numero
numero118
97 - 22
21 maggio
giugno 2011
2012
2
ETF e fondi comuni
3
Pillole Educational
4
Tema Caldo
6
Focus Banca Imi
8
ETF in cifre
9
Commento agli ETF
Protezione dal
rischio euro
Sui prodotti azionari tendenze diametralmente
opposte tra ETF e fondi comuni tradizionali
Come avviene la copertura negli ETF
con protezione dal rischio cambio
Riparo dal rischio euro. Dagli ETF
sui bond rifugio agli ETC currency
Le turbolenze greche penalizzano le
materie prime. Resistono quelle agricole
ETF Plus: migliori, peggiori
e più scambiati a uno e sei mesi
In prima fila gli ETF short a leva
su Piazza Affari e Londra
è disponibile la nuova app di ETF news per il tuo Ipad, è gratis!
a cura di Titta Ferraro
ETF e fondi comuni
Fondi comuni, la strada preferenziale
degli ETF per posizionarsi sull’azionario
ETF vs fondi comuni: flussi nei primi tre mesi 2012
mld $
Per la policroma industria dei fondi comuni
importante degli afflussi totali dell’industria degli
d’investimento, i primi mesi del 2012 stanno
ETP che negli ultimi trimestri ha comunque
confermato quanto già evidenziato nel corso
evidenziato un crescente interesse verso il reddito
dello scorso anno. I mutual funds, escludendo il
fisso con afflussi record per 19,7 mld nei primi
contributo dato dagli ETF, hanno iniziato il 2012 con
3 mesi dell’anno. Una grande divergenza tra
fondi comuni in generale ed ETF risiede quindi
un andamento sostanzialmente positivo, attraendo
nell’ambito dei prodotti azionari
afflussi per 101,4 miliardi di
con gli investitori che usano
dollari nel primo trimestre
Gli
investitori
sempre più massicciamente
dell’anno (dati EPFR Global). Il
evidenziano un
il canale degli ETF e sempre
saldo positivo è dovuto però
generale aumento
meno quello degli altri fondi
essenzialmente agli afflussi
comuni.
E
l’andamento
verso i fondi obbligazionari, pari
dell’interesse verso i
diametralmente opposto lo si
a 104 mld di dollari, e in misura
fondi obbligazionari,
era già visto lo scorso anno. I
minore verso quelli legati a
mentre per i
dati 2011 elaborati da Strategic
commodity e altri fondi (14,7
prodotti azionari
Insight Simfund testimoniano
mld $). Di contro i fondi azionari
la
tendenza
risulta
infatti ingenti fuoriuscite dai
hanno evidenziato deflussi per
diametralmente
mutual funds azionari (esclusi
17,3 mld. Trend di fondo che si
opposta tra ETF e
gli ETF) per addirittura 172,4
è confermato nelle prime quattro
miliardi di dollari che hanno
settimane di aprile: afflussi per
fondi tradizionali
condizionato largamente il
11,5 mld su fondi fixed income
bilancio complessivo per
e invece deflussi per 6,9 mld
l’industria (negativo per 54,3 mld nonostante gli
da quelli azionari. Guardando invece alla dinamica
afflussi per 104,2 mld nei fondi fixed income).
delle varie asset class per quanto concerne gli
Di contro gli Exchange Traded Products (ETP)
Exchange Traded Products (ETP), secondo i dati
legati all’azionario lo scorso anno hanno riportato
elaborati da BlackRock l’andamento dei replicanti
afflussi per 111,7 miliardi di dollari sui 173 mld
legati all’azionario è stato positivo con afflussi per
totali. E nei primi tre mesi del 2012 l’andamento
36,3 miliardi di dollari nei primi tre mesi del 2012,
rimane positivo con afflussi per 36,3 mld.
