transfer, nel Gennaio 2008, seguito dal SEPA Direct Debit nel mese di Novembre 2009, ma l’abbandono di strumenti di pagamento nazionali e’ stato più lento del previsto, con un conseguente basso livello di adozione degli strumenti di pagamento SEPA. Nel dicembre 2010 la Commissione Europea ha pubblicato una proposta per raccomandare due scadenze distinte per la migrazione. Molte banche europee hanno sviluppato servizi a valore aggiunto per la propria offerta SEPA, fornendo servizi di fatturazione elettronica, utilizzando un unico standard di dati in tutta l'UE, in modo da semplificare lo scambio di documenti, i processi di pagamento e riconciliazione. 3.5. INIZIATIVE NAZIONALI Germania Il 23 Settembre 2011, il Bundestag e Bundesrat Tedesco hanno approvato il ‘Tax Simplification Act’, riducendo i requisiti per la fatturazione elettronica a fini IVA. In particolare, l’obbligo di utilizzare specifiche tecnologie per assicurare l’autenticita’ dell’origine e l’integrita’ dei dati e’ stato rimosso per le fatture elettroniche. Le imprese saranno libere ti scegliere e utilizzare le tecnologie e controlli interni che considerano appropriati per assicurare l’autenticita’ dell’origine, l’integrita’ e la leggibilita’ dei dati, per le fatture cartacee ed elettroniche. Le imprese potranno contare sulla validita’ a fini IVA delle fatture elettroniche senza dover utilizzare firme elettroniche per inviare fatture elettroniche, ad esempio tramite email. Svezia In Svezia, ordini e fatture elettroniche sono state utilizzati comunemente nel settore pubblico dal 1990. Si prevede che tutte le agenzie del governo centrale utilizzeranno ordini elettronici entro la fine del 2013, con molte agenzie che già utilizzano la fatturazione elettronica. Considerando la maggiore attenzione verso le iniziative Europee, come PEPPOL, l’e-Procurement transfrontaliero è destinato ad aumentare sia nel settore pubblico che privato. La Single Face to Industry (SFTI) è un'iniziativa del settore pubblico per promuovere e facilitare l'eProcurement attraverso l'utilizzo di standard aperti. SFTI partecipa alla iniziative e workshop del CEN BII e di UN/CEFACT per garantire l’allineamento tra standard nazionali e internazionali. Danimarca Nell’ottobre 2007, l‘Agenzia Nazionale Danese per l’IT e le Telecomunicazioni ha lanciato 'NemHandel'6, un e-Business framework aperto per lo scambio di documenti elettronici in maniera sicura e affidabile. Da dicembre 2010, un terzo di tutte le imprese Danesi utilizza NemHandel per inviare fatture elettroniche al settore pubblico. La tecnologia NemHandel è stata sviluppata per rendere la fatturazione elettronica semplice come l'invio di email permettendo alle imprese di inviare fatture elettroniche standardizzate direttamente dal proprio PC attraverso Internet. Dal momento che NemHandel si basa su standard e componenti open source, le aziende e fornitori di servizi sono liberi di usare questa tecnologia per sviluppare i propri prodotti per la connessione all'infrastruttura aperta. Scozia Nel 2002, il governo Scozzese ha sviluppato 'eProcurement Scotland' (EPS), un servizio di eProcurement per il settore pubblico. Il servizio consente di processare le transazioni elettronicamente, dall'acquisto al pagamento, comprese le attività di sourcing. Accessibile attraverso Internet, ePS è una delle iniziative di public e-Procurement di maggiore successo, che include processi standard per il 6 Per maggiori informazioni: http://en.itst.dk/digitisation/nemhandel " 5 Guida Europea alla Fatturazione Elettronica per le PMI" Introduzione alla Fatturazione Elettronica controllo della spesa e il rispetto dei contratti. ePS garantisce una maggiore rapidità di consegna di beni e servizi, risparmi di efficienza, pagamenti piu’ veloci e coerenza delle pratiche commerciali, mentre sostiene i fornitori grandi e piccoli. Portogallo Nel 2003, il governo Portoghese ha iniziato lo sviluppo di un Programma Nazionale di e-Procurement (PNCE). Nell’arco di quattro anni, e’ stato definito il quadro giuridico, tra cui accordi-quadro pluriennali, l'identificazione e la creazione degli strumenti necessari per coprire tutti gli aspetti del processo, e la creazione di una rete per la condivisione di competenze. Nel 2007, l'Agenzia nazionale degli appalti pubblici (ANCP) è stata istituita con l’obiettivo principale di promuovere l'accesso delle PMI al mercato pubblico. Dall’ottobre 2009, l’e-Tendering e’ diventato obbligatorio per tutti i documenti, compresi i messaggi tra offerenti e le amministrazioni pubbliche (ad eccezione della fase di negoziazione). A partire dal 2010, il 68% delle gare sono state assegnate alle PMI. Miglioramenti futuri dovrebbero includere più procedure informali per gli appalti di basso valore senza avvisi pubblici. Questi sono tutti passi importanti per garantire l'inclusione delle PMI nella gestione del bilancio del settore pubblico. " 6 Guida Europea alla Fatturazione Elettronica per le PMI" Introduzione alla Fatturazione Elettronica CAPITOLO 2 - IMPATTO DELLA FATTURAZIONE ELETTRONICA 1. IMPATTO AZIENDALE 1.1. IMPATTO SULL!ORGANIZZAZIONE Un’impresa di piccole o medie dimensioni che automatizza il proprio processo di fatturazione può ottenere un vantaggio competitivo rispetto alla concorrenza e verrà preferita da partner commerciali (fornitori/clienti) che già lavorano in gran parte per via elettronica. Attraverso l’automazione dei processi di fatturazione, le aziende solleverebbero il personale addetto alla gestione di compiti ripetitivi e a basso valore aggiunto come l’inserimento manuale delle informazioni contenute nelle fatture nei sistemi informativi interni e la riconciliazione manuale, permettendo loro di focalizzarsi in misura maggiore sull’assistenza ai clienti e sull’ottimizzazione dei processi, migliorando così la comunicazione interna ed esterna. Il migliore utilizzo delle risorse umane risulterebbe in una maggiore produttività e flessibilità nella capacità di reazione alle esigenze di mercato. Focalizzandosi su compiti a maggior valore aggiunto ed automatizzando processi ripetitivi e ad alta probabilità di errore, le aziende avranno l’opportunità di crescere senza la necessità di assumere personale addetto all’inserimento dei dati in misura proporzionale all’aumento dell’attività. Molti casi studio dimostrano che effettivamente si potrebbe risparmiare dall’1 al 3% del fatturato aziendale, sulla base di diversi fattori (settore industriale, numero di transazioni, complessità amministrativa, formato dei dati, ecc.). La trasformazione dei documenti di lavoro in dati elettronici elimina l’uso del supporto cartaceo e del trasporto fisico, riducendo così anche l’impatto ambientale. 1.2. IMPATTO SUI PARTNER COMMERCIALI I clienti e fornitori che lavoreranno con una PMI che ha automatizzato il processo di fatturazione beneficeranno di maggiori efficienze, e potranno utilizzare politiche di prezzo che possono cambiare a seconda dei benefici ricavati. Sconti sono frequentemente offerti come incentivi all’automazione. Attraverso l’automazione del processo di fatturazione, la singola impresa crea valore per tutti i suoi partner commerciali (acquirenti, fornitori, distributori, rivenditori, istituzioni finanziarie, ecc.) e può favorire un cambiamento culturale in ambito organizzativo verso modelli più collaborativi che richiedono un lavoro di squadra trasversale (logistico, amministrativo, commerciale, finanziario, legale, ecc.), espandendo e migliorando le proprie relazioni. Dati indicativi rilevati in Francia7 , in riferimento allo scambio di fatture elettroniche tra imprese (Business-to-Business) evidenziano la possibilità di risparmiare fino a 40 miliardi di euro, dei quali poco più di un miliardo è attribuibile alle 50 aziende di maggiori dimensioni, sottolineando pertanto l’importanza delle PMI. 2. IMPATTO SUI PROCESSI Un progetto di fatturazione elettronica può coinvolgere personale occupato in diverse funzioni (ad esempio, Finanza, Amministrazione, Acquisti, Legale, IT e Vendite) e rappresenta un eccellente esercizio di revisione delle dinamiche interne basate sugli input delle diverse funzioni. Può stimolare l’ideazione di soluzioni innovative e sviluppare una nuova visione per l’ottimizzazione e la razionalizzazione dei processi. Anche nel caso di un’azienda di piccole dimensioni in cui queste funzioni sono svolte da un numero minore di persone, il valore derivante dall’automazione dei processi può comunque raggiungere risultati simili. In base a diversi fattori (complessità amministrativa, numero di transazioni, natura e numero dei partner commerciali, livello di integrazione) l’impatto sui processi può essere riassunto come segue: 7 Arthur D. Little per Deskom/Post@xess, giugno 2001, tradotto da “Le Livre Blanc de la Facture Electronique”, EBG (Electronic Business Group) – Deskom, Settembre 2004. " 7 Guida Europea alla Fatturazione Elettronica per le PMI" Introduzione alla Fatturazione Elettronica • Riduzione e ottimizzazione dei costi attraverso l’eliminazione dell’inserimento manuale dei dati e al relativo margine d’errore, riduzione delle fatture smarrite, degli archivi e delle spese postali; • Efficienza attraverso l’uso di dati strutturati8 per l’integrazione con il sistema informativo interno e la riconciliazione automatica dei dati; maggiore accuratezza dei dati e velocità di elaborazione; gestione delle controversie e risoluzione semplificata delle non conformità; • Ridotto rischio operativo grazie alla riconciliazione automatica dei dati e a processi di autorizzazione che includono controlli sui dati della fattura; riconciliazione dei dati della fattura con gli ordini di acquisto (PO) e/o con le bolle di accompagnamento/trasporto; verifica che i beni/servizi fatturati siano stati effettivamente ordinati e consegnati. Il processo di riconciliazione automatica riduce drasticamente il rischio di fatture false e di errori/duplicazioni dei pagamenti. • Il processo di riconciliazione può essere migliorato attraverso il controllo incrociato dei riferimenti bancari inclusi nella fattura elettronica con i riferimenti che l’azienda ha già registrato nel suo archivio dati. Così facendo, ci si assicura che un’azienda (ed i suoi dipendenti) non cambi in nessun momento i dettagli bancari registrati nel proprio sistema interno solo perché riceve una fattura elettronica con dati diversi. Si tratta di una misura chiave per tutelare l’azienda dalle frodi (cfr. “Come la fatturazione elettronica aiuta a ridurre il rischio di frode”, Parte 4 della Guida). • Il capitale circolante aziendale è ottimizzato grazie alla riduzione del numero medio di giorni necessari a ricevere il pagamento dopo aver effettuato una vendita (DSO o Days Sales Outstanding). Le decisioni relative alla gestione della liquidità e dei crediti verso clienti possono essere ottimizzate processando le informazioni in tempo reale, o quasi, ottenendo una maggiore visibilità e controllo sui processi. Il numero delle fatture contestate si riduce grazie alla migliore qualità dei dati che risulta in una riduzione dei DSO. 3. IMPATTO SULLA TECNOLOGIA L’effetto complessivo sulla tecnologia potrà variare in base ai seguenti fattori: • Tipologia delle soluzioni – se sviluppate all’interno o date in outsourcing • Dimensione delle soluzioni – per abilitare uno o più partner commerciali • Capacità delle soluzioni di supportare uno o più standard di fatturazione elettronica e una o più tipologie di documenti aziendali • Livello di integrazione – elaborazione semi-automatizzata o integralmente automatizzata È abbastanza frequente per un’azienda iniziare con una soluzione semplice per poter scambiare fatture con un partner commerciale e decidere successivamente di utilizzare la fatturazione elettronica con il maggior numero di partner. Un altro scenario comune è l’implementazione della fatturazione elettronica solo con un partner specifico seguita poi dallo sviluppo di ordini elettronici, pagamenti elettronici, ecc. fino ad automatizzare tutte le transazioni (tipologie di messaggistica) con il partner. In entrambi i casi, le aziende realizzeranno considerevoli benefici in tempi brevi sin dalla fase iniziale di implementazione e potranno iniziare a pianificarne l’espansione. Maggiore sarà il numero di processi automatizzati da un’azienda (e i relativi partner commerciali coinvolti), maggiori saranno i benefici che ne conseguiranno. 8 Cfr. Glossario " 8 Guida Europea alla Fatturazione Elettronica per le PMI" Introduzione alla Fatturazione Elettronica CAPITOLO 3 - MODELLI DI ADOZIONE DELLA FATTURAZIONE ELETTRONICA 1. EVOLUZIONE DELLA FATTURAZIONE ELETTRONICA La fatturazione elettronica è il processo automatizzato che permette di emettere, inviare, ricevere e processare i dati delle fatture per mezzo di strumenti elettronici. I modelli seguenti rappresentano un percorso graduale dalla fatturazione manuale alla completa automazione endto-end che un’azienda potrebbe raggiungere ampliando il raggio delle proprie potenzialità nel corso del tempo. In base alle necessità aziendali, ogni modello di fatturazione elettronica offre indiscutibili vantaggi se paragonato allo scambio di fatture cartacee. Le ragioni che spingono un’azienda ad adottare la fatturazione elettronica possono essere generate da forze di mercato esterne, ad esempio la richiesta di un importante cliente / fornitore, un’iniziativa governativa atta a rendere la fatturazione elettronica stessa obbligatoria; o da bisogni interni, ad esempio, l’espansione dell’attività utilizzando un modello di crescita a basso costo. In ogni caso, il risultato finale sarà una maggiore velocità nella ricezione dei pagamenti e un miglioramento delle relazioni con i clienti. Un percorso-tipo che le aziende possono considerare nel passaggio da una gestione manuale ad una automatica delle attività di fatturazione è il seguente: 1. 2. 3. 4. 5. 6. Preparazione e capacità dell’azienda a: • Utilizzare un software di gestione della contabilità capace di emettere fatture in formato PDF o formati simili • definire le fasi del processo (che coinvolge sia l’elemento umano che i sistemi informativi) nell’ambito dell’invio/ricezione delle fatture e considerare quei passaggi che, se automatizzati, potrebbero avere un impatto maggiore sulle attività dell’impresa Scambio elettronico delle fatture: • iniziare ad inviare o ricevere fatture in formato PDF (o simili) via e-mail o altre tecnologie per il trasferimento dei file, ad esempio FTP • realizzare i vantaggi derivanti dalla velocità e dalla semplicità di consegna Lavorare in linea con le soluzioni dei propri partner: • prepararsi a soddisfare i bisogni di grandi clienti/fornitori inserendo le fatture nei loro portali web • liberarsi della pressione legata all’espansione della vostra capacità di adottare la fatturazione elettronica prima che siate realmente pronti Considerare l’idea di creare il vostro portale web: • mantenere le vostre attività automatizzate anche quando i vostri clienti non fossero pronti alla fatturazione elettronica • permettere ai clienti di stampare o scaricare le loro fatture dal vostro sito web Considerare l’idea di sviluppare una piattaforma di fatturazione elettronica: • espandere la vostra capacità di provvedere alle esigenze di molteplici fornitori e clienti • integrare l’invio e la ricezione delle fatture con i vostri processi e sistemi interni Espandere la vostra piattaforma: • automatizzare i vostri ordini, pagamenti, incassi • valutare e misurare i miglioramenti in tutte le aree di attività 2. MODELLI DI FATTURAZIONE ELETTRONICA I diagrammi riportati di seguito illustrano vari livelli di automazione, e quindi di efficienza. I modelli descritti sono esempi di: fatturazione manuale tradizionale; processi semi-automatizzati che utilizzano fatture in formato PDF; portali web (dell’emittente e del destinatario); processi automatizzati di fatturazione elettronica end-to-end; ciclo ordine-pagamento totalmente automatizzato. " 9 Guida Europea alla Fatturazione Elettronica per le PMI" Introduzione alla Fatturazione Elettronica 2.1. PROCESSI DI FATTURAZIONE MANUALE Questo diagramma illustra un processo di fatturazione manuale semplice tra due aziende. Il numero di passaggi necessari potrà variare in base alla dimensione delle aziende, al numero dei reparti e dei controlli svolti all’interno, alla complessità dei sistemi informativi e dei processi interni. DESTINATARIO MITTENTE Apre la posta e registra data arrivo fattura (date stamping) Sistema ERP produce fatture batch Controlla fatture con gli ordini o riceve approvazione per l!elaborazione Controlla codici fornitore e spese nel sistema Stampa fatture UFFICIO POSTALE Ordina per cliente Inserisce fattura nella busta con affrancatura Inserisce i dati della fattura nel sistema ERP Controlla e approva i dati della fattura per il pagamento dalla persona autorizzata Spedisce all!ufficio postale o organizza la consegna Dati della fattura riconciliati con tutti i documenti di supporto e archiviazione Archiviazione della copia della fattura Figura 1.1 In questo scenario, entrambe le parti impiegano tempi e costi non necessari nello svolgimento di compiti altamente ripetitivi che lasciano spazio ad alte probabilità di errore umano in ogni fase del processo. " 10 Guida Europea alla Fatturazione Elettronica per le PMI" Introduzione alla Fatturazione Elettronica Le considerazioni essenziali possono essere tracciate come segue: Per il Mittente • costo del lavoro per la stampa della fattura, lo smistamento, imbustamento, la spedizione e l’archiviazione • costo dell’affrancatura e della carta • impatto sull’ambiente della carta e della consegna fisica • possibili errori di stampa o di spedizione risultanti in fatture mancanti • possibili errori di smistamento, con il rischio che un cliente riceva le fatture destinate ad un altro cliente • costo delle chiamate di sollecito per pagamenti morosi, a seguito di fatture andate perdute • costo dell’invio di copie delle fatture e della possibile estensione dei termini • costo della struttura organizzativa (personale) destinata a gestire la consegna delle fatture • costo dell’archiviazione dei documenti cartacei • costo relativo alla gestione dell’archivio (ad esempio, per le ricerche, la logistica, ecc.) • impatto sulle relazioni col cliente dal momento che generalmente entrambe le parti credono che la controparte sia in difetto. Per il Destinatario • possibili errori nell’inserimento dei dati che risultano in pagamenti sbagliati e problemi di riconciliazione o di registrazioni interne sbagliate che possono condurre ad ulteriori problemi di contabilizzazione • costo dello staff aggiuntivo per poter separare le responsabilità di inserimento dei dati in entrata dall’approvazione della fattura • costo di mantenimento degli archivi cartacei. NOTA: Generalmente per ERP si intende “Enterprise Resource Planning”. Il termine viene anche comunemente usato per descrivere il sistema informativo gestionale dell’azienda, nel quale risiedono i dati relativi ai clienti, dove vengono svolte le attività principali e registrate le transazioni commerciali. In alcuni casi, queste attività possono essere eseguite in più sistemi. " 11 Guida Europea alla Fatturazione Elettronica per le PMI" Introduzione alla Fatturazione Elettronica 2.2. PROCESSI DI FATTURAZIONE SEMI-AUTOMATIZZATI 2.2.1.PROCESSO SEMI-AUTOMATIZZATO CHE UTILIZZA FATTURE IN FORMATO PDF TRADIZIONALE Il seguente diagramma illustra una situazione-tipo in cui il fornitore invia le fatture al destinatario via email in formato PDF. DESTINATARIO MITTENTE Apre posta, salva i file, stampa fatture e registra data arrivo (date stamping) Sistema ERP produce la fattura batch in formato PDF e auto-archivia una copia Un programma raggruppa le fatture e le invia automaticamente via email (o file transfer) ai clienti Controlla i dati con gli ordini o ottiene approvazione per l!elaborazione Controlla i codici fornitori e spese nel sistema INTERNET Inserisce dettagli fattura nel sistema ERP Fattura approvata per il pagamento dalla persona autorizzata Dati fattura controllati e allegati ai relativi documenti ed archiviati Figura 1.2 Nota: le fatture PDF possono anche essere trasferite attraverso l’utilizzo di modalità molto più sicure (vedi Parte 2, Capitolo 2). " 12 Guida Europea alla Fatturazione Elettronica per le PMI" Introduzione alla Fatturazione Elettronica 2.2.2.PROCESSO SEMI-AUTOMATIZZATO CON APPLICAZIONE WEB DEL MITTENTE - “SENDER BASED” In questo diagramma il fornitore mette a disposizione le fatture in formato PDF su un portale web per permettere al destinatario di vedere, stampare o scaricare il file. DESTINATARIO MITTENTE Effettua login nel website, scarica, stampa le fatture e registra data arrivo (date stamping) Sistema ERP produce fatture batch in formato HTML e autoarchivia una copia Un programma raggruppa le fatture per cliente e le carica su una web-application Controlla dati fattura rispetto agli ordini o ottiene approvazione per l!elaborazione WEB APPLICATION Interfaccia web archivia le fatture nel conto clienti Controlla i codici fornitori e spese nel sistema Inserisce dati fattura nel sistema ERP Fattura approvata per il pagamento dalla persona autorizzata Fattura è allegata alla documentazione di supporto e archiviata Figura 1.3 Nei due scenari di cui sopra (Figura 1.2 e 1.3), il fornitore (Mittente) realizza il massimo dell’efficienza possibile, mentre non c’è nessun cambiamento nel processo per quanto riguarda il destinatario. Le considerazioni di maggiore rilievo possono essere descritte come segue: Per il Mittente • riduce i costi di lavoro, stampa/download, archiviazione ed affrancatura; • elimina errori legati alla gestione manuale; • elimina l’impatto ambientale della produzione e della consegna di documenti cartacei; " 13 Guida Europea alla Fatturazione Elettronica per le PMI" Introduzione alla Fatturazione Elettronica • migliora i rapporti perché l’invio delle fatture