CRONACHE CILENTANE ANNO XXVII - N. 7-8/2010 Sped. A. P. com. 20 art. 2 legge 662/SA LA PRIMA VOCE LIBERA DEL PARCO MENSILE DI INFORMAZIONE DEL CILENTO, VALLO DI DIANO E ALBURNI I componenti hanno potuto ammirare l’unico paese del Cilento inserito nel circuito dei «Borghi più belli d’Italia» Delegazione russa in visita a Castellabate isita di una delegazione russa sul territorio comunale di Castellabate, domenica 13 giugno i rappresentanti dell’Unione delle piccole città della Federazione russa sono andati alla scoperta dell’unica municipalità cilentana che V seguono senza soluzione di continuità, con le facciate realizzate in pietra grigia e le case intercomunicanti. Il castello voluto da San Costabile, divenuto poi il patrono della municipalità, oltre ad essere un Pioppi 12 agosto 2010 XX edizione degli «Incontri Mediterranei» promossi da Cronache Cilentane L’incontro si terrà nello spazio antistante il palazzo Vinciprova alle ore 21,00 con la partecipazione di tutti i relatori che in questi 20 anni hanno portato il loro contributo scientifico. Presiederà il prof. Alberto Fidanza Aprirà i lavori il dr. Luigi Crispino, direttore degli Incontri Mediterranei. Coordinerà il dott. Antonio Migliorino figura nell’esclusivo circuito dei “Borghi più belli d’Italia”. Dal centro storico alle marine, dal castello dell’abate a punta Licosa, gli ospiti sono stati accompagnati nel loro tour conoscitivo dal direttore del prestigioso club Mario Presutti e dal sindaco Costabile Maurano. L’evento si è inserito nel programma di visite che coinvolgerà i sei “Borghi più belli d’Italia” della Campania tra sabato 12 e domenica 13 giugno ed ha seguito la manifestazione “Made in Italy day”, tenutasi a Mosca presso l’Ambasciata italiana e la Camera di commercio russa dal 26 al 29 aprile scorsi e ha dato seguito al protocollo d’intesa firmato tra il presidente Evgeniy Markov dell’Union of small cities of russian federation e il club dei "Borghi più belli d'Italia”. La BorghiTravel, tour operator ufficiale del club, dopo aver strutturato la prima offerta turistica organica convenzionando 150 strutture ricettive e attivando un sistema di booking on line e un’anteprima del catalogo cartaceo, è entrata nella seconda fase dell’attività che consiste nella costituzione di pacchetti turistici e itinerari di viaggio in tutti i 200 borghi aderenti al club, con un coinvolgimento diretto dei territori e degli operatori turistici locali. Il centro storico di Castellabate, 900 abitanti sui 8.300 dell’intero Comune, è una spettacolare rocca che si erge a 278 metri sul mare: su questa altura nel 1123 il quarto abate di Cava de’ Tirreni, San Costabile Gentilcore, originario di Tresino, decise di fare erigere un imponente castello e intorno ad esso si sviluppò, in seguito, un elegante borgo che prese il nome di castello dell’abate o Castellabate. Il centro storico conserva ancora oggi l’intricata tessitura propria dell’urbs medievale: strade e stradine, volte, brevi gradinate, palazzi e slarghi si sus- luogo di culto, divenne anche un centro economico e sociale di grande rilievo. Da un’intuizione dell’abate partì una riforma fondiaria, portata a compimento dal beato Simeone, che affidò ai contadini la terra chiedendo in cambio solo l’impegno alla bonifica e alla coltivazione. Ben presto il territorio tornò all’antica vocazione dei commerci marittimi e della pesca e proprio la ricchezza acquisita attraverso il commercio consentì ai proprietari terrieri e ai piccoli armatori di erigere preziose opere architettoniche. Controcorrente Viva l’estate... … la stagione desiderata e mai cresciuta, viva l’estate degli impegni mai mantenuti, viva l’estate delle sirene rifatte, e dei rompiglioni danarosi, viva l’estate dei proclami taroccati, viva l’estate delle spiagge vendute, viva l’estate degli storici distratti e dei proconsoli della stupidità, viva l’estate dei politici in vacanza, da sempre. Viva l’estate dei camorristi ossequiati e degli amministratori disonesti, viva l’estate dell’estorsione nei parcheggi e dell’abuso di potere, viva l’estate degli ambientalisti orbi e dei giornalisti prezzolati. Viva l’estate degli imbecilli che fanno finta di niente. Viva,viva l’estate dell’apparire e della supponenza. Viva l’estate delle bandiere e delle vele. Viva l’estate dei riconoscimenti irriconoscibili. … Aggrappati al nostro mare e al nostro sole, inseguiamo un sogno: …Il Cilento dei briganti. Corrado Lucibello luglio/agosto 2010 ccoci puntuali all’appuntamento con la stagione estiva. Stagione che però tarda ad arrivare, sia dal punto di vista meteorologico che dei flussi turistici. Già sono in molti a lamentarsi della scarsa presenza di turisti, e dell’assenza di prenotazioni per le settimane a seguire, trend che si spera cambi nei prossimi giorni, dando così quella boccata d’ossigeno, ormai non più sufficiente però, alla nostra economia cilentana, prettamente turistica. Ed allora prepariamoci all’estate, parlando un po’ di essa, e riservandoci per l’autunno ed il lungo inverno che ci aspetta, i temi caldi che mai mancano. Per cui rimandiamo a settembre approfondimenti su vicende recenti, ad esempio quelle che vedono il nuovo governatore, Caldoro annullare le delibere della giunta Bassolino, inerenti lo sforamento del patto di stabilità, e conseguentemente, revocare una serie di incarichi e consulenze, nell’intento di risanare, a suo dire, le finanze cronache cilentane uomini e territorio E 2 Arriva l’estate di Leonardo Giambattista Venneri regionali, così come parleremo più in dettaglio del fatto che, sempre per motivi di fondi insufficienti, l’ospedale di Vallo della Lucania, rischia la paralisi, in quanto l’ASL ha tagliato circa 3 milioni di Euro, e reparti come neurochirurgia, ginecologia, emodinamica risultano fortemente penalizzati e sono realmente minacciati dallo spettro della chiusura. Diamo invece una buona notizia. Ma prima è giusto fare un precisazione. Qualcuno in riferimento al mio precedente articolo del mese scorso, in cui invitavo i lettori a scrivermi, mi ha fatto notare come sia piuttosto difficile spedirmi una lettera cartacea senza avere un indi- rizzo che non sia quello e-mail, Ebbene, per motivi di impaginazione l’indirizzo che avevo dato è stato tagliato per cui lo ripeto senza problemi. Chi volesse rispondere al mio appello lanciato sul numero scorso, può tranquillamente scrivermi a: Leonardo Giambattista Venneri, via Velia n° 14, 84040 Casal Velino (SA). Nei mesi prossimi faremo il punto delle vostre segnalazioni. Torniamo alla buona notizia. E’ stata firmata nelle settimane scorse una convenzione fra la Provincia di Salerno e la federazione delle banche di Credito Cooperativo della provincia, che mira a sostenere le PMI dell’ambito salernitano. L’iniziativa pre- IIPremio«GiuseppeRipa» Concorso Giornalistico Poetico 2010 La seconda edizione del Premio Giuseppe Ripa, Concorso Giornalistico –Poetico 2010, si è tenuta a Salerno nel Palazzo S. Agostino, sede della Provincia di Salerno. Ad organizzare il Premio per il secondo anno consecutivo il “Comitato Amici di Ripa”, presieduto dall’architetto Giuseppe Ianni e dall’Università della Magna Graecia di cui ne è presidente il giornalista Lorenzo Barone. La serata di conclusione del simposio giornalistico poetico ha visto il salone Bottiglieri colmo di personalità, poeti, giornalisti, intellettuali ed autorità politiche che hanno fatto da cornice, tributando a tutti i premiati i meritati applausi. Per il giornalismo un meritato premio è andato ad Elisabetta Manganiello e Corrado Lucibello, ambedue nostri assidui collaboratori. Durante la cerimonia sono state consegnate due targhe speciali, la prima a Giuseppe Lembo alla carriera, direttore della rivista “Sociologia” ed autore di numerose pubblicazioni sulle problematiche dei territori del Sud, ed il secondo alla memoria dell’avvocato Antonio Cucco di Acciaroli, per l’opera appassionata di critico e giornalista. Nella foto: il nostro collaboratore Corrado Lucibello riceve il Premio Cilentani che hanno onorato la loro terra oltreoceano: Antonio Carracino da Pollica L'avv. Pietro Dino Carracino che in passato ci ha fornito alcune antiche fotografie di Pioppi che furono pubblicate da Cronache Cilentane, ci ha consegnato, su nostra richiesta, la fotografia del suo antenato, Sig. Antonio Carracino da Pollica, che partecipò, quale invitato, circa cento anni or sono, precisamente il 14 dicembre del 1910, ad un importante congresso politico svoltosi a New York. L'on. John J. Fitzgerald, membro del Parlamento U.S.A. era presente al convegno, conclusosi, secondo la consuetudine, con la cena in onore del parlamentare. Il Sig. Antonio Carracino, è contrassegnato nella foto dalla lettera C. vede la possibilità di chiedere un finanziamento sotto forma di mutuo chirografario, a condizioni di favore. Infatti si può richiedere un importo massimo di 40 mila euro, da restituire in due anni (o forse tre, stando alle ultime indiscrezioni) al tasso agevolato del 2,5%. Ma c’è di più. La Provincia contribuirà a pagare gli interessi dei prestiti nella misura dell’1% dell’importo richiesto, lasciando a carico delle imprese richiedenti, solo l’1,5%. La restituzione del prestito avverrà, come si è detto in due anni, di cui uno di preammortamento, dove si pagheranno solo gli interessi, e nel corso del secondo anno si restituirà il capitale. Il plafond disponibile è di 14 Milioni di Euro, per 14 banche cooperative. Le banche aderenti sono le BCC di Altavilla e Calabritto, di Aquara, di Battipaglia, di Buccino, di Buonabitacolo, di Capaccio, del Cilento Centrale, dei Comuni Cilentani, di Fisciano, di Montecorvino, di Roscigno e Laurino, di Salerno ed infine di Sassano, con somme a disposizione che vanno dal milione al milione e mezzo di euro. E’ la prima volta che la provincia di Salerno si lancia in quest’operazione a sostegno dell’imprenditoria locale con una misura anticrisi davvero eccezionale, anzi piuttosto unica e che andrebbe presa ad esempio e ripetuta nel tempo. Questo è un modo veramente costruttivo di fare politica e di far sentire la vicinanza delle istituzioni preposte al tessuto economico locale. Certo, per chi richiede l’importo nella sua interezza, la rata mensile diventa piuttosto alta, oltre 3000 euro al mese, motivo per cui sembra si stia valutando su di una durata maggiore del prestito. In ogni caso è pur sempre un’iniezione di liquidità in un periodo di magra, e che consentirà alle PMI di sostenere investimenti adatti per prepararsi a gestire al meglio la stagione estiva ed i prossimi mesi, senza perdere occasioni per mancanza di fondi. Le destinazioni ammesse dal finanziamento sono relative o a nuovi investimenti, o al consolidamento del patrimonio circolante netto, vale a dire per le spese correnti. E’ una notizia che va data ed è al tempo stesso un’iniziativa che merita di essere lodata per la bonta della sua finalità. Ma tornando all’estate che viene, ci salutiamo con i soliti consigli. L’estate è per sua natura calda ed assolata, ragion per cui occorre anche difendersi dall’eccessiva calura, e soprattutto difendere i più deboli, vale a dire bambini ed anziani. Occhio ad uscire nelle ore più calde del giorno, ad usare protezioni solari se si va in spiaggia, a tenere l’organismo idratato bevendo a sufficienza, a non appesantirsi ai pasti evitando alimenti ipercalorici e preferendo verdure e frutta fresca di stagione, ricorrendo ad un’alimentazione leggera ed al tempo stesso nutriente. Ma bisogna fare anche attenzione ad un altro problema che si presenta con l’estate, e che è bene non trascurare mai: gli incendi. Bisogna fare attenzione ad evitare comportamenti pericolosi che possano innescare anche solo distrattamente focolai difficilmente controllabili, attenzione ai barbecue, a non gettare le cicche di sigaretta dalla macchina, a non accendere fuochi per pulire giardini o campi ( cosa peraltro vietata nel periodo estivo!!!), ma soprattutto mi sento di dare un’altra raccomandazione, forse la più importante, fare attenzione nell’uso dell’acqua potabile. Sì, occorre evitarne gli sprechi nella stagione estiva, soprattutto laddove spesso l’acqua manca perché non si riesce a garantire un flusso costante, dato l’aumento delle presenze. Questo bene così prezioso, che di recente la legge ha voluto privatizzare (???) in estate diventa ancora più prezioso perché molto spesso manca. Ed allora usiamo un adeguato senso civico, e cambiamo i nostri stili ed abitudini di vita, migliorandoli verso uno status eco-sostenibile. Due mesi d’estate passano subito, ma spesso le conseguenze che lasciano dietro, a causa di comportamenti sbagliati, durano per anni. Buone vacanze a tutti luglio/agosto 2010 IX Meeting della fede Dario Prisciandaro 2010 Ha avuto luogo in Perdifumo il IX Meeting della Fede Dario Prisciandaro, che quest’anno ha visto importantissime adesioni con premi pervenuti dal sig. Presidente della Repubblica, dai sigg.ri Presidenti del Senato, della Camera, della Corte Costituzionale, Consiglio superiore della Magistratura, Corte suprema di cassazione, Comune di Perdifumo, Lions Club, Banca dei Comuni Cilentani, Arcangelo Bellucci, Carmine Coccorullo, ecc. L’incontro si è ripartito in più avvenimenti che hanno avuto inizio con una Messa Solenne celebrata nella Chiesa di San Nazario in Camella dal MRP. Lawrence Okwuosa SDV, indi presso il centro congressi dello Hotel “La Stella”si è tenuto un convegno su “La costituzione Italiana e l’unità d’Italia” illustrata agli alunni di tutte le scuole da Eugenia Morabito, presidente della “Dario Prisciandaro ONLUS”, Antonio Salzano, segretario generale SPI-CGIL , Nicola Bellucci presidente dei Lions Club, Elvira Lo Bascio –Milano presidente AUSER. In questa occasione sono stati conse- dolfi di Agropoli, scuole di Agropoli, Istituto Comprensivo “Basilio Focaccia” di Perdifumo, scuola media “Gesmundo”di Terlizzi , Liceo scientifico di Agropoli, e agli alunni: Lidia Prisciandaro, Rosa Marzucca. Nella seconda giornata è stato protagonista il prof. Luciano Castellano, presentato dal prof.Gaetano Marabello presente il chiar.mo prof Orazio Volpe, Sumanta Serrapede, Nicola Iannicelli, Daniele Visco, Maria Rosaria Lo Schiavo, Elena Vaccaro, Francesca Serra, Veronica Lembo, Gaia gnati i premi messi a disposizione della Corte Costituzionale, Consiglio Superiore della Magistratura, Corte di cassazione e Comune di Perdifumo alle scuole: Licee Saint Euxpris si Saint Raphael,(Francia), Circolo Lan- Carpinelli, Sara Apicella, Giulia Lembo, Maria Giovanna Coccorullo, Silvia Santaro, Alessia Amoresano, Simone Gargione, Antonio Lo Schiavo, Francesco De Lisi, Giovanna Coppola, Carla Della Torre, Sergio Di Dato, Paolo Miglino dell’Università Federico II di Napoli. Per i premi di poesia e letteratura sezione estera sono stati premiati: prof. Orazio Tanelli di verona N.J. – USA prof. Jean Serrame di saint raphael – F. poetessa salomè molina lopez di albaceta – spagna , e per la musica il maestro Gustav Kuhn di bozen. Per i premi del concorso poeta Alfonso Tagliamonte, Luigi Di Lascio, Sabato Laudato, Rosanna Pacelli, il dr Eduardo Giuliano, al poeta Sosimo Clemente il premio Carmine Coccorullo. Si è svolto il consueto saggio dell’accademia “Atene “ gruppo sportivo di Mercato Cilento premiato con medaglia e coppa. Nell’ultima serata si sono svolti i concorsi di canto lirico che hanno visto premiati il tenore Alfredo Normale e il tenore Nicola Carannante, la Schola cantorum di San Sisto papa diretta dal maestro Mario Felicella col soprano Anna Milone, per il pianoforte il maestro Annunziata ,il maestro Pietro Miglino. Nel corso della serata vi sono stati gli interventi del sindaco di Perdifu- Giovedì 10 giugno, primo giorno di caldo opprimente ed afoso ad Agropoli, alle 19,00, nell’Aula Consiliare del Comune di Agropoli, ha avuto luogo la presentazione dell’ultima fatica di Domenico Chieffallo dal titolo “La Bonifica nelle terre del Sele, dell’Alento, del Bussento e nel Vallo di Diano”, edito dal centro di Promozione Culturale per il Cilento. Il numeroso pubblico sfidava il caldo brandendo ventagli e fogli di carta, recuperati dalle borsette porta-tutto delle signore. L’atmosfera era decisamente ”incandescente”. La Prof.ssa Elvira Lo Bascio Milano, moderatrice della serata, ha ricordato che il recupero delle terre paludose, con la conseguente coltivazione delle stesse, ha dato vita