Un biglietto per il futuro Tre fermate per la mobilità sostenibile Contesto Un biglietto per l’avvenire – Le tre fermate per la mobilità sostenibile Il trasporto sostenibile, un elemento essenziale dello sviluppo sostenibile PRIMA FERMATA : L’EQUITA’ SOCIALE Città, trasporto e sostenibilità Raccomandazioni dell’UITP Esempi internazionali Salute e sicurezza Raccomandazioni dell’UITP Esempi internazionali SECONDA FERMATA: L’EQUILIBRIO AMBIENTALE Energia e risorse Raccomandazioni dell’UITP Esempi internazionali Riscaldamento terrestre Raccomandazioni dell’UITP Esempi internazionali Inquinamento dell’aria in ambiente urbano Raccomandazioni dell’UITP Esempi internazionali Inquinamento acustico Raccomandazioni dell’UITP Esempi internazionali 2 3 4 5 5 10 14 14 21 25 28 TERZA FERMATA: VALORE ECONOMICO Costo del trasporto per la collettività Raccomandazioni dell’UITP Esempi internazionali 30 30 CONCLUSIONI Esempi dell’impegno degli Associati UITP a favore dello sviluppo sostenibile 37 1 Premessa I tre pilastri dello sviluppo sostenibile, che riguardano gli aspetti sociali, economici ed ambientali, sono tutti parte integrante della fornitura del trasporto passeggeri pubblico o collettivo. L’UITP ha riconosciuto questo concetto nel Protocollo di Toronto 2 sottoscritto ed approvato da 4.000 professionisti del settore durante il Congresso Mondiale UITP tenuto a Toronto nel 1999 e nella Declaration for Cities on the Move (Comunicato di Melbourne) sottoscritta a Melbourne dalla Asia Pacific Division nel 2000. Per sviluppare queste iniziative, l’UITP ha costituito nel maggio 2002 un Gruppo di Lavoro dedicato allo Sviluppo Sostenibile. Il presente opuscolo, presentato al Congresso Mondiale UITP di Madrid nel maggio 2003, individua le sfide da affrontare e le vie da percorrere in futuro per raggiungere la mobilità sostenibile, descrivendo quello che è già in corso d’opera nel settore dei trasporti. L’opuscolo è integrato da una carta per lo sviluppo sostenibile, sottoscritta dagli associati UITP, che illustra le azioni concrete che contribuiscono allo sviluppo sostenibile che gli associati si impegnano a raggiungere nell’intervallo tra i due prossimi congressi mondiali UITP (Madrid, maggio 2003 e Roma, giugno 2005). 3 Il presente opuscolo è incentrato quasi esclusivamente sul trasporto passeggeri urbano perché esso è essenziale per dare forma alla futura sostenibilità e rappresenta la più grossa sfida nel campo della mobilità per i pianificatori e i politici di tutto il mondo. Esso illustra sotto forma di 3 ‘fermate’ le sfide che le città e le nazioni si trovano ad affrontare, le possibili soluzioni ed il contributo che può dare il trasporto pubblico per soddisfare queste esigenze di mobilità in modo sostenibile. La prima parte - la prima fermata - illustra l’aspetto sociale e l’importante ruolo che la mobilità svolge nella qualità della vita di ogni individuo. Essa descrive le sfide che il mondo deve affrontare per fornire una mobilità sostenibile a tutti in relazione al previsto aumento della popolazione urbana. L’ambiente e a salute del pianeta sono il secondo pilastro dello sviluppo sostenibile. La seconda ‘fermata’ dell’opuscolo illustra l’impatto che l’uso dell’energia e di altre risorse non rinnovabili, come ad es. l’occupazione del territorio, ha sull’equilibrio ecologico e l’effetto che questo produce nel contesto mondiale del riscaldamento del globo. La terza ed ultima fermata ‘Valore Economico’ non è certo la meno importante. In realtà, la vitalità economica è essenziale per il successo delle due ‘fermate’ precedenti. Il costo della mobilità per la comunità è di estrema importanza e questo capitolo illustra il modo in cui i costi del trasporto possono essere abbattuti, le sfide economiche riconducibili alla congestione del traffico e l’impatto positivo della mobilità sostenibile sulle economie locali in quanto essa crea occupazione a livello locale e coesione nella comunità. L’opuscolo individua anche le azioni che tutti gli interessati devono intraprendere per raggiungere questo obiettivo. Le raccomandazioni contenute nell’opuscolo sono il risultato dell’esperienza internazionale del gruppo di lavoro unita al consenso di tutti gli associati UITP. Esse valgono per tutti gli attori del trasporto e per chi decide a livello politico e dimostrano che qualsiasi cambiamento, anche il più piccolo, contribuisce a creare reti di trasporto più sostenibili, portando i benefici della mobilità a tutti e non solo a pochi. 2 2 Testo integrale disponibile sul sito web della UITP: www.uitp.com. 3 Versioni in altre lingue, una sintesi ed altre informazioni sono disponibili sul sito web della UITP (www.uitp.com). Un biglietto per il futuro 3 fermate per la mobilità sostenibile Il Concetto di Mobilità Sostenibile Città e comunità vivibili AMBIENTE Una migliore qualità della vita per tutti I membri della società Pratiche ambientali a lungo termine SOCIETA’ Me Pratiche aziendali con un basso impatto ambientale Sviluppo economico unito a sistemi di trasporto sostenibili che producono una solida crescita economica. Inclusione sociale che porta prosperità economica ECONOMIA Fonte: Ralph Hall, Introducing the Concept of Sustainable Transport to the U.S. DOT through the Reauthorization of TEA-21 Un mondo dove trova posto il trasporto sostenibile La sostenibilità ha 3 componenti interconnesse: l’ambiente, la società e l’economia. La società è l’organizzazione di interazioni umane complesse da cui noi oggi dipendiamo fortemente. La sostenibilità delle società, quindi, è una condizione necessaria per soddisfare le esigenze dell’uomo. I fattori sociali sono una componente essenziale di qualsiasi eredità lasciata alle generazioni future e sono quindi importanti per la sostenibilità. Essi determinano anche l’attuale qualità della vita e tra di essi l’accessibilità è un fattore importante. L’economia offre un quadro delle risorse disponibili e di come queste risorse vengono organizzate per soddisfare le esigenze e i fini dell’uomo. I fattori economici incidono profondamente sull’ambiente e sulla società in genere. L’ambiente si riferisce al rispetto per ciò che circonda l’uomo ed altre forme di vita e all’importanza di limitare la loro attività al minimo danno irreversibile all’ambiente. Il trasporto delle persone deve essere economicamente abbordabile, disponibile e sostenibile nel suo impatto sull’ambiente e sulla società. Esso contribuisce a raggiungere la sostenibilità in altri aspetti dell’attività umana. (sulla base della definizione del Centre for Sustainable Transportation del Canada) 3 Un Caposaldo dello sviluppo sostenibile Il trasporto sostenibile è un aspetto della sostenibilità globale che implica la soddisfazione delle esigenze dell’uomo di oggi senza pregiudicare la capacità delle generazioni future di soddisfare le proprie. Un sistema di trasporto è sostenibile se - permette ad individui e società di soddisfare le proprie esigenze primarie di accesso al lavoro, all’istruzione, al tempo libero e all’informazione in armonia con la salute dell’uomo e dell’ecosistema, offrendo pari opportunità all’interno di una generazione e tra generazioni diverse; - è economicamente abbordabile, opera in maniera efficiente, offre scelte tra modalità diverse e dà sostegno ad un’economia dinamica; - limita le proprie emissioni e scorie alla capacità che il pianeta ha di assorbirle, riduce al minimo il consumo di risorse non rinnovabili, l’occupazione del territorio e il rumore, riutilizza e ricicla i suoi componenti ogniqualvolta è possibile. 4 Prima fermata - Equita’ sociale Città,Trasporto e Sostenibilità Più Persone – Più Domanda Milliardi di persone Crescita della popolazione ■ Popolazione Urbana in Regioni Più Sviluppate ■ Popolazione Urbana in Regioni Più Sviluppate ■ Popolazione Urbana in Regioni Meno Sviluppate ■ Popolazione Urbana in Regioni Meno Sviluppate La popolazione urbana aumenterà del 27% nei prossimi 30 anni ed entro il 2030 il numero delle megalopoli salirà a 23, di cui 18 nei paesi in via di sviluppo. (Le Nazioni Unite definiscono una megalopoli come una città con una popolazione che supera i 10 milioni di abitanti). Fonte: Divisione Popolazione delle Nazioni Unite Le città possono sostenere un’accresciuta domanda di mobilità? Nel 1950 la popolazione totale del mondo era di 2,5 miliardi di persone. A fine 2000 era salita a 6 miliardi e si stima che entro il 2030 arriverà a 8 miliardi. La maggior parte di questa crescita avverrà nelle aree urbane dei paesi in via di sviluppo, che già ospitano circa l’80% della popolazione mondiale, e dove gli alti tassi di congestione del traffico, di incidenti stradali e di inquinamento acustico e atmosferico incidono sulla qualità della vita di molti cittadini. Gli ulteriori 400 milioni di abitanti delle città previsti in Africa e gli oltre 800 milioni previsti in Asia per la fine del 2030 metteranno sotto pressione l’infrastruttura urbana dei paesi in via di sviluppo. Come dimostrato oggi dagli alti livelli di congestione del traffico nella maggior parte delle aree urbane, indipendentemente dal fatto se si trovano in ricchi paesi industrializzati o nei paesi sviluppati, è evidente che il trasporto a mezzo di auto private senza alcun tipo di limitazione non è in grado di soddisfare la domanda di mobilità nelle città. 5 Più mobilità e più velocemente La gente viaggia per distanze più lunghe e più frequentemente rispetto a 50 anni fa. Il tempo che le persone dedicano agli spostamenti resta però più o meno lo stesso. In parole povere, le persone chiedono più mobilità, più velocemente. E’ chiaro che questo aumento della domanda di mobilità non può essere soddisfatto dalle esistenti infrastrutture dei trasporti e, come è già stato dimostrato in più occasioni, costruire più strade non è la soluzione. Nei paesi in rapido sviluppo, la politica urbanistica ad hoc e l’urbanizzazione selvaggia unite a strade sempre più congestionate hanno già avuto conseguenze allarmanti. I pendolari coprono distanze più lunghe e gli alti livelli di congestione del traffico rendono i servizi di trasporto pubblico di superficie meno affidabili e meno appetibili. Se devono scegliere, le persone preferiscono viaggiare in auto, che è più costoso e altrettanto lento, ma più confortevole. PARCO AUTOMOBILISTICO MONDIALE 1970 - 2010 Milioni 1100 Paesi sviluppati Paesi in via di sviluppo + Europa dell’Est* 1000 900 800 700 600 500 400 Questo emargina ancora di più i poveri e le persone meno abili, perché non tutti possono scegliere, e rende tutto il trasporto meno sicuro, in quanto un aumento del traffico significa un maggior rischio di incidenti per tutti. Questo ha un forte impatto sulla mobilità di donne, giovani e anziani che si affidano in misura maggiore al trasporto pubblico per le loro esigenze di mobilità. 300 200 100 0 1970 1980 1990 2000 2010 2020 * Nota: Europa dell’Est = paesi dell’ex blocco dell’Est esclusa la Germania dell’Est Fonte: Asif Faiz and Surhid P. Gautam, “Motorization, urbanization and air pollution”, discussion paper (The World Bank, Washington, D.C., September 1994), p.8; US Dept. of Energy Trasporto equo per tutti Potenziare il trasporto locale porta vantaggi immediati a chi ne ha più bisogno. Le persone benestanti in genere non vivono in strade molto trafficate; sono le persone più svantaggiate che devono combattere ogni giorno con ambienti degradati, con il forte inquinamento locale e con gli alti tassi di incidenti stradali. Una rete di trasporto pubblico veloce incoraggia la crescita della domanda di mobilità. Oggi le reti con velocità e frequenza più alte hanno un numero di utenti maggiore. 