è tempestivo ed accurato. Per il Destinatario • sopporta le spese amministrative necessarie per l’apertura della posta, lo smistamento delle fatture in base al fornitore e in base all’ordine cronologico, la riconciliazione con gli ordini e altri documenti di supporto, il controllo dei numeri dei fornitori e dei codici di account, l’inserimento manuale dei dati nel computer ed il controllo dell’accuratezza dei dati di entrata; • possibili errori nell’inserimento manuale dei dati che possono portare ad errori nei pagamenti e a problemi di riconciliazione con i fornitori o a registrazioni interne sbagliate, che possono a loro volta condurre ad ulteriori problemi di contabilizzazione; • costo del personale aggiuntivo necessario per poter separare le responsabilità dell’inserimento dei dati in entrata dall’approvazione della fattura; • costo di manutenzione degli archivi cartacei. " 14 Guida Europea alla Fatturazione Elettronica per le PMI" 2.2.3.PROCESSO BASED” Introduzione alla Fatturazione Elettronica SEMI-AUTOMATIZZATO CON APPLICAZIONE WEB DEL DESTINATARIO - “RECEIVER Nel diagramma seguente, il destinatario usa un applicativo web che permette al fornitore di inserire i dati delle proprie fatture. Questo applicativo è programmato in modo da emettere la fattura nel formato preferito dal destinatario che può scaricarla facilmente nel proprio sistema. DESTINATARIO MITTENTE Fatture sono riconciliate automaticamente con i dati del fornitore e dell!ordine; i dati vengono processati elettronicamente nel sistema ERP senza intervento manuale Sistema ERP produce fatture batch Fornitore re-inserisce i dati della fattura nella web application del destinatario e stampa o scarica una copia WEB APPLICATION La web application scarica le fatture nel sistema del destinatario nel formato richiesto I dati originali di fatturazione vengono archiviati automaticamente La copia è riconciliata con l!originale e archiviata Figura 1.4 Le considerazioni di maggiore rilievo possono essere riassunte come segue: Per il Mittente • probabile necessità per il sistema informativo del mittente di produrre una fattura in modo da creare al suo interno registrazioni contabili adeguate; • costi aggiuntivi per la forza lavoro necessaria ad inserire gli stessi dettagli della fattura nella web application del destinatario (anche se i suddetti costi possono risultare minori se la fattura si basa sull’ordine di acquisto); • rischio di errore nell’inserimento dei dati nel sito web del destinatario e conseguente creazione di due fatture diverse a partire da quelli che essenzialmente dovrebbero essere gli stessi dati; • spese amministrative per l’ulteriore processo di riconciliazione al fine di assicurarsi che i dettagli siano coerenti; • costi di archiviazione di entrambe le fatture; • riduzione dei costi di gestione e spedizione delle fatture. " 15 Guida Europea alla Fatturazione Elettronica per le PMI" Introduzione alla Fatturazione Elettronica Per il Destinatario • riduzione del lavoro necessario per smistare, riconciliare, inserire e archiviare i dati; • eliminazione del margine d’errore nell’inserimento dei dati e dei problemi di riconciliazione ad esso associati; • eliminazione della necessità di assumere personale extra per controllare il processo di inserimento dei dati; • opportunità di aggiungere procedure e controlli nell’applicazione web; • eliminazione dell’impatto ambientale dell’archiviazione di documenti cartacei; • miglioramento dei rapporti tra le controparti grazie a pagamenti più tempestivi ed accurati. Tale processo è generalmente usato solo nei casi in cui il mittente emetta pochissime fatture, registri manualmente le transazioni ed inserisca solo il valore totale nel sistema contabile. Questa rappresenta una soluzione equilibrata per imprese molto piccole (mittente) che lavorano con imprese totalmente automatizzate (destinatario). " 16 Guida Europea alla Fatturazione Elettronica per le PMI" Introduzione alla Fatturazione Elettronica 2.3. PROCESSO TOTALMENTE AUTOMATIZZATO Il diagramma seguente illustra un processo-tipo tra due partner commerciali, nel caso in cui entrambe le aziende siano abilitate all’utilizzo della fatturazione elettronica. DESTINATARIO MITTENTE Sistema ERP produce fatture batch e invia file al traduttore Riceve il file e lo traduce in un formato compatibile con il proprio software e lo invia al sistema ERP Le fatture sono archiviate automaticamente INTERNET Trasferimento del file avviene tramite Internet o rete chiusa I dati sono tradotti nel formato o standard appropriato e trasmesse al cliente Le fatture sono riconciliate automaticamente con i dati del fornitore e dell!ordine e processate automaticamente nel sistema ERP senza intervento manuale I dati originali di fatturazione sono archiviati automaticamente Figura 1.5 Nello scenario sopra rappresentato, entrambe le parti realizzano la massima efficienza che si traduce in una riduzione dei costi, integrità dei dati e miglioramento della qualità dei rapporti aziendali. Le considerazioni principali possono essere riassunte come segue: Per il Mittente • • • • • riduce la quantità di lavoro ed i costi di stampa, archiviazione e spedizione; elimina il margine di errore legato alla gestione manuale dei dati; elimina l’impatto ambientale legato alla produzione e alla consegna di documenti cartacei; migliora l’efficienza ed il controllo dei processi; migliora la gestione delle performance. Per il Destinatario • riduce la quantità di lavoro legato allo smistamento, alla riconciliazione, all’inserimento e archiviazione dei dati; • elimina il margine di errore associato all’inserimento dei dati e problemi di riconciliazione ad esso associati; • elimina la necessità di assumere staff che controlli i dati in ingresso; • elimina l’impatto ambientale dell’archiviazione dei documenti cartacei; • migliora l’efficienza ed il controllo dei processi; • migliora la gestione delle performance; • migliora i rapporti aziendali grazie a pagamenti più tempestivi ed accurati. " 17 Guida Europea alla Fatturazione Elettronica per le PMI" Introduzione alla Fatturazione Elettronica 2.4. CICLO ORDINE – PAGAMENTO TOTALMENTE AUTOMATIZZATO9 Il seguente diagramma illustra una tipica transazione end-to-end tra i partner commerciali e le loro banche. Il processo può coinvolgere altre parti - fornitori di servizi di e-Business, agenzie di spedizioni, agenti doganali, società finanziarie o manifatturiere, ecc. Le parti hanno esteso l’automazione dei processi fino ad includere anche ordini e pagamenti elettronici. DESTINATARIO Un programma inserisce l!ordine nel sistema ERP L!ordine elettronico viene inviato al mittente MITTENTE 1 Ordine elettronico processato dal mittente 2 Ordine elettronico confermato rimane nel sistema ERP in attesa 4 Approvazione ordine elettronico inviata al destinatario 3 I dati della fattura elettronica vengono riconciliati con l!ordine e processati nel conto fornitori (Accounts Payable) 6 Spedizione effettuata e fattura elettronica inviata 5 7 Avviso di pagamento riconciliato con la notifica di pagamento elettronico e elaborato automaticamente nel conto clienti (Accounts Receivable) Avviso di pagamento elettronico inviato al mittente 11 Ordine di Pagamento elettronico inviato alla banca 8 10 9 La banca processa i pagamenti elettronici, e accredita il c/c del mittente e invia una notifica elettronica al mittente INTERNET Trasporto via Internet o rete chiusa Banca processa l!ordine di pagamento elettronico e invia il pagamento elettronico alla banca del mittente Figura 1.610 9 E! comune parlare anche di ciclo “ Order-to-Cash” per il fornitore (dal ricevimento dell!ordine all!incasso del credito), e di ciclo “Purchase-to-Pay” per il compratore (dall!invio dell!ordine di acquisto al pagamento). 10 Nel diagramma rappresentato in Figura 1.6, EBL assume che tutti i documenti siano archiviati automaticamente. " 18 Guida Europea alla Fatturazione Elettronica per le PMI" Introduzione alla Fatturazione Elettronica Nello scenario descritto tutte le parti coinvolte nella transazione traggono il massimo beneficio dall’integrazione end-to-end. L’integrità dei dati11 viene mantenuta nel corso della transazione, dal momento che le informazioni create per l’ordine iniziale sono riutilizzate elettronicamente per produrre documenti di trasporto, l’adeguamento delle scorte, la fattura, la registrazione sui Conti Fornitori (Accounts payble), la richiesta di pagamento, il trasferimento di fondi, l’avviso di pagamento e l’allocazione finale del contante nel Conto Clienti (Accounts receivable) del sistema del fornitore rimuovendo così il margine di errore da tutte queste attività. L’impatto sull’ambiente è anche molto significativo dal momento che tutte le parti coinvolte nel processo elimineranno la stampa e la consegna di documenti cartacei. 11 Cfr. Glossario " 19 Guida Europea alla Fatturazione Elettronica per le PMI" " Introduzione alla Fatturazione Elettronica 20" Parte Seconda Checklist per progetti di fatturazione elettronica Guida Europea alla Fatturazione Elettronica per le PMI" Checklist Parte Seconda: Checklist CAPITOLO 1 - CHECKLIST La seguente checklist definisce le fasi tipiche e le decisioni relative all’implementazione di un progetto di fatturazione elettronica per un’integrazione end-to-end totalmente automatizzata. 1. DEFINIRE L!AMBITO DI APPLICAZIONE 1.1. CONSIDERARE I BISOGNI IMMEDIATI E DI BREVE PERIODO • • • • • Ricevere fatture elettroniche da un fornitore Ricevere fatture elettroniche da più fornitori Inviare fatture elettroniche ad un cliente Inviare fatture elettroniche a molteplici clienti Espansione delle capacità di automazione fino ad includere ordini, pagamenti ed avvisi di pagamento elettronici. 1.1.1.IDENTIFICARE UN PARTNER COMMERCIALE PILOTA 1. Discussione iniziale o indagine volta ad identificare interesse e preparazione del fornitore/ cliente. Punti chiave da considerare: • Quanti partner commerciali stanno utilizzando attualmente la fatturazione elettronica? • C’è una disponibilità effettiva di partner commerciali con cui relazionarsi nel momento in cui si decidesse di adottare la fatturazione elettronica? • Quali standard per lo scambio dei dati e quali tecnologie per il trasporto dei dati vengono utilizzati da questi partner commerciali? 2. Elencare gli attuali e potenziali fornitori/clienti abilitati all’utilizzo della fatturazione elettronica. 2. VALUTARE LA CAPACITÀ OPERATIVA Considerare la seguente lista di quesiti all’interno dell’azienda e con il partner commerciale pilota: • Avete già a disposizione personale con precedenti esperienze in materia di fatturazione elettronica? • Siete abilitati all’utilizzo della fatturazione elettronica dal punto di vista tecnico? • Quali standard di fatturazione elettronica sono supportati o preferiti? • Quali tipi di messaggi e quali versioni di tali messaggi verranno utilizzati (ad es.: fatture, conferme, ecc.) • Qual è la tecnologia di trasporto dati preferita? (ad es.: AS2, FTP, VAN, ecc.) • Allo stato attuale, state processando le fatture manualmente con il vostro partner commerciale? • Ci sono complessità nel processo di fatturazione? (ad es.: molti Paesi coinvolti nel processo) • Si tratta di transazioni transfrontaliere? " 22" Guida Europea alla Fatturazione Elettronica per le PMI" Checklist 3. IDENTIFICARE LA PROPRIA PIATTAFORMA DI FATTURAZIONE ELETTRONICA 3.1. DEFINIRE LE PROPRIE ESIGENZE Sulla base dei risultati ottenuti nella valutazione della Capacità Operativa, i seguenti fattori dovrebbero essere presi in considerazione: • Quali sono gli standard che la soluzione deve supportare? • Quali sono le tecnologie di trasporto dati che la soluzione deve supportare? • Si preferisce inviare i file direttamente o di fare in modo che i propri partner li possano recuperare da un server esterno? • Si dispone di personale interno con esperienze in ambito di fatturazione elettronica, o in grado di supportare il processo di fatturazione elettronica? • Sarà necessario assumere o formare personale tecnico? • Si preferisce acquistare programmi (o utilizzare software Open Source) e creare una piattaforma di fatturazione elettronica? • Si preferisce affidare la gestione dell’intera attività o di parte di essa ad un fornitore di servizi esterno con esperienza nel settore? • Il mio partner commerciale affida in outsourcing queste attività oppure la gestisce autonomamente? • E’ stata verificata la capacità operativa del proprio sistema(i) o del fornitore del software gestionale/ERP per l’importazione/esportazione dei file di fatture elettroniche? • La piattaforma selezionata avrà bisogno di espandersi fino a comprendere altri partner, altri messaggi, ecc? 3.2. CAPACITÀ OPERATIVA IN OUTSOURCING, SELF-SERVICE O PARZIALMENTE SELF-SERVICE Dopo aver definito le proprie esigenze, l’azienda dovrebbe decidere come implementare la soluzione individuata, tenendo in considerazione le opzioni descritte di seguito. 3.2.1.OUTSOURCING Se è vero che la decisione di affidare a terzi (outsourcing) alcune attività è di natura prettamente commerciale, ci sono ulteriori elementi da tenere in considerazione quando si parla di fatturazione elettronica. Molti fornitori di servizi usano programmi che sono in grado di convertire diversi standard e di supportare molteplici tecnologie di trasporto dati. Ciò mette l’azienda nelle condizioni di intrattenere rapporti commerciali con un numero di partner ampio e tuttavia di continuare a ricevere file attraverso un’unica modalità (direttamente da un fornitore di servizi) nel formato richiesto. Tale sistema offre particolari benefici nel caso in cui l’azienda abbia dato in gestione tutte le attività legate alla sfera IT o intrattenga rapporti commerciali con un ampio numero di partner che usano una vasta gamma di tecnologie. NOTA: Il prezzo di questi servizi è spesso calcolato sulla base del numero di transazioni. Nel caso in cui i vostri partner commerciali siano già abilitati alla fatturazione elettronica in modalità autonoma e stiano dunque sostenendo dei costi a supporto della propria infrastruttura, generalmente non si aspetteranno di dover pagare commissioni al vostro fornitore di servizi per poter lavorare con voi. 3.2.2.CAPACITÀ OPERATIVA SELF-SERVICE Nel caso in cui un’azienda decida di creare un’infrastruttura per la fatturazione elettronica, risulterebbe utile considerare quelle soluzioni/pacchetti che includono software per la conversione dei dati, linee guida per configurare l’infrastruttura “gateway” (per l’invio e la ricezione dei file), oltre a fornire supporto per la formazione e per l’implementazione. Alcuni fornitori offrono a costi più contenuti soluzioni “one to one or more” che vi aiuteranno nella fase iniziale dell’implementazione, con un solo partner o comunque con un numero limitato di partner. " 23 Guida Europea alla Fatturazione Elettronica per le PMI" Checklist Se l’azienda dispone già di personale tecnico con le capacità adeguate ma non è in grado di investire nell’acquisto di altri programmi, ci potrebbero essere opzioni più economiche, come il software Open Source gratuito, e potrebbero essere disponibili tecnologie di trasferimento dati. Le capacità necessarie richieste in questo scenario richiederebbero una comprensione dei formati di estrazione dei dati, di tecnologie per il trasferimento dei dati e la relativa sicurezza di rete, e la conoscenza delle capacità di importazione/esportazione dei file del vostro applicativo gestionale/ERP. 3.2.3. CAPACITÀ OPERATIVA PARZIALMENTE SELF-SERVICE In questo scenario, uno dei partner commerciali (solitamente il destinatario) fornisce un portale web in cui il mittente/fornitore può inserire i dati o scaricare le fatture in un’interfaccia stabilita. Tale interfaccia (template) è programmata per convertire i dati della fattura in un file automatizzato nel formato preferito dell’applicativo gestionale/ERP del destinatario. Ciò crea un processo automatizzato per il destinatario mentre il mittente potrebbe non essere abilitato alla fatturazione elettronica. Lo svantaggio per il mittente è il reinserimento manuale o il caricamento dei dati su un Internet template. Il rischio potenziale che si potrebbe verificare nel caso in cui un errore dovesse occorrere sarebbe l’impossibilità di riconciliare la fattura prodotta dall’applicativo gestionale/ ERP del mittente con i dati inseriti nel portale del destinatario. Sia che queste attività vengano affidate a terzi, sia che vengano gestite all’interno grazie all’acquisto di software, in ogni caso una soluzione (o servizio) può generalmente essere estesa fino a comprendere l’automazione di molti altri tipi di transazioni (ad es.: ordini, avvisi di spedizione, ordini di incasso/ pagamento, ecc.). 3.3. REQUISITI LEGALI Nell’implementazione di una soluzione di fatturazione elettronica, è importante considerare gli aspetti legali e di compliance descritti nella Parte 4 della Guida. Sulla base del recepimento nazionale della Direttiva Europea in materia di IVA (cfr. Figura 4.1), l’azienda potrebbe cominciare la valutazione dei requisiti di compliance. Si prega di notare che il processo di implementazione descritto in questa sezione della Guida rappresenta una tipica soluzione EDI (in conformità con la Raccomandazione 1994/820/EC della Commissione Europea inerente gli aspetti giuridici dell’EDI, che consente l’utilizzo di standard riconosciuti, tra cui standard EDI o XML), che rappresenta una delle tre opzioni utilizzabili per essere conformi ai requisiti della Direttiva IVA per garantire l’autenticità dell’origine e l’integrità del contenuto. Per la conformità con i requisiti legali in materia di IVA, una soluzione EDI non richiede l’uso di firme elettroniche avanzate (o qualificate). Questo requisito sarebbe aggiuntivo rispetto a quanto previsto dalla Direttiva IVA che definisce tre opzioni alternative di compliance. 3.4. ANALISI COSTI/BENEFICI Ci sono diversi metodi per determinare il costo dell’elaborazione manuale delle fatture. Il mittente dovrebbe considerare comunque i costi di stampa, di affrancatura e di gestione, mentre il destinatario dovrebbe considerare i costi dell’approvazione/accettazione della fattura, dell’inserimento dei dettagli della fattura, della correzione degli errori, e dell’archiviazione delle fatture cartacee. Mentre molti fornitori di soluzioni/servizi sono provvisti di strumenti di calcolo online che possano assisterli in questa fase di analisi, studi incentrati sul tempo e sullo sforzo impiegati possono rivelarsi utili come elementi a supporto delle valutazioni. E’ importante notare che alcuni benefici sono difficili da quantificare, soprattutto la riduzione del tempo impiegato per la gestione delle richieste o per i conseguenti ritardi nei pagamenti, oltre al miglioramento complessivo del rapporto fornitore - cliente. " 24 Guida Europea alla Fatturazione Elettronica per le PMI" Checklist NOTA: L’European e-Business Lab ha sviluppato un modello proprietario di valutazione dell’impatto della fatturazione elettronica e automazione del completo ciclo ordine-pagamento, a livello di singola azienda, settore e area geografica, utilizzato, ad esempio, per valutare l’impatto di tali iniziative sul tessuto economico della Regione Puglia. 3.5. SELEZIONE DI UNA SOLUZIONE O DI UN FORNITORE DI SERVIZI Il fornitore di soluzioni o servizi che meglio si adatta alle esigenze aziendali presenti e future dovrebbe essere selezionato accuratamente. Molte aziende che adottano soluzioni di fatturazione elettronica destinate ad un unico partner in linea di massima decideranno di coinvolgere altri fornitori/clienti o di automatizzare altri processi aziendali. Una soluzione di fatturazione elettronica che sia limitata ad un tipo di transazione, ad uno standard o alla possibilità di scambiare dati solo con un partner può rispondere alle esigenze di un’azienda nel brevissimo periodo ma potrebbe dimostrarsi dispendiosa nel caso in cui non riuscisse a supportare ulteriori esigenze di automazione. 4. IMPLEMENTARE LA PROPRIA SOLUZIONE Una volta decisa la piattaforma di fatturazione elettronica (software/hardware o fornitore si soluzioni) e una volta scelto un partner commerciale pilota che già utilizzi la fatturazione elettronica, la fase di implementazione stessa può avere inizio. 4.1. DEFINIRE LE RESPONSABILITÀ DEL PARTNER COMMERCIALE In questa fase iniziale, dovrebbero essere intraprese le seguenti azioni: • definire le risorse e l’impegno aziendale • proporre tempi di esecuzione adatti alle esigenze di entrambe le parti • definire il processo per il test dei dati ed il numero di cicli richiesto • identificare gli ID per il test e le modalità per l’indirizzamento • documentare le responsabilità del partner, i canali di comunicazione, ecc. • identificare piani di cut-over dal test alla fase ‘live’ • definire i processi successivi all’implementazione • ove richiesto, stringere accordi formali È importante documentare i punti chiave, inclusi i piani di sviluppo e di testing. Ciò potrebbe includere informazioni concernenti giorni ed ore di disponibilità per risorse e sistemi. La pianificazione delle risorse umane è cruciale dal momento che un’implementazione efficace di un progetto di fatturazione elettronica può dipendere dalla familiarità con i dati del partner pilota e come essi verranno processati dall’applicativo gestionale/ERP. Se esiste già una relazione consolidata, il personale addetto alla contabilità o alle operations può essere in grado di fornire le informazioni relative ai dati obbligatori da includere (al di là dei requisiti legali e fiscali). Queste risorse assumerebbero inoltre un valore particolare nel processo di data testing che precede l’implementazione. La disponibilità delle risorse di sistema è un fattore chiave nella pianificazione della frequenza della raccolta dei dati, che vengono poi processati e scaricati nell’applicativo gestionale/ERP – elaborati in tempo reale, a scadenze pianificate, o in modalità batch overnight. È altrettanto critico determinare se il mittente sia in grado di elaborare in batch tutte le fatture, trasmettendo un file quotidianamente (o periodicamente). I processi di fatturazione elettronica che trasmettono fatture singole ad intervalli regolari possono rivelarsi problematici a causa di momentanei disservizi della rete sul sistema di uno dei due partner e possono portare alla perdita di fatture o a " 25 Guida Europea alla Fatturazione Elettronica per le PMI" Checklist problemi di riconciliazione. L’uso di strumenti di conferma di ricezione del messaggio di fattura è consigliato quando l’elaborazione in modalità batch non è possibile. 