ANNUAL
REPORT
2013
ASSOBIRRA SOSTIENE IL CONSUMO RESPONSABILE DI BIRRA
ASSOBIRRA, ASSOCIAZIONE DEGLI INDUSTRIALI
DELLA BIRRA E DEL MALTO, RIUNISCE LE PRINCIPALI
AZIENDE CHE PRODUCONO E COMMERCIALIZZANO
BIRRA E MALTO IN ITALIA. ADERISCE A CONFINDUSTRIA, FEDERALIMENTARE, BOE (THE BREWERS OF
EUROPE), EUROMALT, EBC (EUROPEAN BREWERY
CONVENTION).
ASSOBIRRA SVOLGE FUNZIONI ISTITUZIONALI, DI
SVILUPPO TECNOLOGICO E DI PROMOZIONE DELLA
CULTURA, DELLA CONOSCENZA E DEL CONSUMO
RESPONSABILE DELLA BIRRA. QUESTA MISSIONE SI
CONCRETIZZA ATTRAVERSO LA REALIZZAZIONE DI
STUDI E RICERCHE PER LA QUALITÀ E L’INNOVAZIONE
TECNOLOGICA DEI PROCESSI PRODUTTIVI E LA PROMOZIONE DI CAMPAGNE DI COMUNICAZIONE, MIRATE
AD UNA MAGGIORE CONOSCENZA DEL PRODOTTO BIRRA E ALL’AFFERMAZIONE DI UNA CULTURA DI CONSUMO CONSAPEVOLE DELLE BEVANDE ALCOLICHE.
ASSOBIRRA, THE ASSOCIATION OF BEER AND MALT
INDUSTRIES, REPRESENTS THE MAIN BEER AND MALT
PRODUCING COMPANIES IN ITALY. IT IS AFFILIATED
TO CONFINDUSTRIA, FEDERALIMENTARE, BOE (THE
BREWERS OF EUROPE), EUROMALT AND EBC (EUROPEAN
BREWERY CONVENTION).
ASSOBIRRA PERFORMS INSTITUTIONAL DUTIES AND
PROMOTES TECHNOLOGICAL DEVELOPMENT, BEER
CULTURE AND RESPONSIBLE CONSUMPTION. THIS
MISSION IS CARRIED OUT THROUGH THE CONDUCTION
OF STUDIES AND RESEARCHES ON QUALITY AND TECHNOLOGICAL INNOVATION OF PRODUCTIVE PROCESSES
AND THROUGH PR CAMPAIGNS AIMED AT PROMOTING A
GREATER KNOWLEDGE OF BEER AND A CULTURE OF RESPONSIBLE CONSUMPTION OF ALCOHOLIC BEVERAGES.
SOMMARIO
CONTENTS
2
INTRODUZIONE_INTRODUCTION
6
TENDENZE 2013_TRENDS 2013
8
Birra, l’Italia che resiste
11
Beer, Italy sits tight
12
VALORE ECONOMICO E SOCIALE
ECONOMIC AND SOCIAL VALUE
14
Birra, un settore che crea ricchezza. Per tutti
18
Beer, an industry that creates wealth for all
20
FISCO_TAXES
41
DATI DI SINTESI_DATA SYNTHESIS
22
Tasse sulla birra, un nodo da sciogliere
26
An issue that needs to be addressed
28
IL NOSTRO IMPEGNO_OUR COMMITMENT
30
74
CULTURA DELLA BIRRA_BEER CULTURE
76
Una bevanda millenaria e mediterranea
84
An age-old and Mediterranean beverage
Promuovere, e difendere, un’eccellenza italiana
38
Promoting and defending an Italian excellence
Molte immagini pubblicate nel presente Annual Report sono tratte dai contributi selezionati nell’ambito del concorso fotografico “Faces of Brewing” promosso da The Brewers of Europe.
Many of the images published in this Annual Report are drawn from the photo contest “Faces of Brewing” promoted by The Brewers of Europe.
INTRODUZIONE
Nell’introdurre l’Annual Report di AssoBirra dello scorso
anno, si poneva l’accento sul dinamismo del nostro settore
che, anche grazie a investimenti in qualità e innovazione,
continua a creare imprenditorialità e posti di lavoro in tutta
la filiera. Un settore che investe in sostenibilità ambientale, è
impegnato a promuovere un consumo responsabile delle bevande alcoliche e contribuisce in maniera rilevante alle entrate dello Stato. Un dinamismo messo duramente alla prova
da una pressione fiscale ormai diventata non sostenibile.
Sono concetti che continuano ad essere di forte attualità
e che mi sento di riproporre con forza. Infatti, malgrado
l’ulteriore peggioramento della crisi economica che ha
colpito tutti i settori dell’economia nazionale, compreso l’agroalimentare, nel 2013 le aziende birrarie italiane hanno
mantenuto pressoché invariati - dal punto di vista quantitativo - tanto la produzione (-0,3% rispetto al 2012) quanto
i consumi (+0,3%). L’export, anche se in leggero ribasso,
si è confermato poco al di sotto della soglia di 2 milioni di
ettolitri che rappresenta pur sempre il doppio del 2007,
ultimo anno pre-crisi. E l’apporto complessivo del settore
alle casse dello Stato si è mantenuto intorno ai 4 miliardi di
euro, di cui quasi 500 provenienti dalle sole accise.
In realtà, però, nel 2013 la crisi, con la conseguente riduzione del potere d’acquisto degli italiani, si è fatta sentire anche
sulla birra. Si è fatta sentire sulla composizione dei consumi,
che si sono spostati in modo significativo dal fuori casa al
domestico e dai prodotti a più alto valore aggiunto a quelli
a minor prezzo. Si è fatta sentire sull’andamento dell’occupazione nella filiera della birra, con una riduzione di 8mila
posti di lavoro, tutti persi nel comparto dei pubblici esercizi,
malgrado un piccolo aumento nell’occupazione diretta.
Questi effetti si sono ulteriormente acuiti a partire dall’ottobre scorso, quando Governo e Parlamento, con una decisione che riteniamo profondamente ingiusta, sbagliata e
penalizzante per tutti, produttori, operatori della filiera e
consumatori, ha deciso un piano di rialzo delle accise sui
prodotti alcolici (ma la birra è l’unica bevanda da pasto a
2
ASSOBIRRA - ANNUAL REPORT 2013
pagarla) che, se dovesse rimanere invariato, avrà portato
Si è trattato di un risultato di grande rilievo, cui ha certa-
in soli 15 mesi ad un aumento del 30% facendo diventare la
mente contribuito la grande campagna realizzata da Asso-
pressione fiscale italiana una delle più alte in Europa.
Birra che, nel giro di pochi mesi, ha portato più di 100mila
italiani a firmare la petizione “Salva la tua birra” per dire ba-
A parere delle aziende birrarie, e di AssoBirra che le rappre-
sta ad ulteriori aumenti della fiscalità sul nostro prodotto.
senta nella quasi totalità, questa pressione fiscale rischia di
diventare insostenibile per la competitività del settore e di
Dobbiamo però continuare a guardare con impegno e deter-
essere pagata a carissimo prezzo da tutti gli italiani, senza
minazione alle prossime scadenze e in particolare al forte
rispondere neppure alle esigenze finanziarie addotte dal
aumento previsto per il 1° gennaio prossimo, onde fare il
Legislatore quale causa degli aumenti.
possibile per evitare una ulteriore penalizzazione del nostro
settore.
Lo studio “Il settore della birra. Caratteristiche della
domanda e dell’offerta, effetti della tassazione” (di cui si
Un settore che vede grandi e piccoli produttori lavorare con
dà conto diffusamente nel presente Annual Report), com-
la stessa passione per un prodotto naturale e dalla storia
missionato da AssoBirra al centro studi indipendente REF
millenaria, sempre più parte delle abitudini alimentari degli
Ricerche, dimostra tutto ciò chiaramente: si calcola che
italiani e sinonimo di convivialità all’insegna di un consumo
un aumento delle accise pari a 10 centesimi al litro (cor-
moderato.
rispondente all’impatto dei vari innalzamenti programmati
da ottobre 2013 a gennaio 2015) porterà ad un aumento del
prezzo medio di circa il +2%, con punte del +7% nel canale
Filippo Terzaghi
GDO. Tale incremento - a causa della forte elasticità della
Direttore AssoBirra
domanda di birra al prezzo - provocherà una diminuzione
delle quantità consumate di quasi il 5% innescando un
effetto depressivo sul PIL e sull’occupazione, soprattutto
giovanile, con una riduzione di 2.400 posti di lavoro nell’intera filiera: commercio, industria alimentare, agricoltura,
alberghi e ristorazione.
E l’incremento del gettito per le casse dello Stato, a causa
del sommarsi degli effetti negativi appena descritti, sarebbe pari a soli 68 milioni di euro effettivi, poco più di un terzo
dei 177 milioni preventivati (stima REF Ricerche).
Sono dati, al tempo stesso, scientifici e drammatici che
mettiamo a disposizione della politica e delle istituzioni affinché interrompano una spirale perversa fatta di più tasse,
meno consumi, perdita di competitività e di occupazione.
Un primo, parziale, segno di attenzione alle nostre ragioni
è arrivato con il congelamento, deciso all’unanimità alla
Camera, del piccolo aumento che sarebbe dovuto scattare
il 1° marzo scorso.
3
INTRODUCTION
In the introduction to last year’s AssoBirra Annual Report,
the accent was placed on how dynamic our industry was,
which, thanks to investments on quality and innovation,
continues to generate business and jobs along the entire
production line. Our industry invests on environmental
sustainability, is committed to promoting responsible consumption of alcoholic beverages and makes a substantial
contribution to the nation’s accounts. This dynamism is severely challenged by a tax burden that by now has become
unsustainable.
As these concepts continue to be very relevant, I feel the
need to reiterate and reinforce them. In fact, despite the
further worsening of the economic crisis that affected all
sectors of Italy’s economy, including agrifood, in 2013 Italian brewing companies essentially maintained the same
levels of production and consumption (respectively -0.3%
and +0.3% compared to 2012) in terms of quantity. Exports,
although slightly down, remained slightly less than 2 million hectoliters, which are still twice as much as produced in
2007, the last year pre-crisis. Moreover, the brewing industry’s total contribution to the Italian government’s accounts
remained approximately €4 billion, of which almost €500
million are from excise alone.
Actually, however, in 2013 the economic crisis, with the resulting loss of buying power for Italians, also affected the
beer market. Furthermore it affected consumption, which
shifted significantly from on trade to off trade and from
higher added-value products to more affordable ones. It
also affected occupation in beer’s productive chain, with the
loss of 8,000 jobs in public establishments, despite a small
increase in direct occupation.
These effects were increased even further since last October, when the Government and Parliament, through a decision that we believe is wrong, penalizing and creating an
inequality in the market towards all producers, work force
throughout the production line and consumers, implemented an increase in excise on alcoholic products (although
ASSOBIRRA - ANNUAL REPORT 2013
beer is the only beverage consumed at meals that is sub-
This was a very important result, certainly achieved thanks
jected to it) that, if maintained unaltered, will have led to a
to AssoBirra’s massive campaign, which in only a few
30% increase in only 15 months, rendering the tax burden in
months led over 100,000 Italians to sign the “Save your
Italy among the highest in Europe.
beer” petition against an even heavier taxation of our products.
It is our opinion, brewers and AssoBirra alike, that this tax
burden risks to become unsustainable for the sector’s com-
However, we must continue to anticipate the next deadlines,
petitiveness and being paid at a very high price by all Ital-
especially the major increase in excise scheduled for next
ians, without even reaching the amounts needed to generate
January 1st, to do what we can to avoid further penaliza-
revenue for Italy’s public finances.
tion of our industry, which sees small and large brewers
working with the same passion for a natural product since
The study “The brewing sector. Characteristics of demand
millennia, that is increasingly becoming part of the Italians’
and supply and effects of taxation” (which is discussed
food habits and synonymous with conviviality and responsi-
extensively in this Annual Report), commissioned by As-
ble consumption.
soBirra to the independent firm REF Ricerche, proof this
quite clearly: it was calculated that a €0.10/liter increase
in excise (which corresponds with the impact of the various
Filippo Terzaghi
increases planned from October 2013 to January 2015)
Director of AssoBirra
will result in an average price increase of approximately
2%, and up to 7% in the large-scale retail channel. Due to
the high elasticity in the demand for beer by price, this
would result in an almost 5% decrease in the amount of
beer consumed, setting off a depressive effect on the GDP
and on employment, especially among young people, with
the loss of 2,400 jobs in the entire production line: commerce, food industry, agriculture, hotels and the catering
sector. Moreover, due to the combination of the negative
effects described above, the increase in revenues for Italy’s accounts would amount to only €68 million effectively,
just over one third of the €177 million that were forecasted
(REF Ricerche estimate).
We submit these scientific and dramatic figures to politicians and public institutions in the hope that they put an
end to evergrowing tax rates, with less consumption, loss
of competitiveness and employment. A first, partial sign of
attention to our demands came with the immediate block decided unanimously by the Chamber of Deputies - on the
small increase that was scheduled to come into effect last
March 1st.
TENDENZE 2013
TRENDS 2013
PRODUZIONE
13,256 MILIONI
DI ETTOLITRI PRODOTTI
-0,3%
E
RISPETTO AL 2012
-0,7%
RISPETTO AL 2008
EXPORT
1,93 MILIONI
DI ETTOLITRI ESPORTATI
-3,3%
E
RISPETTO AL 2012
+28,2%
RISPETTO AL 2008
IMPORT
6,17 MILIONI
DI ETTOLITRI IMPORTATI
+0,3% E +3,0%
RISPETTO AL 2012
RISPETTO AL 2008
CONSUMI
17,5 MILIONI
DI ETTOLITRI CONSUMATI
+0,3% E -1,9%
RISPETTO AL 2012
RISPETTO AL 2008
{
01
ASSOBIRRA - ANNUAL REPORT 2013
59,7% DELLA BIRRA
È CONSUMATO IN CASA
RECORD: 6 ANNI FA ERA IL 54,6%
PRODUCTION: 13.256 million hectoliters produced | -0.3% compared to 2012; -0.7% compared to 2008
EXPORTS: 1.93 million hectoliters exported | -3.3% compared to 2102; +28.2% compared to 2008
IMPORTS: 6.17 million hectoliters imported | +0.3% compared to 2012; +3.0% compared to 2008
CONSUMPTION: 17.5 million hectoliters consumed | +0.3% compared to 2012; -1.9% compared to 2008
59.7% of all beer is consumed at home - Record: six years ago it was 54.6%
01
TENDENZE 2013 / TRENDS 2013
BIRRA, L’ITALIA CHE RESISTE
MALGRADO IL PERDURARE DELLA CRISI ECONOMICA
DEL PAESE, NEL 2013 LA BIRRA ITALIANA È RIMASTA
SOSTANZIALMENTE STABILE PER PRODUZIONE, CONSUMI
E - CON QUALCHE FATICA - EXPORT CONFERMANDOSI UN
SETTORE DI PUNTA DEL MADE IN ITALY AGROALIMENTARE.
LA CRISI HA PERÒ FATTO SENTIRE I PROPRI EFFETTI
IN TERMINI QUALITATIVI, ORIENTANDO I CONSUMI VERSO
LE FASCE DI PRODOTTO A MINOR PREZZO E PROVOCANDO
L’ULTERIORE SPOSTAMENTO DEGLI ACQUISTI DAL FUORI
CASA (ON TRADE) ALLA DISTRIBUZIONE (OFF TRADE).
SALGONO I CONSUMI DOMESTICI, SCENDONO
QUELLI FUORI CASA / CONSUMPTION AT HOME
INCREASES, CONSUMPTION OUTSIDE THE HOME
DECREASES
8
ASSOBIRRA - ANNUAL REPORT 2013
PRODUZIONE STABILE
Gli impianti (16 stabilimenti industriali e circa 500 microbirrifici) presenti sul territorio nazionale hanno prodotto
13.256.000 ettolitri di birra, lo 0,3% in meno rispetto ai
13.293.000 ettolitri del 2012. Di questi, 1.927.000 (il 14,5%
del totale) sono stati esportati, mentre il resto ha soddisfatto i due terzi circa della domanda interna di birra, attestatasi a 17.502.000 ettolitri.
Ancora migliori i risultati della produzione di malto, pari
a 673.700 quintali (+3,8% rispetto ai 649.140 del 2012),
come sempre interamente assorbiti dall’industria italiana.
EXPORT IN LEGGERO CALO
Nel 2011 la birra italiana aveva raggiunto il record storico
delle esportazioni, con quasi 2,1 milioni di ettolitri (il doppio di quanto totalizzato nel 2007). L’anno seguente si era
registrato un calo del -4,6% e la tendenza, pur rallentata,
è proseguita anche nel 2013 con un export attestatosi a
1.927.000 ettolitri (-3,3% sul 2012). In termini di destinazioni, il mercato UE ha assorbito il 68% del totale e in esso
la Gran Bretagna continua a fare la parte del leone con
quasi 1 milione di ettolitri; fra i Paesi extra-europei, da segnalare Stati Uniti (quasi 170.000 ettolitri), Sudafrica (oltre
162.000), Albania (62.000) e Australia (27.000).
EXPORT, DOPO IL BOOM IL CONSOLIDAMENTO
EXPORTS: CONSOLIDATION AFTER THE BOOM
IMPORT IN LIEVE AUMENTO
Nel 2013 sono stati importati 6.175.000 ettolitri di birra,
+0,3% rispetto al 2012. Il principale Paese esportatore
di birra in Italia si conferma la Germania, con 3.140.000
ettolitri pari al 50,8% totale, seguita da Paesi Bassi (9,3%),
Belgio/Lussemburgo (7,3%), Danimarca (5,6%), Slovenia
(4,7%), Polonia (4,3%) e Gran Bretagna (4,2%). Complessivamente l’Italia continua ad importare dagli altri Paesi UE
la quasi totalità (96%) del fabbisogno di birra non coperto
dalla produzione nazionale.
PEGGIORA DUNQUE IL SALDO COMMERCIALE
Il leggero calo dell’export e la lieve crescita dell’import
hanno fatto aumentare di poco il tradizionale saldo commerciale negativo del mercato birrario italiano, attestatosi
9
01
TENDENZE 2013 / TRENDS 2013
dentemente salito dal 59% al 59,7. Si noti che il fenomeno dura
dal 2007, ultimo anno prima dello scoppio della crisi economica,
quando l’On Trade copriva il 45,5% del totale e l’Off Trade il
54,5%. Da allora il primo è sceso e il secondo è salito in maniera
costante. Si riduce dunque percentualmente il consumo in bar,
ristoranti, pub, ecc., mentre aumenta il numero di coloro che
acquistano birra per poi berla fra le pareti domestiche.
• Lo spostamento verso i prodotti più economici. Relativanel 2013 a -4.248.000 ettolitri rispetto ai -4.165.000 del
mente alle tipologie di birra, i segmenti top del mercato - che
2012 (+2%). Va comunque ricordato che il risultato del
consentono marginalità più alte al settore - hanno registrato
2012 era stato il migliore dal 2005 ad oggi.
una evidente flessione: la quota di mercato delle Specialità
è scesa di quasi due punti, dal 13,4% all’11,5%, quella delle
CONSUMI: STABILI PER QUANTITÀ,
CAMBIANO PER COMPOSIZIONE
Premium di oltre tre punti e mezzo, dal 30,3% al 26,7%. Ciò
I 17.502.000 ettolitri di birra consumati nel 2013 hanno segnato
Main stream, salito dal 47% al 51%, e le Private Label, passa-
un lieve aumento (+0,3%) rispetto ai 17.458.000 registrati nel
te dal 6,4% al 7,7%.
a tutto vantaggio delle birre di minor prezzo, in particolare il
2012. Anche il consumo pro capite rimane sostanzialmente inva-
10
riato: 29,2 litri annui contro i 29,3 del 2012. Se dall’analisi quan-
INVARIATA LA POSIZIONE IN EUROPA
titativa si passa a una qualitativa, si vede come il perdurare della
Nel confronto con l’Europa il nostro Paese conferma le
crisi economica - combinato con l’aumento dei prezzi provocato
proprie posizioni. Relativamente alla produzione, l’Italia
dagli incrementi fiscali del 2013 - abbia comportato l’accentuarsi
si mantiene al decimo posto davanti a Paesi di consolidata
di due fenomeni già segnalati l’anno scorso.
tradizione birraria quali Austria, Danimarca e Irlanda. Sul
• Una dimensione ancora più domestica. Relativamente ai
fronte dei consumi gli italiani rimangono, con i francesi, i
canali distributivi, è proseguito lo spostamento dei consumi di
consumatori di birra più “parchi” del Vecchio Continente,
birra dal cosiddetto Fuori Casa (On Trade) all’acquisto nella di-
con una media pro capite da 3 a 5 volte inferiore a quella dei
stribuzione moderna e tradizionale (Off Trade): rispetto al 2012,
Paesi in testa alla graduatoria: Repubblica Ceca, Germania,
il primo è sceso dal 41% al 40,3, mentre il secondo è corrispon-
Austria, Irlanda.
ASSOBIRRA - ANNUAL REPORT 2013
to Italy was once again Germany, with 3,140,000 hectoliters,
accounting for 50.8% of the total, followed by the Netherlands
(9.3%), Belgium/Luxembourg (7.3%), Denmark (5.6%), Slovenia
(4.7%), Poland (4.3%) and the United Kingdom (4.2%). Overall,
imports to Italy from other EU countries continue to cover almost all (96%) of the demand for beer that is not met by domestic
production.
TRADE BALANCE WORSENS
The slight drop in exports and the slight growth in imports resulted in a small increase in the traditionally negative trade balance
of the Italian beer market, which in 2013 amounted to -4,248,000
hectoliters, compared to -4,165,000 in 2012 (+2%). It should be
noted, however, that the result for 2012 was the best since 2005
to the present.
BEER, ITALY SITS TIGHT
IN SPITE OF THE ENDURING ECONOMIC CRISIS IN ITALY,
IN 2013 THE PRODUCTION, CONSUMPTION AND, WITH SOME
EFFORT, EXPORTS OF ITALIAN BEER REMAINED ESSENTIALLY
STABLE, CONFIRMING THE BREWING INDUSTRY’S LEADING
POSITION IN ITALY’S AGRIFOOD SECTOR. HOWEVER, THE
CRISIS LEFT ITS MARK IN QUALITATIVE TERMS, SHIFTING
CONSUMPTION TOWARDS LOWER-COST PRODUCTS AND
FURTHER SHIFTING CONSUMPTION FROM ON TRADE TO OFF
TRADE.
STABLE PRODUCTION
Facilities (16 industrial plants and approximately 500 microbreweries) in Italy produced 13,256,000 hectoliters of beer, down
0.3% from the 13,293,000 hectoliters produced in 2012. Of these,
1,927,000 (14.5% of the total) were exported, while the remainder
satisfied approximately two thirds of domestic demand for beer,
which amounted to 17,502,000 hectoliters.
