CRONACHE
CILENTANE
ANNO XXV - N. 5/2008 Sped. A. P. com. 20 art. 2 legge 662/SA
LA PRIMA VOCE LIBERA DEL PARCO
MENSILE DI INFORMAZIONE DEL CILENTO, VALLO DI DIANO E ALBURNI
Caro Berlusconi ti scrivo...
On. le Berlusconi, nel tuo
nuovo governo c'è la speranza, la fiducia e l'attesa della
gente umile e della gente che
lavora onestamente. Se riuscirai a mantenere, nei prossimi 5 anni, almeno il 50% delle
promesse fatte in campagna
elettorale,
avrai reso una gran servizio
ai cittadini. Nessuno, prima di
te, aveva mai parlato dell'opportunità di combattere
la prepotenza di chi sta al
potere. Persone insignificanti ,
che una volta arrivati ( e non
si sa come!) a posti di comando incominciano a " travestirsi" da " Nerone" e… guai
a chi li tocca.
E questo si verifica in politica ed in tutti i settori della vita
sociale . Il bello poi che si
tratta di tutta gente "ignorantella" Non dimentico mai
quello che mi diceva un ami-
Il Vescovo Favale
respinge le voci di una Diocesi “appannata”
«Si può guardare alla Diocesi di
Vallo con grande speranza
e nuove prospettive»
Intervista a pagg. 8 e 9
Controcorrente
M
a in questo Cilento, il cielo resta
più scuro che a
mezzanotte; una campagna
elettorale silenziosa,dove la
persuasione è arrivata per
posta, anche ai morti;dove
gigantografie ammiccanti
dei candidati venivano esposte come ex voto; dove
abbiamo visto, davanti ai seggi, ancora aggirarsi i resti di
una genìa clericomarxista,
testimonianza sbiadita di
una scomparsa militanza,
nel solito tentativo di ringraziare con qualche consenso
raccattato, chi li ha collocati,
immeritatamente, nelle stanze dei bottoni.
Questa, la noiosa cronaca
delle ultime consultazioni
politiche, vinte alla fine dalla
Per quelli che non ti scrivono mai
TRA LE TANTE INIZIATIVE DEL TUO GOVERNO OCCORRE RIVEDERE IL RUOLO DELLA
GUARDIA DI FINANZA, DEI N.A.S E DEL TAR . IL TUTTO NELL'INTERESSE DEL CITTADINO
co:" Meglio aver a che fare
con un delinquente che con
un ignorante".
Allora, onorevole Berlusconi
, perché ti scrivo ? La risposta
è semplice.
Tutti i " grandi" giornalisti
ti fanno domande importanti,
ti chiedono se sarai condizionato da Bossi, se ti "piace"
più la Brambilla o la nostra
Carfagna, insomma tutte
domande di "grosso spessore".
Ma chi ti chiederà mai cosa
hai fatto o magari farai per la
povera gente? Nessuno, perché sono tutti impegnati nei
"grandi scenari". Allora consentimi ( o mi consenta ! ) di
prospettare quello che la gente, almeno quella della mia
terra, tiene molto a cuore:
NON VUOLE ESSERE CALPESTATA ! Fino ad ora ha taciuto perché la classe politica
predominante
"amava"
tenere la gente sotto i piedi.
Con te cambia la scena. Ed
ecco , forse, la necessità che
tu possa ascoltare un cronista
di periferia, che certamente è
più a contatto con le varie
problematiche. E dico subito
E’ passata ‘a nuttata...
Lega Nord, praticamente
inutili per un Cilento orfano
di candidati eleggibili e
come sempre affidato alle
seconde o terze linee.
Una campagna elettorale
soporifera, dal risultato
scontato, tra insopportabili
supponenze di politici incapaci e inadempienti e comici politicanti come Beppe
"vaffa"Grillo, abile e urlante
pubblicitario di se stesso, ma
fustigatore molto, molto parziale.
E' il sistema di potere consolidato che va abbattuto,
sradicato, non soltanto il
soggetto isolato e lontano
dalle tue simpatie, caro Grillo sparlante e sul numero
dei Vaffanculo, noi cilentani
possiamo batterti facilme-
mente, perché conosciamo
un esercito di destinatari.
Vaffanculo ai paracadutati
nelle istituzioni, alle congreghe di affaristi, ai raccomandati, alle cosche di manitenguli, agli spioni; Vaffanculo
agli amministratori, disonesti,della cosa pubblica, che
rigonfiano il portafogli, e a
quelli onesti che, per quieto
vivere, lasciano fare; Vaffanculo agli speculatori, ai faccendieri e ai loro protettori,
Vaffanculo ai venduti e Vaffanculo anche a te, Pier Giuseppe Grillo, urlatore con
motoscafo e megavilla; noi
viviamo in una terra da sempre frenata dalla demagogia,
dove delittuosamente sono
morte, autonomia e libertà.
Corrado Lucibello
che occorrerebbe rivede il ruolo della guardia di Finanza e
dei NAS ( Nucleo Carabinieri
Antisofisticazioni e Sanità)
considerati quasi come nemici dei cittadini.
E' vero , sono considerati
difensori dello Stato. In altre
parole " difendono" lo Stato,
ma contro l'assalto di chi ?
del cittadino?
Ma che grande contraddizione! Ma perché lo Stato e i
cittadini sono due cose diverse
? Perché lo Stato non è formato dai cittadini ? E allora è
opportuno che questi due corpi possano essere anche al
servizio del cittadino nell'interesse del lavoro e quindi dell'Economia.
La Guardia di Finanza potrà
essere di supporto alle piccole
imprese che spesse volte ricevono autentici bidoni da affaristi senza scrupoli. E molte
volte le azioni di recupero crediti non avvengono. Il piccolo
imprenditore rimane spesso
vittima degli imbroglioni.
Impossibile, poi , che si possa
immaginare di ottenere un
recupero credito fuori dal proprio territorio.
Per quanto riguarda i NAS
non sarebbe fuori logica
anche un'azione di guida , di
supporto alle varie attività,
spesso travolte da una miriade di leggi che peraltro sono
anche in contraddizione tra di
loro. Un intervento preventivo
è sempre nell'interesse di tutti.
E poi , bisogna ammetterlo
, l' invenzione del TAR ( Tribunale Amministrativo Regionale) si è rilevata un un'arma a
favore dello strapotere degli
Enti ( che pagano profumatamente gli avvocati con i soldi
dei cittadini ) ed un mezzo di
frustazione per il povero " cristo" che i soldi invece li deve
" elemosinare".
Onorevole Presidente del
Consiglio, se possibile, tieni
conto pure di questo…. consiglio.
Chi lavora va ringraziato,
fino ad ora invece è avvenuto il contrario.
Grazie ed … in bocca al
lupo ( e che il tuo Governo
possa stare sempre dalla parte
del cittadino! )
Dino Baldi
Il 2 maggio il neo presidente del Parco, prof.
De Masi ha convocato, in una conferenza di
lavoro, le associazioni culturali del territorio
Ampio servizio nel prossimo numero
maggio 2008
Pollica
Fa discutere l’aumento della tassa sui rifiuti
cronache cilentane territorio
Il parere del Sindaco Vassallo
2
Gradatamente , ma inarrestabile ,
la tassa sui rifiuti nel Comune di Pollica aumenta sempre di più . Nel
2005 l'aumento si era attestato al
2%. Più alto, ma ancora sostenibile,
l'aumento del 2006 ( 19%). Questo
per riguarda i paesi costieri, Pioppi ed
Acciaroli, perché nelle frazioni alte la
tassa sui rifiuti ha percentuali più basse, criterio in vigore da tantissimi
anni.
Le cartelle pervenute in questo
periodo, che si riferiscono all'esercizio
2007, sempre per i due paesi di mare
vedono salire , per le abitazioni private, la tariffa da euro 1,34 ad uro 2,oo
a metro quadrato.
Un aumento apparso subito eccessivo. E non sono mancate le critiche
e sono pervenute segnalazioni al
nostro periodico . Ma cosa ne pensa il
primo cittadino ?
Angelo Vassallo raccoglie anche la
provocazione che Cronache Cilentane ha lanciato nel numero di marzo"
La tariffa sui rifiuti nel Comune di Pollica è tra le più alte d'Italia" e ci suggerisce subito di confrontare le tariffe
del Comune con le tariffe di altre
zone. " Forse è vero- afferma il sindaco- che l'aumento potrebbe sembrare
eccessivo, però bisogna subito dire
che il Comune di Pollica non ha debiti
con il Consorzio di Smaltimento dei
rifiuti. Sappiamo che il Consorzio
attraversa un periodo di crisi economica per il mancato versamento delle
quote da parte dei Comuni. Il personale del Consorzio ha difficoltà a rice-
vere lo stipendio e quindi è doveroso
da parte dei Comuni pensare a questo problema. Pollica può vantarsi di
essere stato uno dei comuni più solleciti ad avviare la raccolta differenziata, la percentuale di raccolta differenziata ha superato il 60%. Certamente
il nostro è uno dei Comuni che non
presenta spettacoli di rifiuti lungo le
strade. Il servizio viene svolto con
ziata e migliorare l'ambiente in cui
viviamo".
Il sindaco ci informa che è allo studio un piano per riorganizzare le tariffe e la prima novità sarà a vantaggio
delle persone che vivono da sole, le
quali, in futuro, potranno beneficiare di sconti. Ci saranno agevolazioni
per le attività commerciali ed artigianali dei paesi interni , dove veramen-
Il litorale di Pioppi
regolarità. Purtroppo sono cresciuti e
continuano a crescere i costi per lo
smaltimento. In modo particolare
sono alti i costi per o smaltimento
dell'indifferenziato e dei rifiuti
ingombranti. Importante appare l'obiettivo da raggiungere. Far crescere
la percentuale della raccolta differen-
te spesso si fanno i miracoli per
sopravvivere .
Angelo Vassallo ammette invece
che sono alte per i paesi costieri le
tariffe degli alberghi e di questo si
terrà conto nella predisposizione del
nuovo piano.
Dino Baldi
CENTOLA
PISCIOTTA
CASALVELINO
AGROPOLI
CASTELLABATE
POLLICA
Abitazioni
1,22
0,85
1,5
1,35
2,55
2,00/1,20
Ristoranti
4,73
2,07
6,00
3,39
13,00
7,5/1,27
Albeghi
4,73
1,6
6,00
3,35
4,05
7,5/1,27
Attività commerciali
3,41
1,6
3,5
3,39
3,41
5,0/0,84
Ogliastro Cilento
verso il compostaggio
domestico
Ogliastro Cilento adotta la raccolta
differenziata ed il compostaggio domestico per risolvere il problemi dei rifiuti.
In questo modo anche il centro collinare
si allinea ad altri comuni del Consorzio
Rifiuti Salerno 4 che da tempo adottano
questo sistema per salvare l'ambiente.
Con il compostaggio domestico vengono
ridotti immediatamente i rifiuti ed eliminati gli odori sgradevoli dei cassonetti e
delle discariche. Già nelle scorse settimane, mediante un pubblico manifesto a firma del sindaco Michele Apolito, i cittadini erano invitati a compilare un questionario riguardante le proprie conoscenze
circa la raccolta differenziata e lo stesso
compostaggio, nonché a partecipare alla
relativa campagna se in possesso di un
orto oppure un giardino superiore ai 50
metri quadrati. Il coordinatore del settore
è il consigliere delegato Luigi Tamasco
che recentemente ha organizzato un
incontro con la dottoressa Lidia Positano
alla presenza di un folto pubblico. La
funzionaria del CORISA di Vallo della
Lucania ha posto in risalto tutta l'importanza della raccolta differenziata e del
compostaggio anche in vista della prossima stagione estiva. Inoltre è stato spiegato il funzionamento della composteria,
che si suggerisce di collocare in un luogo
ombreggiato, così per la raccolta differenziata "porta a porta" che dovrà prendere avvio a breve scadenza. E' stato
affrontato anche il problema dei rifiuti in
rapporto alla prossima stagione turistica.
La professionista ha ricordato che il
CORISA 4 ha disposto dei posti strategici,
una specie di consorzio di pochi comuni
in cui collocare i rifiuti prima che venga
risolto il problema di Serre. Il consigliere
delegato Luigi Tamasco ha detto che la
composteria verrà fornita gratuitamente
dal comune a tutti coloro che ne hanno
fatto richiesta e che altri incontri chiarificatori con esperti verranno organizzati il
più presto possibile allo scopo di rispondere positivamente alle richieste ed esigenze dei cittadini.
Mario Garofalo
Le tariffe sono per metro quadrato. Per Pollica la prima tariffa riguarda i paesi di mare, la seconda i paesi dell’entroterra.
Non subiranno alcun aumento
le tariffe relative alla Tarsu nel
Comune di Roccadaspide, che
quindi resteranno le stesse dello
scorso anno e di quello precedente. Nel comune della Valle del
Calore retto da Girolamo Auricchio, il servizio di raccolta dei
rifiuti, anche grazie al successo
del sistema della raccolta differenziata, adottato nel marzo del
2007, non ha comportato aumenti
per l'utenza privata sia nelle aree
urbane che in quelle rurali. Ad
oltre un anno dall'applicazione
del sistema della differenziata,
che, partendo dalle aree urbane,
gradualmente è stato esteso alle
aree rurali, i risultati si confermano soddisfacenti: dallo scorso
gennaio, la raccolta differenziata
viene applicata su tutto il territorio comunale senza alcuna differenza tra le aree rurali e i centri
urbani, fatta eccezione per il conferimento dell'umido che nelle
frazioni viene garantito solo in
favore di coloro che ne fanno
Roccadaspide
Nessun aumento per la tassa sui rifiuti
Il Comune di Roccadaspide ha confermato
le tariffe degli ultimi due anni
richiesta. Per questa ragione non
può esistere una tariffa differenziata tra il centro urbano e le
zone rurali, tranne che per le abitazioni private che non conferiscono l'umido e che per questo
hanno una riduzione pari al 30%.
Se nello scorso anno la tassa
sui rifiuti è bastata a coprire i
costi di gestione per il 70%, quest'anno si profila la necessità si
avvicinarsi alla percentuale del
100%, da raggiungere nel 2009; a
tal fine la Giunta ha deciso di
ritoccare solo le tariffe di alcune
categorie che producono una
quantità maggiore di rifiuti, e
riducendole al contrario per altre
categorie.
Così la Giunta Comunale ha
ridisegnato la classificazione delle tariffe in base alle categorie di
utenti, stabilendo che le utenze di
categoria "A" (musei, archivi,
biblioteche, attività di istituzioni
culturali, politiche, religiose,
scuole pubbliche e private di ogni
ordine e grado) pagheranno €€
1,24; le sale teatrali e cinematografiche, sale per gioghi, palestre,
depositi di macchine pagheranno
€€ 3,92, infine le aree scoperte
pagheranno €€ 1,22; quelle di
categoria "B" (attività commerciali all'ingrosso, supermercati,
autosaloni, autoservizi, autori-
messe, piscine a pagamento, parchi giochi, banchi di vendita
all'aperto in modo ricorrente)
pagheranno €€ 3,02. Quelle di
categoria "C", ossia le abitazioni
private, sia nel centro urbano che
nelle aree rurali e le attività ricettive e alberghiere pagheranno €€
1,24, fatta eccezione per le aree
rurali che non conferiscono l'umido che pagheranno €€ 0,87. Le
utenze di categoria "D" pagheranno dai 2,50 €€ di ospedali e
strutture sanitarie ai 5,72 €€ delle
banche; quelle di categoria "E",
ossia le attività di produzione
artigianale o industriale la tassa
sarà di €€ 4,82, mentre le attività
di commercio al dettaglio di beni
non deperibili pagheranno €€ 3,02.
Infine le utenze di categoria "F"
ossia esercizi pubblici quali bar,
trattorie, agriturismo pagheranno
€€ 5,72, mentre per le attività di
vendita al dettaglio di beni alimentari o deperibili la tassa sarà
di €€ 4,42.
Annavelia Salerno
maggio 2008
Il nuovo libro di Luigi Giuliano
L'oscura mano del destino, forse una
mano disegnata artisticamente in
copertina dal pittore Antonio Morgese,
con sfondo un volto di donna con occhi
profondi ed intensi, trasforma un increscioso fatto di cronaca, avvenuto in un
paese della Valle del Calore, in un
romanzo da leggere in un fiato soltanto. Il merito è di Luigi Giuliano, lo scrittore ereditese ormai prossimo alle
ottanta primavere. E' una vicenda che
si svolge tra la provincia e la città, i cui
protagonisti sono contadini, pastori e
professionisti cilentani. Si narra di una
società "primitiva" in cui un'adolescente, Lucia,cade precipitando dal
pendio di una collina nel raccogliere
more ed abortisce dopo aver conosciuto l'esperienza dell'incesto con il fratello Remo: hanno visto accoppiarsi le
pecore con i montoni che portavano al
pascolo ed hanno voluto far l'amore.
La sua famiglia per la vergogna è fuggita dal paese facendone scomparire le
tracce. E' protagonista un capo d'istituto più attento alle doti fisiche delle
colleghe piuttosto che ai problemi della
scuola. E' protagonista Erica che vede
la propria figlia Angelica sposare Leandro, un ragazzo bellissimo ambito dalle
ragazze del paese anche perché figlio
di medico, un poco come il bell'Antonio di Brancati, ma afflitto da un difetto che stava a metà strada tra l'inibizione e l'impotenza sessuale. Poi, l'ambiente paesano con il cicalio degli
anziani ma anche delle ragazze che
amano "informare ed informarsi" sulla
realtà degli altri. Sullo sfondo i racconti
di un vecchio colonnello, momenti vissuti da protagonista nella Prima Guerra
Mondiale. Protagonista anche Marcello fortemente geloso della bellezza della figlia, che riceve la formale domanda
di matrimonio presentata dai familiari.
