CRONACHE CILENTANE ANNO XXV - N. 1/2008 Sped. A. P. com. 20 art. 2 legge 662/SA MENSILE DI INFORMAZIONE DEL CILENTO, VALLO DI DIANO E ALBURNI ll'inizio del 1983, su sollecitazione di alcuni amici , decidemmo di registrare un periodico locale. La storia dice che prima di noi erano sorti nel Cilento 42 giornali, molti dei quali non davano più segni di vita. Quindi la prospettiva non era rosea, c'era la consapevolezza delle grandi difficoltà a portare avanti una simile iniziativa. Per stampare un giornale, oltre agli articoli ci vogliono i soldi che, guarda caso , erano proprio quelli che mancavano. I preventivi di spesa delle tipografie apparivano alti. Incominciammo a capire che tra il dire e il fare c'è di mezzo il mare. La registrazione al Tribunale di Vallo, col numero 43, era avvenuta ,ma le prospettive ci spaventavano. Inaspettatamente, però, un amico arriva in nostro aiuto. Il rimpianto dottor Ferdinando Sabatino fa sapere che il figlio Ciro ha aperto una tipografia a Pompei. L'occasione è troppo grossa, otteniamo massima disponibilità e così vengono stampati i primi numeri di Cronache Cilentane con costi di favore. E guarda caso arriva anche la preziosa collaborazione di Don Michele Vassallo, che con la sua Casa di Preghiera inserisce, nel nostro periodico, un inserto religioso. L'occasione, a distanza di tanti anni per dire a questi amici che la nostra gratitudine non verrà mai meno. Nel frattempo abbiamo la fortuna di avere validi collaboratori, così il nostro periodico si pone all'attenzione generale. Il resto l'hanno fatto i nostri A I nostri 25 anni sostenitori. Ce ne sono ancor tanti , che immancabilmente, ci fanno pervenire il loro contributo volontario. Certo nel corso degli anni qualcuno ci ha abbandonato, qualcuno, purtroppo non c'è più e poi ce ne sono altri nuovi che credono nella validità del nostro impegno. Poi il nostro periodico fa il salto di qualità , aderendo al Centro di Promozione Culturale per il Cilento, e porta così avanti anche tante iniziative di carattere culturale. Il prof. Amedeo La Greca, tra le tante iniziative editoriali, prende a cuore il nostro periodico. Iniziano pure le promozioni di carattere culturale. Ci piace ricordare le giornate del TURI- STA a Pioppi,con concerti, teatri , gare di disegni e gare di canti per i bambini, recital di musiche e canti cilentani, prime mostre in assoluto di prodotti e artigianato locali. E poi le iniziative a carattere territoriale, i due raduni di tutte le CONGREGHE del Cilento, Il primo ad Acciaroli, con le riprese RAI e una straordinaria partecipazione. Il secondo a Sessa con interventi di vari emittenti televisive e articolo su Famiglia Cristiana. Gli incontri a Pisciotta di tutte le Pro Loco e Associazioni per la stampa di un programma unitario di tutte le iniziative estive. Gli incontri a San Marco di giornali, radio e televisioni per una voce più forte Controcorrente a favore del territorio. Non tralasciamo l'intervento su " Striscia la notizia" per l'apertura dell'Ospedale di Roccadaspide e la lunghissima intervista sul primo canale radiofonico nazionale per la trasmissione " Rai a qual Paese", sull'impegno del nostro giornale per la costituzione dl PARCO Nazionale del Cilento. Possiamo affermare , senza ombre di smentite, che il rilancio della dieta mediterranea, di cui oggi tutti parlano è soprattutto merito nostro. Qualcuno vuole negare, che quando tutto era andato nel dimenticatoio,CRONACHE CILENTANE ha iniziato a riproporre convegni sul problema? Buon Anno E son diciotto anni che immancabilmente il nostro periodico organizza gli Incontri MEDITERRANEI. E' stato pubblicato anche il primo volume degli atti, con le relazioni tenute ai nostri Convegni presieduti dal prof. Alberto Fidanza ed è pronto anche il secondo volume. Non dimenticata la stampa dell'opuscolo in occasione del Millenario della storia di Pioppi. L'impegno del nostro periodico continua anche con la promozione di interessanti viaggi culturali in Italia e all'estero. Naturalmente senza venir meno alle nostre finalità iniziali. Dare spazio anche alle piccole iniziative, ai nostri personaggi caratteristici, dare le notizie che gli altri non danno, costituire una voce assolutamente "LIBERA", senza condizionamenti e senza aperture politiche, accogliere pareri e sollecitare problemi. Mettersi a disposizione di chiunque intende esprimere la propria opinione e poi raggiungere i Cilentani che stanno lontano, in Italia o all'estero, cosa questa resa ancora più fattibile grazie alla nostra presenza su Internet. Oltre ai contenuti abbiamo voluto arricchire il periodico con interessanti rubriche, e presentare un giornale tutto a colori, con il numero delle pagine raddoppiato, con una grafica e una stampa diversa. E qua un grazie anche allo studio di impaginazione Scriptorium e alla tipografia CGM. Ora speriamo in un 2008 ancora migliore. Dino Baldi Nella foto: la Redazione “storica” di Cronache Cilentane IN QUESTO NUMERO pagine 8 e 9 A tutti i cilentani, con l'augurio che possano salvarsi dalla "monnezza" napoletana. A tutti i napoletani; che continuino a tenersi la "monnezza"da loro prodotta. Ai monumenti alla "monnezza". Ai monumenti politici che amministrano... da monnezza . Ai loro sicofanti. A quel più 30% sulla TARSU. Ai cittadini del Cilento che quel più 30%… hanno preso.. Ai lacchè di turno che… prendono senza capire. Ai trombati della Comunità Montana "Alento-Montestella", sperando che cambino mestiere. Ai lavori pubblici infiniti ed incompleti. Ai cittadini muti ,sordi e ciechi. Ai finti sordi, muti e ciechi perché, finalmente, paghino per la loro inettitudine. A tutti quelli che,da tempo, sopportano amministratori disonesti. Ai servi sciocchi che sperano in una sistemazione di parenti e compari,con l'augurio che la speranza duri in eterno. Ai disoccupati. Ai finti disoccupati , che, presto, finiscano ai lavori forzati. A tutti quelli che auspicano una nuova provincia o una nuova regione,con la speranza che abbiano compreso la necessità di liberarsi, prima, della "monnezza" nostrana. Corrado Lucibello Agropoli/ Convegno sui prodotti agroalimentari tipici del Cilento E’ stata ribadita la necessità e l’opportunità di utilizzare i prodotti locali innanzitutto nel nostro territorio anche come stile di vita. gennaio 2008 Ancora a proposito di toponomastica urbana Un pessimo esempio viene da Pollica di Amedeo La Greca hissà perché - direbbe qualcuno - il vostro giornale insiste tanto su un argomento che per la maggior parte delle persone lascia il tempo che trova. E' semplice: intitolare una via, una piazza o una località a qualcuno che in vita si è distinto in qualcosa di positivo, è una cosa importante, o meglio la scelta è importante, in quanto deve servire ad additare a tutti il fatto che spesso - e questa è la cosa più ignobile che si possa fare - usano i nomi di quelle benemerite persone estinte per il proprio interesse di "visibilità" politica. Egualmente deprecabile è 'affidarsi all'emozione di un momento o per "consigli" all'Associazione "agganciata". Tutto ciò è avvenuto negli scorsi anni nel Comune di Pollica e ancora si insiste con questo sistema. E questo è un quel personaggio ha lasciato una traccia da non dimenticare ed ha segnato una via da seguire, da imitare; insomma, la sua vita e le sue azioni dovrebbero servire da esempio ai nostri figli affinché crescano con la coscienza di chi ha contribuito a creare le condizioni del benessere civile ed economico, nonché spirituale, di cui essi oggi godono. Egualmente dicasi quando le intitolazioni ricordano antichi toponimi (interessantissimi per chi li capisce, perché li ha studiati, sono quelli conservatisi nella dizione dialettale antica) che certamente è più difficile da far "capire" ai giovani d'oggi (figuriamoci agli amministratori!) il cui indottrinamento scolastico esclude l'uso del cervello per poter "capire" la Storia (sia essa nazionale che locale) in quanto "capire" può diventare pericoloso per chi gestisce: basti pensare che finanche i programmi scolastici (complici insegnanti ignoranti) vengono asserviti agli interessi di costoro…. Dunque, mi sembra chiaro che la revisione toponomastica di un Comune non può essere assoggettata ai capricci degli amministratori di turno, i quali danno che si arreca ai giovani perché continuano a non ricevere nulla dalle scelte dell'Amministrazione comunale. Ed ecco la nuova moda: qualche preferenza va per taluni personaggi che quando erano in vita sono stati perseguitati perché non "allineati", perché hanno denunciato certe "cose", perché di parte politica avversa: ed ora ad essi si vuole intitolare una località da parte degli stessi persecutori. Per la verità, il rispetto doveva essere dato loro quando erano in vita, perché la vita di questi era già di per sé un esempio che l'arroganza di qualche sindaco o di qualche suo tirapiedi ha ignorato e - peggio ancora - combattuto. Questi metodi, questi sistemi sono oggettivamente da condannarsi, ed è questo il motivo di questo ennesimo intervento su questo giornale, visto che nel Comune di Pollica chi gestisce la cosa pubblica gioca - e anche spudoratamente bene ! - sull'assuefazione dei cittadini che non vedono, non sentono, non parlano; ma ciò è nulla in confronto ad un fatto di per se stesso aberrante: l'utilizzo del nome di persone morte per la propria visibilità politica. cronache cilentane territorio C 2 Castellabate Campagna nazionale di monitoraggio dei campi elettrici Martedì 11 dicembre, a circa un anno dal primo passaggio, c'è stata di nuovo a Castellabate, la BluShuttle - una microvettura Smart in grado di muoversi agevolmente anche nei centri storici urbani - per informare i cittadini sul monitoraggio dei livelli di campo elettromagnetico. L'evento rientra nel progetto di comunicazione itinerante legato al monitoraggio dei campi elettromagnetici sul territorio nazionale, con l'ausilio della BluShuttle del Consorzio Elettra 2000 (Consorzio di cui fanno parte l'Università di Bologna e la Fondazione Ugo Bordoni). Sono state effettuate rilevazioni dimostrative sul territorio di Castellabate in 7 punti di misura ubicati in tutte le frazioni e al capoluogo. Poi nel pomeriggio, presso Villa Matarazzo a Santa Maria si è svolto un incontro pubblico durante il quale i tecnici hanno presentato i risultati delle misure effettuate e Controne: nasce l’osservatorio sull’ambiente affidato ai ragazzi Attivato dal Comune di Controne, dalla Soprintendenza per i BAPPSAE di Salerno e Avellino, dall'Associazione Italia Nostra e dalla Pro Loco Controne 2001 di Michele Faiella Il progetto nasce dall'esperienza di laboratorio didattico sul restauro delle opere d'arte organizzato dal Servizio Educativo della Soprintendenza BAPPSAE e dall'Istituto comprensivo di Castelcivita, nella sede di Controne, da cui è scaturita l'idea di istituire un punto di osservazione permanente finalizzato alla conoscenza e alla tutela del territorio, dei suoi beni, del suo paesaggio. Infatti, seguire e partecipare a scuola al restauro di un'opera d'arte rappresenta per i giovani un'occasione importante per avvicinarsi, in maniera attiva e coinvolgente, alla conoscenza e al rispetto del proprio territorio. La valenza formativa del progetto " se faccio...capisco" è nella molteplicità degli stimoli culturali che deriva da un laboratorio pratico, in cui il manufatto artistico diventa un vero e proprio libro di testo interdisciplinare che parla di cultura artistica, di tradizioni popolari e religiose, di iconografia, di storia locale; che trasmette la percezione della fragilità del patrimonio e della responsabilità di ognuno nella sua conservazione. Imparare tecniche di restauro significa soprattutto capire le cause che determinano il degrado del patrimonio artistico e la necessità di studi e competenze per la sua manutenzione. La verifica della gravità e, talvolta, della irreversibilità dei danni causati al patrimonio artistico dall'incuria permette ai giovani di maturare un atteggiamento consapevole e critico nei confronti della realtà circostante e la volontà di affrontare i problemi relativi non più solo alle singole opere, ma al paese nel suo complesso. Il laboratorio di restauro delle opere d'arte è stato progettato, infatti, come laboratorio di formazione culturale all'interno di un più vasto progetto didattico Genius Loci che mira, attraverso azioni diverse, alla valorizzazione dei beni culturali. L'osservatorio sull'ambiente costituisce, appunto, una di queste azioni, la più nuova e ambiziosa. Anche la più complessa da realizza- re in quanto richiede spazi dedicati e costantemente aperti al pubblico. I compiti che l'osservatorio si pone si riassumono: nella promozione e realizzazione di iniziative volte alla raccolta di dati e materiali che rappresentino la storia e la realtà contemporanea dei luoghi; e nella costituzione di una mediateca (biblioteca, emeroteca, videoteca...) con particolare riferimento alle problematiche culturali e ambientali locali, che contenga, in particolare, un archivio documentario delle esperienze e dei materiali prodotti dalle scuole del comprensorio. Per tutti questi motivi è evidente che questo progetto non può realizzarsi senza la collaborazione delle istituzioni locali. A Controne questa collaborazione è già attiva, grazie soprattutto all'impegno della Pro Loco Controne 2001, che ha saputo coinvolgerle tutte. Anche alle attività dell'osservatorio concorreranno, oltre alla scuola, il Servizio Educativo della Soprintendenza, il settore Educazione Ambiente di ItaliaNostra, la pro Loco, la comunità religiosa e l'Amministrazione comunale. L'inaugurazione è stata preceduta da un convegno sul tema "Se faccio capisco. Se capisco divento".Sono intervenuti: ing. Nicola Pastore Sindaco di Controne; don Pasquale Cascio Parroco di Controne; Lucia Zito Presidente della Pro Loco Controne 2001; Dot. Maria Rosaria Cascio Dirigente scolastico; Alessandro Manzo e Lucia Vitolo responsabili del Laboratorio didattico; Mario Ferrante Assessore alle politiche sociali del Comune di Controne; Avv Rosa Egidio Masullo Responsabile Ufficio Piano di Zona A6; Dott. Maria Pasca Coordinatore Servizio Educativo Soprintendenza BAPPSAE; dr. Carmine Cennamo Presidente della Comunità Montana Alburni; prof. Muchela Manzoni, Associazione ITALIA NOSTRA; mons. AngeloSpinillo Vescovo di Teggiano e Policastro; prof. Giuseppe Tarallo Commissario Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano; ha concluso il dr. Pasquale Stanzione. hano risposto alle domande dei cittadini. La citycar, dotata di sofisticate attrezzature in grado di accertare i valori di campo elettromagnetico sul posto, è stata a disposizione dei cittadini che hanno potuto in tal modo assistere alle operazioni di monitoraggio e ricevere informazioni, ma anche verificare con mano come si usa un misuratore di campi magnetici a larga banda e imparare come si esegue un rilevamento. gennaio 2008 Meminisse iuvabit Suggestioni virgiliane in un altro “vecchio” di Hemingway Marina di Ascea Convegno parmenideo di Christian Golias al 29 novembre al 2 dicembre scorsi, professori e giovani ricercatori di ogni parte del mondo, si sono incontrati ad Ascea, presso la Fondazione Alario, per dar vita ad un convegno di studi intitolato: Parmenide. Suoni, immagini, esperienza. Il responsabile scientifico del progetto è stato il prof. Livio Rossetti dell’Università di Perugia, infaticabile promotore di simili iniziative. Sono comparsi, durante l’inaugurazione e persino in qualche dibattito, anche un parlamentare e degli amministratori locali. A dire il vero, sulla sensibilità “disinteressata” dei politici alla cultura non sarei pronto a scommettere, ma su quella della comunità scientifica internazionale per Parmenide e gli Eleati sì, come dimostra il breve discorso tenuto dal prof. Daniel Graham della Brigham Young University (Provo UTAH), che ha annunciato con entusiasmo la prossima istituzione di un’ International Association for Presocratic Studies. Durante le quattro giornate, a parlarci di Parmenide e della Scuola eleatica è stata la prof.ssa M. Laura Gemelli Marciano, dell’Università di Zurigo: le tre lezioni hanno riguardato il proemio del poema parmenideo (fr. 1 D.