6 I veri esperti dell’era dell’informazione hanno affermato a tempi alterni nel corso degli ultimi 20 anni o giù di lì che i nuovi modi di lavorare avrebbero rivoluzionato il modo in cui lavoriamo. In teoria, il telelavoro o il telependolarismo riducono il bisogno di recarsi al lavoro ogni giorno. La veloce diffusione della tecnologia dell’informazione, però, non ha rimpiazzato l’esigenza basilare dell’uomo che è il contatto. Efficienza e rispetto per tutti Le modalità di trasporto più efficienti in grado di trasportare un gran numero di persone possono già soddisfare una forte domanda e, a meno che non stiano già operando a piena capacità, possono far fronte al meglio all’aumento della domanda di mobilità. In presenza di una forte domanda, la metropolitana e la ferrovia locale non hanno rivali in termini di capacità, in quanto trasportano oltre 50.000 persone per linea/ora. Anche i sistemi di ferrovia leggera di qualsiasi lunghezza sono estremamente efficienti; nelle Filippine, a Manila, per esempio, una linea di 15 km trasporta 400.000 passeggeri al giorno ed una linea di 30 km a Istanbul/Turchia trasporta 300.000 persone al giorno. Anche gli autobus per linee rapide, quelli ad alta capacità e i filobus che viaggiano su corsie preferenziali possono rappresentare una soluzione efficace per circa 200.000 passeggeri al giorno/per direzione di marcia se i fondi per le infrastrutture della rete ferroviaria sono scarsi, come dimostra il caso dell’America Latina. Gli attuali schemi di fruizione della mobilità non sono sostenibili. Ma non deve essere necessariamente così, in quanto, grazie all’ampia disponibilità di scelta tra sistemi innovativi che esiste oggi, i paesi – sia quelli in via di sviluppo che quelli del mondo avanzato – possono creare reti efficienti adeguate al loro budget e alle loro esigenze. L’esperienza dimostra che, prevedendo delle corsie preferenziali per gli autobus, il numero dei passeggeri trasportati può aumentare del 40-200% nelle ore di punta! Anche un uso migliore delle infrastrutture esistenti porta con sé dei benefici Un’infrastruttura dominata dall’automobile, con superstrade urbane rumorose o trafficate tangenziali ubicate vicino alle zone residenziali, non favorisce l’interazione sociale ed isola le comunità. Infrastrutture per il trasporto pubblico ben progettate, invece, non solo occupano molto meno spazio urbano ma contribuiscono anche all’aggregazione delle comunità. Parigi ha 120 km di corsie per autobus accessibili ai ciclisti ed altri 40 km sono stati ampliati e sono completamente separati dal resto del traffico. Gli autisti della RATP e le organizzazioni dei ciclisti hanno negoziato una carta di ‘buona condotta’ per garantirne un uso equo e corretto. 7 Raccomandazioni UITP • Prevedere sistemi che rappresentino la migliore combinazione di modalità e offerte di servizio per tutti i membri della società. Un approccio integrato porterà con sé una modifica negli schemi di fruizione. • Agevolare e riformare i processi decisionali a livello internazionale, nazionale, regionale e locale al fine di permettere agli enti e ai ministeri coinvolti di patrocinare politiche coerenti ed integrate che siano portate avanti per il tempo necessario ad avere un impatto misurabile. • Implementare tecnologie innovative per rendere il trasporto pubblico più appetibile ed integrato con le altre modalità. UITP raccomanda l’uso di tecnologie moderne come le smart card, il GPS, il ‘tempo reale’, informazioni sui servizi di trasporto pubblico che siano chiare e facilmente comprensibili per l’utente. Esempi nel mondo Autobus per Linee Rapide In America Latina, varie grandi città come Bogotà, Quito e Porto Alegre hanno autobus per Linee rapide molto popolari. Nel 2000, per esempio, Bogotà ha aperto le prime due linee di un sistema di trasporto ad alta capacità a mezzo autobus denominato Transmilenio. Oggi, con sole tre linee, questo sistema trasporta 700.000 passeggeri al giorno di cui 42.000 all’ora nelle ore di punta. Gli amministratori di Bogotà hanno investito nel risanamento urbano concentrandosi sul sistema di trasporto: • Transmilenio (31 km di corsie preferenziali per gli autobus) • Accesso limitato alle auto nelle ore di punta – i cittadini hanno votato di rendere l’intera area urbana inaccessibile alle auto, taxi esclusi, nelle ore di punta del mattino e della sera a partire dal 2015 • Piste ciclabili (sono previsti 200 km che collegheranno l’intera città) e marciapiedi per promuovere modalità di spostamento non motorizzato @ Spazi verdi e spazi pubblici per rivitalizzare il territorio urbano. 8 Di fronte all’insostenibile aumento delle auto private in circolazione, la Bangalore Metropolitan Transport Corporation (BMTC) dell’India, una società di autobus governativa che serve circa 6 milioni di persone, introdurrà un Sistema di Trasporto Pubblico Rapido basato su autobus ad alta capacità e corsie preferenziali. Questo progetto si trova ora nella fase pilota ed ha vinto l’Asia Pacific Award 2002 dell’UITP per ‘Affordable Public Transport’ Fonte: UITP Mobi+ Trovare soluzioni senza costruire nuove infrastrutture – Subaraya, Indonesia La rapida crescita economica e la domanda di mobilità hanno fatto sì che tutti gli enti coinvolti nella pianificazione del trasporto e nella politica urbanistica di Subaraya, nel nordest di Java, la seconda città più importante dell’Indonesia (con una popolazione di 2,5 milioni di persone) ripensassero seriamente, come è successo in numerose città della regione, ai modi di fornire mobilità. Tra le recenti iniziative prese dall’amministrazione cittadina per sviluppare un sistema di trasporto integrato migliore senza costruire nuove infrastrutture figurano un nuovo percorso di autobus in direzione nord-sud e campagne mirate per sensibilizzare i cittadini sull’esigenza di un sistema di trasporto urbano sostenibile. Tra gli altri provvedimenti adottati figurano carburanti meno inquinanti, sostegno al trasporto non motorizzato e la gestione del traffico per limitare l’uso delle auto private. Fonte: Urban Transport Environment and Equity, Eduardo Vasconcellos. La ferrovia contribuisce a riportare l’occupazione del territorio urbano entro schemi compatti e più sostenibili. A Perth, Australia Occidentale, gli utenti abituali di una nuova linea ferroviaria urbana di 30 km, che collega la periferia al centro della città e che in precedenza era una corsia accessibile solo agli autobus, sono aumentati del 40% il primo anno per arrivare al 56% qualche anno dopo. Il 25% dell’aumento del primo anno è rappresentato dagli automobilisti che hanno cambiato le loro abitudini e si servono di questa linea per recarsi al lavoro. Impatto della Currambine Line sugli indicatori di performance della ferrovia 1991-1996 Indicatore 1991 1996 variazione % Treni-Km pro capite Velocità media Viaggi pro capite Passeggeri-km pro capite 4.8 34 97.3 7.0 10.0 50 275.4 22.5 108% 47% 183% 221% Fonte: Kenworthy J,. Laube F; Urban Transport patterns in a global sample of cities & their linkages to transport infrastructure, land-use, economics & environment. Inoltre, è stata ottenuta una riduzione degli spostamenti in auto attraverso tecniche di marketing mirate unite ad un programma di incremento delle fermate di autobus ed una maggiore distribuzione degli orari del trasporto pubblico. Si è visto che, senza nuove infrastrutture, il 15% di tutti gli spostamenti in auto è, in linea di principio, sostituibile con altre modalità di spostamento. Fonte: World Transport Policy and Practise 7 (4): 61-66 (James B & Brog W) Madrid – la creazione di nuove regioni metropolitane stimola il trasporto urbano integrato L’organizzazione del trasporto è resa estremamente complessa da responsabilità e budget frammentati. Le strutture devono essere adattate man mano che le città crescono e l’urbanizzazione selvaggia le collega alle cittadine circostanti, rendendo indistinti i confini e creando un crescente bisogno di soluzioni di trasporto integrato. Madrid ha creato il ‘Consortio de Transportes de Madrid’ (CTM) che raggruppa tutti gli enti responsabili del trasporto urbano, dell’urbanistica e dei lavori pubblici di 178 amministrazioni comunali e che è responsabile dell’organizzazione strategica e tattica del trasporto urbano. Il CTM rispecchia la diversità nei suoi processi decisionali in collaborazione con i sindacati, gli operatori e le associazioni dei consumatori che sono membri a pieno titolo del comitato. Per il finanziamento dipende da un organismo eletto a livello politico, la Communidad de Madrid, ed ha dimostrato la validità di questo modello investendo nell’integrazione della rete di trasporto e concentrandosi sullo sviluppo della ferrovia. Dal 1995 ha efficacemente raddoppiato la lunghezza della linea della metropolitana aggiungendo 111 km di linea, 72 nuove stazioni, più altri 20 km di ferrovia regionale con 3 nuove stazioni e 12 nuovi interscambi per facilitare il trasbordo tra diverse modalità di trasporto. Questo tipo di intervento abbatte in modo significativo i costi a soli 32 milioni di a km, una cifra ben inferiore rispetto alla maggior parte delle altre città. Dato che il consorzio del trasporto regionale è stato istituito a Madrid 16 anni fa, è aumentata la fruizione di oltre il 63% (1986-2001) e l’utilizzo del sistema continua ad aumentare in maniera costante. 9 Salute e Sicurezza Gli incidenti rappresentano un alto costo per la società Viaggiare sicuri è l’interesse primario degli utenti di tutte le età e classi sociali. In genere si ritiene – erroneamente - che viaggiare in auto sia ancora relativamente sicuro, soprattutto nei paesi sviluppati. Tuttavia gli incidenti sono la causa principale di morte sia nei paesi sviluppati che in quelli in via di sviluppo. E’ un fatto incontestabile che la maggior parte degli incidenti nel settore dei trasporti sia causata dalla circolazione delle auto e secondo un rapporto dell’OMS (pubblicato nel 1999 e basato sui dati relativi al 1998) gli incidenti stradali provocano 1,7 milioni di decessi e oltre 10 milioni di ferimenti nel mondo. Per i paesi in via di sviluppo questo rappresenta un problema crescente. La Banca Mondiale per l’Africa ha registrato un aumento del 350% degli incidenti mortali in un periodo di soli 20 anni nell’Africa subsahariana e le cifre attuali mostrano che ogni 10.000 veicoli si verificano 66 decessi in Tanzania e pochi meno (60) in Kenya. Questi dati statistici devono essere comparati con quelli relativi all’Europa per poter apprezzare appieno la portata del problema. Nel Regno Unito si verificano 1,4 decessi ogni 10.000 veicoli. Questo non significa che è più sicuro viaggiare nei paesi sviluppati. Gli incidenti stradali continuano ad essere la causa prima dei decessi che si verificano nella fascia d’età tra i 15 e i 30 anni Nelle cittadine dove esistono sistemi di nell’Unione Europea e sono responsabili del 40% di trasporto pubblico ben sviluppati, il tutte le morti accidentali che si verificano in alcuni numero dei decessi causati dagli paesi. Ovviamente sono molte di più le persone che incidenti stradali è la metà rispetto a restano menomate o ferite e che vanno così a gravare la quello delle città dove quasi tutti gli società degli alti costi dell’assistenza sanitaria. I pedoni, spostamenti avvengono in auto. giovani e non, e i ciclisti sono le persone a più alto rischio. Sicurezza – un interesse di tutti Il rapporto diretto tra il numero delle persone che restano uccise o menomate sulle strade ed il numero degli spostamenti in auto nell’ambito di una comunità dimostra la necessità di promuovere il trasporto pubblico di qualità. Sembra incredibile, Incidenti mortali per milione di abitanti ma oltre il 50% degli spostamenti in auto USA 130 Europa occidentale 70 in Europa copre una distanza inferiore ai 5 Ricche città dell’Asia 60 km ed il 30% una distanza inferiore ai 3 km. Questo fa aumentare significatiFonte: UITP Millennium Cities Database vamente il rischio di restare vittima di un incidente. Molti di questi spostamenti potrebbero avvenire con modalità di trasporto diverse e più sostenibili. A parità di rispetto delle norme di sicurezza stradale, le città più pericolose sono quelle in cui la maggior parte degli spostamenti avviene in auto, come negli Usa dove si verificano 13 decessi ogni 10.000 persone (MCDB et Kenworthy & Laube, et al 1999 International Sourcebook of Automobile Dependence in Cities 1960-1990). In media è 5-10 volte più sicuro viaggiare con i mezzi pubblici (sulla base dei passeggeri-km). In Europa è 20-25 volte più sicuro viaggiare in treno piuttosto che in auto e questo rende il trasporto pubblico e la ferrovia significativamente più sicuri rispetto all’auto privata. 