N e w s l e t t e r n ° 1 9 d e l 2 7 s e t t e m b r e 2 0 1 1!
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N
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Trattamento e
Lavoro femminile e
Investire in sicurezza
Valutazione del
stoccaggio RSU
sicurezza
Investire in prevenzione
rischio: acconciatori e
Opuscolo sui rischi
La disparità di trattamento, sia
garantisce un ritorno economico
centri estetici
professionali e prevenzione
sul luogo di lavoro sia fuori
vantaggioso
Sono circa 100.000 in Italia
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PRIMO PIANO
Linea Guida Modello 231
Tutto parte nel 2007 con la poco nota Legge 123/2007 emanata in un preciso contesto
politico e sociale e non ancora in periodo di crisi. Essa ha esteso il campo di applicazione del
D.Lgs. 231/2001 ad alcuni reati in tema di salute e sicurezza sul lavoro: gli infortuni e le
malattie professionali anche di “contenuta” gravità e con perfetta guarigione clinica. Casi che
purtroppo, anche nelle Aziende di eccellenza in tema di sicurezza sul lavoro, non è infrequente
riscontrare nella pratica lavorativa.
Il D.Lgs. 231/2001, introdotto in pieno clima della cosiddetta “tangentopoli” per reati
tipicamente dolosi come la corruzione, la concussione, la truffa e simili nel 2007 è stato esteso
ai reati colposi della sicurezza sul lavoro prevedendo che ogni Impresa, indipendentemente
dalla tipologia di lavoro e dalle dimensioni (la sentenza della Suprema corte di Cassazione
1883 del 15 dicembre 2010 estende tale obbligo anche alle imprese individuali), si “organizzi”
in maniera da evitare che lo staff aziendale, contravvenendo allo stile di comportamento
approvato dai soci e dagli amministratori della società, consegua degli ipotetici risparmi sulla
prevenzione che poi espongano i lavoratori ai rischi di infortunio o malattia.
Per evitare tali sanzioni il D. Lgs. 231/2001 prevede la possibilità di predisporre un
“modello di comportamento organizzativo” (il cosiddetto
“modello 231”) che sarà quindi un aspetto su cui le Aziende
dovranno essere sempre più impegnate nella applicabilità
pratica di questi massimi principi alle attività quotidiane.
In estrema sintesi il “modello organizzativo” dovrebbe garantire
che tutti i soggetti che a vario titolo intervengono in materia di
sicurezza (procuratori destinatari delle deleghe, RSPP, medico
competente, capi reparto, ecc.) mettano in pratica la sicurezza e
salute sul lavoro individuando propriamente i rischi, disponendo
di opportune risorse in maniera da salvaguardare gli
amministratori ed in ultima analisi la Società stessa.
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RLS e RLST
La Confartigianato,
Casartigiani, CNA, CLAAI
e le OO.SS. hanno
sottoscritto un Accordo
Interconfederale di
attuazione
del D.Lgs.
81/2008,
tenendo in
considerazione le
esperienze di relazioni
sindacali realizzate in
materia di prevenzione
riguardo alla salute ed alla
sicurezza sui luoghi di
lavoro. Nell'Accordo si
sottolinea che il RLST è la
forma di rappresentanza
più adeguata alle realtà
imprenditoriali del
comparto artigiano e a tal
riguardo le imprese
concordano che tale venga
istituita in tutte le imprese
che occupano fino a 15
lavoratori..
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Datore di lavoro: culpa in
eligendo
L'accusa consisteva nell'aver consentito,
e comunque non impedito, che all’interno
dello
stabilimento
fosse
installato ed
utilizzato
un impianto
di
produzione composto da più macchine per
la produzione di film trasparente, prodotto
che viene raccolto da un “gruppo
avvolgitore” privo dei dispositivi di
sicurezza imposti dalla legge al fine di
evitare contatti accidentali tra parti del
corpo dei lavoratori addetti al macchinario
e gli organi in movimento. Gli imputati
avevano proceduto ad un’erronea
valutazione dei rischi e ad un conseguente
errato documento di valutazione dei rischi.
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Trattamento e stoccaggio RSU
Visto il crescente interesse per le
problematiche legate
al ciclo dei rifiuti si
analizza l'opuscolo,
redatto dal
CONTARP centrale
dell'INAIL, che
descrive i principali
rischi professionali ed i relativi sistemi di
prevenzione e protezione di tipo gestionale,
organizzativo e tecnologico nella particolare
realtà produttiva della gestione dei rifiuti
solidi urbani (trattamento RSU e discarica).
