Mensile gratuito della Pro-Loco di Cese dei Marsi AUGURI A TUTTE LE MAMME!! ! Anno X Numero 108 – 10 maggio 2015 Notizie dal comune… INSTALLATO UN DEFIBRILLATORE ALL’ESTERNO DELLA SALA PARROCCHIALE Nei giorni scorsi il Comune di Avezzano ha provveduto ad installare un defibrillatore semiautomatico all’esterno della nostra sala parrocchiale. L’iniziativa rientra nel progetto di dotazione del territorio comunale di una rete di defibrillatori con cui rendere la popolazione più pronta a rispondere alle emergenze cardiache. Insieme all’installazione del dispositivo, infatti, è previsto un corso gratuito in cui s’insegnerà a tutti gli interessati come utilizzare il defibrillatore. Il corso si terrà a Cese secondo date e orari che verranno comunicati a breve. COS’È E A COSA SERVE IL DEFIBRILLATORE La defibrillazione è una tecnica medica necessaria quando il ritmo cardiaco non è “emodinamicamente adatto”, ossia, fondamentalmente, in presenza di arresto cardiaco. Si deve tener presente che le possibilità di salvare una persona in arresto cardio-respiratorio, con il conseguente danneggiamento del cervello, calano del 10% per ogni minuto perso. Un fattore fondamentale affinché il procedimento di defibrillazione sia efficace, quindi, è che lo stesso venga eseguito in tempi brevissimi. Il defibrillatore semiautomatico (spesso abbreviato con DAE, “defibrillatore automatico esterno”) è un dispositivo in grado di effettuare la defibrillazione delle pareti muscolari del cuore in maniera sicura. Il dispositivo determina automaticamente se per il ritmo cardiaco che sta analizzando sia necessaria una scarica, e seleziona il livello di energia necessario. L'utente che lo manovra non ha la possibilità di forzare la scarica se il dispositivo segnala che questa non è necessaria. Il funzionamento avviene per mezzo dell'applicazione di placche adesive sul petto del paziente. Quando gli elettrodi vengono applicati al paziente, il dispositivo controlla il ritmo cardiaco e - se necessario - si carica e si predispone per la scarica. Quando il defibrillatore è carico, fornisce le istruzioni all'utente attraverso un altoparlante, ricordando anzitutto che nessuno deve toccare il paziente e che è necessario premere un pulsante per erogare la scarica. Dopo ciascuna scarica, il defibrillatore si mette in "attesa" e dopo due minuti rieffettua l'analisi del ritmo cardiaco e, se necessario, effettua nuovamente la scarica. 2 LoRenzo Cipollone CIÒ CHE VORREMMO FARE NEL MESE DI MAGGIO MAGGIOGGIO-GIUGNO 2015 2015 17 MAGGIO, Domenica prossima Festa dell’Ascensione. Processione all’Ara per la benedizione delle TERRI. 23 MAGGIO, sabato, sabato, Ore 18 Celebrazione del Rinnovo dell’Adesione alla Confraternita della Santissima Trinità – Vespri e Santa Messa PELLEGRINAGGIO A PIEDI al Santuario della SS Trinità in Vallepietra. 29 MAGGIO – venerdì – ORE 18.00 Benedizione Benedizione dei pellegrini e partenza 30 MAGGIO – sabato - PULL PULLMAN per il Pellegrinaggio al Santuario della SS Trinità. È possibile prenotarsi presso il Diacono Vincenzo versando 15 euro. 31 MAGGIO – Domenica – ORE 10.30 RIENTRO ED ACCOGLIENZA DEI PELLEGRINI. PELLEGRINI. – CELEBRAZIONE EUCARISTICA 31 MAGGIO, 1 e 2 Assemblea ex allievi ADEAT a Cappadocia. Il 1 giugno a Lecce sarà presentato il libro su Padre Valeriano 2 GIUGNO, martedì 7 GIUGNO, Domenica – Festa della Repubblica – Ritiro Spirituale Itinerante (Salita a Piedi pregand pregando) o) verso il Santuario della Pietraquaria per i Bambini che riceveranno la Prima Comunione. CORPUS DOMINI – Solenne processione con il SANTISSIMO. 