4.1.1.ACCORDO GENERALE – RESPONSABILITÀ DEL PARTNER COMMERCIALE In questa fase il partner approva e documenta la modalità con cui il processo quotidiano funzionerà dopo l’implementazione. I partner commerciali devono approvare la data proposta per il termine dell’utilizzo della fatturazione cartacea; allo stesso modo, devono concordare le modalità di comunicazione e risolvere qualsiasi questione collegata ai processi in corso. Si dovrebbe inoltre discutere dell’opportunità di affidare il coordinamento di eventuali problemi o questioni a personale tecnico o non tecnico. Inoltre, nel caso in cui sia coinvolto anche un fornitore di servizi, si raccomanda che i partner commerciali siano coinvolti direttamente in tutte le comunicazioni. Questa è una condizione fondamentale, dal momento che i partner commerciali sono gli unici responsabili (da un punto di vista legale e fiscale) delle proprie fatture e devono conseguentemente essere consapevoli dei problemi che potrebbero derivarne. L’accordo generale dovrebbe anche includere un accordo inerente la gestione delle fatture respinte, sia nel caso in cui il problema sia dovuto ad un guasto tecnico, o a dati incompatibili. Alcuni sistemi di fatturazione elettronica possono essere configurati in modo tale da non permettere che una fattura elettronica venga trasmessa nuovamente anche nel caso in cui sia stata corretta dal mittente. In questi casi, è necessario accordarsi in anticipo sulla possibilità di accettare un documento sostitutivo in formato PDF o cartaceo, elaborato manualmente. Se è vero che l’utilizzo di strumenti di conferma di ricezione del messaggio può fornire un aiuto dal punto di vista tecnico, generalmente tali strumenti non identificano le singole fatture che vengono rifiutate durante la fase di caricamento sull’applicativo gestionale/ERP del ricevente. L’emissione mensile di estratti conto da parte del mittente e la loro riconciliazione da parte del destinatario sono comuni attività che assicurano la completezza del processo – a prescindere dal fatto che si possa utilizzare la fatturazione manuale o elettronica. E’ quindi importante definire tali procedure e raggiungere un accordo fin dalle primissime fasi del processo. I punti summenzionati possono costituire la base di un documento più dettagliato o di un accordo formale con il partner commerciale definito prima della fase di implementazione. 4.2. REVISIONE DETTAGLIATA DEI DATI In questa fase di implementazione sono previste le seguenti azioni: • Ottenere copie delle fatture e delle note di credito • Assicurarsi che tutte le informazioni obbligatorie della fattura vengano trasmesse • Discutere particolari modalità di elaborazione dei dati (sconti, trasporti o altre spese) • Comprendere la transazione da una prospettiva IVA (soprattutto in contesti transfrontalieri) • Controllare le dimensioni del campo dei dati (data field) per assicurare la compatibilità 4.2.1.SCAMBIO E REVISIONE DEI DATI In questa fase i partner commerciali si accordano sulla tipologia dei dati che verranno inviati e devono assicurare che il sistema informativo del destinatario sia in grado di accettare e processare i dettagli appropriati. L’esempio a seguire, benché non del tutto esaustivo, fornisce uno spaccato delle questioni che dovrebbero essere prese in considerazione. 1. Il mittente è in grado di fornire tutti i dati richiesti per una fattura standard? 2. Quali altri dati potrebbero rivelarsi necessari per il destinatario al fine di elaborare correttamente le fatture (o le note di credito ad esse associate)? " 26 Guida Europea alla Fatturazione Elettronica per le PMI" Checklist In generale, il destinatario dovrebbe riconciliare la fattura in entrata con l’ordine originale e potrebbe avere bisogno di ricevere il numero dell’ordine, la data dell’ordine, e i dettagli del trasporto insieme a tutti i codici del prodotto, ai numeri delle parti, ai numeri di serie, alle descrizioni, alle quantità e ai termini e prezzi previsti. Per le note di credito, potrebbero essere presenti i numeri di riferimento delle merci rese o altri codici previsti in modo da riconciliare l’ordine originale con la fattura. 3. Il sistema informativo del destinatario è in grado di accettare i dati necessari? Dal momento che le imprese usano diversi tipi di software, ci potrebbe essere la necessità di troncare alcuni dati (a causa della lunghezza o del tipo di carattere) che altrimenti potrebbero non essere adatti ai campi di dati del sistema del destinatario. Ad esempio, un fornitore potrebbe inviare numeri di serie di 18 caratteri ma il campo per il numero di serie nel sistema del destinatario potrebbe contenere solo 15 caratteri. In questi casi, l’impresa in questione deve compiere i passi necessari per assicurarsi in tutti i casi di mantenere i caratteri più importanti. 4. Il destinatario avrà la necessità di riaggregare alcuni dei dati – includendo ad esempio nelle righe di dettaglio (line item) della fattura le voci sottostanti (sub line item)? 5. Sono entrambe le parti d’accordo su ciò che può essere definita come informazione di “testata” o “sommario” rispetto all’ informazione di “dettaglio”? Per quanto riguarda i punti 4 e 5 sopra citati, potrebbe essere richiesta una mappatura speciale se un sistema dovesse accettare i dati di “dettaglio” mentre l’altro accettasse solo dati di riepilogo o “sommario”. Ad esempio: il sistema del mittente potrebbe emettere una fattura e includere i costi relativi al trasporto o all’IVA a livello di “sommario” mentre il sistema del destinatario potrebbe avere bisogno di spezzare le informazioni a livello di righe descrittive di dettaglio (line item) per poterle caricare nel proprio sistema. 6. Ci saranno forniture intracomunitarie dove siano richiesti codici di peso e delle merci? 7. Saranno presenti sconti a livello di fattura o di riga descrittiva (line item)? 8. Verranno applicati molteplici aliquote IVA su una stessa fattura? La lista summenzionata può variare a seconda dei partner ma questi dati e dettagli costituiscono l’area più complessa di ogni configurazione. Una volta superate le fasi di mappatura e di implementazione, essi costituiscono la struttura portante del processo di controllo e riconciliazione dei dati scambiati. La precisione di questo processo di riconciliazione automatica, quando combinato con l’utilizzo dell’identificativo (ID) del mittente e con qualsiasi altro identificativo richiesto durante il processo di comunicazione, fornisce una certezza di autenticità e di integrità dei dati molto superiore rispetto all’uso delle firme elettroniche. 4.3. CONFIGURAZIONE CLIENTE E MAPPATURA DEI DATI In questa fase di implementazione, sono previste le seguenti azioni chiave: • Sviluppare una tavola di riferimenti incrociati degli identificativi unici (ID) cliente/fornitore • Creare riferimenti incrociati (cross-reference) per ogni codice di prodotto e/o per i termini necessari • Realizzare la mappatura dei campi di dati della fattura • Configurare l’ambiente per la fase di testing • Fare la valutazione tecnica dei dati di testing • Assicurarsi che tutti gli utenti analizzino ed approvino l’accuratezza e completezza dei dati per il testing " 27 Guida Europea alla Fatturazione Elettronica per le PMI" Checklist 4.3.1. CONFIGURAZIONE CLIENTE E RIFERIMENTI INCROCIATI Questa fase include qualsiasi cambiamento che si rende necessario realizzare nel sistema informativo dei partner commerciali per poter emettere ed accettare le fatture di test. La capacità del sistema può variare da una serie di semplici programmi e compiti fino ad arrivare allo sviluppo di un portale con il partner commerciale molto complesso e con molteplici funzionalità. La configurazione iniziale del cliente per la fatturazione elettronica richiede l’immissione in tabelle software (customer cross-reference mapping) di tutti i dati conosciuti, approvati ed obbligatori che quelle fatture conterranno. Queste immissioni consisteranno in riferimenti specifici che possono essere in codice alfabetico o numerico) usati solo dal sistema informativo del fornitore per descrivere i propri termini e prodotti. I “codici” del mittente verranno incrociati (cross-referenced) con i codici equivalenti che il sistema del destinatario usa per descrivere gli stessi. Ad esempio, il sistema del fornitore potrebbe identificarsi come azienda con un codice “A1234” mentre il sistema del destinatario potrebbe identificare quel particolare fornitore come “B5678”. In questo caso la tabella delle corrispondenze (cross-reference table) nel sistema del destinatario usata per identificare questo fornitore avrà la seguente immissione: A1234=B5678. Questo processo di corrispondenze può essere ripetuto diverse volte per tutti i tipi di dati conosciuti, come i numeri identificativi IVA, codici dei prodotti, codici dei termini di pagamento, ecc. Una volta che la fattura è stata accettata come inviata da un mittente stabilito, solitamente attraversa un processo secondario di controllo e riconciliazione con un ordine stabilito (attraverso la riconciliazione con un numero di ordine o dettagli prodotto, quantità, ecc.) Le tabelle software (o tabelle di consultazione) devono essere configurate e accuratamente mantenute. Possono includere verifiche di dati obbligatori e programmi per identificare e comunicare tutte le fatture respinte. 4.3.2. MAPPATURA DATI E ATTIVITÀ DI TESTING La mappatura dati (relativamente alla fatturazione elettronica) può essere descritta come il processo di identificazione del formato dei dati previsto da parte del fornitore e definisce come convertire o “tradurre” i dati, cosicché possano essere accettati dal sistema informativo del destinatario. La mappatura viene realizzata scrivendo un software specifico o implementando un software di “traduzione” per la mappatura dei dati. Una volta completata, la mappa verrà usata per tradurre le fatture in arrivo su base continua. Alcune aziende possono creare una mappa per ogni cliente, mentre altre sviluppano una mappa per gestire ogni standard di dati da supportare e sono in grado di riutilizzare queste mappe per più di un cliente (solitamente col supporto di tabelle di corrispondenza clienti customer cross-reference tables - già citate al punto 4.3.1) A seconda della complessità dei dati, della qualità dei dati o delle competenze dei partner commerciali, la revisione tecnica e l’elaborazione dei file di test può essere realizzata in pochi giorni o può richiedere cambiamenti significativi, che possono a loro volta risultare in una nuova fase di testing che può prolungare il processo di molte settimane. La definizione della completezza dei dati – menzionata al punto 4.2 – avrà un effetto diretto sulla qualità dell’attività di testing e sulla velocità di implementazione. Se è accettabile iniziare l’attività di testing con un piccolo campione di dati per accertarsi che i concetti base siano realizzati, è parimenti importante testare file che contengono più di una fattura, note di credito e quante più variazioni di dati possibile prima della fase di implementazione. Affinché questi test sui dati si rivelino efficaci e’ necessario che tali dati rappresentino effettivamente i dati di fatturazione del mittente. Un confronto tra dati elettronici e un campione di fattura cartacea è estremamente utile nel corso delle prime fasi dell’attività di testing. 4.4. ATTIVITÀ DI TESTING DI INTERFACCIA In questa fase di implementazione sono previste le seguenti azioni: • Decidere il numero di cicli di test, la tempistica e l’oggetto del test " 28 Guida Europea alla Fatturazione Elettronica per le PMI" Checklist • Assicurarsi la disponibilità ed il supporto di tecnici esperti • Testare la trasmissione di file ad orari prefissati e “fuori orario” per assicurare la copertura È consigliato che i partner commerciali si accordino sulle regole concernenti la frequenza delle trasmissioni di test e creino identificativi separati per il mittente (e, dove applicabile, per il destinatario) e password diverse per separare in modo netto la fase di testing da quella di elaborazione “live” dei dati. È importante allocare tempo e risorse per l’attività di testing del processo di trasferimento dei file (almeno una settimana) nel caso in cui uno o più partner usino una particolare metodologia di trasferimento dati per la prima volta. 4.5. ELABORAZIONE PARALLELA ED IMPLEMENTAZIONE In questa fase di implementazione, sono previste le seguenti azioni: • Cambiare la configurazione cliente in elaborazione “live” • Disabilitare gli identificativi di testing • Accertarsi che le aziende confrontino i risultati della fatturazione elettronica con le copie cartacee per un arco di tempo prestabilito • Coordinare la tempistica di transizione per poter terminare l’invio /ricezione di fatture cartacee • Accertarsi che le procedure quotidiane di risoluzione dei problemi siano attive Il periodo di elaborazione parallela può essere definito come un lasso concordato di tempo nel corso del quale il mittente trasmetterà le fatture elettronicamente, continuando al tempo stesso a produrre ed inviare fatture cartacee al destinatario. Questo processo permette al destinatario di controllare le fatture cartacee rispetto ai dati elettronici ricevuti per poter così assicurare accuratezza, integrità dei dati e completezza dei dati stessi. Questa fase consente inoltre di accertarsi che tutte le fatture e le note di credito possano essere effettivamente ricevute in formato elettronico. È generalmente accettato che tale processo debba essere portato avanti per un periodo di due settimane. Se il sistema del fornitore non è abilitato dal punto di vista tecnico ad inviare contemporaneamente fatture elettroniche e fatture cartacee per le medesime transazioni, in questa fase viene accettato un estratto o un rapporto contenente i dettagli della fattura. " 29 Guida Europea alla Fatturazione Elettronica per le PMI" Checklist CAPITOLO 2 - FIRME ELETTRONICHE 1. INTRODUZIONE Da un punto di vista pratico, una firma elettronica è una tecnologia che fornisce: a) la sicurezza che la fattura “firmata” ricevuta provenga effettivamente dall’azienda, o dalla persona fisica che sostiene di averla emessa – definita anche come “Autenticità di origine”; b) la sicurezza che la fattura “firmata” non sia stata alterata - definita anche come “Integrità dei dati” 2. TECNOLOGIE DI FIRMA ELETTRONICA Ci sono varie tecnologie che possono essere utilizzate per realizzare firme elettroniche. Ad esempio, si può adoperare una tecnologia inserita nel software usato per creare ( o trasferire) documenti e file, assicurando così l’integrazione end-to-end, senza interventi manuali; oppure si possono scegliere soluzioni che richiedono un intervento manuale, come le smart card o dispositivi USB che un utente può inserire nel proprio PC per firmare personalmente documenti o autorizzare il trasferimento di file. La PKI (Public Key Infrastructure) è una tecnologia molto diffusa nel campo delle firme elettroniche. Questa tecnologia usa chiavi pubbliche e private (crittografiche) per consentire lo scambio dei dati attraverso Internet, o altre reti non sicure, in modo sicuro e privato. La chiave privata viene usata per creare la firma, come forma di identificazione, mentre la chiave pubblica viene usata per verificare l’autenticità della firma, criptando il messaggio in transito. Le chiavi vengono generate e gestite (revocate, rinnovate, ecc.) da un Fornitore di Servizi di Certificazione (attraverso un software), o a livello locale dal cliente attraverso un’applicazione specifica. La coppia di chiavi (la chiave privata e la corrispondente chiave pubblica) può essere memorizzata in modi diversi, a seconda del livello di sicurezza richiesto. Le chiavi possono essere memorizzate in un file sul desktop (o sul laptop) degli utenti per applicazioni a basso rischio, mentre per garantire un livello di sicurezza più elevato, si possono utilizzare smart card o token USB. Il certificato del firmatario è solitamente contenuto nel messaggio firmato e verificato dal destinatario, o per suo conto, come parte del processo di verifica della firma, che garantisce l’autenticità e l’integrità del messaggio. Per poter stabilire questo “circolo di fiducia” è necessaria un’Autorità di Certificazione, un terzo garante. Un’Autorità di Certificazione (CA) può essere un fornitore di servizi/soluzioni oppure un’azienda (utente) che sviluppa un CA al suo interno, usando una delle tecnologie disponibili sul mercato. L’azienda in questione (CA) convalida l’autenticità dell’organizzazione ed emette i certificati alle altre organizzazioni (root certificates) che stabiliscono un circolo di fiducia, o ai singoli individui. In un contesto di fatturazione elettronica, la CA potrebbe aver bisogno di ottenere autorizzazioni delle autorità fiscali competenti. Nei casi in cui il quadro legislativo non richieda esplicitamente tale approvazione, può comunque rivelarsi utile utilizzare una CA conosciuta in modo che un revisore fiscale possa stabilire con facilità l’affidabilità del processo. " 30 Guida Europea alla Fatturazione Elettronica per le PMI" Checklist 3. FIRME ELETTRONICHE, FIRME ELETTRONICHE AVANZATE, FIRME ELETTRONICHE QUALIFICATE In Europa, tre diverse nomenclature vengono utilizzate: A) Firma elettronica B) Firma elettronica avanzata C) Firma elettronica qualificata A) Firma Elettronica è un termine legale creato dalla Direttiva Europea sulle Firme Elettroniche del 1999. In pratica, qualsiasi codice, identificativo destinato ad autenticare dati elettronici o una transazione economica potrebbe essere una firma elettronica. PKI è solo una delle tecnologie usate per realizzare firme elettroniche. B) Una Firma Elettronica Avanzata (AES) ha dei requisiti legali e tecnici specifici che devono essere soddisfatti: • Deve essere collegata unicamente al firmatario; • Deve essere in grado di identificare il firmatario; • Deve essere creata utilizzando mezzi che il firmatario possa mantenere esclusivamente sotto il suo controllo; • Deve essere collegata ai dati in modo da assicurare che qualsiasi cambiamento successivo dei dati stessi possa essere individuato. Ad esempio, l’uso di chiavi PKI (chiave pubblica/chiave privata) ed un certificato che può essere acquistato online da un fornitore e scaricato è conforme ai requisiti summenzionati. Ci sono anche diverse soluzioni e servizi attualmente disponibili sul mercato che possono essere integrati nel processo di fatturazione elettronica fornendo funzionalità in maniera trasparente. Un approccio alternativo è lo schema “rete di fiducia” (web of trust) che si basa sull'utilizzo di certificati emessi dalle parti stesse e sull'attestazione della bontà di questi certificati da parte di terzi. L’espressione “web of trust” non implica l’esistenza di un’unica rete di fiducia, o un punto comune di fiducia, quanto piuttosto un numero qualsiasi di “reti di fiducia” potenzialmente non collegate tra di loro. Esempi di attuazione di questo tipo di approccio sono PGP (Pretty Good Privacy) e GnuPG (un’implementazione di OpenPGP. C) Una Firma Elettronica Qualificata è una Firma Elettronica Avanzata che deve essere supportata anche dall’uso di un Dispositivo per la Creazione di una Firma Sicura che si basa su un Certificato Qualificato per accertare l’identità del firmatario. In particolare: 1. il certificato su cui si basa la firma è Qualificato, aggiungendo così un ulteriore requisito: l’identità del firmatario deve essere verificata dall’Autorità di Certificazione. Il certificato deve essere acquistato esclusivamente presso un’Autorità di Certificazione conforme alle regole previste dalla Direttiva Europea in materia di Firme Elettroniche descritta nella Sezione 4 della Guida dove si verifica solitamente un processo di registrazione ”face-to-face” (ad es.:, in una Comune, in una banca, ecc.). Nella maggior parte dei Paesi, i certificati qualificati possono essere emessi solo ad uso di persone fisiche (individui) e non di persone giuridiche (aziende); tuttavia, in alcuni casi una CA permetterà all’azienda di essere menzionata in un certificato. Per ottenere un Certificato Qualificato, il richiedente deve registrarsi una sola volta, mentre i rinnovi possono essere effettuati senza bisogno di un ulteriore processo di autenticazione. La persona che firma un documento viene identificata esclusivamente attraverso il suo Certificato Qualificato. 