numero
numero124
97 -- 28
21 agosto
giugno 2011
2012
2
Nuove emissioni
3
Pillole Educational
4
Tema caldo
6
Focus Banca Imi
8
ETF in cifre
9
Commento agli ETF
Esposizione diretta al Renminbi
con l’ETF sulle A-Shares cinesi
ETF sulla Cina
(in Renminbi)
Gli ETF e la possibile incidenza
del rischio cambio
La Fed scalda i prezzi dell’oro. E’ record
di afflussi sugli ETP sul metallo giallo
Economia e mercati finanziari. Cresce attesa
per le scadenze di settembre
ETF Plus: migliori, peggiori
e più scambiati a uno e sei mesi
Il rally di agosto sostiene gli ETF
a leva sul Ftse Mib
è disponibile la nuova app di ETF news per il tuo Ipad, è gratis!
a cura di Titta Ferraro
Nuove emissioni
Esposizione diretta al Renminbi
con gli ETF sulle A-shares cinesi
Per gli investitori che desiderano accedere
al mercato cinese con un’esposizione al
Renminbi risulta ancora difficile avere
accesso alle “A-shares”, ossia quelle azioni
che offrono un’esposizione diretta alla
valuta cinese. Le A-shares sono azioni
che possono essere negoziate solo dagli
investitori
internazionali
Il nuovo ETF
ai quali è
quotato a
stata concessa
Milano da
una licenza
Deutsche Bank
QFII (qualified
foreign
permette
institutional
di prendere
investor). Gli
posizione sulle
ETF offrono
A-shares cinesi,
una sponda
che offrono
per superare
un’esposizione
questo tipo
diretta alla
di ostacolo e
Deutsche Bank
valuta cinese
ha portato
prima a Londra e poi anche a Piazza Affari
un proprio fondo a gestione passiva che
replica l’andamento del CSI 300, indice
interamente composto da azioni della
categoria “A” più rappresentative in base
ad una combinazione di capitalizzazione di
2
mercato e liquidità quotate sullo Shanghai
Stock Exchange e sullo Shenzhen Stock
Exchange, le due principali borse cinesi.
“Con questo prodotto si ha la possibilità di
accedere ad uno dei mercati azionari più
dinamici del globo in maniera semplice e
trasparente - rimarca Mauro Giangrande,
responsabile della piattaforma db X-trackers
di Deutsche Bank per l’Italia – con gli
investitori retail e istituzionali che hanno a
disposizione un investimento difficilmente
raggiungibile a causa delle restrizioni
all’acquisto cui sono soggetti gli investitori
non residenti in Cina”.
Offrendo un’esposizione diretta al Renminbi,
questo ETF permette agli investitori di
beneficiare di un eventuale apprezzamento
della valuta cinese nei confronti dell’euro,
dall’altro si è esposti a possibili perdite
derivanti da un deprezzamento del Renminbi.
L’indice viene ribilanciato ogni sei mesi.
Attualmente a prevalere sono i titoli
finanziari che contano per oltre un terzo del
totale seguiti da industriali (15,5%) e materiali
di base (13,05%). A Piazza Affari analogo
sottostante è offerto dal Credit Suisse ETF
(IE) on CSI 300 che presenta un TER pari
allo 0,5% e da inizio anno fa segnare un
calo del 7%.
Caratteristiche del Db X-Trackers Csi300 Index ETF
Indice di riferimento
Metodo replica indice Categoria
Codice Isin
Codice di negoziazione Armonizzato TER (costi totali)
Dividendi
CSI 300 Index
Replica sintetica
Azionario Cina
LU0779800910
XCHA
Sì (UCITS IV)
0,5% all’anno
Capitalizzati
Fonte: Deutsche Bank
NEWS DAL MONDO ETF
News
Deutsche Bank
db X-trackers
Un pacchetto semplice per un prodotto tutto italiano
I primi ETF su Titoli di Stato italiani
ETP: masse gestite toccato massimi storici negli Usa
Nella settimana chiusa al 24 agosto gli Assets under Management (AuM) in ETP
hanno toccato negli Stati Uniti il nuovo massimo storico a quota 1.219 miliardi di
dollari. Da inizio anno la crescita degli asset risulta del 16,6%. I dati riportati dalla US
ETF Market Weekly Review curata da Deutsche Bank evidenziano come nell’ultima
settimana sono scesi gli asset legati a replicanti azionari (-2,3 mld $), mentre sono
saliti rispettivamente di 1,8 e 4,5 miliardi di dollari quelli di ETP sul reddito fisso e sulle
commodity.