-K.), la questione dell’esperienza dell’essere nel fr. 8 D.-K. e infine una reinterpretazione “inattuale” dei paradossi di Zenone. La visione della Gemelli, che ha D esplicitamente parlato di un Parmenide “mistico” più che “scienziato”, mago sapiente più che filosofo in senso stretto, ha sollevato naturalmente un vivace dibattito tra i presenti, i quali tuttavia non sempre hanno corredato i loro interventi critici con quella dovizia di fonti e con quell’acribia filologica che ha caratterizzato il coerente ragionamento della studiosa zurighese. La sua lettura è indubbiamente quella di una filologa classica, ma la filosofia che indaga il suo passato non può inventare, non può prescindere dal rigore e dalla contestualizzazione, e per questo, credo, anche interpreti intelligenti e di alta levatura da sempre sostenitori di un’interpretazione diversa da quella della Gemelli, avranno sicuramente tratto giovamento dalle sue lezioni, sebbene il loro richiamo alla filosofia ionica, quale sottofondo quanto meno concorrente con quello esoterico e misterico richiamato dalla professoressa, abbia un fondamento indiscusso. Non resta che segnalare la collaborazione del prof. Luigi Vecchio durante la visita al parco archeologico di Elea-Velia, il magnifico concerto per violoncello di Maria Cecilia Berioli che ha allietato la penultima serata del convegno e l’originalissima mostra di “Legni parlanti” dell’artista Paolo Cibelli. Penso che vi siano tutti i presupposti per ripetere l’esperienza il prossimo anno. Anzi, lo spero. Il nostro periodico, in occasione della XV edizione dei Convegni sulla Dieta Mediterranea ha dato alla stampa il primo volume degli atti relativi agli Incontri organizzati puntualmente ogni anno a Pioppi dal 1991. Ora, con la ricorrenza del 25° anno di Cronache Cilentane, è stato stampato anche il secondo volume degli atti contenente nuove relazioni. Gli abbonati a Cronache Cilentane possono, entro il 15 febbraio 2008, prenotare il libro per riceverlo gratuitamente, telefonando allo 0974 904183. «Un vecchio con gli occhiali cerchiati d’acciaio e i vestiti coperti di polvere sedeva sul ciglio della strada». Comincia così Vecchio al ponte, uno de I quarantanove racconti (1938) di Ernest Hemingway, scritto per ultimo e telegrafato da Barcellona nell’aprile del ’38, come attestato dallo stesso autore nella breve prefazione alla raccolta. Il “vecchio” più famoso dello scrittore statunitense è senza dubbio quello del romanzo del 1952, Il vecchio e il mare , ma tra il pescatore cubano e l’anonimo pastore spagnolo di Vecchio al ponte c’è una chiara somiglianza psicologica. L’ultima sfida di Santiago è come ricompensata, qui nel racconto, da un’epica resistenza all’oblio. La guerra aveva costretto il vecchio ad abbandonare il suo paese, San Carlos, e le sue bestie: due capre, un gatto e quattro coppie di piccioni. C’è come una sottile eco virgiliana in queste pagine di Hemingway, poiché nei patimenti del protagonista sembrano rivivere quelli di Melibeo: nos patriae finis et dulcia linquimus arva, / nos patriam fugimus (Buc. I, 3-4). Ma se il Melibeo virgiliano porta con sé le sue capre e le mostra a Titiro come l’ultimo tesoro rimastogli ( Buc. I, 12-13: En ipse capellas / protenus aeger ago ), il “vecchio” di Hemingway appare immobile, seduto lungo la riva dell’Ebro, mentre tutti fuggono terrorizzati dall’avvicinarsi dei fascisti. A stupire è la sua apatia allucinata verso la storia che si accinge ad irretire il progresso umano, verso la parti- gianeria politica e la sua stessa vita: emerge solamente un sentimento empatico per i suoi animali che è stato costretto a lasciare. Il gatto, dice a se stesso, se la sarà cavata, i piccioni saranno volati via poiché la piccionaia era rimasta aperta, ma gli altri? «Agli altri è meglio non pensare»: risponde così, con apparente rassegnazione, in questo suo monologo interiore. Sono le due capre, forse – ma è soltanto la suggestione di un lettore – proprio quelle, definite spes gregis , che la gravida capella di Melibeo era stata costretta ad abbandonare nella fuga. L’empatia del pastore virgiliano, però, non aveva fatto del suo gregge una ragione di vita, bensì un semplice mezzo di sopravvivenza, quasi una bandiera di orgoglio, mentre il “vecchio” pastore di Hemingway sembra aver trasformato la memoria di bestie perdute nel senso stesso di una vita al tramonto. Agnone Scuola e Ambiente L'Istituto Comprensivo "Basilio Focaccia" di Montecorice, con il patrocinio del Comune, ha aderito per l'anno scolastico 2007-2008 al "Programma Eco-Schools" promosso dalla FEE, scegliendo come scuola capofila il Plesso Infanzia-Primaria di Agnone. Tale programma europeo ha lo scopo di incoraggiare e riconoscere l'impegno della scuola a favore dell'ambiente offrendo un metodo utile per l'applicazione delle politiche ambientali alla gestione quotidiana della scuola. Gli insegnanti del Plesso di Agnone, dopo aver costituito un Eco- Comitato, hanno attivato un Piano di Azione scaturito dalle criticità emerse da un'attenta indagine ambientale. Esso si pone l'obiettivo di ridurre l'impatto ambientale della scuola, promuovere il contatto tra scuola e società, stabilire un EcoCodice da rispettare, ottenere il riconoscimento della Bandiera Verde attraverso attività concrete di raccolta differenziata, produzione e utilizzo di compost, comportamenti positivi per evitare sprechi di energia e acqua, difesa e salvaguardia degli spazi verdi all'esterno dell'edificio. Tale programma ha richiesto e richiederà la collaborazione attiva degli Enti locali quali Consorzi, Comune, Parco, Stampa, ecc., affinché portino il loro contributo allo sviluppo degli obiettivi di crescita civile e sociale dei ragazzi. Certi di tale impegno, i membri dell'Eco-Comitato si ripropongono di aggiornare, attraverso queste pagine, sugli sviluppi del Progetto. cronache cilentane cultura di Christian Golias 3 gennaio 2008 Una proposta dal convegno di Novi Velia I terreni demaniali possono trasformarsi in aree produttive Per ogni bambino nato, un bambino salvato di Carmela Baldi di Annavelia Salerno cronache cilentane iniziative Nell'ex Chiesa di San Giorgio in Novi Velia si è svolto il primo seminario informativo sulla " Gestione degli Usi civici del Cilento", dopo la costituzione dell'Associazione culturale denominata CESDUCIM con sede in Salerno. Altri incontri saranno promossi presso Comuni, Comunità Montane, Pro Loco 4 Albanella con l'intento di porre l'attenzione sulle proprietà collettive che possono trasformarsi in aree produttive. Almeno questo il primo messaggio partito da Novi Velia. Terreni demaniali abbandonati che potrebbero dare lavoro e prospettive. Finora i terreni del demanio erano considerati " sacri ed intoccabili". Perfetta e concreta la relazione del dotto Giambattista Venneri, membro dell'Associazione CESDUCIM (che attiva progetti di gestione e sviluppo dei beni e dei diritti di uso civico) il quale ha fatto un po' la storia di questi terreni citando varie legislazioni in merito. Ma ora occorre l'impegno della loro utilizzazione per il bene del cittadino. Nel rispetto delle leggi regionali, nazionali, europee, fermi restanti gli aspetti storici, culturali, ambientali, si pone la necessità della loro utilizzazio- stato l'argomento filo conduttore della serata organizzata il 30 dicembre scorso a Moio della Civitella. Ed è anche il titolo del testo presentato nell'occasione e promosso dall'Associazione Culturale "Mojoca". L'associazione, presieduta da Giovanni Bertone, ha organizzato per la prima volta nel Cilento lo scorso agosto nel centro storico di Moio un Festival di Artisti di Strada: un'iniziativa innovativa per il territorio, che già all'esordio ha riscosso un sensibile successo. Da qui la domanda: c'è una tradizione, ci sono elementi nel nostro patrimonio culturale, nella nostra storia che possano richiamare quella che si definisce "arte di strada"? L'opuscolo, edito dal Centro di Promozione Culturale per il Cilento e scritto dal giornalista Bartolomeo Ruggiero, cerca di rispondere a questa domanda. E, grazie anche al contributo di esperti e studiosi come l'antropologo Paolo Apolito, il professore Amedeo La Greca e alle testimonianze e ai ricordi di persone del posto, si è potuto notare che lo spirito dell'arte È ne. Una idonea gestione con iniziative economiche, turistiche, commerciali, può non solo produrre reddito , ma può anche portare alla valorizzazione di questi terreni . A ribadire la necessità di utilizzare i terreni demaniali e gestirli per uno svi- luppo del territorio ci hanno pensato tutti gli altri relatori presenti: Di Genio Giuseppe, Tomasco Francesco , Formosa Ignazio, Labriola Michele. Anche i politici presenti, il sindaco di Novi Velia Adriano De Vita, il consigliere provinciale Valiante Simone ritengono giunto il momento di non lasciare ancora in uno stato di abbandono tanti terreni che potrebbero invece dare prosperità e benessere ai cittadini. Ecco allora un punto fermo del seminario di Novi, a conclusione dei vari ed interessanti interventi. Una difesa ad oltranza ed un impegno per la valorizzazione dei beni misti, siano essi terreni statali, regionali, provinciali o comunali, perché essi costituiscono espressioni di diritti fondamentali, eredità dei nostri padri, e futuro per i nostri figli. Approvato dalla Giunta Comunale il progetto promosso dall'Unicef a tutela dell'infanzia. Il 3 gennaio una cerimonia a Palazzo Spinelli Albanella è il primo comune in Provincia di Salerno ad avere aderito ad un progetto dell'Unicef denominato "Per ogni bambino nato, un bambino salvato" finalizzato alla difesa dei diritti dell'infanzia, che l'associazione umanitaria ha proposto a tutte le Amministrazione Comunali, rivolgendo in tal modo un invito a sostenere le proprie attività. Si tratta di una iniziativa che rispecchia i principi dell'Unicef, la prima associazione al mondo che si batte in 155 Paesi per aiutare i bambini a sopravvivere, crescere e sviluppare le proprie potenzialità; tuttavia l'Unicef è un organismo sostenuto solo da contributi volontari di privati, aziende, fondazioni e governi. Approvando il progetto e aderendo all'iniziativa, l'Amministrazione Comunale di Albanella, retta da Giuseppe Capezzuto, si è impegnata ad adottare, attraverso un contributo di euro 20,00, la cosiddetta "pigotta", la bambola di pezza dell'Unicef. Ogni volta che un bambino nasce e che viene registrato all'anagrafe, verrà "adottata" una "bigotta" che sarà poi regalata al nuovo nato; la donazione contribuirà a combattere la mortalità infantile consentendo all'Unicef di fornire ad un bambino della Guinea Bissao un kit salvavita composto da vaccini, dosi di vitamina A, kit ostetrico per un parto sicuro, antibiotici ed una zanzariera. Il Comune si è altresì impegnato a regalare la "pigotta" a tutti i bambini residenti ad Albanella venuti alla luce nel 2007, dando un primo segnale della volontà di contribuire alla lotta a difesa dell'infanzia. Infatti il 3 gennaio, presso la sede di Palazzo Spinelli, ha avuto luogo la cerimonia per la consegna della bambola pigotta, simbolo di solidarietà, a tutti i bambini nati nel corso dell'anno 2007. Sono intervenuti, oltre al Sindaco, l'assessore alla Cultura, Teresa Vernieri e il sindaco baby, Elvira Parente; ha concluso la manifestazione Giovanna Niglio, Presidente provinciale dell'Unicef. Moio della Civitella Arte e artisti di strada nel Cilento Un convegno per la presentazione delle attività 2008 di strada, connesso al gusto per l'esibizione in pubblico, il confronto, l'incontro, è in realtà stato ben presente in vari momenti dei decenni e dei secoli passati. Lo si poteva notare nel goliardico contesto del Carnevale cilentano, nelle sue forme così tipiche e particolari, che oggi si sono quasi ovunque perse, nell'ambito delle fiere commerciali che si svolgevano sul territorio e che avevano momenti di spettacolo con artisti improvvisati. Ma lo spirito dell'arte e dell'esibizione estemporanea in piazza si poteva ben cogliere anche nei tanti giochi all'aperto collocati nel contesto delle varie festività (palo della cuccagna, corsa coi sacchi, etc.). E più direttamente tutto ciò lo si può documentare attraverso le testimonianze orali che rimandano a oltre mezzo secolo fa quando ancora nei nostri paesi periodicamente giungevano diversi veri e propri artisti girovaghi, cantastorie, musicisti. Si può dire infine che il festival ideato dall'associazione va a riannodare alcuni