1 Gilardi Silvia Camilla matricola 722364 L’ACINO AZIENDA VINICOLA CERETTO, Tenuta Monsordo Bernardina - località San Cassiano – Alba Figura 1 Foto della copertina dell'opuscolo informativo distribuito dall'azienda. L’Acino dell’Azienda vinicola Ceretto, ad Alba, è una sala di degustazione molto particolare, un’opera di architettura contemporanea inaugurata nel 2009. Di forma semisferica, trasparente, si protende verso l’esterno dalla struttura principale, un antico casolare dell’Ottocento ristrutturato dalla famiglia Ceretto che ne ha fatto la base operativa delle proprie attività: oltre alle cantine e agli uffici è stato, infatti, creato un ambiente dal design moderno per la degustazione dei vini, per accogliere visitatori e clienti, per eventi culturali e convegni. Fiore all’occhiello di questo spazio è l’Acino, una costruzione all’avanguardia, una rivoluzione nella concezione degli spazi dedicati alla degustazione del vino che ha suscitato clamore e diviso gli appassionati: dice, per esempio, un tradizionalista “…decisamente preferisco l’autenticità e il silenzio (bosco e vigne da meditazione)..”. 2 Figura 2 L'acino visto da una zona dello spazio accoglienza, con grandi vetrate (5/3/2012.) Figura 3 Particolare dello spazio accoglienza (5/3/2012.) 3 Figura 4 L'acino visto dalla vetrata dello spazio accoglienza (5/3/2012.) Figura 5 Particolare della zona accoglienza (5/3/2012.) 4 Figura 6 Foto dell'Acino dalla vetrata della sala accoglienza (5/3/2012.) L’avveniristica costruzione, a mio parere, s’inserisce nell'ambiente circostante con un certo impatto ma senza deturparne l’armoniosità in parte grazie alle dimensioni relativamente contenute (la piattaforma in rovere di 80mq, altezza massima di 6mt) in parte per il guscio trasparente. Come mi ha spiegato la sig.ra Roberta Ceretto quest’ultimo è stato realizzato con un materiale di ultima generazione, l’ETFE, usato per la prima volta per la copertura della piscina in occasione delle Olimpiadi di Pechino. Il progetto dell’Acino è stato affidato agli architetti Luca e Marina Deabate di Torino. La base portante e la piattaforma di sostegno sono realizzate in rovere, come il pavimento. Il numero massimo di persone che può sopportare è di circa trenta. Lungo tutto il perimetro della sala è stata realizzata una seduta nello stesso materiale percorsa dall’impianto d’illuminazione che, come si può apprezzare dalla foto sottostante, ha un bell’effetto scenografico. 5 Figura 7 Foto tratta da Bing immagini. Figura 8 Foto di una pagina dell'opuscolo che permette di apprezzare le dimensioni dell'acino rispetto all’ambiente. 6 Figura 9 Foto dell'interno dell'acino, particolare della seduta in rovere (5/3/2012.) Figura 10 Foto all'interno del tunnel che porta alla sala e che fa notare la base portante in rovere. 7 Nell’intento di incoraggiare il turismo legato all’enogastronomia, l’azienda Ceretto è stata tra le prime ad aprire le proprie cantine al pubblico con l’importante fine di educare all’apprezzamento del territorio e dei suoi prodotti. La famiglia ha fatto da apripista a quella che sta ormai diventando una tendenza: le cantine subiscono una rivisitazione degli spazi e diventano meta di moderni itinerari del gusto che, esaltano il “locale” (in questo caso vino, nocciole, tartufo, formaggi caprini, dolci colline delle Langhe, filari….) nell’odierna dimensione globalizzata del turismo (glocal, aggettivo per definire questa duplice dimensione che spesso caratterizza gli “altri” turismi). L’acino, divenuto ormai elemento identificativo della cantina, conferisce valore aggiunto all’offerta turistica della zona, insieme alle altre due opere d’architettura contemporanea realizzate nelle proprietà Ceretto, il “Cubo” e la “Chiesetta”? Pare proprio di sì: Roberta Ceretto mi ha riferito che il 50% circa degli ospiti arriva attratto dalla curiosità di visitarle e, come me, di valutare il contrasto tra contemporaneità e tradizione. Lo sguardo dell’osservatore in questo caso si sdoppia, può assumere due dimensioni: le colline viste dall’interno di una bolla trasparente ma anche quest’ultima vista nell’ambiente circostante, il suo effetto sul paesaggio, positivo o negativo secondo i diversi orientamenti e gusti. Figura 11 Foto dell'interno dell'acino arrivando dal tunnel che lo collega alla sala accoglienza (5/3/2012.) 8 Figura 12 Particolare della struttura che sostiene la copertura in ETFE (5/3/2012.) Figura 13 L'interno dell'Acino (5/3/2012.) 9 Figura 14 Il tunnel visto dall'interno dell'Acino (5/3/2012.) Quando ho visto per la prima volta la foto dell’acino sono rimasta un po’ perplessa, scettica. Invece, dopo aver fatto visita alla cantina Ceretto della tenuta Monsordo Bernardina, credo che l’opera non abbia un impatto dissonante con il contesto, il suo effetto è, per così dire, lieve ma la vista dall’interno è particolare, privilegiata. Realizzare l’acino è solo una delle iniziative di questa famiglia che, per quel che ho potuto costatare sul posto, ama e intende valorizzare la propria terra facendole conoscere e condividendone la bellezza. Il nome Piemonte, a differenza di Toscana, non è turisticamente conosciuto. Vino, cantine, Langhe…e anche iniziative culturali legate all’architettura contemporanea come l’Acino possono contribuire in tal senso. Sito grafia: http://www.ceretto.it/ http://www.thewinetraveller.it/ http://doveviaggi.corriere.it/dove-rcs/home/weekend/arte-e-cultura/2011/agosto/langhevino-arte.html http://www.architetturaecosostenibile.it/architettura/nel-mondo/progetti-etfe-architetturesostenibili-cuscini-036.html http://www.lastampa.it/cmstp/rubriche/commentiRub.asp?ID_articolo=12&ID_blog=262 10 http://europaconcorsi.com/projects/151722-L-ACINO ceretto alba - Bing Immagini Brochure informativa dell’azienda Ceretto ricevuta al termine della mia visita del 5 marzo 2012. Ho avuto gran parte delle informazioni grazie all’intervista alla gentile Sig.ra Roberta Ceretto 11