a produzioni agricole d’eccellenza, esportate in tutto il mondo, precisando che il 2010 è stato proclamato dall’ONU l’anno della biodiversità (dal 1997 il Cilento è area protetta per tutelare le biodiversità e “Riserva della biosfera del Mab – Unesco Man and Biosphere-). Parola d’ordine per vivere nel rispetto della natura è” tutela degli habitat naturali e delle colture autoctone”. La moderatrice ha anche preso in esame la situazione idro-geologica del territorio Ad Agropoli presentato l’ultimo libro del dott. Chieffallo cilentano, che deve essere continuamente monitorata, anche alla luce delle recenti e abbondanti precipitazioni, che hanno dato luogo a pericolose inondazioni e ha rivolto un appello alla massima attenzione ai numerosi sindaci cilentani presenti. Nel suo intervento il Sindaco Avv. Francesco Alfieri, ha lodato il costante e prezioso lavoro del Dr.Chieffallo , che da molti anni, come un paziente certosino raccoglie e registra notizie e dati, sui più svariati argomenti: L’emigrazione , il brigantaggio,le strutture sanitarie, ecc., dimostrando grande attaccamento al Cilento, pur non essendo nato in questa terra. L’Avv. Alfieri, scusandosi per l’eccessivo caldo, ha anche assicurato che al termine dei lavori di ristrutturazione del Municipio, la Sala Consiliare sarà dotata di un impianto di climatizzazione. Il primo relatore è stato il Prof .Paolino, che con rara chiarezza e sintesi ha messo in evidenza la straordinaria capacità dell’autore di esporre anche gli aspetti squisitamente tecnici che hanno accompagnato i lavori di bonifica e ha precisato le tappe cronologiche del lavoro di recupero delle terre interessate. Il Prof. Antonio La Gloria ha tenuto una vera e propria lezione di storia antica, sottolineando l’incidenza dell’antropizzazione (presenza dell’uomo) sui fenomeni di impaludamento delle zone trattate. Nella sua relazione il Prof. La Gloria ha evocato luoghi scomparsi come Ercula, borgo marittimo mo avv. Francesco Pecora, il dr. Nicola Bellucci presidente dei Lions Club ,il direttore generale dell’Ente parco del cilento, dr.Angelo De Vita, giornalista Lucia de Cristofaro direttore di albatros, avvocato Attilio Tajani direttore camera penale,il chiar.mo prof.Ciro Romano dell’Università Federico II ha tenuto la relazione ufficiale vertente l’unità d’Italia, nel corso della cerimonia è stata consegnata la medeglia aurea del presidente della repubblica al mr mons.gaetana valente di terlizzi ,1° premio per il volume “terlizzi la chiesa le chiese”,al preside pietro porfilio della scuola “gesmundo” è stata conferita la coppa dei lions club . Per la sezione estero è stato premiato il dr.gabriele E. Meyer di monaco. Le riprese sono state effettuate dall’associnema del cav.domenico avenia, i premi speciali sono andati a: arch. Giuseppe ianni , ass. Giuseppe ripa, M°francesco giordano, la preside anna vassallo per aver organizzato il museo al circo “Landolfi”di agropoli. La giuria è stata presieduta da mons.prof. Guglielmo manna vicario generale della diocesi di vallo della lucania, composta da prof. Ciro romano dell’università federico II° , prof.ssa lucia de cristoforo direttore di “Albatros” , avv. Nicola bellucci pres.lions club , avv. Attilio tajani presidente camera penale di vallo ,giornalista lorenzo barone , preside elvira lo bascio milano, dr.domenico chieffallo , Giuseppe barra dir. De “Il saggio” , M° pietro miglino direttore artistico , prof.ssa eugenia morabito presidente dell’associazione “Dario Prisciandaro” prof. Paolo prosciandaro organizzatore ,prof. Amedeo la greca segretario generale del premio. Questa edizione del premio è stata caratterizzata da una affluenza di persone e autorità , tra le quali il sindaco di perdifumo gli assessori e un numero particolmente alto pubblico la cui presenza ha particolarmente meravigliato. Nelle foto: due momenti della bella manifestazione. sul litorale dell’attuale S.Marco ad oriente del promontorio ed alla destra del Testene (I sec.a.c. fino al V sec. d.c.), scomparso a causa del bradisismo litoraneo. Dopo i saluti dell’Assessore all’identità culturale Francesco Crispino, ha preso la parola l’autore. A sorpresa, lo storico meridionalista, ha spostato l’attenzione della platea sull’aspetto puramente umano e sociale dei dati da Lui raccolti, mettendo in primo piano i contadini delle zone interessate alla bonifica, che si sono trovati nell’ innaturale situazione di rivendicare terre non coltivabili. Citando un breve racconto popolare sul rapporto dei contadini cilentani con la terra “matrigna”, che li vede consumare la propria esistenza, nella cura di questa madre, che esige sangue e sudore, in cambio di un frugale sostentamento e di un piccolo spazio per il riposo eterno, il Dr. Chieffallo ci ha voluto ricordare con grande e profonda sensibilità,dote di un vero narratore, che nei documenti che consulta con metodo accurato e preciso, cerca sempre e comunque, la storia dell’uomo del Sud , che lotta per rendere accettabile e dignitosa la propria esistenza. Amedea Lampugnani cronache cilentane terza pagina Un ennesimo successo di critica e grande partecipazione a Perdifumo 3 luglio/agosto 2010 Castellabate Autorevival Club cronache cilentane iniziative Se i genitori lavorano in Vallo, 40 equipaggi di auto estate il Comune intrattiene storiche alle prove di gara di i bambini regolarità con 2 piloti di rally 4 Quando i genitori lavorano in estate, il Comune di Castellabate si offre di fare da babysitter ai bambini, intrattenendoli in attività formative e ludiche. Riparte, infatti, dal 1° luglio l’iniziativa del centro diurno per minori, che ha già ottenuto un ottimo riscontro negli anni scorsi. Le famiglie interessate devono presentare la domanda entro il 28 giugno. Il servizio è gratuito e resterà attivo fino al 31 agosto. Ad attivarlo è stata l’amministrazione guidata dal sindaco Costabile Maurano, assieme all’Ufficio di Piano sociale di zona dell’ambito S/7. Il centro polifunzionale è rivolto ai bambini dai 3 agli 11 anni e funzionerà dal lunedì al sabato, dalle ore 8,30 alle 13 nei locali della scuola elementare e materna di Santa Maria. Per poterne usufruire, però, i genitori devono presentare un’istanza entro il 28 giugno sui moduli in distribuzione presso tutti gli uffici comu- nali. Alla stessa vanno allegati la copia di un documento di identità, l’attestazione Isee con il reddito 2009 e un’autocertificazione da cui risulti l’impegno di lavoro. L’obiettivo è dare una mano alle mamme e ai papà che lavorano nel periodo estivo, quando nelle note località turistiche del Comune di Castellabate la moltissime famiglie sono impegnate fuori casa per guadagnarsi la parte principale delle proprie entrate annuali. La struttura offre loro un sostegno alle responsabilità genitoriali, consentendo di svolgere la propria attività lavorativa senza pensieri e garantendo ai bambini un intrattenimento educativo e piacevole. Per stimolare e coinvolgere i piccoli ospiti, sono previste infatti diverse attività tra cui giochi, iniziative formative e di socializzazione, laboratori artistici e teatrali, attività didattiche, escursioni all’esterno e momenti di svago. Il Premio Mogensen-Bruno prima edizione Imparare a correre le gare di regolarità su auto storiche con due maestri d’eccezione, ovvero Cesare Beltrand e Francesco Messina, entrambi noti regolaristi e piloti di rally. È quanto hanno fatto domenica scorsa 40 equipaggi provenienti dalla Campania ma anche dalle regioni limitrofe, partecipando al primo corso teorico-pratico di regolarità per auto storiche organizzato, presso l’area espositiva di Fiere di Vallo, dall’Autorevival club di Orria, già promotore e ideatore della Mostra scambio di auto, moto e ricambi di epoca. L’iniziativa ha visto i partecipanti, in una prima parte della mattinata, impegnati nelle lezioni teoriche, cui sono seguite le prove pratiche su strada, sempre all’interno del centro espositivo, con slalom su percorsi predeterminati a tempi imposti. A seguire con attenzione le varie fasi del corso formativo sono stati sia diversi iscritti all’Autorevival club di Orria, ma anche molti appassionati di auto storiche che sono arrivati da Napoli, Avellino, Potenza, Lauria e perfino Lecce. Dalla preparazione del veicolo ai compiti del navigatore, dalla mappa del percorso, o road book, alle verifiche tecniche fino alle tabelle dei tempi e di marcia e ai controlli orari, i partecipanti hanno utilizzato i loro splendidi veicoli costruiti negli anni Cinquanta e Sessanta, tra motori rombanti e perfette cromature d’epoca. Nelle prove sono stati ammirate, in particolare, le Fulvia Sport Zagato, le Giuletta spider e berlina, le Alfa 2000 GTW e le 124 sport spider. «Con questo corso abbiamo offerto la possibilità ai nostri iscritti e a tanti appassionati provenienti da tutto il Centro-Sud di essere messi in grado di partecipare alle gare di regolarità – spiega il presidente dell’Autorevival club di Orria, Giovanni Botti – Il prossimo passo sarà lo svolgimento di una gara a tempi imposti per le auto storiche, che abbiamo già in programma tra agosto e settembre. Sarà il primo evento di questo tipo in tutta la Provincia di Salerno». E, anche lo spettacolo è stato assicurato. Al via la seconda edizione del Premio Nazionale “alle voci nuove della canzone melodica italiana” Vito Curcio Il premio Mogensen-Bruno per il miglior tema scritto da un alunno della terza classe della scuola media di Ascea, basato su una novella di Francesco Bruno, prima edizione, è stato assegnato l'8 giugno durante la Festa di fine anno scolastico "Sull'onda della Musica" presso la Fondazione Alario. Il premio Mogensen-Bruno è istituito dalla dottoressa Else Mogensen in collaborazione con la famiglia Bruno. Il premio è stato fondato perché leggere libri è come vedere il mondo sotto una nuova luce, vedere il mondo nei modi che non si ha mai visto o provato prima, e perché è importante leggere e conoscere bene quello gli scrittori e le scrittrici del nostro paese hanno scritto e scrivevano; il loro modo di pensare è anche parte del nostro patrimonio, il loro ambiente è anche il nostro. L'identità di Bruno si formò ad Ascea mentre cresceva qui, e leggendo le sue opere, si riconoscono emozioni comuni e modi di pensare che sono stati distillati da una grande mente. Quest'anno gli alunni di Ascea hanno scritto un tema basato sulla novella "Povero piccolo fiore" dal testo Frate Gesù Novelle (1924). La professoressa Maddalena De Leo, la dottoressa Else Mogensen e il dottore Francesco Bruno Jr. hanno valutato i temi. Il vincitore del primo premio è stato Mattia Capitani. Il guidizio della commissione dice sul tema scritto da Mattia Capitani: "L’elaborato, molto chiaro e lineare per forma e stile, ripercorre con agilità la trama della novella analizzandone oggettivamente i momenti salienti. Originali e personali risultano sia le considerazioni che il confronto letterario riportato." Il secondo premio è stato assegnato ad Annagrazia Mautone e il terzo premio assegnato ad Ines Naso. Tutti i tre temi sono pubblicati al blog: http://brunopremioascea.blogspot.com Sanza – pubblicato il bando di selezione per la partecipazione alla seconda edizione del Premio Nazionale “alle voci nuove della canzone melodica italiana”Vito Curcio. La manifestazione canora organizzata dalla neonata associazione culturale “Amici rù Cavaliere”, in memoria di Vito Curcio, appassionato ed interprete della canzone melodica italiana, prematuramente scomparso due anni or sono, in questa seconda edizione introduce una novità importante. Ben due serate infatti, caratte- rizzeranno l’evento canoro che di terrà a Caselle in Pittari (SA) il primo agosto 2010 con la selezione dei dieci finalisti, ed il due agosto a Sanza (SA) la finale del concorso, con l’assegnazione del Premio. Il bando ed i documenti per l’iscrizione al concorso sono pubblicati sul sito internet www.portapungente.it nella sezione periodico. Il termine per le iscrizioni è fissato per il 15 luglio 2010. Ulteriori informazioni possono essere richieste al n° 347.0574159. Anche quest’anno alla manifestazione canora saranno presenti talent scout ed agenti discografici appositamente invitati dall’organizzazione. “Un ringraziamento particolare va alla Edipower, di cui il caro Vito era dipendente, ed alla Banca di Credito Cooperativo di Buonabitacolo per l’importante sostegno che hanno voluto concedere alla manifestazione. Dopo lo strepitoso successo della scorsa edizione abbiamo voluto interpretare la richiesta avanzata dalla comunità di Caselle in Pittari di voler ospitare la manifestazione inserendo una fase di selezione dei partecipanti che individuerà i dieci finalisti che la sera del 2 agosto si contenderanno il Premio” ha dichiarato il presidente dell’Associazione “Amici rù Cavaliere” il prof. Angelo Marotta. luglio/agosto 2010 Pisciotta Ore 12 e 18 minuti, il parroco di Pisciotta, don Franco Giordano, ha fermato la processione e la banda di Cicerale ha smesso di suonare perché il popolo dei fedeli doveva essere messo al corrente dell’evento miracoloso che si è verificato: il sangue del glorioso martire Vito, si è liquefatto. Il parroco si è inginocchiato e con il prezioso reliquario d’argento, che oltre al sangue contiene tre ossicini del giovinetto Vito, e che reca lo stemma del vescovo pisciottano Pappacoda, regalo della Chiesa Abbaziale dei monaci brasiliani di Taranto, ha benedetto il popolo commosso. Da questo grande mistero di fede che è rappresentato dalla liquefazione del sangue, i pisciottani, traggono gli auspici per un intero anno. Il comune cilentano può essere paragonato a Napoli e di conseguenza S. Vito a S. Gennaro. La differenza è rappresentata dal fatto che la liquefazione del sangue di S. Gennaro che si verifica tre volte l’anno ha una notorietà a livello mondiale, mentre quella di S. Vito martire rimane un avvenimento solo per i pisciottani e, forse nemmeno per tutti. Nella accorata omelia, don Franco Giordano, ha ribadito più volte che questo santo merita ben altri festeggiamenti e che dal prossimo anno, sposterà la processione alla sera perché durante i giorni feriali si registrano diverse assenze, dovute agli impegni di lavo- ro e di scuola. Con la festa del 15 giugno in onore di S. Vito martire, è iniziata la quaterna delle grandi feste dell’estate pisciottana, che prosegue con la Madonna del Carmine del 16 luglio, con S. Agnello Abate del 10 agosto e cinque giorni più tardi con la Madonna Assunta. Ricordiamo che S. Vito assieme a S. Sofia e dal 25 aprile del 1979 con il grande Abate Agnello sono i patroni di Pisciotta che può senza alcun dubbio essere definito un paese ad alta protezione. Il Martirologio Romano al 15 giugno, recita testualmente:” Presso il fiume Sele, nella Basilicata, il natale dei Santi Vito, Modesto e Crescenzia, i quali, sotto Diocleziano imperatore, là condotti dalla Sicilia, ivi, dopo aver superato, per divina virtù, la caldaia di piombo bollente, le fiere ed il rogo, compirono il corso del loro glorioso combattimento”. San Vito, figlio del senatore Ila, era lucano, o secondo altri siciliano. Durante la sua vita operò miracoli tanto grandi da essere considerato un vero e proprio taumaturgo. Testimoniò così la sua fede con la parola e i prodigi, finché non venne rintracciato dai soldati di Diocleziano, che lo condussero a Roma dall’imperatore, il quale saputo della fama di guaritore del ragazzo, l’aveva fatto cercare per mostrargli il figlio, coetaneo di Vito, ammalato di epilessia, malattia che all’epoca era molto impressionante, tale da far considerare l’ammalato un indemoniato. Vito guarì il ragazzo e come ricompensa Diocleziano ordinò di torturarlo perché si rifiutò di sacrificare agli dei. Qui la storia si perde nella leggenda. Venne immerso in un calderone di pece bollente, da cui ne’uscì illeso, poi lo gettarono fra i leoni che invece di assalirlo, diventarono mansueti e gli leccarono i piedi. Fu martirizzato giovinetto, appena sedicenne, con i suoi precettori Modesto e Crescenza presso il fiume Sele. A Pisciotta, durante la processione, vicino alla statua del santo, vengono messe delle pigne di uva. Questo si fa per chiedere la grazia di farla maturare, proteggerla dalle malattie, dalla grandine e che il raccolto sia copioso e che il vino di ottima qualità ma da alcuni anni a questa parte tante persone, appartenenti all’antica e nobile civiltà contadina