Delisting da Piazza Affari per 5 ETF targati Lyxor
Lyxor procederà il prossimo 4 settembre alla liquidazione di cinque propri ETF quotati
sul mercato ETFPlus di Borsa Italiana. Si tratta del LYXOR ETF WISE Quantitative
Strategy (Codice: WISE; Isin: FR0010540690), il Lyxor ETF STOXX Europe 600
Automobiles and Parts Daily Short (Codice: AUTPX; Isin: FR0010916759), il Lyxor
ETF STOXX Europe 600 Banks Daily Short (Codice: BNKX; Isin: FR0010916767),
il Lyxor ETF STOXX Europe 600 Basic Resources Daily Short (Codice: BRESX;
Isin: FR0010916783) e il Lyxor ETF STOXX Europe 600 Oil and Gas Daily Short
(Codice: OILX; Isin: FR0010916809). La liquidazione verrà effettuata sulla base del
valore unitario (NAV) dell’ETF calcolato lo stesso 4 settembre. Gli investitori non
saranno gravati da alcun costo o commissione aggiuntivi. Il pagamento dell’importo di
liquidazione avverrà a partire dal 7 settembre.
Deutsche Bank emette i primi tre ETF al mondo su Titoli di Stato italiani.
ETF su
ISIN
Dividendi
TER
MTS Italy Aggregate – Ex-Bank of Italy®
LU0613540698
Distribuzione annuale
0,20 %
MTS Italy BTP – Ex-Bank of Italy®
LU0613540185
Distribuzione annuale
0,20 %
MTS Italy BOT – Ex-Bank of Italy®
LU0613540268
Capitalizzati
0,15 %
Educational
Quando si acquista un ETF c’è la possibilità di dover considerare l’eventuale presenza
del rischio cambio nel caso le attività sottostanti siano denominate in valute diverse da
quella del fondo. Pertanto l’investitore dell’area euro che acquista un ETF che replica
l’andamento di un indice quotato in dollari Usa vede la performance del proprio investimenti
dipendere anche dall’evoluzione del rapporto di cambio tra euro e dollaro. Per chi non
vuole far dipendere l’investimento dal fattore valuta, sono presenti alcuni ETF ed ETC che
permettono di coprirsi dal rischio cambio. L’attività di hedging permette una copertura quasi
totale dal rischio di una svalutazione della divisa in cui è denominato il sottostante rispetto
all’euro. La copertura può essere inferiore al 100% (sottoesposizione) o superiore al 100%
(sovraesposizione) a seconda dell’andamento dell’indice sottostante e del tasso di cambio.
3
Prima dell’adesione leggere il documento di quotazione, il prospetto ed il prospetto semplificato del comparto rilevante.
Avvertenze –Potete ottenere gratuitamente tali documenti presso Deutsche Bank AG, Via Santa Margherita 4, 20121 Milano e sul sito
www.dbxtrackers.com. db x-trackers è un marchio commerciale di proprietà di Deutsche Bank AG. Gli ETF descritti nel presente
opuscolo informativo sono azioni di db x-trackers II, una società d’investimento costituita ai sensi del diritto lussemburghese nella
forma di Société d’Investissement à Capital Variable (SICAV). Deutsche Bank AG e lo sponsor degli indici non rilasciano alcuna
dichiarazione o garanzia circa i rendimenti che possono essere ottenuti dall’utilizzo del relativo indice. MTS Italy-Ex Bank of Italy
Indices e ciascun indice singolarmente (di seguito, gli “Indici”) sono marchi registrati di proprietà di MTSNext Ltd. MTSNext è
titolare di tutti i diritti di copyright relativi agli Indici nonché di tutti i diritti relativi ai dati sui valori e gli elementi costitutivi degli
stessi. MTSNext ed i suoi licensor (concessori di licenze) non promuovono, supportano o sono in alcun modo coinvolti nella vendita
o nella commercializzazione dei prodotti descritti nel presente avviso promozionale. MTSNext ed i suoi licensor non assumono
alcuna responsabilità nei confronti di alcuno per qualsivoglia imprecisione presente nei dati sui quali l’Indice è basato, per qualunque errore, imprecisione o omissione nel calcolo e/o nella diffusione dell’Indice o nel modo in cui viene utilizzato in riferimento
all’emissione e/o l’offerta dei prodotti qui descritti o in relazione alla commercializzazione dell’Indice. Le informazioni contenute nel
presente documento sono destinate esclusivamente all’utilizzo in Italia. La pubblicazione del presente documento non costituisce
una modalità di offerta al pubblico da parte di Deutsche Bank AG e non costituisce o intende fornire alcun giudizio, da parte della
stessa, sull’opportunità dell’eventuale investimento ivi descritto. I prodotti descritti adottano una struttura swap based. Si prega
di far rifermento alla sezione “Rischio di Controparte” presente nel Documento di Quotazione e nel Prospetto per una descrizione
dettagliata dello stesso e delle tecniche per ridurlo attraverso il rilascio di una garanzia.
