CRONACHE CILENTANE ANNO XXV - N. 5/2008 Sped. A. P. com. 20 art. 2 legge 662/SA LA PRIMA VOCE LIBERA DEL PARCO MENSILE DI INFORMAZIONE DEL CILENTO, VALLO DI DIANO E ALBURNI Caro Berlusconi ti scrivo... On. le Berlusconi, nel tuo nuovo governo c'è la speranza, la fiducia e l'attesa della gente umile e della gente che lavora onestamente. Se riuscirai a mantenere, nei prossimi 5 anni, almeno il 50% delle promesse fatte in campagna elettorale, avrai reso una gran servizio ai cittadini. Nessuno, prima di te, aveva mai parlato dell'opportunità di combattere la prepotenza di chi sta al potere. Persone insignificanti , che una volta arrivati ( e non si sa come!) a posti di comando incominciano a " travestirsi" da " Nerone" e… guai a chi li tocca. E questo si verifica in politica ed in tutti i settori della vita sociale . Il bello poi che si tratta di tutta gente "ignorantella" Non dimentico mai quello che mi diceva un ami- Il Vescovo Favale respinge le voci di una Diocesi “appannata” «Si può guardare alla Diocesi di Vallo con grande speranza e nuove prospettive» Intervista a pagg. 8 e 9 Controcorrente M a in questo Cilento, il cielo resta più scuro che a mezzanotte; una campagna elettorale silenziosa,dove la persuasione è arrivata per posta, anche ai morti;dove gigantografie ammiccanti dei candidati venivano esposte come ex voto; dove abbiamo visto, davanti ai seggi, ancora aggirarsi i resti di una genìa clericomarxista, testimonianza sbiadita di una scomparsa militanza, nel solito tentativo di ringraziare con qualche consenso raccattato, chi li ha collocati, immeritatamente, nelle stanze dei bottoni. Questa, la noiosa cronaca delle ultime consultazioni politiche, vinte alla fine dalla Per quelli che non ti scrivono mai TRA LE TANTE INIZIATIVE DEL TUO GOVERNO OCCORRE RIVEDERE IL RUOLO DELLA GUARDIA DI FINANZA, DEI N.A.S E DEL TAR . IL TUTTO NELL'INTERESSE DEL CITTADINO co:" Meglio aver a che fare con un delinquente che con un ignorante". Allora, onorevole Berlusconi , perché ti scrivo ? La risposta è semplice. Tutti i " grandi" giornalisti ti fanno domande importanti, ti chiedono se sarai condizionato da Bossi, se ti "piace" più la Brambilla o la nostra Carfagna, insomma tutte domande di "grosso spessore". Ma chi ti chiederà mai cosa hai fatto o magari farai per la povera gente? Nessuno, perché sono tutti impegnati nei "grandi scenari". Allora consentimi ( o mi consenta ! ) di prospettare quello che la gente, almeno quella della mia terra, tiene molto a cuore: NON VUOLE ESSERE CALPESTATA ! Fino ad ora ha taciuto perché la classe politica predominante "amava" tenere la gente sotto i piedi. Con te cambia la scena. Ed ecco , forse, la necessità che tu possa ascoltare un cronista di periferia, che certamente è più a contatto con le varie problematiche. E dico subito E’ passata ‘a nuttata... Lega Nord, praticamente inutili per un Cilento orfano di candidati eleggibili e come sempre affidato alle seconde o terze linee. Una campagna elettorale soporifera, dal risultato scontato, tra insopportabili supponenze di politici incapaci e inadempienti e comici politicanti come Beppe "vaffa"Grillo, abile e urlante pubblicitario di se stesso, ma fustigatore molto, molto parziale. E' il sistema di potere consolidato che va abbattuto, sradicato, non soltanto il soggetto isolato e lontano dalle tue simpatie, caro Grillo sparlante e sul numero dei Vaffanculo, noi cilentani possiamo batterti facilme- mente, perché conosciamo un esercito di destinatari. Vaffanculo ai paracadutati nelle istituzioni, alle congreghe di affaristi, ai raccomandati, alle cosche di manitenguli, agli spioni; Vaffanculo agli amministratori, disonesti,della cosa pubblica, che rigonfiano il portafogli, e a quelli onesti che, per quieto vivere, lasciano fare; Vaffanculo agli speculatori, ai faccendieri e ai loro protettori, Vaffanculo ai venduti e Vaffanculo anche a te, Pier Giuseppe Grillo, urlatore con motoscafo e megavilla; noi viviamo in una terra da sempre frenata dalla demagogia, dove delittuosamente sono morte, autonomia e libertà. Corrado Lucibello che occorrerebbe rivede il ruolo della guardia di Finanza e dei NAS ( Nucleo Carabinieri Antisofisticazioni e Sanità) considerati quasi come nemici dei cittadini. E' vero , sono considerati difensori dello Stato. In altre parole " difendono" lo Stato, ma contro l'assalto di chi ? del cittadino? Ma che grande contraddizione! Ma perché lo Stato e i cittadini sono due cose diverse ? Perché lo Stato non è formato dai cittadini ? E allora è opportuno che questi due corpi possano essere anche al servizio del cittadino nell'interesse del lavoro e quindi dell'Economia. La Guardia di Finanza potrà essere di supporto alle piccole imprese che spesse volte ricevono autentici bidoni da affaristi senza scrupoli. E molte volte le azioni di recupero crediti non avvengono. Il piccolo imprenditore rimane spesso vittima degli imbroglioni. Impossibile, poi , che si possa immaginare di ottenere un recupero credito fuori dal proprio territorio. Per quanto riguarda i NAS non sarebbe fuori logica anche un'azione di guida , di supporto alle varie attività, spesso travolte da una miriade di leggi che peraltro sono anche in contraddizione tra di loro. Un intervento preventivo è sempre nell'interesse di tutti. E poi , bisogna ammetterlo , l' invenzione del TAR ( Tribunale Amministrativo Regionale) si è rilevata un un'arma a favore dello strapotere degli Enti ( che pagano profumatamente gli avvocati con i soldi dei cittadini ) ed un mezzo di frustazione per il povero " cristo" che i soldi invece li deve " elemosinare". Onorevole Presidente del Consiglio, se possibile, tieni conto pure di questo…. consiglio. Chi lavora va ringraziato, fino ad ora invece è avvenuto il contrario. Grazie ed … in bocca al lupo ( e che il tuo Governo possa stare sempre dalla parte del cittadino! ) Dino Baldi Il 2 maggio il neo presidente del Parco, prof. De Masi ha convocato, in una conferenza di lavoro, le associazioni culturali del territorio Ampio servizio nel prossimo numero maggio 2008 Pollica Fa discutere l’aumento della tassa sui rifiuti cronache cilentane territorio Il parere del Sindaco Vassallo 2 Gradatamente , ma inarrestabile , la tassa sui rifiuti nel Comune di Pollica aumenta sempre di più . Nel 2005 l'aumento si era attestato al 2%. Più alto, ma ancora sostenibile, l'aumento del 2006 ( 19%). Questo per riguarda i paesi costieri, Pioppi ed Acciaroli, perché nelle frazioni alte la tassa sui rifiuti ha percentuali più basse, criterio in vigore da tantissimi anni. Le cartelle pervenute in questo periodo, che si riferiscono all'esercizio 2007, sempre per i due paesi di mare vedono salire , per le abitazioni private, la tariffa da euro 1,34 ad uro 2,oo a metro quadrato. Un aumento apparso subito eccessivo. E non sono mancate le critiche e sono pervenute segnalazioni al nostro periodico . Ma cosa ne pensa il primo cittadino ? Angelo Vassallo raccoglie anche la provocazione che Cronache Cilentane ha lanciato nel numero di marzo" La tariffa sui rifiuti nel Comune di Pollica è tra le più alte d'Italia" e ci suggerisce subito di confrontare le tariffe del Comune con le tariffe di altre zone. " Forse è vero- afferma il sindaco- che l'aumento potrebbe sembrare eccessivo, però bisogna subito dire che il Comune di Pollica non ha debiti con il Consorzio di Smaltimento dei rifiuti. Sappiamo che il Consorzio attraversa un periodo di crisi economica per il mancato versamento delle quote da parte dei Comuni. Il personale del Consorzio ha difficoltà a rice- vere lo stipendio e quindi è doveroso da parte dei Comuni pensare a questo problema. Pollica può vantarsi di essere stato uno dei comuni più solleciti ad avviare la raccolta differenziata, la percentuale di raccolta differenziata ha superato il 60%. Certamente il nostro è uno dei Comuni che non presenta spettacoli di rifiuti lungo le strade. Il servizio viene svolto con ziata e migliorare l'ambiente in cui viviamo". Il sindaco ci informa che è allo studio un piano per riorganizzare le tariffe e la prima novità sarà a vantaggio delle persone che vivono da sole, le quali, in futuro, potranno beneficiare di sconti. Ci saranno agevolazioni per le attività commerciali ed artigianali dei paesi interni , dove veramen- Il litorale di Pioppi regolarità. Purtroppo sono cresciuti e continuano a crescere i costi per lo smaltimento. In modo particolare sono alti i costi per o smaltimento dell'indifferenziato e dei rifiuti ingombranti. Importante appare l'obiettivo da raggiungere. Far crescere la percentuale della raccolta differen- te spesso si fanno i miracoli per sopravvivere . Angelo Vassallo ammette invece che sono alte per i paesi costieri le tariffe degli alberghi e di questo si terrà conto nella predisposizione del nuovo piano. Dino Baldi CENTOLA PISCIOTTA CASALVELINO AGROPOLI CASTELLABATE POLLICA Abitazioni 1,22 0,85 1,5 1,35 2,55 2,00/1,20 Ristoranti 4,73 2,07 6,00 3,39 13,00 7,5/1,27 Albeghi 4,73 1,6 6,00 3,35 4,05 7,5/1,27 Attività commerciali 3,41 1,6 3,5 3,39 3,41 5,0/0,84 Ogliastro Cilento verso il compostaggio domestico Ogliastro Cilento adotta la raccolta differenziata ed il compostaggio domestico per risolvere il problemi dei rifiuti. In questo modo anche il centro collinare si allinea ad altri comuni del Consorzio Rifiuti Salerno 4 che da tempo adottano questo sistema per salvare l'ambiente. Con il compostaggio domestico vengono ridotti immediatamente i rifiuti ed eliminati gli odori sgradevoli dei cassonetti e delle discariche. Già nelle scorse settimane, mediante un pubblico manifesto a firma del sindaco Michele Apolito, i cittadini erano invitati a compilare un questionario riguardante le proprie conoscenze circa la raccolta differenziata e lo stesso compostaggio, nonché a partecipare alla relativa campagna se in possesso di un orto oppure un giardino superiore ai 50 metri quadrati. Il coordinatore del settore è il consigliere delegato Luigi Tamasco che recentemente ha organizzato un incontro con la dottoressa Lidia Positano alla presenza di un folto pubblico. La funzionaria del CORISA di Vallo della Lucania ha posto in risalto tutta l'importanza della raccolta differenziata e del compostaggio anche in vista della prossima stagione estiva. Inoltre è stato spiegato il funzionamento della composteria, che si suggerisce di collocare in un luogo ombreggiato, così per la raccolta differenziata "porta a porta" che dovrà prendere avvio a breve scadenza. E' stato affrontato anche il problema dei rifiuti in rapporto alla prossima stagione turistica. La professionista ha ricordato che il CORISA 4 ha disposto dei posti strategici, una specie di consorzio di pochi comuni in cui collocare i rifiuti prima che venga risolto il problema di Serre. Il consigliere delegato Luigi Tamasco ha detto che la composteria verrà fornita gratuitamente dal comune a tutti coloro che ne hanno fatto richiesta e che altri incontri chiarificatori con esperti verranno organizzati il più presto possibile allo scopo di rispondere positivamente alle richieste ed esigenze dei cittadini. Mario Garofalo Le tariffe sono per metro quadrato. Per Pollica la prima tariffa riguarda i paesi di mare, la seconda i paesi dell’entroterra. Non subiranno alcun aumento le tariffe relative alla Tarsu nel Comune di Roccadaspide, che quindi resteranno le stesse dello scorso anno e di quello precedente. Nel comune della Valle del Calore retto da Girolamo Auricchio, il servizio di raccolta dei rifiuti, anche grazie al successo del sistema della raccolta differenziata, adottato nel marzo del 2007, non ha comportato aumenti per l'utenza privata sia nelle aree urbane che in quelle rurali. Ad oltre un anno dall'applicazione del sistema della differenziata, che, partendo dalle aree urbane, gradualmente è stato esteso alle aree rurali, i risultati si confermano soddisfacenti: dallo scorso gennaio, la raccolta differenziata viene applicata su tutto il territorio comunale senza alcuna differenza tra le aree rurali e i centri urbani, fatta eccezione per il conferimento dell'umido che nelle frazioni viene garantito solo in favore di coloro che ne fanno Roccadaspide Nessun aumento per la tassa sui rifiuti Il Comune di Roccadaspide ha confermato le tariffe degli ultimi due anni richiesta. Per questa ragione non può esistere una tariffa differenziata tra il centro urbano e le zone rurali, tranne che per le abitazioni private che non conferiscono l'umido e che per questo hanno una riduzione pari al 30%. Se nello scorso anno la tassa sui rifiuti è bastata a coprire i costi di gestione per il 70%, quest'anno si profila la necessità si avvicinarsi alla percentuale del 100%, da raggiungere nel 2009; a tal fine la Giunta ha deciso di ritoccare solo le tariffe di alcune categorie che producono una quantità maggiore di rifiuti, e riducendole al contrario per altre categorie. Così la Giunta Comunale ha ridisegnato la classificazione delle tariffe in base alle categorie di utenti, stabilendo che le utenze di categoria "A" (musei, archivi, biblioteche, attività di istituzioni culturali, politiche, religiose, scuole pubbliche e private di ogni ordine e grado) pagheranno €€ 1,24; le sale teatrali e cinematografiche, sale per gioghi, palestre, depositi di macchine pagheranno €€ 3,92, infine le aree scoperte pagheranno €€ 1,22; quelle di categoria "B" (attività commerciali all'ingrosso, supermercati, autosaloni, autoservizi, autori- messe, piscine a pagamento, parchi giochi, banchi di vendita all'aperto in modo ricorrente) pagheranno €€ 3,02. Quelle di categoria "C", ossia le abitazioni private, sia nel centro urbano che nelle aree rurali e le attività ricettive e alberghiere pagheranno €€ 1,24, fatta eccezione per le aree rurali che non conferiscono l'umido che pagheranno €€ 0,87. Le utenze di categoria "D" pagheranno dai 2,50 €€ di ospedali e strutture sanitarie ai 5,72 €€ delle banche; quelle di categoria "E", ossia le attività di produzione artigianale o industriale la tassa sarà di €€ 4,82, mentre le attività di commercio al dettaglio di beni non deperibili pagheranno €€ 3,02. Infine le utenze di categoria "F" ossia esercizi pubblici quali bar, trattorie, agriturismo pagheranno €€ 5,72, mentre per le attività di vendita al dettaglio di beni alimentari o deperibili la tassa sarà di €€ 4,42. Annavelia Salerno maggio 2008 Il nuovo libro di Luigi Giuliano L'oscura mano del destino, forse una mano disegnata artisticamente in copertina dal pittore Antonio Morgese, con sfondo un volto di donna con occhi profondi ed intensi, trasforma un increscioso fatto di cronaca, avvenuto in un paese della Valle del Calore, in un romanzo da leggere in un fiato soltanto. Il merito è di Luigi Giuliano, lo scrittore ereditese ormai prossimo alle ottanta primavere. E' una vicenda che si svolge tra la provincia e la città, i cui protagonisti sono contadini, pastori e professionisti cilentani. Si narra di una società "primitiva" in cui un'adolescente, Lucia,cade precipitando dal pendio di una collina nel raccogliere more ed abortisce dopo aver conosciuto l'esperienza dell'incesto con il fratello Remo: hanno visto accoppiarsi le pecore con i montoni che portavano al pascolo ed hanno voluto far l'amore. La sua famiglia per la vergogna è fuggita dal paese facendone scomparire le tracce. E' protagonista un capo d'istituto più attento alle doti fisiche delle colleghe piuttosto che ai problemi della scuola. E' protagonista Erica che vede la propria figlia Angelica sposare Leandro, un ragazzo bellissimo ambito dalle ragazze del paese anche perché figlio di medico, un poco come il bell'Antonio di Brancati, ma afflitto da un difetto che stava a metà strada tra l'inibizione e l'impotenza sessuale. Poi, l'ambiente paesano con il cicalio degli anziani ma anche delle ragazze che amano "informare ed informarsi" sulla realtà degli