Foglio di informazione professionale per gli Infermieri
e gli altri Professionisti Sanitari non medici del Meyer
a cura della Sezione di Scienze Infermieristiche e delle Professioni Sanitarie
del Dipartimento di Pediatria, Università di Firenze
Numero 26, dicembre 2007
Protocollo per la gestione del CVC
nel paziente in età evolutiva
E’ stato pubblicato il protocollo dell’AOU Meyer per la gestione del CVC nel paziente in età evolutiva.
Dal sito intranet dell’Infermiere dei Bambini è possibile scaricare l’intero protocollo e anche l’allegato
opuscolo informativo per i familiari. Gli argomenti trattati nel protocollo sono stati suddivisi in 5
capitoli principali (prima dell’inserimento, l’inserimento, la gestione e il monitoraggio delle
complicanze, gestione del CVC dopo la dimissione) ognuno suddiviso in sottocapitoli. La
metodologia che ha seguito il gruppo di lavoro per affrontare argomenti ampiamente dibattuti in
letteratura come questo, ha visto il susseguirsi di varie fasi. Dopo la fase iniziale di definizione degli
argomenti e dei problemi da trattare, gli argomenti sono stati distribuiti tra i partecipanti che hanno
lavorato individualmente o in piccoli gruppi alla creazione di bozze di raccomandazioni o indicazioni
per la pratica clinica sulla base del materiale preparato dal preesistente gruppo EBN sul CVC. Nella
terza fase tutti i membri del gruppo sono stati messi reciprocamente a conoscenza del lavoro svolto
dai colleghi e nella quarta fase le osservazioni sono state sintetizzate. Il testo è stato discusso punto
per punto in 11 riunioni plenarie del gruppo di lavoro tra la fine del 2006 e giugno del 2007. Il gruppo
di lavoro è composto da medici ed infermieri di tutte le aree cliniche aziendali interessate al CVC.
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Capitolo C2 - Mantenimento della pervietà del CVC
Si definisce "lavaggio" o irrigazione (flush) l'iniezione di
fluidi nel CVC per rimuovere eventuali sostanze che
possono favorire l'occlusione
Si definisce "mantenimento della pervietà" o
eparinizzazione (lock) l'inserimento nel lume del CVC di
una soluzione eparinata per evitare la formazione di
coaguli.
Flush:
il flush deve essere fatto, con soluzione fisiologica:
• dopo un periodo di inutilizzo prolungato del CVC, prima
di iniziare nuovamente l'utilizzo.
• per verificare la pervietà del CVC, in caso di dubbio
• quando si infondono prodotti di tipo diverso o
potenzialmente incompatibili, tra l'uno e l'altro
• dopo aver infuso sangue ed emoderivati, nutrizione
parenterale, chemioterapici e antibiotici.
• prima di infondere la nutrizione parenterale, a causa del
rischio di precipitazione dell'eparina in presenza di lipidi
• alla fine dell'infusione, subito prima di eseguire il lock
In caso di infusioni contenenti lipidi il flush deve essere
eseguito comunque ogni 24 ore.
Il flush può essere eseguito con siringa o per infusione
con deflussore,
Se si usa una siringa, si deve usare una siringa da 10 ml.
Il volume di soluzione fisiologica da usare per il flush
dipende da:
•condizioni del bambino (ritenzione di liquidi, disfunzioni
renali, PA ecc.)
•taglia del bambino
La tabella seguente riporta le quantità suggerite in
assenza di condizioni specifiche che sconsiglino un
volume eccessivo di liquidi infusi.
>10 Kg
max
20 ml
min
10 ml
5-10 Kg
10 ml
5,5 ml
Sotto i 5 Kg
5 ml
volume interno del cvc
Pretermine
2 ml
volume interno del cvc
Dopo un prelievo ematico occorre sempre eseguire un
un flush con un volume di SF doppio.
Il flush deve essere eseguito con la
tecnica "stop and go" e mantenendo
una pressione positiva all'interno del
CVC mentre si sfila l'ago o si
deconnette la siringa dal tappo needleless.
Ove presente clamp, occorre chiuderla alla fine dell'iniezione
mentre si sta ancora iniettando. Per qualsiasi tipo di CVC
multilume, è necessario il flush di ciascun lume in ogni seduta
Lock
Concentrazione di eparina
Non esistono evidenze sufficienti a stabilire la concentrazione
ottimale di eparina da utilizzare per i lavaggi.
Si raccomanda la concentrazione minima di 50 UI/ml, che può
essere aumentata secondo prescrizione medica purchè non
superi 100 UI/ml. L'utilizzo di concentrazioni superiori può essere
giustificato da particolari condizioni della coagulazione. In questi
casi, nei bambini al di sotto dei 10 Kg di peso la concentrazione
di eparina deve essere calcolata in base al peso: 10/20 UI/kg/ml
In generale, la concentrazione di eparina deve essere la più
bassa possibile con effetto terapeutico.