10 Gli incidenti stradali uccidono 3.000 canadesi all’anno e sono la causa più comune di morte accidentale delle persone al di sotto dei 35 anni. Questo costa al sistema sanitario 10 millioni di dollari canadesi all’anno. D’altro canto, il trasporto pubblico in Canada è ritenuto 20 volte più sicuro. Fonte: CUTA Public Transit and our quality of life; issue paper 3; Ott. 2002 La circolazione delle auto incide sullo stile di vita dei singoli, sulla vita delle comunità e, paradossalmente, sulla capacità di spostamento. I bambini non possono più giocare in sicurezza nei pressi delle loro abitazioni e vengono tenuti in casa oppure accompagnati dappertutto in auto. Questo porta all’isolamento sociale, a bassi livelli di attività fisica e, in definitiva, a sviluppare abitudini sbagliate. Camminare fino alla fermata del mezzo pubblico, ad esempio, è un esercizio fisico ‘dolce’ che fa bene alle persone di ogni età e di ogni fascia della popolazione in quanto contribuisce a raggiungere il livello minimo di attività fisica giornaliera raccomandato dall’OMS. Trasporto, salute e qualità della vita Le attuali condizioni del traffico, in Europa come nel resto del mondo, non favoriscono l’utilizzo del mezzo pubblico, il camminare o l’uso della bicicletta per le esigenze quotidiane di mobilità. L’introduzione di una legislazione che garantisca la costruzione e la manutenzione di marciapiedi sufficientemente larghi in tutti i nuovi quartieri e l’ubicazione delle fermate dei mezzi pubblici nei luoghi più idonei e sicuri possono contribuire a modificare questa situazione. Ambienti di qualità che incoraggiano il camminare, l’uso della bicicletta e del trasporto pubblico favoriscono l’interazione sociale e culturale. Questa dà origine a comunità sane e dinamiche ed incoraggia la responsabilità sociale attraverso un maggiore contatto umano. Maggiore attenzione deve essere prestata alle esigenze particolari dei bambini e degli anziani. La sicurezza e la qualità dell’aria intorno alle scuole subiscono un danno se l’accesso a tali aree avviene solo con le auto private. Una segnaletica chiara, informazioni per gli utenti e un’architettura stradale gradevole danno un valore aggiunto alla vita in città e al senso di sicurezza. Il trasporto pubblico significa indipendenza nella mobilità per tutte le età e le fasce della popolazione. Ambienti di trasporto sicuri influenzano le abitudini e i bambini dovrebbero imparare sin da piccoli come soddisfare le proprie esigenze di mobilità a prescindere dall’auto, camminando, andando in bicicletta o utilizzando i mezzi pubblici. Gli anziani spesso dipendono fortemente da un sistema di trasporto che funzioni bene e sia sicuro per mantenersi autonomi ed indipendenti. Entrambi questi gruppi di persone sono estremamente esposti agli incidenti stradali sia come pedoni che come ciclisti. Sussiste un collegamento diretto tra la politica dei trasporti e la salute della popolazione. Gli amministratori, i professionisti del sistema sanitario, dei trasporti e dell’ambiente e i cittadini devono essere sensibilizzati in merito al valore aggiunto che le considerazioni di carattere sanitario danno alle decisioni relative alla mobilità prestando particolare attenzione ai gruppi più vulnerabili. 11 Raccomandazioni UITP • Integrare tutte le modalità di trasporto per creare condizioni di trasporto più sicure e raggiungere il massimo di interoperabilità. • Promuovere le modalità di trasporto più efficienti al fine di ridurre i costi sanitari che la comunità deve sostenere a causa degli incidenti stradali e della carente attività fisica • Incoraggiare nei giovani opportune abitudini di mobilità per il futuro • Creare ambienti migliori dove si possa camminare e andare in bicicletta, al fine di integrare il trasporto pubblico e ridurre gli spostamenti brevi effettuati con auto private nelle aree urbane • Sensibilizzare i cittadini attraverso campagne mediatiche e di altro tipo sul fatto che viaggiare in treno e in autobus è considerevolmente più sicuro che spostarsi con l’auto privata Esempi nel mondo York, RU – Oggi più sicura La città di York ha sviluppato una strategia di trasporto che mette gli utenti della strada più vulnerabili al primo posto di una gerarchia stradale ed ha attuato provvedimenti di limitazione del traffico riducendo la velocità dei veicoli. Variazione del numero delle vittime tra gli utenti della strada a York e nel Regno Unito dal 1981-1985 al 19901994 (%) Vittime Totale vittime Pedoni Ciclisti Motociclisti Passeggeri di auto Guidatori di auto York (variazione %) Regno Unito (variazione %) - 40 - 36 29.5 - 65 - 16 +2.5 - 1.5 - 15 - 12 - 54 + 16 + 41.5 L’utilizzo delle biciclette a York è passato da 16% al 19% tra il 1991 e il 2000 e gli spostamenti a piedi sono saliti dal 14% al 16%, con un calo dell’uso delle auto dal 55% al 53% nello stesso periodo. 12 Ricerca sulla mobilità femminile – più complessa e con un maggiore senso di insicurezza In Svizzera è stata condotta una ricerca sulla mobilità femminile nella città di Berna al fine di individuare le esigenze delle donne. Uno dei risultati è stato che le esigenze di mobilità delle donne sono complesse ed in genere si tratta di spostamenti caratterizzati da più fermate. Le donne hanno inoltre una più intensa sensazione soggettiva di insicurezza, soprattutto di notte. Il 41% delle donne cambia modalità di trasporto di notte ed il 29% si limita a rientrare a casa prima. La Regionalverkehr BernSolothurn (RBS) ha avviato un progetto per migliorare la sensazione soggettiva ed oggettiva di sicurezza. Dato che le donne sono utenti assidue dei mezzi pubblici ma optano per l’auto più frequentemente degli uomini (sulla base del numero delle auto intestate alle donne presso l’ufficio immatricolazioni), è molto importante che le loro particolari esigenze vengano prese in considerazione Come le donne modificano il loro comportamento se devono spostarsi di notte % 50 40 30 47 42 41 29 20 10 15 0 Si Us Us Rie Si sen fan ano a ntr no ton da no u a alt acc o s que na m no a ri m om icu lla c asa ezz re abi odal pag i pri tua ità n are ma di le tra spo rto div ers a 13 Seconda fermata - Ambiente Energia e Risorse Consumo Mondiale di Energia (152.20 Quad. BTU) Quota di Nenergia Primaria 7% 7% 1% Petrolio Gas Naturale carbone Idroelettrica Nucleare Rinnovabili 40% 22% 23% Fonte: Transport Energy Data Book: Edizione 21, ORNL, 2001 Il Consumo Mondiale di Energia è basato essenzialmente sulle fonti fossili. Il 95% di tutti i mezzi di trasporto utilizza il petrolio. Il Trasporto e il Consumo di Energia Il trasporto è il maggior consumatore di energia e continua a dipendere dai combustibili fossili non rinnovabili. Secondo uno studio condotto dall’Agenzia Internazionale dell’Energia, AIE, il settore dei trasporti supererà l’industria nel consumo di energia entro il 2020 e l’energia usata per il trasporto è stimata in crescita ad un tasso annuale di 2,1%, la crescita più forte tra tutti i settori di utenza. Entro quella data il mondo consumerà due terzi di energia in più di oggi e la maggior parte di questo incremento sarà riconducibile ai paesi in via di sviluppo. Utilizzo di Energia per Modalità Urbana (MJ/Passeggero-km) Modalità Produzione di veicoli Due ruote Metropolitana leggera Autobus Ferrovia Auto, benzina Auto, Diesel 0.5 0.7 0.7 0.9 1.4 1.4 Carburante Totale 0.3 1.4 2.1 1.9 3.0 3.3 0.8 2.1 2.8 2.8 4.4 4.7 Fonte: Energy Conservation and Emission Reduction Strategies, TDM Encyclopedia, www.vtpi.org/tdm/tdm59.htm L’utilizzo di energia da parte di autobus e ferrovia è 3-5 volte più efficiente di quello delle auto e degli aerei per passeggero-km a pieno carico. Un litro di carburante può trasportare 1 persona per 48 km in metro, per 39,5 km in autobus ma per soli 18,6 km in media con l’auto privata. Le metropolitane sono il mezzo più efficiente in termini energetici, seguite dappresso dalla ferrovia leggera. I loro vantaggi e la loro efficienza diventeranno ancora più interessanti e sostenibili man mano che una sempre maggiore quantità di elettricità verrà prodotta da fonti rinnovabili. 14 In Francia, in presenza di percentuali di traffico costanti, ogni 1% di aumento delle persone che dall’auto passano alla ferrovia rappresenta un risparmio di circa 37.000 tonnellate equivalenti di petrolio (tep) ed un risparmio di 60.000 tonnellate se questo 1% di persone passa dall’aereo alla ferrovia. Fonte: SNCF The environment - a strategic asset for the rail industry: the SNCF approach La crescita costante dell’utilizzo di energia contenente carbonio farà aumentare le emissioni di anidride carbonica nocive per il clima. Questo rende più conveniente il trasporto pubblico nelle aree urbane in quanto ha un rendimento energetico di gran lunga superiore a quello dell’auto. Più aumenta la quota di mercato del trasporto pubblico, maggiore sarà il rendimento. Non bisogna dimenticare che il trasporto su gomma costituisce ancora l’ossatura di molti sistemi. Il diesel a basso contenuto di zolfo, che è meno inquinante, viene ora ampiamente utilizzato nella maggior parte dei paesi sviluppati e molti parchi autobus obsoleti sono stati dotati di filtri per le polveri sottili, ma è necessario accelerare nei paesi in via di sviluppo l’eliminazione graduale del carburante contenente il piombo e l’introduzione di carburante più pulito e meno inquinante. 68% 67% 64% 62% 50% 27% 21% 11.500 America Latina Africa 6.500 15.500 Medio Oriente Asia (altre città) 6.000 11.000 Asia (città ricche) Centrale e Orientale 8.000 16.500 Europa Occidentale 30.500 Oceania USA e Canada 51.500 14% Consumo di Energia all’anno (MJ/persona) 72% % spostamenti a piedi, in bici e con mezzi pubblici Densità, scelta modale e consumo di energia annuo per il trasporto passeggeri Fonte: UITP Millennium Cities Database Nuove fonti energetiche Nel lungo periodo, anche in presenza di tecnologie migliori, la continua crescita della domanda di mobilità non potrà essere soddisfatta con le attuali riserve di energia ed è evidente l’esigenza di tecnologie a risparmio energetico, di una migliore gestione dell’energia e del maggiore utilizzo di rinnovabili. Importare carburante è costoso e consuma grossi quantitativi di preziosa valuta estera: un vero e proprio problema per i paesi in via di sviluppo. Alcuni di questi arrivano a spendere il 25-35% dei profitti derivanti dalle esportazioni per importare energia e questo condiziona la loro bilancia commerciale (vedasi il Kenya). Paesi come il Brasile hanno adottato provvedimenti al riguardo. L’etanolo, prodotto dalla canna da zucchero, viene oggi largamente utilizzato come carburante o per sostituire alcuni degli additivi più inquinanti di benzina 15 e diesel. Questo non solo riduce la dipendenza dai combustibili fossili ma si ripercuote positivamente anche sulla qualità dell’aria che in città come San Paolo è considerevolmente migliorata. Anche la produzione della canna da zucchero, però, deve essere resa più equa per tutti. Vengono anche sviluppate e sperimentate sui mezzi pubblici nuove risorse energetiche come l’idrogeno. Autobus ibridi possono rappresentare una buona alternativa al diesel ed hanno la provata affidabilità necessaria agli operatori per garantire buoni livelli di servizio. Anche gli autobus elettrici o ‘midi’ (con interasse corto) sono vantaggiosi in particolari situazioni e le sperimentazioni attualmente in corso con altri tipi di energia li porteranno ad essere all’avanguardia. In questo modo si renderanno disponibili ulteriori alternative. Spazio urbano – una risorsa non rinnovabile limitata Anche se le auto fossero prive di emissioni, occuperebbero comunque troppo spazio urbano per trasportare tutte le persone che devono recarsi in città o spostarsi all’interno di essa. E’ indiscutibile che i treni, le metropolitane leggere, i traghetti e gli autobus che viaggiano a piena capacità trasportano un gran numero di persone ed occupano uno spazio urbano minimo. Consumo di Energia (MegaJoules) Le aree urbane compatte che occupano spazio urbano in modo economico sono più efficienti sotto il profilo energetico 120000 Densità (abitanti per ettaro) e Consumo di Energia per abitante all'anno (MegaJoules) 100000 80000 60000 40000 20000 0 0 © ISTP-UITP 50 100 150 200 250 300 350 400 Densità (abitanti per ettaro) Anche lo spazio urbano deve essere considerato come una risorsa limitata. Ciascuna modalità di trasporto occupa spazio per muoversi e sostare in un dato arco di tempo, ma la modalità che occupa maggiore spazio è l’auto privata che per il 90% della sua vita (22 ore al giorno) resta ferma. Di conseguenza, enormi quantità di prezioso spazio urbano vengono occupate in modo antieconomico solo per parcheggiare. L’autobus, invece, si ferma soltanto per fare rifornimento, per la manutenzione ovvero a fine servizio. Integrare l’occupazione del territorio e la pianificazione della mobilità L’occupazione del territorio e la mobilità sono strettamente collegate e l’ubicazione dei posti di lavoro rispetto alle zone residenziali genera domanda di mobilità. Il trasporto contribuisce anche allo sviluppo delle zone e i benefici indiretti di questo accresciuto movimento attorno alle stazioni, alle linee e alle fermate del trasporto pubblico possono essere cospicui. 