Results for malt production were even better: 67,370 tons (up by
3.8% compared to 64,914 tons in 2012), entirely absorbed, as always, by the Italian brewing industry.
EXPORTS SLIGHTLY DOWN
In 2011 exports of Italian beer achieved an all-time high, with
almost 2.1 million hectoliters (twice as much as in 2007). 2012
saw a 4.6% decrease, and this trend continued in 2013, albeit to
a lesser extent, with total exports of 1,927,000 hectoliters (3.3%
less than in 2012). In terms of destinations, the EU market absorbed 68% of the total, with the United Kingdom taking the lion’s
share with almost 1 million hectoliters; major export destinations
outside the EU include the United States (almost 170,000 hectoliters), South Africa (over 162,000), Albania (62,000) and Australia
(27,000).
IMPORTS SLIGHTLY UP
Beer imports in 2012 amounted to 6,175,000 hectoliters, up by
0.3% compared to 2012. The country that exported the most beer
CONSUMPTION: STABLE IN TERMS OF QUANTITY,
BUT MAKEUP HAS CHANGED
The 17,502,000 hectoliters of beer consumed in 2013 were a small
improvement (0.3%) over the 17,458,000 consumed in 2012. Per
capita consumption also remained essentially the same: 29.2 liters annually, compared to 29.3 in 2012.
Moving from a quantitative analysis to a qualitative one, we can
see how the enduring economic crisis - combined with the price
increase caused by the tax increases of 2013 - accentuated two
trends that were already observed last year.
•Even higher household consumption. Regarding distribution
channels, beer consumption’s shift from outside the home (On
Trade) towards purchase in modern and traditional retail (Off
Trade) continued: compared to 2012, the former decreased from
41% to 40.3, while the latter increased accordingly from 59% to
59.7. It should be noted that the phenomenon began in 2007, the
last year before the economic crisis broke out, when On Trade
consumption accounted for 45.5% of the total and Off Trade accounted for 54.5%. Since then, the former decreased and the latter increased constantly.
•A shift towards cheaper products. As for the types of beer,
the premium market segments - which allow higher profit margins - experienced a noticeable hit: the market share of Specialty
beers went down by almost 2%, from 13.4% to 11.5%, while that
of Premium beers dropped by over 3.5%, from 30.3% to 26.7%.
This benefitted lower-priced beers, especially Mainstream ones,
which grew from 47% to 51%, and Private Labels, which rose
from 6.4% to 7.7%.
POSITION IN EUROPE REMAINS UNCHANGED
In relation to other European countries, Italy’s position remains
unchanged. In terms of production, Italy remains in tenth place,
ahead of countries with a consolidated brewing tradition such
as Austria, Denmark and Ireland. As for consumption, beer
consumption in Italy, as well as in France, remains the lowest
in Europe, with average per capita consumption that is 3 to 5
times lower than the highest ranking countries: Czech Republic,
Germany, Austria and Ireland.
02
ASSOBIRRA - ANNUAL REPORT 2013
VALORE ECONOMICO E SOCIALE
ECONOMIC AND SOCIAL VALUE
136,000 jobs: 4,750 direct; 12,250 indirect; 119,000 induced
300 new microbreweries in 6 years: 1,000 new jobs
€1 billion of goods purchased; €3.2 billion of added value; €4 billion of government revenues
(excise duties, VAT, income tax and payroll tax, social security revenues)
02
VALORE ECONOMICO E SOCIALE / ECONOMIC AND SOCIAL VALUE
BIRRA, UN SETTORE CHE
CREA RICCHEZZA. PER TUTTI
ANCHE NEL 2013 LA BIRRA ITALIANA
SI È CONFERMATA UNA PARTE IMPORTANTE
DELL’INDUSTRIA ALIMENTARE NAZIONALE CHE È,
DOPO QUELLO MECCANICO, IL COMPARTO
MANIFATTURIERO PIÙ GRANDE DEL PAESE.
HA CONTINUATO A CREARE REDDITO, OCCUPAZIONE,
IMPRENDITORIALITÀ, CONTRIBUITO IN MODO
SIGNIFICATIVO ALLE FINANZE PUBBLICHE,
INVESTITO IN INNOVAZIONE ANCHE AI FINI
DI UNA CRESCENTE SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE.
14
ASSOBIRRA - ANNUAL REPORT 2013
In un anno difficile per il settore agroalimentare italiano, che ha visto la produzione diminuire di due punti a volume e
i consumi ridursi di quasi quattro punti a valore (al netto dell’inflazione), il settore italiano della birra ha continuato a
rappresentare un’eccellenza del Made in Italy agro-alimentare: ha creato valore, reddito, occupazione e imprenditorialità
per il Paese; si è confermato partner di riferimento per settori fondamentali dell’economia nazionale, quali agricoltura,
packaging, logistica, ospitalità, distribuzione; ha apportato un rilevante contributo alle entrate dello Stato, quantificabile
complessivamente in circa 4 miliardi di euro; ha continuato ad investire in innovazione di prodotto e di processo, anche
nell’ottica di una sempre maggiore sostenibilità ambientale, ambito in cui la birra italiana è all’avanguardia in Europa.
15
02
VALORE ECONOMICO E SOCIALE / ECONOMIC AND SOCIAL VALUE
24,5
POSTI DI LAVORO NELL’OSPITALITÀ
(bar, ristoranti, alberghi)
1 POSTO DI LAVORO
NEL SETTORE BIRRARIO
GENERA
1
1,2
POSTO DI LAVORO
IN AGRICOLTURA
1,3 POSTI DI LAVORO
1 JOB IN THE BREWING INDUSTRY GENERATES:
24.5 JOBS IN THE HOSPITALITY SECTOR
(bars, restaurants, hotels)
1.3 JOBS IN THE SUPPLY CHAIN
(packaging, logistics, marketing
and other services)
1.2 JOBS IN DISTRIBUTION
(small- and large-scale retail)
1 JOB IN AGRICULTURE
NELLA SUPPLY CHAIN
(imballaggio, logistica,
marketing e altri servizi )
136MILA POSTI DI LAVORO,
4 MILIARDI DI EURO PER LO STATO
caratteristiche di queste realtà è l’alta densità occupazio-
Secondo i dati AssoBirra e quelli del rapporto “The Con-
un aumento di quasi mille posti di lavoro;
nale, per cui la crescita di quote di mercato si è tradotta in
tribution made by Beer to the European Economy - Italy”
• acquistato beni e servizi per circa 1 miliardo di euro.
(Regioplan Policy Research and EY, dicembre 2013), nel
Tra i beneficiari: l’agricoltura (100 milioni di euro), di cui il
2013 il settore birrario in Italia ha:
settore birrario assorbe - ad esempio - tutta la produzione
• dato lavoro a 136mila persone: 4.750 occupati diret-
di orzo; l’industria del packaging (400 milioni); gli altri
ti (+1,1% rispetto al 2012); 17.000 fra diretti e indiretti
servizi (150 milioni);
(-5,6%) e 136mila compreso l’indotto allargato (-5,6%).
• sostenuto settori in difficoltà come la ristorazione e i
Secondo le stime, da un posto di lavoro diretto nel settore
pubblici esercizi: oltre 200.000 imprese tra bar, ristoranti,
birrario si generano: 24,5 posti di lavoro nell’ospitalità
alberghi che danno complessivamente lavoro a 1,9 milioni
(bar, ristoranti, alberghi); 1,3 nella supply chain (imbal-
di persone e versano allo Stato 22 miliardi di euro di tasse
laggio, logistica, marketing e altri servizi); 1,2 nella distri-
all’anno;
buzione (GDO e retail); 1 in agricoltura;
16
POSTI DI LAVORO
NELLA DISTRIBUZIONE
(GDO e dettaglio)
•generato valore aggiunto per l’economia nazionale. Nel
• creato occupazione nel settore dei micro-birrifici, il
2013, il valore aggiunto complessivo collegato alla produ-
cui boom è stato uno dei fenomeni più significativi degli
zione e vendita di birra è stato stimato in circa 3,2 miliardi
ultimi anni: dal 2008 ad oggi il loro numero è più che
di euro, di cui 2,4 provenienti dalla sola ospitalità;
raddoppiato, con la nascita di circa 300 nuove aziende ad
•portato alle casse dello Stato circa 4 miliardi di euro
opera di imprenditori per lo più under 35 anni. Una delle
tra accise, Iva, imposte sui redditi e sui salari, contributi
ASSOBIRRA - ANNUAL REPORT 2013
SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE_ENVIRONMENTAL SUSTAINABILITY
2012 VS 1992
MENO 9 MILIARDI
DI LITRI D’ACQUA
UTILIZZATA
PARI AL FABBISOGNO IDRICO ANNUO
DI UNA REGIONE COME LA VALLE D’AOSTA
660.000 MJ
DI ENERGIA
RISPARMIATA
2012 VS 1992
EQUIVALENTE AL CONSUMO ENERGETICO
ANNUO DI 180.000 PERSONE (GLI ABITANTI DI PARMA)
9 BILLION LITERS LESS WATER USED
equal to the annual water consumption
of Italy’s Valle d’Aosta region
62.000 TONNELLATE
DI CO2 NON IMMESSE
IN ATMOSFERA
660,000 MJ OF ENERGY SAVED
equal to the annual energy consumption
of 180,000 people (the city of Parma)
62,000 TONS OF CO2 SAVED
equal to the amount absorbed in one year
by 600 hectares of forest
PARI ALLA QUANTITÀ ASSORBITA IN UN ANN0
DA 600 ETTARI DI BOSCO
sociali nel settore birrario e in quelli ad esso collegati;
•continuato ad investire in innovazione di prodotto e di
d’Aosta) e le emissioni di CO2 per 62.000 tonnellate (la
quantità assorbita in un anno da un bosco di 600 ettari).
processo, anche ai fini di una sempre maggiore sostenibi-
Nel 2013 quasi il 14% della birra venduta (percentuale che
lità ambientale.
pochi altri settori possono vantare) è stata distribuita in fusti, il sistema a minor impatto ambientale secondo le analisi
SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE:
ITALIA ALL’AVANGUARDIA IN EUROPA
internazionali di Life Cycle Assessment (LCA). Infine, sem-
In dieci anni le aziende birrarie italiane hanno ridotto il con-
recuperate e destinate all’alimentazione animale.
sumo di energia di 660.000 MJ (equivalenti al fabbisogno
Entro il 2020 le aziende birrarie italiane si sono impegnate
di un anno di una città come Parma), quello di acqua di 9
a risparmiare di un ulteriore 25% l’impiego di acqua e a di-
miliardi di litri (il fabbisogno idrico di un anno della Valle
minuire del 40-50% le emissioni di CO2.
pre nel 2013, circa 200 mila tonnellate di trebbie sono state
17
02
VALORE ECONOMICO E SOCIALE / ECONOMIC AND SOCIAL VALUE
136,000 JOBS AND €4 BILLION FOR PUBLIC FINANCES
BEER, AN INDUSTRY
THAT CREATES WEALTH
FOR ALL
IN 2013 AS WELL, ITALIAN BEER CONFIRMED ITSELF AS
AN IMPORTANT PART OF ITALY’S FOOD INDUSTRY, WHICH,
AFTER THE MECHANICAL INDUSTRY, IS THE NATION’S
LARGEST MANUFACTURING SECTOR. IT CONTINUED TO
GENERATE WEALTH, JOBS AND BUSINESS, SIGNIFICANTLY
CONTRIBUTED TO PUBLIC FINANCES AND INVESTED ON
INNOVATION ALSO IN ORDER TO INCREASE ENVIRONMENTAL
SUSTAINABILITY.
In a difficult year for the Italian agrifood sector, which saw a 2%
decrease in production by volume and a decrease in consumption
of almost 4% by value (net of inflation), the Italian beer industry
continued to generate wealth, jobs and business opportunities for
the nation, to be the reference partner for the fundamental sectors of the production chain (agriculture, packaging, logistics, hospitality, distribution) and to make a considerable economic and
financial contribution to Italy’s public accounts.
According to figures provided by AssoBirra and from the “The
Contribution made by Beer to the European Economy - Italy”
(Regioplan Policy Research and EY, December 2013) report, in
2013 the brewing industry in Italy:
•created 136,000 jobs: 4,750 directly employed (+1.1% compared to 2012); 17,000 including direct and indirect employment
(-5.6%) and 136,000 including satellite industries (-5,6%). It has
been estimated that a job (direct employment) in the brewing
industry generates: 24.5 jobs in the hospitality sector (bars,
restaurants, hotels); 1.3 jobs in the supply chain (packaging,
logistics, marketing and other services); 1.2 jobs in distribution
(small- and large-scale retail) and 1 job in agriculture;
•created jobs in the microbrewery sector, whose boom was
one of the most significant trends in recent years: from 2008
to the present their numbers have more than doubled, with the
creation of approximately 300 new businesses led by entrepreneurs who for the most part are under the age of 35. One of the
characteristics of this sector is the high occupational density,
which is why the growth in market share resulted in the creation
of almost 1,000 new jobs;
•purchased goods and services for approximately €1 billion.
Beneficiaries include agriculture (€100 million), of which the
brewing industry absorbs, for example, the entire barley production; the packaging industry (€400 million); and other services (€150 million);
•sustained sectors facing difficulties such as catering and
public establishments: over 200,000 businesses including bars,
restaurants and hotels that, combined, provide employment
to 1.9 million people and generate annual tax revenues of €22
billion;
•generated added value for the nation’s economy. In 2013, the
total added value related to the production and sale of beer was
estimated to be approximately €3.2 billion, of which €2.4 billion
come from the hospitality sector alone;
•generated tax revenues of approximately €4 billion comprising excise, VAT, income and salary taxes and social security contributions in the brewing industry and related sectors;
•continued to invest on innovation, also to achieve ever higher
levels of environmental sustainability.
ENVIRONMENTAL SUSTAINABILITY:
ITALY LEADER IN EUROPE
In 10 years, Italian brewing companies reduced their energy consumption by 660,000 MJ (equivalent to the annual needs of a city
such as Parma), water consumption by 9 billion liters (the annual water needs of the Valle d’Aosta region) and CO2 emissions by
62,000 tons (the quantity absorbed in one year by a 600 hectare
forest). In 2013, almost 14% of all beer sold (a figure that few
other industries can boast) was distributed in vats, the system
with the lowest environmental impact according to international
studies by Life Cycle Assessment (LCA). Finally, in 2013, approximately 200,000 tons of spent grain were recovered and used as
animal feed.
By 2020, Italian brewing companies have pledged to cut water
usage by another 25% and to decrease CO2 emissions by 40-50%.
ASSOBIRRA - ANNUAL REPORT 2013
#bastatassesullabirra
#bastatassesullabirra
#stopaumentoagennaio
#stopaumentoagennaio
03
ASSOBIRRA - ANNUAL REPORT 2013
FISCO
TAXES
UNA PRESSIONE FISCALE INSOSTENIBILE
+30%
ACCISE
IN 15 MESI
(ottobre 2013-gennaio 2015)
PIÙ DI UN SORSO SU TRE SE NE VA AL FISCO
OFF PREMISE
BOTTIGLIA DA 66 COMPRATA AL SUPERMERCATO
Prezzo
medio alto
2€
29%
IVA + ACCISE
Prezzo
medio
1,20€
36%
IVA + ACCISE
Primo
prezzo
0,80€
45%
IVA + ACCISE
ON PREMISE
SPINA DA 40 CL CONSUMATA AL BAR/PIZZERIA/FAST FOOD
Prezzo
medio alto
4,80€
12%
IVA + ACCISE
Prezzo
medio
3,20€
13%
IVA + ACCISE
Primo
prezzo
1,60€
17%
IVA + ACCISE
AN UNSUSTAINABLE TAX BURDEN
+30% excise duties in 15 months (October 2013-January 2015)
OVER 1 SIP OUT OF 3 GULPED DOWN BY TAXMAN
OFF PREMISE. A 66 cl bottle purchased at supermarket: €2 high price (29% VAT + excise);
€1.20 average price (36% VAT + excise); €0.80 lowest price (45% VAT + excise)
ON PREMISE. 40 cl on tap consumed at bar/pizzeria/fast food: €4.80 high price (12% VAT + excise);
€3.20 average price (13% VAT + excise); €1.60 lowest price (17% VAT + excise)
03
FISCO / TAXES
TASSE SULLA BIRRA,
UN NODO DA SCIOGLIERE
IN ITALIA, DA SEMPRE, QUANDO OCCORRE TROVARE
VELOCEMENTE RISORSE AGGIUNTIVE PER LE CASSE
DELLO STATO, SI PENSA DI AUMENTARE LE ACCISE
SULL’ALCOL, ANCHE SE QUESTE SI APPLICANO
SOLTANTO A BIRRA, LIQUORI E DISTILLATI
(L’ACCISA SUL VINO È PARI A ZERO).
NEL SETTEMBRE 2013, DI FRONTE ALL’ENNESIMA
ESIGENZA DI FINANZA PUBBLICA, IL GOVERNO HA DECISO
UN PIANO DI AUMENTI CHE, SE REALIZZATO,
FARÀ CRESCERE DEL +30% LE ACCISE SULLA BIRRA
PENALIZZANDO GRAVEMENTE PRODUZIONE,
CONSUMO E OCCUPAZIONE.
ACCISE: +30% IN 15 MESI
Dal 2003 al 2013 l’accisa sulla birra è aumentata da 16,2 a
32,4 euro per ettolitro: il 93% in più; ma l’aumento effettivo
supera il 96%, perché sull’accisa si applica anche l’IVA,
salita nel frattempo dal 20% al 22%.
Gli aumenti hanno subito una forte accelerazione a partire
dall’ottobre 2013, a seguito dell’entrata in vigore di due
decreti legge con “misure urgenti”, rispettivamente, in materia di beni culturali e di istruzione. Entrambi dispongono
l’aumento delle accise sulle bevande alcoliche, già soggette a questa imposta, come copertura economica di alcune
voci di spesa.
La normativa prevede un ultimo, forte aumento dell’accisa
dal 1° gennaio 2015: il suo valore balzerebbe dagli attuali
32,4 a 36,5 euro per ettolitro. A quel punto, l’aumento delle
22
ASSOBIRRA - ANNUAL REPORT 2013
accise sarebbe del +117,3% rispetto al 2003 (+121% considerando l’IVA). E in 15 mesi (ottobre 2013-gennaio 2015)
REF RICERCHE: UN PESO FISCALE INGIUSTO,
INEFFICACE E INSOSTENIBILE
l’accisa sarebbe aumentata di circa il 30%.
L’ulteriore aumento del già elevato carico fiscale sulla birra
BIRRA ITALIANA: BASSI CONSUMI, TASSE ALTISSIME
in Italia è penalizzante non solo per il settore ma per l’intera filiera, oltre che per i 35 milioni di consumatori di questa
La tassazione della birra Italia è fra le più alte in Europa. In
bevanda. Ed è anche inefficace, perché non raggiunge gli
Germania, ad esempio, l’accisa sulla birra è pari a 9,4 euro per
obiettivi di gettito attesi. Sono queste le conclusioni del
ettolitro, in Spagna a 9,9 euro: meno di un terzo dell’accisa
recente studio commissionato da AssoBirra al centro stu-
italiana attuale e un quarto di quella prevista da inizio 2015. E
di indipendente REF Ricerche, per stimare gli effetti della
questo - paradossalmente - in presenza di consumi di birra pro
tassazione della birra in Italia su prezzi, consumi e gettito
capite nel nostro Paese di tre o quattro volte inferiori.
fiscale. Ecco le conclusioni principali.
Il consumatore italiano che oggi compra al supermercato una
1. A fronte di un aumento delle accise di circa 10 centesimi/
birra da 66cl al prezzo di 1 euro, versa al fisco più di 40 cente-
litro (valore vicino a quello deciso dal Governo nell’otto-
simi. E con l’ultimo aumento previsto, il valore per questo tipo
bre 2013), il gettito fiscale effettivo rischia di essere pari
di birra salirebbe a 46 centesimi: quasi un sorso su due.
a soli 116 milioni di euro (il 34% in meno di quanto atteso
23
PRINCIPALI EVIDENZE DELLO STUDIO REF RICERCHE
MAIN FACTS FROM REF RICERCHE STUDY*
In October 2013 the government decided to raise excise on beer
by 15% over 15 months, with the last increase scheduled for
2015. The result?**
Prices rise: +2% on average; +1% in bars (on premise),
+7% in supermarkets (off premise).
Transfer of new excise on final price is not immediate,
but is nearly complete after a short time.
AD OTTOBRE 2013 IL GOVERNO HA DECISO DI AUMENTARE
LE ACCISE SULLA BIRRA: +30% IN 15 MESI,
CON L’ULTIMO AUMENTO FISSATO A GENNAIO 2015.
IL RISULTATO?*
* SIMULAZIONE D’IMPATTO A CURA DI REF RICERCHE CALCOLATA SU UN AUMENTO
DELLE ACCISE SULLA BIRRA PARI A 10 CENTESIMI/LITRO (PIÙ O MENO L’AUMENTO
COMPLESSIVO DECISO DAL GOVERNO A OTTOBRE 2013)
Consumption is down: -5% by volume (827,000 hectoliters).
-0.6% outside the home (on premise);
-7.1% at home (off premise).
A 1% price increase results in an almost 1% drop in consumption.
Elasticity of demand for beer by price is equal to 0.5 euro cents
for consumption outside the home and to 1.2 euro cents for
consumption at home.
Tax revenues do not meet expectations
Greater tax revenues forecasted: €177 million (VAT + excise)
Actual increase in tax revenue: €116 million (VAT + excise).
Ex-post revenues turn out to be lower than expected after drop
in sales resulting from price increase.
Drop in consumption has a depressive effect
Increase in excise affects not only the brewing industry but the
entire production chain: retail distribution, bars and restaurants,
agriculture and packaging industry. This is why the drop in
demand for beer corresponds to a loss of jobs and a decrease
in GDP.
Occupation is down, 2,400 jobs are lost:
- 570 in trade
- 430 in brewing sector and food industry
- 390 in agriculture
- 380 in hotels and restaurants
- 630 in other satellite industries.
Tax revenues decrease by a further 48 million due to reduction
in GDP (loss of €130 million).
Government pulls in 62% less than expected:
expected tax revenues,€177 million;
actual impact on public accounts,€68 million.
LE ENTRATE FISCALI
PER LO STATO
NON SONO QUELLE ATTESE
MAGGIORI ENTRATE
ATTESE
100%
MAGGIORI ENTRATE
177
MILIONI DI EURO
IVA + ACCISE
EFFETTIVE
65%
116
MILIONI DI EURO
IVA + ACCISE
IL GETTITO FISCALE EX POST SI RIVELA INFERIORE ALLE ATTESE
A SEGUITO DELLA CONTRAZIONE DELLE QUANTITÀ VENDUTE
INDOTTE DAGLI AUMENTI DI PREZZO.
