www.share-project.org Risultati dallo studio “Ultracinquantenni in Europa” Cosa accadrà in futuro? Il passo successivo dello studio “Ultracinquantenni in Europa” è aggiungere ai dati esistenti la storia della vita delle persone. Collegando l’informazione già raccolta nelle due precedenti rilevazioni agli eventi che si sono verificati durante tutta la vita degli intervistati permetterà ai ricercatori e agli esperti di politiche sociali di comprendere meglio come le condizioni di vita evolvano nel corso degli anni, in base alle esperienze personali ed ai cambiamenti sociali, economici e politici. Lo studio “Ultracinquantenni in Europa” è finanziato dalla Commissione Europea, in particolare la Direzione Generale della Ricerca, dall’istituto americano di studi sull’invecchiamento (National Institute on Aging) e da altri enti in diversi Paesi. Published by Mannheim Research Institute for the Economics of Aging (MEA) L13,17 68131 Mannheim Persona di riferimento Dr. Omar Paccagnella – Università di Padova E-Mail: [email protected] Telefono: 049 8274050 www.share-project.org (sito ufficiale) www.venus.unive.it/share (sito Italiano) Phone: +49-621-181 1862 Fax: +49-621-181-1863 E-Mail: [email protected] Design/ Layout by Philip Brückner, Jennifer Kröger (c)Mannheim Research Institute for the Economics of Aging, 2008 www.share-project.org 11 Su Situazione Economica, Reddito e Ricchezza: La disuguaglianza nei consumi è molto inferiore alla disuguaglianza finanziaria: I dati sulle spese per consumi rivelano differenze sorprendenti tra i diversi Paesi. Il livello delle spese per cibo è molto inferiore nei Paesi del Nord (ad esempio Svezia e Danimarca) che in qualunque altro Paese dell’indagine. In tutti i Paesi, la disuguaglianza nei consumi è inferiore alla disuguaglianza nei redditi, e la disuguaglianza nei redditi è inferiore alla disuguaglianza nella ricchezza. La povertà è mitigata dalle risorse non-finanziarie: C’è ancora povertà tra gli anziani in alcuni Paesi, ma questa si riduce se si tiene conto del valore della casa di proprietà. Questo è vero in particolare nell’Europa del Sud. Allo stesso modo, vivere vicino ai propri figli – nello stesso nucleo familiare o nello stesso edificio – è una difesa contro la povertà, non solo nell’area mediterranea ma anche in Germania. 10 www.share-project.org Risultati dallo studio “Ultracinquantenni in Europa” L’invecchiamento della popolazione nel 21° secolo: risultati dallo studio “Ultracinquantenni in Europa – SHARE” Ora che i dati della seconda fase dell’indagine SHARE (Survey of Health, Ageing and Retirement in Europe) sono disponibili ai ricercatori in Europa e nel mondo, lo studio “Ultracinquantenni in Europa” ha compiuto un ulteriore passo in avanti per diventare la principale fonte di dati a livello mondiale per ricerche sull’invecchiamento. Di recente questo suo ruolo è stato riconosciuto dall’Unione Europea, che ha selezionato SHARE come uno dei 35 grandi progetti (che comprendono tra gli altri navi rompighiaccio per ricerche polari e telescopi a larga portata) che costituiranno le basi della ricerca in Europa nei prossimi 10–20 anni. Dopo il positivo avvio del progetto nel 20042005, abbiamo (re-)intervistato più di 35.000 persone di età non inferiore ai 50 anni, residenti in 15 Paesi Europei (compreso Israele). Questo opuscolo presenta alcuni dei principali risultati – tra i moltissimi pubblicati in più di 80 libri, articoli, e note di lavoro basati sui dati SHARE. Questi risultati, ottenuti analizzando i dati delle prime due fasi di rilevazione, riguardano i quattro principali ambiti di ricerca di SHARE: la salute, l’occupazione, la famiglia e le relazioni sociali, la situazione economica, il reddito e la ricchezza. 4 www.share-project.org www.share-project.org 9 Sulla Famiglia e le Relazioni Sociali: Sulla Salute: La famiglia ha ancora un ruolo nella società: Il tempo trascorso ad aiutare gli altri componenti della famiglia o a prendersi cura dei nipoti è notevole. Circa un terzo delle persone di almeno 65 anni passa oltre quattro ore e mezza al giorno ad aiutare i familiari o a prendersi cura dei nipoti. In Europa, diverse generazioni di una stessa famiglia tendono a vivere vicino e questo può creare un’importante rete di supporto quotidiana. Chi vive nell’Europa del Nord gode di una salute migliore ed è mediamente più ricco, mentre chi vive nell’Europa del Sud vive più a lungo. Ciò è vero in particolare per gli uomini del Nord e le donne del Sud. L’obiettivo per gli studiosi di area medica e sociale