LE AGGIUNTE Quando cominciai a praticare l'omeopatia (1978), un gruppo consistente di omeopati sosteneva che non si dovevano fare aggiunte al Repertorio di Kent. Essi affermavano che il Repertorio conteneva delle informazioni coerentemente selezionate e che le aggiunte avrebbero soltanto aumentato gli errori e le distorsioni conseguenti all'eccesso di informazioni. C'era la tendenza a credere che anche Kent la pensasse in quel modo dal momento che, nell'introduzione alla terza edizione del Repertorio, aveva scritto: "Qui troverete tutti i rimedi che abbiano un qualche valore. Il libro è quindi completo". In seguito tuttavia si è avuta notizia di una conversazione avvenuta poco prima della morte di Kent e durante la quale egli avrebbe contraddetto la moglie che stava affermando proprio una cosa simile. Inoltre Kent confessò alla dottoressa Frederika Gladwin che "il suo lavoro era quasi giunto al termine ma che, se fosse stato necessario proseguirlo, se ne sarebbero occupati i suoi allievi". Oggi, anche se molti dubbi sulla opportunità delle aggiunte al repertorio sono stati fugati, sta venendo alla luce un altro problema: un numero sempre maggiore di medici omeopatici mettono in discussione l'affidabilità dei colleghi che riportano centinaia, se non migliaia, di sintomi ricavati dall'esperienza clinica. Credo sia necessario prendere una posizione ferma su questo problema e affrontare la "febbre delle aggiunte", bilanciandola con la scrupolosità verso le aggiunte corrette. I. LE FONTI 1. LE AGGIUNTE CHE ERANO GIÀ PRESENTI Quali sono le fonti da cui sono state tratte le aggiunte già fatte? Troverete aggiunte ricavate dai Repertori più noti: la versione di Boger del Repertorio di Boenninghausen, il Repertorio di Oscar Boericke, il Repertorio di Pathak ecc. Sono state inserite anche informazioni provenienti da diverse Materie Mediche, soprattutto da autori classici quali: - Hahnemann: stranamente molti sintomi di Hahnemann non vennero inclusi nel Repertorio di Kent; - la Materia Medica di Kent (nella versione integrale realizzata con un lavoro straordinario dalla dott.ssa Linda Johnston (Los Angeles, USA); - l'Encyclopedia di Hering (si è preferita questa fonte piuttosto che copiare dalla fonte secondaria, il Repertorio di Knerr, che contiene le stesse informazioni); - l'Encyclopedia di Allen (il libro originale e non l'indice, che contiene molti errori e omissioni, come abbiamo scoperto facendo una ricerca sulle parole-chiave con RADAR. Quando è stato possibile, abbiamo indicato se l'informazione proveniva dal testo completo di Allen o dall'Indice dell'Encyclopedia); - "Sensations as if" di Roberts. Nonostante venga considerato da alcuni un Repertorio, è invece un testo completo organizzato una riga dopo l'altra. Trascriverlo in una struttura repertoriale corretta è un lavoro lungo, ma dobbiamo tener conto che questo testo venne integrato nel Repertorio di Kent; - abbiamo incluso anche altre materie mediche, anche se quasi sempre parzialmente perché si trattava di un lavoro molto lungo. Fra le materie mediche ricordiamo: il Dictionary di Clarke, la Materia Medica di William Boericke, la Materia Medica di Pathak, i testi di Borland, "Drug Pictures" di Tyler, ecc. Un ringraziamento particolare va agli omeopati europei che hanno collaborato a questo lavoro coordinati da Thomas Lowes (Monaco, Germania) e agli omeopati statunitensi che collaborano con Dean Crothers (Seattle, USA). Molti altri omeopati hanno condotto un lavoro straordinario su alcuni rimedi specifici presi da fonti diverse o con ricerche condotte sulla base di interessi personali. In Synthesis 5, per esempio, troverete descrizioni molto più complete dei nosodi: aggiunte dai "Nosodes" di Henry Allen, revisioni di carcinosinum, psorinum, diversi ceppi di tubercolinum e medhorrinum. Abbiamo aggiunto anche diverse osservazioni cliniche di autorità "viventi". Il maggior numero di aggiunte si deve a