LO STATO INCASSA
IL 62 % IN MENO
DEL PREVISTO
GETTITO FISCALE
ATTESO
100%
177
IMPATTO
EFFETTIVO
MILIONI DI EURO
IVA + ACCISE
** Impact simulation by REF Ricerche calculated on a €0.10/liter
increase in excise on beer (approximately the total increase
decided by the government in October 2013).
LE ENTRATE
DELLO STATO
SI RIDUCONO
DI ALTRI 48 MILIONI
PER EFFETTO
DELLA RIDUZIONE
DEL PIL
SUL BILANCIO PUBBLICO
38%
68
MILIONI DI EURO
secondo le stime REF). L’aumento provocherà infatti una
crescita media del 2% dei prezzi della birra (+1% sul
mercato On premise, +7% sul mercato Off premise) e ciò
causerà a sua volta una riduzione dei consumi stimata
nel 5% (800mila litri), in particolare dei volumi consumati in casa (Off premise: -7%), i cui prezzi aumentano
in misura proporzionalmente maggiore e la cui elasticità
della domanda è superiore.
2. Il calo dei consumi ha anche un effetto negativo sul
PIL, che scenderebbe di circa 130 milioni di euro provocando una ulteriore diminuzione di entrate di circa 50
milioni. Dunque, rispetto ai 177 milioni di euro di ulteriore
gettito inizialmente previsti, alla fine il maggiore incasso
per l’Erario si riduce a 68 milioni: appena il 38%.
3. La diminuzione del consumi esercita un effetto depres24
ASSOBIRRA - ANNUAL REPORT 2013
SI RIDUCONO I CONSUMi
AUMENTANO I PREZZI
-5% in volume
+2% in media
(827.000 ettolitri)
-0,6%
FUORI CASA
(on premise)
BAR
+1%
AL BAR
(on premise)
+7%
AL SUPERMERCATO
(off premise)
IL TRASFERIMENTO DELLE NUOVE ACCISE SUL PREZZO FINALE
NON È IMMEDIATO, MA RISULTA PRESSOCHÉ COMPLETO DOPO POCO TEMPO.
-7,1%
IN CASA
(off premise)
UN AUMENTO DELL’1% NEL PREZZO INDUCE
UNA DIMINUZIONE NEI CONSUMI VICINA ALL’1%.
L’ELASTICITÀ DELLA DOMANDA DI BIRRA AL PREZZO
È 0,5 CENTESIMI PER I CONSUMI FUORI CASA
E 1,2 CENTESIMI PER I CONSUMI IN CASA.
PRODOTTO INTERNO LORDO
LA CADUTA DEI CONSUMI HA UN EFFETTO
DEPRESSIVO SULL’ECONOMIA DEL PAESE
- 130 milioni di euro
AD ESSERE COLPITA DA UN AUMENTO
DELLE ACCISE NON È SOLO L’INDUSTRIA
DELLA BIRRA, MA TUTTA LA FILIERA:
LA DISTRIBUZIONE COMMERCIALE,
I BAR E RISTORANTI, GLI AGRICOLTORI
E L’INDUSTRIA DEL PACKAGING.
ECCO PERCHÉ ALLA CADUTA DELLA
DOMANDA DI BIRRA CORRISPONDONO
UNA FLESSIONE DEL PIL E UNA PERDITA
DI POSTI DI LAVORO.
SI PERDONO POSTI DI LAVORO
- 2400 occupati
-570
COMMERCIO
-430
SETTORE BIRRARIO
E INDUSTRIA ALIMENTARE
-390
AGRICOLTURA
-380
ALBERGHI
E RISTORANTI
-630
IN ALTRI SETTORI
DELL’INDOTTO
*La versione integrale dello studio è consultabile sul sito www.salvalatuabirra.it / The full-length version of the study is available on the www.salvalatuabirra.it web site
sivo sull’economia e sull’occupazione: si stima una
cioè le fasce di consumatori a più basso reddito, che con-
perdita di circa 2.400 posti di lavoro, in parte nel settore
sumano la birra soprattutto a casa acquistando prodotti
birrario ma soprattutto nell’indotto e nei pubblici esercizi,
di primo prezzo. Mentre, come si è visto, l’incidenza della
comparto ad alta intensità occupazionale e molto sensi-
tassazione indiretta non è lontana dal 50% sui prodotti più
bile all’andamento della congiuntura economica.
economici acquistati nella distribuzione, essa si riduce a
4. Poiché l’ultimo aumento previsto per inizio 2015 è pari a
circa la metà del totale, è ancora possibile “salvare”
meno di un terzo nel fuori casa, che rappresenta una modalità di consumo non sempre accessibile a tutti.
circa 1.200 posti di lavoro nella filiera della birra, a
6. REF ha stimato l’impatto sull’economia se l’accisa in Ita-
fronte di un mancato gettito (reale) di 34 milioni di euro:
lia fosse agli stessi livelli di Germania e Spagna, annul-
non dovrebbe essere difficile per il legislatore trovare
lando così il differenziale competitivo dei nostri produt-
altre coperture finanziarie che impattino meno sulla
tori verso i competitors di quei Paesi: fissando le accise
crescita e l’occupazione, oltre che sulla capacità di spesa
su livelli anche leggermente superiori a quello tedesco
degli italiani.
e spagnolo, la filiera italiana della birra potrebbe creare
5. Un’altra caratteristica - particolarmente odiosa - dell’accisa è quella di essere una tassa regressiva, che colpisce
quasi 5mila posti di lavoro grazie all’aumento della domanda indotto dalla diminuzione dei prezzi.
25
03
FISCO / TAXES
REF RICERCHE: TAX BURDEN ON BEER IS WRONG,
INEFFECTIVE AND UNSUSTAINABLE
TAXES ON BEER:
AN ISSUE THAT NEEDS
TO BE ADDRESSED
The further increase in the already high taxation of beer in Italy
penalizes not only the brewing industry but the entire production
chain, not to mention the over 35 million people who consume this
beverage. It is also ineffective, because it does not generate the expected revenue. These are the conclusions reached by the recent
study commissioned by AssoBirra to the independent firm REF
Ricerche, to estimate the effects of taxation of beer in Italy on prices, consumption and tax revenue. Below are the main conclusions.
IN ITALY, EVERY TIME THE GOVERNMENT NEEDS TO QUICKLY
FIND SOME EXTRA RESOURCES FOR THE NATION’S ACCOUNTS,
IT INCREASES EXCISE ON ALCOHOL, ALTHOUGH IT IS
APPLIED ONLY TO BEER AND SPIRITS (EXCISE ON WINE IS
EQUAL TO ZERO). IN SEPTEMBER 2013, FACED WITH YET
ANOTHER URGENCY TO PROP UP THE NATION’S FINANCES,
THE GOVERNMENT DECIDED UPON A PLAN OF TAX INCREASES
THAT, IF IMPLEMENTED, WILL RAISE EXCISE ON BEER BY
30%, SERIOUSLY PENALIZING PRODUCTION, CONSUMPTION
AND OCCUPATION.
1.In view of an increase in excise of approximately €0.10/liter (a
value close to the one decided by the Government in October
2013), the actual tax revenues risk being equal to only €116
million (34% less than expected). In fact, the increase will
cause beer prices to rise by an average of 2% (1% in the On
premise market, 7% in the Off premise market) and this will in
turn lead to an estimated 5% drop in consumption (800,000 liters), specifically of beer consumed at home (Off premise: -7%),
whose prices increase proportionally more and whose elasticity
of demand is greater.
2.The drop in consumption also has a negative effect on the GDP,
which would decrease by approximately €130 million, resulting in a further loss of revenue of approximately €50 million.
Thus, compared to the further revenue of €177 million that
were initially forecast, the actual revenue amounted to €68
million: that’s only 38%.
3.The decrease in consumption has a depressive effect on the
economy and on occupation: 2,400 jobs are estimated to be
lost, partly in the brewing industry but mostly in satellite industries, especially in public establishments, a sector characterized by a high occupational intensity that is very sensitive to
the state of the economy.
4.Given that the final increase scheduled for the start of 2015
is equal to approximately half of the total increases, it is still
possible to “save” almost 1,200 jobs in the beer’s production
line, however sacrificing the combined incomes that would
have been generated for the state’s accounts (€34 million): it
shouldn’t be difficult for legislators to find other sources of financial coverage that have less impact on growth and occupation, not to mention on Italians’ spending capacity.
5.Another especially loathsome characteristic of excise is that
it is a regressive tax, i.e. one that hits people with the lowest
income, which consume beer mostly at home and purchase
the lowest-priced products. in fact, while the indirect taxation
is close to 50% for the cheapest products purchased in the retail sector, it is less than one third of the on trade consumption,
which makes it more expensive and therefore unaffordable.
6.REF has estimated the impact on Italy’s economy if our excise
were on par with that in Germany and Spain, thus cancelling
our producers’ competitive differential with their competitors in
those countries: if excise were set even just slightly higher than
in Germany and Spain, the beer production chain in Italy could
create almost 5,000 jobs thanks to the greater demand resulting from lower prices.
EXCISE: UP BY 30% IN 15 MONTHS
From 2003 to 2013 excise on beer rose from €16.20 to €32.40
per hectoliter: in itself, it is a 93% increase, although the actual increase is over 96% because VAT, which in the meantime rose from
20% to 22%, is applied on top of that.
Increases were implemented at a faster pace since October 2013,
after two decrees with “urgent measures”, respectively on cultural assets and education, came into effect. Both decrees increased
excise on alcoholic beverages, which were already subject to this
taxation, to provide financial coverage for several expenditure
items.
After the decrees that came into effect in October 2013 and
January 2014, legislation contemplates one final, major increase
in excise on January 1, 2015: from the current €32.40 to €36.50
per hectoliter. At that point, excise will have increased by 117.3%
since 2003 (and by 121% if we take VAT into account). And in 15
months (October 2013 - January 2015) excise will have increased
by approximately 30%.
ITALIAN BEER: LOW CONSUMPTION,
EXTREMELY HIGH TAXES
Taxation of beer in Italy is among the highest in Europe. In
Germany, for example, excise on beer amounts to €9.40 per hectoliter, and in Spain it is €9.90: this is less than a third of the current excise in Italy and a fourth of what is planned for the start
of 2015. The paradox is that beer consumption in Italy is 3 to 4
times lower.
The Italian consumer who buys a 66cl bottle of beer at the supermarket for €1 pays the taxman over €0.40. And with the final
planned increase, this would rise to €0.46: that’s almost one sip
out of two.
ASSOBIRRA - ANNUAL REPORT 2013
04
ASSOBIRRA - ANNUAL REPORT 2013
IL NOSTRO IMPEGNO
OUR COMMITMENT
CONSUMO RESPONSABILE
GUIDA TU LA VITA.
“O BEVI O GUIDI EXPERIENCE TOUR 2013”
KM
1.800
7 CITTÀ
10.000
GIOVANI
PARTECIPANTI
Torino, Genova, Verona,
Rimini, Roma,
Salerno, Lecce
3 SETTIMANE
DI SPOT GRATUITI
SULLE RETI MEDIASET
CULTURA DELLA BIRRA
BIRRA, SCELTA NATURALE
ORTICOLA 2013
30.000
VISITATORI
5.000
OPUSCOLI
DISTRIBUITI
IL LATO FEMMINILE
DELLA BIRRA
6 ITALIANE SU 10 CONSUMANO BIRRA:
+140% RISPETTO A 30 ANNI FA
E LO FANNO CON MODERAZIONE:
14 LITRI ALL’ANNO CIASCUNA
150
USCITE MEDIA
TUTELA DEL SETTORE
SALVA LA TUA BIRRA
(ottobre 2013-giugno 2014)
109.000
165.000
20.000
10.000
FIRME RACCOLTE
DALLA PETIZIONE
VISITE AL SITO
SALVALATUABIRRA.IT
FAN DELLA PAGINA
FACEBOOK
RISPOSTE AL SONDAGGIO
“Perché non tagliamo
la spesa pubblica?”
“EITHER YOU DRINK OR YOU DRIVE EXPERIENCE TOUR 2013”: 7 cities (Turin, Genoa, Verona, Rimini, Rome, Salerno, Lecce); 1,800 km; 10,000 young
participants; advertising broadcast at no cost for 3 weeks on Mediaset network channels.
“BEER, A NATURAL CHOICE” - ORTICOLA 2013: 30,000 visitors; 5,000 leaflets handed out; 150 media mentions.
“BEER’S FEMININE SIDE”: 6 out of 10 Italian women drink beer (140% more than 30 years ago) and they do so with moderation (14 liters per capita).
“SAVE YOUR BEER”: petition signed by 109,000; 165,000 visits to salvalatuabirra.it web site; 20.000 fans of the facebook page;
10,000 participants in the “Why don’t we cut public spending?” survey.
04
IL NOSTRO IMPEGNO / OUR COMMITMENT
PROMUOVERE, E DIFENDERE,
UN’ECCELLENZA ITALIANA
NEL 2013 IL SETTORE BIRRARIO HA CONTINUATO
AD OPERARE ATTIVAMENTE IN FAVORE DI UN CONSUMO
RESPONSABILE DELLE BEVANDE ALCOLICHE
E A PROMUOVERE LA CULTURA DI UNA BEVANDA BUONA,
NATURALE, IN LINEA CON LE RICHIESTE DI UN PUBBLICO
SEMPRE PIÙ INFORMATO E CONSAPEVOLE.
INFINE, UNA VOLTA DECISI GLI AUMENTI DELLE ACCISE
SULLA BIRRA, HA CHIAMATO GLI ITALIANI A DIFENDERE
IL GRANDE PATRIMONIO ECONOMICO, SOCIALE
E CULTURALE RAPPRESENTATO DALLA BIRRA ITALIANA.
UNA BATTAGLIA CHE CONTINUA.
Anche nel 2013 le aziende birrarie italiane hanno proseguito l’impegno, che dura da sette anni, ad informare e sensibilizzare l’opinione pubblica verso un consumo responsabile
delle bevande alcoliche, dicendo “no alcol” nelle situazioni
a rischio: prima di mettersi alla guida, durante la gravidanza, se si è minorenni (www.beviresponsabile.it).
Ha continuato a promuovere una bevanda naturale, in linea
con gli stili e le richieste di consumo di un pubblico sempre
più informato, consapevole e responsabile (www.birragustonaturale.it).
Infine, a fronte del marcato aumento delle accise sulla
birra deciso dal Legislatore nazionale (vedi capitolo precedente), ha chiamato a raccolta gli italiani per difendere
il patrimonio economico, sociale e culturale rappresentato
dalla birra italiana, sottoposto all’attacco di una tassazione
ingiusta, penalizzante e inefficace (www.salvalatuabirra.it).
30
ASSOBIRRA - ANNUAL REPORT 2013
31
04
IL NOSTRO IMPEGNO / OUR COMMITMENT
“O bevi o guidi. Experience Tour 2013”.
Con l’edizione 2012 di “O bevi o guidi” AssoBirra era andata nei luoghi della movida di due città italiane, Firenze
e Milano, per far “toccare con mano” ai giovani - attraverso speciali occhiali 3D e un simulatore di guida - come il
mettersi alla guida dopo aver bevuto possa trasformarsi
in un rischio per se stessi e per gli altri. Visto il successo
dell’iniziativa - e stante la perdurante centralità del tema
dei pericoli connessi al consumo di alcol prima di mettersi
alla guida, specie per i più giovani - l’iniziativa si è ripetuta
IN PRIMA LINEA PER UN CONSUMO RESPONSABILE
Nel 2007 AssoBirra ha avviato il Programma pluriennale
“Guida tu la vita. Bevi responsabile”, al fine di aumentare la
consapevolezza dell’opinione pubblica sui rischi connessi
all’abuso e all’uso scorretto delle bevande alcoliche. Al
centro del Programma è il sito www.beviresponsabile.it,
dedicato ad informare il pubblico sull’alcol e i suoi effetti
sull’organismo e contenitore di tutte le iniziative realizzate, negli anni, nell’ambito del Programma.
In particolare, AssoBirra ha concentrato la propria attività su alcune situazioni specifiche di rischio e sulle fasce
sociali più esposte all’abuso o all’uso scorretto di alcol:
guidatori, future mamme e minorenni. Per ciascuna di esse
ha realizzato una serie di campagne di sensibilizzazione
incentrate su un messaggio inequivocabile: chi si accinge
a guidare, chi aspetta un bambino o chi è minorenne non
deve bere alcol.
Le campagne dal 2007 al 2012.
2007 - “Se aspetti un bambino l’alcol può attendere”;
2008 - “Diglielo tu”, indirizzata ai giovani;
2009 - “Le chiacchiere stanno a zero. O bevi o guidi”;
2010 - “Le parole per dirlo. Parlare di alcol tra
genitori e figli”;
2011 - “Le chiacchiere stanno a zero. O bevi o guidi”,
II edizione;
2012 - “Se aspetti un bambino l’alcol può attendere”,
II edizione;
2012 - “O bevi o guidi”, III edizione.
32
nell’estate 2013 trasformandosi in un “Experience Tour” di
7 tappe, lungo 1.800 chilometri, che ha attraversato l’Italia
da nord a sud: Torino, 22 giugno; Genova, 28 giugno; Verona,
5 luglio; Rimini, 13 luglio; Roma, 13 settembre; Salerno, 20
settembre; Lecce, 27 settembre.
La campagna, scelta dal Ministero della Salute tra quelle
meritevoli di utilizzare il logo del Piano interministeriale del
Governo italiano “Guadagnare salute”, è stata realizzata in
partnership con Media Friends (la Onlus di RTI, Mondadori e
Medusa) che, in collaborazione con AssoBirra, ha realizzato
uno spot per contribuire a promuovere il Tour e a potenziarne la diffusione del messaggio: protagonista la “iena”
Matteo Viviani, che ha sostenuto la campagna lanciando,
soprattutto ai giovani, un appello al bere responsabile. Lo
spot è stato trasmesso gratuitamente per tre settimane
sulle reti Mediaset, mentre il Tour è stato accompagnato da
un’intensa attività di comunicazione sia sui media tradizionali sia sui canali social: temporary fan page su Facebook;
canale Youtube dedicato; sezione dedicata su beviresponsabile.it; sostegno sui media digitali delle aziende associate
ad AssoBirra.
AssoBirra. Alcohol Policy e impegni delle aziende.
Oltre alla realizzazione di campagne di sensibilizzazione,
da molti anni AssoBirra e le aziende associate adottano
una Alcohol Policy di settore e codici di condotta aziendale
aventi lo scopo di contribuire all’affermarsi e all’accrescersi di una cultura del consumo responsabile di alcol.
E rispondono, in questo modo, anche alle richieste delle
istituzioni pubbliche di esercitare un ruolo proattivo nella
ASSOBIRRA - ANNUAL REPORT 2013
33
04
IL NOSTRO IMPEGNO / OUR COMMITMENT
PROMUOVERE LA CULTURA DELLA BIRRA, BUONA,
NATURALE E SEMPRE PIÙ FEMMINILE
Una premessa: la birra piace agli italiani (si contano 35
milioni di consumatori), che la bevono con moderazione e
in prevalenza durante i pasti e a casa (6 volte su 10). Piace
perché è una bevanda naturale, fatta di quattro semplici
ingredienti - acqua, cereali, luppolo e lievito - lavorati secondo una ricetta rimasta sostanzialmente immutata da
migliaia di anni. Perché è moderatamente alcolica (le birre
più comuni hanno un grado alcolico di 4-6% vol.), poco calorica (un bicchiere di birra chiara contiene 68 calorie, come
un succo d’arancia), straordinariamente versatile (decine di
stili per un totale di oltre mille varietà nel nostro Paese) ed
economicamente accessibile a tutti (aumenti della tassazione permettendo).
soluzione delle attuali criticità legate all’abuso e al consumo scorretto delle bevande alcoliche.
Inoltre AssoBirra ha messo a punto un proprio Codice di
autoregolamentazione che, affiancandosi al Codice redatto
dall’Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria (IAP), mira
a rendere ancor più stringente l’adesione delle aziende
associate alle limitazioni vigenti in tema di comunicazione
commerciale del settore.
Infine, le aziende associate affiancano all’operato istituzionale di AssoBirra una serie di impegni e iniziative realizzate
direttamente all’insegna della responsabilità sociale sui
temi alcol-correlati:
•aderiscono ai principi del Codice di Autodisciplina Pubblicitaria;
•adottano codici aziendali che regolano la comunicazione
sul prodotto secondo principi di legalità e di responsabilità;
•rivolgono le attività di marketing/pubblicità esclusivamente ai maggiorenni e, in questo contesto, non ricorrono
a persone/modelli che dimostrino un’età inferiore ai 18
anni e che abbiano meno di 21 anni di età;
•informano e sensibilizzano i gestori dei locali sui rischi
legati all’abuso e al consumo non responsabile di alcol;
•promuovono campagne d’informazione e sensibilizzazione al bere responsabile rivolte a dipendenti, clienti e
consumatori.
34
ASSOBIRRA - ANNUAL REPORT 2013
Piace sempre più alle donne, che l’apprezzano anche per il
suo essere particolarmente adatta ai pasti, specie a quelli
in famiglia. E piace a quanti, sempre più numerosi, professano uno stile di vita “green”. Ai sostenitori di questo stile
di vita e alle donne AssoBirra ha indirizzato, nel 2013, due
iniziative specifiche.
“Birra, scelta naturale 2013”.
AssoBirra ha partecipato, per il secondo anno consecutivo, ad “Orticola“, manifestazione simbolo delle ultime
tendenze del green life style (Milano, 10-12 maggio) con
uno stand sulle materie prime e due punti di degustazione.
Con l’occasione ha realizzato il ricettario “Birra & Orto”,
nel quale l’esperta di eco-cucina Lisa Casali ha proposto
5 menù ecocompatibili e nemici dello spreco, che abbinano
la birra a ricette realizzate con le semplici materie dell’orto
(in particolare con quelle meno nobili). E ha commissionato
alla Doxa la ricerca “Italiani e naturalità, tra stili di vita e
alimentazione”, dalla quale emerge che:
•i 42 milioni di italiani che amano il giardinaggio pongono,
nel 74% dei casi, la birra tra i prodotti naturali e compatibili
con scelte naturali; il 43% sa che si serve con la schiuma;
l’86% cita spontaneamente i suoi ingredienti;
prezzano (erano il 25% negli anni Ottanta);
•consumano birra in modo moderato: 7 su 10 la bevono una
•tra i bevitori di birra la percentuale di appassionati di
volta al mese, il 27% una volta a settimana e solo il 5%
giardinaggio è più alta della media nazionale (84% contro
una volta al giorno. L’80% delle donne preferisce i formati
82%); all’inverso, bevono birra il 74% degli appassionati di
piccoli: la “piccola” alla spina da 200 ml o la classica bot-
gardening, rispetto al 68% della media;
tiglietta da 330 ml, formato che l’8% delle consumatrici
•la birra è apprezzata da chi ha il pollice verde perché ha
sempre la stessa ricetta da migliaia di anni (7,8 in una scala da 1 a 10), usa ingredienti naturali (6,7), è prodotta con
attenzione all’ambiente (6,8) e, soprattutto, è semplice da
servire, con un gesto naturale (7,4).
divide persino in due;
•preferiscono per l’80% la classica birra chiara (Lager o
Pils);
•considerano la birra (allo stesso modo degli uomini) un
momento di convivialità e condivisione, di divertimento e
allegria;
“Il lato femminile della birra”.