chiedono al Santo di proteggerla anche dai cinghiali che hanno letteralmente invaso le campagne del comune di Pisciotta senza che vengano adottati misure drastiche che la calamità imporrebbe. Ritornando all’uva vicino al Santo era ed è tradizione di alcune persone anziane far assaggiare ai ragazzi qualche acino in modo da far constatare loro che il Protettore l’avesse fata maturare o quantomeno addolcire durante la processione. Nicola De Feo Palinuro La prima allieva diplomata all’Accademia di arte e spettacolo “Campania Danza” Passo d’Addio alla Scuola della pisciottana Immacolata Martuscello, 19 anni, prima allieva diplomata all’Accademia di arte e spettacolo “Campania Danza” di Palinuro. L’evento è avvenuto domenica 6 giugno. Tutto iniziava circa tre lustri or sono, quando la piccola Imma inizia ad apprendere i primi passi di danza. Da allora sacrifici, sudore, impegno e tanta volontà sono stati assidui compagni di viaggio di colei che oggi corona un sogno inseguito con professionalità maniacale. Il curriculum vitae di Imma è di tutto rispetto: all’età di 12 anni vince la sua prima borsa di studio per uno stage presso lo I.A.L.S. di Roma, nel 2006 bissa la borsa di studio per uno stage a Benevento e nello stesso anno partecipa al “Premio Charlot”, manifestazione internazionale della comicità. Da tredici anni è paternamente seguita da una vera punta di diamante nell’arte della danza: il maestro Luigi Ferrone, primo ballerino del teatro San Carlo di Napoli. Ed è proprio questa guida carismatica ad invogliarla a partecipare a diversi stage con ballerini di assoluta eccellenza quali Raffaele Paganini, Andrè de la Roche, Margarita Trayanova ed Alessandra Celentano, dai quali si arricchisce non solo professionalmente ma anche dal punto di vista umano. Oggi, l’Accademia di Arte e Spettacolo di Palinuro, conclude l’anno accademico con l’atteso saggio di fine anno. Vi prenderanno parte: Maurachiara Graniti, Fatima Serrapica, Noemi Zingarelli, Anna Consorti, Laura Cammara- no, Flaminia Martuscelli, Matilde Ramondo,Daisy Serva, Vittoria Polito, Sabrina Pepoli, Antonio Pepoli, Martina Saturno, Alessandra Gallo, Diana Gennaro, Giusy Marrazzo, Lorella Pica, Mariachiara Rinaldi, Ilaria Saturno, Anna Di Fluri del corso preparatorio-predanza; Antonella Letteriello, Elisa Audino, Mariagrazia Tambasco, Maddalena D’Angiolillo, Miriam Giaquinto, Lucia Serva, Martina La Greca e Mattia Greco del secondo corso; Jastine Fedullo, Elvira Veneroso, Gaia D’Angelo, Serena Fedullo, Marta Mautone e Iolanda Veneroso appartenenti al V e VI corso; Emilia Polito, Anna Iannaco, Francesca Serva, Antonella Pepoli, Raffaella Romano, Maura Zavaglia, Laura Galiano e Manuela La Marca fuori corso, dove tutti gli allievi si esibiranno dimostrando, come afferma il maestro Ferrone, le loro capacità ed i loro progressi, e dove la star della serata è inevitabilmente Imma Martuscello. L’emozione di Imma è alle stelle e nello stesso tempo anche l’orgoglio del primo ballerino del Teatro San Carlo di Napoli, Luigi Ferrone, che ci dichiara:” Dopo quattro anni dalla nascita la nostra scuola ha vissuto un momento magico grazie alla prima allieva diplomata e nei prossimi anni ne seguiranno altri; il diploma è un traguardo di partenza importante e tutti insieme dobbiamo andare fieri di questo evento che vanterà per la prima volta la città del nocchiero di Enea”. Dopo il conseguimento del diploma Imma potrebbe aprire una scuola di danza ma siccome nella vita gli esami non finiscono mai a fine mese l’attende anche la maturità scientifica presso il liceo “A. Gatto” di Agropoli. In tutti questi anni Imma ha avuto al suo fianco due straordinarie persone che l’hanno incoraggiata, spronata, sorretta, seguita ed accontentata, sono i suoi genitori: Nellina Tortora ed Aniello Martuscello. Nei loro occhi, che sono lo specchio dell’anima, visibile è la soddisfazione e la gioia per questo splendido traguardo raggiunto dalla loro unica figlia. Nicola De Feo AGROPOLI Biciclette gratuite per turisti e cittadini presso gli infopoint turistici Biciclette comunali al servizio di turisti e cittadini. Fra qualche giorno, infatti, presso gli Infopoint turistici sarà possibile noleggiare gratuitamente biciclette e visitare le principali zone della città. E’ stato approvato, nel corso dell’ultimo consiglio comunale, il “Regolamento per il servizio di utilizzo gratuito delle biciclette nella Città di Agropoli”. L’iniziativa rientra nell’ottica della promozione e dell’incentivazione della mobilità ciclistica. «Il Comune di Agropoli – spiega il sindaco Franco Alfieri – ha da qualche anno in dotazione delle biciclette che non sono state mai utilizzate ed era necessario un regolamento che ne consentisse finalmente la fruizione gratuita da parte dei cittadini e dei turisti». Nello specifico le biciclette potranno essere noleggiate, dalle 8 alle 21 di ogni giorno, presso gli Infopoint turistici della Stazione ferroviaria e del parcheggio ex Landolfi. Potranno usufruirne sia i cittadini sia i turisti, in maniera occasionale e per un tempo limitato, presentando un documento di riconoscimento. Giuseppe Feo cronache cilentane primo piano Si ripete il miracolo del sangue di S. Vito 5 luglio/agosto 2010 cronache cilentane politica La manovra finanziaria vista dal comune cittadino 6 Come tanti, anche noi stiamo seguendo gli sviluppi della manovra finanziaria, finalizzata alla difesa dell’Euro (almeno così ci dicono). Mancandoci la competenza, non ci avventuriamo però in analisi sulle cause, tanto meno azzardiamo ricette salvifiche, pur avendo, ognuno di noi, qualche idea in proposito. Ci limitiamo a manifestare qualche sensazione, a sviscerare qualche osservazione da comuni mortali, mossi più dall’impulso di dire qualcosa, che dalla speranza di sensibilizzare qualche coscienza. Innanzitutto una sensazione di disgusto. E’ veramente frustante assistere a dibattiti televisivi e subire prediche sulla ineluttabilità dei sacrifici da parte di chi sacrifici non ne ha mai fatti (e non ne farà) perché, per privilegi o interessi, appartiene, di fatto, a quella classe politica e dirigente che, con i propri comportamenti, è corresponsabile del deterioramento di oggi. O è colluso con essa. Quando vediamo certe facce, è come se improvvisamente dall’immaginario dell’orrore prendesse corpo la figura ripugnante del carnefice che blandisce la vittima, dove, se continuano a sfuggirci i connotati esatti del carnefice, è ben chiaro chi è la vittima. Approfondendo poi il ragionamento sull’opportunità di una manovra equa che riguardi anche le alte gerarchie dello stato, apprendiamo con stupore che, in quanto a remunerazione, esistono delle zone franche in questo paese, con alcune alte istituzioni (camera e senato tra queste) che estendono la loro autonomia istituzionale anche alla determinazione degli stipendi e delle altre spese per il personale ad esse preposto, né si può intervenire per legge. Tutto è rimesso alla loro sensibilità. Alla faccia della tanto decantata politica di trasparenza dell’innovativo ministro della Funzione Pubblica. Ma sappiamo anche che, quand’anche fossero resi pubblici gli stipendi di queste categorie privilegiate, esiste, già oggi, la scappatoia di incamerare per altra via introiti e prebende varie che non vengono considerate negli stipendi ufficiali. Il che equivale a rendere contenta l’opinione pubblica nel momento stesso in cui le si mettono le corna. A queste zone franche appartiene anche il mondo che gravita intorno alla RAI, che non è, è bene sottolinearlo, un’azienda privata. Veniamo a sapere in questi giorni di compensi faraonici a conduttrici e conduttori in cambio di canzonette, esibizione di attributi, sceneggiate col trucco, parolacce, risse in diretta, dibattiti sportivi centrati sul nulla, giustificati, si fa per dire, dai dati dell’audience e dai maggiori introiti pubblicitari. Ammesso che il ragionamento si possa accettare, sappiamo tutti che cosa è che fa audience e dei trucchi, a volte veramente squallidi, per accaparrarsi telespettatori. Ben venga, perciò, l’idea di renderli pubblici inserendoli nei titoli di coda del- le trasmissioni (siamo proprio curiosi di sapere, ad esempio, quanto prende a puntata la pletora di opinionisti sportivi), anche se è forte il sospetto che, considerato anche il mezzo al quale questa divulgazione è affidata, possa trattarsi di una pura strategia di immagine. Perché, domandiamo, non estendere questa iniziativa anche ad altre categorie? Come si vede, di materia su cui riflettere ce n’è molta. Ci si augura che durante l’iter parlamentare della manovra si faccia di necessità virtù, si metta ordine finalmente (e in piena trasparenza) a tutto il sistema retributivo (senza zone franche), si diano risposte innovative e di lunga prospettiva. Ma il sentimento che si percepisce oggi è di pessimismo e sgomento, aggravato dal sospetto che ciò che ci viene fatto intravedere somiglia sempre di più al gioco delle tre carte, con il mazzo sempre e soltanto nelle mani dei soliti giocatori. Filippo Di Ruocco LIONS CLUB CASTELLABATE CILENTO ANTICO Le migrazioni: accogliere o respingere coloro che bussano alla nostra porta? Ogni anno, nei soli Paesi della Comunità, arrivano oltre un milione e mezzo di nuovi ospiti, molti dei quali clandestini e stagionali. Svariate sono le cause di questo flusso migratorio per molti aspetti nuovo nelle forme e nelle dimensioni; tra queste possiamo annoverare l’accentuata divaricazione fra Paesi ricchi e Paesi poveri, la caduta del muro di Berlino, la revisione delle leggi sull’immigrazione da parte dei Paesi tradizionalmente ricettori come gli Stati Uniti, ma soprattutto, la diffusione attraverso i mezzi di comunicazione di massa del modello occidentale, nei Paesi dell’est europeo e del sud del mondo. E’ pertanto legittimo chiedersi se si debbono accogliere o respingere coloro che bussano alla nostra porta. Per cercare di rispondere a questo ed ad altri interrogativi ed allo scopo di dare piena attuazione al tema di studio operativo contenuto nel programma distrettuale del Governatore avv. Vittorio Del Vecchio, per il corrente anno sociale, che prevede di “ creare e stimolare uno spirito di comprensione tra i popoli del mondo: l’integrazione degli immigrati nel rispetto della loro identità culturale e dei valori e delle norme del nostro ordinamento”, che il Club Castellabate Cilento Antico da me presieduto ha organizzato un seminario dal titolo “ LE MIGRAZIONI “ che si è svolto il 01 maggio 2010 presso i saloni della Villa Matarazzo in S.Maria di Castellabate ed ha registrato tra l’altro l’intervento del Professore Universitario Francesco Calvanese, sociologo del lavoro e delle migrazioni e quello della dirigente della Regione Campania dott. Massimo Angrisani. Il pubblico convegno patrocinato dal Comune di Castellabate, dalla Filef Campania, dall’Associazione Campani nel Mondo, dalla Regione Basilicata, dalla Provincia di Benevento e dal Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano, ha registrato la partecipazione numerosa ed attenta di cittadini ed autorità Lionistiche, tra cui Maricetta Sanfilippo Presidente della sesta circoscrizione, Michele Gallo delegato di zona 18, Alessandro Siringano Presidente Avellino Host, Grazia Cioffi Presidente Salerno Principessa Sichelgaita, Giuseppe Di Domenico Presidente Cava dei Tirreni - Vietri Giangerardo Miranda Presidente Paestum. In rappresentanza del Comune di Castellabate è intervenuto il Vice Sindaco Prof. Alessandro Lo Schiavo, al quale durante il mio intervento ho consegnato l’apposito opuscolo e l’ho invitato ad adottare l’istituto della Consulta dei Popoli, con l’approvazione del relativo statuto nella formulazione suggerita, per assicurare l’esercizio di cittadina attiva alle rappresentanze delle varie etnie. Il Sindaco nel concordare pienamente con la proposta e nel ringraziare il Club di Castellabate per l’iniziativa, ha pubblicamente assicurato di voler coinvolgere il Consiglio Comunale per l’approvazione del documento e la istituzione della Consulta degli Immigrati la quale con compiti propositivi ma non vincolanti possa esercitare funzioni consultive e di collaborazione con il Comune. Nel corso dell’incontro è stato fatto rilevare come l’Italia sia stata a lungo un Paese di emigrazione e che solo verso la fine degli anni settanta ha cominciato ad essere interessata dall’immigrazione proveniente dal sud del mondo, per cui particolarmente apprezzati e commoventi sono state le testimonianza di 14 giovani laureati di origine campana residenti nei cinque continenti, ed attualmente in Italia per partecipare al corso “ Agenti dell’immigrazione campana 4”, organizzato dalla Filef Campania, presieduta dal Prof. Calvanese. A moderare i lavori ha provveduto il dott. Vincenzo Santis, Past. President del Club Castellabate Cilento Antico. Emma Ferrante Milanese, Responsabile della settima Circoscrizione del tema distrettuale, con la grazia, lo stile e la signorilità che la contraddistingue ha concluso i lavori evidenziando la piena attuazione del programma operativo dimostrato dal fatto che moltissimi comuni ricadenti distretto 108 YA hanno adottato il regolamento riguardante gli immigrati, i quali rappresentano indubbiamente un vantaggio ed una risorsa per un Paese fortemente industrializzato qual’è l’Italia, non solo perché essi vanno ad occupare posti di lavoro faticosi e mal pagati rifiutati dai residenti, ma anche per tutta una serie di motivi etici e colturali di cui il paese ospite non potrà che trarre profitto, per cui è necessario ed indispensabile porre in essere iniziative come quella di oggi per consentire l’esercizio della cittadinanza attiva alle rappresentanze delle varie etnie. Dr. Nicola BELLUCCI Presidente Lions Club Castellabate Cilento Antico luglio/agosto 2010 Prima e dopo l’8 settembre 1943 a Perdifumo Per la generazione dei settantenni è sempre una storia che affascina, anche se in tempi di privazioni, di fame e di rovine, il ricordo degli avvenimenti del settembre 1943 durante la seconda guerra mondiale. Ritornando indietro in quel tempo, ero ragazzo, vivevo a Perdifumo una pittoresca località che si affaccia sulla costa del Cilento e sull’ampio golfo di Salerno. Erano momenti brutti di guerra, ma Perdifumo non dimenticò di essere un paese accogliente e ospitale, non negò un asilo e un aiuto a chi aveva bisogno. Mio nonno Giuseppe ospitò nella sua casa, per circa un mese, un medico e sua moglie sfollati da Napoli perché la città era diventata un cumulo di rovine a causa dei massicci bombardamenti da parte degli alleati. Ricordo la figura del soldato tedesco che, con la sua camionetta, veniva a prendere l’acqua alla fontana del paese per il loro accampamento che era alla punta “ ‘ru Cafaro”. Chiacchierava volentieri con noi, ci parlava di sua figlia Elisa, una ragazza della nostra stessa età, che aveva lasciata in Germania a causa della guerra. In quel periodo, gli alleati eseguivano violenti bombardamenti sulle nostre città vicine. Quando il rombo delle formazioni di bombardieri alleati rompevano il silenzio della montagna noi insieme ad altre famiglie ci rifugiavamo nelle cantine del palazzo di don Antonio Milone (sotto l’arco) e li aspettavamo, con il cuore in gola, che cessasse il pericolo di un eventuale bombardamento del paese. Risento il parlottio della gente che si radunava ogni giorno sotto il balcone di mio nonno Pietro alla piazzetta, per sentire il notiziario radiofonico, il bollettino di guerra e le notizie che venivano trasmesse dal giornale radio delle 13 e quello serale delle 20. Quando alle ore 19,45 dell’otto settembre 1943 la radio italiana trasmise il comunicato del Maresciallo Badoglio che annunciava l’armistizio fra Italia e alleati, la piazzetta si gremì di gente. Dopo i primi commenti, tutti, impazziti per la gioia, corremmo nella chiesa parrocchiale per pregare e ringraziare la Madonna del Rosario per la fine della guerra. La gioia durò poco, fummo fatti subito rientrare nelle nostre case perché i pericoli e la paura erano ancora tanti. Tutti pensavamo, ormai, la guerra è finita, questa notte possiamo dormire finalmente più tranquilli, ma verso le tre e mezzo del 9 settembre, fummo gettati giù dai letti dagli spari provenienti dal mare. Uscimmo sulla loggia di casa, da dove dominavamo tutta la piana di Paestum e il golfo di Salerno, per cercare di capire cosa stava