continuando a rappresentare la componente più
2
120
Mutual Funds
ETPs
80
40
0
Equity
Fixed Income
Commodities & Others
-40
Fonte: Black Rock, Bloomberg, NSX, EPFR
ETF vs fondi comuni: flussi verso i prodotti azionari
2011
2010
2009
2008
2007
2006
2005
(600)
(400)
(200)
0
Equity Mutual Funds
200
400
600
mld $
Equity ETPs
Fonte: Black Rock, Bloomberg, NSX, EPFR
NEWS DAL MONDO ETF
News
Deutsche Bank
db X-trackers
Un pacchetto semplice per un prodotto tutto italiano
I primi ETF su Titoli di Stato italiani
Domani al debutto a Milano due ETF targati Amundi
Al via il 23 maggio le contrattazioni sul mercato ETFPlus di Borsa Italiana di due nuovi
Amundi ETF. Il primo, l’Amundi Etf S&P 500 Eur Hedged Daily, prevede la replica sintetica
dell’S&P 500 Eur Daily Hdg, indice legato all’andamento dei 500 principali titoli del
mercato azionario statunitense con copertura giornaliera dal rischio cambio euro/dollaro. Il
TER risulta dello 0,28% ed è prevista la capitalizzazione dei dividendi. Il secondo, l’Amundi
Etf Govt Bond Highest Rated EuroMts Investment Grade 1-3, prevede la replica sintetica
dell’EuroMTS Highest-Rated Government 1-3, composto da emissioni governative in euro
con durata residua tra 1 e 3 e rating massimo, pari ad AAA, assegnato da almeno due
delle tre principali agenzie di rating (S&P, Moody’s e Fitch).
Da ETF Securities nuovo ETC sull’oro fisico
ETF Securities ha quotato lo scorso 14 maggio in Borsa Italiana l’ETFS Physical Swiss
Gold ETC che ha come sottostante lingotti di oro fisico custoditi a Zurigo in Svizzera.
“L’obiettivo è quello di mettere gli investitori italiani nella condizione di diversificare la loro
esposizione in oro sia da un punto di vista geografico che sulla base caveau responsabili
della custodia”, ha rimarcato Massimo Siano, Head of Italian Sales di ETF Securities.
Educational
Gli ETF “currency hedged” permettono di replicare un indice annullando quasi totalmente l’esposizione
al rischio cambio. L’attività di copertura (hedging) permette una neutralizzazione del rischio valuta
ricorrendo a contratti a termine (“forward”) ad un mese. Il cambio viene coperto vendendo contratti
a termine su valute al fine di fissare il cambio a termine. Gli utili (o le perdite) derivanti da contratti a
termine compensano le perdite/incrementi di valore della valuta estera, mitigando così l’esposizione
alla divisa estera. Il coefficiente di copertura è pari al 100% del valore dell’indice all’inizio del mese.
Alla fine di ogni mese eventuali guadagni (o perdite) derivanti dalla copertura valutaria vengono
reinvestiti nell’indice (o detratti dall’indice) e viene impostata una nuova copertura valutaria sulla base
del valore dell’indice a fine mese. Durante il mese, l’importo coperto rimane costante fino alla successiva
copertura, ossia dopo un mese. Il rendimento degli indici con copertura valutaria non riflette pertanto il
rendimento esatto dell’indice nella sua valuta locale. Se l’indice di riferimento ha guadagnato dall’ultimo
aggiustamento (ultimo giorno di negoziazione dell’ultimo mese), l’indice con copertura valutaria
risulterà sotto-coperto mentre se l’indice di riferimento è sceso allora l’indice con copertura risulterà
sovra-coperto.
3
Deutsche Bank emette i primi tre ETF al mondo su Titoli di Stato italiani.
ETF su
ISIN
Dividendi
TER
MTS Italy Aggregate – Ex-Bank of Italy®
LU0613540698
Distribuzione annuale
0,20 %
MTS Italy BTP – Ex-Bank of Italy®
LU0613540185
Distribuzione annuale
0,20 %
MTS Italy BOT – Ex-Bank of Italy®
LU0613540268
Capitalizzati
0,15 %
Prima dell’adesione leggere il documento di quotazione, il prospetto ed il prospetto semplificato del comparto rilevante.