lacci della tradizione, ma lo fa in modo originale, tenendo anche ben presente la promozione dei diversi aspetti culturali e storicoarchitettonici del luogo, senza dimenticare l'altro fondamentale obiettivo: alimentare la creatività e l'incontro, dare sfogo a momenti di socialità, superare gli isolamenti. La serata, animata dal dibattito sul tema e allietata dal concerto musicale di Angelo Loia, si è svolta con la partecipazione di un folto e interessato pubblico. Copertina del libro di Bartolomeo Ruggiero edito dal Centro di Promozione Culturale per il Cilento. Per richieste rivolgersi all’Associazione Culturale “Mojoca” di Moio della Civitella. gennaio 2008 San Severino di Centola Teatro Comunale di Laurino Un magico presepe per fa rivivere l’antico borgo abbandonato 1° Festival della comicità “Non ci resta che... ridere” Un borgo antico, quello di San Severino di Centola, torna ancora una volta a vivere grazie ad un evento straordinario e magico al tempo stesso, non solo per il comprensorio del "Lambro e Mingardo" ma per l'intero Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano: il 28 dicembre è stato teatro della rappresentazione del Presepe Vivente. Ad organizzare il tutto è l'Associazione Culturale "Il Borgo" onlus di San Severino di Centola con il prezioso contributo del Comune e del Banco di Napoli, che si avvale di ben 180 soci, i quali con sentimento, amore, passione e professionalità, permettono al Borgo Medioevale di San Severino di Centola di tornare agli antichi splendori. Questa magistrale iniziativa si rinnova ogni anno, cambiando il paesaggio, la disposizione delle scene e, in parte, anche dei personaggi. La grande novità di questa edizione è stata nel fatto che il Presepe, uscendo dal chiuso delle Chiese, è andato ad incastonarsi in un vero paesaggio ed in un'autentica notte invernale: è la naturale orografia della collina ove è situato l'Antico Borgo di San Severino, oggi completamente disabitato, che agevola ed ispira la realizzazione di un evento di tale portata .Il presidente dell'Associazione Cultura- Oltre 1000 persone sono intervenute sabato 15 dicembre 2007 alla prima FESTA DEL SOCIO organizzata della Banca del Cilento Credito Cooperativo Cilento Centrale di Vallo della Lucania nonostante il freddo gelido che ha caratterizzato la serata. La simpaticissima presentatrice, la giornalista Antonella Petitto ha cercato di scaldare l'ambiente invitando i soci ad applaudire il presidente della banca, eclettico e così particolare, avv.Franco Chirico. Questi ha rivolto un caloroso saluto ai soci presenti così numerosi, poi al sindaco di Vallo della Lucania dott.Luigi Cobellis, al presidente del comitato regionale ABI dott.Luigi Gargiulo, già direttore Banca d'Italia di Napoli, all'on.Antonio Valiante, al direttore della federazione campana delle banche di credito cooperativo dott.Franco Vildacci, al commissario dell'Ente Parco prof.Giuseppe Tarallo. Questa prima festa del socio organizzata da un team ben affiatato della banca stessa: direttore Mario Gorga, dott.Tommaso Giulio, dott.ssa Chiara Parrilli dopo ben 17 anni di attività della banca, in questi anni essa ha cercato di consolidarsi, di patrimonializzarsi. Il presidente nel suo intervento ha illustrato i traguardi raggiunti ed i principi che hanno ispirato il lavoro della banca ricordando i le "Il Borgo" è il dottor Silverio D'Angelo, ha dichiarato: "E' stata questa una giornata di profonda aggregazione, partecipazione ed ogni anno si vivono emozioni diverse, sia durante i mesi di preparazione che nella magica serata. L'intera comunità attende questo momento come un appuntamento irrinunciabile. Il Paese intero lavora e partecipa con la gioia di condividere i sentimenti più profondi legati all'Evento: la nascita nelle sue diverse interpretazioni, l'Amore per il Prossimo, la consapevolezza della Fede e la riflessione della Vita che si rinnova. Momento veramente di grande emozione e lo scenario lo fa rivivere in tutta la sua suggestione, lasciando un affascinante ricordo quale augurio per un sereno Anno Nuovo". Il Borgo, per l'occasione, è stato interamente illuminato da fiaccole, le vie del paese sono tornate a vivere grazie agli antichi mestieri, bambini e professionisti interpreteranno cori di canti natalizi, i Magi e gli altri personaggi sono apparsi in costumi d'epoca del '700 ed il famoso attore napoletano, Enzo De Caro, ha recitato diversi passi del Vangelo. Il tutto è culminato con l'Evento della Nascita, che si è avverata in una suggestiva capanna allestita in cima al Borgo. Esordio in grande stile per il nuovo Teatro comunale di Laurino, un gioiello del '700 con una sala di duecento posti, appena restaurato dal Comune di Laurino: sabato 22 dicembre una serata di gala per la presentazione del primo Festival della comicità "Non ci resta che… ridere", una carrellata di eventi con grandi nomi che si svolgerà fino ad aprile con appuntamenti quindicennali il sabato sera. Nel corso della serata di gala, condotta dalla giornalista Carmela Santi, è stato consegnato al pubblico il depliant della "Rassegna comica 2008" e il cantante-musicista Iacentino e il suo gruppo hanno dato vita allo spettacolo "…raccontando Peppino di Capri" con musiche natalizie e brani scelti del grande autore. Erano presenti il sindaco di Laurino Gaetano Pacente, il commissario Giuseppe Tarallo e il direttore Angelo De Vita del Parco nazionale del Cilento e Vallo di Diano, cui si deve il merito di sostenere la rassegna che si avvale della direzione artistica di Carlo Sacchi, forte dei tanti successi ottenuti alla Provvidenza, in stretta sinergia con il direttore artistico del teatro comunale di Laurino, Almerica Schiavo. "Sono felice di assistere alla ripresa delle attività del nostro antico teatro, recentemente ristrutturato ed inaugurato - spiega il sindaco Gaetano Pacente - Ringrazio l'Ente Parco Festa del socio della Banca del Cilento di Pasquale Cerullo momenti difficili della fase di avvio, ha ricordato che insieme, sempre con spirito entusiastico, agli amici prof.Franco Barella, Pantaleo Ametrano, il giovane promettente ragioniere Emilio Romaniello è andato a cercare i soci nei casolari di campagne o nelle botteghe artigianali. In illo tempore i soci non potevano essere né professionisti e né impiegati.La banca nasce con un atto del notaio Carlo Alberto Festa il 9 luglio 1988, diventa operativa il 4 agosto 1990 quando i 750 soci iniziali versarono l'intero importo del capitale: 1.500.000.000 di lire, oggi il patrimonio s'adegua a euro 20.000.000,00. "Cari soci- così l'oratore- dovete essere orgogliosi -oggi il territorio dispone di una banca locale, affidabile, efficiente, che ha contribuito a modificare le condizioni socio economiche locali". Dopo altri ed autorevoli interventi, infine il preside Antonio De Vita, ha presentato il volume del prof.Cerino "I tesori del Cilento". Un evento di grande rilevanza ed una occasione per soffermarsi e fare qualche riflessione sulla crescita del Cilento.I soci della banca ricevendo in omaggio questo prezioso lavoro sono stati invitati a partecipare ad un evento culturale eccezionale. Esso non è solo un libro di storia e di arte ma dà un contributo di conoscenza del nostro territorio. L'autore è riuscito a cogliere attraverso un colore, un segno tracciato sulla parete una testimonianza. di rilievo nella storia cilentana. Il prof. De Vita ha auspicato che il libro possa avere una giusta collocazione nella scuola. "E' un tesoro da riscoprire-scrive il prof.Cerino-da ricollocare nella nostra memoria corrente per prendere coscienza che quel tesoro appartiene anche a noi e che costituisce parte della nostra ricchezza culturale". In un recente intervento del vice direttore generale della Banca d'Italia Antonio Finocchiaro parlando delle banche di credito cooperativo afferma che esse "sono chiamate a preservare non che sostiene assieme al Comune questo cartellone, per promuovere le aree interne anche nei mesi invernali, con iniziative di grande qualità tese a stimolare anche il recupero delle tradizioni culturali e teatrali popolari autentiche che, nel nostro caso, ruotano intorno alla rappresentazione secolare della vita di S. Elena da Laurino, dove l'elemento comico e religioso si fondono mirabilmente. Tuttavia, questo teatro non è solo di Laurino, ma dell'intero comprensorio, al fine di diffondere la cultura teatrale attraverso attività anche amatoriali e tradizionali". Proprio il Parco nazionale del Cilento e Vallo di Diano ha scelto il teatro comunale di Laurino come location del primo "Concerto di Capodanno del Parco" che è stato tenuto il 5 gennaio. L'evento, che è frutto della sinergia tra il Comune di Laurino e il Parco nazionale con la direzione artistica di Carlo Sacchi, ha visto una grande serata all'insegna della musica con una prima parte dedicata alla musica sacra con il Coro "Oris Valletta" di Pellare, 50 elementi diretti da maestro Maurizio Iacovazzo, seguito dal grande concerto del trombettista più famoso della tv, Nello Salza, interprete di indimenticabili film di Sergio Leone, accompagnato dalla sua orchestra in brani strumentali. solo i valori tipici d'impresa ma anche a tutelare gli interessi dei soci, dei clienti, delle comunità e del territorio di riferimento, per assolvere al meglio la propria funzione sociale, nel rispetto dei tradizionali valori del localismo e della mutualità". La Banca del Cilento partecipa da protagonista alle vicende di un'area come quella del Cileno condividendo le sorti delle comunità locali contribuendo al loro sviluppo non solo economico ma anche culturale. Ogni socio ha ricevuto come pacco dono oltre il prestigioso libro, il calendario 2008 curato dal maestro Vincenzo Cerino che questa volta si è ispirato ai paesaggi di Acciaroli Pollica, un altro libro di Bardizza /Milesio "Il patrimonio familiare", i due piatti della collezione "Antichi Maestri del Cilento" dedicati quest'anno al "Falegname" e al "Raccoglitore di olive". Prima dello spettacolo a notte inoltrata della cabarettista Rosalia Porcaro che ha presentato i famosi personaggi: Veronica, operaia in una fabbrica di borse, e Assundhan, donna afgana del sud, i soci prima hanno assaggiato il vino novello dell'azienda vinicola Cobellis, poi hanno partecipato alla cena organizzata dagli allievi dell'Istituto Professionale per i Servizi Alberghieri e della Ristorazione di Castelnuovo Cilento. cronache cilentane attività Tra gli altri spettacoli, il concerto di Capodanno con l’esibizione del coro “Oris Valletta” di Pellare, del trombettista Nello Salza di Nicola De Feo 5 cronache cilentane politica gennaio 2008 6 Dalla parte... del cittadino Pisciotta Stazione ferroviaria e ospedale di Vallo della Lucania: a Natale chiusi per ferie! Approvato dalla Giunta Regionale della Campania il Piano Integrato Se tra i compiti della Pubblica Amministrazione c'è anche quello di corrispondere alle necessità del comune cittadino, semplificandone gli atti, gli episodi che stiamo per raccontare vanno nella direzione esattamente opposta. Primo episodio. Mattino di Mercoledì, 26 Dicembre, Stazione di Vallo della Lucania. Un gruppo familiare di tre persone si accinge a prendere il treno regionale per Salerno. Per il secondo giorno consecutivo, la biglietteria è chiusa. L'edicola anche. Non c'è modo di fornirsi dei biglietti di viaggio. É acquisito che in questi casi si provvede sul treno, senza aggravio di spese. O almeno così è stato finora e tuttora è in altre regioni d'Italia. Invece no. In Campania e nel Lazio, spiega il personale di servizio, chi è sprovvisto di biglietto è sanzionato con una multa di 33.00 Euro (99 per tutto il gruppo famiglia), che si aggiunge al normale costo del viaggio. Alle rimostranze degli utenti i quali fanno notare come il mancato possesso del biglietto sia conseguenza dell'interruzione di un pubblico servizio (tale dovrebbe essere la possibilità di acquistare biglietti da viaggio), il personale oppone prima un rimprovero per la mancata conoscen- Mi avevano detto che Velia era ritornata a nuovo splendore dopo gli ultimi scavi e così, approfittando di una breve vacanza durante il periodo natalizio, ho pensato di recarmici con alcuni amici per un tuffo nella memoria… Ma ahimè, che spettacolo si è offerto ai nostri occhi. "Chissà perché ogni cosa che è buona e valida, deve essere sconvolta!": è questo che ho detto tra me guardando gli interminabili lavori di ristrutturazione del parcheggio antistante gli scavi di Velia. Per la verità il vecchio parcheggio era funzionale, pratico, anche bello, se si vuole, nella sua rusticità, che preparava all'ingresso agli scavi con la magnifica vista, in alto, della torre. Ora è da almeno un anno che è nello stato di "cantiere". Perché sprecare tanto danaro per rifare qualcosa che era già buono? Non era più opportuno impegnare queste risorse per altro? Ma entrando nell'area archeologica, le sorprese sono aumentate. A za delle norme della regione Campania e poi suggerisce, per il futuro, di provvedere tramite INTERNET, improvvisando anche una breve lezione sulle procedure da seguire per chi è sprovvisto delle necessarie competenze. Alla fine prevale il buon senso e si concede ai malcapitati utenti di comprare i biglietti alla stazione di Agropoli dove il servizio funziona. Secondo episodio. Venerdì, 28 Dicembre, Ospedale San Luca di Vallo della Lucania. Un cittadino, dopo regolare prenotazione, si presenta al reparto di competenza per un piccolo intervento in sala operatoria. Il responsabile gli comunica invece che se ne può riparlare solo dopo l'Epifania: la sala operatoria preposta a quel tipo di intervento è chiusa per tutto il periodo delle feste e non può essere riaperta, trattandosi, tra l'altro, di cosa non urgente. Nuova prenotazione, dunque, nuova lista d'attesa, con tutte le conseguenze del caso per lo sfortunato cittadino che, magari, aveva programmato le sue cose fidando sulla regolarità di un servizio, essenziale e delicato come dovrebbe essere quello della salute, se vivessimo in un paese normale. Non aggiungiamo alcun commento. di Nicola De Feo Pioggia di euro sul Comune di Pisciotta. Il finanziamento è di euro 2.444.800 ed è stato così suddiviso: euro 1.136.200 per la realizzazione di un parcheggio in Via Borgo; ed è grazie a questa somma che Pisciotta, e non solo d'estate, molto