ANNUAL REPORT 2013 ASSOBIRRA SOSTIENE IL CONSUMO RESPONSABILE DI BIRRA ASSOBIRRA, ASSOCIAZIONE DEGLI INDUSTRIALI DELLA BIRRA E DEL MALTO, RIUNISCE LE PRINCIPALI AZIENDE CHE PRODUCONO E COMMERCIALIZZANO BIRRA E MALTO IN ITALIA. ADERISCE A CONFINDUSTRIA, FEDERALIMENTARE, BOE (THE BREWERS OF EUROPE), EUROMALT, EBC (EUROPEAN BREWERY CONVENTION). ASSOBIRRA SVOLGE FUNZIONI ISTITUZIONALI, DI SVILUPPO TECNOLOGICO E DI PROMOZIONE DELLA CULTURA, DELLA CONOSCENZA E DEL CONSUMO RESPONSABILE DELLA BIRRA. QUESTA MISSIONE SI CONCRETIZZA ATTRAVERSO LA REALIZZAZIONE DI STUDI E RICERCHE PER LA QUALITÀ E L’INNOVAZIONE TECNOLOGICA DEI PROCESSI PRODUTTIVI E LA PROMOZIONE DI CAMPAGNE DI COMUNICAZIONE, MIRATE AD UNA MAGGIORE CONOSCENZA DEL PRODOTTO BIRRA E ALL’AFFERMAZIONE DI UNA CULTURA DI CONSUMO CONSAPEVOLE DELLE BEVANDE ALCOLICHE. ASSOBIRRA, THE ASSOCIATION OF BEER AND MALT INDUSTRIES, REPRESENTS THE MAIN BEER AND MALT PRODUCING COMPANIES IN ITALY. IT IS AFFILIATED TO CONFINDUSTRIA, FEDERALIMENTARE, BOE (THE BREWERS OF EUROPE), EUROMALT AND EBC (EUROPEAN BREWERY CONVENTION). ASSOBIRRA PERFORMS INSTITUTIONAL DUTIES AND PROMOTES TECHNOLOGICAL DEVELOPMENT, BEER CULTURE AND RESPONSIBLE CONSUMPTION. THIS MISSION IS CARRIED OUT THROUGH THE CONDUCTION OF STUDIES AND RESEARCHES ON QUALITY AND TECHNOLOGICAL INNOVATION OF PRODUCTIVE PROCESSES AND THROUGH PR CAMPAIGNS AIMED AT PROMOTING A GREATER KNOWLEDGE OF BEER AND A CULTURE OF RESPONSIBLE CONSUMPTION OF ALCOHOLIC BEVERAGES. SOMMARIO CONTENTS 2 INTRODUZIONE_INTRODUCTION 6 TENDENZE 2013_TRENDS 2013 8 Birra, l’Italia che resiste 11 Beer, Italy sits tight 12 VALORE ECONOMICO E SOCIALE ECONOMIC AND SOCIAL VALUE 14 Birra, un settore che crea ricchezza. Per tutti 18 Beer, an industry that creates wealth for all 20 FISCO_TAXES 41 DATI DI SINTESI_DATA SYNTHESIS 22 Tasse sulla birra, un nodo da sciogliere 26 An issue that needs to be addressed 28 IL NOSTRO IMPEGNO_OUR COMMITMENT 30 74 CULTURA DELLA BIRRA_BEER CULTURE 76 Una bevanda millenaria e mediterranea 84 An age-old and Mediterranean beverage Promuovere, e difendere, un’eccellenza italiana 38 Promoting and defending an Italian excellence Molte immagini pubblicate nel presente Annual Report sono tratte dai contributi selezionati nell’ambito del concorso fotografico “Faces of Brewing” promosso da The Brewers of Europe. Many of the images published in this Annual Report are drawn from the photo contest “Faces of Brewing” promoted by The Brewers of Europe. INTRODUZIONE Nell’introdurre l’Annual Report di AssoBirra dello scorso anno, si poneva l’accento sul dinamismo del nostro settore che, anche grazie a investimenti in qualità e innovazione, continua a creare imprenditorialità e posti di lavoro in tutta la filiera. Un settore che investe in sostenibilità ambientale, è impegnato a promuovere un consumo responsabile delle bevande alcoliche e contribuisce in maniera rilevante alle entrate dello Stato. Un dinamismo messo duramente alla prova da una pressione fiscale ormai diventata non sostenibile. Sono concetti che continuano ad essere di forte attualità e che mi sento di riproporre con forza. Infatti, malgrado l’ulteriore peggioramento della crisi economica che ha colpito tutti i settori dell’economia nazionale, compreso l’agroalimentare, nel 2013 le aziende birrarie italiane hanno mantenuto pressoché invariati - dal punto di vista quantitativo - tanto la produzione (-0,3% rispetto al 2012) quanto i consumi (+0,3%). L’export, anche se in leggero ribasso, si è confermato poco al di sotto della soglia di 2 milioni di ettolitri che rappresenta pur sempre il doppio del 2007, ultimo anno pre-crisi. E l’apporto complessivo del settore alle casse dello Stato si è mantenuto intorno ai 4 miliardi di euro, di cui quasi 500 provenienti dalle sole accise. In realtà, però, nel 2013 la crisi, con la conseguente riduzione del potere d’acquisto degli italiani, si è fatta sentire anche sulla birra. Si è fatta sentire sulla composizione dei consumi, che si sono spostati in modo significativo dal fuori casa al domestico e dai prodotti a più alto valore aggiunto a quelli a minor prezzo. Si è fatta sentire sull’andamento dell’occupazione nella filiera della birra, con una riduzione di 8mila posti di lavoro, tutti persi nel comparto dei pubblici esercizi, malgrado un piccolo aumento nell’occupazione diretta. Questi effetti si sono ulteriormente acuiti a partire dall’ottobre scorso, quando Governo e Parlamento, con una decisione che riteniamo profondamente ingiusta, sbagliata e penalizzante per tutti, produttori, operatori della filiera e consumatori, ha deciso un piano di rialzo delle accise sui prodotti alcolici (ma la birra è l’unica bevanda da pasto a 2 ASSOBIRRA - ANNUAL REPORT 2013 pagarla) che, se dovesse rimanere invariato, avrà portato Si è trattato di un risultato di grande rilievo, cui ha certa- in soli 15 mesi ad un aumento del 30% facendo diventare la mente contribuito la grande campagna realizzata da Asso- pressione fiscale italiana una delle più alte in Europa. Birra che, nel giro di pochi mesi, ha portato più di 100mila italiani a firmare la petizione “Salva la tua birra” per dire ba- A parere delle aziende birrarie, e di AssoBirra che le rappre- sta ad ulteriori aumenti della fiscalità sul nostro prodotto. senta nella quasi totalità, questa pressione fiscale rischia di diventare insostenibile per la competitività del settore e di Dobbiamo però continuare a guardare con impegno e deter- essere pagata a carissimo prezzo da tutti gli italiani, senza minazione alle prossime scadenze e in particolare al forte rispondere neppure alle esigenze finanziarie addotte dal aumento previsto per il 1° gennaio prossimo, onde fare il Legislatore quale causa degli aumenti. possibile per evitare una ulteriore penalizzazione del nostro settore. Lo studio “Il settore della birra. Caratteristiche della domanda e dell’offerta, effetti della tassazione” (di cui si Un settore che vede grandi e piccoli produttori lavorare con dà conto diffusamente nel presente Annual Report), com- la stessa passione per un prodotto naturale e dalla storia missionato da AssoBirra al centro studi indipendente REF millenaria, sempre più parte delle abitudini alimentari degli Ricerche, dimostra tutto ciò chiaramente: si calcola che italiani e sinonimo di convivialità all’insegna di un consumo un aumento delle accise pari a 10 centesimi al litro (cor- moderato. rispondente all’impatto dei vari innalzamenti programmati da ottobre 2013 a gennaio 2015) porterà ad un aumento del prezzo medio di circa il +2%, con punte del +7% nel canale Filippo Terzaghi GDO. Tale incremento - a causa della forte elasticità della Direttore AssoBirra domanda di birra al prezzo - provocherà una diminuzione delle quantità consumate di quasi il 5% innescando un effetto depressivo sul PIL e sull’occupazione, soprattutto giovanile, con una riduzione di 2.400 posti di lavoro nell’intera filiera: commercio, industria alimentare, agricoltura, alberghi e ristorazione. E l’incremento del gettito per le casse dello Stato, a causa del sommarsi degli effetti negativi appena descritti, sarebbe pari a soli 68 milioni di euro effettivi, poco più di un terzo dei 177 milioni preventivati (stima REF Ricerche). Sono dati, al tempo stesso, scientifici e drammatici che mettiamo a disposizione della politica e delle istituzioni affinché interrompano una spirale perversa fatta di più tasse, meno consumi, perdita di competitività e di occupazione. Un primo, parziale, segno di attenzione alle nostre ragioni è arrivato con il congelamento, deciso all’unanimità alla Camera, del piccolo aumento che sarebbe dovuto scattare il 1° marzo scorso. 3 INTRODUCTION In the introduction to last year’s AssoBirra Annual Report, the accent was placed on how dynamic our industry was, which, thanks to investments on quality and innovation, continues to generate business and jobs along the entire production line. Our industry invests on environmental sustainability, is committed to promoting responsible consumption of alcoholic beverages and makes a substantial contribution to the nation’s accounts. This dynamism is severely challenged by a tax burden that by now has become unsustainable. As these concepts continue to be very relevant, I feel the need to reiterate and reinforce them. In fact, despite the further worsening of the economic crisis that affected all sectors of Italy’s economy, including agrifood, in 2013 Italian brewing companies essentially maintained the same levels of production and consumption (respectively -0.3% and +0.3% compared to 2012) in terms of quantity. Exports, although slightly down, remained slightly less than 2 million hectoliters, which are still twice as much as produced in 2007, the last year pre-crisis. Moreover, the brewing industry’s total contribution to the Italian government’s accounts remained approximately €4 billion, of which almost €500 million are from excise alone. Actually, however, in 2013 the economic crisis, with the resulting loss of buying power for Italians, also affected the beer market. Furthermore it affected consumption, which shifted significantly from on trade to off trade and from higher added-value products to more affordable ones. It also affected occupation in beer’s productive chain, with the loss of 8,000 jobs in public establishments, despite a small increase in direct occupation. These effects were increased even further since last October, when the Government and Parliament, through a decision that we believe is wrong, penalizing and creating an inequality in the market towards all producers, work force throughout the production line and consumers, implemented an increase in excise on alcoholic products (although ASSOBIRRA - ANNUAL REPORT 2013 beer is the only beverage consumed at meals that is sub- This was a very important result, certainly achieved thanks jected to it) that, if maintained unaltered, will have led to a to AssoBirra’s massive campaign, which in only a few 30% increase in only 15 months, rendering the tax burden in months led over 100,000 Italians to sign the “Save your Italy among the highest in Europe. beer” petition against an even heavier taxation of our products. It is our opinion, brewers and AssoBirra alike, that this tax burden risks to become unsustainable for the sector’s com- However, we must continue to anticipate the next deadlines, petitiveness and being paid at a very high price by all Ital- especially the major increase in excise scheduled for next ians, without even reaching the amounts needed to generate January 1st, to do what we can to avoid further penaliza- revenue for Italy’s public finances. tion of our industry, which sees small and large brewers working with the same passion for a natural product since The study “The brewing sector. Characteristics of demand millennia, that is increasingly becoming part of the Italians’ and supply and effects of taxation” (which is discussed food habits and synonymous with conviviality and responsi- extensively in this Annual Report), commissioned by As- ble consumption. soBirra to the independent firm REF Ricerche, proof this quite clearly: it was calculated that a €0.10/liter increase in excise (which corresponds with the impact of the various Filippo Terzaghi increases planned from October 2013 to January 2015) Director of AssoBirra will result in an average price increase of approximately 2%, and up to 7% in the large-scale retail channel. Due to the high elasticity in the demand for beer by price, this would result in an almost 5% decrease in the amount of beer consumed, setting off a depressive effect on the GDP and on employment, especially among young people, with the loss of 2,400 jobs in the entire production line: commerce, food industry, agriculture, hotels and the catering sector. Moreover, due to the combination of the negative effects described above, the increase in revenues for Italy’s accounts would amount to only €68 million effectively, just over one third of the €177 million that were forecasted (REF Ricerche estimate). We submit these scientific and dramatic figures to politicians and public institutions in the hope that they put an end to evergrowing tax rates, with less consumption, loss of competitiveness and employment. A first, partial sign of attention to our demands came with the immediate block decided unanimously by the Chamber of Deputies - on the small increase that was scheduled to come into effect last March 1st. TENDENZE 2013 TRENDS 2013 PRODUZIONE 13,256 MILIONI DI ETTOLITRI PRODOTTI -0,3% E RISPETTO AL 2012 -0,7% RISPETTO AL 2008 EXPORT 1,93 MILIONI DI ETTOLITRI ESPORTATI -3,3% E RISPETTO AL 2012 +28,2% RISPETTO AL 2008 IMPORT 6,17 MILIONI DI ETTOLITRI IMPORTATI +0,3% E +3,0% RISPETTO AL 2012 RISPETTO AL 2008 CONSUMI 17,5 MILIONI DI ETTOLITRI CONSUMATI +0,3% E -1,9% RISPETTO AL 2012 RISPETTO AL 2008 { 01 ASSOBIRRA - ANNUAL REPORT 2013 59,7% DELLA BIRRA È CONSUMATO IN CASA RECORD: 6 ANNI FA ERA IL 54,6% PRODUCTION: 13.256 million hectoliters produced | -0.3% compared to 2012; -0.7% compared to 2008 EXPORTS: 1.93 million hectoliters exported | -3.3% compared to 2102; +28.2% compared to 2008 IMPORTS: 6.17 million hectoliters imported | +0.3% compared to 2012; +3.0% compared to 2008 CONSUMPTION: 17.5 million hectoliters consumed | +0.3% compared to 2012; -1.9% compared to 2008 59.7% of all beer is consumed at home - Record: six years ago it was 54.6% 01 TENDENZE 2013 / TRENDS 2013 BIRRA, L’ITALIA CHE RESISTE MALGRADO IL PERDURARE DELLA CRISI ECONOMICA DEL PAESE, NEL 2013 LA BIRRA ITALIANA È RIMASTA SOSTANZIALMENTE STABILE PER PRODUZIONE, CONSUMI E - CON QUALCHE FATICA - EXPORT CONFERMANDOSI UN SETTORE DI PUNTA DEL MADE IN ITALY AGROALIMENTARE. LA CRISI HA PERÒ FATTO SENTIRE I PROPRI EFFETTI IN TERMINI QUALITATIVI, ORIENTANDO I CONSUMI VERSO LE FASCE DI PRODOTTO A MINOR PREZZO E PROVOCANDO L’ULTERIORE SPOSTAMENTO DEGLI ACQUISTI DAL FUORI CASA (ON TRADE) ALLA DISTRIBUZIONE (OFF TRADE). SALGONO I CONSUMI DOMESTICI, SCENDONO QUELLI FUORI CASA / CONSUMPTION AT HOME INCREASES, CONSUMPTION OUTSIDE THE HOME DECREASES 8 ASSOBIRRA - ANNUAL REPORT 2013 PRODUZIONE STABILE Gli impianti (16 stabilimenti industriali e circa 500 microbirrifici) presenti sul territorio nazionale hanno prodotto 13.256.000 ettolitri di birra, lo 0,3% in meno rispetto ai 13.293.000 ettolitri del 2012. Di questi, 1.927.000 (il 14,5% del totale) sono stati esportati, mentre il resto ha soddisfatto i due terzi circa della domanda interna di birra, attestatasi a 17.502.000 ettolitri. Ancora migliori i risultati della produzione di malto, pari a 673.700 quintali (+3,8% rispetto ai 649.140 del 2012), come sempre interamente assorbiti dall’industria italiana. EXPORT IN LEGGERO CALO Nel 2011 la birra italiana aveva raggiunto il record storico delle esportazioni, con quasi 2,1 milioni di ettolitri (il doppio di quanto totalizzato nel 2007). L’anno seguente si era registrato un calo del -4,6% e la tendenza, pur rallentata, è proseguita anche nel 2013 con un export attestatosi a 1.927.000 ettolitri (-3,3% sul 2012). In termini di destinazioni, il mercato UE ha assorbito il 68% del totale e in esso la Gran Bretagna continua a fare la parte del leone con quasi 1 milione di ettolitri; fra i Paesi extra-europei, da segnalare Stati Uniti (quasi 170.000 ettolitri), Sudafrica (oltre 162.000), Albania (62.000) e Australia (27.000). EXPORT, DOPO IL BOOM IL CONSOLIDAMENTO EXPORTS: CONSOLIDATION AFTER THE BOOM IMPORT IN LIEVE AUMENTO Nel 2013 sono stati importati 6.175.000 ettolitri di birra, +0,3% rispetto al 2012. Il principale Paese esportatore di birra in Italia si conferma la Germania, con 3.140.000 ettolitri pari al 50,8% totale, seguita da Paesi Bassi (9,3%), Belgio/Lussemburgo (7,3%), Danimarca (5,6%), Slovenia (4,7%), Polonia (4,3%) e Gran Bretagna (4,2%). Complessivamente l’Italia continua ad importare dagli altri Paesi UE la quasi totalità (96%) del fabbisogno di birra non coperto dalla produzione nazionale. PEGGIORA DUNQUE IL SALDO COMMERCIALE Il leggero calo dell’export e la lieve crescita dell’import hanno fatto aumentare di poco il tradizionale saldo commerciale negativo del mercato birrario italiano, attestatosi 9 01 TENDENZE 2013 / TRENDS 2013 dentemente salito dal 59% al 59,7. Si noti che il fenomeno dura dal 2007, ultimo anno prima dello scoppio della crisi economica, quando l’On Trade copriva il 45,5% del totale e l’Off Trade il 54,5%. Da allora il primo è sceso e il secondo è salito in maniera costante. Si riduce dunque percentualmente il consumo in bar, ristoranti, pub, ecc., mentre aumenta il numero di coloro che acquistano birra per poi berla fra le pareti domestiche. • Lo spostamento verso i prodotti più economici. Relativanel 2013 a -4.248.000 ettolitri rispetto ai -4.165.000 del mente alle tipologie di birra, i segmenti top del mercato - che 2012 (+2%). Va comunque ricordato che il risultato del consentono marginalità più alte al settore - hanno registrato 2012 era stato il migliore dal 2005 ad oggi. una evidente flessione: la quota di mercato delle Specialità è scesa di quasi due punti, dal 13,4% all’11,5%, quella delle CONSUMI: STABILI PER QUANTITÀ, CAMBIANO PER COMPOSIZIONE Premium di oltre tre punti e mezzo, dal 30,3% al 26,7%. Ciò I 17.502.000 ettolitri di birra consumati nel 2013 hanno segnato Main stream, salito dal 47% al 51%, e le Private Label, passa- un lieve aumento (+0,3%) rispetto ai 17.458.000 registrati nel te dal 6,4% al 7,7%. a tutto vantaggio delle birre di minor prezzo, in particolare il 2012. Anche il consumo pro capite rimane sostanzialmente inva- 10 riato: 29,2 litri annui contro i 29,3 del 2012. Se dall’analisi quan- INVARIATA LA POSIZIONE IN EUROPA titativa si passa a una qualitativa, si vede come il perdurare della Nel confronto con l’Europa il nostro Paese conferma le crisi economica - combinato con l’aumento dei prezzi provocato proprie posizioni. Relativamente alla produzione, l’Italia dagli incrementi fiscali del 2013 - abbia comportato l’accentuarsi si mantiene al decimo posto davanti a Paesi di consolidata di due fenomeni già segnalati l’anno scorso. tradizione birraria quali Austria, Danimarca e Irlanda. Sul • Una dimensione ancora più domestica. Relativamente ai fronte dei consumi gli italiani rimangono, con i francesi, i canali distributivi, è proseguito lo spostamento dei consumi di consumatori di birra più “parchi” del Vecchio Continente, birra dal cosiddetto Fuori Casa (On Trade) all’acquisto nella di- con una media pro capite da 3 a 5 volte inferiore a quella dei stribuzione moderna e tradizionale (Off Trade): rispetto al 2012, Paesi in testa alla graduatoria: Repubblica Ceca, Germania, il primo è sceso dal 41% al 40,3, mentre il secondo è corrispon- Austria, Irlanda. ASSOBIRRA - ANNUAL REPORT 2013 to Italy was once again Germany, with 3,140,000 hectoliters, accounting for 50.8% of the total, followed by the Netherlands (9.3%), Belgium/Luxembourg (7.3%), Denmark (5.6%), Slovenia (4.7%), Poland (4.3%) and the United Kingdom (4.2%). Overall, imports to Italy from other EU countries continue to cover almost all (96%) of the demand for beer that is not met by domestic production. TRADE BALANCE WORSENS The slight drop in exports and the slight growth in imports resulted in a small increase in the traditionally negative trade balance of the Italian beer market, which in 2013 amounted to -4,248,000 hectoliters, compared to -4,165,000 in 2012 (+2%). It should be noted, however, that the result for 2012 was the best since 2005 to the present. BEER, ITALY SITS TIGHT IN SPITE OF THE ENDURING ECONOMIC CRISIS IN ITALY, IN 2013 THE PRODUCTION, CONSUMPTION AND, WITH SOME EFFORT, EXPORTS OF ITALIAN BEER REMAINED ESSENTIALLY STABLE, CONFIRMING THE BREWING INDUSTRY’S LEADING POSITION IN ITALY’S AGRIFOOD SECTOR. HOWEVER, THE CRISIS LEFT ITS MARK IN QUALITATIVE TERMS, SHIFTING CONSUMPTION TOWARDS LOWER-COST PRODUCTS AND FURTHER SHIFTING CONSUMPTION FROM ON TRADE TO OFF TRADE. STABLE PRODUCTION Facilities (16 industrial plants and approximately 500 microbreweries) in Italy produced 13,256,000 hectoliters of beer, down 0.3% from the 13,293,000 hectoliters produced in 2012. Of these, 1,927,000 (14.5% of the total) were exported, while the remainder satisfied approximately two thirds of domestic demand for beer, which amounted to 17,502,000 hectoliters. Results for malt production were even better: 67,370 tons (up by 3.8% compared to 64,914 tons in 2012), entirely absorbed, as always, by the Italian brewing industry. EXPORTS SLIGHTLY DOWN In 2011 exports of Italian beer achieved an all-time high, with almost 2.1 million hectoliters (twice as much as in 2007). 