•rispetto agli altri grandi Paesi l’Italia detiene due primati:
Ad ottobre AssoBirra ha organizzato un media event per ap-
il maggior numero di consumatrici e il minor consumo pro
profondire il rapporto, in forte evoluzione, fra le donne ita-
capite, 14 litri, rispetto ai 64 dell’Irlanda, i 56 della Spa-
liane e la birra comunicando i risultati della ricerca Astra/
gna e i 40 di Russia, Germania e USA;
AssoBirra su “Donne e Birra” e dell’inedito studio AssoBirra
•l’Italia è nel gruppo di testa tra i Paesi in cui le donne
“Donne e birra, modelli di consumo in 11 Paesi del mondo”.
eleggono la birra come bevanda alcolica preferita: dietro
Ecco i principali:
la Spagna, inarrivabile, al 44%, in Italia, Usa e Germania 1
•in Italia 6 donne su 10 bevono birra, la conoscono e l’ap-
donna su 4 preferisce la birra anche al vino.
35
04
IL NOSTRO IMPEGNO / OUR COMMITMENT
IN CAMPO PER SALVARE LA BIRRA
DALLA MORSA DEL FISCO
Nel settembre 2013, di fronte alla decisione del Governo di aumentare le accise sulla birra, il settore birrario italiano decide
una forte mobilitazione contro il provvedimento. Il 3 ottobre, a
una settimana dall’entrata in vigore del primo aumento, dà il
via alla campagna “Salva la tua Birra”, simile a quelle lanciate
in altri Paesi europei quali Gran Bretagna e Olanda per salvare
la classica “pinta” da analoghi aumenti.
Il Presidente di AssoBirra, Alberto Frausin, dichiara: “Le nostre
aziende sanno che ci sono settori, come l’istruzione e la cultura,
che hanno bisogno di investimenti, ma sono settimane che continuiamo a chiedere al Governo: perché si penalizza un settore
che funziona e che crea ricchezza, anziché tagliare la spesa
pubblica improduttiva?”. La campagna, unica nel suo genere in
Italia, ha un duplice obiettivo:
36
ASSOBIRRA - ANNUAL REPORT 2013
- informare cittadini e consumatori su cosa sia davvero l’accisa
pubblica?”, con cui scegliere una fra le 5 proposte elaborate
e su quali conseguenze generi un nuovo aumento in termini
dal centro studi Casmef dell’Università Luiss di Roma per
di consumi e di occupazione, oltre che di entrate per lo Stato;
reperire un gettito analogo a quello atteso dall’aumento delle
- “chiamare all’azione” tutti gli italiani per combattere insieme
accise.
contro un provvedimento ingiusto, inefficace e dannoso, in
Al sito si affiancano una pagina Facebook dedicata e un pro-
primo luogo, per i consumatori e, fra questi, per la popolazio-
filo twitter, oltre all’hashtag #salvalatuabirra. Escono annunci
ne a più basso reddito.
pubblicitari su Corriere della Sera e Repubblica.
Il perno della campagna è il sito www.salvalatuabirra.it attraverso il quale:
- si spiega perché l’aumento delle accise sulla birra sia ingiusto
La risposta degli italiani è immediata. A fine anno la petizione
raggiunge le 60 mila firme, che vengono consegnate al Parlamento.
e penalizzante per tutti e inefficace anche per gli obiettivi di
La mobilitazione ottiene un primo, significativo, risultato: con il
finanza pubblica;
parere unanime delle Commissioni Finanze e Attività Produtti-
- si lancia la petizione per fermare gli aumenti, sottoscrivibile
ve della Camera, viene congelato l’aumento delle accise sulla
sul sito e sulla piattaforma social Change.org, da presentare
birra previsto a partire dal 1° marzo 2014.
a Governo e Parlamento;
A giugno le firme hanno superato la soglia delle centomila. E la
- si partecipa al sondaggio “Perché non tagliamo la spesa
battaglia continua.
37
04
IL NOSTRO IMPEGNO / OUR COMMITMENT
ON THE FRONT LINE FOR RESPONSIBLE CONSUMPTION
In 2007 AssoBirra began its multi-year program “Take charge of
your life. Drink responsibly”, with the purpose of increasing the
public’s awareness of the risks related to the abuse and misuse
of alcoholic beverages. The program revolves around the www.
beviresponsabile.it web site, dedicated to informing the public on
alcohol and its effects on the body and which serves as a container
for all of the program’s initiatives conducted over the years.
AssoBirra concentrated its activities on several specific situations
of risk and on the demographics most exposed to the abuse or
misuse of alcohol, drivers, future mothers and minors, conducting awareness campaigns for each category based on a simple
message: drivers, pregnant women and minors must not consume
alcohol.
OUR CAMPAIGNS 2007-2012
2007 - “If you’re expecting a baby, alcohol can wait”;
2008 - “You tell them”, aimed at young people;
2009 - “There is no in between. Either you drink or you drive”;
2010 - “The words to say it. How parents and children can talk
about alcohol”;
2011 - “There is no in between. Either you drink or you drive”, 2nd
edition;
2012 - “If you’re expecting a baby, alcohol can wait”, 2nd edition;
2012 - “Either you drink or you drive”, 3rd edition.
PROMOTING
AND DEFENDING
AN ITALIAN EXCELLENCE
IN 2013, THE BREWING INDUSTRY CONTINUED TO OPERATE
ACTIVELY IN FAVOR OF RESPONSIBLE CONSUMPTION OF
ALCOHOLIC BEVERAGES AND TO PROMOTE THE CULTURE OF A
TASTY, NATURAL BEVERAGE THAT MEETS THE DEMANDS OF AN
INCREASINGLY WELL-INFORMED PUBLIC. FINALLY, ONCE THE
INCREASES IN EXCISE ON BEER WERE DECIDED, IT CALLED
UPON ITALIANS TO DEFEND THE GREAT ECONOMIC, SOCIAL
AND CULTURAL WEALTH THAT ITALIAN BEER REPRESENTS.
THE BATTLE CONTINUES.
In 2013 too, the Italian brewing industry continued its commitment, which began seven years ago, to raise the public’s awareness on responsible consumption of alcoholic beverages, saying
no to alcohol in high-risk situations: before driving, during pregnancy, and if underage (www.beviresponsabile.it).
It continued to promote a natural drink that is in line with the lifestyles and consumption habits of an increasingly well-informed
and responsible public (www.birragustonaturale.it).
Finally, faced with the marked increase in excise on beer that was
decided by Italian legislators (see previous chapter), it called
upon Italians to defend the economic, social and cultural wealth
that Italian beer represents (www.salvalatuabirra.it).
“EITHER YOU DRINK OR YOU DRIVE
EXPERIENCE TOUR 2013”
With the 2012 edition of “Either you drink or you drive”, AssoBirra
went to the most popular night spots of two Italian cities, Florence
and Milan, to give young people a firsthand experience - through
special 3-D goggles and a driving simulator - of how taking the
wheel after drinking can become a risk for oneself and for others.
Given the initiative’s success - and considering the enduring centrality of the issue of the risks of consuming alcohol before driving,
especially for younger individuals - the initiative was repeated in
the summer of 2013, when it became an “Experience Tour” that
stopped in 7 cities and covered 1,800 kilometers from the north to
the south of Italy: Turin, June 22; Genoa, June 28; Verona, July 5;
Rimini, July 13; Rome, September 13; Salerno, September 20; and
Lecce, September 27.
The campaign, selected by the Ministry of Health among those
worthy of using the logo of the Italian government’s interdepartmental “Gaining health” plan”, was conducted in association with
Media Friends (the nonprofit organization of RTI, Mondadori and
Medusa), which, in association with AssoBirra, created an advertising to contribute in promoting the Tour and to more effectively
spread the message. It features popular TV personality Matteo
Viviani, who gave his support to the campaign by calling for responsible consumption among young people. The advertising was
broadcast at no cost for three weeks on the Mediaset network
channels, while the Tour was complemented by an intense flow of
info in both traditional and social media: a temporary fan page was
opened on Facebook; a dedicated YouTube channel was set up; a
dedicated section was set up on beviresponsabile.it; and AssoBirra
member companies provided their support on their digital media.
ASSOBIRRA - ANNUAL REPORT 2013
ASSOBIRRA. ALCOHOL POLICY AND COMMITMENT
OF MEMBER COMPANIES
Besides conducting awareness campaigns, for many years
AssoBirra and its member companies have adopted an industrywide Alcohol Policy and corporate codes of conduct with the purpose of contributing to spreading a culture of responsible alcohol
consumption. And in this way they have also responded to public
institutions’ requests for them to play a proactive role in solving
the current criticalities related to the abuse and misuse of alcoholic beverages.
Moreover, AssoBirra has prepared a self-regulation Code of its
own that, complementing the Code prepared by the Institute of
Self-discipline in Advertising (IAP), aims to make associated companies’ compliance with the limitations in effect on the industry’s
advertising even more stringent.
Finally, member companies complement AssoBirra’s institutional
activities with a series of social responsibility-themed commitments and initiatives of their own on alcohol-related issues:
• compliance with the Code of Self-regulation in Advertising;
• adoption of company codes regulating product communication
according to principles of legality and responsibility;
• aiming marketing/advertising activities solely at adults and, in
this context, not using people or models who appear younger
than 18 and who are below the age of 21;
• informing and raising awareness among proprietors of public
establishments of the risks related to the abuse and irresponsible consumption of alcohol;
• promoting awareness campaigns on responsible drinking aimed
at employees, customers and consumers.
PROMOTING THE CONSUMPTION OF BEER: TASTY,
NATURAL AND INCREASINGLY POPULAR AMONG WOMEN
Italians like beer (35 million consumers). They drink it with moderation and mostly with their meals and at home (6 times out of
10). They like it because it is a natural beverage made from four
simple ingredients - water, cereals, hops and yeast - processed
according to a recipe which has remained essentially the same for
thousands of years; because it has a low alcohol content (the most
common beers have an alcohol content of 4-6% vol.) and few calories (a glass of pilsener contains 68 calories, the same as orange
juice), it is incredibly versatile (dozens of styles exist, for a total
of over 1,000 varieties in Italy) and affordable for all (if it’s not
taxed even more).
It is increasingly popular among women, who also appreciate it
because it goes especially well with meals, especially with the
whole family. It is also popular with an increasingly large number of people who pursue a “green” lifestyle. In 2013, AssoBirra
dedicated two specific initiatives to them.
“BEER, NATURAL CHOICE 2013”
AssoBirra participated, for the second year in a row, in “Orticola”,
the event that has become the symbol of the latest trends in the
green lifestyle (Milan, May 10-12) with a stand on raw materials
and two tasting points. It took the occasion to prepare the “Beer
& Vegetable Garden” recipe book, in which eco-cuisine expert Lisa
Casali provided 5 eco-friendly and thrifty menus that pair beer
with recipes made with vegetables (especially the less valued
ones). It also commissioned Doxa to conduct the “Italians and
naturalness; lifestyles and diet” survey, from which it emerges
that:
• 74% of the time, the 42 million Italians who love gardening
place beer among the natural products that are compatible
with natural choices; 43% know that it should be served with a
head of froth; 86% knows its ingredients;
• among beer drinkers, the percentage of gardening enthusiasts
is higher than the national average (84% compared to 82%); inversely, 74% of gardening enthusiasts drink beer, compared to
the average of 68%;
• beer is appreciated by those with a green thumb because it has
always been made according to the same recipe for thousands
of years (7.8 on a scale of 1 to 10), it is made from natural ingredients (6.7), it is made with care for the environment (6.8) and,
above all, it is easy to serve, with a natural gesture (7.4).
“THE FEMININE SIDE OF BEER”
In October, AssoBirra organized a media event to illustrate
the rapidly evolving relationship between Italian women and
beer and announced the results of the Astra/AssoBirra study on
“Women and Beer” and the unpublished AssoBirra “Women and
beer, models of consumption in 11 countries” study. The main results follow:
• in Italy 6 women out of 10 drink beer, are familiar with it and
appreciate it (compared to 25% in the 1980s);
• they consume beer in moderation: 7 out of 10 drink it once a
month, 27% drinks it once a week and only 5% drinks it once a
day. 80% of women prefer the smaller formats: a 200 ml draft
beer, or the classic 330 ml bottle, of which 8% of women drink
only half at a time;
• 80% prefer lager or pilsener;
• they associate beer (just like men do) with conviviality and
sharing, fun and cheerfulness;
• compared to other major countries, Italy holds two records: the
04
IL NOSTRO IMPEGNO / OUR COMMITMENT
highest number of female consumers and the lowest per capita
consumption, 14 liters, compared to 64 in Ireland, 56 in Spain
and 40 in Russia, Germany and the USA;
• Italy is one of the countries in which the most women choose
beer as their favorite alcoholic beverage: after Spain, unmatchable, with 44%, in Italy, USA and Germany 1 woman out of 4
prefers beer even to wine.
COMMITTED TO SAVING BEER
FROM THE TAXMAN’S CLUTCH
In September 2013, faced with the Italian government’s decision
to increase excise on beer, Italy’s brewing industry decided to take
strong action to oppose it. On October 3rd, one week before the first
increase went into effect, it began the “Save Your Beer” campaign,
similar to those launched in other European countries such as the
United Kingdom and the Netherlands to save beer from similar excise increases.
AssoBirra president Alberto Frausin stated: “Our companies know
that there are sectors, such as education and culture, that need
funding, but for several weeks we have been asking the government: why is it penalizing a successful sector that generates wealth
instead of cutting unproductive public spending?”
The campaign, the only one of its kind in Italy, has two goals:
• informing citizens and consumers on what excise really is and
on the consequences a new increase would cause in terms
of consumption and occupation, as well as of revenue for the
government;
• a “call to action” to all Italians to fight together against a measure that is unfair, ineffective and detrimental especially to consumers and, among them, to those with the lowest income.
The campaign revolves around the www.salvalatuabirra.it web
site, which:
• explains why the increase in excise on beer is unfair and penalizing to all, and also ineffective in terms of its public finance goals;
• launches a petition to stop the increases that can be signed online
and on the Change.org social platform, that will be submitted to
Italy’s government and parliament;
• enables participation in the “Why don’t we cut public spending?”
survey, in which participants can choose one out of five alternative proposals prepared by the Casmef institute of Rome’s Luiss
University for generating the same revenue as what is expected
from the excise increase.
The web site is complemented by a dedicated Facebook page
and a Twitter account, as well as the #salvalatuabirra hashtag.
Advertisements were published on the Corriere della Sera and
Repubblica newspapers.
The Italians’ response was immediate. By the end of the year, the
petition was signed by 60,000 people and signatures were submitted to parliament.
The mobilization obtained a first, significant result: with the unanimous opinions of the Finance and Productive Activities Commissions
of the Chamber of Deputies, the increase in excise on beer scheduled to go into effect from March 1st was blocked.
By June, the signatures rose to over 100,000. The battle goes on.
05
DATI DI SINTESI
DATA SYNTHESIS
ASSOBIRRA - ANNUAL REPORT 2013
06
05
05
DATI DI SINTESI / DATA SYNTHESIS
MATERIE PRIME E PRODUZIONE
RAW MATERIALS AND BEER PRODUCTION
SCHEMA DI FABBRICAZIONE DI UN ETTOLITRO DI BIRRA IN ITALIA
/ SIMPLIFIED SCHEME FOR BREWING ONE HECTOLITRE OF BEER IN ITALY
Acqua 300 L
Water 300 L
Malto 12 Kg
Malt 12 Kg
Cereale non maltato 4 Kg
Unmalted cereal 4 Kg
Tino di miscela
Mash tun
Caldaia impasto cereale
Cereal mashing kettle
Caldaia di miscela saccarificazione
Saccharification and mashing kettle
Trebbie per l’alimentazione
animale 16 Kg (conc. 20% secco)
Residues for animal feed 16 Kg
(conc. 20% dry)
Filtro del mosto
Wort filter
Luppolo 0,26 Kg
Hops 0,26 Kg
Caldaia di cottura
Boiling kettle
Produzione del mosto 74 L
Wort production 74 L
Separazione del torbido
Separation of dregs
Raffreddamento del mosto
Wort cooling
Lievito 790 g (conc. 10% secco)
Yeast 790 g (conc. 10% dry)
Raccolta del lievito di birra
per altri usi 1,6 Kg (conc. 10% secco)
Collection of brewer’s yeast for the
food industry 1,6 Kg (conc. 10% dry)
Fermentazione e stagionatura
Fermentation and aging
Travaso in bottoglie e tank nelle cantine
Tranfer to bottles and tanks in cellars
Acqua 200 L
Water 200 L
Energia utilizzata per
la produzione di un ettolitro
di birra in Italia:
• 32 mega calorie termiche
• 9 Kw
Energy consumed to produce
one hectolitre of beer in Italy
• 32 mega cal. therm.
• 9 Kw
Per un ettolitro di birra
• Totale acqua 500 L
• Totale cereali 16 Kg
• Totale lievito 0,8 Kg
• Totale luppolo 0,3 Kg
For one hectolitre of beer:
• Water, total 500 L
• Cereals, total 16 Kg
• Yeast, total 0,8 Kg
• Hops, total 0,3 Kg
Filtrazione birra finita
Filtration of finished beer
Linee di confezionamento
Filling line
Fusti
Draughts beer
Bottiglie a rendere
Returnable bottles
Bottiglie a perdere
Non-returnable bottles
Produzione di un ettolitro di birra a 12% plato peso (circa 5% alc. vol.)
Production of one hectolitre of beer at 12% plato (about 5% alc. vol.)
42
Lattine
Cans
ASSOBIRRA - ANNUAL REPORT 2013
MATERIE PRIME / RAW MATERIALS
Malto d’orzo - Barley malt
Cereale non maltato - Cereal not malted
Luppolo - Hop
Lievito - Yeast
Acqua - Water
158.141 tonn.
52.654tonn.
3.481 tonn.
10.553 tonn.(al 10% secco/dry)
52 mio. hl
ESTRATTI DAL PROCESSO DI FABBRICAZIONE DELLA BIRRA / BY-PRODUCTS FROM BREWING
Trebbie - Spent grains
Lievito di birra - Brewers yeast MOSTO / WORT
184.464 tonn.(al 10% secco/dry)
10.307 tonn.(al 10% secco/dry)
10,08 mio. hl
LINEE DI CONFEZIONAMENTO / PACKAGING
Fusti - Draughts
1,83 mio. hl Bottiglie a rendere - Returnable bottles
0,93 mio. hl
Bottiglie a perdere - Non-returnable bottles
9,30 mio. hl
Lattine - Cans
1,15 mio. hl ENERGIA UTILIZZATA PER LA PRODUZIONE / ENERGY USED IN PRODUCTION
Mega calorie termiche - Mega thermic calories
442mio.