probabilmente vede la risoluzione di un atavico problema qual è quello di un'altra area destinata a parcheggio. Sicuramente, un modo questo, sinonimo di vivibilità e sviluppo. Inoltre il finanziamento prevede 387.300 per l'arredo urbano, 387.300 per opere di pavimentazione stradale e 534.000 per la realizzazione di 6 alloggi di edilizia residenziale pubblica. Il sindaco di Pisciotta, Cesare Festa, ha così commentato questo finanziamento che può essere considerato una vera strenna natalizia per i pisciottani:" L'approvazione del Programma Integrato da parte della Giunta della Regione Campania, corona un impegno che l'Amministrazione Comunale aveva avviato all'indomani del suo primo insediamento, vale a dire, nel mese di maggio del 2005. Si tratta di un intervento destinato a risolvere innanzitutto il grave problema della carenza di parcheggi; sarà, infatti, realizzato un parcheggio a due piani Elea-Velia L’abbandono è qui! di Antonio Di Luccio nella centrale Via Borgo, a pochi metri dalla piazza principale. Inoltre si procederà ad una riqualificazione urbanistica, edilizia ed ambientale di tutto il centro storico, a partire dalla zona dell'ex convento dove il vecchio edificio scolastico sarà ricostruito per diventare contenitore di sei appartamenti da assegnare a giovani coppie ed a famiglie disagiate. Inoltre la zona del centro storico sarà oggetto di un vero e proprio restailyng con rifacimento della viabilità, sistemazione della pubblica illuminazione ed arredo urbano, in sintonia con le particolari caratteristiche dell'area interessata. A questo straordinario risultato siamo pervenuti con l'impegno innanzitutto dell'assessore all'urbanistica, Nanni Marsicano, dei tecnici incaricati e dei funzionari regionali che sono venuti anche personalmente a Pisciotta. Desidero, in conclusione, ringraziare la dottoressa Maria Adinolfi, dirigente dell'ufficio urbanistico regionale e tutti i componenti della giunta regionale, primo fra tutti il presidente Antonio Sassolino, che, ciascuno per la propria competenza, hanno consentito l'approvazione di uno strumento destinato a rivitalizzare il "cuore antico" di Pisciotta". tutto, costituisce un nuovo look. Viene spontaneo chiederci: a chi giova tutto questo? E' questo il parco archeologico patrimonio dell'UNESCO? E infine, che ci dovrebbero venire a fare i turisti in tanto squallore? Tempo fa sentii un funzionario della Soprintendenza che sosteneva come fosse necessario chiudere gli scavi ai turisti e riservarli solo agli studiosi: ottima soluzione, almeno per Velia, visto lo stato in cui giacciono. Ma il risultato di tanti affannosi studi li vedete da qualche parte? Nelle foto: a sinistra, gli eterni ed inutili lavori del nuovo parcheggio; al centro il masso crollato sulla Via Sacra da più di un anno e ancora non rimosso per cui la zona è transennata; in basso, le imponenti strutture metalliche che coprono qualche metro dei nuovi scavi parte la già tanto contestata costruzione avveniristica della biglietteria e accessori, ciò che ci ha colpito è l'abbandono totale e nello stesso tempo le imponenti strutture metalliche degne di grattacieli collocate per cercare di coprire i nuovi scavi, abbandonati ovviamente a se stessi. E ancora: la Via Sacra che a Parme- nide ispirò poesia universale, è lì nel più totale abbandono perché un masso ha "osato", più di un anno fa, posarcisi sopra e… guai a chi lo tocca! E' lì in attesa della messa in sicurezza dell'intera area, dei soldi che non arrivano, degli appetitosi progetti faraonici… Quando si dice: duro come la pietra… per la verità, dopo gennaio 2008 Quarantacinquesimo anniversario della morte del latinista monsignor Luigi Guercio Due Salati della Guardia Reale Napoletana nella campagna di Russia del 1812 Come contribuirono a salvare la vita a Napoleone di Angelo Mazzeo l 9 novembre del 1962 si spense a Salerno il sacerdote e umanista Monsignor Luigi Guercio, uno dei maggiori rappresentanti contemporanei del cosiddetto "latino vivente", fulgido astro della letteratura latina del Novecento che con le sue virtù intellettuali caratterizzò la vita culturale della provincia salernitana. Fu una figura cara a parecchi salernitani, in modo particolare agli ex allievi del glorioso liceo classico "Torquato Tasso", dove il Guercio assunse per alcuni anni l'incarico di preside fino al 1952, anno del suo collocamento a riposo per raggiunti limiti di età, dopo ben 42 anni di attività educativa spesi ad insegnare nei vari licei italiani. Nonostante che sia trascorso quasi mezzo secolo dalla sua morte, Monsignor Luigi Guercio rimane per molti un personaggio ignorato, quasi sconosciuto al vasto pubblico, in modo particolare tra i giovani. Nato a Santa Maria di Castellabate il 17 gennaio 1882, nonostante i forti legami con la terra d'origine decise di vivere il resto della sua vita a Salerno, la sua seconda patria, risiedendo in un appartamento situato sull'elegante lungomare Trieste, che indubbiamente contribuì alla sua ispirazione letteraria. All'indomani della sua morte, che sconvolse il mondo culturale di quell'epoca, si pensò di onorare la sua memoria ricordandolo nella toponomastica locale. La municipalità di Salerno, oltre a far seppellire le sue spoglie mortali nel recinto degli uomini illustri, gli intitolò una strada molto frequentata nel centro cittadino, mentre a Castellabate furono a lui dedicate la piazza ubicata di fronte I alla casa natale e la Scuola Media della frazione Santa Maria. Dopo questi onori resi dalle due civiche amministrazioni e l'antologia dal titolo "Scritti vari", che raccoglie le sue più importanti composizioni letterarie sia in latino che in italiano (pubblicata nel 1964 su istanza della Giunta comunale di Salerno) nessuna iniziativa è stata promossa per rivalutare l'opera e l'ingegno di Monsignor Luigi Guercio, a parte una breve biografia che il docente universitario Riccardo Avallone fece stampare nel 1982 in occasione del ventesimo anniversario della sua scomparsa. Anche il mondo accademico salernitano sembra di aver dimenticato la personalità del Guercio che fu autore di una vasta produzione letteraria quasi completamente ignorata dagli studiosi attuali, addirittura irreperibile. A parte qualche pubblicazione conservata nella Biblioteca Provinciale di Salerno, si ignora dove siano stati trasferiti i suoi manoscritti originali e mai pubblicati, che potrebbero essere utili per qualche laureando in materie letterarie. Se tutto questo materiale è finito nelle mani di qualche famiglia legata da rapporti di amicizia a quest'umile sacerdote, come mai non si pensa di restituirlo a qualche archivio pubblico, permettendo agli studiosi di esaminarlo? Ciò che attualmente possiamo affermare è il fatto che a distanza di circa mezzo secolo dalla morte di Monsignor Luigi Guercio, si continua a trascurare la vita e l'attività letteraria di un umanista che con la sua vita diede lustro alle sue due patrie: Castellabate e Salerno. L’uomo vive interagendo con il tempo, riempiendo la propria vita con spazi temporali dedicati agli interessi più disparati. L’indifferenza rispetta all’impegno sociale lascia spazi temporali incolmati rendendo la vita dell’uomo parzialmente vuota. Bisogna vincere l’indifferenza, uscire dall’insano egoismo per accedere in una sorta di egoismo altruistico che trovi nel benessere altrui il proprio benessere. In questo modo la società trarrebbe miglior vita dalle nostre vite migliorate e Noi che abbiamo il tempo della vita limitato, avremmo dato più vita alla vita. Proviamoci. Elena e Nicola Velotti “Un simpatico augurio di due cilentani di adozione con la speranza che tra gli altri lo leggano i nostri ineffabili rappresentanti istituzionali” di Ariberto Salati ella Guardia Reale Napoletana militavano Andrea e Michele Salati che, pur appartenenti per via indiretta alla stessa famiglia, furono coinvolti in situazioni analoghe dalla dura vita militare. Andrea Salati nacque a Gioi il 5/6/1790, figlio di Giovanni e di Mariangela de Marinis. Andrea a 20 anni, il 5 marzo 1810 prese servizio nelle Guardie d'Onore del Re (A.S.N.) Il mio prozio Michele nacque a Matera l'8 aprile 1789, figlio dell'U.J.D. Stefano Salati e di Raffaella Cassotti. La vita di Michele fu breve, durò 24 o 25 anni. Si narra in famiglia che lasciò gli studi al seminario di Matera e si trasferì a cavallo a Napoli ove si arruolò nel 1° Rtg. Veliti a Cavallo della Guardia che si era costituito nel 1808. Nel 1812 uno Squadrone del 2' Reggimento Veliti e uno Squadrone del 1° Rgt. Veliti formarono un reggimento provvisorio agli ordini del Colonnello Larroque del 1° Rtg. per essere inviati in Russia. Valicate le Alpi il 4 dicembre il contingente napoletano giunse a Wilna in Lituania tra cui i Veliti a Cavallo e le Guardie d'Onore con il compito di andare incontro alla grande Armata e proteggerne la ritirata. Alla Cavalleria Napoletana toccò l'onore di salvare la vita a Napoleone e di scortarlo nella notte per lungo tratto di strada. Verso la mezzanotte la slitta con Napoleone arrivò nel villaggio di Ochmjana ove essi erano accampati. La strada per Wilna poteva essere bloccata, ma la decisione fu rapida: "si parte subito". Un testimone oculare narra: "Al momento della partenza, sono le due del mattino, gli squadroni con l'eccezione di una compagnia, che fungerà da avanguardia, circondano la carrozza. Fieri dell'alto compito affidato, hanno indossato la grande uniforme senza mantello, come prescrive il regolamento sulle scorte d'onore…. I cavalieri avanzano al trotto con grande difficoltà, in alcuni tratti la strada è ricoperta da uno spesso strato di neve che rallenta notevolmente la marcia e mette a dura prova sia gli uomini sia i cavalli; il freddo è glaciale, la temperatura raggiunge i 20 gradi sotto lo zero. Da Ochmjana a Vilna sono circa 40 Km e la carrozza vi arriva alle 10 del 6 (dicembre). Sono otto ore di viaggio tremendo che assottigliano ad ogni chilometro il contingente Napoletano: le prime vittime sono i cavalli che sfiancati stramazzano sulla neve. I cavalieri appiedati sono abbandonati a se stessi, ed a questo si deve l'alto numero di uomini, 101 Veliti e 162 Guardie d'Onore, che verranno fatti prigionieri dai Russi. I morti per il freddo ammontarono a 43, la maggior parte di quelli che giungono a Wilna hanno arti congelati o quasi, tra gli altri anche i due Colonnelli Campana e Roccaromana. Gli squadroni Napoletani sconfitti dal freddo glaciale, N menomati nell'organico e rimasti quasi senza cavalli, non sono più in grado di proseguire come scorta dell'Imperatore. Loro malgrado sono costretti a restare a Wilna". La breve spedizione distrusse la cavalleria Napoletana. Michele Salati fu fatto prigioniero, ma gli sforzi di quella notte gli costarono la vita: "..fu notato nella matricola del 1° Reggimento Veliti come prigioniero di guerra nè ha mandato giammai sue notizie; per cui temendosi a giusta ragione la sua morte.... "(A.S.M.). Andrea invece, finita la campagna di Russia, partecipa alla campagna d'Italia; il 7 settembre 1814 è nominato Brigadiere e il 26 Maresciallo d'Alloggio capo. (A.S.N.). Tale data presenta una supplica al Re di tener conto della sua anzianità di servizio nella Guardia d'Onore, " ed il merito di tre campagne in Calabria, in Russia ed in Italia" in cui chiede di essere promosso al grado di Ufficiale nella Linea (Fanteria). Allegati a tale richiesta vi sono due attestati di merito alla sua carriera: un del 27 luglio 1814 del principe di Campana, Colonnello del Reggimento delle Guardi d'Onore, che lo aveva avuto alle sue dipendenze nella campagna di Calabria e di Russia; l'altra datata 28 luglio a firma del suo Capo Squadrone che ricorda quando nella campagna d'Italia comandava uno squadrone. Ma la domanda non fu accolta. Al crollo di Napoleone, segue la disfatta di Tolentino, la capitolazione di Casa Lanza, la restaurazione Borbonica. Nel giugno 1815, Re Ferdinando ritorna a Napoli, ordina lo scioglimento dell'esercito murattiano e dispone la riorganizzazione del nuovo, con la fusione dei due elementi, quelli borbonici e quelli murattiani. Andrea chiese di essere dimesso rifiutando di far parte dell'esercito Borbonico. Fu notato il 12 agosto 1815 nello "Stato degli individui della dismessa Compagnia delle Guardie del Corpo che decidono essere esentati dal Real servizio con congedi assoluti" Si narra che rientrato in paese si diede alla cura dei beni di famiglia e fu eletto, in considerazione dei suoi trascorsi, più volte Sindaco di Gioi. cronache cilentane protagonisti Castellabate 7 gennaio 2008 Agro Convegno sui prodotti agroa cronache cilentane primopiano La valorizzazione e la commercializzazione dei prodotti tipici di qu Il 29 dicembre u.s. si è tenuto ad Agropoli, nell'aula consiliare, un riuscitissimo convegno sul tema: "I prodotti agroalimentari tipici del Cilento nell'economia della Provincia di Salerno", organizzato dal Centro di Promozione Culturale per il Cilento con il patrocinio della Provincia di Salerno e del Comune di Agropoli. Il numeroso pubblico accorso alla manifestazione ne ha segnato il gradimento e ha mostrato come ogni fascia sociale è sensibile a questa tematica. La valorizzazione e la commercializzazione dei prodotti tipici di qualità possano rappresentare il futuro economico della nostra terra: è stato questo il senso dei qualificati interventi che hanno animato le relazioni, confluite poi negli "Atti" a stampa che rappresentano la testimonianza e il prodotto scientifico scaturito dall'iniziativa. Hanno recato i saluti istituzionali l'avv. FRANCO ALFIERI, Sindaco della Città di Agropoli, l'avv. PIETRO LISI, Vice Sindaco del Comune di Stella Cilento; il Geom. PASQUALE QUAGLIA, Presidente del Consorzio di Bonifica "Sinistra Sele", l'avv. EUGENIO BENEVENTO, Assessore alle attività produttive del Comune di Agropoli, mentre il consigliere provinciale dott. PASQUALE D'ACUNZI ha porto i saluti dell'On. ANGELO VILLANI, Presidente della Provincia di Salerno. 