Il complesso del reticente Leandro è un
peccato, una vergogna perché "l'onore" è ancora inteso come potere farsi
"onore con una donna" , dove l'intervento dello zio prete suggerisce il processo presso la Sacra Rota che scioglie
Angelica da sì pronunciato per amore
di Leandro, e dove la famiglia dello
sposo è costretta ad emigrare "per vergogna". C'è, però, anche la voglia di
qualcosa di nuovo, il desiderio di uscire
dal paese ma ciò si chiama emigrazione. Angelica diventa maestra, e supera
velocemente il trauma della morte per
tumore del padre e di un matrimonio
fallito, va via in città e ritrova un suo
vecchio pretendente, respinto più volte,
Nico, il quale saprà darle ciò che non
ha voluto da Leandro: un figlio. Questo
è il contenuto di un romanzo "veritiero" che lo scrittore ereditese ha stampato presso il Centro Grafico Meridionale di Pasqualino Schiavo.
Mario Garofalo
ANGELI NEL CIELO
DEL CILENTO
Bando della sezione poesia inedita della II Edizione del Festival "Angeli nel Cielo del Cilento.
Eventi d'arte, letteratura e spettacolo".
Il Festival promosso dall'Amministrazione Comunale di Ceraso, con la partecipazione dell'Ente
Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano e in collaborazione con l'Associazione Culturale "Il
Giardino dei Ciliegi", si svolgerà a Ceraso (Sa) dal 29 giugno al 6 luglio 2008.
SEZIONE SU LIBERA PARTECIPAZIONE - "Tiberio e Felice Testa": poesie inedite
Alla sezione Tiberio e Felice Testa possono partecipare tutti i poeti di lingua italiana, inviando
tre liriche inedite e non premiate in altri concorsi. Le composizioni dovranno essere spedite alla
segreteria del Premio entro il 31 maggio 2008, in 5 copie, firmate e corredate da una breve nota
bio-bibliografica. E' richiesto un contributo di 25,00, a copertura delle spese organizzative, da
inviare tramite assegno circolare intestato a Clara Schiavone (Presidente associazione "Il Giardino dei Ciliegi") quale quota di partecipazione al premio.
La giuria, presieduta da Vincenzo Guarracino (Presidente) e da membri che saranno resi noti
all'atto dell'assegnazione del Premio, selezionerà 5 (cinque) autori che saranno dichiarati finalisti del Festival della Letteratura "Angeli nel Cielo del Cilento" e che saranno invitati a presentare al pubblico i loro testi nel corso di 3 serate.
Il vincitore sarà dichiarato dal voto congiunto di una Giuria popolare e della Giuria tecnica, alla
fine della terza serata. Al primo classificato andrà un premio in danaro di 500,00, oltre ad una
selezione di prodotti tipici del Cilento: olio, vino, formaggi, miele; agli altri due finalisti rispettivamente 300 e 200 euro. A tutti e tre gli autori finalisti sarà offerta ospitalità per il periodo della
manifestazione. Le decisioni della giuria sono insindacabili e inappellabili; i premi dovranno
essere ritirati personalmente dagli interessati. In caso di assenza alla Cerimonia di Premiazione,
i vincitori avranno diritto al titolo del Festival senza il corrispettivo in danaro e in prodotti tipici;
la partecipazione al Festival implica la piena conoscenza e accettazione del presente regolamento. Gli autori selezionati dalle giurie saranno convocati a mezzo telegramma, per via telefonica
o per e-mail. Il materiale inviato al Festival non sarà in nessun caso restituito.
Ogni anno, costituiranno parte integrante e sostanziale del Festival eventi d'arte, alla cui realizzazione saranno invitati artisti (pittori, scultori) di varia provenienza e formazione.
Associazione Culturale "Il Giardino dei Ciliegi" Piazza Mazzini - 84052 - Ceraso
(Sa) Direttore: Vincenzo Guarracino - Segreteria e Coordinamento: Emilio Buonomo - e mail: [email protected]
Meminisse iuvabit
Santiago e il “vecchissimo”
Theris di Leonida
di Christian Golias
Il vecchio e il mare si chiude,
com’è noto, con un Santiago
addormentato, nella sua capanna,
insieme al giovane Manolo, che
veglia su di lui con affetto e riconoscenza. «The old man was dreaming about the lions», scrive
Hemingway alla fine del suo breve
romanzo. Perché – vien da chiedersi – Santiago sogna i leoni?
Non mi pare che molti abbiano
riflettuto su questo particolare. Il
dato interessante è la trasposizione
onirica dell’habitat zoologico del
pescatore: fuor di metafora, il
pescatore che sogna i leoni e non i
pescecani, i “mostri” terrestri anziché quelli marini, è semplicemente
denaturato, ha come detto addio
alla sua vita. Se ciò fosse vero,
anziché ostinarsi a scorgere in
Santiago, contro l’espresso parere
del suo stesso creatore, la controfigura allegorica del capitano Achab
di Melville, si potrebbe azzardare
un nuovo accostamento ai classici
antichi, in aggiunta a quello virgiliano da me ipotizzato, tempo fa, a
proposito del racconto Vecchio al
ponte. La letteratura greca, in particolare, è ricca di epopee “marinaresche”, dall’Odissea di Omero
alle Argonautiche di Apollonio
Rodio. Ma c’è un epigrammista
alessandrino a me assai caro,
Leonida di Taranto (IV-III sec.
a.C.), nei cui brevi componimenti
pervenutici,
raccolti
tutti
nell’Antologia Palatina, tra le
numerose allusioni agli “ultimi”
della società, ai dimenticati dal
tempo e dalla storia, le diverse
figure di pescatori sembrano quasi
racchiudere piccoli frammenti dell’animo complesso e travagliato
del Santiago hemingwayiano.
Il puzzle letterario sembrerebbe
difficile da comporre, ma basterebbe servirsi come canovaccio del
bellissimo epigramma sepolcrale
dedicato a Theris (A.P. VII 295)
per trovare la giusta via interpretativa. Il “vecchissimo” Theris (ton
trigheronta), ricorda Leonida,
viveva della buona pesca che gli
fruttavano le sue nasse, i suoi tuffi
in mare erano più profondi di quelli di una folaga, i pesci li scovava
senza paura nelle loro tane; lui, che
pure navigava su una misera barca,
nessuna tempesta riuscì ad abbatterlo, ma nella sua capanna di
giunco, simile ad una lucerna, lentamente si spense di morte naturale
(automatos); non i figli, non la
moglie gli costruirono la tomba,
ma il gruppo (thiasos) dei suoi
compagni pescatori. Theris e
Santiago costituiscono due figure
eroiche e la loro esistenza non si
può concepire disgiunta dal mare.
La loro famiglia non è fatta di
moglie e figli, di nuore e nipoti, di
sangue che si rimescola a sangue:
la loro famiglia è un tiaso quasi
religioso, composto da compagni
di lavoro, animato da comuni esperienze, gesti solidali, sorrisi gioiosi
o pianti disperati dopo traversate
oceaniche, per alcuni senza più
ritorno.
La lettura degli epigrammi di
Leonida ci spinge però oltre: nel
cuore di Santiago c’è molto del
“vecchissimo” Theris, ma anche
del pescatore Pàrmide, di cui il
poeta descrive la morte fatale
seguita ad una serrata caccia ad
una murena (A.P. VII 504); così
come di Tarsis, divorato per metà
da un enorme squalo (A.P. VII
506); e ancora di Teleutàgora (A.P.
VII 652), di Pròmaco (A.P. VII
665), di Dìocle (A.P. VII 266), di
Callìscro (A.P. VII 273), di Fillèo
(A.P. VII 283), di Fintóne (A.P. VII
503), tutti inghiottiti dai flutti di
orribili tempeste. I “leoni” che a
Santiago compaiono in sogno sono
forse il testamento di una sconfitta,
il desiderio di una mancata morte
in battaglia, lì, tra le onde, dove un
“lupo di mare” vorrebbe ripetere la
sfida lanciata dal suo tiaso al
mostro comune da abbattere. Ma,
rispetto a Theris, il tiaso di
Santiago non sembra essergli solidale, lo ostracizza per vile superstizione, lo lascia tra le mani dell’inesperto Manolo, un figlio acquisito chiamato dalla sorte a dare al
vecchio una degna sepoltura. In
Santiago rivivono come desiderio
le fini atroci degli altri pescatori
leonidei, i “vinti” nel senso tradizionale del termine, ma vinti pur
sempre in mare, dunque ancora
vivi nell’afflato religioso del loro
tiaso fedele. L’ultimo sogno di
Santiago ne lascia prefigurare la
fine, o forse il suicidio (quello di
Hemingway?): l’immagine finale
del sonno del vinto non ha altra
funzione che raddolcire l’implacabile veridicità di quella implicita
profezia.
cronache cilentane cultura
L’oscura mano del destino
3
maggio 2008
cronache cilentane iniziative
Manifestazioni ad Agropoli e Giungano
per i cento anni della donna
4
Il centenario della
Festa della Donna è
stato celebrato in
Agropoli il 7 marzo
presso la Sala consiliare cittadina con una
manifestazione organizzata congiuntamente dall'AUSER - Università della Terza Età
e del Tempo Libero e
dalla FIDAPA (Federazione Italiana Donna
Arte
Professione
Ambiente) con il
Patrocinio del Comune di Agropoli. Riflessioni sulla storia ed il ruolo avuto dalla donna nel corso di questi ultimi cento anni si sono unite alla lettura di poesie ed allo ascolto di canzoni napoletane eseguite dai Cantori dell'Auser di
Agropoli "Bianchi per Caso" diretti dalla professoressa Rosa Perna. La declamazione delle liriche sulla donna e le canzoni si sono alternate alle riflessioni
dal tema "Donna e cultura" i cui relatori sono stati la presidente della FIDAPA
Teresa Volpe, il presidente
del Centro di Promozione
Culturale per il Cilento e
redattore Capo di Cronache Cilentane Amedeo La
Greca, l'Assessore alle
Identità Culturali civico
Franco Crispino, lo storico
Domenico Chieffallo ed il
presidente regionale dell'Auser Mario Melluso.
Moderatrice è stata la pro-
Pisciotta
fessoressa Elvira Lo Bascio Milano, presidente zonale dell'Auser. Il sindaco
Franco Alfieri ha fatto gli onori di casa, ha salutato i presenti anche a nome
dell'Amministrazione comunale e della popolazione agropolese evidenziando
tutta l'importanza dell'evento e ribadendo la disponibilità dell'ente locale per
la realizzazione di questo e degli altri eventi culturali che servono a far crescere culturalmente il territorio. Tra i presenti il vice sindaco Mauro Inverso, personalità del mondo della cultura giunti ad Agropoli anche dai paesi vicini. In
occasione del centenario della Festa della Donna l'Auser ha dato alle stampe il
libro di poesie sulla donna "1908 - 8 marzo 2008" distribuito al pubblico con
altri opuscoli sull'attività dell'Auser e con il libro relazione sulla "Dieta Cilentana" pubblicato a cura del Centro di Promozione Culturale per il Cilento e da
Cronache Cilentane.
La manifestazione ha avuto una seconda tappa a GIUNGANO con altro
convegno sul tema "Centenario giornata della donna e la pace nel mondo".
Nella bella aula consiliare elegantemente arredata, i saluti di convenienza
sono stati porti dal sindaco, dott. Francesco Palombo, che ha puntualizzato i
temi più scottanti della
presenza della donna oggi
nela nostra società e il suo
ruolo fondamentale per la
crescita sociale. Sono
intervenuti la Preside Elvia Lo Bascio Milano, il dott, Chieffallo e il prof. Amedeo La Greca, il prof. Carmelo Verdevelle, presidente dell'Ass. "2000"; ha
coordinato l'incontro l'assessore Franco Russomando.
Anche in questa occasione i CANTORI CILENTANI AUSER, con la partecipazione del giovane organettista Giuseppe Orlotti.
Mario Garofalo
Castellabate
Gemellaggio di scuole fra Torino e Pisciotta Un’accademia della pizza per preparare
Il Nord e il Sud dell'Italia a braccetto.
Nell'ambito del turismo scolastico, la classe
della seconda media del centro di Torino
"Drovetti" e la seconda "A" dell'Istituto
Comprensivo di Pisciotta "Alessandro Pinto" sono diventati una cosa sola. Dal capoluogo piemontese sono arrivati nella terra
dell'ulivo pisciottano, 13 alunni, accompagnati dalla professoressa di lettere, Vittoria
Cottica e dal professore di matematica,
Pasquale Stanziano, ricambiando così, la
visita che i ragazzi cilentani effettuarono
nel mese di febbraio, ai loro coetanei piemontesi. Pertanto in questa settimana, il
gemellaggio tra la scuola di Torino e quella
di Pisciotta, ha consentito di avere una
classe così composta: Youssef Abqar,
Andrea Albiero, Fabio Borrelli, Ossama
Bourzama, Gabriela Coconete, Carmela
Cutrì, Angela De Cocinis, Jessica De Chirico, Fabiana Di Nunzio, Ionut Alexandru
Diaconu, Aniello Esposito, Anna Fazio,
Miriam Giaquinto, Ida Greco, Pietro Greco,
Giovanna Greco, Eugeniu Mamaliga, Alessandro Mandalari, Alessia Manzione, Chiara Mautone, Vlada Mititelu, Edona Osmanaj, Michele Pacetti, Sara Pitisi, Andrei
Popa Gelu, Valentina Salinco, Aniello Tambasco, Raffaella Tomei ed Andrea Veneroso. La professoressa Vittoria Cottica della
scuola di Torino ci ha dichiarato:" Lo spirito
di questo scambio è quello di unire realtà
di scuola e sociali così diverse del nostro
paese creando un proficuo spirito di collaborazione e nello stesso tempo di conoscere ambienti diversi, in questo caso il Cilento". Il dirigente scolastico dell'Istituto Comprensivo di Pisciotta, Angelo Bruno, ha parlato di occasione unica non solo per i nostri
ragazzi ma per l'intero paese, afferman-
do:"La scuola che ospitiamo ci aveva chiesto fortemente che i loro alunni fossero
tenuti insieme ed io ho anche fortemente
voluto che prendessero contatti diretti con
le nostre famiglie; sono rimasti sbalorditi
dalla nostra ospitalità, ma noi non abbiamo
fatto nulla di eccezionale, siamo stati semplicemente noi stessi e per loro è stato
qualcosa di eccezionale e, penso che
cominceranno a guardarci con un altro
occhio. Nello stesso tempo abbiamo dato
una mano alla nostra Campania perché,
penso, che molti genitori non hanno mandato i loro figli perché temevano l'emergenza rifiuti e arrivando qui sono rimasti
piacevolmente sorpresi, non solo dalla bellezza dei nostri luoghi ma anche dalla pulizia del nostro paese e da tutte le attività
che noi come scuola abbiamo messo in
campo per dimostrare che ci teniamo al
nostro territorio ed al nostro ambiente tanto è vero che siamo l'unica scuola in Italia
ad aver messo in campo l'isola ecologica e
la raccolta differenziata degli oli vegetali".
Il primo cittadino di Pisciotta, Cesare Festa,
ha parlato di questo gemellaggio come di
un evento, dichiarandoci:" Viviamo un
momento in cui sono in giro delle tossine di
tipo separatistico e secessionistico e, queste iniziative, servono ad avvicinare il Nord
al Sud e viceversa ed a rafforzare così il
sentimento di italianità ed inoltre abbiamo
anche la possibilità di mostrare a questi
ragazzi, venuti da una città del Nord, che la
Campania non è solo spazzatura ma che ha
anche zone come la nostra che fortunatamente non risentono di questa grave crisi
che ha offerto una immagine negativa di
tutta la Campania di fronte al mondo intero".
Nicola De Feo
esperti pizzaioli professionisti
Si tratta di una singolare iniziativa promossa dall'Associazione
Pizzaioli Cilentani fondata e presieduta dal giovane maestro
Renato Viola, noto su tutto il globo per aver realizzato ad un ricco
imprenditore dell'Italia Settentrionale la pizza più costosa al mondo
(la cosiddetta "Louis XIII") al
"modico" prezzo di 8300 euro.