succedendo. In quella bella e calda notte di settembre, vedevamo i razzi che solcavano il cielo ed illuminavano il mare, mentre ai primi spari si aggiunsero le cannonate che man mano diventavano sempre più numerose. Non si fece attendere la risposta da parte degli avamposti tedeschi che erano appostati sulle colline di fronte al mare, capimmo subito che doveva essere in atto una grande operazione di guerra. I primi raggi di sole ci mostrarono uno spettacolo affascinante: l’ampio golfo di Salerno era completamente invaso da una grossa flotta di navi da guerra in azione. Più tardi, per il paese, si sparse la notizia che era cominciato lo sbarco degli alleati a sud di Salerno. Si apprese, anche, che il governo e il Re erano fuggiti precipitosamente da Roma, che l’esercito italiano mancante di ordini e di capi, si disfaceva su tutti i fronti e che alcuni soldati scappavano per tornare a casa, altri venivano catturati dai tedeschi ed altri iniziano la guerriglia partigiana contro di essi. Nel paese incominciò il timore e la paura di subire razzie sia da parte degli alleati che erano in arrivo sia dai tedeschi che erano in loco ed incominciarono a proteggersi il più possibile per evitare danni a persone e a cose. I miei nonni murarono le porte di alcuni “vasci” (bassi), lasciandovi un piccolo varco per il passaggio, vi avevano sistemato della biancheria ed altri oggetti e in caso di pericolo ci avrebbero nascosto anche le ragazze. Mi fecero sotterrare nell’orto la divisa e le fotografie della permanenza di mio padre in Libia nel 1936 e tutto ciò che riguardava la sua vita militare. Io non riuscivo a capire perché dovevo nascondere tutti quei cimeli che mi facevano immaginare la storia di quei luoghi. Con l’avanzare degli alleati i tedeschi abbandonarono il loro accampamento, si riversarono per le campagne verso il mare, minarono e fecero saltare, a pochi chilometri dal paese sulla strada di accesso dalla frazione Mercato, il ponte “ ‘re u Zuccusu” (Zeccuso). Ricordo la prima jeep degli alleati che incontrammo io e mia madre, all’altezza della casa “’re i Vuotti”, i soldati che l’occupavano ci rivolsero delle parole per noi incomprensibili alzando in aria i loro fucili. In quel momento sentii la mano di mamma stringere forte la mia e di corsa ci portammo nella vicina “strettulella” per far ritorno a casa. I soldati alleati una volta entrati in paese fermarono i loro mezzi militari alla croce, suscitando la curiosità di noi ragazzi. Fu un momento di festa, di gioia e d’abbracci tra la popolazione locale e i soldati liberatori. I soldati italo-americani ci facevano vedere delle fotografie dei parenti che avevano in Italia e in un simpatico italiano con inflessioni dialettali ci chiedevano di aiutarli a rintracciarli. Tornando verso casa con nonno Pietro notai che era triste ed allora gli chiesi: “Nonno che hai? Perché sei così triste?” E lui accarezzandomi i capelli mi disse: “Petrù, tuo padre e i tuoi tre zii si trovano anche loro nelle zone di azioni militari, non so dove sono e quando ritorneranno, mi piange il cuore. La guerra! Caro nipote è una cosa brutta”. Queste parole rimasero per sempre impresse nella mia mente. Pietro Palumbo Si è tenuta il 18 Giugno a Caprioli, in località campo sportivo, una drammatizzazione storica che ha rievocato i moti cilentani del 1828. Il titolo dello spettacolo “Viva la libertà” ha commosso tutti gli animi degli spettatori i quali hanno apprezzato la ci di Caprioli, di tutte le età, si sono cimentati in uno spettacolo da far restare col fiato sospeso tanto da stimolare riflessioni sulle realtà vissute dal nostro territorio per desiderio e amore di libertà, hanno recitato facendo emergere dalle loro espressio- novità del tema, la disinvoltura e la bravura degli attori per caso. Gli ami- ni, dalle movenze, la fierezza e l’orgoglio di essere autentici cilentani . La regia è stata curata dalla dott.ssa Lara Formai, donna dalle lodevoli ed innate qualità e dalla espressività dilagante del signor Aniello Fiorillo . Entrambi, unendo estro, fantasia, tempo e pazienza nell’organizzazione dello spettacolo, hanno donato a Caprioli una serata culturale a dir poco senza precedenti. Lo spettacolo è degno di essere menzionato e ricordato perché, oltre all’importanza storica rivissuta, ha lasciato emergere sul finale una realtà sociale meravigliosa, quella che è la gioia nel condividere momenti di preparazione importanti e significativi. Sui volti degli attori per caso, durante il ringraziamento, emergeva il piacere di stare insieme senza tante pretese e, alla fine dello spettacolo , traspariva il sentirsi realizzati per ciò che era stato prodotto oltre che la nostalgia per quelle belle serate trascorse insieme durante le prove. Dopo un successo così, non ci resta che aspettare qualche altra rappresentazione all’insegna della cultura, della storia e del gusto di una sana condivisione degli alti valori umani, civili e sociali. Germana Ottati Interpreti: Canonico: Felice Giaquinto Don Giovanni: Stefano Greco Capozzoli: Vito D’Alessandro, Antonio Mautone, Pino Rizzo Del Carretto: Aniello Fiorillo Rivoltos: Antonio Tancredi, Enrico D’Alessandro, Silver Mautone Gorga: Carmine D’Angelo Le guardie: Giovanni Greco, Pasquale Saullo, Nello D’Arienzo Popolo: Raffaele Greco, Claudio Cirillo, Alfredo Greco, Umberto Mautone Cantastorie: Carmelo Mautone Ubriaco del paese: Luigi Saullo Madre dei Capozzoli: Anna Tambasco Le donne: Luana Marsicano, Angela Cusati, Anna Jannuzzi, Daniela Calembo, Adriana Delli Santi, Maria A. Guglielmelli, Teresa Ruocco, Jessica Otatti, Paola Della Valle, Enkeleida Lianaj Ballerine: Simona Delli Santi, Elisa Audino, Marta Mautone, Alessia Duilio,Mara Sofia Fiorillo Nozze Rubuano - D’Adamo Il 26/06/2010, nella Chiesa San Lorenzo Martire in Torre Orsaia, si sono uniti in matrimonio il Maresciallo della Guardia di Finanza Riccardo Rubuano, di Pioppi, che presta servizio presso la polizia tributaria di Padova, e Grazia Anna D'Adamo, di Torre Orsaia. Agli sposi e ai loro genitori tantissimi auguri da parte della Direzione e Redazione di Cronache Cilentane cronache cilentane società La piazzetta racconta Caprioli unita rimembrando pagine di storia cilentana 7 cronache cilentane congresso di vitaminologia luglio/agosto 2010 8 Nel 40° anno dal primo simposio internazionale di vitaminologia tenutosi a Pioppi nel 1970, il prof. Alberto Fidanza ha organizzato a Roma il 21° Congresso Internazionale di Vitaminologia II Congresso di Vitaminologia di quest'anno si è incentrato sulla coinvolgente tematica dell'obesità, rapportata al diabete, alla sindrome metabolica ed alle interferenze delle vitamine nel controllo del peso in eccesso . Già nel 2005 il Prof. Alberto Fidanza aveva organizzato un Congresso sulla Sindrome Metabolica, mettendo in luce che in tale complesso di sintomi figurano, oltre all’obesità, il diabete, l'ipertensione e le dislipidemie. La sindrome metabolica non è sempre collegata al diabete, tuttavia di sovente si associa ad esso. II Congresso si è aperto alle ore 10,oo con l 'introduzione del Prof. Alberto Fidanza, il quale ha rievocatoci il 1° Simposio Internazionale di Vitaminologia tenutosi nel 1970 a Pioppi, sul golfo di Palinuro, ed ha subito sottolineato l’importanza delle azioni protettive delle vitamine, a livello cerebrale e cardiaco nonché nei confronti delle ghiandole endocrine e di organi interni come il fegato, oggetto degli eccezionali progressi compiuti dalla ricerca in questo campo. La conservazione di tali apparati può assicurare agli anziani una vita piacevole e in condizioni di benessere . Oltre che all'inizio ed alla fine del congresso, il Prof. Fidanza ha anche interloquito tra un relatore e l'altro, ricordando il Prof. Luigi Condorelli e le sue ricerche sulla nicotinammide, sottolineando l’importanza di somministrare complessi vitaminici a soggetti cardiopatici insieme all'aspirina o cardioaspirina, sottolineando fra l’altro che pochi milligrammi di vitamine possono potenziare le difese immunitarie, favorendo la sintesi degli anticorpi. Ad esempio, dopo la Prof.ssa Martinoli, il Prof. Fidanza ha ricordato che le vitamine agiscono in sinergia tra di loro, e devono essere somministrate insieme, altrimenti si rischia lo squilibrio metabolico. Ed ha anche, poi, indicato l'importanza delle vitamine nella prevenzione dell'obesità, nonché la necessità di intervenire nelle scuole onde prevenire nel tempo una mole impressionante di danni e ricoveri per tale causa, ed anzi a tal proposito egli aveva mandato messaggi al Presidente Napolitano nonché agli Onorevoli Berlusconi e Letta (Senior). Atteso infatti che le vitamine agiscono come biocatalizzatori ed accelerano le reazioni chimiche del nostro organismo evitando gli accumuli di grasso, la somministrazione di complessi vitaminici ben equilibrati, anche nelle scuole, potrebbe aiutare l'intera collettività a risparmiare miliardi. Tra le parentesi del Prof. Fidanza, degna di nota è stata anche quella inerente la propria perplessità per quanto riguarda il mero consumo di frutta e verdura non assistito da ben equilibrati integratori vitaminici. Il consumo di alimenti vegetali è infatti ormai funestato dall' uso di sostanze inquinanti in agricoltura nonché da lunghi tempi di conservazione prima di essere consumati. Va anche tenuto presente che le vitamine si degradano riducendo il loro contenuto di almeno il 50% dopo 4 o cinque ore di esposizione (della frutta e verdura ) nelle bancarelle dei mercati. Dopo l’introduzione del Prof. Fidanza ha poi brevemente interloquito il prof. Finazzi Agrò, ex rettore dell'Università di Tor Vergata, il quale ha ricordato gli importanti lavori in materia di vitamine compiuti dai presenti ed anche da egli stesso, seguito dal Prof. Emilio Croce, Presidente Pro-tempore dell'Ordine dei farmacisti di Roma, che ha rievocato i tempi del 1966 in cui la Vitaminologia era considerata sotto un punto di vista prevalentemente chimico, auspicando che il nuovo Testo Unico dette Materie Sanitarie in preparazione possa meglio individuare i confini tra la figura del farmacista e quella del medico portando comunque ad un generalizzato innalzamento di livello dell'educazione sanitaria. Dopo un breve saluto dell'Ing. Moretto, Presidente P.T. del Rotary di Roma, ha poi preso la parola il Prof. G. Iacovelli, Presidente dell’Accademia di Storia dell' Arte Sanitaria, il quale ha parlato della notevole attività del Prof. Fidanza come didattico, come divulgatore, scienziato e ricercatore. Il Prof. Iacovelli ha indicato l'aumento degli squilibri nutrizionali come un flagello da contrastare con una importanza sempre crescente delle vitamine, aggiungendo che i 21 congressi nazionali ed i 14 congressi internazionali organizzati dal Prof. Fidanza sono stati un cardine della ricerca scientifica, e concludendo con la soddisfazione per l'egregio andamento del corrente Anno Accademico e per il corposo contenuto (oltre 10.000 volumi) della Biblioteca dell'Accademia dell’Arte Sanitaria. L'attuale rilancio dell’Accademia, del suo Museo e della sua Biblioteca porteranno ad una nuova rinascita del prestigioso Istituto. Il Presidente Iacovelli è stato infine premiato con il Premio Internazionale della Fondazione Prof. Alberto Fidanza per l'emerita attività in Storia della Medicina . Più tardi nel corso del congresso, il Prof. Iacovelli ha annunciato con soddisfazione che un intero settore della biblioteca dell 'Accademia Sanitaria sarà dedicato al Prof. Alberto Fidanza e alle sue pubblicazioni scientifiche nel campo della Vitaminologia. II Congresso ha poi affrontato la tematica della misurazione dello stress ossidativo a livello cellulare e sistemico mediante somministrazione di antiossidanti fisiologici, argomento sul quale è stata tenuta un’interessante lezione dai ricercatori della 1° Cattedra di Clinica Medica dell’Università “ La Sapienza di Roma", attualmente diretta dal Prof. Francesco Violi, autore di più di 200 pubblicazioni su riviste internazionali. Come è noto, i ricercatori dell'Università "La Sapienza di Roma", guidati dal Prof. Violi, hanno scoperto che l' acido ascorbico protegge il cuore da ricadute dopo 1' angioplastica, contrastando il fenomeno del "noreflow", ovvero l'incompleta ripresa dell' attività coronarica dopo l'operazione di angioplastica. La somministrazione per via endovenosa di vitamina C a pazienti che avevano subito un'operazione ha prodotto risultati altamente positivi, sia per la contrattilità del muscolo cardiaco che per la circolazione del sangue . I pregi ed i risultati di tale tecnica, relativamente semplice nonché priva di effetti collaterali, sono stati illustrati sulla prestigiosa "JACC", ossia "Journal of the American College of Cardiology-Cardiovascular Interventions" ("Intravenous ascorbic acid infusion improves myocardial perfusion grade during elective percutaneous coronary intervention: relationship with oxidative stress markers", JACC Cardiovasc Interv.2010 Feb.; 3 (2) : 221 - 9). Alle ore 11,oo il Dott.Roberto Cangemi, assegnista di ricerca della Cattedra del Prof. Violi, ha tenuto una breve relazione sugli effetti benefici della vitamina C, constatati a livello del microcircolo in seguito agli interventi di angioplastica effettuati a livello del miocardio, rilevando che il danno del microcircolo, a livello del miocardio, sembra dovuto ad una vasocostrizione, con conseguente stress ossidativo. Negli studi in questione l'acido ascorbico sembrerebbe prolungare l'azione benefica e la produzione dell ' ossido nitrico. La sintesi dell'ossido nitrico contribuisce all'abbassamento della pressione arteriosa, mentre l’inibizione della sintesi di tale ossido conduce, attraverso l'aumento delle resistenze periferiche, all’innalzamento della pressione arteriosa. Attualmente, molti integratori finalizzati a migliorare la sintesi di ossido nitrico, associano ormai agli aminoacidi L-Arginina ed L-citrullina anche dosi significative di vitamine, ossia acido folico, vitamina E (Tocoferolo) nonché l'acido ascorbico o vitamina C. Ha poi parlato la giovane Dott.sa Valeria Raparelli, specializzanda operativa nella stessa Cattedra di Clinica Medica, sottolineando i benefici dell'acido ascorbico a livello di impianto degli stent, nei pazienti studiati dal servizio di emodinamica (inutile ricordare che gli stent sono microscopici tubicini introdotti nell'arteria per ripararne dei tratti lesi, spesso a livello di coronarie: la loro espansione provoca l’aumento del flusso sanguigno a livelli paragonabili a quelli anteriori all’occlusione). Un solo grammo di vitamina C in soluzione fisiologica sembra migliorare il grado di perfusione coronarica a livello degli stent medesimi. Marcatori dello stress ossidativo sono gli isoprostani, che notoriamente sono eicosanoidi, ossia ormoni ad emivita brevissima, di origine non enzimatica, prodotti dall’ossidazione casuale dei fosfolipidi dei tessuti (ossidazione causata per lo più dai radicali liberi dell'ossigeno): le loro molecole sono valutate nel loro effettivo aumento o diminuzione per misurare lo stress ossidativo a seguito degli stent. Nel microcircolo coronarico la vit. C sembra migliorare i risultati. La riduzione degli isoprostani è stata correlata alla somministrazione dell’acido ascorbico (vit.C). Altri marcatori di stress ossidativo usati sono stati la deossiguanosina, il TMPG (o TIMI myocardial perfusion grade ) nonché il TIMI Frame Count. Come molti ricorderanno, il TIMI (Thrombolysis in myocardial infarction) FLOW Classification è un particolare sistema di misura adottato nel 1985, che descrive i cambiamenti di qualità nella circolazione coronarica, mentre il TIMI FRAME COUNT, o CTFC, è un sistema più semplice successivamente introdotto da Gibson (ovviamente TIMI frame è espressione che ricorda volutamente il "time frame", o intervallo di tempo in cui si campionano i dati). Va ricordato anche che la 8-idrossi-2-deossiguanosina è anche usata come marker dei radicali liberi, ed il suo aumento è direttamente proporzionale all'età. La dott. sa V. Raparelli ha poi concluso nel senso che l'acido ascorbico sembrerebbe ridurre lo stress ossidativo, e conseguentemente verrebbe contrastato l’aumento degli isoprostani, che fungono quindi da marcatori dello stress medesimo. In proposito ricordiamo che l'8-isoprostano (8epiPGF2a) ha dimostrato di avere attività biologica, è un potente vasocostrittore