Avvertenze –Potete ottenere gratuitamente tali documenti presso Deutsche Bank AG, Via Santa Margherita 4, 20121 Milano e sul sito
www.dbxtrackers.com. db x-trackers è un marchio commerciale di proprietà di Deutsche Bank AG. Gli ETF descritti nel presente
opuscolo informativo sono azioni di db x-trackers II, una società d’investimento costituita ai sensi del diritto lussemburghese nella
forma di Société d’Investissement à Capital Variable (SICAV). Deutsche Bank AG e lo sponsor degli indici non rilasciano alcuna
dichiarazione o garanzia circa i rendimenti che possono essere ottenuti dall’utilizzo del relativo indice. MTS Italy-Ex Bank of Italy
Indices e ciascun indice singolarmente (di seguito, gli “Indici”) sono marchi registrati di proprietà di MTSNext Ltd. MTSNext è
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stessi. MTSNext ed i suoi licensor (concessori di licenze) non promuovono, supportano o sono in alcun modo coinvolti nella vendita
o nella commercializzazione dei prodotti descritti nel presente avviso promozionale. MTSNext ed i suoi licensor non assumono
alcuna responsabilità nei confronti di alcuno per qualsivoglia imprecisione presente nei dati sui quali l’Indice è basato, per qualunque errore, imprecisione o omissione nel calcolo e/o nella diffusione dell’Indice o nel modo in cui viene utilizzato in riferimento
all’emissione e/o l’offerta dei prodotti qui descritti o in relazione alla commercializzazione dell’Indice. Le informazioni contenute nel
presente documento sono destinate esclusivamente all’utilizzo in Italia. La pubblicazione del presente documento non costituisce
una modalità di offerta al pubblico da parte di Deutsche Bank AG e non costituisce o intende fornire alcun giudizio, da parte della
stessa, sull’opportunità dell’eventuale investimento ivi descritto. I prodotti descritti adottano una struttura swap based. Si prega
di far rifermento alla sezione “Rischio di Controparte” presente nel Documento di Quotazione e nel Prospetto per una descrizione
dettagliata dello stesso e delle tecniche per ridurlo attraverso il rilascio di una garanzia.
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21.02.12 16:01
a cura di Titta Ferraro
TEMA CALDO
Trovare riparo dal rischio euro con gli ETF
Dal G8 di Camp David è emersa
Gli ETF sono in
la ferma volontà di evitare l’uscita
grado di offrire
della Grecia dall’euro e prendere
soluzioni efficienti
misure concrete per sostenere
con strumenti
la crescita economica, ma i
idonei
a far parte di
mercati continuano a guardare
un portafoglio dal
con apprensione ai prossimi
sviluppi della crisi greca, senza
basso profilo
dimenticare le difficoltà del settore
di rischio o volto a
finanziario spagnolo e la ricaduta
bilanciare il rischio
recessiva dell’eurozona. Il “fly to
legato a violente
quality” rimane pertanto di stretta
fluttuazioni dei
attualità così come la necessità
cross valutari
di districarsi tra gli strumenti più
idonei all’attuale contesto di crisi
dell’euro con molteplici variabili che influenzano l’andamento
dei vari asset. Il dollaro conferma il suo status di valuta
rifugio in caso di turbolenze finanziarie, ma allo stesso modo
è esposto al rischio di pagare dazio in caso di nuovo piano
di quantitative easing da parte della Federal Reserve. Di
contro il franco svizzero è uscito di scena dopo la decisione
dello scorso anno della SNB di fissare un floor per il cross
euro/chf e allo stesso modo lo yen è soggetto al crescente
interventismo della Bank of Japan per evitarne un suo
eccessivo apprezzamento.
Rischio Grecia e short sull’euro
Indubbiamente l’incertezza attuale, guardando ai mercati
valutari, va a pesare in primo luogo sull’euro, reduce da
diverse settimane di cali che lo hanno ricacciato a un
4
passo dai minimi annui. Asmara Jamaleh,
economista di Intesa Sanpaolo specializzata
sui mercati valutari, rimarca come risulti difficile
quantificare il downside collegato all’eventuale
uscita della Grecia dall’euro perché si
tratterebbe di evento senza precedenti storici,
ma si può ipotizzare una discesa tra 1,25 e
1,18 dollari ricordando come in occasione
della “prima” crisi greca, il cambio precipitò da
1,35 proprio a 1,18 dollari tra aprile e giugno
2010. Non va poi dimenticato il contesto di
stagnazione economica dell’eurozona che
potrebbe indurre la Bce a nuove mosse di
stimolo economico, tra cui non va esclusa quella di ridurre
il livello dei tassi come sollecitato dall’Ocse. Politica ultraaccomodante della Bce che andrebbe a ridurre il differenziale
dei tassi rispetto agli Stati Uniti fornendo quindi ulteriori
spinte ribassiste sull’euro.
