CRONACHE
CILENTANE
ANNO XXVII - N. 7-8/2010
Sped. A. P. com. 20 art. 2 legge 662/SA
LA PRIMA VOCE LIBERA DEL PARCO
MENSILE DI INFORMAZIONE DEL CILENTO, VALLO DI DIANO E ALBURNI
I componenti hanno potuto
ammirare l’unico paese del
Cilento inserito nel circuito dei
«Borghi più belli d’Italia»
Delegazione russa in visita a Castellabate
isita di una delegazione russa sul territorio
comunale di Castellabate, domenica 13 giugno i rappresentanti dell’Unione delle piccole città della Federazione russa sono andati alla
scoperta dell’unica municipalità cilentana che
V
seguono senza soluzione di continuità, con le facciate realizzate in pietra grigia e le case intercomunicanti.
Il castello voluto da San Costabile, divenuto poi il
patrono della municipalità, oltre ad essere un
Pioppi 12 agosto 2010
XX edizione degli
«Incontri
Mediterranei»
promossi da Cronache Cilentane
L’incontro si terrà nello spazio antistante
il palazzo Vinciprova alle ore 21,00 con
la partecipazione di tutti i relatori che in
questi 20 anni hanno portato il loro contributo scientifico.
Presiederà il prof. Alberto Fidanza
Aprirà i lavori il dr. Luigi Crispino,
direttore degli Incontri Mediterranei.
Coordinerà il dott. Antonio Migliorino
figura nell’esclusivo circuito dei “Borghi più belli
d’Italia”. Dal centro storico alle marine, dal castello dell’abate a punta Licosa, gli ospiti sono stati
accompagnati nel loro tour conoscitivo dal direttore del prestigioso club Mario Presutti e dal sindaco
Costabile Maurano.
L’evento si è inserito nel programma di visite che
coinvolgerà i sei “Borghi più belli d’Italia” della
Campania tra sabato 12 e domenica 13 giugno ed
ha seguito la manifestazione “Made in Italy day”,
tenutasi a Mosca presso l’Ambasciata italiana e la
Camera di commercio russa dal 26 al 29 aprile scorsi e ha dato seguito al protocollo d’intesa firmato
tra il presidente Evgeniy Markov dell’Union of
small cities of russian federation e il club dei
"Borghi più belli d'Italia”.
La BorghiTravel, tour operator ufficiale del club,
dopo aver strutturato la prima offerta turistica
organica convenzionando 150 strutture ricettive e
attivando un sistema di booking on line e un’anteprima del catalogo cartaceo, è entrata nella seconda fase dell’attività che consiste nella costituzione
di pacchetti turistici e itinerari di viaggio in tutti i
200 borghi aderenti al club, con un coinvolgimento
diretto dei territori e degli operatori turistici locali.
Il centro storico di Castellabate, 900 abitanti sui
8.300 dell’intero Comune, è una spettacolare rocca
che si erge a 278 metri sul mare: su questa altura
nel 1123 il quarto abate di Cava de’ Tirreni, San
Costabile Gentilcore, originario di Tresino, decise
di fare erigere un imponente castello e intorno ad
esso si sviluppò, in seguito, un elegante borgo che
prese il nome di castello dell’abate o Castellabate.
Il centro storico conserva ancora oggi l’intricata
tessitura propria dell’urbs medievale: strade e stradine, volte, brevi gradinate, palazzi e slarghi si sus-
luogo di culto, divenne anche un centro economico
e sociale di grande rilievo. Da un’intuizione dell’abate partì una riforma fondiaria, portata a compimento dal beato Simeone, che affidò ai contadini
la terra chiedendo in cambio solo l’impegno alla
bonifica e alla coltivazione. Ben presto il territorio
tornò all’antica vocazione dei commerci marittimi
e della pesca e proprio la ricchezza acquisita attraverso il commercio consentì ai proprietari terrieri e
ai piccoli armatori di erigere preziose opere architettoniche.
Controcorrente
Viva l’estate...
… la stagione desiderata e mai cresciuta,
viva l’estate degli impegni mai mantenuti,
viva l’estate delle sirene rifatte,
e dei rompiglioni danarosi,
viva l’estate dei proclami taroccati,
viva l’estate delle spiagge vendute,
viva l’estate degli storici distratti
e dei proconsoli della stupidità,
viva l’estate dei politici in vacanza,
da sempre.
Viva l’estate dei camorristi ossequiati
e degli amministratori disonesti,
viva l’estate dell’estorsione nei parcheggi
e dell’abuso di potere,
viva l’estate degli ambientalisti orbi
e dei giornalisti prezzolati.
Viva l’estate degli imbecilli che
fanno finta di niente.
Viva,viva l’estate dell’apparire e
della supponenza.
Viva l’estate delle bandiere e delle vele.
Viva l’estate dei riconoscimenti irriconoscibili.
… Aggrappati al nostro mare e al nostro sole, inseguiamo un sogno:
…Il Cilento dei briganti.
Corrado Lucibello
luglio/agosto 2010
ccoci puntuali all’appuntamento con la stagione estiva. Stagione che però tarda ad arrivare, sia dal punto di vista meteorologico
che dei flussi turistici. Già sono in molti a
lamentarsi della scarsa presenza di turisti, e dell’assenza di prenotazioni per le
settimane a seguire, trend che si spera
cambi nei prossimi giorni, dando così
quella boccata d’ossigeno, ormai non più
sufficiente però, alla nostra economia
cilentana, prettamente turistica. Ed allora prepariamoci all’estate, parlando un
po’ di essa, e riservandoci per l’autunno
ed il lungo inverno che ci aspetta, i temi
caldi che mai mancano. Per cui rimandiamo a settembre approfondimenti su
vicende recenti, ad esempio quelle che
vedono il nuovo governatore, Caldoro
annullare le delibere della giunta Bassolino, inerenti lo sforamento del patto di
stabilità, e conseguentemente, revocare
una serie di incarichi e consulenze, nell’intento di risanare, a suo dire, le finanze
cronache cilentane uomini e territorio
E
2
Arriva l’estate
di Leonardo Giambattista Venneri
regionali, così come parleremo più in dettaglio del fatto che, sempre per motivi di
fondi insufficienti, l’ospedale di Vallo
della Lucania, rischia la paralisi, in
quanto l’ASL ha tagliato circa 3 milioni
di Euro, e reparti come neurochirurgia,
ginecologia, emodinamica risultano fortemente penalizzati e sono realmente
minacciati dallo spettro della chiusura.
Diamo invece una buona notizia. Ma
prima è giusto fare un precisazione.
Qualcuno in riferimento al mio precedente articolo del mese scorso, in cui invitavo i lettori a scrivermi, mi ha fatto notare come sia piuttosto difficile spedirmi
una lettera cartacea senza avere un indi-
rizzo che non sia quello e-mail, Ebbene,
per motivi di impaginazione l’indirizzo
che avevo dato è stato tagliato per cui lo
ripeto senza problemi. Chi volesse
rispondere al mio appello lanciato sul
numero scorso, può tranquillamente scrivermi a: Leonardo Giambattista Venneri, via Velia n° 14, 84040 Casal Velino
(SA). Nei mesi prossimi faremo il punto
delle vostre segnalazioni. Torniamo alla
buona notizia. E’ stata firmata nelle settimane scorse una convenzione fra la
Provincia di Salerno e la federazione delle banche di Credito Cooperativo della
provincia, che mira a sostenere le PMI
dell’ambito salernitano. L’iniziativa pre-
IIPremio«GiuseppeRipa»
Concorso Giornalistico Poetico 2010
La seconda edizione del Premio Giuseppe Ripa, Concorso Giornalistico –Poetico 2010, si è tenuta a Salerno nel Palazzo S. Agostino, sede della Provincia di Salerno. Ad organizzare il Premio
per il secondo anno consecutivo il “Comitato Amici di Ripa”, presieduto dall’architetto Giuseppe Ianni e dall’Università della
Magna Graecia di cui ne è presidente il giornalista Lorenzo Barone. La serata di conclusione del simposio giornalistico poetico ha
visto il salone Bottiglieri colmo di personalità, poeti, giornalisti,
intellettuali ed autorità politiche che hanno fatto da cornice, tributando a tutti i premiati i meritati applausi.
Per il giornalismo un meritato premio è andato ad Elisabetta
Manganiello e Corrado Lucibello, ambedue nostri assidui collaboratori.
Durante la cerimonia sono state consegnate due targhe speciali, la prima a Giuseppe Lembo alla carriera, direttore della rivista
“Sociologia” ed autore di numerose pubblicazioni sulle problematiche dei territori del Sud, ed il secondo alla memoria dell’avvocato Antonio Cucco di Acciaroli, per l’opera appassionata di
critico e giornalista.
Nella foto: il nostro collaboratore Corrado Lucibello riceve il Premio
Cilentani che
hanno onorato la
loro terra
oltreoceano:
Antonio
Carracino
da Pollica
L'avv. Pietro Dino Carracino che in
passato ci ha fornito alcune antiche
fotografie di Pioppi che furono pubblicate da Cronache Cilentane, ci ha consegnato, su nostra richiesta, la fotografia del suo antenato, Sig. Antonio Carracino da Pollica, che partecipò, quale
invitato, circa cento anni or sono, precisamente il 14 dicembre del 1910, ad un
importante congresso politico svoltosi
a New York.
L'on. John J. Fitzgerald, membro del
Parlamento U.S.A. era presente al convegno, conclusosi, secondo la consuetudine, con la cena in onore del parlamentare.
Il Sig. Antonio Carracino, è contrassegnato nella foto dalla lettera C.
vede la possibilità di chiedere un finanziamento sotto forma di mutuo chirografario, a condizioni di favore. Infatti si
può richiedere un importo massimo di 40
mila euro, da restituire in due anni (o forse tre, stando alle ultime indiscrezioni) al
tasso agevolato del 2,5%. Ma c’è di più.
La Provincia contribuirà a pagare gli
interessi dei prestiti nella misura dell’1%
dell’importo richiesto, lasciando a carico
delle imprese richiedenti, solo l’1,5%. La
restituzione del prestito avverrà, come si
è detto in due anni, di cui uno di preammortamento, dove si pagheranno solo
gli interessi, e nel corso del secondo anno
si restituirà il capitale. Il plafond disponibile è di 14 Milioni di Euro, per 14 banche cooperative. Le banche aderenti sono
le BCC di Altavilla e Calabritto, di Aquara, di Battipaglia, di Buccino, di Buonabitacolo, di Capaccio, del Cilento Centrale, dei Comuni Cilentani, di Fisciano, di
Montecorvino, di Roscigno e Laurino, di
Salerno ed infine di Sassano, con somme
a disposizione che vanno dal milione al
milione e mezzo di euro. E’ la prima volta che la provincia di Salerno si lancia in
quest’operazione a sostegno dell’imprenditoria locale con una misura anticrisi
davvero eccezionale, anzi piuttosto unica e che andrebbe presa ad esempio e
ripetuta nel tempo. Questo è un modo
veramente costruttivo di fare politica e
di far sentire la vicinanza delle istituzioni
preposte al tessuto economico locale.
Certo, per chi richiede l’importo nella sua
interezza, la rata mensile diventa piuttosto alta, oltre 3000 euro al mese, motivo
per cui sembra si stia valutando su di una
durata maggiore del prestito. In ogni
caso è pur sempre un’iniezione di liquidità in un periodo di magra, e che consentirà alle PMI di sostenere investimenti adatti per prepararsi a gestire al
meglio la stagione estiva ed i prossimi
mesi, senza perdere occasioni per mancanza di fondi. Le destinazioni ammesse
dal finanziamento sono relative o a nuovi investimenti, o al consolidamento del
patrimonio circolante netto, vale a dire
per le spese correnti. E’ una notizia che
va data ed è al tempo stesso un’iniziativa
che merita di essere lodata per la bonta
della sua finalità.
Ma tornando all’estate che viene, ci
salutiamo con i soliti consigli. L’estate è
per sua natura calda ed assolata, ragion
per cui occorre anche difendersi dall’eccessiva calura, e soprattutto difendere i
più deboli, vale a dire bambini ed anziani. Occhio ad uscire nelle ore più calde
del giorno, ad usare protezioni solari se si
va in spiaggia, a tenere l’organismo idratato bevendo a sufficienza, a non appesantirsi ai pasti evitando alimenti ipercalorici e preferendo verdure e frutta fresca di stagione, ricorrendo ad un’alimentazione leggera ed al tempo stesso
nutriente. Ma bisogna fare anche attenzione ad un altro problema che si presenta con l’estate, e che è bene non trascurare mai: gli incendi. Bisogna fare attenzione ad evitare comportamenti pericolosi
che possano innescare anche solo distrattamente focolai difficilmente controllabili, attenzione ai barbecue, a non gettare le cicche di sigaretta dalla macchina, a
non accendere fuochi per pulire giardini
o campi ( cosa peraltro vietata nel periodo estivo!!!), ma soprattutto mi sento di
dare un’altra raccomandazione, forse la
più importante, fare attenzione nell’uso
dell’acqua potabile. Sì, occorre evitarne
gli sprechi nella stagione estiva, soprattutto laddove spesso l’acqua manca perché non si riesce a garantire un flusso
costante, dato l’aumento delle presenze.
Questo bene così prezioso, che di recente
la legge ha voluto privatizzare (???) in
estate diventa ancora più prezioso perché molto spesso manca. Ed allora usiamo un adeguato senso civico, e cambiamo i nostri stili ed abitudini di vita,
migliorandoli verso uno status eco-sostenibile. Due mesi d’estate passano subito,
ma spesso le conseguenze che lasciano
dietro, a causa di comportamenti sbagliati, durano per anni. Buone vacanze
a tutti
luglio/agosto 2010
IX Meeting della fede Dario Prisciandaro 2010
Ha avuto luogo in Perdifumo il IX
Meeting della Fede Dario Prisciandaro, che quest’anno ha visto importantissime adesioni con premi pervenuti
dal sig. Presidente della Repubblica,
dai sigg.ri Presidenti del Senato, della
Camera, della Corte Costituzionale,
Consiglio superiore della Magistratura, Corte suprema di cassazione,
Comune di Perdifumo, Lions Club,
Banca dei Comuni Cilentani, Arcangelo Bellucci, Carmine Coccorullo, ecc.
L’incontro si è ripartito in più avvenimenti che hanno avuto inizio con
una Messa Solenne celebrata nella
Chiesa di San Nazario in Camella dal
MRP. Lawrence Okwuosa SDV, indi
presso il centro congressi dello Hotel
“La Stella”si è tenuto un convegno su
“La costituzione Italiana e l’unità
d’Italia” illustrata agli alunni di tutte
le scuole da Eugenia Morabito, presidente della “Dario Prisciandaro
ONLUS”, Antonio Salzano, segretario
generale SPI-CGIL , Nicola Bellucci
presidente dei Lions Club, Elvira Lo
Bascio –Milano presidente AUSER.
In questa occasione sono stati conse-
dolfi di Agropoli, scuole di Agropoli,
Istituto Comprensivo “Basilio Focaccia” di Perdifumo, scuola media
“Gesmundo”di Terlizzi , Liceo scientifico di Agropoli, e agli alunni: Lidia
Prisciandaro, Rosa Marzucca.
Nella seconda giornata è stato protagonista il prof. Luciano Castellano,
presentato dal prof.Gaetano Marabello presente il chiar.mo prof Orazio
Volpe, Sumanta Serrapede, Nicola
Iannicelli, Daniele Visco, Maria Rosaria Lo Schiavo, Elena Vaccaro, Francesca Serra, Veronica Lembo, Gaia
gnati i premi messi a disposizione della Corte Costituzionale, Consiglio
Superiore della Magistratura, Corte di
cassazione e Comune di Perdifumo
alle scuole: Licee Saint Euxpris si
Saint Raphael,(Francia), Circolo Lan-
Carpinelli, Sara Apicella, Giulia Lembo, Maria Giovanna Coccorullo, Silvia
Santaro, Alessia Amoresano, Simone
Gargione, Antonio Lo Schiavo, Francesco De Lisi, Giovanna Coppola, Carla Della Torre, Sergio Di Dato, Paolo
Miglino dell’Università Federico II di
Napoli.
Per i premi di poesia e letteratura
sezione estera sono stati premiati:
prof. Orazio Tanelli di verona N.J. –
USA prof. Jean Serrame di saint
raphael – F. poetessa salomè molina
lopez di albaceta – spagna , e per la
musica il maestro Gustav Kuhn di
bozen.
Per i premi del concorso poeta
Alfonso Tagliamonte, Luigi Di Lascio,
Sabato Laudato, Rosanna Pacelli, il
dr Eduardo Giuliano, al poeta Sosimo
Clemente il premio Carmine Coccorullo. Si è svolto il consueto saggio
dell’accademia “Atene “ gruppo sportivo di Mercato Cilento premiato con
medaglia e coppa.
Nell’ultima serata si sono svolti i
concorsi di canto lirico che hanno
visto premiati il tenore Alfredo Normale e il tenore Nicola Carannante, la
Schola cantorum di San Sisto papa
diretta dal maestro Mario Felicella
col soprano Anna Milone, per il pianoforte il maestro Annunziata ,il
maestro Pietro Miglino.
Nel corso della serata vi sono stati
gli interventi del sindaco di Perdifu-
Giovedì 10 giugno, primo giorno di caldo
opprimente ed afoso ad Agropoli, alle
19,00, nell’Aula Consiliare del Comune di
Agropoli, ha avuto luogo la presentazione
dell’ultima fatica di Domenico Chieffallo
dal titolo “La Bonifica nelle terre del Sele,
dell’Alento, del Bussento e nel Vallo di
Diano”, edito dal centro di Promozione
Culturale per il Cilento.