altri. Sullo sfondo i racconti di un vecchio colonnello, momenti vissuti da protagonista nella Prima Guerra Mondiale. Protagonista anche Marcello fortemente geloso della bellezza della figlia, che riceve la formale domanda di matrimonio presentata dai familiari. Il complesso del reticente Leandro è un peccato, una vergogna perché "l'onore" è ancora inteso come potere farsi "onore con una donna" , dove l'intervento dello zio prete suggerisce il processo presso la Sacra Rota che scioglie Angelica da sì pronunciato per amore di Leandro, e dove la famiglia dello sposo è costretta ad emigrare "per vergogna". C'è, però, anche la voglia di qualcosa di nuovo, il desiderio di uscire dal paese ma ciò si chiama emigrazione. Angelica diventa maestra, e supera velocemente il trauma della morte per tumore del padre e di un matrimonio fallito, va via in città e ritrova un suo vecchio pretendente, respinto più volte, Nico, il quale saprà darle ciò che non ha voluto da Leandro: un figlio. Questo è il contenuto di un romanzo "veritiero" che lo scrittore ereditese ha stampato presso il Centro Grafico Meridionale di Pasqualino Schiavo. Mario Garofalo ANGELI NEL CIELO DEL CILENTO Bando della sezione poesia inedita della II Edizione del Festival "Angeli nel Cielo del Cilento. Eventi d'arte, letteratura e spettacolo". Il Festival promosso dall'Amministrazione Comunale di Ceraso, con la partecipazione dell'Ente Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano e in collaborazione con l'Associazione Culturale "Il Giardino dei Ciliegi", si svolgerà a Ceraso (Sa) dal 29 giugno al 6 luglio 2008. SEZIONE SU LIBERA PARTECIPAZIONE - "Tiberio e Felice Testa": poesie inedite Alla sezione Tiberio e Felice Testa possono partecipare tutti i poeti di lingua italiana, inviando tre liriche inedite e non premiate in altri concorsi. Le composizioni dovranno essere spedite alla segreteria del Premio entro il 31 maggio 2008, in 5 copie, firmate e corredate da una breve nota bio-bibliografica. E' richiesto un contributo di 25,00, a copertura delle spese organizzative, da inviare tramite assegno circolare intestato a Clara Schiavone (Presidente associazione "Il Giardino dei Ciliegi") quale quota di partecipazione al premio. La giuria, presieduta da Vincenzo Guarracino (Presidente) e da membri che saranno resi noti all'atto dell'assegnazione del Premio, selezionerà 5 (cinque) autori che saranno dichiarati finalisti del Festival della Letteratura "Angeli nel Cielo del Cilento" e che saranno invitati a presentare al pubblico i loro testi nel corso di 3 serate. Il vincitore sarà dichiarato dal voto congiunto di una Giuria popolare e della Giuria tecnica, alla fine della terza serata. Al primo classificato andrà un premio in danaro di 500,00, oltre ad una selezione di prodotti tipici del Cilento: olio, vino, formaggi, miele; agli altri due finalisti rispettivamente 300 e 200 euro. A tutti e tre gli autori finalisti sarà offerta ospitalità per il periodo della manifestazione. Le decisioni della giuria sono insindacabili e inappellabili; i premi dovranno essere ritirati personalmente dagli interessati. In caso di assenza alla Cerimonia di Premiazione, i vincitori avranno diritto al titolo del Festival senza il corrispettivo in danaro e in prodotti tipici; la partecipazione al Festival implica la piena conoscenza e accettazione del presente regolamento. Gli autori selezionati dalle giurie saranno convocati a mezzo telegramma, per via telefonica o per e-mail. Il materiale inviato al Festival non sarà in nessun caso restituito. Ogni anno, costituiranno parte integrante e sostanziale del Festival eventi d'arte, alla cui realizzazione saranno invitati artisti (pittori, scultori) di varia provenienza e formazione. Associazione Culturale "Il Giardino dei Ciliegi" Piazza Mazzini - 84052 - Ceraso (Sa) Direttore: Vincenzo Guarracino - Segreteria e Coordinamento: Emilio Buonomo - e mail: [email protected] Meminisse iuvabit Santiago e il “vecchissimo” Theris di Leonida di Christian Golias Il vecchio e il mare si chiude, com’è noto, con un Santiago addormentato, nella sua capanna, insieme al giovane Manolo, che veglia su di lui con affetto e riconoscenza. «The old man was dreaming about the lions», scrive Hemingway alla fine del suo breve romanzo. Perché – vien da chiedersi – Santiago sogna i leoni? Non mi pare che molti abbiano riflettuto su questo particolare. Il dato interessante è la trasposizione onirica dell’habitat zoologico del pescatore: fuor di metafora, il pescatore che sogna i leoni e non i pescecani, i “mostri” terrestri anziché quelli marini, è semplicemente denaturato, ha come detto addio alla sua vita. Se ciò fosse vero, anziché ostinarsi a scorgere in Santiago, contro l’espresso parere del suo stesso creatore, la controfigura allegorica del capitano Achab di Melville, si potrebbe azzardare un nuovo accostamento ai classici antichi, in aggiunta a quello virgiliano da me ipotizzato, tempo fa, a proposito del racconto Vecchio al ponte. La letteratura greca, in particolare, è ricca di epopee “marinaresche”, dall’Odissea di Omero alle Argonautiche di Apollonio Rodio. Ma c’è un epigrammista alessandrino a me assai caro, Leonida di Taranto (IV-III sec. a.C.), nei cui brevi componimenti pervenutici, raccolti tutti nell’Antologia Palatina, tra le numerose allusioni agli “ultimi” della società, ai dimenticati dal tempo e dalla storia, le diverse figure di pescatori sembrano quasi racchiudere piccoli frammenti dell’animo complesso e travagliato del Santiago hemingwayiano. Il puzzle letterario sembrerebbe difficile da comporre, ma basterebbe servirsi come canovaccio del bellissimo epigramma sepolcrale dedicato a Theris (A.P. VII 295) per trovare la giusta via interpretativa. Il “vecchissimo” Theris (ton trigheronta), ricorda Leonida, viveva della buona pesca che gli fruttavano le sue nasse, i suoi tuffi in mare erano più profondi di quelli di una folaga, i pesci li scovava senza paura nelle loro tane; lui, che pure navigava su una misera barca, nessuna tempesta riuscì ad abbatterlo, ma nella sua capanna di giunco, simile ad una lucerna, lentamente si spense di morte naturale (automatos); non i figli, non la moglie gli costruirono la tomba, ma il gruppo (thiasos) dei suoi compagni pescatori. Theris e Santiago costituiscono due figure eroiche e la loro esistenza non si può concepire disgiunta dal mare. La loro famiglia non è fatta di moglie e figli, di nuore e nipoti, di sangue che si rimescola a sangue: la loro famiglia è un tiaso quasi religioso, composto da compagni di lavoro, animato da comuni esperienze, gesti solidali, sorrisi gioiosi o pianti disperati dopo traversate oceaniche, per alcuni senza più ritorno. La lettura degli epigrammi di Leonida ci spinge però oltre: nel cuore di Santiago c’è molto del “vecchissimo” Theris, ma anche del pescatore Pàrmide, di cui il poeta descrive la morte fatale seguita ad una serrata caccia ad una murena (A.P. VII 504); così come di Tarsis, divorato per metà da un enorme squalo (A.P. VII 506); e ancora di Teleutàgora (A.P. VII 652), di Pròmaco (A.P. VII 665), di Dìocle (A.P. VII 266), di Callìscro (A.P. VII 273), di Fillèo (A.P. VII 283), di Fintóne (A.P. VII 503), tutti inghiottiti dai flutti di orribili tempeste. I “leoni” che a Santiago compaiono in sogno sono forse il testamento di una sconfitta, il desiderio di una mancata morte in battaglia, lì, tra le onde, dove un “lupo di mare” vorrebbe ripetere la sfida lanciata dal suo tiaso al mostro comune da abbattere. Ma, rispetto a Theris, il tiaso di Santiago non sembra essergli solidale, lo ostracizza per vile superstizione, lo lascia tra le mani dell’inesperto Manolo, un figlio acquisito chiamato dalla sorte a dare al vecchio una degna sepoltura. In Santiago rivivono come desiderio le fini atroci degli altri pescatori leonidei, i “vinti” nel senso tradizionale del termine, ma vinti pur sempre in mare, dunque ancora vivi nell’afflato religioso del loro tiaso fedele. L’ultimo sogno di Santiago ne lascia prefigurare la fine, o forse il suicidio (quello di Hemingway?): l’immagine finale del sonno del vinto non ha altra funzione che raddolcire l’implacabile veridicità di quella implicita profezia. cronache cilentane cultura L’oscura mano del destino 3 maggio 2008 cronache cilentane iniziative Manifestazioni ad Agropoli e Giungano per i cento anni della donna 4 Il centenario della Festa della Donna è stato celebrato in Agropoli il 7 marzo presso la Sala consiliare cittadina con una manifestazione organizzata congiuntamente dall'AUSER - Università della Terza Età e del Tempo Libero e dalla FIDAPA (Federazione Italiana Donna Arte Professione Ambiente) con il Patrocinio del Comune di Agropoli. Riflessioni sulla storia ed il ruolo avuto dalla donna nel corso di questi ultimi cento anni si sono unite alla lettura di poesie ed allo ascolto di canzoni napoletane eseguite dai Cantori dell'Auser di Agropoli "Bianchi per Caso" diretti dalla professoressa Rosa Perna. La declamazione delle liriche sulla donna e le canzoni si sono alternate alle riflessioni dal tema "Donna e cultura" i cui relatori sono stati la presidente della FIDAPA Teresa Volpe, il presidente del Centro di Promozione Culturale per il Cilento e redattore Capo di Cronache Cilentane Amedeo La Greca, l'Assessore alle Identità Culturali civico Franco Crispino, lo storico Domenico Chieffallo ed il presidente regionale dell'Auser Mario Melluso. Moderatrice è stata la pro- Pisciotta fessoressa Elvira Lo Bascio Milano, presidente zonale dell'Auser. Il sindaco Franco Alfieri ha fatto gli onori di casa, ha salutato i presenti anche a nome dell'Amministrazione comunale e della popolazione agropolese evidenziando tutta l'importanza dell'evento e ribadendo la disponibilità dell'ente locale per la realizzazione di questo e degli altri eventi culturali che servono a far crescere culturalmente il territorio. Tra i presenti il vice sindaco Mauro Inverso, personalità del mondo della cultura giunti ad Agropoli anche dai paesi vicini. In occasione del centenario della Festa della Donna l'Auser ha dato alle stampe il libro di poesie sulla donna "1908 - 8 marzo 2008" distribuito al pubblico con altri opuscoli sull'attività dell'Auser e con il libro relazione sulla "Dieta Cilentana" pubblicato a cura del Centro di Promozione Culturale per il Cilento e da Cronache Cilentane. La manifestazione ha avuto una seconda tappa a GIUNGANO con altro convegno sul tema "Centenario giornata della donna e la pace nel mondo". Nella bella aula consiliare elegantemente arredata, i saluti di convenienza sono stati porti dal sindaco, dott. Francesco Palombo, che ha puntualizzato i temi più scottanti della presenza della donna oggi nela nostra società e il suo ruolo fondamentale per la crescita sociale. Sono intervenuti la Preside Elvia Lo Bascio Milano, il dott, Chieffallo e il prof. Amedeo La Greca, il prof. Carmelo Verdevelle, presidente dell'Ass. "2000"; ha coordinato l'incontro l'assessore Franco Russomando. Anche in questa occasione i CANTORI CILENTANI AUSER, con la partecipazione del giovane organettista Giuseppe Orlotti. Mario Garofalo Castellabate Gemellaggio di scuole fra Torino e Pisciotta Un’accademia della pizza per preparare Il Nord e il Sud dell'Italia a braccetto. Nell'ambito del turismo scolastico, la classe della seconda media del centro di Torino "Drovetti" e la seconda "A" dell'Istituto Comprensivo di Pisciotta "Alessandro Pinto" sono diventati una cosa sola. Dal capoluogo piemontese sono arrivati nella terra dell'ulivo pisciottano, 13 alunni, accompagnati dalla professoressa di lettere, Vittoria Cottica e dal professore di matematica, Pasquale Stanziano, ricambiando così, la visita che i ragazzi cilentani effettuarono nel mese di febbraio, ai loro coetanei piemontesi. Pertanto in questa settimana, il gemellaggio tra la scuola di Torino e quella di Pisciotta, ha consentito di avere una classe così composta: Youssef Abqar, Andrea Albiero, Fabio Borrelli, Ossama Bourzama, Gabriela Coconete, Carmela Cutrì, Angela De Cocinis, Jessica De Chirico, Fabiana Di Nunzio, Ionut Alexandru Diaconu, Aniello Esposito, Anna Fazio, Miriam Giaquinto, Ida Greco, Pietro Greco, Giovanna Greco, Eugeniu Mamaliga, Alessandro Mandalari, Alessia Manzione, Chiara Mautone, Vlada Mititelu, Edona Osmanaj, Michele Pacetti, Sara Pitisi, Andrei Popa Gelu, Valentina Salinco, Aniello Tambasco, Raffaella Tomei ed Andrea Veneroso. La professoressa Vittoria Cottica della scuola di Torino ci ha dichiarato:" Lo spirito di questo scambio è quello di unire realtà di scuola e sociali così diverse del nostro paese creando un proficuo spirito di collaborazione e nello stesso tempo di conoscere ambienti diversi, in questo caso il Cilento". Il dirigente scolastico dell'Istituto Comprensivo di Pisciotta, Angelo Bruno, ha parlato di occasione unica non solo per i nostri ragazzi ma per l'intero paese, afferman- do:"La scuola che ospitiamo ci aveva chiesto fortemente che i loro alunni fossero tenuti insieme ed io ho anche fortemente voluto che prendessero contatti diretti con le nostre famiglie; sono rimasti sbalorditi dalla nostra ospitalità, ma noi non abbiamo fatto nulla di eccezionale, siamo stati semplicemente noi stessi e per loro è stato qualcosa di eccezionale e, penso che cominceranno a guardarci con un altro occhio. Nello stesso tempo abbiamo dato una mano alla nostra Campania perché, penso, che molti genitori non hanno mandato i loro figli perché temevano l'emergenza rifiuti e arrivando qui sono rimasti piacevolmente sorpresi, non solo dalla bellezza dei nostri luoghi ma anche dalla pulizia del nostro paese e da tutte le attività che noi come scuola abbiamo messo in campo per dimostrare che ci teniamo al nostro territorio ed al nostro ambiente tanto è vero che siamo l'unica scuola in Italia ad aver messo in campo l'isola ecologica e la raccolta differenziata degli oli vegetali". Il primo cittadino di Pisciotta, Cesare Festa, ha parlato di questo gemellaggio come di un evento, dichiarandoci:" Viviamo un momento in cui sono in giro delle tossine di tipo separatistico e secessionistico e, queste iniziative, servono ad avvicinare il Nord al Sud e viceversa ed a rafforzare così il sentimento di italianità ed inoltre abbiamo anche la possibilità di mostrare a questi ragazzi, venuti da una città del Nord, che la Campania non è solo spazzatura ma che ha anche zone come la nostra che fortunatamente non risentono di questa grave crisi che ha offerto una immagine negativa di tutta la Campania di fronte al mondo intero". Nicola De Feo esperti pizzaioli professionisti Si tratta di una singolare iniziativa promossa dall'Associazione Pizzaioli Cilentani fondata e presieduta dal giovane maestro Renato Viola, noto su tutto il globo per aver realizzato ad un ricco imprenditore dell'Italia Settentrionale la pizza più costosa al mondo (la cosiddetta "Louis XIII") al "modico" prezzo di 8300 euro. Membro della nazionale Pizzaioli Acrobatici e vincitore di importanti concorsi svoltisi in Italia e all'estero legati al settore della pizza, Renato Viola ha pensato di trasmettere la sua eccelsa arte e il suo magistrale sapere a tutti coloro che aspirano ad apprendere i segreti di una nobile e antica tradizione legata ad una pietanza tipicamente campana. Con il supporto operativo di altri colleghi che fanno parte anche loro della stessa squadra agonistica, ha costituito a Prignano Cilento un corso di formazione per pizzaioli professionisti, una vera e propria "accademia della pizza" dove gli allievi potranno apprendere tutte le tecniche per sfornare un eccezionale prodotto culinario di alta qualità. In questa particolare scuola, teoria e pratica procedono di pari passo al fine di far comprendere ai corsisti le caratteristiche intrinseche di questa prelibata specialità che viene servita sotto diversi nomi legati