14 GIUGNO – Domenica - I bambini Aurora Martini, Francesca Torge, Michela Federici, Nicolas Castaldi e Noemi Bianchi riceveranno per la prima volta la Comunione. AUGURI VIVISSIMI DA “LA VOCE” E PERSONALI. SALVO ERRORI OD OMISSIONI E SEMPRE “SE DIO VUOLE” Auguri a Massimo e Simona per Filippo L’ADEAT (Associazione Degli Ex Allievi ed Amici Dei PP. Trinitari) In occasione del convegno annuale, che si terrà a Cappadocia dal 30 aprile al 2 giugno, l’Associazione presenterà, domenica 1 giugno a Lecce nei Marsi, il libro “LA MARSICA AI FRATELLI BISOGNOSI”. Il libro parla di P. Leandro Barile, di Lecce, di P. Valeriano Marchionni, di Cese, e di altri Religiosi Trinitari Marsicani che, per vivere la spiritualità dell’Ordine Trinitario, hanno speso la vita per andare incontro ai bisognosi per liberarli dalle schiavitù moderne e ridare loro la dignità. Il libro è dedicato alle vittime del terremoto d’Avezzano del 1915. (Franco Citriniti, amico del nostro Ermanno Di Matteo) promemoria… … Per promemoria MULTE PNEUMATICI INVERNALI dopo il 15 aprile Si sente dire che si può essere multati se si continua a circolare con gli pneumatici invernali dopo la scadenza del 15 aprile (data riferita alle nostre zone). Premesso che sugli pneumatici è presente una lettera che indica la velocità massima alla quale si può andare con essi, (per es. la “T” indica una vel.max. di 190km/h), e che sulla carta di circolazione ci sono indicazione a riguardo, NON SI RISCHIA ALCUNA MULTA (anche dopo il 15 aprile) SE SI MONTANO PNEUMATICI INVERNALI CHE RISPETTANO LA CLASSE DI VELOCITÀ INDICATA NELLA CARTA DI CIRC.. L’errata interpretazione nasce dal fatto che la legge permette, nell’intervallo 15novembre – 15 aprile, di poter circolare con pneumatici invernali anche di una classe di velocità inferiore rispetto a quella indicata nel libretto (nell’esempio precedente, in quel periodo dell’anno, si potrebbe circolare con pneumatici invernali di classe “S”). Solo se si è in questa situazione, si incorrerebbe nella multa se non si sostituissero gli pneumatici (e si ha comunque tempo fino al 15 maggio per effettuare la sostituzione). Per i pneumatici estivi non vale la succitata deroga. Quindi essi devono sempre avere classe uguale (o superiore) a quella indicata nella carta di circolazione. 3 E insistiamo, imperterriti, auspicando che il nostro entusiasmo nel rimuovere lo scempio fatto da altri, sia contagioso, e faccia sì che ai nostri bambini e ragazzi appaia ancora più chiara, e cara, la bellezza dei posti nei quali abbiamo il privilegio di vivere. È in loro che riponiamo la speranza di un miglioramento. È insieme a loro che vorremmo dare l’esempio a chi, semplicemente, non conosce la parola “rispetto”. (Grafica di Elisa Cipollone) UN APPUNTAMENTO APPUNTAMENTO PER STA SERA… Complimenti alla nostra amica Antonella (di Augusta e Fiorello) per la sua intraprendenza!!! La vedremo infatti questa sera su Rai 1, alle 18e45 nel programma di Carlo Conti “L’Eredità”. Non vi diciamo niente sui dettagli della puntata, se non che ha dato onore al nostro paese! Brava, brava, brava !!! 4 Roberto Cipollone CASA È SEMPRE CASA La Svizzera è un Paese strano. Talmente strano che, a ben guardarci, non è neanche un Paese. È una confederazione di cantoni ognuno con la propria legislazione, la propria connotazione socio-economica, le proprie lingue. Quello che ho conosciuto io, il Ticino, è il cantone più meridionale, non solo in senso geografico ma più marcatamente demografico ed economico. Perché quella ticinese è in effetti l'area più povera, scusate, meno ricca, di una nazione in cui i soldi girano più delle persone stesse e in cui il costo/tenore di vita é enormemente più elevato della vicina Italia. E il Ticino, all'interno di un "Paese" tanto strano, è un posto a sé. Perché in Ticino si parla sì l'italiano, ma un italiano a tratti strambo, fatto di parole mutuate dal francese e dal tedesco come "riservazione" (prenotazione), "calcolazione" (calcolo), "ricezione" (reception, accoglienza)... Così, per viaggiare in autostrada si paga la "vignetta" (il contrassegno