2012 saw a 4.6% decrease, and this trend continued in 2013, albeit to a lesser extent, with total exports of 1,927,000 hectoliters (3.3% less than in 2012). In terms of destinations, the EU market absorbed 68% of the total, with the United Kingdom taking the lion’s share with almost 1 million hectoliters; major export destinations outside the EU include the United States (almost 170,000 hectoliters), South Africa (over 162,000), Albania (62,000) and Australia (27,000). IMPORTS SLIGHTLY UP Beer imports in 2012 amounted to 6,175,000 hectoliters, up by 0.3% compared to 2012. The country that exported the most beer CONSUMPTION: STABLE IN TERMS OF QUANTITY, BUT MAKEUP HAS CHANGED The 17,502,000 hectoliters of beer consumed in 2013 were a small improvement (0.3%) over the 17,458,000 consumed in 2012. Per capita consumption also remained essentially the same: 29.2 liters annually, compared to 29.3 in 2012. Moving from a quantitative analysis to a qualitative one, we can see how the enduring economic crisis - combined with the price increase caused by the tax increases of 2013 - accentuated two trends that were already observed last year. •Even higher household consumption. Regarding distribution channels, beer consumption’s shift from outside the home (On Trade) towards purchase in modern and traditional retail (Off Trade) continued: compared to 2012, the former decreased from 41% to 40.3, while the latter increased accordingly from 59% to 59.7. It should be noted that the phenomenon began in 2007, the last year before the economic crisis broke out, when On Trade consumption accounted for 45.5% of the total and Off Trade accounted for 54.5%. Since then, the former decreased and the latter increased constantly. •A shift towards cheaper products. As for the types of beer, the premium market segments - which allow higher profit margins - experienced a noticeable hit: the market share of Specialty beers went down by almost 2%, from 13.4% to 11.5%, while that of Premium beers dropped by over 3.5%, from 30.3% to 26.7%. This benefitted lower-priced beers, especially Mainstream ones, which grew from 47% to 51%, and Private Labels, which rose from 6.4% to 7.7%. POSITION IN EUROPE REMAINS UNCHANGED In relation to other European countries, Italy’s position remains unchanged. In terms of production, Italy remains in tenth place, ahead of countries with a consolidated brewing tradition such as Austria, Denmark and Ireland. As for consumption, beer consumption in Italy, as well as in France, remains the lowest in Europe, with average per capita consumption that is 3 to 5 times lower than the highest ranking countries: Czech Republic, Germany, Austria and Ireland. 02 ASSOBIRRA - ANNUAL REPORT 2013 VALORE ECONOMICO E SOCIALE ECONOMIC AND SOCIAL VALUE 136,000 jobs: 4,750 direct; 12,250 indirect; 119,000 induced 300 new microbreweries in 6 years: 1,000 new jobs €1 billion of goods purchased; €3.2 billion of added value; €4 billion of government revenues (excise duties, VAT, income tax and payroll tax, social security revenues) 02 VALORE ECONOMICO E SOCIALE / ECONOMIC AND SOCIAL VALUE BIRRA, UN SETTORE CHE CREA RICCHEZZA. PER TUTTI ANCHE NEL 2013 LA BIRRA ITALIANA SI È CONFERMATA UNA PARTE IMPORTANTE DELL’INDUSTRIA ALIMENTARE NAZIONALE CHE È, DOPO QUELLO MECCANICO, IL COMPARTO MANIFATTURIERO PIÙ GRANDE DEL PAESE. HA CONTINUATO A CREARE REDDITO, OCCUPAZIONE, IMPRENDITORIALITÀ, CONTRIBUITO IN MODO SIGNIFICATIVO ALLE FINANZE PUBBLICHE, INVESTITO IN INNOVAZIONE ANCHE AI FINI DI UNA CRESCENTE SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE. 14 ASSOBIRRA - ANNUAL REPORT 2013 In un anno difficile per il settore agroalimentare italiano, che ha visto la produzione diminuire di due punti a volume e i consumi ridursi di quasi quattro punti a valore (al netto dell’inflazione), il settore italiano della birra ha continuato a rappresentare un’eccellenza del Made in Italy agro-alimentare: ha creato valore, reddito, occupazione e imprenditorialità per il Paese; si è confermato partner di riferimento per settori fondamentali dell’economia nazionale, quali agricoltura, packaging, logistica, ospitalità, distribuzione; ha apportato un rilevante contributo alle entrate dello Stato, quantificabile complessivamente in circa 4 miliardi di euro; ha continuato ad investire in innovazione di prodotto e di processo, anche nell’ottica di una sempre maggiore sostenibilità ambientale, ambito in cui la birra italiana è all’avanguardia in Europa. 15 02 VALORE ECONOMICO E SOCIALE / ECONOMIC AND SOCIAL VALUE 24,5 POSTI DI LAVORO NELL’OSPITALITÀ (bar, ristoranti, alberghi) 1 POSTO DI LAVORO NEL SETTORE BIRRARIO GENERA 1 1,2 POSTO DI LAVORO IN AGRICOLTURA 1,3 POSTI DI LAVORO 1 JOB IN THE BREWING INDUSTRY GENERATES: 24.5 JOBS IN THE HOSPITALITY SECTOR (bars, restaurants, hotels) 1.3 JOBS IN THE SUPPLY CHAIN (packaging, logistics, marketing and other services) 1.2 JOBS IN DISTRIBUTION (small- and large-scale retail) 1 JOB IN AGRICULTURE NELLA SUPPLY CHAIN (imballaggio, logistica, marketing e altri servizi ) 136MILA POSTI DI LAVORO, 4 MILIARDI DI EURO PER LO STATO caratteristiche di queste realtà è l’alta densità occupazio- Secondo i dati AssoBirra e quelli del rapporto “The Con- un aumento di quasi mille posti di lavoro; nale, per cui la crescita di quote di mercato si è tradotta in tribution made by Beer to the European Economy - Italy” • acquistato beni e servizi per circa 1 miliardo di euro. (Regioplan Policy Research and EY, dicembre 2013), nel Tra i beneficiari: l’agricoltura (100 milioni di euro), di cui il 2013 il settore birrario in Italia ha: settore birrario assorbe - ad esempio - tutta la produzione • dato lavoro a 136mila persone: 4.750 occupati diret- di orzo; l’industria del packaging (400 milioni); gli altri ti (+1,1% rispetto al 2012); 17.000 fra diretti e indiretti servizi (150 milioni); (-5,6%) e 136mila compreso l’indotto allargato (-5,6%). • sostenuto settori in difficoltà come la ristorazione e i Secondo le stime, da un posto di lavoro diretto nel settore pubblici esercizi: oltre 200.000 imprese tra bar, ristoranti, birrario si generano: 24,5 posti di lavoro nell’ospitalità alberghi che danno complessivamente lavoro a 1,9 milioni (bar, ristoranti, alberghi); 1,3 nella supply chain (imbal- di persone e versano allo Stato 22 miliardi di euro di tasse laggio, logistica, marketing e altri servizi); 1,2 nella distri- all’anno; buzione (GDO e retail); 1 in agricoltura; 16 POSTI DI LAVORO NELLA DISTRIBUZIONE (GDO e dettaglio) •generato valore aggiunto per l’economia nazionale. Nel • creato occupazione nel settore dei micro-birrifici, il 2013, il valore aggiunto complessivo collegato alla produ- cui boom è stato uno dei fenomeni più significativi degli zione e vendita di birra è stato stimato in circa 3,2 miliardi ultimi anni: dal 2008 ad oggi il loro numero è più che di euro, di cui 2,4 provenienti dalla sola ospitalità; raddoppiato, con la nascita di circa 300 nuove aziende ad •portato alle casse dello Stato circa 4 miliardi di euro opera di imprenditori per lo più under 35 anni. Una delle tra accise, Iva, imposte sui redditi e sui salari, contributi ASSOBIRRA - ANNUAL REPORT 2013 SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE_ENVIRONMENTAL SUSTAINABILITY 2012 VS 1992 MENO 9 MILIARDI DI LITRI D’ACQUA UTILIZZATA PARI AL FABBISOGNO IDRICO ANNUO DI UNA REGIONE COME LA VALLE D’AOSTA 660.000 MJ DI ENERGIA RISPARMIATA 2012 VS 1992 EQUIVALENTE AL CONSUMO ENERGETICO ANNUO DI 180.000 PERSONE (GLI ABITANTI DI PARMA) 9 BILLION LITERS LESS WATER USED equal to the annual water consumption of Italy’s Valle d’Aosta region 62.000 TONNELLATE DI CO2 NON IMMESSE IN ATMOSFERA 660,000 MJ OF ENERGY SAVED equal to the annual energy consumption of 180,000 people (the city of Parma) 62,000 TONS OF CO2 SAVED equal to the amount absorbed in one year by 600 hectares of forest PARI ALLA QUANTITÀ ASSORBITA IN UN ANN0 DA 600 ETTARI DI BOSCO sociali nel settore birrario e in quelli ad esso collegati; •continuato ad investire in innovazione di prodotto e di d’Aosta) e le emissioni di CO2 per 62.000 tonnellate (la quantità assorbita in un anno da un bosco di 600 ettari). processo, anche ai fini di una sempre maggiore sostenibi- Nel 2013 quasi il 14% della birra venduta (percentuale che lità ambientale. pochi altri settori possono vantare) è stata distribuita in fusti, il sistema a minor impatto ambientale secondo le analisi SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE: ITALIA ALL’AVANGUARDIA IN EUROPA internazionali di Life Cycle Assessment (LCA). Infine, sem- In dieci anni le aziende birrarie italiane hanno ridotto il con- recuperate e destinate all’alimentazione animale. sumo di energia di 660.000 MJ (equivalenti al fabbisogno Entro il 2020 le aziende birrarie italiane si sono impegnate di un anno di una città come Parma), quello di acqua di 9 a risparmiare di un ulteriore 25% l’impiego di acqua e a di- miliardi di litri (il fabbisogno idrico di un anno della Valle minuire del 40-50% le emissioni di CO2. pre nel 2013, circa 200 mila tonnellate di trebbie sono state 17 02 VALORE ECONOMICO E SOCIALE / ECONOMIC AND SOCIAL VALUE 136,000 JOBS AND €4 BILLION FOR PUBLIC FINANCES BEER, AN INDUSTRY THAT CREATES WEALTH FOR ALL IN 2013 AS WELL, ITALIAN BEER CONFIRMED ITSELF AS AN IMPORTANT PART OF ITALY’S FOOD INDUSTRY, WHICH, AFTER THE MECHANICAL INDUSTRY, IS THE NATION’S LARGEST MANUFACTURING SECTOR. IT CONTINUED TO GENERATE WEALTH, JOBS AND BUSINESS, SIGNIFICANTLY CONTRIBUTED TO PUBLIC FINANCES AND INVESTED ON INNOVATION ALSO IN ORDER TO INCREASE ENVIRONMENTAL SUSTAINABILITY. In a difficult year for the Italian agrifood sector, which saw a 2% decrease in production by volume and a decrease in consumption of almost 4% by value (net of inflation), the Italian beer industry continued to generate wealth, jobs and business opportunities for the nation, to be the reference partner for the fundamental sectors of the production chain (agriculture, packaging, logistics, hospitality, distribution) and to make a considerable economic and financial contribution to Italy’s public accounts. According to figures provided by AssoBirra and from the “The Contribution made by Beer to the European Economy - Italy” (Regioplan Policy Research and EY, December 2013) report, in 2013 the brewing industry in Italy: •created 136,000 jobs: 4,750 directly employed (+1.1% compared to 2012); 17,000 including direct and indirect employment (-5.6%) and 136,000 including satellite industries (-5,6%). It has been estimated that a job (direct employment) in the brewing industry generates: 24.5 jobs in the hospitality sector (bars, restaurants, hotels); 1.3 jobs in the supply chain (packaging, logistics, marketing and other services); 1.2 jobs in distribution (small- and large-scale retail) and 1 job in agriculture; •created jobs in the microbrewery sector, whose boom was one of the most significant trends in recent years: from 2008 to the present their numbers have more than doubled, with the creation of approximately 300 new businesses led by entrepreneurs who for the most part are under the age of 35. One of the characteristics of this sector is the high occupational density, which is why the growth in market share resulted in the creation of almost 1,000 new jobs; •purchased goods and services for approximately €1 billion. Beneficiaries include agriculture (€100 million), of which the brewing industry absorbs, for example, the entire barley production; the packaging industry (€400 million); and other services (€150 million); •sustained sectors facing difficulties such as catering and public establishments: over 200,000 businesses including bars, restaurants and hotels that, combined, provide employment to 1.9 million people and generate annual tax revenues of €22 billion; •generated added value for the nation’s economy. In 2013, the total added value related to the production and sale of beer was estimated to be approximately €3.2 billion, of which €2.4 billion come from the hospitality sector alone; •generated tax revenues of approximately €4 billion comprising excise, VAT, income and salary taxes and social security contributions in the brewing industry and related sectors; •continued to invest on innovation, also to achieve ever higher levels of environmental sustainability. ENVIRONMENTAL SUSTAINABILITY: ITALY LEADER IN EUROPE In 10 years, Italian brewing companies reduced their energy consumption by 660,000 MJ (equivalent to the annual needs of a city such as Parma), water consumption by 9 billion liters (the annual water needs of the Valle d’Aosta region) and CO2 emissions by 62,000 tons (the quantity absorbed in one year by a 600 hectare forest). In 2013, almost 14% of all beer sold (a figure that few other industries can boast) was distributed in vats, the system with the lowest environmental impact according to international studies by Life Cycle Assessment (LCA). Finally, in 2013, approximately 200,000 tons of spent grain were recovered and used as animal feed. By 2020, Italian brewing companies have pledged to cut water usage by another 25% and to decrease CO2 emissions by 40-50%. ASSOBIRRA - ANNUAL REPORT 2013 #bastatassesullabirra #bastatassesullabirra #stopaumentoagennaio #stopaumentoagennaio 03 ASSOBIRRA - ANNUAL REPORT 2013 FISCO TAXES UNA PRESSIONE FISCALE INSOSTENIBILE +30% ACCISE IN 15 MESI (ottobre 2013-gennaio 2015) PIÙ DI UN SORSO SU TRE SE NE VA AL FISCO OFF PREMISE BOTTIGLIA DA 66 COMPRATA AL SUPERMERCATO Prezzo medio alto 2€ 29% IVA + ACCISE Prezzo medio 1,20€ 36% IVA + ACCISE Primo prezzo 0,80€ 45% IVA + ACCISE ON PREMISE SPINA DA 40 CL CONSUMATA AL BAR/PIZZERIA/FAST FOOD Prezzo medio alto 4,80€ 12% IVA + ACCISE Prezzo medio 3,20€ 13% IVA + ACCISE Primo prezzo 1,60€ 17% IVA + ACCISE AN UNSUSTAINABLE TAX BURDEN +30% excise duties in 15 months (October 2013-January 2015) OVER 1 SIP OUT OF 3 GULPED DOWN BY TAXMAN OFF PREMISE. A 66 cl bottle purchased at supermarket: €2 high price (29% VAT + excise); €1.20 average price (36% VAT + excise); €0.80 lowest price (45% VAT + excise) ON PREMISE. 40 cl on tap consumed at bar/pizzeria/fast food: €4.80 high price (12% VAT + excise); €3.20 average price (13% VAT + excise); €1.60 lowest price (17% VAT + excise) 03 FISCO / TAXES TASSE SULLA BIRRA, UN NODO DA SCIOGLIERE IN ITALIA, DA SEMPRE, QUANDO OCCORRE TROVARE VELOCEMENTE RISORSE AGGIUNTIVE PER LE CASSE DELLO STATO, SI PENSA DI AUMENTARE LE ACCISE SULL’ALCOL, ANCHE SE QUESTE SI APPLICANO SOLTANTO A BIRRA, LIQUORI E DISTILLATI (L’ACCISA SUL VINO È PARI A ZERO). NEL SETTEMBRE 2013, DI FRONTE ALL’ENNESIMA ESIGENZA DI FINANZA PUBBLICA, IL GOVERNO HA DECISO UN PIANO DI AUMENTI CHE, SE REALIZZATO, FARÀ CRESCERE DEL +30% LE ACCISE SULLA BIRRA PENALIZZANDO GRAVEMENTE PRODUZIONE, CONSUMO E OCCUPAZIONE. ACCISE: +30% IN 15 MESI Dal 2003 al 2013 l’accisa sulla birra è aumentata da 16,2 a 32,4 euro per ettolitro: il 93% in più; ma l’aumento effettivo supera il 96%, perché sull’accisa si applica anche l’IVA, salita nel frattempo dal 20% al 22%. Gli aumenti hanno subito una forte accelerazione a partire dall’ottobre 2013, a seguito dell’entrata in vigore di due decreti legge con “misure urgenti”, rispettivamente, in materia di beni culturali e di istruzione. Entrambi dispongono l’aumento delle accise sulle bevande alcoliche, già soggette a questa imposta, come copertura economica di alcune voci di spesa. La normativa prevede un ultimo, forte aumento dell’accisa dal 1° gennaio 2015: il suo valore balzerebbe dagli attuali 32,4 a 36,5 euro per ettolitro. A quel punto, l’aumento delle 22 ASSOBIRRA - ANNUAL REPORT 2013 accise sarebbe del +117,3% rispetto al 2003 (+121% considerando l’IVA). E in 15 mesi (ottobre 2013-gennaio 2015) REF RICERCHE: UN PESO FISCALE INGIUSTO, INEFFICACE E INSOSTENIBILE l’accisa sarebbe aumentata di circa il 30%. L’ulteriore aumento del già elevato carico fiscale sulla birra BIRRA ITALIANA: BASSI CONSUMI, TASSE ALTISSIME in Italia è penalizzante non solo per il settore ma per l’intera filiera, oltre che per i 35 milioni di consumatori di questa La tassazione della birra Italia è fra le più alte in Europa. In bevanda. Ed è anche inefficace, perché non raggiunge gli Germania, ad esempio, l’accisa sulla birra è pari a 9,4 euro per obiettivi di gettito attesi. Sono queste le conclusioni del ettolitro, in Spagna a 9,9 euro: meno di un terzo dell’accisa recente studio commissionato da AssoBirra al centro stu- italiana attuale e un quarto di quella prevista da inizio 2015. E di indipendente REF Ricerche, per stimare gli effetti della questo - paradossalmente - in presenza di consumi di birra pro tassazione della birra in Italia su prezzi, consumi e gettito capite nel nostro Paese di tre o quattro volte inferiori. fiscale. Ecco le conclusioni principali. Il consumatore italiano che oggi compra al supermercato una 1. A fronte di un aumento delle accise di circa 10 centesimi/ birra da 66cl al prezzo di 1 euro, versa al fisco più di 40 cente- litro (valore vicino a quello deciso dal Governo nell’otto- simi. E con l’ultimo aumento previsto, il valore per questo tipo bre 2013), il gettito fiscale effettivo rischia di essere pari di birra salirebbe a 46 centesimi: quasi un sorso su due. a soli 116 milioni di euro (il 34% in meno di quanto atteso 23 PRINCIPALI EVIDENZE DELLO STUDIO REF RICERCHE MAIN FACTS FROM REF RICERCHE STUDY* In October 2013 the government decided to raise excise on beer by 15% over 15 months, with the last increase scheduled for 2015. The result?** Prices rise: +2% on average; +1% in bars (on premise), +7% in supermarkets (off premise). Transfer of new excise on final price is not immediate, but is nearly complete after a short time. AD OTTOBRE 2013 IL GOVERNO HA DECISO DI AUMENTARE LE ACCISE SULLA BIRRA: +30% IN 15 MESI, CON L’ULTIMO AUMENTO FISSATO A GENNAIO 2015. IL RISULTATO?