alla relativa forma esteriore. Merceologia, storia della pizza, gestione del forno; principi di alimentazione; igiene… sono alcune delle materie incluse nell'ampio e variegato curriculum di studi di questa "accademia della pizza" che ha suscitato fini dall'inizio l'attenzione di parecchi aspiranti pizzaioli provenienti anche dall'estero. "E' un grande risultato - ha affermato il maestro Costabile Di Bartolomeo , uno dei docenti dell'accademia - perché coloro che seguiranno con profitto le varie fasi dei corsi avranno la possibilità di andare a lavorare in tutto il mondo". Sulla stessa linea il maestro Renato Viola: "Principale obiettivo di questa scuola è quello di dare nuove opportunità di lavoro soprattutto ai giovani, garantendo loro il maggior livello di professionalità": Oltre alla sede principale di Prignano Cilento, fra breve i corsi avranno luogo anche a Castellabate capoluogo, presso la succursale ubicata nella rinomata pizzeria "Madonna della Scala", celebre in tutta la nostra regione per le eccellenti specialità tradizionali. Al termine dei corsi, i partecipanti potranno conseguire un particolare attestato solo dopo di aver superato impegnativi esami orali e pratici alla presenza di esperti mondiali di chiara fama. Angelo Mazzeo maggio 2008 Festeggiamenti in grande stile per il decennale dell'Associazione "Amici di Camella e Perdifumo": il 3 e 4 maggio all'evento culturale e religioso intitolato "Tra cielo e terra" è stato infatti presente il Coro polifonico della diocesi di Roma, diretto da mons. Marco Frisina, direttore della Cappella musicale lateranense e compositore di fama internazionale. L'Associazione "Amici di Camella e Perdifumo" è nata nel 1998 per volontà di Larry Nazario Paragano, originario di Camella ma residente negli Usa, che ne è stato il primo socio fondatore e presidente onorario. L'associazione è stata presieduta da Francesco Gargione, Stefania De Simone e, attualmente, da Paolo Avella. Il suo scopo è la valorizzazione delle comunità di Perdifumo e Camella attraverso aiuti in ambito sociale, culturale e spirituale. È vicina agli anzia- ni, ai giovani e alle parrocchie. Promuove manifestazioni, offre assistenza e borse di studio. Di recente ha istituito il Premio Sant'Arcangelo e sta curando l'edizione del primo libro storico-sociale su Perdifumo e Camella. Mons. Marco Frisina ha istituito nel 1984, per animare le più importanti liturgie diocesane, un coro che oggi è composto da circa 250 elementi provenienti da altrettante parrocchie romane. Autore di oltre 150 Oratori sacri e delle colonne sonore del progetto Bibbia -Film Rai, ha ricevuto numerose onorificenze. La sua ultima composizione è l'opera "La Divina Commedia". Nominato nel 1997 accademico onorario virtuoso da papa Giovanni Paolo II, è stato responsabile musicale dei principali eventi del grande Giubileo 2000: il Congresso eucaristico internazionale, la Giornata mondiale Programma Operativo Nazionale SCUOLA 2007 - 2013 "Competenze per lo sviluppo" e "Ambienti per l'apprendimento" A Futani e Ceraso attivati corsi di formazione per allievi, genitori e docenti La Direzione didattica di Futani, comprendente le scuole dell'infanzia e primarie di Ceraso e Futani, ha predisposto dei progetti di formazione per allievi e genitori finanziati nell'ambito delle azioni previste dal P.O.N. (Programma Operativo Nazionale), "Competenze per lo sviluppo" finanziato con il F.S.E. (Fondo Sociale Europeo) e "Ambienti per l'apprendimento" finanziato con il F.E.S.R. (Fondo Europeo di Sviluppo Regionale) per le annualità 2007 e 2008. I due programmi, "Competenze per lo sviluppo" e "Ambienti per l'apprendimento" sono a titolarità del Ministero della Pubblica Istruzione e sono rivolti ai territori dell'ex obiettivo 1 per sostenere l'innovazione e la qualità del sistema scolastico e colmare il divario con le altre aree territoriali del Paese e dell'Unione Europea. Infatti, notevoli sono gli incentivi attivati dall'Unione Europeo per favorire scambi culturali e per promuovere lo sviluppo delle aree marginali d'Europa di cui il Cilento fa parte. Le iniziative di promozione di programmi culturali finanziati con i Fondi Strutturali Europei hanno lo scopo di innalzare i livelli di apprendimento e di competenze, aumentando la partecipazione a opportunità di carattere "permanente". L'obiettivo del P.O.N. "Competenze per lo sviluppo" è quello di incidere sulla preparazione, sulla professionalità delle risorse umane, "provocando" un aumento del livello e della diffusione delle competenze che, unite alle capacità di apprendimento dei giovani e adulti, dovranno tendere a creare le condizioni per un'accrescimento dell'attrattività della scuola anche con la creazione di ambienti attrezzati per la didattica e la ricerca (in questo contesto ben si inserisce il progetto che prevede la realizzazione di un "laboratorio scientifico", dopo la realizzazione dell'Aula informatica a Ceraso finanziata nell'ambito del P.O.N. del 2005). I corsi attivati quest'anno a Futani e Ceraso interessano i genitori e gli alunni delle scuole elementari dei due centri e hanno l'obiettivo di "promuovere il successo scolastico, le pari opportunità e l'inclusione sociale". I corsi per i genitori si svolgono a Futani, mentre i corsi degli alunni si svolgono a Ceraso e a Futani. La Direzione didattica di Futani, che è "Centro risorse contro la dispersione scolastica" sfruttando gli interventi attivati per "migliorare i sistemi di apprendimento durante tutto l'arco della vita" ha attivato anche un modulo per adulti che non hanno completato il corso regolare di studi, si rende così possibile l'acquisizione di conoscenze anche in settori come l'informatica per adulti che potranno in maniera più consapevole affrontare le sfide di una società sempre più informatizzata e complessa. In affiancamento ai corsi per alunni e genitori, è stato attivato anche un corso per i docenti del Circolo di Futani volto a "migliorare le competenze del personale della scuola e dei docenti" chiamati a migliorare ulteriormente le proprie competenze e i propri metodi di insegnamento. Per informazioni: [email protected] - cellulare 328 3422580 Emilio Buonomo della gioventù e il Giubileo delle famiglie che ha animato con il suo coro. Nel 2003 è divenuto docente della Pontificia Università della santa croce e nel 2004 docente della Pontificia Università lateranense. L'anno dopo gli è stato attribuito, assieme al maestro Claudio Abbado, il Premio internazionale per la cultura "Giuseppe Verdi". Nel 2006 ha vinto il Premio nazionale "Fabriano - artisti dello spettacolo" e il Premio "Giulia Ammannati - Grandi maestri del cinema". Il programma della kermesse "Tra cielo e terra" si è aperto sabato 3 maggio alle ore 18 con il seminario liturgico-pastorale "Musica tra cultura e liturgia" nella chiesa parrocchiale di S. Nazario a Camella. Ne è stato il relatore mons. Marco Frisina. Sono intervenuti il maestro Francesco De Mattia, direttore del Conservatorio "Martucci" di Salerno, e mons. Gio- vanni Di Napoli, direttore dell'Ufficio liturgico della diocesi di Vallo della Lucania. Le conclusioni, invece, sono state affidate a mons. Guglielmo Manna, vicario generale della diocesi di Vallo. Poi la manifestazione è proseguita nella tendostruttura comunale a Perdifumo con una breve commemorazione per il decennale dell'Associazione "Amici per Camella e Perdifumo" e il concerto del Coro polifonico della diocesi di Roma, diretto dal maestro mons. Marco Frisina. Conducono la serata i giornalisti Guido Cairone e Annarita D'Andreatta. Domenica 4 maggio nella chiesa collegiata parrocchiale di San Sisto II a Perdifumo si è tenuta la solenne celebrazione eucaristica presieduta dal vescovo della diocesi di Vallo, mons. Giuseppe Rocco Favale. Anima il Coro polifonico della diocesi di Roma. San Marco di Castellabate ha ospitato la grande vela Regata classe Optmist dal 4 al 6 aprile Dal 4 al 6 aprile il Club nautico Castellabate, associazione sportiva dilettantistica affiliata alla Federazione italiana vela, ha organizzato la Selezione Interzonale della Classe Optmist, regata aperta ai timonieri juniores nati negli anni 1993 - 1994 - 1995 - 1996. L'Optimist è un'imbarcazione a vela con equipaggio singolo utilizzata da atleti cadetti e juniores, rappresenta da anni il punto di partenza per tutti coloro che da giovanissimi si avvicinano allo sport velico. La manifestazione che il Comitato V Zona Fiv ha assegnato al Club nautico Castellabate è inserita nel calendario agonistico nazionale della Federazione italiana vela e ha visto la partecipazione di circa 100 giovanissimi atleti provenienti dai più noti circoli velici italiani della V, VI e VII Zona Fiv, ovvero Campania, Calabria e Sicilia, impegnati in tre giorni di regata per selezionarsi ai campionati italiani ed europei. Il Club nautico Castellabate, presieduto da Francesco Lo Schiavo, come circolo organizzatore ha curerato ogni aspetto per garantire un ottimo svol- gimento delle regate. La base logistica della manifestazione è stata allestita presso un noto hotel, direttamente sul porto di San Marco, mentre le imbarcazioni sono state dislocate sul piazzale antistante. La regata di selezione interzonale Optimist ha rappresentato un altro importante evento sportivo che è andato a premiare l'attività ultradecennale di un'associazione sportiva dilettantistica impegnata nella promozione della vela. Dal 1994 ad oggi il Club nautico Castellabate ha organizzato oltre 10 manifestazioni di carattere nazionale e 18 di carattere regionale, con centinaia di presenze tra equipaggi giudici e dirigenti coinvolti, una presenza ormai costante negli appuntamenti agonistici regionali e nazionali della Federazione italiana vela. VICINI NEL DOLORE Acciaroli La scomparsa del sign. ANGELO LA GRECA lascia un vuoto nel paese ed un rimpianto in quanti lo hanno conosciuto e frequentato. La Direzione e Redazione di Cronache Cilentane esprime il più sentito cordoglio alla moglie, ins. Margherita, ai figli Gianfranco ed ins. Elena, alla sorella ins. Teresa e parenti tutti. Pollica E' venuto a mancare all'affetto dei suoi cari GIUSEPPE LAUDANO. Alla moglie, alla figlia all'arch. Cristina e parenti tutti le più sentite condoglianze da parte della Direzione e Redazione di Cronache Cilentane. cronache cilentane attività “Tra cielo e terra”: mons. Marco Frisina e il coro della Diocesi di Roma a Perdifumo 5 maggio 2008 “Taccuino” da Palazzo Sant’Agostino cronache cilentane politica a cura di Luigi Crispino* 6 - Il bilancio di previsione 2008 della Provincia, approvato il 20/12/2007, che prevedeva entrate di competenza per complessivi euro 829.756.838/41, si è arricchito di maggiori entrate per complessivi 5.164.680/00 euro, relative a : ? contributo regionale per il potenziamento delle attività del Registro Tumori della Provincia di Salerno per euro 275.000/00; ? contributo dell'Ente Provinciale per il Turismo di Salerno per "Cilento Express" (collegamenti stagionali tra la Costiera Cilentana e l'Aeroporto di Napoli Capodichino) per euro 150.000/00; ? assegnazione, con decreto della Regione Campania n° 16 del 27/03/2008 di fondi POR misura 3.2 per il finanziamento di corsi di formazione nell'ambito del progetto "Conoscenza e Lavoro", per euro 2.329.680/00; ? contributo regionale per la manutenzione straordinaria di strade ex ANAS di gestione provinciale per euro 2.000.000/00; ? maggiori contrazioni di mutui per interventi nel settore dell'amCon un volo da aquila reale la lista civica "La Colomba" guidata dal dottore Pompeo Trivelli plana e conquista il Palazzo di Città di Futani. Ha sconfitto l'altra lista civica guidata dall'ex sindaco Angelo Delli Santi con 109 voti di scarto. Avevano diritto al voto ben 1577 elettori dei quali 529 residenti all'estero dei quali pochissimi sono ritornati al paese natio per esercitare il diritto di voto. In definitiva hanno votato 986 abitanti di Futani, comprese le frazioni Eremiti e Castinatelli. La lista "La Colomba" in totale ha ricevuto 542 voti. Invece, la lista numero 1, "La Montagna", guidata dall'ex primo cittadino Angelo Delli Santi, ha ottenuto 433 voti. Le schede bianche sono state 6 e le nulle 5. Il nuovo consiglio comunale di Futani risulta così composto: il sinda- biente per euro 410.000/00. - A completamento del programma di interventi, finanziato con i fondi POR Regione Campania misura 3.15 (per complessivi 21.833.421/00 euro) e predisposto dall'Assessore al Lavoro con il concorso della III Commissione Consiliare, il Consiglio Provinciale ha deliberato l'acquisto e ristrutturazione di un immobile da adibire a sede del recapito per l'impiego di Cava de' Tirreni per la cifra di 2.400.000/00 euro (1.890.000/00 per acquisto e 410.000/00 per ristrutturazione) e l'acquisto e ristrutturazione di un immobile da adibire a sede del recapito per l'impiego di Eboli per la cifra di 887.446/00 euro (200.918/00 per acquisto e 686.528/00 per ristrutturazione). - La partecipazione dell'Enoteca Provinciale a Vinitaly 2008 ha premiato il lavoro svolto in questi anni dalla Provincia di Salerno permettendole di assumere un ruolo importante a sostegno del settore vitivinicolo territoriale e di maturare la volontà di continuare ad investire risorse affinchè la filiera vitivinicola provinciale trovi la forza di affermarsi come "movi- mento del vino". - Per iniziativa del Presidente Villani ha avuto luogo a Palazzo Sant'Agostino la giornata di studi "Retreat - strategie a lungo termine dell'ICCROM" che ha aperto in forma ufficiale le celebrazioni dell'iscrizione del Parco Nazionale del Cilento e del Vallo di Diano con i siti archeologici di Paestum e Velia e la Certosa di Padula nella lista del patrimonio mondiale dell'UNESCO. - Viene valutato positivamente il bilancio del "3° salone della mozzarella di bufala campana e del made in Italy", realizzato a Paestum dal 18 al 20 aprile, nell'ambito di "Eventi in … Campania", iniziativa promossa dalla Presidenza della Provincia e dall'Assessorato Provinciale alle Politiche Agricole e Forestali. Oltre ad importanti convegni, sezioni didattiche, promozione di prodotti tipici e degustazione della mozzarella di bufala campana anche esaltata dall'associazione con altri prodotti di qualità del Territorio, si è svolto l'evento "le strade della mozzarella", itinerario turistico suddiviso in sei appuntamenti che, interessando la NUOVO SINDACO A FUTANI Il ritorno del guerriero, ma senza elmo e sciabola, ma con un'arma di alto senso civico: il dialogo ed il confronto co è Pompeo Trivelli che, ricordiamo ha già in passato guidata l'amministrazione comunale per due legislature e precisamente dal 1985 al 1995, mentre entrano a far parte del consiglio i seguenti consiglieri di maggioranza (in ordine di preferenze ricevute) Vincenzo Fatigati 57, Paolo Ferraro 56, Aniello Caputo 55, Edoardo Cortese 51, Vittoria Cortese 48, Ersilio Rizzo 40, Gennaro Ruocco 39 e Francesco Leonardis detto Franco 36. Per quanto concerne la minoranza, oltre al candidato sindaco Angelo Delli Santi entrano a far parte del consiglio i seguenti consiglieri: Filippo Ruocco che ha ricevuto 74 preferenze e risulta il più votato in assoluto, Raffaele Troccoli 50 e Luigi Agostino Armida 45. A breve il sindaco Trivelli comunicherà la formazione della giunta. *** Il dottore Trivelli che il prossimo settembre compirà 66 primavere, una Gli altri Sindaci eletti il 13 aprile Aquara: Franco Martino Castelcivita: Mario Tedesco Omignano: Pasquale De Marco volta certo dell'affermazione, il suo primo pensiero lo ha rivolto alla moglie alla quale ha dedicato la vittoria e che si è sacrificata a casa, in silenzio, durante l'intera campagna elettorale. "Esprimo grande soddisfazione, ha affermato il primo cittadino, e sono orgoglioso di guidare una squadra di giovani professionisti della quale io sarò la guida ma, senza