16 Numero delle persone che attraversano uno spazio di 3,5 m in un’ora in un ambiente urbano 2 000 9 000 14 000 19 000 22 000 Le auto private sono di gran lunga meno efficienti delle altre modalità di trasporto in città, per non parlare dello spazio che esse occupano quando sono parcheggiate Uno spostamento medio giornaliero da casa a lavoro in auto occupa 90 volte più spazio dello stesso spostamento fatto in metropolitana e impiega 20 volte più tempo dello stesso viaggio fatto in autobus o tram. Fonte: Botma & Papendrecht, Traffic operation of bycicle traffic, TU-Delft. Lo spazio necessario ad una persona dipende dalla modalità di trasporto, dalla sua velocità e dal tempo che il veicolo passa parcheggiato. La tabella di seguito riportata confronta diverse modalità in movimento e in sosta. Spazio (km x m2) necessario per uno spostamento andata e ritorno di 10 km nelle ore di punta da casa al posto di lavoro (giornata di 9 ore) Modalità Autobus con 50 persone Due ruote Auto con 1,25 persone di media Parcheggiata In movimento Totale < 0.5 12 72 3 8 18 3 21 90 Fonte: UITP Millennium Cities Database Man mano che aumenta l’urbanizzazione, cresce anche la pressione sullo spazio urbano. Questo avrà conseguenze drammatiche nei paesi in via di sviluppo dove oggi spazi relativamente esigui sono occupati dalle reti stradali – basta fare il confronto tra l’11% di Bangkok e il 30% di Los Angeles. La prospettiva è preoccupante se non viene fatta un’oculata ripartizione del territorio urbano. 17 Raccomandazioni UITP • Utilizzare l’energia in modo più efficiente grazie alle nuove tecnologie • Sviluppare modalità più sostenibili e meno inquinanti come ad esempio ferrovie efficienti sotto il profilo energetico. Migliorare la prestazione del trasporto su gomma attraverso la formazione degli autisti al fine di raggiungere standard di guida più efficienti ed ecocompatibili • In fase di scelta e sviluppo del trasporto pubblico, le autorità responsabili dell’urbanistica devono privilegiare aree edificate miste e l’azzonamento attorno alla rete. Nei pressi delle stazioni devono essere sviluppate attività al dettaglio e attività che creano occupazione • Promuovere politiche dissuasive al fine di limitare l’utilizzo dell’auto nei centri urbani e di ottimizzare l’utilizzo di tutto lo spazio disponibile, soprattutto dello spazio urbano adibito a parcheggio • Contribuire a modificare le abitudini di mobilità costruendo parcheggi di scambio ben ubicati uniti a servizi di trasporto pubblico veloci, frequenti e comodi • Limitare il numero dei parcheggi per m_ di nuovi uffici o locali commerciali; migliore è il servizio pubblico, più rigorosi saranno gli standard. Esempi nel mondo Montreal: Autobus Biologici – un’alternativa ai combustibili fossili • Riducono i gas serra e le emissioni • Non richiedono nuova tecnologia (è sufficiente l’attuale tecnologia applicata al diesel) Il biodiesel è un derivato del metanolo addizionato con oli vegetali oppure grassi animali. Dal marzo 2002 al marzo 2003, il progetto dimostrativo STM (Società dei trasporti di Montreal) consumerà un valore stimato di 500.000 litri di biodiesel. Fonte: presentazione ppt "CNG and Fuel Cells buses: two parallel solutions for the environment" (d:/uitp/CNG Fuel cell bus.pdf) Autobus a etanolo in Svezia La città di Umeå (pop.100 000) nel nord della Svezia ha deciso di introdurre autobus a etanolo nel 1994 al fine di convertire tutto il parco mezzi da diesel a etanolo. Sono stati acquistati 7 autobus nuovi e i 4 esistenti sono stati retroadattati con motori a etanolo, ottenendo così la più alta percentuale esistente al mondo di autobus alimentati con questa sostanza. L’efficienza dell’etanolo è superiore a quella del diesel ma in media ne serve un 75% in più in quanto il suo contenuto energetico è inferiore. • I costi extra in termini di veicoli e manutenzione più costosi e il maggior costo dell’etanolo li rende globalmente più costosi del 5%. • Tra i benefici figurano un aumento del 30% degli utenti e il rispetto dei limiti nazionali relativi alle emissioni. L’etanolo funziona inoltre benissimo, meglio del diesel, in presenza di basse temperature. Non comporta grossi costi infrastrutturali in quanto è utilizzato più o meno come il diesel. 18 Fonte: SLTF Associazione dei Trasporti Pubblici svedese Trasporto pubblico e risparmio di energia – come gli Usa sono riusciti a ridurre drasticamente le importazioni di energia di 1 americano su 10 usando di più il trasporto pubblico Percentuale di popolazione Usa che utilizza regolarmente i mezzi pubblici Risparmio sulle importazioni di petrolio Livelli attuali 1-2% 7% 10% 1 mese di importazioni 6 mesi di importazioni 12 mesi di importazioni Fonte: APTA In breve, se 1 americano su 10 utilizzasse il trasporto pubblico regolarmente, le importazioni di petrolio calerebbero del 40%. Questo ridurrebbe anche le emissioni di anidride carbonica di oltre il 25% dei limiti imposti dal protocollo di Kyoto senza dover adottare ulteriori misure. Delhi/ India riduce la dipendenza da un tipo di energia Una rete di tram elettrici e di autobus a GNC verrà presto introdotta per integrare l’attuale sistema di metropolitana e autobus diesel. Questo provvedimento è in parte motivato dalla volontà di ridurre la dipendenza da un tipo di carburante e di evitare la chiusura al transito e gli ingorghi in città dovuti alla fluttuazione dei prezzi e della disponibilità del carburante. Parigi – un parco autobus di ottima qualità con tecnologia pulita La RATP, l’operatore di tutte le modalità di trasporto di Parigi, utilizza per quanto possibile tecnologie pulite, vale a dire GNV, GPL, carburante biologico e filtri per il diesel. Queste tecnologie saranno presenti su tutti gli autobus in dotazione entro il 2003. Test rigorosi sono stati condotti e convalidati da ‘ADEME’ (l’agenzia francese per l’Ambiente e l’Uso dell’Energia). I La versione aggiornata del rapporto del risultati migliori in termini ambientali sono stati ottenuti Comitato Autobus dell’UITP sui utilizzando diesel misto a diestere e colza e filtri per le polveri carburanti e le tecnologie pulite sarà sottili che hanno permesso di raggiungere il miglior equilibrio in disponibile alla fine dell’anno 2003 termini di emissioni e costi minimi. La Pianificazione e la Politica Territoriale Urbana a Portland, Oregon/USA privilegiano il trasporto pubblico. Nei primi anni Settanta, lo stato dell’Oregon ha attuato un progetto omnicomprensivo teso a sviluppare l’Area Metropolitana di Portland. Il progetto prevedeva: • Il controllo delle aree edificabili al fine di arginare l’urbanizzazione selvaggia • Il controllo del patrimonio immobiliare attraverso un azzonamento rigoroso • Lo sviluppo di spazi verdi • La creazione di un sistema di trasporto per soddisfare l’esigenza di mobilità Portland ha quindi dato vita ad un sistema di metropolitana leggera che serve l’area metropolitana con un servizio ad alta frequenza, affinché i cittadini avessero sin dall’inizio un’alternativa allettante all’auto privata. Questo sistema ha visto aumentare il numero dei passeggeri, un trend che è l’opposto di quello che si registra nella maggior parte delle città che hanno le stesse dimensioni. Oggi il 75% della popolazione di Portland possiede un’auto, ma la maggioranza sceglie di fare alcuni spostamenti con i mezzi pubblici. 19 Car sharing, Car pooling e Gestione della Mobilità impiegano nuove tecnologie, risparmiano spazio urbano e contribuiscono ad incrementare l’uso del trasporto pubblico L’ottimizzazione delle risorse esistenti è un obiettivo importante per tutte le aziende di trasporto pubblico e le nuove tecnologie elettroniche e i nuovi sistemi telematici sono utili quando si vogliono trovare soluzioni efficaci. I benefici principali sono: una maggiore efficienza del trasporto, un’accresciuta flessibilità della rete, una maggiore sicurezza dei passeggeri e il rispetto dell’ambiente. UITP partecipa al progetto di Car Sharing MOSES finanziato dall’UE secondo il quale: - Un’auto condivisa sostituisce 5-10 auto di proprietà e, dato che viene usata più frequentemente, non occupa lo stesso spazio per il parcheggio (22 ore su 24 di immobilità); - Comporta una riduzione media del 50% delle emissioni per passeggero-km; - Il parco auto è in genere più moderno ed ha emissioni bassissime oppure si tratta di auto elettriche ed è oggetto di una buona manutenzione; - L’utilizzo dell’auto viene adattato alle esigenze – l’auto grande viene usata solo quando è necessaria . Venezia e Bologna in Italia hanno introdotto progetti di car sharing e car pooling. I parchi auto sono gestiti in modo automatico via AVM e telefoni GSM (dati). Dal 1986, provvedimenti combinati, tra cui figura anche il car sharing, hanno fatto incrementare l’utilizzo dei mezzi pubblici del 30%. La differenza principale tra il car pooling e il car sharing è che i servizi di car-pooling sono più localizzati e flessibili. Il cittadino, inoltre, può condividere il proprio mezzo – auto o furgone – offrendo ogni giorno un percorso diverso. I progetti sono stati introdotti al fine di: - Ridurre il numero di seconde o ter e auto per famiglia; - Eliminare veicoli vecchi e più inquinanti; - Ridurre le auto costantemente parcheggiate che occupano lo spazio urbano, in quanto il rapporto tra il numero dei veicoli in circolazione in città ed il numero dei garage di proprietà e di altre zone adibite a parcheggio è molto basso; - I residenti del centro storico perdono il diritto di tenere i propri veicoli all’interno dei parcheggi comunali se non usano l’auto più di 4 volte al mese; - Creare un’alternativa ai taxi per i momenti di scarsa disponibilità (tra le 5:00 e le 7:00 del mattino). Il Sindaco di Venezia ha dato agli utenti del car-sharing l’autorizzazione speciale per: a) Transitare e sostare nelle ‘Zone a Traffico Limitato’; b) Usare le corsie preferenziali e/o riservate all’interno del territorio comunale; c) Parcheggiare gratuitamente nei parcheggi a pagamento (“striscie blu”) e nei parcheggi gestiti dall’A.S.M. S.p.A.; d) Le auto adibite al car-sharing possono circolare liberamente, indipendentemente dal fatto se la targa finisce con numero pari o dispari, nei giorni di circolazione a targhe alterne. Fonte: ASSTRA Strasburgo: Limitare l’accesso delle auto al centro ha avuto come risultato un miglior uso dello spazio urbano Da quando a Strasburgo/Francia sono stati introdotti i tram nel 1994, molte zone della città sono diventate pedonali ed ora coprono una superficie di oltre 3 ettari. Place Kléber, in cui transitavano 50,000 veicoli al giorno, oggi unisce due zone pedonali. Pedoni, ciclisti e tram coesistono pacificamente nella zona pedonale che è frequentata da tutti i cittadini di Strasburgo e viene frequentemente usata per mostre temporanee, mercati e spettacoli. Tra le misure tese a migliorare la qualità della vita per tutti figurano: • un limite di velocità di 30 km/h nel centro storico e nelle zone circostanti, cosa che accresce la sicurezza • divieti di parcheggio e traffico limitato nelle zone residenziali, liberando così spazio per altre attività sociali o più utili, • apparecchiature che impediscono di parcheggiare sui marciapiedi, che garantiscono l’armonia e la comodità dei movimenti per tutti • Sono state potenziate le strutture per i pedoni e le aree lungo le linee del tram sono state arricchite per mezzo di piante, installazioni artistiche e attività culturali 20 Fonte:www.transportstrasbourg.org Riscaldamento del globo Emissioni di Carbonio nel mondo, 1990 e 1997 1990 millions ton 1997 millions ton 1345 1480 1337 1200 933 918 878 876 822 620 274 297 236 Ci na Gi ap po ne ro pa or . Eu ro pa oc c. Eu Ca na da US A Ind ia alt ri pa e di si in sv ilu via pp o 153 127 142 Fonte: Emissioni di Monossido e Biossido di Carbonio U.S. Department Of Energy, Energy Information Administration, Washington, DC, Marzo 2000 Un maggiore trasporto a motore ed un aumento della domanda privata di mobilità faranno peggiorare l’Effetto Serra, mettendo a repentaglio le iniziative tese a limitare il cambiamento climatico permanente. Il Trasporto – una delle principali fonti di Gas Serra Gli effetti negativi dell’inquinamento atmosferico sulla salute dell’uomo e dell’ambiente sono ormai al centro del dibattito politico, sociale ed ambientale. E’ a rischio la salute del pianeta, così come quella degli individui. L’effetto dei Gas Serra (GHG – CO2 metano e vapore acqueo) sul clima è indiscutibile. Il cambiamento climatico è un problema globale e richiede che ciascun settore faccia la sua parte. Si prevede che le emissioni totali supereranno del 70% i livelli attuali entro il 2030 e la parte del leone la faranno i paesi in via di sviluppo. Si stima che le emissioni della sola Cina saliranno entro quella data di 3,6 miliardi di tonnellate. L’Effetto Serra – L’effetto serra è il fenomeno attribuito direttamente o indirettamente all’attività umana che ha alterato la composizione dell’atmosfera, producendo un cambiamento climatico nel mondo. 