* * SIMULAZIONE D’IMPATTO A CURA DI REF RICERCHE CALCOLATA SU UN AUMENTO DELLE ACCISE SULLA BIRRA PARI A 10 CENTESIMI/LITRO (PIÙ O MENO L’AUMENTO COMPLESSIVO DECISO DAL GOVERNO A OTTOBRE 2013) Consumption is down: -5% by volume (827,000 hectoliters). -0.6% outside the home (on premise); -7.1% at home (off premise). A 1% price increase results in an almost 1% drop in consumption. Elasticity of demand for beer by price is equal to 0.5 euro cents for consumption outside the home and to 1.2 euro cents for consumption at home. Tax revenues do not meet expectations Greater tax revenues forecasted: €177 million (VAT + excise) Actual increase in tax revenue: €116 million (VAT + excise). Ex-post revenues turn out to be lower than expected after drop in sales resulting from price increase. Drop in consumption has a depressive effect Increase in excise affects not only the brewing industry but the entire production chain: retail distribution, bars and restaurants, agriculture and packaging industry. This is why the drop in demand for beer corresponds to a loss of jobs and a decrease in GDP. Occupation is down, 2,400 jobs are lost: - 570 in trade - 430 in brewing sector and food industry - 390 in agriculture - 380 in hotels and restaurants - 630 in other satellite industries. Tax revenues decrease by a further 48 million due to reduction in GDP (loss of €130 million). Government pulls in 62% less than expected: expected tax revenues,€177 million; actual impact on public accounts,€68 million. LE ENTRATE FISCALI PER LO STATO NON SONO QUELLE ATTESE MAGGIORI ENTRATE ATTESE 100% MAGGIORI ENTRATE 177 MILIONI DI EURO IVA + ACCISE EFFETTIVE 65% 116 MILIONI DI EURO IVA + ACCISE IL GETTITO FISCALE EX POST SI RIVELA INFERIORE ALLE ATTESE A SEGUITO DELLA CONTRAZIONE DELLE QUANTITÀ VENDUTE INDOTTE DAGLI AUMENTI DI PREZZO. LO STATO INCASSA IL 62 % IN MENO DEL PREVISTO GETTITO FISCALE ATTESO 100% 177 IMPATTO EFFETTIVO MILIONI DI EURO IVA + ACCISE ** Impact simulation by REF Ricerche calculated on a €0.10/liter increase in excise on beer (approximately the total increase decided by the government in October 2013). LE ENTRATE DELLO STATO SI RIDUCONO DI ALTRI 48 MILIONI PER EFFETTO DELLA RIDUZIONE DEL PIL SUL BILANCIO PUBBLICO 38% 68 MILIONI DI EURO secondo le stime REF). L’aumento provocherà infatti una crescita media del 2% dei prezzi della birra (+1% sul mercato On premise, +7% sul mercato Off premise) e ciò causerà a sua volta una riduzione dei consumi stimata nel 5% (800mila litri), in particolare dei volumi consumati in casa (Off premise: -7%), i cui prezzi aumentano in misura proporzionalmente maggiore e la cui elasticità della domanda è superiore. 2. Il calo dei consumi ha anche un effetto negativo sul PIL, che scenderebbe di circa 130 milioni di euro provocando una ulteriore diminuzione di entrate di circa 50 milioni. Dunque, rispetto ai 177 milioni di euro di ulteriore gettito inizialmente previsti, alla fine il maggiore incasso per l’Erario si riduce a 68 milioni: appena il 38%. 3. La diminuzione del consumi esercita un effetto depres24 ASSOBIRRA - ANNUAL REPORT 2013 SI RIDUCONO I CONSUMi AUMENTANO I PREZZI -5% in volume +2% in media (827.000 ettolitri) -0,6% FUORI CASA (on premise) BAR +1% AL BAR (on premise) +7% AL SUPERMERCATO (off premise) IL TRASFERIMENTO DELLE NUOVE ACCISE SUL PREZZO FINALE NON È IMMEDIATO, MA RISULTA PRESSOCHÉ COMPLETO DOPO POCO TEMPO. -7,1% IN CASA (off premise) UN AUMENTO DELL’1% NEL PREZZO INDUCE UNA DIMINUZIONE NEI CONSUMI VICINA ALL’1%. L’ELASTICITÀ DELLA DOMANDA DI BIRRA AL PREZZO È 0,5 CENTESIMI PER I CONSUMI FUORI CASA E 1,2 CENTESIMI PER I CONSUMI IN CASA. PRODOTTO INTERNO LORDO LA CADUTA DEI CONSUMI HA UN EFFETTO DEPRESSIVO SULL’ECONOMIA DEL PAESE - 130 milioni di euro AD ESSERE COLPITA DA UN AUMENTO DELLE ACCISE NON È SOLO L’INDUSTRIA DELLA BIRRA, MA TUTTA LA FILIERA: LA DISTRIBUZIONE COMMERCIALE, I BAR E RISTORANTI, GLI AGRICOLTORI E L’INDUSTRIA DEL PACKAGING. ECCO PERCHÉ ALLA CADUTA DELLA DOMANDA DI BIRRA CORRISPONDONO UNA FLESSIONE DEL PIL E UNA PERDITA DI POSTI DI LAVORO. SI PERDONO POSTI DI LAVORO - 2400 occupati -570 COMMERCIO -430 SETTORE BIRRARIO E INDUSTRIA ALIMENTARE -390 AGRICOLTURA -380 ALBERGHI E RISTORANTI -630 IN ALTRI SETTORI DELL’INDOTTO *La versione integrale dello studio è consultabile sul sito www.salvalatuabirra.it / The full-length version of the study is available on the www.salvalatuabirra.it web site sivo sull’economia e sull’occupazione: si stima una cioè le fasce di consumatori a più basso reddito, che con- perdita di circa 2.400 posti di lavoro, in parte nel settore sumano la birra soprattutto a casa acquistando prodotti birrario ma soprattutto nell’indotto e nei pubblici esercizi, di primo prezzo. Mentre, come si è visto, l’incidenza della comparto ad alta intensità occupazionale e molto sensi- tassazione indiretta non è lontana dal 50% sui prodotti più bile all’andamento della congiuntura economica. economici acquistati nella distribuzione, essa si riduce a 4. Poiché l’ultimo aumento previsto per inizio 2015 è pari a circa la metà del totale, è ancora possibile “salvare” meno di un terzo nel fuori casa, che rappresenta una modalità di consumo non sempre accessibile a tutti. circa 1.200 posti di lavoro nella filiera della birra, a 6. REF ha stimato l’impatto sull’economia se l’accisa in Ita- fronte di un mancato gettito (reale) di 34 milioni di euro: lia fosse agli stessi livelli di Germania e Spagna, annul- non dovrebbe essere difficile per il legislatore trovare lando così il differenziale competitivo dei nostri produt- altre coperture finanziarie che impattino meno sulla tori verso i competitors di quei Paesi: fissando le accise crescita e l’occupazione, oltre che sulla capacità di spesa su livelli anche leggermente superiori a quello tedesco degli italiani. e spagnolo, la filiera italiana della birra potrebbe creare 5. Un’altra caratteristica - particolarmente odiosa - dell’accisa è quella di essere una tassa regressiva, che colpisce quasi 5mila posti di lavoro grazie all’aumento della domanda indotto dalla diminuzione dei prezzi. 25 03 FISCO / TAXES REF RICERCHE: TAX BURDEN ON BEER IS WRONG, INEFFECTIVE AND UNSUSTAINABLE TAXES ON BEER: AN ISSUE THAT NEEDS TO BE ADDRESSED The further increase in the already high taxation of beer in Italy penalizes not only the brewing industry but the entire production chain, not to mention the over 35 million people who consume this beverage. It is also ineffective, because it does not generate the expected revenue. These are the conclusions reached by the recent study commissioned by AssoBirra to the independent firm REF Ricerche, to estimate the effects of taxation of beer in Italy on prices, consumption and tax revenue. Below are the main conclusions. IN ITALY, EVERY TIME THE GOVERNMENT NEEDS TO QUICKLY FIND SOME EXTRA RESOURCES FOR THE NATION’S ACCOUNTS, IT INCREASES EXCISE ON ALCOHOL, ALTHOUGH IT IS APPLIED ONLY TO BEER AND SPIRITS (EXCISE ON WINE IS EQUAL TO ZERO). IN SEPTEMBER 2013, FACED WITH YET ANOTHER URGENCY TO PROP UP THE NATION’S FINANCES, THE GOVERNMENT DECIDED UPON A PLAN OF TAX INCREASES THAT, IF IMPLEMENTED, WILL RAISE EXCISE ON BEER BY 30%, SERIOUSLY PENALIZING PRODUCTION, CONSUMPTION AND OCCUPATION. 1.In view of an increase in excise of approximately €0.10/liter (a value close to the one decided by the Government in October 2013), the actual tax revenues risk being equal to only €116 million (34% less than expected). In fact, the increase will cause beer prices to rise by an average of 2% (1% in the On premise market, 7% in the Off premise market) and this will in turn lead to an estimated 5% drop in consumption (800,000 liters), specifically of beer consumed at home (Off premise: -7%), whose prices increase proportionally more and whose elasticity of demand is greater. 2.The drop in consumption also has a negative effect on the GDP, which would decrease by approximately €130 million, resulting in a further loss of revenue of approximately €50 million. Thus, compared to the further revenue of €177 million that were initially forecast, the actual revenue amounted to €68 million: that’s only 38%. 3.The decrease in consumption has a depressive effect on the economy and on occupation: 2,400 jobs are estimated to be lost, partly in the brewing industry but mostly in satellite industries, especially in public establishments, a sector characterized by a high occupational intensity that is very sensitive to the state of the economy. 4.Given that the final increase scheduled for the start of 2015 is equal to approximately half of the total increases, it is still possible to “save” almost 1,200 jobs in the beer’s production line, however sacrificing the combined incomes that would have been generated for the state’s accounts (€34 million): it shouldn’t be difficult for legislators to find other sources of financial coverage that have less impact on growth and occupation, not to mention on Italians’ spending capacity. 5.Another especially loathsome characteristic of excise is that it is a regressive tax, i.e. one that hits people with the lowest income, which consume beer mostly at home and purchase the lowest-priced products. in fact, while the indirect taxation is close to 50% for the cheapest products purchased in the retail sector, it is less than one third of the on trade consumption, which makes it more expensive and therefore unaffordable. 6.REF has estimated the impact on Italy’s economy if our excise were on par with that in Germany and Spain, thus cancelling our producers’ competitive differential with their competitors in those countries: if excise were set even just slightly higher than in Germany and Spain, the beer production chain in Italy could create almost 5,000 jobs thanks to the greater demand resulting from lower prices. EXCISE: UP BY 30% IN 15 MONTHS From 2003 to 2013 excise on beer rose from €16.20 to €32.40 per hectoliter: in itself, it is a 93% increase, although the actual increase is over 96% because VAT, which in the meantime rose from 20% to 22%, is applied on top of that. Increases were implemented at a faster pace since October 2013, after two decrees with “urgent measures”, respectively on cultural assets and education, came into effect. Both decrees increased excise on alcoholic beverages, which were already subject to this taxation, to provide financial coverage for several expenditure items. After the decrees that came into effect in October 2013 and January 2014, legislation contemplates one final, major increase in excise on January 1, 2015: from the current €32.40 to €36.50 per hectoliter. At that point, excise will have increased by 117.3% since 2003 (and by 121% if we take VAT into account). And in 15 months (October 2013 - January 2015) excise will have increased by approximately 30%. ITALIAN BEER: LOW CONSUMPTION, EXTREMELY HIGH TAXES Taxation of beer in Italy is among the highest in Europe. In Germany, for example, excise on beer amounts to €9.40 per hectoliter, and in Spain it is €9.90: this is less than a third of the current excise in Italy and a fourth of what is planned for the start of 2015. The paradox is that beer consumption in Italy is 3 to 4 times lower. The Italian consumer who buys a 66cl bottle of beer at the supermarket for €1 pays the taxman over €0.40. And with the final planned increase, this would rise to €0.46: that’s almost one sip out of two. ASSOBIRRA - ANNUAL REPORT 2013 04 ASSOBIRRA - ANNUAL REPORT 2013 IL NOSTRO IMPEGNO OUR COMMITMENT CONSUMO RESPONSABILE GUIDA TU LA VITA. “O BEVI O GUIDI EXPERIENCE TOUR 2013” KM 1.800 7 CITTÀ 10.000 GIOVANI PARTECIPANTI Torino, Genova, Verona, Rimini, Roma, Salerno, Lecce 3 SETTIMANE DI SPOT GRATUITI SULLE RETI MEDIASET CULTURA DELLA BIRRA BIRRA, SCELTA NATURALE ORTICOLA 2013 30.000 VISITATORI 5.000 OPUSCOLI DISTRIBUITI IL LATO FEMMINILE DELLA BIRRA 6 ITALIANE SU 10 CONSUMANO BIRRA: +140% RISPETTO A 30 ANNI FA E LO FANNO CON MODERAZIONE: 14 LITRI ALL’ANNO CIASCUNA 150 USCITE MEDIA TUTELA DEL SETTORE SALVA LA TUA BIRRA (ottobre 2013-giugno 2014) 109.000 165.000 20.000 10.000 FIRME RACCOLTE DALLA PETIZIONE VISITE AL SITO SALVALATUABIRRA.IT FAN DELLA PAGINA FACEBOOK RISPOSTE AL SONDAGGIO “Perché non tagliamo la spesa pubblica?” “EITHER YOU DRINK OR YOU DRIVE EXPERIENCE TOUR 2013”: 7 cities (Turin, Genoa, Verona, Rimini, Rome, Salerno, Lecce); 1,800 km; 10,000 young participants; advertising broadcast at no cost for 3 weeks on Mediaset network channels. “BEER, A NATURAL CHOICE” - ORTICOLA 2013: 30,000 visitors; 5,000 leaflets handed out; 150 media mentions. “BEER’S FEMININE SIDE”: 6 out of 10 Italian women drink beer (140% more than 30 years ago) and they do so with moderation (14 liters per capita). “SAVE YOUR BEER”: petition signed by 109,000; 165,000 visits to salvalatuabirra.it web site; 20.000 fans of the facebook page; 10,000 participants in the “Why don’t we cut public spending?” survey. 04 IL NOSTRO IMPEGNO / OUR COMMITMENT PROMUOVERE, E DIFENDERE, UN’ECCELLENZA ITALIANA NEL 2013 IL SETTORE BIRRARIO HA CONTINUATO AD OPERARE ATTIVAMENTE IN FAVORE DI UN CONSUMO RESPONSABILE DELLE BEVANDE ALCOLICHE E A PROMUOVERE LA CULTURA DI UNA BEVANDA BUONA, NATURALE, IN LINEA CON LE RICHIESTE DI UN PUBBLICO SEMPRE PIÙ INFORMATO E CONSAPEVOLE. INFINE, UNA VOLTA DECISI GLI AUMENTI DELLE ACCISE SULLA BIRRA, HA CHIAMATO GLI ITALIANI A DIFENDERE IL GRANDE PATRIMONIO ECONOMICO, SOCIALE E CULTURALE RAPPRESENTATO DALLA BIRRA ITALIANA. UNA BATTAGLIA CHE CONTINUA. Anche nel 2013 le aziende birrarie italiane hanno proseguito l’impegno, che dura da sette anni, ad informare e sensibilizzare l’opinione pubblica verso un consumo responsabile delle bevande alcoliche, dicendo “no alcol” nelle situazioni a rischio: prima di mettersi alla guida, durante la gravidanza, se si è minorenni (www.beviresponsabile.it). Ha continuato a promuovere una bevanda naturale, in linea con gli stili e le richieste di consumo di un pubblico sempre più informato, consapevole e responsabile (www.birragustonaturale.it). Infine, a fronte del marcato aumento delle accise sulla birra deciso dal Legislatore nazionale (vedi capitolo precedente), ha chiamato a raccolta gli italiani per difendere il patrimonio economico, sociale e culturale rappresentato dalla birra italiana, sottoposto all’attacco di una tassazione ingiusta, penalizzante e inefficace (www.salvalatuabirra.it). 30 ASSOBIRRA - ANNUAL REPORT 2013 31 04 IL NOSTRO IMPEGNO / OUR COMMITMENT “O bevi o guidi. Experience Tour 2013”. Con l’edizione 2012 di “O bevi o guidi” AssoBirra era andata nei luoghi della movida di due città italiane, Firenze e Milano, per far “toccare con mano” ai giovani - attraverso speciali occhiali 3D e un simulatore di guida - come il mettersi alla guida dopo aver bevuto possa trasformarsi in un rischio per se stessi e per gli altri. Visto il successo dell’iniziativa - e stante la perdurante centralità del tema dei pericoli connessi al consumo di alcol prima di mettersi alla guida, specie per i più giovani - l’iniziativa si è ripetuta IN PRIMA LINEA PER UN CONSUMO RESPONSABILE Nel 2007 AssoBirra ha avviato il Programma pluriennale “Guida tu la vita. Bevi responsabile”, al fine di aumentare la consapevolezza dell’opinione pubblica sui rischi connessi all’abuso e all’uso scorretto delle bevande alcoliche. Al centro del Programma è il sito www.beviresponsabile.it, dedicato ad informare il pubblico sull’alcol e i suoi effetti sull’organismo e contenitore di tutte le iniziative realizzate, negli anni, nell’ambito del Programma. In particolare, AssoBirra ha concentrato la propria attività su alcune situazioni specifiche di rischio e sulle fasce sociali più esposte all’abuso o all’uso scorretto di alcol: guidatori, future mamme e minorenni. Per ciascuna di esse ha realizzato una serie di campagne di sensibilizzazione incentrate su un messaggio inequivocabile: chi si accinge a guidare, chi aspetta un bambino o chi è minorenne non deve bere alcol. Le campagne dal 2007 al 2012. 2007 - “Se aspetti un bambino l’alcol può attendere”; 2008 - “Diglielo tu”, indirizzata ai giovani; 2009 - “Le chiacchiere stanno a zero. O bevi o guidi”; 2010 - “Le parole per dirlo. Parlare di alcol tra genitori e figli”; 2011 - “Le chiacchiere stanno a zero. O bevi o guidi”, II edizione; 2012 - “Se aspetti un bambino l’alcol può attendere”, II edizione; 2012 - “O bevi o guidi”, III edizione. 32 nell’estate 2013 trasformandosi in un “Experience Tour” di 7 tappe, lungo 1.800 chilometri, che ha attraversato l’Italia da nord a sud: Torino, 22 giugno; Genova, 28 giugno; Verona, 5 luglio; Rimini, 13 luglio; Roma, 13 settembre; Salerno, 20 settembre; Lecce, 27 settembre. La campagna, scelta dal Ministero della Salute tra quelle meritevoli di utilizzare il logo del Piano interministeriale del Governo italiano “Guadagnare salute”, è stata realizzata in partnership con Media Friends (la Onlus di RTI, Mondadori e Medusa) che, in collaborazione con AssoBirra, ha realizzato uno spot per contribuire a promuovere il Tour e a potenziarne la diffusione del messaggio: protagonista la “iena” Matteo Viviani, che ha sostenuto la campagna lanciando, soprattutto ai giovani, un appello al bere responsabile. Lo spot è stato trasmesso gratuitamente per tre settimane sulle reti Mediaset, mentre il Tour è stato accompagnato da un’intensa attività di comunicazione sia sui media tradizionali sia sui canali social: temporary fan page su Facebook; canale Youtube dedicato; sezione dedicata su beviresponsabile.it; sostegno sui media digitali delle aziende associate ad AssoBirra. AssoBirra. Alcohol Policy e impegni delle aziende. Oltre alla realizzazione di campagne di sensibilizzazione, da molti anni AssoBirra e le aziende associate adottano una Alcohol Policy di settore e codici di condotta aziendale aventi lo scopo di contribuire all’affermarsi e all’accrescersi di una cultura del consumo responsabile di alcol. E rispondono, in questo modo, anche alle richieste delle istituzioni pubbliche di esercitare un ruolo proattivo nella ASSOBIRRA - ANNUAL REPORT 2013 33 04 IL NOSTRO IMPEGNO / OUR COMMITMENT PROMUOVERE LA CULTURA DELLA BIRRA, BUONA, NATURALE E SEMPRE PIÙ FEMMINILE Una premessa: la birra piace agli italiani (si contano 35 milioni di consumatori), che la bevono con moderazione e in prevalenza durante i pasti e a casa (6 volte su 10). Piace perché è una bevanda naturale, fatta di quattro semplici ingredienti - acqua, cereali, luppolo e lievito - lavorati secondo una ricetta rimasta sostanzialmente immutata da migliaia di anni. Perché è moderatamente alcolica (le birre più comuni hanno un grado alcolico di 4-6% vol.), poco calorica (un bicchiere di birra chiara contiene 68 calorie, come un succo d’arancia), straordinariamente versatile (decine di stili per un totale di oltre mille varietà nel nostro Paese) ed economicamente accessibile a tutti (aumenti della tassazione permettendo). soluzione delle attuali criticità legate all’abuso e al consumo scorretto delle bevande alcoliche. Inoltre AssoBirra ha messo a punto un proprio Codice di autoregolamentazione che, affiancandosi al Codice redatto dall’Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria (IAP), mira a rendere ancor più stringente l’adesione delle aziende associate alle limitazioni vigenti in tema di comunicazione commerciale del settore. Infine, le aziende associate affiancano all’operato istituzionale di AssoBirra una serie di impegni e iniziative realizzate direttamente all’insegna della responsabilità sociale sui temi alcol-correlati: •aderiscono ai principi del Codice di Autodisciplina Pubblicitaria; •adottano codici aziendali che regolano la comunicazione sul prodotto secondo principi di legalità e di responsabilità; •rivolgono le attività di marketing/pubblicità esclusivamente ai maggiorenni e, in questo contesto, non ricorrono a persone/modelli che dimostrino un’età inferiore ai 18 anni e che abbiano meno di 21 anni di età; •informano e sensibilizzano i gestori dei locali sui rischi legati all’abuso e al consumo non responsabile di alcol; •promuovono campagne d’informazione e sensibilizzazione al bere responsabile rivolte a dipendenti, clienti e consumatori. 