Membro della nazionale Pizzaioli
Acrobatici e vincitore di importanti concorsi svoltisi in Italia e all'estero legati al settore della pizza,
Renato Viola ha pensato di trasmettere la sua eccelsa arte e il
suo magistrale sapere a tutti coloro che aspirano ad apprendere i
segreti di una nobile e antica tradizione legata ad una pietanza
tipicamente campana. Con il supporto operativo di altri colleghi
che fanno parte anche loro della
stessa squadra agonistica, ha
costituito a Prignano Cilento un
corso di formazione per pizzaioli
professionisti, una vera e propria
"accademia della pizza" dove gli
allievi potranno apprendere tutte
le tecniche per sfornare un eccezionale prodotto culinario di alta
qualità. In questa particolare
scuola, teoria e pratica procedono
di pari passo al fine di far comprendere ai corsisti le caratteristiche intrinseche di questa prelibata
specialità che viene servita sotto
diversi nomi legati alla relativa
forma esteriore. Merceologia, storia della pizza, gestione del forno;
principi di alimentazione; igiene…
sono alcune delle materie incluse
nell'ampio e variegato curriculum
di studi di questa "accademia della pizza" che ha suscitato fini dall'inizio l'attenzione di parecchi
aspiranti pizzaioli provenienti
anche dall'estero. "E' un grande
risultato - ha affermato il maestro
Costabile Di Bartolomeo , uno dei
docenti dell'accademia - perché
coloro che seguiranno con profitto
le varie fasi dei corsi avranno la
possibilità di andare a lavorare in
tutto il mondo". Sulla stessa linea
il maestro Renato Viola: "Principale obiettivo di questa scuola è
quello di dare nuove opportunità
di lavoro soprattutto ai giovani,
garantendo loro il maggior livello
di professionalità": Oltre alla sede
principale di Prignano Cilento, fra
breve i corsi avranno luogo anche
a Castellabate capoluogo, presso
la succursale ubicata nella rinomata pizzeria "Madonna della
Scala", celebre in tutta la nostra
regione per le eccellenti specialità
tradizionali. Al termine dei corsi, i
partecipanti potranno conseguire
un particolare attestato solo dopo
di aver superato impegnativi esami orali e pratici alla presenza di
esperti mondiali di chiara fama.
Angelo Mazzeo
maggio 2008
Festeggiamenti in grande stile per il
decennale dell'Associazione "Amici di
Camella e Perdifumo": il 3 e 4 maggio all'evento culturale e religioso
intitolato "Tra cielo e terra" è stato
infatti presente il Coro polifonico della diocesi di Roma, diretto da mons.
Marco Frisina, direttore della Cappella musicale lateranense e compositore
di fama internazionale.
L'Associazione "Amici di Camella e
Perdifumo" è nata nel 1998 per
volontà di Larry Nazario Paragano,
originario di Camella ma residente
negli Usa, che ne è stato il primo
socio fondatore e presidente onorario.
L'associazione è stata presieduta da
Francesco Gargione, Stefania De
Simone e, attualmente, da Paolo
Avella.
Il suo scopo è la valorizzazione delle comunità di Perdifumo e Camella
attraverso aiuti in ambito sociale, culturale e spirituale. È vicina agli anzia-
ni, ai giovani e alle parrocchie. Promuove manifestazioni, offre assistenza e borse di studio. Di recente ha
istituito il Premio Sant'Arcangelo e
sta curando l'edizione del primo libro
storico-sociale su Perdifumo e Camella.
Mons. Marco Frisina ha istituito nel
1984, per animare le più importanti
liturgie diocesane, un coro che oggi è
composto da circa 250 elementi provenienti da altrettante parrocchie
romane. Autore di oltre 150 Oratori
sacri e delle colonne sonore del progetto Bibbia -Film Rai, ha ricevuto
numerose onorificenze. La sua ultima
composizione è l'opera "La Divina
Commedia".
Nominato nel 1997 accademico
onorario virtuoso da papa Giovanni
Paolo II, è stato responsabile musicale
dei principali eventi del grande Giubileo 2000: il Congresso eucaristico
internazionale, la Giornata mondiale
Programma Operativo Nazionale SCUOLA 2007 - 2013
"Competenze per lo sviluppo" e "Ambienti per l'apprendimento"
A Futani e Ceraso attivati corsi di formazione per allievi, genitori e docenti
La Direzione didattica di Futani, comprendente le scuole dell'infanzia e primarie di Ceraso e Futani, ha predisposto dei progetti di formazione per allievi
e genitori finanziati nell'ambito delle azioni previste dal P.O.N. (Programma
Operativo Nazionale), "Competenze per lo sviluppo" finanziato con il F.S.E.
(Fondo Sociale Europeo) e "Ambienti per l'apprendimento" finanziato con il
F.E.S.R. (Fondo Europeo di Sviluppo Regionale) per le annualità 2007 e 2008.
I due programmi, "Competenze per lo sviluppo" e "Ambienti per l'apprendimento" sono a titolarità del Ministero della Pubblica Istruzione e sono
rivolti ai territori dell'ex obiettivo 1 per sostenere l'innovazione e la qualità
del sistema scolastico e colmare il divario con le altre aree territoriali del Paese e dell'Unione Europea. Infatti, notevoli sono gli incentivi attivati dall'Unione Europeo per favorire scambi culturali e per promuovere lo sviluppo delle
aree marginali d'Europa di cui il Cilento fa parte.
Le iniziative di promozione di programmi culturali finanziati con i Fondi
Strutturali Europei hanno lo scopo di innalzare i livelli di apprendimento e di
competenze, aumentando la partecipazione a opportunità di carattere "permanente".
L'obiettivo del P.O.N. "Competenze per lo sviluppo" è quello di incidere
sulla preparazione, sulla professionalità delle risorse umane, "provocando"
un aumento del livello e della diffusione delle competenze che, unite alle
capacità di apprendimento dei giovani e adulti, dovranno tendere a creare le
condizioni per un'accrescimento dell'attrattività della scuola anche con la
creazione di ambienti attrezzati per la didattica e la ricerca (in questo contesto ben si inserisce il progetto che prevede la realizzazione di un "laboratorio
scientifico", dopo la realizzazione dell'Aula informatica a Ceraso finanziata
nell'ambito del P.O.N. del 2005).
I corsi attivati quest'anno a Futani e Ceraso interessano i genitori e gli
alunni delle scuole elementari dei due centri e hanno l'obiettivo di "promuovere il successo scolastico, le pari opportunità e l'inclusione sociale". I corsi
per i genitori si svolgono a Futani, mentre i corsi degli alunni si svolgono a
Ceraso e a Futani.
La Direzione didattica di Futani, che è "Centro risorse contro la dispersione
scolastica" sfruttando gli interventi attivati per "migliorare i sistemi di
apprendimento durante tutto l'arco della vita" ha attivato anche un modulo
per adulti che non hanno completato il corso regolare di studi, si rende così
possibile l'acquisizione di conoscenze anche in settori come l'informatica per
adulti che potranno in maniera più consapevole affrontare le sfide di una
società sempre più informatizzata e complessa.
In affiancamento ai corsi per alunni e genitori, è stato attivato anche un
corso per i docenti del Circolo di Futani volto a "migliorare le competenze del
personale della scuola e dei docenti" chiamati a migliorare ulteriormente le
proprie competenze e i propri metodi di insegnamento.
Per informazioni: [email protected] - cellulare 328 3422580
Emilio Buonomo
della gioventù e il Giubileo delle famiglie che ha animato con il suo coro.
Nel 2003 è divenuto docente della
Pontificia Università della santa croce
e nel 2004 docente della Pontificia
Università lateranense. L'anno dopo
gli è stato attribuito, assieme al maestro Claudio Abbado, il Premio internazionale per la cultura "Giuseppe
Verdi". Nel 2006 ha vinto il Premio
nazionale "Fabriano - artisti dello
spettacolo" e il Premio "Giulia
Ammannati - Grandi maestri del cinema".
Il programma della kermesse "Tra
cielo e terra" si è aperto sabato 3
maggio alle ore 18 con il seminario
liturgico-pastorale "Musica tra cultura e liturgia" nella chiesa parrocchiale
di S. Nazario a Camella. Ne è stato il
relatore mons. Marco Frisina. Sono
intervenuti il maestro Francesco De
Mattia, direttore del Conservatorio
"Martucci" di Salerno, e mons. Gio-
vanni Di Napoli, direttore dell'Ufficio
liturgico della diocesi di Vallo della
Lucania. Le conclusioni, invece, sono
state affidate a mons. Guglielmo
Manna, vicario generale della diocesi
di Vallo.
Poi la manifestazione è proseguita
nella tendostruttura comunale a Perdifumo con una breve commemorazione per il decennale dell'Associazione "Amici per Camella e Perdifumo"
e il concerto del Coro polifonico della
diocesi di Roma, diretto dal maestro
mons. Marco Frisina. Conducono la
serata i giornalisti Guido Cairone e
Annarita D'Andreatta.
Domenica 4 maggio nella chiesa
collegiata parrocchiale di San Sisto II
a Perdifumo si è tenuta la solenne
celebrazione eucaristica presieduta
dal vescovo della diocesi di Vallo,
mons. Giuseppe Rocco Favale. Anima
il Coro polifonico della diocesi di
Roma.
San Marco di Castellabate ha ospitato la grande vela
Regata classe Optmist dal 4 al 6 aprile
Dal 4 al 6 aprile il
Club nautico Castellabate, associazione
sportiva dilettantistica affiliata alla
Federazione italiana
vela, ha organizzato la Selezione
Interzonale della
Classe Optmist,
regata aperta ai
timonieri juniores
nati negli anni 1993
- 1994 - 1995 - 1996.
L'Optimist è un'imbarcazione a vela
con equipaggio singolo utilizzata da
atleti cadetti e juniores, rappresenta
da anni il punto di partenza per tutti
coloro che da giovanissimi si avvicinano allo sport velico.
La manifestazione che il Comitato
V Zona Fiv ha assegnato al Club nautico Castellabate è inserita nel calendario agonistico nazionale della Federazione italiana vela e ha visto la partecipazione di circa 100 giovanissimi
atleti provenienti dai più noti circoli
velici italiani della V, VI e VII Zona
Fiv, ovvero Campania, Calabria e Sicilia, impegnati in tre giorni di regata
per selezionarsi ai campionati italiani
ed europei.
Il Club nautico Castellabate, presieduto da Francesco Lo Schiavo, come
circolo organizzatore ha curerato ogni
aspetto per garantire un ottimo svol-
gimento delle regate.
La base logistica della manifestazione è stata allestita presso un noto
hotel, direttamente sul porto di San
Marco, mentre le imbarcazioni sono
state dislocate sul piazzale antistante.
La regata di selezione interzonale
Optimist ha rappresentato un altro
importante evento sportivo che è
andato a premiare l'attività ultradecennale di un'associazione sportiva
dilettantistica impegnata nella promozione della vela.
Dal 1994 ad oggi il Club nautico
Castellabate ha organizzato oltre 10
manifestazioni di carattere nazionale
e 18 di carattere regionale, con centinaia di presenze tra equipaggi giudici
e dirigenti coinvolti, una presenza
ormai costante negli appuntamenti
agonistici regionali e nazionali della
Federazione italiana vela.
VICINI NEL DOLORE
Acciaroli
La scomparsa del sign. ANGELO LA GRECA lascia un vuoto nel paese ed
un rimpianto in quanti lo hanno conosciuto e frequentato. La Direzione e
Redazione di Cronache Cilentane esprime il più sentito cordoglio alla moglie,
ins. Margherita, ai figli Gianfranco ed ins. Elena, alla sorella ins. Teresa e
parenti tutti.
Pollica
E' venuto a mancare all'affetto dei suoi cari GIUSEPPE LAUDANO. Alla
moglie, alla figlia all'arch. Cristina e parenti tutti le più sentite condoglianze
da parte della Direzione e Redazione di Cronache Cilentane.
cronache cilentane attività
“Tra cielo e terra”: mons. Marco Frisina
e il coro della Diocesi di Roma a Perdifumo
5
maggio 2008
“Taccuino” da Palazzo Sant’Agostino
cronache cilentane politica
a cura di Luigi Crispino*
6
- Il bilancio di
previsione 2008
della Provincia, approvato il
20/12/2007, che prevedeva entrate di competenza per complessivi
euro 829.756.838/41, si è arricchito di maggiori entrate per complessivi 5.164.680/00 euro, relative a :
? contributo regionale per il
potenziamento delle attività del
Registro Tumori della Provincia di
Salerno per euro 275.000/00;
? contributo dell'Ente Provinciale
per il Turismo di Salerno per
"Cilento Express" (collegamenti
stagionali tra la Costiera Cilentana
e l'Aeroporto di Napoli Capodichino) per euro 150.000/00;
? assegnazione, con decreto della
Regione Campania n° 16 del
27/03/2008 di fondi POR misura
3.2 per il finanziamento di corsi di
formazione nell'ambito del progetto "Conoscenza e Lavoro", per
euro 2.329.680/00;
? contributo regionale per la
manutenzione straordinaria di
strade ex ANAS di gestione provinciale per euro 2.000.000/00;
? maggiori contrazioni di mutui
per interventi nel settore dell'amCon un volo da aquila reale la lista
civica "La Colomba" guidata dal dottore Pompeo Trivelli plana e conquista il Palazzo di Città di Futani. Ha
sconfitto l'altra lista civica guidata
dall'ex sindaco Angelo
Delli
Santi con
109 voti di
scarto. Avevano diritto
al voto ben
1577 elettori
dei
quali 529
residenti
all'estero
dei quali
pochissimi sono ritornati al paese
natio per esercitare il diritto di voto.
In definitiva hanno votato 986 abitanti di Futani, comprese le frazioni Eremiti e Castinatelli. La lista "La Colomba" in totale ha ricevuto 542 voti.
Invece, la lista numero 1, "La Montagna", guidata dall'ex primo cittadino
Angelo Delli Santi, ha ottenuto 433
voti. Le schede bianche sono state 6 e
le nulle 5.
Il nuovo consiglio comunale di
Futani risulta così composto: il sinda-
biente per euro 410.000/00.
- A completamento del programma di interventi, finanziato con i
fondi POR Regione Campania
misura 3.15 (per complessivi
21.833.421/00 euro) e predisposto
dall'Assessore al Lavoro con il
concorso della III Commissione
Consiliare, il Consiglio Provinciale
ha deliberato l'acquisto e ristrutturazione di un immobile da adibire a sede del recapito per l'impiego di Cava de' Tirreni per la cifra
di
2.400.000/00
euro
(1.890.000/00 per acquisto e
410.000/00 per ristrutturazione) e
l'acquisto e ristrutturazione di un
immobile da adibire a sede del
recapito per l'impiego di Eboli per
la cifra di 887.446/00 euro
(200.918/00 per acquisto e
686.528/00 per ristrutturazione).
- La partecipazione dell'Enoteca
Provinciale a Vinitaly 2008 ha premiato il lavoro svolto in questi
anni dalla Provincia di Salerno
permettendole di assumere un
ruolo importante a sostegno del
settore vitivinicolo territoriale e di
maturare la volontà di continuare
ad investire risorse affinchè la
filiera vitivinicola provinciale trovi
la forza di affermarsi come "movi-
mento del vino".
- Per iniziativa del Presidente Villani ha avuto luogo a Palazzo
Sant'Agostino la giornata di studi
"Retreat - strategie a lungo termine dell'ICCROM" che ha aperto in
forma ufficiale le celebrazioni dell'iscrizione del Parco Nazionale del
Cilento e del Vallo di Diano con i
siti archeologici di Paestum e Velia
e la Certosa di Padula nella lista
del patrimonio mondiale dell'UNESCO.
- Viene valutato positivamente il
bilancio del "3° salone della mozzarella di bufala campana e del
made in Italy", realizzato a Paestum dal 18 al 20 aprile, nell'ambito di "Eventi in … Campania",
iniziativa promossa dalla Presidenza della Provincia e dall'Assessorato Provinciale alle Politiche
Agricole e Forestali.
Oltre ad importanti convegni,
sezioni didattiche, promozione di
prodotti tipici e degustazione della mozzarella di bufala campana
anche esaltata dall'associazione
con altri prodotti di qualità del
Territorio, si è svolto l'evento "le
strade della mozzarella", itinerario turistico suddiviso in sei
appuntamenti che, interessando la
NUOVO SINDACO A FUTANI
Il ritorno del guerriero, ma senza elmo e sciabola, ma con
un'arma di alto senso civico: il dialogo ed il confronto
co è Pompeo Trivelli che, ricordiamo
ha già in passato guidata l'amministrazione comunale per due legislature e precisamente dal 1985 al 1995,
mentre entrano a far parte del consiglio i seguenti consiglieri di maggioranza (in ordine di preferenze ricevute) Vincenzo Fatigati 57, Paolo Ferraro 56, Aniello Caputo 55, Edoardo
Cortese 51, Vittoria Cortese 48, Ersilio
Rizzo 40, Gennaro Ruocco 39 e Francesco Leonardis detto Franco 36. Per
quanto concerne la minoranza, oltre
al candidato sindaco Angelo Delli
Santi entrano a far parte del consiglio
i seguenti consiglieri: Filippo Ruocco
che ha ricevuto 74 preferenze e risulta
il più votato in assoluto, Raffaele
Troccoli 50 e Luigi Agostino Armida
45. A breve il sindaco Trivelli comunicherà la formazione della giunta.
***
Il dottore Trivelli che il prossimo
settembre compirà 66 primavere, una
Gli altri Sindaci eletti il 13 aprile
Aquara: Franco Martino
Castelcivita: Mario Tedesco
Omignano: Pasquale De Marco
volta certo dell'affermazione, il suo
primo pensiero lo ha rivolto alla
moglie alla quale ha dedicato la vittoria e che si è sacrificata a casa, in
silenzio, durante l'intera campagna
elettorale. "Esprimo grande soddisfazione, ha affermato il primo cittadino,
e sono orgoglioso di guidare una
squadra di giovani professionisti della
quale io sarò la guida ma, senza
rinunciare al ruolo di leader. Gli chiediamo:" Dopo l'esperienza maturata
nel decennio 85/95, in cui ha ricoperto il non facile ruolo di sindaco, in che
veste si ripresenta ai suoi concittadini?". " L'entusiasmo è grande ma
non voglio ripetere gli errori dell'altra
volta in cui sono stato accusato di
essere un accentratore, desidero far
crescere questi giovani perché se crescono loro cresce anche Futani e,
ribadirò che devono necessariamente
dialogare, non tanto con me ma con
tutto il paese e con i giovani dell'altra
lista, alla quale faccio i complimenti e
Piana del Sele ed il Parco Nazionale del Cilento e del Vallo di Diano,
ha fornito ai visitatori i servizi di
ospitalità e di transfer.