George Vithoulkas, che ha avuto la cortesia di scrivere la prefazione di questo Repertorio. Ci siamo prodigati affinché Synthesis rifletta al meglio la sua esperienza clinica, che è oggi una delle più ampie in campo omeopatico. George Vithoulkas ha riunito molti omeopati nel Clinical Centre di Atene dove le visite vengono condotte con la supervisione di omeopati più esperti o sua personale. Attualmente lavorano in questo centro 34 medici; lo stesso Vithoulkas ritiene che abbiano visitato oltre 150.000 pazienti. George Vithoulkas non ha ancora pubblicato le sue aggiunte al repertorio e, a tutt'oggi, la fonte migliore è rappresentata dall'opuscolo di annotazioni prese dal dottor Bill Gray durante il suo soggiorno ad Atene nel 1979. Per la prima volta Vithoulkas ha redatto personalmente le aggiunte al capitolo MENTE, che sono state inserite in Synthesis. Il capitolo suddetto presenta adesso oltre 1.600 aggiunte da lui personalmente verificate, molte delle quali sono state confermate da altri autori. Ulteriori integrazioni ad altri capitoli sono state inserite nelle successive versioni di Synthesis con la supervisione dello stesso Vithoulkas, mentre questa versione contiene anche le sue indicazioni sui cambiamenti di grado (il più delle volte per un grado più alto). Quando un rimedio presenta un grado più alto (o più basso) secondo Vithoulkas, viene seguito da un segno particolare: "merc.3vh" significa che per quella rubrica "merc" dovrebbe stare al terzo grado, invece che al secondo. Questi casi sono numerosi (oltre 1.000), ma ciascuno è libero di seguire o meno il suo consiglio. 2. LE AGGIUNTE FUTURE È sbagliato pensare che un Repertorio sia completo poiché sarà sempre necessario proseguire il lavoro per migliorarne la qualità e i contenuti. Quel che è certo è che questo lavoro non sarà mai completamente concluso. Gli attuali collaboratori e chiunque lo voglia sono invitati a sviluppare questa collaborazione. Riteniamo che i contributi più interessanti e utili siano quelli che scaturiscono dal nostro interesse personale, che si tratti di un rimedio che ci incuriosisce, dell'autore che preferiamo ecc. Ciononostante aggiungiamo qualche suggerimento: - se intendete intraprendere un lavoro impegnativo, assicuratevi che non sia stato già fatto o iniziato da qualcun altro; - in ogni caso è giusto ricontrollare le aggiunte codificate, come abbiamo già fatto per alcune aggiunte precedenti; - la maggior parte dei nostri collaboratori ha deciso di dare la priorità alla codificazione di tutte le informazioni ricavate dai cosiddetti "autori classici" (Hahnemann, Kent, Allen, Hering, Clarke e Boericke); - dobbiamo continuare a privilegiare le informazioni più affidabili, e quindi le fonti scritte e le conferme di materiali già esistenti costituiranno ancora per molto la scelta più efficace. È preferibile ottenere conferme da medici non appartenenti alla stessa scuola del medico del quale si deve verificare l'informazione. Infine i sintomi più affidabili si trovano consultando la fonte nella lingua originale. II. I CRITERI PER FARE LE AGGIUNTE 1. LA FIDUCIA NELLE AGGIUNTE Non tutti gli omeopati concordano con i criteri adottati per fare aggiunte o con le aggiunte di altri colleghi. L'unico modo per risolvere questo problema consiste nell'indicare chiaramente la fonte, consentendo a ciascuno di fare la propria scelta.6 Ci sono tuttavia delle prospettive. Si assegnerà alla presenza di ogni rimedio una percentuale di fiducia sulla base dei criteri omeopatici che consentono di scegliere a ogni stadio solo le aggiunte più affidabili. La percentuale di fiducia più bassa significa che si tratta di un'aggiunta fatta una volta da una sola persona mentre se altri omeopati cominciano a fare la stessa osservazione e riportano la stessa aggiunta la percentuale di fiducia di quell'informazione aumenta. Può esserci un livello di fiducia 2 se il rimedio appartiene al Repertorio di Kent