db X-trackers_Anz_StAnl.it_124x200_it.indd 1
21.02.12 16:01
a cura di Titta Ferraro
TEMA CALDO
Record di asset sugli ETP legati
all’oro in attesa delle banche centrali
Archiviate le Olimpiadi di Londra 2012, la caccia
all’oro si è spostata dai campi di gara ai mercati con
le quotazioni del metallo giallo risalite sui massimi a
oltre 4 mesi. Rialzo preceduto nei mesi scorsi da un
progressivo posizionamento degli operatori sul metallo
prezioso per eccellenza in virtù delle crescenti attese
di nuovi interventi di allentamento quantitativo da parte
delle principali banche
centrali, ma anche
L’attesa per un come scudo protettivo
nuovo round di alla luce dei problemi
allentamento legati alla crisi del
quantitativo debito europea e
deterioramento
da parte della al
d
e
l
l
’outlook
Fed scalda le
globale.
quotazioni dell’oro. economico
Nelle ultime settimane
E’ corsa agli ETP indubbiamente una
sul metallo giallo spinta all’oro, che
potrebbe inanellare il
12° anno consecutivo di rialzi, è arrivata dalla Federal
Reserve. Le minute dell’ultima riunione della banca
centrale Usa hanno evidenziato che molti membri del
board ritengono opportuno un nuovo programma di
acquisto di asset volto a dare supporto alla ripresa
economica se non si assisterà a un’inversione di
tendenza nella congiuntura della prima economia del
pianeta. “Nel loro insieme - rimarca Goldman Sachs
- le minute rafforzano la nostra aspettativa che il
committee estenda la sua guidance sui tassi almeno
4
fino alla metà del 2015 rispetto alla parte finale del
2014 attualmente indicata”. Invece per assistere a una
nuova fase di espansione del bilancio con l’acquisto di
asset la banca d’affari Usa ritiene si dovrà aspettare
l’ultima parte finale dell’anno o l’inizio del prossimo.
L’oro e il biglietto verde
In tal senso, il World Gold Council ritiene che nuove
mosse di politica monetaria non convenzionale da parte
delle banche centrali aumenteranno i rischi di inflazione
futura. Elemento che tende a indirizzare gli investitori
verso l’oro. Altro fattore di rilievo è rappresentato
dagli sviluppi della situazione politica e finanziaria
negli Usa. L’avvicinarsi delle elezioni presidenziali (a
novembre) e il ritorno d’attualità della discussione sul
tetto all’indebitamento e sulla necessità di affrontare un
deficit di bilancio di 1.300 miliardi di dollari potrebbe
pesare sul dollaro Usa, valuta in cui è quotato il metallo
giallo. Proprio la forte ascesa del biglietto verde nei mesi
scorsi – in virtù della sua natura di asset rifugio – aveva
frenato l’andamento dell’oro nello scorso trimestre.