rinunciare al ruolo di leader. Gli chiediamo:" Dopo l'esperienza maturata nel decennio 85/95, in cui ha ricoperto il non facile ruolo di sindaco, in che veste si ripresenta ai suoi concittadini?". " L'entusiasmo è grande ma non voglio ripetere gli errori dell'altra volta in cui sono stato accusato di essere un accentratore, desidero far crescere questi giovani perché se crescono loro cresce anche Futani e, ribadirò che devono necessariamente dialogare, non tanto con me ma con tutto il paese e con i giovani dell'altra lista, alla quale faccio i complimenti e Piana del Sele ed il Parco Nazionale del Cilento e del Vallo di Diano, ha fornito ai visitatori i servizi di ospitalità e di transfer. Particolare importanza ha assunto quest'anno la manifestazione per il necessario rilancio di tutti i comparti afferenti l'agricoltura ed il turismo, vittime della psicosi collettiva - spesso pilotata ad arte e con malafede - determinata dall'emergenza rifiuti che sta penalizzando grandemente la nostra economia. Nel contempo, viene registrato con soddisfazione l'esito delle analisi effettuate nei caseifici della nostra Provincia, dall' Istituto Zooprofilattico Sperimentale per il Mezzogiorno, dalle quali emerge che il pericolo diossina era solamente una "bufala". - E' stato pubblicato l'avviso di Project Financing 2008 per la conversione dell'ex hotel Ambassador di Paestum in un polo scolastico e turistico di rilevanza provinciale. *Consigliere provinciale, Presidente III Commissione permanente gli auguri più sentiti per un confronto sereno in consiglio comunale. Un altro dei miei obiettivi è quello di aprire il consiglio comunale di nuovo ai cittadini perché, questo lo posso dire e ne vado fiero, nel decennio 85/95, era frequentatissimo e mi riprometto di fare di tutto per ripristinare un confronto democratico senza togliere mai la parola a nessuno e confrontarmi con l'opposizione e, se sceglieranno la strada di una critica costruttiva, insieme risolveremo i problemi di Futani". "Oggi, Futani, per un decollo definitivo, di cosa ha bisogno?". Trivelli così ci risponde:" Di uno strumento urbanistico che regolarizzi l'esistente più che pensare al nuovo ed un assetto viario completo che serva a decongestionare il traffico sia della parte bassa del paese che della parte alta, insomma una viabilità nuova che porti un risanamento non solo ambientale ma anche sociologico ed un altro mio sogno è quello di realizzare, nel centro di Futani, un impianto polifunzionale che possa diventare un polo di aggregazione per i giovani ma anche per i genitori". Il sindaco è già al lavoro per la formazione della nuova giunta. NICOLA DE FEO I neoparlamentari del Cilento e Vallo di Diano Mario Pepe di Bellosguardo Pasquale Vessa di Ottati L’on. Franco Brusco, non rieletto al Parlamento siederà a Palazzo Santa Lucia (Regione Campania) maggio 2008 1958, Il comandante dei carabinieri di Vallo cerca un appartamento a Pioppi per un ospite importante. Certo non erano mancati anche uomini famosi che si erano fermati per qualche giorno nella caratteristica marina di Pioppi, frazione di Pollica. Ma ora si apriva una nuova " moda": il fitto di una casa per le vacanze. Il comandante dei carabinieri cercava un appartamento per il Nuovo Procuratore della Repubblica di Vallo, il dottor Berardino De Luca, napoletano. La soluzione non fu tanto facile, all'inizio la famiglia De Luca dovette accontentarsi di un vecchio fabbricato. I Pioppesi ricordano che , sempre in quel periodo, cominciò a frequentare Pioppi anche la famiglia del giudice Mario Cristiano. Cominciava così , per il paese, una nuova era. Si aprivano le porte al movimento turistico. Si incominciò a scoprire la bellezza e la tranquillità del posto . Il " Passa parola" ogni anno portava turisti nuovi, molti dei quali sono rimasti sempre affezionati al paese. Come affezionata è rimasta la famiglia De Luca , anche dopo la morte del Procuratore. Il dottor De Luca, un procuratore che ha lasciato a Vallo e nel Cilento un ricordo eccezionale per la sua attività, arrivò a Pioppi con la moglie Immacolata Di Lorenzo, i figli Anna, Augusto, Paolo, Maria Rosaria, l'ultima figlia, Elvira, era in arrivo. Alla figlia Maria Rosaria, che a Pioppi torna spesso anche per le occasioni festive, chiediamo se ricorda il suo primo arrivo. " Avevo nove anni, ma ricordo tutto. Era giugno 1958 quando arrivai in questo paesino con i miei genitori , fratelli e mia sorella. Rimanemmo tutti entusiasti, la casa era proprio sul mare, non ci sembrava vero: quella sabbia gialla attirava la nostra attenzione e poi quel mare calmo, azzurro e limpido! Incominciammo subito a correre a pedi scalzi sulla spiaggia. Il giorno dopo guardavamo dei ragazzi che, sempre scalzi, giocavano a pallone sulla sabbia. A noi, arrivati dalla città, ci sembrava davvero un altro mondo . E poi, ricordo, che a sera , ricordo che proprio sotto casa, al centro del paese, c'era la partenza delle "ciangiole" per la pesca delle alici. E poi tutto taceva e papà era contento perché , dopo una giornata di lavoro, il silenzio del paese era oro. Per 50 anni sono sempre tornata a Pioppi, " parafrasando" direi che il primo amore non si scorda mai. Ho influenzato anche mio marito Luciano, che appena può , mette in moto la macchina con destinazione Pioppi . Anzi dico di più. Siamo alla quarta generazione con la bambina di mia figlia e spero che la tradizione continui. Questo paese mi dà un senso di pace e di tranquillità ed io mi sento completamente integrata. A Pioppi continuano a venire, di tanto in tanto i miei fratelli, ma assiduamente mia madre, mia sorella Elvira, mia figlia Manuela e la nipotina Rebecca e l'altra mia figlia Valentina". C.B. Nella foto : La signora Immacolata Di Lorenzo, moglie del procuratore De Luca, Maria Rosaria De Luca con la figlia Manuela e la nipotina Rebecca ( ben quattro generazioni) E adesso ci sono pure io…! Ad Osio Sotto (BG), la casa del prof. GAETANO LETTIERI, di Ceraso, e della prof.ssa CELESTE ROGONTINO, di Valenzano (BA), il 22 febbraio u.s., è stata allietata dalla nascita del primogenito RAFFAELE. Da parte della Direzione e Redazione di CRONACHE CILENTANE, giungano le più vive felicitazioni ai genitori, nonché ai nonni materni Nicola e Lina Rogontino e a quelli paterni, prof. Raffaele Lettieri e ins. Gaetanina Cestaro, nostri affezionati lettori, che festeggiano l'arrivo del loro primo nipotino. PROF. VINCENZO BRUNO CAVALIERE AL MERITO DELLA REPUBBLICA Sulla Gazzetta Ufficiale del 15 febbraio 2008 è stato riportato il Decreto del Presidente Napolitano con il quale il prof. Vincenzo Bruno, di Vallo della Lucania, è stato nominato CAVALIERE AL MERITO DELLA REPUBBLICA. la cerimonia ufficiale di investitura avverrà in Prefettura di Salerno il 2 giugno p.v. Cronache Cilentane esprime le più sincere felicitazioni. Alma Cilenti Il nuovo CD di Santino Scarpa ha entusiasmato gli amanti della buona musica. Ora, dopo l'ascolto proposto ai Cilentani, si prepara il "volo" nazionale Forse, tredici anni fa, quando Santino Scarpa, con il M° Enrico Renna, iniziò l'avventura dell'interpretazione del canto popolare antico del Cilento, nessuno pensava che una subregione, povera ed emarginata da secoli, potesse avere un patrimonio canoro di tal genere, tale da riscuotere l'attenzione di musicisti ed esteti del calibro di Luciano Berio e Gillo Dorfles, e meno che mai del Premio Nobel Dario Fo. Sì, sono questi i "grandi" che hanno voluto - e non solo con immensa simpatia - accostarsi alle interpretazioni del prof. Scarpa sul materiale in gran parte raccolto fin dagli anni Settanta dal Centro di Promozione Culturale per il Cilento. Sono loro che hanno "incoraggiato" a proseguire in quell'avventura che oggi è una realtà di tutto rispetto, con le due produzioni "Carmina Cilenti" (1995) e "Alma Cilenti" (2007). Si tratta di due raccolte di brani tratti dalla tradizione orale del Cilento e interpretati con assoluta fedeltà agli originali, tanto che - e non solo per scrupolo professionale - negli "Alma", all'inizio di quasi tutti i brani, sono stati riprodotti alcuni secondi delle versioni originali senza alcun timore per il confronto che, in simili tentativi fatti da altri, non è risultato vincente. Con Santino Scarpa, invece, questa "prova" ha dato i risultati attesi e cioè si porta l'ascoltatore a calarsi nei ritmi e nelle melodie del passato e a gustarne certe movenze che, riproposte nell'interpretazione "nuova" non fanno altro che avvalorare la continuità della tradizione orale, principale maestra di siffatti studi, viva e ancora capace di offrire vibrazioni autentiche per il godimento estetico e per una riscoperta delle radici culturali del luogo. Tradizione orale, che già negli anni Cinquanta Gillo Dorfles rilevò in un suo viaggio nel Cilento, individuando in quelle melodie, che aveva ascoltato con estremo interesse, un filo di unione con quelle orientali antiche, soprattutto nel "modale" così magnificamente conservato nella maggior parte di quei canti, detti e significativamente identificati come "canti alla cilentana". Si tratta di un "modo" a distesa e a cappella, la cui versione popolaresca è ormai tramontata in quanto non esistono più le occasioni "rituali" nelle quali venivano eseguiti (matrimoni, vendemmia, mietitura, trebbiatura, ecc), ma la cui versione "aulica", perfettamente coerente con la tradizione antica, si conserva e viene praticata nel corso del pellegrinaggio delle confraternite il venerdì santo agli altari della Reposizione. Santino ha raccolto negli "Alma" sia brani a carattere profano che religioso, con testi in dialetto ed uno in lingua italiana settecentesco, tutti uniti a formare una proposta di lettura di un patrimonio assolutamente originale, il cui studio fu incoraggiato dal compianto maestro Luciano Berio che apprezzò soprattutto la capacità interpretativa di Santino e la perfetta coerenza con la tradizione. Cose poi ribadite più volte anche da Dario Fo che tra l'altro ha voluto sottolineare "la genuinità, la sintesi e il gusto", ed ha additato gli "Alma" come "lezione da proporre e gestire il lavoro di ricerca sulle musiche popolari". Il nuovo CD, che si avvale della presentazione di Gillo Dorfles, contiene 12 brani, in gran parte "modali", dalla durata complessiva di circa 40 minuti: l'ascolto dei quali va fatto seguendoli con l'opuscolo allegato ove sono riportati trascritti i testi corredati da una piccola guida per meglio capirli e accompagnati dalle note che lo stesso Autore propone vivacizzando in tal modo ancor più quella musica che ad un primo impatto potrebbe sembrare dura, incomprensibile. E come avviene per la buona musica, occorre riascoltare, riascoltare per penetrare a fondo il senso e l'anima di una terra e di una cultura "antica". Carmela Baldi Il CD "Alma Cilenti" (Euro 15,oo) è una produzione del Centro di Promozione Culturale per il Cilento, Via N. Bixio, 59 - 84068 Acciaroli (SA), telf. e fax: 0974 904183 - E-mail: [email protected] LAUREA ECHER Il 22 Feb. c.a., presso la facoltà di lettere dell'Ateneo salernitano, si è laureata con il voto di 110/110 FRANCESCA ECHER di Centola discutendo la tesi su "Voci poetiche del Cilento dall'Ottocento ai giorni nostri". Giungano alla neo dottoressa le più vive felicitazione da parte della Direzione e Redazione di Cronache Cilentane cronache cilentane protagonisti 1958-2008 Pioppi. Il ricordo dei primi turisti dopo 50 anni 7 maggio 2008 Intervista a S.E. Mons. Giuseppe Rocco Favale cronache cilentane primo piano Pietà popolare Rapporti tra fedeli e sacerdoti Le omelie Tradizioni e Pastorale 8 IL 4 marzo 1989 don Giuseppe Rocco Favale, parroco di Irsina in prov. di Matera, ha la notizia della sua nomina a Vescovo . Il suo ministero episcopale si svolgerà nel Cilento e precisamente nella Diocesi di Vallo della Lucania . Il primo maggio avviene la consacrazione ed il 27 dello stesso mese l'ingresso solenne nella nuova Diocesi. Dopo quasi vent'anni ci pare opportuno incontrare il Pastore della nostra Diocesi per fare un bilancio di questi anni. "Ecc.za, come avviene la nomina di un vescovo?" "Alcuni vescovi presentano il candidato alla Conferenza Episcopale, che a sua volta lo presenta al Nunzio Apostolico, ritenendolo idoneo per il Ministero Vescovile. Inoltre i vescovi indicano alcuni soggetti, anche laici, che possono offrire indicazioni sul sacerdote candidato , Si allarga così la rete delle informazioni che vengono trasmesse al Nunzio Apostolico. Il candidato ritenuto idoneo viene segnalato alla Congregazione dei Vescovi .Il sacerdote nominato può accettare o rifiutare. Ad accettazione avvenuta c' è la pubblicazione da parte della Santa Sede ". "Ecc.za, dopo 19 anni nella Diocesi di Vallo, ha avuto momenti di rimpianti per avere accettato un compito impegnativo qual è quello episcopale e per giunta con le difficoltà che certamente ha incontrato lungo il cammino" " Ci sono stati dei momenti critici, incomprensioni, lettere anonime specie quando ho avviato lo spostamento di alcuni par roci o quando ho preso di petto il rinnovamento della pietà popolare, in modo particolare per quanto riguardava le consuetudini delle feste patronali, quando ho cercato di far capire che i Santi, oltre alla venerazione, debbono essere ammirati anche dal punto di vista artistico e quindi appariva fuori logica riempire le statue di soldi durante le processioni. Ho cercato di far comprendere che l'offerta, anche in denaro, non ha bisogno di manifestazioni esterne, C'è ancora qualche paese dove si continua a riempire la statua di soldi" "Ecc.za, ma ci sarà stato qualche momento felice?" " Non ha mai guardato la mia vita e la mia missione sotto questo aspetto. Ho cercato di costruire una Chiesa che potesse rispondere alle esigenze di una popolazione anche in una situazione di emarginazione. Ho ritenuto importante anche la crescita umana e culturale. Tutti i momenti sono stati felici anche quando ho avuto sofferenze e non sono stato compreso" " Ecc.za, Può almeno dirmi ce ci sono state attese deluse" " Quando sono arrivato a Vallo mi sono dapprima informato delle priorità o necessità della Diocesi, ho cercato di conoscere le situazioni attingendo informazioni presso sacerdoti e laici. Mi sono fatto un'idea delle priorità per predisporre un piano pastorale. Ho iniziato ad avere degli incontri con sacerdoti che mi prospettavano situazioni, aspettative, desideri, mi davano consigli. Poi ho incominciato a girare la Diocesi per conoscere le realtà delle parrocchie, la situazione sociale della gente. Non parlerei di attese deluse, forse di difficoltà , ho dovuto fare i con ti con la scarsità di sacerdoti e con sacerdoti giovani che provenivano da altre realtà " " Quali sono state allora le iniziative del nuovo Vescovo ?" " Ho tentato subito di avviare una pastorale vocazionale, rivoluzionando quella esistente. Una pastorale più vivace, mettendo in alcuni posti sacerdoti più motivati. Ho messo in risalto il ruolo e la funzione del sacerdote , ho scritto una lettera pastorale indirizzata sia ai sacerdoti che ai laici. Mi sono interrogato sulla situazione in cui si trovavano alcuni sacerdoti senza punti di riferimento nell'ambito della propria parrocchia" "Il vescovo ha avuto critiche e contestazioni per lo spostamento di alcuni parroci, cito l'esempio di Perito, dove il nuovo parroco trovò murata la por ta della Chiesa, oggi, però, tutti sono contenti del parroco nominato dal Vescovo" " Questo si è verificato anche in altri paesi, oggi i fedeli sono contenti degli spostamenti avvenuti. La vita è fatta in questa maniera. Voglio solo dire che il cambiamento dei parroci avviene per il bene dei fedeli bisognosi anche loro di nuovi stimoli per crescere nella fede" "In verità io non noto questi stimoli, anzi a me sembra che in altre Diocesi ci sia più intraprendenza. In altre parole la Diocesi di Vallo appare un