34 ASSOBIRRA - ANNUAL REPORT 2013 Piace sempre più alle donne, che l’apprezzano anche per il suo essere particolarmente adatta ai pasti, specie a quelli in famiglia. E piace a quanti, sempre più numerosi, professano uno stile di vita “green”. Ai sostenitori di questo stile di vita e alle donne AssoBirra ha indirizzato, nel 2013, due iniziative specifiche. “Birra, scelta naturale 2013”. AssoBirra ha partecipato, per il secondo anno consecutivo, ad “Orticola“, manifestazione simbolo delle ultime tendenze del green life style (Milano, 10-12 maggio) con uno stand sulle materie prime e due punti di degustazione. Con l’occasione ha realizzato il ricettario “Birra & Orto”, nel quale l’esperta di eco-cucina Lisa Casali ha proposto 5 menù ecocompatibili e nemici dello spreco, che abbinano la birra a ricette realizzate con le semplici materie dell’orto (in particolare con quelle meno nobili). E ha commissionato alla Doxa la ricerca “Italiani e naturalità, tra stili di vita e alimentazione”, dalla quale emerge che: •i 42 milioni di italiani che amano il giardinaggio pongono, nel 74% dei casi, la birra tra i prodotti naturali e compatibili con scelte naturali; il 43% sa che si serve con la schiuma; l’86% cita spontaneamente i suoi ingredienti; prezzano (erano il 25% negli anni Ottanta); •consumano birra in modo moderato: 7 su 10 la bevono una •tra i bevitori di birra la percentuale di appassionati di volta al mese, il 27% una volta a settimana e solo il 5% giardinaggio è più alta della media nazionale (84% contro una volta al giorno. L’80% delle donne preferisce i formati 82%); all’inverso, bevono birra il 74% degli appassionati di piccoli: la “piccola” alla spina da 200 ml o la classica bot- gardening, rispetto al 68% della media; tiglietta da 330 ml, formato che l’8% delle consumatrici •la birra è apprezzata da chi ha il pollice verde perché ha sempre la stessa ricetta da migliaia di anni (7,8 in una scala da 1 a 10), usa ingredienti naturali (6,7), è prodotta con attenzione all’ambiente (6,8) e, soprattutto, è semplice da servire, con un gesto naturale (7,4). divide persino in due; •preferiscono per l’80% la classica birra chiara (Lager o Pils); •considerano la birra (allo stesso modo degli uomini) un momento di convivialità e condivisione, di divertimento e allegria; “Il lato femminile della birra”. •rispetto agli altri grandi Paesi l’Italia detiene due primati: Ad ottobre AssoBirra ha organizzato un media event per ap- il maggior numero di consumatrici e il minor consumo pro profondire il rapporto, in forte evoluzione, fra le donne ita- capite, 14 litri, rispetto ai 64 dell’Irlanda, i 56 della Spa- liane e la birra comunicando i risultati della ricerca Astra/ gna e i 40 di Russia, Germania e USA; AssoBirra su “Donne e Birra” e dell’inedito studio AssoBirra •l’Italia è nel gruppo di testa tra i Paesi in cui le donne “Donne e birra, modelli di consumo in 11 Paesi del mondo”. eleggono la birra come bevanda alcolica preferita: dietro Ecco i principali: la Spagna, inarrivabile, al 44%, in Italia, Usa e Germania 1 •in Italia 6 donne su 10 bevono birra, la conoscono e l’ap- donna su 4 preferisce la birra anche al vino. 35 04 IL NOSTRO IMPEGNO / OUR COMMITMENT IN CAMPO PER SALVARE LA BIRRA DALLA MORSA DEL FISCO Nel settembre 2013, di fronte alla decisione del Governo di aumentare le accise sulla birra, il settore birrario italiano decide una forte mobilitazione contro il provvedimento. Il 3 ottobre, a una settimana dall’entrata in vigore del primo aumento, dà il via alla campagna “Salva la tua Birra”, simile a quelle lanciate in altri Paesi europei quali Gran Bretagna e Olanda per salvare la classica “pinta” da analoghi aumenti. Il Presidente di AssoBirra, Alberto Frausin, dichiara: “Le nostre aziende sanno che ci sono settori, come l’istruzione e la cultura, che hanno bisogno di investimenti, ma sono settimane che continuiamo a chiedere al Governo: perché si penalizza un settore che funziona e che crea ricchezza, anziché tagliare la spesa pubblica improduttiva?”. La campagna, unica nel suo genere in Italia, ha un duplice obiettivo: 36 ASSOBIRRA - ANNUAL REPORT 2013 - informare cittadini e consumatori su cosa sia davvero l’accisa pubblica?”, con cui scegliere una fra le 5 proposte elaborate e su quali conseguenze generi un nuovo aumento in termini dal centro studi Casmef dell’Università Luiss di Roma per di consumi e di occupazione, oltre che di entrate per lo Stato; reperire un gettito analogo a quello atteso dall’aumento delle - “chiamare all’azione” tutti gli italiani per combattere insieme accise. contro un provvedimento ingiusto, inefficace e dannoso, in Al sito si affiancano una pagina Facebook dedicata e un pro- primo luogo, per i consumatori e, fra questi, per la popolazio- filo twitter, oltre all’hashtag #salvalatuabirra. Escono annunci ne a più basso reddito. pubblicitari su Corriere della Sera e Repubblica. Il perno della campagna è il sito www.salvalatuabirra.it attraverso il quale: - si spiega perché l’aumento delle accise sulla birra sia ingiusto La risposta degli italiani è immediata. A fine anno la petizione raggiunge le 60 mila firme, che vengono consegnate al Parlamento. e penalizzante per tutti e inefficace anche per gli obiettivi di La mobilitazione ottiene un primo, significativo, risultato: con il finanza pubblica; parere unanime delle Commissioni Finanze e Attività Produtti- - si lancia la petizione per fermare gli aumenti, sottoscrivibile ve della Camera, viene congelato l’aumento delle accise sulla sul sito e sulla piattaforma social Change.org, da presentare birra previsto a partire dal 1° marzo 2014. a Governo e Parlamento; A giugno le firme hanno superato la soglia delle centomila. E la - si partecipa al sondaggio “Perché non tagliamo la spesa battaglia continua. 37 04 IL NOSTRO IMPEGNO / OUR COMMITMENT ON THE FRONT LINE FOR RESPONSIBLE CONSUMPTION In 2007 AssoBirra began its multi-year program “Take charge of your life. Drink responsibly”, with the purpose of increasing the public’s awareness of the risks related to the abuse and misuse of alcoholic beverages. The program revolves around the www. beviresponsabile.it web site, dedicated to informing the public on alcohol and its effects on the body and which serves as a container for all of the program’s initiatives conducted over the years. AssoBirra concentrated its activities on several specific situations of risk and on the demographics most exposed to the abuse or misuse of alcohol, drivers, future mothers and minors, conducting awareness campaigns for each category based on a simple message: drivers, pregnant women and minors must not consume alcohol. OUR CAMPAIGNS 2007-2012 2007 - “If you’re expecting a baby, alcohol can wait”; 2008 - “You tell them”, aimed at young people; 2009 - “There is no in between. Either you drink or you drive”; 2010 - “The words to say it. How parents and children can talk about alcohol”; 2011 - “There is no in between. Either you drink or you drive”, 2nd edition; 2012 - “If you’re expecting a baby, alcohol can wait”, 2nd edition; 2012 - “Either you drink or you drive”, 3rd edition. PROMOTING AND DEFENDING AN ITALIAN EXCELLENCE IN 2013, THE BREWING INDUSTRY CONTINUED TO OPERATE ACTIVELY IN FAVOR OF RESPONSIBLE CONSUMPTION OF ALCOHOLIC BEVERAGES AND TO PROMOTE THE CULTURE OF A TASTY, NATURAL BEVERAGE THAT MEETS THE DEMANDS OF AN INCREASINGLY WELL-INFORMED PUBLIC. FINALLY, ONCE THE INCREASES IN EXCISE ON BEER WERE DECIDED, IT CALLED UPON ITALIANS TO DEFEND THE GREAT ECONOMIC, SOCIAL AND CULTURAL WEALTH THAT ITALIAN BEER REPRESENTS. THE BATTLE CONTINUES. In 2013 too, the Italian brewing industry continued its commitment, which began seven years ago, to raise the public’s awareness on responsible consumption of alcoholic beverages, saying no to alcohol in high-risk situations: before driving, during pregnancy, and if underage (www.beviresponsabile.it). It continued to promote a natural drink that is in line with the lifestyles and consumption habits of an increasingly well-informed and responsible public (www.birragustonaturale.it). Finally, faced with the marked increase in excise on beer that was decided by Italian legislators (see previous chapter), it called upon Italians to defend the economic, social and cultural wealth that Italian beer represents (www.salvalatuabirra.it). “EITHER YOU DRINK OR YOU DRIVE EXPERIENCE TOUR 2013” With the 2012 edition of “Either you drink or you drive”, AssoBirra went to the most popular night spots of two Italian cities, Florence and Milan, to give young people a firsthand experience - through special 3-D goggles and a driving simulator - of how taking the wheel after drinking can become a risk for oneself and for others. Given the initiative’s success - and considering the enduring centrality of the issue of the risks of consuming alcohol before driving, especially for younger individuals - the initiative was repeated in the summer of 2013, when it became an “Experience Tour” that stopped in 7 cities and covered 1,800 kilometers from the north to the south of Italy: Turin, June 22; Genoa, June 28; Verona, July 5; Rimini, July 13; Rome, September 13; Salerno, September 20; and Lecce, September 27. The campaign, selected by the Ministry of Health among those worthy of using the logo of the Italian government’s interdepartmental “Gaining health” plan”, was conducted in association with Media Friends (the nonprofit organization of RTI, Mondadori and Medusa), which, in association with AssoBirra, created an advertising to contribute in promoting the Tour and to more effectively spread the message. It features popular TV personality Matteo Viviani, who gave his support to the campaign by calling for responsible consumption among young people. The advertising was broadcast at no cost for three weeks on the Mediaset network channels, while the Tour was complemented by an intense flow of info in both traditional and social media: a temporary fan page was opened on Facebook; a dedicated YouTube channel was set up; a dedicated section was set up on beviresponsabile.it; and AssoBirra member companies provided their support on their digital media. ASSOBIRRA - ANNUAL REPORT 2013 ASSOBIRRA. ALCOHOL POLICY AND COMMITMENT OF MEMBER COMPANIES Besides conducting awareness campaigns, for many years AssoBirra and its member companies have adopted an industrywide Alcohol Policy and corporate codes of conduct with the purpose of contributing to spreading a culture of responsible alcohol consumption. And in this way they have also responded to public institutions’ requests for them to play a proactive role in solving the current criticalities related to the abuse and misuse of alcoholic beverages. Moreover, AssoBirra has prepared a self-regulation Code of its own that, complementing the Code prepared by the Institute of Self-discipline in Advertising (IAP), aims to make associated companies’ compliance with the limitations in effect on the industry’s advertising even more stringent. Finally, member companies complement AssoBirra’s institutional activities with a series of social responsibility-themed commitments and initiatives of their own on alcohol-related issues: • compliance with the Code of Self-regulation in Advertising; • adoption of company codes regulating product communication according to principles of legality and responsibility; • aiming marketing/advertising activities solely at adults and, in this context, not using people or models who appear younger than 18 and who are below the age of 21; • informing and raising awareness among proprietors of public establishments of the risks related to the abuse and irresponsible consumption of alcohol; • promoting awareness campaigns on responsible drinking aimed at employees, customers and consumers. PROMOTING THE CONSUMPTION OF BEER: TASTY, NATURAL AND INCREASINGLY POPULAR AMONG WOMEN Italians like beer (35 million consumers). They drink it with moderation and mostly with their meals and at home (6 times out of 10). They like it because it is a natural beverage made from four simple ingredients - water, cereals, hops and yeast - processed according to a recipe which has remained essentially the same for thousands of years; because it has a low alcohol content (the most common beers have an alcohol content of 4-6% vol.) and few calories (a glass of pilsener contains 68 calories, the same as orange juice), it is incredibly versatile (dozens of styles exist, for a total of over 1,000 varieties in Italy) and affordable for all (if it’s not taxed even more). It is increasingly popular among women, who also appreciate it because it goes especially well with meals, especially with the whole family. It is also popular with an increasingly large number of people who pursue a “green” lifestyle. In 2013, AssoBirra dedicated two specific initiatives to them. “BEER, NATURAL CHOICE 2013” AssoBirra participated, for the second year in a row, in “Orticola”, the event that has become the symbol of the latest trends in the green lifestyle (Milan, May 10-12) with a stand on raw materials and two tasting points. It took the occasion to prepare the “Beer & Vegetable Garden” recipe book, in which eco-cuisine expert Lisa Casali provided 5 eco-friendly and thrifty menus that pair beer with recipes made with vegetables (especially the less valued ones). It also commissioned Doxa to conduct the “Italians and naturalness; lifestyles and diet” survey, from which it emerges that: • 74% of the time, the 42 million Italians who love gardening place beer among the natural products that are compatible with natural choices; 43% know that it should be served with a head of froth; 86% knows its ingredients; • among beer drinkers, the percentage of gardening enthusiasts is higher than the national average (84% compared to 82%); inversely, 74% of gardening enthusiasts drink beer, compared to the average of 68%; • beer is appreciated by those with a green thumb because it has always been made according to the same recipe for thousands of years (7.8 on a scale of 1 to 10), it is made from natural ingredients (6.7), it is made with care for the environment (6.8) and, above all, it is easy to serve, with a natural gesture (7.4). “THE FEMININE SIDE OF BEER” In October, AssoBirra organized a media event to illustrate the rapidly evolving relationship between Italian women and beer and announced the results of the Astra/AssoBirra study on “Women and Beer” and the unpublished AssoBirra “Women and beer, models of consumption in 11 countries” study. The main results follow: • in Italy 6 women out of 10 drink beer, are familiar with it and appreciate it (compared to 25% in the 1980s); • they consume beer in moderation: 7 out of 10 drink it once a month, 27% drinks it once a week and only 5% drinks it once a day. 80% of women prefer the smaller formats: a 200 ml draft beer, or the classic 330 ml bottle, of which 8% of women drink only half at a time; • 80% prefer lager or pilsener; • they associate beer (just like men do) with conviviality and sharing, fun and cheerfulness; • compared to other major countries, Italy holds two records: the 04 IL NOSTRO IMPEGNO / OUR COMMITMENT highest number of female consumers and the lowest per capita consumption, 14 liters, compared to 64 in Ireland, 56 in Spain and 40 in Russia, Germany and the USA; • Italy is one of the countries in which the most women choose beer as their favorite alcoholic beverage: after Spain, unmatchable, with 44%, in Italy, USA and Germany 1 woman out of 4 prefers beer even to wine. COMMITTED TO SAVING BEER FROM THE TAXMAN’S CLUTCH In September 2013, faced with the Italian government’s decision to increase excise on beer, Italy’s brewing industry decided to take strong action to oppose it. On October 3rd, one week before the first increase went into effect, it began the “Save Your Beer” campaign, similar to those launched in other European countries such as the United Kingdom and the Netherlands to save beer from similar excise increases. AssoBirra president Alberto Frausin stated: “Our companies know that there are sectors, such as education and culture, that need funding, but for several weeks we have been asking the government: why is it penalizing a successful sector that generates wealth instead of cutting unproductive public spending?” The campaign, the only one of its kind in Italy, has two goals: • informing citizens and consumers on what excise really is and on the consequences a new increase would cause in terms of consumption and occupation, as well as of revenue for the government; • a “call to action” to all Italians to fight together against a measure that is unfair, ineffective and detrimental especially to consumers and, among them, to those with the lowest income. The campaign revolves around the www.salvalatuabirra.it web site, which: • explains why the increase in excise on beer is unfair and penalizing to all, and also ineffective in terms of its public finance goals; • launches a petition to stop the increases that can be signed online and on the Change.org social platform, that will be submitted to Italy’s government and parliament; • enables participation in the “Why don’t we cut public spending?” survey, in which participants can choose one out of five alternative proposals prepared by the Casmef institute of Rome’s Luiss University for generating the same revenue as what is expected from the excise increase. The web site is complemented by a dedicated Facebook page and a Twitter account, as well as the #salvalatuabirra hashtag. Advertisements were published on the Corriere della Sera and Repubblica newspapers. The Italians’ response was immediate. By the end of the year, the petition was signed by 60,000 people and signatures were submitted to parliament. The mobilization obtained a first, significant result: with the unanimous opinions of the Finance and Productive Activities Commissions of the Chamber of Deputies, the increase in excise on beer scheduled to go into effect from March 1st was blocked. By June, the signatures rose to over 100,000. The battle goes on. 05 DATI DI SINTESI DATA SYNTHESIS ASSOBIRRA - ANNUAL REPORT 2013 06 05 05 DATI DI SINTESI / DATA SYNTHESIS MATERIE PRIME E PRODUZIONE RAW MATERIALS AND BEER PRODUCTION SCHEMA DI FABBRICAZIONE DI UN ETTOLITRO DI BIRRA IN ITALIA / SIMPLIFIED SCHEME FOR BREWING ONE HECTOLITRE OF BEER IN ITALY Acqua 300 L Water 300 L Malto 12 Kg Malt 12 Kg Cereale non maltato 4 Kg Unmalted cereal 4 Kg Tino di miscela Mash tun Caldaia impasto cereale Cereal mashing kettle Caldaia di miscela saccarificazione Saccharification and mashing kettle Trebbie per l’alimentazione animale 16 Kg (conc. 20% secco) Residues for animal feed 16 Kg (conc. 20% dry) Filtro del mosto Wort filter Luppolo 0,26 Kg Hops 0,26 Kg Caldaia di cottura Boiling kettle Produzione del mosto 74 L Wort production 74 L Separazione del torbido Separation of dregs Raffreddamento del mosto Wort cooling Lievito 790 g (conc. 10% secco) Yeast 790 g (conc. 10% dry) Raccolta del lievito di birra per altri usi 1,6 Kg (conc. 10% secco) Collection of brewer’s yeast for the food industry 1,6 Kg (conc. 10% dry) Fermentazione e stagionatura Fermentation and aging Travaso in bottoglie e tank nelle cantine Tranfer to bottles and tanks in cellars Acqua 200 L Water 200 L Energia utilizzata per la produzione di un ettolitro di birra in Italia: • 32 mega calorie termiche • 9 Kw Energy consumed to produce one hectolitre of beer in Italy • 32 mega cal. therm. • 9 Kw Per un ettolitro di birra • Totale acqua 500 L • Totale cereali 16 Kg • Totale lievito 0,8 Kg • Totale luppolo 0,3 Kg For one hectolitre of beer: • Water, total 500 L • Cereals, total 16 Kg • Yeast, total 0,8 Kg • Hops, total 0,3 Kg Filtrazione birra finita Filtration of finished beer Linee di confezionamento Filling line Fusti Draughts beer Bottiglie a rendere Returnable bottles Bottiglie a perdere Non-returnable bottles Produzione di un ettolitro di birra a 12% plato peso (circa 5% alc. vol.) Production of one hectolitre of beer at 12% plato (about 5% alc. vol.) 42 Lattine Cans ASSOBIRRA - ANNUAL REPORT 2013 MATERIE PRIME / RAW MATERIALS Malto d’orzo - Barley malt Cereale non maltato - Cereal not malted Luppolo - Hop Lievito - Yeast Acqua - Water 158.141 tonn. 52.654tonn. 3.481 tonn. 10.553 tonn.