Il numeroso pubblico sfidava il caldo
brandendo ventagli e fogli di carta, recuperati dalle borsette porta-tutto delle signore. L’atmosfera era decisamente ”incandescente”.
La Prof.ssa Elvira Lo Bascio Milano,
moderatrice della serata, ha ricordato che
il recupero delle terre paludose, con la conseguente coltivazione delle stesse, ha dato
vita a produzioni agricole d’eccellenza,
esportate in tutto il mondo, precisando che
il 2010 è stato proclamato dall’ONU l’anno
della biodiversità (dal 1997 il Cilento è area
protetta per tutelare le biodiversità e
“Riserva della biosfera del Mab – Unesco Man and Biosphere-). Parola d’ordine per
vivere nel rispetto della natura è” tutela
degli habitat naturali e delle colture autoctone”.
La moderatrice ha anche preso in esame
la situazione idro-geologica del territorio
Ad Agropoli
presentato l’ultimo libro
del dott. Chieffallo
cilentano, che deve essere continuamente
monitorata, anche alla luce delle recenti e
abbondanti precipitazioni, che hanno dato
luogo a pericolose inondazioni e ha rivolto
un appello alla massima attenzione ai
numerosi sindaci cilentani presenti.
Nel suo intervento il Sindaco Avv. Francesco Alfieri, ha lodato il costante e prezioso lavoro del Dr.Chieffallo , che da molti
anni, come un paziente certosino raccoglie
e registra notizie e dati, sui più svariati
argomenti: L’emigrazione , il brigantaggio,le strutture sanitarie, ecc., dimostrando
grande attaccamento al Cilento, pur non
essendo nato in questa terra. L’Avv. Alfieri, scusandosi per l’eccessivo caldo, ha
anche assicurato che al termine dei lavori
di ristrutturazione del Municipio, la Sala
Consiliare sarà dotata di un impianto di climatizzazione.
Il primo relatore è stato il Prof .Paolino,
che con rara chiarezza e sintesi ha messo in
evidenza la straordinaria capacità dell’autore di esporre anche gli aspetti squisitamente tecnici che hanno accompagnato i
lavori di bonifica e ha precisato le tappe
cronologiche del lavoro di recupero delle
terre interessate.
Il Prof. Antonio La Gloria ha tenuto una
vera e propria lezione di storia antica, sottolineando l’incidenza dell’antropizzazione
(presenza dell’uomo) sui fenomeni di impaludamento delle zone trattate.
Nella sua relazione il Prof. La Gloria ha
evocato luoghi scomparsi come Ercula,
borgo marittimo
mo avv. Francesco Pecora, il dr. Nicola
Bellucci presidente dei Lions Club ,il
direttore generale dell’Ente parco del
cilento, dr.Angelo De Vita, giornalista
Lucia de Cristofaro direttore di albatros, avvocato Attilio Tajani direttore
camera penale,il chiar.mo prof.Ciro
Romano dell’Università Federico II
ha tenuto la relazione ufficiale vertente l’unità d’Italia, nel corso della
cerimonia è stata consegnata la medeglia aurea del presidente della repubblica al mr mons.gaetana valente di
terlizzi ,1° premio per il volume “terlizzi la chiesa le chiese”,al preside pietro porfilio della scuola “gesmundo” è
stata conferita la coppa dei lions club
.
Per la sezione estero è stato premiato il dr.gabriele E. Meyer di monaco.
Le riprese sono state effettuate dall’associnema del cav.domenico avenia, i premi speciali sono andati a:
arch. Giuseppe ianni , ass. Giuseppe
ripa, M°francesco giordano, la preside
anna vassallo per aver organizzato il
museo al circo “Landolfi”di agropoli.
La giuria è stata presieduta da
mons.prof. Guglielmo manna vicario
generale della diocesi di vallo della
lucania, composta da prof. Ciro romano dell’università federico II° ,
prof.ssa lucia de cristoforo direttore
di “Albatros” , avv. Nicola bellucci
pres.lions club , avv. Attilio tajani presidente camera penale di vallo ,giornalista lorenzo barone , preside elvira
lo bascio milano, dr.domenico chieffallo , Giuseppe barra dir. De “Il saggio” , M° pietro miglino direttore artistico , prof.ssa eugenia morabito presidente dell’associazione “Dario Prisciandaro” prof. Paolo prosciandaro
organizzatore ,prof. Amedeo la greca
segretario generale del premio.
Questa edizione del premio è stata
caratterizzata da una affluenza di
persone e autorità , tra le quali il sindaco di perdifumo gli assessori e un
numero particolmente alto pubblico
la cui presenza ha particolarmente
meravigliato.
Nelle foto: due momenti della bella
manifestazione.
sul litorale dell’attuale S.Marco ad
oriente del promontorio ed alla destra del
Testene (I sec.a.c. fino al V sec. d.c.), scomparso a causa del bradisismo litoraneo.
Dopo i saluti dell’Assessore all’identità
culturale Francesco Crispino, ha preso la
parola l’autore.
A sorpresa, lo storico meridionalista, ha
spostato l’attenzione della platea sull’aspetto puramente umano e sociale dei dati
da Lui raccolti, mettendo in primo piano i
contadini delle zone interessate alla bonifica, che si sono trovati nell’ innaturale
situazione di rivendicare terre non coltivabili.
Citando un breve racconto popolare sul
rapporto dei contadini cilentani con la terra “matrigna”, che li vede consumare la
propria esistenza, nella cura di questa
madre, che esige sangue e sudore, in cambio di un frugale sostentamento e di un piccolo spazio per il riposo eterno, il Dr. Chieffallo ci ha voluto ricordare con grande e
profonda sensibilità,dote di un vero narratore, che nei documenti che consulta con
metodo accurato e preciso, cerca sempre e
comunque, la storia dell’uomo del Sud , che
lotta per rendere accettabile e dignitosa la
propria esistenza.
Amedea Lampugnani
cronache cilentane terza pagina
Un ennesimo successo di critica e grande partecipazione a Perdifumo
3
luglio/agosto 2010
Castellabate
Autorevival Club
cronache cilentane iniziative
Se i genitori lavorano in
Vallo, 40 equipaggi di auto
estate il Comune intrattiene storiche alle prove di gara di
i bambini
regolarità con 2 piloti di rally
4
Quando i genitori lavorano in estate, il Comune di Castellabate si offre
di fare da babysitter ai bambini,
intrattenendoli in attività formative e
ludiche. Riparte, infatti, dal 1° luglio
l’iniziativa del centro diurno per
minori, che ha già ottenuto un ottimo
riscontro negli anni scorsi. Le famiglie interessate devono presentare la
domanda entro il 28 giugno.
Il servizio è gratuito e resterà attivo fino al 31 agosto. Ad attivarlo è
stata l’amministrazione guidata dal
sindaco Costabile Maurano, assieme
all’Ufficio di Piano sociale di zona
dell’ambito S/7. Il centro polifunzionale è rivolto ai bambini dai 3 agli 11
anni e funzionerà dal lunedì al sabato,
dalle ore 8,30 alle 13 nei locali della
scuola elementare e materna di Santa
Maria.
Per poterne usufruire, però, i genitori devono presentare un’istanza
entro il 28 giugno sui moduli in distribuzione presso tutti gli uffici comu-
nali. Alla stessa vanno allegati la
copia di un documento di identità,
l’attestazione Isee con il reddito 2009
e un’autocertificazione da cui risulti
l’impegno di lavoro.
L’obiettivo è dare una mano alle
mamme e ai papà che lavorano nel
periodo estivo, quando nelle note
località turistiche del Comune di
Castellabate la moltissime famiglie
sono impegnate fuori casa per guadagnarsi la parte principale delle proprie entrate annuali. La struttura
offre loro un sostegno alle responsabilità genitoriali, consentendo di svolgere la propria attività lavorativa
senza pensieri e garantendo ai bambini un intrattenimento educativo e
piacevole. Per stimolare e coinvolgere
i piccoli ospiti, sono previste infatti
diverse attività tra cui giochi, iniziative formative e di socializzazione, laboratori artistici e teatrali, attività
didattiche, escursioni all’esterno e
momenti di svago.
Il Premio Mogensen-Bruno
prima edizione
Imparare a correre le gare di regolarità su auto storiche con due maestri
d’eccezione, ovvero Cesare Beltrand e
Francesco Messina, entrambi noti regolaristi e piloti di rally. È quanto hanno
fatto domenica scorsa 40 equipaggi
provenienti dalla Campania ma anche
dalle regioni limitrofe, partecipando al
primo corso teorico-pratico di regolarità per auto storiche organizzato,
presso l’area espositiva di Fiere di Vallo, dall’Autorevival club di Orria, già
promotore e ideatore della Mostra
scambio di auto, moto e ricambi di epoca.
L’iniziativa ha visto i partecipanti,
in una prima parte della mattinata,
impegnati nelle lezioni teoriche, cui
sono seguite le prove pratiche su strada, sempre all’interno del centro espositivo, con slalom su percorsi predeterminati a tempi imposti. A seguire con
attenzione le varie fasi del corso formativo sono stati sia diversi iscritti all’Autorevival club di Orria, ma anche molti
appassionati di auto storiche che sono
arrivati da Napoli, Avellino, Potenza,
Lauria e perfino Lecce.
Dalla preparazione del veicolo ai
compiti del navigatore, dalla mappa
del percorso, o road book, alle verifiche
tecniche fino alle tabelle dei tempi e di
marcia e ai controlli orari, i partecipanti hanno utilizzato i loro splendidi veicoli costruiti negli anni Cinquanta e
Sessanta, tra motori rombanti e perfette cromature d’epoca. Nelle prove sono
stati ammirate, in particolare, le Fulvia Sport Zagato, le Giuletta spider e
berlina, le Alfa 2000 GTW e le 124
sport spider.
«Con questo corso abbiamo offerto la
possibilità ai nostri iscritti e a tanti
appassionati provenienti da tutto il
Centro-Sud di essere messi in grado di
partecipare alle gare di regolarità –
spiega il presidente dell’Autorevival
club di Orria, Giovanni Botti – Il prossimo passo sarà lo svolgimento di una
gara a tempi imposti per le auto storiche, che abbiamo già in programma tra
agosto e settembre. Sarà il primo evento di questo tipo in tutta la Provincia
di Salerno». E, anche lo spettacolo è
stato assicurato.
Al via la seconda edizione del
Premio Nazionale “alle voci
nuove della canzone
melodica italiana” Vito Curcio
Il premio Mogensen-Bruno per il
miglior tema scritto da un alunno
della terza classe della scuola media
di Ascea, basato su una novella di
Francesco Bruno, prima edizione, è
stato assegnato l'8 giugno durante
la Festa di fine anno scolastico "Sull'onda della Musica" presso la Fondazione Alario.
Il premio Mogensen-Bruno è istituito dalla dottoressa Else Mogensen in collaborazione con la famiglia Bruno. Il premio è stato fondato
perché leggere libri è come vedere il
mondo sotto una nuova luce, vedere
il mondo nei modi che non si ha mai
visto o provato prima, e perché è
importante leggere e conoscere
bene quello gli scrittori e le scrittrici del nostro paese hanno scritto e
scrivevano; il loro modo di pensare è
anche parte del nostro patrimonio, il
loro ambiente è anche il nostro. L'identità di Bruno si formò ad Ascea
mentre cresceva qui, e leggendo le
sue opere, si riconoscono emozioni
comuni e modi di pensare che sono
stati distillati da una grande mente.
Quest'anno gli alunni di Ascea
hanno scritto un tema basato sulla
novella "Povero piccolo fiore" dal
testo Frate Gesù Novelle (1924). La
professoressa Maddalena De Leo, la
dottoressa Else Mogensen e il dottore Francesco Bruno Jr. hanno valutato i temi. Il vincitore del primo
premio è stato Mattia Capitani. Il
guidizio della commissione dice sul
tema scritto da Mattia Capitani:
"L’elaborato, molto chiaro e lineare
per forma e stile, ripercorre con agilità la trama della novella analizzandone oggettivamente i momenti
salienti. Originali e personali risultano sia le considerazioni che il confronto letterario riportato."
Il secondo premio è stato assegnato ad Annagrazia Mautone e il terzo
premio assegnato ad Ines Naso.
Tutti i tre temi sono pubblicati al
blog:
http://brunopremioascea.blogspot.com
Sanza – pubblicato il bando di selezione per la partecipazione alla
seconda edizione del Premio Nazionale “alle voci nuove della canzone
melodica italiana”Vito Curcio.
La manifestazione canora organizzata dalla neonata associazione culturale “Amici rù Cavaliere”, in memoria di Vito Curcio, appassionato ed
interprete della canzone melodica
italiana, prematuramente scomparso
due anni or sono, in questa seconda
edizione introduce una novità importante. Ben due serate infatti, caratte-
rizzeranno l’evento canoro che di
terrà a Caselle in Pittari (SA) il primo
agosto 2010 con la selezione dei dieci
finalisti, ed il due agosto a Sanza (SA)
la finale del concorso, con l’assegnazione del Premio. Il bando ed i documenti per l’iscrizione al concorso
sono pubblicati sul sito internet
www.portapungente.it nella sezione
periodico. Il termine per le iscrizioni è
fissato per il 15 luglio 2010. Ulteriori
informazioni possono essere richieste
al n° 347.0574159.
Anche quest’anno alla manifestazione canora saranno presenti talent
scout ed agenti discografici appositamente invitati dall’organizzazione.
“Un ringraziamento particolare va
alla Edipower, di cui il caro Vito era
dipendente, ed alla Banca di Credito
Cooperativo di Buonabitacolo per
l’importante sostegno che hanno
voluto concedere alla manifestazione.
Dopo lo strepitoso successo della
scorsa edizione abbiamo voluto interpretare la richiesta avanzata dalla
comunità di Caselle in Pittari di voler
ospitare la manifestazione inserendo
una fase di selezione dei partecipanti
che individuerà i dieci finalisti che la
sera del 2 agosto si contenderanno il
Premio” ha dichiarato il presidente
dell’Associazione “Amici rù Cavaliere” il prof. Angelo Marotta.
luglio/agosto 2010
Pisciotta
Ore 12 e 18 minuti, il parroco di
Pisciotta, don Franco Giordano, ha
fermato la processione e la banda di
Cicerale ha smesso di suonare perché
il popolo dei fedeli doveva essere
messo al corrente dell’evento miracoloso che si è verificato: il sangue
del glorioso martire Vito, si è liquefatto. Il parroco si è inginocchiato e
con il prezioso reliquario d’argento,
che oltre al sangue contiene tre ossicini del giovinetto Vito, e che reca lo
stemma del vescovo pisciottano Pappacoda, regalo della Chiesa Abbaziale dei monaci brasiliani di Taranto,
ha benedetto il popolo commosso.
Da questo grande mistero di fede
che è rappresentato dalla liquefazione del sangue, i pisciottani, traggono
gli auspici per un intero anno. Il
comune cilentano può essere paragonato a Napoli e di conseguenza S.
Vito a S. Gennaro. La differenza è
rappresentata dal fatto che la liquefazione del sangue di S. Gennaro che
si verifica tre volte l’anno ha una
notorietà a livello mondiale, mentre
quella di S. Vito martire rimane un
avvenimento solo per i pisciottani e,
forse nemmeno per tutti. Nella accorata omelia, don Franco Giordano,
ha ribadito più volte che questo santo merita ben altri festeggiamenti e
che dal prossimo anno, sposterà la
processione alla sera perché durante
i giorni feriali si registrano diverse
assenze, dovute agli impegni di lavo-
ro e di scuola. Con la festa del 15 giugno in onore di S. Vito martire, è iniziata la quaterna delle grandi feste
dell’estate pisciottana, che prosegue
con la Madonna del Carmine del 16
luglio, con S. Agnello Abate del 10
agosto e cinque giorni più tardi con
la Madonna Assunta. Ricordiamo
che S. Vito assieme a S. Sofia e dal 25
aprile del 1979 con il grande Abate
Agnello sono i patroni di Pisciotta
che può senza alcun dubbio essere
definito un paese ad alta protezione.
Il Martirologio Romano al 15 giugno, recita testualmente:” Presso il
fiume Sele, nella Basilicata, il natale
dei Santi Vito, Modesto e Crescenzia,
i quali, sotto Diocleziano imperatore,
là condotti dalla Sicilia, ivi, dopo
aver superato, per divina virtù, la
caldaia di piombo bollente, le fiere
ed il rogo, compirono il corso del loro
glorioso combattimento”. San Vito,
figlio del senatore Ila, era lucano, o
secondo altri siciliano. Durante la
sua vita operò miracoli tanto grandi
da essere considerato un vero e proprio taumaturgo. Testimoniò così la
sua fede con la parola e i prodigi,
finché non venne rintracciato dai
soldati di Diocleziano, che lo condussero a Roma dall’imperatore, il quale
saputo della fama di guaritore del
ragazzo, l’aveva fatto cercare per
mostrargli il figlio, coetaneo di Vito,
ammalato di epilessia, malattia che
all’epoca era molto impressionante,
tale da far considerare l’ammalato
un indemoniato. Vito guarì il ragazzo
e come ricompensa Diocleziano
ordinò di torturarlo perché si rifiutò
di sacrificare agli dei. Qui la storia si
perde nella leggenda. Venne immerso
in un calderone di pece bollente, da
cui ne’uscì illeso, poi lo gettarono fra
i leoni che invece di assalirlo, diventarono mansueti e gli leccarono i piedi. Fu martirizzato giovinetto, appena sedicenne, con i suoi precettori
Modesto e Crescenza presso il fiume
Sele. A Pisciotta, durante la processione, vicino alla statua del santo,
vengono messe delle pigne di uva.