po' appannata"? " La questione strana è che nelle nostre Comunità le innovazioni non vengono percepite, non vengono percepiti gli stimoli spirituali, culturali, sociali. Ci sono novità di grosso spessore, ci sono importanti intuizioni e realizzazioni. Siamo in una Diocesi un po' strana dove si guarda dal basso in alto senza avere la possibilità di spaziare con lo sguardo e di vedere le cose belle che sono state realizzate". " Ecc.za, nelle riunioni del vescovo con il clero viene mai affrontata la realtà dei vari paesi, il rapporto dei preti con i fedeli. E' vero che c'è scarsità di sacerdoti, sacerdoti provenienti da mondi diversi dal nostro, ma è positivo il fatto che oggi i parroci sono diventati quasi degli impiegati , che , fatto il loro lavoro, scappano via. " La Diocesi di Vallo conta 138 mila abitanti, 138 parrocchie, 54 Comuni, più le frazioni. Servire la popolazione da punto di vista pastorale diventa impossibile. Occorre creare una novità intellettuale, culturale nuova . Non è possibile , proprio dal punto di vista delle risorse umane e sacerdotali, creare una vera innovazione, soprattutto per quanto riguarda la pastorale giovanile, considerando pure che in molti paesi i giovani non ci sono. Diventa difficile proporre iniziative e pastorale nelle singola parrocchie, occorre realizzare dei centri interparrocchiali per coinvolgere giovani e fedeli tutti" " Ecc.za, spesso tra i fedeli ci si lamenta del modo dei sacerdoti di proporre le omelie. Per meglio intenderci la gente dice che le prediche sono lunghe, qualche volta noiose, non parlano al cuore dei fedeli, non damo spunti di meditazione. In alcuni casi appaiono come rimproveri. In occasione delle feste patronali qualcuno dall'altare si lascia prendere dalle sue considerazioni personali e parla contro i pellegrinaggi, contro la pietà popolare, contro la devozione. E' giusto tutto questo? "Mi dispiace sentire queste cose, in quanto i preti sanno come deve essere un'omelia, che deve mirare alla spiegazione del vangelo e la Parola di Dio adattandola alle esigenze della gente. Il punto principale dell'omelia deve essere quello di invitare la gente a confrontarsi con la Parola. Negli incontri con i sacerdoti è stato più volte affrontato questo problema. Abbiamo anche fatto venire degli esperti in Omiletica. Ho fatto riferimento a quello che ha detto il Santo Padre nei suoi interventi con i sacerdoti di Roma. La Parola di Dio va meditata, contemplata, fatta propria per poterla presentare in maniera viva ai fedeli". "Se viene prospettata la realtà di una parrocchia dove, come Acciaroli, una percentuale alta di fedeli non partecipa più alle funzioni religiose per mancanza di rapporto e dialogo con il parroco, cosa fa maggio 2008 "I sacerdoti sono come i papà, i nostri papà non li abbiamo scelti noi, ci sono stati dati dal Signore. I figli sono chiamati ad aiutare i papà ad essere più consapevoli del loro compito. Bisogna aiutare i sacerdoti con umiltà e sincerità." "A proposito di Acciaroli, non si sono placate le critiche alla Curia per aver venduto la casa parrocchiale costruita dal rimpianto missionario don Carlo Grangetti con le offerte dei fedeli. Non è forse venuta meno la possibilità per il parroco del domani di trovare una casa parrocchiale ?" " Si è resa necessaria la vendita di alcuni beni per riportare il bilancio nelle giuste dimensioni. Per quanto riguarda il fabbricato di Acciaroli innanzitutto era occupato e poi necessitava di lavori di ristrutturazione per i quali non c'erano i fondi necessari. Inoltre è sempre disponibile l'appartamento vicino alla Cappella di San Giuseppe". " Ecc.za. Stiamo parlando di vendita di beni immobili. Ma secondo Lei il popolo dei fedeli cosa s'aspetta da un Vescovo quando arriva in Diocesi, che sia un manager, oppure una guida spirituale?" "La funzione principale di un Vescovo è una funzione spirituale, una funzione di evangelizzazione, la cura dei Sacramenti, la tenuta delle Chiese, la Celebrazione della Pietà popolare, il modo come celebrare la liturgia, i tentativi per un'azione di inculturazione della fede mediante interventi finalizzati a questo scopo. Io ho cercato di poter stimolare i sacerdoti a rivedere il loro modo di proporsi nei confronti dei fedeli e nello stesso tempo di avviare una rotazione nell'ambito del servizio pastorale delle parrocchie per dare la possibilità ai sacerdoti di rinnovare le comunità, ma anche di attuare una loro azione di rinnovamento " le Confraternite ?" " Abbiamo avviato un interessante dialogo, grazie anche alla collaborazione di alcuni sacerdoti. Io all'inizio non condividevo l'aspetto folcloristico". "Ecc.za, ricordo che il suo predecessore, da me intervistato, affermò che ringraziava la Diocesi di Vallo, perché da essa aveva capito l'importanza delle pietà popolare. Ella come si pone davanti a questo problema?" "Su questo tema ho pubblicato un direttorio liturgico che è stato molto apprezzato da altri Vescovi. Ci sono le indicazioni su come amministrare i sacramenti, come porsi davanti alla celebrazioni, alle feste. Questo direttorio è diventato un modello per altri vescovi. Ritengo di aver rivalutato la pietà popolare". "Ecc.za, grazie della sua disponibilità, mi consenta un'ultima domanda. Davvero contento di essere il Vescovo di una Diocesi difficile (e anche le mie domande lo confermano) o magari rimpiange di aver detto sì alla Chiamata del Signore ?" " Sono contento di essere Vescovo della Diocesi di Vallo della Lucania, anche se non sono mancati momenti di difficoltà e incomprensioni, cose che non mancano mai in ogni famiglia. Ho messo delle premesse tali che si può guardare al futuro della Diocesi con grande speranza e anche con una prospettiva molto buona nelle Diocesi della Regione Campania che guardano a noi con interesse, anche se, come spesso avviene, non vengono percepite. Anche in una famiglia i genitori non percepiscono la crescita dei loro figli ed i figli non sempre percepiscono i cambiamenti che si verificano. Abbiamo una Diocesi che dal punto di vista spirituale, culturale, ha fatto notevoli progressi, visibili anche attraverso opere di carattere sociale e strutturale." "Ecc.za, tradizioni, rinnovamento, qual è il rapporto con Stimato sacerdote nella nostra diocesi Walter Dario Maggi è stato ordinato vescovo di Bossa in Equador Il 19 febbraio Benedetto XVI ha nominato vescovo ausiliare di Guayaquil in Ecuador mons. Valter Dario Maggi, parroco e segretario della Commissione episcopale per l'educazione della Conferenza Episcopale ecuadoriana, assegnandogli la sede di Bossa. Era responsabile della pastorale universitaria arcidiocesana e direttore dell'Istituto Teologico Pastorale dell'Ecuador. Rivestiva anche la responsabilità nazionale di CL Da Mons. Casale era stato ordinato sacerdote nella nostra Diocesi, a Castellabate nel 1985. Da noi era stato Responsabile dell'Ufficio Scolastico, docente presso l'ISSR di Vallo e organizzatore della grande Missione giovanile del 1985-86. Dall'Arcidiocesi di Foggia-Bovino, partì missionario nel 1992, prima in Perù poi in Ecuador, a Portoviejo. L'ordinazione episcopale si è svolta il 5 aprile nella Cattedrale Metropolitana di Guayaquil alla presenza dei Vescovi ecuadoriani e del Nunzio Apostolico. Era presente anche l'ambasciatore italiano in quel Paese, Giulio Piccirilli, originario di Montecorice. Osvaldo Marrocco CORSO DI PERFEZIONAMENTO DI ORGANO ANTICO IV EDIZIONE Docente LORENZO CIPRIANI (Francia) L' Organo Antico Italiano L' Organo nella Musica da Camera Vallo della Lucania 11 - 18 luglio 2008 - Cattedrale S. Pantaleone Gioi 11 - 18 luglio 2008 - Chiesa S. Eustachio Marina di Camerota 11-18 luglio - Chiesa S. Alfonso ARGOMENTI DEL CORSO · Tecnica organistica e repertorio; · La Musica Spagnola del XVI, XVII e XVIII sec; · La Scuola Italiana del XVIII sec (Frescobaldi, Pasquini, Scarlatti…); · L'Organo Antico nella musica da camera (si accettano trascrizioni per oboe, violino, clarinetto … ed organo); · Tecnica di apprendimento per principianti, pianisti o clavicembalisti alle prime espe- Dino Baldi Le pubblicazioni ed il sito della Diocesi di Vallo La prima pubblicazione "A Sua Eccellenza mons. Giuseppe Rocco Favale "riporta momenti significativi dell'ingresso del Vescovo in Diocesi. La seconda pubblicazione "Per costruirci Chiesa di Cristo " costituisce il direttorio liturgico pastorale, un sussidio per i sacerdoti e per i laici per quanto riguarda il catechismo e la celebrazione dei Sacramenti. La terza pubblicazione "Ammalati e anziani, come dono da riscoprire ed amare" affronta il tema del dolore dal punto di vista cristiano. Una guida preziosa per chi soffre e per chi assiste gli ammalati. La quarta pubblicazione " Insieme con gioia ed entusiasmo" vuole essere un'indicazione del Vescovo per il raggiungimento degli obiettivi per la Comunicazione del Vangelo. L a quinta pubblicazione è una lettera pastorale dedicata ai sacerdoti e fedeli sul tema " Eucarestia e sacerdozio: due doni da vivere" La sesta pubblicazione affronta il tema delle feste patronali, dell'oro e degli ex-voto sulle statue. La settima pubblicazione è dedicata al Museo Diocesano. rienze con Organo Antico; · Elementi di Improvvisazione. Le MODALITA' DI ISCRIZIONE e tutte le altre informazioni rivolgersi ai seguenti recapiti telefonici: 0039-3292034221 oppure consultare il sito www.triobeethoven.it www.teatrolaprovvidenza.it www.diocesidivallodellalucania.it Per informazioni sulla Diocesi è attivo il sito www.diocesidivallodellalucania.it Nella foto, il settecentesco organo nella Cattedrale di Vallo della Lucania cronache cilentane appunti di viaggio il Vescovo?" 9 10 Il Sindaco Alfieri: entro un anno l’oratorio gioia la comunità agropolese. "L'amministrazione comunale si assume l'impegno di ristrutturare l'edificio situato accanto alla chiesa di S. Maria delle Grazie dove il parroco ha indicato che sorgerà l'oratorio parrocchiale - ha detto Alfieri - Il progetto è stato già predisposto dalla parrocchia di S. Maria delle Grazie. Lo inaugureremo l'anno prossimo, in occasione della seconda Festa delle famiglie. Quella di oggi è stata una bellissima iniziativa, ringrazio i parroci e le associazioni di volontariato che l'hanno organizzata". A tracciare un bilancio più che positivo dell'evento è il parroco don Bruno Lancuba. "La partecipazione e la riuscita della festa è andata oltre alla aspettative - ha detto don Bruno - Ma c'è anche di più. Da questa festa nasce un cammino all'inse- la rappresentanza dell'amministrazione comunale di Agropoli che ha voluto essere presente alla manifestazione, a partire dal sindaco Francesco Alfieri, assieme al vicesindaco Mauro Inverso e gli assessori Adamo Coppola, Angelo Coccaro, Eugenio Benevento, oltre al presidente del Consiglio comunale Agostino Abate. Importante anche il supporto delle forze dell'ordine e di tutti i gruppi di volontariato che hanno offerto il proprio contributo. E proprio dal sindaco Francesco Alfieri è venuto un annuncio che riempito di gna del confronto che intraprenderemo con le famiglie e c'è il progetto concreto dell'oratorio per cui il sindaco, proprio in questa sede, ha annunciato il suo impegno. È la risposta a un'esigenza avvertita dall'intera comunità, ma che finora sembrava lontana da realizzarsi per una serie di ostacoli. Ma ora il supporto offerto dal sindaco Francesco Alfieri ci aiuta a sgomberare il campo dalle difficoltà". Per informazioni: www.oneonline.it/smgrazie/homepage.ht m Si è concluso con la sua ultima tappa a Piano Vetrale, il tour nel Cilento collinare sul tema"Riappropriamoci della nostra storia: la rivolta del Cilento e le vicissitudini dei fratelli Capozzoli", che l'Associazione Culturale "Cis Alentum"di Monteforte Cilento, il Circolo Legambiente "Horreum"di Orria, il Csa Buco 1996 di Gioi, il Forum dei Giovani di Orria, la Pro Loco "Paolo De Matteis"di Piano Vetrale e i Ragazzi di Gorga (con il patrocinio dei comuni di Orria e Stio e dell'Ordine Regionale dei Giornalisti della Campania) hanno organizzato per ricordare, a 180 e 160 anni di distanza, gli eventi che hanno segnato un passaggio fondamentale di un territorio e di un popolo: la rivolta del Cilento. Il primo incontro si è tenuto a Monteforte Cilento, paese di origine dei fratelli Capozzoli (dai più visti come briganti, ma veri e propri rivoluzionari che cercarono attraverso le loro azioni di liberare il Cilento dalla potenza asfissiante dei Borboni) venerdì 14 marzo, presso la sede dell'Associazione Culturale "Cis Alentum". In questa occasione è stata presentata la manifestazione e il libro "Cilento e libertà: i paesi della rivoluzione" di Giuseppe Liuccio, con interventi di Oreste Mottola, Franco La Tempa e Gianni Iuliano. Moderatore della serata Mauro Salerno, anche portavoce delle Asso- > Pisciotta In 1200 alla prima festa delle famiglie Sono state oltre 1200 le persone che hanno scelto di trascorrere la giornata di oggi alla prima Festa delle famiglie, organizzata dalla parrocchia di Santa Maria delle Grazie di Agropoli in una piazza della Repubblica trasformata ad hoc in un grande giardino dedicato al gioco e allo stare insieme. Le famiglie, dai neonati ai nonni over 90, hanno partecipato alla messa all'aperto, pranzato, cantato e giocato insieme, gustando il dono di essere comunità. Soddisfatto il parroco don Bruno Lancuba, che ha organizzato l'evento con il supporto dei gruppi parrocchiali, presenti anche con i propri stand in piazza. Significativa anche > Orria cronache cilentane paesi > Agropoli maggio 2008 Finanziato il progetto di completamento infrastrutturale del porto L'importo complessivo è di euro 2.845.600. Il Decreto Dirigenziale è il numero 7 del 7 marzo 2008 e reca la firma del coordinatore dell'Area Generale dottor Luigi D'Antuono ed è stato pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Campania con il numero 11 del 17 marzo 2008. Il progetto è esecutivo e bisogna solo procedere all'appalto. Intanto proseguono i lavori in corso, con grande impegno e celerità, di messa in sicurezza di tutta l'area portuale, da parte dell'impresa RESERC di Napoli. Le opere fino adesso realizzate hanno retto molto bene alle recenti mareggiate che hanno danneggiato in maniera gravissima i porti dei centri costieri viciniori. Questi lavori in corso hanno già determinato i primi effetti positivi attraverso un consistente ripascimento di tutta la spiaggia della località Gozzipuodi che offre uno straordinario colpo d'occhio attraverso una distesa di sabbia che la fa somigliare alle più rinomate spiagge dei litorali italiani. Questo cospicuo finanziamento è opera del costante impegno del sindaco di Pisciotta, Cesare Festa, che desidera ardentemente far diventare la Marina del suo Comune una bomboniera e che ha particolarmente a cuore la grande risorsa del mare. Al primo cittadino di Pisciotta abbiamo anche chiesto a che punto è il problema dell'insabbiamento che troppi grattacapi ha causato negli anni scor- Concluso il ciclo di manifestazioni sulla rivolta del Cilento del 1828 e sui fratelli Capozzoli ciazioni. Il secondo incontro, venerdì 28 marzo,ha fatto tappa a Gorga al Centro di Formazione Ambientale. La serata è stata incentrata sulla presentazione del volume "I Capozzoli e i moti del 1828", con l'intervento dell'autore Giuseppe Galzerano ed un ampio dibattito moderato da Nicola Salati. Ha fatto da cornice la mostra a cura di Domenico Ciardella "Le vicissitudini dei fratelli Capozzoli". Per il terzo appuntamento, in calendario il 4 aprile, ci si è spostati a Gioi, saletta parrocchiale. La proiezione del film-documentario "1848: Barricate a Napoli" (regia di Attilio Rossi) è stata preceduta dagli interventi di Giovanni Gogliucci, portavoce delle Associazione, e poi dalle relazioni di don Guglielmo Manna, Antonio La Gloria e Clodomirio Tarsia (curatore della produzione). Il ciclo, quindi, si