renale e polmonare, è riconosciuto come mediatore della sindrome epatorenale, ed è proposto come marker del deficit di anti-ossidanti, ossia lo stress ossidativo. Livelli elevati di esso si possono trovare nei fumatori. Tale marker, impiegato in campioni conservati in siero o in plasma, o in preparati cellulari, può anche essere un indicatore dell’ integrità dei lipidi. Dopo una breve rievocazione del Prof. Luigi Condorelli, il Prof. Fidanza ha riaffermato la tutela del cuore mediante i complessi vitaminici, in accordo e parallelo con la Cardioaspirina o acido acetilsalicilico, ed ha indirizzato tale raccomandazione ai cardiologi. Poi, dopo un breve ricordo del grande clinico Prof. Sorice, il Prof. Fidanza ha rivolto un messaggio ai virologi italiani, spiegando che gli anticorpi non si formano senza l'apporto delle vitamine. «Obesità, diabete e vitamine» Il tema trattato nella prestigiosa sede dell’Accademia di Storia dell’Arte Sanitaria presso l’Ospedale S. Spirito di Roma Ha poi parlato il Prof. Giovanni Gasbarrini, Clinico Medico dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, a Roma, indirizzando l'attenzione sulla sindrome metabolica ed i suoi sintomi quali diabete ed obesità. Nella sindrome metabolica si verifica spesso epatosteatosi, ed il siero di questi pazienti è spesso lattescente (sindrome di Zieve, in soggetti giovani con buone condizioni di nutrizione). La sindrome metabolica ha una patologia cardiovascolare molto rilevante, ed in tale sindrome si verifica anche molto spesso un’insulinoresistenza associata a fenomeni di sonnolenza ed addirittura di apnea notturna. All'immunoresistenza può essere associata l’Acanthosis Nigricans, caratterizzata da alcune zone cutanee ispessite, che si presentano del colore della cenere. Già nel 2005 il Prof. Gasbarrini, a Catania, ha parlato di epatosteatosi, contrassegnata all'ecografia da alcuni piccoli tratti di colore biancastro. L’ecografia evidenzia anche la steatofibrosi, la quale a differenza dell'epatosteatosi viene segnalata da alcuni tratti scuri. Nella fase terminale si può verificare anche cirrosi epatica. L’iperinsulinemia, nella sindrome metabolica, può incidere in senso negativo, sulla steatosi epatica non alcolica. Gasbarrini ha precisato poi che uno dei suoi collaboratori, il Dott. Luca Miele (recentemente insignito di un prestigioso premio universitario internazionale) ha compiuto ricerche sui diversi tipi di steatosi. Le forme più gravi di steatosi possono rendere necessario il trapianto ortotopico del fegato (OLT: Orthotopic Liver Transplantation). Dalla steatosi si può passare alla steatofibrosi epatica. L ' epatite C spesso interessa i portatori di steatosi epatica. Rilevazioni sperimentali hanno addirittura evidenziato un 20% di ragazzi di 20 anni che mostravamo già epatosteatosi. La dieta mediterranea, spesso sbilanciata da eccessi di farinacei, deve essere integrata con vitamine . La NAFLD (o steatosi non alcolica) può essere combattuta con la vitamina E , oltre che con migliori condotte di vira. Anche l'epatite C ha visto insperati successi in casi in cui la concomitante osteoporosi era stata curata con vitamina D . A questo punto sono stati donati all’Accademia, da parte del Prof. Fidanza, con breve cerimonia, 5 volumi di raccolta delle numerose ricerche condotte nell'Istituto di Fisiologia Generale dell’Università "La Sapienza" di Roma in campo vitaminologico . Quindi la Prof.sa Mattinoli, del Dipartimento di Farmacologia delle Sostanze Naturali e della Cattedra di Fisiologia dell'Università "La Sapienza " di Roma, ha condotto un veloce excursus sugli sviluppi attuali delle ricerche riguardo le principali vitamine ed il loro modo di incidere sul metabolismo umano. La Prof.sa ha subito associato le vitamine del gruppo B al Ciclo di Krebbs, e segnatamente la Vit. B1 o tiamina, che rientra anche nella formazione dell’acetil-CoA (acetil-coenzima A). Rientra nel Ciclo di Krebs anche la Vitamina B2 . La Vit. B3 o Niacina è anch' essa trasportatrice di idrogeno. L'acido pantotenico, o vit. B5, è importante anche per la sintesi degli acidi grassi. La biotina entra nel metabolismo dei carboidrati. Nel metabolismo del corpo umano è assai importante anche la vit. B12. Quest'ultima ospita, nella parte centrale della sua molecola, un atomo di cobalto, e per tale ragione le varianti della Vit. B12 vengono chiamate "cobalamine". La Vit. C è importante nella sintesi del collagene, e degli ormoni corticosurrenalici. La vit. C migliora anche la chemiotassi dei leucociti neutrofili. La vit. D2 interviene nel metabolismo del calcio e del fosforo. La vit. E interviene nella stabilizzazione delle membrane cellulari. Ha poi fatto seguito la relazione della Prof.sa E. De Luca D'Alessandro, dal Dipartimento di Scienze di Sanità Pubblica dell'Università "La Sapienza di Roma", sulle azioni protettive delle vitamine nell’obesità. L’obesità infantile è in aumento. Per studiarne l’incidenza si utilizza il BMI (body mass index, ottenuto da una formula matematica, ovvero il peso diviso il quadrato dell'altezza). Dati statistici indicano che l'obesità è pericolosamente in crescita anche in Europa, trenta anni. Sempre negli USA, dal 1991 al 2001, c'è stato un forte aumento sia degli obesi che dei diabetici. In Italia (siamo nel 20 maggio 2010) una persona su due è in eccesso di peso. Negli USA attualmente su tre persone due sono in eccesso di peso. Degni di nota gli studi delle Università di Warwich (sui livelli di Vitamina D, controllati su 100.000 pazienti anziani) e di Manchester (supplementi di vitamina D nei bambini possono evitare varie patologie). Le persone con un peso regolare, ovverosia i normopesi, sono in minoranza. Se i genitori sono obesi, è molto probabile che lo saranno anche i figli. L 'obesità predispone alle malattie cardiovascolari. Il rischio di queste malattie nei soggetti diabetici, è quattro volte maggiore rispetto ad un soggetto normale . Queste considerazioni risultano anche nelle linee guida italiane 2009-2010 per la cura del diabete mellito, nelle quali si consiglia di aumentare l'assunzione di anche se non come nelle isole Samoa, che sono la capitale mondiale dell'obesità, con la più alta proporzione di persone obese, convinte che l'obesità sia una condizione di buona salute. In Italia un italiano su dieci è obeso , ed è probabile che un bambino obeso rimarrà tale anche da adulto. L ' obesità è associata a dislipidemie. E vi è un collegamento tra il sovrappeso e l’ictus, nonché tra il sovrappeso e l’incidenza di infarto. Sono senz'altro positive, nella cura dell'obesità, le vitamine del gruppo B, ed anche la colina, e l'inositolo. Sono poi dotate di positività anche la vitamina C associata ai bioflavonoidi, l’acido folico e l'acido pantotenico. Fin dal 2000 1'OMS si è interessata alla sindrome metabolica, cercando una corretta nutrizione per prevenire o limitare questa malattia. In Italia il Piano Sanitario Nazionale del 2007-2010 si è occupato della giusta alimentazione nell'ambito della sindrome metabolica, associata o meno all'ipertensione. L ' obesità è spesso collegata anche a scarso consumo di pesce e verdure, ed è sovente collegata ad infarto, ictus, diabete di tipo 2, varici, apnee notturne, impotenza, tumori, problemi psicologici, dislipidemie , tutte patologie il cui rischio aumenta con gli anni. Poi è stato il turno del Dott. Sandro Lo Pinto, in sostituzione del Dott. Scalpone, Presidente dell'Associazione Diabetici di Roma, il quale ha rilevato l'eccesso di peso nel diabete mellilo, per cui di sovente in medicina si parla di "diabesità". Negli USA, dal 1960 al 2000, si è verificato un vistoso aumento dell'obesità, soprattutto nella fascia di età sopra i frutta e vegetali. Degno di nota è il progetto "Guadagnare salute", per stimolare i bambini a nutrirsi meglio, con uno stile di vita attivo. Il monitoraggio del BMI è essenziale. In Europa , il consumo di frutta è drasticamente calato in vari paesi, tra cui il nostro, ed il consumo è comunque inadeguato, tanto che si sta valutando di inserire nelle scuole italiane dei distributori automatici di frutta e verdura. Quindi è opportuno modificare lo stile di vita, adottando uno stile più sano e ponderato e modificando in modo corretto la nostra alimentazione . Poi si è avuta la relazione del Prof. E. Marovello, del Dipartimento di Ginecologia dell'Accademia dell'Arte Sanitaria, che ha parlato delle vitamine nella donna obesa e diabetica. Il Prof. Marovello ritiene che parlare di donna significa parlare di gravidanza, e che nel 56% delle donne diabetiche e obese c'è un ritardato sviluppo fetale, e sussiste inoltre un bilancio energetico correlato a carenze vitaminiche, che si evidenziano a livello di uno squilibrio metabolico fetale. Si è attirata l'attenzione sullo studio "Nutrition Metabolism 2007", condotto su due gruppi di cavie. Se sussistono carenze a livello vitaminico, lo stress ossidativo conduce, a livello cellulare, a perturbazioni evidenti del reticolo endoplasmatico. Allora si può parlare di "mal di dieta" . Gli squilibri nelle vitamine possono concorrere all'insorgenza di diabete (con il rischio di aborto, malformazioni, distacchi di placenta) e di obesità (con conseguenti gestosi ed eclampsia). La dieta può essere programmata nelle donne obese, anche in gestazione: a questo proposito è da precisare che il rapporto vitamine/gravidanza è alquanto instabile. Infatti, per le vitamine idrosolubili (le vitamine del gruppo B e la vitamina C ) si può arrivare facilmente all’ipovitaminosi. Per quanto concerne la vitamina D nelle donne in gestazione, essa è stata invece consigliata, ed il motivo è che la presenza del calcio e del potassio è in esse di estrema importanza. Anche il latte è molto importante per la donna in gravidanza, poiché bere latte le assicura un giusto apporto di vitamina D. A tal proposito, è comunque documentata la somministrazione fino a 10 microgrammi (400 Unità Internazionali) in donne obese e diabetiche. Per quanto riguarda la vitamina E nella donna gravida, e consigliandosi la lettura di uno studio su 2000 gestanti su Am. Journal Respiratory (e partendo da una dose standard di 10 mg per gli adulti), è opportuno precisare che se si verifica carenza di essa in tale delicato periodo, tale deficit per la donna può significare la sterilità, e quindi il fabbisogno può crescere durante la gestazione a 30 UI prodie. Per quanto attiene alle vitamine del gruppo B, sembra che l’assunzione di farmaci nel primo trimestre di gravidanza possa essere rischioso, ma che al contrario il complesso vitaminico non presenti alcuna controindicazione anche in tale trimestre della gestante. Per quanto riguarda l'acido folico, influente nella sintesi del Dna, se esso manca nella gestante si possono verificare malformazioni fetali. Sembra infatti che 400 mcg pro-die di acido folico nella gestante siano il corretto apporto di questa vitamina (come documentabile anche in Am. J. of epidemiology). Poi è stata ribadita l'influenza benefica della vitamina C in gravidanza, anche come acidificante della vagina (valori PH 4-4,5), nonché come antiossidante e vasoprotettrice, riferendo su dosi standard di 100 mg./die. Nella donna gestante i tamponi vaginali hanno dimostrato che un’eccessiva alcalinità può essere fonte di infezioni e quindi una correzione dell’acidità tramite l'acido ascorbico può essere utile. Si è poi accennato brevemente all’'uso controllato di integratori multivitaminici in gravidanza. Infine le conclusioni del Prof. Fidanza, il quale ha ribadito che l’acido folico ed altre vitamine sono fondamentali per prevenire malformazioni fetali (esempio classico: spina bifida, ovvero spina dorsale malformata e deviata in un doppio canale) purché in dosi equilibrate . Un eccesso di una singola vitamina, non somministrata in complesso, può comportare gravi scompensi, mentre una somministrazione costante e controllata di integratori vitaminici può comportare una lunga vita felice, di salute e soddisfazioni. A tal proposito, il Prof. fidanza ha elegantemente ricordato di avere i suoi benissimo portati 87 anni. L'umile estensore di questo articolo non può che ricordare che, durante il regno di Riccardo III in Inghilterra, vi fu un famoso caso storicamente accertato, di un cittadino inglese arrivato felicemente a 152 anni (si tratta di Tommy Parr, 1483-1635, di cui parla anche Americo Scarlatti nel suo famoso "Et ab hic et ab hoc", Voi. II, Cap. II). Possiamo quindi ragionevolmente confidare in decine di futuri congressi di vitaminologia organizzati dal Prof. Fidanza . Dott. Paolo Nicoletti cronache cilentane congresso di vitaminologia luglio/agosto 2010 9 luglio/agosto 2010 ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE “ BASILIO FOCACCIA “ aut. 153 Via Provinciale s.n.c - 84060 MONTECORICE con annessa sezione staccata SCUOLA MEDIA PERDIFUMO cronache cilentane promozioni c.f. 90009570657 - c.m. SAIC86100V -Tel. e fax. 0974/964738 10 Sono giunte a termine, presso gli Istituti Comprensivi di Montecorice e Perdifumo, le attività didattiche e le azioni per l’annualità 2010, nell’ambito del piano integrato PON- FSE, “Competenze per lo sviluppo”. I fondi vengono stanziati per le scuole dal Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca sulla base di due Programmi Operativi Nazionali ideati per sostenere l’innovazione e la qualità del sistema scolastico in quattro Regioni del Sud Italia (Calabria, Campania, Puglia e Sicilia, le sole appartenenti all’Obiettivo Convergenza) al fine di colmare il divario con le altre aree territoriali del Paese e dell’Unione Europea. Si tratta, dunque, di un vasto piano di sostegno finanziario allo sviluppo del sistema di istruzione e formazione delle regioni del mezzogiorno che ha come obiettivi “Competenze per lo sviluppo” finanziato con il FSE e “Ambienti per l’Apprendimento” finanziato con il FESR. In tale vasto profilo operativo sono stati realizzati una serie di azioni ed eventi formativi, nell’ambito di una nuova erogazione di tempo prolungato, destinata agli allievi della Scuola Primaria e Secondaria di I° grado dei plessi di Montecorice e Perdifumo. I percorsi hanno previsto un potenziamento delle conoscenze e delle abilità degli allievi, sono stati realizzati con i contributi di esperti esterni e di un tutor interno e sono stati formulati per la Scuola Primaria attraverso il modulo “Hallo Europe”, corso di Inglese con esperto madrelingua, per l’area linguistica, attraverso il modulo “Progetto Lettura e Scrittura” per l’area della lingua d’origine e, infine, attraverso il modulo “Piccolo Scienziato” per l’area tecnico-scientifica. Alla Scuola Secondaria nelle sedi di Montecorice e Perdifumo sono stati destinati rispettivamente i seguenti avvenimenti formativi: due moduli “L’Intelligenza è Matematica” per il consolidamento dei programmi nell’area didattica logico-matematica, due moduli “Welcome Europe” ancora a sostegno delle conoscenze della lingua inglese e delle abilità di comunicazione in lingua straniera tenuti da parlanti nativi, il modulo “Letteratura e Teatro” dedicato all’analisi dei testi letterari e alla loro drammatizzazione per il potenziamento delle competenze linguistico-artisticoespressive e, infine, il modulo “Giornalismo, che passione!” per il potenziamento delle competenze e delle abilità in lingua madre, oltreché in un’area didattica che paesi anglosassoni definiscono Media Education. Tali attività sono state realizzate per il miglioramento dei livelli di conoscenze e competenze degli allievi, per promuoverne il successo scolastico, le pari opportunità e l’inclusione sociale, per accrescere inoltre la diffusione, l’accesso e l’uso della società dell’informazione nella scuola. Nell’ambito del piano FESR gli Istituti Comprensivi di Montecorice e Perdifumo, con la cooperazione delle relative Amministrazioni Comunali, hanno anche potenziato la dotazione e l’infrastruttura dei due labo- ratori scientifici e dei due laboratori informatici, si è raggiunto il potenziamento del laboratorio musicale di Montecorice, mentre ne è prevista la realizzazione ex novo per il plesso di Perdifumo. L’intervento è stato teso ad incrementare il numero dei laboratori per migliorare l’apprendimento delle competenze chiave, in particolare quelle matematiche, scientifiche e linguistiche e ad incrementare, parimenti, le dotazioni tecnologiche e le reti delle istituzioni