annuale), alla fermata si aspetta l'”autopostale" (e non l'autobus) e lo stipendio "brutto" è quello che noi chiamiamo "lordo". La differenza tra quest'ultimo e il netto, in Svizzera, è molto ridotta, e varia generalmente dal 13 al 15%; è anche per questo che i salari sono molto più alti che in Italia, dove le ritenute medie arrivano al 35-38% ed il costo del lavoro è ancora più pesante, per le aziende. Certo non esiste il TFR e ti devi pagare l'assicurazione sanitaria, se non vuoi sborsare 400 franchi (360€) per l'ingessatura di una gamba, ma fa parte del sistema. L'euro è accettato, almeno nelle zone di confine ed in quelle internazionali, ma la valuta locale - che è anche quella in cui si viene retribuiti - è il franco, il cui tasso di cambio è stato bloccato da un tetto massimo fino allo scorso gennaio. Pur mantenendo la propria lingua, gli italiani in Ticino sono a tutti gli effetti degli "stranieri", e come tali devono richiedere un permesso personale per poter lavorare in un territorio che non fa parte della comunità europea. Il permesso più comune è il "G", quello dei cosiddetti frontalieri, ossia di coloro che, pur lavorando in Svizzera, vivono in Italia e vi rientrano almeno una volta a settimana. Per ottenere la cittadinanza svizzera sono necessari almeno cinque anni di residenza in loco, con una scalata di diritti acquisiti che corrisponde grosso modo alla scalata di lettere del permesso da "stranieri". Solo che vivere in Svizzera, o in Ticino che dir si voglia, costa molto più che in Italia (un affitto di 70mq parte dai 1.300 € al mese, vicino Lugano); per questo i Ticinesi attraversano il confine di buon grado, il sabato mattina, per fare la spesa nei supermercati italiani, dove un pacco di pasta non costa certo 2,5 franchi e la carne di manzo difficilmente arriva a 25 franchi al chilo. Al ritorno in Svizzera, le buste e gli scontrini saranno però controllati a campione dalla polizia di frontiera, che segnalerà e tasserà le quantità eccedenti (oltre un chilo di carne, o x litri di latte...). I Ticinesi amano i nostri supermercati ed odiano visceralmente i lavoratori frontalieri, visti come "topi" invasori disposti ad accettare stipendi più bassi di quelli che accetterebbero loro. Una denigrazione fisiologica, a quanto pare, visto ciò che noi italiani pensiamo degli stranieri che vengono a lavorare nel nostro Paese. Nessuna recriminazione, dunque, se non fosse che in molti casi i professionisti italiani arrivano in Svizzera dietro chiamata diretta delle aziende locali, che intendono coprire in questo modo un gap non solo di capacità ed esperienza, ma anche di adattamento. Se c'è una cosa che sappiamo fare enormemente meglio di loro, infatti, è proprio adattarci, creare alternative, inventare soluzioni. Agli Svizzeri non interessa perché probabilmente non ne hanno mai avuto bisogno, non è nella loro indole e non è previsto nella linea infallibile del loro schematismo. Fanno ciò che è loro richiesto, si fermano dieci metri prima delle strisce pedonali per farti attraversare, chiudono i negozi alle cinque e mezza del pomeriggio ma di giovedì li tengono aperti fino alle nove e mezza della sera. Ma non chiedetevi perché, è la regola. Ci guadagnano entrambe le parti, dunque, in questo flusso giornaliero di 60.000 lavoratori. Eppure non riesco a non pensare a quante risorse umane e professionali stiamo "regalando" da decenni all'economia elvetica. Viene da dire che questo è ormai un fenomeno diffuso, allargatosi negli ultimi anni a molti Paesi europei; basti pensare a quanti ragazzi di Cese lavorano attualmente nel Regno Unito, in Lussemburgo, in Belgio, in Francia, in Olanda, in Ungheria, in Austria, in Germania... Esperienze sempre positive poiché permettono di crescere, conoscere modelli positivi ed allargare la propria consapevolezza "globale". Sarebbe però bello poterne riportare gli aspetti migliori nella realtà italiana, e perché no locale. Per come la vedo io, casa è sempre casa. 5 Cristina Cipollone …Un libro al mese “Chi accumula libri accumula desideri; e chi ha molti desideri è molto giovane, anche a ottant’anni” (Ugo Ojetti) ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ ITALO CALVINO: CALVINO: Se una notte d’inverno un viaggiatore Questo periodo ho voglia di rispolverare un po' di classici. È per questo che anche questo mese ve ne propongo uno che non può non far parte del nostro bagaglio di lettura. È un romanzo un po' bislacco, che si compone di dodici brani, dieci dei quali sono l’incipit di romanzi differenti. La storia che si sviluppa parallelamente alla lettura dei diversi incipit, narra invece del Lettore (chiamato esplicitamente Lettore) e Ludmilla (la Lettrice), e della loro storia d'amore. Il romanzo inizia con la lettura, appunto, di “Se una notte d’inverno un viaggiatore”, romanzo di Calvino, in cui il protagonista, smarrito in una stazione ferroviaria, avverte di aver perso una coincidenza. Entra, allora, nel bar della stazione, dove fa la conoscenza di una donna che inizia ad affascinarlo. Qui però il Lettore è costretto ad interrompere la lettura perché, a causa di una cattiva impaginazione, si accorge di aver letto e riletto le stesse pagine. Allora si reca alla libreria per reclamare e incontra la Lettrice, Ludmilla, che ha lo stesso problema. Forniti entrambi dello stesso volume sostitutivo, cominciano insieme la lettura. Il titolo del nuovo libro è Fuori dell’abitato di Malbrok scritto dal polacco Bazakbal. Qui il lettore si trova in una cucina, dove tutti gli ingredienti sono lasciati in lingua originale e quindi, pur “sentendo il gusto” di un determinato cibo, non riesce a capire cosa sia. Anche in questo caso, però, il Lettore non riesce a terminare il libro perché iniziano a frapporsi delle pagine bianche che squarciano la lettura. Lettore e Lettrice si recano allora all’Università dove rintracciano un nuovo libro “Sporgendosi dalla costa scoscesa” dello scrittore cimmerio Ukko Athi. Ma, nonostante i nomi di alcuni personaggi siano uguali al volume precedente, in questo caso la storia narra di un lettore che si trova nei pressi di un “osservatorio meteorologico”. Anche qui emerge una figura femminile, una ragazza che chiede al lettore di comprarle una fune, che poi servirà a far evadere un prigioniero. Il racconto termina perché incompiuto dall’autore. Secondo il professore di cimbro dell’Università lo scrittore cimmerio avrebbe poi terminato l’opera in lingua cimbra, con il libro “ Senza temere il vento e la vertigine”. Ancora una volta la storia è completamente nuova e, ancora una volta, senza un finale. Nel tentativo di rintracciare il volume completo, il Lettore si imbatte in altrettanti incipit, tutti diversi tra di loro, che per una ragione o l’altra non riesce a portare a termine. Le sue numerose ricerche, lo portano a conoscere lo scrittore Silas Flannery, che ha smarrito la fiducia nello scrivere, e il falsario Ermes Marana, il cui scopo è dimostrare che dietro la pagina scritta c’è il nulla, il mondo esiste solo come artificio, finzione. Il lettore scopre solo alla fine in una biblioteca e aiutato da altri lettori, che gli incipit incompleti dei dieci romanzi compongono una frase di senso compiuto: Se una notte di inverno un viaggiatore, fuori dell’abitato di Malbork, sporgendosi dalla costa scoscesa senza temere il vento e la vertigine, guarda in basso dove l’ombra s’addensa in una rete di linee che s’allacciano, in una rete di linee che s’intrecciano sul tappeto di foglie illuminate dalla luna intorno a una fossa vuota, Dopo la rivelazione il protagonista ha chiaro in mente cosa fare: Ti fermi un momento a riflettere su queste parole. Poi fulmineamente decidi che vuoi sposare Ludmilla. Il romanzo si conclude così nella stanza da letto di Ludmilla e del Lettore, che finalmente sta per completare Se una notte d’inverno un viaggiatore. 