è concluso a Piano Vetrale, ridente frazione di Orria, sala dele- gazione comunale alle 17.30, con una tavola rotonda per tirare le conclusioni del "lungo girovagare e trarre buoni auspici per il futuro". Intervengono Domenico Ciardella, Giuseppe Galzerano, Antonio Infante, Antonio La Gloria, don Guglielmo Manna, Catello Nastro e Clodomirio Tarsia. Moderatore il presidente dell'Ordine Regionale dei Giornalisti della Campania Ottavio Lucarelli. Nella sala si potranno ammirare due mostre: "Le "Una serie di incontri culturali itineranti nel Cilento collinare, per far rivivere e riappropriarci della nostra storia - spiegano gli organizzatori di questa iniziativa, novità assoluta nel comprensorio cilentano. Innanzitutto, le vicissitudini dei fratelli Capozzoli non ancora ben accette da tutti. Abbiamo voluto, appunto, iniziare con essi, figure spesso bistrattate dagli storici, un discorso nuovo per far capire che è a loro che ci dob- si. Festa ha risposto che tra gli effetti positivi, dei lavori già effettuati, c'è anche una quasi totale eliminazione di questo annoso disagio che per molti anni ha messo l'area portuale in una condizione di inagibilità al punto che anche i pescherecci locali erano costretti a trovare riparo nei porticcioli vicini. Il recente finanziamento costituirà, continua il sindaco Festa, il primo fattore di sviluppo economico del Comune di Pisciotta e, si stà anche procedendo alla cura degli adempimenti relativi al sistema delle cosiddette vie del mare con possibilità di fermate degli aliscafi provenienti e diretti a Capri ed a tale proposito sono stati anche ultimati i lavori di costruzione dell'immobile destinato a fungere da biglietteria. Il sindaco stà anche positivamente interloquendo con tenente Giovandone, comandante della Capitaneria di Porto, per verificare la possibilità di un ritorno a Marina di Pisciotta della delegazione di spiaggia. Ma non finisce qui. Tanto è vero che la risorsa mare è in testa ai pensieri dell'Amministrazione Comunale stà per essere sottoscritto un gemellaggio con il sindaco di Cetara, Secondo Squizzato. I due paesi perla, rispettivamente della costiera cilentana ed amalfitana, hanno in comune la valorizzazione del pesce azzurro: a Pisciotta c'è il mito delle alici di menaica mentre a Cetara c'è quello della colatura delle alici. Inoltre è in cantiere anche un convegno sul mare che si terrà a Pisciotta il 24 maggio in cui sarà presentato il progetto per la costituzione di un Polo Nautico che dovrà servire a mettere in rete prima i porti del Cilento e poi gradualmente tutti i porti che affacciano sul Mediterraneo. NICOLA DE FEO biamo ispirare se vogliamo un Cilento non più sottomesso ai grandi centri di potere e libero, finalmente, dopo decenni di oscurantismo, di poter esprimere tutte le potenzialità per troppo tempo sottaciute. E poi evidenziare l'altro elemento importante: per la prima volta realtà di paesi diversi si mettono insieme per fare cultura, lasciando da parte i campanilismi che per troppo tempo non hanno permesso uno sviluppo socio-economico adeguato alla realtà territoriale, che si presenta come una delle terre più belle d'Italia. Del resto solo riappropriandoci della nostra storia e ricominciando a fare cultura possiamo vivere bene il presente e programmare al meglio il futuro in un territorio avaro di aspettative ed ancor più di prospettive. Le tre tappe precedenti questa di Piano Vetrale per la qualità degli interventi e per la partecipazione di pubblico ci incoraggiano e ci spingono a proseguire anche in futuro per questa strada di abbattimento dei campanili per combattere l'impoverimento della cultura che sta portando all'impoverimento della qualità di vita del territorio cilentano. Una esperienza davvero entusiasmante che ci ha insegnato a programmare ed operare insieme in un territorio dove l'associazionismo recita i verbi difettivi". Andrea Salati Promuovere lo sport e la cultura dello stare bene a tutte le età, grazie a un equilibrato esercizio fisico, è lo scopo del corso di ginnastica gratuito per ragazzi, adulti e anziani. L'iniziativa è stata varata dall'amministrazione comunale guidata dal sindaco Costabile Maurano (con delibera di Giunta Municipale n. 94/2008) e dalla Commissione comunale pari opportunità presieduta da Angelica Amato, con il braccio operativo del consigliere delegato Paola Piccirillo. E' partito il15 aprile e proseguirà ogni martedì pomeriggio l'attività sportiva guidata da personale esperto, con ginnastica al tempo di musica, nella palestra della scuola media di Santa Maria di Castellabate. Il corso, in base al numero dei partecipanti, sarà organizzato in due gruppi di lavoro della durata di un'ora ciascuna, tra le ore 16 e le 18. È ancora possibile aderire all'iniziativa compilando l'apposito modulo di adesione o presso la Casa comunale in Santa Maria (Ufficio Politiche sociali) o presso l'Ufficio Anagrafe a Castellabate capoluogo. Alla richiesta deve essere allegato un certificato medico che attesta l'idoneità all'attività sportiva non agonistica. Difesa dell'ambiente e lotta agli incendi boschivi attraverso la formazione dei volontari dei nuclei comunali di protezione civile Siglato un protocollo d'intesa per realizzare moduli di attività finalizzati alla difesa della natura alla prevenzione e la lotta contro gli incendi boschivi Trova origine dalla volontà e dalla necessità di tutelare l'ambiente, preservandolo dall'angosciante incubo degli incendi boschivi l'accordo raggiunto tra la Comunità Montana Calore Salernitano e alcuni dei sedici comuni che ad essa fanno capo: Piaggine, Giungano, Albanella, Trentinara, Felitto e Monteforte e che hanno prontamente risposto all'idea dell'ente montano di operare in questa direzione, dichiarandosi disponibili ad Finalmente un’insegna appropriata Meglio tardi che mai... In questi giorni il Comune di Pollica ha installato ai due ingressi della frazione Pioppi l’insegna che ricorda come il paese sia la culla della Dieta Mediterranea. La proposta, immancabilmente, ogni anno, in occasione degli Incontri Mediterranei, promossi dal nostro giornale e giunti quest’anno alla XVIII edizione, è stata sostenuta con decisione. Ci auguriamo che coloro i quali porteranno avanti gli studi sulla nota Dieta Mediterranea, abbiano in futuro la determinazione di far crescere anche gli interessi del paese. attivare le azioni previste. L'ente montano presieduto da Franco Latempa ha infatti stabilito che, in virtù di uno dei suoi compiti prioritari, saranno attivate azioni utili quanto necessarie a tutelare l'ambiente e prevenire la piaga degli incendi boschivi che lo scorso anno hanno ha seminato panico e distrutto una parte notevole del patrimonio cilentano. Nello specifico, di concerto con i sei comuni, saranno realizzati dei moduli di attività finalizzati a formare nuclei comunali di volontari di protezione civile nel settore della prevenzione e della lotta ai roghi. Si tratta di quattro moduli che vanno dalla formazione all'addestramento per intervenire in caso di incendi, ad azioni di sensibilizzazione sulla difesa dell'ambiente, all'avvistamento e alla prevenzione mediante azioni di comunicazione alla sede operativa e azioni di ricognizione, oltre che a azioni di piccola bonifica ambientale per la prevenzione degli incendi. Ciascuno dei comuni interessati, al termine del periodo di formazione, avrà un proprio nucleo di volontari costituito da sette unità da destinare alla parte pratica, ossia alle concrete azioni a difesa della risorsa ambientale. Con la convenzione stipulata, l'ente montano di Roccadaspide ha avviato solo due dei quattro moduli previsti e si è impegnato ad assicurare il corretto svolgimento delle lezioni e la copertura delle spese generali oltre che i rimborsi ai volontari, a consentire l'uso di automezzi in casi di esigenza, previa autorizzazione dirigenziale, l'inserimento dei volontari nelle strutture operative dell'ente durante il periodo di pronto intervento. I comuni, a loro volta, si impegnano a garantire la costituzione corretta dei nuclei, l'impiego dei volontari nelle attività di prevenzione degli incendi boschivi anche per gli anni futuri, l'uso di propri automezzi se ciò fosse necessario per la salvaguardia ambientale. Annavelia Salerno paesi della frana non si ferma alla casa di Giuseppe Cappuccio bensì arriva fino al parcheggio S. Macario ed investirà del problema non solo il Prefetto ma vuol rivolgersi anche al Capo dello Stato talmente la situazione è pericolosissima. Cesare Festa non sopporta la grave perdita di tempo di alcuni enti ed ha invitato ciascuno per la sua competenza a non perdere tempo. Queste sofferenze di un'intera comunità, e non solo, il sindaco di Pisciotta li ha addebitati a lavori sbagliati negli anni. Molti tecnici sostengono che ad essere stato superficialmente trascurato è stato l'incanalamento delle acque ed in loro soccorso è intervenuto il professore Brigante che ha definito la zona in questione un impluvio più grande di quello che è. Rischiano e non poco anche le case a monte della frana, in alcune delle quali stanno comparendo, per adesso, piccole lesioni. La frana frena le condizioni di sicurezza del transito veicolare trattandosi dell'unica strada di attraversamento del paese e si è stabilito che il ponte di scavalco è da installare subito (è già disponibile alla Provincia), mentre è in corso l'iter per l'inizio dei lavori delle due spallette di appoggio del ponte mobile. Auguriamoci che tutti, indistintamente, facciano fronte comune e compatto e non applicare il motto cilentano del campa cavallo che l'erba cresce. Nicola De Feo Corso di ginnastica gratis per ragazzi e adulti cronache cilentane Urgente conferenza dei servizi al Comune di Pisciotta per la gravissima e criticissima situazione della frana nel pieno centro abitato del comune cilentano e precisamente in via Foresta. Erano presenti, oltre al sindaco Cesare Festa ed al responsabile della Protezione Civile del Comune di Pisciotta, ingegnere Pietro Veneroso ed il geometra Marcello Saturno, il professore Michele Brigante, ordinario di Scienze delle Costruzioni dell'Università di Napoli che fa parte assieme ai professori Cascino e Di Nocera del gruppo di consulenti del Comune di Pisciotta, l'ingegnere Tommaso Cetrangolo e Felice Detta per il Consorzio Acquedotti (Consac), il geologo Pantaleo Mautone per la Comunità Montana "Lambro e Mingardo", il geologo Giuseppe Esposito, funzionario del settore Difesa Suolo della Regione Campania, ed i seguenti proprietari delle case interessate: Giuseppe Cappuccio, Antonio Cappuccio assistito dall'architetto Pietro Manzione, il maestro Gennaro Mazzotti, Aniello Martuscello e l'avvocato Carmelo Marsicano in rappresentanza anche di Amalia Marsicano. Regolarmente invitati ma assenti i seguenti enti: Autorità di Bacino, Genio Civile, Assessorato all'Ambiente della Regione Campania, Soprintendenza di Salerno, Protezione Civile, Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano e Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Salerno ed alcuni dei quali hanno inviato con apposita nota il parere di competenza Un dato sconcertante emerge sopra tutto: sono troppi gli enti ad avere voce in capitolo per un problema drammatico che potrebbe avere risvolti catastrofici. L'impegno del sindaco di Pisciotta, Cesare Festa, e del delegato alla Protezione Civile, ingegnere Pietro Veneroso è da encomio, ma non basta. Occorrono alla svelta milioni di euro e senza tanti passaggi o palleggi della classica patata bollente. Il professore Michele Brigante ha parlato di fenomeno più profondo del nostro immaginario, e sintonizzato sulla stessa lunghezza d'onda è il primo cittadino di Pisciotta che ha affermato che il teatro di guerra è molto più esteso e che il fronte > Castellabate Conferenza dei servizi sulla frana nel centro abitato > Calore Salernitano > Pisciotta maggio 2008 11 maggio 2008 Complesso religioso del Sacro Monte cronache cilentane Tradizioni Santuario, un "appeal" poco valorizzato 12 Non so perché ogni qualvolta torno al Santuario del Sacro Monte ho sempre un'impressione nuova e indistinta di questo fantastico, ineguagliabile luogo dell'anima dal quale, come da un belvedere divino, lo sguardo si perde nell'infinito di panorami da delirio. Quasi come se la fantasia, alla ricerca di ritempranti miraggi, trovi qui stimoli e motivi irresistibili per correre e smarrirsi. A rifletterci bene, non può esserci sensazione diversa di fronte ad un paesaggio che riserva spazi maestosi e sereni, tra rocce, boschi e colline sorvegliati dalla titanica sentinella del mitico ed imponente Gelbison, un tempo covo di briganti e ricovero di anacoreti alla ricerca di Dio e oggi solenne testimone di età remotissime, su cui il geologo annota con scientifico rigore le stratificazioni del tempo e della storia e le straordinarie avventure dell'uomo. Sotto la gigantesca Croce che illumina il Cilento e verso la quale si guarda come ad una certezza superiore, si prova un senso di sicurezza e di fiducia, di intimità e insieme di misticismo. E' la stessa atmosfera che si respira nell'oasi francescana del Monte Subasio, con l'antichissima chiesa della Madonna Nera a rappresentare la Porziuncola di un mondo che, in epoche lontane, ebbe nei monaci seguaci della regola di San Basilio un seme fecondo di religiosità, di fede e di L'Arciconfraternita di S. Agnello Abate di Pisciotta ha un nuovo Priore E' il cinquantenne Nicola De Feo che vi milita dal 10 agosto del 1961, da quando non aveva ancora compiuto quattro anni. E' stato eletto all'unanimità e per acclamazione. Sostituisce Nicola Agresta che ha guidato per quindici anni il Pio Sodalizio con grande spirito di servizio e che ha fatto dell'educazione e dell'umiltà le sue doti migliori. In una sola parola un Da sinistra i tre priori onorari: Giuseppe Marsicano, Nicola vero galantuomo. Ma Agresta, il novantacinquenne Aniello Di Blasi ('U Pastiere), ed il per Nicola Agresta è nuovo priore Nicola De Feo. tutt'altro che un pensionamento. L'intera Assemblea lo ha acclamato Priore Onorario tributandogli una standing ovation e va ad unirsi ad altri due confratelli, Aniello Di Blasi detto " 'U Pustiere" e Giuseppe Marsicano, che già ricoprono questa prestigiosa carica. Ma è nuovo quasi l'intero governo dell'Arciconfraternita di S. Agnello Abate: Gerardo Di Blasi ed Umberto Tomei sono i vice priori, Pasquale Bagnato ed Antonio D'Arienzo sono i maestri di cerimonia, Gerardo Navarra e Carmine Tambasco i battistrada, mentre Pierluigi Tortora è stato riconfermato segretario e ad ulteriore dimostrazione della serietà della persona, il Priore Onorario Nicola Agresta è anche cassiere. Quest'anno è un anno straordinario per l'Arciconfraternita di S. Agnello Abate perché compie il primo secolo di vita e precisamente il 6 settembre. Ma è durante tutto l'anno che i confratelli organizzeranno manifestazioni per ricordare il loro primo centenario. Il neo priore ci ha dichiarato" E' un enorme soddisfazione e nello stesso tempo è un onore ricoprire tale incarico che per me diventa un punto di partenza e non di arrivo. Poi, nell'anno del centenario, la gioia cresce a dismisura. Mi auguro di contare sull'impegno, la disponibilità, l'amore e la passione di tutti i confratelli per diventare nel nostro comune, ma a me farebbe piacere nell'intero Cilento, un prezioso punto di riferimento e onorare nel migliore dei modi i nostri soci fondatori. Le nostre congreghe rappresentano non solo folclore e tradizione, ma anche storia, fede e cultura ed il mio desiderio più grande sarebbe quello che queste associazioni religiose di laici riscoprissero il perché della loro nascita, che è un fine sociale e di beneficenza ( possiamo definirle come i pionieri del volontariato) ma che mettessero in pratica anche il principio evangelico della fraternità e, non per