21 Il settore dei trasporti contribuisce in maniera massiccia ai gas serra sia direttamente che indirettamente ed è responsabile del 26% di tutti i gas serra presenti nell’UE (equivalenti a 823 milioni di tonnellate di carbonio) (DATA). Sia nei paesi in via di sviluppo che in quelli sviluppati cresce la quantità di GHG prodotti dal trasporto. Questo trend è allarmante. Per esempio si prevede che la quantità di emissioni di GHG del settore dei trasporti in Asia, pari al 10% del totale nel 1990, cresca del 65% entro il 2010 in India. Fonte: TERI Il Canada riduce le emissioni: Gli spostamenti in automobile sono stati responsabili del 42% del e emissioni del settore dei trasporti (11% dei gas serra di tutto il paese), mentre gli spostamenti con gli autobus urbani, gli scuolabus e gli autobus extraurbani hanno prodotto circa l’1,1% delle emissioni del settore dei trasporti (pari a 0,3% dei gas serra di tutto il paese). Efficienza del trasporto: lo spostamento urbano in auto ha emesso 215g di GHG per passeggero/km, mentre quello con i mezzi pubblici ha emesso 77 g di GHG per passeggero/km. Fonte: Promoting Better Health Through Public Transit, CUTA Le auto private sono responsabili di circa la metà di tutte le emissioni di CO2 e sono la fonte principale di CO2 nelle aree urbane. I paesi in via di sviluppo spesso registrano emissioni più alte a causa dell’utilizzo di benzina con il piombo e di motori vecchi ed inquinanti che spesso non sono messi a punto o non sono tenuti in efficienza. Negli ultimi cinquanta anni, il numero delle auto nel mondo è salito da 50 a 450 milioni. L’annunciata crescita esplosiva del numero delle auto private nei paesi in via di sviluppo provocherà effetti allarmanti nonostante i grandi progressi della tecnologia dei motori (vedasi figura a pag. 6 – Numero delle auto private nel mondo). In Europa questa cifra cresce di 3 milioni di nuove auto all’anno. Fonte: Féderation Internationale de l’Automobile 1999 Emissioni più Basse dal Trasporto Pubblico Tutte le emissioni di carbonio dei mezzi pubblici sono significativamente più basse per passeggero trasportato, ma il settore riconosce il possibile danno che produce all’ambiente. Il mito degli autobus vuoti Nonostante le credenze popolari, una ricerca condotta a San Paolo dimostra che un autobus diesel standard di 45 posti con soli due passeggeri a bordo emette meno monossido di carbonio, meno biossido di carbonio e meno idrocarburi a persona di un’auto privata con a bordo 1,5 passeggeri. Non tutti, però, vogliono o possono usare sempre i mezzi pubblici, quindi è necessario creare un equilibrio attraverso la pianificazione integrata, gli incentivi, le regolamentazione e la riduzione dell’uso dell’auto privata. Fonte ANTP – ulteriori dettagli possono essere trovati nella bibliografia in fondo alll’opuscolo La nuova tecnologia dei motori dà già un buon contributo al miglioramento dell’efficienza del trasporto pubblico. I veicoli elettrici o ibridi, l’uso dell’idrogeno e di altri carburanti innovativi riducono le emissioni, ma l’uso diffuso del diesel pulito ha già migliorato i livelli di emissioni dei veicoli addetti al trasporto pubblico. Le attuali tecnologie permettono già di ridurre in modo significativo le emissioni e le tecnologie future agevoleranno il passaggio a fonti non inquinanti. E’ necessario tenere presente che soprattutto nei paesi sviluppati, a causa dell’effetto ‘rebound’, ogni progresso ottenuto a livello di impatto ambientale grazie a tecnologie più sofisticate è controbilanciato da un aumento della domanda, dalla crescita della popolazione e da più alti livelli di vita. Di conseguenza, nonostante gli sforzi fatti per ridurre le emissioni dei singoli veicoli ed altri provvedimenti, c’è il rischio che la situazione resti invariata. 22 Di conseguenza, l’esigenza di ridurre le emissioni a livello globale significa passare dal mezzo privato al mezzo pubblico. Raccomandazioni UITP • Moltiplicare le iniziative dell’industria affinché produca veicoli per il trasporto su gomma e su rotaia più leggeri e più efficienti. Gli operatori e le autorità devono acquistarli in misura sufficiente a renderli il mezzo di punta; prezzi più bassi e manutenzione attraverso economie di scala. • Attuare una migliore ‘Gestione dell’Ambiente’, perseguire miglioramenti nella tecnologia dei motori e dei carburanti per ridurre in modo marcato l’impatto del trasporto pubblico sul Riscaldamento del Globo e garantire che esso sia il più efficiente possibile. • I governi devono concordare vantaggi fiscali ed incentivi per premiare l’acquisto di tecnologie ecocompatibili. • Procedere a rigorosi controlli e alla manutenzione regolare per ridurre l’impatto ambientale. Porre l’accento sulla rottamazione, sull’installazione di retrofit sui vecchi veicoli inquinanti e sulla sostituzione di questi veicoli con mezzi nuovi. Esempi nel mondo Il programma di Trasporto Pubblico in Svezia L’Associazione del Trasporto Pubblico Svedese (SLTF) ha un programma ambientale per il trasporto pubblico in Svezia che prevede: • la riduzione delle emissioni di gas serra del 30% dal 2000 al 2020 e di un altro 10% entro il 2006 • la riduzione delle emissioni di gas serra aumentando la quota di mercato del Trasporto Pubblico. Il programma prevede principi e linee guida per i sistemi di gestione dell’ambiente per gli enti responsabili del trasporto pubblico, un’analisi dell’impatto ambientale più significativo, obiettivi ambientali e attività tese a raggiungerli. Il Trasporto Pubblico in sé deve ridurre le emissioni di CO2 usando carburanti alternativi e deve ridurre il consumo totale di carburante. La composizione del parco mezzi è basata sulla quantità totale delle emissioni e le proposte di appalto devono essere valutate tenendo conto di questi parametri. Il programma ambientale è stato utilizzato da varie autorità del trasporto pubblico svedese ed ha avuto come risultato programmi efficaci sotto il profilo dei costi e la riduzione misurabile dell’impatto ambientale Fonte: Environmental policy for public transport requirement 23 Colonia/Germania, una delle prime aziende di trasporto pubblico ad aver ottenuto la certificazione EMAS KVB (Kölner Verkehrs-Betriebe AG), l’azienda di trasporto pubblico della città di Colonia, è una delle prime società di trasporto locale ad aver attuato il Sistema Comunitario di Ecogestione e Audit (EMAS), uno strumento di gestione per aziende ed organizzazioni che permette di valutare, riferire e migliorare la prestazione ambientale. Non solo l’azienda ha ridotto in modo considerevole il proprio impatto ambientale ed ha attuato un sistema di gestione dell’ambiente, ma ha anche dimostrato di essere innovativa nel sensibilizzare i cittadini sui temi dell’ambiente e nel coordinarsi con altre attività di trasporto ecologiche. Ad esempio, l’azienda ha negoziato tariffe interessanti e condizioni speciali con organizzazioni di carsharing per i titolari di abbonamento. Tra le sue iniziative figurano tra l’altro una riduzione dell’80% dell’uso di acqua dolce e provvedimenti tesi ad eliminare l’inquinamente del terreno ad opera di lubrificanti ed oli di scarto. La sua ultima trovata è il ‘treno Emas’, un tram su cui fa bella mostra di sé il logo EMAS a grandi caratteri e che fornisce informazioni sull’EMAS ai passeggeri che vi salgono. Questo tram è stato presentato la prima volta nella giornata del trasporto pubblico durante la prima settimana della Mobilità Europea nel settembre 2002. Esso permetterà ai passeggeri interessati di acquisire maggiori informazioni sul sistema di gestione dell’ambiente usato dalla KVB e rappresenta un ottimo esempio di come si possono informare gli utenti e i cittadini in genere sui principi della sostenibilità adottati dalla KVB. Fonte:comunicato stampa della KVB Sviluppare il trasporto pubblico ad Hong Kong in maniera sostenibile Sistemi di Gestione dell’Ambiente La MTR, l’azienda di trasporto pubblico urbano responsabile della costruzione e della gestione delle ferrovie di Hong Kong, ha avviato un Sistema di Gestione dell’Ambiente (EMS) certificato ISO 14001 al fine di permettere a ciascuna delle sue 6 divisioni di monitorare l’impatto ambientale delle proprie attività e di prendere eventuali provvedimenti, in modo tale che le attività stesse fossero gestibili e ridotte al minimo in ogni momento. Gestire le Ditte Appaltatrici/Fornitrici La MTR ha avviato un programma per sensibilizzare il settore edile e le ditte fornitrici ed appaltatrici sulle tematiche ambientali per tutta la durata del progetto. Fonte: MTR Corporation Sustainability Report 2002 24 Inquinamento atmosferico urbano Colpisce tutti L’inquinamento atmosferico nelle città è la principale causa di deterioramento della qualità della vita ed ha effetti nocivi sulla salute. I gruppi più a rischio sono gli anziani e i bambini. Secondo l’OMS, ogni anno muoiono più persone per le malattie provocate dall’inquinamento atmosferico riconducibile al traffico che per gli incidenti stradali. Il monossido di carbonio (CO) prodotto dalla combustione incompleta di materiale organico, l’anidride solforosa (SO2) e le polveri sottili prodotte dai veicoli diesel e dagli impianti a carbone sono gli inquinanti primari e sono responsabili dello smog e della presenza dell’ozono a livello del terreno. Alti livelli di polveri sottili, soprattutto vicino al terreno, hanno effetti negativi, aggravano i disturbi respiratori e cardiaci e l’infiammazione polmonare e riducono l’ossigenazione del corpo. Possono così portare ad una morte prematura. Nei paesi industrializzati, la qualità dell’aria è migliorata considerevolmente grazie a migliori tecnologie (marmitte catalitiche, motori ad emissione ridotta, filtri) e a carburanti più puliti. La congestione del traffico, però, in presenza di condizioni atmosferiche sfavorevoli, mette a repentaglio questi miglioramenti. Una cattiva qualità dell’aria in città è un vero problema nei paesi in via di sviluppo Mexico City – il doppio del livello raccomandato L’OMS stima che la concentrazione di polveri sottili in sospensione sia in media di 179 mg/m3, circa il doppio del livello raccomandato che è di 90 mg/m3. I gas di scarico dei 3 milioni di auto presenti nella città sono i principali responsabili di questa cattiva qualità dell’aria. Teheran – nessun controllo sulle emissioni delle auto A Teheran, un quarto del parco auto non è sottoposto ad alcun controllo delle emissioni e risale a più di 20 anni fa. Nel dicembre 2001, il livello di inquinamento era così alto che le autorità hanno dovuto chiudere le scuole ed il centro città, invitando tutti a restare a casa. Fonte AIE Delhi – inquinamento da traffico, un vero rischio per la salute I livelli di polveri sottili in sospensione (SPM) nell’aria di Delhi superano i limiti previsti di oltre il 100% e i livelli di polveri sottili respirabili (RPM) superano il limite massimo presso le centraline di monitoraggio. L’inquinamento dovuto al traffico è salito dal 64% al 72% negli ultimi 10 anni ed il consumo di petrolio e diesel del 400% e 300% rispettivamente. A New Delhi, l’inquinamento da automobile è aumentato 8 volte negli ultimi 20 anni e le ricerche mostrano che l’incidenza di malattie respiratorie dovute all’inquinamento atmosferico è pari a 12 volte il tasso nazionale. Fonte: TERI (wwwterin.org/urban/air.htm) 25 Standard carenti e mancato rispetto degli stessi hanno come conseguenza che molti veicoli presenti nel parco mezzi pubblico e privato nei paesi in via di sviluppo sono altamente inquinanti e, nonostante i bassi livelli di motorizzazione, la qualità dell’aria in molte città di quei paesi si sta deteriorando rapidamente. La Banca Mondiale stima il costo di questa situazione a 2,7% del PIL per Dakar , 1,6% per Ouagadougou e 2% per Abidjan – cifre esorbitanti per le economie emergenti. Il Trasporto Pubblico – un’alternativa più pulita L’auto con zero emissioni è ancora lungi da venire e le auto private saranno la causa primaria dell’inquinamento atmosferico urbano dovuto al trasporto. Il numero dei passeggeri a bordo delle auto private sta diminuendo. Questo significa che ci sono più auto sulle strade e questo a sua volta comporta maggiori emissioni nonostante l’impiego di una tecnologia dei motori più pulita. Il trasporto pubblico, invece, senza nuove tecnologie, già produce emissioni inferiori per passeggero. Usare il trasporto pubblico produce in media il 90% in