Lock del CVC non valvolato
Per eseguire il lock occorre utilizzare una tecnica asettica
Il lock deve essere eseguito iniettando la soluzione eparinata in
quantità superiore al volume interno del circuito (eventuali
raccordi+tappino+ CVC) come indicato dal produttore e sulla
scheda del CVC ma non superiore a due volte tale volume.
L'iniezione del lock di eparina va fatto mantenendo una
pressione positiva verso il flusso sanguigno all'interno del CVC.
Ove presente clamp, occorre chiuderla alla fine dell'iniezione
mentre si sta ancora iniettando. E' possibile anche utilizzare un
tappino clave connector.
Frequenza del lock:
- a giorni alterni, se il catetere non è utilizzato.
- ogni volta che si chiude il catetere dopo averlo utilizzato (dopo
ogni somministrazione ev. di fluidi o medicamenti vari, dopo
NPT, dopo ogni prelievo ematico)
Inoltre:
- se si nota presenza di sangue all’interno del CVC (se il CVC è
trasparente);
- secondo prescrizione medica, in caso di alcune patologie
che influiscono sull’assetto coagulativo del bambino o
quando si sono verificati episodi di ostruzione o
subostruzione;
Per qualsiasi tipo di CVC multilume, è necessario il lavaggio
di ciascun lume in ogni seduta
Lock del CVC valvolato (es: Groshong, Clampless/pasv)
Per eseguire il lavaggio occorre utilizzare una tecnica
asettica
Il lavaggio deve essere eseguito iniettando la soluzione
eparinata in quantità superiore al volume interno del circuito
(eventuali raccordi+tappino+ CVC) come indicato dal
produttore ma non superiore a due volte tale volume.
Frequenza del lavaggio:
- ogni 7 giorni se il catetere non è utilizzato
- ogni volta che si chiude il catetere dopo averlo utilizzato
(dopo ogni somministrazione ev. di fluidi o medicamenti vari,
dopo NPT, dopo ogni prelievo ematico)
- se si nota presenza di sangue all’interno del CVC (se il
CVC trasparente);
Per qualsiasi tipo di CVC multilume, è necessario il lock di
ciascun lume ad ogni seduta.
Per scaricare il protocollo e la guida per le famiglie: http:\\azienda.meyer.it -> cliccare su Gli Infermieri dei bambini.
RIMANERE SVEGLI, MA COME ? COSA LA MEDICINA DEL SONNO CONSIGLIA AI TURNISTI
Kinderkrankenschwester. 2007; 26:478.
I turnisti hanno principalmente due problemi: devono cercare di dormire di giorno e di stare svegli di notte. A parte gli
svantaggi che questo comporta sul piano familiare e dei contatti sociali, invertire il ritmo giorno-notte porta anche ad essere
maggiormente vulnerabili nei confronti di varie malattie. Il 95% dei turnisti si lamenta
di disturbi del sonno e per il 70-90% degli ex turnisti il problema non si risolve
neanche dopo settimane e mesi di attività esclusivamente diurna. Non c’è da stupirsi Nella ricerca medica e infermieristica si
visto che gli interessati per periodi lunghi non possono rispettare il normale ritmo del parla spesso del valore “p”. P sta per
giorno e della notte. Chi lavora di notte soffre di una permanete carenza di sonno. probabilità ed è lo strumento utilizzato
Paragonato alla media delle ore di sonno di persone che lavorano solo durante il nella ricerca per verificare che l’evento
osservato in uno studio non sia avvenuto
giorno, chi lavora di notte dorme dalle 2 alle 4 ore in meno. Il sonno durante le ore
per effetto del caso ma che sia
del giorno inoltre non raggiunge mai la profondità del sonno notturno, è più effettivamente causato dall’intervento che
superficiale e più facilmente soggetto ad interruzioni. Chi si addormenta con difficoltà è oggetto dello studio stesso. L’evento
e chi ha risvegli frequenti manifesta quasi sempre dei disturbi durante il periodo che abbiamo osservato (ad esempio, la
vigile. Quindi non sempre è veramente sveglio e in grado di concentrarsi guarigione di un pz.) forse è stato causato
completamente e questo spesso porta con se delle conseguenze. Degli studi hanno da un’azione determinata da noi o forse è
infatti dimostrato che i chirurghi che operano dopo un turno di notte fanno il 20% in avvenuto per caso. Con alcuni calcoli
più di errori ed impiegano il 14% di tempo in più per lo stesso intervento. Secondo gli matematici è possibile determinare le
esperti della medicina del sonno, dunque varrebbe la pena di fare qualcosa contro i probabilità che un evento si sia verificato
per caso o a causa delle nostre azioni. La
disturbi del sonno dei turnisti. In primo luogo bisognerebbe capire a che tipo probabilità di 1 (= 100%) è la maggiore, e