Questo si fa per chiedere la grazia di
farla maturare, proteggerla dalle
malattie, dalla grandine e che il raccolto sia copioso e che il vino di ottima qualità ma da alcuni anni a questa parte tante persone, appartenenti
all’antica e nobile civiltà contadina
chiedono al Santo di proteggerla
anche dai cinghiali che hanno letteralmente invaso le campagne del
comune di Pisciotta senza che vengano adottati misure drastiche che
la calamità imporrebbe. Ritornando
all’uva vicino al Santo era ed è tradizione di alcune persone anziane far
assaggiare ai ragazzi qualche acino
in modo da far constatare loro che il
Protettore l’avesse fata maturare o
quantomeno addolcire durante la
processione.
Nicola De Feo
Palinuro
La prima allieva diplomata all’Accademia di arte
e spettacolo “Campania Danza”
Passo d’Addio alla Scuola della
pisciottana Immacolata Martuscello,
19 anni, prima allieva diplomata
all’Accademia di arte e spettacolo
“Campania Danza” di Palinuro. L’evento è avvenuto domenica 6 giugno.
Tutto iniziava circa tre lustri or sono,
quando la piccola Imma inizia ad
apprendere i primi passi di danza. Da
allora sacrifici, sudore, impegno e tanta volontà sono stati assidui compagni
di viaggio di colei che oggi corona un
sogno inseguito con professionalità
maniacale. Il curriculum vitae di
Imma è di tutto rispetto: all’età di 12
anni vince la sua prima borsa di studio
per uno stage presso lo I.A.L.S. di
Roma, nel 2006 bissa la borsa di studio
per uno stage a Benevento e nello stesso anno partecipa al “Premio Charlot”, manifestazione internazionale
della comicità. Da tredici anni è paternamente seguita da una vera punta di
diamante nell’arte della danza: il maestro Luigi Ferrone, primo ballerino del
teatro San Carlo di Napoli. Ed è proprio questa guida carismatica ad invogliarla a partecipare a diversi stage
con ballerini di assoluta eccellenza
quali Raffaele Paganini, Andrè de la
Roche, Margarita Trayanova ed Alessandra Celentano, dai quali si arricchisce non solo professionalmente ma
anche dal punto di vista umano. Oggi,
l’Accademia di Arte e Spettacolo di
Palinuro, conclude l’anno accademico
con l’atteso saggio di fine anno. Vi
prenderanno parte: Maurachiara Graniti, Fatima Serrapica, Noemi Zingarelli, Anna Consorti, Laura Cammara-
no, Flaminia Martuscelli, Matilde
Ramondo,Daisy Serva, Vittoria Polito, Sabrina Pepoli, Antonio Pepoli,
Martina Saturno, Alessandra Gallo,
Diana Gennaro, Giusy Marrazzo,
Lorella Pica, Mariachiara Rinaldi, Ilaria Saturno, Anna Di Fluri del corso
preparatorio-predanza; Antonella
Letteriello, Elisa Audino, Mariagrazia
Tambasco, Maddalena D’Angiolillo,
Miriam Giaquinto, Lucia Serva, Martina La Greca e Mattia Greco del
secondo corso; Jastine Fedullo, Elvira
Veneroso, Gaia D’Angelo, Serena
Fedullo, Marta Mautone e Iolanda
Veneroso appartenenti al V e VI corso;
Emilia Polito, Anna Iannaco, Francesca Serva, Antonella Pepoli, Raffaella
Romano, Maura Zavaglia, Laura
Galiano e Manuela La Marca fuori corso, dove tutti gli allievi si esibiranno
dimostrando, come afferma il maestro
Ferrone, le loro capacità ed i loro progressi, e dove la star della serata è inevitabilmente Imma Martuscello. L’emozione di Imma è alle stelle e nello
stesso tempo anche l’orgoglio del primo ballerino del Teatro San Carlo di
Napoli, Luigi Ferrone, che ci dichiara:” Dopo quattro anni dalla nascita la
nostra scuola ha vissuto un momento
magico grazie alla prima allieva diplomata e nei prossimi anni ne seguiranno
altri; il diploma è un traguardo di partenza importante e tutti insieme dobbiamo andare fieri di questo evento
che vanterà per la prima volta la città
del nocchiero di Enea”. Dopo il conseguimento del diploma Imma potrebbe
aprire una scuola di danza ma siccome
nella vita gli esami non finiscono mai a
fine mese l’attende anche la maturità
scientifica presso il liceo “A. Gatto” di
Agropoli. In tutti questi anni Imma ha
avuto al suo fianco due straordinarie
persone che l’hanno incoraggiata,
spronata, sorretta, seguita ed accontentata, sono i suoi genitori: Nellina
Tortora ed Aniello Martuscello. Nei
loro occhi, che sono lo specchio dell’anima, visibile è la soddisfazione e la
gioia per questo splendido traguardo
raggiunto dalla loro unica figlia.
Nicola De Feo
AGROPOLI
Biciclette gratuite per turisti e cittadini presso gli
infopoint turistici
Biciclette comunali al servizio di
turisti e cittadini. Fra qualche giorno, infatti, presso gli Infopoint turistici sarà possibile noleggiare gratuitamente biciclette e visitare le
principali zone della città. E’ stato
approvato, nel corso dell’ultimo
consiglio comunale, il “Regolamento per il servizio di utilizzo gratuito
delle biciclette nella Città di Agropoli”. L’iniziativa rientra nell’ottica
della promozione e dell’incentivazione della mobilità ciclistica.
«Il Comune di Agropoli – spiega
il sindaco Franco Alfieri – ha da
qualche anno in dotazione delle
biciclette che non sono state mai
utilizzate ed era necessario un
regolamento che ne consentisse
finalmente la fruizione gratuita da
parte dei cittadini e dei turisti».
Nello specifico le biciclette
potranno essere noleggiate, dalle 8
alle 21 di ogni giorno, presso gli
Infopoint turistici della Stazione
ferroviaria e del parcheggio ex Landolfi. Potranno usufruirne sia i cittadini sia i turisti, in maniera occasionale e per un tempo limitato,
presentando un documento di riconoscimento.
Giuseppe Feo
cronache cilentane primo piano
Si ripete il miracolo del sangue di S. Vito
5
luglio/agosto 2010
cronache cilentane politica
La manovra finanziaria vista dal comune cittadino
6
Come tanti, anche noi stiamo
seguendo gli sviluppi della manovra
finanziaria, finalizzata alla difesa
dell’Euro (almeno così ci dicono).
Mancandoci la competenza, non ci
avventuriamo però in analisi sulle
cause, tanto meno azzardiamo ricette
salvifiche, pur avendo, ognuno di noi,
qualche idea in proposito. Ci limitiamo a manifestare qualche sensazione, a sviscerare qualche osservazione
da comuni mortali, mossi più dall’impulso di dire qualcosa, che dalla speranza di sensibilizzare qualche
coscienza.
Innanzitutto una sensazione di
disgusto. E’ veramente frustante assistere a dibattiti televisivi e subire
prediche sulla ineluttabilità dei
sacrifici da parte di chi sacrifici non
ne ha mai fatti (e non ne farà) perché, per privilegi o interessi, appartiene, di fatto, a quella classe politica e dirigente che, con i propri comportamenti, è corresponsabile del
deterioramento di oggi. O è colluso
con essa. Quando vediamo certe facce, è come se improvvisamente dall’immaginario dell’orrore prendesse
corpo la figura ripugnante del carnefice che blandisce la vittima, dove, se
continuano a sfuggirci i connotati
esatti del carnefice, è ben chiaro chi è
la vittima. Approfondendo poi il
ragionamento sull’opportunità di
una manovra equa che riguardi anche
le alte gerarchie dello stato, apprendiamo con stupore che, in quanto a
remunerazione, esistono delle zone
franche in questo paese, con alcune
alte istituzioni (camera e senato tra
queste) che estendono la loro autonomia istituzionale anche alla determinazione degli stipendi e delle altre
spese per il personale ad esse preposto, né si può intervenire per legge.
Tutto è rimesso alla loro sensibilità.
Alla faccia della tanto decantata politica di trasparenza dell’innovativo
ministro della Funzione Pubblica. Ma
sappiamo anche che, quand’anche
fossero resi pubblici gli stipendi di
queste categorie privilegiate, esiste,
già oggi, la scappatoia di incamerare
per altra via introiti e prebende varie
che non vengono considerate negli stipendi ufficiali. Il che equivale a rendere contenta l’opinione pubblica nel
momento stesso in cui le si mettono le
corna. A queste zone franche appartiene anche il mondo che gravita
intorno alla RAI, che non è, è bene
sottolinearlo, un’azienda privata.
Veniamo a sapere in questi giorni di
compensi faraonici a conduttrici e
conduttori in cambio di canzonette,
esibizione di attributi, sceneggiate col
trucco, parolacce, risse in diretta,
dibattiti sportivi centrati sul nulla,
giustificati, si fa per dire, dai dati dell’audience e dai maggiori introiti
pubblicitari. Ammesso che il ragionamento si possa accettare, sappiamo
tutti che cosa è che fa audience e dei
trucchi, a volte veramente squallidi,
per accaparrarsi telespettatori. Ben
venga, perciò, l’idea di renderli pubblici inserendoli nei titoli di coda del-
le trasmissioni (siamo proprio curiosi
di sapere, ad esempio, quanto prende
a puntata la pletora di opinionisti
sportivi), anche se è forte il sospetto
che, considerato anche il mezzo al
quale questa divulgazione è affidata,
possa trattarsi di una pura strategia
di immagine. Perché, domandiamo,
non estendere questa iniziativa anche
ad altre categorie?
Come si vede, di materia su cui
riflettere ce n’è molta. Ci si augura
che durante l’iter parlamentare della
manovra si faccia di necessità virtù,
si metta ordine finalmente (e in piena
trasparenza) a tutto il sistema retributivo (senza zone franche), si diano
risposte innovative e di lunga prospettiva. Ma il sentimento che si percepisce oggi è di pessimismo e sgomento,
aggravato dal sospetto che ciò che ci
viene fatto intravedere somiglia sempre di più al gioco delle tre carte, con
il mazzo sempre e soltanto nelle mani
dei soliti giocatori.
Filippo Di Ruocco
LIONS CLUB CASTELLABATE CILENTO ANTICO
Le migrazioni: accogliere o respingere coloro
che bussano alla nostra porta?
Ogni anno, nei soli Paesi della
Comunità, arrivano oltre un milione e
mezzo di nuovi ospiti, molti dei quali
clandestini e stagionali.
Svariate sono le cause di questo
flusso migratorio per molti aspetti
nuovo nelle forme e nelle dimensioni;
tra queste possiamo annoverare l’accentuata divaricazione fra Paesi ricchi e Paesi poveri, la caduta del muro
di Berlino, la revisione delle leggi sull’immigrazione da parte dei Paesi tradizionalmente ricettori come gli Stati
Uniti, ma soprattutto, la diffusione
attraverso i mezzi di comunicazione
di massa del modello occidentale, nei
Paesi dell’est europeo e del sud del
mondo.
E’ pertanto legittimo chiedersi se si
debbono accogliere o respingere coloro che bussano alla nostra porta.
Per cercare di rispondere a questo
ed ad altri interrogativi ed allo scopo
di dare piena attuazione al tema di
studio operativo contenuto nel programma distrettuale del Governatore
avv. Vittorio Del Vecchio, per il corrente anno sociale, che prevede di “
creare e stimolare uno spirito di comprensione tra i popoli del mondo: l’integrazione degli immigrati nel rispetto della loro identità culturale e dei
valori e delle norme del nostro ordinamento”, che il Club Castellabate
Cilento Antico da me presieduto ha
organizzato un seminario dal titolo “
LE MIGRAZIONI “ che si è svolto il
01 maggio 2010 presso i saloni della
Villa Matarazzo in S.Maria di Castellabate ed ha registrato tra l’altro l’intervento del Professore Universitario
Francesco Calvanese, sociologo del
lavoro e delle migrazioni e quello della dirigente della Regione Campania
dott. Massimo Angrisani.
Il pubblico convegno patrocinato
dal Comune di Castellabate, dalla
Filef Campania, dall’Associazione
Campani nel Mondo, dalla Regione
Basilicata, dalla Provincia di Benevento e dal Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano, ha registrato la
partecipazione numerosa ed attenta
di cittadini ed autorità Lionistiche,
tra cui Maricetta Sanfilippo Presidente della sesta circoscrizione,
Michele Gallo delegato di zona 18,
Alessandro Siringano Presidente
Avellino Host, Grazia Cioffi Presidente Salerno Principessa Sichelgaita,
Giuseppe Di Domenico Presidente
Cava dei Tirreni - Vietri Giangerardo
Miranda Presidente Paestum.
In rappresentanza del Comune di
Castellabate è intervenuto il Vice Sindaco Prof. Alessandro Lo Schiavo, al
quale durante il mio intervento ho
consegnato l’apposito opuscolo e l’ho
invitato ad adottare l’istituto della
Consulta dei Popoli, con l’approvazione del relativo statuto nella formulazione suggerita, per assicurare l’esercizio di cittadina attiva alle rappresentanze delle varie etnie. Il Sindaco
nel concordare pienamente con la
proposta e nel ringraziare il Club di
Castellabate per l’iniziativa, ha pubblicamente assicurato di voler coinvolgere il Consiglio Comunale per
l’approvazione del documento e la
istituzione della Consulta degli Immigrati la quale con compiti propositivi
ma non vincolanti possa esercitare
funzioni consultive e di collaborazione con il Comune.
Nel corso dell’incontro è stato fatto
rilevare come l’Italia sia stata a lungo
un Paese di emigrazione e che solo
verso la fine degli anni settanta ha
cominciato ad essere interessata dall’immigrazione proveniente dal sud
del mondo, per cui particolarmente
apprezzati e commoventi sono state le
testimonianza di 14 giovani laureati
di origine campana residenti nei cinque continenti, ed attualmente in Italia per partecipare al corso “ Agenti
dell’immigrazione campana 4”, organizzato dalla Filef Campania, presieduta dal Prof. Calvanese.
A moderare i lavori ha provveduto
il dott. Vincenzo Santis, Past. President del Club Castellabate Cilento
Antico.
Emma Ferrante Milanese, Responsabile della settima Circoscrizione del
tema distrettuale, con la grazia, lo stile e la signorilità che la contraddistingue ha concluso i lavori evidenziando
la piena attuazione del programma
operativo dimostrato dal fatto che
moltissimi comuni ricadenti distretto
108 YA hanno adottato il regolamento riguardante gli immigrati, i quali
rappresentano indubbiamente un
vantaggio ed una risorsa per un Paese
fortemente industrializzato qual’è l’Italia, non solo perché essi vanno ad
occupare posti di lavoro faticosi e mal
pagati rifiutati dai residenti, ma
anche per tutta una serie di motivi
etici e colturali di cui il paese ospite
non potrà che trarre profitto, per cui è
necessario ed indispensabile porre in
essere iniziative come quella di oggi
per consentire l’esercizio della cittadinanza attiva alle rappresentanze
delle varie etnie.
Dr. Nicola BELLUCCI
Presidente Lions Club Castellabate
Cilento Antico
luglio/agosto 2010
Prima e dopo l’8 settembre 1943 a Perdifumo
Per la generazione dei settantenni è sempre una storia che affascina, anche se in
tempi di privazioni, di fame e di rovine, il ricordo degli avvenimenti del settembre 1943
durante la seconda guerra mondiale.
Ritornando indietro in quel tempo, ero ragazzo, vivevo a Perdifumo una pittoresca
località che si affaccia sulla costa del Cilento e sull’ampio golfo di Salerno.
Erano momenti brutti di guerra, ma Perdifumo non dimenticò di essere un paese
accogliente e ospitale, non negò un asilo e un aiuto a chi aveva bisogno.
Mio nonno Giuseppe ospitò nella sua casa, per circa un mese, un medico e sua
moglie sfollati da Napoli perché la città era diventata un cumulo di rovine a causa dei
massicci bombardamenti da parte degli alleati.
Ricordo la figura del soldato tedesco che, con la sua camionetta, veniva a prendere
l’acqua alla fontana del paese per il loro accampamento che era alla punta “ ‘ru Cafaro”.
Chiacchierava volentieri con noi, ci parlava di sua figlia Elisa, una ragazza della
nostra stessa età, che aveva lasciata in Germania a causa della guerra.
In quel periodo, gli alleati eseguivano violenti bombardamenti sulle nostre città vicine.
Quando il rombo delle formazioni di bombardieri alleati rompevano il silenzio della
montagna noi insieme ad altre famiglie ci rifugiavamo nelle cantine del palazzo di don
Antonio Milone (sotto l’arco) e li aspettavamo, con il cuore in gola, che cessasse il pericolo di un eventuale bombardamento del paese.
Risento il parlottio della gente che si radunava ogni giorno sotto il balcone di mio
nonno Pietro alla piazzetta, per sentire il notiziario radiofonico, il bollettino di guerra e
le notizie che venivano trasmesse dal giornale radio delle 13 e quello serale delle 20.
Quando alle ore 19,45 dell’otto settembre 1943 la radio italiana trasmise il comunicato del Maresciallo Badoglio che annunciava l’armistizio fra Italia e alleati, la piazzetta si gremì di gente.
Dopo i primi commenti, tutti, impazziti per la gioia, corremmo nella chiesa parrocchiale per pregare e ringraziare la Madonna del Rosario per la fine della guerra.
La gioia durò poco, fummo fatti subito rientrare nelle nostre case perché i pericoli e
la paura erano ancora tanti.