8 Un momento del concerto di Santino Scarpa Il moderatore del convegno Francesco Crispino Il Sindaco di Agropoli, avv. Franco Alfieri opo una breve introduzione fatta dal Prof. AMEDEO LA GRECA, Presidente del Centro di Promozione Culturale per il Cilento, sono seguite le prime due relazioni a carattere storico come segno di una continuità che affonda le radici in una tradizione millenaria, fatte da Dott. DOMENICO IENNA, (Antropologo e Giornalista) dal titolo "Il boccone dell'emigrante. Incontro / scontro di culture nel piatto" che ha tratto spunto dal bellissimo libro del dott. Domenico Chieffallo sulle lettere degli emigrati, e dal Dott. ANTONIO CAPANO (Deputazione di Storia Patria per la Lucania) su "L'alimentazione nei Comuni cilentani attraverso la statistica murattiana del 1811". Si è poi entrati nel tema specifico con l'Arch. EMILIO PROTA (Presidente della commissione attività produttive - S.U.A.P. del Comune di Agropoli) che trattato di "La ruralità nelle attività produttive" e quindi il Dr. LUIGI CRISPINO (Storico della Medicina, Presidente della commissione lavoro della Provincia di Salerno) che relazionato su uno dei filoni portanti dell'economia antica del nostro territorio e che oggi riprende in tutta la sua bontà, "La fichicoltura nella storia economica del Cilento"; D Pietro Lisi Pasquale Quaglia gennaio 2008 opoli alimentari tipici del Cilento ualità possano rappresentare il futuro economico della nostra terra Luigi Crispino è stata poi la volta dell'On. PASQUALE D'ACUNZI (Presidente del Consorzio di tutela e valorizzazione del "San Marzano d.o.p.") che ha relazionato su "La valenza del pomodoro nell'alimentazione e nell'economia salernitana"; quindi il Dott. Agr. VINCENZO POLITO (Presidente Strade del vino del Cilento) ha intrattenuto il pubblico con un'interessante relazione su "La viticoltura nel Cilento: realtà e prospettive" non mancando di puntualizzare le inadempienze degli organi competenti e le ostruzioni ancora in atto da parte degli organi di stampa; poi il Dr. ANTONIO MARROCCO (Responsabile della qualità dell'olio della Cooperativa "Nuovo Cilento") ha riscosso gli applausi del pubblico con alcune osservazioni estemporanee inerenti il tema specifico "Aspetti qualitativi dell'olio di olive"; quindi il giovane Dott. MAURIZIO CUONO (dottore in scienze e tecnologie alimentari) il quale ha trattato di un alimento che dopo anni di dimenticanza si sta di nuovo affermando, "I ceci nell'economia di una piccola realtà rurale del Cilento"; infine la Sign. IRMA DI SESSA (laureanda in scienze e tecnologie alimentari) ha relazionato su "Analisi del costo e della redditività della produzione del latte di bufala". Moderatore della manifestazione è stato il dott. FRANCESCO CRISPINO, Assessore all'Identità Culturale del Comune di Agropoli. A chiusura, si è tenuto il Concerto "Alma Cilenti" nel quale il Pasquale D’Acunzi M° SANTINO SCARPA ha interpretato i Canti popolari antichi del Cilento. Il concerto ha avuto grande consenso di pubblico per l’originalità delle musiche proposte perlopiù non conosciute agli astanti i quali hanno gradito in particolare la ricerca a carattere etnomusicale e di recupero dei testi. Ricordiamo che “Alma Cilenti” è anche il titolo dell’ultimo CD edito dal Centro di Promozione Culturale per il Cilento che ha avuto la presentazione di Gillo Dorfless e la recensione del premio Nobel Dario Fo. A conclusione della manifestazione è stata aperta la MOSTRA con degustazione di prodotti alimentari tipici a cura dell'azienda "ANTICHE FATTORIE CILENTANE". Sono state presentate le novità agroalimentari dell’azienda abilmente servite in un buffet dalla titolare Patrizia Postiglione. Tutte le relazioni nel loro testo integrale sono state pubblicare sul libro degli “Atti” che è possibile richiedere (gratuitamente) al numero telefonico 0974 904183 entro e non oltre il 29 febbraio 2008. Una serata, dunque, pregnante di idee, stimoli e proposte che gli amministratori dovrebbero far propri nell'ambito di una programmazione specifica che garantisca non solo una "presenza" qualificata sul territorio, ma anche criteri per una corretta incidenza sull'economia locale in prospettiva di una più omogenea e qualificata proposta internazionale avendone le qualità - dei nostri prodotti tipici e di qualità. Antonio Marrocco Domenico Ienna Irma Di Sessa e Maurizio Cuono 9 Emilio Prota ed Eugenio Benevento Antonio Capano Enzo Polito cronache cilentane primo piano Organizzato dal Centro di Promozione Culturale per il Cilento con il patrocino della Provincia di Salerno e del Comune di Agropoli Gli organizzatori vi aspettano a marzo per la presentazione ufficiale degli “Atti” nell’Aula Consiliare del Comune di Agropoli di Bartolomeo Ruggiero re 18 del 24 dicembre 2007. In piazza degli Eroi a Pellare si rinnova l'appuntamento con la tradizione. C'e l'accensione del "focaro", il grande falò della sera della vigilia di Natale. È un'usanza diffusa in molti paesi del Cilento, ma a Pellare e Moio assume connotati ancor più peculiari. Ad innescare la grande pira nella piazza del centro storico è, secondo un costume secolare, il più anziano del paese. Nel Natale appena trascorso il compito è toccato ad Antonio Stifano, classe 1911, arzillo vecchietto che torcia alla mano ha dato vita al focaro. Incerta è l'origine di questa tradizione, considerata anche l'assenza di documenti scritti con riferimenti specifici al contesto. Potrebbe trattarsi di un richiamo alla memoria storica del O paese o alla saggezza popolare o molto più semplicemente l'anziano che accende il fuoco incarnerebbe il paese intero che da vita al falò. "Il vecchio de paese è un po' il simbolo dell'intera comunità locale - spiega Giuseppe Stifano, studioso della storia locale - D'altro canto nei secoli passati, quando non vi erano ancora precise e stabili entità amministrative e politiche era forse proprio l'anziano il riferimento comune del paese". Quanto alle radici del focaro più in generale, gli elementi profani si mescolano alla religiosità popolare. "È probabile che qui - continua Stifano - l'usanza abbia le sue radici nel Medioevo, quando i pastori del posto si riscaldavano prima di recarsi alla messa di Natale facendo ardere all'aperto cumuli di legna". Pioppi - La scomparsa di Giuseppe Ripoli (Peppiniello) Nel mese di dicembre, a Pioppi, è venuto a mancare Giuseppe Ripoli meglio conosciuto come Peppiniello. A cavallo tra gli anni ‘60 e ‘70 fu tra i primi a intuire che il paese era avviato verso lo sviluppo turistico. Avviò infatti due attività commerciali, impiantò la prima edicola per giornali e libri, aprì un negozio “Tutto per la casa” ma innanzitutto la sua attività va ricordata per l’apertura del ristorante “Il trinchetto” che, grazie alla bontà della cucina, richiamava gente da varie zone. In questo ristorante si fermò, tra tanti noti personaggi, anche Mike Bongiorno. Alla moglie Emilia, ai figli Raffaele e Andrea le condoglianze di Cronache Cilentane. > Castellabate 10 Ritorna la tradizione del “focaro” e il “vecchio” “Tartarugando” Il 21 dicembre nel Castello dell'Abate a Castellabate si è > Pollica cronache cilentane paesi > Pellare gennaio 2008 Festeggiamenti in onore di S. Nicola svolta la cerimonia di premiazione per il concorso "Tartarugando 2007". Il concorso è stato organizzato sul tema della salvaguardia delle tartarughe marine e dei loro preziosi habitat da Legambiente, Comune di Castellabate e Parco nazionale del Cilento e Vallo di Diano, a un anno dall'eccezionale evento della deposizione e della nascita di tartarughe marine caretta caretta sulla spiaggia di Ogliastro Marina nell'estate 2006. Negli ultimi mesi sono circa 600 gli elaborati pervenuti dall'intera regione, ma solo 20 i premiati, tutti primi ex aequo, con il conferimento a ciascuno di una borsa di studio di 200 e u r o , messa a disposizione dall'Assessorato alle attività produttive della Regione Campania guidato da Andrea Cozzolino. Presenti alla cerimonia di consegna dei premi Sabatino Veneri, responsabile nazionale Settore mare di Legambiente, Antonio Nicoletti, responsabile nazionale Aree protette di Legambiente, Michele Buonomo, presidente di Legambiente Campania, un rappresentante del Csv Salerno, il commissario del Parco nazionale del Cilento Giuseppe Tarallo, il sindaco di Castellabate Costabile Maurano, gli assessori al turismo e alla cultura Luisa Maiuri e Alessandro Lo Schiavo, il presidente del circolo di Castellabate di Legambiente Pasquale Colella e il responsabile tecnico Alfonso Piccirillo. La cerimonia ha offerto ai presenti l'occasione di salutare il commissario del Parco, Giuseppe Tarallo, vicino alla scadenza del suo incarico, e di ringraziarlo del lavoro svolto negli ultimi 6 anni alla guida dell'area protetta del Cilento. Scopo del concorso, alla sua seconda edizione, quello di diffondere le conoscenze sulle tartarughe marine che, dopo aver navigato nei nostri mari per più di 200 milioni di anni, rischiano oggi di estinguersi a causa delle attività umane (pesca intensiva, inquinamento, alterazione degli habitat marini e terrestri), ovvero sensibilizzare studenti, cittadini e turisti alle problematiche dell'ambiente marino, stimolandoli alla ricerca di possibili soluzioni per la conservazione delle specie e dell'ecosistema stesso, sempre più messo in pericolo dalle attività antropiche. I partecipanti, alunni o professionisti delle arti figurative, suddivisi per sezioni, potevano presentare un disegno libero realizzato con qualsiasi tecnica. Sognando Cannicchio Tra il mare e la collina Una casa nel verde immersa e nella luce Questa luce che ai Greci qui approdati Insegnò a immaginare il vero Non buen retiro ma sobria dimora Agli amici aperta, accogliente Alcuni libri buoni, scelti tra i molti Abbandonati al Nord tra brume e umido Un poco pensando, un poco leggendo Un poco ripulendo e adattando Nei vasi la terra per odorose piante Basilico salvia e rosmarini Buganvillea sul cancello socchiuso E lavanda se cresce verso la soglia Dove tu sta leggendo e pensando A Lucia grande e sicura… Domenico Canciani In molti paesi del Cilento si festeggia, il 6 dicembre, S. Nicola; ma a Pollica tale solennità ha un'importanza particolare, perché la parrocchia è intitolata al Santo di Mira. E' merito del Comitato aver, da alcuni anni, programmato la festa, oltre che con le celebrazioni religiose, anche con un concerto serale di musica classica di alto livello. Quest'anno è si è esibita l'orchestra di fiati "Città di Bari" diretta dal M° Pasquale Aiezza. In programma brani sinfonici e una selezione di celebre romanze tratte da La Traviata, Il Trovatore, il Nubucco, La Tosca e La Cavalleria Rusticana. Bravissimi i giovani cantanti: i soprani Silvana Tamaio e Cecilia Videtta, il baritono Tommaso Morelli ed il tenore asiatico Il-Mo-Yang. Pollica ricorderà la festa del Santo protettore del 2007 anche per una tragica coincidenza: proprio nel giorno dei festeggiamenti si sono svolti i funerali del Presidente del Comitato Pierino Pepe. giorni scorsi dagli allievi degli istituti comprensivi n. 147 "R. Leoncavallo" di Castellabate - San Marco e n. 148 "L. Guercio" di Santa Maria, sono Dionea Di Lieto (San Marco), Umberto Lembo (San Marco), Enrica Niglio (Santa Maria), Federica Di Bartolomeo (Castellabate), Vittoria Martuscelli (Santa Maria), Marianna Severino (Castellabate), Costabile La Pastina (Castellabate), Tullio Coppola (Santa Maria), Giulio Di Scola (Castellabate). La prima riunione del Consiglio dei ragazzi e le operazioni di voto, cui ha assistito una rappresentanza delle scolaresche, sono state coordinate dal sindaco Costabile Maurano, affiancato dall'assessore alla Cultura Alessandro Lo Schiavo, dal dirigente scolastico dell'istituto Luigi Guercio, Maria Masella, e da una rappresentanza delle forze dell'ordine, in particolare il luogotenente Salvatore Martuscelli del comando compagnia della Guardia di finanza di Agropoli e i vigili urbani del Comune di Castellabate. La lunga mano dei “signori invisibili” Borgo delle favole di Amedeo La Greca irca vent'anni or sono, dalle colonne del nostro giornale, denunciammo il fatto che Acciaroli era diventato (tra l'indifferenza dei politici e amministratori di allora) luogo per il soggiorno obbligato di due noti esponenti dalla Ndrangheta calabrese. Forse la nostra forte denuncia, forse una presa di coscienza di qualcuno che allora contava molto nonché il gioco delle "opportunità" politiche, fece sì che questo sconcio dopo qualche mese venisse finalmente tolto alla bella marina cilentana: bella nell'aspetto, allora come oggi, ma il cui animus era ed è incline a parare lì dove tira il vento… specie con i nuovi personaggi che in questo ventennio si sono affacciati alla ribalta politica, economica, sociale e perfino religiosa. Quella breve avventura di una sì illustre presenza, valse al nostro paese qualche "merito": era uno spettacolo vedere tale brava gente giocare al bar, al centro di ammirati cittadini, tra i quali non mancava qualche "bella" del momento soggiogata dal fascino di cotanto personaggio. C Un libro che Biagio Fioretti dedica ai Pisciottani Nutrito programma natalizio proposto dall’Amministrazione di Annavelia Salerno Davvero un bel programma per le festività natalizie quello proposto ed organizzato dall'Amministrazione Comunale di Castel San Lorenzo, retta da Michele Lavecchia, in collaborazione con tutte le associazioni operanti sul territorio. Dopo la VII Sagra dell'olio extravergine di oliva e del vino novello, che si è svolta in Piazza Umberto I nei giorni 22 e 23 dicembre, e la festa dedicata agli anziani, il 23, che invece si è svolta con la regia dell'assessorato alle Politiche Sociali retto da Natalino Fiore nello storico edificio scolastico "Beniamino Tesauro", denominata "Anziani Insieme", il 28 è stata la volta per l'appuntamento alla Chiesa Madre con un concerto polifonico. Il programma natalizio è stato realizzato dal comune e dal CTS (Comitato Temporaneo di Scopo) - composto da tutte le associazioni del paese: "Cast il mulino", "Pro-loco", "La margherita", "Sempre giovani", "Oratorio San Giovanni Battista", "Associazione Ippico Civile", "Legambiente", "Castellonline", "La maschera", "Associazione sportiva Castel San Lorenzo". Il 2 gennaio le associazioni del CTS si sono date appuntamento allo storico edificio "Beniamino Tesauro", per il "cin cin con le associazioni", cui ha fatto seguito uno spettacolo musicale. Il 5 gennaio, il ciclo di appuntamenti si è poi concluso con la sfilata delle "Majorette di Castel San Lorenzo", e "aspettando la befana". L'amministrazione comunale naturalmente ha provveduto ad installare le luminarie e a far dono agli anziani del paese di panettone e spumante. Non