è comprendere le cause di questo fenomeno: sono genetiche o guidate da fattori socio-economici e diversi stili di vita? SHARE fornisce dati utili per rispondere a questo tipo di domande. I genitori danno di più ai figli nel Nord, mentre i figli danno di più ai genitori nel Sud: I dati SHARE mostrano che i trasferimenti di denaro inter-generazionali sono una delle fonti principali di reddito familiare, con una netta differenza tra Nord e Sud Europa. Nel Nord, le persone più giovani ricevono dai genitori più di quanto danno. Nel Sud, le persone più giovani di frequente danno ai genitori più di quanto ricevono. L’istruzione ci tiene in forma: In tutti i Paesi si evidenzia una forte relazione tra comportamenti di salute, istruzione e condizione socioeconomica. Le persone con minore istruzione hanno una probabilità più alta del 70 percento di essere inattivi fisicamente e più alta del 50 percento di essere obesi. Il volontariato è frequente in alcuni Paesi: Non si lavora solo per denaro. Nel complesso, il 10 percento delle persone tra i 65 e i 74 anni svolge delle attività di volontariato, e questa percentuale è persino doppia in Scandinavia e nei Paesi Bassi. In altri Paesi come Spagna e Grecia, tuttavia, meno del 4 percento riporta di svolgere delle attività di volontariato in qualunque fascia di età. 8 www.share-project.org L’istruzione previene la depressione: La forte relazione tra salute, istruzione e condizione socio-economica vale anche per la salute mentale. Differenze internazionali nei tassi di depressione ricalcano differenze internazionali nell’istruzione. All’interno di ciascun Paese, le persone povere o con un reddito modesto soffrono più di frequente di depressione, in particolare nel Nord Europa. Molto si deve fare ancora per migliorare l’assistenza agli anziani: SHARE è la prima indagine che include indicatori comparabili sulla qualità dell’assistenza sanitaria per le persone più anziane. La maggior parte di questi indicatori evidenzia una carenza di controlli sulle capacità fisiche e i bisogni degli anziani. www.share-project.org 5 Sull’Occupazione: Prevenire il rischio di malattie è un comportamento che paga: Le persone in buona salute vanno in pensione circa due anni più tardi dei lavoratori in condizioni di salute precarie. È sufficiente spendere un tre percento del proprio reddito nella prevenzione per mantenere la capacità di svolgere il proprio lavoro. Gli incentivi ad anticipare il pensionamento provocano l’uscita anticipata dal mercato del lavoro: I diversi sistemi di welfare in vigore nei vari Paesi generano diverse distribuzioni dell’età in cui si va in pensione. Osserviamo una maggiore prevalenza di pensioni di anzianità nei Paesi del Sud Europa, in Austria e in Francia. Questi Paesi consentono il pensionamento anticipato, con trattamenti particolarmente generosi. La diffusione delle pensioni di invalidità non è legata alla salute: La diffusione delle pensioni di invalidità tra i 50 e 64 anni varia notevolmente tra i Paesi, passando dal 16 percento della Danimarca al 3 percento della Grecia. SHARE è la prima fonte di dati a collegare queste differenze a misure della condizione di salute comparabili a livello internazionale. I dati rivelano che la notevole variazione nella diffusione delle pensioni di invalidità tra i diversi Paesi non può essere attribuita a differenze nelle condizioni di salute. lavoro e quanto i nostri sforzi vengono riconosciuti – varia considerevolmente in Europa, ed è generalmente considerata migliore nel Nord Europa piuttosto che nel Sud Europa. La qualità del lavoro è fortemente legata al benessere: una modesta qualità del lavoro è associata a salute precaria e depressione. Repubblica Ceca = Scandinavia, Polonia = Mediterraneo? Sebbene la transizione da un sistema centralizzato al libero mercato abbia influenzato notevolmente sia la Repubblica Ceca che la Polonia, la popolazione Ceca in età non inferiore ai 50 anni ha mantenuto una partecipazione più alta al mercato del lavoro. In Polonia i livelli di occupazione sono invece più bassi e le condizioni del mercato del lavoro meno favorevoli. Basandosi sulle misure di qualità del lavoro, la situazione in Repubblica Ceca è simile ai Paesi del Nord Europa, mentre la situazione in Polonia assomiglia a quella dei Paesi mediterranei. Un ambiente di lavoro piacevole ritarda il pensionamento: La qualità del lavoro durante gli anni che precedono il pensionamento – per esempio, quanta libertà abbiamo nel nostro 6 www.share-project.org www.share-project.org 7