Introduzione Etichettato come "naturalista eccentrico" o "scienziato credulone", ma subito dimenticato dai contemporanei, Constantine Samuel Rafinesque incarna uno di quei personaggi geniali, ma "scomodi", dai poliedrici interessi e dalle molteplici attività, che non di rado si incontrano nei vari campi delle scienze naturali. I suoi innumerevoli opuscoli (quasi introvabili al giorno d'oggi) e i suoi altrettanto numerosi articoli sparsi in Riviste europee ed americane, testimoniano, oltre ad un'attività frenetica di pubblicazione, uno spirito di osservazione davvero eccezionale per uno studioso del primo Ottocento praticamente autodidatta, instancabile viaggiatore-esploratore ed avido collezionista di ogni tipo di "Produzione naturale". Di estrema importanza per la nomenclatura e la sistematica botanica e zoologica, ma purtroppo divenuto oltremodo raro sul mercato librario è il presente opuscolo del Rafinesque, quei "Caratteri di alcuni nuovi generi e nuove specie di animali e piante della Sicilia con varie osservazioni sopra i m e d e s i m i " stampato a Palermo nel 1810 per i tipi di Sanfilippo e molto provvidamente qui riproposto in elegante veste anastatica. Come recita l'epigrafe stessa "La Sicilia presenta agli occhi del Naturalista Contemplatore un campo vasto di osservazioni e scoperte", il giovane Rafinesque comunica al mondo scientifico italiano (e internazionale) i risultati delle sue più importanti scoperte di specie animali e vegetali durante cinque anni di osservazioni e studi nell'Isola. Le descrizioni degli animali che seguono sono piuttosto concise e purtroppo mammiferi (un cetaceo), uccelli e rettili non sono subito riconoscibili in base a poche righe di caratteristiche morfologiche. Molti autori moderni, per esempio, non sono ancora d'accordo se con quella passe-