apparteniamo. Siamo “gufi” più attivi in tarda serata o “allodole” attivi di mattina se diciamo che pioverà, possiamo dare a
presto? Se ad esempio apparteniamo al primo gruppo non siamo i più adatti a questa affermazione la probabilità di 1
lavorare durante il turno della mattina. Sarebbero d’aiuto dei posti di lavoro flessibili dato che è molto probabile che prima o
che permettessero dei momenti di riposo anche durante l’orario di lavoro e una poi piova. Se invece facciamo un
organizzazione del turno che tenesse conto durante i passaggi da un turno all’altro affermazione più specifica, ad esempio
oltre che del ritmo biologico anche del senso orario. A parte gli aspetti organizzativi il che pioverà domani alle 12 a Firenze,
turnista dovrebbe, secondo gli esperti, fare suoi i principi di igiene del sonno, riduciamo la probabilità perché abbiamo
ridotto il campo di possibilità che l’evento
secondo i quali a letto si dovrebbe solo dormire e fare sesso, con esclusione di
si verifichi. Via via che diventiamo più
qualsiasi altra attività. Per quanto riguarda l’ambiente della camera da letto dovrebbe specifici la probabilità si riduce sempre un
avere una temperatura non eccessiva ed essere ben oscurabile. I farmaci per po’ di più. Se diciamo “mobilizzare un
prendere sonno dovrebbero essere assunti solo per brevi periodi dato che aiutano il paziente riduce l’insorgenza di lesioni da
riposo durante il giorno, ma spesso riducono la capacità di concentrazione e il grado compressione”, la probabilità di prevenire
di veglia durante il turno notturno. Molti turnisti cercano di rimanere svegli con la le LdC si può calcolare in modo
caffeina: questa funziona, ma solo per brevi periodi; dopo poco infatti il sonno si fa matematico. Se diciamo “mobilizzare un
sentire in modo ancora più forte. L’alimentazione può essere una preziosa alleata paziente ogni due ore riduce l’insorgenza
nell’influenzare il sonno in modo positivo. I turnisti dovrebbero alimentarsi con cibi ad di LdC” la probabilità di questo intervento
specifico è minore, perché l’insorgenza
alto contenuto proteico e glucidico e rinunciare a cibi grassi e difficili da digerire. può essere ridotta dall’intervento
Dovrebbero poi evitare di andare a dormire a stomaco vuoto dato che la fame degl’infermieri oppure può avvenire
disturba il sonno tanto quanto uno stomaco troppo pieno.
comunque, questo significa che può
Che cos’è il “p”?
Quale dei seguenti presidi non dovrebbe essere
utilizzato all’arrivo di un bambino con diagnosi
di CID?
A) termometro rettale
B) padella
C) occorrente per l’inserimento di una cannula
D) sfigmomanometro
Child Health Nursing, Reviews & Rationales pag. 338
Il quesito di novembre: “Un bambino diabetico di 10
anni dice all’infermiera che si sente in ipoglicemia.
L’infermiera interviene:
a) somministrando alcune unità di insulina
b) dandogli da mangiare una mela
c) facendogli saltare la successiva somministrazione
di insulina
d) dicendogli di fare un po’ di esercizio fisico
La risposta corretta è la B: dandogli una mela.
Rispondi al quesito e
vinci un libro
Tra tutti coloro che
invieranno entro il
12.01.08 la risposta
corretta all’indirizzo:
[email protected] verrà estratto
a sorte una copia del
Dizionario Enciclopedico
di Medicina e Nursing
Hanno risposto 130 colleghi, con 131
risposte esatte e 0 non corrette. Tra i
colleghi che hanno dato risposta
esatta è stata sorteggiate la collega
Laura Gabbrielli (NCH) che ha vinto
un navigatore satellitare
essere un caso se si previene
l’insorgenza di LdC. Lasciando la parte
delle formule ai matematici e agli statisti,
diciamo che il valore “p” è il numero che
viene dato alla probabilità statistica
elaborata per determinare se qualcosa
che si è scoperto è avvenuta per caso
invece che per davvero. Più piccolo è il
valore “p” e più è probabile che il risultato
sia vero. Solitamente nella ricerca e nella
statistica si dice che il valore limite per il
valore “p” viene fissato a meno di 0,05,
cioè a meno del 5%, (p<0,05). In altre
parole se il valore “p” è minore di 0,05 -ad
esempio 0,03- il risultato da noi trovato
con il nostro studio ha solo il 3% di
probabilità di essere dovuto al caso e il
97% di probabilità di essere un fenomeno
reale. Si dice quindi che il risultato dello
studio è “statisticamente significativo”.
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