Tutti pensavamo, ormai, la guerra è finita, questa notte possiamo dormire finalmente più tranquilli, ma verso le tre e mezzo del 9 settembre, fummo gettati giù dai letti
dagli spari provenienti dal mare.
Uscimmo sulla loggia di casa, da dove dominavamo tutta la piana di Paestum e il
golfo di Salerno, per cercare di capire cosa stava succedendo.
In quella bella e calda notte di settembre, vedevamo i razzi che solcavano il cielo ed
illuminavano il mare, mentre ai primi spari si aggiunsero le cannonate che man mano
diventavano sempre più numerose.
Non si fece attendere la risposta da parte degli avamposti tedeschi che erano appostati sulle colline di fronte al mare, capimmo subito che doveva essere in atto una grande operazione di guerra.
I primi raggi di sole ci mostrarono uno spettacolo affascinante: l’ampio golfo di
Salerno era completamente invaso da una grossa flotta di navi da guerra in azione.
Più tardi, per il paese, si sparse la notizia che era cominciato lo sbarco degli alleati a
sud di Salerno.
Si apprese, anche, che il governo e il Re erano fuggiti precipitosamente da Roma,
che l’esercito italiano mancante di ordini e di capi, si disfaceva su tutti i fronti e che
alcuni soldati scappavano per tornare a casa, altri venivano catturati dai tedeschi ed
altri iniziano la guerriglia partigiana contro di essi.
Nel paese incominciò il timore e la paura di subire razzie sia da parte degli alleati
che erano in arrivo sia dai tedeschi che erano in loco ed incominciarono a proteggersi il
più possibile per evitare danni a persone e a cose.
I miei nonni murarono le porte di alcuni “vasci” (bassi), lasciandovi un piccolo varco
per il passaggio, vi avevano sistemato della biancheria ed altri oggetti e in caso di pericolo ci avrebbero nascosto anche le ragazze.
Mi fecero sotterrare nell’orto la divisa e le fotografie della permanenza di mio padre
in Libia nel 1936 e tutto ciò che riguardava la sua vita militare.
Io non riuscivo a capire perché dovevo nascondere tutti quei cimeli che mi facevano
immaginare la storia di quei luoghi.
Con l’avanzare degli alleati i tedeschi abbandonarono il loro accampamento, si riversarono per le campagne verso il mare, minarono e fecero saltare, a pochi chilometri dal
paese sulla strada di accesso dalla frazione Mercato, il ponte “ ‘re u Zuccusu” (Zeccuso).
Ricordo la prima jeep degli alleati che incontrammo io e mia madre, all’altezza della
casa “’re i Vuotti”, i soldati che l’occupavano ci rivolsero delle parole per noi incomprensibili alzando in aria i loro fucili.
In quel momento sentii la mano di mamma stringere forte la mia e di corsa ci portammo nella vicina “strettulella” per far ritorno a casa.
I soldati alleati una volta entrati in paese fermarono i loro mezzi militari alla croce,
suscitando la curiosità di noi ragazzi.
Fu un momento di festa, di gioia e d’abbracci tra la popolazione locale e i soldati
liberatori.
I soldati italo-americani ci facevano vedere delle fotografie dei parenti che avevano
in Italia e in un simpatico italiano con inflessioni dialettali ci chiedevano di aiutarli a
rintracciarli.
Tornando verso casa con nonno Pietro notai che era triste ed allora gli chiesi: “Nonno che hai? Perché sei così triste?” E lui accarezzandomi i capelli mi disse: “Petrù, tuo
padre e i tuoi tre zii si trovano anche loro nelle zone di azioni militari, non so dove sono
e quando ritorneranno, mi piange il cuore. La guerra! Caro nipote è una cosa brutta”.
Queste parole rimasero per sempre impresse nella mia mente.
Pietro Palumbo
Si è tenuta il 18 Giugno a Caprioli,
in località campo sportivo, una drammatizzazione storica che ha rievocato
i moti cilentani del 1828. Il titolo dello spettacolo “Viva la libertà” ha
commosso tutti gli animi degli spettatori i quali hanno apprezzato la
ci di Caprioli, di tutte le età, si sono
cimentati in uno spettacolo da far
restare col fiato sospeso tanto da stimolare riflessioni sulle realtà vissute
dal nostro territorio per desiderio e
amore di libertà, hanno recitato
facendo emergere dalle loro espressio-
novità del tema, la disinvoltura e la
bravura degli attori per caso. Gli ami-
ni, dalle movenze, la fierezza e l’orgoglio di essere autentici cilentani . La
regia è stata curata dalla dott.ssa
Lara Formai, donna dalle lodevoli ed
innate qualità e dalla espressività
dilagante del signor Aniello Fiorillo .
Entrambi, unendo estro, fantasia,
tempo e pazienza nell’organizzazione
dello spettacolo, hanno donato a
Caprioli una serata culturale a dir
poco senza precedenti. Lo spettacolo
è degno di essere menzionato e ricordato perché, oltre all’importanza storica rivissuta, ha lasciato emergere sul
finale una realtà sociale meravigliosa, quella che è la gioia nel condividere momenti di preparazione importanti e significativi. Sui volti degli
attori per caso, durante il ringraziamento, emergeva il piacere di stare
insieme senza tante pretese e, alla fine
dello spettacolo , traspariva il sentirsi
realizzati per ciò che era stato prodotto oltre che la nostalgia per quelle
belle serate trascorse insieme durante le prove. Dopo un successo così, non
ci resta che aspettare qualche altra
rappresentazione all’insegna della
cultura, della storia e del gusto di una
sana condivisione degli alti valori
umani, civili e sociali.
Germana Ottati
Interpreti:
Canonico: Felice Giaquinto
Don Giovanni: Stefano Greco
Capozzoli: Vito D’Alessandro,
Antonio Mautone, Pino Rizzo
Del Carretto: Aniello Fiorillo
Rivoltos: Antonio Tancredi, Enrico D’Alessandro, Silver Mautone
Gorga: Carmine D’Angelo
Le guardie: Giovanni Greco,
Pasquale Saullo, Nello D’Arienzo
Popolo: Raffaele Greco, Claudio
Cirillo, Alfredo Greco, Umberto
Mautone
Cantastorie: Carmelo Mautone
Ubriaco del paese: Luigi Saullo
Madre dei Capozzoli: Anna
Tambasco
Le donne: Luana Marsicano,
Angela Cusati, Anna Jannuzzi,
Daniela Calembo, Adriana Delli
Santi, Maria A. Guglielmelli, Teresa
Ruocco, Jessica Otatti, Paola Della
Valle, Enkeleida Lianaj
Ballerine: Simona Delli Santi, Elisa Audino, Marta Mautone, Alessia
Duilio,Mara Sofia Fiorillo
Nozze Rubuano - D’Adamo
Il 26/06/2010, nella Chiesa San Lorenzo Martire in Torre Orsaia, si sono uniti in matrimonio il
Maresciallo della Guardia di Finanza Riccardo Rubuano, di Pioppi, che presta servizio presso la polizia tributaria di Padova, e Grazia Anna D'Adamo, di Torre Orsaia.
Agli sposi e ai loro genitori tantissimi auguri da parte della Direzione e Redazione di Cronache
Cilentane
cronache cilentane società
La piazzetta racconta
Caprioli unita rimembrando
pagine di storia cilentana
7
cronache cilentane congresso di vitaminologia
luglio/agosto 2010
8
Nel 40° anno dal primo simposio internazionale di vitaminologia tenutosi a
Pioppi nel 1970, il prof. Alberto Fidanza ha organizzato a Roma il
21° Congresso Internazionale di
Vitaminologia
II Congresso di Vitaminologia di quest'anno si è incentrato sulla coinvolgente
tematica dell'obesità, rapportata al diabete, alla sindrome metabolica ed alle
interferenze delle vitamine nel controllo
del peso in eccesso .
Già nel 2005 il Prof. Alberto Fidanza
aveva organizzato un Congresso sulla
Sindrome Metabolica, mettendo in luce
che in tale complesso di sintomi figurano,
oltre all’obesità, il diabete, l'ipertensione
e le dislipidemie. La sindrome metabolica
non è sempre collegata al diabete, tuttavia di sovente si associa ad esso.
II Congresso si è aperto alle ore 10,oo
con l 'introduzione del Prof. Alberto
Fidanza, il quale ha rievocatoci il 1° Simposio Internazionale di Vitaminologia
tenutosi nel 1970 a Pioppi, sul golfo di
Palinuro, ed ha subito sottolineato l’importanza delle azioni protettive delle
vitamine, a livello cerebrale e cardiaco
nonché nei confronti delle ghiandole
endocrine e di organi interni come il fegato, oggetto degli eccezionali progressi
compiuti dalla ricerca in questo campo.
La conservazione di tali apparati può
assicurare agli anziani una vita piacevole
e in condizioni di benessere .
Oltre che all'inizio ed alla fine del congresso, il Prof. Fidanza ha anche interloquito tra un relatore e l'altro, ricordando
il Prof. Luigi Condorelli e le sue ricerche
sulla nicotinammide, sottolineando l’importanza di somministrare complessi
vitaminici a soggetti cardiopatici insieme
all'aspirina o cardioaspirina, sottolineando fra l’altro che pochi milligrammi di
vitamine possono potenziare le difese
immunitarie, favorendo la sintesi degli
anticorpi. Ad esempio, dopo la Prof.ssa
Martinoli, il Prof. Fidanza ha ricordato
che le vitamine agiscono in sinergia tra di
loro, e devono essere somministrate insieme, altrimenti si rischia lo squilibrio
metabolico. Ed ha anche, poi, indicato
l'importanza delle vitamine nella prevenzione dell'obesità, nonché la necessità di
intervenire nelle scuole onde prevenire
nel tempo una mole impressionante di
danni e ricoveri per tale causa, ed anzi a
tal proposito egli aveva mandato messaggi al Presidente Napolitano nonché agli
Onorevoli Berlusconi e Letta (Senior).
Atteso infatti che le vitamine agiscono
come biocatalizzatori ed accelerano le
reazioni chimiche del nostro organismo
evitando gli accumuli di grasso, la somministrazione di complessi vitaminici ben
equilibrati, anche nelle scuole, potrebbe
aiutare l'intera collettività a risparmiare
miliardi. Tra le parentesi del Prof. Fidanza, degna di nota è stata anche quella inerente la propria perplessità per quanto
riguarda il mero consumo di frutta e verdura non assistito da ben equilibrati integratori vitaminici. Il consumo di alimenti
vegetali è infatti ormai funestato dall'
uso di sostanze inquinanti in agricoltura
nonché da lunghi tempi di conservazione
prima di essere consumati. Va anche
tenuto presente che le vitamine si degradano riducendo il loro contenuto di almeno il 50% dopo 4 o cinque ore di esposizione (della frutta e verdura ) nelle bancarelle dei mercati.
Dopo l’introduzione del Prof. Fidanza
ha poi brevemente interloquito il prof.
Finazzi Agrò, ex rettore dell'Università
di Tor Vergata, il quale ha ricordato gli
importanti lavori in materia di vitamine
compiuti dai presenti ed anche da egli
stesso, seguito dal Prof. Emilio Croce,
Presidente Pro-tempore dell'Ordine dei
farmacisti di Roma, che ha rievocato i
tempi del 1966 in cui la Vitaminologia era
considerata sotto un punto di vista prevalentemente chimico, auspicando che il
nuovo Testo Unico dette Materie Sanitarie in preparazione possa meglio individuare i confini tra la figura del farmacista
e quella del medico portando comunque
ad un generalizzato innalzamento di
livello dell'educazione sanitaria.
Dopo un breve saluto dell'Ing. Moretto, Presidente P.T. del Rotary di Roma,
ha poi preso la parola il Prof. G. Iacovelli,
Presidente dell’Accademia di Storia dell'
Arte Sanitaria, il quale ha parlato della
notevole attività del Prof. Fidanza come
didattico, come divulgatore, scienziato e
ricercatore. Il Prof. Iacovelli ha indicato
l'aumento degli squilibri nutrizionali
come un flagello da contrastare con una
importanza sempre crescente delle vitamine, aggiungendo che i 21 congressi
nazionali ed i 14 congressi internazionali
organizzati dal Prof. Fidanza sono stati
un cardine della ricerca scientifica, e concludendo con la soddisfazione per l'egregio andamento del corrente Anno Accademico e per il corposo contenuto (oltre
10.000 volumi) della Biblioteca dell'Accademia dell’Arte Sanitaria. L'attuale
rilancio dell’Accademia, del suo Museo e
della sua Biblioteca porteranno ad una
nuova rinascita del prestigioso Istituto.
Il Presidente Iacovelli è stato infine premiato con il Premio Internazionale della
Fondazione Prof. Alberto Fidanza per
l'emerita attività in Storia della Medicina
. Più tardi nel corso del congresso, il Prof.
Iacovelli ha annunciato con soddisfazione che un intero settore della biblioteca
dell 'Accademia Sanitaria sarà dedicato
al Prof. Alberto Fidanza e alle sue pubblicazioni scientifiche nel campo della
Vitaminologia.
II Congresso ha poi affrontato la tematica della misurazione dello stress ossidativo a livello cellulare e sistemico mediante somministrazione di antiossidanti
fisiologici, argomento sul quale è stata
tenuta un’interessante lezione dai ricercatori della 1° Cattedra di Clinica Medica
dell’Università “ La Sapienza di Roma",
attualmente diretta dal Prof. Francesco
Violi, autore di più di 200 pubblicazioni
su riviste internazionali. Come è noto, i
ricercatori dell'Università "La Sapienza
di Roma", guidati dal Prof. Violi, hanno
scoperto che l' acido ascorbico protegge il
cuore da ricadute dopo 1' angioplastica,
contrastando il fenomeno del "noreflow", ovvero l'incompleta ripresa dell'
attività coronarica dopo l'operazione di
angioplastica. La somministrazione per
via endovenosa di vitamina C a pazienti
che avevano subito un'operazione ha prodotto risultati altamente positivi, sia per
la contrattilità del muscolo cardiaco che
per la circolazione del sangue .
I pregi ed i risultati di tale tecnica,
relativamente semplice nonché priva di
effetti collaterali, sono stati illustrati sulla prestigiosa "JACC", ossia "Journal of
the American College of Cardiology-Cardiovascular Interventions" ("Intravenous ascorbic acid infusion improves
myocardial perfusion grade during elective percutaneous coronary intervention:
relationship with oxidative stress
markers", JACC Cardiovasc Interv.2010
Feb.; 3 (2) : 221 - 9).
Alle ore 11,oo il Dott.Roberto Cangemi, assegnista di ricerca della Cattedra
del Prof. Violi, ha tenuto una breve relazione sugli effetti benefici della vitamina
C, constatati a livello del microcircolo in
seguito agli interventi di angioplastica
effettuati a livello del miocardio, rilevando che il danno del microcircolo, a livello
del miocardio, sembra dovuto ad una
vasocostrizione, con conseguente stress
ossidativo. Negli studi in questione l'acido ascorbico sembrerebbe prolungare l'azione benefica e la produzione dell ' ossido nitrico. La sintesi dell'ossido nitrico
contribuisce all'abbassamento della pressione arteriosa, mentre l’inibizione della
sintesi di tale ossido conduce, attraverso
l'aumento delle resistenze periferiche,
all’innalzamento della pressione arteriosa. Attualmente, molti integratori finalizzati a migliorare la sintesi di ossido
nitrico, associano ormai agli aminoacidi
L-Arginina ed L-citrullina anche dosi
significative di vitamine, ossia acido folico, vitamina E (Tocoferolo) nonché l'acido ascorbico o vitamina C.
Ha poi parlato la giovane Dott.sa
Valeria Raparelli, specializzanda operativa nella stessa Cattedra di Clinica Medica, sottolineando i benefici dell'acido
ascorbico a livello di impianto degli stent,
nei pazienti studiati dal servizio di emodinamica (inutile ricordare che gli stent
sono microscopici tubicini introdotti nell'arteria per ripararne dei tratti lesi, spesso a livello di coronarie: la loro espansione provoca l’aumento del flusso sanguigno a livelli paragonabili a quelli anteriori all’occlusione). Un solo grammo di
vitamina C in soluzione fisiologica sembra migliorare il grado di perfusione coronarica a livello degli stent medesimi.
Marcatori dello stress ossidativo sono
gli isoprostani, che notoriamente sono
eicosanoidi, ossia ormoni ad emivita brevissima, di origine non enzimatica, prodotti dall’ossidazione casuale dei fosfolipidi dei tessuti (ossidazione causata per
lo più dai radicali liberi dell'ossigeno): le
loro molecole sono valutate nel loro effettivo aumento o diminuzione per misurare
lo stress ossidativo a seguito degli stent.
Nel microcircolo coronarico la vit. C sembra migliorare i risultati. La riduzione
degli isoprostani è stata correlata alla
somministrazione dell’acido ascorbico
(vit.C). Altri marcatori di stress ossidativo usati sono stati la deossiguanosina, il
TMPG (o TIMI myocardial perfusion
grade ) nonché il TIMI Frame Count.
Come molti ricorderanno, il TIMI
(Thrombolysis in myocardial infarction)
FLOW Classification è un particolare
sistema di misura adottato nel 1985, che
descrive i cambiamenti di qualità nella
circolazione coronarica, mentre il TIMI
FRAME COUNT, o CTFC, è un sistema
più semplice successivamente introdotto
da Gibson (ovviamente TIMI frame è
espressione che ricorda volutamente il
"time frame", o intervallo di tempo in cui
si campionano i dati). Va ricordato anche
che la 8-idrossi-2-deossiguanosina è
anche usata come marker dei radicali
liberi, ed il suo aumento è direttamente
proporzionale all'età. La dott. sa V.