poteva mancare la presenza di un simpatico Babbo Natale che ha gira per le vie del paese distribuendo caramelle ai bambini. Poi l'incanto finì. Ma qualcuno allora disse che in paese era rimasta traccia della loro presenza. Noi, per la verità, non abbiamo mai creduto a tali dicerìe: ma se traccia è rimasta, certamente lo è in qualcuno nel quale i fatti non vengono cancellati dai nuovi venti, e ve n'é una, oggettivamente ben più grave di quella cui taluni si riferivano: è il ricordo del paese di allora indifferente, o meglio "ospitale" come non mai, un senso di ospitalità da far invidia a quella degli antichi Greci che temevano di provocare le ire di Giove se non accoglievano con ogni onore il forestiero, chiunque egli fosse. E il "giove" di allora aveva deciso che Acciaroli - come altri paesi del Cilento - erano i lunghi più adatti per il soggiorno di si' brava gente, onde non si dicesse che il Cilento rimaneva sempre arretrato….. Me faide trasversali vennero in aiuto alla dura lotta dello Stato contro le mani invisibili e qualche successo riempì e riempie le prime pagine dei giornali. E' il caso di quello occorso alla metà di dicembre circa gli arresti in Calabria. Cosa ha a che fare Acciaroli con questi ultimi fattacci? Provate a pensarci. Straordinaria strenna natalizia per Pisciotta ed i pisciottani. Il 28 dicembre, nell'atrio dello splendido Istituto Comprensivo "Alessandro Pinto" del borgo cilentano, il dottor Biagio Fioretti, ha presentato il libro "Borgodellefavole". Sì, è scritto tutto attaccato. Il Borgo di cui si parla è Pisciotta che vide questo spilungone di Torre Annunziata, calpestarne, per la prima volta, per amore, le "petre" di Piazza Pinto, il 13 maggio del 1990. Giorno dell'apparizione della Madonna ai tre pastorelli a Fatima. Ed il Fioretti al popolo pisciottano, apparve, fin dai primi contatti, un introverso e per molti anche un lunatico. Una persona schiva che passeggiava in lungo e largo per il paese e che si comportava come il passero solitario di leopardiana memoria, con in bocca il suo immancabile sigaro toscano. Forse il suo comportamento era il bearsi di essere approdato su di un'isola felice, o per dirla con sue parole, su un'hisola, scritta con l'acca davanti per un suo vezzo, che "si coprì di boschi e acque cristalline, fu uno stato d'animo, non più il fortino in cui difendersi, una dimensione aperta alle persone che sentiva vicine, che amava, a cui voleva bene; un ritrovarsi finalmente, dopo un vissuto nel paese di Gomorra. L'incredulità nel sapersi in salvo, lontano da orchi e mammoni e nello stesso tempo lo stupore di vivere in un paese i cui ritmi, ambiti, sentori, pietre, sono altri e prossimi al sogno, alla favola". Ed ecco perché il neologismo borgodellefavole riferito a Pisciotta. Il forte amore per Pisciotta lo ha portato di conseguenza a legare con i pisciottani grazie anche ad uno straordinario percorso di fede. Il sito di Pisciotta on line gli ha offerto, qualche anno fa, una meravigliosa opportunità, e grazie alla rubrica che porta il titolo di "Grani di Senape", il borgo cilentano e, non solo, ha scoperto un Fioretti dotato di una "penna magica". Qualche amico più volte lo ha incoraggiato a raccogliere i suoi scritti in un libro ed oggi il lungo sogno diventa realtà. Fioretti definisce il suo libro un album, arricchito con opere fotografiche e non dei maestri Antonio Baglivo, Pio Peruzzini ed Antonio Petti che con le loro professionalità hanno conferito a questo libro-album l'essenza di capolavoro. Chi lo legge vive una doppia emozione: da un lato pare di entrare in una favola e dall'altro, sembra di assistere ad un film del neo realismo. Infine e non per ultimo parte di questi scritti sembrano novelle del verismo verghiano in cui i vinti diventano i vincitori lasciando una traccia indelebile del proprio vissuto. Nicola De Feo cronache cilentane paesi > Castel San Lorenzo Si chiama Gianmarco Nicoletta, ha 13 anni e frequenta la classe III B presso l'istituto comprensivo "Luigi Guercio" di Santa Maria di Castellabate. Il 7 dicembre u.s. è stato eletto dai rappresentanti degli studenti come baby sindaco dei ragazzi. L'elezione è avvenuta nel corso del primo baby consiglio che si è svolto stamattina presso la casa comunale di Santa Maria. Gianmarco prende il posto di Elsa Cardullo, che ha indossato la fascia di sindaco dei ragazzi per lo scorso anno scolastico. Nel programma del nuovo primo cittadino l'ampliamento degli spazi pubblici a disposizione dei ragazzi. All'atto dell'insediamento, Gianmarco Nicoletta ha nominato anche gli assessori che lo affiancheranno nella Giunta, ovvero Sofia Aiuto (Santa Maria), Elsa Cardullo (San Marco), Francesco Di Gregorio (Santa Maria), Lucia Chiariello (Santa Maria), Marco Di Paola (San Marco), Raffaello Di Gregorio (Santa Maria). Gli altri componenti del baby consiglio, eletti nei > Acciaroli Ecco il nuovo baby consiglio e Sindaco > Pisciotta > Castellabate gennaio 2008 11 gennaio 2008 cronache cilentane promozioni Il relitto a Punta Licosa sarà rimosso entro febbraio 12 La mattina del 2 novembre 2006 l'imbarcazione da diporto di 22 metri Atlantic Tigress si incagliò nei pressi dell'isolotto di Punta Licosa. Difficili le operazioni di soccorso condotte dalla guardia costiera che riuscì a portare in salvo le due persone presenti a bordo. Nei giorni immediatamente successivi, grazie al tempestivo intervento di una ditta specializzata, fu evitato il disastro ambientale con l'allibo di 1.000 litri di nafta e 6.000 litri di acque oleose di sentina. Inoltre, il disincaglio dell'unità fu affidato dai proprietari al cantiere nautico Schiavone di Acciaroli. Ma, considerata la posizione dello scafo incagliatosi sull'isola, il recupero totale dell'imbarcazione è risultato da subito problematico. I materiali inquinanti sono stati rimossi, mentre il resto dello scafo è stato tagliato in più parti per il successivo recupero con un idoneo motopontone. Quest'ultimo però è stato difficile da reperire, in quanto la costa preIl relitto dell’Atlantic Tigress senta una secca di subito dopo l’affondamento 200 metri profonda L'impegno della ditta incaricata al summit svoltosi al Comune di Castellabate Il relitto a Punta Licosa, incontro tecnico risolutivo tenutosi il 5 dicembre u.s. al Comune di Castellabate. La ditta incaricata dalla società proprietaria si è impegnata a concludere le complesse operazioni di rimozione entro il 20 febbraio, condizioni meteomarine permettendo. Lo stato attuale del relitto circa 120 centimetri, per cui era necessario utilizzare un mezzo con pescaggio inferiore a 1 metro. Finalmente la risoluzione della vicenda con un impegno formale assunto alla ditta Schiamone. Presso la casa comunale di S. Maria di Castellabate ove si è tenuta una riunione tecnica consultiva, promossa dal sindaco Costabile Maurano per fare il punto della situazione e decidere le azioni degli organi competenti. Vi hanno partecipato il capo del compartimento marittimo di Salerno, capitano di vascello Vincenzo De Luca, il capo del circondario marittimo, tenente di vascello Maurizio Vitale, il comandante dell'ufficio locale marittimo di S. Maria Mario Cafarelli, l'assessore al mare Marco Di Biasi e il titolare del cantiere nautico Schiavone incaricato alla rimozione, Giovanni Schiavone. Il titolare del cantiere davanti alle autorità presenti ha assunto formale impegno alla rimozione dell'imbarcazione grazie all'utilizzo del motopontone Bayonne della società Strigari & C. che materialmente effettuerà il recupero entro il prossimo 20 febbraio, salvo condizioni meteo-marine avverse. La società Strigari è una ditta altamente qualificata e specializzata nel recupero di imbarcazioni e già in passato ha rimosso altre barche, anche di dimensioni maggiori, incagliatesi in zona. La complessità delle operazioni a Punta Licosa ha reso necessario l'intervento del motopontone Bayonne, mezzo di ultimissima generazione con pescaggio di 90 centimetri e di grande affidabilità, comandato dall'esperto comandante Imbesi. Grazie all'azione sinergica del Comune di Castellabate e del Compartimento marittimo di Salerno saranno dunque definitivamente rimosse le parti rimanenti del relitto. Agropoli Agropoli I nonni del Centro Sociale alla ribalta Rassegna di canti natalizi Quasi due ore e mezzo di spettacolo, mercoledì 19 dicembre 2007 nell'aula consiliare del Comune, con l'esibizione dei nonni del Centro Sociale Polivalente città di Agropoli. La serata ha visto il patrocinio dell'assessore alla solidarietà sociale Angelo Coccaro e del sindaco avvocato Franco Alfieri. Poesie, prose e canzoni si sono alternate per due ore e mezzo tenendo il pubblico attanagliato alle poltrone, attento ed interessato. Ha presentato la serata la professoressa Annamaria Rizzo, non nuova a spettacoli musicali, avendo presentato, assieme a Catello Nastro, lo scorso anno, nella Ludoteca del Comune, la "Corrida degli anziani", ottenendo un grande successo. Ospite della serata il cantante napoletano Andrea Anonimo, nipote del grande melodico Fausto Cigliano, che, accompagnandosi con la sua chitarra, ha eseguito varie canzoni napoletane tra cui :"Quanno nascette Ninno - A intervalli, di poi, si sono esibiti i cantanti del Centro Sociale, con le basi musicali, dopo aver fatto le prove per oltre un mese, sotto la direzione di Catello Nastro. Marisa Ferrara ha cantato "Astro del cielo", Salvatore Caputo, accompagnato dalla chitarra del M° Anonimo, ha eseguito "Lacreme Napulitane", Domenico Rizzo ha eseguito "Bianco Natale", Benedetto Peduto " Lettera a Pinocchio, Maria Luisa Limongelli ha declamato dei suoi versi sul Natale con la base musicale di "Auguri di Buon Natale". Mariano Barilari, tenore, ha cantato "Adeste fideles" ed ha concluso lo spettacolo con una straordinaria interpretazione della "Ave Maria" di Franz Schubert. Per la parte "recitata", Gilberto Calindri ha declamato "Non viviamo soli" di Raoul Follerai e "La pace" di Li Tien Min ed "Il Natale di Martin, un brano tratto da un libro di Leone Tolstoi, Antonio Rizzo ha recitato versi e prose di sua composizione, Giuseppe Volpe ha recitato tre sue poesie tra la commozione propria e quella della sala, Gaetano Marabello, fine dicitore, ha declamato "Clocharde" di Alfredo Di Marco, uno dei più grandi poeti del nostro Cilento, due poesie di autori con- temporanei ed infine la poesia in vernacolo napoletano " A Natale vulesse", una lirica di alto contenuto sociale che, proprio a quell'ora, nel salone della Provincia di Salerno, veniva premiata, tra le composizioni sul Natale in dialetto, classificandosi al terzo posto tra le tante opere partecipanti. La presentatrice Anna Maria Rizzo ha rimarcato l'interesse e lo spirito di abnegazione di Catello Nastro, verso il Centro Sociale Polivalente, che, pur di non mancare a "dirigere" la sua virtuale orchestra su un vecchio computer Pentium tre, ha preferito presenziare alla manifestazione degli nonni cantanti della struttura comunale per gli anziani, che festeggia quest'anno il suo ventesimo compleanno dell'idea-progetto di realizzazione presentata al comune di Agropoli nel lontano 5 novembre 1987 dallo stesso Catello Nastro. Idea realizzata alcuni anni dopo per l'interessamento del dottore Capaldo, sensibile ai problemi degli anziani nel nostro paese. Per la cronaca, aggiungiamo che questa è la quarta esibizione dei nonni cantanti, di cui tre con le basi musicali del karaoke. Dalla sala affollata con oltre cento persone, per la maggior parte anziani, ma anche molti giovani e ragazzi, sono arrivati, a tutti gli interpreti, scroscianti e calorosi applausi. Si ringrazia il Comune di Agropoli per il costante interesse verso gli anziani. Un ringraziamento particolare al Sindaco avvocato Franco Alfieri, all'Assessore alla Solidarietà Sociale Angelo Coccaro ed al consigliere comunale Gerardo Santosuosso, grande regista teatrale, che ha collaborato fattivamente alla realizzazione ed al successo di "Aria di Natale" edizione 2007. Alla fine della serata, dopo il saluto e gli auguri del Presidente del Centro Sociale, Aniello Rizzo, è stato offerto agli intervenuti panettone e spumante. Un bravo a tutti i partecipanti, alcuni dei quali sono stati applauditi varie volte. Appuntamento all'anno prossimo, ma "I Nonni cantano" già hanno in cantiere un altro spettacolo per Carnevale. Il giorno 20 dicembre 2007, nella chiesa di S. Antonio (Moio) ad Agropoli, si è tenuto un concerto-rassegna di canti natalizi della tradizione campana e internazionale promosso e coordinato dal m° Rossella Visco. Nel corso della serata sono intervenuti un duo di zampognari, il coro della chiesa di S. Antonio diretto dalla prof.ssa Gianfranca Pisani che si è cimentato nell'esecuzione di canti della tradizione liturgica, il soprano Ilia Verrone, accompagnato dal M. Rossella Visco, che ha magistralmente rivisitato la tradizione classica italiana e internazionale. Originale e coinvolgente è stata l'esibizione della cantante Paola Salurso che, accompagnata dal chitarrista e compositore Gianfranco Marra e dall'attrice Daiana Rizzo, ha presentato aluni brani della tradizione cilentana e napoletana. La serata ha riscosso un notevole apprezzamento tra il pubblico presente e si è conclusa con l'estrazione di alcuni premi. Il ricavato è stato interamente devoluto in beneficenza. Maria Rosaria Romano gennaio 2008 Corleto Monforte Natale di Solidarietà Il Comune elargisce contributi per la creazione d’impresa n sostegno concreto a favore degli aspiranti imprenditori: è l'iniziativa dell'Amministrazione Comunale di Corleto Monforte, promossa e portata avanti dall'assessore Filippo Ferraro, che mira ad aiutare coloro che intendono avviare un'attività imprenditoriale, ma soprattutto a dare un segnale concreto della volontà di frenare il fenomeno dello spopolamento. La fuga dai piccoli centri situati nelle aree rurali, infatti, spesso svantaggiate anche per collegamenti viari scadenti e servizi carenti, coinvolge non solo i giovani ma in alcuni casi interi nuclei familiari, in controtendenza rispetto agli anni passati. In questa ottica l'idea del Comune retto da Antonio Sicilia assume importanza notevole e testimonia la volontà dell'amministrazione di essere vicina ai giovani. Il Comune ha approvato un regolamento per l'erogazione di un contributo una tantum per le persone che vogliono