Per prendere posizione sulle possibili fluttuazioni dei cross
valutari ci sono i currency ETC che replicano le versioni
triple long e triple short degli indici Msfxsm pubblicati da
Morgan Stanley, moltiplicando quindi per tre al rialzo o al
ribasso la variazione dell’indice. In particolare l’ETFS 3x
Long USD Short EUR fornisce un’esposizione long sul
dollaro Usa e short sull’euro e da inizio maggio presenta una
performance positiva del 12% (+30% considerando gli ultimi
TEMA CALDO
12 mesi). Andamento analogo per l’ETFS 3x Long JPY
Short EUR che offre un’esposizione long sulla valuta
giapponese e short sull’euro. Questa tipologia di prodotti
si presta a essere utilizzata sia come strumento di
hedging (copertura) sia per catturare i trend di mercato.
Va ricordato che il meccanismo del ribilanciamento
giornaliero fa sì che il riferimento per il calcolo del valore
dell’indice a leva è ristabilito ogni giorno e, pertanto,
i rendimenti calcolati su periodi superiori a un giorno
possono discostarsi dalle performance effettive dei
cross valutari moltiplicati per 3. Di contro chi guarda
con ottimismo ai prossimi sviluppi della crisi o intende
semplicemente coprirsi dal rischio di un ribasso del
dollaro, c’è l’ETFS 3x Short USD Long EUR che
permette di avvantaggiarsi dei rialzi del cross eur/$.
Gli ETF su Bund, Treasury e Gilt
Sull’obbligazionario invece si conferma una netta
predilezione in contesti di elevata incertezza verso Bund,
Treasury e Gilt. Aggiornati nuovamente i massimi storici
nelle ultime sedute, il rendimento dei titoli decennali
tedeschi è sceso sotto l’1,5% e secondo gli analisti di
Nomura c’è spazio per una discesa fino all’1,25%, livello
che potrebbe essere violato se non arriverà nessuna
risposta politica alla crisi. Tra gli ETF obbligazionari
quotati sul mercato italiano sono saliti a quota cinque i
replicanti proposti da Deutsche Bank con la quotazione
lo scorso mese del Db X-Trackers Ii Iboxx Eur Germany
7-10 che si aggiunge a quelli legati a bond tedeschi
con scadenze più brevi (1-3 anni e 3-5 anni) e ai
due ETF comprendenti invece emissioni del governo
tedesco relative a tutte le classi di scadenza. Tra questi
il db x-trackers II IBOXX € Germany TR Index (4%5
D) ha la peculiarità di prevedere un dividendo annuo
prestabilito, pari al 4% del NAV del giorno di riferimento.
L’esposizione ai titoli di Stato tedeschi può avvenire
anche attraverso il Lyxor ETF Daily Leveraged Bund
che permette di avvantaggiarsi con leva 2 del rialzo del
future sul decennale tedesco, incorporando quindi una
maggiore reattività (nel bene ma anche nel male) ai
movimenti del sottostante. Per investire invece su indici
contenenti obbligazioni governative statunitensi ci sono
diversi ETF proposti da Credit Suisse, iShares e Lyxor
che spaziano da scadenze brevi a quelle medio-lunghe.
A differenza dei replicanti relativi a indici obbligazionari
dell’eurozona, questi espongono l’investitore al rischio
cambio euro/dollaro che potrebbe condizionare il
rendimento finale dell’investimento. Esposizione al
cambio euro/sterlina invece per chi vuole puntare
sull’unico ETF sui titoli di stato britannici presente a
Piazza Affari, ossia l’iShares Ftse UK All Stocks Gilt.
Oro in secondo piano ma potrebbe ripartire
Negli ultimi mesi è invece rimasta in disparte l’opzione
rappresentata dall’oro da sempre considerato asset
rifugio per eccellenza. Negli ultimi tre mesi il metallo
giallo è arrivato a perdere 10 punti percentuali con gli
investitori intenti a vendere oro e acquistare dollari Usa
come rifugio dalla crisi europea. Il consensus rimane
comunque positivo con target 1.840 dollari l’oncia a fine
anno rispetto ai 1.575 attuali. Goldman Sachs vede l’oro
risalire proprio in area 1.840 $ nei prossimi 6 mesi e lo
ritiene il vero asset rifugio per situazioni di emergenza
e già a giugno potrebbe esserci un cambio di rotta con
l’eventuale QE3 della Fed che spingerebbe gli investitori
a vendere dollari e acquistare oro.