Raparelli ha poi concluso nel senso che
l'acido ascorbico sembrerebbe ridurre lo
stress ossidativo, e conseguentemente
verrebbe contrastato l’aumento degli isoprostani, che fungono quindi da marcatori dello stress medesimo. In proposito
ricordiamo che l'8-isoprostano (8epiPGF2a) ha dimostrato di avere attività biologica, è un potente vasocostrittore renale e polmonare, è riconosciuto
come mediatore della sindrome epatorenale, ed è proposto come marker del deficit di anti-ossidanti, ossia lo stress ossidativo. Livelli elevati di esso si possono trovare nei fumatori. Tale marker, impiegato in campioni conservati in siero o in
plasma, o in preparati cellulari, può
anche essere un indicatore dell’ integrità
dei lipidi.
Dopo una breve rievocazione del Prof.
Luigi Condorelli, il Prof. Fidanza ha riaffermato la tutela del cuore mediante i
complessi vitaminici, in accordo e parallelo con la Cardioaspirina o acido acetilsalicilico, ed ha indirizzato tale raccomandazione ai cardiologi. Poi, dopo un
breve ricordo del grande clinico Prof.
Sorice, il Prof. Fidanza ha rivolto un
messaggio ai virologi italiani, spiegando
che gli anticorpi non si formano senza
l'apporto delle vitamine.
«Obesità, diabete e vitamine»
Il tema trattato nella prestigiosa sede dell’Accademia di Storia
dell’Arte Sanitaria presso l’Ospedale S. Spirito di Roma
Ha poi parlato il Prof. Giovanni
Gasbarrini, Clinico Medico dell’Università Cattolica del Sacro
Cuore, a Roma, indirizzando l'attenzione sulla sindrome metabolica ed i suoi
sintomi quali diabete ed obesità. Nella
sindrome metabolica si verifica spesso
epatosteatosi, ed il siero di questi pazienti è spesso lattescente (sindrome di Zieve,
in soggetti giovani con buone condizioni
di nutrizione). La sindrome metabolica
ha una patologia cardiovascolare molto
rilevante, ed in tale sindrome si verifica
anche molto spesso un’insulinoresistenza
associata a fenomeni di sonnolenza ed
addirittura di apnea notturna. All'immunoresistenza può essere associata l’Acanthosis Nigricans, caratterizzata da
alcune zone cutanee ispessite, che si presentano del colore della cenere. Già nel
2005 il Prof. Gasbarrini, a Catania, ha
parlato di epatosteatosi, contrassegnata
all'ecografia da alcuni piccoli tratti di
colore biancastro. L’ecografia evidenzia
anche la steatofibrosi, la quale a differenza dell'epatosteatosi viene segnalata da
alcuni tratti scuri. Nella fase terminale si
può verificare anche cirrosi epatica. L’iperinsulinemia, nella sindrome metabolica, può incidere in senso negativo, sulla
steatosi epatica non alcolica. Gasbarrini
ha precisato poi che uno dei suoi collaboratori, il Dott. Luca Miele (recentemente
insignito di un prestigioso premio universitario internazionale) ha compiuto ricerche sui diversi tipi di steatosi. Le forme
più gravi di steatosi possono rendere
necessario il trapianto ortotopico del
fegato (OLT: Orthotopic Liver Transplantation). Dalla steatosi si può passare
alla steatofibrosi epatica. L ' epatite C
spesso interessa i portatori di steatosi
epatica. Rilevazioni sperimentali hanno
addirittura evidenziato un 20% di ragazzi di 20 anni che mostravamo già epatosteatosi. La dieta mediterranea, spesso
sbilanciata da eccessi di farinacei, deve
essere integrata con vitamine . La
NAFLD (o steatosi non alcolica) può
essere combattuta con la vitamina E ,
oltre che con migliori condotte di vira.
Anche l'epatite C ha visto insperati successi in casi in cui la concomitante osteoporosi era stata curata con vitamina D .
A questo punto sono stati donati
all’Accademia, da parte del Prof. Fidanza, con breve cerimonia, 5 volumi di raccolta delle numerose ricerche condotte
nell'Istituto di Fisiologia Generale dell’Università "La Sapienza" di Roma in
campo vitaminologico .
Quindi la Prof.sa Mattinoli, del Dipartimento di Farmacologia delle Sostanze
Naturali e della Cattedra di Fisiologia
dell'Università "La Sapienza " di Roma,
ha condotto un veloce excursus sugli sviluppi attuali delle ricerche riguardo le
principali vitamine ed il loro modo di
incidere sul metabolismo umano. La
Prof.sa ha subito associato le vitamine
del gruppo B al Ciclo di Krebbs, e segnatamente la Vit. B1 o tiamina, che rientra
anche nella formazione dell’acetil-CoA
(acetil-coenzima A). Rientra nel Ciclo di
Krebs anche la Vitamina B2 . La Vit. B3
o Niacina è anch' essa trasportatrice di
idrogeno. L'acido pantotenico, o vit. B5,
è importante anche per la sintesi degli
acidi grassi. La biotina entra nel metabolismo dei carboidrati. Nel metabolismo
del corpo umano è assai importante
anche la vit. B12. Quest'ultima ospita,
nella parte centrale della sua molecola,
un atomo di cobalto, e per tale ragione le
varianti della Vit. B12 vengono chiamate
"cobalamine". La Vit. C è importante
nella sintesi del collagene, e degli ormoni
corticosurrenalici. La vit. C migliora
anche la chemiotassi dei leucociti neutrofili. La vit. D2 interviene nel metabolismo del calcio e del fosforo. La vit. E
interviene nella stabilizzazione delle
membrane cellulari.
Ha poi fatto seguito la relazione della
Prof.sa E. De Luca D'Alessandro, dal
Dipartimento di Scienze di Sanità Pubblica dell'Università "La Sapienza di
Roma", sulle azioni protettive delle vitamine nell’obesità. L’obesità infantile è in
aumento. Per studiarne l’incidenza si
utilizza il BMI (body mass index, ottenuto da una formula matematica, ovvero il
peso diviso il quadrato dell'altezza). Dati
statistici indicano che l'obesità è pericolosamente in crescita anche in Europa,
trenta anni. Sempre negli USA, dal 1991
al 2001, c'è stato un forte aumento sia
degli obesi che dei diabetici. In Italia
(siamo nel 20 maggio 2010) una persona
su due è in eccesso di peso. Negli USA
attualmente su tre persone due sono in
eccesso di peso. Degni di nota gli studi
delle Università di Warwich (sui livelli di
Vitamina D, controllati su 100.000
pazienti anziani) e di Manchester (supplementi di vitamina D nei bambini possono
evitare varie patologie). Le persone con
un peso regolare, ovverosia i normopesi,
sono in minoranza. Se i genitori sono obesi, è molto probabile che lo saranno anche
i figli. L 'obesità predispone alle malattie
cardiovascolari. Il rischio di queste
malattie nei soggetti diabetici, è quattro
volte maggiore rispetto ad un soggetto
normale .
Queste considerazioni risultano anche
nelle linee guida italiane 2009-2010 per la
cura del diabete mellito, nelle quali si
consiglia di aumentare l'assunzione di
anche se non come nelle isole Samoa, che
sono la capitale mondiale dell'obesità,
con la più alta proporzione di persone
obese, convinte che l'obesità sia una condizione di buona salute. In Italia un italiano su dieci è obeso , ed è probabile che
un bambino obeso rimarrà tale anche da
adulto. L ' obesità è associata a dislipidemie. E vi è un collegamento tra il sovrappeso e l’ictus, nonché tra il sovrappeso e
l’incidenza di infarto. Sono senz'altro
positive, nella cura dell'obesità, le vitamine del gruppo B, ed anche la colina, e
l'inositolo. Sono poi dotate di positività
anche la vitamina C associata ai bioflavonoidi, l’acido folico e l'acido pantotenico.
Fin dal 2000 1'OMS si è interessata alla
sindrome metabolica, cercando una corretta nutrizione per prevenire o limitare
questa malattia. In Italia il Piano Sanitario Nazionale del 2007-2010 si è occupato
della giusta alimentazione nell'ambito
della sindrome metabolica, associata o
meno all'ipertensione. L ' obesità è spesso
collegata anche a scarso consumo di pesce
e verdure, ed è sovente collegata ad infarto, ictus, diabete di tipo 2, varici, apnee
notturne, impotenza, tumori, problemi
psicologici, dislipidemie , tutte patologie
il cui rischio aumenta con gli anni.
Poi è stato il turno del Dott. Sandro Lo
Pinto, in sostituzione del Dott. Scalpone,
Presidente dell'Associazione Diabetici di
Roma, il quale ha rilevato l'eccesso di
peso nel diabete mellilo, per cui di sovente in medicina si parla di "diabesità".
Negli USA, dal 1960 al 2000, si è verificato un vistoso aumento dell'obesità,
soprattutto nella fascia di età sopra i
frutta e vegetali. Degno di nota è il progetto "Guadagnare salute", per stimolare
i bambini a nutrirsi meglio, con uno stile
di vita attivo.
Il monitoraggio del BMI è essenziale.
In Europa , il consumo di frutta è drasticamente calato in vari paesi, tra cui il
nostro, ed il consumo è comunque inadeguato, tanto che si sta valutando di inserire nelle scuole italiane dei distributori
automatici di frutta e verdura. Quindi è
opportuno modificare lo stile di vita,
adottando uno stile più sano e ponderato
e modificando in modo corretto la nostra
alimentazione .
Poi si è avuta la relazione del Prof. E.
Marovello, del Dipartimento di Ginecologia dell'Accademia dell'Arte Sanitaria,
che ha parlato delle vitamine nella donna
obesa e diabetica. Il Prof. Marovello ritiene che parlare di donna significa parlare
di gravidanza, e che nel 56% delle donne
diabetiche e obese c'è un ritardato sviluppo fetale, e sussiste inoltre un bilancio
energetico correlato a carenze vitaminiche, che si evidenziano a livello di uno
squilibrio metabolico fetale. Si è attirata
l'attenzione sullo studio "Nutrition
Metabolism 2007", condotto su due gruppi di cavie.
Se sussistono carenze a livello vitaminico, lo stress ossidativo conduce, a livello cellulare, a perturbazioni evidenti del
reticolo endoplasmatico. Allora si può
parlare di "mal di dieta" . Gli squilibri
nelle vitamine possono concorrere all'insorgenza di diabete (con il rischio di aborto, malformazioni, distacchi di placenta)
e di obesità (con conseguenti gestosi ed
eclampsia). La dieta può essere programmata nelle donne obese, anche in gestazione: a questo proposito è da precisare
che il rapporto vitamine/gravidanza è
alquanto instabile. Infatti, per le vitamine idrosolubili (le vitamine del gruppo B
e la vitamina C ) si può arrivare facilmente all’ipovitaminosi.
Per quanto concerne la vitamina D
nelle donne in gestazione, essa è stata
invece consigliata, ed il motivo è che la
presenza del calcio e del potassio è in esse
di estrema importanza.
Anche il latte è molto importante per
la donna in gravidanza, poiché bere latte
le assicura un giusto apporto di vitamina
D. A tal proposito, è comunque documentata la somministrazione fino a 10
microgrammi (400 Unità Internazionali)
in donne obese e diabetiche.
Per quanto riguarda la vitamina E nella donna gravida, e consigliandosi la lettura di uno studio su 2000 gestanti su
Am. Journal Respiratory (e partendo da
una dose standard di 10 mg per gli adulti), è opportuno precisare che se si verifica carenza di essa in tale delicato periodo,
tale deficit per la donna può significare la
sterilità, e quindi il fabbisogno può crescere durante la gestazione a 30 UI prodie.
Per quanto attiene alle vitamine del
gruppo B, sembra che l’assunzione di farmaci nel primo trimestre di gravidanza
possa essere rischioso, ma che al contrario
il complesso vitaminico non presenti
alcuna controindicazione anche in tale
trimestre della gestante. Per quanto
riguarda l'acido folico, influente nella
sintesi del Dna, se esso manca nella
gestante si possono verificare malformazioni fetali. Sembra infatti che 400 mcg
pro-die di acido folico nella gestante siano il corretto apporto di questa vitamina
(come documentabile anche in Am. J. of
epidemiology).
Poi è stata ribadita l'influenza benefica della vitamina C in gravidanza, anche
come acidificante della vagina (valori PH
4-4,5), nonché come antiossidante e vasoprotettrice, riferendo su dosi standard di
100 mg./die. Nella donna gestante i tamponi vaginali hanno dimostrato che
un’eccessiva alcalinità può essere fonte di
infezioni e quindi una correzione dell’acidità tramite l'acido ascorbico può essere
utile. Si è poi accennato brevemente
all’'uso controllato di integratori multivitaminici in gravidanza.
Infine le conclusioni del Prof. Fidanza,
il quale ha ribadito che l’acido folico ed
altre vitamine sono fondamentali per
prevenire malformazioni fetali (esempio
classico: spina bifida, ovvero spina dorsale malformata e deviata in un doppio
canale) purché in dosi equilibrate .
Un eccesso di una singola vitamina,
non somministrata in complesso, può
comportare gravi scompensi, mentre una
somministrazione costante e controllata
di integratori vitaminici può comportare
una lunga vita felice, di salute e soddisfazioni. A tal proposito, il Prof. fidanza ha
elegantemente ricordato di avere i suoi
benissimo portati 87 anni.
L'umile estensore di questo articolo
non può che ricordare che, durante il
regno di Riccardo III in Inghilterra, vi fu
un famoso caso storicamente accertato,
di un cittadino inglese arrivato felicemente a 152 anni (si tratta di Tommy
Parr, 1483-1635, di cui parla anche Americo Scarlatti nel suo famoso "Et ab hic et
ab hoc", Voi. II, Cap. II). Possiamo quindi ragionevolmente confidare in decine di
futuri congressi di vitaminologia organizzati dal Prof. Fidanza .
Dott. Paolo Nicoletti
cronache cilentane congresso di vitaminologia
luglio/agosto 2010
9
luglio/agosto 2010
ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE “ BASILIO FOCACCIA “ aut. 153
Via Provinciale s.n.c - 84060 MONTECORICE
con annessa sezione staccata SCUOLA MEDIA PERDIFUMO
cronache cilentane promozioni
c.f. 90009570657 - c.m. SAIC86100V -Tel. e fax. 0974/964738
10
Sono giunte a termine, presso gli
Istituti Comprensivi di Montecorice
e Perdifumo, le attività didattiche e le
azioni per l’annualità 2010, nell’ambito del piano integrato PON- FSE,
“Competenze per lo sviluppo”. I fondi vengono stanziati per le scuole dal
Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca sulla base di
due Programmi Operativi Nazionali
ideati per sostenere l’innovazione e la
qualità del sistema scolastico in
quattro Regioni del Sud Italia (Calabria, Campania, Puglia e Sicilia, le
sole appartenenti all’Obiettivo Convergenza) al fine di colmare il divario
con le altre aree territoriali del Paese
e
dell’Unione
Europea.
Si tratta, dunque, di un vasto piano
di sostegno finanziario allo sviluppo
del sistema di istruzione e formazione delle regioni del mezzogiorno che
ha come obiettivi “Competenze per
lo sviluppo” finanziato con il FSE e
“Ambienti per l’Apprendimento”
finanziato con il FESR.
In tale vasto profilo operativo sono
stati realizzati una serie di azioni ed
eventi formativi, nell’ambito di una
nuova erogazione di tempo prolungato, destinata agli allievi della Scuola
Primaria e Secondaria di I° grado
dei plessi di Montecorice e Perdifumo. I percorsi hanno previsto un
potenziamento delle conoscenze e
delle abilità degli allievi, sono stati
realizzati con i contributi di esperti
esterni e di un tutor interno e sono
stati formulati per la Scuola Primaria attraverso il modulo “Hallo
Europe”, corso di Inglese con esperto
madrelingua, per l’area linguistica,
attraverso il modulo “Progetto Lettura e Scrittura” per l’area della lingua d’origine e, infine, attraverso il
modulo “Piccolo Scienziato” per l’area tecnico-scientifica.
Alla Scuola Secondaria nelle sedi
di Montecorice e Perdifumo sono stati destinati rispettivamente i seguenti
avvenimenti formativi: due moduli
“L’Intelligenza è Matematica” per il
consolidamento dei programmi nell’area didattica logico-matematica,
due moduli “Welcome Europe” ancora a sostegno delle conoscenze della
lingua inglese e delle abilità di comunicazione in lingua straniera tenuti
da parlanti nativi, il modulo “Letteratura e Teatro” dedicato all’analisi
dei testi letterari e alla loro drammatizzazione per il potenziamento delle
competenze linguistico-artisticoespressive e, infine, il modulo “Giornalismo, che passione!” per il potenziamento delle competenze e delle
abilità in lingua madre, oltreché in
un’area didattica che paesi anglosassoni definiscono Media Education.
Tali attività sono state realizzate
per il miglioramento dei livelli di
conoscenze e competenze degli allievi, per promuoverne il successo scolastico, le pari opportunità e l’inclusione sociale, per accrescere inoltre la
diffusione, l’accesso e l’uso della
società dell’informazione nella scuola.
Nell’ambito del piano FESR gli
Istituti Comprensivi di Montecorice
e Perdifumo, con la cooperazione delle relative Amministrazioni Comunali, hanno anche potenziato la dotazione e l’infrastruttura dei due labo-
ratori scientifici e dei due laboratori
informatici, si è raggiunto il potenziamento del laboratorio musicale di
Montecorice, mentre ne è prevista la
realizzazione ex novo per il plesso di
Perdifumo. L’intervento è stato teso
ad incrementare il numero dei laboratori per migliorare l’apprendimento delle competenze chiave, in particolare quelle matematiche, scientifiche e linguistiche e ad incrementare,
parimenti, le dotazioni tecnologiche
e le reti delle istituzioni scolastiche.