meno di monossido di carbonio, il 90% in meno di composti organici volatili e circa il 45% in meno di anidride carbonica e di ossido di azoto per passeggero/km rispetto agli spostamenti in auto privata. Un maggiore uso dei mezzi pubblici, quindi, ridurrebbe considerevolmente il pericoloso inquinamento proprio in quelle zone in cui esso ora pone grossi rischi. Le tematiche relative al cambiamento climatico sono strettamente collegate alle preoccupazioni relative all’energia, in quanto la maggior parte dell’energia usata è a base di carbonio, quindi ridurre le emissioni di CO2 dipende soprattutto dalla diminuzione della domanda di energia. Emissioni del trasporto pubblico e delle auto private, tonnellate metriche, 1999 - USA Modalità di trasporto Trasporto pubblico Auto private Risparmi ambientali VOC* 6,319 76,748 70, 431 CO 38,079 783,006 744,927 Nox 29,838 57,002 27,164 CO2 9,120,489 16,526,345 7,405,856 * Composti organici volatili Fonte: APTA report Conserving energy and preserving the environment: the role of public transport Shapiro R., Hassett K.A., Arnold F.S. Luglio 2002 Raccomandazioni UITP • Promuovere l’uso di modalità non inquinanti o poco inquinanti (a livello locale) come ferrovia leggera, metropolitane, veicoli elettrici, al fine di fornire una mobilità ad alta densità nei centri cittadini. Le corsie preferenziali e le zone a traffico limitato miglioreranno la sicurezza e la qualità dell’aria per tutti • Gli operatori e l’industria devono adottare le pratiche operative migliori per promuovere le tecnologie e le pratiche più pulite in relazione ai parchi mezzi del trasporto pubblico • Diesel a basso contenuto di zolfo e carburante senza piombo devono essere commercializzati e distribuiti in tutti i paesi, specialmente in quelli in via di sviluppo, alle stesse condizioni previste per il diesel e il carburante senza piombo oggi. Le autorità devono prevedere rimborsi fiscali ed altri incentivi per il carburante senza zolfo e stimolarne la più ampia distribuzione. 26 Esempi nel mondo L’Organizzazione Mondiale della Sanità e le Conseguenze dell’Inquinamento Atmosferico L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) stima che circa 700,000 decessi all’anno potrebbero venire evitati nei paesi in via di sviluppo se i livelli dei tre principali inquinanti atmosferici – il monossido di carbonio, le polveri sottili e il piombo – venissero riportati entro i limiti di sicurezza. I costi sanitari diretti legati all’inquinamento atmosferico urbano nei paesi in via di sviluppo sono stati stimati per il 1995 intorno ai US$100 miliardi all’anno. Si stima che nelle città europee circa 80 000 decessi all’anno di persone adulte siano collegati all’esposizione prolungata all’inquinamento atmosferico dovuto al traffico. Spesso in Europa vengono superati i valori relativi al breve e lungo periodo per l’ozono, l’NO2 e le polveri sottili, valori previsti dalla direttiva dell’OMS sulla qualità dell’aria. Fonte: Charter on Transport, Environment and Health, OMS Shanghai – investire per il futuro e combattere l’attuale congestione del traffico e l’inquinamento Shanghai, che ha un reddito di varie volte superiore a quelli di Delhi, oggi ha meno della metà di auto private, ma la congestione del traffico è un problema rilevante perché le biciclette, i pedoni, le auto, gli autobus e le due ruote altamente inquinanti lottano per conquistare tutti lo stesso spazio. Gli spostamenti con i mezzi pubblici ammontano in media a 10,5 milioni al giorno di cui oltre 7 milioni avvengono in autobus. Avendo l’obiettivo ambizioso di contenere il tempo necessario ad attraversare la città entro una media di 60 minuti, è diventato prioritario sviluppare la ferrovia, in quanto è il mezzo più economico per trasportare un gran numero di persone. I 65 km di metropolitana già trasportano in media un milione di passeggeri al giorno e gli altri 200 km di ferrovia saranno completati entro il 2005 e collegheranno le zone della città con una rete radiale ed anulare. UITP Metropolitan Railways Conference Shanghai 2002 Rigenerare la tecnologia riduce le emissioni del trasporto pubblico - EURIII Le marmitte catalitiche a tre vie per il diesel (DOC) sono state montate su molti autobus in Europa e negli USA e a partire dal 2000 il governo di Hong Kong ha avviato un programma per adeguare tutti i suoi 12.000 autobus diesel ai severi standard di emissione EURIII. Il governo ha cominciato a montare filtri per le polveri sottili e marmitte catalitiche in quanto ha ritenuto che questo fosse il modo migliore per ridurre le emissioni dei vecchi autobus diesel. 27 Inquinamento Acustico Più di un semplice fastidio Percentuale stimata della popolazione esposta a diversi livelli di rumore del traffico (UE 15) >75 dB(A) 2% 65-75 dB(A) 11% 19% 55-65 dB(A) 0% 5% 10% 15% 20% % della poplazione totale dell'UE Fonte: Azienda Europea dell’Ambiente, Are we moving in the right direction? Indicators on transport and environment integration in the EU, 2000. >40 >50 >55 >65 Norme dell’OMS per l’esposizione al rumore dB LAeq: Influisce sul Benessere dB LAeq: Fastidio Moderato dB LAeq: Fastidio Grave dB LAeq: Può nuocere alla salute Nelle città moderne, il rumore è un tipo di ‘inquinante’ ed il trasporto è la principale causa di esposizione dell’uomo al rumore ambientale. Il 30% degli europei è esposto al rumore della strada e circa il 20% della popolazione europea è esposta a livelli troppo alti di rumore. I bambini sono i più a rischio Le strade, gli aerei e le ferrovie sono le principali fonti di rumore e gli effetti di una prolungata esposizione possono condurre a disturbi socio-psicologici (depressione, disabilità, …). Anche il trasporto pubblico produce rumore, soprattutto quello di superficie, ma in misura minore rispetto al passaggio continuo delle auto. Gli operatori possono anche introdurre misure tese a far diminuire questo impatto applicando nuova tecnologia e pratiche migliori. • Il rumore può interferire con il sonno e le attività mentali come la memoria e la capacità di gestire complessi problemi analitici. Nei bambini che sono costantemente esposti a forti rumori vengono compromesse l’acquisizione della capacità di leggere, l’attenzione e la capacità di trovare soluzioni ai problemi. • Il rumore dovuto al traffico incide negativamente sul rendimento scolastico dei bambini. Fonte: Charter on Transport, Environment and Health, OMS 28 Il successo di iniziative come quella denominata ‘In città senza l’auto’, nell’ambito delle quali alcune zone della città vengono chiuse al transito delle auto, portano ad una considerevole riduzione dei livelli del rumore. In genere, una differenza fino a 17dB – misurata alla stessa ora del giorno in una zona senza auto ma aperta al transito di biciclette e mezzi pubblici - è normale. E’ il caso della Archbishop Makarious III avenue, una delle strade principali di Nicosia/Cipro, in una giornata senza auto nel 2002. Ad Ealing, un sobborgo di Londra, il livello di rumore è stato di 10 dB più basso rispetto a quando era permessa la circolazione delle auto. Questa differenza corrisponde al raddoppiamento dei livelli di rumore. Le zone a traffico rallentato o limitato e i limiti di velocità, nonché la limitazione dei parcheggi nelle zone residenziali e commerciali contribuiscono a ridurre il rumore e a rivitalizzare le comunità. Questo non va a discapito dei negozianti, come emerge dal Documento UITP sui Parcheggi. La creazione di zone pedonali nelle città restituisce questi spazi ai cittadini, creando zone più calme e più vivibili che permettono l’interazione ed il contatto. Raccomandazioni UITP • ridurre il rumore ricorrendo alla regolare manutenzione dei mezzi pubblici, a nuove tecnologie più silenziose, a materiali fonoassorbenti e limitando l’uso intensivo dell’auto nelle zone urbane ad alta densità abitativa • continuare la ricerca sulla riduzione del rumore per rendere più allettante il trasporto pubblico su gomma e rotaia • limitare l’uso dell’auto nelle ore di punta e tutte le consegne in centro al fine di ridurre i livelli di rumore. Le zone a traffico rallentato e le zone pedonali riducono i livelli del rumore attraverso limiti di velocità e divieti di accesso e rivitalizzano le strade della città migliorando la qualità della vita dei cittadini. Esempi nel mondo Controllo del rumore La RATP, il gestore del trasporto pubblico di Parigi/Francia Ha introdotto un piano di gestione del rumore per tutte le modalità di trasporto, ma soprattutto per affrontare il problema del rumore della metropolitana. Tra i provvedimenti figurano: • una ricerca sul rumore e sui livelli di vibrazione lungo tutta la rete; • riduzione del rumore alla fonte; • ottimizzazione dell’uso dei freni elettrici e di altra tecnologia che riduce il rumore in frenata; • riduzione del rumore fatto dalle ruote della metro (stridio), specialmente in curva; • isolamento ed altre misure tese a ridurre le vibrazioni lungo particolari tratti nei pressi delle zone sensibili; • riduzione di tutti i rumori industriali attraverso una migliore gestione ambientale dell’alimentazione elettrica, degli edifici per la manutenzione, delle officine, dei ventilatori ecc.; • ricerca e miglioramento dei diversi livelli di rumore all’interno degli autobus; • partecipazione ai programmi di ricerca europei. Fonte: Brochure, Rapport écologie urbaine et développement durable 29 Terza fermata Valore economico Il costo del trasporto per la comunità Costo degli spostamenti per la comunità ↔ Quota di mercato del trasporto pubblico 50,0 45,0 40,0 35,0 30,0 25,0 20,0 15,0 10,0 5,0 0 costo di tutti gli spostamenti per la comunità (% del PIL) quota di mercato del TP (%) i na co yo ng on ne ra ig st our ond Par ien na ok Ko u T g V Mo o L H elb on M H Costo di tutti gli spostamenti con mezzi a motore Fonte: UITP/ ISTP MCDBand Wiener Linien Infrastrutture carenti e congestione del traffico non solo hanno un forte impatto sull’ambiente, ma riducono anche la vitalità dell’economia di un paese e aumentano i costi globali del trasporto. Condizioni di vita sgradevoli nelle città portano le persone a vivere lontano dal centro, dando vita a disordinate periferie verdi. Collegare queste periferie ai posti di lavoro e ai servizi è più costoso rispetto a quanto lo è per le comunità ad alta densità abitativa e compatte. Nei paesi sviluppati, nelle città con una densità abitativa alta o media, dove oltre la metà degli spostamenti avviene con i mezzi pubblici, in bicicletta o a piedi, il costo degli spostamenti urbani per la comunità si aggira in media intorno al 5-7% del PIL. Questa cifra sale fino al 15% del PIL per le città soggette ad urbanizzazione selvaggia dove l’auto la fa da padrone. Le città dei paesi in via di sviluppo, dove la densità abitativa è bassa ed il numero delle auto private in circolazione è elevato rispetto al reddito pro capite, i costi per gli spostamenti possono superare il 25% del PIL. Se si mettono a confronto città con popolazione e ricchezza analoghe, come Singapore e Houston, scopriamo che Singapore, che ha una densità abitativa di 10 volte superiore ed un numero di auto private di 10 volte inferiore, spende 10 miliardi di dollari Usa in meno all’anno di Houston per trasportare i propri abitanti (vale a dire: 3.000 $US per abitante). Ed offre loro anche una migliore accessibilità! 