Particolare importanza ha assunto
quest'anno la manifestazione per
il necessario rilancio di tutti i comparti afferenti l'agricoltura ed il
turismo, vittime della psicosi collettiva - spesso pilotata ad arte e
con malafede - determinata dall'emergenza rifiuti che sta penalizzando grandemente la nostra economia.
Nel contempo, viene registrato
con soddisfazione l'esito delle
analisi effettuate nei caseifici della
nostra Provincia, dall' Istituto Zooprofilattico Sperimentale per il
Mezzogiorno, dalle quali emerge
che il pericolo diossina era solamente una "bufala".
- E' stato pubblicato l'avviso di
Project Financing 2008 per la conversione dell'ex hotel Ambassador
di Paestum in un polo scolastico e
turistico di rilevanza provinciale.
*Consigliere provinciale, Presidente III Commissione permanente
gli auguri più sentiti per un confronto
sereno in consiglio comunale. Un
altro dei miei obiettivi è quello di
aprire il consiglio comunale di nuovo
ai cittadini perché, questo lo posso
dire e ne vado fiero, nel decennio
85/95, era frequentatissimo e mi
riprometto di fare di tutto per ripristinare un confronto democratico senza
togliere mai la parola a nessuno e
confrontarmi con l'opposizione e, se
sceglieranno la strada di una critica
costruttiva, insieme risolveremo i problemi di Futani". "Oggi, Futani, per
un decollo definitivo, di cosa ha bisogno?". Trivelli così ci risponde:" Di
uno strumento urbanistico che regolarizzi l'esistente più che pensare al
nuovo ed un assetto viario completo
che serva a decongestionare il traffico
sia della parte bassa del paese che
della parte alta, insomma una viabilità nuova che porti un risanamento
non solo ambientale ma anche sociologico ed un altro mio sogno è quello
di realizzare, nel centro di Futani, un
impianto polifunzionale che possa
diventare un polo di aggregazione per
i giovani ma anche per i genitori". Il
sindaco è già al lavoro per la formazione della nuova giunta.
NICOLA DE FEO
I neoparlamentari del Cilento e Vallo di Diano
Mario Pepe di Bellosguardo
Pasquale Vessa di Ottati
L’on. Franco Brusco, non rieletto al Parlamento siederà
a Palazzo Santa Lucia (Regione Campania)
maggio 2008
1958, Il comandante dei carabinieri di
Vallo cerca un appartamento a Pioppi
per un ospite importante. Certo non erano mancati anche uomini famosi che si
erano fermati per qualche giorno nella
caratteristica marina di Pioppi, frazione di
Pollica. Ma ora si apriva una nuova "
moda": il fitto di una casa per le vacanze.
Il comandante dei carabinieri cercava un
appartamento per il Nuovo Procuratore
della Repubblica di Vallo, il dottor Berardino De Luca, napoletano. La soluzione
non fu tanto facile, all'inizio la famiglia
De Luca dovette accontentarsi di un vecchio fabbricato. I Pioppesi ricordano che ,
sempre in quel periodo, cominciò a frequentare Pioppi anche la famiglia del giudice Mario Cristiano.
Cominciava così , per il paese, una
nuova era. Si aprivano le porte al movimento turistico. Si incominciò a scoprire
la bellezza e la tranquillità del posto . Il "
Passa parola" ogni anno portava turisti
nuovi, molti dei quali sono rimasti sempre
affezionati al paese. Come affezionata è
rimasta la famiglia De Luca , anche dopo
la morte del Procuratore.
Il dottor De Luca, un procuratore che
ha lasciato a Vallo e nel Cilento un ricordo eccezionale per la sua attività, arrivò a
Pioppi con la moglie Immacolata Di
Lorenzo, i figli Anna, Augusto, Paolo,
Maria Rosaria, l'ultima figlia, Elvira, era in
arrivo.
Alla figlia Maria Rosaria, che a Pioppi
torna spesso anche per le occasioni festive, chiediamo se ricorda il suo primo arrivo.
" Avevo nove anni, ma ricordo tutto.
Era giugno 1958 quando arrivai in questo
paesino con i miei genitori , fratelli e mia
sorella. Rimanemmo tutti entusiasti, la
casa era proprio sul mare, non ci sembrava vero: quella sabbia gialla attirava la
nostra attenzione e poi quel mare calmo,
azzurro e limpido! Incominciammo subito
a correre a pedi scalzi sulla spiaggia.
Il giorno dopo guardavamo dei ragazzi
che, sempre scalzi, giocavano a pallone
sulla sabbia. A noi, arrivati dalla città, ci
sembrava davvero un altro mondo . E poi,
ricordo, che a sera , ricordo che proprio
sotto casa, al centro del paese, c'era la
partenza delle "ciangiole" per la pesca
delle alici. E poi tutto taceva e papà era
contento perché , dopo una giornata di
lavoro, il silenzio del paese era oro. Per
50 anni sono sempre tornata a Pioppi, "
parafrasando" direi che il primo amore
non si scorda mai. Ho influenzato anche
mio marito Luciano, che appena può ,
mette in moto la macchina con destinazione Pioppi . Anzi dico di più. Siamo alla
quarta generazione con la bambina di mia
figlia e spero che la tradizione continui.
Questo paese mi dà un senso di pace e
di tranquillità ed io mi sento completamente integrata. A Pioppi continuano a
venire, di tanto in tanto i miei fratelli, ma
assiduamente mia madre, mia sorella Elvira, mia figlia Manuela e la nipotina
Rebecca e l'altra mia figlia Valentina".
C.B.
Nella foto : La signora Immacolata Di
Lorenzo, moglie del procuratore De Luca,
Maria Rosaria De Luca con la figlia
Manuela e la nipotina Rebecca ( ben
quattro generazioni)
E adesso ci sono pure io…!
Ad Osio Sotto (BG), la casa del
prof. GAETANO LETTIERI, di
Ceraso, e della prof.ssa CELESTE ROGONTINO, di Valenzano (BA), il 22 febbraio u.s., è stata allietata dalla nascita del primogenito RAFFAELE.
Da parte della Direzione e
Redazione di CRONACHE CILENTANE, giungano le più vive felicitazioni ai genitori, nonché ai
nonni materni Nicola e Lina
Rogontino e a quelli paterni, prof. Raffaele Lettieri e ins. Gaetanina Cestaro,
nostri affezionati lettori, che festeggiano l'arrivo del loro primo nipotino.
PROF. VINCENZO BRUNO
CAVALIERE AL MERITO DELLA REPUBBLICA
Sulla Gazzetta Ufficiale del 15 febbraio 2008 è stato riportato il
Decreto del Presidente Napolitano con il quale il prof. Vincenzo Bruno,
di Vallo della Lucania, è stato nominato CAVALIERE AL MERITO DELLA
REPUBBLICA. la cerimonia ufficiale di investitura avverrà in Prefettura
di Salerno il 2 giugno p.v.
Cronache Cilentane esprime le più sincere felicitazioni.
Alma Cilenti
Il nuovo CD di Santino Scarpa ha entusiasmato gli amanti della buona musica. Ora, dopo l'ascolto proposto ai
Cilentani, si prepara il "volo" nazionale
Forse, tredici anni
fa, quando Santino
Scarpa, con il M°
Enrico Renna, iniziò
l'avventura dell'interpretazione del canto
popolare antico del
Cilento, nessuno pensava che una subregione, povera ed
emarginata da secoli,
potesse avere un
patrimonio canoro di
tal genere, tale da
riscuotere l'attenzione di musicisti ed
esteti del calibro di
Luciano Berio e Gillo
Dorfles, e meno che
mai del Premio Nobel
Dario Fo.
Sì, sono questi i
"grandi" che hanno voluto - e non solo con immensa simpatia - accostarsi alle
interpretazioni del prof. Scarpa sul materiale in gran parte raccolto fin dagli
anni Settanta dal Centro di Promozione Culturale per il Cilento. Sono loro che
hanno "incoraggiato" a proseguire in quell'avventura che oggi è una realtà di
tutto rispetto, con le due produzioni "Carmina Cilenti" (1995) e "Alma Cilenti"
(2007).
Si tratta di due raccolte di brani tratti dalla tradizione orale del Cilento e
interpretati con assoluta fedeltà agli originali, tanto che - e non solo per scrupolo professionale - negli "Alma", all'inizio di quasi tutti i brani, sono stati
riprodotti alcuni secondi delle versioni originali senza alcun timore per il confronto che, in simili tentativi fatti da altri, non è risultato vincente. Con Santino
Scarpa, invece, questa "prova" ha dato i risultati attesi e cioè si porta l'ascoltatore a calarsi nei ritmi e nelle melodie del passato e a gustarne certe movenze
che, riproposte nell'interpretazione "nuova" non fanno altro che avvalorare la
continuità della tradizione orale, principale maestra di siffatti studi, viva e
ancora capace di offrire vibrazioni autentiche per il godimento estetico e per
una riscoperta delle radici culturali del luogo.
Tradizione orale, che già negli anni Cinquanta Gillo Dorfles rilevò in un suo
viaggio nel Cilento, individuando in quelle melodie, che aveva ascoltato con
estremo interesse, un filo di unione con quelle orientali antiche, soprattutto nel
"modale" così magnificamente conservato nella maggior parte di quei canti,
detti e significativamente identificati come "canti alla cilentana". Si tratta di un
"modo" a distesa e a cappella, la cui versione popolaresca è ormai tramontata
in quanto non esistono più le occasioni "rituali" nelle quali venivano eseguiti
(matrimoni, vendemmia, mietitura, trebbiatura, ecc), ma la cui versione "aulica", perfettamente coerente con la tradizione antica, si conserva e viene praticata nel corso del pellegrinaggio delle confraternite il venerdì santo agli altari
della Reposizione.
Santino ha raccolto negli "Alma" sia brani a carattere profano che religioso,
con testi in dialetto ed uno in lingua italiana settecentesco, tutti uniti a formare
una proposta di lettura di un patrimonio assolutamente originale, il cui studio
fu incoraggiato dal compianto maestro Luciano Berio che apprezzò soprattutto
la capacità interpretativa di Santino e la perfetta coerenza con la tradizione.
Cose poi ribadite più volte anche da Dario Fo che tra l'altro ha voluto sottolineare "la genuinità, la sintesi e il gusto", ed ha additato gli "Alma" come
"lezione da proporre e gestire il lavoro di ricerca sulle musiche popolari".
Il nuovo CD, che si avvale della presentazione di Gillo Dorfles, contiene 12
brani, in gran parte "modali", dalla durata complessiva di circa 40 minuti: l'ascolto dei quali va fatto seguendoli con l'opuscolo allegato ove sono riportati
trascritti i testi corredati da una piccola guida per meglio capirli e accompagnati
dalle note che lo stesso Autore propone vivacizzando in tal modo ancor più
quella musica che ad un primo impatto potrebbe sembrare dura, incomprensibile. E come avviene per la buona musica, occorre riascoltare, riascoltare per
penetrare a fondo il senso e l'anima di una terra e di una cultura "antica".
Carmela Baldi
Il CD "Alma Cilenti" (Euro 15,oo) è una produzione del Centro di Promozione
Culturale per il Cilento, Via N. Bixio, 59 - 84068 Acciaroli (SA), telf. e fax: 0974
904183 - E-mail: [email protected]
LAUREA ECHER
Il 22 Feb. c.a., presso la facoltà di lettere dell'Ateneo salernitano, si
è laureata con il voto di 110/110 FRANCESCA ECHER di Centola
discutendo la tesi su "Voci poetiche del Cilento dall'Ottocento ai giorni nostri".
Giungano alla neo dottoressa le più vive felicitazione da parte della
Direzione e Redazione di Cronache Cilentane
cronache cilentane protagonisti
1958-2008 Pioppi.
Il ricordo dei primi turisti dopo 50 anni
7
maggio 2008
Intervista a S.E. Mons. Giuseppe Rocco Favale
cronache cilentane primo piano
Pietà popolare
Rapporti tra fedeli e sacerdoti
Le omelie
Tradizioni e Pastorale
8
IL 4 marzo 1989 don Giuseppe Rocco Favale, parroco di
Irsina in prov. di Matera, ha la
notizia della sua nomina a
Vescovo . Il suo ministero episcopale si svolgerà nel Cilento
e precisamente nella Diocesi
di Vallo della Lucania .
Il primo maggio avviene la
consacrazione ed il 27 dello
stesso mese l'ingresso solenne
nella nuova Diocesi.
Dopo quasi vent'anni ci pare
opportuno incontrare il Pastore della nostra Diocesi per
fare un bilancio di questi anni.
"Ecc.za, come avviene la
nomina di un vescovo?"
"Alcuni vescovi presentano il
candidato alla Conferenza Episcopale, che a sua volta lo presenta al
Nunzio Apostolico, ritenendolo
idoneo per il Ministero Vescovile.
Inoltre i vescovi indicano alcuni
soggetti, anche laici, che possono
offrire indicazioni sul sacerdote
candidato , Si allarga così la rete
delle informazioni che vengono
trasmesse al Nunzio
Apostolico. Il candidato ritenuto
idoneo viene segnalato alla Congregazione dei Vescovi .Il sacerdote nominato può accettare o rifiutare. Ad accettazione avvenuta c'
è la pubblicazione da parte della
Santa Sede ".
"Ecc.za, dopo 19 anni nella
Diocesi di Vallo, ha avuto
momenti di rimpianti per avere accettato un compito impegnativo qual è quello episcopale e per giunta con le difficoltà che certamente ha incontrato lungo il cammino"
" Ci sono stati
dei momenti critici, incomprensioni, lettere anonime specie quando
ho avviato lo spostamento di alcuni par roci o
quando ho preso
di petto il rinnovamento della
pietà popolare, in
modo particolare
per
quanto
riguardava le
consuetudini delle feste patronali,
quando ho cercato di far capire
che i Santi, oltre
alla venerazione,
debbono essere
ammirati anche
dal punto di
vista artistico e
quindi appariva fuori logica
riempire le statue di soldi durante
le processioni. Ho cercato di far
comprendere che l'offerta, anche in
denaro, non ha bisogno di manifestazioni esterne, C'è ancora qualche paese dove si continua a riempire la statua di soldi"
"Ecc.za, ma ci sarà stato
qualche momento felice?"
" Non ha mai guardato la mia
vita e la mia missione sotto questo
aspetto. Ho cercato di costruire
una Chiesa che potesse rispondere
alle esigenze di una popolazione
anche in una situazione di emarginazione. Ho ritenuto importante
anche la crescita umana e culturale. Tutti i momenti sono stati felici anche quando ho avuto sofferenze e non sono stato compreso"
" Ecc.za, Può almeno dirmi
ce ci sono state attese deluse"
" Quando sono arrivato a Vallo
mi sono dapprima informato delle
priorità o necessità della Diocesi,
ho cercato di conoscere le situazioni attingendo informazioni presso
sacerdoti e laici. Mi sono fatto
un'idea delle priorità per predisporre un piano pastorale. Ho iniziato ad avere degli incontri con
sacerdoti che mi prospettavano
situazioni, aspettative, desideri,
mi davano consigli. Poi ho incominciato a girare la Diocesi per
conoscere le realtà delle parrocchie,
la situazione sociale della gente.
Non parlerei di attese deluse, forse
di difficoltà , ho dovuto fare i con
ti con la scarsità di sacerdoti e
con sacerdoti giovani che provenivano da altre realtà "
" Quali sono state allora le
iniziative del nuovo Vescovo
?"
" Ho tentato subito di avviare
una pastorale vocazionale, rivoluzionando quella esistente. Una
pastorale più vivace, mettendo in
alcuni posti sacerdoti più motivati. Ho messo in risalto il ruolo e la
funzione del sacerdote , ho scritto
una lettera pastorale indirizzata
sia ai sacerdoti che ai laici. Mi
sono interrogato sulla situazione
in cui si trovavano alcuni sacerdoti senza punti di riferimento nell'ambito della propria parrocchia"
"Il vescovo ha avuto critiche
e contestazioni per lo spostamento di alcuni parroci, cito
l'esempio di Perito, dove il
nuovo parroco trovò murata la
por ta della Chiesa, oggi,
però, tutti sono contenti del
parroco nominato dal Vescovo"
" Questo si è verificato anche in
altri paesi, oggi i fedeli sono contenti degli spostamenti avvenuti.
La vita è fatta in questa maniera.
Voglio solo dire che il cambiamento
dei parroci avviene per il bene dei
fedeli bisognosi anche loro di nuovi stimoli per crescere nella fede"
"In verità io non noto questi
stimoli, anzi a me sembra che
in altre Diocesi ci sia più
intraprendenza.
In altre parole la Diocesi di
Vallo appare un po' appannata"?
" La questione strana è che nelle
nostre Comunità le innovazioni
non vengono percepite, non vengono percepiti gli stimoli spirituali,
culturali, sociali. Ci sono novità
di grosso spessore, ci sono importanti intuizioni e realizzazioni.