ETFS 3X Long USD Short Eur
60
55
50
45
40
feb-11
mag
ago
nov
feb-12
mag
Fonte: Bloomberg
Db x-trackers II - iBoxx Germany TR Index ETF
190
185
180
175
giu-11
set
dic
feb-12
mag
Fonte: Bloomberg
FOCUS BANCA IMI
Collegati al sito www.bancaimi.it per leggere tutte le ricerche o ascoltare i risultati con il servizio Podcast
L’APPROFONDIMENTO
DI BANCA IMI
Commodity travolte
dalle turbolenze greche
Energia: Outlook ancora
Metalli Preziosi: Outlook Neutrale nel
Moderatamente Positivo
breve e nel medio-lungo terminee
Gli operatori, preoccupati da un calo
Poche le novità rispetto al mese scorso,
della domanda di risorse da parte degli
a parte un deterioramento delle quotazioni
Stati Uniti, non disdegnano di considerare
legato all’innalzamento dell’avversione
positivamente la garanzia di ampia
al rischio, frutto delle turbolenze in
liquidità in dollari a
Europa che non si
basso costo promessa
sono scaricate verso i
dalla Fed. Il nostro
classici asset difensivi
L’attuale fase di
Outlook di breve resta,
come i Preziosi, ma
rallentamento
pertanto, Moderatamente
quasi esclusivamente
economico che sta
Positivo. Nel mediosu dollaro e yen. Dal
caratterizzando
lungo termine continuiamo
lato dei fondamentali
anche i Paesi
a riconfermare cautela
il GFMS (Gold Fields
emergenti
e un Outlook Positivo,
Mineral Services) ritiene
continuando a monitorare
come nel 2011, che
dovrebbe
il marginale rallentamento
la domanda di oro da
impedire nel
delle economie dei Paesi
investimento sarà il
breve termine
emergenti e i loro livelli
driver principale del
un consistente
di domanda di petrolio. A
prezzo nel 2012, vista
recupero
dei
causa del rallentamento
anche la debolezza del
prezzi energetici
dell’economia in atto
ciclo mondiale. Uno
a livello globale e i
dei fattori chiave che
conseguenti effetti sulla
favorirà la diffusione
domanda di petrolio in un momento di
degli investimenti in metalli preziosi
disponibilità di offerta, il trend di ribasso
sarà certamente la politica monetaria
potrebbe trovare una pausa ma certamente,
accomodante delle Banche centrali.
nel breve periodo, non ci aspettiamo
Confermiamo un Outlook Neutrale nel
consistenti rimbalzi.
breve termine, dettato dalla prudenza in un
6
contesto di elevata volatilità.
Metalli Industriali: l’Outlook resta
Moderatamente Positivo
Gli operatori sui metalli sono ancora
concentrati sulle notizie in arrivo dal
gigante asiatico, dove i tassi di crescita,
in percentuale, stanno rallentando più
velocemente per i metalli industriali. In
particolare, i più colpiti saranno acciaio,
rame e zinco. La domanda dovrebbe
continuare a crescere per queste
commodity, ma il tasso sarà più basso sia
in termini percentuali sia come crescita
media annua espressa in quantità. Benché
il quadro quinquennale in Cina tratteggi
un quadro di crescita, i metalli industriali
vedranno comunque un calo, meno
accentuato per quei metalli che hanno un
forte legame con il settore dell’auto o con
l’investimento nella rete elettrica. Nel breve
termine il nostro Outlook resta pertanto
Moderatamente Positivo nonostante le
ultime turbolenze.
Prodotti Agricoli: Outlook Neutrale
Sul mercato, i prezzi delle commodity
agricole si consolidano ai livelli dello scorso
mese, nonostante le turbolenze delle ultime
A cura del Servizio studi e Ricerche
Intesa Sanpaolo
Il presente articolo costituisce
l’estratto di un documento di ricerca
redatto da Intesa Sanpaolo e
distribuito da BancaIMI. Per ogni
dettaglio informativo relativo al
documento, alle avvertenze e ai
conflitti di interesse dell’analista, di
BancaIMI e del Gruppo Bancario di
appartenenza (IntesaSanpaolo) si
invita a voler consultare il sito
www.bancaimi.it.
L’APPROFONDIMENTO
DI BANCA IMI
FOCUS BANCA IMI
settimane a seguito della vicenda politico-elettorale
in Grecia; il comparto tiene maggiormente di altri
e limita in modo efficace il crollo delle quotazioni.