niente in dialetto pisciottano gli iscritti all'Arciconfraternita vengono chiamati "fratielli" che deriva dalla parola latina fratres cioè fratelli". I Pisciottani fondarono la Congrega di S. Agnello Abate anche nelle Americhe e precisamente ad Amsterdam, provincia di New York il 1 giugno del 1919. Carmine Pecoraio VICINI NEL DOLORE Celso - È venuta a mancare la signora ITALIA NOTARO, madre di Roberto Marano, stimato Priore della Confraternita "SS. Rosario" di Celso. A lui, e ai familiari tutti, giungano le più sentite espressioni di cordoglio da parte della Direzione e Redazione di Cronache Cilentane. Una delle tante compagnie in pellegrinaggio al Sacro Monte che resta aperto da maggio ad ottobre civiltà. Da questa fonte rigeneratrice hanno attinto, nei secoli, vigore, fiducia e speranza i viandanti dell'anima in cerca di salubrità non solo dell'aria, ma anche e soprattutto dello spirito. Il santuario della Madonna del Sacro Monte, nonostante il disincanto dell'uomo di oggi, continua ad essere il luogo emblematico della fede e dell'identità cilentana. Esso caratterizza il territorio e ne viene caratterizzato. Il suo fascino è rimasto intatto nel tempo: è bellezza sempre più da riscoprire, gustare e valorizzare. Le modifiche e gli ampliamenti di questi ultimi anni, consentendogli un eccezionale salto di qualità, lo hanno reso uno dei complessi italiani più spettacolari. Il pellegrino, il turista religioso e, in particolare, i tanti emigrati che fanno tappa fissa e grata al Santuario per onorare la Vergine e per riassaporare l'humus antico della terra natia, ci fanno comprendere la dimensione del grande potenziale umano, religioso e sociale della casa della Madonna del Monte. I nostri antenati hanno dato al pellegrinaggio alla Vergine del Gelbison una impronta così forte e profonda che è diventata indelebile ed affascinante non solo per i residenti ed i lontani, ma anche per tutti quelli che, guardando il procedere sicuro, sereno, determinato di tanti fedeli, sentono il desiderio ed il bisogno di diventare compagni di viaggio verso "la meta sicura", il "luogo" dove si venera Colei che cammina con noi per le vie del mondo. Attualmente la "bellezza" e la "fruibilità" del Santuario sono solo in modesta percentuale messe a frutto: si fa fatica o, forse, non si pone il necessario impegno a farle entrare nei circuiti produttivi che contano. Non è difficile, perciò, convenire con quanti ritengono che il Santuario ha in dote un "appeal" poco valorizzato. "Il turismo religioso, quello vero, quello che produce reddito e occupazione, è un settore del tutto trascurato nel Cilento" - afferma con evidente rammarico don Carmine Troccoli, rettore del Santuario, sacerdote "illuminato" che ha dedicato la vita al culto della Madonna e ai lavori di restauro, di ristrutturazione, di consolidamento e di ammodernamento del complesso religioso del Sacro Monte. "Fare turismo culturale e religioso al Gelbison" continua - "significa creare occasioni speciali per conoscere la storia, l'identità, le tradizioni, l'anima del nostro territorio. Vuol dire creare un'offerta completa, diversificando i "motivi di visita", collegando i luoghi sacri ad altri fattori di tipo culturale - natura, ambiente, folklore, artigianato, gastronomia - in grado di interessare, di attrarre, di affascinare". Un ragionamento che non fa una grinza. Regione, Provincia, Ente Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano: chi c'è batta un colpo. Angelo Guzzo Campora Festa dello "sparo al prosciutto" Bellissima iniziativa da parte della Pro Loco di Campora, con il patrocinio della banca "Monte Pruno di Roscigno e di Laurino". La manifestazione si è svolta con la partecipazione di numerosi concorrenti che si sono dilettati nello sparo al prosciutto. La premiazione di più abili è stato il momento culminante dell'originale iniziativa. Naturalmente i presenti hanno potuto gustare i prosciutti paesani, pane fatto in casa, vino del territorio tra tanta musica e tanta allegria. maggio 2008 Quest'anno arricchita con la partecipazione dei rappresentanti di alcune confraternite Il momento conclusivo della solenne processione presieduta dal vicario mons. Guglielmo Manna La festa dell'Addolorata di San Mauro Cilento ha un'origine votiva. Essa si innesta nella tradizione rurale-religiosa del luogo ed è il naturale sviluppo del culto della Madonna dei Sette Dolori, iniziato come devozione e titolo della Congregazione omonima. Una nota molto importante di un registro parrocchiale, datata 1726, parla di una cerca per la Terra e spese a tante cere per la processione ad impetrandam pluviam, cioè una cerca (questua, colletta) per acquistare le candele necessarie ad tro di continua venerazione. La domenica successiva viene poi riportata in solenne processione alla sua dimora originaria, nella cappella omonima. Allora, come oggi. Dopo il 1726 non risulta nei registri parrocchiali nessun altro accenno a tale proposito; solo dal 1764 in avanti, anno di una grande carestia che riduce alla fame molte terre del Regno, è riportato un intensificarsi della devozione dei Sette Dolori: si susseguono a ritmo serrato le celebrazioni di messe e la Coronella de' I Priori e gli assistenti delle Confraternite presenti una processione per impetrare (invocare) la pioggia, dopo un prolungato periodo di siccità. Secondo la Tradizione Orale, infatti, proprio in quell'anno di particolare dramma, i walàni (=bifolchi) rimuovono la statua dell'Addolorata dalla sua nicchia nella cappella della Congregazione - fondata dai profughi greci, che erano sfuggiti all'assedio di Costantinopoli nel 1453, e che avevano intitolato quel luogo di culto a S. Sofia - e la portano in processione per i campi rinsecchiti: erano mesi che non pioveva e il pericolo era la stessa sopravvivenza della gente, legata da sempre ai raccolti. Era il Lunedì in Albis, e gran folla di fedeli, con devota speranza, partecipava a questo eccezionale evento di fede popolare. Giunta la processione all'altezza della chiesa parrocchiale, comincia a piovere; e per non far bagnare il prezioso manto della statua, i portatori trovano in essa riparo. Per tutta la settimana la statua dell'Addolorata rimane nella chiesa, ove è il cen- Venerdì è seguita con particolare concorso di popolo. Nel passaggio dal primitivo culto alla ricorrenza vera e propria resta inalterato il suo contenuto altamente ed esclusivamente penitenziale. Da quei tempi il legame dei sammauresi con l'Addolorata è andato crescendo sempre di più: a Lei la gente di questa terra si è sempre rivolta nei momenti difficili, sia per chiedere grazie personali che per ottenere protezione in caso di calamità collettive. Durante la processione è ancora in uso, a San Mauro Cilento, portare le "cénte", doni votivi di ceri addobbati con nastri variopinti e composti in modo da creare la forma di una barca: sono segno di un "voto" che il devoto, reggendo sulla testa tali forme, chiede o scioglie camminando scalzo per un lungo tragitto, deponendole, infine, sull'altare della Madonna Addolorata. Durante lo stesso tragitto le donne cantano un rosario particolare i cui versi sono antichissimi; alla fine, dopo aver salutato la statua, innalzano al cielo questo ritornello di saluto: Mo me ne parto e parto sicura/mbietto porto la tua fiura/sempre nel petto la voglio portare/sempre a Maria voglio chiamare. E' una festa che concede poco all'esteriorità (soltanto la banda musicale, i fuochi d'artificio e la fiera) e si concentra, invece, sulla dimensione spirituale della vita e sulla conversione del cuore. Non appartiene solo ai sammauresi ma, soprattutto il sabato e la domenica, si estende ai tantissimi pellegrini che provengono da tanti paesi attorno al Monte della Stella e oltre. Quella appena trascorsa ha visto, tra l'altro, la partecipazione dei priori (e due assistenti) delle Confraternite di Celso, Pollica, Fornelli, Cannicchio, Acciaroli, Stella, Serramezzana. Osvaldo Marrocco Un momento della solenne concelebrazione Il 17 maggio a Pisciotta un convegno sulla storia e la spiritualità delle confraternite "Essere Confratello: una scelta di vita nella Chiesa del terzo Millennio". Questo è il tema di un interessante convegno che l'Arciconfraternita di S. Agnello Abate di Pisciotta ha organizzato per il giorno 17 maggio p. v., alle ore 19,00 e che si terrà nella splendida Chiesa Madre del rinomato centro cilentano, terra incontrastata dell'ulivo pisciottano. Questo appuntamento che riveste una valenza di elevato valore culturale, rientra nell'ambito dei solenni festeggiamenti che il Pio Sodalizio pisciottano organizza per il Primo Centenario della sua storia e si avvale del Patrocinio del Comune di Pisciotta. A nobilitare il convegno saranno: il parroco di Pisciotta, don Franco Giordano; il sindaco di Pisciotta, Cesare Festa; il confratello dottor Antonio Tomei; il professore Amedeo La Greca, presidente del Centro di Promozione Culturale per il Cilento; la dottoressa Maria Lucia Mautone, storica dell'arte dell'Università degli Studi di Pisa; il professore e storico Francesco Volpe dell'Università degli Studi di Salerno e concluderà i lavori, don Guglielmo Manna, Vicario Generale della Diocesi di Vallo della Lucania. Il convegno, sarà preceduto da una visita guidata ai gioielli della Chiesa Madre e, sarà moderato dal Priore dell'Arciconfraternita di S. Agnello Abate, Nicola De Feo, che ci ha dichiarato:" Sono onorato ed emozionato di avere la presenza di tali personaggi e di tale personalità e cultura a questo convegno che è una delle tappe per le celebrazioni del primo secolo di vita dell'Arciconfraternita pisciottana. Il Cilento è una terra ricca di Congreghe e mi auguro che da parte di tutti i confratelli si prenda piena coscienza che indossare gli abiti con l'effige di una Madonna o di un Santo non rappresenti solo un momento teatrale e di folclore ma sia soprattutto una forte crescita spirituale, umana e culturale per un territorio in cui la natura ha veramente esagerato ma che la mano e la mente dell'uomo spesso hanno provocato danni. Tra i nostri appuntamenti figura anche un ritiro spirituale che si terrà sabato 7 giugno al Sacro Monte di Novi Velia ed il clou è il 6 di settembre, giorno in cui, un secolo fa, il 1908, venne fondata da 23 pisciottani, l'Arciconfraternita di S. Agnello Abate, con il raduno a Pisciotta di tutte le Congreghe Cilentane e con la presenza di Sua Eccellenza Reverendissima, Monsignor Giuseppe Rocco Favale, Vescovo della Diocesi di Vallo della Lucania". ANGELA DE FEO cronache cilentane Tradizioni La festa dell’Addolarata a San Mauro Cilento 13 maggio 2008 La “notte oscura” di Madre Teresa cronache cilentane riflessioni di Rino Notaro 14 Nel mio ultimo articolo, apparso sul numero di febbraio, concludevo scrivendo: “Il prevalere poi, a partire dal IV secolo, di ragioni di carattere politico-temporale produsse la drammatica conseguenza di trasformare quel grandioso annuncio di altissima spiritualità operato dal Cristo nel suo esatto opposto!”. La vicenda, solo di recente venuta alla luce, della “notte oscura” di Madre Teresa di Calcutta, che negli ultimi 50 anni di vita non ha più sentito accanto a sé la presenza di Dio, mi fornisce l’opportunità di sviluppare la tesi da me anticipata. A pagina 200 del libro “Madre Teresa sii la Mia luce”, pubblicato a gennaio, ecco cosa la Santa di Calcutta, in una delle sue lettere che aveva raccomandato di distruggere, scrive: “Nella mia anima, io sento proprio quel terribile dolore di perdita, che Dio non mi vuole, che Dio non è Dio, che Dio non esiste veramente…Per che cosa mi affatico? Se non c’è Dio non ci può essere anima, se non c’è anima, allora anche Tu, Gesù non sei vero”. Si è sovente sostenuto che è destino comune a molti mistici il dover sperimentare drammaticamente questa assenza di Dio nella loro vita, per un periodo di tempo più o meno lungo, e che ciò avrebbe la funzione di impedire che essi possano cadere nelle lusinghe del maligno, tendenti a generare in loro l’orgoglio di sentirsi delle persone privilegiate. Pur non potendosi disconoscere la sostanziale validità della motivazione addotta, ho sempre creduto che ve ne fosse una ancora più determinante individuabile, a mio parere, solamente attraverso una reinterpretazione dei seguenti passi del Vangelo: “Non vi chiamo più servi, perché il servo non sa quello che fa il suo padrone; ma vi ho chiamati amici, perché tutto ciò che ho udito dal Padre l’ho fatto conoscere a voi” (Vangelo di Giovanni 15, 15). “Il regno di Dio non è avvertito quando viene, sicché si possa dire: Ecco, è qui, oppure: E’ là, perché, ecco, il regno di Dio è dentro di voi” (Vangelo di Luca 17, 21). “Dio è spirito, e quelli che lo adorano devono adorarlo in spirito e verità” (Vangelo di Giovanni 4, 24). “Non è forse scritto nella vostra Legge: Io ho detto: Voi siete dèi?” (Vangelo di Giovanni 10, 34 e rinvio al Salmo 81, 6). “Chi crede in me, compirà anche lui le opere che io faccio, anzi ne farà delle maggiori, perché io vado al Padre” (Vangelo di Giovanni 14, 12). “Se avrete fede quanto un granello di senapa, direte a questo monte: spostati da qui a là, ed esso si sposterà, e niente vi sarà impossibile” (Vangelo di Matteo 17, 20). L’attenta analisi di questi detti di Gesù, attinti non dai Vangeli apocrifi bensì proprio da quelli canonici, ci fa comprendere finalmente non solo come il messaggio tramandatoci dalla Chiesa per 16 secoli non corrisponda affatto a quello originario ed autentico del Cristo (volutamente manipolato?) fatto di altissima spiritualità e consapevolezza, ma ci consente altresì di capire perché Madre Teresa fosse inevitabilmente condannata, prima o poi, a non avvertire più la presenza di Dio nella propria vita, essendo ella sempre rimasta stre- nuamente fedele a quella tradizione. In realtà Madre Teresa, proprio attraverso la sua fede immensa, aveva realizzato esattamente quanto annunciato da Cristo. Era lei stessa divenuta, al pari di Gesù, Verità vivente e diretta testimonianza di essere da sempre (come ognuno di noi) un essere divino, dal momento che il regno di Dio è dentro di noi. Il suo (nostro) errore è stato quello di essersi considerata serva anziché amica di Gesù, e la ragione vera per cui ad un certo punto ha smarrito Dio è perché ha preteso ancora di riconoscerLo come qualcosa di diverso da se stessa. Non riuscì a comprendere, in effetti, come l’amore eterno ed infinito di Dio ed il suo sconfinato amore verso quel Cristo che lei ogni giorno incontrava nello “Osare il lavoro” I giovani creino per se stessi le necessarie opportunità... di Carolina Attanasio Ieri, un vecchio amico mi ha mostrato una pianta di lino e mi ha spiegato come, nel passato, venisse raccolto e lavorato in ogni famiglia cilentana. Per incanto, mi sono tornati alla mente i racconti di mia nonna che, nella quiete di lunghe serate invernali vicino al caminetto scoppiettante, mi parlava della sua gioventù e di come le ragazze di allora usassero confezionarsi il corredo con il lino ed il cotone prodotti e tessuti in famiglia. Ed ho anche ricordato l'espressio- si sono già cimentati nel settore agroalimentare per riportare in auge la coltivazione e la conservazione di particolari prodotti della terra da immettere, poi, in un circuito commerciale rispondente. So che la Comunità Europea, pur nelle pastoie della burocrazia italiana, ha concesso i finanziamenti previsti per i progetti che assicuravano effettivamente significative ricadute sui mercati internazionali nel medio e lungo periodo. Certo, è più semplice a dire che a fare, ma, con l'energia propria della gioventù sorretta dalla volontà di non volersi allontanare dalle proprie radici e con l'aiuto di esperti e seri professionisti, non credo sia impossibile elaborare un progetto veramente valido che contempli la produzione del lino e del cotone, dalla semina al prodotto finito, per creare una linea di abbigliamento che potrebbe, perché no?, denominarsi "Linea donna di Elea". 