Soros e Paulson anticipano il mercato. E’ corsa agli
ETP sull’oro
Proprio il calo dei prezzi dell’oro nel secondo trimestre
dell’anno (-4% circa, peggior trimestre dal 2008) non
ha lasciato indifferenti i grandi investitori in oro. I dati
diffusi dalla SEC, la Consob statunitense, evidenziano
come lo scorso trimestre è stato caratterizzato da
ingenti acquisti sull’SPDR Gold Trust, il più grande
TEMA CALDO
ETF al mondo sul metallo giallo, da parte di George
Soros e John Paulson, due dei più importanti investitori
professionali al mondo. Soros, che detiene anche
importanti partecipazioni in società aurifere come
Barrick Gold e Goldcorp, ha acquistato 564.850 titoli
dell’SPDR Gold Trust portando il totale detenuto a quota
884.400. Quota decisamente più sostanziosa quella in
mano a John Paulson che attraverso la Paulson & C.
detiene 21,8 mln di titoli dell’SPDR Gold Trust, con un
incremento del 26% nel corso del secondo trimestre
della quota detenuta. Paulson già lo scorso anno
aveva raccomandato di acquistare oro perché quando
le pressioni inflazionistiche diverranno evidenti, l’oro si
sarà già mosso.
La quantità di oro detenuta attraverso Exchange Traded
Products (ETP) fisici sta aggiornando di volta in volta
i massimi storici. Alla fine della scorsa settimana sono
state superate le 2.448 tonnellate (+90 tonnellate da
inizio 2012), superando per quantità le riserve di oro
detenute dalla Francia. “La domanda di ETF sull’oro
è cresciuta molto e continuerà a crescere insieme ai
prezzi in caso di QE3 della Fed”, rimarca la società
di consulenza Thomson Reuters Gfms che vede
l’oro in area 1.800-1.850 dollari a fine anno. Anche
il consensus Bloomberg vede i prezzi dell’oro salire
ancora e attestarsi a 1.760 dollari a fine 2012 per poi
viaggiare in media a quota 1.800 dollari nella prima
metà del 2013. L’oro è anche idoneo per gli investitori
in euro a diversificare con asset denominati in dollari
Usa. A giugno, uno tra i mesi più difficili nell’ambito
della crisi dell’euro, gli afflussi verso ETP legati all’oro
sono stati forti proprio in Europa - 1,6 miliardi di dollari
contro i soli 770 mln degli Usa - a riprova che molti
investitori europei preferiscono aumentare l’esposizione
Riflettori su Jackson Hole, payrolls e
prossimo meeting Fed
Il prossimo meeting della Fed è in agenda il 12-13 settembre e verrà preceduto dal consueto
incontro annuale a Jackson Hole (31 agosto) tra i principali banchieri mondiali e dove Ben
Bernanke potrebbe fare chiarezza sulle intenzioni della Fed. Due anni fa Jackson Hole fu
l’occasione per preannunciare il varo del QE2 e innescare forti vendite sul dollaro Usa e il
parallelo rialzo dell’oro (+5% nel settembre 2010). Ancora più decisivi del solito saranno i riscontri
di agosto sul mercato del lavoro (in uscita il 7 settembre i dati su disoccupazione e non farm
payrolls) che orienteranno non poco la Fed che vede al suo interno molti componenti convinti
circa la necessità di un QE3 per spingere la disoccupazione sotto l’8%, livello oltre il quale viaggia
ormai dal lontano febbraio 2009. Secondo il presidente della Fed di Chicago, Charles Evans,
il miglioramento evidenziato a luglio dal mercato del lavoro Usa non è sufficiente per tornare a
livelli di occupazione soddisfacenti e ha indicato in area 300-400 mila nuovi posti di lavoro al
mese (a luglio è stato di 163 mila unità) un livello da ritenere soddisfacente.
5
su beni rifugio complici i crescenti timori legati all’outlook
economico. Di non secondaria importanza il fatto che
l’effetto cambio, ossia la discesa a doppia cifra dell’euro
rispetto al biglietto verde nell’ultimo anno, ha permesso
ai detentori di ETC sull’oro di avvantaggiarsi di questa
rivalutazione del dollaro. Sul mercato ETFPlus di Piazza
Affari sono diversi gli ETC/ETN che permettono di
posizionarsi sul metallo giallo. Essendo gli ETC quotati
in euro e i metalli preziosi in dollari Usa, l’investitore
risulta esposto al rischio cambio euro/dollaro. Per chi
non vuole far dipendere l’investimento dalle fluttuazioni
del cambio eur/$, sono presenti alcuni strumenti che
permettono di neutralizzare l’effetto valuta. Principale
vantaggio degli ETC/ETN sull’oro è l’agevole acquisto
di questo asset grazie all’annullamento dei costi di
stoccaggio del metallo e alla possibilità di detenere
anche quantità minime di oro.