scolastiche. Sul piano della qualità infrastrutturale si è puntato specificatamente all’adeguamento dei parametri di sicurezza degli edifici scolastici. Sono questi, in sintesi, i risultati ottenuti negli Istituti Comprensivi di Montecorice e Perdifumo attraverso gli strumenti della Commissione europea tesi alla coesione economica e sociale tra tutte le regioni dell'Unione, nonché alla riduzione del divario tra quelle più avanzate e quelle in ritardo di sviluppo. Giuseppe Marano Istituto Comprensivo Celle di Bulgheria autonomia 167 SCUOLA E CULTURA PER IL TERRITORIO Il 7 giugno alle ore 18,00 è iniziata la manifestazione dedicata al Mondo della poesia nell’ambito della Settimana Pedagogica dell’Istituto Comprensivo Autonomia 167; il Dirigente scolastico, Prof. Giuseppe Lupo, ha aperto la serata con i saluti agli illustri convenuti. Gli alunni delle classi IIA e IIB, nel corso dell’anno scolastico, hanno dato vita a un laboratorio di scrittura creativa, nato dal desiderio di farli riflettere sulle tecniche di composizione di un testo poetico e sulle motivazioni che lo ispirano. I ragazzi si sono chiesti: Chi è il poeta? Hanno imparato a capire che egli è un uomo come tutti, capace però di cogliere nella quotidianità le immagini che sfuggono agli occhi distratti degli altri. Con la poesia, i ragazzi, hanno imparato a esprimere sentimenti, emozioni, immagini utilizzando tecniche e strategie proprie di un linguaggio per loro nuovo. Giorno dopo giorno, ciascuno di loro ha scoperto la forza sconosciuta dei sentimenti che albergano in ognuno di noi, ma soprattutto la possibilità di esprimerli con la poesia. Da questo laboratorio, tra i banchi di scuola, ne è nata una raccolta: CANZONIERE DELLA IIA E IIB,poesie per un anno. Nella foto (da sinistra) la prof.ssa Bruna Mazzeo, collaboratrice vicaria, il dirigente scolastico prof. Giuseppe Lupo e il sindaco di Celle, dott. Cristoforo Cobucci. Le poesie degli alunni sono state artisticamente interpretate dalla ballerina professionista Giusy Acconcia e musicalmente dai maestri Stefano Grimaldi e Federica Cammarano. Hanno dato vita ad un intenso dibattito culturale poeti del territorio come il Prof. Gerardo Loise che ha letto una poesia in vernacolo. Inoltre ha portato il suo contributo, sul piano dell’esperienza nell’organizzazione di un concorso di poesie, il Vicesindaco di Piaggine Pasquale Rizzo. Punta di diamante della serata è stato il Chiarissimo Prof. Carlo Chirico, docente alla Facoltà di Lettere dell’Università degli Studi di Salerno. Il Professore, nel suo intervento, ha voluto ribadire l’importanza della poesia, soffermandosi sul valore della formazione nella scuola di base. L’intervento del Sindaco, Cristoforo Cobucci, ha chiuso una serata di sicura crescita culturale per il territorio. Il 10 giugno alle ore 18,00 è iniziata la manifestazione conclusiva della Settimana Pedagogica dedicata ai PON. Questa serata è stata fortemente voluta dal Dirigente, Prof. Giuseppe Lupo, attento alla realtà del territorio in cui opera per garantire una valida formazione dei ragazzi. Il Dirigente ha aperto la manifestazione salutando gli ospiti e tutti gli intervenuti, ha illustrato le linee generali della serata e della settimana pedagogica. Ha ribadito quanto importante sia per una piccola realtà scolastica aprirsi al territorio per sostenere crescita a tutti i livelli. Successivamente la Prof.ssa Mazzeo Bruna ha illustrato il Piano Integrato d’Istituto finanziato con i Fondi Strutturali Europei in modo dettagliato e professionale, dimostrando quanto l’Istituto Comprensivo di Celle sia all’avanguardia e propulsivo per il territorio. L’intervento del dott. Carmine Tolomeo ha dato un’apertura significativa sulla possibilità di utilizzare i fondi per creare sinergie tra scuole e territorio. La serata è continuata con la drammatizzazione dei bambini e ragazzi dell’Istituto Comprensivo sulle varie azioni dei Pon. Al termine della manifestazione culturale c’è stato un buffet di saluto con le personalità rappresentative del territorio intervenute, Sindaco, Dirigente, personale docente, Ata, genitori e, soprattutto loro, i ragazzi destinatari dei progetti. Prof.sse Ottati/Radano luglio/agosto 2010 150 anni dall’Unità d’Italia Luoghi e momenti che nel Cilento testimoniano il cammino verso l’Unità nazionale Sono iniziati da poco con varie manifestazioni i festeggiamenti per ricordare l’anniversario dei 150 anni dell’Unità d’Italia. Nei testi scolastici viene proposta un’interpretazione a senso unico del risorgimento. Gli eventi che vanno dalla rivoluzione francese alla fine della seconda guerra mondiale sono stati avvolti e travisati dai paludamenti della retorica nazionalistica o democratica giacobina. I Padri della Patria, Garibaldi, Mazzini, Cavour, Vittorio Emanuele II, il movimento popolare d’insurrezione, la gloriosa marcia dei “liberatori” garibaldini, etc., ci sono stati presentati in un’aura di sacralità quasi religiosa. Ma chi l’ha scritta questa storia? E’ sapienza comune ormai che la storia viene scritta sempre dai vincitori. Nel caso degli eventi del risorgimento i vincitori furono i Savoia e i piemontesi,i vinti furono gli abitanti dello Stato Pontificio e del Regno delle Due Sicilie. La bella favola del “grido di dolore”, dell’insurrezione popolare non fu che un’invenzione. I plebisciti un raggiro vergognoso. Eppure la versione ufficiale,costruita a fini propagandistici per giustificare l’invasione e la conquista del Mezzogiorno, di un Sud arretrato e povero,(mentre i fatti attestano che il Regno delle Due Sicilie era lo Stato più ricco della Penisola),ha dominato la cultura fino agli anni del secondo dopoguerra. Prima, per la necessità di consolidare uno Stato debole come quello italiano fino alla prima guerra mondiale,poi, durante il fascismo, perché l’ambizione di “rifare gli italiani”spingeva verso l’esaltazione dei Savoia e della loro politica. Successivamente anche la tragica esperienza della guerra civile,nel corso della seconda guerra mondiale,contribuì a tenere in piedi la versione accademica dei fatti risorgimentali. La vicenda militare e politica che aveva spezzato ancora una volta la Penisola tra una Repubblica del Nord e un Regno del Sud, spinse a cercare, con l’avvento della democrazia, nel mito di Garibaldi la medicina unitaria alla lacerazione politica, il simbolo dell’Italia che risorgeva dalle macerie della guerra. Questa interpretazione del risorgimento a senso unico, coltivata nelle università e divulgata attraverso la pubblicistica e i testi scolastici ha creato il mito di un’Italia meridionale bisognosa e dipendente dallo Stato centrale allo scopo di giustificare il perenne sottosviluppo del Sud, funzionale agli interessi economici e politici del Nord. A partire dagli anni sessanta del novecento è iniziata una revisione più marcata dell’interpretazione storica di questi avvenimenti. Una rilettura del risorgimento dalla parte dei “vinti”, degli abitanti del Regno delle Due Sicilie,che subirono l’invasione,la conquista,la “piemontesizzazione”e la colonizzazione da parte dell’Italia settentrionale tutt’ora operante in forme diverse. In quest’ottica si colloca il recentissimo libro della scrittrice Dora Liguori: QUELL’ ”AMARA” UNITA’ D’ITALIA, Sibylla Editrice, Roma. Il testo ricostruisce le vicende dell’unificazione raccontando i fatti dal punto di vista dei Meridionali. L’altra storia,quella che non c’è stata mai raccontata,rivela chi furono, al di là dei panneggiamenti oleografici tradizionali, veramente Mazzini, Garibaldi, Cavour e soprattutto Vittorio Emanuele II. Con quali protezioni il piccolo Piemonte riuscì ad impadronirsi del ricco e civile Regno dei Borboni. Sul piano internazionale quali furono i reali interessi della Francia, della massoneria e soprattutto dell’Inghilterra nel processo di unificazione ? La consapevolezza che emerge dagli accadimenti è che l’Unità non fu il coronamento del sogno di tanti generosi pensatori liberali ma “una feroce oppressione di un popolo avverso un altro”. Fu una sanguinosa e spietata “guerra civile” che provocò la strage di tanti giovani del Sud (ma anche del Nord). Una guerra che durò 12 anni e vide impegnati 211 mila combattenti da parte dell’esercito italiano e 135 mila guerriglieri meridionali,spregiativamente indicati come “briganti”.Questa guerra è costata al Meridione 685 mila morti, 54 paesi distrutti, 500 mila prigionieri politici e l’esodo biblico verso le Americhe di intere generazioni. Ecco perché l’unificazione,sostiene la Liguori, è stata “amara”al momento in cui avvenne ma è “amara”ancora oggi perché gli effetti della “piemontesizzazione” hanno significato la colonizzazione, l’impoverimento e lo stato di soggezione del Mezzogiorno da parte del Nord Italia. E,tuttavia,afferma l’autrice “la povertà più grande del meridione consiste proprio nel non possedere la sua storia” Con la memoria storica occorre riconsegnare la dignità alle giovani generazioni meridionali. Il recupero della dimensione realistica del Risorgimento appare perciò come una necessità culturale ineludibile. Un libro infine di gradevole lettura che apre al pensiero vie nuove e può essere letto e compreso da tutti. LIBRI MERIDIONALI 20 anni di VETRINA DELL’EDITORIA DEL SUD VILLA MATARAZZO- CASTELLO DELL’ABATE 13 LUGLIO- 25 AGOSTO 2010 Nella storica ed ottocentesca Villa Matarazzo, sita in S. Maria di Castellabate e nella magica e suggestiva cornice delle sale del castello dell’abate in Castellabate, dal 13 Luglio fino al 25 Agosto, si svolgerà la più importante e significativa rassegna del libro cilentano e meridionale, giunta alla sua XX edizione, ideata e diretta dalla “regia tanto sapiente quanto discreta e signorile” del Prof. Gennaro Malzone e con il valido sostegno organizzativo del Centro di Promozione Culturale per il Cilento, diretto dal Prof. Amedeo La Greca e con LUTTO MAFFONGELLI Il 03 Giugno 2010, dopo un anno di resistenza ad un tumore che lo aveva colpito, si è spento il Commissario della Polizia di Stato Alfonso Maffongelli. Era in pensione da soli tre anni, dopo quaranta anni di onorato servizio. Nella sua carriera lavorativa aveva prestato servizio a Bolzano, Foggia, Palermo e Brescia. Si era poi fermato a Paola dal 1975, al Posto di Polizia Ferroviaria, assumendone il comando dal 2000 fino al 2007, anno del pensionamento, e ricevendo, in questo ultimo periodo il titolo di Cavaliere al Merito della Repubblica Italiana. Se n’è andato in silenzio, senza sbandierare la sua malattia che quotidianamente combatteva, anzi, mantenendo la sua solarità ed il suo sorriso che da sempre lo hanno contraddistinto. A Paola, per l’ultimo saluto, tantissima gente e molti appartenenti al corpo di Polizia. Da parte della Direzione e Redazione di Cronache Cilentane sentitissime condoglianze alla moglie Angela, ai figli Cristian, Emanuel, Emily, fratelli, sorelle, suoceri e nipoti. il patrocinio del Comune di Castellabate, del Parco nazionale del Cilento e Vallo di Diano e della Provincia di Salerno. La rassegna, nata nell’estate del 1990, come promozione della editoria cilentana, nel corso degli anni ha ampliato i suoi interessi, divenendo la vetrina della piccola e media editoria meridionale, catturando l’attenzione dei mass- media e ritagliandosi un proprio spazio nel variegato mondo delle manifestazioni estive della regione Campania. Dalla “Fiera del libro sul Cilento”, alla “Mostra mercato del libro sul Cilento e sul Salernitano”; da “Castellabate in libri” a “Libri e Libri” per approdare definitivamente alla denominazione di “Libri meridionali. Vetrina dell’editoria del Sud”. Dai locali della scuola elementare di Castellabate ai saloni del palazzo De Vivo nel borgo medievale, fino a giungere in Villa Matarazzo. Gli ampi saloni della Villa Matarazzo e le medioevali sale del castello dell’Abate ospiteranno più di 60 case editrici del Sud. Per oltre un mese la storica dimora gentilizia e la residenza degli abati e dei feudatari, diverranno un grande attrattore culturale, luoghi di incontro e di confronto, in cui, intorno al libro, strumento di conoscenza e di crescita, si articolerà una serie di interessanti appuntamenti culturali e di manifestazioni collaterali: serate enogastronomi- che, mostre di pittura, rappresentazioni teatrali, proiezioni di filmati e di prodotti mediatica e serate musicali. Quest’anno il Comune di Castellabate, in occasione della celebrazione del ventennale della rassegna, nell’intento di promuovere con maggiore incisività l’ iniziativa culturale e per dare giusto rilievo all’impegno e al lavoro del professor Malzone, affiancherà la ventesima edizione della rassegna con la denominazione “Castellabate cittadella del libro”. Le sale della rassegna diverranno una biblioteca del “genius loci” , ove sarà possibile reperire le ultime novità editoriali di autori noti e meno noti, di docenti universitari, giornalisti, di giovani scrittori emergenti e di semplici studiosi di storia locale. La promozione dei luoghi e l’arricchimento dell’offerta turistica per una vacanza diversificata, rappresentano l’obiettivo principale della rassegna. Un mese tutto da gustare e da vivere all’insegna della libera circolazione della cultura. E’ la festa di un Mezzogiorno “minore” che indossa i suoi abiti migliori e che si propone all’attenzione dei tanti turisti che affollano la costiera cilentana, proponendosi come valida alternativa alle variegate manifestazioni pseudo-culturali e sagre paesane, realizzate anche con contributo economico di enti pubblici. cronache cilentane personaggi Quell’amara unità d’Italia 11 luglio/agosto 2010 cronache cilentane ambiente Continua senza soste il nuovo corso delle Riserve Regionali Sele Tanagro e Monti Eremita e Marzano 12 Il 14 giugno si è tenuta presso il Comune di Auletta un nuova seduta della Comunità delle Riserve per il nuovo corso di condivisione a partecipazione alla costruzione delle Riserve dopo la drammatica pagina commissariale. Approvati, nella scorsa seduta, all’unanimità dai Sindaci, lo statuto, il regolamento di funzionamento e la proposta programmatica che ha già messo il Presidente Nicoletti all’opera per il rilancio delle Riserve, la Comunità è chiamata il prossimo 14 giugno ad esprimersi su due ambiziosi programmi proposti all’Ente dalla Comunità: 1) Progetto 5 x 1000 e fiscalità di vantaggio per le “Imprese Verdi “ dei Comuni della Riserve; 2) Concorso per il logo delle riserve nelle scuole del territorio e piano di comunicazione; La seduta vedrà inoltre la nomina dei quattro rappresentanti della Comunità nell’Ente per dare un assetto operativo alla gestione delle riserve e favorire la partecipazione attiva della Comunità alle decisioni operative. Il Presidente Nicoletti ha dichiarato ampia soddisfazio- ne per questo attivismo della Comunità e annunciato che i rappresentanti degli Enti saranno subito coinvolti nella verifica dello stato delle Riserve e nell’attuazione dei programmi proposti dalla Comunità. “Questo protagonismo delle realtà territoriali mi esalta e dimostra ancora una volta che le nostre realtà hanno voglia di partecipazione e lungimiranza nel tracciare proposte e programmi che guardano alle esigenze immediate dei territori mettendo in primo piano l’ipotese delle “Imprese Verdi”per contrastare lo spopolamento e la disoccupazione nelle aree interne, Nicoletti ha aggiunto: “Metterò a disposizione tutta la mia esperienza e il lavoro fatto in anni di impegno nell’Università di Salerno, per un rilancio operativo e gestionale ma soprattutto per fare delle Riserve Regionali delle Province di Salerno e Avellino, un modello nazionale di gestione sostenibile delle sue risorse a favore delle popolazioni residenti”. Le politiche ambientali di Pisciotta Straordinario impegno dell’amministrazione comunale di Pisciotta ed in particolare del suo sindaco Cesare Festa in merito alle problematiche ambientali. Cinque gli avvenimenti sul tema che meritano di essere segnalati: un incontro con gli alunni del plesso di Caprioli ed i vertici del Parco, un manifesto redatto dal Comune di Pisciotta sulla politica ambientale, la conquista della Bandiera Blu, la conferma della certificazione ambientale ISO 14001 e la pulizia dei fondali nell’area portuale di Marina di Pisciotta. Procediamo con ordine:l’incontro di Caprioli è stato fatto per chiudere in bellezza un lavoro sulle problematiche ambientali portato avanti dall’insegnante