attivarsi in una nuova attività, dal- U E' proprio così: il Cilento non sta a guardare e partecipa all'ampio ed attuale discorso di riscoperta della Medicina Tradizionale, alla quale fanno riferimento un numero sempre maggiore non solo di persone, ma anche di ricercatori, inserendosi con un convegno sul tema "Le coordinate della scienza: Medicina e Magia", certamente pieno di fascino e di curiosità, sviluppato in una delle sessioni del Convegno di Neuro-ortotraumatologia, organizzato, sotto il titolo "Il Tempo", dall'omonimo Dipartimento dell'ASL SA/3, ottimamente coordinato dal dott. Enzo Pizza, collaborato dal dott. Giampiero Volpe, presso la Fondazione Alario di Ascea, nell'ambito delle annuali "Giornate Eletiche". Nella terra di Platone si sono dati appuntamento insigni studiosi per una tre giorni di grande valenza scientifico-culturale. E così nella sessione dedicata alla medicina tradizionale si sono susseguite interessanti relazioni intrise di l'artigianato, alla piccola e media industria, di servizi, agro-alimentari e zootecniche. L'incentivo si rivolge a tutti, anche ai non residenti, a patto che le eventuali nuove attività vengano impiantate nel comune di Corleto Monforte. L'incentivo consiste nell'erogazione di un contributo a fondo perduto che spazia da un minimo di 1.500 euro ad un massimo di 5.000 euro, a seconda del tipo di attività intrapresa, che sarà erogato entro il mese di febbraio dell'anno successivo alla presentazione della domanda, il cui termine di scadenza è il 30 novembre di ogni anno; naturalmente la misura si rivolge alle persone iscritte al Registro delle Imprese. Come fa sapere dal comune il vicesindaco, Carmine Palese, si tratta di un aiuto che di certo non risolve tutti i problemi legati all'inizio di un'attività economica, ma anche vuole contribuire alle prime spese, dare un impulso all'economia locale, incoraggiare i giovani a restare nel territorio. La BCC dei Comuni Cilentani regala voce a un bimbo disabile e finanzia uno screening per prevenire il tumore del colon in 20 Comuni del Cilento atale all'insegna della solidarietà per la Cassa Rurale. Oltre ai consueti interventi in campo sociale, tipici di una Banca Cooperativa, la BCC dei Comuni Cilentani, grazie al generoso consenso dei Soci, ha stabilito di devolvere quest'anno in beneficenza la somma destinata ai regali natalizi. Si è provveduto quindi ad acquistare una sofisticata apparecchiatura che, col solo governo dello sguardo, permetterà a un piccolo disabile di comunicare finalmente con la propria famiglia. Il 24 dicembre il presidente della BCC Lucio Alfieri e il direttore Vincenzo Barone hanno consegnato il computer al dirigente sanitario e direttore del presidio ospedaliero di Agropoli, Dott. Francesco Lombardo, presso l'ospedale civile della cittadina. Inoltre, la BCC (11 sportelli aperti nel Cilento) ha sottoscritto un accordo con l'Asl Sa 3 ed altre due Consorella (Aquara e Capaccio) per finanziare una campagna di screening gratuito per la prevenzione del tumore al colon, la cui pericolosità è ancora oggi molto eleva- N Le coordinate della scienza: medicina e magia ...e il Cilento non sta a guardare di Andrea Salati storia documentata e studio di pratiche tradizionali tra antropologia e psicologia. I relatori Vincenzo De Feo, Giuseppe Lauriello, Domenico Cassano, Vincenzo Mallamaci, Vincenzo Esposito, introdotti da Vincenzo Pizza hanno catturato l'attenzione della numerosa platea portando contributi molteplici e di grande interesse, alcuni validati da esperienze sul campo, per cui pratiche tra empirismo e superstizione alla fine sono risultate precursori di rimedi in uso. E così è stato posto all'attenzione che: 1. il Garum o Liquamen dei Romani , ottenuto con le alici conservato negli otri, usato non solo a tavola, ma anche in medicina come disinfettante, è il precursore della colatura di alici della costiera amalfitana (liquido che cola dalle alice di colore ambrato amaranto, come risulta da uno studio fatto a Cetara); 2. la medicina monastica del medioevo è stato il precursore della medicina ospedaliera diffusa sul territorio, mentrel'etnofarmacologia chiarisce sul come l'uomo usa le piante e non le domina sin dall'antichità. A questo proposito curioso è stato il ricordo delle streghe ianare che usavano i principi attivi delle ta. Destinatari dell'iniziativa saranno circa 18.000 cittadini ultrasessantenni. L'auspicio è che, superata questa prima fase, si possa estendere l'iniziativa alla restante area presidiata dall'Asl Sa3, coinvolgendo circa 60mila persone. Il Presidente Lucio Alfieri ha voluto sottolineare che, con una piccola rinuncia collettiva, la Banca ha potuto così realizzare il suo obiettivo istituzionale, che è quello di concorrere al benessere del territorio. "È significativo che il mondo delle Casse rurali locali si affianchi a quello della salute per un'attività concreta a sostegno della popolazione residente - ha continuato il Presidente - Sono proprio queste le opportunità che la "Comuni Cilentani" vuole cogliere, per testimoniare che la banca, per i principi etici che la ispirano, può diventare il veicolo per raggiungere, assieme a partners appropriati, le finalità morali che caratterizzano la sua azione". Per info: Giovanni Pico, responsabile Marketing e Comunicazione Bcc Comuni cilentani, tel. 0974-821011. piante allucinogene (stramonio) che dava sensazione di volare o del detto medioevale "il diavolo ha rubato l'animo" equivalente allo "stato depressivo" dei nostri giorni; 3. l'intervento dei santi guaritori è invocato perché protettori di certe malattie, come nel caso dell'epilessia, che riconosce quale protettore San Donato. 4. è utile conoscere quali pratiche "magiche" hanno valore nella realtà per esorcizzare il male, con chiaro riferimento al fenomeno del tarantismo, molto diffuso in Puglia. 5. la solidarietà dell'Associazione Onlus di Volontariato Missionario "E ti porto in Africa" può alleviare le sofferenze delle popolazioni africane con la medicina ufficiale, senza intaccare le loro credenze e le loro pratiche di esorcizzare il male, che molto si avvicinano alle pratiche in uso specie in passato anche presso le nostre popolazioni, vedi tarantismo, onde evitare di essere mal accettati o addi- cronache cilentane appunti di viaggio di Annavelia Salerno 13 gennaio 2008 cronache cilentane attualità Discorso di S.S. Benedetto XVI alla confederazione delle confraternite delle diocesi d’Italia. Roma, 10 novembre 2007 14 Cari fratelli e sorelle! Sono lieto di accogliervi e saluto tutti voi, che idealmente rappresentate il vasto e variegato mondo delle Confraternite presenti in ogni regione e diocesi d'Italia. Saluto i Presuli che vi accompagnano ed in particolare Mons. Armando Brambilla, Vescovo ausiliare di Roma e Delegato della Conferenza Episcopale Italiana per le Confraternite e Sodalizi, ringraziandolo per le parole che mi ha rivolto a vostro nome. Saluto il dott. Francesco Antonetti, Presidente della Confederazione che raccoglie le Confraternite italiane. come pure i membri dei Consigli Direttivi e i vostri Assistenti Ecclesiastici. Voi, cari amici, siete convenuti in Piazza San Pietro con i vostri caratteristici abiti, che richiamano antiche tradizioni cristiane ben radicate nel Popolo di Dio. Grazie per la vostra visita, che vuole essere una corale manifestazione di fede e nel contempo un gesto che esprime filiale attaccamento al Successore di Pietro. Come non ricordare subito l'importanza e l'influsso che le Confraternite hanno esercitato nelle comunità cristiane d'Italia sin dai primi secoli dello scorso millennio? Molte di esse, suscitate da persone ripiene di zelo, sono presto diventate aggregazioni dì fedeli laici dediti a porre in luce alcuni tratti della religiosità popolare legati alla vita di Gesù Cristo, specialmente la sua passione, morte e risurrezione, alla devozione verso la Vergine Maria ed i Santi, unendo quasi sempre concrete opere di misericordia e di solidarietà. Così, fin dalle origini, le vostre Confraternite si sono distinte per le loro tipiche forme di pietà popolare, a cui venivano unite tante iniziative caritatevoli verso i poveri, i malati e i sofferenti, coinvolgendo in questa gara di generoso aiuto ai bisognosi numerosi volontari di ogni ceto sociale. Si comprende meglio questo spirito di fraterna carità se si tiene conto che esse cominciarono a sorgere durante il Medio Evo, quando ancora non esistevano forme strutturate di assistenza pubblica che garantissero interventi sociali e sanitari per le fasce Ordinazione presbiterale del seminarista Silvestro Zammarrelli. Il conferimento del sacramento dell'Ordine è avvenuto nel corso di una solenne cerimonia religiosa svoltasi nella cattedrale di Vallo della Lucania nella serata di sabato 13 ottobre 2007, alla presenza di numerosi fedeli che hanno letteralmente gremito la splendida chiesa in stile barocco dedicata a San Pantaleone martire. A presiedere il sacro rito è stato il vescovo locale Monsignor Giuseppe Rocco Favale, coadiuvato dal clero diocesano tra cui il vicario generale Monsignor Guglielmo Manna, il rettore del seminario vallese don Walter Santomauro, e don Nicola Griffo, quest'ultimo titolare della parrocchia "Sacro Cuore" di Agropoli da dove proviene il novello prete. Ad animare la liturgia è stato il coro polifonico della cattedrale diretto mirabilmente dal maestro di cappella Maurizio Jacovazzo, che ha eseguito canti gregoriani e polifonici di autori celebri. Momento più deboli delle collettività. Una tale situazione è andata perdurando nei secoli successivi sino, potremmo dire, ai nostri giorni quando, pur essendo cresciuto il benessere economico, non sono tuttavia scomparse le sacche di povertà e quindi, oggi come in passato, c'è ancora molto da fare nel campo della solidarietà. Le Confraternite non sono però semplici società di mutuo soccorso oppure associazioni filantropiche, ma un insieme di fratelli che, volendo vivere il Vangelo nella consapevolezza di essere parte viva della Chiesa, si propongono di mettere in pratica il comandamento dell'amore, che spinge ad aprire il cuore agli altri, particolarmente a chi si trova in difficoltà. L'amore evangelico ? amore per Dio e per i fratelli ? è il segno distintivo e il programma di vita di ogni discepolo di Cristo come di ogni comunità ecclesiale. Nella Sacra Scrittura è chiaro che all'amore di Dio è strettamente legato l'amore per il prossimo ( cfr Mc 12,29?31). "La carità ? ho scritto nell'Enciclica Deus caritas est ? non è per la Chiesa una specie di attività di assistenza sociale che si potrebbe anche lasciare ad altri, ma appartiene alla sua natura, è espressione irrinunciabile del- la sua stessa essenza" (n. 25). Per comunicare ai fratelli la tenerezza provvidente del Padre celeste è, tuttavia, necessario attingere alla sorgente, che è Dio stesso, grazie a soste prolungate di preghiera, al costante ascolto della sua Parola e ad un'esistenza tutta centrata nel Signore ed alimentata dai Sacramenti, specialmente dall'Eucaristia. Nella stagione di grandi cambiamenti che stiamo attraversando, la Chiesa in Italia ha bisogno anche di voi, cari amici, per far giungere l'annuncio del Vangelo della carità a tutti, percorrendo vie antiche e nuove. Radicate sul solido fondamento della fede in Cristo, le vostre benemerite Confraternite, con la singolare molteplicità di carismi e la vitalità ecclesiale che le contraddistingue, continuino dunque a diffondere il messaggio della salvezza tra il popolo, operando sulle molteplici frontiere della nuova evangelizzazione! Voi potrete portare a compimento questa vostra importante missione, se coltiverete sempre un amore profondo verso il Signore e una docile ubbidienza ai vostri Pastori. A queste condizioni, mantenendo ben saldi i requisiti dell'"evangelicità" e dell'"ecclesialità", le vostre Confraternite continueranno Vallo della Lucania Un nuovo presbitero per la nostra diocesi di Angelo Mazzeo solenne della funzione religiosa è stato quando il presule ha imposto le mani sul capo dell'ordinando ed ha poi invocato la discesa dello Spirito Santo, dispensatore di carismi e artefice della vita della Chiesa. Un altro momento emozionante è stato quando il neo sacerdote ha preso parte presso l'altare alla consacrazione dell'ostia e del vino insieme agli altri membri del clero, e poi alla distribuzione delle specie eucaristiche. La manifestazione religiosa è stata poi suggellata con un ameno rinfresco in un ampio salone del seminario diocesano. Domenica 14 ottobre 2007: un'altre data indimenticabile per don Silvestro che ha celebrato la sua prima Messa nella chiesa "Sacro Cuore" di Agropoli davanti ad una folta assemblea di fedeli, tra cui il sindaco Franco Alfieri accompagnato da alcuni consiglieri e assessori comunali. Ora, per quanto riguarderà l'assegnazione della sede parrocchiale al novello sacerdote, la decisione spetterà al presule Giuseppe Rocco Favale che terrà conto delle esigenze pastorali più urgenti, soprattutto con particolare riguardo alle comunità parrocchiali dell'entroterra che sono quasi completamente prive di assistenza spirituale. Ecco un breve profilo biografico di don Silvestro Zammarrelli. Nato nel 1977, dopo gli studi superiori ha deciso di imboccare la strada della vita ecclesiastica di cui avvertiva una profonda vocazione, maturata nella stessa chiesa ad essere scuole popolari di fede vissuta e fucine di santità; potranno proseguire ad essere nella società "fermento" e "lievito" evangelico e contribuire a suscitare quel risveglio spirituale che tutti auspichiamo. Vasto è dunque il campo nel quale dovete lavorare, cari amici, ed io vi incoraggio a moltiplicare le iniziative ed attività di ogni vostra Confraternita. Vi chiedo soprattutto di curare la vostra formazione spirituale e di tendere alla santità, seguendo gli esempi di autentica perfezione cristiana, che non mancano nella storia delle vostre Confraternite. Non pochi vostri confratelli, con coraggio e grande fede, si sono contraddistinti, nel corso dei secoli, come sinceri e generosi operai del Vangelo, talora sino al sacrificio della vita. Seguite le loro orme! Oggi è ancor più necessario coltivare un vero slancio ascetico e missionario per affrontare le tante sfide dell'epoca moderna. Vi protegga e vi guidi la Vergine Santa, e vi assistano dal Cielo i