Confermiamo come tra gli Agricoli al momento la
più forte sia ancora la soia, senza però tralasciare
GSCI Energia vs. WTI, Gasolio e Gas Naturale (da gennaio 2008)
180
160
140
120
350
GSCI Energia
WTI ($)
Gas Naturale ($)
Gasolio ($)
300
l’andamento del mais, nonostante un WASDE critico
nei confronti delle scelte di semina negli USA.
Visto il consolidamento delle quotazioni, sia del
comparto che delle singole componenti, ribadiamo
l’idea che, nel breve periodo, il settore si muoverà
in modo totalmente slegato dai fondamentali e
legato al flusso di notizie europee.
7
200
80
150
60
100
40
20
gen - 08
mar-10
mag-12
50
gen - 08
Fonte: Bloomberg, elaborazione Intesa Sanpaolo
GSCI Industriali vs. Rame, Alluminio, Zinco, Nickel (da 01.01 2008)
170
150
GSCI Metalli Industriali
Alluminio ($)
130
Rame ($)
Zinco ($)
110
Nickel ($)
mar-10
mag-12
Fonte: Bloomberg, elaborazione Intesa Sanpaolo
GSCI Agricoli vs. Mais, Frumento e Soia (da gennaio 2008)
180
160
140
GSCI Agricoli
Mais ($ cent.)
Frumento ($ cent.)
Soia ($ cent.)
120
90
100
70
80
50
60
30
gen - 08
GSCI Metalli Preziosi
Oro ($)
Argento ($)
250
100
I prodotti agricoli,
in particolare
soia e mais, sono
quelli che stanno
mostrando una
migliore tenuta
nonostante il
Wasde critico sulle
scelte di semina
negli Usa
GSCI Preziosi vs. Oro e Argento (da gennaio 2008)
mar-10
mag-12
Fonte: Bloomberg, elaborazione Intesa Sanpaolo
40
gen - 08
mar-10
mag-12
Fonte: Bloomberg, elaborazione Intesa Sanpaolo
OSSERVATORIO ETF
prezzo €volumiper % 1 meseper % 6 mesI TREnd bT
I MIGLIORI A 1 MESE
La pagina dei numeri di ETF News
Europa - Indice EuroStoxx 50
1450
1400
1350
2400
1300
1250
2200
1200
1150
2000
nov-11 dic-11
gen-12
feb-12 mar-12 apr-12 mag-12
CHIUSURAVARIAZIONE%
3 MESI 6 MESI 12 MESI
Eurostoxx50
Ftse Mib
Dax30
Ftse100
2150-13,831,58 -23,95
13012 -20,38 -7,72
-37,92
6331 -6,6115,43 -12,04
5304 -9,442,90 -9,93
Far East - Indice Nikkei
1100
nov-11 dic-11
gen-12
feb-12 mar-12 apr-12 mag-12
CHIUSURAVARIAZIONE%
3 MESI 6 MESI 12 MESI
Dow Jones
S&P 500
Nasdaq
Russell 2000
12369 -3,36 8,79
-0,06
1295
-3,07 10,77
-1,30
2479 -1,3314,85 8,25
747
-6,35 9,82
-7,77
Commodity - Indice CRB
10500
340
10000
320
9500
9000
300
8500
8000
nov-11
gen-12
mar-12
mag-12
CHIUSURAVARIAZIONE%
3 MESI 6 MESI 12 MESI
Giappone
Cina
Russia
Brasile
8634 -8,634,99 -9,14
632 -0,7110,90 -16,58
1318 -19,46-7,59 -27,55
54513-14,381,27 -9,60
280
nov-11
dic-11
gen-12
feb-12 mar-12
apr-12 mag-12
CHIUSURAVARIAZIONE%
3 MESI 6 MESI 12 MESI
Crb
Petrolio Wti
Oro
Cacao
290 -10,24-6,80 -15,15
93
-12,63 -5,25
-6,66
1589 -10,29-6,73 5,24
2273 -8,32-7,94 -25,28
Nelle tabelle sono riportati solamente gli Etf quotati sul segmento ETFplus di Borsa Italiana Spa. I dati sono elaborati su base quindicinale. Il trend indicato nelle ultime due colonne è dato
dall’incrocio di due medie mobili. Per quella di breve periodo, l’indicazione è positiva tutte le volte che la media mobile esponenziale a 5 giorni perfora verso l’alto quella a 20 giorni mentre
è negativa ogni volta che la media a 5 giorni perfora verso il basso quella a 20 giorni. Per quello di medio termine l’indicazione è positiva tutte le volte che la media mobile esponenziale a
20 giorni perfora verso l’alto quella a 50 giorni mentre è negativa ogni volta che la media a 20 giorni perfora verso il basso quella a 50 giorni.