'A festa ra' Mamma sguardo sofferente ed assetato di amore dei più poveri tra i poveri fossero in realtà miracolosamente divenuti, nel frattempo, “semplicemente una cosa sola”! Leghiamoci allora saldamente a Madre Teresa, poiché ella costituisce la prova definitiva, capace di sconfiggere la nostra incredulità, che quanto detto da Gesù è vero e che, pertanto, ognuno di noi è chiamato a fare quello che essi hanno fatto, in quanto la nostra vera natura è, da sempre, divina. Quanto ci è stato sinora insegnato ci induce, al contrario, a sentirci eternamente miseri peccatori, ci rende rinunciatari e impotenti, in passiva attesa di un miracoloso intervento di Dio (ritenuto peraltro sempre meno probabile) come il solo capace di modificare una realtà non più sopportabile, ma fatalisticamente accettata. Dopo l’età del Padre (Vecchio Testamento), il Cristo (Nuovo Testamento) ha realizzato, con la sua esistenza terrena, l’età del Figlio, e ora col Suo autentico messaggio (finalmente a nostra disposizione!) introduce definitivamente l’umanità nell’età dello Spirito Santo. E’ questa l’età in cui l’intera creazione trova davvero il suo compimento, grazie alla acquisita consapevolezza che ognuno di noi ha in sé le potenzialità per compiere quanto fatto da Gesù e da Madre Teresa. Che, anzi, è proprio a questo che Gesù il Cristo ci chiama, dal momento che esattamente in ciò risiede la nostra autentica dignità di uomini fatti a immagine e somiglianza di DioSpirito d’Amore. La foto riproduce l’azzurro mare del Cilento in un quadro del pittore Pietro Di Donato. ne "osare il lavoro" proferita dal vescovo Brigantini durante un'intervista rilasciata al "Sole 24 ore" quando si insediò nella diocesi di Locri e con la quale iniziò l'opera di affrancamento di giovani calabresi dal potere nefasto della 'Ndrangeta. Ho pensato a come sarebbe bello se anche i nostri giovani trovassero l'ardire di riunirsi in cooperative per riproporre la coltivazione e la lavorazione del lino e del cotone realizzando anche, attraverso una serie di laboratori artigianali, abbigliamento estivo e corredi per la casa considerando che in ogni nostro paese ci sono eccellenti ricamatrici e merlettaie il cui unico limite è quello di non essere state educate all'idea del lavoro di gruppo. D'altronde, anche se ancora solo sporadicamente, giovani ardimentosi TRIGESIMO CELSO CILENTO Nel trigesimo della scomparsa MARIO MARANO di anni 30, è stata celebrata una messa in suo suffragio. Cronache Cilentane porge sentite espressioni di cordoglio a familiari e parenti tutti. E tiempi tuoi non se facìa, ma 'u chiuovo ngapo 'u tinivi: si 'nu iuorno me sposo voglio esse 'a rigina ra casa. Forte come 'na cerza tinìvi gioventù e bellezza. Amore tu purtasti pe rota pe ddà o' marito figli e neputi. Seria, onesta na onnedda fino e' pieri 'u maccaturo a scolla fraschiàto 'nu_filo re curaddi ngannaccata. chiri capiddi r'argiento mai pittati; te ricordo come 'nu suonno, senza trucco e ndringoletti, fatiàvi indo e fore mai vista cchi cosse ra fore. Accussì facivi 'a mamma sera e matina ccu' sino nnanti adduruso re cucina. A' sera ne portavi a ccorccà come a iocca cchi prucìni quanno se ia ammasonà. Ogni anno sta festa è nu' ddurzzuno, sola abbandonata no bbeo nisciuno. Guardanno 'u litratto tuo chiro sorriso pare cà rece "Cor're mamma t'aspetto Mbaraviso!". Titina Janni maggio 2008 A circa un anno e mezzo dalla improvvisa scomparsa di don Gerardo Longobardi, per 50 anni parroco di Camella e 25 anni di Perdifumo, è stato nominato amministratore parrocchiale di queste due comunità il rev. P. Lorenzo Okwuosa della Famiglia Vocazionista e originario della Nigeria. La Società Divine Vocazioni (SDV) è una congregazione religiosa fondata a Napoli - Pianura nel 1920 dal Servo di Dio D. Giustino Russolillo, morto il 2-81955. Ha come missione (carisma dello Spirito) il servizio gratuito delle vocazioni per la santificazione universale. I Vocazionisti si impegnano nelle parrocchie, istituti, gruppi, missioni. Ma l'opera centrale e caratteristica è il VOCAZIONARIO dove si accolgono e si educano gratuitamente, nella pietà e nello studio, quanti mostrano segni di vocazione alla vita consacrata. Attualmente essi sono in Italia, in Francia. Stati Uniti, Brasile, Argentina, Nigeria, Filippine ed India. P. Lorenzo ha 36 anni ed è sacerdote da dieci; ha svolto il suo ministero pastorale tra Roma e Napoli, come formatore spirituale di giovani candidati al sacerdozio. Le speranze di Perdifumo e Camella sono riversate su di lui, affinché possa ridare un vigore e forza a tante realtà che sono fondamentali per la vita di una parrocchia, innanzitutto per quanto riguarda i giovani. Gli auguriamo un santo e proficuo apostolato nel nostro Cilento, e in particolare a Perdifumo e Camella. Salento: 60° di nozze Solidarietà col giornale “C CRONACHE CILENTANE” si sostiene con il vostro contributo volontario c/c postale 10197846 intestato a Baldi Dino 84060 Pioppi (Sa) Dal Cilento Euro 50,oo Manganello dott.ssa Elisabetta; Euro 30,oo Ferrarese Carmine Angelo; De Luca dr. Antonio; Euro 20,oo Attanasio Carolina; Gatto prof.ssa Mara; Marrocco ins. Francesco; Glielmi ins. Fortunato; De Bellis Renato; Fontana Maria Euro 25,oo Greco dott. Nicola; Euro 15,oo Malzone Albino; Euro 10,oo Petillo Adele Dalle Regioni Euro 50,oo Sica Battistina, Roma; Euro 30,oo Foccillo Gaetano, Como; Oriali dott. Vincenzo, Napoli; Euro 26,oo Ricci Renata, Napoli; Euro 20,oo Lippi Cristoforo, Napoli; Rizzi cav. Umberto, Rimini; Papa Danilo, Terni. Euro 10,oo Cosimo Dino Lebano, Todi; Vigilante Giuseppe, Portici; Di Biase geol. Giuseppe, Boiano; Laurea Santarsiero Il 12 marzo u.s., presso l'Università Suor Orsola Benincasa, PIETRO ANTONIO SANTARSIERO ha conseguito la laurea in Conservazione dei Beni Culturali col massimo dei voti 110 e lode, discutendo la tesi su Storia della metodologia dell'Arte I. La Direzione e Redazione di Cronache Cilentane, nell'esprimere le felicitazioni a tutti i parenti del neo dottore, gli augura soddisfazioni professionali e lunga carriera. Il 5 aprile, a Salento, Rosa Notaro ed Antonio Gorga hanno festeggiato il 60° anniversario del loro matrimonio. La figlia Pina, insieme al marito Italo e ai figli Pietro e Barbara, nell'esprimere la loro felicità e ricordando come i genitori sono stati un esempio modello di coppia, ed hanno regalato a tutti momenti di serenità e grande forza. Complimenti per questo traguardo, con gli auguri di una lunga vita. Culla MAGLIANO NUOVO - Tra la gioia dei genitori Mario La Gorga e Roberta Pisani (originaria di Cannicchio) è arrivata Angelica. Gli auguri della direzione e redazione di Cronache CIlentane vanno ai genitori, ai nonni materni Carracino Iolanda e Pisani Giuseppe e alla nonna paterna Velia Bonfrisco. Il dott. Pietro Antonio con la madre Lucia e la fidanzata Giusy Angelucci cronache cilentane rubriche Nuovo parroco a Perdifumo e Camella 15 maggio 2008 L’INAIL ora chiede le spettanze ante mortem cronache cilentane spazio aperto E’ capitato al titolare del noto ristorante “Tre Gufi” di Pisciotta 16 L'INAIL (Istituto Nazionale per l'Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro) lo dichiara morto ma in realtà gode di una salute di ferro. Stiamo parlando di uno dei più grandi, eclettici ed efficienti imprenditori turistici di Pisciotta: Mario Caramuta, classe eroica 1960, proprietario del rinomato ristorante "Tre Gufi", ubicato nel Palazzo Marchesale del centro cilentano, appartenuto nel 1600 alla famiglia Pappacoda, e del centralissimo Bar "Le Tre Fontane". Mario Caramuta affettuosamente, da amici e familiari, è famoso, non solo a Pisciotta e nel Cilento, ma nel mondo intero con il nomignolo di "Gufo", pochi giorni fa si è visto recapitare una lettera spedita dall'INAIL di Battipaglia, ed avente quali destinatari "Gli Eredi di Mario Caramuta". Nell'aprire la missiva il "Gufo" si è trovato di fronte una comunicazione recante per oggetto la scritta: "Spettanze ante mortem". Il testo, poi, letteralmente, recitava:" Per poter procedere al pagamento della somma di euro 71,00 quali spettanze maturate prima della morte del vostro congiunto, è necessario che facciate pervenire presso questo Ufficio un atto notorio, dal quale risultino gli eredi e, in concorso di più eredi, delega con firma debitamente autenticata, da parte del coerede ad uno di essi a riscuotere", distinti saluti, il Dirigente della Sede. Ma, il"Gufo", uomo dalle mille ed una risorsa, non si è perso di coraggio (alcuni amici affermano che dopo un iniziale momento di smarrimento abbia fatto tutti gli scongiuri del caso, toccando ripetutamente ferro), con calma olimpica si è recato al botteghino del Banco Lotto, e ha giocato i seguenti numeri: 13, giorno in cui ha ricevuto la lettera tramite posta prioritaria; 47, il morto; ( N.d.R. il morto che parla però la smorfia lo indica con il 48) e 71, somma che gli eredi (moglie e due splendidi figli, Pina e Nello) avrebbero dovuto dividersi. In questi giorni le giocate al lotto, nelle due ricevitorie di Pisciotta, sembrano aumentate notevolmente. Almeno, ha dichiarato, mi auguro di rifarmi di questa clamorosa e madornale svista. Mario Caramuta che, è anche consigliere comunale di maggioranza, si è dovuto preoccupare di preparare un certificato di esistenza in vita, una dichiarazione in cui afferma di non aver percepito la rata in questione e copia della carta di identità. Il "Gufo", ricordiamo che in gioventù è stato anche un abile giocatore di calcio, ha esordito perfino nella banda musicale cittadina, impressionando i competenti e professionisti di questa nobile arte, è un esperto cacciatore, anche se ha il rammarico che il Parco Nazionale del Cilento gli ha tarpato questo hobby, gode della illimitata stima ed amicizia del parroco di Pisciotta, don Franco Giordano, per la sua grande nobiltà di animo e di cuore e, non per ultimo, la sua famiglia, da generazioni è tifosissima della squadra di calcio dell'Inter. Nicola De Feo AD UN LETTORE Gentile lettore, mi è capitato per caso di leggere il suo articolo dedicato al ricordo della sua straordinaria amica Nellina. Mi fa piacere soprattutto che il titolo della mia rubrica le abbia offerto la giusta ispirazione. Sono stato sempre suggestionato da quella nota clausola virgiliana (Aen. I 203): ricordare le sventure, secondo Enea, un giorno avrebbe "giovato" ai suoi compagni affranti, quando finalmente sarebbero giunti nel Lazio. Ricordare, "ricondurre nel proprio cuore" storie umane, celebri o comunissime che siano, conferisce un potere magico alle parole. Nella mia rubrica, è vero, ricordo quanto mi è rimasto nel cuore, ma di una terra che non sento più mia o che tale non è mai stata. Se discuto di filosofi e di scrittori, non è per indifferenza verso la bontà di Nellina e delle persone come lei che pure popolano il Cilento, ma per il sentimento da esule che agita spesso la mia penna. Quando un intellettuale parla di meravigliose testimonianze di vita, anche di persone sconosciute ai più, non può che fare letteratura: la storia umana è un tragico, travagliato sforzo di ricordare nel racconto. Molti Troiani cui Enea ricordò che meminisse iuvabit perirono prima di mettere il piede nel Lazio; così, ritornato ad Itaca, nella lunga notte d'amore con Penelope e dopo aver "goduto" del ricordo delle sue peripezie, Odisseo confessò alla povera moglie che sarebbe ripartito: è dall'enigmatica profezia di Tiresia che nacque quella tradizione che diede poi alla luce l'Ulisse di Dante, nella cui allocuzione alla ciurma c'era molto del discorso di Enea. Ricordare conduce fatalmente al naufragio, ad una realtà discorde con quanto più intensamente si desidera, ma non lo dico per pessimismo o per sminuire l'esistenza esemplare della sua, della nostra amica Nellina. Si fa bene a celebrare i "martiri", ma nella consapevolezza che il ricordo della loro testimonianza gioverà fatalmente al cuore di pochi degni ascoltatori. Un carissimo saluto. CHRISTIAN GOLIAS Banca della Campania Una grande realtà al vostro servizio Con filiali nel nostro territorio a: Acciaroli - Ascea Velia - Auletta Campagna Palinuro Palomonte - Sala Consilina Sant'Arsenio - Sapri - Sicignano degli Alburni - Teggiano - Vallo della Lucania Mario Romano racconta don Guido Scarpa Il pittore Mario Romano racconta ai giovani di Gioi chi era Don Guido Scarpa, classe 1918, scomparso nell'agosto del 1995. L'artista così lo ricorda:<< Don Guido era molto caro ai Gioiesi, si trasferì a Milano appena conseguita la laurea in Legge ma ritornava in paese durante l'estate e in occasione delle feste principali. Me lo ricordo scambiare dal suo balcone dirimpettaio alla chiesa di San Nicola, con la sua solarità umoristica battute con i passanti, espresse in dialetto gioiese influenzato dall'accento lombardo. Avvocato di fama internazionale, era una persona generosa, non esitava mettersi a disposizione di chiunque emigrato nella metropoli lombarda gli chiedesse un aiuto per inserirsi nel nuovo ambiente. Nel Premio letterario "Città di Gioi" Don Guido Scarpa fece inserire la Sezione "Gennaro Scarpa",in memoria del padre,riservata a personaggi a cui veniva assegnata una targa "per particolari meriti culturali". Lo conobbi personalmente alla vigilia di una delle sagre del fusillo perché aveva bisogno di una persona che parlasse tedesco perché, di ritorno da Roma, presso Cassino, il motore della sua vecchia mercedes si fermò per sempre>>. Quell'incontro fu anche uno scambio reciproco di esperienze di vita, della famiglia, dei ricordi dell'infanzia passati in paese, gli anni della scuola e dell'università e del primo soggiorno milanese. Mario Romano nel ricordare questo professionista cita,tra i tanti, un aneddoto che lo colpì in particolare. Aveva come protagonista il Cardinale Giambattista Montini,il futuro Papa Paolo VI: << Verso la fine degli anni Cinquanta il Cardinale Montini convocò gli avvocati dell'Ordine forense cittadino. Dopo i saluti di rito il prelato interpellò i presenti sul luogo di origine e sulle abitudini di ciascuno. Giunto dal nostro giovane avvocato, gli chiese di dove fosse originario. Don Guido,come spesso facciamo pure noi, la prendeva alla larga omettendo il nome del paese, dando per scontato che il cardinale non lo conoscesse. Dopo la reiterata insistenza del prelato Don Guido timidamente disse "il mio paese si chiama Gioi, in Provincia di Salerno". Il Cardinale Montini replicò immediatamente "Ma guardi che io conosco Gioi". Allo stupito e meravigliato giovane avvocato il prelato aggiunse che lo conosceva dall'epoca del seminario: lo aveva dovuto studiare perché,a parità di abitanti, in Italia non sono molti i paesi ad essere divisi in due comunità parrocchiali. Sono sicuro che in seguito il nostro avvocato ha sempre e senza indugio rivelato il nome del nostro caro paese. Quanto a Papa Montini, fu probabilmente questo aneddoto a spingermi a accettare di buon grado proposta di Don Guglielmo Manna di raffigurarlo in tondo nell'abside della Madonna del Rosario: non solo per il suo ruolo avuto nella storia della chiesa, ma anche perché Paolo VI aveva avuto modo di conoscere direttamente il "paese dei campanili">>. Mario Garofalo I collaboratori e coloro che desiderano esprimere le proprie opinioni su questo giornale sono max 25 righe corpo pregati di far pervenire gli articoli (m 12 Times Roman) entro il 20 di ogni mese a [email protected] CRONACHE CILENTANE Via Ponte, 9 - 84060 Pioppi (Sa) Direttore responsabile: DINO BALDI Caporedattore: AMEDEO LA GRECA Tel.e Fax Redazione: (0974) 904183 Tel. e Fax Direzione (0974) 905308 CRONACHE CILENTANE ON LINE http://www.cronachecilentane.it E-mail: [email protected] Aut. 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