(al 10% secco/dry) 52 mio. hl ESTRATTI DAL PROCESSO DI FABBRICAZIONE DELLA BIRRA / BY-PRODUCTS FROM BREWING Trebbie - Spent grains Lievito di birra - Brewers yeast MOSTO / WORT 184.464 tonn.(al 10% secco/dry) 10.307 tonn.(al 10% secco/dry) 10,08 mio. hl LINEE DI CONFEZIONAMENTO / PACKAGING Fusti - Draughts 1,83 mio. hl Bottiglie a rendere - Returnable bottles 0,93 mio. hl Bottiglie a perdere - Non-returnable bottles 9,30 mio. hl Lattine - Cans 1,15 mio. hl ENERGIA UTILIZZATA PER LA PRODUZIONE / ENERGY USED IN PRODUCTION Mega calorie termiche - Mega thermic calories 442mio. Kw - Kw 106mio. PRODUZIONE NAZIONALE DI BIRRA 2013 / NATIONAL BEER PRODUCTION 13,26 MIO. HL 43 05 DATI DI SINTESI / DATA SYNTHESIS UNITÀ PRODUTTIVE SUL TERRITORIO BREWERIES/MALTHOUSES IN ITALY Piemonte _Birra Menabrea Spa - Biella _Birrificio Baladin Srl*** _Birrificio Troll Sas - Robilante (CN)*** _La Compagnia della Birra Spa - Settimo Torinese (TO)*** _Croce di Malto Srl - Trecate (NO)*** _Birrificio Artigianale Gilac s.c. - Val della Torre (TO)*** Valle d’Aosta _Heineken Italia Spa - Pollein (AO) Lombardia _Carlsberg Italia - Induno Olona (VA) _Heineken Italia Spa - Comun Nuovo (BG) _Pratorosso Società Agricola Srl - Settala (MI) *** _Trocadero Srl - Saronno (VA)*** _Birrificio HIBU Snc - Bernareggio (MB)*** _Doppio Malto Brewing Company Srl - Erba (CO)*** _Birrificio artigianale Siebter Himmel - Carnago (VA)*** _Vis Beer Srl - Cardano al Campo (VA)*** Trentino-Alto Adige _Birra Forst Spa - Lagundo (BZ) _Bozner Brau Srl - Bolzano(BZ)*** Veneto _Birra Castello Spa - Pedavena (BL) _Birra Peroni Srl - Padova _Hausbrandt Trieste 1892 Spa - Treviso _32 Via dei Birrai Srl - Onigo di Pederobba (TV)*** _Morgana Srl - Martellago (VE)*** _Micro Birrificio Casa Veccia - Camalò (TV)*** _San Gabriel Sas di G. Tonon & C. - Ponte di Piave (TV)*** _Birrificio Antoniano Srl - Azienda Agricola - Villafranca (PD)*** Friuli-Venezia Giulia _Birra Castello Spa - San Giorgio Nogaro (UD) _Birrificio Tazebao Snc - Trieste*** _Soc.Az.Agr.Alturis ssa - Birrificio Gjulia - San Pietro al Natisano (UD)*** _Iniziative Spluga Srl - Gordona (UD)*** Liguria _Maltus Faber Snc - Genova*** _Birrificio del Golfo Snc - La Spezia*** Marche _Birra Amarcord Spa - Apecchio (PU)*** Umbria _Az. Agricola Monastero S. Biagio - Nocera Umbra (PG)*** _Mastri Birrai Umbri Società Cooperativa - Perugia*** _Birra dell’Eremo - Assisi (PG)*** _Birra Flea - Gualdo Tadino (PG) Lazio _Birra Peroni Srl - Roma _Saplo Spa - Pomezia (RM)* _Atlas Coelestis Srl - Roma*** _Birrificio Turbacci Srl - Mentana (RM)*** _Birradamare Società Agricola a r.l. - Fiumicino (RM)*** _Birra del Borgo Srl - Rieti*** _Mr. Malto Srl - Ferentino (FR)*** _Birra Turan Srl - Viterbo*** _Free Lions Brewery - Tuscania (VT)*** _Birrificio Itineris - Civita Castellana (VT)*** Molise _Birra Kashmir - Filignano (IS)*** Campania _Maltovivo Srl - Ponte (BN)*** _Birrificio Sorrento Srl - Agnello (NA)*** _Birrificio Karma Srl - Alvignano (CE)*** _Birrificio dell’Aspide - Roccadaspide (SA)*** _Maneba Sas - Striano (NA)*** _A.F. Srl - Castel San Giorgio (SA)*** _Birrificio Irpino - Manocalzati (AV)*** _Birrificio Serro Croce - Monteverde (AV)*** Basilicata _Tarricone Spa - Baragiano (PZ)** _Agro Alimentare Sud Spa - Melfi (PZ)* Puglia _Heineken Italia Spa - Massafra (TA) _Birra Peroni Srl - Bari Sardegna _Heineken Italia Spa - Assemini (CA) * Stabilimento maltario_Malthouse ** Non associato_No member *** Microbirrificio_Microbrewery 44 ASSOBIRRA - ANNUAL REPORT 2013 OCCUPAZIONE STATE OF EMPLOYMENT 2012 160.000 144.000 140.000 120.000 100.000 80.000 60.000 40.000 18,000 20.000 4.700 0 2013 160.000 136.000 140.000 120.000 100.000 80.000 60.000 40.000 17,000 20.000 4.750 0 DIRETTA / DIRECT DIRETTA + INDIRETTA / INDIRECT DIRETTA + INDIRETTA + INDOTTO ALLARGATO / INDUCED 45 05 DATI DI SINTESI / DATA SYNTHESIS AZIENDE E MARCHI COMPANIES AND BRANDS BIRRA / BEER DIREZIONI GENERALI / HEADQUARTERS Anheuser-Busch InBev Italia Spa Piazza Francesco Buffoni, 3 - 21013 Gallarate (VA) Tel: +39 0331.268411 e-mail: [email protected] Birra Menabrea Spa Via E. Ramella Germanin, 4 - 13051 Biella Tel: +39 015.2522320 e-mail: [email protected] Birra Castello Spa Via E. Fermi, 42 - 33058 S. Giorgio di Nogaro (UD) Tel: +39 0431.626811 e-mail: [email protected] Birra Peroni Srl Via Renato Birolli, 8 - 00155 Roma Tel: +39 06.225441 e-mail: [email protected] Birra Forst Spa Via Venosta, 8 - 39022 Lagundo (BZ) Tel: +39 0473.260111 - e-mail: [email protected] Carlsberg Italia Spa Via Ramazzotti, 12 - 20020 Lainate (MI) Tel: +39 02.93536911 e-mail: [email protected] Hausbrandt Trieste 1892 Spa Via Foscarini, 52 - 31040 Nervesa della Battaglia (TV) Tel: +39 0422.8891 e-mail: [email protected] Heineken Italia Spa Viale Edison, 110 - 20099 Sesto San Giovanni (MI) Tel: +39 02.270761 - Fax: +39 02.27076515 FABBRICHE / BREWERIES Birra Castello Spa Via E. Fermi, 42 - 33058 S. Giorgio Nogaro (UD) Tel: +39 0431.626811 - Fax: +39 0431.626833 Birra Peroni Srl Via Renato Birolli, 8 - 00155 Roma Tel: +39 06.225441 - Fax: +39 06.2283445 Viale V. Veneto, 72 - 32034 Pedavena (BL) Tel: +39 0439.318811 - Fax: +39 0439.318854 Zona Industriale, I Strada - 35100 Padova Tel: +39 049.8997111 - Fax: +39 049.8997219 Birra Forst Spa Via Venosta, 8 - 39022 Lagundo (BZ) Tel: +39 0473.260111 - Fax: +39 0473.448365 Via Bitritto, 108 - 70124 Bari Tel: +39 080.5067111 - Fax: +39 080.5054301 Birra Menabrea Spa Via E. Ramella Germanin, 4 - 13051 Biella Tel: +39 015.2522320 - Fax +39 015.2522350 Carlsberg Italia Spa Via Olona, 103 - 21056 Induno Olona (VA) Tel. +39 0332.208111- Fax +39 0332.840336 Hausbrandt Trieste 1892 Spa Via Foscarini, 52 - 31040 Nervesa della Battaglia (TV) Tel: +39 0422.8891- Fax: +39 0422.889260 Heineken Italia Spa SS Appia - 74016 Massafra (TA) Tel: +39 099.88811 - Fax: +39 099.8881277 Loc. Macchireddu Grogastu - C.P. 58 09032 Assemini (CA) Tel: +39 070.24691 - Fax: +39 070.247125 Loc. Autoporto - 11020 Pollein (AO) Tel: +39 0165.254211 - Fax: +39 0165.43724 Via Spirano, 26 - 24040 Comun Nuovo (BG) Tel: +39 035.409111 - Fax: +39 035.595555 SOCIO AGGREGATO / ASSOCIATE MEMBER Enartis Brew di Esseco Srl Via San Cassiano 99 - 28069 San Martino Trecate (NO) Tel: +39 0321.7901- Fax: +39 0321.790347 e-mail: [email protected] MALTO / MALT DIREZIONI COMMERCIALI E STABILIMENTI / SALE OFFICES AND PLANTS Agro Alimentare Sud Spa Zona Industriale, Loc. S. Nicola - 85025 Melfi (PZ) Tel: +39 0972.78304 e-mail: [email protected] 46 Saplo Spa Via Naro, 39 - 00040 Pomezia (RM) Tel: +39 06.9120194 e-mail: [email protected] ASSOBIRRA - ANNUAL REPORT 2013 BIRRERIE ARTIGIANALI / MICROBREWERIES Atlas Coelestis Srl Via Malcesine, 41 - 00135 Roma Tel. +39 06 35072243 - fax +39 06 35019147 [email protected] Maneba Sas Via Palma, 181 - 80040 Striano (NA) Tel. +39 081 5276637 [email protected] Birrificio Turbacci Srl Via della Mezzaluna, 50 00013 Mentana (Roma) Tel. +39 06 9094701 fax +39 06 9092557 [email protected] Birrificio Hibu Via Guido Rossa, 28 20040 Cornate d’Adda (MI) [email protected] Birra del Borgo Srl Via del Colle Rosso, snc 02021 Borgorose (RI) Tel. +39 0746 31284 [email protected] Birrificio Troll Sas Via Umberto I, 72 12017 Robilante (CN) Tel. +39 0171 78113 [email protected] Az. Agricola Monastero di San Biagio Loc. Lanciano, 42 06025 Nocera Umbra (PG) Tel. +39 074 2813515 [email protected] Birrificio Tazebao snc di Miele Fernando e Glavina Luciana Via Lorenzetti, 9 34144 Trieste Tel. +39 335 2817180 [email protected] Free Lions Brewery di Andrea Fralleoni Strada Martana Km 0,700, snc 01017 Tuscania (VT) Tel. +39 0761 443181 - +39 339 1347239 [email protected] Birradamare Soc. Agr. a r.l. Piazza dei ravennati, 1 00121 Ostia Roma Tel. +39 06 5640138 - fax +39 06 5640138 [email protected] La Compagnia della Birra Spa Via Ariosto, 36bis 10036 Settimo Torinese (TO) [email protected] Birrificio Baladin Srl Piazza V Luglio, 15 - 12060 Piozzo (CN) Tel. +39 0173 795239 [email protected] Bozner Brau Srl Piazza Erbe, 17 - 39100 Bolzano Tel.+39 0471 300788 [email protected] Mastri Birrai Umbri Società Cooperativa Via Bruno Buozzi, 20 06030 Giano dell’Umbria (PG) Tel. +39 0742 92951 [email protected] Mister Malto Srl Via Casilina Sud, 280 - 03013 Ferentino (VT) Tel. +39 0775 271244 [email protected] Birrificio del Golfo di Stefano Tonarelli & C. snc Via Valdilocchi, 2 19126 La Spezia Tel. +39 393 9873607 [email protected] Micro Birrificio Casa Veccia Via Povegliano, 47 - 31050 Camalò (TV) Tel. +39 335 6931266 [email protected] Vis Beer Srl Via Manfredo Camperio, 9 20123 Milano Tel. +39 348 7092365 [email protected] Birrificio Itineris Via Donatello, 1 01033 Civita Castellana (VT) Tel. +39 335 5734107 [email protected] Birrifico Karma Srl Corso Umberto, 225 - 8112 Alvignano (CE) Tel. +39 0823 869117 [email protected] Trocadero Srl Via Padre Giuliani, 38 - 21047 Saronno (VA) Tel. +39 02 96709493 [email protected] Birrificio dell’Aspide Via dei Casalini, snc 84060 Roccadaspide (SA) Tel. +39 0828 19991392 [email protected] A.F. Srl Via Riccardo Ciancio, 60 84083 Castel San Giorgio (SA) [email protected] Soc. Az. Agr. Alturis ssa - Birrificio Gjulia Via Zona Industriale, 35 33049 San Pietro al Natisone (UD) Tel. +39 0432 716344 [email protected] Maltovivo Srl Zona ind. contrada Piana 82030 Ponte (BN) Tel. +39 0824 876420 [email protected] 32 Via dei Birrai Srl Via Cal Lusent, 41 31040 Onigo di Pederobba (TV) Tel. +39 0423 681983 [email protected] Maltus Faber Srl Via Fegino, 3U 16161 Genova Tel. +39 340 1230069 [email protected] Birra Amarcord Spa Z.A. La Casella - 61042 Apecchio (PU) Loc. Pian di Molino Tel. +39 0722 989860 [email protected] Morgana Srl Via Berna, 36 30030 Martellago (VE) Tel. +39 335 6179403 - +39 335 5943519 [email protected] Birra Turan Srl Via Genova, 88 01100 Viterbo (VT) [email protected] San Gabriel sas di G. Tonon & C. Via della Vittoria, 2 - Loc. Levada 31047 Ponte di Piave (TV) Tel. +39 0422 202188 [email protected] 47 05 DATI DI SINTESI / DATA SYNTHESIS AZIENDE E MARCHI COMPANIES AND BRANDS Pratorosso Società Agricola Srl Cascina Gaita, snc 20090 Settala (MI) Tel. +39 02 95898150 [email protected] Birra Kashmir Via San Salvatore, 26 86074 Filignano (IS) Tel. +39 339 3603715 [email protected] Birrificio Artigianale Siebter Himmel Via Monterosa, 33 21040 Carnago (VA) Tel. +39 0331 1602020 [email protected] Birrificio Sorrento Srl Viale dei Pini, 44 80065 S. Agnello (NA) Tel. +39 081 8773708 [email protected] Birrificio Artigianale Gilac s.c. Via Lanzo, 46 10040 Val della Torre (TO) Tel. +39 328 9649604 mail [email protected] Matteo Minelli Agricola - Birra Flea Via F.lli Cairoli - Zona Ind.le Sud 06023 Gualdo Tadino (PG) Tel. +39 075 9108159 [email protected] Birrificio Irpino - Prosit Sas Via San Prisco, 3 83084 Manocalzati (AV) [email protected] Croce di Malto Srl Corso Roma, 51/A 28069 Trecate (NO) Tel.+39 0321 1856101 [email protected] Birrificio Antoniano Srl Società Agricola Viale delle Industria, 26 35010 Villafranca Padovana (PD) Tel. +39 049 9099150 [email protected] Iniziative Spluga Srl Via degli Emigranti, 12 23020 Gordona (SO) Tel. +39 0343 41397 [email protected] Birrificio Serro Croce Viale Michelangelo, 39 83049 Monteverde (AV) Tel. +39 0827 86219 Fax + 39 0827 86219 [email protected] 48 Doppio Malto Brewing Company Srl Via Milano, 9 - 20036 Erba (CO) Tel. +39 031 3334187 [email protected] Birra dell’Eremo Via Monte Peglia, 5 06081 Assisi (PG) Tel. +39 075 8064602 [email protected] ASSOBIRRA - ANNUAL REPORT 2013 MARCHI PRODOTTI E/O DISTRIBUITI DALL’INDUSTRIA DELLA BIRRA IN ITALIA BRANDS IN ITALY PRODUCED AND/OR DISTRIBUTED BY BREWERIES ANHEUSER-BUSCH IN.BEV ITALIA SPA • Bass Best Scotch • Bass Extra Smooth • Beck’s • Beck’s analcolica • Beck’s Green Lemon • Beck’s Next • Brahma • Bud • Corona Extra • Franziskaner Dunkel • Franziskaner Hell • Franziskaner Kristallklar • Hoegaarden • Jupiler • Leffe 9° • Leffe Blonde • Leffe Brune • Leffe Primtemps • Leffe Radieuse • Leffe Rouge • Leffe Vieille Cuvee • Loburg • Lowenbrau Marzen • Lowenbrau Oktoberfestbier • Lowenbrau Original • Lowenbrau Premium Pils • Lowenbrau Triumphator • Lowenbrau Urtyp • Spaten Munchen Hell • Spaten Oktoberfestbier • Spaten Premium Bock • Staropramen • Stella Artois • Tennent’s Super • Castello Doppio malto • Castello Rossa • Dolomiti Doppio Malto • Dolomiti Pils • Kiefer • Pedavena • Pedavena Speciale • Forst Premium Lager • Forst Puro malto • Forst Sixtus • Forst V.I.P. Pils • Menabrea Original • Weihenstephan Hefe analcolica • Weihenstephan Hefe Dunkel • Weihenstephan Hefe Hell • Weihenstephan Infinium • Weihenstephan Kristall • Weihenstephan Original Hell • Weihenstephan Original Hell analcolica • Weihenstephan Vitus Weizenbock • Xan Wellness analcolica • Menabrea Christmas Beer • Menabrea Doppio Malto Rossa • Menabrea Strong 150° Ann. • Menabrea Top Restaurant Light 3,5° • Menabrea Top Restaurant Pils 55 • Menabrea Top Restaurant 7,5° • Palmbrau Premium • Polsterbrau • Tappeto volante • Kozel • London Pride • Miller Genuine Draft • Nastro Azzurro • Peroncino • Peroni • Peroni Chill Lemon • Peroni Gran Riserva Doppio Malto • Peroni Gran Riserva Puro Malto • Peroni Gran Riserva Rossa • Pferden • Pilsner Urquell • Raffo • Raffo Limone • Saint Benoit Amber • Saint Benoit Blanche • Saint Benoit Supreme • Saint Stefanus • Tourtel (Birra Analcolica) • Wuhrer BIRRA CASTELLO SPA • Alpen Birra • Castello • Castello Analcolica BIRRA FORST SPA • Forst 1857 • Forst Bock chiara • Forst Christmas Brew • Forst Kronen • Forst Luxus Light • Forst Premium BIRRA MENABREA SPA (GRUPPO FORST) • Allsopp’s Strong Lager • Menabrea 1846 (Export) • Menabrea Ambrata 150° Ann. • Menabrea Bionda 150° Ann. BIRRA PERONI SRL • Crazy Bull • Crystall Wuhrer • Fyord Brau • Golden Pride • Grolsch • Grolsch Herfstbok • Grolsch Weizen • Hopf • Hopsen Brau PRIVATE LABEL •Admiral • Aster • Bruderhof • Lander 49 05 DATI DI SINTESI / DATA SYNTHESIS AZIENDE E MARCHI COMPANIES AND BRANDS CARLSBERG ITALIA SPA • Birrificio Angelo Poretti 3 Luppoli • Birrificio Angelo Poretti 4 Luppoli Originale • Birrificio Angelo Poretti 5 Luppoli Bock Chiara • Birrificio Angelo Poretti 6 Luppoli Bock Rossa • Birrificio Angelo Poretti 7 Luppoli non filtrata • Carlsberg Elephant • Carlsberg Special Brew • Feldschlösschen Analcolica • Grimbergen Blanche • Grimbergen Blonde • Grimbergen Double • Kronenbourg 1664 • Selezione Angelo Brown Ale • Selezione Angelo Pale Ale • Tuborg Green • Tucher Dunkel • Tucher Keller • Tucher Pilsner • Tucher Übersee • Tucher Weizen • Theresianer Premium Lager • Theresianer Premium Pils • Theresianer Strong Ale • Theresianer Vienna • Theresianer Wit • Bulldog Strong Lager fusto • Chimay blue (bottiglia da 33 cl,) • Chimay rouge (bottiglia da 33 cl ) • Chimay triple (bottiglia da 33 cl )) • Ciney Blonde fusto • Ciney Brune fusto • Cristal pils fusto • De Koninck (33cl e fusto) • De Koninck Triple • Desperados 33cl • Dreher • Dreher Lemon Radler • Dreher Lemon Radler Zero • Duchesse Bourgogne (bottiglia 33cl e 75 cl) • Duvel (bottiglia 33cl e 75 cl e 150cl) • Erdinger Analcolica 33cl • Erdinger Dunkel 50cl • Erdinger Hefeweizen (50cl) • Erdinger Oktoberfest (cl50) • Erdinger Pikantus (50cl) • Erdinger Urweisse (50cl) • Fischer Blonde (75cl) • Fischer Printemps • Fischer Tradition 65cl • Floreffe Blonde (bottiglia 33 cl e 75 cl e fusto) • Floreffe Brune (bottiglia 33 cl e fusto) • Floreffe Meilleure 33cl e 75cl • Floreffe Triple (bottiglia 33 cl, 75cl e fusto) • Foster’s fusto • Gasoline Strong • Golden fire • Golden Fire Strong • Heineken • Hopus 33cl e 75cl e fusto • Ichnusa • Ichnusa Cruda • Ichnusa Limone Radler • Ichnusa Speciale 33cl • J.Holt’s 1849 (50cl) • J.Holt’s Fifth Sense (50cl) • J.Holt’s MapleMoon (50cl) • Jennas • Judas 33cl • Kona Firerock (35,5cl) • Kona Longboard (33,5cl) • Maes fusto e bottiglia 33cl • Malheur 10° 33cl e 75cl • Malheur 12° 33cl e 75cl • Malheur Brut 75cl • Malheur Cuvee Royale 75cl • Maredsous 10° (bottiglia 33cl e 75 cl e fusto) • Maredsous 6° (bottiglia 33cl e 75 cl) • Maredsous 8° (bottiglia 33cl e 75 cl) • Mc Farland • Mc Farland Strong • McEwan’s lager fusto • Messina • Moinette Dupont Blonde (bottiglia 33cl e 75 cl) • Moretti La Rossa • Murphy’s • Murphy’s Red • Newcastle brown Ale 55cl • Paulaner Dunkel (50cl) • Paulaner Oktoberfest bottiglia e lattina 50cl e mucl 1 L • Paulaner Original 33cl e 50cl bottiglia e lattina • Paulaner Weizen Hefe 50cl bottiglia e lattina • Pelforth Brune 65cl • Prinz Brau • Redhook ESB (35,5cl) • Redhook Longhammer (35,5cl) • Reiner Brau • Rochefort 10° (bottiglia 33cl) • Rochefort 6° (bottiglia 33cl) • Rochefort 8° (bottiglia 33cl) • Saison 1900 (bottiglia 33cl) • Saison Dupont (bottiglia 33cl e 75cl) • Sans Souci • Schmuker Export (fusto) • Schmuker Pils (fusto) • Schmuker Weizen (fusto) • Scotch Silly 33cl • Silly Pills 75 cl • Slalom Strong Lager fusto e bottiglia 33cl • Sol • Strongbow Gold sidro fusto • Thwaites Smooth • Tiger (33cl) • Trois Monts (bottiglia 75 cl) • Von Wunster • Von Wunster analcolica • Watney fusto • Westmalle Double (bottiglia 33cl ) • Westmalle Triple (bottiglia 33cl e 75cl) • Widmer Alchemy (35,5cl) • Widmer Upheaval (35,5cl) • Wieckse Witte Private label • Krone HAUSBRANDT TRIESTE 1892 SPA • Theresianer Bock • Theresianer Pale Ale HEINEKEN ITALIA SPA • Abbaye de Forest Blond (bottiglia 33cl e 75cl) • Abbaye de Forest Rossa (fusto) • Adelscott 33cl • Affligem Blonde • Affligem Brune • Affligem Christmas • Affligem Patersvat • Affligem Rouge • Affligem Triple • Amstel • Amstel 