Quotazioni oro negli ultimi 2 anni
1900
1800
1700
1600
1500
1400
1300
1200
set’10
set’11
ago’12
Fonte: Bloomberg
FOCUS BANCA IMI
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L’APPROFONDIMENTO
DI BANCA IMI
Il punto su mercati in attesa
dei riscontri di settembre
I mercati tornano guardinghi in
attesa degli importanti eventi in
agenda nelle prossime settimane,
dalla riunione di settembre della
Bce al pronunciamento della Corte
costituzionale tedesca sul fondo
salva-stati
In vista dei numerosi appuntamenti di settembre,
la seconda parte di agosto ha visto una fase
interlocutoria per i mercati dopo settimane di
marcata ascesa. In assenza della forte volatilità
vista nello stesso periodo dell’anno passato, gli
6
stati riprendono le emissioni sul primario in un
contesto che, seppur ancora lontano dalla normalità,
appare più sostenibile rispetto a inizio estate.
Rimane comunque alta l’attenzione degli operatori
che, in attesa degli importanti eventi del calendario
settembrino, si sono concentrati sul simposio dei
banchieri centrali di fine agosto a Jackson Hole, alla
ricerca di qualche indicazione in merito ai contenuti
delle imminenti riunioni di BCE (6 settembre) e
Federal Reserve (12-13 settembre). Nel frattempo
rimangono in sospeso per metà mese la sentenza
della Corte Costituzionale tedesca, la consegna
del rapporto della Troika sulla Grecia, le modalità
di utilizzo degli aiuti alle banche spagnole e il
chiarimento riguardo al funzionamento dello scudo
salva-spread.
Permane incertezza sulla Grecia
A pesare sul mercato resta l’incertezza sulle sorti
della Grecia e sui dettagli in arrivo circa l’attuazione
dello scudo anti-spread, per entrambi i quali
bisognerà attendere la seconda parte di settembre.
Infatti, per quanto riguarda Atene nonostante
qualche timida apertura della cancelliera tedesca
Angela Merkel, i colloqui del premier greco Antonis
Samaras con i maggiori esponenti europei nel
corso della della settimana passata sono apparsi
per lo più interlocutori, in quanto non sarà presa
alcuna decisione prima del rapporto che la Troika
(Unione Europea, Bce e Fmi) stilerà il prossimo
mese. Ancora più incerta la strada dello scudo
anti-spread dopo che, secondo indiscrezioni, la
BCE avrebbe dichiarato che non fornirà i dettagli
L’APPROFONDIMENTO
DI BANCA IMI
FOCUS BANCA IMI
del nuovo programma di acquisto titoli prima del
pronunciamento della Corte Costituzionale tedesca
sul fondo salva-stati permanente, atteso per il 12
settembre.
I verbali
dell’ultima
riunione della
Federal Reserve
hanno aumentato
le attese di un
intervento se
non vi sarà un
“sostanziale
e sostenibile”
rafforzamento del
ritmo di crescita
degli Usa
Eurozona, si
conferma forza
relativa
dell’economia
tedesca
Nuovi segnali
negativi emergono
invece per
lo scenario
macroeconomico
europeo: mentre
le statistiche di
contabilità nazionale
confermano la
forza relativa
della Germania, i dati preliminari sui PMI europei,
che misurano la fiducia delle imprese, continuano a
delineare un quadro piuttosto critico. Nel dettaglio,
i dati sul PIL tedesco nel 2° trimestre indicano un
rallentamento della crescita (da 0,5% a 0,3% su base
trimestrale), che però rimane positiva, sostenuta dalla
domanda interna e dal canale estero. Meno positivo
il tenore delle indagini condotte presso i direttori
degli acquisti delle imprese europee, che in agosto
proiettano le stime preliminari degli indici PMI in
territorio negativo per il settimo mese consecutivo sia
per il settore Manifatturiero che per i Servizi. A livello
aggregato nell’area euro si registra una leggerissima
accelerazione del dato composito, sintesi di una decisa
accelerazione del Manifatturiero (da 44 a 45,3) e di
un marginale calo dell’indice per i Servizi (da 47,9 a
47,5). Significativo il fatto che, tra i vari indici nazionali,
a contribuire in termini negativi siano stati proprio i dati
tedeschi, che indicano un inatteso crollo del PMI Servizi
tornato a sorpresa sotto la soglia di 50.