o se l'informazione è confermata da almeno tre autori diversi, ecc. La percentuale di fiducia non si riflette nei gradi dei rimedi. È possibile che autorità diverse confermino che un sintomo si trovi talvolta, ma non spesso, per un rimedio; in questo caso aumenterà la percentuale di fiducia, ma non il grado. In una prima fase questo strumento potrà essere usato soltanto da chi lavora con il computer, dal momento che non è ancora stato trovato un sistema per trasferire queste informazioni nella versione stampata. Per il momento l'unica soluzione ragionevole ci sembra quella di accettare le aggiunte di chiunque purché siano state fatte con precisione e accuratezza. Non è possibile accontentare tutti. Possiamo forse rifiutare le aggiunte apportate dalle scuole omeopatiche latino-americane? O al contrario inserire solo quelle? Non tutti ne sarebbero contenti. Noi costruiamo strumenti e Synthesis può essere paragonato a un violino. Possiamo rendere incantevole il suo suono, ma non possiamo stabilire quale musica debba suonare: Mozart, una rapsodia boema o qualcosa di sgradevole. 2. LA LETTERATURA E LE PAROLE "Verba volant, scripta manent"7 : fa parte del comune buon senso la consapevolezza che ciò che viene scritto ha un valore scientifico superiore alle semplici parole. Il nostro primo pensiero va dunque all'inserimento di informazioni scritte. Un'altra questione che, purtroppo, ha richiesto la nostra attenzione è la seguente: quando l'omeopata x cita l'aggiunta fatta dal collega y, dovrebbe accertare se y sta facendo una citazione ricavata dalla propria esperienza. La principale domanda da porsi di fronte alla proposta di aggiunte è sapere da chi provengano. Se la risposta alla domanda non è rassicurante, faremo a meno di quell'aggiunta. 3. I PROVING E L'ESPERIENZA CLINICA I proving sono da sempre la fonte primaria delle informazioni omeopatiche. Poiché la maggioranza delle sperimentazioni sono verificate da omeopati più esperti e costituiscono di fatto uno studio scientifico, i risultati tendono ad essere più affidabili. Le regole per ricavare sintomi utili da una sperimentazione sono state stabilite in maniera esauriente tuttavia, citando Jeremy Sherr: " Il segreto di una buona sperimentazione è una buona supervisione".8 Per l'esperienza clinica il discorso è un altro, dal momento che gli omeopati sono molto diversi fra di loro e ci sarà perciò chi accetterà con riluttanza una nuova aggiunta dopo dieci anni di pratica e chi urlerà ai quattro venti le sue dieci aggiunte dopo un anno di lavoro. Non intendo dettare regole, ma ritengo che siano necessari almeno dieci anni di attività 6 Per chi usa il programma Radar, stiamo studiando un metodo ingegnoso che vi consente di selezionare o meno gli autori con cui intendete lavorare. Qualsiasi combianzione di autori, più precisamente qualsiasi combinazione di fonti può essere selezionata o meno! 7 Le parole volano, gli scritti restano. 8 Jeremy Sherr e i suoi colleghi (Northhampton, Inghilterra) hanno effettuato sperimentazioni di scorpione, idrogeno e cioccolato. omeopatica a tempo pieno perché si possano "proporre" delle aggiunte alla comunità omeopatica. Persino gli omeopati più esperti concordano sul fatto che le aggiunte ricavate esclusivamente dall'esperienza clinica vengano inserite con estrema cautela. Per questa la ragione in Synthesis inseriremo le aggiunte proposte da autori viventi al primo grado, a meno che non siano confermate e in quel caso potranno avere un grado superiore. Infine: in quali occasioni i sintomi di un caso curato possono diventare delle aggiunte? L'atteggiamento è diverso a seconda che si tratti di casi acuti o cronici. Un caso cronico può fornire delle aggiunte se: - la reazione al rimedio è ben delineata, il che vuol dire - nessuna interferenza da parte di circostanze positive - nessuna confusione con altri rimedi o terapie - la reazione al rimedio è spettacolare e ripetuta. Una