Kw - Kw
106mio. PRODUZIONE NAZIONALE DI BIRRA 2013 / NATIONAL BEER PRODUCTION
13,26 MIO. HL
43
05
DATI DI SINTESI / DATA SYNTHESIS
UNITÀ PRODUTTIVE SUL TERRITORIO
BREWERIES/MALTHOUSES IN ITALY
Piemonte
_Birra Menabrea Spa - Biella
_Birrificio Baladin Srl***
_Birrificio Troll Sas - Robilante (CN)***
_La Compagnia della Birra Spa - Settimo Torinese (TO)***
_Croce di Malto Srl - Trecate (NO)***
_Birrificio Artigianale Gilac s.c. - Val della Torre (TO)***
Valle d’Aosta
_Heineken Italia Spa - Pollein (AO)
Lombardia
_Carlsberg Italia - Induno Olona (VA)
_Heineken Italia Spa - Comun Nuovo (BG)
_Pratorosso Società Agricola Srl - Settala (MI) ***
_Trocadero Srl - Saronno (VA)***
_Birrificio HIBU Snc - Bernareggio (MB)***
_Doppio Malto Brewing Company Srl - Erba (CO)***
_Birrificio artigianale Siebter Himmel - Carnago (VA)***
_Vis Beer Srl - Cardano al Campo (VA)***
Trentino-Alto Adige
_Birra Forst Spa - Lagundo (BZ)
_Bozner Brau Srl - Bolzano(BZ)***
Veneto
_Birra Castello Spa - Pedavena (BL)
_Birra Peroni Srl - Padova
_Hausbrandt Trieste 1892 Spa - Treviso
_32 Via dei Birrai Srl - Onigo di Pederobba (TV)***
_Morgana Srl - Martellago (VE)***
_Micro Birrificio Casa Veccia - Camalò (TV)***
_San Gabriel Sas di G. Tonon & C. - Ponte di Piave (TV)***
_Birrificio Antoniano Srl - Azienda Agricola - Villafranca (PD)***
Friuli-Venezia Giulia
_Birra Castello Spa - San Giorgio Nogaro (UD)
_Birrificio Tazebao Snc - Trieste***
_Soc.Az.Agr.Alturis ssa - Birrificio Gjulia - San Pietro al Natisano (UD)***
_Iniziative Spluga Srl - Gordona (UD)***
Liguria
_Maltus Faber Snc - Genova***
_Birrificio del Golfo Snc - La Spezia***
Marche
_Birra Amarcord Spa - Apecchio (PU)***
Umbria
_Az. Agricola Monastero S. Biagio - Nocera Umbra (PG)***
_Mastri Birrai Umbri Società Cooperativa - Perugia***
_Birra dell’Eremo - Assisi (PG)***
_Birra Flea - Gualdo Tadino (PG)
Lazio
_Birra Peroni Srl - Roma
_Saplo Spa - Pomezia (RM)*
_Atlas Coelestis Srl - Roma***
_Birrificio Turbacci Srl - Mentana (RM)***
_Birradamare Società Agricola a r.l. - Fiumicino (RM)***
_Birra del Borgo Srl - Rieti***
_Mr. Malto Srl - Ferentino (FR)***
_Birra Turan Srl - Viterbo***
_Free Lions Brewery - Tuscania (VT)***
_Birrificio Itineris - Civita Castellana (VT)***
Molise
_Birra Kashmir - Filignano (IS)***
Campania
_Maltovivo Srl - Ponte (BN)***
_Birrificio Sorrento Srl - Agnello (NA)***
_Birrificio Karma Srl - Alvignano (CE)***
_Birrificio dell’Aspide - Roccadaspide (SA)***
_Maneba Sas - Striano (NA)***
_A.F. Srl - Castel San Giorgio (SA)***
_Birrificio Irpino - Manocalzati (AV)***
_Birrificio Serro Croce - Monteverde (AV)***
Basilicata
_Tarricone Spa - Baragiano (PZ)**
_Agro Alimentare Sud Spa - Melfi (PZ)*
Puglia
_Heineken Italia Spa - Massafra (TA)
_Birra Peroni Srl - Bari
Sardegna
_Heineken Italia Spa - Assemini (CA)
* Stabilimento maltario_Malthouse
** Non associato_No member
*** Microbirrificio_Microbrewery
44
ASSOBIRRA - ANNUAL REPORT 2013
OCCUPAZIONE
STATE OF EMPLOYMENT
2012
160.000
144.000
140.000
120.000
100.000
80.000
60.000
40.000
18,000
20.000
4.700
0
2013
160.000
136.000
140.000
120.000
100.000
80.000
60.000
40.000
17,000
20.000
4.750
0
DIRETTA / DIRECT
DIRETTA + INDIRETTA / INDIRECT
DIRETTA + INDIRETTA + INDOTTO ALLARGATO / INDUCED
45
05
DATI DI SINTESI / DATA SYNTHESIS
AZIENDE E MARCHI
COMPANIES AND BRANDS
BIRRA / BEER
DIREZIONI GENERALI / HEADQUARTERS
Anheuser-Busch InBev Italia Spa
Piazza Francesco Buffoni, 3 - 21013 Gallarate (VA)
Tel: +39 0331.268411
e-mail: [email protected]
Birra Menabrea Spa
Via E. Ramella Germanin, 4 - 13051 Biella
Tel: +39 015.2522320
e-mail: [email protected]
Birra Castello Spa
Via E. Fermi, 42 - 33058 S. Giorgio di Nogaro (UD)
Tel: +39 0431.626811
e-mail: [email protected]
Birra Peroni Srl
Via Renato Birolli, 8 - 00155 Roma
Tel: +39 06.225441
e-mail: [email protected]
Birra Forst Spa
Via Venosta, 8 - 39022 Lagundo (BZ)
Tel: +39 0473.260111 - e-mail: [email protected]
Carlsberg Italia Spa
Via Ramazzotti, 12 - 20020 Lainate (MI)
Tel: +39 02.93536911
e-mail: [email protected]
Hausbrandt Trieste 1892 Spa
Via Foscarini, 52 - 31040 Nervesa della
Battaglia (TV)
Tel: +39 0422.8891
e-mail: [email protected]
Heineken Italia Spa
Viale Edison, 110 - 20099 Sesto San Giovanni
(MI)
Tel: +39 02.270761 - Fax: +39 02.27076515
FABBRICHE / BREWERIES
Birra Castello Spa
Via E. Fermi, 42 - 33058 S. Giorgio Nogaro (UD)
Tel: +39 0431.626811 - Fax: +39 0431.626833
Birra Peroni Srl
Via Renato Birolli, 8 - 00155 Roma
Tel: +39 06.225441 - Fax: +39 06.2283445
Viale V. Veneto, 72 - 32034 Pedavena (BL)
Tel: +39 0439.318811 - Fax: +39 0439.318854
Zona Industriale, I Strada - 35100 Padova
Tel: +39 049.8997111 - Fax: +39 049.8997219
Birra Forst Spa
Via Venosta, 8 - 39022 Lagundo (BZ)
Tel: +39 0473.260111 - Fax: +39 0473.448365
Via Bitritto, 108 - 70124 Bari
Tel: +39 080.5067111 - Fax: +39 080.5054301
Birra Menabrea Spa
Via E. Ramella Germanin, 4 - 13051 Biella
Tel: +39 015.2522320 - Fax +39 015.2522350
Carlsberg Italia Spa
Via Olona, 103 - 21056 Induno Olona (VA)
Tel. +39 0332.208111- Fax +39 0332.840336
Hausbrandt Trieste 1892 Spa
Via Foscarini, 52 - 31040 Nervesa della
Battaglia (TV)
Tel: +39 0422.8891- Fax: +39 0422.889260
Heineken Italia Spa
SS Appia - 74016 Massafra (TA)
Tel: +39 099.88811 - Fax: +39 099.8881277
Loc. Macchireddu Grogastu - C.P. 58
09032 Assemini (CA)
Tel: +39 070.24691 - Fax: +39 070.247125
Loc. Autoporto - 11020 Pollein (AO)
Tel: +39 0165.254211 - Fax: +39 0165.43724
Via Spirano, 26 - 24040 Comun Nuovo (BG)
Tel: +39 035.409111 - Fax: +39 035.595555
SOCIO AGGREGATO / ASSOCIATE MEMBER
Enartis Brew di Esseco Srl
Via San Cassiano 99 - 28069 San Martino Trecate (NO)
Tel: +39 0321.7901- Fax: +39 0321.790347
e-mail: [email protected]
MALTO / MALT
DIREZIONI COMMERCIALI E STABILIMENTI / SALE OFFICES AND PLANTS
Agro Alimentare Sud Spa
Zona Industriale, Loc. S. Nicola - 85025 Melfi (PZ)
Tel: +39 0972.78304
e-mail: [email protected]
46
Saplo Spa
Via Naro, 39 - 00040 Pomezia (RM)
Tel: +39 06.9120194
e-mail: [email protected]
ASSOBIRRA - ANNUAL REPORT 2013
BIRRERIE ARTIGIANALI / MICROBREWERIES
Atlas Coelestis Srl
Via Malcesine, 41 - 00135 Roma
Tel. +39 06 35072243 - fax +39 06 35019147
[email protected]
Maneba Sas
Via Palma, 181 - 80040 Striano (NA)
Tel. +39 081 5276637
[email protected]
Birrificio Turbacci Srl
Via della Mezzaluna, 50
00013 Mentana (Roma)
Tel. +39 06 9094701 fax +39 06 9092557
[email protected]
Birrificio Hibu
Via Guido Rossa, 28
20040 Cornate d’Adda (MI)
[email protected]
Birra del Borgo Srl
Via del Colle Rosso, snc
02021 Borgorose (RI)
Tel. +39 0746 31284
[email protected]
Birrificio Troll Sas
Via Umberto I, 72
12017 Robilante (CN)
Tel. +39 0171 78113
[email protected]
Az. Agricola Monastero di San Biagio
Loc. Lanciano, 42
06025 Nocera Umbra (PG)
Tel. +39 074 2813515
[email protected]
Birrificio Tazebao snc
di Miele Fernando e Glavina Luciana
Via Lorenzetti, 9
34144 Trieste
Tel. +39 335 2817180
[email protected]
Free Lions Brewery di Andrea Fralleoni
Strada Martana Km 0,700, snc
01017 Tuscania (VT)
Tel. +39 0761 443181 - +39 339 1347239
[email protected]
Birradamare Soc. Agr. a r.l.
Piazza dei ravennati, 1
00121 Ostia Roma
Tel. +39 06 5640138 - fax +39 06 5640138
[email protected]
La Compagnia della Birra Spa
Via Ariosto, 36bis
10036 Settimo Torinese (TO)
[email protected]
Birrificio Baladin Srl
Piazza V Luglio, 15 - 12060 Piozzo (CN)
Tel. +39 0173 795239
[email protected]
Bozner Brau Srl
Piazza Erbe, 17 - 39100 Bolzano
Tel.+39 0471 300788
[email protected]
Mastri Birrai Umbri
Società Cooperativa
Via Bruno Buozzi, 20
06030 Giano dell’Umbria (PG)
Tel. +39 0742 92951
[email protected]
Mister Malto Srl
Via Casilina Sud, 280 - 03013 Ferentino (VT)
Tel. +39 0775 271244
[email protected]
Birrificio del Golfo di Stefano Tonarelli & C. snc
Via Valdilocchi, 2
19126 La Spezia
Tel. +39 393 9873607
[email protected]
Micro Birrificio Casa Veccia
Via Povegliano, 47 - 31050 Camalò (TV)
Tel. +39 335 6931266
[email protected]
Vis Beer Srl
Via Manfredo Camperio, 9
20123 Milano
Tel. +39 348 7092365
[email protected]
Birrificio Itineris
Via Donatello, 1
01033 Civita Castellana (VT)
Tel. +39 335 5734107
[email protected]
Birrifico Karma Srl
Corso Umberto, 225 - 8112 Alvignano (CE)
Tel. +39 0823 869117
[email protected]
Trocadero Srl
Via Padre Giuliani, 38 - 21047 Saronno (VA)
Tel. +39 02 96709493
[email protected]
Birrificio dell’Aspide
Via dei Casalini, snc
84060 Roccadaspide (SA)
Tel. +39 0828 19991392
[email protected]
A.F. Srl
Via Riccardo Ciancio, 60
84083 Castel San Giorgio (SA)
[email protected]
Soc. Az. Agr. Alturis ssa - Birrificio Gjulia
Via Zona Industriale, 35
33049 San Pietro al Natisone (UD)
Tel. +39 0432 716344
[email protected]
Maltovivo Srl
Zona ind. contrada Piana
82030 Ponte (BN)
Tel. +39 0824 876420
[email protected]
32 Via dei Birrai Srl
Via Cal Lusent, 41
31040 Onigo di Pederobba (TV)
Tel. +39 0423 681983
[email protected]
Maltus Faber Srl
Via Fegino, 3U
16161 Genova
Tel. +39 340 1230069
[email protected]
Birra Amarcord Spa
Z.A. La Casella - 61042 Apecchio (PU)
Loc. Pian di Molino
Tel. +39 0722 989860
[email protected]
Morgana Srl
Via Berna, 36
30030 Martellago (VE)
Tel. +39 335 6179403 - +39 335 5943519
[email protected]
Birra Turan Srl
Via Genova, 88
01100 Viterbo (VT)
[email protected]
San Gabriel sas di G. Tonon & C.
Via della Vittoria, 2 - Loc. Levada
31047 Ponte di Piave (TV)
Tel. +39 0422 202188
[email protected]
47
05
DATI DI SINTESI / DATA SYNTHESIS
AZIENDE E MARCHI
COMPANIES AND BRANDS
Pratorosso Società Agricola Srl
Cascina Gaita, snc
20090 Settala (MI)
Tel. +39 02 95898150
[email protected]
Birra Kashmir
Via San Salvatore, 26
86074 Filignano (IS)
Tel. +39 339 3603715
[email protected]
Birrificio Artigianale Siebter Himmel
Via Monterosa, 33
21040 Carnago (VA)
Tel. +39 0331 1602020
[email protected]
Birrificio Sorrento Srl
Viale dei Pini, 44
80065 S. Agnello (NA)
Tel. +39 081 8773708
[email protected]
Birrificio Artigianale Gilac s.c.
Via Lanzo, 46
10040 Val della Torre (TO)
Tel. +39 328 9649604
mail [email protected]
Matteo Minelli Agricola - Birra Flea
Via F.lli Cairoli - Zona Ind.le Sud
06023 Gualdo Tadino (PG)
Tel. +39 075 9108159
[email protected]
Birrificio Irpino - Prosit Sas
Via San Prisco, 3
83084 Manocalzati (AV)
[email protected]
Croce di Malto Srl
Corso Roma, 51/A
28069 Trecate (NO)
Tel.+39 0321 1856101
[email protected]
Birrificio Antoniano Srl Società Agricola
Viale delle Industria, 26
35010 Villafranca Padovana (PD)
Tel. +39 049 9099150
[email protected]
Iniziative Spluga Srl
Via degli Emigranti, 12
23020 Gordona (SO)
Tel. +39 0343 41397
[email protected]
Birrificio Serro Croce
Viale Michelangelo, 39
83049 Monteverde (AV)
Tel. +39 0827 86219
Fax + 39 0827 86219
[email protected]
48
Doppio Malto Brewing Company Srl
Via Milano, 9 - 20036 Erba (CO)
Tel. +39 031 3334187
[email protected]
Birra dell’Eremo
Via Monte Peglia, 5
06081 Assisi (PG)
Tel. +39 075 8064602
[email protected]
ASSOBIRRA - ANNUAL REPORT 2013
MARCHI PRODOTTI E/O DISTRIBUITI DALL’INDUSTRIA DELLA BIRRA IN ITALIA
BRANDS IN ITALY PRODUCED AND/OR DISTRIBUTED BY BREWERIES
ANHEUSER-BUSCH IN.BEV ITALIA SPA
• Bass Best Scotch
• Bass Extra Smooth
• Beck’s
• Beck’s analcolica
• Beck’s Green Lemon
• Beck’s Next
• Brahma
• Bud
• Corona Extra
• Franziskaner Dunkel
• Franziskaner Hell
• Franziskaner Kristallklar
• Hoegaarden
• Jupiler
• Leffe 9°
• Leffe Blonde
• Leffe Brune
• Leffe Primtemps
• Leffe Radieuse
• Leffe Rouge
• Leffe Vieille Cuvee
• Loburg
• Lowenbrau Marzen
• Lowenbrau Oktoberfestbier
• Lowenbrau Original
• Lowenbrau Premium Pils
• Lowenbrau Triumphator
• Lowenbrau Urtyp
• Spaten Munchen Hell
• Spaten Oktoberfestbier
• Spaten Premium Bock
• Staropramen
• Stella Artois
• Tennent’s Super
• Castello Doppio malto
• Castello Rossa
• Dolomiti Doppio Malto
• Dolomiti Pils
• Kiefer
• Pedavena
• Pedavena Speciale
• Forst Premium Lager
• Forst Puro malto
• Forst Sixtus
• Forst V.I.P. Pils
• Menabrea Original
• Weihenstephan Hefe analcolica
• Weihenstephan Hefe Dunkel
• Weihenstephan Hefe Hell
• Weihenstephan Infinium
• Weihenstephan Kristall
• Weihenstephan Original Hell
• Weihenstephan Original Hell
analcolica
• Weihenstephan Vitus Weizenbock
• Xan Wellness analcolica
• Menabrea Christmas Beer
• Menabrea Doppio Malto Rossa
• Menabrea Strong 150° Ann.
• Menabrea Top Restaurant Light 3,5°
• Menabrea Top Restaurant Pils 55
• Menabrea Top Restaurant 7,5°
• Palmbrau Premium
• Polsterbrau
• Tappeto volante
• Kozel
• London Pride
• Miller Genuine Draft
• Nastro Azzurro
• Peroncino
• Peroni
• Peroni Chill Lemon
• Peroni Gran Riserva Doppio Malto
• Peroni Gran Riserva Puro Malto
• Peroni Gran Riserva Rossa
• Pferden
• Pilsner Urquell
• Raffo
• Raffo Limone
• Saint Benoit Amber
• Saint Benoit Blanche
• Saint Benoit Supreme
• Saint Stefanus
• Tourtel (Birra Analcolica)
• Wuhrer
BIRRA CASTELLO SPA
• Alpen Birra
• Castello
• Castello Analcolica
BIRRA FORST SPA
• Forst 1857
• Forst Bock chiara
• Forst Christmas Brew
• Forst Kronen
• Forst Luxus Light
• Forst Premium
BIRRA MENABREA SPA (GRUPPO FORST)
• Allsopp’s Strong Lager
• Menabrea 1846 (Export)
• Menabrea Ambrata 150° Ann.
• Menabrea Bionda 150° Ann.
BIRRA PERONI SRL
• Crazy Bull
• Crystall Wuhrer
• Fyord Brau
• Golden Pride
• Grolsch
• Grolsch Herfstbok
• Grolsch Weizen
• Hopf
• Hopsen Brau
PRIVATE LABEL
•Admiral
• Aster
• Bruderhof
• Lander
49
05
DATI DI SINTESI / DATA SYNTHESIS
AZIENDE E MARCHI
COMPANIES AND BRANDS
CARLSBERG ITALIA SPA
• Birrificio Angelo Poretti
3 Luppoli
• Birrificio Angelo Poretti
4 Luppoli Originale
• Birrificio Angelo Poretti
5 Luppoli Bock Chiara
• Birrificio Angelo Poretti
6 Luppoli Bock Rossa
• Birrificio Angelo Poretti
7 Luppoli non filtrata
• Carlsberg Elephant
• Carlsberg Special Brew
• Feldschlösschen Analcolica
• Grimbergen Blanche
• Grimbergen Blonde
• Grimbergen Double
• Kronenbourg 1664
• Selezione Angelo Brown Ale
• Selezione Angelo Pale Ale
• Tuborg Green
• Tucher Dunkel
• Tucher Keller
• Tucher Pilsner
• Tucher Übersee
• Tucher Weizen
• Theresianer Premium Lager
• Theresianer Premium Pils
• Theresianer Strong Ale
• Theresianer Vienna
• Theresianer Wit
• Bulldog Strong Lager fusto
• Chimay blue (bottiglia da 33 cl,)
• Chimay rouge (bottiglia da 33 cl )
• Chimay triple (bottiglia da 33 cl ))
• Ciney Blonde fusto
• Ciney Brune fusto
• Cristal pils fusto
• De Koninck (33cl e fusto)
• De Koninck Triple
• Desperados 33cl
• Dreher
• Dreher Lemon Radler
• Dreher Lemon Radler Zero
• Duchesse Bourgogne
(bottiglia 33cl e 75 cl)
• Duvel (bottiglia 33cl e 75 cl
e 150cl)
• Erdinger Analcolica 33cl
• Erdinger Dunkel 50cl
• Erdinger Hefeweizen (50cl)
• Erdinger Oktoberfest (cl50)
• Erdinger Pikantus (50cl)
• Erdinger Urweisse (50cl)
• Fischer Blonde (75cl)
• Fischer Printemps
• Fischer Tradition 65cl
• Floreffe Blonde (bottiglia 33 cl
e 75 cl e fusto)
• Floreffe Brune (bottiglia 33 cl
e fusto)
• Floreffe Meilleure 33cl e 75cl
• Floreffe Triple (bottiglia 33 cl,
75cl e fusto)
• Foster’s fusto
• Gasoline Strong
• Golden fire
• Golden Fire Strong
• Heineken
• Hopus 33cl e 75cl e fusto
• Ichnusa
• Ichnusa Cruda
• Ichnusa Limone Radler
• Ichnusa Speciale 33cl
• J.Holt’s 1849 (50cl)
• J.Holt’s Fifth Sense (50cl)
• J.Holt’s MapleMoon (50cl)
• Jennas
• Judas 33cl
• Kona Firerock (35,5cl)
• Kona Longboard (33,5cl)
• Maes fusto e bottiglia 33cl
• Malheur 10° 33cl e 75cl
• Malheur 12° 33cl e 75cl
• Malheur Brut 75cl
• Malheur Cuvee Royale 75cl
• Maredsous 10° (bottiglia 33cl
e 75 cl e fusto)
• Maredsous 6° (bottiglia 33cl
e 75 cl)
• Maredsous 8° (bottiglia 33cl
e 75 cl)
• Mc Farland
• Mc Farland Strong
• McEwan’s lager fusto
• Messina
• Moinette Dupont Blonde (bottiglia
33cl e 75 cl)
• Moretti La Rossa
• Murphy’s
• Murphy’s Red
• Newcastle brown Ale 55cl
• Paulaner Dunkel (50cl)
• Paulaner Oktoberfest bottiglia
e lattina 50cl e mucl 1 L
• Paulaner Original 33cl e 50cl
bottiglia e lattina
• Paulaner Weizen Hefe 50cl
bottiglia e lattina
• Pelforth Brune 65cl
• Prinz Brau
• Redhook ESB (35,5cl)
• Redhook Longhammer (35,5cl)
• Reiner Brau
• Rochefort 10° (bottiglia 33cl)
• Rochefort 6° (bottiglia 33cl)
• Rochefort 8° (bottiglia 33cl)
• Saison 1900 (bottiglia 33cl)
• Saison Dupont (bottiglia 33cl
e 75cl)
• Sans Souci
• Schmuker Export (fusto)
• Schmuker Pils (fusto)
• Schmuker Weizen (fusto)
• Scotch Silly 33cl
• Silly Pills 75 cl
• Slalom Strong Lager fusto
e bottiglia 33cl
• Sol
• Strongbow Gold sidro fusto
• Thwaites Smooth
• Tiger (33cl)
• Trois Monts (bottiglia 75 cl)
• Von Wunster
• Von Wunster analcolica
• Watney fusto
• Westmalle Double (bottiglia 33cl )
• Westmalle Triple (bottiglia 33cl
e 75cl)
• Widmer Alchemy (35,5cl)
• Widmer Upheaval (35,5cl)
• Wieckse Witte
Private label
• Krone
HAUSBRANDT TRIESTE 1892 SPA
• Theresianer Bock
• Theresianer Pale Ale
HEINEKEN ITALIA SPA
• Abbaye de Forest Blond
(bottiglia 33cl e 75cl)
• Abbaye de Forest Rossa (fusto)
• Adelscott 33cl
• Affligem Blonde
• Affligem Brune
• Affligem Christmas
• Affligem Patersvat
• Affligem Rouge
• Affligem Triple
• Amstel
• Amstel 1870
• Amstel Pulse
• Barbar Blonde 33cl
• Barbar Brune 33cl
• Barbar d’hiver fusto
• Beamish fusto
• Belgian Kriek 33cl
• Birra Moretti
• Birra Moretti Baffo D’Oro
• Birra Moretti Doppio Malto 33cl
• Birra Moretti Grand Cru 75cl
• Birra Moretti Radler
• Birra Moretti Zero
• Blanche de Bruxelles 33cl e 75cl
• Blanche de Silly 25 cl e 75 cl
e fusto
• Boucanier Caribbean Ale
• Boucanier Dark Ale 33cl
• Boucanier Golden Ale
(33cl, 75cl e fusto)
• Boucanier Red Ale 33cl
• Brand
• Brugse Zot Blond 33cl e 75cl
• Brugse Zot Dubbel 33cl e 75cl
• Bulldog strong Ale fusto e bottiglia
33cl
50
ASSOBIRRA - ANNUAL REPORT 2013
MARCHI PRODOTTI E/O DISTRIBUITI DALLE BIRRERIE ARTIGIANALI
BRANDS IN ITALY PRODUCED AND/OR DISTRIBUTED BY MIRCO BREWERIES
ATLAS COELESTIS
• Caesar
• Cometa
• Jacob’s Red Ale
• La Zia Ale
• Shaula Bock
• Spica Weizen
• The First Lager
• Turbacci Castagna
• Turbacci Eroica
•Turbacci Hopfull
• Turbacci Noel (Birra di Natale)
• Turbacci Quinn
• Turbacci Riserva
• Turbacci Strong Ale
• Turbacci Super
• Turbacci Weiss
• Kest’è
• Memoriae
• Noscia
• Pandora
• Tschol
• Noel
• Saison Bionda
• Saison rossa
• San Biagio Kriek
• Sei punto uno
• Verbum
Birra in fusto
• San Biagio
• San Biagio Clara
• San Biagio Otra
• Birra Nora
• Birra Open Amber
• Birra Open Gold
• Birra Open White
• Birra Super
• Birra Super Bitter
• Birra Terre
• Birra Wayan
• Birra Xyauyù Barrel
• Birra Xyauyù Oro
• Birra Xyauyù Xfumé
• Birra Zucca
• Birra Lurisia Normale
• Birra Lurisia Speciale
Birra in Bottiglie Linea Lurisia
• Birra Lurisia Otto
• Birra Lurisia Sei
Birra in Fusto Linea Baladin
e Lurisia
• Birra Open Amber
• Birra Open Gold
• Birra Open White
• Geisha
• IPA - India Pal Ale
• Palanfrina
• Panada
• Patela
• Port’er Meko
• Shangrilà
• Shangrilà fumé