Usa: Fed pronta a intervenire per sostenere crescita
Sul fronte statunitense, a seguito della pubblicazione
dei verbali della riunione del FOMC di fine luglio,
aumentano le probabilità che la Fed annunci nuovi
interventi. In particolare, i verbali indicano che
qualora non si dovesse assistere a un “sostanziale e
sostenibile” rafforzamento del ritmo di crescita per il
ciclo statunitense, allora la Banca centrale sarebbe
pronta a intervenire. L’attesa rimane dunque per
la riunione di metà settembre quando la Fed avrà
a disposizione un maggior numero di dati e sarà
chiamata a rivedere le proprie stime per lo scenario.
Rispetto a fine luglio, le statistiche pubblicate negli
USA hanno inizialmente restituito segnali positivi con
una parziale ripresa dei consumi in luglio, mentre
indicazioni decisamente negative sono giunte dagli
ordini di beni durevoli. In relazione a quest’ultimo
indicatore, anche se l’indice sintetico ha messo a
segno un importante incremento pari a +4,2% su base
mensile, il dato al netto degli ordini per il settore della
difesa e dei trasporti ha registrato la contrazione più
ampia da novembre, pari a -3,4%.
A cura del Servizio studi e Ricerche Intesa Sanpaolo
Il presente articolo costituisce l’estratto di un documento di ricerca redatto da
Intesa Sanpaolo e distribuito da BancaIMI. Per ogni dettaglio informativo relativo al
documento, alle avvertenze e ai conflitti di interesse dell’analista, di BancaIMI e del
Gruppo Bancario di appartenenza (IntesaSanpaolo) si invita a voler consultare
il sito www.bancaimi.it.
7
OSSERVATORIO ETF
prezzo €volumiper % 1 meseper % 6 mesI TREnd bT
I MIGLIORI A 1 MESE
La pagina dei numeri di ETF News
Europa - Indice EuroStoxx 50
Usa - Indice Dow Jones
1450
2600
1400
1350
2400
1300
2200
1250
2000
feb-12 mar-12 apr-12 mag-12 giu-12 lug-12 ago-12
CHIUSURAVARIAZIONE%
3 MESI 6 MESI 12 MESI
1200
feb-12 mar-12 apr-12 mag-12 giu-12 lug-12 ago-12
CHIUSURAVARIAZIONE%
3 MESI 6 MESI 12 MESI
Eurostoxx50 2434 13,87-2,04 12,39
Ftse Mib
14881
14,12 -7,95
1,44
Dax30
6971 11,162,89 27,27
Ftse100
5777 7,94-2,35 12,61
Dow Jones
S&P 500
Nasdaq
Russell 2000
Far East - Indice Nikkei
Commodity - Indice CRB
10500
340
10000
320
9500
13158
5,68
1,39
16,64
1411
7,37
3,47
20,24
2778 10,366,98 28,99
809
5,97
-1,75
17,40
300
9000
280
8500
8000
feb-12 mar-12 apr-12 mag-12 giu-12 lug-12 ago-12
CHIUSURAVARIAZIONE%
3 MESI 6 MESI 12 MESI
Giappone
Cina
Russia
Brasile
9071 5,89-5,69 3,27
583 -8,73-13,86 -13,95
1432 12,51-17,14 -10,29
58426 6,95-10,72 9,18
260
feb-12 mar-12 apr-12 mag-12 giu-12 lug-12 ago-12
CHIUSURAVARIAZIONE%
3 MESI 6 MESI 12 MESI
Crb
Petrolio Wti
Oro
Grano
306 8,49-5,90 -8,75
96
4,45 -12,58
11,16
1670 6,50-5,79 -6,87
795 37,0821,35 5,38
Nelle tabelle sono riportati solamente gli Etf quotati sul segmento ETFplus di Borsa Italiana Spa. I dati sono elaborati su base quindicinale. Il trend indicato nelle ultime due colonne è dato
dall’incrocio di due medie mobili. Per quella di breve periodo, l’indicazione è positiva tutte le volte che la media mobile esponenziale a 5 giorni perfora verso l’alto quella a 20 giorni mentre
è negativa ogni volta che la media a 5 giorni perfora verso il basso quella a 20 giorni. Per quello di medio termine l’indicazione è positiva tutte le volte che la media mobile esponenziale a
20 giorni perfora verso l’alto quella a 50 giorni mentre è negativa ogni volta che la media a 20 giorni perfora verso il basso quella a 50 giorni.