Siamo in una Diocesi un po'
strana dove si guarda dal basso in
alto senza avere la possibilità di
spaziare con lo sguardo e di vedere
le cose belle che sono state realizzate".
" Ecc.za, nelle riunioni del
vescovo con il clero viene mai
affrontata la realtà dei vari
paesi, il rapporto dei preti con
i fedeli. E' vero che c'è scarsità di sacerdoti, sacerdoti provenienti da mondi diversi dal
nostro, ma è positivo il fatto
che oggi i parroci sono diventati quasi degli impiegati , che
, fatto il loro lavoro, scappano
via.
" La Diocesi di Vallo conta 138
mila abitanti, 138 parrocchie, 54
Comuni, più le frazioni. Servire la
popolazione da punto di vista
pastorale diventa impossibile.
Occorre creare una novità intellettuale, culturale nuova .
Non è possibile , proprio dal
punto di vista delle risorse umane
e sacerdotali, creare una vera
innovazione, soprattutto per
quanto riguarda la pastorale giovanile, considerando pure che in
molti paesi i giovani non ci sono.
Diventa difficile proporre iniziative e pastorale nelle singola parrocchie, occorre realizzare dei centri
interparrocchiali per coinvolgere
giovani e fedeli tutti"
" Ecc.za, spesso tra i fedeli
ci si lamenta del modo dei
sacerdoti di proporre le omelie. Per meglio intenderci la
gente dice che le prediche
sono lunghe, qualche volta
noiose, non parlano al cuore
dei fedeli, non damo spunti di
meditazione. In alcuni casi
appaiono come rimproveri. In
occasione delle feste patronali
qualcuno dall'altare si lascia
prendere dalle sue considerazioni personali e parla contro i
pellegrinaggi, contro la pietà
popolare, contro la devozione.
E' giusto tutto questo?
"Mi dispiace sentire queste cose,
in quanto i preti sanno come deve
essere un'omelia, che deve mirare
alla spiegazione del vangelo e la
Parola di Dio adattandola alle esigenze della gente. Il punto principale dell'omelia deve essere quello
di invitare la gente a confrontarsi
con la Parola.
Negli incontri con i sacerdoti è
stato più volte affrontato questo
problema. Abbiamo anche fatto
venire degli esperti in Omiletica.
Ho fatto riferimento a quello che
ha detto il Santo Padre nei suoi
interventi con i sacerdoti di Roma.
La Parola di Dio va meditata,
contemplata, fatta propria per
poterla presentare in maniera
viva ai fedeli".
"Se viene prospettata la
realtà di una parrocchia dove,
come Acciaroli, una percentuale alta di fedeli non partecipa più alle funzioni religiose
per mancanza di rapporto e
dialogo con il parroco, cosa fa
maggio 2008
"I sacerdoti sono come i papà, i
nostri papà non li abbiamo scelti
noi, ci sono stati dati dal Signore.
I figli sono chiamati ad aiutare i
papà ad essere più consapevoli del
loro compito. Bisogna aiutare i
sacerdoti con umiltà e sincerità."
"A proposito di Acciaroli,
non si sono placate le critiche
alla Curia per aver venduto la
casa parrocchiale costruita
dal rimpianto missionario don
Carlo Grangetti con le offerte
dei fedeli. Non è forse venuta
meno la possibilità per il parroco del domani di trovare
una casa parrocchiale ?"
" Si è resa necessaria la vendita
di alcuni beni per riportare il
bilancio nelle giuste dimensioni.
Per quanto riguarda il fabbricato
di Acciaroli innanzitutto era
occupato e poi necessitava di
lavori di ristrutturazione per i
quali non c'erano i fondi necessari. Inoltre è sempre disponibile
l'appartamento vicino alla Cappella di San Giuseppe".
" Ecc.za. Stiamo parlando di
vendita di beni immobili. Ma
secondo Lei il popolo dei
fedeli cosa s'aspetta da un
Vescovo quando arriva in Diocesi, che sia un manager,
oppure una guida spirituale?"
"La funzione principale di un
Vescovo è una funzione spirituale,
una funzione di evangelizzazione,
la cura dei Sacramenti, la tenuta
delle Chiese, la Celebrazione della
Pietà popolare, il modo come celebrare la liturgia, i tentativi per
un'azione di inculturazione della
fede mediante interventi finalizzati a questo scopo. Io ho cercato di
poter stimolare i sacerdoti a rivedere il loro modo di proporsi nei confronti dei fedeli e nello stesso tempo
di avviare una rotazione nell'ambito del servizio pastorale delle
parrocchie per dare la possibilità
ai sacerdoti di rinnovare le comunità, ma anche di attuare una
loro azione di rinnovamento "
le Confraternite ?"
" Abbiamo avviato un interessante dialogo, grazie anche alla
collaborazione di alcuni sacerdoti.
Io all'inizio non condividevo l'aspetto folcloristico".
"Ecc.za, ricordo che il suo
predecessore, da me intervistato, affermò che ringraziava
la Diocesi di Vallo, perché da
essa aveva capito l'importanza
delle pietà popolare. Ella
come si pone davanti a questo
problema?"
"Su questo tema ho pubblicato
un direttorio liturgico che è stato
molto apprezzato da altri Vescovi.
Ci sono le indicazioni su come
amministrare i sacramenti, come
porsi davanti alla celebrazioni,
alle feste. Questo direttorio è diventato un modello per altri vescovi.
Ritengo di aver rivalutato la pietà
popolare".
"Ecc.za, grazie della sua
disponibilità, mi consenta
un'ultima domanda. Davvero
contento di essere il Vescovo
di una Diocesi difficile (e
anche le mie domande lo confermano) o magari rimpiange
di aver detto sì alla Chiamata
del Signore ?"
" Sono contento di essere Vescovo della Diocesi di Vallo della
Lucania, anche se non sono mancati momenti di difficoltà e incomprensioni, cose che non mancano
mai in ogni famiglia. Ho messo
delle premesse tali che si può guardare al futuro della Diocesi con
grande speranza e anche con una
prospettiva molto buona nelle Diocesi della Regione Campania
che guardano a noi con interesse, anche se, come spesso avviene,
non vengono percepite.
Anche in una famiglia i genitori non percepiscono la crescita dei
loro figli ed i figli non sempre percepiscono i cambiamenti che si
verificano.
Abbiamo una Diocesi che dal
punto di vista spirituale, culturale, ha fatto notevoli progressi, visibili anche attraverso opere di
carattere sociale e strutturale."
"Ecc.za, tradizioni, rinnovamento, qual è il rapporto con
Stimato sacerdote nella nostra diocesi
Walter Dario Maggi è stato ordinato
vescovo di Bossa in Equador
Il 19 febbraio Benedetto XVI ha nominato
vescovo ausiliare di
Guayaquil in Ecuador
mons. Valter Dario
Maggi, parroco e
segretario della Commissione episcopale
per l'educazione della
Conferenza Episcopale
ecuadoriana, assegnandogli la sede di
Bossa. Era responsabile
della pastorale universitaria arcidiocesana e
direttore dell'Istituto
Teologico Pastorale
dell'Ecuador. Rivestiva
anche la responsabilità
nazionale di CL
Da Mons. Casale era
stato ordinato sacerdote nella nostra Diocesi,
a Castellabate nel
1985. Da noi era stato Responsabile dell'Ufficio Scolastico, docente presso
l'ISSR di Vallo e organizzatore della grande Missione giovanile del 1985-86.
Dall'Arcidiocesi di Foggia-Bovino, partì missionario nel 1992, prima in Perù
poi in Ecuador, a Portoviejo.
L'ordinazione episcopale si è svolta il 5 aprile nella Cattedrale Metropolitana di Guayaquil alla presenza dei Vescovi ecuadoriani e del Nunzio Apostolico. Era presente anche l'ambasciatore italiano in quel Paese, Giulio Piccirilli,
originario di Montecorice.
Osvaldo Marrocco
CORSO DI PERFEZIONAMENTO DI ORGANO ANTICO
IV EDIZIONE
Docente
LORENZO CIPRIANI (Francia)
L' Organo Antico Italiano
L' Organo nella Musica da Camera
Vallo della Lucania 11 - 18 luglio 2008 - Cattedrale S. Pantaleone
Gioi 11 - 18 luglio 2008 - Chiesa S. Eustachio
Marina di Camerota 11-18 luglio - Chiesa S. Alfonso
ARGOMENTI DEL
CORSO
· Tecnica organistica
e repertorio;
· La Musica Spagnola
del XVI, XVII e XVIII
sec;
· La Scuola Italiana
del XVIII sec (Frescobaldi, Pasquini, Scarlatti…);
· L'Organo Antico
nella musica da camera
(si accettano trascrizioni per oboe, violino,
clarinetto … ed organo);
· Tecnica di apprendimento per principianti, pianisti o clavicembalisti alle prime espe-
Dino Baldi
Le pubblicazioni ed il sito
della Diocesi di Vallo
La prima pubblicazione "A Sua Eccellenza mons. Giuseppe Rocco Favale
"riporta momenti significativi dell'ingresso del Vescovo in Diocesi.
La seconda pubblicazione "Per costruirci Chiesa di Cristo " costituisce il
direttorio liturgico pastorale, un sussidio per i sacerdoti e per i laici per
quanto riguarda il catechismo e la celebrazione dei Sacramenti.
La terza pubblicazione "Ammalati e anziani, come dono da riscoprire ed
amare" affronta il tema del dolore dal punto di vista cristiano. Una guida
preziosa per chi soffre e per chi assiste gli ammalati.
La quarta pubblicazione " Insieme con gioia ed entusiasmo" vuole essere
un'indicazione del Vescovo
per il raggiungimento degli obiettivi per la Comunicazione del Vangelo.
L a quinta pubblicazione è una lettera pastorale dedicata ai sacerdoti e
fedeli sul tema " Eucarestia e sacerdozio: due doni da vivere"
La sesta pubblicazione affronta il tema delle feste patronali, dell'oro e
degli ex-voto sulle statue.
La settima pubblicazione è dedicata al Museo Diocesano.
rienze con Organo Antico;
· Elementi di Improvvisazione.
Le MODALITA' DI ISCRIZIONE e tutte le altre informazioni rivolgersi ai
seguenti recapiti telefonici: 0039-3292034221 oppure consultare il sito
www.triobeethoven.it www.teatrolaprovvidenza.it www.diocesidivallodellalucania.it
Per informazioni sulla Diocesi è attivo il sito www.diocesidivallodellalucania.it
Nella foto, il settecentesco organo nella Cattedrale di Vallo della Lucania
cronache cilentane appunti di viaggio
il Vescovo?"
9
10
Il Sindaco Alfieri: entro un anno l’oratorio
gioia la comunità agropolese. "L'amministrazione comunale si assume l'impegno
di ristrutturare l'edificio situato accanto
alla chiesa di S. Maria delle Grazie dove il
parroco ha indicato che sorgerà l'oratorio
parrocchiale - ha detto Alfieri - Il progetto
è stato già predisposto dalla parrocchia di
S. Maria delle Grazie. Lo inaugureremo
l'anno prossimo, in occasione della seconda Festa delle famiglie. Quella di oggi è
stata una bellissima iniziativa, ringrazio i
parroci e le associazioni di volontariato
che l'hanno organizzata".
A tracciare un bilancio più che positivo
dell'evento è il parroco don Bruno Lancuba. "La partecipazione e la riuscita della
festa è andata oltre alla aspettative - ha
detto don Bruno - Ma c'è anche di più. Da
questa festa nasce un cammino all'inse-
la rappresentanza dell'amministrazione
comunale di Agropoli che ha voluto essere presente alla manifestazione, a partire
dal sindaco Francesco Alfieri, assieme al
vicesindaco Mauro Inverso e gli assessori
Adamo Coppola, Angelo Coccaro, Eugenio Benevento, oltre al presidente del
Consiglio comunale Agostino Abate.
Importante anche il supporto delle forze
dell'ordine e di tutti i gruppi di volontariato che hanno offerto il proprio contributo.
E proprio dal sindaco Francesco Alfieri
è venuto un annuncio che riempito di
gna del confronto che intraprenderemo
con le famiglie e c'è il progetto concreto
dell'oratorio per cui il sindaco, proprio in
questa sede, ha annunciato il suo impegno. È la risposta a un'esigenza avvertita
dall'intera comunità, ma che finora sembrava lontana da realizzarsi per una serie
di ostacoli. Ma ora il supporto offerto dal
sindaco Francesco Alfieri ci aiuta a sgomberare il campo dalle difficoltà".
Per
informazioni:
www.oneonline.it/smgrazie/homepage.ht
m
Si è concluso con la sua ultima tappa a
Piano Vetrale, il tour nel Cilento collinare sul
tema"Riappropriamoci della nostra storia: la
rivolta del Cilento e le vicissitudini dei fratelli Capozzoli", che l'Associazione Culturale
"Cis Alentum"di Monteforte Cilento, il Circolo Legambiente "Horreum"di Orria, il Csa
Buco 1996 di Gioi, il Forum dei Giovani di
Orria, la Pro Loco "Paolo De Matteis"di Piano Vetrale e i Ragazzi di Gorga (con il patrocinio dei comuni di Orria e Stio e dell'Ordine
Regionale dei Giornalisti della Campania)
hanno organizzato per ricordare, a 180 e
160 anni di distanza, gli eventi che hanno
segnato un passaggio fondamentale di un
territorio e di un popolo: la rivolta del Cilento. Il primo incontro si è tenuto a Monteforte Cilento, paese di origine dei fratelli
Capozzoli (dai più visti come briganti, ma
veri e propri rivoluzionari che cercarono
attraverso le loro azioni di liberare il Cilento
dalla potenza asfissiante dei Borboni)
venerdì 14 marzo, presso la sede dell'Associazione Culturale "Cis Alentum". In questa
occasione è stata presentata la manifestazione e il libro "Cilento e libertà: i paesi della rivoluzione" di Giuseppe Liuccio, con
interventi di Oreste Mottola, Franco La Tempa e Gianni Iuliano. Moderatore della serata
Mauro Salerno, anche portavoce delle Asso-
> Pisciotta
In 1200 alla prima
festa delle famiglie
Sono state oltre 1200 le persone
che hanno scelto di trascorrere la
giornata di oggi alla prima Festa
delle famiglie, organizzata dalla
parrocchia di Santa Maria delle
Grazie di Agropoli in una piazza
della Repubblica trasformata ad
hoc in un grande giardino dedicato
al gioco e allo stare insieme. Le
famiglie, dai neonati ai nonni over
90, hanno partecipato alla messa
all'aperto, pranzato, cantato e giocato insieme, gustando il dono di
essere comunità.
Soddisfatto il parroco don Bruno
Lancuba, che ha organizzato l'evento con il supporto dei gruppi
parrocchiali, presenti anche con i
propri stand in piazza. Significativa anche
> Orria
cronache cilentane paesi
> Agropoli
maggio 2008
Finanziato il progetto di completamento
infrastrutturale del porto
L'importo complessivo è di
euro 2.845.600. Il Decreto
Dirigenziale è il numero 7 del
7 marzo 2008 e reca la firma
del coordinatore dell'Area Generale
dottor Luigi D'Antuono ed è stato
pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Campania con il numero
11 del 17 marzo 2008. Il progetto è
esecutivo e bisogna solo procedere
all'appalto. Intanto proseguono i
lavori in corso, con grande impegno e
celerità, di messa in sicurezza di tutta
l'area portuale, da parte dell'impresa
RESERC di Napoli. Le opere fino adesso realizzate hanno retto molto bene
alle recenti mareggiate che hanno
danneggiato in maniera gravissima i
porti dei centri costieri viciniori. Questi lavori in corso hanno già determinato i primi effetti positivi attraverso
un consistente ripascimento di tutta
la spiaggia della località Gozzipuodi
che offre uno straordinario colpo
d'occhio attraverso una distesa di
sabbia che la fa somigliare alle più
rinomate spiagge dei litorali italiani.
Questo cospicuo finanziamento è
opera del costante impegno del sindaco di Pisciotta, Cesare Festa, che
desidera ardentemente far diventare
la Marina del suo Comune una bomboniera e che ha particolarmente a
cuore la grande risorsa del mare. Al
primo cittadino di Pisciotta abbiamo
anche chiesto a che punto è il problema dell'insabbiamento che troppi
grattacapi ha causato negli anni scor-
Concluso il ciclo di manifestazioni
sulla rivolta del Cilento del 1828
e sui fratelli Capozzoli
ciazioni. Il secondo incontro, venerdì 28
marzo,ha fatto tappa a Gorga al Centro di
Formazione Ambientale. La serata è stata
incentrata sulla presentazione del volume "I
Capozzoli e i moti del 1828", con l'intervento dell'autore Giuseppe Galzerano ed un
ampio dibattito moderato da Nicola Salati.