forte reazione a un'unica dose non è sufficiente per provare l'azione del rimedio: dobbiamo essere consapevoli dell'effetto placebo. Se gli stessi sintomi compaiono una seconda o una terza volta, siamo più sicuri della causa. - la durata dell'azione deve andare chiaramente oltre l'effetto placebo, per esempio per "una conversazione piacevole". Talvolta sono necessari diversi anni prima di poter decidere se un caso cronico è "abbastanza buono" da fornire aggiunte per il repertorio. Possiamo ricavare aggiunte da un caso acuto se: - la reazione è ben definita (si veda sopra). - la reazione al rimedio è spettacolare e conduce il paziente a una guarigione rapida per cui non sono più necessari altri rimedi o terapie. - bisogna prendere in considerazione la rapidità del miglioramento. In un caso acuto ben definito, utile per fare delle aggiunte, il miglioramento dovrebbe verificarsi entro le 24 ore, preferibilmente 12 ore dopo l'assunzione della dose. Ricordate che alcuni casi acuti migliorano da soli se si aspetta a sufficienza. Dobbiamo prendere in considerazione solo i casi spettacolari. Sia nei casi acuti sia in quelli cronici la consapevolezza del placebo è importante ed è per questa ragione che il dottor Jacques Imberecht (Bruxelles, Belgio) ci ha consigliato di prescrivere prima un placebo. III. IL METODO PER APPORTARE DELLE AGGIUNTE Quando siamo sicuri del sintomo e del rimedio che intendiamo aggiungere, bisogna consultare il Repertorio per verificare se quel sintomo c'è già. È importante dedicare molto tempo a questa verifica, che evita di creare molte rubriche troppo simili fra di loro. Bisogna essere consapevoli che il Repertorio è un sommario di informazioni omeopatiche tanto quanto il suo linguaggio. Si rimanda al paragrafo sul linguaggio del Repertorio dove troverete "Parole, espressioni e ortografia consigliati". Se esiste già una rubrica con un significato simile al sintomo da aggiungere, è inutile creare un sintomo nuovo. 1. AGGIUNTA DI UN RIMEDIO Se la rubrica esiste già, bisogna aggiungere solo il rimedio. L'unico problema riguarda il grado. In Synthesis abbiamo applicato le seguenti regole: - il rimedio non è stato ancora riportato nella rubrica: - aggiunta da un autore vivente: inserite al primo grado - aggiunta dalla letteratura: - autore classico9 o da voi stimato: inserite nel grado proposto dall'autore - autore meno noto: inserite al primo grado. - il rimedio è già presente nella rubrica: - se il rimedio è già nel Repertorio di Kent, non aggiungetelo se non è necessario; - se ci sono opinioni diverse riguardo al grado, si dia la preferenza alla proposta dell'"autore classico e rispettato". Il metodo con cui abbiamo trascritto il significato di due, tre, quattro e persino cinque gradi diversi nella Materia Medica nei quattro gradi del Repertorio viene descritto nell'Appendice (Gradi nel Repertorio per le aggiunte dalla Materia Medica). Synthesis usa quattro gradi secondo i criteri del dottor Pierre Schmidt e ha pochi rimedi in più al quarto grado, se essi soddisfano i criteri definiti per questo grado. 2. AGGIUNTA DI UN SINTOMO Il sintomo da aggiungere deve essere prima trascritto nel linguaggio repertoriale (si veda il capitolo "La presentazione dei sintomi"). Le regole per l'inserimento di nuovi sintomi che proponiamo seguono in parte quelle applicate da Dean Crothers (Seattle, USA) e dai suoi collaboratori10 . - Non bisogna aggiungere una nuova rubrica a meno che esprima qualcosa di caratteristico del rimedio. - La regola principale è la seguente: l'aggiunta viene inserita nella rubrica più specifica e non in quella/e più generali. Immaginiamo, per esempio, che il sintomo da aggiungere sia "eyes- pain - stitching - coughing, on". Più le diverse modalità esistono insieme, più il sintomo è specifico e noi dobbiamo conservare la specificità di questa informazione. Questo sintomo non ci consente di aggiungere lo stesso rimedio alle rubriche "eyes-pain-stitching" o "eyes- - pain - coughing, on". Su questa base Boenninghausen aggiungeva i rimedi alle rubriche più generali ed è una delle principali differenze rispetto al metodo utilizzato da Kent. Essendo l'omeopatia una terapia individualizzata, non dobbiamo confondere le informazioni più individualizzate con sintomi generali e più vaghi. Se è chiaro dalla sperimentazione, o dal caso, che la specificità è importante, non si esiti a creare una nuova rubrica, anche se un sintomo simile o una parte del sintomo sono già stati riportati. Nell'esempio che abbiamo portato il tossire provoca un tipico dolore pungente, a fitte e non un dolore qualsiasi e per questa ragione dobbiamo aggiungere "pain - stitching - coughing, on". - possiamo aggiungere un rimedio a una rubrica più generale solo se diverse rubriche più specifiche lo indicano. Nell'esempio precedente: c'è dolore pungente come un ago agli occhi anche starnutendo, chinandosi, con il movimento ecc.: possiamo aggiungere il rimedio a "eyes - pain - stitching" anche se il sintomo non è stato riportato come tale da uno sperimentatore. Un altro esempio: un paziente riferisce di aver paura del tuono. Non importa quanto sia forte la paura del tuono né quanti casi con lo stesso rimedio riferiscono di avere paura del tuono, il rimedio non può essere aggiunto alla rubrica principale "paura". Soltanto quando sono riportate diversi tipi di paura il rimedio può essere aggiunto a "paura" anche se nessuno ha detto: "Ho 9 Gli autori considerati "classici" sono: A (Allen Timothy); AL (Allen Henry); ALJ (Allen James Henry); B (Boenninghausen); BG (Boger); BR (Boericke William); BRO (Boericke Oscar); C (Clarke); H (Hahnemann); HR (Hering); J (Jahr); K (Kent; KR (Knerr) e NH (Nash). La vostra scelta può essere diversa e questo elenco vale solo come indicazione. 10 Dean Crothers: "A Semi-Automated Method for Making Additions to Kent's Repertory" in "Proceedings of the 42nd Congress of the LIGA" (1987). paura". - se la stessa modalità si modifica allora si darà la preferenza alla modalità più vicina al cuore del sintomo, a meno che non ci sia l'indicazione che entrambe le modificazioni sono importanti. Per esempio se il sintomo è " drawing stitching pain " diciamo che "drawing" modifica "stitching" e aggiungiamo il rimedio a "stitching". Se il sintomo è "drawing, stitching pain" o anche più forte "drawing and stitching pain" dobbiamo aggiungere il rimedio a entrambe le rubriche (a "pain-stitching " e a "pain-drawing"). - diverse modalità vengono prese in considerazione solo se sono davvero essenziali. "Backache in the morning" è rilevante solo se c'è poco dolore o assenza di dolore in altri orari, per esempio nel pomeriggio ecc.; quando il dolore alla schiena torna è di nuovo mattina.Se il dolore si manifesta in diversi momenti della giornata la "modalità tempo" è meno importante perché il mal di schiena deve manifestarsi comunque a una certa ora della giornata. La domanda da porsi è "È degno di nota il fatto che il mal di schiena compaia la mattina?". Bisogna riservare la stessa attenzione alle modalità "lateralizzazione", "localizzazioni" e forse ad altre modalità. Quando aggiungiamo dei sintomi la domanda che più spesso dobbiamo porci è: "È degno di nota che...?". - un sintomo più lungo deve essere diviso in spezzoni significanti. Quando Hering dice che bromium ha una "cough which is aggravated from exercise and on entering in a warm room", non dobbiamo cercare di comprimere queste informazioni in un'unica rubrica (come fece Kent: "cough - loose - exercise and warm room aggr.") ma, nella prospettiva di altre aggiunte, dobbiamo costruire una struttura coerente e, perciò, aggiungere bromium a "cough - loose - exercise" e a "cough - loos - warm room - going to a warm room". Solo se esiste un legame fra le due modalità, queste possono restare insieme poiché in quel caso una costituisce la sottorubrica dell'altra.