8
Rbs Leveraged Ftse Mib Etf
Lyxor Etf Leveraged Ftse Mib
Etfx Ftse Mib Leveraged 2X
Db X-Trackers Dj Euro Stoxx 50 2X
Amundi Etf Leverage E50
29,39
5,82
50,70
11,64
126,74
409
3.789.653
21.352
10.047
2.641
20,54
19,62
19,29
13,88
13,76
-14,56
-17,80
-18,20
-2,59
-2,59
s
s
s
s
s
Trend mt
s
s
s
s
s
I MIGLIORI A 6 MESI
Amundi Etf Gsci Agricolture
80,20
609
-2,96
24,26
=
s
Amundi Etf Leverage Usa
354,77
651
3,54
22,02
t
s
Ishares Msci Turkey
28,43
5.917
2,24
18,02
=
s
Ishares Ftse Epra/Nar Uk Property
5,14
2.565
0,23
17,99
t
s
Lyxor Etf Turkey
49,71
11.182
2,03
16,76
=
s
I PEGGIORI A 1 MESE
Etfx Ftse Mib Super Short St 2X
72,80
22.338 -20,55
-6,79
t
t
Lyxor Etf Xbear Ftse Mib
32,20
622.474 -20,30
-5,64
t
t
Rbs Short Ftse Mib Etf
97,28
1.121
-18,77
-1,19
t
t
Rbs Eurostoxx 50 2X Short
68,77
535
-15,18
-10,67
t
t
Lyxor Etf Stx50 Dailyx2 Shrt
25,02
41.118
-13,22
-10,02
t
t
I PEGGIORI A 6 MESI
Ishares S&P Gl Clean Energy
3,23
5.024
7,62
-23,31
s
t
Lyxor Etf Ftse Athex 20
1,14
73.104
10,95
-22,82
s=
Rbs Msci Brazil Adr Eur Hedge
38,48
0
2,82
-21,69
=
s
Etfx Daxglobal Coal Mining
30,42
404
2,43
-21,26
t=
Lyxor Etf Brazil Ibovespa
21,55
61.632
3,88
-20,82
=
s
I PIù SCAMBIATI / QUANTITà
Lyxor Etf Leveraged Ftse Mib
5,82 3.789.653
19,62
-17,80
s
s
Lyxor Etf Ftse Mib
15,05
807.485
10,16
-8,24
s
s
Lyxor Etf Xbear Ftse Mib
32,20
622.474 -20,30
-5,64
t
t
Ishares S&P 500 Index Fund
11,23
339.935
1,15
10,54
=
s
Ishares Ftse Mib
9,13
222.734
9,87
-6,55
s
s
I Più ScAMBIATI / VALORE
Lyxor Etf Xbear Ftse Mib
32,20 18.220.950 -20,30
-5,64
t
t
Lyxor Etf Leveraged Ftse Mib
5,82 15.364.500
19,62
-17,80
s
s
Lyxor Etf Ftse Mib
15,05 7.635.942
10,16
-8,24
s
s
Ishares Dax De
63,52 6.670.256
4,85
0,54
s
s
Lyxor Etf Levdax
43,87 5.030.122
9,43
0,06
s
s
Fonte: Bloomberg - dati aggiornati al 28/08/2012
MESSAGGIO PUBBLICITARIO
OSSERVATORIO ETF
Il Commento agli ETF
I forti rialzi registrati dai principali indici
mercato azionari come l’Etfx Ftse Mib
internazionali nel mese di agosto hanno
Super Short St 2X (-20,5%), il Lyxor
premiato gli ETF che consentono di
Etf Xbear Ftse Mib (-20,30%) e l’Rbs
prendere una posizione rialzista a leva
Short Ftse Mib Etf (-18,77%). A sei mesi
sul sottostante. Nel corso delle ultime
male l’Ishares S&P Gl Clean Energy
quattro settimane
(-23,31%), il Lyxor Etf
sul mercato ETFplus
Ftse Athex 20 (-22,82%)
di Borsa Italiana
e l’Rbs Msci Brazil Adr
spiccano infatti i
Eur Hedge (-21,69%). Tra
Il
rally
di
agosto
ha
progressi messi
gli ETF più scambiati per
permesso un deciso
a segno dal Rbs
numero di pezzi spiccano
balzo in avanti degli
Leveraged Ftse Mib