1870 • Amstel Pulse • Barbar Blonde 33cl • Barbar Brune 33cl • Barbar d’hiver fusto • Beamish fusto • Belgian Kriek 33cl • Birra Moretti • Birra Moretti Baffo D’Oro • Birra Moretti Doppio Malto 33cl • Birra Moretti Grand Cru 75cl • Birra Moretti Radler • Birra Moretti Zero • Blanche de Bruxelles 33cl e 75cl • Blanche de Silly 25 cl e 75 cl e fusto • Boucanier Caribbean Ale • Boucanier Dark Ale 33cl • Boucanier Golden Ale (33cl, 75cl e fusto) • Boucanier Red Ale 33cl • Brand • Brugse Zot Blond 33cl e 75cl • Brugse Zot Dubbel 33cl e 75cl • Bulldog strong Ale fusto e bottiglia 33cl 50 ASSOBIRRA - ANNUAL REPORT 2013 MARCHI PRODOTTI E/O DISTRIBUITI DALLE BIRRERIE ARTIGIANALI BRANDS IN ITALY PRODUCED AND/OR DISTRIBUTED BY MIRCO BREWERIES ATLAS COELESTIS • Caesar • Cometa • Jacob’s Red Ale • La Zia Ale • Shaula Bock • Spica Weizen • The First Lager • Turbacci Castagna • Turbacci Eroica •Turbacci Hopfull • Turbacci Noel (Birra di Natale) • Turbacci Quinn • Turbacci Riserva • Turbacci Strong Ale • Turbacci Super • Turbacci Weiss • Kest’è • Memoriae • Noscia • Pandora • Tschol • Noel • Saison Bionda • Saison rossa • San Biagio Kriek • Sei punto uno • Verbum Birra in fusto • San Biagio • San Biagio Clara • San Biagio Otra • Birra Nora • Birra Open Amber • Birra Open Gold • Birra Open White • Birra Super • Birra Super Bitter • Birra Terre • Birra Wayan • Birra Xyauyù Barrel • Birra Xyauyù Oro • Birra Xyauyù Xfumé • Birra Zucca • Birra Lurisia Normale • Birra Lurisia Speciale Birra in Bottiglie Linea Lurisia • Birra Lurisia Otto • Birra Lurisia Sei Birra in Fusto Linea Baladin e Lurisia • Birra Open Amber • Birra Open Gold • Birra Open White • Geisha • IPA - India Pal Ale • Palanfrina • Panada • Patela • Port’er Meko • Shangrilà • Shangrilà fumé • Stella di Natale • Enkir • Equilibrista • Genziana • Hoppy Cat • Imperiale • KeTo ReAle • KeTo RePorter • La Zia Ale • Maledetta • My Antonia • Old Antonia • Perle ai Porci • ReAle • Reale Anniversario • ReAle Extra • RePorter • Rubus • Scik Pils • Stelle e strisce • Trentatrè Ambrata • Trentatrè Bruna • Trentatrè Dorata BIRRIFICIO TURBACCI • La Zia Ale • Turbacci Ale • Turbacci Black MALTOVIVO • Black Lizard • Fahrenheit MONASTERO SAN BIAGIO • Ambar • Aurum • Gaudens • Monasta BIRRIFICIO BALADIN Birra in Bottiglie Linea Baladin • Birra Elixir • Birra Isaac • Birra Leon • Birra Lune • Birra Mama Kriek • Birra Mielika • Birra Nazionale BIRRIFICIO TROLL • Daù • Dorina • Febbre alta BIRRA DEL BORGO • 16 gradi • 25dodici • Bdb(g)bodyIbù • CastagnAle • Cortigiana • Ducale • Duchessa • Duchessic 51 05 DATI DI SINTESI / DATA SYNTHESIS AZIENDE E MARCHI COMPANIES AND BRANDS BIRRA DELL’EREMO • Brace • Fiera • Fuoco • Magnifica • Nobile • Saggia • Terra • Audace • Curmi • Nebra • Nectar • Oppale • Tre+Due • Oops • Quinta saison • Sfumatura • Sonica • Tuscia •Ultrasonica • Cocoa Cacao • Kasta • Kuasapa • La Zia Ale • ‘Na birretta Chiara • Nat • Onda Bionda • Raaf • Schock • Shockwood • Weisse • Wildyest • Kasta • Kuasapa • La Zia Ale • ‘Na birretta Chiara • Nat • Onda Bionda • Raaf • Schock • Shockwood • Weisse • Wildyest Birra Linea Turatello • La Matta Bionda • La Matta Rossa • Oltremare • Lys • Monte Moro • Nuce • Prius • Prius Exxtra • Quis Hoc • Triskell • Wit-Flos • Amarcord Riserva Speciale • La Fogheraccia • La Gradisca • La Gradisca Eron Limited Edition • La Mi Dòna • La Tabachéra • La Volpina • Smokedbier • Tazebier • Tazeweizen • Taz’zero • Mr. Malto Premium Red • La Zia Ale 32 VIA DEI BIRRAI • Admiral • Atra BIRRA TURAN • Dalhia • Fugace • La Zia Ale BIRRADAMARE • Bifuel • Birra Roma ambrata • Birra Roma bionda • Birradamare Nera • Birradamare Rossa BIRRADAMARE • Bifuel • Birra Roma ambrata • Birra Roma bionda • Birradamare Nera • Birradamare Rossa • Cocoa Cacao SETTIMO CIELO SRL • Aes • Corno D’Oro • Levis BIRRA AMARCORD • Ama Bionda • Ama Bruna • Ama Mora BIRRIFICIO TAZEBAO • Birra di Natale • Mittelbier MR. MALTO • Mr. Malto Premium Pils 52 ASSOBIRRA - ANNUAL REPORT 2013 FREE LIONS BREWERY • +Trentanove • Agreste Fidelis • Area51 • Big Zombie • Lexia • Lo Straniero • MADdkè • Madonna Pils • Magical Mystery Gold • Bozner Dunkl • Bozner Weizn • Del Tempio • Della Scala • Dell’Apostolo • Hefe-Weizen • La Rossa di Chioggia • La Rossa di Verona • Nera di Tarzo • Nera Opitergium • Never Ending • Rivale BOZNER BRAU • Bozner Bier SAN GABRIEL • 1997 Vintage - Ambra Rossa • Ambra Rossa • Bionda • Buschina • Bozner Dunkl • Bozner Weizn PRATOROSSO SOCIETÀ AGRICOLA • Gaita -5 • Pratorosso Chiara • Pratorosso Bianca • Pratorosso Bionda • Pratorosso Rossa • Pratorosso Scura • Finta de Pomi (stagionale) • Formenton • Molo • Special • Stayon • Vacanze Romane (solo su Roma) CASA VECCIA • Babo (stagionale) • Calibro 5 • Dazio MASTRI BIRRAI UMBRI • Birra i Cavalieri • Mastri Birrai Umbri BIRRIFICIO ITINERIS • Amerina • Aurelia • Cassia • Cimina • Falisca • Flaminia • Francigena • Infinity • Laziaale • BdG Highlander • BdG India Pale Ale • BdG Old Burton Ipa • BdG Red Squirrell • BdG Rude Boy • BdG Scotch Ale • BdG Summer Ale • BdG Winter Ale • Panormita • Prima • Settantasett BIRRIFICIO DEL GOLFO • BdG Castagnassa • BdG Chocolate Stout • BdG Golden Ale • BdG Harvest • BdG Winter Ale AEFFE • Cinquant • Diciannov 53 05 DATI DI SINTESI / DATA SYNTHESIS AZIENDE E MARCHI COMPANIES AND BRANDS LA COMPAGNIA DELLA BIRRA • BEFeD Strong Lager • BEFeD Blanche • BEFeD Bock • BEFeD Lager • BEFeD Maerzen • BEFeD Stout • BEFeD Weiss • CDB Amber Drop • Costadoro Amer • Costadoro Blanche • Costadoro Gold • Isthar • Maltus Faber Brune • Maltus Faber Extra Brune • Maltus Faber Extra Brune Barricata • Maltus Faber Imperial • Maltus Faber Imperial Barricata • Maltus Faber Triple • Maltus Faber Triple Hop • Martesana Ambrata • Martesana Bianca • Martesana Blonde • Maxela • Gairloch • Nirvana • Scarlet MALTUS FABER • Maltus Faber Amber ale • Maltus Faber Ambrata • Maltus Faber Bianca • Maltus Faber Blonde • Maltus Faber Blonde Hop BIRRIFICIO DELL’ASPIDE • Blonde • Fenix AZIENDA AGRICOLA MINELLI - BIRRA FLEA • Birra Flea Bastola (33cl, 75cl, Fusto PET da 20 litri) • Birra Flea BiancaLancia (33cl, 75cl, Fusto PET da 20 litri) • Birra Flea Costanza (33cl, 75cl, Fusto PET da 20 litri) • Birra Flea Federico II (33cl, 75cl, Fusto PET da 20 litri) • Birra La Meraviglia chiara (75cl) • Birra La Meraviglia chiara doppio malto (75cl) • Birra Legio via Flaminia (75cl) • Birra MaMa (75cl) • Birra MaMa (75cl) • Birra MaMa (75cl) • Birra Salinae (75cl) • Birra Santo Marzio ambrata cinque punto nove (75cl) • Birra Santo Marzio chiara cinque punto due ( 75cl) • Birra Serrasanta (75cl • Grecale • Miss TOX Bionda • Miss TOZ Ambrata • Miss TOZ Bianca • Nord • Nostrana • Ovest • Strong TOZ • TOZ • Caesar • Diva • Diva Gold • Dorita • Guenda • Luce • Nives • Sophie • Zizzi Ale • Zizzi Lager • Zizzi Originale • De Rinaldi • Lemon Ale • Marilyn • Na Tazzulella e Cafè • Nigeria • Radica • Roxy • Sumera • Witbir • Helles Diablo • Magnus • Piedi Neri • Temporis • Triplexxx • Triticum • Vecchia Ramlin SOC.AZ.AGR.ALTURIS SSA - BIRRIFICIO GJULIA • Birrificio Gjulia • Easy TOZ • Est GILAC SRL • Alma • Asia • BBQ Amaranth • Bionda BIRRA KARMA SRL • Amber Doll • Carminia • Centesimale • Cubulteria CROCE DI MALTO • Acerbus • Due Mondi • Hauria 54 ASSOBIRRA - ANNUAL REPORT 2013 BIRRIFICIO ANTONIANO SRL SOCIETÀ AGRICOLA • Birra Altinate • Birra Antoniana • Birra Santa DOPPIO MALTO BREWING COMPANY SRL • Bitterland • Brass Weiss • Mahogany Ipa • Oak Pils • Old Jack • Rust Ale • Stone Ale • Zingibeer • Koln • Mood • Stout Calm • TrHibu • Uaterlo • Vaitrà • Zatec • Corna Bianca • Melafoi • Morosa • Rosa! • Safrà BIRRIFICIO HIBU • Avanti March! • Dussex • Eil • Entropia • Gotha Linea Birrificio Viapriula • Bacio 55 DATI DI SINTESI / DATA SYNTHESIS BIRRA IN ITALIA BEER IN ITALY CONSUMI E PRODUZIONE / CONSUMPTION AND PRODUCTION (000 HL) 17.502 17.458 17.715 17.249 16.855 17.836 18.513 17.851 14.000 17.194 17.453 16.000 17.340 18.000 13.293* 13.256* 13.410* 12.814* 12.776* 13.343* 12.818* 12.798 13.170 10.000 13.462* 12.000 13.673 05 2012** 2013 8.000 6.000 4.000 0 2.000 0 2003 2004 2005 2006 CONSUMO/ CONSUMPTION 2007 2008 2009 2010 2011 PRODUZIONE / PRODUCTION * COMPRESI BIRRIFICI E AZIENDE NON ASSOCIATE / MICRO BREWERIES AND NO MEMBER BREWERIES INCLUDED ** RETTIFICA ISTAT / ADJUSTED BY ISTAT IMPORTAZIONE ED ESPORTAZIONE / IMPORT AND EXPORT (000 HL) 4.664 4.873 6.175 6.155* 6.304 5.882 5.996 5.814 5.258 5.000 4.000 6.119 6.000 6.391 7.000 2003 T 000 2004 2005 ESPORTAZIONE / EXPORT 56 2006 2007 2008 IMPORTAZIONE / IMPORT 2009 2010 2011 2012 1.927 1.990 1.743 1.503 1.068 781 716 849 0 884 1.000 12.814 2.000 2.086 3.000 2013 * RETTIFICA ISTAT / ADJUSTED BY ISTAT ASSOBIRRA - ANNUAL REPORT 2013 CONSUMO PRO-CAPITE 2003-2013 (IN LITRI) / PER CAPITA CONSUMPTION 2003-2013 (LITER) 31,5 30,5 31,1 29,5 30,1 28,5 29,9 29,6 30,3 29,8 29,4 27,5 28,0 29,3 * 29,2 2012 2013 28,6 26,5 25,5 24,5 23,5 22,5 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 * DATO RETTIFICATO / ADJUSTED DATA VENDITE MENSILI E INCIDENZA % ANNUA / SALES BY MONTH AND THEIR % YEAR AFFECT CONCENTRAZIONE STAGIONALE SEASON SALES 47,36% 2.400 13,55% 2.200 12,16% 2.000 10,98% 10,67% 1.800 1.600 8,52% 1.400 7,72% 7,19% 1.200 6,80% 6,30% 5,90% 1.000 4,96% 5,26% 800 DICEMBRE DECEMBER NOVEMBRE NOVEMBER OTTOBRE OCTOBER SETTEMBRE SEPTEMBER AGOSTO AUGUST LUGLIO JULY GIUGNO JUNE MAGGIO MAY APRILE APRIL MARZO MARCH FEBBRAIO FEBRUARY HL GENNAIO JANUARY 0 57 05 DATI DI SINTESI / DATA SYNTHESIS BIRRA IN ITALIA BEER IN ITALY BIRRA IMMESSA AL CONSUMO: STRUTTURA DELL’OFFERTA 2009-2013 / BEER MARKETED FOR CONSUMPTION: SUPPLY 2009-2013 2009 Aziende birrarie/Brewing Companies 2010 (000 hl) % 2011 (000 hl) % (000 hl) 2012 % (000 hl) % (000 hl) % Heineken Italia Spa 5.143 30,5 5.151 29,9 5.280 29,8 5.259 30,1 5.082 29,0 Birra Peroni Srl 3.330 19,8 3.258 18,9 3.197 18,0 3.320 19,0 3.368 19,2 Carlsberg Italia Spa 1.003 6,0 989 5,7 1.019 5,8 1.052 6,0 1.097 6,3 622 3,7 611 3,5 609 3,4 605 3,5 599 3,4 Birra Menabrea Spa 151 0,9 162 0,9 180 1,0 185 1,1 186 1,1 Birra Castello Spa 901 5,3 889 5,2 891 5,0 1.047 6,0 1.089 6,2 21 0,1 25 0,1 26 0,1 28 0,2 28 0,2 1.251 7,4 1.279 7,4 1.308 7,4 1.295 7,4 1.237 7,1 Birra Forst Spa Hausbrandt Trieste 1892 Spa Anheuser-Busch InBev Italia Spa Microbirrifici e aziende non associate Microbreweries and no member breweries) Importazioni di terzi non associati No member third parties imports Totale / Total 290 1,7 4.143 24,6 16.855 100,0 425 2,5 4.460 5002,8 261* 1,5 25,9 4.705 26,6 4.406* 25,2 17.249,0 100,0 17.715 100 17.458 100 58 2013 303 1,7 4.513 25,8 17.502 100,0 * DATO RETTIFICATO / ADJUSTED DATA ASSOBIRRA - ANNUAL REPORT 2013 MICROBIRRIFICI E BREW PUB IN ITALIA / MICROBREWERIES AND BREW PUBS IN ITALY KEY FIGURES 2013 NUMERO / NUMBER 495 (beer firm escluse / excluding beer firms) PRODUZIONE / PRODUCTION 320.000 hl di birra (grado plato medio 14), pari al 2,4% del totale nazionale / 320,000 HL of beer (average degree plato 14), equal to 2.4% of the national total OCCUPAZIONE / EMPLOYMENT 1.700 addetti (beer firm comprese) / 1,700 employees (including beer firms) NUMERO DI MICROBIRRIFICI E BREW PUB IN ITALIA - ANDAMENTO 2004-2013 NUMBER OF MICROBREWERIES AND BREW PUBS IN ITALY - TREND 2004-2013 510 480 495 450 420 390 407 330 336 300 240 MICROBIRRIFICI / MICROBREWERIES 108 2007 99 83 75 68 2006 93 2005 60 55 47 2004 47 102 81 34 113 2008 2009 2010 BREW PUB 2011 2012 147 128 90 129 143 158 120 116 150 186 206 180 1 220 242 210 30 278 294 270 60 348 360 2013 TOTALE / TOTAL 59 05 DATI DI SINTESI / DATA SYNTHESIS BIRRA IN ITALIA BEER IN ITALY MICROBIRRIFICI E BREW PUB IN ITALIA - DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA - ANNO 2013 MICROBREWERIES AND BREW PUBS IN ITALY - GEOGRAPHICAL DISTRIBUTION - YEAR 2013 8 14 12 8 1 25 51 2 17 25 41 29 18 9 8 8 18 39 8 5 11 2 15 - 14 3 - 7 15 22 9 2 6 - 17 2 7 - 10 7 MICROBIRRIFICI / MICROBREWERIES 60 BREW PUB ASSOBIRRA - ANNUAL REPORT 2013 SEGMENTAZIONE DEL MERCATO / MARKET SEGMENTATION Dato riferito alle sole aziende birrarie associate / Data refers to associated companies TIPI DI BIRRA / KINDS OF BEER 2012 2013 Variazione/Change % Specialità 13,4011,48 -1,92 Premium 30,3426,66 -3,68 Main stream 46,96 +3,99 Economy 50,95 2,232,17 Private label 6,42 Analcolica 0,651,03 7,71 Totale_Total 100100 -0,06 +1,29 +0,38 CANALE DISTRIBUTIVO 2007-2013 / DISTRIBUTION CHANNEL 2007-2013 60 55 50 54,6 56,8 55,6 57,3 59,7 59,0 58,2 45 40 45,5 44,3 43,2 35 42,7 41,8 41,0 40,3 30 25 20 15 2007 2008 2009 FUORI CASA / ON TRADE 2010 2011 2012 2013 DISTRIBUZIONE MODERNA, ALIMENTARE, TRADIZIONALE / OFF TRADE CONTENITORI 2007-2013 / PACKAGING 2007-2013 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 Fusti / Draughts 15,33 14,63 15,2 14,8 14,9 13,74 13,86 Bottiglie di vetro / Glass bottles: -a rendere / returnable -a perdere / non returnable 8,2 7,94 7,75 7,64 7,33 7,477,05 68,7 69,01 69,03 70,06 69,78 70,35 70,38 Lattine / Cans 7,84 8,42 8,01 7,5 7,99 8,44 8,71 Totale / Total 100100 100100100100 100 61 05 DATI DI SINTESI / DATA SYNTHESIS IMPORT & EXPORT IMPORTAZIONE DI BIRRA IN ITALIA 2010-2013 (HL) / ITALIAN IMPORTS OF BEER 2010-2013 (HL) 2010 2011 2012 2013 % totale 3.345.692,44 3.409.268,00 3.200.028,63* 3.140.230,25 50,86 Paesi Bassi / Netherlands - NL 728.546,37 701.690,10 597.219,83* 571.809,65 9,26 Belgio / Belgium - B 371.808,56 442.104,67 455.619,12 449.980,19 7,29 Germania / Germany - D Danimarca / Denmark - DK 431.830 386.673,21 323.094,60 Slovenia /Slovenia - SI 209.129,48 208.938,32 244.186,99* 289.905,67 Polonia /Poland - PL 100.710,95 120.941,60 188.216,51 265.335,91 Regno Unito / United Kingdom - UK 148.306,31 181.122,69 209.898,42* 258.978,21 Francia / France - F 271.249,08 284.265,41 235.591,71* 232.856,91 Austria / Austria - A 137.636,27 116.050,83 135.523,59* 148.871,16 Irlanda / Ireland - IRL 76.968,79 95.497,55 83.800,96 70.246,99 Rep. Ceca - Czech Rep. - CZ 46.422,47 50.218,26 63.636,14* 61.164,70 166.707,09 157.632,08 104.842,86 51.322,70 17.136,97 20.451,17 28.447,62* 31.337,63 Malta / Malta - MT 7.876,44 10.731,82 29.541,81* 25.926,46 Svezia / Sweden - S 2.809,00 708,33 1.802,02 2.722,65 Spagna / Spain - ES Romania / Rumania - RO Bulgaria / Bulgaria - BG - - 384,59 896,64 Grecia / Greece - GR 556,00 848,00 759,90 791,24 Estonia / Estonia - EE 207,36 649,08 432,72 216,36 Slovacchia / Slovaka - SK 726,15 249,48 - 138,02 Cipro / Cyprus - CY - - 1.947,99 134,96 Ungheria / Hungary - HU - - - 0,24 6.067.121,84 6.178.150,60 5.904,984,72 5.957.984,79 175.133,81 154.057,08 195.618,28 155.070,31 Totale UE/ Total UE Messico / Mexico - MEX Cina /China - RC 31.654,14 30.792,08 31.188,88 31.030,33 Svizzera / Swiss - CH 4.113,44 5.882,73 6.441,03 7.338,60 Giappone / Japan - JAP 1.555,07 584,46 583,26 740,90 Turchia / Turkey - TR 1.271,96 1.341,36 680,40 187,20 Altri Paesi terzi / Other third countries Totale Paesi terzi / Total third countries Totale / Total * Rettifica ISTAT / Adjusted by ISTAT Fonte: elaborazione AssoBirra su dati ISTAT 2014 Source: elaboration AssoBirra from ISTAT data 2014 62 355.078,25 23.287,24 20.483,21 15.488,23 21.365,68 237.615,66 213.140,92 250.000,08 216.733,02 6.304.737,50 6.391.291,52 6.154.984,80 6.174.717,81 29,08 3,51 ASSOBIRRA - ANNUAL REPORT 2013 ESPORTAZIONE ITALIANE DI BIRRA 2010-2013 (HL) / ITALIAN EXPORTS OF BEER 2010-2013 (HL) 2010 2011 2012 2013 % totale 1.016.934,82 1.253.491,33 1.040.014,99* 962.691,50 50,97 171.346,03 91.183,64 50.773,56* 60.841, 76 3,22 4.694,22 6.599,47 20.636,67* 21.962,62 1,16 Romania / Rumania - RO - 10.986,50 2.808,89 18.684,85 0,99 Germania / Germany - D - 7.322,98 6.232,02 16.290,80 0,86 13.300,03 9.811,39 7.004,62 6.273,28 0,33 174.545,50 164.200,78 187.965,47 199.886,55 10,58 1.380.820,60 1.543.556,09 1.315.437,18 1.286.631,36 176.545,20 186.946.70 217.472,44 169.958,20 9,00 67.257,53 130.454.61 204.889,87 162.321,31 8,59 111.171,30 89.460,96 67.140,02 62.114,40 3,29 Regno Unito / United Kingdom - UK Francia/ France - F Paesi Bassi / Netherlands - NL Malta / Malta - MT Altri Paesi UE / Other EU countries Totale UE / Total EU Stati Uniti / USA Sud Africa / South Africa - ZA Albania / Albania - AL Australia / Australia - AUS 47.850,98 13.010,13 20.011,41 26.928,06 1,44 Altri Paesi e punti franchi / Other countries and free points 85.197,07 123.109,72 165.396,59 180.633,59 9,57 1.868.842,68 2.086.538,21 1.990.347,51 1.888.586,92 Totale / Total Fonte: elaborazione AssoBirra su dati ISTAT 2014 Source: elaboration AssoBirra from ISTAT data 2014 63 05 DATI DI SINTESI / DATA SYNTHESIS BIRRA IN EUROPA BEER IN EUROPE PRODUZIONE 2010-2013 (000 HL) / PRODUCTION 2010-2013 (000 HL) 2010 2011 2012 2013 % totale Germania / Germany - D 95.863 95.545 94.618 94.365 23,7 Regno Unito / United Kingdom - UK 44.997 45.701 42.049 41.956 10,5 Polonia /Poland - PL 36.621 37.854 39.294 39.563 9,9 Spagna / Spain - ES 33.375 33.573 33.000 33.000* 8,3 - 23.644 24.200 23.634 5,9 Belgio / Belgium - B 18.123 17.705 18.751 18.751* 4,7 Rep. Ceca - Czech Rep. - CZ 17.020 17.705 18.165 18.165* 4,6 Francia / France - F 14.290 15.910 17.132 17.132* 4,3 Romania / Rumania - RO 16.920 16.900 16.900° 16.300 4,1 Italia / Italy - I 12.814 13.410 13.293 13.256 3,3 - - - 9.809 Paesi Bassi / Netherlands - NL Turchia / Turkey - TR Austria / Austria - A 8.670 8.917 8.927 9.045 Irlanda / Ireland - IRL 8.249 8.249 8.195 8.008 Portogallo / Portugal - P 8.312 8.299 7.986 7.323 Ungheria / Hungary - HU 6.295 6.249 6.159 6.181 Danimarca / Denmark - DK 6.335 6.335ˆ 6.080 6.166 Bulgaria / Bulgaria - BG 4.800 4.820 4.820° 5.112 Svezia / Sweden - S 4.354 4.354ˆ 4.354ˆ 4.354ˆ Grecia / Greece - GR 4.178 4.178ˆ 4.178ˆ 4.178ˆ Finlandia / Finland - F 4.491 4.491ˆ 4.030 4.030* Svizzera / Swiss - CH 3.539 3.546 3.515 3.370 Slovacchia / Slovaka - SK 3.112 3.124 3.206 3.206* Lituania / Lithuania - LT 2.664 3.050 3.050° 3.050° Norvegia / Norway - N 2.435 2.346 2.400 2.338 Slovenia /Slovenia - SI 1.390 1.640 1.556 2.031 Lettonia / Latvia - LV 1.455 1.455ˆ 1.455ˆ 1.455ˆ Estonia / Estonia - EE 1.312 1.312ˆ 1.312ˆ 1.312ˆ Cipro / Cyprus - CY 340 316 316 322 Lussemburgo /Luxemburg - LUX 302 302ˆ 302ˆ 302ˆ Malta / Malta - MT 414 128 128° 128° 386.888 391.058 389.371 397.842 Totale / Total 20,7 * Dato 2012 ° Dato 2011 ˆ Dato 2010 Fonte / Source: AssoBirra & The Brewers of Europe 2013 64 ASSOBIRRA - ANNUAL REPORT 2013 CONSUMO PRO CAPITE 2010-2013 (000 HL) / CONSUMPTION PER CAPITA 2010-2013 (000 HL) 2010 2011 2012 2013 Rep. Ceca - Czech Rep. - CZ 134,0 154,0 144,0 144,0* Germania / Germany - D 107,4 107,2 105,5 107,0 Austria / Austria - A 106,0 108,3 107,8 106,0 Polonia /Poland - PL 91,0 95,0 98,0 96,0 Lituania / Lithuania - LT 84,0 95,0 95,0° 95,0° Finlandia / Finland - F 87,7 87,7ˆ 84,584,5* Romania / Rumania - RO 79,0 89,0 Irlanda / Ireland - IRL 90,0 90,0ˆ85,679,2 Lussemburgo /Luxemburg - LUX 85,0 85,0ˆ85,0ˆ79,0 Estonia / Estonia - EE 78,0 78,0ˆ78,0ˆ78,0ˆ Slovenia /Slovenia - SI 85,0 89,0° 81,0 77,8 81,0 75,0 Bulgaria / Bulgaria - BG 67,0 69,0 69,0° 75,0 Belgio / Belgium - B 78,0 145,0 74,0 74,0* Slovacchia / Slovaka - SK 78,5 70,2 72,9 72,9* Paesi Bassi / Netherlands - NL 72,0 71,7 72,3 70,0 Lettonia / Latvia - LV 69,8 Regno Unito / United Kingdom - UK 73,7 Danimarca / Denmark - DK 68,0 68,0ˆ90,064,0 Ungheria / Hungary - HU 61,0 61,0ˆ61,0ˆ60,0 69,8ˆ69,8ˆ69,8ˆ 71,6 68,5 66,0 