8
1.321
3
4.260
3.938
3.886
16,41
16,20
15,59
14,56
14,55
13,41
-1,48
0,20
-7,30
-7,43
s
s
s
s
s
s
s
s
s
s
I MIGLIORI A 6 MESI
Usa - Indice Dow Jones
2600
Rbs Short Ftse Mib Etf
143,62
Rbs Short Ftse 100 Etf
76,46
Db X-Trackers Msci Emerging Markets 17,42
Lyxor Etf Stoxx 600 Basic Res Short
9,72
Db X-Trackers Stoxx 600 Basic Res Short9,525
Trend mt
Amundi Etf Leverage Usa
292,39
400
-4,65
36,00
t
t
Db X-Trackers Ftse Vietnam
19,56
17.861
-0,71
32,16
t
s
Db X-Tr S&P 500 2X Leveraged
11,93
6.486
-7,56
29,62
t
t
Lyxor Etf Daily Lever Btp
102,05
4.214
-0,48
29,44
t
t
Lyxor Etf Levdax
37,11
126.367 -10,49
28,48
t
t
I PEGGIORI A 1 MESE
Lyxor Etf Ftse Athex 20
1,00
117.632
-26,31
-24,81
t
t
Rbs Msci Brazil Adr Eur Hdge
36,94
14
-17,01
n.d.
t
t
Rbs Leveraged Ftse Mib Etf
21,99
3.228 -16,44
-15,91
t
t
Ishares S&P Global Clean Energy
3,21
38.302
-16,13
-12,89
t
t
Etfx Daxglobal Steel Fund
20,49
72
-14,72
-3,28
t
t
I PEGGIORI A 6 MESI
Db X-Trackers Shortdax X2
28,355
12.268
9,78
-30,62
s
s
Etfx Dax 2X Short Fund
37,59
53.592
11,64
-29,95
s
s
Lyxor Etf Daily Shortdax X2
29,15
73.776
10,23
-29,93
s
s
Rbs Shortdax 2X Etf
65,42
597
11,66
-29,59
s
s
Lyxor Etf Dailyx2 Short Btp
87,23
8.380
-1,17
-27,68
s
s
I PIù SCAMBIATI / QUANTITà
Lyxor Etf Leveraged Ftse Mib
4,61 4.846.396 -14,38
-18,53
t
t
Lyxor Etf Xbear Ftse Mib
47,69
964.112
12,18
-0,73
s
s
Lyxor Etf Ftse Mib
13,43
761.745
-6,92
-7,28
t
t
Ishares S&P 500 Index Fund
10,32
595.593
-1,39
17,68
t=
Ishares Msci Japan Fund
7,04
255.109
-5,06
5,08
t
t
I Più ScAMBIATI / VALORE
Lyxor Etf Xbear Ftse Mib
47,69 52.984.000
12,18
-0,73
s
s
Lyxor Etf Leveraged Ftse Mib
4,61 24.112.510 -14,38
-18,53
t
t
Lyxor Etf Ftse Mib
13,43 10.907.930
-6,92
-7,28
t
t
Ishares S&P 500 Index Fund
10,32 7.479.468
-1,39
17,68
t=
Lyxor Etf Levdax
37,11 4.760.169 -10,49
28,48
t
t
Fonte: Bloomberg - dati aggiornati al 22/05/2012
OSSERVATORIO ETF
MESSAGGIO PUBBLICITARIO
9 ETF sui Settori S&P 500
Il Commento agli ETF
Nel corso delle ultime quattro settimane
penalizzati soprattutto i fondi che
sul mercato ETFPlus di Borsa Italiana
consentono di prendere una posizione
hanno avuto la meglio i fondi a gestione
ribassista con leva sugli indici azionari
passiva che consentono di prendere
come il Db X-Trackers Shortdax X2
posizioni al ribasso sugli indici azionari.