2. la firma viene generata utilizzando un Dispositivo per la Creazione di una Firma Sicura (SSCD – Secure Signature Creation Device). Ciò significa che la chiave privata ed il certificato sono memorizzati su un dispositivo sicuro. Alcuni esempi di SSCD includono: • Smartcard – che richiedono un codice PIN per l’accesso; " 31 Guida Europea alla Fatturazione Elettronica per le PMI" Checklist • Token USB – che contiene al suo interno una carta a microcircuito (smart card chip), che offre sia le funzionalità di token USB, sia di smart card. • Hardware Security Module (HSM) – ampiamente usato per proteggere la chiave in un sistema PKI. • In alcuni Paesi, un modulo software di sicurezza può anche essere riconosciuto come SSCD. Di conseguenza, una firma elettronica ordinaria, non Avanzata, non potrebbe di sicuro essere Qualificata. I certificati qualificati sono emessi da operatori specializzati che soddisfano determinati requisiti giuridici e sono soggetti a responsabilità legale dal momento che forniscono il servizio in questione ai loro clienti. In linea teorica, il terzo garante dovrebbe creare un effettivo circolo di fiducia tra i suoi utenti. In pratica, l’interoperabilità tecnica potrebbe rivelarsi problematica quando sono coinvolti più operatori. Le tecnologie di sicurezza sono costantemente in via di sviluppo, così come gli standard su cui esse si basano. Inoltre, i certificati sono soggetti a scadenza e possono essere revocati (ad esempio, nel caso in cui si perda la chiave privata), quindi è necessario che i certificati stessi siano gestiti nella maniera più appropriata in modo da assicurarsi che siano ancora validi. " 32 Guida Europea alla Fatturazione Elettronica per le PMI" Checklist CAPITOLO 3 - TECNOLOGIE EMERGENTI 1. PDF INTELLIGENTE Mentre alcune aziende hanno sviluppato processi semi-automatizzati di scansione dei dati in cui un software per il riconoscimento dei caratteri viene utilizzato per leggere ed interpretare i dati della fattura da un documento cartaceo o in formato PDF, esistono tecnologie emergenti che rendono il processo in questione totalmente automatizzato. “Intelligent PDF” è il termine usato per descrivere un processo sicuro di fatturazione elettronica sviluppato in base allo Standard ISO 32000 e su tecnologie Adobe LiveCycle ES. In questo processo, le fatture create dal sistema ERP del mittente vengono convertite in formato XML attraverso l’utilizzo del software LiveCycle ES. Le fatture sono quindi trasmesse ai clienti via email o attraverso tecnologie di trasporto dei file. Ad avvenuta ricezione, il software LiveCycle ES carica le fatture in un’area dove viene controllata la correttezza dei dati e dove possono essere viste attraverso una procedura manuale (se necessario) prima di essere riconciliate automaticamente e quindi caricate nel software gestionale/ERP del destinatario. Il vantaggio chiave di questo processo è la combinazione dell’automazione XML e dei documenti PDF leggibili su supporto informatico, convertendo un processo semi-automatizzato in una soluzione integralmente automatizzata ed integrata. 2. CUSTOMISED SPREADSHEET TEMPLATE Per quelle aziende i cui partner commerciali richiedano documenti in formato foglio di calcolo (spreadsheet), esistono soluzioni o servizi web che: A) convertono le fatture prodotte nel sistema ERP del mittente in un foglio di calcolo pronto per essere caricato nel sistema ERP del destinatario, oppure, B) permettono al mittente di produrre fatture in fogli di calcolo che verranno convertiti nel formato richiesto dal sistema ERP del destinatario. Queste soluzioni utilizzano fogli elettronici personalizzabili che includono procedure di convalida dei dati per minimizzare il margine di errore ed assicurare l’integrità dei dati. 3. ALTRE TECNOLOGIE 3.1. OPEN SOURCE SOFTWARE (OSS) Un software con codice sorgente aperto (OSS - Open Source Software) è un software (codice sottostante e diritti associati) che viene sviluppato per essere usato nel dominio pubblico, senza costi di licenza. Spesso viene sviluppato da accademici, dal settore pubblico o finanziato inizialmente da governi e da altre istituzioni interessate. Anche se non vi sono costi di licenza da sopportare, il mercato è stato comunque cauto nell’adottare le soluzioni Open Souce e coloro che le hanno adottate hanno stipulato contratti con fornitori di servizi per quanto concerne il supporto continuo e la manutenzione (aggiornamenti inclusi) del programma. Di recente c’è stato un forte consenso del mercato verso queste tecnologie, 12 dovuto in parte alle attuali condizioni economiche e ad un aumento dell’adozione da parte di governi e di altre importanti organizzazioni. Quando si usa un Software Open Source bisogna aderire a regole specifiche. Se un’azienda apporta dei cambiamenti ai fini di modificare il codice sorgente, tali cambiamenti devono essere resi di dominio pubblico sotto la stessa licenza Open Source. Questo non vuol dire che un’azienda debba rendere di dominio pubblico ogni prodotto che sviluppa utilizzando un codice sorgente aperto. 12 Lo studio dell!IDC, “Worldwide Open Source Software 2009-2013 Forecast”, sostiene che i guadagni globali derivanti dal Software Open Source aumenteranno annualmente del 22,4%, fino ad arrivare a guadagni pari a 8,1 miliardi di dollari entro il 2013 (http://www.idc.com/getdoc.jsp?containerId=prUS21947509) " 33 Guida Europea alla Fatturazione Elettronica per le PMI" Checklist Ad esempio, quando un’azienda usa un software Open Source per l’elaborazione dei testi (word processing) e crea centinaia di documenti utilizzando lo stesso software , tali documenti risultano ancora di proprietà dell’azienda che li ha creati. (Per ulteriori informazioni sul software Open Source in Europa, si rimanda al seguente link: www.osor.eu) 3.2. CLOUD COMPUTING Cloud Computing è il termine usato per descrivere l’Internet-based computing. In questo scenario, il software, servizi e server associati risiedono su Internet, di solito in un ambiente condiviso, in cui il costo del servizio può essere definito sulla base dell’utilizzo - 'pay as you use’. Il vantaggio chiave per le PMI è quello di poter accedere ad un'ampia gamma di nuove tecnologie senza il costo e la complessità di installazione/gestione delle applicazioni aziendali (software) o di server dove risiedono il software e i dati (hardware), e senza impiegare personale con le necessarie competenze IT per supportarlo. Un ulteriore vantaggio risiede nella possibilita’ per il personale di poter accedere alle applicazioni aziendali e archivi dati da qualsiasi luogo dotato di connessione Internet, riducendo lo spazio fisico in ufficio per i server e gli archivi, ed eliminando i costi relativi al disaster recovery. 3.3. MOBILE COMMERCE Mobile Commerce è il termine usato per descrivere le transazioni elettroniche effettuate su dispositivi come telefoni cellulari, computer palmari (PDA) e smartphone. Questi dispositivi sono sempre più utilizzati per ordinare merci o servizi, fornendo prezzi, biglietti, coupon o fatture, e l'autorizzazione o l’effettuazione di pagamenti. Molte applicazioni offrono la possibilità di leggere e immagazzinare i codici a barre che possono essere utilizzati per la raccolta di beni fisici in un secondo momento, per la memorizzazione di token al posto di carte fedeltà, o per ottenere sconti e offerte speciali. I dispositivi mobili sono frequentemente utilizzati per l’acquisto e il download di dati, licenze, brani musicali o video. Le aziende sono ora in grado di pubblicizzare i loro prodotti direttamente attraverso la messaggistica cellulare piuttosto che tramite la posta ordinaria o elettronica. I pagamenti vengono autorizzati tramite numero di pin e possono essere effettuati tramite il sistema di fatturazione del provider di rete mobile, direttamente al punto di autorizzazione (simile ad un pagamento bancario telefonico), o ad una carta di credito o di debito, come un acquisto su Internet. Poiché si prevede che l’utilizzo di dispositivi mobili superera’ l'utilizzo del PC nei prossimi due anni, questo modello di tecnologia e la sua gamma di applicazioni innovative si sta espandendo rapidamente. 4. SUPPLY CHAIN FINANCE: E-MARKETPLACE Tradizionalmente, le PMI sono state in una situazione di svantaggio per l’accesso a finanziamenti necessari per collaborare soprattutto con aziende di grandi dimensioni nella propria supply chain. In molti casi, le piccole imprese non sono valutate dalle maggiori agenzie di credito o hanno una credit history molto limitata. Mentre le opzioni tradizionali, come il factoring o l’inventory finance, sono diventate difficili da realizzare durante un periodo di recessione economica, alcuni modelli di business innovativi stanno emergendo, e sembrano essere adatti alle esigenze delle PMI. Un esempio è il programma ‘buyer driven receivables’, dove un acquirente di grandi dimensioni è in grado di utilizzare il suo credit rating o la sua forza finanziaria per sostenere una linea di credito per i suoi fornitori. In questo caso, l’istituto di credito finanzia i piccoli fornitori sulla base del credit rating del compratore. I piccoli fornitori offrirebbero sconti su pagamenti anticipati delle proprie fatture di vendita al fine di ricevere il pagamento immediato dall’istituto di credito. I fornitori più piccoli trarrebbero beneficio dalla loro capacità di ottenere finanziamenti velocemente e ad un tasso di finanziamento inferiore, in quanto il credito si basa interamente sulla forza del compratore. Inoltre, il compratore ha il vantaggio di acquistare da un mercato più ampio e più competitivo, beneficiando di relazioni con i fornitori migliori e la certezza che i suoi fornitori più piccoli avranno i fondi necessari per aumentare la produzione al fine di soddisfare la domanda. Questi servizi solitamente si svolgono in tempo reale attraverso webbased e-marketplace, dove le transazioni fra le tre le parti sono automatizzate. " 34 Parte Terza Best Practices Guida Europea alla Fatturazione Elettronica per le PMI " Best Practices Parte Terza: Best Practices CAPITOLO 1 - BEST PRACTICES PER LA FATTURAZIONE ELETTRONICA Per assicurare un livello soddisfacente di controlli indipendenti dalla tecnologia utilizzata sul processo di fatturazione (che includano le verifiche sull’autenticità e l’integrità dei dati, ma non siano limitati ad esse), si raccomandano le seguenti Best Practices: 1. CONTROLLI RELATIVI AI DATI DI FATTURAZIONE 1.1. COMPLETEZZA E ACCURATEZZA DEI DATI DELLA FATTURA 1.2. VALIDAZIONE E RICONCILIAZIONE DEI DATI DELLA FATTURAÇ A) con altri dati commerciali critici, come gli ordini di acquisto, prezzo pattuito, o i termini di pagamento; B) con altri dati come i numeri di partita IVA, identificativi del cliente o dei fornitori, o numeri di contratto; C) con dati relativi ai prodotti come i documenti di trasporto, codici di prodotto, unità di prezzo, ecc. Si raccomanda di effettuare la riconciliazione almeno con l’identificativo del fornitore ed il numero d’ordine d’acquisto, o con altri dati commerciali critici. In molti casi, la riconciliazione viene effettuata ad un livello molto dettagliato con ogni riga dell’ordine di acquisto, incorporando i prodotti ordinati ed il prezzo pattuito. 1.3. PREVENZIONE DELLA DUPLICAZIONE DELL!ELABORAZIONE DEI DATI DELLA FATTURA 1.4. PREVENZIONE O RILEVAMENTO DI POSSIBILI VIOLAZIONI DELL!INTEGRITÀ DEI DATI PRIMA DELLE FASI DI ACCETTAZIONE ED ELABORAZIONE 1.5. TRASMISSIONE DEI DATI DELLA FATTURA IN UN CONTESTO SICURO, USANDO MISURE NEUTRALI CONSOLIDATE DAL PUNTO DI VISTA TECNOLOGICO PROPORZIONATE AI RISCHI DELL!ATTIVITÀ COMMERCIALE A) Usando modalità di trasporto dati adeguate (ad esempio: http-s, FTP, SFTP, AS2, VAN, email, ecc.) 1.6. USO DI DATI STRUTTURATI O STANDARD Inoltre, la parti coinvolte nel processo devono: A) Essere in grado di dimostrare l’esistenza di un piano di ripristino in caso di fallimento del sistema o di perdita dei dati; e B) Mantenere un “audit trial” tra il sistema di fatturazione elettronica e l’applicativo interno (o gli applicativi) usati per elaborare i dati della fattura elettronica. " 36" Guida Europea alla Fatturazione Elettronica per le PMI" Best Practices 2. BEST PRACTICES RACCOMANDATE 2.1. CONTROLLO DEI DATI DI CONTO CORRENTE AL DI FUORI DEL PROCESSO DI FATTURAZIONE ELETTRONICA Le configurazioni del conto corrente del fornitore e le modifiche successive ai dettagli del conto stesso devono essere verificate al di fuori del processo tecnico di fatturazione elettronica. I dettagli del conto corrente dei partner commerciali nei dati master dell’azienda non dovrebbero essere modificati unicamente in base ai nuovi dettagli presenti nella fattura ricevuta, a meno che non vengano condotti controlli interni e processi ulteriori in modo da confermare tali dettagli prima che il pagamento sia effettuato. 2.2. RICONCILIAZIONI MENSILI Si raccomanda di effettuare riconciliazioni mensili: in particolare il fornitore invia un riepilogo fattura al destinatario, il quale svolge le ricerche necessarie per assicurarsi che non ci siano fatture risalenti a molto tempo addietro ed insolute. Si tratta di una best practice raccomandata a prescindere dal fatto che le fatture siano inviate ed elaborate manualmente o attraverso una soluzione automatizzata. 2.3. BATCH DI FATTURE ELETTRONICHE È consigliabile, dove possibile, che tutte le fatture per un particolare partner commerciale siano aggregate in modalità batch e trasmesse simultaneamente e quotidianamente (o ad intervalli di tempo predeterminati) come file unico. Ciò riduce in maniera significativa il rischio di fatture elettroniche mancanti a causa di brevi interruzioni dei servizi di rete o durante tempi morti del sistema. Questa procedura assicura inoltre coerenza e permette al destinatario di implementare processi per il tracking dei file e relative attività, reagendo prontamente nel caso in cui i file non vengano ricevuti entro un determinato lasso di tempo. 2.4. ACCORDO CON IL CLIENTE PER LA RICEZIONE DI FATTURE ELETTRONICHE Un accordo con il cliente per la ricezione di fatture elettroniche è generalmente richiesto nell’Unione Europea. Si raccomanda ai partner commerciali che utilizzano la fatturazione elettronica di formalizzare l’accordo in un documento, per dimostrare l’esistenza dell’accordo stesso su richiesta delle autorità fiscali. Potrebbe inoltre essere incluso un accordo tra le parti concernente il formato dei dati, gli standard e le modalità di trasporto. " 37 Guida Europea alla Fatturazione Elettronica per le PMI" Best Practices CAPITOLO 2 - BEST PRACTICES PER L!ARCHIVIAZIONE ELETTRONICA 1. RESPONSABILITÀ DEL FORNITORE E DEL DESTINATARIO Durante il periodo di archiviazione dei dati, le parti devono essere in grado di riprodurre i dati originali della fattura (i dati in sé, ossia le informazioni contenute, non la formattazione) a partire dai loro rispettivi sistemi di archiviazione in un formato leggibile. Per ulteriori informazioni riguardo la compliance legislativa, si rimanda alla Sezione 4 della Guida. Inoltre, le parti coinvolte devono: A) essere in grado di produrre tempestivamente informazioni relative alla fattura così come richiesto ed essere in grado di ottenerle da una terza parte, dove applicabile; B) conservare dei file storici che indichino dove è possibile ritrovare i dettagli richiesti relativi ad una qualsiasi data, nel caso in cui ci fosse un’ispezione. Lo stesso principio si applica anche alle immagini scannerizzate di documenti cartacei archiviate come documenti digitali ai fini IVA. CAPITOLO 3 - CAMBIAMENTI TECNOLOGICI Le aziende potrebbero necessitare di cambiare la tecnologia usata per la fatturazione e l’archiviazione elettronica in due scenari: A) nel caso in cui sorga un problema imprevisto (temporaneo) inerente tecnologie e processi di fatturazione elettronica, durante le normali attività commerciali, che renda difficile, o impossibile, dal punto di vista tecnologico continuare ad usare sistemi di fatturazione elettronica. Le parti coinvolte potrebbero trovarsi nella necessità di tornare a processi cartacei – anche per l’archiviazione finché i problemi non vengono risolti; oppure B) nel caso in cui un’azienda effettui dei cambiamenti a livello tecnologico per aggiornare i propri sistemi o la sua capacità di utilizzo della fatturazione elettronica. In entrambi i casi, è importante documentare nel dettaglio i vecchi processi, quelli provvisori e quelli nuovi. I revisori devono essere rassicurati sul fatto che siano stati svolti i controlli pertinenti, a prescindere dalla tecnologia usata. " 38 Parte Quarta Compliance legislativa Guida Europea alla Fatturazione Elettronica per le PMI" Compliance legislativa Parte Quarta: Compliance legislativa 1. INTRODUZIONE Questa sezione della guida affronta la necessità di trasparenza legale e chiarezza. Si focalizza sui requisiti IVA per la fatturazione e l’archiviazione elettronica che variano in diversi Paesi dell’Unione Europea. Quando si pianifica l’adozione di tecnologie di fatturazione elettronica, ogni azienda deve essere consapevole del quadro normativo di riferimento degli Stati membri dell’UE. Anche nel caso in cui una PMI decidesse di usare uno o più fornitori di servizi o di soluzioni per affidare in outsourcing il processo di fatturazione elettronica, deve tenere in considerazione che ogni parte coinvolta nel processo (PMI, grandi aziende, ecc.) è responsabile, in veste di contribuente, della validità del proprio processo di fatturazione elettronica. I fornitori di servizi o di soluzioni non sono mai responsabili. Nella prima parte di questa sezione sono descritti i requisiti a livello europeo, rispettivamente per la fatturazione e l’archiviazione elettronica dei dati della fattura. Le informazioni specifiche a livello nazionale sono fornite nelle Figure 4.1 e 4.2, nelle quali sono elencati i principali requisiti legali per 23 Paesi europei. Nella seconda parte di questa sezione vengono descritti i principali cambiamenti in materia di fatturazione elettronica inclusi nella nuova Direttiva IVA, che costituisce uno sforzo significativo ai fini della semplificazione e dell’armonizzazione del quadro giuridico Europeo. 2. COMPLIANCE DELLA FATTURAZIONE ELETTRONICA Una fattura (cartacea o elettronica) riveste generalmente una duplice funzione (dal punto di vista della compliance): assicurare e documentare che il fornitore abbia indicato il corretto ammontare dell’IVA ed assicurare il diritto alla detrazione del cliente. Le autorità fiscali devono verificare la correttezza del trattamento dell’IVA e dell’ammontare dell’IVA incluso nei dati della fattura, che è costituita da tutti gli elementi di dati necessari a fornire prove sufficienti della transazione13 . Le fatture (cartacee ed elettroniche) includono informazioni importanti e sono parte di un insieme di documenti interrelati solitamente utilizzati dai revisori fiscali per le loro ispezioni. Se una transazione è soggetta ad IVA, il fornitore ed il cliente sono obbligati rispettivamente ad emettere e ricevere una fattura valida (sia essa cartacea o elettronica). Per essere valida, una fattura deve essere conforme ad alcune condizioni, nello specifico in termini di contenuto. Per quanto concerne le fatture elettroniche, per assicurare la conformità ai fini IVA due condizioni addizionali devono essere rispettate: A) consenso da parte del cliente; e B) garanzia di autenticità dell’origine ed integrità del contenuto. La Direttiva IVA dell’Unione Europea14 è il punto di riferimento a livello europeo per la compliance della fatturazione elettronica ai fini IVA. In particolare, la Direttiva richiede che per le fatture elettroniche l’autenticità dell’origine e l’integrità del contenuto vengano garantite tramite una di queste tre opzioni alternative: 1. attraverso una Firma Elettronica Avanzata. Gli stati membri* possono richiedere che la Firma Elettronica Avanzata utilizzi un certificato qualificato creato da un dispositivo per la creazione di una firma sicura; 13 In alcuni ordinamenti giurisdizionali ed alcuni contesti commerciali non è richiesta una fattura formale ( ad es., transazioni al dettaglio e transazioni B2C). 14 Council Directive 2006/112/EC of 28 November 2006 on the common system of value added tax. " 40" Guida Europea alla Fatturazione Elettronica per le PMI" Compliance legislativa 2. attraverso l’utilizzo di sistema EDI (Electronic Data Interchange) se l’accordo inerente lo scambio prevede l’uso di procedure atte a garantire l’autenticità d’origine e l’integrità dei dati (gli Stati membri possono anche richiedere l’invio di un documento di sintesi aggiuntivo su supporto cartaceo, soggetto a condizioni imposte dagli stessi); 3. attraverso “altri strumenti”, soggetti all’accettazione da parte degli Stati Membri interessati. Ai fini di una maggiore chiarezza, L’Opzione 2 e l’Opzione 3 summenzionate si riferiscono a possibili metodi di automazione del processo di fatturazione, mentre l’Opzione 1 si riferisce semplicemente ad uno specifico strumento di sicurezza aggiuntivo che potrebbe essere utilizzato nel processo, a seconda dei bisogni aziendali. In un contesto di fatturazione elettronica, “Autenticità” è la certezza che il documento provenga effettivamente dal mittente, mentre “Integrità” è la certezza che i dati della fattura non siano stati modificati né manomessi durante la trasmissione. *Si rimanda alla Figura 4.1 per i requisiti specifici di fatturazione elettronica a livello nazionale. 2.1. FIRMA ELETTRONICA AVANZATA E CERTIFICATI QUALIFICATI Secondo la Direttiva in materia di IVA, le aziende possono usare firme elettroniche avanzate per assicurare l’autenticità d’origine e l’integrità di contenuto di una fattura elettronica. La definizione di Firma Elettronica15 è la seguente: dati in forma elettronica, allegati oppure logicamente connessi ad altri dati elettronici ed utilizzati come metodo di autenticazione. Ogni tipo di dato elettronico, incluso l’uso di identificatori unici per il mittente ed il destinatario o di una firma manuale scannerizzata, allegata ai dati elettronici, è considerato una firma elettronica. Una Firma Elettronica Avanzata è una firma elettronica che risponde a tutti e quattro i requisiti che seguono: A) È connessa in maniera univoca al firmatario Un firmatario è una persona che detiene un dispositivo per la creazione di una firma e agisce per conto proprio o per conto della persona fisica o giuridica che rappresenta. Una terza parte infatti può firmare per conto di un’altra azienda (ad es.: in caso di outsourcing). B) È idonea ad identificare il firmatario Si richiede un software o hardware ai fini della verifica di dati specifici (chiamati dati per la verifica della firma), che sono collegati (o corrispondono) ad una persona/entità specifica, e che confermi l’identità; C) È creata con mezzi sui quali il firmatario può conservare il proprio controllo esclusivo Ciò richiede che la persona/azienda che possiede il dispositivo utilizzi dati unici (codici o chiavi crittografiche private) per creare la firma e che sia i dati che il dispositivo restino sotto il suo esclusivo controllo; e D) È collegato ai dati a cui si riferisce in modo da consentire l'identificazione di ogni successiva modifica di detti dati I primi tre requisiti sopra citati fanno riferimento all’autenticità di origine, mentre il quarto concerne l’integrità di contenuto. La Direttiva IVA permette inoltre agli Stati membri di richiedere una Firma Elettronica Avanzata che utilizzi un certificato qualificato e sia creata attraverso un Dispositivo per la Creazione di una Firma Sicura16 comunemente definita come Firma Elettronica Qualificata. 