Svizzera / Swiss - CH 57,2 57,9 57,3 56,0 Cipro / Cyprus - CY 52,3 51,4 51,4° 55,0 Svezia / Sweden - S 53,0 Portogallo / Portugal - P 59,0 53,0 49,0 Norvegia / Norway - N 56,0 59,0 47,0 48,0 Spagna / Spain - ES 77,1 48,2 47,5 47,5* Malta / Malta - MT 47,0 45,2 45,2° 45,2° Grecia / Greece - GR 38,0 Francia / France - F 30,5 30,0 30,0 30,0* Italia / Italy - 28,6 29,8** 29,3** 29,2 53,0ˆ53,0ˆ53,0ˆ 49,0 38,0ˆ38,0ˆ38,3 * Dato 2012 ° Dato 2011 ˆ Dato 2010 ** Dato modificato a seguito del censimento ISTAT della popolazione 2011 Data adjusted following the 2011 census by ISTAT Fonte / Source: AssoBirra & The Brewers of Europe 2013 65 05 DATI DI SINTESI / DATA SYNTHESIS ACCISE EXCISE ACCISE SULLE BEVANDE ALCOLICHE IN ITALIA* / EXCISE ON ALCOHOLIC BEVERAGES IN ITALY BIRRA (MILIONI DI EURO) 2006-2013 / BEER (MILLIONS OF EUROS) 2006-2013 Anno Year Imposta di fabbricazione Excise duty Sovrimposta di confine Additional border tax Totale Total 2006 4701,5 471,5 2007 4842,0 486,0 2008 5352,7 537,7 2009 4931,4 494,4 2010 4711,1 472,1 2011 5291,3 530,3 2012 4831,4 484,4 2013 4811,2 482,2 * Le accise sul vino in Italia sono pari a € 0 / Excise duty on wine in Italy comes to zero. SPIRITI (MILIONI DI EURO) 2006-2013 / SPIRITS (MILLIONS OF EUROS) 2006-2013 Anno Year Imposta di fabbricazione Excise duty Totale Total 2006 6563,0 659,0 2007 6004,5 604,5 2008 5963,9 599,9 2009 5843,5 587,5 2010 5653,5 568,5 2011 5544,4 558,4 2012 5514,1 555,1 2013 5114,2 515,2 Fonte: elaborazione AssoBirra su dati del Ministero dell’Economia Source: elaboration AssoBirra from Ministry of Economy data 66 Sovrimposta di confine Additional border tax ASSOBIRRA - ANNUAL REPORT 2013 ACCISE MEDIE PER ETTOLITRO DI BIRRA NEI PAESI EUROPEI (EURO - MAGGIO 2014) AVERAGE EXCISE DUTY PER HL OF BEER IN EUROPEAN COUNTRIES (EUROS - MAY 2014) Fonte: Commissione Europea Source: European Commission 67 05 DATI DI SINTESI / DATA SYNTHESIS ACCISE EXCISE ACCISE MEDIE PER ETTOLITRO DI VINO NEI PAESI EUROPEI (EURO - MAGGIO 2014) AVERAGE EXCISE DUTY PER HL OF WINE IN THE EUROPEAN COUNTRIES (EUROS - MAY 2014) Fonte: Commissione Europea Source: European Commission 68 ASSOBIRRA - ANNUAL REPORT 2013 ACCISE MEDIE PER ETTOLITRO / ANIDRO DI SPIRITI NEI PAESI EUROPEI (EURO - MAGGIO 2014) AVERAGE EXCISE DUTY PER HL / ANIDROUS SPIRITS IN EUROPEAN COUNTRIES (EUROS - MAY 2014) Fonte: Commissione Europea Source: European Commission 69 05 DATI DI SINTESI / DATA SYNTHESIS MALTO E LUPPOLO MALT AND HOP UNITÀ PRODUTTIVE DI MALTO SUL TERRITORIO NAZIONALE / NUMBER OF MALTHOUSES IN ITALY LAZIO Saplo Spa - Pomezia (Roma) BASILICATA Agro Alimentare Sud Spa - Melfi (Potenza) OCCUPAZIONE / EMPLOYMENT 2004-2013 PRODUZIONE ITALIANA DI MALTO (TONN.) / ITALIAN PRODUCTION OF MALT (TONS) 2004-2013 70 ASSOBIRRA - ANNUAL REPORT 2013 MALTO E LUPPOLO MALT AND HOP IMPORTAZIONI DI MALTO IN ITALIA 2010-2013 / ITALIAN IMPORTS OF MALT 2010-2013 TORREFATTO (TONN.) / ROASTED (TONS) 2010 2011 2012 2013 Germania / Germany - D 707,437 568,025 956,378 506,671 Regno Unito / United Kingdom - UK 557,310 560,647 671,730 491,935 10,245 0,318 442,454 294,492 106,529 166,768 127,621 153,836 Austria / Austria - A 48,312 114,187 100,785 119,742 Ungheria / Hungary - HU 31,200 20,800 15,600 57,200 Paesi Bassi / Netherlands - NL 20,090 16,710 17,400 18,360 Altri Paesi / Other countries 23,296 - - 1,300 1.504,419 1.447,455 2.331,968 1.643,536 2010 2011 2012 2013 Francia / France - F Belgio/Lussemb. / Belgium/Lux. - B Totale / Total NON TORREFATTO (TONN.) / UNROASTED (TONS) Francia / France - F 42.760,013 56.675,300 43.779,476 52.337,453 Germania / Germany - D 38.196,564 41.506,389 49.389,684 44.364,020 Austria / Austria - A 13.361,311 12.529,806 15.636,190 14.274,682 907,770 257,420 - 2.242,760 Ungheria / Hungary - HU - 200,000 1.137,960 1.195,420 Belgio/Lussemb. / Belgium/Lux. - B Repubblica Ceca / Czech Rep. - CZ 2.966,431 1.051,286 277,401 550,380 Regno Unito / United Kingdom - UK 98,600 119,057 190,650 503,053 Portogallo / Portugal - P 10,132 7,056 8,568 10,080 Danimarca / Denmark - DK - - - 9,000 1.086,200 819,380 - 2,040 - 25,640 54,600 0,692 Polonia / Poland - PL 23,440 24,709 - - Giappone / Japan - J 1,220 1,675 - - 99.411,681 113.217,718 110.474,529 115.489,580 Spagna / Spain - E Paesi Bassi / Netherlands - NL Totale / Total 71 05 DATI DI SINTESI / DATA SYNTHESIS MALTO E LUPPOLO MALT AND HOP IMPORTAZIONI DI LUPPOLO IN ITALIA - ANNO 2013 (TONN.) / IMPORT OF HOPS IN ITALY - YEAR 2013 (TONS) Luppolo in polvere Hops powder Estratto di luppolo Hops extract Germania / Germany - D 2.725,927 86,117 Slovenia / Slovenia - SI 102,290 - 0,005 8,960 Belgio/Lussemb. / Belgium/Lux. - B 2.812,044 102,290 8,965 Regno Unito / United Kingdom - UK 3,093 0,674 3,767 Serbia / Serbia - SRB 1,050 - 1,050 Repubblica Ceca / Czech Rep. - CZ 0,770 - 0,770 Spagna / Spain - E 0,622 0,100 0,722 Francia / France - F - 0,603 0,603 Polonia / Poland - PL 0,040 - 0,040 - 0,015 0,015 2.833,797 96,469 Stati Uniti / USA 10,493 6,719 17,212 Cina / China - CN - 0,644 0,644 Corea del Sud / South Korea - ROK - 0,062 0,062 2.844,290 103,894 Danimarca / Denmark - DK Totale UE / Total EU Totale / Total Fonte: elaborazione AssoBirra su dati ISTAT 2014 Source: elaboration AssoBirra from ISTAT data 2014 72 Totale Total 2.930,266 2.948,184 ASSOBIRRA - ANNUAL REPORT 2013 CONSUMI IN ITALIA CONSUMPTION IN ITALY CONSUMI DI ALCOL (PRO CAPITE) / ALCHOHOL CONSUMPTION (PER CAPITA) Fonte / Source: elaborazione AssoBirra / AssoBirra elaboration CONSUMI DI BEVANDE IN ITALIA (2012-2013) / CONSUMPTION OF BEVERAGES IN ITALY (2012-2013) BIRRA (MIGLIAIA DI EURO) 2006-2013 / BEER (THOUSANDS OF EUROS) 2006-2013 Consumo (milioni di hl.) Consumption (millions of hl.) Bevande / Beverages 2012*2013 Consumo pro capite (in litri) Consumption per capite (litres) Variazione % sul consumo totale % change on total consumption 2012 2013 2012/2013 17,517,5 29,329,2 0 114,0115,2 192,0192,0 +1,1 Vino / Wine 23,122,7 39,038,0 -1,7 Spiriti / Spirits 1,031,01 1,7 1,7 -1,9 Birra / Beer Acqua minerale / Mineral Water * Dato modificato Fonte / Source: elaborazione AssoBirra da fonti diverse / AssoBirra elaboration from different sources 73 06 CULTURA DELLA BIRRA BEER CULTURE ASSOBIRRA - ANNUAL REPORT 2013 06 06 CULTURA DELLA BIRRA / BEER CULTURE UNA BEVANDA MILLENARIA E MEDITERRANEA La birra è, insieme al pane e al vino, uno dei primi alimenti elaborati dall’uomo. La prima descrizione documentata di una ricetta per produrre birra risale al 4.000 a.C.: furono i Sumeri a cimentarsi per primi nell’arte di produrre una bevanda alcolica assimilabile alla birra. Dalla Mesopotamia la produzione si estese in Egitto, per poi attraversare il Mediterraneo e arrivare nella Grecia antica. Nella penisola italica è conosciuta già dagli Etruschi, dopodiché entra nella Roma antica dove si diffonde soprattutto negli ambienti più popolari. Dunque la birra è storicamente una bevanda tanto mediterranea quanto “nordica”. Anche se, per ragioni climatiche (le basse temperature ambientali sono più adatte alle esigenze del lievito di birra), si delinea una progressiva specializzazione fra il Sud (vino) e il Nord Europa (birra). La birra ha seguito l’espansione della civiltà in ogni angolo del mondo, ma nel tempo la tecnica produttiva è rimasta sostanzialmente invariata. Con un’eccezione introdotta nel 1842 da Josef Groll che, nella cittadina boema di Pils, sperimentò con successo il metodo della bassa fermentazione. Nasceva la birra chiara, dal colore brillante e limpido, profumata di frutta e luppolo, dal gusto leggero e amarognolo: detta “pilsner”, è oggi, insieme alla “lager”, sinonimo di birra chiara in tutto il mondo. Nel 1883, infine, Emil Hansen isolò nei laboratori danesi della Carlsberg il ceppo di lieviti tipico della bassa fermentazione, il saccharomyces carlsbergensis (detto anche uvarum). La via alla moderna produzione della birra era definitivamente aperta. L’Italia vanta una tradizione birraria millenaria anche se, fino all’era moderna, si è prodotta poca birra. Nella seconda metà dell’Ottocento prende piede una vasta e strutturata 76 industria della birra, basata sul freddo artificiale e sulla Nascono così alcune importanti realtà: nel 1845 la Peroni, nuova tecnologia di produzione di birre chiare a bassa fer- fondata a Vigevano da Francesco Peroni (ma presto tra- mentazione. Le prime fabbriche nascono per iniziativa di piantata a Roma dove, nel 1905, nasce la “Società Ghiaccio imprenditori d’Oltralpe (Dreher, Wührer, Paskowski, Metz- e Birra Peroni”); l’anno seguente la Menabrea, a Biella; nel ger, Von Wünster, ecc.), cui fanno presto seguito commer- 1857 la Forst, a Lagundo (Bolzano); nel 1859 la “Fabbrica cianti italiani, per lo più di ghiaccio, che vedono nella birra il di Birra e Ghiaccio Moretti”, a Udine. Alla fine del secolo ha naturale completamento della propria attività. inizio uno sviluppo che è arrivato ad oggi. ASSOBIRRA - ANNUAL REPORT 2013 Negli ultimi decenni la crescita del mercato italiano ha atti- e razionalizzazione degli asset produttivi, assicurando rato l’interesse dei grandi gruppi birrari mondiali (Heineken, continuità alla storia di marchi prestigiosi e migliorando SABMiller, Anheuser-Busch InBev, Carlsberg), favorendo fortemente la produttività. Accanto ai grandi produttori si l’ingresso di capitale straniero, con acquisizioni che hanno è sempre più affermata, negli ultimi anni, la realtà delle riguardato la maggioranza o consistenti pacchetti azionari birrerie artigianali, che si distinguono per la rielaborazio- di diversi marchi. ne ”all’italiana” di alcuni stili birrari bevuti nel mondo da Investimenti che hanno contribuito all’ulteriore sviluppo secoli. 77 06 CULTURA DELLA BIRRA / BEER CULTURE UN PRODOTTO NATURALE CON POCHI SEMPLICI INGREDIENTI Quello delle birre è un universo smisurato ma composto da una struttura molto semplice, fatta di 4 elementi naturali: acqua, orzo, lievito e luppolo. Acqua. La sua presenza nella birra finita oscilla fra il 90 e il 93%. Dev’essere pura, di sorgente, ricca di sostanze minerali e organiche. Le birre più famose del mondo devono la propria originalità e rinomanza alla speciale natura delle acque con cui vengono preparate. Modalità di produzione. Esistono due grandi tipologie di Cereali. Sono l’elemento base per la produzione della bir- birra: le birre ad alta fermentazione e quelle a bassa fermen- ra. Il più utilizzato è l’orzo, graminacea originaria dell’Asia tazione. Questi due processi, e quindi il tipo di birra ottenuta, occidentale, anche se non l’unico (vengono impiegati pure sono determinati dalle caratteristiche del lievito impiegato, frumento, riso, segale e mais). Da esso si ricava il malto che agisce a diverse temperature. d’orzo, sostanza base ottenuta dalla prima lavorazione di questo cereale. L’alta fermentazione è sviluppata dal ceppo fungino saccharomyces cerevisiae, che svolge il proprio ruolo fra i 16 e i 23° Lievito. Sono microscopici funghi unicellulari, ricchi di vi- C. Durante il processo di fermentazione, questi lieviti salgono tamine ed enzimi, che trasformano gli zuccheri in alcol e in superficie, trasformando lo zucchero in alcol e producen- anidride carbonica. Appartengono a due famiglie principali: do anidride carbonica. L’alta fermentazione è il metodo più saccharomyces carlsbergensis o uvarum, usato per birre antico e dà origine a birre corpose, dal gusto intenso e aro- a bassa fermentazione, e saccharomyces cerevisiae, per matico, tipicamente inglesi, raggruppate fra le Ale. quelle ad alta fermentazione. La bassa fermentazione è sviluppata dal ceppo fungino saccharomyces carlsbergensis (o uvarum), che si attiva fra 5 e 78 Luppolo. È una grande pianta rampicante, i cui fiori femmi- 8° C. I lieviti lavorano in recipienti chiusi (lager) depositando- nili contengono la luppolina, sostanza aromatica e resinosa si sul fondo, in modo che l’anidride carbonica rimanga nella che conferisce alla birra il caratteristico gusto amaro. I birra. Questo metodo, diffusosi con lo sviluppo del controllo componenti più importanti del luppolo sono i tannini, gli oli delle temperature, permette di produrre birre dal gusto leg- e gli acidi amari, ottimi antisettici e conservanti. gero e fragrante. ASSOBIRRA - ANNUAL REPORT 2013 UN PIACEVOLE COMPLEMENTO DI UN’ALIMENTAZIONE SANA E GUSTOSA gnata a uno stile di consumo (e di vita) equilibrato, la birra non fa ingrassare. La birra va considerata a tutti gli effetti una bevanda-alimento. Contiene infatti numerose sostanze che rivestono Dal ridotto contenuto di alcol. Con il suo oltre 90% di acqua un ruolo importante per l’organismo e la rendono un utile la birra è, nelle versioni di gran lunga più diffuse, la bevanda complemento di un’alimentazione sana ed equilibrata: alcolica fermentata con il minor quantitativo di alcol. Ciò la acqua, sali minerali, vitamine, aminoacidi, maltodestri- rende adatta anche a pranzi di lavoro, pasti leggeri, spun- ne, enzimi, antiossidanti, fibre. A ciò si aggiunge il ridotto tini veloci, come un panino e l’insalata. E - contrariamente contenuto alcolico e l’abitudine mediterranea a berla con a quanto molti continuano a credere - non gonfia neppure. moderazione e a pasto. Secondo una vasta pubblicistica Ciò che infatti gonfia è l’anidride carbonica che, nella birra scientifica internazionale, un consumo moderato di birra versata correttamente, rimane imprigionata nella schiuma. può avere effetti benefici sulla salute ed esercitare un ruolo interessante e positivo in varie patologie: dalle malattie Gustosa e versatile. La birra ha un gusto intrigante e rinfre- cardiocircolatorie all’insorgenza di alcuni tumori, dalla fra- scante, fatto dal corpo di lieve impronta, dall’inconfondibile gilità ossea alla sindrome metabolica. gusto amaricante, dalle sensazioni gustative e tattili delicate e universali. Nelle sue quasi infinite varianti può essere abbi- Leggera e con poche calorie. Un bicchiere di birra chiara nata con qualsiasi piatto, o meglio ingrediente di cui questo è (la più bevuta al mondo e in Italia) conta 68 calorie, quasi composto, compresi alcuni per i quali l’accoppiamento con le come un succo d’arancia (66), meno di quelle di un calice di altre bevande alcoliche risulta problematico: dalle pietanze vino rosso (94) e di un soft drink (129). Dunque, accompa- cucinate in frittura al carciofo, al cioccolato. 79 06 CULTURA DELLA BIRRA / BEER CULTURE UN SOLO NOME PER UN MONDO DI BIRRE La legislazione italiana (Legge 1354/1962) suddivide le Analcolica. Fra le birre a bassa fermentazione merita birre in 5 categorie, corrispondenti al cosiddetto “grado una menzione la birra analcolica, pensata per coloro che saccarometrico” o “grado di fabbricazione”, che indica la non vogliono (o non possono) consumare alcol e con ca- quantità di zucchero (“estratto”) disciolto in 100 grammi di ratteristiche di aroma e gusto equiparabili a quelle di una mosto prima della sua fermentazione. normale Lager o Pils. Superata la gradazione di 1,2% vol., e fino al limite di 3,5, la birra analcolica diventa “light”, dai Grado saccarometrico e titolo alcolometrico volumico sono profumi e sapori molto lievi. strettamente collegati: moltiplicando il grado di fabbricazione per circa 0,4, si ottiene il grado alcolico approssima- Blanche. A produrre per primi la bière Blanche furono, nel tivo della birra. Quattrocento, i monaci del Brabante che impiegarono orzo, frumento e avena e inoltre, trovandosi a stretto contatto con i commercianti olandesi, ingredienti esotici provenienti dal Nuovo Mondo, fra cui il profumato coriandolo e la buccia d’arancia seccata. Oggi la Blanche è fatta in parti uguali di orzo maltato e frumento non maltato, cui si può aggiungere una percentuale variabile di avena, che la rende morbida e quasi vellutata al palato. Moderatamente alcolica, è ricca di suggestioni olfattive (fruttato, floreale e speziato) e gustative (asprigna con toni agrumati e speziati). Di seguito, una breve illustrazione delle birre più diffuse e Bock. La Bock è una birra a bassa fermentazione, chiara e apprezzate dal consumatore italiano. forte, che si ritrova nell’area germanico-alpina. Originaria di Einbeck, cittadina tedesca vicino Hannover, e poi affer- 80 Abbazia. Sono così chiamate perché nate nelle abbazie matasi in Baviera, è gradevole all’olfatto, caratterizzata del luogo con le quali, in alcuni casi, mantengono ancora da netti sentori mielati di malto e da un floreale fresco, relazioni. Le birre d’Abbazia sono diverse - anche di molto ricco e vellutato al palato, con corpo strutturato e persi- - nella varietà di gamma olfattiva e gustativa. In genere stente. Le Bock hanno in genere un grado alcolico intorno sono corpose e di forte contenuto alcolico. Il loro colore a 6,5% vol., colore chiaro, gusto di malto ben presente, varia dall’oro carico all’ambrato, fino al bruno scuro. amaricante del luppolo attenuato. Ale. In genere quando si parla di Ale si intende la birra Lager. È una birra a bassa fermentazione, divenuta - vista inglese tout court, e in effetti le Ale sono prodotte soprat- l’odierna diffusione di quest’ultima - sinonimo di birra tout tutto in Gran Bretagna, pur avendo preso piede anche in court. Il suo nome deriva dal termine tedesco “Lager” Paesi come Belgio e Stati Uniti. Ricavate da malto d’or- (“deposito”, “cantina”), che indica il luogo, a bassa tempe- zo con lieviti ad alta fermentazione che garantiscono un ratura, in cui queste birre venivano prodotte e conservate. corpo pieno e fruttato, di moderato contenuto alcolico, da La Lager europea è una birra chiara, fresca, di media al- bere in genere a temperatura di cantina, le Ale si distin- colicità, delicata negli aromi e nel gusto, dal colore oro guono in numerose tipologie, fra cui: Mild Ale, Bitter Ale, pallido. Fuori dall’Europa sono state progressivamente Belgian Ale, India Pale Ale, American Pale Ale, Porter, ridotto le note di malto e di luppolo: in tutto il continente Stout, Barley Wine, ecc. americano la Lager è considerata un soft drink. ASSOBIRRA - ANNUAL REPORT 2013 Pils. Nota anche come “pilsener” o “pilsner”, prende il Weizen. Popolarissima in Baviera, la Weizen è una birra nome dalla città boema di Plzen (Pilsen in tedesco), dove fresca e dissetante, a base di malti d’orzo e di frumento (in vide la luce ad opera del già citato Groll. Il mastro birraio tedesco “Weizen”). Quest’ultimo, che per legge non è infe- bavarese sfruttò le peculiarità di un’acqua povera di mine- riore al 50%, le conferisce il tipico gusto acidulo, mentre rali e la finezza aromatica del luppolo coltivato nella vicina l’amaro, data la scarsa presenza di luppolo, è impercetti- Zatec per creare una birra dorata, a bassa fermentazione, bile. Le Weizenbier sono dette anche “Weissbier” (“birre che è la capostipite di oltre il 90% della birra oggi prodotta bianche”) per l’aspetto torbido e quasi lattiginoso, causato nel mondo. La Pils si caratterizza per l’aroma floreale, il dai lieviti che rimangono in sospensione e conferiscono il gusto dal finale secco e pulito e la schiuma abbondante. Si caratteristico aroma fruttato di banana matura e speziato suddivide in varie tipologie, fra cui le Pils boeme, dal bel co- di chiodo di garofano, ancorché ne esistano anche versioni lore dorato, caratterizzate da morbide note di malto e da un meno diffuse scure. amaro ben presente, e le