(-30,8%), l’Etfx Dax 2X Short Fund
In evidenza
(-29,9%) e il Lyxor
soprattutto il Rbs
Etf Daily Shortdax X2
Short Ftse Mib Etf
(-29,9%). Tra gli Etf più
La tendenza
(+16,4%), l’Rbs
scambiati per quantità
marcatamente
Short Ftse 100 Etf
spicca il Lyxor Etf
ribassista dei
(+16,20%) e il Db
Leveraged Ftse Mib con
X-Trackers Msci
una media giornaliera di
mercati ha favorito
Emerging Markets
4,8 milioni di pezzi, il
gli ETF short a leva
(+15,5%). A sei mesi
Lyxor Etf Xbear Ftse Mib
che permettono
in evidenza l’Amundi
con scambi per 964 mila
di
avvantaggiarsi
Etf Leverage Usa
unità e poi il Lyxor Etf
del calo dei corsi
(+36%), il Db
Ftse Mib con transazioni
azionari.
Il
Lyxor
X-Trackers Ftse
medie per 761 mila pezzi.
ETF Leveraged Ftse
Vietnam (+32,1%)
I maggiori controvalori
e il Db X-Trackers
di scambio sono stati
Mib si conferma il
S&P 500 2X
registrati dal Lyxor Etf
più scambiato a
Leveraged (+29,6%).
Xbear Ftse Mib con
Piazza Affari
Le vendite hanno
scambi medi giornalieri
colpito invece
per 52,9 milioni di euro.
nell’ultimo mese di
Seguono il Lyxor Etf
contrattazione il Lyxor Etf Ftse Athex
Leveraged Ftse Mib con transazioni per
20 (-26,3%), l’Rbs Msci Brazil Adr
24,1 milioni di euro e poi il Lyxor Etf
Euro Hedge (-17%) e il Rbs Leveraged
Ftse Mib con una media di 10,9 milioni
Ftse Mib Etf (-16,44%). A sei mesi
di euro.
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9
LYXOR ETF
Lyxor* ha quotato su Borsa Italiana 9 ETF sui Settori dell’S&P 500, offrendo così
un’alternativa “armonizzata UCITS IV” rispetto agli ETF costituiti negli USA su indici simili.
I Lyxor ETF, contrariamente agli ETF statunitensi, sono armonizzati UCITS IV, sono autorizzati alla commercializzazione
in Italia, sono quotati su Borsa Italiana e, essendo costituiti in Europa, sono sottoposti ad un’Authority europea (AMF).
Inoltre, con un TER di appena 0,2% all’annoa, i Lyxor ETF hanno costi in linea o inferiori rispetto a ETF statunitensi similib.
Tutti i Lyxor ETF: investono in Titoli; no prestito titoli1; ~0% esposizione in derivati2; 100% trasparenza giornaliera on-line3.
Utilities
Financials
Technology
Industrials
Health Care
Consumer
Discretionary
Materials
Energy
Consumer
Staples
Settore
Nome ETF
ISIN
Bloomberg
TER
Lyxor ETF S&P 500 Capped Financials Sector
FR0011192723
FINSU IM
0,20%
Utilities
Lyxor ETF S&P 500 Capped Utilities Sector
FR0011192822
UTIU IM
0,20%
Energy
Lyxor ETF S&P 500 Capped Energy Sector
FR0011158161
ENERU IM
0,20%
Industrials
Lyxor ETF S&P 500 Capped Industrials Sector
FR0011192749
INDGU IM
0,20%
Materials
Lyxor ETF S&P 500 Capped Materials Sector
FR0011192780
MATU IM
0,20%
Lyxor ETF S&P 500 Capped Health Care Sector
FR0011192848
HLTU IM
0,20%
Financials
Health Care
Technology
Consumer Discretionary
Consumer Staples
Lyxor ETF S&P 500 Capped Technology Sector
FR0011192806
TNOU IM
0,20%
Lyxor ETF S&P 500 Capped Consumer Discretionary Sector
FR0011192681
DISU IM
0,20%
Lyxor ETF S&P 500 Capped Consumer Staples Sector
FR0011192715
STAU IM
0,20%
Contatti: www.ETF.it | [email protected] | 800 92.93.00 | Consulenti 02 89.63.25.00 | Istituzionali 02 89.63.25.28 | LYXOR <GO>
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