30 I costi reali del trasporto per le comunità Tutte le attività di trasporto producono costi interni ed esterni. I costi interni sono quelli che ricadono direttamente sugli utenti come gli acquisti, i biglietti, le tasse, il carburante, l’energia e la manutenzione. I costi esterni sono più difficili da misurare. Essi rappresentano il costo sostenuto da altri e sono necessari per far funzionare la modalità di trasporto. Essi includono le strade, i parcheggi e la gestione del traffico più i costi indiretti per la comunità in genere, quali la congestione del traffico, l’inquinamento atmosferico, il rumore, gli incidenti, la distruzione e la deturpazione del paesaggio nonché la demolizione di edifici storici e l’urbanizzazione selvaggia. I costi esterni differiscono nell’importanza a seconda delle caratteristiche locali. Quantificarli e prioritarizzarli è a volte difficile e discutibile. Tuttavia, il calcolo del costo della congestione del traffico, degli incidenti e dell’uso dello spazio è ampiamente accettato. Il trasporto pubblico, data la sua natura collettiva, gli eccellenti standard di sicurezza e l’efficiente uso dello spazio, vince sotto qualsiasi punto di vista. Costi più alti per le famiglie Il trasporto costoso incide sui budget delle famiglie. La quota che una famiglia stanzia per tutti gli spostamenti è in genere pari al 10-20% del suo budget. Spesso è difficile stimare il costo totale di un’auto. Da studi comparativi condotti in Europa emerge che il costo annuo di un’auto è pari a 6-9.000 € sulla base di una percorrenza annua media di 15.000 km per un modello a benzina e di 25.000 km per un modello diesel. In termini concreti questo significa 500600 € al mese. Fonte: sito web Energie-Cité Grazie agli alti livelli di fruizione del trasporto pubblico a Montreal/Canada, le famiglie spendono il 24% in meno per il trasporto ogni anno rispetto alle famiglie che vivono in altre località del Quebec – un risparmio annuo di 1.250 $ canadesi. Fonte: scheda informativa CUTA La congestione del traffico – una spesa inutile per le comunità La congestione del traffico, inoltre, sta aumentando in tutte le aree urbane ed ha un impatto misurabile sull’economia. Questo problema non è circoscritto alle ore di punta o a zone specifiche e minaccia la crescita e la vitalità economica. Rappresentazione dell’aumento dei problemi legati alla congestione del traffico strade congestionate problema nel 1982 problema nel 2000 ritardo subito nelle ore di punta tempo passato nel traffico Fonte:Texas Transportaion Institute 31 La congestione del traffico è un problema tridimensionale. Oggi incide su molta parte del tempo dedicato agli spostamenti, riguarda un maggior numero di strade e comporta maggiori perdite di tempo. Questo grafico mostra i risultati di una ricerca condotta in 75 aree urbane statunitensi negli anni 1985-2000. In totale, la congestione del traffico ha colpito più strade salendo dal 34% al 58%. Il traffico congestionato nelle ore di punta è aumentato dal 33% al 66% e gli spostamenti richiedono più tempo (un aumento dal 14% al 39%). Il problema non è semplicemente che ci vuole più tempo per spostarsi di quanto ce ne volesse prima, ma che la congestione del traffico esiste su strade e in orari che qualche anno fa non ne erano colpiti. Gli individui e le aziende, quindi, hanno bisogno di prevedere più tempo per gli spostamenti, c’è minore certezza quando si progetta uno spostamento ed è più difficile gestire gli incidenti stradali, i guasti e le condizioni meteorologiche eccezionali che causano un ulteriore aumento del tempo destinato allo spostamento ed una maggiore incertezza. Questo ovviamente incide sull’affidabilità di tutte le modalità di trasporto, anche quello pubblico su gomma. Meno veicoli che trasportano un numero maggiore di persone allevierebbero questo problema. Nelle città dei paesi sviluppati, dove la densità abitativa è di soli 20 abitanti per ettaro invece di 60 (di 2/3 più bassa), il costo totale degli spostamenti per la comunità aumenta del 50%. Il consumo di energia e le emissioni di gas serra riconducibili al trasporto passeggeri triplicano e il tempo per accedere alle attività urbane per gli utenti che usano unicamente il trasporto pubblico (‘captive users’) aumenta del 50-100%, rendendoli meno vitali sotto il profilo economico Fonte: UITP MCDB Un recente studio dell’OCSE (Urban Travel and Sustainable Development OECD CEMT Parigi 1995) ha stimato che i costi della congestione del traffico sono pari al 2% del PIL; questo implica che detto costo nell’Unione Europea si aggira intorno ai 120 miliardi €, vale a dire 4 volte la cifra spesa per il trasporto pubblico passeggeri in tutta l’UE Fonte: Consiglio Europeo dei Ministri dei Trasporti CEMT Costo annuo della congestione Costo (in miliardi di dollari) 80 basso medio elevato molto elevato 70 60 50 40 30 20 10 0 1982 1984 1986 1988 1990 1992 1994 1996 1998 2000 anno Fonte: Texas Transportation Institute Il Rapporto sulla Mobilità Urbana relativo al 2002, redatto dal Texas Transportation Institute che ha studiato 75 aree urbane tra il 1982 ed il 2000, rivela che il costo totale della congestione del traffico è stato pari a 68 miliardi di dollari; il costo medio annuo per il 2000 è stato di 900 milioni di dollari, e le città densamente popolate sono state le più colpite (62% dei costi totali). Il trasporto pubblico crea occupazione Oltre a ridurre i costi causati dalla congestione del traffico, il trasporto pubblico crea posti di lavoro e dà vigore alle economie locali. Secondo uno studio dell’APTA (American Public Transport Association), per ogni 10 milioni di dollari investiti in progetti importanti per il trasporto pubblico, vengono creati oltre 300 posti di lavoro con un guadagno di 30 milioni di dollari in business. In Europa, il trasporto pubblico crea 2-3 volte le opportunità di occupazione per passeggero-km che crea il trasporto privato. Fonte: INRETS, aprile 1996, l’emploi et energie mobilisé dans le transport de voyageurs 32 In molte città, i servizi di trasporto collettivo sono tra i maggiori datori di lavoro a livello locale. Ad esempio, a Parigi solo la RATP ha creato 30.000 posti di lavoro. Investire nel trasporto pubblico può essere costoso, ma i benefici sono molto più ampi e contribuiscono a raggiungere una sostenibilità a lungo termine. Chi prende le decisioni spesso trae la conclusione che crescenti volumi di traffico ed il crescente numero di auto private in circolazione rispecchiano il desiderio della gente di guidare. Questa convinzione è certamente erronea, come si può vedere a Vienna, una città che vanta la ripartizione modale maggiore a favore del trasporto pubblico in Europa in presenza di un elevato numero di auto private. Atteggiamenti di amministratori e cittadini europei nei confronti dello sviluppo del trasporto pubblico e delle infrastrutture stradali Opinione dei Decisori Opinione pubblica Valutazione dell’opinione pubblica da parte dei Decisori 0 Fonte: Dati sociali 1991 20 40 60 80 100 Priorità allo sviluppo del TP Priorità allo sviluppo dell’automobile Tariffe eque e regolamentazione sono fondamentali per sviluppare il settore in tutti i paesi. In particolare nei paesi meno sviluppati, il trasporto informale o paratransit spesso crea condizioni di anarchia nel settore. Oggi esiste oltre un milione di veicoli addetto al trasporto informale. In genere essi servono a colmare una lacuna presente nel mercato tra il trasporto pubblico ed individuale e possono fornire un servizio di ottima qualità. Frequentemente, però, sono una delle cause primarie della congestione del traffico e delle turbative ambientali, minando il trasporto pubblico ufficiale. Una regolamentazione intelligente e un monitoraggio più rigoroso in materia di sicurezza ed emissioni permette loro di svolgere un prezioso ruolo di nicchia a fianco del trasporto pubblico. Le città senza un sistema di trasporto sostenibile non saranno in grado di competere sotto il profilo economico e attireranno meno gente che voglia viverci o lavorarci. 33 Raccomandazioni UITP • Sviluppare politiche di mobilità sostenibile per un uso ottimale delle risorse economiche, che siano incentrate su: pianificazione territoriale intelligente, limitazione all’uso delle auto private e promozione del trasporto pubblico • Sviluppare aree urbane ad alta densità abitativa con sistemi di trasporto pubblico efficaci e misure che limitano l’uso dell’auto al fine di abbattere i costi. Mantenere la coerenza tra la pianificazione territoriale e le politiche del trasporto per arginare l’urbanizzazione selvaggia • Prendere decisioni politiche coraggiose e a volte impopolari per arrivare alla ‘crescita zero del traffico’ • Destinare i proventi dei parcheggi e dei pedaggi nonché i contributi di altri attori economici che hanno beneficiato dell’accessibilità fornita dalle reti del trasporto pubblico (settore immobiliare, datori di lavoro, ecc.) all’ulteriore sviluppo del trasporto pubblico • Fissare le tariffe a livelli che permettano un servizio sufficientemente buono da persuadere gli automobilisti ad usare i mezzi pubblici • Strutturare e regolamentare il paratransit ed il trasporto informale nelle città meno sviluppate al fine di agevolare l’accesso ad un trasporto sicuro e conveniente per tutti allo stesso modo, soprattutto per i membri della società con un reddito basso e più vulnerabili. 34 Esempi nel mondo Zurigo – ricchezza e trasporto pubblico vanno d’accordo Zurigo, il centro finanziario della Svizzera, ha una rete di trasporto pubblico altamente sviluppata ed integrata. La concentrazione dei posti di lavoro nelle zone dell’alta finanza, come a Wall Street, nella City di Londra e a Francoforte, richiede sistemi di trasporto ad alta capacità. Negli anni Settanta, il crescente inquinamento e la congestione del traffico hanno portato la città a ribadire la propria determinazione a sviluppare una rete competitiva. Da allora, la città ha adottato le seguenti misure ed è nota in tutto il mondo per il suo trasporto efficiente e remunerativo: • Ha dato priorità alla rete di tram • Ha fatto investimenti limitati nella capacità del sistema viario • Ha ridotto il numero dei parcheggi in centro • Ha imposto vari piani di riduzione del traffico nei quartieri residenziali • Ha introdotto con successo il concetto di ‘zurimobil’ offrendo una scelta integrata di trasporto incluso il car sharing. Zurigo spende una percentuale relativamente alta del PIL (9-10%) nel trasporto, ma questo è dovuto al servizio particolarmente buono che offre. Fonte: tre messaggi di Zurigo sulla nuova politica dei trasporti, Ernst Joos, maggio 2000 Nuova Zelanda – un maggior numero di utenti abituali grazie agli incentivi Il governo centrale ha finanziato – tramite fondi destinati alle amministrazioni regionali – gli incentivi che hanno contribuito ad aumentare il numero degli utenti abituali del trasporto pubblico, stimolando un cambio di modalità con variazioni percentuali fino al 180% nelle cittadine di provincia e variazioni più modeste ma comunque significative in tutte le grandi città (es. 6% a Wellington, 17% a Auckland). Wellington ha il numero più alto di utenti abituali del trasporto pubblico pro capite fuori dell’Asia, cosa che in parte è dovuta al controllo esercitato sull’area stradale del centro grazie alla limitazione dei parcheggi e ai parcheggi a pagamento. Fonte: ANZ Bus and Coach Association Un alto numero di auto private nei paesi industrializzati ricchi non significa automaticamente pochi utenti abituali per il trasporto pubblico Vienna/Austria ha uno dei più alti livelli di auto private in circolazione, ma il trasporto pubblico detiene un’importante quota di mercato. Il numero degli utenti abituali è salito del 10% in quattro anni e il 32% di tutti gli spostamenti avviene oggi con il trasporto pubblico, il 38% in auto o su due ruote ed il restante 30% con modalità non motorizzate. Questo è stato reso possibile da un approccio integrato come ad es. il biglietto valido per tutte le modalità all’interno dell’area metropolitana, interscambi ben progettati, servizi di ferrovia leggera, metropolitana e ferrovia locale in espansione e marketing personalizzato per le nuove zone residenziali. Il numero delle auto private a Friburgo/Germania è salito da 113 ogni 1000 persone nel 1960 a 422 ogni 1000 persone nel 1990. Nonostante l’uso dell’auto sia rimasto praticamente costante, gli spostamenti totali sono saliti del 30%, con un aumento del 53% del numero degli utenti abituali del trasporto pubblico e del 96% degli spostamenti in bicicletta tra il 1976 e il 1991. 