• Stella di Natale
• Enkir
• Equilibrista
• Genziana
• Hoppy Cat
• Imperiale
• KeTo ReAle
• KeTo RePorter
• La Zia Ale
• Maledetta
• My Antonia
• Old Antonia
• Perle ai Porci
• ReAle
• Reale Anniversario
• ReAle Extra
• RePorter
• Rubus
• Scik Pils
• Stelle e strisce
• Trentatrè Ambrata
• Trentatrè Bruna
• Trentatrè Dorata
BIRRIFICIO TURBACCI
• La Zia Ale
• Turbacci Ale
• Turbacci Black
MALTOVIVO
• Black Lizard
• Fahrenheit
MONASTERO SAN BIAGIO
• Ambar
• Aurum
• Gaudens
• Monasta
BIRRIFICIO BALADIN
Birra in Bottiglie Linea Baladin
• Birra Elixir
• Birra Isaac
• Birra Leon
• Birra Lune
• Birra Mama Kriek
• Birra Mielika
• Birra Nazionale
BIRRIFICIO TROLL
• Daù
• Dorina
• Febbre alta
BIRRA DEL BORGO
• 16 gradi
• 25dodici
• Bdb(g)bodyIbù
• CastagnAle
• Cortigiana
• Ducale
• Duchessa
• Duchessic
51
05
DATI DI SINTESI / DATA SYNTHESIS
AZIENDE E MARCHI
COMPANIES AND BRANDS
BIRRA DELL’EREMO
• Brace
• Fiera
• Fuoco
• Magnifica
• Nobile
• Saggia
• Terra
• Audace
• Curmi
• Nebra
• Nectar
• Oppale
• Tre+Due
• Oops
• Quinta saison
• Sfumatura
• Sonica
• Tuscia
•Ultrasonica
• Cocoa Cacao
• Kasta
• Kuasapa
• La Zia Ale
• ‘Na birretta Chiara
• Nat
• Onda Bionda
• Raaf
• Schock
• Shockwood
• Weisse
• Wildyest
• Kasta
• Kuasapa
• La Zia Ale
• ‘Na birretta Chiara
• Nat
• Onda Bionda
• Raaf
• Schock
• Shockwood
• Weisse
• Wildyest
Birra Linea Turatello
• La Matta Bionda
• La Matta Rossa
• Oltremare
• Lys
• Monte Moro
• Nuce
• Prius
• Prius Exxtra
• Quis Hoc
• Triskell
• Wit-Flos
• Amarcord Riserva Speciale
• La Fogheraccia
• La Gradisca
• La Gradisca Eron Limited Edition
• La Mi Dòna
• La Tabachéra
• La Volpina
• Smokedbier
• Tazebier
• Tazeweizen
• Taz’zero
• Mr. Malto Premium Red
• La Zia Ale
32 VIA DEI BIRRAI
• Admiral
• Atra
BIRRA TURAN
• Dalhia
• Fugace
• La Zia Ale
BIRRADAMARE
• Bifuel
• Birra Roma ambrata
• Birra Roma bionda
• Birradamare Nera
• Birradamare Rossa
BIRRADAMARE
• Bifuel
• Birra Roma ambrata
• Birra Roma bionda
• Birradamare Nera
• Birradamare Rossa
• Cocoa Cacao
SETTIMO CIELO SRL
• Aes
• Corno D’Oro
• Levis
BIRRA AMARCORD
• Ama Bionda
• Ama Bruna
• Ama Mora
BIRRIFICIO TAZEBAO
• Birra di Natale
• Mittelbier
MR. MALTO
• Mr. Malto Premium Pils
52
ASSOBIRRA - ANNUAL REPORT 2013
FREE LIONS BREWERY
• +Trentanove
• Agreste Fidelis
• Area51
• Big Zombie
• Lexia
• Lo Straniero
• MADdkè
• Madonna Pils
• Magical Mystery Gold
• Bozner Dunkl
• Bozner Weizn
• Del Tempio
• Della Scala
• Dell’Apostolo
• Hefe-Weizen
• La Rossa di Chioggia
• La Rossa di Verona
• Nera di Tarzo
• Nera Opitergium
• Never Ending
• Rivale
BOZNER BRAU
• Bozner Bier
SAN GABRIEL
• 1997 Vintage - Ambra Rossa
• Ambra Rossa
• Bionda
• Buschina
• Bozner Dunkl
• Bozner Weizn
PRATOROSSO SOCIETÀ AGRICOLA
• Gaita -5
• Pratorosso Chiara
• Pratorosso Bianca
• Pratorosso Bionda
• Pratorosso Rossa
• Pratorosso Scura
• Finta de Pomi (stagionale)
• Formenton
• Molo
• Special
• Stayon
• Vacanze Romane (solo su Roma)
CASA VECCIA
• Babo (stagionale)
• Calibro 5
• Dazio
MASTRI BIRRAI UMBRI
• Birra i Cavalieri
• Mastri Birrai Umbri
BIRRIFICIO ITINERIS
• Amerina
• Aurelia
• Cassia
• Cimina
• Falisca
• Flaminia
• Francigena
• Infinity
• Laziaale
• BdG Highlander
• BdG India Pale Ale
• BdG Old Burton Ipa
• BdG Red Squirrell
• BdG Rude Boy
• BdG Scotch Ale
• BdG Summer Ale
• BdG Winter Ale
• Panormita
• Prima
• Settantasett
BIRRIFICIO DEL GOLFO
• BdG Castagnassa
• BdG Chocolate Stout
• BdG Golden Ale
• BdG Harvest
• BdG Winter Ale
AEFFE
• Cinquant
• Diciannov
53
05
DATI DI SINTESI / DATA SYNTHESIS
AZIENDE E MARCHI
COMPANIES AND BRANDS
LA COMPAGNIA DELLA BIRRA
• BEFeD Strong Lager
• BEFeD Blanche
• BEFeD Bock
• BEFeD Lager
• BEFeD Maerzen
• BEFeD Stout
• BEFeD Weiss
• CDB Amber Drop
• Costadoro Amer
• Costadoro Blanche
• Costadoro Gold
• Isthar
• Maltus Faber Brune
• Maltus Faber Extra Brune
• Maltus Faber Extra Brune
Barricata
• Maltus Faber Imperial
• Maltus Faber Imperial Barricata
• Maltus Faber Triple
• Maltus Faber Triple Hop
• Martesana Ambrata
• Martesana Bianca
• Martesana Blonde
• Maxela
• Gairloch
• Nirvana
• Scarlet
MALTUS FABER
• Maltus Faber Amber ale
• Maltus Faber Ambrata
• Maltus Faber Bianca
• Maltus Faber Blonde
• Maltus Faber Blonde Hop
BIRRIFICIO DELL’ASPIDE
• Blonde
• Fenix
AZIENDA AGRICOLA MINELLI - BIRRA FLEA
• Birra Flea Bastola (33cl, 75cl,
Fusto PET da 20 litri)
• Birra Flea BiancaLancia
(33cl, 75cl, Fusto PET da 20 litri)
• Birra Flea Costanza
(33cl, 75cl, Fusto PET da 20 litri)
• Birra Flea Federico II
(33cl, 75cl, Fusto PET da 20 litri)
• Birra La Meraviglia chiara (75cl)
• Birra La Meraviglia chiara doppio
malto (75cl)
• Birra Legio via Flaminia (75cl)
• Birra MaMa (75cl)
• Birra MaMa (75cl)
• Birra MaMa (75cl)
• Birra Salinae (75cl)
• Birra Santo Marzio ambrata
cinque punto nove (75cl)
• Birra Santo Marzio chiara
cinque punto due ( 75cl)
• Birra Serrasanta (75cl
• Grecale
• Miss TOX Bionda
• Miss TOZ Ambrata
• Miss TOZ Bianca
• Nord
• Nostrana
• Ovest
• Strong TOZ
• TOZ
• Caesar
• Diva
• Diva Gold
• Dorita
• Guenda
• Luce
• Nives
• Sophie
• Zizzi Ale
• Zizzi Lager
• Zizzi Originale
• De Rinaldi
• Lemon Ale
• Marilyn
• Na Tazzulella e Cafè
• Nigeria
• Radica
• Roxy
• Sumera
• Witbir
• Helles Diablo
• Magnus
• Piedi Neri
• Temporis
• Triplexxx
• Triticum
• Vecchia Ramlin
SOC.AZ.AGR.ALTURIS SSA - BIRRIFICIO GJULIA
• Birrificio Gjulia
• Easy TOZ
• Est
GILAC SRL
• Alma
• Asia
• BBQ Amaranth
• Bionda
BIRRA KARMA SRL
• Amber Doll
• Carminia
• Centesimale
• Cubulteria
CROCE DI MALTO
• Acerbus
• Due Mondi
• Hauria
54
ASSOBIRRA - ANNUAL REPORT 2013
BIRRIFICIO ANTONIANO SRL SOCIETÀ AGRICOLA
• Birra Altinate
• Birra Antoniana
• Birra Santa
DOPPIO MALTO BREWING COMPANY SRL
• Bitterland
• Brass Weiss
• Mahogany Ipa
• Oak Pils
• Old Jack
• Rust Ale
• Stone Ale
• Zingibeer
• Koln
• Mood
• Stout Calm
• TrHibu
• Uaterlo
• Vaitrà
• Zatec
• Corna Bianca
• Melafoi
• Morosa
• Rosa!
• Safrà
BIRRIFICIO HIBU
• Avanti March!
• Dussex
• Eil
• Entropia
• Gotha
Linea Birrificio Viapriula
• Bacio
55
DATI DI SINTESI / DATA SYNTHESIS
BIRRA IN ITALIA
BEER IN ITALY
CONSUMI E PRODUZIONE / CONSUMPTION AND PRODUCTION (000 HL)
17.502
17.458
17.715
17.249
16.855
17.836
18.513
17.851
14.000
17.194
17.453
16.000
17.340
18.000
13.293*
13.256*
13.410*
12.814*
12.776*
13.343*
12.818*
12.798
13.170
10.000
13.462*
12.000
13.673
05
2012**
2013
8.000
6.000
4.000
0
2.000
0
2003
2004
2005
2006
CONSUMO/ CONSUMPTION
2007
2008
2009
2010
2011
PRODUZIONE / PRODUCTION
* COMPRESI BIRRIFICI E AZIENDE NON ASSOCIATE / MICRO BREWERIES AND NO MEMBER BREWERIES INCLUDED
** RETTIFICA ISTAT / ADJUSTED BY ISTAT
IMPORTAZIONE ED ESPORTAZIONE / IMPORT AND EXPORT (000 HL)
4.664
4.873
6.175
6.155*
6.304
5.882
5.996
5.814
5.258
5.000
4.000
6.119
6.000
6.391
7.000
2003
T
000
2004
2005
ESPORTAZIONE / EXPORT
56
2006
2007
2008
IMPORTAZIONE / IMPORT
2009
2010
2011
2012
1.927
1.990
1.743
1.503
1.068
781
716
849
0
884
1.000
12.814
2.000
2.086
3.000
2013
* RETTIFICA ISTAT / ADJUSTED BY ISTAT
ASSOBIRRA - ANNUAL REPORT 2013
CONSUMO PRO-CAPITE 2003-2013 (IN LITRI) / PER CAPITA CONSUMPTION 2003-2013 (LITER)
31,5
30,5
31,1
29,5
30,1
28,5
29,9
29,6
30,3
29,8
29,4
27,5
28,0
29,3 *
29,2
2012
2013
28,6
26,5
25,5
24,5
23,5
22,5
2003
2004
2005
2006
2007
2008
2009
2010
2011
* DATO RETTIFICATO / ADJUSTED DATA
VENDITE MENSILI E INCIDENZA % ANNUA / SALES BY MONTH AND THEIR % YEAR AFFECT
CONCENTRAZIONE STAGIONALE
SEASON SALES
47,36%
2.400
13,55%
2.200
12,16%
2.000
10,98%
10,67%
1.800
1.600
8,52%
1.400
7,72%
7,19%
1.200
6,80%
6,30%
5,90%
1.000
4,96%
5,26%
800
DICEMBRE
DECEMBER
NOVEMBRE
NOVEMBER
OTTOBRE
OCTOBER
SETTEMBRE
SEPTEMBER
AGOSTO
AUGUST
LUGLIO
JULY
GIUGNO
JUNE
MAGGIO
MAY
APRILE
APRIL
MARZO
MARCH
FEBBRAIO
FEBRUARY
HL
GENNAIO
JANUARY
0
57
05
DATI DI SINTESI / DATA SYNTHESIS
BIRRA IN ITALIA
BEER IN ITALY
BIRRA IMMESSA AL CONSUMO: STRUTTURA DELL’OFFERTA 2009-2013 / BEER MARKETED FOR CONSUMPTION: SUPPLY 2009-2013
2009
Aziende birrarie/Brewing Companies 2010
(000 hl)
%
2011
(000 hl) %
(000 hl)
2012
%
(000 hl)
%
(000 hl)
%
Heineken Italia Spa
5.143
30,5 5.151
29,9
5.280
29,8
5.259
30,1
5.082
29,0
Birra Peroni Srl
3.330
19,8 3.258
18,9
3.197
18,0
3.320
19,0
3.368
19,2
Carlsberg Italia Spa
1.003
6,0
989
5,7
1.019
5,8
1.052
6,0
1.097
6,3
622
3,7 611
3,5
609
3,4
605
3,5
599
3,4
Birra Menabrea Spa 151
0,9
162
0,9
180
1,0
185
1,1
186
1,1
Birra Castello Spa
901
5,3
889
5,2
891
5,0
1.047
6,0
1.089
6,2
21
0,1
25
0,1
26
0,1
28
0,2
28
0,2
1.251
7,4
1.279
7,4
1.308
7,4
1.295
7,4
1.237
7,1
Birra Forst Spa
Hausbrandt Trieste 1892 Spa
Anheuser-Busch InBev Italia Spa
Microbirrifici e aziende non associate
Microbreweries and no member breweries)
Importazioni di terzi non associati
No member third parties imports Totale / Total
290 1,7
4.143
24,6
16.855 100,0
425 2,5
4.460
5002,8
261* 1,5
25,9
4.705
26,6
4.406*
25,2
17.249,0 100,0
17.715
100
17.458
100
58
2013
303 1,7
4.513
25,8
17.502 100,0
* DATO RETTIFICATO / ADJUSTED DATA
ASSOBIRRA - ANNUAL REPORT 2013
MICROBIRRIFICI E BREW PUB IN ITALIA / MICROBREWERIES AND BREW PUBS IN ITALY KEY FIGURES 2013
NUMERO / NUMBER
495
(beer firm escluse / excluding beer firms)
PRODUZIONE / PRODUCTION
320.000 hl di birra (grado plato medio 14), pari al 2,4% del totale nazionale / 320,000 HL of beer (average degree plato 14),
equal to 2.4% of the national total
OCCUPAZIONE / EMPLOYMENT
1.700
addetti (beer firm comprese) / 1,700 employees (including beer firms)
NUMERO DI MICROBIRRIFICI E BREW PUB IN ITALIA - ANDAMENTO 2004-2013
NUMBER OF MICROBREWERIES AND BREW PUBS IN ITALY - TREND 2004-2013
510
480
495
450
420
390
407
330
336
300
240
MICROBIRRIFICI / MICROBREWERIES
108
2007
99
83
75
68
2006
93
2005
60
55
47
2004
47
102
81
34
113
2008
2009
2010
BREW PUB
2011
2012
147
128
90
129
143
158
120
116
150
186
206
180
1
220
242
210
30
278
294
270
60
348
360
2013
TOTALE / TOTAL
59
05
DATI DI SINTESI / DATA SYNTHESIS
BIRRA IN ITALIA
BEER IN ITALY
MICROBIRRIFICI E BREW PUB IN ITALIA - DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA - ANNO 2013
MICROBREWERIES AND BREW PUBS IN ITALY - GEOGRAPHICAL DISTRIBUTION - YEAR 2013
8
14
12
8
1
25
51
2
17
25
41
29
18
9
8
8
18
39
8
5
11
2
15
-
14
3
-
7
15
22
9
2
6
-
17
2
7
-
10
7
MICROBIRRIFICI / MICROBREWERIES
60
BREW PUB
ASSOBIRRA - ANNUAL REPORT 2013
SEGMENTAZIONE DEL MERCATO / MARKET SEGMENTATION
Dato riferito alle sole aziende birrarie associate / Data refers to associated companies
TIPI DI BIRRA / KINDS OF BEER
2012
2013
Variazione/Change %
Specialità
13,4011,48
-1,92
Premium
30,3426,66
-3,68
Main stream 46,96
+3,99
Economy
50,95
2,232,17
Private label
6,42
Analcolica
0,651,03
7,71
Totale_Total
100100
-0,06
+1,29
+0,38
CANALE DISTRIBUTIVO 2007-2013 / DISTRIBUTION CHANNEL 2007-2013
60
55
50
54,6
56,8
55,6
57,3
59,7
59,0
58,2
45
40
45,5
44,3
43,2
35
42,7
41,8
41,0
40,3
30
25
20
15
2007
2008
2009
FUORI CASA / ON TRADE
2010
2011
2012
2013
DISTRIBUZIONE MODERNA, ALIMENTARE, TRADIZIONALE / OFF TRADE
CONTENITORI 2007-2013 / PACKAGING 2007-2013
2007 2008 2009 2010 2011 2012
2013
Fusti / Draughts
15,33 14,63 15,2
14,8
14,9
13,74
13,86
Bottiglie di vetro / Glass bottles:
-a rendere / returnable
-a perdere / non returnable
8,2 7,94 7,75 7,64 7,33 7,477,05
68,7
69,01
69,03
70,06
69,78
70,35 70,38
Lattine / Cans
7,84
8,42
8,01
7,5
7,99
8,44 8,71
Totale / Total
100100 100100100100
100
61
05
DATI DI SINTESI / DATA SYNTHESIS
IMPORT & EXPORT
IMPORTAZIONE DI BIRRA IN ITALIA 2010-2013 (HL) / ITALIAN IMPORTS OF BEER 2010-2013 (HL)
2010
2011
2012
2013
% totale
3.345.692,44
3.409.268,00
3.200.028,63*
3.140.230,25
50,86
Paesi Bassi / Netherlands - NL
728.546,37
701.690,10
597.219,83*
571.809,65
9,26
Belgio / Belgium - B
371.808,56
442.104,67
455.619,12
449.980,19
7,29
Germania / Germany - D
Danimarca / Denmark - DK
431.830
386.673,21
323.094,60
Slovenia /Slovenia - SI
209.129,48
208.938,32
244.186,99*
289.905,67
Polonia /Poland - PL
100.710,95
120.941,60
188.216,51
265.335,91
Regno Unito / United Kingdom - UK
148.306,31
181.122,69
209.898,42*
258.978,21
Francia / France - F
271.249,08
284.265,41
235.591,71*
232.856,91
Austria / Austria - A
137.636,27
116.050,83
135.523,59*
148.871,16
Irlanda / Ireland - IRL
76.968,79
95.497,55
83.800,96
70.246,99
Rep. Ceca - Czech Rep. - CZ
46.422,47
50.218,26
63.636,14*
61.164,70
166.707,09
157.632,08
104.842,86
51.322,70
17.136,97
20.451,17
28.447,62*
31.337,63
Malta / Malta - MT
7.876,44
10.731,82
29.541,81*
25.926,46
Svezia / Sweden - S
2.809,00
708,33
1.802,02
2.722,65
Spagna / Spain - ES
Romania / Rumania - RO
Bulgaria / Bulgaria - BG
-
-
384,59
896,64
Grecia / Greece - GR
556,00
848,00
759,90
791,24
Estonia / Estonia - EE
207,36
649,08
432,72
216,36
Slovacchia / Slovaka - SK
726,15
249,48
-
138,02
Cipro / Cyprus - CY
-
-
1.947,99
134,96
Ungheria / Hungary - HU
-
-
-
0,24
6.067.121,84
6.178.150,60
5.904,984,72
5.957.984,79
175.133,81
154.057,08
195.618,28
155.070,31
Totale UE/ Total UE
Messico / Mexico - MEX
Cina /China - RC
31.654,14
30.792,08
31.188,88
31.030,33
Svizzera / Swiss - CH
4.113,44
5.882,73
6.441,03
7.338,60
Giappone / Japan - JAP
1.555,07
584,46
583,26
740,90
Turchia / Turkey - TR
1.271,96
1.341,36
680,40
187,20
Altri Paesi terzi / Other third countries
Totale Paesi terzi / Total third countries
Totale / Total
* Rettifica ISTAT / Adjusted by ISTAT
Fonte: elaborazione AssoBirra su dati ISTAT 2014
Source: elaboration AssoBirra from ISTAT data 2014
62
355.078,25
23.287,24
20.483,21
15.488,23
21.365,68
237.615,66
213.140,92
250.000,08
216.733,02
6.304.737,50
6.391.291,52
6.154.984,80
6.174.717,81
29,08
3,51
ASSOBIRRA - ANNUAL REPORT 2013
ESPORTAZIONE ITALIANE DI BIRRA 2010-2013 (HL) / ITALIAN EXPORTS OF BEER 2010-2013 (HL)
2010
2011
2012
2013
% totale
1.016.934,82
1.253.491,33
1.040.014,99*
962.691,50
50,97
171.346,03
91.183,64
50.773,56*
60.841, 76
3,22
4.694,22
6.599,47
20.636,67*
21.962,62
1,16
Romania / Rumania - RO
-
10.986,50
2.808,89
18.684,85
0,99
Germania / Germany - D
-
7.322,98
6.232,02
16.290,80
0,86
13.300,03
9.811,39
7.004,62
6.273,28
0,33
174.545,50
164.200,78
187.965,47
199.886,55
10,58
1.380.820,60
1.543.556,09
1.315.437,18
1.286.631,36
176.545,20
186.946.70
217.472,44
169.958,20
9,00
67.257,53
130.454.61
204.889,87
162.321,31
8,59
111.171,30
89.460,96
67.140,02
62.114,40
3,29
Regno Unito / United Kingdom - UK
Francia/ France - F
Paesi Bassi / Netherlands - NL
Malta / Malta - MT
Altri Paesi UE / Other EU countries
Totale UE / Total EU
Stati Uniti / USA
Sud Africa / South Africa - ZA
Albania / Albania - AL
Australia / Australia - AUS
47.850,98
13.010,13
20.011,41
26.928,06
1,44
Altri Paesi e punti franchi / Other countries and free points
85.197,07
123.109,72
165.396,59
180.633,59
9,57
1.868.842,68
2.086.538,21
1.990.347,51
1.888.586,92
Totale / Total
Fonte: elaborazione AssoBirra su dati ISTAT 2014
Source: elaboration AssoBirra from ISTAT data 2014
63
05
DATI DI SINTESI / DATA SYNTHESIS
BIRRA IN EUROPA
BEER IN EUROPE
PRODUZIONE 2010-2013 (000 HL) / PRODUCTION 2010-2013 (000 HL)
2010
2011
2012
2013
% totale
Germania / Germany - D
95.863
95.545
94.618
94.365
23,7
Regno Unito / United Kingdom - UK
44.997
45.701
42.049
41.956
10,5
Polonia /Poland - PL
36.621
37.854
39.294
39.563
9,9
Spagna / Spain - ES
33.375
33.573
33.000
33.000*
8,3
-
23.644
24.200
23.634
5,9
Belgio / Belgium - B
18.123
17.705
18.751
18.751*
4,7
Rep. Ceca - Czech Rep. - CZ
17.020
17.705
18.165
18.165*
4,6
Francia / France - F
14.290
15.910
17.132
17.132*
4,3
Romania / Rumania - RO
16.920
16.900
16.900°
16.300
4,1
Italia / Italy - I
12.814
13.410
13.293
13.256
3,3
-
-
-
9.809
Paesi Bassi / Netherlands - NL
Turchia / Turkey - TR
Austria / Austria - A
8.670
8.917
8.927
9.045
Irlanda / Ireland - IRL
8.249
8.249
8.195
8.008
Portogallo / Portugal - P
8.312
8.299
7.986
7.323
Ungheria / Hungary - HU
6.295
6.249
6.159
6.181
Danimarca / Denmark - DK
6.335
6.335ˆ
6.080
6.166
Bulgaria / Bulgaria - BG
4.800
4.820
4.820°
5.112
Svezia / Sweden - S
4.354
4.354ˆ
4.354ˆ
4.354ˆ
Grecia / Greece - GR
4.178
4.178ˆ
4.178ˆ
4.178ˆ
Finlandia / Finland - F
4.491
4.491ˆ
4.030
4.030*
Svizzera / Swiss - CH
3.539
3.546
3.515
3.370
Slovacchia / Slovaka - SK
3.112
3.124
3.206
3.206*
Lituania / Lithuania - LT
2.664
3.050
3.050°
3.050°
Norvegia / Norway - N
2.435
2.346
2.400
2.338
Slovenia /Slovenia - SI
1.390
1.640
1.556
2.031
Lettonia / Latvia - LV
1.455
1.455ˆ
1.455ˆ
1.455ˆ
Estonia / Estonia - EE
1.312
1.312ˆ
1.312ˆ
1.312ˆ
Cipro / Cyprus - CY
340
316
316
322
Lussemburgo /Luxemburg - LUX
302
302ˆ
302ˆ
302ˆ
Malta / Malta - MT
414
128
128°
128°
386.888
391.058
389.371
397.842
Totale / Total
20,7
* Dato 2012
° Dato 2011
ˆ Dato 2010
Fonte / Source: AssoBirra & The Brewers of Europe 2013
64
ASSOBIRRA - ANNUAL REPORT 2013
CONSUMO PRO CAPITE 2010-2013 (000 HL) / CONSUMPTION PER CAPITA 2010-2013 (000 HL)
2010
2011
2012
2013
Rep. Ceca - Czech Rep. - CZ
134,0
154,0
144,0
144,0*
Germania / Germany - D
107,4
107,2
105,5
107,0
Austria / Austria - A
106,0
108,3
107,8
106,0
Polonia /Poland - PL
91,0
95,0
98,0
96,0
Lituania / Lithuania - LT
84,0
95,0
95,0°
95,0°
Finlandia / Finland - F
87,7
87,7ˆ 84,584,5*
Romania / Rumania - RO
79,0
89,0
Irlanda / Ireland - IRL
90,0
90,0ˆ85,679,2
Lussemburgo /Luxemburg - LUX
85,0
85,0ˆ85,0ˆ79,0
Estonia / Estonia - EE
78,0
78,0ˆ78,0ˆ78,0ˆ
Slovenia /Slovenia - SI
85,0
89,0°
81,0
77,8
81,0
75,0
Bulgaria / Bulgaria - BG
67,0
69,0
69,0°
75,0
Belgio / Belgium - B
78,0
145,0
74,0
74,0*
Slovacchia / Slovaka - SK
78,5
70,2
72,9
72,9*
Paesi Bassi / Netherlands - NL
72,0
71,7
72,3
70,0
Lettonia / Latvia - LV
69,8
Regno Unito / United Kingdom - UK
73,7
Danimarca / Denmark - DK
68,0
68,0ˆ90,064,0
Ungheria / Hungary - HU
61,0
61,0ˆ61,0ˆ60,0
69,8ˆ69,8ˆ69,8ˆ
71,6
68,5
66,0
Svizzera / Swiss - CH
57,2
57,9
57,3
56,0
Cipro / Cyprus - CY
52,3
51,4
51,4°
55,0
Svezia / Sweden - S
53,0
Portogallo / Portugal - P
59,0
53,0
49,0
Norvegia / Norway - N
56,0
59,0
47,0
48,0
Spagna / Spain - ES
77,1
48,2
47,5
47,5*
Malta / Malta - MT
47,0
45,2
45,2°
45,2°
Grecia / Greece - GR
38,0
Francia / France - F
30,5
30,0
30,0
30,0*
Italia / Italy -
28,6
29,8**
29,3**
29,2
53,0ˆ53,0ˆ53,0ˆ
49,0
38,0ˆ38,0ˆ38,3
* Dato 2012
° Dato 2011
ˆ Dato 2010
** Dato modificato a seguito del censimento ISTAT della popolazione 2011
Data adjusted following the 2011 census by ISTAT
Fonte / Source: AssoBirra & The Brewers of Europe 2013
65
05
DATI DI SINTESI / DATA SYNTHESIS
ACCISE
EXCISE
ACCISE SULLE BEVANDE ALCOLICHE IN ITALIA* / EXCISE ON ALCOHOLIC BEVERAGES IN ITALY
BIRRA (MILIONI DI EURO) 2006-2013 / BEER (MILLIONS OF EUROS) 2006-2013
Anno
Year
Imposta di fabbricazione
Excise duty
Sovrimposta di confine
Additional border tax
Totale
Total
2006
4701,5 471,5
2007
4842,0 486,0
2008
5352,7 537,7
2009
4931,4 494,4
2010
4711,1 472,1
2011
5291,3 530,3
2012
4831,4 484,4
2013
4811,2 482,2
* Le accise sul vino in Italia sono pari a € 0 / Excise duty on wine in Italy comes to zero.