6 Lo sport GS Cese Siamo arrivati alla ventiseiesima e ultima giornata del campionato di terza categoria 2014-2015. Le ultime quattro gare sono state contraddistinte da risultati alterni, viste le sconfitte contro Forme (0 a 2) e Pero Dei Santi (1 a 2), e le vittorie contro Guido Liberati (2 a 1) e Pratola (1 a 0). Doveroso evidenziare soprattutto quest’ultima partita, visto che si è andati a vincere contro la prima in Classifica classifica, che ha letteralmente ammazzato il campionato, ma che a Pratola 66 causa di questa sconfitta non potrà fregiarsi del titolo di imbattibilità per Pero Dei Santi 52 questa stagione. Sebbene i Peligni avessero già da tempo matematicamente Cese 44 conquistato il primo posto, concludere da imbattuti una stagione sportiva è Deportivo Luco 43 sempre un obiettivo prestigioso. Questo per confermare, semmai ce ne fosse Forme 41 stato bisogno, che gli avversari hanno affrontato la sfida con il massimo Ovidiana 36 impegno e che, di conseguenza, l’impresa della nostra squadra è stata notevole. Guido Liberati 36 Venendo alla classifica, il Gs Cese occupa il gradino più basso del podio, in Massa D’Albe 35 virtù dei 44 punti conquistati. Non ancora assicurata la partecipazione ai Castronovo 34 play off, che decreteranno chi salirà di categoria, vietato abbassare la Marruvium 30 guardia per l’appuntamento di oggi pomeriggio, in quel di San Benedetto. Campo Di Giove 26 Inoltre, mantenere l’attuale posizione, permetterebbe di avere due risultati Cansano 20 utili su tre nello scontro “solo andata”. Gli incroci previsti sono infatti Pacentro 14 seconda contro quinta e terza contro quarta. Se però tra seconda e quinta, Manaforno 12 e tra terza e quarta, c’è una differenza pari o maggiore a 10 punti, la meglio classificata di ciascuna coppia risulterebbe automaticamente vincitrice. La sfida decisiva avverrà poi tra le vincitrici dei suddetti incontri, e proclamerà l’undici che avrà diritto a disputare il prossimo campionato di seconda categoria. Tutto quindi ancora in ballo per i giallo-verdi, che hanno sempre dimostrato di meritare i risultati fin qui ottenuti. Amatori Cese Ventottesima giornata di campionato per la competizione UISP over 35 che vede un Cese Amatori in lotta per un dignitoso ottavo posto. Purtroppo la squadra, pur non sfigurando e mostrando un bel gioco, incontra delle difficoltà a fare punti contro le prime del girone. Il gioco offensivo di Mister Grillo comincia a vedersi, quello che manca è l’attitudine al goal che ci contraddistingue in questo campionato, evidente dalla differenza reti. Mancano ancora due gare alla fine del torneo e l’obiettivo ottavo posto non è ancora un miraggio. Il ritorno di Mario Rossi ha aumentato il clima di fiducia nello spogliatoio e l’esperienza di Chicco in questi campionati sta giovando alla squadra. Come sempre tutti gli aggiornamenti su www.amatoricese.it Foto di Stefano Cipollone Gli Amatori Cese, nella gara contro il Chiosco Torlonia. In piedi da sinistra: Cesare, Angelo, Mario, Fabio, Danilo, Danilo, Maurizio, Giovanni. Accovacciati da sinistra: Marco, Antonio, Eugenio, Massimiliano, Alessandro, Francesco, Giovanni 7 Dal numero scorso… Rolando di Secondina Emma e Giuliano Articoli e rubriche curati da Cristina, Elisa, Eugenio, Francesco, Lorenzo e Roberto Cipollone; Franco Citriniti Grazie ad Adele ed Alfredo per le foto ed ai “consulenti” per il prezioso supporto. Per informazioni, proposte, commenti e suggerimenti scrivete a: Redazione “La Voce delle Cese”, Pro Loco Cese dei Marsi, Via C.Cattaneo 2, 67050 Cese di Avezzano (AQ) oppure a: [email protected] . Sito web: www.lavocedellecese.it .