vostri santi Patroni! Con tali sentimenti formulo per voi qui presenti e per ogni Confraternita d'Italia l'auspicio di un fecondo apostolato e, mentre assicuro il mio ricordo nella preghiera, con affetto tutti vi benedico. Confraternita del SS. Rosario di Montecorice E’ venuto a mancare il confratello BERNARDINO GIORDANO, amato e stimato da tutti per la sua affabilità. Aveva da sempre partecipato con animo gentile a tutte le manifestazioni e le esigenze legate alla comunità parrocchiale. Custode meticoloso delle opere d’arte contenute nella Chiesa di S. Biagio, ne ha curato la manutenzione quasi giornaliera fino agli ultimi mesi della sua vita. Anche gli aderenti alle altre Confraternite lo ricorderanno nelle loro pregherie. del "Sacro Cuore" dove vi celebrava i sacri riti il compianto padre francescano don Giacomo Selvi, morto in fama di santità e con processo di beatificazione ancora in corso. Dopo lunghi anni di severi studi filosofici e teologici compiuti presso il Seminario Metropolitano "Giovanni Paolo II" di Salerno, è stato ordinato diacono il 21 ottobre 2006 nella sua parrocchia d'origine, un passo fondamentale per poter accedere al sacerdozio, secondo le leggi della Chiesa Cattolica. Successivamente è stato destinato dai superiori a prestare servizio per l'attività pastorale giovanile e vocazionale presso il Seminario Diocesano vallese, e a far parte della consulta del Centro Diocesano Vocazioni. Attualmente è iscritto ai corsi istituzionali presso l'Istituto Internazionale di Teologia Pastorale Sanitaria "Camillianum" con sede a Roma, per il conseguimento del titolo accaemico di "Licenza in teologia pastorale sanitaria". gennaio 2008 di don Angelo Romanelli Gesù, essendo figlio di Dio, è di una grandezza immensa. Quando uno lo conosce leggendo il Vangelo, per forza si innamora di Lui. Si innamora di Lui fino a dare la vita per Lui. Si innamora talmente di Lui fino ad esclamare con S. Paolo: "Non sono più io che vivo ma è Gesù che vive in me". Quando il predicatore, don Giovanni Rossi, predicava di Gesù, il popolo esplodeva in un applauso fragoroso e in "Evviva Gesù!" che arrivavano alle stelle. I Portoghesi, per esprimere la grandezza di Gesù, gli hanno eretto in Brasile un monumento alto 139 metri, alto cioè quanto un grattacielo di 45 piani. Gesù è l'unico amico che non ci lascia con la morte. S. Paolo diceva: "Voglio morire per andare da Gesù…". Come? Non col corpo, che va a marcire al cimitero, ma con l'anima. Questo lo sanno bene i Cristiani, perché Gesù ci ha assicurato che il corpo finisce, ma l'anima non muore. Questa è la verità da tener presente, altrimenti la vita presente non ha seno; intanto ha senso questa vita in quanto è preparazione a quella futura. Nei cimiteri si mettono solo i resti del corpo, ma le persone morte vivono nell'altra vita. Don Oreste Bensi, l'apostolo che voleva togliere dalle starde le schiave della prostituzione, aveva lasciato scritto, prima di morire: "Quando chiudo gli occhi sulla terra, subito li riapro in Paradiso e così sarà per tutti, quando Dio vorrà". Evviva Gesù! Solidarietà col giornale “C CRONACHE CILENTANE” si sostiene con il vostro contributo volontario c/c postale 10197846 intestato a Baldi Dino 84060 Pioppi (Sa) Dalle Regioni Euro 50,oo Imbrenda Angelo, Roma; Severini dr Pietro, Cava; don Antonio Rienzo, Salerno; Euro 40,oo Matrone dott. Raffaele, Boscotrecase; Euro 30,oo Luini col. Ettore, Bologna; Euro 25,oo Morinelli Ferdinando, Pientina; Pisani Giuseppe, Roma; Scarano dr. Giovanni, Salerno; Scarpa De Masellis dr. Giuseppe, Roma; Euro 20,oo Bardascino Attilio, Salerno; Di Rienzo dr. Giuseppe, Salerno; Lipparini Luisa, Bologna; De Rosa ins. Concetta, Napoli; Euro 15,oo Puglia Francesco, Salerno; D'Auria prof.ssa Maria Teresa, Cava de' Tirreni; Euro 10.oo Fedullo Gerardo, Nettuno; Castiello Bambino, Venafro; Dal Cilento Euro 100,oo Venneri dr Italo e dr Leonardo Euro 50,oo Notaro Elide Fadda; Baldi Marisa; Magna Guerino; Prudenzano Egidio. Vicini nel dolore Euro 35,oo Pisani ins. Anna; S. Marco di Castellabate Lutto Durazzo Euro 30,oo Anzalone prof.ssa Teresa; Greco dott. Nicola; Funiciello Riccardo E' venuto a mancare all'affetto dei suoi cari il sign. FRANCESCO DURAZZO, di San Marco di Castellabate. Ai figli, in particolare al prof. Lucio e consorte prof.ssa Caterina Tortora, e ai parenti tutti giungano le più sentite partecipazioni di cordoglio da parte della Direzione e Redazione di Cronache Cilentane. Medicina & Territorio Euro 20,oo Notaro Giovanni e Delia; Guariglia Pasquale; Notaro Lorenzo; Rubuano Salvatore; Giacchè ins. Gemma; Cappuccio Margherita Fabiano; Vassallo Francesco; Mazzeo Angelo; Rodio ins. Giacomo; Romano Mario; Scivoli Ernesto; Correale donna Sofia; Vassallo Alfredo; Cassese Luigia; Paleologo dr. Pietro; Di Ruocco prof. Filippo; Vallone prof. Giuseppe; Patroni Silvia; Perillo prof. Angelo Euro 15,oo Schiavo Gino; Panzironi Guida Angela; Ciongoli Mario; Giannella Elena; Roccadaspide Novità per il poliambulatorio A seguito di ripetute richieste da parte del Sindaco del Comune di Roccadaspide, Girolamo Auricchio, di potenziare il comparto sanitario a cui fa capo il territorio compreso tra Alburni, Calore ed alto Cilento, sembrano profilarsi importanti novità sull'orizzonte della sanità locale. Dopo le costanti e ben note sollecitazioni da parte di Auricchio ai vertici dell'Asl Sa/3, il primo cittadino di Roccadaspide fa sapere che il Direttore Sanitario dell'azienda, Rosario Rizzo, ha reso noto che sono stati ripristinati l'ambulatorio di Ortopedia e quello di Nefrologia, mentre si sta allestendo ed è già funzionante l'ambulatorio di Odontoiatria, con la presenza fissa di uno specialista in attesa che la dotazione strumentaria sia completa. Inoltre nei giorni scorsi sono state attivate le branche di pediatria, branca disattivata da circa 8 anni che sarà attiva per 4 ore settimanali; sarà istituita ex novo la neuropsichiatria infantile, per 4 ore, ed è stato potenziato il settore della Dermatologia, Euro 25,oo Mangia Maria; Pisani Pierangela; presente tre ore. Attiva anche la diabetologia, per 5 ore settimanali, anche se si tratta di un servizio autonomo, non dipendente dal presidio ospedaliero locale. È stato inoltre predisposto l'incremento dell'orario al neurologo, di sei ore, da espletarsi sul territorio, sia in visita domiciliare che per consulenze presso l'ospedale che non dispone di specialisti della branca. Ai tratta di piccoli segnali di una situazione - quella sanitaria - che dà segnali di miglioramento incoraggianti, per i quali lo stesso Auricchio esprime grande compiacimento essendosi battuto sempre, anche prima di indossare la fascia tricolore, per assicurare servizi sanitari adeguati alle esigenze del territorio. "Ringrazio il Direttore Generale dell'Azienda, Donato Saracino - afferma il sindaco non solo per quanto fa per la sanità cilentana, ma anche perché è sempre disponibile ad affrontare le difficoltà ad essa legate". A. S. Euro 10,oo Romanelli don Angelo; Dessì Alfio; Vecchio Gaetano; Di Rienzo Claudio; Pinto Alfonso; Lupo dott. Francesco Saverio; Botti Terigi; Lambiase Aniello; Pisani Vincenzo; Galietta Franco; Lettieri prof. Raffaele; Fam. Signorelli, Celso; Baglivi Rosario. Euro 7,75 Gagliardo Gaetano; Euro 5,oo Valente Giuseppina; cronache cilentane rubriche Com’è grande Gesù! 15 gennaio 2008 A proposito del raduno delle confraternite a Roma cronache cilentane spazio aperto Povere e dimesse le divise e le insegne dei confratelli della diocesi di Vallo 16 Sign. Direttore, Sono un cilentano (originario di Agropoli) che vive a Roma da molti anni. Avendo saputo della partecipazione della diocesi di Vallo alla manifestazione delle confraternite in Piazza San Pietro del 10 novembre, ho voluto essere presente, così, almeno per vedere e provare qualcosa nel mio animo che mi ricordasse la mia terra. Sono rimasto colpito dal gran numero di confratelli presenti, non pensavo ve ne fossero tanti disposti a partecipare ad un semplice richiamo; e nello steso tempo ho lasciato da parte le dicerie di taluni che hanno interpretato tale manifestazione come una delle "pressioni" esercitate dalla S. Sede da buttare sul piatto della bilancia nelle trattati- ve per i finanziamenti alle scuole cattoliche in pericolo in questo governo di "comunisti". Ho voluto "vedere" al di là di questo prosaico pettegolezzo per "provare" qualche battito ancora una volta, di quelli che le città spersonalizzanti ormai hanno sepolto per sempre. E, indubbiamente, l'effetto è stato forte: credo che sotto quelle insegne e divise ci fosse ben altro che un semplice senso del folklore… Ho cercato le confraternite della nostra diocesi, le ho trovate tra le tante. Ma… Come mai le loro insegne e divise erano così dimesse? Come mai così poco curate? A paragone di quelle del nord (specie della Liguria) erano veramente troppo misere! Mi son detto: "Gli abiti non dicono poi nulla in confronto alla spiritualità di chi li indossa". Ma un altro pensiero mi ha tormentato per tutto il resto della giornata: perché quelle del nord erano così belle, splendide nella loro suntuosità "barocca"? Forse anche le divise e le insegne dimesse sono il segno di una decadenza? Ma che è successo alle confraternite della diocesi di Vallo? Nella speranza che questo interrogativo - certamente non esistenziale ma egualmente da prendere in considerazione - giunga ai responsabili, ho voluto esprimerlo da povero emigrato costretto a vivere lì dove le piccole cose sono solo un triste ricordo. Antonio Di Luccio Banca della Campania Assegnazione di 80 borse di studio La Banca della Campania mette a concorso, per l'anno scolastico 2006?2007, in favore di studenti delle Scuole Medie Superiori, residenti nella Regione Campania e nella Provincia di Foggia, così suddivise: N. 60 da euro 500,oo ciascuna, per gli studenti che abbiano conseguito un profitto non inferiore agli 8/10 e che risultino regolarmente iscritti all'anno scolastico successivo. N. 20 da euro 1.000,oo ciascuna, per gli studenti che abbiano superato l'esame di maturità con una votazione non inferiore ai 98/100 e che risultino regolarmente iscritti all'Università. Le domande dovranno essere presentate entro il 31 gennaio 2008. Le norme del concorso sono a disposizione degli interessati presso l'Ufficio Marketing della Banca della Campania in Avellino, presso il Dipartimento Banca del Monte di Foggia, presso tutte le Filiali della Banca, presso le segreterie delle Scuole Medie Superiori e Università, nonché sul sito della Banca www.bancacampania.it. Per ulteriori informazioni rivolgersi alle Filiali della Banca della Campania S.p.A. Su di un recente intervento del Vescovo della Diocesi di Vallo della Lucania Sign. Direttore, Ero presente alla "Festa del Socio" della Banca del Cilento tenutasi a Vallo il 15 dicembre. Una bella manifestazione anche perché impreziosita dalla presentazione del libro del prof. Cerino. Ma mi ha molto amareggiato l'intervento del Vescovo della nostra Diocesi, quando ha criticato i molti piccoli contributi concessi dalla banca a tante piccole iniziative, mentre un istituto bancario - a detta di S. E. dovrebbe individuare un intervento di grossa portata per dare lustro alla banca ed essere rilevante per tutto il territorio. Orbene, si nota con chiarezza che anche il Vescovo si è allineato con il sistema ormai in voga e dilagante in Italia: forse i grossi progetti producono economia, visibilità, e tutto quanto si vuole… ma molti di quei soldi restano attaccati alla mani di chi li gestisce. E' la storia di sempre: nell'acqua alta si pesca bene, anche perché la profondità non lascia vedere il fondo; in quella bassa invece, se c'è trasparenza, si vede. Questo sistema dei grossi interventi sta emarginando i nostri paesi. Non mi meraviglio dei politici e dei loro amici affaristi che piombano delle città su di noi a spolpare quel po' che ci resta con la complicità dei nostri amministratori (quelli del Parco compresi); ma mi addolora l'atteggiamento di un Vescovo che ancora dopo circa vent'anni non ha capito il "senso" della nostra terra: si tratta di paesi piccoli che possono essere rivitalizzanti solo tramite numerose, anche se piccole, iniziative affinché possano vivere e valorizzare le loro piccole cose. Grandi progetti finiscono per distruggerli. Grande progetto fu l'emigrazione programmata, grande progetto sono i concerti estivi di Palinuro e altre marine, grande progetto sono i cosiddetti "attrattori"…. Ma i nostri paesi muoiono. Come mai? Il vero motivo lo conosciamo: sono dissanguati da una politica dissennata che privilegia le lobby, e le sue responsabilità cadono anche sulla Chiesa locale per lo più connivente con chi detiene il potere e non solidale con le classi emarginate. Si riempie la bocca anche essa, come i politici e gli amministratori, di "lavoro", "solidarietà", "sviluppo", ecc. e poi coltiva i suoi orti… gli orticelli ormai non producono più frutti appetitosi… Signor Direttore, mi auguro che dalle colonne di questo giornale, giunga la mia voce (che credo sia l'eco di tante altre) di pieno appoggio alla politica della banca così ben diretta dall'avv. Chirico: che continui ad elargire a molti piccoli contributi: l'avv. Chirico ha capito bene (e da qui il suo successo) che i piccoli interventi fanno vivere i nostri paesi e creano, certo, una piccola economia: ma che per noi è vita! Un socio della Banca del Cilento I collaboratori e coloro che desiderano esprimere le proprie opinioni su questo giornale sono max 25 righe corpo pregati di far pervenire gli articoli (m 12 Times Roman) entro il 20 di ogni mese a [email protected] CRONACHE CILENTANE Via Ponte, 9 - 84060 Pioppi (Sa) Direttore responsabile: DINO BALDI Caporedattore: AMEDEO LA GRECA Tel.e Fax Redazione: (0974) 904183 Tel. e Fax Direzione (0974) 905308 CRONACHE CILENTANE ON LINE http://www.cronachecilentane.it E-mail: [email protected] Aut. Tribunale di Vallo della Lucania n.43 del 21/6/1983 Edizioni del C.P.C. Centro di Promozione Culturale per il Cilento Associazione Culturale senza finalità di lucro via N.Bixio, 59 - Acciaroli (Sa) Impaginazione & prestampa: Studio Scriptorium Agropoli http://www.studioscriptorium.it Stampa offset: CGM srl - Agropoli (Sa) - 0974/822274 La collaborazione è a titolo gratuito. 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