35 Il valore delle proprietà immobiliari è aumentato considerevolmente lungo la linea di autobus di Brisbane Il valore delle proprietà immobiliari lungo la linea di autobus in direzione sud-est di Brisbane è aumentato del 20% perché gli acquirenti beneficiano della facilità di spostamento verso la città dovuta all’assenza di traffico. Circa 375.000 spostamenti in auto sono stati convertiti in trasporto pubblico con questa linea. Lunga 15,6 km e con una velocità di esercizio di 80 km/ora, la linea è stata introdotta nel 2001 e rientra in un percorso di 75 km ancora da completare. Destinare fondi al trasporto Londra/RU – l’introduzione del ticket per l’accesso al centro (congestion charge). Da metà febbraio 2003 viene imposto il pagamento di un ticket forfettario di £5.00 (8€) a qualsiasi veicolo che occupi area stradale (a prescindere se in movimento o in sosta) nella city di Londra. L’introduzione di questo sistema è costata £200 milioni (~€300 milioni), ma il guadagno netto stimato è di £130 milioni, e almeno £100 milioni sono stati accantonati per finanziare e migliorare il trasporto in tutta la città, come ad es. un aumento del 40% dei servizi di autobus e l’introduzione di 200 nuovi autobus, nuovi percorsi, alcuni dei quali serviti h 24. I risultati preliminari dimostrano che questa misura ha ridotto il traffico del 20% ed i ritardi dovuti al traffico del 30%. Il maggior sostegno all’introduzione di questo sistema è venuto dalle aziende che ogni settimana perdono 2 milioni di sterline in mancati profitti e 4 milioni di sterline in tempo perso a causa del traffico congestionato. Fonte TfL Singapore – Sistema di pedaggio elettronico - Popolazione 3,6 milioni - Numero totale dei veicoli 700.000 - Introdotto nel 1998 La tariffa è diversa da strada a strada e viene addebitata automaticamente grazie ad una smart card e ad un dispositivo. Vengono applicate limitazioni dalle 7.30 alle 19.00 e dalle 7.30 fino alle 21.30 sulla superstrada. Benefici: - Riduzione di circa 25.000 auto nelle ore di punta e aumento della velocità del traffico - Riduzione totale del 13% del traffico nella zona interessata negli orari soggetti a pagamento - Aumento del numero dei passeggeri nelle auto, vale a dire meno auto con un solo occupante - Il transito dei veicoli si è spostato dalla ore di punta a quelle non di punta 36 Conclusioni Una responsabilità per tutti Lo sviluppo sostenibile e la mobilità sostenibile non sono più argomenti isolati di discussioni teoriche o ideologiche, bensì tematiche cruciali che hanno un impatto sulla qualità della vita quotidiana di tutti. Abbiamo visto che negli ultimi dieci anni la congestione del traffico, l’inquinamento atmosferico dovuto al trasporto e le emissioni di gas serra sono aumentati vertiginosamente e sono ormai fuori controllo, ma è troppo tardi per pensare a se le auto siano una cosa buona o cattiva. Il ‘genio dell’auto’ è uscito dalla bottiglia e non vuole più rientrarci! La sfida consiste nello sviluppare alternative di trasporto che tengano conto di tutte le modalità, integrando i vantaggi dell’auto e mitigandone gli svantaggi. E’ indubbio che questo, per politici, autorità responsabili del trasporto e operatori sia nei paesi sviluppati che in quelli in via di sviluppo è un compito difficile, così come lo è per l’industria. Il momento di agire è ora Creare un futuro migliore significa agire ora per un presente più equo. I governi e le aziende di tutti i settori devono impegnarsi nei programmi che possono migliorare l’attuale situazione. Senza un cambiamento radicale delle nostre abitudini di consumo e produzione, il progresso economico verrà soffocato ed il degrado ambientale andrà avanti. A subirne le conseguenze saranno tutti i cittadini. Ci sarà una maggiore esclusione sociale per i poveri e per i meno abili e diminuiranno i vantaggi di una cultura urbana diversificata. La vera sostenibilità è possibile soltanto se ogni settore della società partecipa al processo e comincia ad apportare dei cambiamenti alle proprie aspettative e ai propri sistemi di mobilità. In altre parole, tutti gli attori, inclusi i consumatori, devono modificare i loro comportamenti e realizzare politiche che porteranno ad un futuro sostenibile per tutti. Sostenere una qualità della vita La mobilità sostenibile non è un obiettivo di per sé. L’obiettivo consiste nel sostenere la qualità della vita attraverso l’equa appropriazione di spazio e risorse ed il susseguente accesso alla vita economica e sociale per tutti. L’integrazione di strumenti finanziari ed economici nelle politiche ambientali e dei trasporti è un passo nella giusta direzione, ma è anche dovere di tutti gli attori della mobilità promuovere pratiche più sostenibili. Le tre fermate alla mobilità sostenibile, descritte nel presente opuscolo, dimostrano che la si può raggiungere oggi. Il trasporto pubblico offre un’ottima prestazione in tutte e tre le ‘fermate’ e questo dimostra che non è soltanto la componente di una soluzione ambientale ma è anche un attore sociale ed economico dinamico nel futuro sostenibile delle città. Adesso c’è un’apertura e il trasporto pubblico inteso globalmente può prendere l’iniziativa. Tuttavia è necessario un approccio coordinato e sostenuto che coinvolga tutti gli interessati e sia supportato dall’impegno politico affinché si verifichi uno sviluppo sostenibile a lungo termine. 37 Mobilità sostenibile mancano solo tre fermate MTR Hong Kong La MTR, una azienda ferroviaria di Hong Kong quotata in borsa, ha individuato convincenti motivazioni commerciali per prendere sul serio le responsabilità sociali ed ambientali: - Migliorare la produttività coinvolgendo il personale ed incoraggiandolo ad attuare le ‘best practises’, ovvero le pratiche migliori - Attirare investitori socialmente responsabili, fondi d’investimento e altri investitori che apprezzano la trasparenza e la buona gestione aziendale - Benefici a lungo termine derivanti dalla riduzione dell’impatto ambientale e dal miglioramento della sicurezza degli utenti La MTR è stata invitata di recente ad entrare a far parte del FTSE4Good, l’indice sostenibile del Financial Times, e del DJSI, il Dow Jones Sustainable Index. I MTR Corporation Sustainability Reports (Rapporti sulla Sostenibilità della MTR) sono oggetto di audit indipendente e sono disponibili presso il loro sito web. Sono disponibili ulteriori informazioni ed il rapporto può essere scaricato dal sito www.mtr.com. Italia - una combinazione di misure per il successo Dal 1998 ASSTRA, l’associazione che raggruppa tutti gli operatori del trasporto pubblico italiano, promuove politiche ed iniziative che favoriscono la mobilità sostenibile. Tra queste figura l’invito ai suoi associati a: - Migliorare gli standard di qualità del trasporto pubblico locale per dargli maggiore attrattiva; Equipaggiare e migliorare gradualmente il parco mezzi affinché abbia un minore impatto ambientale; Promuovere l’introduzione di carburanti alternativi; Promuovere l’intermodalità integrando il trasporto pubblico con car-sharing, car-pooling e taxi collettivi; Promuovere il cambiamento culturale nel comportamento relativo alla mobilità ASSTRA ha sottoscritto vari accordi con le istituzioni quali il ministero dell’ambiente italiano, le ONG ed altre organizzazioni che si occupano di tematiche ambientali e civili, dai quali emerge l’impegno a prendere iniziative tese a ridurre la congestione del traffico e l’inquinamento, a migliorare il rendimento energetico, a promuovere il trasporto pubblico. Tra le iniziative specifiche figurano: - La formazione di Mobility e Energy Manager - Campagne di comunicazione che mettono in relazione il trasporto pubblico con l’ambiente e la sostenibilità, in collaborazione con il World Wildlife Fund (WWF); - Nel maggio 2002 è stata istituita una commissione tecnica formata da rappresentanti delle aziende associate per stendere le “Linee Guida per un Piano di Monitoraggio Acustico dei Sistemi di Trasporto Pubblico Locale” al fine di ridurre l’inquinamento acustico - Campagne di misurazione delle emissioni elettromagnetiche nel trasporto pubblico urbano sono state realizzate dalle aziende del trasporto pubblico locale di Milano, Napoli, Roma e Torino, riguardanti il trasporto pubblico locale su gomma, su rotaia e le metropolitane 38 Gestione dell’Ambiente a Parigi La RATP, l’operatore del trasporto pubblico di Parigi/Francia, ha attuato un sistema di gestione dell’ambiente per la sua rete e per tutte le aree di manutenzione. Ha ottenuto la certificazione ISO 14001 per la linea 8 della metropolitana nel 2001, la prima in Europa ad aver ottenuto una certificazione che riguardi tutte le attività. Nel 2002, altre certificazioni sono state rilasciate ad un deposito e ad un’officina per la manutenzione degli autobus. I suoi 50 siti per la manutenzione sono sotto costante controllo in relazione al trattamento dei rifiuti e dell’acqua. Dal 2001 sono state introdotte per tutti gli acquisti per i mezzi su gomma e rotaia delle specifiche ambientali riguardanti il ciclo di vita e il rendimento energetico. Lo Sviluppo Sostenibile e l’ecologia urbana sono obiettivi strategici sin dal 1998, sono menzionati nel piano strategico e vengono gestiti da un’apposita unità che riferisce al Consiglio di Amministrazione. Nel 1999, la RATP ha sottoscritto la Carta per lo Sviluppo Sostenibile per le Aziende Pubbliche, insieme ad altri sette organismi. La carta ha 5 tematiche principali: Sviluppo di Competenza, Coinvolgimento del Personale, Expertise Tecnol_gica, Ricerca e Sostegno Regionale. Ha anche costituito 7 agenzie che coprono la regione dell’Ile de France, dove è presente dal 2001, creando forti partnership locali e sostenendo le iniziative della comunità. Connex – impegnata allo sviluppo sostenibile Connex, uno dei maggiori operatori del trasporto passeggeri privato in Europa, con un parco mezzi di circa 20,000 veicoli in 21 paesi in Europa, Medio Oriente, Australia, America del Nord e del Sud, ha fatto dello Sviluppo Sostenibile un obiettivo strategico. Ha una carta sullo Sviluppo Sostenibile, che consta di 10 principi, ed un Comitato Ambiente. Riferisce regolarmente su passeggeri-km offerti, consumo di carburante, percentuale di carburanti puliti usati, emissioni inquinanti e riciclaggio delle scorie. Questi indicatori forniscono ai dipendenti e agli interessati al di fuori dell’azienda informazioni accurate. Se si guarda all’evoluzione di questi indicatori nel tempo, si ottengono i dati sui progressi fatti dall’azienda in materia di tutela dell’ambiente e si capisce quale posizione occupi rispetto ad altre divisioni della holding. Fonte: Connex Environmental Report 2001 Sono le persone a fare la differenza L’Alcan, ed il suo membro UITP, la Alcan Transport, favorisce lo sviluppo sostenibile e questo impegno si rispecchia nei principi aziendali. Nel suo Corporate Sustainability Report 2002, si legge che La Sostenibilità implica: - Migliorare la prestazione – aumentare i benefici sociali ed economici, ridurre gli impatti ambientali delle sue attività nel breve e lungo periodo e diventare un’organizzazione più competitiva e più redditizia; - Rafforzare rapporti e partnership – riconoscere e collaborare con i dipendenti, gli interessati e gli azionisti per far fronte alle loro esigenze e a quelle della società; - Dimostrare integrità ed impegno – rispettare e valorizzare gli alti standard che ha oggi come società in tutte le sue attività quotidiane; I suoi valori guidano la sua crescita: - Integrità – operare con integrità in tutte le questioni aziendali e rispettare un solido codice di condotta morale e deontologica; - Responsabilità – impegnarsi ad essere trasparente nella responsabilità e desiderosa di allineare il potere decisionale alla responsabilità delle sue azioni e del suo comportamento; - Fiducia e trasparenza – la fiducia è il nocciolo dell’attività commerciale etica e deve esistere la fiducia che Alcan e gli altri faranno quello che dicono di voler fare; - Lavoro di squadra – far leva sulle capacità di dipendenti, fornitori, appaltatori e utenti ed usare il lavoro di squadra collaborativo per risolvere i problemi ed attuare progetti in modo più efficace. Fonte: Alcan Corporate Sustainability Report e sito web www.Alcan.com. 39 L’UITP (L’Unione Internazionale Trasporti Pubblici), che rappresenta l’insieme degli attori della mobilità a livello mondiale, conta oltre 2500 associati ripartiti in 80 paesi. La sede della Direzione Generale è a Bruxelles; sono attivi uffici regionali UITP a Roma, Mosca, Canberra, Hong Kong e ben presto anche a Sao Paulo Mobi+ è il centro di documentazione elettronico dell’UITP, accessibile a tutti gli associati via Internet. La documentazione raccolta riguarda i Congressi mondiali e le Conferenze UITP, gli articoli di Public Transport International, la rivista dell’Associazione, innumerevoli link ed altra documentazione proveniente da fonti diverse. Il Millennium Cities Database dell’UITP/ISTP può essere richiesto al Dipartimento “Publications” (contatto: Doriano Angotzi [email protected] ) La banca dati contiene oltre 200 indicatori statistici raccolti in 100 città del mondo intero. Riguardano in particolare la popolazione, l’economia, le strutture urbane, il parco automobilistico, le reti di trasporto pubblico, la mobilità individuale, le scelte modali ed il costo del trasporto. Elenco delle sigle: 40 APTA: Associazione americana del trasporto pubblico (http://www.apta.com) ASSTRA: Associazione italiana del trasporto pubblico locale rappresenta tutte le reti urbane 70% delle reti regionali) CUTA: Associazione canadese del trasporto urbano (http://www.cutaactu.ca) SLTF: Associazione svedese del trasporto pubblico SNCF: Ferrovie nazionali francesi (http://www.sncf.com/co/mieux_nous/environnement.htm) OMS: Organizzazione Mondiale della sanità (http://www.who.int/en/)