il Lyxor Etf Leveraged
Etf (+20,54%), dal
Ftse Mib con una media
ETF che permettono
Lyxor Etf Leveraged
giornaliera di 3,78 milioni
di prendere una
Ftse Mib (+19,62%)
di pezzi. Seguono il
posizione a leva
e dal Etfx Ftse
Lyxor Etf Ftse Mib con
sull’indice Ftse
Mib Leveraged 2X
807mila pezzi e poi il
Mib.
A
sei
mesi
(+19,29%). A sei
Lyxor Etf Xbear Ftse Mib
primeggiano i
mesi in evidenza
con 622 mila unità. Il
replicanti su indici
l’Amundi Etf
maggiore controvalore di
Gsci Agricolture
scambio è stato registrato
di commodity
(+24,26%), l’Amundi
dal Lyxor Etf Xbear
agricole e quelli a
Etf Leverage Usa
Ftse Mib con una media
leva su Wall Street
(+22%) e l’Ishares
di 18,22 milioni di euro.
Msci Turkey (+18%).
Seguono il Lyxor Etf
Penalizzati invece
Leveraged Ftse Mib con
nell’ultimo mese i
scambi per 15,3 milioni
fondi a gestione passiva che permettono
di euro e poi il Lyxor Etf Ftse Mib con
di prendere una posizione short sui
transazioni per 7,63 milioni di euro.
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9
4 ETF su Obbligazioni
Corporate, High Yield e Emerging Markets
LYXOR ETF
4 Lyxor* ETF sono esposti a panieri diversificati di obbligazioni caratterizzate da un extra rendimento,
proporzionale al rischio assunto, rispetto ai titoli di stato “investment grade” dell’area euro.
Questi ETF permettono di superare le problematiche di un investimento diretto che, tipicamente, è connotato da:
accesso difficoltoso ai titoli, liquidità limitata, negoziazione costosa, lotti minimi elevati, ecc…
Lotto minimo degli ETF: 1 ETF (~100 ).
I Lyxor ETF godono della liquidità di 45 intermediari (tra cui Société Générale, Banca IMI e UniCredit)
e sono i più negoziati su Borsa Italiana per contratti (68%) e controvalore (57%) (Borsa Italiana, anno 2011).
Tutti i Lyxor ETF: investono in Titoli; no prestito titoli1; ~0% esposizione in derivati2;
100% trasparenza giornaliera on-line3.
Nome ETF
Lyxor ETF
Descrizione
Corporate Bond
Lyxor ETF
Corporate Bond ex Financials
Lyxor ETF iBoxx Liquid High Yeld 30
Lyxor ETF iBoxx
$ Liquid Emerging Markets Sovereigns
ISIN
Bloomberg
TER
“investment grade”
FR0010737544
CRPE IM
0,20%
Bond societari in “investment grade”,
escluso il settore finanziario
FR0010814236
CBEF IM
0,20%
Bond societari in “non investment grade”
ad alto rendimento
FR0010975771
HY IM
0,45%
Titoli di Stato di Paesi Emergenti, in USD
FR0010967323
EMKTB IM
0,30%
Bond societari in
Contatti: www.ETF.it | [email protected] | 800 92.93.00 | Consulenti 02 89.63.25.00 | Istituzionali 02 89.63.25.28 | LYXOR <GO>
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