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Cercare di cambiare le abitudini delle persone e il
loro modo di pensare è come scrivere nella neve
durante una tormenta. Ogni 20 minuti dovrete
ricominciare tutto da capo. Solo con una ripetizione
costante riuscirete a creare il cambiamento. (Donald
L. Dewar guru della qualità)
Lavoro femminile e sicurezza
La disparità di trattamento, sia sul luogo di lavoro sia al di fuori di
esso, può avere ripercussioni per la salute e la sicurezza delle donne
che lavorano. Nonostante i
progressi compiuti sussistono
ancora lacune in termini di
ricerca, politiche e misure di
prevenzione:
il lavoro femminile continua a
non essere adeguatamente preso
in considerazione nelle statistiche
europee sulla SSL.
Le patologie occupazionali riflettono soprattutto i lavori maschili,
mentre la registrazione degli infortuni non contempla settori
prettamente femminili come l'insegnamento e i servizi di assistenza
sanitaria. Segregazione occupazionale, discriminazione di genere,
responsabilità familiari, disparità salariale e povertà, oltre ai ruoli e i
compiti molteplici delle donne, sono tutti fattori che esercitano un
impatto sulla sicurezza e la salute delle donne che lavorano in Europa.
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tutto il mondo ha rilevato come ogni euro
speso in prevenzione garantisca un ritorno
economico (il cosiddetto Rop, acronimo che
I risultati di una ricerca dell'Issa che ha sta per "return on prevention") decisamente
coinvolto 300 aziende di 15 paesi del
superiore, pari in media a 2,2 euro.
mondo dimostrano - cifre alla mano - che
Dunque, il rapporto costi/benefici non solo
investire in prevenzione garantisce un
è assolutamente positivo, ma addirittura
ritorno economico vantaggioso su tutti i
vantaggioso. Analizzando alcune singole
fronti: da quello produttivo a quello
voci, inoltre, le variazioni sono ancora più
d'immagine, dalla soddisfazione del
sensibili: la ricerca ha stimato, infatti, che la
personale alla sua efficienza sul lavoro
sorveglianza sanitaria e i check-up hanno
Non è solo un semplice slogan "di
un Rop di 7,6 (un euro, di fatto, ne frutta
civiltà", ma una verità comprovata dai
7,6) e la formazione un Rop di 4,5.
numeri: investire in prevenzione conviene.
Coinvolte aziende già sensibilizzate
E' quanto emerso dalla ricerca europea
sulla materia. Naturalmente sono dati da
"The return on prevention: calculating the
"maneggiare con cautela". A precisarlo
costs and benefits of investments in
sono gli stessi autori della ricerca che, nella
occupational safety and health in
parte introduttiva, precisano la natura del
companies", realizzata dall'Issa e
campione prescelto e, dunque, come
presentata, a Istanbul, dal segretario
interpretare le risposte ottenute. Lo studio si
generale, Hans-Horst Konkolewsky, in
basa, infatti, su interviste standardizzate,
occasione del recente Convegno mondiale
condotte con esperti (proprietari
sulla sicurezza e la salute sul lavoro,
dell'azienda, addetti alla sicurezza, operai
organizzato da Ilo e Issa, in collaborazione specializzati, etc) di aziende selezionate ai
col ministero del Lavoro e della sicurezza
quali è stato chiesto di valutare i costi e i
sociale della Turchia.
benefici della sicurezza e della salute sulla
Per un euro investito oltre due
base della loro esperienza.
guadagnati. Lo studio - che ha monitorato
Per approfondimenti visitare il sito
un totale di 300 aziende di quindici paesi in
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Investire in sicurezza
conviene
Acconciatori e centri estetici
In Italia risulta dai dati INAIL che alla
categoria “barbieri, parrucchieri e simili”
fanno capo circa 100.000 esercizi.
Il numero medio di addetti per ogni
struttura non supera generalmente le poche
unità tranne una piccola percentuale di
esercizi.
Ai prodotti utilizzati per la cura dei
capelli l’industria cosmetica dedica una
numerosa serie di sostanze di varia natura;
queste sono annoverate nell’Inventario
Europeo degli
Ingredienti
Cosmetici che
riporta più di 5000
sostanze chimiche
di cui circa 1400
vegetali, 300
animali e 3300
sintetiche. Nonostante la presenza di alcuni
fattori di rischio operare in sicurezza nelle
attività di acconciatore non è difficile: basta
attenersi ad alcune istruzioni in modo da
ridurre le possibilità che tali rischi causino
danni alla salute degli operatori.
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Notizie Flash
Online il PAF (Portale Agenti Fisici)
Video
Il Sistri sarà operativo a partire dal 9
Riattivato il Network Italiano Silice (NIS)
Il momento della verità
febbraio 2012, faranno eccezione i
I rischi professionali: il docente
Lavorare sicuri
piccolissimi produttori di rifiuti pericolosi
REACH: 20 sostanze estremamente
Protezione dalle cadute dall’alto
fino a 10 dipendenti.
preoccupanti
Rischio chimico
Fumo di tabacco nei luoghi di lavoro,
La sicurezza on-line per le micro e le
E’ facile smettere di fumare - Parte 3
questionario online Ex-Ispesl
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N° 19 del 27 settembre 2011