15 Come definito al punto (2) dell!Articolo 2 della Direttiva 1999/93/ EC del Parlamento Europeo e del Consiglio del 13 Dicembre 1999 relativa ad un quadro comunitario per le firme elettroniche (o “Direttiva sulle Firme Elettroniche”). 16 Un “Dispositivo per la Creazione di una Firma Sicura” è un dispositivo per la creazione della firma che soddisfa i requisiti di cui all!ANNESSO III della Direttiva sulla Firme elettroniche (Direttiva 1999/93/EC). " 41 Guida Europea alla Fatturazione Elettronica per le PMI" Compliance legislativa Mentre un certificato è un attestato elettronico che collega i dati di verifica della firma ad una persona confermando l’identità della persona medesima, un certificato qualificato è un certificato che risponde ai seguenti requisiti 17: A) l'indicazione che il certificato rilasciato è un certificato qualificato; B) l'identificazione del fornitore di servizi di certificazione e lo Stato nel quale è stabilito; C) il nome del firmatario del certificato o uno pseudonimo identificato come tale; D) l'indicazione di un attributo specifico del firmatario, da includere se pertinente, a seconda dello scopo per cui il certificato è inteso; E) i dati per la verifica della firma corrispondenti ai dati per la creazione della firma sotto il controllo del firmatario; F) un'indicazione dell'inizio e del termine del periodo di validità del certificato; G) il codice d'identificazione del certificato; H) la firma elettronica avanzata del fornitore di servizi di certificazione che ha rilasciato il certificato; I) i limiti d'uso del certificato, ove applicabili; e J) i limiti del valore delle transazioni per i quali il certificato può essere usato, ove applicabili. ed è emesso da un Fornitore di servizi di certificazione, che soddisfi i seguenti requisiti: A) dimostrare l’affidabilità necessaria ai fini della fornitura di servizi di certificazione; B) assicurare il funzionamento tempestivo di una directory sicura e di un servizio di revoca immediata; C) assicurare che la data e l’ora di emissione o revoca di un certificato possano essere determinate in maniera precisa; D) verificare, utilizzando gli strumenti più appropriati in conformità con la legislazione nazionale, l’identità e, se applicabile, qualunque attributo specifico della persona a cui è rilasciato il certificato qualificato; E) impiegare personale che possegga esperienza, conoscenze e qualifiche necessarie per i servizi forniti, in particolar modo competenza a livello gestionale, esperienza nelle tecnologie di firma elettroniche e familiarità con le procedure di sicurezza più appropriate; è necessario inoltre applicare procedure amministrative e gestionali adeguate e conformi agli standard riconosciuti; F) utilizzare sistemi affidabili e prodotti protetti da alterazioni e che garantiscano la sicurezza tecnica e crittografica dei procedimenti di cui sono oggetto; G) adottare misure contro la contraffazione di certificati, e, nei casi in cui il fornitore di servizi di certificazione generi dati di creazione della firma, garantire riservatezza durante il processo di generazione dei dati stessi; H) disporre di risorse finanziarie sufficienti ad operare secondo i requisiti previsti dalla Direttiva, in particolare per sostenere il rischio di responsabilità per danni, ad esempio stipulando un'apposita assicurazione; I) registrare tutte le informazioni di rilievo inerenti un certificato qualificato per un periodo di tempo appropriato, in particolare al fine di fornire la prova della certificazione in eventuali procedimenti giudiziari. Tali registrazioni possono essere elettroniche; J) non conservare né copiare dati per la creazione della firma della persona a cui il fornitore di servizi di certificazione eroga servizi di gestione essenziali; K) prima di avviare una relazione contrattuale con una persona che richieda un certificato a sostegno della sua firma elettronica, informarla con un mezzo di comunicazione durevole, degli esatti termini e condizioni relative all'uso del certificato, compresa ogni limitazione dell'uso, l'esistenza di un sistema di accreditamento facoltativo e le procedure di reclamo e di risoluzione delle controversie. Dette informazioni, che possono essere trasmesse elettronicamente, devono essere scritte e utilizzare un linguaggio comprensibile. Su richiesta, elementi pertinenti delle informazioni possono essere resi accessibili a terzi che facciano affidamento sul certificato; L) utilizzare sistemi affidabili per memorizzare i certificati in modo verificabile e far sì che: • soltanto le persone autorizzate possano effettuare inserimenti e modifiche; • l'autenticità delle informazioni sia verificabile; • i certificati siano accessibili alla consultazione del pubblico soltanto nei casi consentiti dal titolare del certificato; • l'operatore possa rendersi conto di qualsiasi modifica tecnica che comprometta i requisiti di sicurezza. 17 Cfr. ANNESSO 1 della Direttiva 1999/93/EC sulle Firme elettroniche. " 42 Guida Europea alla Fatturazione Elettronica per le PMI" Compliance legislativa Alcuni dei Paesi che richiedono Firme Elettroniche Qualificate sono: Estonia, Grecia, Italia, Portogallo, Svizzera, Ungheria, Germania, Lettonia, Polonia, Slovenia e Spagna. Per una guida pratica sulle firme elettroniche e sui vari livelli di sicurezza da esse garantiti, si rimanda alla Parte 2, Capitolo 2 di questa Guida. 2.2. ELECTRONIC DATA INTERCHANGE (EDI) La Raccomandazione della Commissione Europea inerente gli aspetti legali ai sistemi di trasmissione elettronica di dati 18 definisce EDI come “il trasferimento elettronico, da computer a computer, di dati commerciali ed amministrativi attraverso l’utilizzo di uno standard riconosciuto per strutturare un messaggio EDI”. In pratica, i requisiti per la compliance di una soluzione EDI possono essere riassunti come segue: A) Trasferimento elettronico, da computer a computer, di dati commerciali ed amministrativi. Deve esistere un processo di trasferimento di dati elettronici tra computer, dove il trasferimento può essere eseguito in modi diversi19 e le parti definiscono la tecnologia di comunicazione da usare. Le informazioni che vengono scambiate in un messaggio di fattura (invoice message) sono solitamente commerciali e amministrative. B) I dati scambiati devono utilizzare standard concordati, ossia standard riconosciuti a livello europeo ed internazionale approvati da organismi di standardizzazione e di dominio pubblico (come EDIFACT o standard XML usati comunemente). In ogni caso, le parti devono accordarsi sugli standard da utilizzare e determinare il livello di dettaglio e di specifiche richieste. C) Scambio di un messaggio EDI, costituito da un insieme di segmenti (che rappresentano le informazioni da includere: ad es., il nome del fornitore, aliquota IVA, l’ammontare, ecc.), strutturato attraverso l’utilizzo di uno standard concordato, predisposto in un formato leggibile da parte del sistema informatico (“computer readable”), in grado di essere elaborato in maniera automatica e non ambigua. I messaggi EDI dovrebbero essere elaborati il prima possibile dopo la ricezione senza intervento manuale ( a meno che non si verifichi un errore nel corso della fase di elaborazione che richieda un intervento manuale atto a modificare le procedure). D) Uso di procedure che garantiscano l’autenticità di origine e l’integrità di contenuto per accertare che ogni messaggio EDI ricevuto sia completo e non sia stato corrotto. Tali procedure sono obbligatorie per tutti i messaggi EDI. Le misure raccomandate includono controlli specifici, avvisi di ricezione, numeri di riferimento, identificativi, ecc. Il livello di controlli applicati dipende chiaramente dal livello di importanza di una transazione. Gli Stati Membri generalmente non impongono procedure specifiche al riguardo e lasciano alle aziende la flessibilità di cui hanno bisogno. E) Gli Stati Membri, a seconda delle condizioni da essi imposte, possono richiedere l’invio di un documento riepilogativo aggiuntivo. La fattura riepilogativa elenca tutte le fatture elettroniche inviate nel corso dei mesi. Il documento può essere in formato cartaceo o elettronico, a seconda dei requisiti nazionali (si veda la tabella di seguito). AUSTRIA FRANCIA GRECIA UNGHERIA ROMANIA Cartaceo X X X X X Elettronico X X 18 Come descritto nell!Articolo 2 della Raccomandazione della Commissione 1994/820/EC del 19 ottobre 1994 relativa agli aspetti legali dell!Electronic Data Interchange. 19 Inclusi, senza tuttavia limitarsi esclusivamente ad essi, i trasferimenti di file via Internet attraverso https, SOAP, ASN2, ecc. " 43 Guida Europea alla Fatturazione Elettronica per le PMI" Compliance legislativa In Grecia, un documento riepilogativo cartaceo è richiesto solo per le transazioni tra parti commerciali che si trovano o risiedono all’estero (nell’UE o paesi Extra-UE). In Germania, il requisito di un documento riassuntivo aggiuntivo per fatture EDI è stato abolito a partire dal 1 Gennaio 2009. In Svizzera, nonostante l’EDI sia accettato come opzione conforme ai fini IVA per garantire autenticità ed integrità, i documenti riepilogativi addizionali mensili (o comunque periodici) devono essere firmati utilizzando una Firma Elettronica Qualificata. F) L’esistenza di un “Accordo di Interscambio” La Raccomandazione della Commissione Europea pone come condizione per la compliance ai fini IVA l’esistenza di un Accordo che includa le disposizioni legali relative adell’utilizzo di sistemi EDI, unito ad un Annesso Tecnico, che includa tutte le specifiche tecniche (e le procedure) approvate dalle parti. La Commissione Europea raccomanda l’utilizzo dell’European Model EDI Agreement - come esempio di un Accordo di Interscambio. Per ottenere indicazioni di tipo pratico si consulti il punto 4.1 nella Parte 2, Capitolo 1 della Guida). L’Accordo può essere adottato dalle parti come documento bilaterale o può essere utilizzato anche come accordo multilaterale ed essere adottato da un gruppo di aziende, da una comunità di utenti o da altri gruppi di utenti. L’Annesso Tecnico dovrebbe includere requisiti operativi (strumenti operativi, strumenti di comunicazione, standard e codici dei messaggi EDI); elaborazione e notifica dei messaggi EDI; sicurezza dei messaggi EDI; scadenze; procedure operative di test e di prova per stabilire e monitorare l’adeguatezza delle specifiche tecniche e dei requisiti. Se da una parte l’uso di sistemi EDI è generalmente considerato costoso da parte delle PMI, dall’altra bisogna sottolineare che gli ultimi sviluppi in campo tecnologico permettono implementazioni vantaggiose in termini di costi delle soluzioni EDI. Da un punto di vista legislativo, una soluzione EDI fa riferimento ai termini ed alle condizioni concordate che devono essere utilizzate dalle parti commerciali nella fase di scambio dei dati elettronici; di conseguenza, a seconda del tipo di tecnologia che le aziende vorrebbero utilizzare per implementarla, il costo della soluzione stessa potrà variare. In genere, l’opzione EDI per garantire la conformità IVA della Fatturazione elettronica è accettata dalla maggior parte degli Stati Membri dell’Unione Europea (si rimanda alla Figura 4.1 per informazioni specifiche afferenti ai singoli Paesi). Per ottenere linee guida pratiche su come iniziare un’implementazione EDI, si rimanda alla Parte 2 di questa Guida. 2.3. ALTRI STRUMENTI Alcuni Stati membri dell’Unione Europea non impongono alcuna soluzione tecnologica specifica per assicurare i requisiti autenticità ed integrità. In questi Paesi, le aziende sono libere di usare qualsiasi tipo di tecnologia considerata appropriata ai fini dell’automazione dei loro processi di fatturazione, rimanendo responsabili come contribuenti della validità dei processi di fatturazione elettronica (si rimanda alla Figura 4.1 per informazioni specifiche afferenti ai singoli Paesi). Questa scelta è dettata dal fatto che tecnologie specifiche imposte dai legislatori potrebbero non essere tanto efficaci quanto l’uso di controlli aziendali per assicurare autenticità dell’origine e integrità di contenuto delle fatture elettroniche. Inoltre, la tecnologia si sviluppa velocemente e non è fattibile per i quadri legali di riferimento di essere modificati alla stessa velocità. Quindi, non si ritiene opportuno fare affidamento su soluzioni tecnologiche specifiche al fine di adempiere ai requisiti puramente legali. " 44 Guida Europea alla Fatturazione Elettronica per le PMI" Compliance legislativa In generale, quando si usano altri strumenti elettronici - diversi dalle firme elettroniche o sistemi EDI per garantire l’autenticità e l’integrità di una fattura elettronica, le aziende devono assicurare quanto segue: A) un livello soddisfacente di controllo sulla completezza e l’accuratezza dei dati della fattura; B) tempestività di elaborazione, prevenzione o rilevamento di una possibile corruzione dei dati nel corso della trasmissione; C) prevenzione della duplicazione dell’elaborazione dei dati. Le Best Practices raccomandate per fornire un livello soddisfacente di controllo sul processo di fatturazione sono descritte nella Parte 3 di questa Guida. Alcuni Paesi europei, ad esempio la Gran Bretagna20 , forniscono una lista dei controlli raccomandati e delle migliori prassi che le aziende dovrebbero mettere in atto per garantire l’autenticità e l’integrità delle fatture elettroniche, a prescindere dal tipo di tecnologie utilizzate. Simili controlli e procedure sono attualmente adoperati anche in larga parte delle procedure di implementazione EDI, dal momento che costituiscono prassi comunemente accettate e rappresentano uno strumento di rassicurazione per le autorità fiscali. Nei Paesi Bassi, a partire dal mese di Febbraio 2009, l’uso di e-mail per inviare i file dei dati di fattura senza l’utilizzo della Firma Elettronica Avanzata è considerato conforme alla legislazione ai fini IVA. Le aziende possono liberamente decidere il metodo specifico di archiviazione delle fatture elettroniche e la previa approvazione delle autorità fiscali per usare un metodo alternativo (“altri strumenti”- Opzione 3) è stata abolita. Il consenso del destinatario per quanto riguarda la ricezione di fatture elettroniche è ancora richiesto; tuttavia, il consenso non deve necessariamente essere esplicito. Se le fatture in formato PDF sono considerate fatture elettroniche ai fini legislativi, non costituiscono tuttavia una soluzione integrata end-to-end ma semplicemente un modo per eliminare la consegna fisica delle fatture. Bisogna notare che l’eccezione è descritta nella Sezione 2, Capitolo 3 di questa guida sotto la voce: PDF Intelligente. 3. PAESI EU IN CUI LA FATTURAZIONE ELETTRONICA È OBBLIGATORIA PER IL SETTORE PUBBLICO L’impegno del settore pubblico svolgerà un ruolo chiave nel promuovere l’adozione della fatturazione elettronica elettronica nel contesto europeo. Le Pubbliche Amministrazioni svolgeranno inoltre un ruolo fondamentale: • nell’incoraggiare il passaggio dalle fatture cartacee alle fatture elettroniche, soprattutto per le PMI; • nel promuovere l’automazione del ciclo completo ordine-pagamento, inclusa la riconciliazione, l’archiviazione dei documenti, ecc. I Paesi UE in cui la fatturazione elettronica è obbligatoria quando il destinatario è la Pubblica Amministrazione sono: la Danimarca (dal 2005); la Spagna (a partire da novembre 2010); e la Finlandia (entro la fine del 2010). In Svezia, il governo ha stabilito l’utilizzo della fatturazione elettronica da parte di tutte le agenzie governative a partire da luglio 2008. In Italia, la legge “Finanziaria 2008” ha introdotto l’obbligo di utilizzare la fatturazione elettronica nel dominio Business-to-Government. Tuttavia, la comunità italiana sta ancora attendendo il decreto attuativo che definirà i requisiti tecnici (ad es., standard da usare) e i tempi di esecuzione che devono essere rispettati per inviare fatture elettroniche alla Pubblica Amministrazione. 4. COMPLIANCE DELL!ARCHIVIAZIONE ELETTRONICA IN EUROPA Un contribuente che produce beni o servizi deve conservare le fatture di acquisto e le copie delle fatture di vendita. Lo stesso obbligo esiste per i clienti che emettono fatture (auto-fatturazione) e per terzi (outsourcing). Per permettere alle autorità fiscali di svolgere il loro lavoro e le loro ispezioni, le fatture, siano esse elettroniche o cartacee, devono essere conservate secondo la normativa nazionale vigente in materia di IVA. 20 HMRC Notice 700/63 Electronic Invoicing, Sezione 4.4 " 45 Guida Europea alla Fatturazione Elettronica per le PMI" Compliance legislativa I contribuenti che si scambiano fatture devono consentire un accesso completo ai dati della fattura (e ad altri documenti rilevanti) ai revisori fiscali, entro un arco temporale ragionevole. I contribuenti21 devono garantire, per l’intero periodo di archiviazione delle fatture: • l’autenticità dell’origine della fattura; • l’integrità del contenuto della fattura (ad es.: le informazioni contenute nella fattura non dovrebbero essere modificate); e • la leggibilità. Gli Stati Membri possono richiedere che le fatture vengano archiviate nel formato originale nel quale sono state inviate (o messe a disposizione), sia esso cartaceo o elettronico. Nel caso in cui le fatture siano archiviate utilizzando mezzi elettronici, gli Stati membri possono richiedere che i dati che garantiscono l’autenticità e l’integrità del contenuto delle fatture stesse vengano anch’essi archiviati. Nello specifico, gli Stati membri possono avanzare questa richiesta nel caso in cui i dati della fattura siano ricevuti o inviati utilizzando la firma elettronica avanzata o EDI. In questi casi, si può richiedere all’azienda in questione di archiviare non solo i dati della fattura, ma anche la firma elettronica avanzata; e/o il certificato qualificato. Se si utilizza un sistema EDI, anche i dati che forniscono la prova dell’autenticità e integrità (ad esempio, messaggi di verifica) devono essere conservati. Tale requisito è uno dei più difficili da rispettare nell’ambito dell’archiviazione elettronica dei dati della fattura. In pratica, richiede alle aziende di mantenere la stessa tecnologia per l’intero periodo di archiviazione. È inoltre essenziale che il contenuto (vale a dire il significato dei dati della fattura) sia riproducibile per tutto il periodo dell’archiviazione, proprio come al momento della trasmissione. Gli Stati Membri richiedono periodi di archiviazione obbligatoria diversi (si rimanda alla Figura 4.2). 21 Ai non-contribuenti si può richiedere di conservare le fatture ricevute dagli Stati Membri. " 46 Guida Europea alla Fatturazione Elettronica per le PMI" Compliance legislativa 5. FATTURAZIONE ED ARCHIVIAZIONE ELETTRONICA TRANSFRONTALIERA Lo sforzo richiesto ai fini della compliance può sembrare più difficile quando le aziende si occupano di operazioni commerciali transfrontaliere nell’UE dal momento che persiste un certo margine di dubbio su quali regole nazionali debbano essere applicate. Le regole di fatturazione da applicare sono quelle dello Stato Membro dove ha luogo la fornitura ai fini di IVA (ciò può avvenire nello Stato membro del fornitore o del cliente, a seconda del tipo di transazione). Bisogna inoltre notare che la fatturazione elettronica è crocevia di numerosi altri aspetti legali, tra cui imposte societarie, contabilità, leggi sulla privacy. L’approccio a queste diverse aree deve essere lo stesso della fattura cartacea (ad esempio, attenzione alla riservatezza dei dati per quanto riguarda la sede di archiviazione delle fatture, il periodo di archiviazione, ecc.). 6. REQUISITI IN MATERIA DI FATTURAZIONE E ARCHIVIAZIONE ELETTRONICA NELL!UNIONE EUROPEA Anche se la Direttiva IVA aveva come intento quello di creare un quadro normativo comune europeo, gli Stati membri hanno applicato le tre opzioni alternative per garantire autenticità ed integrità delle fatture elettroniche in modi diversi, creando di conseguenza barriere, complessità e costi legati alla compliance. Una lista non esaustiva dei requisiti legali per la fatturazione e l’archiviazione elettronica e di come essi siano stati recepiti dagli Stati membri è consultabile nelle Figure 4.1 e 4.2. Tale informazione fornisce solo linee guida di carattere pratico e non sostituisce il supporto fornito da un professionista. Si prega di notare che il periodo di archiviazione richiesto per legge ai fini IVA potrebbe essere differente dal periodo di archiviazione richiesto dalla legislazione in materia di contabilità o di imposte dirette, ecc. Ad esempio, in Spagna il periodo di archiviazione richiesto ai fini IVA è di quattro anni, mentre i requisiti in materia di contabilità richiedono un periodo di archiviazione corrispondente a sei anni. Nella Figura 4.2, il numero di anni richiesto ai fini IVA è stato incluso quando è equivalente al, o è più lungo del periodo stabilito dalla normativa in materia di contabilità. In Paesi dove il periodo di archiviazione richiesto dalla normativa in materia di contabilità è più lungo, è stato incluso quest'ultimo. " 47 Guida Europea alla Fatturazione Elettronica per le PMI" Compliance legislativa Figura 4.1 – Requisiti nazionali specifici per la Fatturazione Elettronica in Europa Sistema EDI accettato Tipo di Firma Elettronica – obbligatoria solo nei casi in cui i sistemi EDI e altri strumenti non sono accettati Austria Si FEA No Si No Belgio Si FEA Si4 Si No Danimarca Si FEA Si Si No Estonia Si FEQ Si Si No Finlandia Si Qualsiasi Si Si No Francia Si FEA No Si No8 Regno Unito Si FEA Si5 Si No Grecia Si FEQ Si Si No Italia Si FEQ1 No Si No Paesi Bassi Si FEA Si Si6 No Portogallo Si FEQ No Si (E) No Repubblica Slovacca Si FEQ2 No Si No Svezia Si Qualsiasi Si Si No Svizzera Si FEQ No No No Ungheria Si FEQ3 No Si No Germania Si FEQ Yes Si No Lettonia Si FEQ No Si No Irlanda Si FEA Si Si No9 Norvegia Si FEA Si Si No Polonia Si FEQ No Si (E) No Lussemburgo Si FEA No Si No Slovenia Si FEQ No Si (E) No FEQ Si7 Si No Spagna Si Altri strumenti accettati Consenso del cliente necessario Notifica alle autorità richiesta prima dell!emissione di fatture elettroniche 1 In Italia, l!autenticità dell!origine e l!integrità del contenuto devono essere garantite anche attraverso l!uso della marca temporale. 