Pils tedesche, più “pulite”, secche e dal forte aroma di luppolo, alle quali si avvicinano tutte o quasi le Pils prodotte negli altri Paesi europei. ALE ABBAZIA ANALCOLICA BLANCHE BOCK LAGER PILS WEIZEN 81 06 CULTURA DELLA BIRRA / BEER CULTURE LE 7 “REGOLE D’ORO” DEL SERVIZIO Schiuma: alta due dita e ben compatta. Per gustare al di detergente e brillantante che impediscono la corretta meglio una birra ci vuole la schiuma, alta due dita e ben formazione della schiuma. Prima dell’uso è consigliabile compatta. La schiuma è il filtro naturale della birra, attra- bagnarlo con acqua fredda, per eliminare eventuale pol- verso cui vengono dosati gli aromi del luppolo e del malto. vere e avvicinare la temperatura del vetro a quella della Il gusto della schiuma, più amaro di quello della birra birra. Un’avvertenza: non confondere la schiuma con le stessa, esalta il caratteristico sapore della bevanda am- bollicine. Per la birra, a differenza dello champagne, la plificandone la piacevolezza. La schiuma, infine, protegge presenza di persistenti bollicine indica solo l’eccessivo la birra dall’ossidazione mantenendone integri aromi e contenuto di anidride carbonica. fragranze e rendendola più buona e più digeribile. Temperatura: in genere bassa, ma mai ghiacciata. Spillatura: due fasi (e vari metodi). Il termine “spilla- Ogni birra ha la corretta temperatura di servizio. Su que- tura” indica il servizio della birra in bicchiere, tanto alla sto tema vige una regola generale: più una birra è corpo- spina quanto dalla bottiglia. La birra va spillata rispettan- sa e alcolica, più aumenta la temperatura alla quale va do due velocità: prima lentamente, tenendo il bicchiere bevuta. In genere sull’etichetta si consiglia la migliore leggermente inclinato fino a riempirlo per tre quarti; poi, temperatura di servizio. dopo averlo raddrizzato, più velocemente, in modo da far sviluppare la giusta quantità di schiuma. La giovinezza, per un sapore pieno. La birra va consumata “giovane”. Come tutti i prodotti “vivi”, più fresca è, più Bicchiere: ci vuole quello giusto. Ogni birra ha il bic- mantiene integri profumi e gusto. Per assaporarla al me- chiere più appropriato - rigorosamente di vetro - che per- glio affidatevi alle indicazioni riportate in etichetta. Fanno mette di evidenziarne il gusto e l’aroma aiutando, anche, eccezione alla regola pochissime birre, dette appunto “da la formazione della giusta schiuma. Qualche esempio: per invecchiamento”, in genere ad alta fermentazione, di ele- le birre ad alto contenuto alcolico come le Belgian Ale o le vata alcolicità e con robusta luppolatura. birre d’Abbazia, occorre un bicchiere a calice; le Ale e le birre anglosassoni ottengono il meglio dalla classica pinta Conservazione: in luogo fresco e al riparo della luce. (contenente 0,568 litri raso bordo); le Blanche, e in genere La birra risente degli sbalzi di temperatura e degli effetti le birre speziate di stile belga, vengono servite in bicchieri negativi della luce e dell’ossigeno. Il luogo migliore di ampi. conservazione è perciò un posto fresco e al tempo stesso asciutto (per ridurre il rischio di ossidazione), nel quale 82 Vetro: sempre pulito e possibilmente bagnato. Il ve- le bottiglie siano tenute al riparo dalla luce e in posizione tro del bicchiere dev’essere ben pulito ma senza tracce verticale. ASSOBIRRA - ANNUAL REPORT 2013 06 CULTURA DELLA BIRRA / BEER CULTURE AN AGE-OLD AND MEDITERRANEAN BEVERAGE Along with bread and wine, beer is one of the oldest foods created by man. The first documented beer recipe dates back to 4000 B.C.: it was the Sumerians who created the first fermented alcoholic beverage that could be considered beer. From Mesopotamia, beer brewing spread to Egypt, and then crossed the Mediterranean and eventually reached ancient Greece. In the Italian peninsula, beer was already known at the time of the Etruscans; it then reached ancient Rome, where it became widespread especially among the lower classes of the population. Thus, beer has historically always been as much a Mediterranean beverage as a Nordic one, although due to climatic reasons (lower temperatures are better suited to fermentation), southern and northern Europe progressively specialized in producing wine and beer respectively. Beer has followed the expansion of civilization in almost every part of the world, but the way it is made has remained essentially unchanged. With one exception, introduced in 1842 by Josef Groll, who, in the Bohemian town of Pils, successfully tried the bottom fermentation method. The result was a pale beer with a clear golden color, a fruity, hoppy scent and a delicate bitter taste: known as “pilsner”, today, along with “lager”, it is synonymous with pale beer throughout the world. Finally, in 1883 Emil Hansen, working in the Carlsberg brewery in Denmark, isolated the strain of yeast typical of bottom fermentation, saccharomyces carlsbergensis (also called uvarum). The age of modern brewing had definitely begun. Italy boasts an age-old brewing tradition, although until modern times beer was produced in small quantities. In the second half of the 19th century a vast and well-organized brewing industry established itself, based on artificial cooling and on the new technology for producing pale, bottom fermented beer. The earliest breweries opened thanks to the initiative of foreign businessmen (Dreher, Wührer, Paskowski, Metzger, Von Wünster, etc.), soon followed by Italian merchants, active mostly in the ice trade, who considered beer as a natural complement to their activities. Several major breweries were thus established: Peroni in 1845, founded in Vigevano by Francesco Peroni (and soon relocated to Rome, where, in 1905, the “Società Ghiaccio e Birra Peroni” was established); the following year Menabrea opened in Biella; Forst in 1857 in Lagundo (Bolzano); and in 1859 “Fabbrica di Birra e Ghiaccio Moretti”, in Udine. The end of the century saw the beginning of a development that has come to the present day. In the past few decades the growth of the Italian market stirred the interest of the world’s leading brewing groups (Heineken, SABMiller, InBev, Carlsberg), favoring the entry of foreign capital, with acquisitions that concerned sizeable (or majority) blocks of shares of several companies. These investments contributed to the further development and rationalization of production, ensuring continuity to the legacy or prestigious brands and greatly improving productivity. Along with the large brewing companies, recent years have seen the proliferation of microbreweries, which stand out for their “Italian-style” versions of several beer styles that have been enjoyed throughout the world for centuries. A FEW SIMPLE INGREDIENTS, FOR A NATURAL PRODUCT The universe of beer is vast. However, it is based on a very simple structure, composed of four natural ingredients: water, cereals, yeast and hops. Water. Its presence in beer ranges from 90% to 93%. It must be pure, it must originate from a spring and it must be rich in mineral and organic substances. The world’s most renowned beers owe their character and fame to the special nature of the water with which they are brewed. Cereals. These are the basic element for producing beer. The most widely used is barley, a grass originating from western Asia, although others are also used (such as wheat, rice, rye and corn). It is from the first stage of processing of this cereal that barley malt is obtained. Yeast. These are microscopic single-celled fungi, rich in vitamins and enzymes, that turn sugar into alcohol and carbon dioxide. Yeast is subdivided into two main families: saccharomyces carlsbergensis (uvarum) used for brewing bottom fermented beer, and saccharomyces cerevisiae, used for brewing top fermented beer. Hops. It’s a large vine whose female flowers contain lupulin, an aromatic, resinous substance that gives beer its distinctive bitter taste. The most important substances found in hops are tannins, oils and bitter acids, which are excellent natural antiseptics and preservatives. Methods of production. Two main methods exist for brewing beer: top fermentation and bottom fermentation. These two processes, and the resulting beer, are determined by the ASSOBIRRA - ANNUAL REPORT 2013 characteristics of the type of yeast used, which acts at different temperatures. Top fermentation is caused by the saccharomyces cerevisiae yeast, which is active at a temperature of between 16 and 23° C. During the fermentation process, this yeast rises to the surface, turning sugar into alcohol and producing carbon dioxide. Top fermentation is the oldest brewing method and results in full-bodied beers with an intense and aromatic taste, such as British Ales. Bottom fermentation is caused by the saccharomyces carlsbergensis (uvarum) yeast, which is active at a temperature of between 5 and 8° C. In this case the yeast acts in closed containers (lager), where it deposits at the bottom, allowing the carbon dioxide to remain in the beer. This method, which became widespread when it became possible to control brewing temperatures, is used to brew beers with a delicate and fragrant taste. AN ENJOYABLE COMPLEMENT TO A HEALTHY AND TASTY DIET Beer should for all intents and purposes be considered both a beverage and a food. In fact, it contains many substances that are necessary for our bodies: water, mineral salts, vitamins, aminoacids, maltodextrin, enzymes, anti-oxidants and fiber, all of which make beer a useful complement to a healthy and balanced diet. In addition to the nutrients it contains, we have to consider that beer has a low alcohol content and that the Mediterranean diet entails usually drinking it in moderation and with meals. According to a vast amount of international scientific literature, moderate beer consumption may have beneficial effects on health and play an interesting and positive role in several pathologies that range from cardiocirculatory diseases to various types of tumors, to brittle bones and metabolic syndrome. Light, and with few calories. A glass of lager (the most popular beer both in Italy and internationally) contains 68 calories, almost as few as a glass of orange juice (66), and less than a glass of red wine (94) or of a soft drink (129). So beer accompanied by a balanced lifestyle (and consumption) is not fattening. Low alcohol content. Composed of over 90% water, beer, in its most popular versions, is the fermented alcoholic beverage with the lowest alcohol content. This makes it suitable even for working lunches, light meals, and quick snacks such as a sandwich and some salad. And - contrary to popular belief - it won’t even bloat you. In fact, bloating is caused by the carbon dioxide; and if beer is poured correctly, the carbon dioxide remains trapped in the froth. Tasty and versatile. Beer has an enjoyable, refreshing flavor, a delicate body, the distinctive bitterness, and the delicate and universal gustatory and tactile sensations. In its almost infinite variants, beer can be paired with almost any dish or ingredient composing it, including some that are hard to match, such as fried dishes, a “challenging” ingredient such as artichokes, and even chocolate. A SINGLE NAME FOR A WORLD OF BEERS Italian legislation (Law 1354/1962) subdivides beer into 5 categories, according to their so-called “saccharometric level” or “fabrication level”, indicating the quantity of sugar (“extract”) dissolved in 100 grams of wort before its fermentation. The saccharometric level and alcohol level by volume are closely related: by multiplying the fabrication level by approximately 0.4, the beer’s approximate alcohol content can be calculated. Type of beer Non-alcoholic beer Fabrication level Alcohol level 3-8 <1,2 Light beer 5-10,5 1,2-3,5 Beer 10,5 >3,5 Double malt >12,5 >3,5 (usually >5) Special beer >14,5 >3,5 (usually >6/6,5) Below is a brief illustration of the beers that are most widespread and enjoyed in Italy. Abbey. Ales are so called because they were originally brewed in the abbeys of towns to which in some cases they are still connected. Abbey beers are different among them with a large range of tastes and flavors. They are usually full-bodied and with a high 06 CULTURA DELLA BIRRA / BEER CULTURE alcohol content. Their color ranges from dark gold to amber, till dark brown. Ale. The term Ale refers to British beer, and in fact this style is brewed mostly in Great Britain, although it has also spread to countries such as Belgium and the United States. Brewed from barley malt with top-fermenting yeasts that ensure a full-bodied and fruity flavor and a moderate alcohol content, Ales, which are usually enjoyed at cellar temperature, encompass several kinds, such as: Mild Ale, Bitter Ale, Belgian Ale, India Pale Ale, American Pale Ale, Porter, Stout, Barley Wine, etc. Non-alcoholic. Among the bottom-fermented beers, non-alcoholic beer, which is establishing its niche among consumers who do not wish to (or cannot) consume alcohol, deserves a mention. Its aroma and flavor are comparable to those of a normal Lager or Pils. Once the alcohol content exceeds 1.2% vol., and up to a maximum of 3.5%, non-alcoholic beer falls into the “light” category, characterized by a very delicate aroma and flavor. Blanche. Bière Blanche was originally brewed in the 15th century by monks in the Brabant region, who used barley, wheat and oats and, being in close contact with Dutch merchants, also exotic ingredients from the New World such as coriander and dried orange rind. Today Blanche is made in equal parts from malted barley and not malted wheat, to which a varying percentage of oats could be added to render it soft and almost silky to the palate. Having a moderate alcohol content, it is rich in olfactory (fruity, floral and spicy) and gustatory (slightly sour, with citrus and spicy notes) nuances. Bock. Bock is a pale, strong and bottom-fermented beer that is brewed in the Germanic/Alpine area. Originating in Einbeck, a small German town near Hannover, and eventually becoming popular in Bavaria, this beer has a pleasant scent characterized by a distinctive honey-tinged scent of malt and by a fresh, floral flavor that is rich and silky to the palate, full-bodied and persistent. Bock beers usually have an alcohol content around 6.5% vol., a pale color, a well-defined malt flavor, and a toned-down hoppy bitterness. Lager. Lager is a bottom-fermented beer that has become - given how widespread these beers have become - synonymous with beer itself. The name comes from the German word “Lager” (“deposit”, “cellar”), indicating the cool place where these beers were brewed and stored. European Lager is a pale, fresh beer with a moderate alcohol content, characterized by a delicate aroma and flavor and with a pale gold color. Outside Europe the malty and hoppy notes have been progressively reduced: in North and South America, Lager is considered a soft drink. Pils. Also known as “pilsener” or “pilsner”, it takes its name from the Bohemian town of Plzen (Pilsen in German), where it was created by the earlier-mentioned Groll. The Bavarian master brewer exploited the distinctive features of a water poor in minerals and the fine aroma of the hops grown in the nearby Zatec, to create a golden, bottom-fermented beer that is the ancestor of over 90% of all beer produced throughout the world today. Pils is characterized by its floral aroma, its dry, clean finish and its abundant froth. It is subdivided into various types, including the golden-hued Bohemian Pils, characterized by soft malty notes and a well-defined bitterness, and German Pils, with a “cleaner” flavor, drier and with a strong hoppy aroma, to which virtually all of the Pils produced in other European countries are similar. Weizen. Very popular in Bavaria, Weizen is a fresh and thirst-quenching beer made from barley malt and wheat malt (“Weizen” in German). The wheat malt, which by law must be not less than 50%, gives the beer its typical tangy taste, while the bitter note, given the scarce presence of hops, is imperceptible. Weizenbiers are also known as “Weissbiers” (“white beers”) because of their cloudy, almost milky appearance, caused by the suspended yeast particles that give it its distinctive, fruity ripe banana and clove aroma, although there are also lesser dark versions. THE 7 “GOLDEN RULES” FOR SERVING BEER Head of froth: two fingers thick, and dense. To provide the most enjoyment, a beer should have a head of froth that is two fingers thick and quite dense. The head acts as a natural filter that gradually releases the aroma of the hops and malt. More bitter than the beer itself, the head brings out the beer’s characteristic flavor and enhances it. The head also protects the beer from ASSOBIRRA - ANNUAL REPORT 2013 oxidation, maintains its aroma and fragrance intact and makes it more pleasant to drink and easier to digest. Pouring: two steps (and several methods). The term “pouring” indicates the act of serving beer in a glass, either from a keg or from a bottle. Beer should be poured slowly at first, holding the glass slightly at an angle, until it is three quarters full. Then, after straightening the glass, it should be poured quickly to allow an adequate head of froth to develop. The glass: there’s a right one for every beer. Each beer is associated with a specific type of vessel - made rigorously out of glass - that is best suited to bringing out its taste and aroma and that allows the right amount of head to form. A few examples: beers with a high alcohol content such as Belgian Ales or Abbey beers should be served in a chalice; Ales and British beers are best enjoyed in a classic pint glass (holding 0.568 liters at the rim); Blanche, and generally all spicy Belgian-style beers, should be served in wide glasses. Glass: always clean, and possibly moistened. The glass should be clean and without traces of detergent or rinsing agent, which would prevent froth from adequately forming. Before use, it should be moistened with cold water to eliminate any traces of dust that may be present and to bring its temperature down to that of the beer. Important: do not confuse the froth with bubbles. In the case of beer, unlike champagne, the presence of persistent bubbles indicates only an excessively high carbon dioxide content. Temperature: generally cold, but never icy. Each beer has its own ideal serving temperature: in general, the stronger and more full-bodied it is, the higher its ideal serving temperature should be. The recommended serving temperature is usually indicated on the label. Freshness: the key to a full flavor. Beer should be consumed “young”. As all “live” products, the fresher it is, the more its fragrance and taste are maintained. To savor it at its best, follow the indications provided on the label. An exception to this rule is given by very few beers, known as “aged beers”, that are generally top fermented, with a high alcohol content and a strong hoppy taste. Storage: in a cool and dark place. Beer is affected by sudden changes in temperature and by light and oxygen. The best place to store it is therefore both cool and dry (to reduce the risk of oxidation), with the bottles in an upright position and away from sources of light. WWW.ASSOBIRRA.IT