Ha fatto da cornice la mostra a cura di
Domenico Ciardella "Le vicissitudini dei fratelli Capozzoli". Per il terzo appuntamento,
in calendario il 4 aprile, ci si è spostati a
Gioi, saletta parrocchiale. La proiezione del
film-documentario "1848: Barricate a Napoli" (regia di Attilio Rossi) è stata preceduta
dagli interventi di Giovanni Gogliucci, portavoce delle Associazione, e poi dalle relazioni
di don Guglielmo Manna, Antonio La Gloria
e Clodomirio Tarsia (curatore della produzione). Il ciclo, quindi, si è concluso a Piano
Vetrale, ridente frazione di Orria, sala dele-
gazione comunale alle 17.30, con una tavola
rotonda per tirare le conclusioni del "lungo
girovagare e trarre buoni auspici per il futuro". Intervengono Domenico Ciardella, Giuseppe Galzerano, Antonio Infante, Antonio
La Gloria, don Guglielmo Manna, Catello
Nastro e Clodomirio Tarsia. Moderatore il
presidente dell'Ordine Regionale dei Giornalisti della Campania Ottavio Lucarelli. Nella
sala si potranno ammirare due mostre: "Le
"Una serie di incontri culturali itineranti
nel Cilento collinare, per far rivivere e riappropriarci della nostra storia - spiegano gli
organizzatori di questa iniziativa, novità
assoluta nel comprensorio cilentano. Innanzitutto, le vicissitudini dei fratelli Capozzoli
non ancora ben accette da tutti. Abbiamo
voluto, appunto, iniziare con essi, figure
spesso bistrattate dagli storici, un discorso
nuovo per far capire che è a loro che ci dob-
si. Festa ha risposto che tra gli effetti positivi, dei lavori già effettuati, c'è
anche una quasi
totale eliminazione
di questo annoso
disagio che per
molti anni ha messo l'area portuale
in una condizione
di inagibilità al
punto che anche i
pescherecci locali
erano costretti a
trovare riparo nei
porticcioli vicini. Il recente finanziamento costituirà, continua il sindaco
Festa, il primo fattore di sviluppo economico del Comune di Pisciotta e, si
stà anche procedendo alla cura degli
adempimenti relativi al sistema delle
cosiddette vie del mare con possibilità di fermate degli aliscafi provenienti e diretti a Capri ed a tale proposito sono stati anche ultimati i
lavori di costruzione dell'immobile
destinato a fungere da biglietteria. Il
sindaco stà anche positivamente
interloquendo con tenente Giovandone, comandante della Capitaneria di
Porto, per verificare la possibilità di
un ritorno a Marina di Pisciotta della
delegazione di spiaggia. Ma non finisce qui. Tanto è vero che la risorsa
mare è in testa ai pensieri dell'Amministrazione Comunale stà per essere
sottoscritto un gemellaggio con il sindaco di Cetara, Secondo Squizzato. I
due paesi perla, rispettivamente della
costiera cilentana ed amalfitana, hanno in comune la valorizzazione del
pesce azzurro: a Pisciotta c'è il mito
delle alici di menaica mentre a Cetara
c'è quello della colatura delle alici.
Inoltre è in cantiere anche un convegno sul mare che si terrà a Pisciotta il
24 maggio in cui sarà presentato il
progetto per la costituzione di un
Polo Nautico che dovrà servire a mettere in rete prima i porti del Cilento e
poi gradualmente tutti i porti che
affacciano sul Mediterraneo.
NICOLA DE FEO
biamo ispirare se vogliamo un Cilento non
più sottomesso ai grandi centri di potere e
libero, finalmente, dopo decenni di oscurantismo, di poter esprimere tutte le potenzialità per troppo tempo sottaciute. E poi evidenziare l'altro elemento importante: per la
prima volta realtà di paesi diversi si mettono
insieme per fare cultura, lasciando da parte i
campanilismi che per troppo tempo non
hanno permesso uno sviluppo socio-economico adeguato alla realtà territoriale, che si
presenta come una delle terre più belle d'Italia. Del resto solo riappropriandoci della
nostra storia e ricominciando a fare cultura
possiamo vivere bene il presente e programmare al meglio il futuro in un territorio avaro
di aspettative ed ancor più di prospettive. Le
tre tappe precedenti questa di Piano Vetrale
per la qualità degli interventi e per la partecipazione di pubblico ci incoraggiano e ci
spingono a proseguire anche in futuro per
questa strada di abbattimento dei campanili
per combattere l'impoverimento della cultura che sta portando all'impoverimento della
qualità di vita del territorio cilentano. Una
esperienza davvero entusiasmante che ci ha
insegnato a programmare ed operare insieme in un territorio dove l'associazionismo
recita i verbi difettivi".
Andrea Salati
Promuovere lo sport e la
cultura dello stare bene a tutte
le età, grazie a un equilibrato
esercizio fisico, è lo scopo del
corso di ginnastica gratuito
per ragazzi, adulti e anziani.
L'iniziativa è stata varata dall'amministrazione comunale
guidata dal sindaco Costabile
Maurano (con delibera di
Giunta Municipale n. 94/2008)
e dalla Commissione comunale pari opportunità presieduta
da Angelica Amato, con il
braccio operativo del consigliere delegato Paola Piccirillo.
E' partito il15 aprile e proseguirà ogni martedì pomeriggio
l'attività sportiva guidata da personale esperto, con ginnastica al tempo di
musica, nella palestra della scuola
media di Santa Maria di Castellabate.
Il corso, in base al numero dei partecipanti, sarà organizzato in due gruppi di lavoro della durata di un'ora ciascuna, tra le ore 16 e le 18.
È ancora possibile aderire all'iniziativa compilando l'apposito modulo di
adesione o presso la Casa comunale
in Santa Maria (Ufficio Politiche
sociali) o presso l'Ufficio Anagrafe a
Castellabate capoluogo.
Alla richiesta deve essere allegato
un certificato medico che attesta l'idoneità all'attività sportiva non agonistica.
Difesa dell'ambiente e lotta agli incendi
boschivi attraverso la formazione dei
volontari dei nuclei comunali
di protezione civile
Siglato un protocollo d'intesa per realizzare moduli di attività finalizzati alla
difesa della natura
alla prevenzione e la
lotta contro gli
incendi boschivi
Trova origine dalla volontà
e dalla necessità di tutelare
l'ambiente, preservandolo dall'angosciante incubo degli
incendi boschivi l'accordo raggiunto
tra la Comunità Montana Calore
Salernitano e alcuni dei sedici comuni
che ad essa fanno capo: Piaggine,
Giungano, Albanella, Trentinara,
Felitto e Monteforte e che hanno
prontamente risposto all'idea dell'ente montano di operare in questa direzione, dichiarandosi disponibili ad
Finalmente un’insegna appropriata
Meglio tardi che mai...
In questi giorni il Comune di Pollica ha installato ai due ingressi della
frazione Pioppi l’insegna che ricorda
come il paese sia la culla della Dieta
Mediterranea.
La proposta, immancabilmente,
ogni anno, in occasione degli
Incontri Mediterranei, promossi
dal nostro giornale e giunti quest’anno alla XVIII edizione, è stata
sostenuta con decisione.
Ci auguriamo che coloro i quali
porteranno avanti gli studi sulla
nota Dieta Mediterranea, abbiano in
futuro la determinazione di far crescere anche gli interessi del paese.
attivare le azioni previste. L'ente
montano presieduto da Franco
Latempa ha infatti stabilito che, in
virtù di uno dei suoi compiti prioritari, saranno attivate azioni utili quanto
necessarie a tutelare l'ambiente e
prevenire la piaga degli incendi
boschivi che lo scorso anno hanno ha
seminato panico e distrutto una parte
notevole del patrimonio cilentano.
Nello specifico, di concerto con i sei
comuni, saranno realizzati dei moduli
di attività finalizzati a formare nuclei
comunali di volontari di protezione
civile nel settore della prevenzione e
della lotta ai roghi. Si tratta di quattro moduli che vanno dalla formazione all'addestramento per intervenire
in caso di incendi, ad azioni di sensibilizzazione sulla difesa dell'ambiente, all'avvistamento e alla prevenzione mediante azioni di comunicazione
alla sede operativa e azioni di ricognizione, oltre che a azioni di piccola
bonifica ambientale per la prevenzione degli incendi. Ciascuno dei comuni interessati, al termine del periodo
di formazione, avrà un proprio nucleo
di volontari costituito da sette unità
da destinare alla parte pratica, ossia
alle concrete azioni a difesa della
risorsa ambientale. Con la convenzione stipulata, l'ente montano di Roccadaspide ha avviato solo due dei
quattro moduli previsti e si è impegnato ad assicurare il corretto svolgimento delle lezioni e la copertura
delle spese generali oltre che i rimborsi ai volontari, a consentire l'uso
di automezzi in casi di esigenza, previa autorizzazione dirigenziale, l'inserimento dei volontari nelle strutture
operative dell'ente durante il periodo
di pronto intervento. I comuni, a loro
volta, si impegnano a garantire la
costituzione corretta dei nuclei, l'impiego dei volontari nelle attività di
prevenzione degli incendi boschivi
anche per gli anni futuri, l'uso di propri automezzi se ciò fosse necessario
per la salvaguardia ambientale.
Annavelia Salerno
paesi
della frana non si ferma alla casa di Giuseppe Cappuccio bensì arriva fino al parcheggio S. Macario ed investirà del problema non solo il Prefetto ma vuol rivolgersi anche al Capo dello Stato talmente
la situazione è pericolosissima. Cesare
Festa non sopporta la grave perdita di
tempo di alcuni enti ed ha invitato ciascuno per la sua competenza a non perdere
tempo. Queste sofferenze di un'intera
comunità, e non solo, il sindaco di Pisciotta li ha addebitati a lavori sbagliati negli
anni. Molti tecnici sostengono che ad
essere stato superficialmente trascurato è
stato l'incanalamento delle acque ed in
loro soccorso è intervenuto il professore
Brigante che ha definito la zona in questione un impluvio più grande di quello
che è. Rischiano e non poco anche le case
a monte della frana, in alcune delle quali
stanno comparendo, per adesso, piccole
lesioni. La frana frena le condizioni di
sicurezza del transito veicolare trattandosi
dell'unica strada di attraversamento del
paese e si è stabilito che il ponte di scavalco è da installare subito (è già disponibile alla Provincia), mentre è in corso l'iter
per l'inizio dei lavori delle due spallette di
appoggio del ponte mobile. Auguriamoci
che tutti, indistintamente, facciano fronte
comune e compatto e non applicare il
motto cilentano del campa cavallo che
l'erba cresce.
Nicola De Feo
Corso di ginnastica gratis
per ragazzi e adulti
cronache cilentane
Urgente conferenza dei servizi
al Comune di Pisciotta per la gravissima e criticissima situazione
della frana nel pieno centro abitato del comune cilentano e precisamente in via Foresta. Erano presenti, oltre al sindaco Cesare
Festa ed al responsabile della Protezione Civile del Comune di
Pisciotta, ingegnere Pietro Veneroso ed il geometra Marcello
Saturno, il professore Michele Brigante, ordinario di Scienze delle
Costruzioni dell'Università di Napoli che
fa parte assieme ai professori Cascino e Di
Nocera del gruppo di consulenti del
Comune di Pisciotta, l'ingegnere Tommaso Cetrangolo e Felice Detta per il Consorzio Acquedotti (Consac), il geologo Pantaleo Mautone per la Comunità Montana
"Lambro e Mingardo", il geologo Giuseppe Esposito, funzionario del settore Difesa
Suolo della Regione Campania, ed i
seguenti proprietari delle case interessate: Giuseppe Cappuccio, Antonio Cappuccio assistito dall'architetto Pietro Manzione, il maestro Gennaro Mazzotti, Aniello
Martuscello e l'avvocato Carmelo Marsicano in rappresentanza anche di Amalia
Marsicano. Regolarmente invitati ma
assenti i seguenti enti: Autorità di Bacino,
Genio Civile, Assessorato all'Ambiente
della Regione Campania, Soprintendenza
di Salerno, Protezione Civile, Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano e
Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco
di Salerno ed alcuni dei quali hanno inviato con apposita nota il parere di competenza Un dato sconcertante emerge sopra
tutto: sono troppi gli enti ad avere voce in
capitolo per un problema drammatico che
potrebbe avere risvolti catastrofici. L'impegno del sindaco di Pisciotta, Cesare
Festa, e del delegato alla Protezione Civile, ingegnere Pietro Veneroso è da encomio, ma non basta. Occorrono alla svelta
milioni di euro e senza tanti passaggi o
palleggi della classica patata bollente. Il
professore Michele Brigante ha parlato di
fenomeno più profondo del nostro immaginario, e sintonizzato sulla stessa lunghezza d'onda è il primo cittadino di
Pisciotta che ha affermato che il teatro di
guerra è molto più esteso e che il fronte
> Castellabate
Conferenza dei servizi sulla
frana nel centro abitato
> Calore Salernitano
> Pisciotta
maggio 2008
11
maggio 2008
Complesso religioso del Sacro Monte
cronache cilentane Tradizioni
Santuario, un "appeal" poco valorizzato
12
Non so perché ogni qualvolta torno
al Santuario del Sacro Monte ho sempre un'impressione nuova e indistinta
di questo fantastico, ineguagliabile
luogo dell'anima dal quale, come da
un belvedere divino, lo sguardo si
perde nell'infinito di panorami da
delirio. Quasi come se la fantasia, alla
ricerca di ritempranti miraggi, trovi
qui stimoli e motivi irresistibili per
correre e smarrirsi. A rifletterci bene,
non può esserci sensazione diversa di
fronte ad un paesaggio che riserva
spazi maestosi e sereni, tra rocce,
boschi e colline sorvegliati dalla titanica sentinella del mitico ed imponente Gelbison, un tempo covo di briganti e ricovero di anacoreti alla ricerca
di Dio e oggi solenne testimone di età
remotissime, su cui il geologo annota
con scientifico rigore le stratificazioni
del tempo e della storia e le straordinarie avventure dell'uomo. Sotto la
gigantesca Croce che illumina il Cilento e verso la quale si guarda come ad
una certezza superiore, si prova un
senso di sicurezza e di fiducia, di intimità e insieme di misticismo. E' la
stessa atmosfera che si respira nell'oasi francescana del Monte Subasio,
con l'antichissima chiesa della
Madonna Nera a rappresentare la
Porziuncola di un mondo che, in epoche lontane, ebbe nei monaci seguaci
della regola di San Basilio un seme
fecondo di religiosità, di fede e di
L'Arciconfraternita di S. Agnello Abate
di Pisciotta ha un nuovo Priore
E' il cinquantenne
Nicola De Feo che vi
milita dal 10 agosto del
1961, da quando non
aveva ancora compiuto
quattro anni. E' stato
eletto all'unanimità e
per acclamazione. Sostituisce Nicola Agresta
che ha guidato per quindici anni il Pio Sodalizio
con grande spirito di
servizio e che ha fatto
dell'educazione e dell'umiltà le sue doti migliori. In una sola parola un
Da sinistra i tre priori onorari: Giuseppe Marsicano, Nicola vero galantuomo. Ma
Agresta, il novantacinquenne Aniello Di Blasi ('U Pastiere), ed il per Nicola Agresta è
nuovo priore Nicola De Feo.
tutt'altro che un pensionamento.
L'intera
Assemblea lo ha acclamato Priore Onorario tributandogli una standing ovation e
va ad unirsi ad altri due confratelli, Aniello Di Blasi detto " 'U Pustiere" e Giuseppe Marsicano, che già ricoprono questa prestigiosa carica. Ma è nuovo quasi
l'intero governo dell'Arciconfraternita di S. Agnello Abate: Gerardo Di Blasi ed
Umberto Tomei sono i vice priori, Pasquale Bagnato ed Antonio D'Arienzo sono i
maestri di cerimonia, Gerardo Navarra e Carmine Tambasco i battistrada, mentre
Pierluigi Tortora è stato riconfermato segretario e ad ulteriore dimostrazione della serietà della persona, il Priore Onorario Nicola Agresta è anche cassiere. Quest'anno è un anno straordinario per l'Arciconfraternita di S. Agnello Abate perché
compie il primo secolo di vita e precisamente il 6 settembre. Ma è durante tutto
l'anno che i confratelli organizzeranno manifestazioni per ricordare il loro primo
centenario. Il neo priore ci ha dichiarato" E' un enorme soddisfazione e nello
stesso tempo è un onore ricoprire tale incarico che per me diventa un punto di
partenza e non di arrivo. Poi, nell'anno del centenario, la gioia cresce a dismisura. Mi auguro di contare sull'impegno, la disponibilità, l'amore e la passione di
tutti i confratelli per diventare nel nostro comune, ma a me farebbe piacere nell'intero Cilento, un prezioso punto di riferimento e onorare nel migliore dei modi
i nostri soci fondatori. Le nostre congreghe rappresentano non solo folclore e tradizione, ma anche storia, fede e cultura ed il mio desiderio più grande sarebbe
quello che queste associazioni religiose di laici riscoprissero il perché della loro
nascita, che è un fine sociale e di beneficenza ( possiamo definirle come i pionieri del volontariato) ma che mettessero in pratica anche il principio evangelico
della fraternità e, non per niente in dialetto pisciottano gli iscritti all'Arciconfraternita vengono chiamati "fratielli" che deriva dalla parola latina fratres cioè fratelli". I Pisciottani fondarono la Congrega di S. Agnello Abate anche nelle Americhe e precisamente ad Amsterdam, provincia di New York il 1 giugno del 1919.
Carmine Pecoraio
VICINI NEL DOLORE
Celso - È venuta a mancare la signora ITALIA NOTARO, madre di
Roberto Marano, stimato Priore della Confraternita "SS. Rosario"
di Celso. A lui, e ai familiari tutti, giungano le più sentite espressioni di
cordoglio da parte della Direzione e Redazione di Cronache Cilentane.
Una delle tante compagnie in pellegrinaggio al Sacro Monte che resta aperto da maggio ad ottobre
civiltà. Da questa fonte rigeneratrice
hanno attinto, nei secoli, vigore, fiducia e speranza i viandanti dell'anima
in cerca di salubrità non solo dell'aria,
ma anche e soprattutto dello spirito.