2 Nella Repubblica Slovacca, l!implementazione delle regolamentazioni previste dalla legge sulla Firma Elettronica n. 215/2002 è entrata in vigore a partire dall!8 aprile 2009. 3 In Ungheria, è richiesta una marca temporale. 4 In Belgio, quando si usano altri strumenti, per garantire autenticità ed integrità dei dati è richiesta un!autorizzazione individuale dal Ministero delle Finanze Belga. 5 Nel Regno Unito, l!esistenza di controlli commerciali interni, o di buone prassi, nell!ambito dell!utilizzo di altri strumenti è sufficiente in termini di compliance (HMRC Notice 700763 Electronic Invoicing, giugno 2007). 6 Dal 16 Febbraio 2009, le aziende nei Paesi Bassi sono libere di scegliere il formato (ad es., PDF) e gli strumenti attraverso i quali le fatture elettroniche sono emesse, inviate e ricevute. In pratica, la firma elettronica avanzata o l!uso di sistemi EDI non sono più obbligatori. Tuttavia, la regola si applica solo alle transazioni all!interno dei Paesi Bassi. Quando si utilizzano altri tipi di strumenti, non è più richiesta la notifica alle autorità pertinenti. 7 Le autorità fiscali spagnole richiedono un!autorizzazione individuale quando si utilizzano altri strumenti. 8 In Francia, si raccomanda di contattare ed informare le autorità fiscali per l!utilizzo di sistemi EDI. 9 In Irlanda, l!Ispettore Fiscale deve essere informato in merito agli altri strumenti utilizzati. " 48 Guida Europea alla Fatturazione Elettronica per le PMI" Compliance legislativa Requisiti nazionali specifici per la Fatturazione Elettronica: Terminologia " Terminologia Descrizione Electronic Data Interchange (EDI) accettato Consenso da parte dello specifico Stato Membro all!utilizzo di un sistema EDI come una delle opzioni per la conformità ai requisiti IVA, per l!autenticità e l!integrità. Tipo di Firma Elettronica obbligatorio solo nei casi in cui l!opzione EDI e altri strumenti tecnologici non siano accettati Uso obbligatorio di una firma elettronica specifica in uno Stato membro al fine di garantire la compliance, richiesto solo quando un!azienda non utilizza un sistema EDI, o quando l!uso di altri strumenti elettronici non è accettato nello Stato Membro. FEA Firma Elettronica Avanzata FEQ Firma Elettronica Qualificata Qualsiasi Consenso da parte dello specifico Stato membro all!utilizzo di qualsiasi tipo di firma elettronica al fine di assicurare la compliance. Altri strumenti accettati Consenso da parte degli Stati membri all!utilizzo di altri strumenti elettronici per assicurare la compliance. Consenso del Cliente alla ricezione di fatture elettroniche Il cliente deve dare il suo consenso all!accettazione di fatture elettroniche dal mittente. Tale consenso può essere espresso in maniera informale tra i partner commerciali, mentre alcuni Stati membri richiedono un accordo formale esplicito. (E) Accordo esplicito (si rimanda a quanto detto sopra). Notifica alle autorità richiesta prima dell!emissione di fatture elettroniche Fa riferimento alla necessità di informare le autorità nazionali prima di emettere fatture elettroniche in alcune circostanze specifiche. 49 Guida Europea alla Fatturazione Elettronica per le PMI" Compliance legislativa Figura 4.2 – Requisiti nazionali specifici per l’Archiviazione Elettronica in Europa Periodo di archiviazione richiesto (in anni) Archiviazione in un altro Paese europeo accettata Archiviazione al di fuori dell!UE accettata Notifica alle autorità fiscali richiesta per l!archiviazione al di fuori del Paese di appartenenza Austria 7 Si Si No Belgio 7 Si No Si Danimarca 5 Si (MA)3 Si Estonia 7 Si Si Si Finlandia 6 Si Si4 Si6 Francia 6 Si No Si Regno Unito 6 Si Si No 5 Si Si5 Si 101 Si No Si Paesi Bassi 7 Si Si No Portogallo 10 Si Si Si Repubblica Slovacca 10 Si Si No Svezia 10 Si (MA) Si Svizzera 10 Si2 Si No Ungheria 10 Si (MA) Si Germania 10 Si No Si Lettonia 10 No No No Irlanda 6 Si Si Si7 Norvegia 10 No No N/A Polonia 5 Si No Si Lussemburgo 10 Si No Si Slovenia 10 Si Si Si Spagna 6 Si Si Si8 Grecia Italia 1 In Italia, le fatture elettroniche devono essere archiviate entro 15 giorni dalla loro emissione/ricezione, rispettivamente dall!emittente e dal destinatario 2 Per quanto concerne le fatture elettroniche, l!archiviazione all!estero è consentita se si può avere accesso alle fatture stesse dalla Svizzera. 3 L!archiviazione è permessa solo in ambito UE e in Paesi con i quali la Danimarca intrattiene rapporti di assistenza reciproca riconosciuti attraverso strumenti legali, ad es. Norvegia, Islanda, Groenlandia, e le Isole Faeroe. 4 L!archiviazione temporanea è possibile in un Paese EEA o in un Paese OCSE senza permessi. Per quanto riguarda gli altri Paesi, è necessario un permesso rilasciato dall!Accounting Board. 5 Tutte le fatture archiviate in un Paese con cui non esistano legami di assistenza reciproca devono essere archiviate anche dal contribuente in Grecia (in formato elettronico o cartaceo). 6 Se le fatture vengono conservate temporaneamente al di fuori di un paese EEA o dall!area OCSE, è necessario un permesso. 7 In Irlanda, è richiesta l!approvazione dell!ispettore fiscale per l!archiviazione in Paesi con cui non esistano legami di assistenza reciproca sanciti da strumenti legali. 8 L!autorizzazione preventiva delle autorità spagnole è richiesta nei casi in cui la fatture vengano archiviate in un Paese terzo con il quale non esistano legami di assistenza reciproca riconosciuti attraverso strumenti legali. " 50 Guida Europea alla Fatturazione Elettronica per le PMI" Compliance legislativa Requisiti nazionali specifici per l’Archiviazione Elettronica: Terminologia " Terminologia Descrizione Periodo di archiviazione richiesto (in anni) Periodo di tempo obbligatorio (anni) durante il quale le fatture devono essere archiviate. Archiviazione in altri Paesi europei L!archiviazione di fatture elettroniche in un altro Paese EU è consentita. Archiviazione al di fuori dell!Unione Europea L!archiviazione delle fatture elettroniche al di fuori dell!UE è consentita. Notifica alle autorità per l!archiviazione al di fuori del Paese di appartenenza Obbligo di notifica alle autorità nazionali nel caso in cui le fatture elettroniche vengano archiviate al di fuori dei confini nazionali. MA Assistenza Reciproca. Lo scopo dell!assistenza reciproca è di migliorare la cooperazione amministrativa tra gli Stati membri. L!archiviazione delle fatture elettroniche in un altro Paese è consentita quando esiste un Trattato di Aassistenza Reciproca con l!altro Paese. N/A Non applicabile. 51 Guida Europea alla Fatturazione Elettronica per le PMI" Compliance legislativa APPROFONDIMENTO EBL - COME LA FATTURAZIONE ELETTRONICA AIUTA A PREVENIRE IL RISCHIO DI FRODE Come accade nel contesto delle fatture cartacee, il rischio reale insito nel processo di fatturazione elettronica non risiede nella trasmissione dei dati quanto nel controllo, nella riconciliazione, nell’elaborazione e nel pagamento delle fatture da parte del sistema del destinatario. Un’azienda può essere vittima di comportamenti fraudolenti solo se non effettua nella maniera corretta gli appropriati controlli. Le misure di sicurezza o di autenticazione inerenti il trasporto dei dati non proteggono da comportamenti fraudolenti. Ad esempio, se un’azienda (o un frodatore al suo interno) emette una fattura elettronica per prodotti mai realizzati o con coordinate bancarie diverse, una firma elettronica non avrà assolutamente il potere di tutelare il destinatario. Solo i controlli e le procedure interne del destinatario proteggeranno l’azienda che ricevere fatture elettroniche. Alcuni errori frequenti si riscontrano nella mancata riconciliazione dei dati e nella mancata verifica dei dettagli relativi al pagamento del fornitore. Per ridurre efficacemente al minimo la possibilità di frode interna o esterna, risulta fondamentale l’esistenza di una procedura interna relativa alla segregazione dei compiti per assicurarsi che: • la verifica delle coordinate bancarie del cliente sia effettuata in maniera indipendente, (ad esempio, svolta dalla persona “A”) rispetto all’inserimento degli stessi dati nel Master Data aziendale, ossia l’insieme di dati di importanza critica come prodotti, clienti e fornitori, che possono essere gestiti da varie applicazioni (ad esempio svolta da un’ipotetica persona “B”); • la verifica dovrebbe includere un tracciato dall’inserimento iniziale ed ogni aggiornamento successivo dei dati registrati nel Master Data relativi ai clienti; • la verifica deve essere effettuata sia nel caso in cui le coordinate bancarie derivino da un processo automatizzato che da un processo manuale. La procedura summenzionata rappresenta il passo più importante nel processo di riduzione delle frodi. Per le aziende più piccole può essere abbastanza difficile mantenere in maniera continuativa tutto il personale necessario ad assicurare la totale segregazione tra ricezione, inserimento ed approvazione di una fattura. Questa problematica può rendere l’azienda ed i suoi impiegati esposti al rischio di frode. Dal momento che il processo di fatturazione elettronica rimuove la fase di ricezione manuale della fattura (oltre alla riconciliazione manuale, all’approvazione e all’inserimento nell’applicativo gestionale/ERP), il rischio di frode interna risulta significativamente ridotto. Pertanto, le PMI sono in grado di eseguire queste transazioni automatizzate e di controllarle utilizzando un minore numero di risorse. Una parte significativa dell’implementazione della fatturazione elettronica comprende lo scambio di identificativi tra partner commerciali abituati a configurare una serie di tabelle contenenti riferimenti incrociati. Lo scopo di queste tabelle è quello di creare un tracciato dei riferimenti chiave contenuti nella fattura del mittente (master data come: identificativo del fornitore, numero IVA, codici dei termini o dei prodotti), in modo che tali riferimenti possano essere convertiti nei loro equivalenti all’interno del sistema del destinatario. Queste tabelle costituiscono la base per il primo passo del processo di riconoscimento dell’identità; processo a cui la fattura deve essere sottoposta prima di essere accettata dal sistema del destinatario. La seconda fase del processo di riconciliazione delle fatture si verifica durante il download dei dati nell’applicativo gestionale/ERP del destinatario. Si tratta generalmente di una forma più dettagliata di riconoscimento dei dati, durante la quale si può richiedere la riconciliazione in base a numeri di ordine, dettagli dei prodotti, valori fattura, ecc. Le fatture che non riescono ad essere caricate durante il processo di riconciliazione automatizzato verranno rifiutate. L’errore verrà comunicato al partner commerciale di competenza. Questo rappresenta il secondo passo verso una riduzione significativa del rischio di frode. In sintesi, l’adozione della fatturazione elettronica, unita ad un processo di riconciliazione accuratamente pianificato e a stretti controlli sull’inserimento delle coordinate bancarie, sono condizioni fondamentali per l’eliminazione delle frodi aziendali. " 52 Guida Europea alla Fatturazione Elettronica per le PMI" Compliance legislativa 7. DIRETTIVA 2010/45/UE Nel luglio 2010, un importante passo avanti per superare le barriere legali che ostacolano una maggiore adozione della fatturazione elettronica è stato fatto dal Consiglio Europeo con l'adozione della Direttiva 2010/45/UE (che modifica la Direttiva 2006/112/CE) volta a semplificare gli obblighi IVA per la fatturazione elettronica. La necessità di armonizzare le disposizioni di legge in tutti gli Stati Membri è stata richiesta dalle imprese, in particolare per gli scambi transfrontalieri. I cambiamenti inclusi nella Direttiva sono il risultato di studi sugli sviluppi tecnologici della fatturazione elettronica, di una consultazione pubblica, e delle raccomandazioni del Gruppo di Esperti sulla Fatturazione Elettronica. Nella nuova Direttiva IVA le due condizioni generali per la fatturazione elettronica sono stati definite come segue A) l'accettazione da parte del cliente; B) garanzia di autenticità dell'origine, integrità e leggibilità di una fattura. Articolo 233 afferma: "L'autenticità dell'origine, l'integrità e la leggibilità di una fattura, sia su carta o in formato elettronico, deve essere garantita dal momento dell’emissione fino alla fine del periodo di archiviazione della fattura. Ogni soggetto passivo deve determinare il modo per assicurare l'autenticità dell'origine, l'integrità del contenuto e la leggibilità della fattura. Questi requisiti possono essere soddisfatti attraverso controlli interni aziendali che creano un meccanismo di controllo affidabile tra una fattura e una cessione di beni o servizi ". Con la nuova Direttiva, il legislatore riconosce l'importanza dei controlli aziendali per garantire la compliance, indipendentemente dalla tecnologia utilizzata. Questa nuova interpretazione è evidente nella definizione di fattura elettronica (art. 217): "fattura elettronica indica la fattura che contiene le informazioni legali richieste dalla presente Direttiva, e che è stata emessa e ricevuta in qualsiasi formato elettronico". Le pre-condizioni per l'invio di fatture elettroniche tramite una firma elettronica avanzata o con lo scambio di dati elettronici (EDI) vengono rimosse. Le aziende saranno libere di decidere il tipo di tecnologie necessarie per automatizzare i propri processi aziendali, sulla base di controlli e procedure in essere nelle rispettive organizzazioni. In particolare, le aziende devono avere dei controlli e procedure interne aziendali tali da creare un meccanismo di controllo (audit trail) affidabile tra i dati di fatturazione e la rispettiva fornitura di beni o servizi, cosi’ come è fatto attualmente per le fatture cartacee. I documenti giustificativi, i controlli sui sistemi di contabilità per data entries/ records e il processo di riconciliazione costituiscono gli elementi chiave per garantire un livello soddisfacente di controlli interni aziendali per le autorità fiscali. Lotti di fatture Nel caso di lotti comprendenti diverse fatture elettroniche inviati o messi a disposizione dello stesso destinatario, le informazioni comuni alle diverse fatture possono essere menzionate una sola una volta. Fatturazione transfrontaliera La fatturazione è soggetta alle norme in vigore nello Stato Membro in cui la fornitura di beni o servizi si considera effettuata. In deroga, la fatturazione è soggetta alle norme in vigore negli Stati Membri in cui il fornitore ha stabilito la propria attività economica o ha costituito una stabile organizzazione da cui l'offerta è fatta. In assenza di tale luogo, o stabile organizzazione, lo Stato membro in cui il fornitore ha il suo domicilio o residenza abituale prevarrà. Entrata in vigore Entro il 31 dicembre 2012 gli Stati Membri dovranno adottare la nuova Direttiva e pubblicare tutti le disposizioni legislative, amministrative e regolamenti necessari. " 53 Guida Europea alla Fatturazione Elettronica per le PMI" Compliance legislativa APPROFONDIMENTO EBL La nuova Direttiva creerà un ambiente giuridico armonizzato solo se tutti gli Stati Membri saranno disposti ad implementarla in modo coerente. I tassi di adozione della fatturazione elettronica, e in particolare delle transazioni transfrontaliere non potranno aumentare, se specifici requisiti nazionali verranno imposti. Gli Stati Membri, come i paesi del Nord Europa, che non hanno imposto ulteriori requisiti legali o tecnici per la fatturazione elettronica, possono vantare i più alti livelli di adozione all'interno dell'UE. Il Regno Unito offre un altro esempio di un paese con un quadro legale ben equilibrato che puo’ essere considerato una best practice per la chiarezza e semplificazione dei controlli e requisiti per la fatturazione ad archiviazione elettronica. Il ruolo delle autorità fiscali sara’ fondamentale per garantire l’applicazione del principio di parità di trattamento tra fatture elettroniche e cartacee. Il primo passo che gli Stati Membri dovrebbero adottare per attuare i cambiamenti, nel caso non fosse gia’ stato implementato, è quello di accettare l'uso di "altri mezzi" - rispetto all’utilizzo di firme elettroniche avanzate e sistemi EDI - garantendo in tal modo il principio di neutralità tecnologica nel contesto giuridico nazionale. " 54 Parte Quinta Standard Guida Europea alla Fatturazione Elettronica per le PMI" Standard Parte Quinta: Standard Diventa sempre più difficile per le aziende decidere le tecnologie da adottare nel campo della fatturazione elettronica e gli standard di dati da supportare. Ciò è in parte dovuto alla velocità alla quale la tecnologia evolve, ma anche al crescente numero di standard che emergono all’interno di settori ed organizzazioni specifiche. L’obiettivo di questa sezione è di fornire una guida alle imprese attraverso definizioni, opinioni condivise e suggerimenti pratici per scegliere in maniera consapevole le migliori opzioni tecnologiche. 1. STANDARD TECNICI Gli standard tecnici possono essere paragonati ai linguaggi che le persone usano comunemente per comunicare tra di loro. Così come gli esseri umani, anche i computer hanno bisogno di comunicare per scambiarsi informazioni e per comprenderle. I linguaggi e le regole che i computer usano per comunicare tra di loro si fondano su standard tecnici. Ogni linguaggio ha la propria grammatica che fornisce le regole necessarie alla creazione di frasi corrette ed un dizionario che definisce il significato delle parole. Ogni standard tecnico ha una sua grammatica, “sintassi”, per strutturare i messaggi in maniera corretta ed un suo dizionario, “semantica”, per definire il significato delle parole. Inoltre, i computer hanno la capacità di scrivere messaggi utilizzando diverse sintassi (strutture grammaticali) con la stessa semantica (significati). Tale capacità, una sorta di interoperabilità (o compatibilità), riveste una notevole importanza dal momento che permette a computer che utilizzano linguaggi differenti di comprendere il significato dei messaggi che si scambiano – dal momento che il dizionario al quale fanno riferimento è lo stesso. Infine, così come nel mondo esistono linguaggi comuni utilizzati in molti Paesi (ad esempio l’Inglese, il Francese, lo Spagnolo, ecc.), ci sono anche standard tecnici usati più diffusamente nell’ambito europeo o a livello internazionale. 2. STANDARD PER LA FATTURAZIONE ELETTRONICA Gli standard per la fatturazione elettronica sono insiemi di regole tecniche e requisiti (generalmente definiti specifiche) usati per strutturare i documenti di fatturazione elettronica (generalmente definiti messaggi) per assicurare leggibilità e utilizzo (interoperabilità) tra i sistemi dei partner commerciali. I contenuti e le regole di utilizzo degli standard sono spesso sviluppati e supportati da organismi di standardizzazione che coinvolgono il settore competente ed i governi, a tutti i livelli, per definire i processi da supportare. 3. BENEFICI DELL!UTILIZZO DEGLI STANDARD Il beneficio chiave dell’utilizzo degli standard per la fatturazione elettronica è da individuarsi nell’applicazione coerente di termini comuni e linee guida per la strutturazione dei dati tra i partner commerciali per assicurare che entrambe le parti ed i loro sistemi “parlino lo stesso linguaggio”. Le regole relative agli standard sono sviluppate in modo tale da promuovere le migliori prassi tra i partner. L’accesso a queste regole e a definizioni dettagliate è aperto e di pubblico dominio. Dal punto di vista tecnico, l’uso degli standard permette una efficiente conversione dei dati che sono riutilizzabili da tutti i partner commerciali. Maggiore è il numero dei partner commerciali che adottano lo stesso standard, maggiore è la diffusione di un linguaggio comune e di una migliore comprensione di queste definizioni e di queste prassi nella la comunità di settore per creare un livello base di integrità ed interoperabilità. " 56" Guida Europea alla Fatturazione Elettronica per le PMI" Standard Gli standard usati comunemente sono spesso adottati dalla comunità di sviluppatori di software e alla fine diventano parte integrante dell’applicativo gestionale/ERP. Un buon esempio di questo processo evolutivo risiede nella capacità dei sistemi ERP di supportare i file bancari nei formati stabiliti a livello nazionale APPROFONDIMENTO EBL L’alternativa all’utilizzo degli standard è un processo poco efficiente di scambio dei dati in formati proprietari. Quest’alternativa è generalmente definita come l’uso di un semplice file di testo, o “flat file” (difficilmente elaborabile in maniera automatizzata) in un formato leggibile solo dall’applicativo gestionale/ERP di uno dei due partner commerciali. Tale pratica promuove un contesto dove c’è poco, o nessuno spazio per un linguaggio comune e di conseguenza, processi comuni, che possono essere riutilizzati in tutta la community del partner commerciale. Alcune aziende pensano che l’utilizzo di formati proprietari li leghi ai propri clienti in una sorta di circolo chiuso, mentre, in realtà, l’azienda che li implementa non fa altro che spostare il carico amministrativo sui clienti o sui fornitori. Molti software di fatturazione elettronica saranno in grado di convertire gli standard usati più comunemente ma sicuramente non saranno in grado di gestire tempestivamente un formato proprietario di file di una particolare azienda. Mentre i fornitori di servizi accetteranno generalmente il carico amministrativo e affronteranno il costo di conversione dei file di fatturazione elettronica in qualsiasi formato “any-to-any”, questi costi sono effettivi e ci sarà quindi la necessità di trasferirli sui clienti nelle tariffe dei servizi di transazione. L’uso di file di dati non strutturati – che non utilizzano standard comuni - può rivelarsi problematico dal punto di vista tecnico. In particolare, quando cambiamenti anche di minore entità sono effettuati al sistema dell’emittente, oppure quando campi di dati in forma “libera” vengono utilizzati in fatture che possono includere caratteri illeggibili o virgole (ad esempio, in un file delimitato da una virgola), i dati derivanti potrebbero essere letti in maniera erronea o addirittura risultare corrotti. È difficile assicurare l’integrità dei dati in queste circostanze. 