Angela Esposito con gli alunni della scuola di Caprioli. Presente il presidente del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano, Amilcare Troiano, ed il consigliere comunale Aniello Rizzo. Il presidente Troiano ha evidenziato tutta l’attività che viene svolta nei circa 90 comuni che costituiscono il territorio del Parco e, lo stesso è stato letteralmente Free Art approda nel Cilento Arte avventura della mente, specchio che riflette l’anima, realtà che rivela l’uomo in quanto “opera”; arte riaprici la porta: esci dall’isolamento e rendici partecipi al pulsare della vita coinvolgendo tutti i nostri sensi! Desiderosa di ravvivare tali ideali nasce l’associazione culturale “Free Art”. Arte, musica, scrittura, cinema, letteratura, comunicazione sono elementi portanti della nostra progettualità da realizzarsi attraverso ideazione, organizzazione, gestione di eventi e rassegne culturali. Free Art promuove artisti, luoghi e contribuisce alla crescita socio-culturale di diverse comunità “facendo tesoro del passato, guardando al futuro ma con le radici ben piantate nel presente”. Carmen Lembo INFO Presidente Carmen Lembo E-mail:[email protected] Vice-presidentee Art-DirectorAngela Tommasino E-mail: [email protected] | [email protected] Free Art Onlus - via E. De Filippo, 17 - 84091 Battipaglia (Sa) E-mail:[email protected] “bombardato” dalle domande degli alunni che sono apparsi oltremodo interessati ad apprendere le varie iniziative in tema di biodiversità. Occorre sottolineare che è particolarmente intenso il rapporto tra Comune e Parco, con il presidente Troiano che frequenta spesso il nostro territorio. Da ricordare qualche tempo fa l’animata discussione sul gravissimo problema legato ai cinghiali che stà devastando le campagne del Comune di Pisciotta con l’abbandono delle stesse da parte dei pochi agricoltori rimasti. L’occasione dell’incontro è servita anche al sindaco di Pisciotta, Cesare Festa, che ha parlato del riottenimento della Bandiera Blu e della conferma della certificazione ambientale ISO 14001. Con grande orgoglio il primo cittadino di Pisciotta ha tenuto a sottolineare che il suo comune è l’unico della Provincia di Salerno a godere di questo riconoscimento.Per quanto concerne il manifesto di politica ambientale redatto dal Comune di Pisciotta, il sindaco Festa, ci tiene a sottolineare che è fermo convincimento di questo Comune indirizzare le proprie politiche verso uno sviluppo sostenibile, secondo i principi di Agenda 21, perché solo tale sviluppo potrà garantire la salvaguardia del territorio e la qualità della dei cittadini. Negli ultimi tempi Pisciotta si distingue per una buona gestione dei rifiuti e dello smaltimento degli stessi, in una sola parola la raccolta differenziata comincia a far breccia nella mentalità dei pisciottani anche se rimangono ancora delle sacche di resistenza. Infine e non da ultimo, la pulizia dei fondali effettuata nell’area portuale di Marina di Pisciotta, organizzata dalla sezione locale della Lega Navale e ciò conferisce a questa associazione una ulteriore sensibilità sul rispetto che si deve al mare soprattutto per un comune che desidera acquisire una stabile connotazione turistica. Auguriamoci che dalle buone intenzioni, da parte di tutti i cittadini, si possa passare ai fatti. Nicola De Feo CENTRO EDUCAZIONE AMBIENTALE “TORRE LAURA” TARTARUGA MARINA: UNA GIORNATA DI SENSIBILIZZAZIONE AD ASCEA L’11 giugno ad Ascea è stata la giornata di sensibilizzazione e informazione sulla Caretta caretta La mattinata è stata dedicata agli operatori degli stabilimenti balneari del litorale asceota, che sono stati informati dei comportamenti da Nido di tartaruga, stazione geologica A. Dohrn di Napoli adottare per la salvaguardia delle Tartarughe Marine. Nel pomeriggio si è tenutio un incontro pubblico presso la sala Giunta del Comune di Ascea, rivolto alle istituzioni ed agli operatori turistici e alla cittadinanza. Durante il convegno sono stati illustrati i risultati raggiunti nel primo anno di attività e presentate le attività del secondo anno del progetto ”Monitoraggio delle nidificazioni di tartaruga marina (Caretta caretta) in Campania” – programmazione regionale 2007 – 2010 promosso dall'A.G.C. 05 - Settore Ecologia dell'Assessorato alle Politiche Ambientali della Regione Campania, con il coordinamento scientifico della Stazione Zoologica Anton Dohrn, e la collaborazione dei Centri di Educazione Ambientale “Torre Laura” di Paestum e “La Primula” di Pisciotta della Rete I.N.F.E.A. Sono intervenuti: Mario Rizzo, sindaco di Ascea, Giovanni Romano, assessore all'Ambiente Provincia di Salerno, Amilcare Troiano, presidente Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano, Michele Palmieri, dirigente regionale, Flegra Bentivegna, Stazione Zoologica Anton Dohrn, Antonio Carmine Esposito, referente regionale rete IN.F.E.A., Alberto Mandrillo, comandante Ufficio Circondariale Marittimo di Agropoli, Lucio Capo, responsabile C. E. A. "Torre Laura" Rete IN. F. E. A. Luciano Focilli , dirigente I.C. “Parmenide” di Ascea. Ha moderato Rosalba Sorrentino, C.E.A. "Torre Laura". Nel corso dell’incontro si è duiscusso di monitoraggio, piani di salvaguardia, tutela degli ecosistemi marini costieri e protezione delle spiagge adatte alle nidificazioni ed è stato presentato il lavoro svolto a Paestum e su una parte del litorale cilentano. 1888-1905. Diciassette anni da emigrato pisciottano in Brasile. Diciassette anni di corrispondenza con la famiglia, con parenti ed amici. Protagonista Massimino Pirfo, giovane falegname pisciottano. Da una curiosità di suo nipote, Massimino Iannone, che desideroso di vedere il contenuto di un paio di casse che si trovavano in soffitta, scopre la corrispondenza del nonno, che gelosamente aveva conservato nei diciassette anni di emigrante in Brasile, nasce il libro “Lettere dalla soffitta” che è stato presentato nell’edificio scolastico di Pisciotta alla presenza di qualificati oratori e che arricchisce Pisciotta e non solo. C’è chi ha lanciato l’idea di farne un film e chi lo ha paragonato ad un romanzo storico. Il convegno moderato dal direttore del “Nuovo Salernitano”, Gigi Casciello, che ha affermato che in questa opera vi è una ricerca storica molto forte in cui traspare un grande legame con la famiglia. Per il sindaco di Pisciotta, Cesare Festa, è stato uno splendido regalo alla comunità pisciottana e si può andare lontano solo se si conoscono le proprie radici e la storia del nostro territorio. Per l’autore del libro, Massimino Iannone, la lettura delle lettere è stata affascinante, ed è stato come leggere un diario lungo diciassette anni; il nonno desiderava sapere tutto e lui raccontava nei dettagli la realtà che aveva trovato in Brasile. L’autore è rimasto colpito dalla espressività delle lettere e pensare che avevano solo qualche anno di scuola elementare. La docente dell’Università Orientale e Suor Orsola Benincasa di Napoli, Luisa Cusati, ha dedotto che da questo libro ci troviamo di fronte ad una persona di intelligenza superiore ed un archivio di questo genere è unico. Tra un Pisciotta Lettere dalla soffitta Un libro di Massimino Iannone oratore e l’altro, l’attrice Valeria Vaiano, responsabile ASMEF, ha recitato alcune lettere presenti nel libro. E’ intervenuto anche il sindaco di Mori- gerati, Cono Elia, promotore del “Progetto Radici”, che dal prossimo anno investirà tutti i paesi del Cilento e che si propone di mantenere i con- Il concorso “I love latte” premia Agropoli Dopo decenni di industrializzazione alimentare spinta, che oggi giunge a voler farci credere che possano esistere prodotti industriali “sani”, sembra che – finalmente – cominci a profilarsi un’inversione di tendenza che parte soprattutto dalle scuole. Sempre più insegnanti e dirigenti scolastici istituiscono corsi di alimentazione e iniziative legate alla riscoperta di un’alimentazione davvero sana, che non può che essere frutto di un ritorno al consumo di alimenti naturali. La dieta mediterranea può e dovrebbe essere, per noi italiani, una guida irrinunciabile alla quale fare costantemente riferimento. Questo vale tanto più per noi salernitani, patria di questo tipo di alimentazione. Da otto anni la “Centrale del latte” di Salerno promuove il concorso”I love latte”, con lo scopo di sensibilizzare le scolaresche di tutta la provincia su queste tematiche. Quest’anno c’è stata la brillante affermazione della classe 3° B Plesso San Marco del 2° Circolo Didattico di Agropoli, il cui Dirigente, il professor Romeo Messano, continua a promuovere una serie di progetti particolarmente validi e stimolanti. La classe, coordinata dall’insegnante Antonietta Corrente, si è aggiudicata il secondo premio nella sezione “Racconta un prodotto del tuo territorio”. La scelta è caduta sui ceci di Cicerale, un prodotto che negli ultimi anni è stato enormemente e meritatamente rivalutato, anche grazie al marchio D.O.P. La ricerca della classe si è sviluppata a 360 gradi, per giungere ad una conoscenza davvero approfondita: ricerche storiche, ricette, approfondimenti sui sistemi di coltivazione, fino a giungere alla conoscenza attraverso i sensi con la realizzazione di “strumenti musicali”, la preparazione manuale della farina in un mortaio, fino alla cottura e al loro consumo a scuola. Sono state anche scritte favole e poesie sull’argomento. La premiazione del concorso si è tenuta sabato 5 giugno presso il “Parco EcoArcheologico” di Pontecagnano: la bella cerimonia è stato il giusto riconoscimento ad un impegno sviluppato per vari mesi, impegno che certamente continuerà a dare buoni frutti anche in futuro. Il miglior premio, comunque, per gli alunni di questa classe, è la consapevolezza crescente della necessità di un ritorno ad una’alimentazione davvero sana ed equilibrata. Francesco Sicilia tatti con gli emigranti. Per la dottoressa Maria Rosaria De Divitiis, presidente FAI Campania, “Lettere dalla soffitta”, va letto anche nelle scuole perché è un piccolo romanzo storico di quel periodo. Per il presidente ASMEF di Napoli, Salvo Iavarone, che cura il progetto “Giornate Emigrazione” , spesso il territorio esprime un disagio che bisogna ascoltare. Per la soprintendente archivista della Campania, Maria Luisa Storchi, Massimino Pirfo e Massimino Iannone, grazie all’alternanza delle lettere da e per il Brasile, instaurano tra loro un grande dialogo. L’imprenditore culturale ed editore, Claudio Velardi, ha affermato che la tecnologia non deve farci perdere la memoria, che bisogna farla fruttare facendola diventare futuro. Ha concluso i lavori Luigi Rossi, docente Università di Salerno, sostenendo che:”Quella di stasera è un ennesimo contributo nell’analizzare il grande fenomeno dell’emigrazione e vi è un incontro tra grande e piccola storia. L’emigrazione ha un effetto di stabilizzazione sociale, è importane l’effetto economico della fine del vertice che controllava tutto nel paese; inoltre rivestono grande importanza i soldi, con i quali si pagano i debiti contratti, si acquistano terre e si mantengono i figli allo studio. Dal libro traspare una analisi strategica, interessante, i valori che ne emergono stimolano chi scrive e chi legge, ed è percepito dal noi entrando in dialogo”. Nicola De Feo Nelle foto: in alto il tavolo dei relatori; sotto, da sinistra, la Sovrintendente Archivistica della Regione Campania, Maria Luisa Storti, il prof. Luigi Rossi e l’autore. Un prete che scrive novelle, cerca di fare cassa per aggiustare la sua chiesa Padre Candido Gallo, da Altavilla Silentina, è un frate cappuccino quasi 80enne (50 anni passati tra l'Ospedale Vernieri ed il San Leonardo come assistente religioso). Ha scritto un libro, Le novelle dell'Acquafetente. L'incasso delle vendite del libro sarà devoluto per la riapertura della Chiesa di San Biagio di Altavilla, chiesa danneggiata dal terremoto del 1980. *** MANGIARE SANO Cronaca del mangiare sano,obiettivo? 10 minuti per una grande storia; le marine, i paesi, i mercati, la vita del Cilento,di buon livello, dura circa 10 minuti, il racconto della vita di Ancel Keys, il Cilento, i suoi studi sulla popolazione di un borgo cilentano, Pioppi di Pollica Il cibo sia la tua medicina, la medicina sia il tuo cibo, una frase che Ancel Keys, scienziato americano, pioniere della ricerca sull'alimentazione, ha tenuto sempre a mente da quando la imparò sui sui libri di scuola. Un film su Keys, morto nel 94, è un successo su Youtube, scaricato decine di volte; ANCEL KEYS - LA DIETA MEDITERRANEA di Piero Cannizzaro con il compianto Carmine Battipede, Delia Morelli, Giuseppe Cilento. Ambientato a Pioppi nel Cilento, il film-documentario ripercorre la vita di Ancel Keys, lo scienziato americano padre della dieta Mediterranea. Giovanni Farzati cronache cilentane tradizioni luglio/agosto 2010 13 luglio/agosto 2010 Caro Nord, caro Sud. Cambiare si può, cambiare si deve cronache cilentane riflessioni di Giuseppe Lembo 14 Attaccati al lavoro come alle proprie radici; gente che lavora; gente che produce. L’orgoglio dell’appartenenza; il godimento del fare, attraverso le cose realizzate e fortemente visibili. Occorre rimboccarsi le maniche e saper creare sviluppo e ricchezza. Non è una prerogativa solo del Nord; può essere anche del Sud, dove ci sono risorse umane e territoriali che attendono un’umanità nuova, una direzione capace di diventare, al più presto, risorse per lo sviluppo. Al Sud bisogna dare le garanzie necessarie al cittadino; bisogna ristabilire stabilità e sicurezza. A 150 anni dall’Unità d’Italia, ancora le due Italie sono divise e diverse; si tratta di due Italie non solo geografiche, ma diverse sul piano antropologico e culturale. AL Sud occorre facilitare il credito, purtroppo incapace di capire le esigenze della gente e soprattutto della gente che produce, della gente che lavora, che si impegna e che, sfidando l’impossibile, pensa ad un futuro possibile anche nelle aree difficili del Paese, dove, è convinzione comune che, al “lavoro” preferiscono gli “stipendi”, “all’impegno per il cambiamento, l’assistenzialismo”. L’Italia, il Sud in particolare, deve raccontarsi; deve sapersi raccontare; è un’esigenza antropologica e sociale per capire e capirsi; bisogna mettere un punto fermo e ricominciare. Il Sud ha bisogno di cambiare; di ripartire. Se non si fa questo, non si va da nessuna parte. Ci vogliono segnali forti; ci vuole il segnale di una diversa tendenza. La gente deve capire ed avere la certezza che lo Stato c’è; che c’è e può vincere la sfida, se è sostenuto dal consenso di un popolo che non sia più plebe, ma unità di cittadini attivi, attivamente consapevoli ed informati del proprio ruolo di cittadini. Al Sud anche la Chiesa ha le sue responsabilità; non ha sempre saputo avere voce per promuovere una coscienza civile. Purtroppo e troppo spesso, sul bene prevale il male sia sul piano umano che naturalistico; l’uomo, da trent’anni a questa parte, si compiace di sfregiare il paesaggio, di saccheggiare la natura, promuovendo sciagurati interventi da vera e propria rapina. Ma nonostante tutto, anche al Sud esistono realtà virtuose; esistono resistenze umane al male. Ci sono forze interne che agiscono positivamente e per il bene comune; si crede come possibile, il protagonismo umano ed il cambiamento sociale. Forse il primo male meridionale è proprio un male politico. Una classe politica incapace è responsabile dello sfascio del Sud, dove i poteri malavitosi riciclano risorse ingenti, pulendole e trasformandole in ricchezza pulita e spendibile ovunque. Le banche del Sud non permettono aiuti seri alla gente, si tratta di soli interventi clientelari. L’accesso al credito è padronale e fortemente discrezionale. Altra piaga del Sud è il controllo mafioso del lavoro; c’è un caporalato che, soprattutto, in agricoltura, controlla le produzioni in gran parte del Mezzogiorno, rendendo amaro il pane che viene dalla Terra, soprattutto per gli immigrati, gente dai diritti negati, ridotti in schiavitù controllata. I senza diritti vengono sfruttati e degradati; vengono abbandonati ad una vita disumana in ambienti ostili e privi di tutto, in lotta quotidiana per la sopravvivenza sempre più avara e disumana. Caro Sud, così non va! Bisogna cambiare per non morire. Mentre tra questi tristi scenari trascorre la vita del Sud, sempre più incapace di darsi un modello di vita civile, fatto di rispetto