SPIRITI (MILIONI DI EURO) 2006-2013 / SPIRITS (MILLIONS OF EUROS) 2006-2013
Anno
Year
Imposta di fabbricazione
Excise duty
Totale
Total
2006
6563,0 659,0
2007
6004,5 604,5
2008
5963,9 599,9
2009
5843,5 587,5
2010
5653,5 568,5
2011
5544,4 558,4
2012
5514,1 555,1
2013
5114,2 515,2
Fonte: elaborazione AssoBirra su dati del Ministero dell’Economia
Source: elaboration AssoBirra from Ministry of Economy data
66
Sovrimposta di confine
Additional border tax
ASSOBIRRA - ANNUAL REPORT 2013
ACCISE MEDIE PER ETTOLITRO DI BIRRA NEI PAESI EUROPEI (EURO - MAGGIO 2014)
AVERAGE EXCISE DUTY PER HL OF BEER IN EUROPEAN COUNTRIES (EUROS - MAY 2014)
Fonte: Commissione Europea
Source: European Commission
67
05
DATI DI SINTESI / DATA SYNTHESIS
ACCISE
EXCISE
ACCISE MEDIE PER ETTOLITRO DI VINO NEI PAESI EUROPEI (EURO - MAGGIO 2014)
AVERAGE EXCISE DUTY PER HL OF WINE IN THE EUROPEAN COUNTRIES (EUROS - MAY 2014)
Fonte: Commissione Europea
Source: European Commission
68
ASSOBIRRA - ANNUAL REPORT 2013
ACCISE MEDIE PER ETTOLITRO / ANIDRO DI SPIRITI NEI PAESI EUROPEI (EURO - MAGGIO 2014)
AVERAGE EXCISE DUTY PER HL / ANIDROUS SPIRITS IN EUROPEAN COUNTRIES (EUROS - MAY 2014)
Fonte: Commissione Europea
Source: European Commission
69
05
DATI DI SINTESI / DATA SYNTHESIS
MALTO E LUPPOLO
MALT AND HOP
UNITÀ PRODUTTIVE DI MALTO SUL TERRITORIO NAZIONALE / NUMBER OF MALTHOUSES IN ITALY
LAZIO
Saplo Spa - Pomezia (Roma)
BASILICATA
Agro Alimentare Sud Spa - Melfi (Potenza)
OCCUPAZIONE / EMPLOYMENT 2004-2013
PRODUZIONE ITALIANA DI MALTO (TONN.) / ITALIAN PRODUCTION OF MALT (TONS) 2004-2013
70
ASSOBIRRA - ANNUAL REPORT 2013
MALTO E LUPPOLO
MALT AND HOP
IMPORTAZIONI DI MALTO IN ITALIA 2010-2013 / ITALIAN IMPORTS OF MALT 2010-2013
TORREFATTO (TONN.) / ROASTED (TONS)
2010
2011
2012
2013
Germania / Germany - D
707,437
568,025
956,378
506,671
Regno Unito / United Kingdom - UK
557,310
560,647
671,730
491,935
10,245
0,318
442,454
294,492
106,529
166,768
127,621
153,836
Austria / Austria - A
48,312
114,187
100,785
119,742
Ungheria / Hungary - HU
31,200
20,800
15,600
57,200
Paesi Bassi / Netherlands - NL
20,090
16,710
17,400
18,360
Altri Paesi / Other countries
23,296
-
-
1,300
1.504,419
1.447,455
2.331,968
1.643,536
2010
2011
2012
2013
Francia / France - F
Belgio/Lussemb. / Belgium/Lux. - B
Totale / Total
NON TORREFATTO (TONN.) / UNROASTED (TONS)
Francia / France - F
42.760,013
56.675,300
43.779,476
52.337,453
Germania / Germany - D
38.196,564
41.506,389
49.389,684
44.364,020
Austria / Austria - A
13.361,311
12.529,806
15.636,190
14.274,682
907,770
257,420
-
2.242,760
Ungheria / Hungary - HU
-
200,000
1.137,960
1.195,420
Belgio/Lussemb. / Belgium/Lux. - B
Repubblica Ceca / Czech Rep. - CZ
2.966,431
1.051,286
277,401
550,380
Regno Unito / United Kingdom - UK
98,600
119,057
190,650
503,053
Portogallo / Portugal - P
10,132
7,056
8,568
10,080
Danimarca / Denmark - DK
-
-
-
9,000
1.086,200
819,380
-
2,040
-
25,640
54,600
0,692
Polonia / Poland - PL
23,440
24,709
-
-
Giappone / Japan - J
1,220
1,675
-
-
99.411,681
113.217,718
110.474,529
115.489,580
Spagna / Spain - E
Paesi Bassi / Netherlands - NL
Totale / Total
71
05
DATI DI SINTESI / DATA SYNTHESIS
MALTO E LUPPOLO
MALT AND HOP
IMPORTAZIONI DI LUPPOLO IN ITALIA - ANNO 2013 (TONN.) / IMPORT OF HOPS IN ITALY - YEAR 2013 (TONS)
Luppolo in polvere
Hops powder
Estratto di luppolo
Hops extract
Germania / Germany - D
2.725,927
86,117
Slovenia / Slovenia - SI
102,290
-
0,005
8,960
Belgio/Lussemb. / Belgium/Lux. - B
2.812,044
102,290
8,965
Regno Unito / United Kingdom - UK
3,093
0,674
3,767
Serbia / Serbia - SRB
1,050
-
1,050
Repubblica Ceca / Czech Rep. - CZ
0,770
-
0,770
Spagna / Spain - E
0,622
0,100
0,722
Francia / France - F
-
0,603
0,603
Polonia / Poland - PL
0,040
-
0,040
-
0,015
0,015
2.833,797
96,469
Stati Uniti / USA
10,493
6,719
17,212
Cina / China - CN
-
0,644
0,644
Corea del Sud / South Korea - ROK
-
0,062
0,062
2.844,290
103,894
Danimarca / Denmark - DK
Totale UE / Total EU
Totale / Total
Fonte: elaborazione AssoBirra su dati ISTAT 2014
Source: elaboration AssoBirra from ISTAT data 2014
72
Totale
Total
2.930,266
2.948,184
ASSOBIRRA - ANNUAL REPORT 2013
CONSUMI IN ITALIA
CONSUMPTION IN ITALY
CONSUMI DI ALCOL (PRO CAPITE) / ALCHOHOL CONSUMPTION (PER CAPITA)
Fonte / Source: elaborazione AssoBirra / AssoBirra elaboration
CONSUMI DI BEVANDE IN ITALIA (2012-2013) / CONSUMPTION OF BEVERAGES IN ITALY (2012-2013)
BIRRA (MIGLIAIA DI EURO) 2006-2013 / BEER (THOUSANDS OF EUROS) 2006-2013
Consumo (milioni di hl.)
Consumption (millions of hl.)
Bevande / Beverages
2012*2013
Consumo pro capite (in litri)
Consumption per capite (litres)
Variazione % sul consumo totale
% change on total consumption
2012 2013
2012/2013
17,517,5
29,329,2
0
114,0115,2
192,0192,0
+1,1
Vino / Wine
23,122,7
39,038,0
-1,7
Spiriti / Spirits
1,031,01
1,7 1,7
-1,9
Birra / Beer
Acqua minerale / Mineral Water
* Dato modificato
Fonte / Source: elaborazione AssoBirra da fonti diverse / AssoBirra elaboration from different sources
73
06
CULTURA DELLA BIRRA
BEER CULTURE
ASSOBIRRA - ANNUAL REPORT 2013
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06 CULTURA DELLA BIRRA / BEER CULTURE
UNA BEVANDA MILLENARIA
E MEDITERRANEA
La birra è, insieme al pane e al vino, uno dei primi alimenti
elaborati dall’uomo. La prima descrizione documentata di
una ricetta per produrre birra risale al 4.000 a.C.: furono
i Sumeri a cimentarsi per primi nell’arte di produrre una
bevanda alcolica assimilabile alla birra. Dalla Mesopotamia
la produzione si estese in Egitto, per poi attraversare il Mediterraneo e arrivare nella Grecia antica. Nella penisola italica è conosciuta già dagli Etruschi, dopodiché entra nella
Roma antica dove si diffonde soprattutto negli ambienti più
popolari. Dunque la birra è storicamente una bevanda tanto
mediterranea quanto “nordica”. Anche se, per ragioni climatiche (le basse temperature ambientali sono più adatte
alle esigenze del lievito di birra), si delinea una progressiva
specializzazione fra il Sud (vino) e il Nord Europa (birra).
La birra ha seguito l’espansione della civiltà in ogni angolo
del mondo, ma nel tempo la tecnica produttiva è rimasta
sostanzialmente invariata. Con un’eccezione introdotta nel
1842 da Josef Groll che, nella cittadina boema di Pils, sperimentò con successo il metodo della bassa fermentazione.
Nasceva la birra chiara, dal colore brillante e limpido, profumata di frutta e luppolo, dal gusto leggero e amarognolo:
detta “pilsner”, è oggi, insieme alla “lager”, sinonimo di birra
chiara in tutto il mondo. Nel 1883, infine, Emil Hansen isolò
nei laboratori danesi della Carlsberg il ceppo di lieviti tipico
della bassa fermentazione, il saccharomyces carlsbergensis (detto anche uvarum). La via alla moderna produzione
della birra era definitivamente aperta.
L’Italia vanta una tradizione birraria millenaria anche se,
fino all’era moderna, si è prodotta poca birra. Nella seconda
metà dell’Ottocento prende piede una vasta e strutturata
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industria della birra, basata sul freddo artificiale e sulla
Nascono così alcune importanti realtà: nel 1845 la Peroni,
nuova tecnologia di produzione di birre chiare a bassa fer-
fondata a Vigevano da Francesco Peroni (ma presto tra-
mentazione. Le prime fabbriche nascono per iniziativa di
piantata a Roma dove, nel 1905, nasce la “Società Ghiaccio
imprenditori d’Oltralpe (Dreher, Wührer, Paskowski, Metz-
e Birra Peroni”); l’anno seguente la Menabrea, a Biella; nel
ger, Von Wünster, ecc.), cui fanno presto seguito commer-
1857 la Forst, a Lagundo (Bolzano); nel 1859 la “Fabbrica
cianti italiani, per lo più di ghiaccio, che vedono nella birra il
di Birra e Ghiaccio Moretti”, a Udine. Alla fine del secolo ha
naturale completamento della propria attività.
inizio uno sviluppo che è arrivato ad oggi.
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Negli ultimi decenni la crescita del mercato italiano ha atti-
e razionalizzazione degli asset produttivi, assicurando
rato l’interesse dei grandi gruppi birrari mondiali (Heineken,
continuità alla storia di marchi prestigiosi e migliorando
SABMiller, Anheuser-Busch InBev, Carlsberg), favorendo
fortemente la produttività. Accanto ai grandi produttori si
l’ingresso di capitale straniero, con acquisizioni che hanno
è sempre più affermata, negli ultimi anni, la realtà delle
riguardato la maggioranza o consistenti pacchetti azionari
birrerie artigianali, che si distinguono per la rielaborazio-
di diversi marchi.
ne ”all’italiana” di alcuni stili birrari bevuti nel mondo da
Investimenti che hanno contribuito all’ulteriore sviluppo
secoli.
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06 CULTURA DELLA BIRRA / BEER CULTURE
UN PRODOTTO NATURALE
CON POCHI SEMPLICI INGREDIENTI
Quello delle birre è un universo smisurato ma composto da
una struttura molto semplice, fatta di 4 elementi naturali:
acqua, orzo, lievito e luppolo.
Acqua. La sua presenza nella birra finita oscilla fra il 90 e
il 93%. Dev’essere pura, di sorgente, ricca di sostanze minerali e organiche. Le birre più famose del mondo devono
la propria originalità e rinomanza alla speciale natura delle
acque con cui vengono preparate.
Modalità di produzione. Esistono due grandi tipologie di
Cereali. Sono l’elemento base per la produzione della bir-
birra: le birre ad alta fermentazione e quelle a bassa fermen-
ra. Il più utilizzato è l’orzo, graminacea originaria dell’Asia
tazione. Questi due processi, e quindi il tipo di birra ottenuta,
occidentale, anche se non l’unico (vengono impiegati pure
sono determinati dalle caratteristiche del lievito impiegato,
frumento, riso, segale e mais). Da esso si ricava il malto
che agisce a diverse temperature.
d’orzo, sostanza base ottenuta dalla prima lavorazione di
questo cereale.
L’alta fermentazione è sviluppata dal ceppo fungino saccharomyces cerevisiae, che svolge il proprio ruolo fra i 16 e i 23°
Lievito. Sono microscopici funghi unicellulari, ricchi di vi-
C. Durante il processo di fermentazione, questi lieviti salgono
tamine ed enzimi, che trasformano gli zuccheri in alcol e
in superficie, trasformando lo zucchero in alcol e producen-
anidride carbonica. Appartengono a due famiglie principali:
do anidride carbonica. L’alta fermentazione è il metodo più
saccharomyces carlsbergensis o uvarum, usato per birre
antico e dà origine a birre corpose, dal gusto intenso e aro-
a bassa fermentazione, e saccharomyces cerevisiae, per
matico, tipicamente inglesi, raggruppate fra le Ale.
quelle ad alta fermentazione.
La bassa fermentazione è sviluppata dal ceppo fungino saccharomyces carlsbergensis (o uvarum), che si attiva fra 5 e
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Luppolo. È una grande pianta rampicante, i cui fiori femmi-
8° C. I lieviti lavorano in recipienti chiusi (lager) depositando-
nili contengono la luppolina, sostanza aromatica e resinosa
si sul fondo, in modo che l’anidride carbonica rimanga nella
che conferisce alla birra il caratteristico gusto amaro. I
birra. Questo metodo, diffusosi con lo sviluppo del controllo
componenti più importanti del luppolo sono i tannini, gli oli
delle temperature, permette di produrre birre dal gusto leg-
e gli acidi amari, ottimi antisettici e conservanti.
gero e fragrante.
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UN PIACEVOLE COMPLEMENTO
DI UN’ALIMENTAZIONE SANA E GUSTOSA
gnata a uno stile di consumo (e di vita) equilibrato, la birra
non fa ingrassare.
La birra va considerata a tutti gli effetti una bevanda-alimento. Contiene infatti numerose sostanze che rivestono
Dal ridotto contenuto di alcol. Con il suo oltre 90% di acqua
un ruolo importante per l’organismo e la rendono un utile
la birra è, nelle versioni di gran lunga più diffuse, la bevanda
complemento di un’alimentazione sana ed equilibrata:
alcolica fermentata con il minor quantitativo di alcol. Ciò la
acqua, sali minerali, vitamine, aminoacidi, maltodestri-
rende adatta anche a pranzi di lavoro, pasti leggeri, spun-
ne, enzimi, antiossidanti, fibre. A ciò si aggiunge il ridotto
tini veloci, come un panino e l’insalata. E - contrariamente
contenuto alcolico e l’abitudine mediterranea a berla con
a quanto molti continuano a credere - non gonfia neppure.
moderazione e a pasto. Secondo una vasta pubblicistica
Ciò che infatti gonfia è l’anidride carbonica che, nella birra
scientifica internazionale, un consumo moderato di birra
versata correttamente, rimane imprigionata nella schiuma.
può avere effetti benefici sulla salute ed esercitare un ruolo interessante e positivo in varie patologie: dalle malattie
Gustosa e versatile. La birra ha un gusto intrigante e rinfre-
cardiocircolatorie all’insorgenza di alcuni tumori, dalla fra-
scante, fatto dal corpo di lieve impronta, dall’inconfondibile
gilità ossea alla sindrome metabolica.
gusto amaricante, dalle sensazioni gustative e tattili delicate
e universali. Nelle sue quasi infinite varianti può essere abbi-
Leggera e con poche calorie. Un bicchiere di birra chiara
nata con qualsiasi piatto, o meglio ingrediente di cui questo è
(la più bevuta al mondo e in Italia) conta 68 calorie, quasi
composto, compresi alcuni per i quali l’accoppiamento con le
come un succo d’arancia (66), meno di quelle di un calice di
altre bevande alcoliche risulta problematico: dalle pietanze
vino rosso (94) e di un soft drink (129). Dunque, accompa-
cucinate in frittura al carciofo, al cioccolato.