Sul piano della qualità infrastrutturale si è puntato specificatamente
all’adeguamento dei parametri di
sicurezza degli edifici scolastici.
Sono questi, in sintesi, i risultati ottenuti negli Istituti Comprensivi di
Montecorice e Perdifumo attraverso
gli strumenti della Commissione
europea tesi alla coesione economica
e sociale tra tutte le regioni dell'Unione, nonché alla riduzione del
divario tra quelle più avanzate e
quelle in ritardo di sviluppo.
Giuseppe Marano
Istituto Comprensivo Celle di Bulgheria autonomia 167
SCUOLA E CULTURA PER IL TERRITORIO
Il 7 giugno alle ore 18,00 è iniziata la manifestazione dedicata al
Mondo della poesia nell’ambito della Settimana Pedagogica dell’Istituto Comprensivo Autonomia 167; il
Dirigente scolastico, Prof. Giuseppe
Lupo, ha aperto la serata con i saluti
agli illustri convenuti.
Gli alunni delle classi IIA e IIB, nel
corso dell’anno scolastico, hanno
dato vita a un laboratorio di scrittura creativa, nato dal desiderio di farli riflettere sulle tecniche di composizione di un testo poetico e sulle
motivazioni che lo ispirano. I ragazzi
si sono chiesti: Chi è il poeta? Hanno imparato a capire che egli è un
uomo come tutti, capace però di
cogliere nella quotidianità le immagini che sfuggono agli occhi distratti
degli altri.
Con la poesia, i ragazzi, hanno
imparato a esprimere sentimenti,
emozioni, immagini utilizzando tecniche e strategie proprie di un linguaggio per loro nuovo.
Giorno dopo giorno, ciascuno di
loro ha scoperto la forza sconosciuta dei sentimenti che albergano in
ognuno di noi, ma soprattutto la
possibilità di esprimerli con la poesia.
Da questo laboratorio, tra i banchi
di scuola, ne è nata una raccolta:
CANZONIERE DELLA IIA E IIB,poesie
per un anno.
Nella foto (da sinistra) la prof.ssa Bruna Mazzeo, collaboratrice vicaria, il dirigente scolastico prof.
Giuseppe Lupo e il sindaco di Celle, dott. Cristoforo Cobucci.
Le poesie degli alunni sono state
artisticamente interpretate dalla
ballerina professionista Giusy
Acconcia e musicalmente dai maestri Stefano Grimaldi e Federica
Cammarano. Hanno dato vita ad un
intenso dibattito culturale poeti del
territorio come il Prof. Gerardo Loise
che ha letto una poesia in vernacolo. Inoltre ha portato il suo contributo, sul piano dell’esperienza nell’organizzazione di un concorso di poesie, il Vicesindaco di Piaggine
Pasquale Rizzo. Punta di diamante
della serata è stato il Chiarissimo
Prof. Carlo Chirico, docente alla
Facoltà di Lettere dell’Università
degli Studi di Salerno. Il Professore,
nel suo intervento, ha voluto ribadire l’importanza della poesia, soffermandosi sul valore della formazione
nella scuola di base.
L’intervento del Sindaco, Cristoforo Cobucci, ha chiuso una serata di
sicura crescita culturale per il territorio.
Il 10 giugno alle ore 18,00 è iniziata la manifestazione conclusiva
della Settimana Pedagogica dedicata ai PON. Questa serata è stata
fortemente voluta dal Dirigente,
Prof. Giuseppe Lupo, attento alla
realtà del territorio in cui opera per
garantire una valida formazione dei
ragazzi.
Il Dirigente ha aperto la manifestazione salutando gli ospiti e tutti
gli intervenuti, ha illustrato le linee
generali della serata e della settimana pedagogica. Ha ribadito
quanto importante sia per una piccola realtà scolastica aprirsi al territorio per sostenere crescita a tutti i
livelli. Successivamente la Prof.ssa
Mazzeo Bruna ha illustrato il Piano
Integrato d’Istituto finanziato con i
Fondi Strutturali Europei in modo
dettagliato e professionale, dimostrando quanto l’Istituto Comprensivo di Celle sia all’avanguardia e
propulsivo per il territorio.
L’intervento del dott. Carmine
Tolomeo ha dato un’apertura significativa sulla possibilità di utilizzare
i fondi per creare sinergie tra scuole
e territorio. La serata è continuata
con la drammatizzazione dei bambini e ragazzi dell’Istituto Comprensivo sulle varie azioni dei Pon. Al termine della manifestazione culturale
c’è stato un buffet di saluto con le
personalità rappresentative del territorio intervenute, Sindaco, Dirigente, personale docente, Ata, genitori
e, soprattutto loro, i ragazzi destinatari dei progetti.
Prof.sse Ottati/Radano
luglio/agosto 2010
150 anni dall’Unità d’Italia
Luoghi e momenti che nel Cilento testimoniano il cammino
verso l’Unità nazionale
Sono iniziati da poco con varie
manifestazioni i festeggiamenti per
ricordare l’anniversario dei 150 anni
dell’Unità d’Italia.
Nei testi scolastici viene proposta
un’interpretazione a senso unico del
risorgimento. Gli eventi che vanno
dalla rivoluzione francese alla fine
della seconda guerra mondiale sono
stati avvolti e travisati dai paludamenti della retorica nazionalistica o
democratica giacobina. I Padri della
Patria, Garibaldi, Mazzini, Cavour,
Vittorio Emanuele II, il movimento
popolare d’insurrezione, la gloriosa
marcia dei “liberatori” garibaldini,
etc., ci sono stati presentati in un’aura
di sacralità quasi religiosa.
Ma chi l’ha scritta questa storia? E’
sapienza comune ormai che la storia
viene scritta sempre dai vincitori. Nel
caso degli eventi del risorgimento i
vincitori furono i Savoia e i piemontesi,i vinti furono gli abitanti dello Stato Pontificio e del Regno delle Due
Sicilie. La bella favola del “grido di
dolore”, dell’insurrezione popolare
non fu che un’invenzione. I plebisciti
un raggiro vergognoso. Eppure la versione ufficiale,costruita a fini propagandistici per giustificare l’invasione
e la conquista del Mezzogiorno, di un
Sud arretrato e povero,(mentre i fatti
attestano che il Regno delle Due Sicilie era lo Stato più ricco della Penisola),ha dominato la cultura fino agli
anni del secondo dopoguerra. Prima,
per la necessità di consolidare uno
Stato debole come quello italiano fino
alla prima guerra mondiale,poi,
durante il fascismo, perché l’ambizione di “rifare gli italiani”spingeva verso l’esaltazione dei Savoia e della loro
politica. Successivamente anche la
tragica esperienza della guerra civile,nel corso della seconda guerra
mondiale,contribuì a tenere in piedi
la versione accademica dei fatti risorgimentali. La vicenda militare e politica che aveva spezzato ancora una
volta la Penisola tra una Repubblica
del Nord e un Regno del Sud, spinse a
cercare, con l’avvento della democrazia, nel mito di Garibaldi la medicina
unitaria alla lacerazione politica, il
simbolo dell’Italia che risorgeva dalle
macerie della guerra.
Questa interpretazione del risorgimento a senso unico, coltivata nelle
università e divulgata attraverso la
pubblicistica e i testi scolastici ha
creato il mito di un’Italia meridionale
bisognosa e dipendente dallo Stato
centrale allo scopo di giustificare il
perenne sottosviluppo del Sud, funzionale agli interessi economici e politici del Nord.
A partire dagli anni sessanta del
novecento è iniziata una revisione più
marcata dell’interpretazione storica
di questi avvenimenti. Una rilettura
del risorgimento dalla parte dei “vinti”, degli abitanti del Regno delle Due
Sicilie,che subirono l’invasione,la
conquista,la “piemontesizzazione”e
la colonizzazione da parte dell’Italia
settentrionale tutt’ora operante in
forme diverse.
In quest’ottica si colloca il recentissimo libro della scrittrice Dora
Liguori: QUELL’ ”AMARA” UNITA’
D’ITALIA, Sibylla Editrice, Roma.
Il testo ricostruisce le vicende dell’unificazione raccontando i fatti dal
punto di vista dei Meridionali. L’altra
storia,quella che non c’è stata mai
raccontata,rivela chi furono, al di là
dei panneggiamenti oleografici tradizionali, veramente Mazzini, Garibaldi, Cavour e soprattutto Vittorio
Emanuele II. Con quali protezioni il
piccolo Piemonte riuscì ad impadronirsi del ricco e civile Regno dei Borboni. Sul piano internazionale quali
furono i reali interessi della Francia,
della massoneria e soprattutto dell’Inghilterra nel processo di unificazione ?
La consapevolezza che emerge
dagli accadimenti è che l’Unità non
fu il coronamento del sogno di tanti
generosi pensatori liberali ma “una
feroce oppressione di un popolo
avverso un altro”. Fu una sanguinosa
e spietata “guerra civile” che provocò
la strage di tanti giovani del Sud (ma
anche del Nord). Una guerra che durò
12 anni e vide impegnati 211 mila
combattenti da parte dell’esercito
italiano e 135 mila guerriglieri meridionali,spregiativamente indicati
come “briganti”.Questa guerra è
costata al Meridione 685 mila morti,
54 paesi distrutti, 500 mila prigionieri
politici e l’esodo biblico verso le Americhe di intere generazioni.
Ecco perché l’unificazione,sostiene
la Liguori, è stata “amara”al momento in cui avvenne ma è “amara”ancora oggi perché gli effetti della “piemontesizzazione” hanno significato la
colonizzazione, l’impoverimento e lo
stato di soggezione del Mezzogiorno
da parte del Nord Italia.
E,tuttavia,afferma l’autrice “la
povertà più grande del meridione
consiste proprio nel non possedere la
sua storia” Con la memoria storica
occorre riconsegnare la dignità alle
giovani generazioni meridionali. Il
recupero della dimensione realistica
del Risorgimento appare perciò come
una necessità culturale ineludibile.
Un libro infine di gradevole lettura
che apre al pensiero vie nuove e può
essere letto e compreso da tutti.
LIBRI MERIDIONALI
20 anni di VETRINA DELL’EDITORIA DEL SUD
VILLA MATARAZZO- CASTELLO DELL’ABATE 13 LUGLIO- 25 AGOSTO 2010
Nella storica ed ottocentesca Villa
Matarazzo, sita in S. Maria di Castellabate e nella magica e suggestiva cornice delle sale del castello dell’abate in
Castellabate, dal 13 Luglio fino al 25
Agosto, si svolgerà la più importante e
significativa rassegna del libro cilentano
e meridionale, giunta alla sua XX edizione, ideata e diretta dalla “regia tanto sapiente quanto discreta e signorile”
del Prof. Gennaro Malzone e con il valido sostegno organizzativo del Centro di
Promozione Culturale per il Cilento,
diretto dal Prof. Amedeo La Greca e con
LUTTO MAFFONGELLI
Il 03 Giugno 2010, dopo un anno di resistenza ad un tumore che lo aveva colpito, si è
spento il Commissario della Polizia di Stato
Alfonso Maffongelli.
Era in pensione da soli tre anni, dopo quaranta anni di onorato servizio. Nella sua carriera lavorativa aveva prestato servizio a Bolzano, Foggia, Palermo e Brescia. Si era poi fermato a Paola dal 1975, al Posto di Polizia Ferroviaria, assumendone il comando dal 2000
fino al 2007, anno del pensionamento, e ricevendo, in questo ultimo periodo il titolo di
Cavaliere al Merito della Repubblica Italiana.
Se n’è andato in silenzio, senza sbandierare
la sua malattia che quotidianamente combatteva, anzi, mantenendo la sua solarità ed il suo sorriso che da sempre lo
hanno contraddistinto.
A Paola, per l’ultimo saluto, tantissima gente e molti appartenenti al
corpo di Polizia. Da parte della Direzione e Redazione di Cronache Cilentane sentitissime condoglianze alla moglie Angela, ai figli Cristian, Emanuel, Emily, fratelli, sorelle, suoceri e nipoti.
il patrocinio del Comune di Castellabate, del Parco nazionale del Cilento e
Vallo di Diano e della Provincia di Salerno. La rassegna, nata nell’estate del
1990, come promozione della editoria
cilentana, nel corso degli anni ha
ampliato i suoi interessi, divenendo la
vetrina della piccola e media editoria
meridionale, catturando l’attenzione dei
mass- media e ritagliandosi un proprio
spazio nel variegato mondo delle manifestazioni estive della regione Campania. Dalla “Fiera del libro sul Cilento”,
alla “Mostra mercato del libro sul Cilento e sul Salernitano”; da “Castellabate
in libri” a “Libri e Libri” per approdare
definitivamente alla denominazione di
“Libri meridionali. Vetrina dell’editoria
del Sud”. Dai locali della scuola elementare di Castellabate ai saloni del
palazzo De Vivo nel borgo medievale,
fino a giungere in Villa Matarazzo. Gli
ampi saloni della Villa Matarazzo e le
medioevali sale del castello dell’Abate
ospiteranno più di 60 case editrici del
Sud. Per oltre un mese la storica dimora
gentilizia e la residenza degli abati e dei
feudatari, diverranno un grande attrattore culturale, luoghi di incontro e di
confronto, in cui, intorno al libro, strumento di conoscenza e di crescita, si
articolerà una serie di interessanti
appuntamenti culturali e di manifestazioni collaterali: serate enogastronomi-
che, mostre di pittura, rappresentazioni
teatrali, proiezioni di filmati e di prodotti mediatica e serate musicali. Quest’anno il Comune di Castellabate, in occasione della celebrazione del ventennale
della rassegna, nell’intento di promuovere con maggiore incisività l’ iniziativa
culturale e per dare giusto rilievo all’impegno e al lavoro del professor Malzone, affiancherà la ventesima edizione
della rassegna con la denominazione
“Castellabate cittadella del libro”. Le
sale della rassegna diverranno una
biblioteca del “genius loci” , ove sarà
possibile reperire le ultime novità editoriali di autori noti e meno noti, di
docenti universitari, giornalisti, di giovani scrittori emergenti e di semplici
studiosi di storia locale. La promozione
dei luoghi e l’arricchimento dell’offerta
turistica per una vacanza diversificata,
rappresentano l’obiettivo principale della rassegna. Un mese tutto da gustare e
da vivere all’insegna della libera circolazione della cultura. E’ la festa di un
Mezzogiorno “minore” che indossa i
suoi abiti migliori e che si propone
all’attenzione dei tanti turisti che affollano la costiera cilentana, proponendosi
come valida alternativa alle variegate
manifestazioni pseudo-culturali e sagre
paesane, realizzate anche con contributo economico di enti pubblici.
cronache cilentane personaggi
Quell’amara unità d’Italia
11
luglio/agosto 2010
cronache cilentane ambiente
Continua senza soste il nuovo corso delle
Riserve Regionali Sele Tanagro e Monti
Eremita e Marzano
12
Il 14 giugno si è tenuta presso il Comune di Auletta un
nuova seduta della Comunità delle Riserve per il nuovo
corso di condivisione a partecipazione alla costruzione delle Riserve dopo la drammatica pagina commissariale.
Approvati, nella scorsa seduta, all’unanimità dai Sindaci, lo statuto, il regolamento di funzionamento e la proposta programmatica che ha già messo il Presidente Nicoletti
all’opera per il rilancio delle Riserve, la Comunità è chiamata il prossimo 14 giugno ad esprimersi su due ambiziosi
programmi proposti all’Ente dalla Comunità:
1)
Progetto 5 x 1000 e fiscalità di vantaggio per le
“Imprese Verdi “ dei Comuni della Riserve;
2)
Concorso per il logo delle riserve nelle scuole del
territorio e piano di comunicazione;
La seduta vedrà inoltre la nomina dei quattro rappresentanti della Comunità nell’Ente per dare un assetto operativo alla gestione delle riserve e favorire la partecipazione attiva della Comunità alle decisioni operative.
Il Presidente Nicoletti ha dichiarato ampia soddisfazio-
ne per questo attivismo della Comunità e annunciato che i
rappresentanti degli Enti saranno subito coinvolti nella
verifica dello stato delle Riserve e nell’attuazione dei programmi proposti dalla Comunità. “Questo protagonismo
delle realtà territoriali mi esalta e dimostra ancora una
volta che le nostre realtà hanno voglia di partecipazione e
lungimiranza nel tracciare proposte e programmi che
guardano alle esigenze immediate dei territori mettendo in
primo piano l’ipotese delle “Imprese Verdi”per contrastare
lo spopolamento e la disoccupazione nelle aree interne,
Nicoletti ha aggiunto: “Metterò a disposizione tutta la mia
esperienza e il lavoro fatto in anni di impegno nell’Università di Salerno, per un rilancio operativo e gestionale ma
soprattutto per fare delle Riserve Regionali delle Province
di Salerno e Avellino, un modello nazionale di gestione
sostenibile delle sue risorse a favore delle popolazioni residenti”.