4. STANDARD COMUNI A LIVELLO GLOBALE E REGIONALE UN/EDIFACT: standard EDI sviluppato dalle Nazioni Unite e manutenuto da UN/CEFACT (United Nations Centre for Trade Facilitation and Electronic Business) che è usato in maniera predominante in tutta l’Europa. ANSI X12: standard EDI sviluppato dall’American Standards Institute, usato prevalentemente in Nord America e in Asia. eCOM: comprende GS1 EANCOM, basato su un sottoinsieme di standard UN/EDIFACT (che si focalizzano su elementi obbligatori) e GS1 XML, sviluppato specificatamente per lo scambio di dati su Internet. GS1 è un’organizzazione globale dedicata allo sviluppo ed implementazione degli standard cross-settoriali. ebXML: standard globali cross-industry basati sul linguaggio XML sviluppati da OASIS (Organisation for the Advancement of Structured Information Standards) e UN/CEFACT. UBL: standard cross-industry basati sul linguaggio XML sviluppati da OASIS insieme a molte organizzazioni di standardizzazione attive a livello internazionale. UBL è comunemente usato dal settore pubblico, ad esempio in Danimarca, Belgio (per i cataloghi elettronici), Turchia, ecc. RosettaNet: standard XML sviluppato da Rosetta Net (un consorzio di importanti aziende di computer, elettronica, semiconduttori e logistica), usato prevalentemente in Nord America e in Asia ma che si sta diffondendo anche in Europa. Nota: RosettaNet non è solo uno standard per la messaggistica (fatture, pagamenti, ecc.) ma anche per il trasferimento dei file, per la cifratura ed il processo end-to-end nella sua interezza. " 57 Guida Europea alla Fatturazione Elettronica per le PMI" Standard 5. STANDARD SPECIFICI DI SETTORE Molte comunità hanno sviluppato standard fondati su regole o prassi specifiche del settore in cui operano. Di seguito alcuni esempi: ODETTE: standard EDI sviluppato da un consorzio (Organisation for Data Exchange by Tele Transmission in Europe), utilizzato nel settore automobilistico. PIDX: standard EDI, XML e FTP sviluppati dal Petroleum Industry Data Exchange Committee per l’utilizzo nel settore petrolifero e del gas. CIDX: standard EDI, “Chem e-standards”, sviluppati per il settore Chimico, passati nel 2009 all’Open Applications Group Inc. (OAGI, un’organizzazione dedicata allo sviluppo di standard cross-industry) e dal Chemical Information Technology (ChemiITC). 6. STANDARD EMERGENTI UN/CEFACT Cross Industry Invoice (CII) version 2: UN/CEFACT ha recentemente sviluppato la versione 2 dello standard Cross Industry Invoice (CII) per la fatturazione elettronica22 . CBI23: standard XML diffusamente utilizzato in Italia e sviluppato dal Consorzio CBI. Gli standard CBI ISO 20022 e standard conformi ai requisiti SEPA includono pagamenti, incassi, scambio di fatture elettroniche e finanziamento delle fatture. In particolare, lo standard di fatturazione elettronica CBI è allineato al modello semantico dei dati UN/CEFACT CII e ISO 20022, garantendo in questo modo la piena integrazione del processo nella financial value chain. Facturae: standard XML di fatturazione elettronica sviluppato congiuntamente dall’Associazione Bancaria Spagnola, dal Ministero dell’Industria e dall’Agenzia delle Entrate Spagnola, per l’utilizzo nelle transazioni con il settore pubblico. ebInterface: lo standard XML austriaco per la fatturazione elettronica24. 22 Per ulteriori informazioni si rimanda a: http://www.unece.org/press/pr2009/09trade_p08e.htm 23 Per ulteriori informazioni si rimanda a: www.cbi-org.eu 24 Per ulteriori informazioni si rimanda a: http://www.ebinterface.at/en/index.html " 58 Guida Europea alla Fatturazione Elettronica per le PMI" Standard APPROFONDIMENTO EBL Nelle relazioni con il partner commerciale, spesso una delle parti adotta uno standard specifico (o un formato specifico) e una tecnologia di trasferimento dei dati adatta a soddisfare i requisiti dei propri partner di maggiori dimensioni, incoraggiando così altri partner commerciali ad adottare la stessa tecnologia nel corso del tempo. In teoria, tale prassi porterebbe ad una standardizzazione maggiore e migliorerebbe l’interazione nell’ambito dell’intera catena del valore. Tuttavia, nel modo reale, le aziende usano molti standard diversi, o varianti degli stessi, e una gamma di tecnologie di trasferimento dei dati. Se è vero che questa situazione rende più difficile la decisione iniziale relativa allo standard da utilizzare, si può dire che generalmente non ci sono più di otto standard o tecnologie comuni adoperate a livello globale e spesso, nell’ambito dello stesso settore, si utilizzano da uno a quattro standard. Nel corso del tempo, molte aziende sviluppano la tendenza a supportare due o tre standard e metodi di trasferimento dati per andare incontro alle esigenze di un’ampia base di partner commerciali. La maggior parte dei pacchetti software di conversione in ambito e-business (e-business translation software) sono stati sviluppati tenendo in considerazione tali esigenze. I software disponibili sul mercato supportano i vari standard e metodi di trasporto che sono spesso venduti come opzioni “plug-in”. 7. CONVERGENZA DEGLI STANDARD L’obiettivo finale degli sforzi di standardizzazione in ogni Paese ed ogni settore dovrebbe essere la convergenza verso uno standard globale comune. In tale direzione, stanno procedendo gli sviluppi in tema di convergenza tra UN / CEFACT e UBL. Nel 2006, UN / CEFACT ha riconosciuto UBL 2 come la prima generazione appropriata di documenti XML per l'e-Business. Si è convenuto che i futuri risultati di UN / CEFACT costituirebbero il percorso di aggiornamento per UBL, mentre OASIS non dovrebbe produrre altre versioni principali di UBL. Nel novembre 2008, durante un incontro con alcuni rappresentanti dell’organo di standardizzazione, è stato confermato che i futuri sviluppi di UBL sarebbero stati inclusi nelle varie attivita’ di UN/CEFACT. In particolare, l'allineamento degli elementi di dati tra UBL e UN/CEFACT CII standard è stato raggiunto nel corso del Workshop CEN/ISSS-BII. UN/CEFACT e ISO (International Organization for Standardization) stanno integrando il modello di dati CII nell’ISO20022 Invoice message. Questi sono eventi importanti che possono condurre verso l'interoperabilità degli standard, necessari per ridurre costi e complessità per lo scambio dei dati di fatturazione. 8. TIPI DI MESSAGGI “Messaggio” è il termine usato per descrivere la tipologia di documento in trasmissione (ad esempio: fattura, richiesta d’ordine, esito dell’ordine, avviso di pagamento, ecc.) I documenti più comunemente usati nel campo della fatturazione elettronica sono: fatture, note di credito e note di debito. Nella maggior parte degli standard, il “messaggio di fattura” include un codice che identifica quali documenti sono fatture, quali note di credito, quali note di debito. Le Conferme di Ricezione Dettagliata o Riepilogativa sono messaggi automatici utilizzati per confermare l’avvenuta ricezione di una trasmissione. Alcuni network di fatturazione elettronica sono in grado di utilizzare ulteriori tipi di messaggi per supportare l’intero processo di scambio delle fatture tra i partner commerciali. Un esempio sarebbe quello dei “business status messages” usati dal destinatario per informare il mittente dell’accettazione/rifiuto della fattura. Questi messaggi possono essere generati in modalità automatica, come possono non esserlo, ma sono comunque generati sulla base della verifica dei dati della fattura (ad es., totale da pagare, prezzo per unità di misura, quantità, ecc.). " 59 Guida Europea alla Fatturazione Elettronica per le PMI" Standard 9. STANDARD PER IL TRASFERIMENTO DEI DATI FTP: File Transfer Protocol è un modo semplice ed efficace per lo scambio di file tra due computer via Internet. Il software FTP è fornito solitamente in dotazione con qualsiasi sistema operativo ma le versioni più facili da usare sono accessibili come software gratuiti. Per connettersi ad un server FTP, l’amministratore deve fornire un identificativo e una password. SFTP: Protocollo di Trasferimento dei File SSH (Secure Shell) è un metodo più sicuro per trasferire i file sulla rete usando FTP ma nell’ambito di un canale sicuro. Si utilizza la cifratura per garantire integrità e confidenzialità dei dati ed autenticare in remoto computer ed utente. VAN: Value Added Network è una rete privata sicura (una rete chiusa) offerta generalmente da una terza parte che eroga servizi a supporto dei trasferimenti di file di dati. Il servizio spesso fornisce un audit trail comprensivo di archivi di tutte le attività, vale a dire: autentificazione del file e dell’utente, strumenti destinati all’utente finale che gli permettano di monitorare/tracciare o gestire file; e la fornitura di “mailbox” sicure esterne per la raccolta/ consegna di dati. I servizi VAN possono anche fornire traduzione dei dati, conversione e rilevamento dell’errore. EDIINT (inc. AS1, AS2 AS3): Standard di comunicazione per il trasferimento di messaggi EDI o XML sviluppati sulla base di protocolli Internet, che provvedono interamente alla sicurezza, non-ripudio, audit trails, gestione dei file, mailbox del partner e alla conferma di messaggi, servizi tradizionalmente forniti dalle reti VAN. E-mail: Metodo generalmente non cifrato di scambio di messaggi ed allegati all’interno di reti, o tra di esse, incluso Internet. Si basa su SMTP (Simple Mail Transfer Protocol) e MIME (Multi-purpose Internet Mail Extensions). S-HTTP: Secure Hypertext Transfer Protocol è un protocollo di comunicazione orientato al messaggio che serve a proteggere dati sensibili. È frequentemente utilizzato per le applicazioni web di fatturazione elettronica. NOTA: Il termine EDI è spesso associato allo scambio di file strutturati su reti VAN, mentre il termine XML è spesso associato a protocolli di trasferimento dei file su internet. Tali associazioni sono ormai superate e hanno perso col tempo la loro validità. Il metodo di trasferimento file scelto non è collegato alla decisione di usare file strutturati basati su standard EDI o XML, anzi è totalmente separato da essi (per ulteriori chiarimenti, si rimanda alla definizione legale di “EDI” nella Parte 4 di questa Guida). APPROFONDIMENTO EBL Le singole aziende devono decidere quale metodo di trasferimento file si adatti meglio alle loro attività. Le aziende che intrattengono scambi di dati con molti partner commerciali spesso optano per software o servizi che organizzano, monitorano e registrano tutte le attività, inclusi i malfunzionamenti del sistema come nel caso di “file non ricevuti” da un cliente, in un intervallo di tempo prestabilito. Le aziende con livelli di attività meno complessi possono scegliere di usare metodi più economici e più semplici. In ogni caso, ci sono diversi livelli di sicurezza disponibili sia nell’ambito del metodo di trasferimento file o come ulteriore passaggio nel processo di trasferimento file (si rimanda alla Parte 2: Firme Elettroniche). Le imprese devono innanzitutto decidere se considerare i loro dati: A) a basso rischio dal momento che le aziende stesse ed i loro partner effettuano i controlli appropriati; B) estremamente delicati o confidenziali (ad esempio, se il loro prezzo di vendita non è reso pubblico), nel qual caso potrebbero prendere in considerazione l’idea di usare una soluzione “a rete chiusa”. " 60 Annessi Guida Europea alla Fatturazione Elettronica per le PMI" Annesso 1 QUESTIONARIO FATTURAZIONE ELETTRONICA PER LE PMI Durante i lavori del Gruppo di Esperti della Commissione Europea in materia di Fatturazione Elettronica, al fine di svolgere in modo ottimale gli approfondimenti necessari, è stato necessario raccogliere molteplici informazioni relative all’utilizzo della fatturazione elettronica da parte delle Piccole e Medie Imprese. Le PMI che hanno risposto al questionario sono state 914 in totale, provenienti dai seguenti Paesi: Austria, Finlandia, Italia e Spagna. I Membri del Gruppo di Esperti che si sono occupati di diffondere il questionario, nel corso del 2008, nei diversi Paesi europei sono: Carmen Ciciriello, Liliana Fratini Passi, Maria-Jesus Garcia-Martin, Gerhard Laga e Risto Suominen. 1. QUANTE FATTURE LA SUA SOCIETÀ INVIA ANNUALMENTE (%)? N. fatture AU FI IT SP 1-100 34,4 36,5 18,6 29,4 101 - 500 26,4 27,1 47,1 501 - 2000 7,2 18,6 8,8 10,2 5,9 25,4 8,8 2001 - 5000 8,8 5001 - 23,2 60,3 3,2 2. LA SUA SOCIETÀ STA ATTUALMENTE INVIANDO FATTURE ELETTRONICHE AI VOSTRI CLIENTI? Si. Non ancora, ma inizieremo ad troniche ai nostri clienti. inviare fatture elet- No. AU FI IT SP 53,2 19,9 30 23,5 23 29 20 38,2 23,8 51 50 38,2 3. SE STATE INVIANDO FATTURE ELETTRONICHE, IN QUALE FORMATO (%)? " AU IT SP PDF 83,5 76 100 XML 20,6 20 23,1 Word 9,3 0 0 Excel 1 0 0 Altro 9,3 8 23,1 " Guida Europea alla Fatturazione Elettronica per le PMI" 4. COME ARCHIVIATE LE FATTURE? AU IT SP Sitema di archiviazione 47,3 72,9 59,1 Sistema di posta elettronica 14,5 16,7 9,1 60 14,6 45,5 CD 11,8 0 4,5 DVD 14,5 2,1 4,5 Hard disc 5. VI E! STATO RICHIESTO DAI VOSTRI CLIENTI DI INVIARE FATTURE ELETTRONICHE? AU FI IT SP Si 40,3 40,3 32,8 27,3 No 59,7 59,7 67,2 72,7 6. QUALE TIPO DI SOLUZIONE DI FATTURAZIONE ELETTRONICA LA SUA SOCIETÀ STA UTILIZZANDO O UTILIZZERÀ? AU FI IT SP Invio di fattura elettronica dal sistema di contabilità, direttamente al nostro cliente 33 29,6 36,4 42,9 Invio di fattura elettronica dal sistema di contabilità attaverso una piattaforma di fatturazione elettronica al nostro cliente !!!! 7 17,7 11,4 7,1 Utilizzo del portale del nostro cliente, dove inseriamo I dati relativi alla fattura 1,7 2,4 2,3 7,1 Utilizzo del portale della piattaforma di fatturazione elettronica, dove inserisce i dati relativi alla fattura, e la piattaforma invia automaticamente la fattura elettronica al vostro cliente !!!!! 1,7 4,4 0 Invio di un file in PDF via email 63,5 46,2 54,5 71,4 13 13,1 11,4 0 Altro 3,6 7. COME EMITTENTE, QUALI RITIENE CHE SIANO I BENEFICI POTENZIALI DELLA FATTURAZIONE ELETTRONICA? " AU IT SP Riduzione dei costi 82,9 84,5 93,9 Maggiore efficienza 77,2 86,2 63,6 Pagamenti piu’ veloci 43,9 24,1 45,5 Minori dispute 11,4 17,2 21,2 In linea con le preferenze dei cliente 30,9 13,8 91,1 Non ci sono benefici 2,4 1,7 0 Altro 8,9 1,7 0 Guida Europea alla Fatturazione Elettronica per le PMI" 8. COME RICEVENTE, QUALI RITIENE CHE SIANO I BENEFICI POTENZIALI DELLA FATTURAZIONE ELETTRONICA? AU IT SP Riduzione dei costi 64 66,1 56,3 Maggiore efficienza 77,6 93,2 78,1 Minori dispute con fornitori 13,6 32,2 40,6 In linea con le preferenze dei fornitori 24 10,2 9,4 Non ci sono benefici 12 0 0 Altro 12 3,4 3,1 9. QUALI RITIENE CHE SIANO I POTENZIALI PROBLEMI DELLA FATTURAZIONE ELETTRONICA? AU FI IT SP 27 18,9 23,9 21,4 Costoso / elevati investimenti richiesti 12,3 17,5 15,6 11,1 Basso ritorno sugli investimenti (ROI) 14,2 9,2 13,9 14,8 Compatibilità con sistemi informatici aziendali 30,4 34,6 36 20 36 51,8 23,9 20,7 Incertezza legale a livello nazionale e circa la validità e accettazione della fattura negli altri paesi Europei 46,8 9,4 21,4 12 Non ci sono barriere 10,3 11,6 20,8 15 Altro 23,7 10,3 0 15,4 Complessità Compatibilità con clienti /preparazione 10. LA SUA SOCIETÀ UTILIZZA ALCUNI DEI SEGUENTI SERVIZI DI APPROVVIGIONAMENTO AUTOMATICO? " AU FI IT SP Catalogo elettronico: fornite ai clienti informazioni elettroniche relative ai vostri prodotti o utilizzate le informazioni elettroniche che il vostro fornitore vi fornisce 49,3 43,6 27,5 58,8 Ordini elettronici: ricevete ordini dai vostri clienti elettronicamente o inviate ordini elettronici ai vostri fornitori 65,2 76,6 32,5 58,8 Pagamenti elettronici: paghiamo i nostri fornitori elettronicamente 65,2 56,5 90 70,6 Guida Europea alla Fatturazione Elettronica per le PMI" 11. QUALI FUNZIONALITÀ CONSIDERA ESSENZIALI IN UN PORTALE DI FATTURAZIONE ELETTRONICA (UN PORTALE DOVE LEI INSERISCE LE INFORMAZIONI RELATIVE ALLA FATTURA NELL!APPOSITO MODULO WEB)? AU FI IT SP Creare la fattura e salvarla (bozza) 78,8 73,6 76,9 80,6 Modificare (bozza) fattura e inviare fattura 78,8 65,6 69,2 64,5 Inviare Note di credito /debito 76,9 45,4 71,2 45,2 Re-invia fattura 80,8 49,8 61,5 51,6 Cerca e visualizza fatture archiviate per un limitato periodo di tempo 31,7 28,9 32,7 54,8 Cerca e visualizza fatture archiviate per il periodo di tempo legalmente richiesto (ad esempio 10 anni) 76 46,1 65,4 74,2 Controlla lo stato della fattura (ricevuta dal cliente, approvata, da pagare entro X giorni, pagata, …) 69,2 40,6 67,3 74,2 Download fattura (ad esempio, PDF) 86,5 27 73,1 80,6 Esporta la fattura in un file (XML o altro formato) per integrarla con il sistema di contabilità 76 44,4 71,2 58,1 Stampa fattura 76 45,4 71,2 71 Forum di discussione – Processo gestione dispute / errori 17,3 13,4 17,3 9,7 Crea fattura direttamente dalla ricevuta di Conferma Ordine 34,6 22,1 15,4 45,2 Copia la fattura 46,2 32 34,6 58,1 Utilizza le informazioni relative ai prezzi da un catalogo on-line 21,2 20,1 9,6 35,5 Allega un documento (tecnico o timesheets) 51 48 40,4 48,4 12. COME EMITTENTE, QUALI RITIENE CHE SIANO I PIÙ IMPORTANTI ACCELERATORI PER LA SUA SOCIETÀ PER ADOTTARE / IMPLEMENTARE SOLUZIONI DI FATTURAZIONE ELETTRONICA? " AU FI IT SP Offerta di soluzioni o servizi a costo zero per la mia società per creare, trasmettere ed inviare fatture elettroniche 60,3 62,1 75 71,9 Garanzia di pagamenti più veloci 31,9 29,5 35,7 43,8 Materiale di Supporto (documentazione completa del prodotto / servizio, manuale d’uso, documentazione legale, casi esemplificativi, domande frequenti) 53,4 48 41,1 50 Un servizio dedicato con personale addetto a rispondere alle sue domande relative alla fatturazione elettronica 51,7 40,4 26,8 53,1 Formazione sulle soluzioni IT proposte 22,4 38,4 23,2 28,1 Un certificato di una terza parte che attesti che la soluzione/prodotto proposta sia conforme alla legislazione in materia di IVA 60,3 48,8 46,4 21,9 Altro!!!!! 12,9 7,1 3,6 6,3 Guida Europea alla Fatturazione Elettronica per le PMI" Glossario Questo glossario fornisce definizioni sintetiche e spiegazioni relative alla terminologia tecnica ed economica usata nella Guida. Le definizioni proposte nel seguente glossario sono state estrapolate da diverse fonti disponibili online e, dove necessario, sono state adattate o abbreviate. Autenticità: nell!e-Business, l!autenticità potrebbe essere descritta come garanzia dell!origine dei dati o dell!identità del mittente. In questo contesto, l!autenticazione è un metodo attraverso il quale un computer riconosce e verifica l!identità del mittente di un messaggio o di un file. Il meccanismo di autenticazione può fondarsi su un elemento che l!entità in questione conosce, possiede, o col quale si identifica (ad es., una password, una smart card o un!impronta digitale). Auto-fatturazione: un accordo con cui un cliente predispone la fattura per conto del fornitore registrato ai fini IVA. Il cliente invia una copia della fattura al fornitore con il pagamento. Un!applicazione di auto-fatturazione permette ai clienti di creare le proprie fatture, sulla base di specifici parametri, e di automatizzare i pagamenti attraverso un trasferimento elettronico o un!interfaccia web. Avviso di Pagamento elettronico: messaggio elettronico (EDI, XML, ecc.) contenente i dettagli richiesti per il pagamento. Il file generalmente contiene l!ammontare del pagamento, la data del pagamento, i numeri di riferimento della singola fattura, le date e gli importi. Back Office System (o Back End): infrastruttura IT all!interno di un!organizzazione a supporto di applicazioni riguardanti processi legati alle attività principali ma priva di interfaccia esterna con i clienti ( a differenza di un sito Web o di un portale). Capitale circolante: rappresenta la liquidità operativa disponile ad un!azienda. È calcolata come il saldo tra attività a breve scadenza (Attività Correnti) e passività a breve scadenza (Passività Correnti). Un livello positivo di capitale circolante assicura che l!azienda possa continuare le proprie attività con fondi sufficienti a soddisfare il pagamento delle proprie passività (ad esempio pagamento di interessi di debiti a lungo termine, debiti a breve, o spese operative inaspettate). Conti clienti: le serie di transazioni contabili collegate alla fatturazione dei clienti che devono pagare un!azienda (fornitore) per beni e servizi forniti al cliente. I conti clienti sono costituiti dalla somma totale che i clienti devono pagare a quell!azienda. Un!azienda genera i dati della fattura che sono consegnati al cliente, il quale a sua volta deve pagare entro un lasso di tempo prestabilito, definito come condizioni di credito o di pagamento. Conti fornitori: le serie di file o di conti contenenti la somma di denaro che un!azienda deve pagare ai suoi fornitori, ma che non ha ancora estinto (una forma di debito). Quando un!azienda riceve una fattura, quest!ultima viene aggiunta ai file del conto fornitori. Il conto fornitori è una forma di credito offerta dai fornitori ai loro clienti, che permette a questi ultimi di pagare per un prodotto o per un servizio dopo averlo già ricevuto. Dati elettronici: le informazioni che sono inserite in un sistema di elaborazione dei dati senza intervento manuale, in formato elettronico. 