umano, di solidarietà, di condivisione, al Nord crescono gli egoismi umani ed il rifiuto dell’altro, soprattutto se straniero, visto come un “nemico” da combattere e non come un “diverso”, risorsa ed arricchimento per crescere insieme. Molti, chiusi nel proprio egoismo locale, non riescono a capire i profondi cambiamenti in atto nel mondo; siamo nell’epoca della grande globalizza- zione umana. I popoli della Terra vivono sempre più insieme, nonostante i tentativi di tenerli ancora divisi ed ancora in lotta, l’un contro l’altro armato. I popoli della Terra, avvertono che è vicino il sogno dell’uomo del pianeta di vivere la propria vita in un mondo nuovo; un mondo senza confini, dove prevale l’attenzione per la diversità dell’altro, visto come uomo, in tutto simile a tutti gli altri uomini della Terra, interessato al dialogo, al confronto, alla solidarietà, senza privarsi della propria identità, della propria appartenenza, per costruire insieme un mondo nuovo, un mondo con al centro la Terra-Stato e la società-mondo. Caro Nord dell’Italia e del mondo, tu hai un ruolo importante per rendere il mondo migliore, costruendone il proprio insieme, attraverso le tante diversità, una ricchezza per tutti. Il tuo maggiore sviluppo, la tua maggiore ricchezza, la tua efficienza ed ormai consolidata capacità organizzativa sul piano sociale e della produzione della ricchezza, devono essere un valore aggiunto per cambiare il Sud del nostro Paese e del mondo, in attesa, con mani tese per un nuovo mondo e per nuove e più umane condizioni di vita. Caro Nord è impensabile che tu egoisticamente ti chiuda a riccio; sarebbe un grave ed imperdonabile errore. Tu devi solidarizzare, dando quel supporto per il cambiamento e lo sviluppo che non sia inteso come assistenzialismo che purtroppo, non produce cambiamento, ma degrada ed aggrava le condizioni nelle coscienze umane. A te Nord d’Italia e del mondo si chiede solidarietà ed impegno per salvare il Sud e con il Sud, l’intero mondo, dove ancora la gente muore per fame e per quel diritto negato alla vita che è un diritto per tutti e non solo privilegio del Nord del mondo. È tempo di porre fine alla diaspora umana; è tempo di cancellare le parole olocausto e razzismo; è tempo di nonviolenza e di pace; è tempo di un mondo nuovo in cui tutti abbiano parimenti diritto alla vita ed alla libertà. Revival di foto antiche a Pioppi La mostra è iniziata il 19/06/2010 grazie all’impegno della Coop. Bella Pioppi, con la collaborazione della Proloco e del Comune di Pollica. Le foto sono state fornite dai Pioppesi (Giuseppe Lucibello, Idelfina e Bruno Notaro, Melina Sodano, Maria Rosaria Polito, Proloco Pioppi, Gabriella Marano Lavini, Gennarino Sodano, Prinzo Antonio, Dott. Alessandro Notaro. e altri…). Le foto rimarranno esposte almeno fino al 19 di luglio, oltre a vedere le foto e visitare il palazzo Vinciprova, si possono vedere anche tre video riguardanti la Dieta Mediterranea, la processione della Madonna del Carmine e un altro video che comprende foto panoramiche e varie del paese . La mostra sta riscuotendo già un notevole successo visto che numerosi turisti incuriositi dall’evento ne approfittano per visitare sia il castello che il museo del mare e in gradiscono molto la proiezione dei video. luglio/agosto 2010 auguri a... ATTILIO SCARPA di Salento Giulia è la nuova “torinese” ma di solide radici cilentane: la sua nascita è avvenuta l’8 giugno. La Direzione e Redazione di CRONACHE CILENTANE esprimono ai genitori Lara Maiuri e Maurizio La Torre le più sentite felicitazioni e, tramite loro, augura alla neonata una vita di felicità. Esprimono altrettante felicitazioni anche ai nonni paterni e materni, in particolare all’eclettico Franco Maiuri, l’ormai noto fotografo-barbiere e… appassionato musicista di Pioppi (ma con attività espletata ad Acciaroli), nostro collaboratore. Ha festeggiato con parenti ed amici il suo 90° compleanno il nostro affezionato lettore Attilio Scarpa di Salento. Il simpatico invito è stato realizzato dalla signora Carla. Dalla Direzione di Cronache Cilentane gli auguri di tantissimi altri compleanni Associnema di Agropoli Ennesimo successo a livello nazionale L’ennesimo successo dell’Associnema di Agropoli nella persona del suo Presidente Domenico Avenia al XII Festival Cinematografico Europeo in Campiglia Marittima (Livorno) 4 – 5 giugno 2010, con il film “Una pagina da strappare”scritto e diretto da Enrico Giuliano. Un film dai risvolti drammatici che narra di un’adolescente che cade nella trappola di un suo coetaneo e subisce una violenza sessuale. Una prostituta la soccorre, ma il peso della violenza subita la porterà al suicidio. Questo premio incoraggia l’Associnema di Agropoli a proseguire il proprio impegno per la produzione di film e documentari di qualità, ormai ultra ventennale. Un plauso naturalmente va a tutto il caste tecnico ed artistico: Mousikòs – scuola di musica e studio di registrazione del Maestro Emilio Orrico, direttore della fotografia ed operatore di ripresa Raffaele Benincasa, operatore di ripresa Roberto Di Marco, scenografo Vincenzo Di Luccio, montaggio Gino Elia – Domenico Avenia – Enrico Giuliano, attori: Zunno Roberta, Andrea Ranaldo, Nunzia Iermano, Giovanna Chirico, Nico Caruccio, Edmondo Giuliano, Claudio Aprea, Simona Ventre, Fabiana Hetman, Eleonora Rizzo, Albino Cirillo, Vittorio Del Galdo, Vittorio Stasi, Umberto Zunno, Pasquale Migliorino, Manuel Sprechino, Buonocore Carla Raffaella, Emanuela Amendola, Alessandra Nigro, Naomi Visco, Clelia Mastrogiovanni, Benedetta Scuderi, Adriana Spina, Samy Gallo. Auguriamo all’Associazione maggiori riconoscimenti portando in alto il nome di Agropoli e del Cilento. Solidarietà col giornale “CRONACHE CILENTANE” si sostiene con il vostro contributo volontario. C/C postale 10197846 intestato a Baldi Dino Dall’Estero Euro 50,oo Valiante Marco Tullio, Zurigo Dalle Regioni Euro 55,oo Faragalli dott. Giacomo, Firenze Euro 50,oo Buononato Raffaele, Cesano Maderno Euro 30,oo Antonucci prof. Olimpio, Salerno Euro 25,oo Nese Elia Ass. Amici del Cilento, Salerno; Ricci Renata, Napoli Euro 15,oo Romano Giuseppe, Castelcovati Euro 10,oo Correale Giuseppina, Salerno Dal Cilento Euro 40,oo Giordano ing. Fedele Euro 30,oo Ass. culturale Don Giuseppe Alario-Moio; Pinto Debora Euro 20,oo Donna Sofia Correale; Ferrarese Carmine; D’Arena dr. Giovanni; Di Rienzo Alfredo; Di Bartolomeo Gerardo, De Feo Nicola; Spinelli prof. Giovanni Euro 15,oo Villani Domenico; Lettieri prof. Raffaele Euro 10,oo Pinto Alfonso; Masarone Anna; Lucibello ins. Teresa Vicini nel dolore LUTTO SCHIAVO-PISANI Cannicchio- E’ venuta a mancare all’età di 99 ani e proprio nel giorno del suo compleanno Nicolina Schiavo. Ai figli Giuseppe, Giovanni , nostri lettori, alla sorella, al fratello, alle nuore , nipoti sentite condoglianze. cronache cilentane rubriche Culla 15 ... preghiera luglio/agosto 2010 cronache cilentane spazio aperto Razionalizzazione = annientamento dei piccoli Paesi Da alcuni anni, la famigerata razionalizzazione dei servizi e delle risorse, di fatto, inesorabilmente, sta decretando l’annientamento dei piccoli Comuni. Alla mancanza cronica di “normali” strutture (ospedali, palestre, piscine, biblioteche, ecc.), presenti nei centri più grandi, si affianca, con un tempismo scientificamente sistematico ed asettico, la cancellazione di quei pochi servizi sociali esistenti, tra i quali in ordine di tempo, Uffici Postali e Plessi Scolastici. Basti ricordare, che in poco più di un ventennio, i cittadini di Comuni, quali: Gioi, Orria, Salento, Perito, Stio, Campora e relative Frazioni: Cardile, Piano Vetrale, Gorga e Ostigliano, solo per citare a titolo esemplificativo alcuni paesi dell’entroterra cilentano, ma uguali considerazioni valgono per la stragrande maggioranza dei piccoli Comuni del Meridione, hanno assistito alla delocalizzazione (si legge: “scippo e smantellamento”) dei servizi presenti sul loro territorio, in nome dell’opera di razionalizzazione, prima, di privatizzazione, dopo. Una politica, che in dispregio del concetto di servizio sociale essenziale per tutti i cittadini, ha dato preminenza al dio profitto, incurante dei guasti prodotti e delle condizioni particolarmente svantaggiate di chi vive nei centri montani (orografia del territorio, viabilità disastrosa). Nel mese di maggio ho ricevuto l'ultimo numero di Cronache Cilentane, ed ho letto con vivo interesse l'articolo "Benvenuti nella terra di Maria" ed il messaggio, paterno ed amorevole, del Vescovo Mons. Giuseppe Rocco Favale dal titolo "Ai Cristiani e a tutti i Cittadini della Diocesi di Vallo della Lucania", scritti in occasione della posa, all'ingresso del territorio cilentano, di un bellissimo pannello in cera- A vantaggio dei più giovani, ricordiamo che l’area geografica compresa nei territori dei Comuni sopra citati, dagli inizi degli anni ottanta, ha subìto una sorta di ripetuto “colpo di spugna”, da parte dell’autorità sovra comunali, con la conseguente cancellazione di una Pretura, un istituto penitenziario, un Liceo Scientifico, una Scuola Media, quattro Plessi delle Elementari , di diverse sezioni dell’Ufficio di Collocamento ed Uffici Postali. Le motivazioni addotte sono sempre le stesse: razionalizzare le risorse a fronte di un calo demografico incessante. Si può essere d’accordo se si ragiona tenendo conto solo di uno schema di bilancio in cui apportare tagli per far quadrare i conti, ma, non è cosi, non può essere cosi, quando si parla della vita delle persone, soprattutto di bambini ed anziani. L’art. 3 della Costituzione, enuclea un concetto fondamentale per l’esistenza di tutti noi: l’uguaglianza formale e sostanziale dei cittadini, senza distinzione alcuna. In termini più semplici, i padri costituenti non si sono limitati alla semplice enunciazione di un principio astratto, ma hanno affidato alla Repubblica il compito di rimuovere tutti quegli ostacoli, di ordine economico e sociale, che di fatto impediscono il pieno sviluppo della persona umana. A ben guardare, questo compito fondamentale e straordinario affidato allo dare solamente dall’unico interesse meritevole di tutela: il bene dei ragazzi. In caso contrario, andrà in scena la solita guerra fra poveri, con la conclusione che a Salerno e Napoli si aspettano, ovvero, l’applicazione di una fredda equazione: mancanza dei “numeri”previsti dalla legge = soppressione dei Plessi Scolastici di ogni ordine e grado, comprese quelle dell’Infanzia. Dinanzi, a figli pendolari di 6 anni, ed in futuro, presumibilmente di 3, è lecito pensare che ai genitori non resti nient’altro che andare via. La partenza, apparirà l’unica soluzione praticabile per garantire un’ esistenza dignitosa alla propria famiglia. Una diaspora del III millennio, decisa a tavolino, dai tecnici del “risparmio pubblico”, forti con la povera gente, accondiscendenti e conniventi con gli squali delle speculazioni. Insieme ai propri averi, i cittadini dei paesi montani, farebbero bene ad impacchettare anche un altro fondamentale diritto costituzionale: il voto, abdicando, prima che un prossimo decreto lo cancelli d’ufficio. Un epilogo amaro, che forse porterà a stralciare dai triti programmi elettorali, il paragrafo ingiallito dedicato allo sviluppo ed al rilancio dei centri rurali, perché, nel frattempo, quest’ultimi saranno scomparsi. Siamo a casa - Cilento 2010 migliore racchiusi in questi due messaggi, non immaginavo la grande emozione e la gioia che avrei provato appena giunta nei pressi di Ponte Barizzo. Infatti, poco dopo l'uscita dal primo tratto della Salerno-Reggio Calabria, alla seconda rotonda lasciando alle spalle la strada che con- 16 mica vietrese. Al centro di questo monumento domina l'immagine della Madonna, racchiusa simbolicamente nella nicchia della storica Porta Rosa di Velia, mentre i simboli dei 54 comuni della Comunità Diocesiana ed il logo del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano sono disposti tutt'intorno formando la cornice. Pur intuendo tutto l'amore e la speranza di un futuro Stato sociale, è stato ripetutamente disatteso, determinando una diversa classificazione di cittadini italiani, serie A e serie B, a seconda del posto in cui si ha la fortuna di nascere e crescere. Nelle ultime settimane, in molte località del Salernitano, si sono succedute diverse riunioni sul tema annoso dell’organizzazione dei Plessi Scolastici, alla luce delle recente normativa di settore. In particolare, per quanto concerne l’ambito di competenza dell’Istituto Comprensivo Scolastico di Gioi, gli incontri tra il Dirigente, le Amministrazioni Comunali ed i genitori, hanno prodotto per il momento accesi confronti dialettici, lettere di protesta avallate da Deliberazioni Consiliari, proposte di riorganizzazione dei Plessi sul territorio, ma la soluzione equa e soddisfacente richiesta a gran voce da tutti, è ben lungi dall’essere definita. L’auspicio è che ci si ricordi che la Scuola è una delle più importanti formazioni sociali, di cui parla la Costituzione, a proposito dello sviluppo della persona umana. Un punto di partenza imprescindibile, per le autorità competenti, se vi è la volontà di applicare la norma secondo un principio di ragionevolezza ispirato alla specificità del territorio e per discutere senza riserve mentali, dimenticandosi, per una volta, del proprio Campanile, facendosi gui- duce a Battipaglia, mi sono trovata davanti quel meraviglioso monumento che indica l'ingresso nel Cilento. Confesso che mi sono sentita orgogliosa di essere fra i primi turisti a varcare quella "Porta Rosa", accolta -in un territorio che già amavodalla Padrona di Casa più bella e più cara a tutti noi Cristiani. La bellezza del territorio, la protezione della Vergine Maria, ci daranno sicura- mente la sensazione di trovarci in un angolo di Paradiso. Tutti noi sappiamo che la Porta Rosa di Velia è il simbolo dello spirito di generosa e cordiale accoglienza dei Cilentani che, fin dai tempi remoti, quando ancora si chiamavano Etruschi, accolsero i Focei (popolazione proveniente da Focea nella Grecia settentrionale) con grande serenità, fondendosi con loro, in pace, fino a formare un unico popolo. Penso che noi Emiliani, Bolognesi in particolare, ci sentiamo a nostro agio in questi territori perché anche la nostra popolazione, in genere, è laboriosa, accogliente e generosa. A riprova di ciò, quando nell'anno 191 a.c. il console romano Publio Cornelio Scipione Nasica batté e scacciò i feroci Galli Boi e, successivamente, portò nella città una colonia latina di tremila uomini, essi fraternizzarono facilmente con la popolazione di ceppo villanovianoetrusco e le due popolazioni si fusero senza problemi. I romani vollero chiamare la città BONONIA, mantenendo la radice celtica del nome "bona" (città), ma usandola come aggettivo che unirono alla parola "omnia" (bonaomnia, tutte cose buone) e quindi Bononia. Da quel momento la storia di Bolo- gna fu la storia di Roma. Vorrei aggiungere un'altra caratteristica che ci unisce, ed è l'amore per la Madonna. La nostra città è affidata alla protezione della Beata Vergine di San Luca il cui Santuario è posto sulla cima di un colle raggiungibile con un porticato, formato da 666 archi, lungo ininterrottamente quasi 4 km. così che, da qualunque parte rientriamo, Massimo Sica sembra venirci incontro ed ognuno di noi vedendolo esclama:" Ecco San Luca, siamo a casa!". Così i Cilentani, emigranti o viaggiatori, da oggi e per tutti i giorni futuri, appena giunti nei pressi di Ponte Barizzo, guardando la splendida immagine della Madonna del Cilento, si soffermeranno un attimo e, con un sospiro di gioia, potranno dire: "Ecco la nostra Madonna, siamo a casa!". Luisa Lipparini Leonardi CRONACHE CILENTANE Via Ponte, 9 - 84068 Pioppi (Sa) Direttore responsabile: DINO BALDI Caporedattore: AMEDEO LA GRECA Tel. Redazione: (0974) 904183 Tel. Direzione (0974) 905046 CRONACHE CILENTANE ON LINE http://www.cronachecilentane.it E-mail: [email protected] Aut. Tribunale di Vallo della Lucania n.43 del 21/6/1983 Edizioni del C.P.C. Centro di Promozione Culturale per il Cilento Associazione Culturale senza finalità di lucro via N.Bixio, 59 - Acciaroli (Sa) Impaginazione: Scriptorium sas / Agropoli http://www.studioscriptorium.it Prestampa e Stampa offset: Centro Grafico Meridionale srl c.da Malagenia, z.ind. 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