Le politiche ambientali di Pisciotta
Straordinario impegno dell’amministrazione comunale di Pisciotta ed
in particolare del suo sindaco Cesare
Festa in merito alle problematiche
ambientali. Cinque gli avvenimenti
sul tema che meritano di essere
segnalati: un incontro con gli alunni
del plesso di Caprioli ed i vertici del
Parco, un manifesto redatto dal
Comune di Pisciotta sulla politica
ambientale, la conquista della Bandiera Blu, la conferma della certificazione ambientale ISO 14001 e la
pulizia dei fondali nell’area portuale
di Marina di Pisciotta. Procediamo
con ordine:l’incontro di Caprioli è
stato fatto per chiudere in bellezza
un lavoro sulle problematiche
ambientali portato avanti dall’insegnante Angela Esposito con gli alunni della scuola di Caprioli. Presente il
presidente del Parco Nazionale del
Cilento e Vallo di Diano, Amilcare
Troiano, ed il consigliere comunale
Aniello Rizzo. Il presidente Troiano
ha evidenziato tutta l’attività che
viene svolta nei circa 90 comuni che
costituiscono il territorio del Parco
e, lo stesso è stato letteralmente
Free Art approda nel Cilento
Arte avventura della mente, specchio
che riflette l’anima, realtà che rivela
l’uomo in quanto “opera”; arte riaprici
la porta: esci dall’isolamento e rendici
partecipi al pulsare della vita coinvolgendo tutti i nostri sensi! Desiderosa di
ravvivare tali ideali nasce l’associazione culturale “Free Art”. Arte, musica,
scrittura, cinema, letteratura, comunicazione sono elementi portanti della
nostra progettualità da realizzarsi
attraverso ideazione, organizzazione,
gestione di eventi e rassegne culturali.
Free Art promuove artisti, luoghi e contribuisce alla crescita socio-culturale di
diverse comunità “facendo tesoro del
passato, guardando al futuro ma con le
radici ben piantate nel presente”.
Carmen Lembo
INFO
Presidente Carmen Lembo E-mail:[email protected]
Vice-presidentee Art-DirectorAngela Tommasino
E-mail: [email protected] | [email protected]
Free Art Onlus - via E. De Filippo, 17 - 84091 Battipaglia (Sa)
E-mail:[email protected]
“bombardato” dalle domande degli
alunni che sono apparsi oltremodo
interessati ad apprendere le varie
iniziative in tema di biodiversità.
Occorre sottolineare che è particolarmente intenso il rapporto tra
Comune e Parco, con il presidente
Troiano che frequenta spesso il
nostro territorio. Da ricordare qualche tempo fa l’animata discussione
sul gravissimo problema legato ai
cinghiali che stà devastando le campagne del Comune di Pisciotta con
l’abbandono delle stesse da parte dei
pochi agricoltori rimasti. L’occasione
dell’incontro è servita anche al sindaco di Pisciotta, Cesare Festa, che
ha parlato del riottenimento della
Bandiera Blu e della conferma della
certificazione ambientale ISO
14001. Con grande orgoglio il primo
cittadino di Pisciotta ha tenuto a
sottolineare che il suo comune è l’unico della Provincia di Salerno a
godere di questo riconoscimento.Per
quanto concerne il manifesto di politica ambientale redatto dal Comune
di Pisciotta, il sindaco Festa, ci tiene
a sottolineare che è fermo convincimento di questo Comune indirizzare
le proprie politiche verso uno sviluppo sostenibile, secondo i principi di
Agenda 21, perché solo tale sviluppo
potrà garantire la salvaguardia del
territorio e la qualità della dei cittadini. Negli ultimi tempi Pisciotta si
distingue per una buona gestione dei
rifiuti e dello smaltimento degli stessi, in una sola parola la raccolta differenziata comincia a far breccia
nella mentalità dei pisciottani anche
se rimangono ancora delle sacche di
resistenza. Infine e non da ultimo, la
pulizia dei fondali effettuata nell’area portuale di Marina di Pisciotta,
organizzata dalla sezione locale della
Lega Navale e ciò conferisce a questa associazione una ulteriore sensibilità sul rispetto che si deve al mare
soprattutto per un comune che desidera acquisire una stabile connotazione turistica. Auguriamoci che dalle buone intenzioni, da parte di tutti
i cittadini, si possa passare ai fatti.
Nicola De Feo
CENTRO EDUCAZIONE
AMBIENTALE
“TORRE LAURA”
TARTARUGA MARINA:
UNA GIORNATA DI
SENSIBILIZZAZIONE
AD ASCEA
L’11 giugno ad Ascea è stata la
giornata di sensibilizzazione e informazione sulla Caretta caretta
La mattinata è stata dedicata agli
operatori degli stabilimenti balneari
del litorale asceota, che sono stati
informati dei comportamenti da
Nido di tartaruga, stazione geologica A.
Dohrn di Napoli
adottare per la salvaguardia delle
Tartarughe Marine.
Nel pomeriggio si è tenutio un
incontro pubblico presso la sala
Giunta del Comune di Ascea, rivolto
alle istituzioni ed agli operatori turistici e alla cittadinanza.
Durante il convegno sono stati
illustrati i risultati raggiunti nel primo anno di attività e presentate le
attività del secondo anno del progetto ”Monitoraggio delle nidificazioni di tartaruga marina (Caretta
caretta) in Campania” – programmazione regionale 2007 – 2010 promosso dall'A.G.C. 05 - Settore
Ecologia dell'Assessorato alle Politiche Ambientali della Regione Campania, con il coordinamento scientifico della Stazione Zoologica Anton
Dohrn, e la collaborazione dei Centri di Educazione Ambientale “Torre
Laura” di Paestum e “La Primula”
di Pisciotta della Rete I.N.F.E.A.
Sono intervenuti: Mario Rizzo,
sindaco di Ascea, Giovanni Romano, assessore all'Ambiente Provincia di Salerno, Amilcare Troiano,
presidente Parco Nazionale del
Cilento e Vallo di Diano, Michele
Palmieri, dirigente regionale, Flegra
Bentivegna, Stazione Zoologica
Anton Dohrn, Antonio Carmine
Esposito, referente regionale rete
IN.F.E.A., Alberto Mandrillo,
comandante Ufficio Circondariale
Marittimo di Agropoli, Lucio Capo,
responsabile C. E. A. "Torre Laura"
Rete IN. F. E. A. Luciano Focilli ,
dirigente I.C. “Parmenide” di
Ascea.
Ha moderato Rosalba Sorrentino,
C.E.A. "Torre Laura".
Nel corso dell’incontro si è duiscusso di monitoraggio, piani di salvaguardia, tutela degli ecosistemi
marini costieri e protezione delle
spiagge adatte alle nidificazioni ed
è stato presentato il lavoro svolto a
Paestum e su una parte del litorale
cilentano.
1888-1905. Diciassette anni da emigrato pisciottano in Brasile. Diciassette anni di corrispondenza con la
famiglia, con parenti ed amici. Protagonista Massimino Pirfo, giovane falegname pisciottano. Da una curiosità
di suo nipote, Massimino Iannone,
che desideroso di vedere il contenuto
di un paio di casse che si trovavano in
soffitta, scopre la corrispondenza del
nonno, che gelosamente aveva conservato nei diciassette anni di emigrante
in Brasile, nasce il libro “Lettere dalla
soffitta” che è stato presentato nell’edificio scolastico di Pisciotta alla presenza di qualificati oratori e che arricchisce Pisciotta e non solo. C’è chi ha
lanciato l’idea di farne un film e chi lo
ha paragonato ad un romanzo storico.
Il convegno moderato dal direttore
del “Nuovo Salernitano”, Gigi
Casciello, che ha affermato che in questa opera vi è una ricerca storica molto forte in cui traspare un grande
legame con la famiglia. Per il sindaco
di Pisciotta, Cesare Festa, è stato uno
splendido regalo alla comunità
pisciottana e si può andare lontano
solo se si conoscono le proprie radici e
la storia del nostro territorio. Per l’autore del libro, Massimino Iannone, la
lettura delle lettere è stata affascinante, ed è stato come leggere un diario
lungo diciassette anni; il nonno desiderava sapere tutto e lui raccontava
nei dettagli la realtà che aveva trovato in Brasile. L’autore è rimasto colpito dalla espressività delle lettere e
pensare che avevano solo qualche
anno di scuola elementare. La docente dell’Università Orientale e Suor
Orsola Benincasa di Napoli, Luisa
Cusati, ha dedotto che da questo libro
ci troviamo di fronte ad una persona
di intelligenza superiore ed un archivio di questo genere è unico. Tra un
Pisciotta
Lettere dalla soffitta
Un libro di Massimino Iannone
oratore e l’altro, l’attrice Valeria Vaiano, responsabile ASMEF, ha recitato
alcune lettere presenti nel libro. E’
intervenuto anche il sindaco di Mori-
gerati, Cono Elia, promotore del
“Progetto Radici”, che dal prossimo
anno investirà tutti i paesi del Cilento
e che si propone di mantenere i con-
Il concorso “I love latte” premia Agropoli
Dopo decenni di industrializzazione alimentare spinta, che oggi
giunge a voler farci credere che possano esistere prodotti industriali
“sani”, sembra che – finalmente –
cominci a profilarsi un’inversione di
tendenza che parte soprattutto dalle scuole. Sempre più insegnanti e
dirigenti scolastici istituiscono corsi
di alimentazione e iniziative legate
alla riscoperta di un’alimentazione
davvero sana, che non può che essere frutto di un ritorno al consumo di
alimenti naturali. La dieta mediterranea può e dovrebbe essere, per noi
italiani, una guida irrinunciabile
alla quale fare costantemente riferimento. Questo vale tanto più per
noi salernitani, patria di questo tipo
di alimentazione.
Da otto anni la “Centrale del latte” di Salerno promuove il concorso”I love latte”, con lo scopo di sensibilizzare le scolaresche di tutta la
provincia su queste tematiche. Quest’anno c’è stata la brillante affermazione della classe 3° B Plesso
San Marco del 2° Circolo Didattico
di Agropoli, il cui Dirigente, il professor Romeo Messano, continua a
promuovere una serie di progetti
particolarmente validi e stimolanti.
La classe, coordinata dall’insegnante Antonietta Corrente, si è aggiudicata il secondo premio nella sezione
“Racconta un prodotto del tuo territorio”. La scelta è caduta sui ceci
di Cicerale, un prodotto che negli
ultimi anni è stato enormemente e
meritatamente rivalutato, anche
grazie al marchio D.O.P. La ricerca
della classe si è sviluppata a 360
gradi, per giungere ad una conoscenza davvero approfondita: ricerche storiche, ricette, approfondimenti sui sistemi di coltivazione,
fino a giungere alla conoscenza
attraverso i sensi con la realizzazione di “strumenti musicali”, la preparazione manuale della farina in un
mortaio, fino alla cottura e al loro
consumo a scuola. Sono state anche
scritte favole e poesie sull’argomento.
La premiazione del concorso si è
tenuta sabato 5 giugno presso il
“Parco EcoArcheologico” di Pontecagnano: la bella cerimonia è stato
il giusto riconoscimento ad un
impegno sviluppato per vari mesi,
impegno che certamente continuerà
a dare buoni frutti anche in futuro.
Il miglior premio, comunque, per gli
alunni di questa classe, è la consapevolezza crescente della necessità di
un ritorno ad una’alimentazione
davvero sana ed equilibrata.
Francesco Sicilia
tatti con gli emigranti. Per la dottoressa Maria Rosaria De Divitiis, presidente FAI Campania, “Lettere dalla soffitta”, va letto anche nelle scuole
perché è un piccolo romanzo storico
di quel periodo. Per il presidente
ASMEF di Napoli, Salvo Iavarone,
che cura il progetto “Giornate Emigrazione” , spesso il territorio esprime
un disagio che bisogna ascoltare. Per
la soprintendente archivista della
Campania, Maria Luisa Storchi, Massimino Pirfo e Massimino Iannone,
grazie all’alternanza delle lettere da e
per il Brasile, instaurano tra loro un
grande dialogo. L’imprenditore culturale ed editore, Claudio Velardi, ha
affermato che la tecnologia non deve
farci perdere la memoria, che bisogna
farla fruttare facendola diventare
futuro. Ha concluso i lavori Luigi
Rossi, docente Università di Salerno,
sostenendo che:”Quella di stasera è
un ennesimo contributo nell’analizzare il grande fenomeno dell’emigrazione e vi è un incontro tra grande e piccola storia. L’emigrazione ha un effetto di stabilizzazione sociale, è importane l’effetto economico della fine del
vertice che controllava tutto nel paese; inoltre rivestono grande importanza i soldi, con i quali si pagano i
debiti contratti, si acquistano terre e
si mantengono i figli allo studio. Dal
libro traspare una analisi strategica,
interessante, i valori che ne emergono
stimolano chi scrive e chi legge, ed è
percepito dal noi entrando in dialogo”.
Nicola De Feo
Nelle foto: in alto il tavolo dei relatori; sotto, da sinistra, la Sovrintendente
Archivistica della Regione Campania,
Maria Luisa Storti, il prof. Luigi Rossi
e l’autore.
Un prete che scrive
novelle, cerca di fare
cassa per aggiustare la
sua chiesa
Padre Candido Gallo, da Altavilla
Silentina, è un frate cappuccino quasi
80enne (50 anni passati tra l'Ospedale
Vernieri ed il San Leonardo come assistente religioso). Ha scritto un libro, Le
novelle dell'Acquafetente. L'incasso delle
vendite del libro sarà devoluto per la riapertura della Chiesa di San Biagio di
Altavilla, chiesa danneggiata dal terremoto del 1980.
***
MANGIARE SANO
Cronaca del mangiare sano,obiettivo?
10 minuti per una grande storia; le marine, i paesi, i mercati, la vita del
Cilento,di buon livello, dura circa 10
minuti, il racconto della vita di Ancel
Keys, il Cilento, i suoi studi sulla popolazione di un borgo cilentano, Pioppi di
Pollica
Il cibo sia la tua medicina, la medicina
sia il tuo cibo, una frase che Ancel Keys,
scienziato americano, pioniere della
ricerca sull'alimentazione, ha tenuto
sempre a mente da quando la imparò sui
sui libri di scuola.
Un film su Keys, morto nel 94, è un
successo su Youtube, scaricato decine di
volte; ANCEL KEYS - LA DIETA
MEDITERRANEA di Piero Cannizzaro
con il compianto Carmine Battipede,
Delia Morelli, Giuseppe Cilento.
Ambientato a Pioppi nel Cilento, il
film-documentario ripercorre la vita di
Ancel Keys, lo scienziato americano
padre della dieta Mediterranea.
Giovanni Farzati
cronache cilentane tradizioni
luglio/agosto 2010
13
luglio/agosto 2010
Caro Nord, caro Sud. Cambiare si può, cambiare si deve
cronache cilentane riflessioni
di Giuseppe Lembo
14
Attaccati al lavoro come alle proprie
radici; gente che lavora; gente che produce.
L’orgoglio dell’appartenenza; il godimento del
fare, attraverso le cose realizzate e fortemente visibili.
Occorre rimboccarsi le maniche e saper creare
sviluppo e ricchezza.
Non è una prerogativa solo del Nord; può essere
anche del Sud, dove ci sono risorse umane e territoriali che attendono un’umanità nuova, una direzione capace di diventare, al più presto, risorse per
lo sviluppo.
Al Sud bisogna dare le garanzie necessarie al cittadino; bisogna ristabilire stabilità e sicurezza.
A 150 anni dall’Unità d’Italia, ancora le due Italie sono divise e diverse; si tratta di due Italie non
solo geografiche, ma diverse sul piano antropologico e culturale.
AL Sud occorre facilitare il credito, purtroppo
incapace di capire le esigenze della gente e soprattutto della gente che produce, della gente che lavora, che si impegna e che, sfidando l’impossibile,
pensa ad un futuro possibile anche nelle aree difficili del Paese, dove, è convinzione comune che, al
“lavoro” preferiscono gli “stipendi”, “all’impegno
per il cambiamento, l’assistenzialismo”.
L’Italia, il Sud in particolare, deve raccontarsi;
deve sapersi raccontare; è un’esigenza antropologica e sociale per capire e capirsi; bisogna mettere un
punto fermo e ricominciare.
Il Sud ha bisogno di cambiare; di ripartire.
Se non si fa questo, non si va da nessuna parte.
Ci vogliono segnali forti; ci vuole il segnale di
una diversa tendenza.
La gente deve capire ed avere la certezza che lo
Stato c’è; che c’è e può vincere la sfida, se è sostenuto dal consenso di un popolo che non sia più plebe, ma unità di cittadini attivi, attivamente consapevoli ed informati del proprio ruolo di cittadini.
Al Sud anche la Chiesa ha le sue responsabilità;
non ha sempre saputo avere voce per promuovere
una coscienza civile.
Purtroppo e troppo spesso, sul bene prevale il
male sia sul piano umano che naturalistico; l’uomo,
da trent’anni a questa parte, si compiace di sfregiare il paesaggio, di saccheggiare la natura, promuovendo sciagurati interventi da vera e propria rapina.
Ma nonostante tutto, anche al Sud esistono
realtà virtuose; esistono resistenze umane al male.
Ci sono forze interne che agiscono positivamente
e per il bene comune; si crede come possibile, il protagonismo umano ed il cambiamento sociale.
Forse il primo male meridionale è proprio un
male politico.
Una classe politica incapace è responsabile dello
sfascio del Sud, dove i poteri malavitosi riciclano
risorse ingenti, pulendole e trasformandole in ricchezza pulita e spendibile ovunque.
Le banche del Sud non permettono aiuti seri alla
gente, si tratta di soli interventi clientelari.
L’accesso al credito è padronale e fortemente
discrezionale.
Altra piaga del Sud è il controllo mafioso del
lavoro; c’è un caporalato che, soprattutto, in agricoltura, controlla le produzioni in gran parte del
Mezzogiorno, rendendo amaro il pane che viene
dalla Terra, soprattutto per gli immigrati, gente
dai diritti negati, ridotti in schiavitù controllata.