67 Guida Europea alla Fatturazione Elettronica per le PMI" Dati non strutturati: dati il cui significato deve essere elaborato per permettere il proprio utilizzo da parte di un computer o sistema informativo aziendale. Esempi sono: documenti in word, foto, video, ecc. Dati strutturati: dati che possono essere condivisi elettronicamente con tutte le controparti commerciali poiché la struttura ed il significato dei dati sono stati standardizzati e determinati da un Modello di Dati (Data Model). Se le stesse strutture di dati sono utilizzate per archiviare e accedere ai dati allora diverse applicazioni possono condividere, comprendere ed utilizzare gli stessi dati senza molteplici conversioni. Days Inventories Outstanding (DIO): si riferisce al numero di giorni impiegati da un!azienda a convertire un inventario in vendite. Più il numero di DIO è basso, più veloce sarà la conversione dell!inventario. Le aziende cercano di mantenere il livello di inventario basso per ridurre i bisogni di capitale circolante. Days Payables Outstanding (DPO): fa riferimento al numero di giorni che un!azienda impiega per pagare i suoi fornitori in un intervallo di tempo definito. Days Sales outstanding (DSO): il numero medio di giorni necessari ad un!azienda per ricevere il pagamento dopo aver effettuato una vendita (o il tempo medio impiegato per convertire i crediti in contanti). Un numero basso di DSO implica che un!azienda impiega meno giorni ad incassare i suoi crediti verso clienti, mentre un numero DSO alto è indice del fatto che un!azienda sta vendendo i suoi prodotti al cliente a credito e impiega più tempo per incassare denaro. EDIFACT: Electronic Data Interchange For Administration Commerce and Transport. Cfr. UN/EDIFACT. Electronic Data Interchange (EDI): il trasferimento elettronico di dati strutturati (commerciali ed amministrativi) attraverso l!utilizzo di standard di messaggistica concordati, da computer a computer. Enterprise Resource Planning (ERP): un software di sistema, o un gruppo di sistemi, che aiuta ad integrare e a svolgere tutte le principali attività all!interno di un!azienda, tra cui la pianificazione di un prodotto, l!acquisto di componenti, la gestione di inventari, la tracciabilità dell!ordine, le risorse umane e le attività finanziarie. e-Business: processi commerciali automatizzati (sia intra che inter – aziendali) su reti mediate dai computer. Si fa riferimento alla sostituzione di processi che in precedenza erano manuali con processi automatizzati. Tale obiettivo può essere raggiunto sostituendo l!elaborazione di documenti cartacei con scambi elettronici (da computer a computer), ma richiede il consenso preventivo delle parti per quanto concerne standard elettronici e processi per lo scambio dei dati. e-Catalogue: (Catalogo elettronico) - una lista descrittiva strutturata di prodotti o servizi messi a disposizione da fornitori a potenziali acquirenti via Internet. e-Invoicing: (Fatturazione elettronica) - il processo automatizzato di emissione, invio, ricezione ed elaborazione dei dati della fattura attraverso strumenti elettronici. e-Procurement: (Approvvigionamento elettronico) - l!acquisto e la vendita business-to-business, business-toconsumer o business-to-government di forniture, lavoro e servizi via Internet, così come tramite sistemi informativi e di collegamento in rete, come l!EDI e l!ERP. HyperText Markup Language (HTML): il linguaggio principale usato per creare documenti Web. Integrità dei dati: la garanzia che i dati non siano stati modificati, distrutti o non siano andati persi in modo accidentale o non autorizzato. Interoperabilità: la capacità dei sistemi IT e ICT, così come dei processi da essi supportati, di scambiare e utilizzare informazioni. 68 Guida Europea alla Fatturazione Elettronica per le PMI" Marca temporale: una marca temporale è una sequenza di caratteri che denotano la data e/o l!ora in cui una transazione o un documento viene iniziata o inviata ad un sistema informativo, o l!ora di registrazione o archiviazione di una transazione. La prassi di archiviare le marche temporali con i dati effettivi è chiamata marcatura temporale. È spesso importante che la marca sia certificata da qualche autorità in modo da stabilirne lo status giuridico o altri status speciali. Master data: o “dati di riferimento”, sono informazioni chiave per il funzionamento aziendale. Possono includere dati che riguardano clienti, prodotti, personale, materiali, fornitori, ecc. Il Master Data è solitamente contenuto nel sistema core business o nel sistema contabile (a volte chiamato sistema “back-end” o “ERP”). Open source software: software pubblicato con licenza che permette a tutti, senza restrizioni o limiti, di usare, modificare e migliorare il software, e ridistribuirlo in formati modificati o non modificati. Presupposto essenziale è l!accesso ad un codice sorgente. Open standard: standard adottato e gestito da un!organizzazione non-profit, che si sviluppa sulla base di una procedura decisionale aperta a disposizione di tutte le parti interessate. È disponibile al pubblico e il documento di specifica dello standard è disponibile gratuitamente o pagando un importo minimo. Deve essere concesso a tutti copiarlo, distribuirlo ed usarlo gratuitamente o pagando un importo minimo. La proprietà intellettuale dello standard è messa a disposizione gratuitamente. PMI: la categoria delle micro, piccole e medie imprese (PMI) è composta da imprese che impiegano meno di 250 persone e hanno un fatturato annuo che non superi i 50 milioni di euro, e/o un totale dell!Attivo dello Stato Patrimoniale che non superi i 43 milioni di euro. (Raccomandazione 2003/361/EC). Portable Document Format (PDF): si tratta di un formato di file creato da Adobe Systems nel 1993 per lo scambio di documenti. Il PDF è usato per rappresentare documenti a due dimensioni in modo indipendente dal software applicativo, dall!hardware e dal sistema operativo. I file con un!estensione .pdf sono stati creati tramite un!altra applicazione e poi convertiti in file .pdf in modo da poter essere letti da tutti, a prescindere dalla piattaforma. Il PDF, precedentemente un formato proprietario, è stato distribuito ufficialmente come standard aperto e divulgato dall!Organizzazione Internazionale per la Standardizzazione come ISO/IEC 32000 – 1:2008. Protocollo Internet (IP): insieme di regole che gestiscono la comunicazione e lo scambio di informazioni su Internet. Sistema di elaborazione dei dati: un sistema che elabora dati che sono stati acquisiti e codificati in un formato riconoscibile da parte del computer o che sono stati creati ed archiviati da un!altra unità di un sistema di elaborazione dati. UBL (Universal Business Language): un formato per scambiare dati da uno standard XML ad un altro, creando interoperabilità agendo come un “dizionario intermedio”. UBL include una libreria di documenti elettronici di business in XML, tra cui ordini di acquisto e fatture. UBL è stato sviluppato per eliminare il reinserimento dei dati esistenti in fax e corrispondenza cartacea e fornire un punto d'ingresso nel commercio elettronico per le piccole e medie imprese. UBL è stato sviluppato da un Comitato Tecnico OASIS con la partecipazione di una varietà di organizzazioni operanti nel campo della standardizzazione. UN/CEFACT: United Nations Centre for Trade Facilitation and Electronic Business. L!organizzazione sta sviluppando la prossima generazione di standard per l!e-Business e per la facilitazione del commercio internazionale. UN/EDIFACT: United Nations rules for Electronic Data Interchange for Administration, Commerce and Transport. 69 Guida Europea alla Fatturazione Elettronica per le PMI" XML (Extensible Markup Language): acronimo di eXtensible Markup Language è uno strumento (metalinguaggio) per creare nuovi linguaggi, atti a descrivere documenti strutturati. XML fornisce la sintassi di base che può essere utilizzata per condividere informazioni tra diversi computer, applicazioni e organizzazioni. Così come HTML, è scritto in un semplice testo utilizzando tags per descrivere la struttura del contenuto. Sia XML che HTML contengono simboli di mark-up per descrivere il contenuto di una pagina o di un file , comunque, mentre HTML definisce il modo in cui i vari elementi vengono visualizzati, XML definisce cio! che gli elementi contengono. Un documento XML può includere un set di regole che identificano i tags e le loro relazioni; permette agli utenti di creare un linguaggio specifico per i loro bisogni. Molti “dizionari” (data dictionary) sono stati sviluppati con un linguaggio universale, UBL, creato per sviluppare interoperabilità tra i diversi standard XML. 70 Sponsor CONSORZIO CBI – CUSTOMER TO BUSINESS INTERACTION Il Consorzio CBI definisce le regole, gli standard tecnici e la struttura del Servizio CBI (Corporate Banking Interbancario), su base sia nazionale che internazionale. Questo Servizio, costituito da un insieme di funzioni, basate su regole e standard comuni, abilita lo scambio di flussi informativi ed operativi tra un cliente (imprese, PP.AA., intermediari, etc.) e un intermediario finanziario, con il prevalente scopo di razionalizzare ed ottimizzare la gestione delle risorse finanziarie dell!impresa. In tal modo, il Consorzio CBI definisce l!ambito condiviso di prodotti e servizi (servizi di base) offerti dagli intermediari consorziati alla clientela e ogni singolo consorziato provvede poi alla definizione specifica della propria offerta competitiva al mercato. Inoltre, il CBI gestisce una moderna infrastruttura tecnologica a supporto dei rapporti tra i diversi soggetti della community CBI (Istituzioni, enti pubblici, aziende, associazioni di categoria, software vendors, etc.). La rete CBI, basata sullo standard XML, permette di soddisfare le esigenze di riconciliazione, tracking/ tracing, sicurezza (firma digitale) e la possibilità di un colloquio diretto tra i diversi soggetti appartenenti alla comunità CBI per il tramite dei rispettivi consorziati proponenti (comunicazione end-to-end). Ciò garantisce a tutti i consorziati di offrire ai propri clienti servizi innovativi, sia nell!area core dei servizi di incasso e pagamento (SEPA compliant), sia in quella innovativa di gestione documentale (es. fattura elettronica), e dei correlati servizi finanziari (es. anticipo fattura), sviluppati in coerenza con le esigenze espresse da tutti gli stakeholder, con gli standard internazionali e con gli sviluppi in ambito SEPA (Single Euro Payments Area). Inoltre, il Consorzio CBI gestisce la certificazione dei Soggetti Tecnici abilitati ad operare sulla propria rete (Strutture Tecniche Delegate e Nodi), in qualità di intermediari tecnici tra consorziati e clientela. Il CBI promuove attività informativo – formative: organizza conferenze e campagne promozionali. Nell!ambito dello sviluppo dei nuovi progetti di e-Government il Consorzio CBI consentirà alla Pubblica Amministrazione centrale un accesso unico, efficiente e sicuro, alle banche e ai servizi bancari, per il tramite di un gateway “ah hoc” coerente con il nuovo ruolo di Nodo del CBI. In questo modo, il CBI consentirà di erogare servizi anche ai non consorziati, e di sviluppare interazioni, con la P.A. e con i soggetti del nuovo mercato europeo, nel rispetto della competizione dei propri consorziati. L!infrastruttura CBI attualmente interconnette circa 900.000 utenti corporate e 685 consorziati (oltre il 95% del sistema bancario italiano e Poste Italiane SpA). La Fatturazione Elettronica e il CBI Tra le funzioni offerte dai consorziati ai clienti dalle banche, la più importante è la funzione “Invio endto-end di documentazione strutturata” (Fattura Elettronica). Tale servizio è stato sviluppato anche in relazione al fatto che ad esso possono essere connessi altri servizi più tipicamente finanziari (quali ad esempio l!anticipo su fattura, pagamento e riconciliazione, archiviazione, gestione delle dispute, crediti documentari, etc.), alcuni dei quali offerti in ambito competitivo. L!obiettivo è quello di facilitare la dematerializzazione e l!integrazione dei processi sia nella relazione Business to Business (B2B) che in quella Business to Government (B2G). Il tema della Fattura Elettronica ha altresì assunto un ruolo di particolare rilevanza dall!emanazione della Legge Finanziaria 2008 (art. 1, commi dal 209 al 214, della Legge n. 244 del 24 Dicembre 2007), che ha introdotto l!obbligo, da parte dei fornitori di amministrazioni dello Stato (anche a ordinamento autonomo) ed enti pubblici nazionali, di emettere, trasmettere e conservare esclusivamente fatture elettroniche. La rete CBI si attesta come rilevante canale di veicolazione della Fattura Elettronica, consentendo il coinvolgimento della Pubblica Amministrazione centrale sia in qualità di utente - per la gestione documentale ed i servizi di incasso/pagamento - sia in qualità di Terza Parte erogatrice di servizi alla comunità delle imprese CBI, con specifico riferimento alla P.A. centrale. Il CBI potrebbe essere riconosciuto dal quadro normativo di riferimento come uno dei canali privilegiati (intermediari) utilizzabili dalle imprese per l!invio di fatture elettroniche verso la Pubblica Amministrazione, per il tramite del Sistema di Interscambio. Contatti: Uffici: Via del Gesù, 62 - 00186 Roma (Italia) Tel: +39 06 6767459-441" " Fax: +39 06 6767688 E-Mail: [email protected] " [email protected]"" Web: www.cbi-org.eu CELERIS LIMITED European e-Business Specialists Celeris offre servizi di consulenza ad organizzazioni, dalle PMI alle grandi aziende, governi, istituzioni finanziarie, e al settore pubblico. Il team di Celeris ha competenze uniche nell!e-Business e approfondita conoscenza acquisita lavorando con organizzazioni per implementare strategie di e-Business. Celeris fornisce servizi di consulenza con un focus su e-Procurement, ordini elettronici, fatture elettroniche, pagamenti elettronici e Supply Chain Finance, concentrandosi principalmente su transazioni Business-to-Business e Business-to-Government. Il nostro approccio è flessibile per adattarsi ad una varietà di progetti in base alle esigenze individuali dei nostri clienti. Forniamo chiarezza relativamente agli aspetti di compliance in Europa, definiamo strategie e impact assessment; snelliamo i processi aziendali per l'automazione, sviluppiamo Business Case per ottenere il commitment interno e prepariamo l!organizzazione al cambiamento culturale. Supportiamo inoltre l!implementazione di progetti Europei su larga scala, e attraverso la nostra capillare rete di risorse sviluppiamo strategie di marketing e PR. Per informazioni contattare: Email: [email protected] Website: www.celeris-group.eu CAMERA DI COMMERCIO FEDERALE AUSTRIACA La Camera di Commercio Federale Austriaca (WKO) coordina e si fa portavoce degli interessi della comunità industriale austriaca a livello nazionale ed internazionale. Per legge, i governi nazionali sono obbligati a consultarsi con le Camere su progetti di legge e regolamenti importanti. La Camera promuove attivamente l!adozione della fatturazione elettronica insieme ai suoi partner sia del settore pubblico che di quello privato. Nel tentativo di aumentare la consapevolezza da parte delle aziende austriache – in modo particolare delle PMI- del quadro giuridico e degli aspetti pratici della fatturazione elettronica, la Camera ha creato una pagina web, http://wko.at/e-rechnung, come strumento di consultazione online, così come un manuale cartaceo (Handbuch fur elektroniske Rechnungsstellung in Osterreich). La fatturazione elettronica costituisce inoltre uno dei componenti principali di eventi ICT (E-Day, TELEFIT) organizzati dalla Camera. Inoltre, WKO è l!elemento trainante della piattaforma di standardizzazione AUSTRIAPRO, che ha sviluppato il primo standard austriaco per la fatturazione elettronica in XML, “ebInterface” (cfr. di seguito). Contatti: WKO E-Center Dr. Gerhard Laga Wiedner Hauptstraße 63 A-1045 Wien Tel.: + 43 (0)5 90 900-4203 E-Mail: [email protected] Web: http://wko.at/e-business AUSTRIAPRO AUSTRIAPRO è la piattaforma di standardizzazione B2B per l!Austria. L!Associazione è stata fondata nel 1989 come iniziativa della Camera di Commercio Federale Austriaca. Circa 90 imprese austriache, istituti di ricerca e organizzazioni pubbliche sono membri di questa piattaforma cross-industry di esperti. AUSTRIAPRO ha sviluppato il primo standard XML austriaco “ebInterface” per la fatturazione elettronica in collaborazione con software gestionali austriaci di vertice e con imprese accounting software. Lo standard in questione si sta gradualmente diffondendo nel settore imprenditoriale austriaco. EbInterface è stato già integrato in un numero crescente di applicativi gestionali/accounting software systems, come ad esempio SAP. Lo sviluppo di ebInterface sta continuando, e attualmente è disponibile nella versione 3.0. I primi passi della sua internazionalizzazione sono stati già intrapresi, sia a livello tecnico (UBL 2.0, ebXML), sia a livello organizzativo (CEN/ISSS, NORMAPME). EbInterface è: • Una tipologia di documento standardizzato per le fatture elettroniche • Una soluzione “bottom-up” • Uno standard basato su tecnologie Internet ampiamente diffuse • Un!innovazione di tipo organizzativo • Una soluzione a costo zero per tutti gli emittenti ed i destinatari di fatture elettroniche • Una soluzione diffusa in tutta l!Austria • In evoluzione verso una soluzione internazionale E! dunque possibile per tutte le PMI in Austria scambiarsi ed elaborare automaticamente fatture elettroniche senza difficoltà alcuna. Contatti: AUSTRIAPRO, c/o Wirtschaftskammer Österreich Alexandra Sladek Wiedner Hauptstraße 63 A-1045 Wien Tel.: +43 (0)5 90 900-4487 E-Mail: [email protected] Web: http://www.austriapro.at/ Web: http://www.ebinterface.at/ ★★★ ★★ UEAPME L!Unione Europea dell!artigianato e delle piccole e medie imprese. UEAPME è l!organizzazione che rappresenta gli interessi dell!artigianato europeo, del commercio e delle PMI a livello europeo. UEAPME è un Partner Sociale Europeo riconosciuto ed agisce per conto del settore dell!artigianato e delle PMI nell!ambito del Dialogo Sociale Europeo e nei rapporti con le istituzioni europee. E! un!organizzazione non-profit e apartitica. Come organizzazione che raccoglie sotto la sua egida tutte le PMI italiane, UEAPME comprende 84 organizzazioni che ne sono membri e possono essere federazioni nazionali inter-settoriali di PMI, federazioni di settore e di altri membri associati. In Europa, UEAPME rappresenta oltre 12 milioni di imprese con quasi 55 milioni di dipendenti. Gli obiettivi principali di UEAPME sono: - Monitorare le politiche dell'UE e del processo legislativo - Rappresentare e promuovere gli interessi, le esigenze e le opinioni delle organizzazioni aderenti alle istituzioni dell'UE e altre organizzazioni internazionali - Sostenere i suoi membri a livello accademico, tecnico e giuridico su tutti i settori - Sostenere l'idea di integrazione europea e contribuire alla cooperazione europea UEAPME e la Fatturazione Elettronica La fatturazione elettronica ha un enorme potenziale per aumentare la produttività delle imprese. Diversi requisiti nazionali, in particolare in materia di IVA, agiscono come barriere all!adozione. UEAPME è rappresentata nel Gruppo di Esperti della Commissione Europea che lavora sulle misure necessarie per creare l!Area Europea per la fatturazione elettronica. Per informazioni, visitare il website: www.ueapme.com EBL L!European e-Business Lab (EBL) è un!iniziativa lanciata da organizzazioni affermate che hanno scelto di dedicarsi alla condivisione e al miglioramento delle migliori prassi in ambito e-business, della relativa adozione, standardizzazione ed innovazione. MISSIONE Promuovere l'adozione dell'e-business e l!innovazione per lo sviluppo di un ecosistema di e-Business aperto ed interoperabile. OBIETTIVI 1. Rappresentare i membri della comunità con le istituzioni europee e i principali stakeholder; 2. Validare le politiche, le nuove tecnologie e iniziative per guidare gli sviluppi dell!e-Business; 3. Costruire ponti tra i membri della comunità, le istituzioni europee e gli stakeholder collegando ricerca, prassi e politiche; 4. Fornire informazioni relative agli sviluppi dell!e-Business; identificare, formulare e condividere le migliori pratiche; 5. Promuovere la cooperazione tra i nostri membri, facilitando la partecipazione delle PMI, e sviluppare piattaforme peer-to-peer per lo scambio di esperienze; 6. Promuovere lo sviluppo e l'adozione di metodologie comuni per l'automazione della catena del valore e la standardizzazione, sostenendo i membri nell!implementazione dei programmi di e-Business; 7. Promuovere la ricerca e l'innovazione user-driven per le nuove tecnologie e progetti pilota; 8. Collaborare con altre organizzazioni, anche al di fuori dell'Europa, per assicurare l'allineamento e il coordinamento con gli sviluppi globali nel campo dell!e-Business. Per informazioni contattare: [email protected] Website: http://celeris-group.eu/public/what-we-do/research-and-publications/ Book design e layout: MAPg. http://www.map-gallery.com