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06 CULTURA DELLA BIRRA / BEER CULTURE
UN SOLO NOME
PER UN MONDO DI BIRRE
La legislazione italiana (Legge 1354/1962) suddivide le
Analcolica. Fra le birre a bassa fermentazione merita
birre in 5 categorie, corrispondenti al cosiddetto “grado
una menzione la birra analcolica, pensata per coloro che
saccarometrico” o “grado di fabbricazione”, che indica la
non vogliono (o non possono) consumare alcol e con ca-
quantità di zucchero (“estratto”) disciolto in 100 grammi di
ratteristiche di aroma e gusto equiparabili a quelle di una
mosto prima della sua fermentazione.
normale Lager o Pils. Superata la gradazione di 1,2% vol.,
e fino al limite di 3,5, la birra analcolica diventa “light”, dai
Grado saccarometrico e titolo alcolometrico volumico sono
profumi e sapori molto lievi.
strettamente collegati: moltiplicando il grado di fabbricazione per circa 0,4, si ottiene il grado alcolico approssima-
Blanche. A produrre per primi la bière Blanche furono, nel
tivo della birra.
Quattrocento, i monaci del Brabante che impiegarono orzo,
frumento e avena e inoltre, trovandosi a stretto contatto
con i commercianti olandesi, ingredienti esotici provenienti
dal Nuovo Mondo, fra cui il profumato coriandolo e la buccia d’arancia seccata. Oggi la Blanche è fatta in parti uguali
di orzo maltato e frumento non maltato, cui si può aggiungere una percentuale variabile di avena, che la rende morbida e quasi vellutata al palato. Moderatamente alcolica, è
ricca di suggestioni olfattive (fruttato, floreale e speziato)
e gustative (asprigna con toni agrumati e speziati).
Di seguito, una breve illustrazione delle birre più diffuse e
Bock. La Bock è una birra a bassa fermentazione, chiara e
apprezzate dal consumatore italiano.
forte, che si ritrova nell’area germanico-alpina. Originaria
di Einbeck, cittadina tedesca vicino Hannover, e poi affer-
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Abbazia. Sono così chiamate perché nate nelle abbazie
matasi in Baviera, è gradevole all’olfatto, caratterizzata
del luogo con le quali, in alcuni casi, mantengono ancora
da netti sentori mielati di malto e da un floreale fresco,
relazioni. Le birre d’Abbazia sono diverse - anche di molto
ricco e vellutato al palato, con corpo strutturato e persi-
- nella varietà di gamma olfattiva e gustativa. In genere
stente. Le Bock hanno in genere un grado alcolico intorno
sono corpose e di forte contenuto alcolico. Il loro colore
a 6,5% vol., colore chiaro, gusto di malto ben presente,
varia dall’oro carico all’ambrato, fino al bruno scuro.
amaricante del luppolo attenuato.
Ale. In genere quando si parla di Ale si intende la birra
Lager. È una birra a bassa fermentazione, divenuta - vista
inglese tout court, e in effetti le Ale sono prodotte soprat-
l’odierna diffusione di quest’ultima - sinonimo di birra tout
tutto in Gran Bretagna, pur avendo preso piede anche in
court. Il suo nome deriva dal termine tedesco “Lager”
Paesi come Belgio e Stati Uniti. Ricavate da malto d’or-
(“deposito”, “cantina”), che indica il luogo, a bassa tempe-
zo con lieviti ad alta fermentazione che garantiscono un
ratura, in cui queste birre venivano prodotte e conservate.
corpo pieno e fruttato, di moderato contenuto alcolico, da
La Lager europea è una birra chiara, fresca, di media al-
bere in genere a temperatura di cantina, le Ale si distin-
colicità, delicata negli aromi e nel gusto, dal colore oro
guono in numerose tipologie, fra cui: Mild Ale, Bitter Ale,
pallido. Fuori dall’Europa sono state progressivamente
Belgian Ale, India Pale Ale, American Pale Ale, Porter,
ridotto le note di malto e di luppolo: in tutto il continente
Stout, Barley Wine, ecc.
americano la Lager è considerata un soft drink.
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Pils. Nota anche come “pilsener” o “pilsner”, prende il
Weizen. Popolarissima in Baviera, la Weizen è una birra
nome dalla città boema di Plzen (Pilsen in tedesco), dove
fresca e dissetante, a base di malti d’orzo e di frumento (in
vide la luce ad opera del già citato Groll. Il mastro birraio
tedesco “Weizen”). Quest’ultimo, che per legge non è infe-
bavarese sfruttò le peculiarità di un’acqua povera di mine-
riore al 50%, le conferisce il tipico gusto acidulo, mentre
rali e la finezza aromatica del luppolo coltivato nella vicina
l’amaro, data la scarsa presenza di luppolo, è impercetti-
Zatec per creare una birra dorata, a bassa fermentazione,
bile. Le Weizenbier sono dette anche “Weissbier” (“birre
che è la capostipite di oltre il 90% della birra oggi prodotta
bianche”) per l’aspetto torbido e quasi lattiginoso, causato
nel mondo. La Pils si caratterizza per l’aroma floreale, il
dai lieviti che rimangono in sospensione e conferiscono il
gusto dal finale secco e pulito e la schiuma abbondante. Si
caratteristico aroma fruttato di banana matura e speziato
suddivide in varie tipologie, fra cui le Pils boeme, dal bel co-
di chiodo di garofano, ancorché ne esistano anche versioni
lore dorato, caratterizzate da morbide note di malto e da un
meno diffuse scure.
amaro ben presente, e le Pils tedesche, più “pulite”, secche
e dal forte aroma di luppolo, alle quali si avvicinano tutte o
quasi le Pils prodotte negli altri Paesi europei.
ALE
ABBAZIA
ANALCOLICA
BLANCHE
BOCK
LAGER
PILS
WEIZEN
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06 CULTURA DELLA BIRRA / BEER CULTURE
LE 7 “REGOLE D’ORO”
DEL SERVIZIO
Schiuma: alta due dita e ben compatta. Per gustare al
di detergente e brillantante che impediscono la corretta
meglio una birra ci vuole la schiuma, alta due dita e ben
formazione della schiuma. Prima dell’uso è consigliabile
compatta. La schiuma è il filtro naturale della birra, attra-
bagnarlo con acqua fredda, per eliminare eventuale pol-
verso cui vengono dosati gli aromi del luppolo e del malto.
vere e avvicinare la temperatura del vetro a quella della
Il gusto della schiuma, più amaro di quello della birra
birra. Un’avvertenza: non confondere la schiuma con le
stessa, esalta il caratteristico sapore della bevanda am-
bollicine. Per la birra, a differenza dello champagne, la
plificandone la piacevolezza. La schiuma, infine, protegge
presenza di persistenti bollicine indica solo l’eccessivo
la birra dall’ossidazione mantenendone integri aromi e
contenuto di anidride carbonica.
fragranze e rendendola più buona e più digeribile.
Temperatura: in genere bassa, ma mai ghiacciata.
Spillatura: due fasi (e vari metodi). Il termine “spilla-
Ogni birra ha la corretta temperatura di servizio. Su que-
tura” indica il servizio della birra in bicchiere, tanto alla
sto tema vige una regola generale: più una birra è corpo-
spina quanto dalla bottiglia. La birra va spillata rispettan-
sa e alcolica, più aumenta la temperatura alla quale va
do due velocità: prima lentamente, tenendo il bicchiere
bevuta. In genere sull’etichetta si consiglia la migliore
leggermente inclinato fino a riempirlo per tre quarti; poi,
temperatura di servizio.
dopo averlo raddrizzato, più velocemente, in modo da far
sviluppare la giusta quantità di schiuma.
La giovinezza, per un sapore pieno. La birra va consumata “giovane”. Come tutti i prodotti “vivi”, più fresca è, più
Bicchiere: ci vuole quello giusto. Ogni birra ha il bic-
mantiene integri profumi e gusto. Per assaporarla al me-
chiere più appropriato - rigorosamente di vetro - che per-
glio affidatevi alle indicazioni riportate in etichetta. Fanno
mette di evidenziarne il gusto e l’aroma aiutando, anche,
eccezione alla regola pochissime birre, dette appunto “da
la formazione della giusta schiuma. Qualche esempio: per
invecchiamento”, in genere ad alta fermentazione, di ele-
le birre ad alto contenuto alcolico come le Belgian Ale o le
vata alcolicità e con robusta luppolatura.
birre d’Abbazia, occorre un bicchiere a calice; le Ale e le
birre anglosassoni ottengono il meglio dalla classica pinta
Conservazione: in luogo fresco e al riparo della luce.
(contenente 0,568 litri raso bordo); le Blanche, e in genere
La birra risente degli sbalzi di temperatura e degli effetti
le birre speziate di stile belga, vengono servite in bicchieri
negativi della luce e dell’ossigeno. Il luogo migliore di
ampi.
conservazione è perciò un posto fresco e al tempo stesso
asciutto (per ridurre il rischio di ossidazione), nel quale
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Vetro: sempre pulito e possibilmente bagnato. Il ve-
le bottiglie siano tenute al riparo dalla luce e in posizione
tro del bicchiere dev’essere ben pulito ma senza tracce
verticale.
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06 CULTURA DELLA BIRRA / BEER CULTURE
AN AGE-OLD
AND MEDITERRANEAN
BEVERAGE
Along with bread and wine, beer is one of the oldest foods created
by man. The first documented beer recipe dates back to 4000 B.C.:
it was the Sumerians who created the first fermented alcoholic
beverage that could be considered beer. From Mesopotamia, beer
brewing spread to Egypt, and then crossed the Mediterranean and
eventually reached ancient Greece.
In the Italian peninsula, beer was already known at the time of
the Etruscans; it then reached ancient Rome, where it became
widespread especially among the lower classes of the population.
Thus, beer has historically always been as much a Mediterranean
beverage as a Nordic one, although due to climatic reasons (lower temperatures are better suited to fermentation), southern and
northern Europe progressively specialized in producing wine and
beer respectively.
Beer has followed the expansion of civilization in almost every
part of the world, but the way it is made has remained essentially unchanged. With one exception, introduced in 1842 by Josef
Groll, who, in the Bohemian town of Pils, successfully tried the
bottom fermentation method. The result was a pale beer with a
clear golden color, a fruity, hoppy scent and a delicate bitter taste:
known as “pilsner”, today, along with “lager”, it is synonymous
with pale beer throughout the world. Finally, in 1883 Emil Hansen,
working in the Carlsberg brewery in Denmark, isolated the strain
of yeast typical of bottom fermentation, saccharomyces carlsbergensis (also called uvarum). The age of modern brewing had
definitely begun.
Italy boasts an age-old brewing tradition, although until modern
times beer was produced in small quantities. In the second half
of the 19th century a vast and well-organized brewing industry
established itself, based on artificial cooling and on the new technology for producing pale, bottom fermented beer. The earliest
breweries opened thanks to the initiative of foreign businessmen
(Dreher, Wührer, Paskowski, Metzger, Von Wünster, etc.), soon followed by Italian merchants, active mostly in the ice trade, who
considered beer as a natural complement to their activities.
Several major breweries were thus established: Peroni in 1845,
founded in Vigevano by Francesco Peroni (and soon relocated to
Rome, where, in 1905, the “Società Ghiaccio e Birra Peroni” was
established); the following year Menabrea opened in Biella; Forst
in 1857 in Lagundo (Bolzano); and in 1859 “Fabbrica di Birra e
Ghiaccio Moretti”, in Udine. The end of the century saw the beginning of a development that has come to the present day.
In the past few decades the growth of the Italian market stirred
the interest of the world’s leading brewing groups (Heineken,
SABMiller, InBev, Carlsberg), favoring the entry of foreign capital, with acquisitions that concerned sizeable (or majority) blocks
of shares of several companies.
These investments contributed to the further development and
rationalization of production, ensuring continuity to the legacy or
prestigious brands and greatly improving productivity. Along with
the large brewing companies, recent years have seen the proliferation of microbreweries, which stand out for their “Italian-style”
versions of several beer styles that have been enjoyed throughout
the world for centuries.
A FEW SIMPLE INGREDIENTS,
FOR A NATURAL PRODUCT
The universe of beer is vast. However, it is based on a very simple
structure, composed of four natural ingredients: water, cereals,
yeast and hops.
Water. Its presence in beer ranges from 90% to 93%. It must be
pure, it must originate from a spring and it must be rich in mineral
and organic substances. The world’s most renowned beers owe
their character and fame to the special nature of the water with
which they are brewed.
Cereals. These are the basic element for producing beer. The
most widely used is barley, a grass originating from western Asia,
although others are also used (such as wheat, rice, rye and corn).
It is from the first stage of processing of this cereal that barley
malt is obtained.
Yeast. These are microscopic single-celled fungi, rich in vitamins
and enzymes, that turn sugar into alcohol and carbon dioxide.
Yeast is subdivided into two main families: saccharomyces carlsbergensis (uvarum) used for brewing bottom fermented beer, and
saccharomyces cerevisiae, used for brewing top fermented beer.
Hops. It’s a large vine whose female flowers contain lupulin, an
aromatic, resinous substance that gives beer its distinctive bitter
taste. The most important substances found in hops are tannins,
oils and bitter acids, which are excellent natural antiseptics and
preservatives.
Methods of production. Two main methods exist for brewing beer: top fermentation and bottom fermentation. These
two processes, and the resulting beer, are determined by the
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characteristics of the type of yeast used, which acts at different
temperatures.
Top fermentation is caused by the saccharomyces cerevisiae
yeast, which is active at a temperature of between 16 and 23° C.
During the fermentation process, this yeast rises to the surface,
turning sugar into alcohol and producing carbon dioxide. Top fermentation is the oldest brewing method and results in full-bodied
beers with an intense and aromatic taste, such as British Ales.
Bottom fermentation is caused by the saccharomyces carlsbergensis (uvarum) yeast, which is active at a temperature of between 5 and 8° C. In this case the yeast acts in closed containers
(lager), where it deposits at the bottom, allowing the carbon dioxide to remain in the beer. This method, which became widespread
when it became possible to control brewing temperatures, is used
to brew beers with a delicate and fragrant taste.
AN ENJOYABLE COMPLEMENT
TO A HEALTHY AND TASTY DIET
Beer should for all intents and purposes be considered both a beverage and a food. In fact, it contains many substances that are necessary for our bodies: water, mineral salts, vitamins, aminoacids,
maltodextrin, enzymes, anti-oxidants and fiber, all of which make
beer a useful complement to a healthy and balanced diet. In addition to the nutrients it contains, we have to consider that beer has
a low alcohol content and that the Mediterranean diet entails usually drinking it in moderation and with meals. According to a vast
amount of international scientific literature, moderate beer consumption may have beneficial effects on health and play an interesting and positive role in several pathologies that range from cardiocirculatory diseases to various types of tumors, to brittle bones
and metabolic syndrome.
Light, and with few calories. A glass of lager (the most popular
beer both in Italy and internationally) contains 68 calories, almost
as few as a glass of orange juice (66), and less than a glass of red
wine (94) or of a soft drink (129). So beer accompanied by a balanced lifestyle (and consumption) is not fattening.
Low alcohol content. Composed of over 90% water, beer, in its
most popular versions, is the fermented alcoholic beverage with
the lowest alcohol content. This makes it suitable even for working lunches, light meals, and quick snacks such as a sandwich and
some salad. And - contrary to popular belief - it won’t even bloat
you. In fact, bloating is caused by the carbon dioxide; and if beer is
poured correctly, the carbon dioxide remains trapped in the froth.
Tasty and versatile. Beer has an enjoyable, refreshing flavor, a
delicate body, the distinctive bitterness, and the delicate and universal gustatory and tactile sensations. In its almost infinite variants, beer can be paired with almost any dish or ingredient composing it, including some that are hard to match, such as fried dishes,
a “challenging” ingredient such as artichokes, and even chocolate.
A SINGLE NAME
FOR A WORLD OF BEERS
Italian legislation (Law 1354/1962) subdivides beer into 5 categories, according to their so-called “saccharometric level” or
“fabrication level”, indicating the quantity of sugar (“extract”) dissolved in 100 grams of wort before its fermentation. The saccharometric level and alcohol level by volume are closely related: by
multiplying the fabrication level by approximately 0.4, the beer’s
approximate alcohol content can be calculated.
Type of beer
Non-alcoholic beer Fabrication level Alcohol level
3-8
<1,2
Light beer 5-10,5 1,2-3,5
Beer
10,5 >3,5
Double malt
>12,5
>3,5 (usually >5)
Special beer
>14,5
>3,5 (usually >6/6,5)
Below is a brief illustration of the beers that are most widespread
and enjoyed in Italy.
Abbey. Ales are so called because they were originally brewed
in the abbeys of towns to which in some cases they are still connected. Abbey beers are different among them with a large range
of tastes and flavors. They are usually full-bodied and with a high
06 CULTURA DELLA BIRRA / BEER CULTURE
alcohol content. Their color ranges from dark gold to amber, till
dark brown.
Ale. The term Ale refers to British beer, and in fact this style is
brewed mostly in Great Britain, although it has also spread to countries such as Belgium and the United States. Brewed from barley
malt with top-fermenting yeasts that ensure a full-bodied and
fruity flavor and a moderate alcohol content, Ales, which are usually enjoyed at cellar temperature, encompass several kinds, such
as: Mild Ale, Bitter Ale, Belgian Ale, India Pale Ale, American Pale
Ale, Porter, Stout, Barley Wine, etc.
Non-alcoholic. Among the bottom-fermented beers, non-alcoholic beer, which is establishing its niche among consumers who do not
wish to (or cannot) consume alcohol, deserves a mention. Its aroma and flavor are comparable to those of a normal Lager or Pils.
Once the alcohol content exceeds 1.2% vol., and up to a maximum
of 3.5%, non-alcoholic beer falls into the “light” category, characterized by a very delicate aroma and flavor.
Blanche. Bière Blanche was originally brewed in the 15th century
by monks in the Brabant region, who used barley, wheat and oats
and, being in close contact with Dutch merchants, also exotic ingredients from the New World such as coriander and dried orange
rind. Today Blanche is made in equal parts from malted barley and
not malted wheat, to which a varying percentage of oats could be
added to render it soft and almost silky to the palate. Having a moderate alcohol content, it is rich in olfactory (fruity, floral and spicy)
and gustatory (slightly sour, with citrus and spicy notes) nuances.
Bock. Bock is a pale, strong and bottom-fermented beer that is
brewed in the Germanic/Alpine area. Originating in Einbeck, a small
German town near Hannover, and eventually becoming popular in
Bavaria, this beer has a pleasant scent characterized by a distinctive honey-tinged scent of malt and by a fresh, floral flavor that is
rich and silky to the palate, full-bodied and persistent. Bock beers
usually have an alcohol content around 6.5% vol., a pale color, a
well-defined malt flavor, and a toned-down hoppy bitterness.
Lager. Lager is a bottom-fermented beer that has become - given
how widespread these beers have become - synonymous with beer
itself. The name comes from the German word “Lager” (“deposit”,
“cellar”), indicating the cool place where these beers were brewed
and stored. European Lager is a pale, fresh beer with a moderate
alcohol content, characterized by a delicate aroma and flavor and
with a pale gold color. Outside Europe the malty and hoppy notes
have been progressively reduced: in North and South America,
Lager is considered a soft drink.
Pils. Also known as “pilsener” or “pilsner”, it takes its name from
the Bohemian town of Plzen (Pilsen in German), where it was created by the earlier-mentioned Groll. The Bavarian master brewer
exploited the distinctive features of a water poor in minerals and
the fine aroma of the hops grown in the nearby Zatec, to create a
golden, bottom-fermented beer that is the ancestor of over 90% of
all beer produced throughout the world today. Pils is characterized
by its floral aroma, its dry, clean finish and its abundant froth. It is
subdivided into various types, including the golden-hued Bohemian
Pils, characterized by soft malty notes and a well-defined bitterness, and German Pils, with a “cleaner” flavor, drier and with a
strong hoppy aroma, to which virtually all of the Pils produced in
other European countries are similar.
Weizen. Very popular in Bavaria, Weizen is a fresh and
thirst-quenching beer made from barley malt and wheat malt
(“Weizen” in German). The wheat malt, which by law must be
not less than 50%, gives the beer its typical tangy taste, while the
bitter note, given the scarce presence of hops, is imperceptible.
Weizenbiers are also known as “Weissbiers” (“white beers”) because of their cloudy, almost milky appearance, caused by the suspended yeast particles that give it its distinctive, fruity ripe banana
and clove aroma, although there are also lesser dark versions.
THE 7 “GOLDEN RULES”
FOR SERVING BEER
Head of froth: two fingers thick, and dense. To provide the
most enjoyment, a beer should have a head of froth that is two
fingers thick and quite dense. The head acts as a natural filter that
gradually releases the aroma of the hops and malt. More bitter
than the beer itself, the head brings out the beer’s characteristic flavor and enhances it. The head also protects the beer from
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oxidation, maintains its aroma and fragrance intact and makes it
more pleasant to drink and easier to digest.
Pouring: two steps (and several methods). The term “pouring” indicates the act of serving beer in a glass, either from a keg
or from a bottle. Beer should be poured slowly at first, holding
the glass slightly at an angle, until it is three quarters full. Then,
after straightening the glass, it should be poured quickly to allow
an adequate head of froth to develop.
The glass: there’s a right one for every beer. Each beer is
associated with a specific type of vessel - made rigorously out
of glass - that is best suited to bringing out its taste and aroma
and that allows the right amount of head to form. A few examples: beers with a high alcohol content such as Belgian Ales or
Abbey beers should be served in a chalice; Ales and British
beers are best enjoyed in a classic pint glass (holding 0.568 liters
at the rim); Blanche, and generally all spicy Belgian-style beers,
should be served in wide glasses.
Glass: always clean, and possibly moistened. The glass
should be clean and without traces of detergent or rinsing agent,
which would prevent froth from adequately forming. Before use,
it should be moistened with cold water to eliminate any traces
of dust that may be present and to bring its temperature down
to that of the beer. Important: do not confuse the froth with
bubbles.
In the case of beer, unlike champagne, the presence of persistent bubbles indicates only an excessively high carbon dioxide
content.
Temperature: generally cold, but never icy. Each beer has its
own ideal serving temperature: in general, the stronger and more
full-bodied it is, the higher its ideal serving temperature should
be. The recommended serving temperature is usually indicated
on the label.
Freshness: the key to a full flavor. Beer should be consumed
“young”. As all “live” products, the fresher it is, the more its fragrance and taste are maintained. To savor it at its best, follow
the indications provided on the label. An exception to this rule is
given by very few beers, known as “aged beers”, that are generally top fermented, with a high alcohol content and a strong hoppy
taste.
Storage: in a cool and dark place. Beer is affected by sudden
changes in temperature and by light and oxygen. The best place
to store it is therefore both cool and dry (to reduce the risk of oxidation), with the bottles in an upright position and away from
sources of light.
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