Comitato economico e sociale europeo
CES/09/67
15 maggio 2009
CESE: l'Europa si impegni di più per promuovere l'uso
della bicicletta nelle città
Venerdì 15 maggio 2009, al Parlamento europeo si è tenuta la sessione conclusiva della
conferenza internazionale sulla politica ciclistica Velo-City 2009. In tale occasione il CESE
ha firmato la Carta di Bruxelles, sottoscrivendo così l'impegno per una politica europea
favorevole all'uso della bicicletta. La Carta prevede, tra l'altro, un obiettivo politico in
base al quale entro il 2020 almeno 15% degli spostamenti in Europa dovrà avvenire con
questo modo di trasporto. Il Segretario generale del CESE Martin Westlake ha lanciato il
Lessico europeo della bicicletta, un glossario multilingue contenente i termini essenziali
relativi alle infrastrutture ciclistiche e alle varie tipologie di biciclette in funzione delle
diverse esigenze di mobilità.
"La bicicletta è il mezzo di trasporto più veloce, più sano, più economico e più ecologico per le
medie distanze nelle città e dev'essere incentivato con adeguate misure a livello UE" ha
sottolineato oggi Janos Tóth, presidente della sezione specializzata Trasporti, energia,
infrastrutture, società dell'informazione del CESE, durante la sessione conclusiva della conferenza
al Parlamento europeo. Tra le principali richieste formulate dal CESE figurano l'obbligo per ogni
treno in Europa di predisporre appositi spazi per il trasporto di diversi tipi di biciclette; l'obbligo di
presentare piani di trasporto sostenibili come requisito indispensabile per la concessione di
finanziamenti europei; l'integrazione della politica ciclistica nelle politiche europee in materia di
ambiente, economia, sanità, formazione e istruzione. In linea con tali richieste, Janos Tóth ha
firmato la Carta di Bruxelles, sollecitando la creazione, presso la Commissione europea, di un posto
di funzionario responsabile della politica ciclistica europea e, se possibile, l'istituzione presso il
Parlamento europeo di un intergruppo parlamentare sulla politica ciclistica con la partecipazione di
tutti gli schieramenti politici.
In occasione del lancio ufficiale del Lessico europeo della bicicletta, l'opuscolo illustrato nel quale
vengono presentati i termini essenziali relativi alle infrastrutture ciclistiche e alle varie tipologie di
biciclette concepite per le diverse esigenze di mobilità nelle 23 lingue ufficiali dell'UE, il Segretario
generale del CESE Martin Westlake ha osservato: "le reazioni estremamente positive che
abbiamo ricevuto finora ci mostrano che quest'opuscolo può aiutare i cittadini e i responsabili
politici a superare le barriere linguistiche in tale campo e a far comprendere meglio l'importanza di
politiche ciclistiche corrette". In diversi casi i traduttori del CESE hanno dovuto addirittura coniare i
termini relativi alle infrastrutture ciclistiche che fino ad allora esistevano soltanto nelle lingue di
alcuni degli Stati membri. "Ma le parole cambiano i pensieri" ha concluso Westlake "e i pensieri
cambiano la realtà".
Comitato economico e sociale europeo
Derek Osborn, vicepresidente dell'Osservatorio dello sviluppo sostenibile del CESE e presidente
della sotto-sessione plenaria Cambiamento climatico e politiche fiscali che si è tenuta oggi, ha
sottolineato il ruolo chiave svolto dalle misure fiscali: "ottenere il prezzo giusto è probabilmente
tanto importante quanto ottenere le infrastrutture giuste. Il CESE sollecita un aumento costante
delle imposte petrolifere per scoraggiare il consumo di petrolio in Europa, specie nel settore dei
trasporti. Ciò produrrebbe al tempo stesso effetti benefici sulla qualità dell'aria, la sicurezza
energetica e il cambiamento climatico mondiale, e ci aiuterebbe a sviluppare una cultura dei
trasporti più sostenibile, nella quale la bicicletta occuperebbe certamente un posto di primo piano".
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Il Comitato economico e sociale europeo (CESE) rappresenta le diverse componenti economiche e
sociali della società civile organizzata. Istituito dal Trattato di Roma nel 1957, è un organo
istituzionale consultivo. Questa sua funzione consultiva permette ai suoi membri, e quindi alle
organizzazioni che essi rappresentano, di partecipare al processo decisionale comunitario. Il CESE è
composto di 344 membri, che sono nominati dal Consiglio.
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Comunicato stampa CP_CES67-2009_CP_IT