I senza diritti vengono sfruttati e degradati; vengono abbandonati ad una vita disumana in
ambienti ostili e privi di tutto, in lotta quotidiana
per la sopravvivenza sempre più avara e disumana.
Caro Sud, così non va! Bisogna cambiare per non
morire.
Mentre tra questi tristi scenari trascorre la vita
del Sud, sempre più incapace di darsi un modello
di vita civile, fatto di rispetto umano, di solidarietà, di condivisione, al Nord crescono gli egoismi
umani ed il rifiuto dell’altro, soprattutto se straniero, visto come un “nemico” da combattere e non
come un “diverso”, risorsa ed arricchimento per
crescere insieme.
Molti, chiusi nel proprio egoismo locale, non riescono a capire i profondi cambiamenti in atto nel
mondo; siamo nell’epoca della grande globalizza-
zione umana.
I popoli della Terra vivono sempre più insieme,
nonostante i tentativi di tenerli ancora divisi ed
ancora in lotta, l’un contro l’altro armato.
I popoli della Terra, avvertono che è vicino il
sogno dell’uomo del pianeta di vivere la propria
vita in un mondo nuovo; un mondo senza confini,
dove prevale l’attenzione per la diversità dell’altro,
visto come uomo, in tutto simile a tutti gli altri
uomini della Terra, interessato al dialogo, al confronto, alla solidarietà, senza privarsi della propria
identità, della propria appartenenza, per costruire
insieme un mondo nuovo, un mondo con al centro
la Terra-Stato e la società-mondo.
Caro Nord dell’Italia e del mondo, tu hai un ruolo importante per rendere il mondo migliore,
costruendone il proprio insieme, attraverso le tante
diversità, una ricchezza per tutti.
Il tuo maggiore sviluppo, la tua maggiore ricchezza, la tua efficienza ed ormai consolidata
capacità organizzativa sul piano sociale e della
produzione della ricchezza, devono essere un valore aggiunto per cambiare il Sud del nostro Paese e
del mondo, in attesa, con mani tese per un nuovo
mondo e per nuove e più umane condizioni di vita.
Caro Nord è impensabile che tu egoisticamente
ti chiuda a riccio; sarebbe un grave ed imperdonabile errore.
Tu devi solidarizzare, dando quel supporto per il
cambiamento e lo sviluppo che non sia inteso come
assistenzialismo che purtroppo, non produce cambiamento, ma degrada ed aggrava le condizioni
nelle coscienze umane.
A te Nord d’Italia e del mondo si chiede solidarietà ed impegno per salvare il Sud e con il Sud,
l’intero mondo, dove ancora la gente muore per
fame e per quel diritto negato alla vita che è un
diritto per tutti e non solo privilegio del Nord del
mondo.
È tempo di porre fine alla diaspora umana; è
tempo di cancellare le parole olocausto e razzismo;
è tempo di nonviolenza e di pace; è tempo di un
mondo nuovo in cui tutti abbiano parimenti diritto alla vita ed alla libertà.
Revival di foto antiche a Pioppi
La mostra è iniziata il 19/06/2010 grazie all’impegno della Coop. Bella Pioppi, con la collaborazione della Proloco e del Comune di Pollica. Le foto sono state fornite dai Pioppesi (Giuseppe Lucibello, Idelfina e
Bruno Notaro, Melina Sodano, Maria Rosaria Polito, Proloco Pioppi, Gabriella Marano Lavini, Gennarino
Sodano, Prinzo Antonio, Dott. Alessandro Notaro. e altri…).
Le foto rimarranno esposte almeno fino al 19 di luglio, oltre a vedere le foto e visitare il palazzo Vinciprova, si possono vedere anche tre video riguardanti la Dieta Mediterranea, la processione della Madonna
del Carmine e un altro video che comprende foto panoramiche e varie
del paese . La mostra sta riscuotendo già un notevole successo visto che
numerosi turisti incuriositi dall’evento ne approfittano per visitare sia
il castello che il museo del mare e in gradiscono molto la proiezione dei
video.
luglio/agosto 2010
auguri a...
ATTILIO
SCARPA
di
Salento
Giulia è la nuova “torinese” ma di solide radici cilentane: la sua nascita è avvenuta l’8 giugno. La Direzione e Redazione di CRONACHE CILENTANE esprimono ai genitori Lara Maiuri e Maurizio
La Torre le più sentite felicitazioni e, tramite loro, augura alla neonata una vita di
felicità. Esprimono altrettante felicitazioni anche ai nonni paterni e materni, in
particolare all’eclettico Franco Maiuri,
l’ormai noto fotografo-barbiere e…
appassionato musicista di Pioppi (ma
con attività espletata ad Acciaroli),
nostro collaboratore.
Ha festeggiato con
parenti ed amici il suo
90° compleanno il nostro
affezionato lettore Attilio
Scarpa di Salento. Il simpatico invito è stato realizzato dalla signora Carla. Dalla Direzione di Cronache Cilentane gli auguri di tantissimi altri compleanni
Associnema di Agropoli
Ennesimo successo
a livello nazionale
L’ennesimo successo dell’Associnema di Agropoli nella persona del suo Presidente Domenico Avenia al XII Festival
Cinematografico Europeo in
Campiglia Marittima (Livorno)
4 – 5 giugno 2010, con il film
“Una pagina da strappare”scritto e diretto da Enrico Giuliano.
Un film dai risvolti drammatici
che narra di un’adolescente che
cade nella trappola di un suo
coetaneo e subisce una violenza
sessuale. Una prostituta la soccorre, ma il peso della violenza
subita la porterà al suicidio.
Questo premio incoraggia l’Associnema di Agropoli a proseguire il proprio impegno per la produzione di film e documentari di qualità, ormai ultra ventennale.
Un plauso naturalmente va a tutto
il caste tecnico ed artistico:
Mousikòs – scuola di musica e studio di registrazione del Maestro Emilio Orrico, direttore della fotografia
ed operatore di ripresa Raffaele
Benincasa, operatore di ripresa
Roberto Di Marco, scenografo Vincenzo Di Luccio, montaggio Gino
Elia – Domenico Avenia – Enrico
Giuliano, attori: Zunno Roberta,
Andrea Ranaldo, Nunzia Iermano,
Giovanna Chirico, Nico Caruccio,
Edmondo Giuliano, Claudio Aprea,
Simona Ventre, Fabiana Hetman,
Eleonora Rizzo, Albino Cirillo, Vittorio Del Galdo, Vittorio Stasi, Umberto Zunno, Pasquale Migliorino,
Manuel Sprechino, Buonocore Carla
Raffaella, Emanuela Amendola, Alessandra Nigro, Naomi Visco, Clelia
Mastrogiovanni, Benedetta Scuderi,
Adriana Spina, Samy Gallo.
Auguriamo all’Associazione maggiori riconoscimenti portando in alto
il nome di Agropoli e del Cilento.
Solidarietà col giornale
“CRONACHE CILENTANE” si sostiene con il vostro contributo
volontario. C/C postale 10197846 intestato a Baldi Dino
Dall’Estero
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Nese Elia Ass. Amici del Cilento, Salerno; Ricci Renata, Napoli
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Romano Giuseppe, Castelcovati
Euro 10,oo
Correale Giuseppina, Salerno
Dal Cilento
Euro 40,oo
Giordano ing. Fedele
Euro 30,oo
Ass. culturale Don Giuseppe Alario-Moio; Pinto Debora
Euro 20,oo
Donna Sofia Correale; Ferrarese Carmine; D’Arena dr. Giovanni; Di Rienzo
Alfredo; Di Bartolomeo Gerardo, De Feo Nicola; Spinelli prof. Giovanni
Euro 15,oo
Villani Domenico; Lettieri prof. Raffaele
Euro 10,oo
Pinto Alfonso; Masarone Anna; Lucibello ins. Teresa
Vicini nel dolore
LUTTO SCHIAVO-PISANI
Cannicchio- E’ venuta a mancare all’età di 99 ani e proprio nel
giorno del suo compleanno Nicolina Schiavo. Ai figli Giuseppe, Giovanni , nostri lettori, alla sorella, al fratello, alle nuore , nipoti sentite
condoglianze.
cronache cilentane rubriche
Culla
15
... preghiera
luglio/agosto 2010
cronache cilentane spazio aperto
Razionalizzazione = annientamento dei piccoli Paesi
Da alcuni anni, la famigerata razionalizzazione dei servizi e delle risorse,
di fatto, inesorabilmente, sta decretando l’annientamento dei piccoli Comuni.
Alla mancanza cronica di “normali”
strutture (ospedali, palestre, piscine,
biblioteche, ecc.), presenti nei centri più
grandi, si affianca, con un tempismo
scientificamente sistematico ed asettico, la cancellazione di quei pochi servizi sociali esistenti, tra i quali in ordine
di tempo, Uffici Postali e Plessi Scolastici.
Basti ricordare, che in poco più di un
ventennio, i cittadini di Comuni, quali:
Gioi, Orria, Salento, Perito, Stio, Campora e relative Frazioni: Cardile, Piano
Vetrale, Gorga e Ostigliano, solo per
citare a titolo esemplificativo alcuni
paesi dell’entroterra cilentano, ma
uguali considerazioni valgono per la
stragrande maggioranza dei piccoli
Comuni del Meridione, hanno assistito
alla delocalizzazione (si legge: “scippo e
smantellamento”) dei servizi presenti
sul loro territorio, in nome dell’opera di
razionalizzazione, prima, di privatizzazione, dopo.
Una politica, che in dispregio del
concetto di servizio sociale essenziale
per tutti i cittadini, ha dato preminenza al dio profitto, incurante dei guasti
prodotti e delle condizioni particolarmente svantaggiate di chi vive nei centri montani (orografia del territorio,
viabilità disastrosa).
Nel mese di maggio ho
ricevuto l'ultimo numero di
Cronache Cilentane, ed ho
letto con vivo interesse l'articolo "Benvenuti nella terra
di Maria" ed il messaggio,
paterno ed amorevole, del
Vescovo Mons. Giuseppe
Rocco Favale dal titolo "Ai
Cristiani e a tutti i Cittadini
della Diocesi di Vallo della
Lucania", scritti in occasione
della posa, all'ingresso del
territorio cilentano, di un
bellissimo pannello in cera-
A vantaggio dei più giovani, ricordiamo che l’area geografica compresa
nei territori dei Comuni sopra citati,
dagli inizi degli anni ottanta, ha subìto
una sorta di ripetuto “colpo di spugna”, da parte dell’autorità sovra
comunali, con la conseguente cancellazione di una Pretura, un istituto penitenziario, un Liceo Scientifico, una
Scuola Media, quattro Plessi delle Elementari , di diverse sezioni dell’Ufficio
di Collocamento ed Uffici Postali.
Le motivazioni addotte sono sempre
le stesse: razionalizzare le risorse a
fronte di un calo demografico incessante. Si può essere d’accordo se si ragiona
tenendo conto solo di uno schema di
bilancio in cui apportare tagli per far
quadrare i conti, ma, non è cosi, non
può essere cosi, quando si parla della
vita delle persone, soprattutto di bambini ed anziani.
L’art. 3 della Costituzione, enuclea un
concetto fondamentale per l’esistenza
di tutti noi: l’uguaglianza formale e
sostanziale dei cittadini, senza distinzione alcuna. In termini più semplici, i
padri costituenti non si sono limitati
alla semplice enunciazione di un principio astratto, ma hanno affidato alla
Repubblica il compito di rimuovere
tutti quegli ostacoli, di ordine economico e sociale, che di fatto impediscono il
pieno sviluppo della persona umana.
A ben guardare, questo compito fondamentale e straordinario affidato allo
dare solamente dall’unico interesse
meritevole di tutela: il bene dei ragazzi.
In caso contrario, andrà in scena la
solita guerra fra poveri, con la conclusione che a Salerno e Napoli si aspettano, ovvero, l’applicazione di una fredda
equazione: mancanza dei “numeri”previsti dalla legge = soppressione dei
Plessi Scolastici di ogni ordine e grado,
comprese quelle dell’Infanzia.
Dinanzi, a figli pendolari di 6 anni,
ed in futuro, presumibilmente di 3, è
lecito pensare che ai genitori non resti
nient’altro che andare via.
La partenza, apparirà l’unica soluzione praticabile per garantire un’ esistenza dignitosa alla propria famiglia.
Una diaspora del III millennio, decisa a tavolino, dai tecnici del “risparmio
pubblico”, forti con la povera gente,
accondiscendenti e conniventi con gli
squali delle speculazioni.
Insieme ai propri averi, i cittadini dei
paesi montani, farebbero bene ad
impacchettare anche un altro fondamentale diritto costituzionale: il voto,
abdicando, prima che un prossimo
decreto lo cancelli d’ufficio.
Un epilogo amaro, che forse porterà
a stralciare dai triti programmi elettorali, il paragrafo ingiallito dedicato allo
sviluppo ed al rilancio dei centri rurali,
perché, nel frattempo, quest’ultimi
saranno scomparsi.
Siamo a casa - Cilento 2010
migliore racchiusi in questi
due messaggi, non immaginavo la grande emozione e la
gioia che avrei provato appena giunta nei pressi di Ponte
Barizzo.
Infatti, poco dopo l'uscita
dal primo tratto della Salerno-Reggio Calabria, alla
seconda rotonda lasciando
alle spalle la strada che con-
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mica vietrese.
Al centro di questo monumento domina l'immagine
della Madonna, racchiusa
simbolicamente nella nicchia
della storica Porta Rosa di
Velia, mentre i simboli dei 54
comuni della Comunità
Diocesiana ed il logo del
Parco Nazionale del Cilento
e Vallo di Diano sono disposti tutt'intorno formando la
cornice.
Pur intuendo tutto l'amore e la speranza di un futuro
Stato sociale, è stato ripetutamente
disatteso, determinando una diversa
classificazione di cittadini italiani,
serie A e serie B, a seconda del posto in
cui si ha la fortuna di nascere e crescere.
Nelle ultime settimane, in molte
località del Salernitano, si sono succedute diverse riunioni sul tema annoso
dell’organizzazione dei Plessi Scolastici, alla luce delle recente normativa di
settore.
In particolare, per quanto concerne
l’ambito di competenza dell’Istituto
Comprensivo Scolastico di Gioi, gli
incontri tra il Dirigente, le Amministrazioni Comunali ed i genitori, hanno
prodotto per il momento accesi confronti dialettici, lettere di protesta avallate da Deliberazioni Consiliari, proposte di riorganizzazione dei Plessi sul
territorio, ma la soluzione equa e soddisfacente richiesta a gran voce da tutti, è
ben lungi dall’essere definita.
L’auspicio è che ci si ricordi che la
Scuola è una delle più importanti formazioni sociali, di cui parla la Costituzione, a proposito dello sviluppo della
persona umana. Un punto di partenza
imprescindibile, per le autorità competenti, se vi è la volontà di applicare la
norma secondo un principio di ragionevolezza ispirato alla specificità del territorio e per discutere senza riserve
mentali, dimenticandosi, per una volta,
del proprio Campanile, facendosi gui-
duce a Battipaglia, mi sono
trovata davanti quel meraviglioso monumento che indica l'ingresso nel Cilento.
Confesso che mi sono sentita orgogliosa di essere fra i
primi turisti a varcare quella
"Porta Rosa", accolta -in un
territorio che già amavodalla Padrona di Casa più
bella e più cara a tutti noi
Cristiani.
La bellezza del territorio,
la protezione della Vergine
Maria, ci daranno sicura-
mente la sensazione di trovarci in un angolo di Paradiso.
Tutti noi sappiamo che la
Porta Rosa di Velia è il simbolo dello spirito di generosa
e cordiale accoglienza dei
Cilentani che, fin dai tempi
remoti, quando ancora si
chiamavano Etruschi, accolsero i Focei (popolazione
proveniente da Focea nella
Grecia settentrionale) con
grande serenità, fondendosi
con loro, in pace, fino a formare un unico popolo.
Penso che noi Emiliani,
Bolognesi in particolare, ci
sentiamo a nostro agio in
questi territori perché anche
la nostra popolazione, in
genere, è laboriosa, accogliente e generosa.
A riprova di ciò, quando
nell'anno 191 a.c. il console
romano Publio Cornelio Scipione Nasica batté e scacciò i
feroci Galli Boi e, successivamente, portò nella città una
colonia latina di tremila
uomini, essi fraternizzarono
facilmente con la popolazione di ceppo villanovianoetrusco e le due popolazioni
si fusero senza problemi. I
romani vollero chiamare la
città BONONIA, mantenendo la radice celtica del nome
"bona" (città), ma usandola
come aggettivo che unirono
alla parola "omnia" (bonaomnia, tutte cose buone) e
quindi Bononia. Da quel
momento la storia di Bolo-
gna fu la storia di Roma.
Vorrei aggiungere un'altra
caratteristica che ci unisce,
ed è l'amore per la Madonna.
La nostra città è affidata
alla protezione della Beata
Vergine di San Luca il cui
Santuario è posto sulla cima
di un colle raggiungibile con
un porticato, formato da 666
archi, lungo ininterrottamente quasi 4 km. così che, da
qualunque parte rientriamo,
Massimo Sica
sembra venirci incontro ed
ognuno di noi vedendolo
esclama:" Ecco San Luca,
siamo a casa!".
Così i Cilentani, emigranti
o viaggiatori, da oggi e per
tutti i giorni futuri, appena
giunti nei pressi di
Ponte Barizzo, guardando
la splendida immagine della
Madonna del Cilento, si soffermeranno un attimo e, con
un sospiro di gioia, potranno
dire: "Ecco la nostra Madonna, siamo a casa!".
Luisa Lipparini Leonardi
CRONACHE
CILENTANE
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