Il santuario della Madonna del Sacro
Monte, nonostante il disincanto dell'uomo di oggi, continua ad essere il
luogo emblematico della fede e dell'identità cilentana. Esso caratterizza il
territorio e ne viene caratterizzato. Il
suo fascino è rimasto intatto nel tempo: è bellezza sempre più da riscoprire, gustare e valorizzare. Le modifiche
e gli ampliamenti di questi ultimi
anni, consentendogli un eccezionale
salto di qualità, lo hanno reso uno dei
complessi italiani più spettacolari. Il
pellegrino, il turista religioso e, in particolare, i tanti emigrati che fanno
tappa fissa e grata al Santuario per
onorare la Vergine e per riassaporare
l'humus antico della terra natia, ci
fanno comprendere la dimensione del
grande potenziale umano, religioso e
sociale della casa della Madonna del
Monte. I nostri antenati hanno dato
al pellegrinaggio alla Vergine del
Gelbison una impronta così forte e
profonda che è diventata indelebile
ed affascinante non solo per i residenti ed i lontani, ma anche per tutti
quelli che, guardando il procedere
sicuro, sereno, determinato di tanti
fedeli, sentono il desiderio ed il bisogno di diventare compagni di viaggio
verso "la meta sicura", il "luogo"
dove si venera Colei che cammina con
noi per le vie del mondo. Attualmente la "bellezza" e la "fruibilità" del
Santuario sono solo in modesta percentuale messe a frutto: si fa fatica o,
forse, non si pone il necessario impegno a farle entrare nei circuiti produttivi che contano. Non è difficile, perciò, convenire con quanti ritengono
che il Santuario ha in dote un
"appeal" poco valorizzato. "Il turismo religioso, quello vero, quello che
produce reddito e occupazione, è un
settore del tutto trascurato nel Cilento" - afferma con evidente rammarico
don Carmine Troccoli, rettore del Santuario, sacerdote "illuminato" che ha
dedicato la vita al culto della Madonna e ai lavori di restauro, di ristrutturazione, di consolidamento e di
ammodernamento del complesso religioso del Sacro Monte. "Fare turismo
culturale e religioso al Gelbison" continua - "significa creare occasioni
speciali per conoscere la storia, l'identità, le tradizioni, l'anima del nostro
territorio. Vuol dire creare un'offerta
completa, diversificando i "motivi di
visita", collegando i luoghi sacri ad
altri fattori di tipo culturale - natura,
ambiente, folklore, artigianato,
gastronomia - in grado di interessare,
di attrarre, di affascinare". Un ragionamento che non fa una grinza.
Regione, Provincia, Ente Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano: chi
c'è batta un colpo.
Angelo Guzzo
Campora
Festa dello
"sparo al
prosciutto"
Bellissima iniziativa da parte della
Pro Loco di Campora, con il patrocinio della banca "Monte Pruno di
Roscigno e di Laurino". La manifestazione si è svolta con la partecipazione di numerosi concorrenti che si
sono dilettati nello sparo al prosciutto. La premiazione di più abili è stato il momento culminante dell'originale iniziativa.
Naturalmente i presenti hanno
potuto gustare i prosciutti paesani,
pane fatto in casa, vino del territorio
tra tanta musica e tanta allegria.
maggio 2008
Quest'anno arricchita con la partecipazione dei rappresentanti di alcune confraternite
Il momento conclusivo della solenne processione
presieduta dal vicario mons. Guglielmo Manna
La festa dell'Addolorata di San Mauro
Cilento ha un'origine votiva. Essa si innesta nella tradizione rurale-religiosa del
luogo ed è il naturale sviluppo del culto
della Madonna dei Sette Dolori, iniziato
come devozione e titolo della Congregazione omonima.
Una nota molto importante di un registro parrocchiale, datata 1726, parla di
una cerca per la Terra e spese a tante cere
per la processione ad impetrandam pluviam, cioè una cerca (questua, colletta)
per acquistare le candele necessarie ad
tro di continua venerazione. La domenica
successiva viene poi riportata in solenne
processione alla sua dimora originaria,
nella cappella omonima. Allora, come
oggi.
Dopo il 1726 non risulta nei registri parrocchiali nessun altro accenno a tale proposito; solo dal 1764 in avanti, anno di
una grande carestia che riduce alla fame
molte terre del Regno, è riportato un
intensificarsi della devozione dei Sette
Dolori: si susseguono a ritmo serrato le
celebrazioni di messe e la Coronella de'
I Priori e gli assistenti delle Confraternite presenti
una processione per impetrare (invocare)
la pioggia, dopo un prolungato periodo di
siccità.
Secondo la Tradizione Orale, infatti,
proprio in quell'anno di particolare dramma, i walàni (=bifolchi) rimuovono la statua dell'Addolorata dalla sua nicchia nella
cappella della Congregazione - fondata
dai profughi greci, che erano sfuggiti
all'assedio di Costantinopoli nel 1453, e
che avevano intitolato quel luogo di culto
a S. Sofia - e la portano in processione per
i campi rinsecchiti: erano mesi che non
pioveva e il pericolo era la stessa sopravvivenza della gente, legata da sempre ai
raccolti.
Era il Lunedì in Albis, e gran folla di
fedeli, con devota speranza, partecipava a
questo eccezionale evento di fede popolare. Giunta la processione all'altezza della
chiesa parrocchiale, comincia a piovere; e
per non far bagnare il prezioso manto della statua, i portatori trovano in essa riparo.
Per tutta la settimana la statua dell'Addolorata rimane nella chiesa, ove è il cen-
Venerdì è seguita con particolare concorso di popolo.
Nel passaggio dal primitivo culto alla
ricorrenza vera e propria resta inalterato il
suo contenuto altamente ed esclusivamente penitenziale.
Da quei tempi il legame dei sammauresi
con l'Addolorata è andato crescendo sempre di più: a Lei la gente di questa terra si
è sempre rivolta nei momenti difficili, sia
per chiedere grazie personali che per ottenere protezione in caso di calamità collettive.
Durante la processione è ancora in uso,
a San Mauro Cilento, portare le "cénte",
doni votivi di ceri addobbati con nastri
variopinti e composti in modo da creare la
forma di una barca: sono segno di un
"voto" che il devoto, reggendo sulla
testa tali forme, chiede o scioglie camminando scalzo per un lungo tragitto, deponendole, infine, sull'altare della Madonna
Addolorata. Durante lo stesso tragitto le
donne cantano un rosario particolare i cui
versi sono antichissimi; alla fine, dopo
aver salutato la statua, innalzano al cielo
questo ritornello di saluto: Mo me ne parto e parto sicura/mbietto porto la tua fiura/sempre nel petto la voglio portare/sempre a Maria voglio chiamare.
E' una festa che concede poco all'esteriorità (soltanto la banda musicale, i fuochi d'artificio e la fiera) e si concentra,
invece, sulla dimensione spirituale della vita e sulla conversione del cuore. Non
appartiene solo ai sammauresi ma,
soprattutto il sabato e la domenica, si
estende ai tantissimi pellegrini che provengono da tanti paesi attorno al Monte
della Stella e oltre. Quella appena trascorsa ha visto, tra l'altro, la partecipazione
dei priori (e due assistenti) delle Confraternite di Celso, Pollica, Fornelli, Cannicchio, Acciaroli, Stella, Serramezzana.
Osvaldo Marrocco
Un momento della solenne concelebrazione
Il 17 maggio a
Pisciotta un convegno sulla storia
e la spiritualità
delle confraternite
"Essere Confratello: una scelta
di vita nella Chiesa del terzo Millennio". Questo è il tema di un
interessante convegno che l'Arciconfraternita di S. Agnello Abate
di Pisciotta ha organizzato per il
giorno 17 maggio p. v., alle ore
19,00 e che si terrà nella splendida
Chiesa Madre del rinomato centro
cilentano, terra incontrastata dell'ulivo pisciottano. Questo appuntamento che riveste una valenza di
elevato valore culturale, rientra
nell'ambito dei solenni festeggiamenti che il Pio Sodalizio pisciottano organizza per il Primo Centenario della sua storia e si avvale del
Patrocinio del Comune di Pisciotta.
A nobilitare il convegno saranno: il
parroco di Pisciotta, don Franco
Giordano; il sindaco di Pisciotta,
Cesare Festa; il confratello dottor
Antonio Tomei; il professore Amedeo La Greca, presidente del Centro di Promozione Culturale per il
Cilento; la dottoressa Maria Lucia
Mautone, storica dell'arte dell'Università degli Studi di Pisa; il professore e storico Francesco Volpe
dell'Università degli Studi di Salerno e concluderà i lavori, don
Guglielmo Manna, Vicario Generale della Diocesi di Vallo della Lucania. Il convegno, sarà preceduto
da una visita guidata ai gioielli
della Chiesa Madre e, sarà moderato dal Priore dell'Arciconfraternita di S. Agnello Abate, Nicola De
Feo, che ci ha dichiarato:" Sono
onorato ed emozionato di avere la
presenza di tali personaggi e di
tale personalità e cultura a questo
convegno che è una delle tappe
per le celebrazioni del primo secolo di vita dell'Arciconfraternita
pisciottana. Il Cilento è una terra
ricca di Congreghe e mi auguro
che da parte di tutti i confratelli si
prenda piena coscienza che indossare gli abiti con l'effige di una
Madonna o di un Santo non rappresenti solo un momento teatrale
e di folclore ma sia soprattutto
una forte crescita spirituale, umana e culturale per un territorio in
cui la natura ha veramente esagerato ma che la mano e la mente
dell'uomo spesso hanno provocato
danni. Tra i nostri appuntamenti
figura anche un ritiro spirituale
che si terrà sabato 7 giugno al
Sacro Monte di Novi Velia ed il
clou è il 6 di settembre, giorno in
cui, un secolo fa, il 1908, venne
fondata da 23 pisciottani, l'Arciconfraternita di S. Agnello Abate,
con il raduno a Pisciotta di tutte
le Congreghe Cilentane e con la
presenza di Sua Eccellenza Reverendissima, Monsignor Giuseppe
Rocco Favale, Vescovo della Diocesi di Vallo della Lucania".
ANGELA DE FEO
cronache cilentane Tradizioni
La festa dell’Addolarata a San Mauro Cilento
13
maggio 2008
La “notte oscura” di Madre Teresa
cronache cilentane riflessioni
di Rino Notaro
14
Nel mio ultimo articolo, apparso sul
numero di febbraio, concludevo scrivendo: “Il prevalere poi, a partire dal
IV secolo, di ragioni di carattere politico-temporale produsse la drammatica
conseguenza di trasformare quel grandioso annuncio di altissima spiritualità
operato dal Cristo nel suo esatto opposto!”.
La vicenda, solo di recente venuta alla
luce, della “notte oscura” di Madre
Teresa di Calcutta, che negli ultimi 50
anni di vita non ha più sentito accanto a
sé la presenza di Dio, mi fornisce l’opportunità di sviluppare la tesi da me
anticipata.
A pagina 200 del libro “Madre Teresa
sii la Mia luce”, pubblicato a gennaio,
ecco cosa la Santa di Calcutta, in una
delle sue lettere che aveva raccomandato di distruggere, scrive: “Nella mia
anima, io sento proprio quel terribile
dolore di perdita, che Dio non mi vuole,
che Dio non è Dio, che Dio non esiste
veramente…Per che cosa mi affatico?
Se non c’è Dio non ci può essere
anima, se non c’è anima, allora anche
Tu, Gesù non sei vero”.
Si è sovente sostenuto che è destino
comune a molti mistici il dover sperimentare drammaticamente questa
assenza di Dio nella loro vita, per un
periodo di tempo più o meno lungo, e
che ciò avrebbe la funzione di impedire
che essi possano cadere nelle lusinghe
del maligno, tendenti a generare in loro
l’orgoglio di sentirsi delle persone privilegiate. Pur non potendosi disconoscere la sostanziale validità della motivazione addotta, ho sempre creduto che
ve ne fosse una ancora più determinante individuabile, a mio parere, solamente attraverso una reinterpretazione dei
seguenti passi del Vangelo:
“Non vi chiamo più servi, perché il
servo non sa quello che fa il suo padrone; ma vi ho chiamati amici, perché
tutto ciò che ho udito dal Padre l’ho
fatto conoscere a voi” (Vangelo di
Giovanni 15, 15).
“Il regno di Dio non è avvertito quando
viene, sicché si possa dire: Ecco, è qui,
oppure: E’ là, perché, ecco, il regno di
Dio è dentro di voi” (Vangelo di Luca
17, 21).
“Dio è spirito, e quelli che lo adorano
devono adorarlo in spirito e verità”
(Vangelo di Giovanni 4, 24).
“Non è forse scritto nella vostra Legge:
Io ho detto: Voi siete dèi?” (Vangelo di
Giovanni 10, 34 e rinvio al Salmo 81,
6).
“Chi crede in me, compirà anche lui le
opere che io faccio, anzi ne farà delle
maggiori, perché io vado al Padre”
(Vangelo di Giovanni 14, 12).
“Se avrete fede quanto un granello di
senapa, direte a questo monte: spostati
da qui a là, ed esso si sposterà, e niente
vi sarà impossibile” (Vangelo di
Matteo 17, 20).
L’attenta analisi di questi detti di Gesù,
attinti non dai Vangeli apocrifi bensì
proprio da quelli canonici, ci fa comprendere finalmente non solo come il
messaggio tramandatoci dalla Chiesa
per 16 secoli non corrisponda affatto a
quello originario ed autentico del Cristo
(volutamente manipolato?) fatto di
altissima spiritualità e consapevolezza,
ma ci consente altresì di capire perché
Madre Teresa fosse inevitabilmente
condannata, prima o poi, a non avvertire più la presenza di Dio nella propria
vita, essendo ella sempre rimasta stre-
nuamente fedele a quella tradizione.
In realtà Madre Teresa, proprio attraverso la sua fede immensa, aveva realizzato esattamente quanto annunciato
da Cristo. Era lei stessa divenuta, al
pari di Gesù, Verità vivente e diretta
testimonianza di essere da sempre
(come ognuno di noi) un essere divino,
dal momento che il regno di Dio è dentro di noi.
Il suo (nostro) errore è stato quello di
essersi considerata serva anziché amica
di Gesù, e la ragione vera per cui ad un
certo punto ha smarrito Dio è perché ha
preteso ancora di riconoscerLo come
qualcosa di diverso da se stessa. Non
riuscì a comprendere, in effetti, come
l’amore eterno ed infinito di Dio ed il
suo sconfinato amore verso quel Cristo
che lei ogni giorno incontrava nello
“Osare il lavoro”
I giovani creino per se stessi le necessarie opportunità...
di Carolina Attanasio
Ieri, un vecchio amico mi ha
mostrato una pianta di lino e mi ha
spiegato come, nel passato, venisse
raccolto e lavorato in ogni famiglia
cilentana.
Per incanto, mi sono tornati alla
mente i racconti di mia nonna che,
nella quiete di lunghe serate invernali vicino al caminetto scoppiettante,
mi parlava della sua gioventù e di
come le ragazze di allora usassero
confezionarsi il corredo con il lino ed
il cotone prodotti e tessuti in famiglia.
Ed ho anche ricordato l'espressio-
si sono già cimentati nel settore
agroalimentare per riportare in auge
la coltivazione e la conservazione di
particolari prodotti della terra da
immettere, poi, in un circuito commerciale rispondente.
So che la Comunità Europea, pur
nelle pastoie della burocrazia italiana, ha concesso i finanziamenti previsti per i progetti che assicuravano
effettivamente significative ricadute
sui mercati internazionali nel medio
e lungo periodo.
Certo, è più semplice a dire che a
fare, ma, con l'energia propria della
gioventù sorretta dalla volontà di
non volersi allontanare dalle proprie
radici e con l'aiuto di esperti e seri
professionisti, non credo sia impossibile elaborare un progetto veramente valido che contempli la produzione del lino e del cotone, dalla semina
al prodotto finito, per creare una
linea di abbigliamento che potrebbe,
perché no?, denominarsi "Linea donna di Elea".
'A festa ra' Mamma
sguardo sofferente ed assetato di amore
dei più poveri tra i poveri fossero in
realtà miracolosamente divenuti, nel
frattempo, “semplicemente una cosa
sola”!
Leghiamoci allora saldamente a Madre
Teresa, poiché ella costituisce la prova
definitiva, capace di sconfiggere la
nostra incredulità, che quanto detto da
Gesù è vero e che, pertanto, ognuno di
noi è chiamato a fare quello che essi
hanno fatto, in quanto la nostra vera
natura è, da sempre, divina.
Quanto ci è stato sinora insegnato ci
induce, al contrario, a sentirci eternamente miseri peccatori, ci rende rinunciatari e impotenti, in passiva attesa di
un miracoloso intervento di Dio (ritenuto peraltro sempre meno probabile)
come il solo capace di modificare una
realtà non più sopportabile, ma fatalisticamente accettata.
Dopo l’età del Padre (Vecchio
Testamento), il Cristo (Nuovo
Testamento) ha realizzato, con la sua
esistenza terrena, l’età del Figlio, e ora
col Suo autentico messaggio (finalmente a nostra disposizione!) introduce
definitivamente l’umanità nell’età dello
Spirito Santo.
E’ questa l’età in cui l’intera creazione
trova davvero il suo compimento, grazie alla acquisita consapevolezza che
ognuno di noi ha in sé le potenzialità
per compiere quanto fatto da Gesù e da
Madre Teresa. Che, anzi, è proprio a
questo che Gesù il Cristo ci chiama, dal
momento che esattamente in ciò risiede
la nostra autentica dignità di uomini
fatti a immagine e somiglianza di DioSpirito d’Amore.
La foto riproduce l’azzurro mare del Cilento in
un quadro del pittore Pietro Di Donato.
ne "osare il lavoro" proferita dal
vescovo Brigantini durante un'intervista rilasciata al "Sole 24 ore"
quando si insediò nella diocesi di
Locri e con la quale iniziò l'opera di
affrancamento di giovani calabresi
dal potere nefasto della 'Ndrangeta.
Ho pensato a come sarebbe bello
se anche i nostri giovani trovassero
l'ardire di riunirsi in cooperative per
riproporre la coltivazione e la lavorazione del lino e del cotone realizzando anche, attraverso una serie di
laboratori artigianali, abbigliamento
estivo e corredi per la casa considerando che in ogni nostro paese ci
sono eccellenti ricamatrici e merlettaie il cui unico limite è quello di non
essere state educate all'idea del
lavoro di gruppo.
D'altronde, anche se ancora solo
sporadicamente, giovani ardimentosi
TRIGESIMO
CELSO CILENTO
Nel trigesimo della scomparsa
MARIO MARANO di anni 30, è
stata celebrata una messa in
suo suffragio.
Cronache Cilentane porge
sentite espressioni di cordoglio
a familiari e parenti tutti.
E tiempi tuoi non se facìa,
ma 'u chiuovo
ngapo 'u tinivi:
si 'nu iuorno me sposo
voglio esse 'a rigina ra casa.
Forte come 'na cerza
tinìvi gioventù e bellezza.
Amore
tu purtasti pe rota
pe ddà o' marito
figli e neputi.
Seria, onesta
na onnedda fino e' pieri
'u maccaturo a scolla fraschiàto
'nu_filo re curaddi ngannaccata.
chiri capiddi r'argiento
mai pittati;
te ricordo come 'nu suonno,
senza trucco e ndringoletti,
fatiàvi indo e fore
mai vista cchi cosse ra fore.
Accussì facivi 'a mamma
sera e matina
ccu' sino nnanti
adduruso re cucina.
A' sera ne portavi a ccorccà
come a iocca cchi prucìni
quanno se ia ammasonà.
Ogni anno sta festa
è nu' ddurzzuno,
sola abbandonata
no bbeo nisciuno.
Guardanno 'u litratto tuo
chiro sorriso
pare cà rece
"Cor're mamma t'aspetto
Mbaraviso!".
Titina Janni
maggio 2008
A circa un anno e mezzo dalla
improvvisa scomparsa di don Gerardo
Longobardi, per 50 anni parroco di
Camella e 25 anni di Perdifumo, è stato
nominato amministratore parrocchiale
di queste due comunità il rev. P. Lorenzo Okwuosa della Famiglia Vocazionista e originario della Nigeria.
La Società Divine Vocazioni (SDV) è
una congregazione religiosa fondata a
Napoli - Pianura nel 1920 dal Servo di
Dio D. Giustino Russolillo, morto il 2-81955. Ha come missione (carisma dello
Spirito) il servizio gratuito delle vocazioni per la santificazione universale. I
Vocazionisti si impegnano nelle parrocchie, istituti, gruppi, missioni. Ma l'opera centrale e caratteristica è il VOCAZIONARIO dove si accolgono e si educano gratuitamente, nella pietà e nello
studio, quanti mostrano segni di vocazione alla vita consacrata. Attualmente
essi sono in Italia, in Francia. Stati Uniti, Brasile, Argentina, Nigeria, Filippine
ed India.
P. Lorenzo ha 36 anni ed è sacerdote
da dieci; ha svolto il suo ministero
pastorale tra Roma e Napoli, come formatore spirituale di giovani candidati
al sacerdozio.
Le speranze di Perdifumo e Camella
sono riversate su di lui, affinché possa
ridare un vigore e forza a tante realtà
che sono fondamentali per la vita di
una parrocchia, innanzitutto per quanto riguarda i giovani.
Gli auguriamo un santo e proficuo
apostolato nel nostro Cilento, e in particolare a Perdifumo e Camella.
Salento: 60° di nozze
Solidarietà col giornale
“C
CRONACHE CILENTANE”
si sostiene con il vostro contributo volontario
c/c postale 10197846 intestato a Baldi Dino
84060 Pioppi (Sa)
Dal Cilento
Euro 50,oo
Manganello dott.ssa Elisabetta;
Euro 30,oo
Ferrarese Carmine Angelo; De Luca dr. Antonio;
Euro 20,oo
Attanasio Carolina; Gatto prof.ssa Mara; Marrocco ins. Francesco;
Glielmi ins. Fortunato; De Bellis Renato; Fontana Maria
Euro 25,oo
Greco dott. Nicola;
Euro 15,oo
Malzone Albino;
Euro 10,oo
Petillo Adele
Dalle Regioni
Euro 50,oo
Sica Battistina, Roma;
Euro 30,oo
Foccillo Gaetano, Como; Oriali dott. Vincenzo, Napoli;
Euro 26,oo
Ricci Renata, Napoli;
Euro 20,oo
Lippi Cristoforo, Napoli; Rizzi cav. Umberto, Rimini; Papa Danilo, Terni.
Euro 10,oo
Cosimo Dino Lebano, Todi; Vigilante Giuseppe, Portici; Di Biase geol.
Giuseppe, Boiano;
Laurea Santarsiero
Il 12 marzo u.s., presso l'Università Suor Orsola Benincasa, PIETRO
ANTONIO SANTARSIERO ha conseguito la laurea in Conservazione dei
Beni Culturali col massimo dei voti 110 e lode, discutendo la tesi su Storia della metodologia dell'Arte I.
La Direzione e Redazione di Cronache Cilentane, nell'esprimere le felicitazioni a tutti i parenti del neo dottore, gli augura soddisfazioni professionali e lunga carriera.
Il 5 aprile, a Salento, Rosa Notaro ed Antonio Gorga hanno festeggiato il
60° anniversario del loro matrimonio.
La figlia Pina, insieme al marito Italo e ai figli Pietro e Barbara, nell'esprimere la
loro felicità e ricordando come i genitori sono stati un esempio modello di coppia,
ed hanno regalato a tutti momenti di serenità e grande forza.
Complimenti per questo traguardo, con gli auguri di una lunga vita.
Culla
MAGLIANO NUOVO - Tra la gioia dei genitori Mario La Gorga e
Roberta Pisani (originaria di Cannicchio) è arrivata Angelica.
Gli auguri della direzione e redazione di Cronache CIlentane vanno
ai genitori, ai nonni materni Carracino Iolanda e Pisani Giuseppe e alla
nonna paterna Velia Bonfrisco.
Il dott. Pietro Antonio con la madre Lucia e la fidanzata Giusy Angelucci
cronache cilentane rubriche
Nuovo parroco
a Perdifumo e Camella
15
maggio 2008
L’INAIL ora chiede le spettanze ante mortem
cronache cilentane spazio aperto
E’ capitato al titolare del noto ristorante “Tre Gufi” di Pisciotta
16
L'INAIL (Istituto Nazionale per
l'Assicurazione contro gli Infortuni
sul Lavoro) lo dichiara morto ma in
realtà gode di una salute di ferro.
Stiamo parlando di uno dei più
grandi, eclettici ed efficienti
imprenditori turistici di Pisciotta:
Mario Caramuta, classe eroica
1960, proprietario del rinomato
ristorante "Tre Gufi", ubicato nel
Palazzo Marchesale del centro
cilentano, appartenuto nel 1600
alla famiglia Pappacoda, e del
centralissimo Bar "Le Tre Fontane". Mario Caramuta affettuosamente, da amici e familiari, è
famoso, non solo a Pisciotta e nel
Cilento, ma nel mondo intero con
il nomignolo di "Gufo", pochi
giorni fa si è visto recapitare una
lettera spedita dall'INAIL di Battipaglia, ed avente quali destinatari
"Gli Eredi di Mario Caramuta".
Nell'aprire la missiva il "Gufo" si è
trovato di fronte una comunicazione recante per oggetto la scritta:
"Spettanze ante mortem". Il testo,
poi, letteralmente, recitava:" Per
poter procedere al pagamento della somma di euro 71,00 quali spettanze maturate prima della morte
del vostro congiunto, è necessario
che facciate pervenire presso questo Ufficio un atto notorio, dal
quale risultino gli eredi e, in concorso di più eredi, delega con firma debitamente autenticata, da
parte del coerede ad uno di essi a
riscuotere", distinti saluti, il Dirigente della Sede. Ma, il"Gufo",
uomo dalle mille ed una risorsa,
non si è perso di coraggio (alcuni
amici affermano che dopo un iniziale momento di smarrimento
abbia fatto tutti gli scongiuri del
caso, toccando ripetutamente ferro), con calma olimpica si è recato
al botteghino del Banco Lotto, e
ha giocato i seguenti numeri: 13,
giorno in cui ha ricevuto la lettera
tramite posta prioritaria; 47, il
morto; ( N.d.R. il morto che parla
però la smorfia lo indica con il 48)
e 71, somma che gli eredi (moglie
e due splendidi figli, Pina e Nello)
avrebbero dovuto dividersi. In questi giorni le giocate al lotto, nelle
due ricevitorie di Pisciotta, sembrano aumentate notevolmente.
Almeno, ha dichiarato, mi auguro
di rifarmi di questa clamorosa e
madornale svista. Mario Caramuta
che, è anche consigliere comunale
di maggioranza, si è dovuto preoccupare di preparare un certificato
di esistenza in vita, una dichiarazione in cui afferma di non aver
percepito la rata in questione e
copia della carta di identità. Il
"Gufo", ricordiamo che in gioventù è stato anche un abile giocatore di calcio, ha esordito perfino nella banda musicale cittadina,
impressionando i competenti e
professionisti di questa nobile
arte, è un esperto cacciatore,
anche se ha il rammarico che il
Parco Nazionale del Cilento gli ha
tarpato questo hobby, gode della
illimitata stima ed amicizia del
parroco di Pisciotta, don Franco
Giordano, per la sua grande
nobiltà di animo e di cuore e, non
per ultimo, la sua famiglia, da
generazioni è tifosissima della
squadra di calcio dell'Inter.
Nicola De Feo
AD UN LETTORE
Gentile lettore, mi è capitato per caso di leggere il suo articolo dedicato
al ricordo della sua straordinaria amica Nellina. Mi fa piacere soprattutto
che il titolo della mia rubrica le abbia offerto la giusta ispirazione. Sono stato sempre suggestionato da quella nota clausola virgiliana (Aen. I 203):
ricordare le sventure, secondo Enea, un giorno avrebbe "giovato" ai suoi
compagni affranti, quando finalmente sarebbero giunti nel Lazio. Ricordare,
"ricondurre nel proprio cuore" storie umane, celebri o comunissime che siano, conferisce un potere magico alle parole. Nella mia rubrica, è vero, ricordo quanto mi è rimasto nel cuore, ma di una terra che non sento più mia o
che tale non è mai stata. Se discuto di filosofi e di scrittori, non è per indifferenza verso la bontà di Nellina e delle persone come lei che pure popolano il Cilento, ma per il sentimento da esule che agita spesso la mia penna.
Quando un intellettuale parla di meravigliose testimonianze di vita, anche
di persone sconosciute ai più, non può che fare letteratura: la storia umana
è un tragico, travagliato sforzo di ricordare nel racconto. Molti Troiani cui
Enea ricordò che meminisse iuvabit perirono prima di mettere il piede nel
Lazio; così, ritornato ad Itaca, nella lunga notte d'amore con Penelope e
dopo aver "goduto" del ricordo delle sue peripezie, Odisseo confessò alla
povera moglie che sarebbe ripartito: è dall'enigmatica profezia di Tiresia
che nacque quella tradizione che diede poi alla luce l'Ulisse di Dante, nella
cui allocuzione alla ciurma c'era molto del discorso di Enea. Ricordare conduce fatalmente al naufragio, ad una realtà discorde con quanto più intensamente si desidera, ma non lo dico per pessimismo o per sminuire l'esistenza esemplare della sua, della nostra amica Nellina. Si fa bene a celebrare i "martiri", ma nella consapevolezza che il ricordo della loro testimonianza gioverà fatalmente al cuore di pochi degni ascoltatori. Un carissimo saluto.
CHRISTIAN GOLIAS
Banca della
Campania
Una grande
realtà al vostro
servizio
Con filiali nel
nostro territorio a:
Acciaroli - Ascea
Velia - Auletta Campagna Palinuro Palomonte - Sala
Consilina Sant'Arsenio - Sapri
- Sicignano degli
Alburni - Teggiano
- Vallo della
Lucania
Mario Romano racconta
don Guido Scarpa
Il pittore Mario Romano racconta ai giovani di Gioi chi era
Don Guido Scarpa, classe 1918,
scomparso nell'agosto del 1995.
L'artista così lo ricorda:<< Don
Guido era molto caro ai Gioiesi, si
trasferì a Milano appena conseguita la laurea in Legge ma ritornava in paese durante l'estate e
in occasione delle feste principali.
Me lo ricordo scambiare dal suo
balcone dirimpettaio alla chiesa
di San Nicola, con la sua solarità
umoristica battute con i passanti,
espresse in dialetto gioiese
influenzato dall'accento lombardo. Avvocato di fama internazionale, era una persona generosa,
non esitava mettersi a disposizione di chiunque emigrato nella
metropoli lombarda gli chiedesse
un aiuto per inserirsi nel nuovo
ambiente. Nel Premio letterario
"Città di Gioi" Don Guido Scarpa
fece inserire la Sezione "Gennaro
Scarpa",in
memoria
del
padre,riservata a personaggi a cui
veniva assegnata una targa "per
particolari meriti culturali". Lo
conobbi personalmente alla vigilia di una delle sagre del fusillo
perché aveva bisogno di una persona che parlasse tedesco perché,
di ritorno da Roma, presso Cassino, il motore della sua vecchia
mercedes si fermò per sempre>>.
Quell'incontro fu anche uno
scambio reciproco di esperienze
di vita, della famiglia, dei ricordi
dell'infanzia passati in paese, gli
anni della scuola e dell'università
e del primo soggiorno milanese.
Mario Romano nel ricordare questo professionista cita,tra i tanti,
un aneddoto che lo colpì in particolare. Aveva come protagonista
il Cardinale Giambattista Montini,il futuro Papa Paolo VI: <<
Verso la fine degli anni Cinquanta
il Cardinale Montini convocò gli
avvocati dell'Ordine forense cittadino. Dopo i saluti di rito il prelato interpellò i presenti sul luogo
di origine e sulle abitudini di ciascuno. Giunto dal nostro giovane
avvocato, gli chiese di dove fosse
originario. Don Guido,come spesso facciamo pure noi, la prendeva
alla larga omettendo il nome del
paese, dando per scontato che il
cardinale non lo conoscesse.
Dopo la reiterata insistenza del
prelato Don Guido timidamente
disse "il mio paese si chiama
Gioi, in Provincia di Salerno". Il
Cardinale Montini replicò immediatamente "Ma guardi che io
conosco Gioi". Allo stupito e
meravigliato giovane avvocato il
prelato aggiunse che lo conosceva dall'epoca del seminario: lo
aveva dovuto studiare perché,a
parità di abitanti, in Italia non
sono molti i paesi ad essere divisi
in due comunità parrocchiali.
Sono sicuro che in seguito il
nostro avvocato ha sempre e senza indugio rivelato il nome del
nostro caro paese. Quanto a Papa
Montini, fu probabilmente questo
aneddoto a spingermi a accettare
di buon grado proposta di Don
Guglielmo Manna di raffigurarlo
in tondo nell'abside della Madonna del Rosario: non solo per il suo
ruolo avuto nella storia della
chiesa, ma anche perché Paolo VI
aveva avuto modo di conoscere
direttamente il "paese dei campanili">>.
Mario Garofalo
I collaboratori e coloro che desiderano esprimere
le proprie opinioni su questo giornale sono
max 25 righe corpo
pregati di far pervenire gli articoli (m
12 Times Roman) entro il 20 di ogni mese a
[email protected]
CRONACHE
CILENTANE
Via Ponte, 9 - 84060 Pioppi (Sa)
Direttore responsabile: DINO BALDI
Caporedattore: AMEDEO LA GRECA
Tel.e Fax Redazione: (0974) 904183
Tel. e Fax Direzione (0974) 905308
CRONACHE CILENTANE ON LINE
http://www.cronachecilentane.it
E-mail: [email protected]
Aut. Tribunale di Vallo della Lucania n.43 del 21/6/1983
Edizioni del C.P.C.
Centro di Promozione Culturale per il Cilento
Associazione Culturale senza finalità di lucro
via N.Bixio, 59 - Acciaroli (Sa)
Impaginazione & prestampa: Studio Scriptorium Agropoli
http://www.studioscriptorium.it
Stampa offset: CGM srl - Agropoli (Sa) - 0974/822274
La collaborazione è a titolo gratuito.
I collaboratori possono inviare gli articoli tramite e-mail ([email protected] ) o consegnarli alla redazione su floppy disk. Si consiglia
di evitare per motivi tecnici l’uso del fax.
Tutti i contenuti del giornale sono tutelati dalla legge sul copyright
Scarica

Maggio 2008 - Cronache Cilentane